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RIVISTA MENSILE

AnnO1B-Il. 101/102 Maumfinnemvm

L'ELÈI'TROMAGNETOTERAPIA

MOLTIPUCATORE
dl FREQUENZA

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RIVISTA MENSILE
N. 101-102 -1905
ANNO XVII
LUGLIO/AGOSTO

.CMMARIO
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Alu mau Num Simoni" nono- UN'ANTENNAI DISCO per! GIGAHERTZ.


ne mmm unu i lnran.
Gii :meal mmm 'imma-mi w ELETTROMAGNETOTERAPIA In AF ..
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Sperlmentare. collaudere. provaree ciò che con- anche perche tutte troppo critiche e con un'impe-
traddistlngue più dl ognl altra cosa lo spirito dello denza ditticilmente adattabile al 50-52 ohmA
hobblsta In elettronica. Tanto per lare un esempio, certe antenne calco-
Qualsiasi radioamatore. pur disponendo di un late esattamente per una frequenza di 1.7 GHz. in
apparato perfetto. sara comunque mosso dal desi- pratica si accordavano sui 1.2. o 1.4 GHz; ovvia-
derio di apportarvi delle rnodiliche. di costruire mente. in questo caso. chiunque ci avrebbe consi-
qualcosa di nuovo e ciò appunto per il gusto della gliato di ridurre leggermente le proporzioni per
ricerca e della sperimentazione che gli e proprio. salire in trequenza ecosi intatti abbiamo tatto. con
Non ci ha quindi stupito che dopo la pubbllca- il risultato però di non riuscire mai a superare gli
zione del nostro convertitore per la ricezione del 1.5 GHL
Meteosat. alcuni lettori abbiano tentato di speri- Altre antenne che venivano dichiarate con un
mentare nuove antenne e che ci abbiano chiesto. guadagno reale di 20 dB. in pratica ne guadagna-
per "motivi" diversi, di presentare un'antenna che vano solo 14dB. e autocostruendole. ara sutlicien-
non sia una parabola. te una piccola tolleranza per tar scendere il guada-
A questo proposito. da Trieste cl e stato tatto gno sotto ai 12 dB. troppo poco per captare in
notare che quando sottia la bora a 100 all'ora. la modo pertetto il segnale del Meteosat
parabola. se non è saldamente llsaata, può lacil- Abbiamo provato anche un'antenna ad Anelli
mente essere scalzata dalla sua base. mentre altri (YA 1.200 BEAM) idonea alla gamma radioamatori
lettori si sono lamentati del tatto che spesso. per sui 1.2 -1.3 GHz ed abbiamo scoperto che. nono›
esigenze condominiali. viene negato il permesso di stante venga venduta a 180.000 lire e dichiarata

Una rlvoluzlonarla antenna ldonea a lavorare au lrequenze com-


presa tra un mlnlrno dl 0,8 GH: ed un massimo dl 5 GHz. che consenta
dl raggiungere guadagni dl 20 - 22 dB rispetto ad un normale dlpolo.
Ouaata antenna rlaulta valldlulma perl radioamatori che lavorano sul
1,3 GH: e per ricevere I segnati del aatelllte Meteosat sul 1,1 GHz.

llssare sul tetto questo "piatto". inline molti radic- con un guadagno di 17 dBi, in pratica guadagna
amatori, che trasmettono sulle frequenze di 1.2-1.3 solo 13 dB rispetto ad un dipolo. Inoltre non pre-
GHz. ci hanno espresso il desiderio di avere un senta un'impedenza di 50-52 ohm e questo disadat-
"illuminatore" idoneo per tale gamma. oppure tamento. corretto con uno spezzone di cavo coas-
un'antenna ad alto guadagno. non critica da realiz- siale, va a ridurre il guadagno di non pochi dB.
zare e poco costosa. Perciò questa antenna. a nostro giudizio. è trop-
A quanti ci hanno inviato disegni di antenne di po critica. intatti basta che si sposti di pochi milli-
propria progettazione perchè le pubblicasslmo metri un direttore. o il rillettore. oppure che uno di
sulla rivista` dobbiamo comunicare che leabbiamo questi anelli si delormi. per modificare la lrequen-
"scartata" tutte. per tanti ed owi motivi: za dl accordo e l'impedenza caratteristica.
- Per realizzaraqueste antenne. Inlattl. sono sta- Oulndi, intendendo presentare una nuova an-
te semplicemente assunte le dimensioni di una Ya~ tenna nelle due gamme 1.3 GHz per i radioamatori
gi usata per la TV o di altre antenne usate dai e 1.7 GHz per la ricezione del satellite Meteosat.
radioamatori in gamma 1.29 GHz e proporzional~ abbiamo cercato in prlmo luogo di risolvere questi
mente ne sono state adattate le dimensioni per la problemi:
gamma 1.7 GHz. conseguendo una impedenza e
un guadagno. ovviamente, teorici. 1 - L'antenna non deve risultare "critica" e questa è
Le prove ellettuate su questa antenne ci hanno una della principali caratteristiche del nostro pro-
dato tutte esito negativo. non solo perche il guada- getto; Inlatti. anche variando le dimensioni _del 5%
gno non corrisponde mai a quello dlchlarato. ma in più o in meno. riusciamo sempre a coprire la
gamma interessata` risultando la banda passante da utilizzare sui 1,3 GHz (RG.213 che attenua solo
molto ampia (150/200 MHz circa). 0,263 dB per metro), abbiamo pensato di mettere a
2 - Ottenere subito sul bocchettone di uscita una disposizione tutto quanto può essere necessario
impedenza caratteristica di 50-52 ohm, in modo da per questa realizzazione.
poter inserire direttamente un cavo coassiale di Le caratteristiche tecniche di questa antenna,
identica impedenzaÀ sia per la gamma 1.7 GHz che per quella 1,3 GHz,
3 - Semplificare al massimo la realizzazione mec- con le dimensioni da noi indicate in questo anìco›
canicaÀ lo. possono essere cosi riassunte:
4 ~ Dare ai radioamatori la possibilità di smonterla e
rimontarla con estrema facilità, per poterla tra-
sportare in macchina, quando si trasferiscono in La nazza bande sul1,7 GHz . 200 MHz clrca
montagna per dei Contest o DX, senza il rischio
che si determiA Guadagno con 9 dlschl ................... 13,5 - 14 dB
5 - Cercare di raggiungere un elevato guadagno,
sia in ricezione che in trasmissione. almeno pari o Guadagno con ì? diachl 11 - 11,5 da
di poco interiore. ad una parabola da 1 metro. een h
Con questa antenna a DISCO che ora vi presen- Guede no con 25 dlechl ................. 20 - 20,8 dB
tiamo. rlteniamo di aver raggiunto il risultato pre-
fissato e se qualche radioamatore volesse speri- Guadagno con 33 dlachl 22 - 22.9 dB
mentarla sulla gamma dei 1,3 GHz, ci sarebbe gra-
dito ricevere una valida e disinteressata critica su Precisiamo che il “guadagno” si a ricavato pren-
eventuali pregi o difetti riscontrati. dendo come riferimento a 0 di il segnale captato
Poichè a qualsiasi radioamatore o nobbista non da un dipolo a mezz'onda e quindi i dati riportati,
sarebbe possibile autocostruirsi l'lLLUMINATO- salvo le perdite che si avranno in seguito sulla
RE, i DISCHETTI, i DISTANZIATORI, ed ancora lunghezza del cavo coassiale. utilizzato per il traste
maggior difficolta incontrerebbe nel reperire in rimento del segnale dall'antenna al ricevitore o al
commercio del CAVO COASSIALE a bassa perdita trasmettitore (la misura del guadagno e stata effet-

3
` Mmmmmhmflhollil-flwd-ls`r
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Mwlflmmmmdmimluommqlol _

Flg. 2 Diagramma dl Flg. 3 Dllgrlmmu dl F19. 4 Dlognmmo dl


mlulomd Ill'mllnnl ndlulom dl un'lmon- ndlodom dl un'lnton-
eompooh d ooll 13-14 nl compost da 21-23 na compost da 31-33
. dlochlfll. .
Flg. 1 La dlmlmlonl In mllllmm dl hm.
lo quel. mmm pu ndlmn num
antenna. .la pu non." Il Ibm em
por Il gamma ndloalnalonuln dol 1,3 GHz.
.ono npomh noll'nnlcolo.
Flg. I Pupeternellmnhellmenhqueetemlenneperleduemflml
preeeeite,vilernlro|nel1iiuninatonebanlieio,llh|bettoln nmperl'enhnnq”
W gli Ioni! e l rellllvl dletlnfllbd.

Figi Mmdwembmmummedundieum
Dmnflalprineedeperuiihwdedntb(vadflg.1),devreieheenuunwm
più certo.

tuata con un eevo dl collegamento tipo RG.213 prima. perche sl rltlene che debba guadagnare dl
lungo 80 centimetri), sono da considerarsi reall. plù .
Ouel 0.5-0.6 dB in piùl rlporteti nella tabelle. si ln pratica, ll guadagno delle due antenne sopra-
possono raggiungere posizionando sperimental- cltete è il medialmo, perche i 21 dßl (notare le l
mente di qualche centimetro avanti o indietro, ri- dopo dB) sono riientl ed un'entenna ieotropice,
spetto alle misure standard che noi indicheremo. le cioe antenne Ideale di riferimento, il cui guadagno
bocca irontele deli'illuminatore con il primo dischet- è identico in tutte le direzioni e viene preso come
to direttore, cose che si potrà eiiettuere solo se si riferimento a 0 dB, mentre per i 19dB del secondo
capterà. per diversi minuti. un segnale continuo; caso sono riieriti ad un dipolo e man'onda che.
con l 1.7 Ghz non avremo problemi. perche il satel- come si se, oeptendo l'energia su due lobi principa-
lite Meteosat trasmette in continuità, mentre con i li he, rispetto ed un'entenne isotropica, un guada-
1,3 GHz, per eiiettuare questa semplice messe a gno dl 2dB: pertanto, se il guadagno dell'antenna
punto in grado di aumentare iI guadagno delle viene deto rispetto ad un qualsiasi dipolo di riteri-
nostre antenne. dovremo chiedere le collabore- mento, occorre tener presente che il valore in_dB
zione di un amico radioamatore. che accende per cosi ottenuto risulterà di 2 dB Interiore rispetto a
diversi minuti il suo trasmettitore quello che si otterrebbe riferendosi ad un'enienne
Come noterete, nei dati riportati abbiamo sem- IDEALE ieotropica e quindi i 19 dB delle seconda
pre preciseto che il guadagno è riferito ad un'ln- antenne. ottenuti rispetto ed un qualsiasi dipolo.
tenne dipolo a men'onda. risultano esattamente equivalenti ai 21 dBi (19+ 2
inietti e consuetudine di molti Costruttori di an- :21 dB) misurati rispetto ad una antenna isotropi-
tenne sottointendere che il guadagno si riferisce ce.
ed un'anienne ideale. perche il numero riportato e Cioè si gioca un pò sull'equivoco. come del resto
maggiore; intatti, in presenza di due antenne, une si ia quando si indica la potenza del iinale di un
con guedegnodi 21 dBI ed una di 19dB rispetto ed trasmettitore riportando le “potenza assorbite" e
un dipolo, si e naturalmente portati a scegliere la non quelle erogate in AF, per cui un trasmettitore
con “10 watt di potenza del finale" si preferisce ad Abbiamo gia precisato chaquesta antenna non e
uno con potenza erogata AF di soli Gwatt, soltanto critica, quindi è ammessa una certa tolleranza.
perchè 10 watt è un numero maggiore a 6 watt. senza che siano menomate le sue caratteristiche
quando in pratica, è pol molto probabile che il essenziali, per cui se nel calcolo dell 'antenna rice-
primo eroghi in AF molto meno di 6 watt. vente (misura H) arrotondate a 1 mm. in più o in
meno la sua lunghezza, il guadagno non variera.
Riportiamo qui di seguito le formule de adottare
COME 8| CALCOLA per la realizzazione dei DISCHI DIRETTORI e dei
Come vedesì In tig4 1 e nelle toto, questa antenna distanziatori, anche se siamo tn grado di lornlrv Ii
è composta da un illuminatore e de una serie di ed un prezzo conveniente, gia trancletl e foreti:
direttori e dleco, che possono variare come nume- DIAMETRO DISCO dei DIRETTORI
ro da un minimo di 9 ad un massimo di 33.
Utilizzando meno dischetti il lobo di ricezione o
di trasmissione risulta più largo (vedi tig. 2), con un SPAZIATURA LARGA TRA DISCO E DISCO
maggior numero di dischetti il lobo proporzional-
mente si restringe, aumentando quindi di direttivi-
ta (vedi tig. 4). SPAZIATURA STRETTA TRA DISCO E DISCO
L'alto rendimento che si ottiene con questa an-
tenna a DISCO si deve anche ai particolare tipo di Le due diverse spaziatura` una LARGA ed una
iliuminatore, che abbiamo gia utilizzato per la pa- STRETTA. ci danno i seguenti vantaggi e svantag-
rabola dei Meteosat (vedi rivista N. 91-92v pag. 72). gi:
Infatti, il solo illuminatore. costruito con i dati da
noi forniti` montato su un dipolo. consente di avere - spaziatura LAFlGA = banda passante maggio-
un guadagnodi circa 5-6dB, quindi, se proveretea re a 170 MHZ. larghezza lobo maggiore, ma anten-
direzionario verso il satellite, tenendo owiamente na più lunga;
l'antenna in orizzontale, riuscirete a captare. anche - spaziatura STRETTA = banda passante mino-
se debolmente, tale segnale. re a 150 MHz. lobo più stretto, ma antenna molto
Le formule necessarie per ricavare tutte le misu- più corta.
re espresse in millimetri, sia per 1.3 GHz. che per
Anche in questi celcoll a ammesse una buona
1,7 GHz. sono le seguenti:
tolleranza. quindi. le arrotondate a 1 mm. In più o
DIAMETRO BARATTOLO In meno rispetto elle esatte dimensioni ottenute
dalle lormule, non varierenno le caratteristiche del-
l'lntenna.
LUNGHEZZA BARATTOLO Importante a Invece scegliere lo SPESSORE del-
l'alluminlo dl questi DISCHET'TI, che non dovrà
DISTANZA ANTENNA essere Interiore a 1 millimetro o maggiore a 1,3
DAL FONDO BARAT'I'OLO millimetri.
Per la spaziatura tra disco e disco. si potranno
utilizzare indifferentemente dei tubetti dl ailumlnlo
LUNGHEZZA ANTENNA (di diametro sufficiente a scorrere entro al tondino
. ti. di sostegno). oppure dei tubetti di plastica.
DIAMETRO ANTENNA
La spaziatura tra il 1' direttore e l'imboccatura
dell'illuminatore sara sempre uguale alla spaziatu-
ra tra disco e disco (vedi tig.7).
NOTA: Le costanti numeriche inserita nella varie
formule, tengono conto delle tolleranze inserite REALIZZAZIONE ANTENNA PER METEOSAT
nelcalcoio ed approssimano in vie "sperimentale"
cio che si otterrebbe per via puramente teorica, Anche se possiamo fornirvi il barattolo dell'IL-
applicando pedestremente tutte le complicate e LUMINATORE già sagomato e forato, vi indichia-
Iaboriose Iormule matematiche necessarie in que- mo ugualmente iI modo in cui e stato calcolato:
sti casi. Ouesio non significa che le Iormula sopra- - Lo spessore dell'alluminio da noi utilizzato e di
riportate siano valida solo ed esclusivamente pari 1,2 mm.
prototipi da noi utilizzati. inlatti, variando le di- - Sapendo che Il Meteosat trasmette sulla ire-
mensioni del barattolo dell'illuminatore e rifacen- quenza dl 1.6_94.5 MHz per il 1A canale e su 1.691
do i calcoli su altre frequenze, i risultati ottenuti MHz per il 2 canale. abbiamo ricavato Il centro
applicando le stesse formule e gli stessi coellicentl BANDA:
numerici Iissi, ci hanno sempre dato, all'etto prati-
co, risultati attendibili. (LW-i- 1.801) : 2 : 13.2.75 MH!
Come 'Ideal ln quem 101°, IbblImo ullllmto come suppone bIII dl Iomgno un hllllm
Mhngollu In IllumlnloI I mllmb del Iupponl moflblll per Iolhnm l'lllunllnebn I DIM-
Mo. por damn Ipoflnlonhlmonte l'IIIflI dldInII I cul pone I'llnbooutun dall'lllumlneton
Updmodmhmododlmqmlohediln più dlguedamo.

Poichè in lune le lonnule è presenle mm: del/I lunghezza d'ondI I quella nlIzlone e una
III-li'. cioè nei calcoli si uillizza la LUNGHEZZA regole llase, da rispettare nel dimensionare il bl-
D'ONDA in MILLlMETRI falla una sola volle que- raflola e nel posizionare l'amenne al suo ìmemo.
sta operazione. potrem serire nelle formule se-
guenli il risullalo. sempllllcando cosi luni i cIlcolI. REALIZZAZIONE ANTENNA PER 1.206 MHZ
Quindi avremo:
Poichè l'anlenna a DISCO ha una eocellentolar-
mmm «ma :moon = 1.uz,1s=111.n im. ~ ghezza dl bande, anche se la maggioranza dei ra-
(Inolondeflmo I 177) dioImalori (rumene prelerenzialmente sulla ire-
Dllneìm bIrIflolo : 171 l 0,102 : 184.. Inlll. quenza di 14296 MHz, abbiamo assunto come cen-
(In'onlondonmo I 134 o 135) tro BANDA la lrequenze di 1.280 MHz` ricevandone
la lunghezza d'onda ln millimetri. corrlspondenle
Lunghcm barlflolo : 117 I 0,15=132.75 nun. I:
(Inolondomno I 132 0133)
umane donde 300.600 : 1.2" : 234,31 mm.
DIIlInzI InhnnI-Iondo barattolo :
171 I 0,24! : 44 mm. numero che abbiamo arrotondato a 234 (corri-
sponde a1›282 Mhz) e su questo abbiamo eseguito
Lunghun InlInnI : 177 I 0,214=31,I1 nun.
tutti i celcoll per ricavare le dimension! dell'llluml-
(Inolondefemo I al)
nIlore e dei dischi direltori:
Dllmttm dllchl dlmhrl : 171 l 0,333 :5... IIIII.
(Inolendonmo I 59 mm) DlImIIro Manolo: 234 x 0,762 : 170,8 mm.
(Irmlondmmo I 11! mm.)
Spumun lIrgI hdmi! : 1711m:48,5|nm.
(Inotondonmo I 43 o I M nun.) LunghIm bemlolo: 234 x 0.75 = 175,6 mm.
MNMHIW :17710214:37,Il|ln. (Imlondenmo I 175 o I 176 mm.)
(Inolondenmo I 3! mm.) DlItInzI InlennI dal lomlo hereflolo:
NOTA: in quesls formule c'à una particolarità che 234 l 0,249 : 51.2 mln.
va sottolineata. Se osservate il risullalo ottenuto (Inolondemno I Sl mm.)
nelle due lon'nule che danno la Iungheae del ba- Lungham InlInnI: 2M x 0,214 : 50 mln.
rattolo e la dlslanza dell'ImennI dal Iondo del DI-
rIttoIo, noterele che questa due misure sono II Dl-noùodlaehl dlnfloll:2flx0,m=71,!mm.
prima 3/4 della lunghezza d'onda o la soconde 1/4 (arrotondamI 70mm.)
Spazlmre larga tu dleehettl: - Non possiamo prevedere se costruirete un'an-
234 l 0,246 : 51.5 mm. tenne con 17 - 21- 25- 33 dlrettorl, e pertanto non
(anetønderemo a 57 e a 5! mm.) ci e possibile tagliare ogni misura richiesta.
Spezieturl M tra dleehettl: - Anche risolvendo il problema delle dimensioni,
2341021! = 50mm. ne rimarrebbe pur sempre un altro. Le Poste non
accettano pacchi con aste così lunghe, quindl do-
vremmo rivolgerci ad un corriere e quest'ultlmo
REALIZZAZIONE PRATICA chlede. per ettattuare ii trasporto. un compenso
variabile a seconda della dlstanza (15 - 20 volte ll
La realizzazione meccanica di questa antenna. costo reale del puro materiale).
come vedesi nelle toto e nei disegni. e molto sem-
Meglio quindi acquistare questi due pezzl dl al-
plioeV
luminio in loco. anche perche troverete sempre un
AI due estremi di un tondino di alluminio di 8 mm.
amico meccanico. in grado di tilettarvi un tondino
di diametro, tilettato alle estremità, dovrete infilare
e di procurarvi due o tre dadi con lo stesso passo.
tanti dischi e distanziatori, tino a raggiungere il
numero totale dei direttori (vedi tig. 9). Per fissare l'illuminatorecompleto di direttori sul
Potrete ricavare questi distanziatori da un tubo traillato di alluminio dovrete ricordare quanto se-
di alluminio con diametro Interno di almeno 8,5 gue:
mm.. oppure anche da tubetti di plastica rigida. - Ladistanza minimaacui dovrete tenere il barat-
A questo punto, dovrete procurarvi il supporto tolo dell'lllumlnatore dal tratllato NON DOVHA'
base dell'antenna. costituito da un tratilato di allu- ESSERE MAI lNFERlOREaI diametro del barattolo
miniodi101 12mm..oppureanchedi101 15mm., (tig. 1).
o di misura diversa ad esempio 12 x 15 mm., lungo
Quindi per 1,7 GHz la distanza tra barattolo e
quanto l'antenna stessa. che potrete trovare con
tratilato la potrete scegliere da un minimo di 135
estrema facilità in qualsiasi ferramenta odeposito.
mm. ad un massimo dl 110 mm. Per i 1,296 GHz
che vendano tratilato ln alluminio.
potrete assumere la distanze tra barattolo e tratila-
Non è possibile da parte nostra inviarvi il tondl- to compresa tra un minimo di 100 mm. ed un mas-
no. ne ìl traiilato per due semplici motivi : simo di 200 mm.

Flg. 10 Lo apoltamento ln avanti o Indietro dell'lllumlnatore per riuscire a guadagna-


re qualche dB. earn sempre dl pochl centimetri. Montando stabllmente l'lllumlnatore,
In mode che la diet-nu della aua tmbooeeture rleultl pari e quelle che eeperl egnl
dllehette (vedi S e S ln Ilg. 1), otterrete gta un elevato guadagno.
Fl'. 11 Per rleevm ll Mont, sempre eul retm dell'lllumllutore, lndrl flauto Il
mette preempllfleeton LNP-I'I'ßìche, risultando. lug. bande, el potrl utlllna-
N anche per la gemma amatoriale da 1,2 a 1.3 0th.

Tenendo il barattolo ad una distanza interiore a ziatori, dovrete awitare alle due eatremlta I dadi per
quanto Indlcato. al perde quali 1 dB. rendere II tutto molto rigido. Se qualche dischetto
- Dovrete tenere le due equadrette e L, che dispor- doveeae muoversi. potrete avere delle variazioni
rete alle eetremltl dell'antennl per eoltenerll. a eull'lmpedenze caratteristica dell'antenna.
clroe 2-3 cm. dl distanza dal dischetto. - Polche l'antenne verra tenuta espolta alle In-
temperle (caso questo normale per la ricezione del
- II dipolo all'interno del barattolo. andrà tenuto satellite Meteosat). se non volete che Il barattolo al
perfettamente ORIZZONTALE rispetto al suolo riempie di acqua. dovrete praticare nel tondo un
(vedi tig. 5). Filspettando questa regole di montag- loro per lo scolo e tenendo presente che In inverno
gio. qualsiasi squadrettae Lche porrete In vertica- c'e anche il problema "neve", potrete riempiretutto
le per sostenere i direttori. non lnlluenzera Il gua' il barattolo con del POLISTEROLO espanso (non
degno dell'entenna. si ha nessuna attenuazione del segnale SHF), op-
- Inserendo nell'asta tutti i dischetti ed i distan- pure tissare sull'apertura un solo disco di pollstero-

Flfl. 12 Rllovazlone Illlet- Flg. 13 Steaua antenne, Flg. 14 Ponendo I'lllu-


tometnca di un'entenna a con dlechettl lpaxlltl mlmtore a 30 mm. del
22 danenll, con dleottetl sempre dl 51 mm., maeon primo diechetto le bande
epcxlatl dl 57 mm. o dle- le bocce dell'lllumlnatore pensante, come "dal ln
hnu dell'lllumlnmn dl poeta a 40 mm. del prime ttgun, el restringere dl
51 mm. dischetto. clrcaSO-eümtz.
10
10.0 anche un coperchio utilizzato perla chiusura
di derivazioni di doccie o di spurghl per scarichi di
sanitari, che potrete trovare presso un deposito di
materiale plastico per l'ediliziaA
« Le squadrette utilizzate per fissare il barattolo
ILLUMINATORE dovranno disporre. sul lato in cui
si appoggiano al tralilato di sostegno. di un'asola
per poter spostare in avanti o indietro di qualche
centimetro i'illuminatore ed assestare I'antsnna
per il miglior guadagno.
Pertissare l'estremita dell'antenna e del baratto- Flg. 15 Steua antenna
lo sul tralllato rettangolare di alluminio. anzichè con dlachattl apazlatl dl 50
utilizzare delle squadrette a L, potrete servirvi di mm. a Illumlnaton zlatan-
supporti in traiileto come visibile in tig. 11. Ovvia- zlato dl 50 mm.
mente, questo comporta un maggior lavoro mec-
canico. perchè dovrete necessariamente saldare i
diversi pezzi con la fiamma ossidrica.
Anche quando fisserete questa antenna ad un
palo di sostegno dovrete ricordare di tenerla distßnA
zìata da quest'ultimo di almeno 3040 cm., per non
ìniluenzare i dischetti dei direttoriA

"ESSA A PUNTO
La messa a punto dl questa antenna e molto Flg. 16 Stuaa antenna
semplice, In quanto l'unica operazione che dovrete con dlaottotfl apalatl d 50
compiere sara quella di avvicinare o allontanare mm. a lllumlnaton datan-
aperimentalmente dl qualche centimetro. rispetto lato dl 30 Inlll.

Ouut'antauna ha Il pregio dl risultare molto robusta a aaaolutamanta non crltlca (vodl la


curvo dl adattamento lmpodonn a 50 otim. rivelato sul panta mlattomatrlco). Sa votata cha il
lnvamo II barattolo non al flampla dl ma o dl acqua, lo potrete rlamplra con dal pollatlmlo
capanna.
11
alle misure riportate. il barattolo dell'illuminstore se ne userete 30 metri il segnale risulterà attenueto
dal primo dischetto direttore. flno a trovare il mas- dl soli 2,4 dB.
simo rendimento. Al radioamatori che lavorano sui 1,296 GHz
Normalmente la distanza tra l'imboocatura del sempre con potenze minime, e quindi non possono
barattolo deil'illuminatore ed li primo dischetto di- permettersi di avere forti attenuazioni, consiglia-
rettore e psrl ella lunghezza del dlshndstort ed mo di sostituire il connettore BNC applicato sul
lniatti, se la monterete In questo modo. l'anlenne barattolo dell'illumlnatore per sostenere la piccola
sara gia In grado dl fornire un ottimo guadagno. antenna, con un connettore N.
Comunque se ll vostro ricevitore e prowisto di Preciaiamo per chi ancore non lo sapesse, che
uno S-Meter ed avete la possibilita di captare un un Connettore BNC su tali frequenze, attenua circa
segnalernollo stabile, potrete tentare di awicinsre 1 dl.
o allontanare l'illuminatore dal primo direttore, fi- Anche in questo caso consigliamo di accorciare
no a trovare la posizione In cui la lancetta dell'S- il più possibile la lunghezza del cave tra uscita TXo
Meter salirà leggermente. Questa piccola devia- RX dell'antenna, e di non utilizzare mai cavo RGSB.
zione. in pratica, può rappresentare un aumento di bensì cavi che a 1 GHz abbiano una bassa attenua-
guadagno di 1-2 dB. zione.
Quando farete questa prove non awìclnatevi Ovviamente. se non dovete eseguire collega-
troppo con il corpo al dischetti dei direttori, per- menti lunghi 40-50 metri, non avrete necessita di
che, come potrete facilmente notare. in simili con- usare cavi di diametro elevato e già un cavo tipo
dizioni la lancetta deil'åMeter tendera a scendere. RG.213. che a1 GHz presenta una attenuazione di
0,26 dB per metro, sara sufficiente.
Comunque, scegliendo il tipo di cavo da utilizza›
re per il collegamento fra l'antenna ed il TX o I'RX.
verificate sempre la qualità e le caratteristiche del
ULTIME CONSIDERAZIONI cavo coassiale, perche sarebbe quantomeno privo
dl significato cercare di realizzare antenne ad alto
Come avrete notato nei dati tecnici da noi de- guadagno, per pol "perdere" tutto quello che si e
scritti, utilizzando 33 direttori si riesce ad ottenere guadagnato nel cavo coassiale.
un guadagno pari a quello di una parabola da 1
metro che, quindi, per la ricezione dei segnali del
satellite Meteosat è già in eccesso.
Da prove effettuate utilizzando il ricevitore pro-
fessionale LX.551 e il nostro preampliiicatore LNA
(Lx.5so/P› e convertitore LNc (Lx.5so/c), siamo
riusciti ad ottenere immagini perfette servendocl dl
soli 20 direttori.
Solamente chi users il ricevitore economico
LX.650, che ha una banda passante notevolmente
plù larga rispetto al ricevitore professionale
LX.551, dovrà utilizzare un minimo di 29 direttoriv Cm DI REALIZZAZIONE
diversamente. sull'immagine sarà presente del ru-
more (diversi punti bianchi o neri) dovuto a questa ANTENNA PER 1.2 -1.3 GHz
piccola differenza dl 2 - 3 dB. DI questa antenna nol forniamo I'ILLUMINATO-
Vi e comunque sempre la possibilita di "recupe- RE a barattolo, più 30 DISCHETTI, w DISTANZA-
rere" qualche dB adottando alcuni piccoli eocor- TORI di 50 mm un BNC e un tubetto in rame per
gimenti. ad esempio accorciando notevolmente il l'lntenna .......................................... L. 450m
cavetto coassiale. che congiunge l'uscita del pre-
ANTENNA PER METEOSAT
amplificatore LNP collegato sull'iiluminatore. con
l'lngresso dal primo amplificatore LNA. Anche dl questa antenna fomlamo I'ILLUMINA-
Infatti, come potrete rilevare leggendo l'artlcolo TORE più 30 DISCHETTI. 30 DISTANZIATORI dl
dedicato ai "csvi coassiali". utilizzando per questo 43mm.. un BNC con antenna .................... L. 42.000
collegamento uno spezzone di cavo HGSG di '10 PNEAIIPLIFICATORE LNP - M182
metri. sl avrà una attenuazione sul segnale dl ben Preemplificatore da 1,2e 1,7 GHz con guadagno
7,9 dB. usandone un metro il segnale risulterà at-
di + 23 dB (alimentazione 24 volt). completo dl
tenuato solo dl 0,79 dB. si otterrà cioe un guada-
cavetto coesaialeeBNC... L. 81.000
gno di ben 7 dB. 10 metri dl cavo coassiale FlG.213 L. 22.0m
Lo stesso dicasi per la discesa del cavo s 75
ohm. se utilizzerete 100metrl dl cave comune (non Noi prezzi sopraindicati non sono incluse le spe-
per UHF). otterrete una attenuazione di circa BdB. se postsil dl spedizione a domicilio.

12
Fin dalla pubblicazione del nostro primo proget- quindi ciò che leggerete qui di seguito, non e altro
to di elettrostimoiatore, abbiamo perseguito l'in- che il compendio delle notizie più interessanti su
tento di diffondere la conoscenza delle più recenti questa nuova terapia. che abbiamo potuto ricavare
apparecchiature elettroniche usate in campo me- dalla lettura delle cartelle cliniche. dalla visione
dico, perdere la possibilita a tutti i lettori interessa- diretta delle radiograiie` dallo studio delle migliori
ti a questo argomento, di autocostruirle con modi- pubblicazioni edalleampie delucidazioni con cuíi
ca spesa edi praticarequindi “al proprio domicilio" clinici intervistati hanno risposto ai nostri quesiti e
quelle terapie d'avanguardia che, solo a patto di alle nostre perplessità .
lunghe attese nelle liste dl prenotazione e a caro E stata nostra premura lasciare in prova ai medi-
prezzo. vengono eseguite nelle USL e nelle clini- ci di queste cliniche un prototipo del nostro pro-
che specializzate. getto che, più potente di quelli di tipo commerciale
Considerato l'interesse suscitato dal nostri arti- di cui essi già disponevano` ha consentito una ra-
coli sull'elettrostimolazione. abbiamo pensato di pida accelerazione dei tempi della terapia,
aprire un nuovo spazio dedicato ad un'altra pratica A questo riguardo, riteniamo doveroso precisare
terapeutica, che va diffondendosi a sempre più che gli apparati venduti ai medici e agli ospedali
varie applicazioni della medicina, cioè la elettro- all'astronomico prezzo di due milioni (escluso lo
magnetoterapla. stadio di alimentazione che occorre acquistare a
Quando. durante le nostre consuete interviste ai parte), all'interno del mastodontico mobile verni-
medici di cliniche specialistiche. abbiamo antici- ciato di color bianco, altro non racchiudono che 4
pato questa nostra intenzione, subito ci è stata transistor, 1 quarzo e le consuete resistenze e con-
otterta la massima collaborazione e disponibilità e densatori.

Ouaato nuovo apparecchio elettromedicaia ad Alta Frequenza, con-


eente ia cura e la rapide guarigione dl leeionl traumatiche, dl malattie
del aletema cardiovaacolara, dalla pelle, dall'apparato uro-
ginecologica, di tutta la vaeta gamma delle atiezlonl e delle Intlamrna-
:ioni arto-reumatiche, e in più potenzia le dlieee naturali dell'orga-
nlarnol

14
Considerato che i'apparato di nostra progetta-
zione eroga una potenza maggiorev che utilizza 2
integrali e 2 transistor e che e completo di alimen-
tatore, pensiamo di proporvelo ad un prezzo ver:-
Mnmoimtlpoolilaaimqpiledonl - mente ECCEZIONALE
dunta dl modera che., per eliminare 1- - › Se avete qualche amico medico. mettetelo ai
artritloi, numctlci. 'troppi muscolari. conico- corrente di questo progetto` perche. e volte. e pro-
ll, ecc., pe' curare lerlta, malattie delle pole. prio I'eito costo e scoraggiare l'acqulsto dl queste
'rottura ma e per potenziare le dllou natu- _ l nuova apparecchiature, che, come potrete vol
rnll dell'organllmo. Uurn quale lppanø- * stessi constatare leggendo quanto qui di seguito
chlo elettromedicale i molto umpilen. Ilv illustrato. consente la rapide guarigione di alcuna
tra le più diiiuse altezionl che colpiscono l'orgu-
nismo umano.

A COSA SERVE 7
L'utilizzazione di questo apparecchio è molto
semplice. le sua innocuità e la sue efficacia sono
già conveiidate da decenni. Non essendo pericolo-

15
so al puo applicare anche su vecchi e bambini
senza neppure dover rispettare rigidi limiti di tem-
po. Le uniche controindicazioni riguardano l pa-
zienti con PACE-MAKEFI. gli affetti da scompensi
cardiaci. le donne durante la gravidanza.
Riportiamo qui di seguito I'eienco completo dei-
ie principali indicazionl:

LESIONI TRAUMATICHE
Serve per lenire i dolori e per accelerare la guari-
gione dl tutte le fratture. distorsioni e lussazicni
causate da Incidenti. o da attivita sportive. com-
preso il traumatismo lombare.

HI'I'ARDI Dl CICATRIZZAZIONE DI FERITE


Serve per accelerare la cicatrlzzazlone di ierlte.
piaghe. ecc. nu uu
um :ai-l
MALATTIE ARTO-REUMATICHE
Serve per curare le miaigie. le lombalgia. le ar-
trosi. le eplcOndinltl e tutti i dolori delle ossa di
diverse natura. localizzati al ginocchio, alle anche.
al gomito. al calcagno, alle mani, ecc. Fig. 1 Tutte le cellule sane acne In pratica
OONSOLIDAZIONE OSSEA
delle minuscole “pile” con una dltlerenxa di
potenziale tra I'Intemo e l'esterno di circa 70-
Aocelera il processo dl ricaicificazlone ossea in 90 mililvolt. Tutta questa cellule risuonano in
coloro che hanno subito iratture e agisce effica- una gamma di frequenze compresa tra l 27 e i
cemente nella cura di oateotomia Iemorale. frattu- 250 MHz.
re deiia rotuia, interventi chirurgici al ginocchio o
alla breccia. lesioni ai collo e alle vertebre.

RIGENERAZIONE DELL'OSSO
POTENZIA LE DIFESE NATURALI DELL'ORGA-
Dell'enelisi delle lastre radiograiiche di coioro
NISMO
che hanno subito interventi chirurgici in seguito ad
Incidenti stradali o sul lavoro. si e potuto appurare Ha una notevole azione sedativa. migliora lo sta-
che con ie eiettromagnetoterapia. si e determinato to di salute. elimina i dolori. riequilibra II potenziale
un processo dl rigenerazione e di saldatura dei elettrico neilecellule. migliora ii tiussodell'osslge-
tessuto osseo. nc e della sostanze nutritive nelle cellule.

MALATTIE DELL'APPARATO GARDIOVASCO- un P0 DI sroma


LARE
Serve a lenire i dolori e curare tiebitl. edemi. Anche se soltanto da pochi anni i'elettromagne-
iinioedemi. varici, gambe pesanti. ulcere di vario toterapla è stata adottata ali'intemo di ospedali e
genere` vasculopatle. cliniche specializzate, consentendo di curare etfi-
cacemente ed in breve tempo malattie croniche
ATROLISI O TENDINITI che, dopo anni di trattamento iarmacoiogico. non
avevano fatto registrare alcun segno di migliora-
Serve a curare tutte ie forme di atroiisi. distor-
mento, occorre precisare che i primi studi sugli
sioni Iegamentose del ginocchio. gomito. pciao.
efletti di questa terapia portano la data del 1900.
eccA Fu intatti in quella data che il medico russo Dani-
iewski iniziò un'anaiisi approfondita circa gli etietti
MALATTIE DELLA PELLE biologici delle onde Henziane sulle cellule e sui
È utilissimo perla cura di acne, Herpes zooster. sistema nervoso, ripresa ed approiondìta in segui-
psoriasi, ustioni. eczeml. to dal Irancese D'Arsonval.
Nei 1940 un altro russo. Lakoski. tratto alcuni
MALATTIE UROLOGICHE e GINECOLOGICHE casi di tumori maligni con AF ad impulsi e negli
Cura Ipertrotia delle prostata. stati inilammatorl. anni Cinquanta i giapponesi Fukeda e Yasudaegli
cicli mestruali dolorosi ed irregolari. americani Bassett e Piiia moitipiicarono i loro studi

16
Flg. 2 Se le cellule presenti nel nostro corpo sl ammalano per una Iniezione, una frattura, o una
malattia, perdono la loro carica Interna ed Il noalro organismo ne avverto le conseguenza :olio
lonna dl dolori, lmposelhillta di movimento, ecc. Se la lpila" al scarica totalmente sl ha la morte
dalla cellula e questo provoca dolori ancora più acuti. Per iar sparire tutti questi dolori eccone
“ricaricare” le cellule avvicinando alla parte dolorante una plattlna,fl|e lrrudl tutte le Irequcnu
comprese nella gamma da 27 a 250 MHz.

per capire il comportamento di queste onde elet- COME AGISCE


tromagnetiche sulle proteine e sui collageni.
Nel 1970 il fisico francese Fellus rivide. alla luce Messi in evidenza i notevoli effetti benefici della
delle più moderne teorie. l'azione dell'AF e scoprì elettromagnetoterapia in AF. cercheremo ora di
che le onde elettromagnetiche innalzano il poten- spiegare in modo molto semplicee non specialisti-
ziale elettrico delle cellule, ne migliorano la cineti- co. come questa agisce sul nostro organismo, at-
ca enzimatica. accelerano i tempi di riparazione finchè possiate assimilareil principio su cui è basa-
dei tessuti e delle ossa, producendo un'azione be- ta questa terapia.
nefica antiedematosa, antiilogistica e antalgica. Oggi sappiamo che i biopolimeri e le membrane
cellulari sono in pratica delle minuscole "pile", di
I primi ad adottare questa terapia con ottimi rl- cui è stato possioile misurare anche Ia tensione
sultati furono i dott. Krauss e Lechner nel 1972, I
erogata: più precisamente, nelle cellule nervose
quali confermarono che dei 100 pazienti trattati il sane, tra l'lnterno e I'estemo esiste una differenza
90% aveva conseguito una completa guarigionoed di potenziale di 90 milllvolt, nelle altre cellule cui*
il rimanente 10% un notevole miglioramento sta tensione si aggira Intorno ai 70 millivolt (vedi
lniatti I'ettetto delle onde elettromagnetiche tig. 1)A
consiste nel ripolarizzare le membrane delle cellu- Quando queste cellule si ammalano, per una in-
le lese da qualunque causa, intettlva, chimica, iezione, un trauma. o per qualsiasi altra causa,
meccanica, t'isica` accelerando Il ripristino delle come anche per I'eta del soggetto, perdono la loro
normali funzioni. riserva di energia. cioè si scaricano come una
Altri effetti benefici della elettromagnetoterapia normale pila e quindi una cellula che, sana, do~
si possono ottenere sul sistema nervoso centrale e vrebbe avere una tensione di 70 millivolt. ammalata
neurovegetativo e sul sistema vascolare. tramite ne misura solo 55-50; se poi questa tensione scen-
un meccanismo riflesso vaso-dilatatoret de sotto ai 30 millivoltsi ha la necrosi. cioè la morte
Le frequenze utilizzate intervengono anche sulla della cellula (vedi fig. 2).
circolazione del sangue riducendone la viscosltae Quando queste minuscole "pile" presenti nel
aumentando l'ossigenazione. nostro corpo sl scaricano. l'organismo ne awerte

17
le conseguenze sotto forma di dolori alla schiena,
alle ossa, alle articolazioni, processi infiammatori.
ferite che non si rimarginano` ecc.. ecct
Per favorire il ritorno alla normalità di tutte que-
ste cellule occorre ricaricarle, ma poichè nel no-
stro corpo, a differenza di una normale batteria,

A*i
non esiste alcun morsetto, dovremo agire con si-

.c rs;
stemi un pò diversi da quelli comunemente cono-
sciutit
I Fisici che hanno approfondito gli studi sui bio-
polimeri esuile membrane cellulari hanno appura-
to che questi. come in una normale radloricevente,
sono sintonizzati su di una frequenza compresa tra Flg. 3 ll generatore AF da utiliz-
i 27 e I 250 MHz. zare per la eiatfromagnatoterapia
Avremo quindi delle cellule sintonizzato sui 28 due poaaedere la earatfarlatica
MHz, altre sui 45 MHz. altre ancora sul 50 - 68- 12 dl generare contemporaneamen-
eoct, fino a giungere alle cellule sintonizzate sui te tutte ia irequenu richleate.
Nella foto, la gamma coperta vieta
250 MHz.
lll'analizzatore dl spettro.
Awicinando al nostro corpo una sorgente (tra-
smettitore) capace di erogare tutte le frequenza
comprese in questo spettro di gamma, le cellule

z
E!
"captano" la frequenza ad esse relativa e sl ricari-
cano; owiamentev per riportare la situazione cellu-
lare alla normalità. ia terapia può durare da un
minimo di qualche giornoa diverse settimane. per-
K
che numerosi sono i fattori di condizionamento,

i
,E
come il tipo di cellula, la condizione di "scarica", il
carattere cronico o acuto della malattiaV
in pratica. grazie a tale "ricarica". un dolore in-
fiammatoria di una giunzione articolare. una di-
storsione, un reumatismo, possono scomparire
dopo poche applicazioni, mentre la riparazione di um .1 LJ
una frattura ossea. la rigenerazione di tessuti molli,
ni lulu Ina .al
possono richiedere anche alcuni mesi.
Fi.. 4 li generatore dm eaean
in grado di iomlra queata Ire-
quann per una durata mauima
di 00 microucendi, intervallata
CARATTERISTICHE DEL GENERATORE AF da una “pauaa' che può variare da
un minimo di 1,5 ad un maaallno
Abbiamo accennato che ogni cellula risuona su
di 125 mliliaacondl.
dl una ben precisa frequenza. ora precisiamo che
essa si ricarica anche se ia frequenza dei generato-
re non e esattamente sintonizzata su quella della
cellulaÀ
Cioè. una cellula la cui frequenza di risonanza e
parla 100 MH: ai "ricarlca" anche ae viene eccltata
con Il) o 110 MH: (se la cellula ioase un rlcevitore
diremmo che rleuita a banda larga), con la aoia
differenza che eccltandoia a 100 MHz, la ricarica
awiene assai più velocemente che non a 90 o 110
MHz.
Questa caratteristica ci permette quindi di rea-
lizzare un trasmettitore molto semplice, purchè lo Fig. 5 Controllandp la frequen-
stesso sia in grado dl generare una infinita di ar- za generata dall'oocillaion con
moniche. in modo da coprire tutta la gamma inte- un millosooplo. conetatanta
ressata da 30 a 250 MHz. che quoato invia aaattamenta i
Ad esempio. partendo da una frequenza "base" 'trenl d'onda" richiesti.
di 0 Il": circa. e possibile ottenere tante frequenze

18
multiple di 9, cioè 9-10-27-36-45-50-50-50 ecc.. li- lettrostimolazione (vedi articoli sull'ago-puntura
no a superare i 250 MHz. cinese), utilizzeremo lelrequenze di pausa più len-
Il segreto di questi generatori per l'elettroma- te, cioè 125 - 71 mS, per curare malattia e dolort
gnetoterapia è proprio quello oi riuscire ad ottene- cronici, cioè quelli a cui siamo soggetti da tempo,
re, servendosi di un semplice oscillatore ad onda mentre le irequenze di pause più veloci. cioè 6,25
quadra tutte le armoniche necessarie a "ricaricare" -1.5 mS, per I dolori acuti4
tutte le cellule interessate (vedi lig. 3). La trequenza di pausa intermedia 25 Ins è valida
La potenza richiesta per questa terapia e limita- sia nel trattamento delle malattie croniche. che
ta; già con pochi watt` si ha una penetrazione di delle acute4
queste onde nei tessuti del nostro corpo intorno ai Precisiamo che se tratteremo una malattia, una
14 -18 cm.; quindi. anche coloro che devono cu- frattura, una cicatrice ecc.` con una lrequenza di
rarsi una gamba o un braccio ingessato, potranno pausa diversa da quella con cui andrebbe curata.
tranquillamente awolgere attorno al gesso la “piat- ottenerne mon un valido eflotto terapeutico.
tina india-inte"` per ottenere gll stessi processi rl- aumenterà soltanto Ia durata totale delle applica-
parativi delle ossa, la cicatrizzazione delle lerite. la zioni.
eliminazione di tutti i dolori, quindi la delinitiva E stato scientíiícamente dimostrato che solo
guarigione. "eocitando" questa cellule con una traquenxa in-
È importante sottolineare che l'alta frequenza pulatva si ottiene una completa guarigione e` senza
generatal non deve essere continua. ma lmpulalvl. entrare nel merito di complicate spiegazioni chi-
cioè dovremo inviare degli impulsi della durata di miche, diciamo che questo tempo di "pausa" tra un
circa 60 mlcroucondl Intervallati da PAUSE. che impulso e I`altrcl` e necessario per dare alla cellula
potranno variare da 125 - 11 - 25- 6.25- 1.5 mllllao- la possibilita di rigenerarsi, senza essere sottopo-
mal (vedi tig. 4). sta a un eccessivo aflaticamento.
Come abbiamo già accennato a proposito dell'e- Anche se l'eaempio che riportiamo non calzerà a

t. l Por cuun l dolori alle spalla, è numclonto appoggiare la plottlna lrrodtonto sulla parte
Int-mata. Por quelli ctu lntmano apollo o schiena o bano porro la piattino come "dal netto
toto a por lonlro I dolori al glnoochlo awotgowt attorno la piattlna como lo tono una lascia.

19
dovere. agevolare comunque la comprensione di "larghezza di banda" di circa 10 MHz. cioè viene
questo concetto: interessata anche da una frequenza di 5 MHz più
Se ci dessero un peso di un qulntale da portare alta o più bassa di quella "centrale". servendoci di
ad un piano superiore. fatti pochi metri saremmo un oscillatore da 9 - 10 MHz. avremo il vantaggio di
gia disfatti a stanchi. se invece questo quintale l`ricertcarie" tutte.
venisse diviso In tanti pesi da 1 chilogrammo e ci Sul piedino di uscita 13 del Nor iCS/C potremo
dessero la possibilità di riposare tra un viaggio e cosi prelevare tutte questa frequenze armoniche.
quello successivo. avremmo si portato al piano che applicheremo al terzo Nor iCS/D collegato
superiore lo stesso qulntale. ma senza stancarcl. come inverter e nuovamente le preleveremo dalla
sue uscita (piedino 1). per applicarIe ad uno dei
due Ingressi (piedino 5) del quarto Nor siglato
lC3/A.
L'altro ingresso di questo stesso Nor (piedino 6).
SCHEIA ELETTRICO come vedeel nello schema elettrico. risulta colle-
Avendo Illustrato brevemente gli effetti benefici gato sul piedino dl uscita 3 dell'integrato IC2. un
di questa elettromagnetoterapla. vi presentiamo normale NE.555 utilizzato come oscillatore astabi-
ora lo schema elettrico di questo apparecchio (ve- le. che potremo far oscillare. a seconda dalla posi-
di flg. 7). che potrete costruire con una modica zione in cul ruoteremo il commutatore Si. ad una
epeea. rispetto ai 2 milioni a cui viene normalmente frequend l- 14-40-160-640Hz.
venduto. Come vedesi in tig. 4. su tale piedino saranno
Possedere un generatore AF in grado di olmina- presenti degli impulsi negativi (condizione logica
re I dolori precedentemente elencati. riteniamo 0) della durata di 00 microsocondl e degli impulsi
possa interessare tutti coloro cha considerano la positivi (condizione logica 1) la cui durata può
salute il bene più prezioso. variare da 125- 10- 25-635- 1.5 miillaocondi.cioè
Avete spesso dai dolori alla schiena? Un'artico- tutti l tempi necessari per eseguire questa specifi-
lazione che quando cambia il tempo o la stagione ca terapia.
vi provoca dolori lancinanti? Andando in palestra. In pratica. in tale circuito utilizzeremo il NOR
giocando una partita di calcio avete riportato uno lC3/A come un vero interruttore elettronico. infatti
strappo muscolare ed ora dovete guarire veloce- solo quando sul piedino d'ingresso Gaara presente
mente per continuare il vostro impegno sportivo? la condizione logica 0. II segnale di AF presente sul
Avete una ferita che tarda a rimarginarsi. un osso piedino 5 si ritroverà sul piedino di uscita 4. quan-
che ha di ' Ita a calciilcare. dolori reumatlci agli do Invece sui piedino d'ingresso 6 sara presente
arti. tendiniti. artolisi al ginocchio o al gomito. do- una condizione logica 1. sull'uscita non avremo
lorl al fegato, ulcera. ecc? alcun segnala.
Ebbene, applicando ia “piattino irradiante'I sulla In questo modo. I'AF dei 9 MHz e relative armo-
parte dolorante, già dopo la prima applicazione niche, riusciranno a raggiungere la basedel transi-
(mlnimo 30-50 minuti) awertlrete una sensibile at- stor TR1 solo per ed microeooondl e a rimanere
tenuazione del dolore e con le successive. otterre- bloccate per 200 - 70 - 25 ~ 6.25 -1.5 millisecondi
te la completa guarigione. (vedi flg. 4). a seconda della posizione in cui avre-
Per realizzare questo apparato l'guaritore'I oi:- mo ruotato il commutatore S2.
corrono solo 8 integrati ed un transistor. il transistor TFi1, come avrete gia intuito. lo uti-
Iniziamo la descrizione dello schema elettrico lizzeremo come amplificatore AF a larga banda, In
dall'oscillatore in grado dl generare una frequenza modo da ottenere in uscita una potenza adaguataa
ad onda quadra da 9 MHz circa. che otterremo tale uso.
utilizzando un quarzo (XTAL) e due Nor siglati VI ricordiamo chela bobina L1. poeta sul collet-
IC3/B e ICS/C. contenuti all'lnterno di un norrnaie tore di tale transistorl non è un circuito di accordo.
integrato TTL tipo SN.74LSO2. ma una normale impedenza di AF.
La frequenza da noi riportata non a critica. per- Anche se la potenza assorbita da tale circuito si
tanto potremo scegliere un quarzo da 9 MHz, op- aggira intorno ai Mimllllamper (i'assorhimento
pure un qualsiasi quarzo CB da 27 MHz. perche varia in rapporto al tempo di pausa). quella erogata
questi, risultando in 3` armonica. oscilleranno nel in AF risulta di circa 1 watt, e non preoccupatevi sa
nostro circuito solo alla frequenza di 9 MHz circa. tale transistor è sprowisto di alette di raffredda-
Infatti. come abbiamo gia accennato, a noi oc- mento. perchè. rimanendo in funzione per solo
corre un oscillatore che generi una infinita di ar- 0,06 mlllleecondi (pari a SO microsecondi) e inatti-
moniche distanziate una dall'altre di circa 9 MHZ. vo per 1.5 millisecondi (tempo minimo). ha tutto il
cosi da potareccitare tutte le cellule che rl suonano tempo necessario per raifreddarsi; anche In questo
ala a 27. che a 3545-54 ecc.. fino a 250 MHz. caso quindi. vale i'esempio riportato precedente-
Poichè e stato appurato che una cellula ha una mente. per cui una persona riesce a trasportare
20
Flfl. 7 Schemi elettrico del
genara1oro AF. Il quarzo da 0
Il": può eaaere loafltuno da
un qualalaal quarzo CB da 21
NHL

ELENCO COMPONENTI LXJ11 gggåFFpollãslle're


- n . p po e ere
m :33:11: E: a: 1 mF elefir. 25 volt
100.000 ohm 1/4 wall
Ill 22.000 ohm 1/4 wll1
RS : 600 ohm 1/4 w
R0: 410 ohm 1/4 wall
R1: 220 ohm 1/4 wall
IIS: 4.100 ohm 1/4 watt
vedl lento
Tm NPN llpo BFV51
1.000 IIIF elefir.25 v0" IC1 : uAJI15

_220.000 pF PolløüIN
2°2228

1 mF poliestere '
1 mF pollesíere pome roddrin. 100vo11 1 “al
1 mF poliestere :formatore prlm. mio!!
220.000 pF pollutera voll 0.5 nmpor (n.54)
:.58 000 pF pollenere lmerruflore
C9 : 10.000 pF polleslere commuìaiore 1 vla 5 pos.
C10 : 100.000 pF polleslere F1 : Iuslblle 250 mA

21
BIODIJ
LEI) ^ l

BFYi'I

Flo.. lnemconnu-
olonl dogtl lnttlll e del
translator BFY$1 .

H9. O Dl Ilenoo. Il cir-


eulto etampeto I 'ren-
dem nlturlle.

nuovi elettronica

anche più di 1 quintele senza stencarsl. se divide Poichè I'íntegrato ICS (SNJÀLSO'Z) è un TTL
questo peso in cento piccoli pesi e tra un trasporto che, come noto, deve essere alimentato con una
e l'altro ha un tempo sutliciente per riposarsi. tensione dl soli 5 volt, tramite la resistenze R7 e il
L'entenne irradiante da applicare sull'uscita di diodo zener DZ1 da 5,1 volt. ridurremo le tensione
questo generatore, come illustrato nella realizza- dei 15 volt su tale valore.
zione pratica. altro non è che una comune piattina Facciamo presente che è possibile alimentare
e 341ili. le cui estremità andranno saldate su di un tutto il circuito anche tramite la tensione di 12 volt
apposito circuito stampato. Tutto il circuito verrà della batteria dell'euto (in questo modo` è possibile
alimentato direttamente delle tensione di rete ed è eliminare iI trasionnetore T1, il ponte, i due con»
questo un altro vantaggio. perchè non avremo bi- densatori C1 e 62 ed anche l'integreto stabilizzato-
sogno di sostituire continuamente le pile. perotte- re, alimentando poi tutto il circuito direttamente
nere costantemente la stessa potenza in uscita. con latensione della batteria e interponendo even-
Come vedesi nello schema elettrico, dal secon- tualmente un diodo tipo 1M.4001 in serie` per eli-
derlo del traslormetore T1 preleveremc una ten- minare eventuali piochl negativi provenienti dell'el-
sione di circa 17-18 volt eltemati che, raddrizzati ternetore) e quindl avremo anche la possibilità dl
dal ponte R51, verranno stabilizzati doll'integmto curercl con l'elettromagnetoterepia durante il tre-
ICI, un uAJB15, su di un valore di 15 volt. gitto da casa al posto di lavoro e viceversa.

22
ng. ro semm- pmleo al
montaggio. Sl noti li ponticello
pooto vlclno alTR1.lHlllvlrl-
blll a sinistra andranno a ool-
legarul al commutatore rotell-
vo, Il lllo 'O" al ouroon d
commutazione.

REALIZZAZIONE PRATICA guirete con tutti i condensatori poliesteri ed elet-


trolitiol. e. poiche sull'involucrodei primi la capaci-
Tutti i componenti dello schema elettrico dl tig. 'I ta può essere espressa in microfarad, In picolarad
andranno collocati sul circuito stampato siglato ed anche in nanoiarad. riportiamo i numeri che
LX.711. come visibile nello schema pratico di fig. 10. potreste trovare stampati su ogni condensatore:
Potrete iniziare il montaggio inserendo i due
zoccoli degli integrati ICZ e lCS dopo averne salda- 220`000pF :.22022lln
ti i terminali. e di seguito tutte le resistenze. I due saooopF :esausen
diodi D81 e DZ1 cercando di non conionderli, per- 1o.noopr==.o1oton
che uno è un normale diodo rivelatore, mentre il 4.100pF .WTOMT
secondo un diodo zener da 5.1 volt4 1.000pF : .00101n
Poichè ogni diodo dispone di un catodo e di un Giunti a questo punto` potrete Inserire il quarzo
anodo. dovrete collocare la lascia che contorna un da 9 MHz e prima di saldarlo per facilitare la presa
solo lato dei corpo come chiaramente visibile nello dello stagno sui terminali, che sono quasi sempre
schema pratico e nel disegno serigralico presente ossidati. ravvivatelo con il saldatore. Passando allo
aullo stampato. stadio di alimentazione, monterete il ponte rad-
Terminato il montaggio delle resistenze. prose- drizzatore e l'integrato stabilizzatore, coliocando

23
la parte metallica del corpo verso i condensatori In pratica. dovrete togliere la plastica isolante da
02 e 03. Per quanto riguarda il transistor BFV.51. entrambe le estremità di ciascuno dei 34 lili della
dovrete lar attenzione che la tacca di rilerimento piattina e saldare alle piste dei circuito stampato.
che esce dal corpo. rlsulti rivolta verso l'esterno del alternativamente. 4 fili assieme ed 1 lilo da solo.
circuito stampato. Ricordatevi di inserire nei due A questo proposito I'operazione più importante.
fori vicino a C15 e al transistor TR1. un lilo di rame anche se la più noiosa di tutto il montaggio. sara
nudo. necessario per *'ponticellare" le due piste dl appunto quella di spelare tutti l 34 fili alle due
rame poste sotto al circuito stampato. estremità.
L'unico componente che dovrete autocostruirvi Non tentata di spelarli uno ad uno con le iorbici o
sarà la bobina L1. e per questo nei kit troverete un con altro attrezzo, perche prima o poi. immanca-
supporto in plastica con diametro da B mrnA e del bilmente. qualcuno se ne spezzare e sarete costret»
lilo di rame smaltato da 0,6 mm. ti ad accorciare la piattina. tanto da ritrovarvene
Prendete questo lilo e sopra a tale supporto av- alla line metà rispetto a quella di partenza.
volgete appaiate 36 spire. eseguita questa sempli- Delle diverse soluzioni da noi sperimentate per
ce operazione tagliate ii filo eccedente, poi ra- risolvere in modo semplice questa operazione. vl
schiatene le estremità con un paio di lorblci o con indichiamo ia più valida, che consigliamo a tutti dl
della carta vetrata. per togliere lo strato di smalto adottare.
isolante. depositate sulla parte pulita un pò dì sta- Tagliate tante strisce di piattlna ciascuna da 5
gno. inline inserite la bobina nel circuito stampato fili e con un accendino riscaldata la plastica da
e saldate i due lili nelle piste in rame sottostanti. entrambi i latl (la plastica con Il calore non brucera.
Dopo aver innestato il supporto plastico di questa ma si ammorbidire).
bobina nel loro presente sul circuito stampato. lo Prendete velocemente la plastica tra due dita e
potrete fissare con un pò di collante cementatutto. cercate di strapparla e anche se In questo modo ne
Poichè il circuito andrà racchiuso entro una pic- asponerete pochissima. dato che è molto resisten-
cola scatola metallica prowista di un pannello te. sara già plù che sulllciente.
frontale, su quest'ultimo dovrete owiamente lissa- Se non asponerete subito la plastica. questa.
re il commutatore rotativo a 5 posizioni, I'interrut- raflreddandosi. si consolidera nuovamente ed in
tore di rete, il diodo led spia che indicherà quando questo caso vi consigliamo di riscaldarla ancora.
l'apparecchio è spento o acceso. e la presa jack per Noterete cosi che si restringere. lacendo luoriuscl-
l'innesto della "piattina irradiante". re circa 5-6 mm. dI rame nudo. che sara sufficiente
Fissato sul piano del mobile il traslormatore di per essere saldato sulle piazzole del circuito stam-
alimentazione. dovrete saldare i due fili del secon- pato.
dario ai due terminali d'ingresso del ponte raddriz- Come vedesi in tig. 11. sulle piazzole andranno
zatore R81. i lili del primario al cordone della presa saldati assieme 4 lili più uno di "massa". seguiti da
luce, inserendo in serie ad uno dei due lili I'interrut- altri 4 llii e da uno ancora collegato a "massa" a
tore S1. ed inline saldare i terminali delle frequenze cosi dl seguito. fino all'ultimo spezzone composto
8 - 14 - 40 - 160 - 640 Hz al commutatore S2 e il lilo da 4 lili.
di M (massa) al cursore dello stesso commutatore. In pratica i 4lili svolgono la lunzionedi "antenna
Per l'uscita AF collegherete il lilo del segnale al irradiante". mantra il lilo coliegatoa "massa" serve
terminale centrale della presa Jack e il illo di massa a separare il segnale irradiato dalla stretta plattina
al terminale massa presente sul Jack. A questo e 4 fili di sinistra. dalla piattina sempre a 4 lili
punto. potrete inserire nel circuito i due integrati. adiacente ad essa.
collocanoo la loro tacca di riterimento come visibi- Naturalmente. si potrebbe anche utilizzare una
le nello schema pratico e per avere un apparecchio piattina composta dì soli 6 fili. collegando il primo
completo e pronto per l'uso, vi rimane soltanto da lilo di sinistra a "massa". poi collegando assieme
preparare la piattina irradiante. quattro lili da utilizzare come “antenna irradiante"
e ancora l'ultimo lilo di destra a "massa".
Cosi lacendo dovremmo utilizzare una piattlna
molto più lunga (1,5-2metri),che risulta molto più
scomoda da awolgere attorno alla parte dolorante.
LA PINI'I'INA IRRADIANTE Sul circuito stampato LX.711/A salderete uno
spezzone di cavo schermate. collegando il termi-
Nel kit troverete assieme al circuito stampato nale centrale alla pista associata ai 4 flli posti in
LX.71 1 . altrl due piccoli stampati siglati LX.71 1/Ae parallelo. mentre la calza metallica andrà collegata
LX.711/B. al terminale di *massa' di questo circuito. che si
Come vedasi In tig. 12 questi dueclrcuiti servono trova vicino al bordo esterno dello stampato. An-
per eilettuare Il necessario collegamento di tutti i che quando collegherete all'estremità opposte di
lill presenti In tale piattlna. questo lilo la spina maschioiack, dovrete laratten-

24
A mllxuzlone ultimata ll vostro montaggio dovrà pronnllnl com "dal In
quam lato. In quanto monbgglø aßbbllmo lnurlln un quam CB da 21.125 KN:
che, comu upnh, Illulhndo dl 3 annulla ooelllori al 0 Ill-l: dm.

Polrolc collocare ll clr-


culto alampllo all'lnler-
no del mobili sul Ino
dulro, ponendo l llnl-
.In Il lrulormalore dl
lllmcnllzlone. Sul pan-
nello lronlale Inverun-
no pollo II commutatore
rohllvo, la mm lack, Il
diodo led e l'lnlommore
dl rm.
zione a non invertire il illo di massa con quello COLLAUDO
deII'AF.
Collegati alle estremità i due circuiti stampati. Terminatoil montaggio, sediaponete dl un oscil-
awolgerete sopra a questi uno o due giri di nastro loscopio potrete facilmente controllare sein uscita
isolante o cerotto adesivo, per evitare possibili e presente il segnale AF visibile in fig. 4, tuttavia,
strappi alla piattina ed anche che gli spigoli ta- anche senza questo strumento, potrete ugualmen-
glienti della vetronlte possano graffiarvi. te verificare se il vostro apparecchio funziona, per-
Nel kit abbiamo previsto una piattino lunga circa chesara sufficiente awicinare la piattina irradiante
60 cm., per poterla cosi più facilmente awolgere alla prese antenna di un qualsiasi ricevitore FM o
attorno alla gamba. al braccio. o applicarla sulla TV, per sentire in altoparlante un rumore insolito
schiena con un cerotto. che varlerà se. agendo sul commutatore S2. modi-
E anche possibile richiedere bobine plù corte. ad ficherete i tempi di pausa.
esempio da 250m. per concentrare l'azione su una Infatti. come abbiamo gia accennato. questo
piccola zona. ad esempio un ginocchio o una spal- osclliatore genera una infinita di armoniche, tanto
la. o il ventre. Per questo motivo. vI consigliamo di da poter essere ceptate sia su tutta la gamma FM.
prendere più coppie dl circuiti LX.711/A e che in TV, se la plattlna viene tenuta ln prossimità
LX.111/B equalche spezzone In più di piattlna a34 dell'nntenna ricevente dei due apparati.
fill. Non tentata dl misurare le tensione AF in uscita
Le estremità di questo bobine potrebbero essere con un tester. perche non leggereste alcuna ten-
collegate tra loro senza utilizzare questi due stam- alone valida. solo l'oscilloscoplo permetterà dl va-
pati, ma. in pratica. cl siamo accorti che qualcuno lutare il valore di tensione picco-picco (che riaulta
del tanti flll puo facltmente spezzarai. quindi me- di circa 20 volt con piattino Inserita) e i tempi dei
pllo adottare la soluzione da noi consigliata. treno ad lmpulsi AF.

«r 1"

p..
m.
..al ß

'2-1:' Flg. 11 Dopoavenpoiatoelladueootromftattmflfllfooflaplettlna.llaakfcreh,oome


vodeol In flgurnul due circuiti stampati LX.111/le LL111/qwfldfhlioulden-
hpolllcavettocoaulalocomplotodlleck(vodlfoteadoetra).dalnnuhnnelnoetro
generatore.

Flg. 12 A destra I due circuiti

W iíil
mmpotf per la piattino a Mflll,
(Ouatf due dlnqnl non sono
Ilpredotl a “non natalie).

lX iii-B nuova elettronica LX ill-A nuova elettronica

26
A questi prezzi
mai prima d'ora

40 MHz L 1.500.000'I
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Usare questo apparecchio per l'elettromagneto- e doppia base tempi (con ritardo ed
terapla è semplicissimo. lntattl` come vedesl nelle espansione). rappresentano, anche per
loto. e suttlclente awolgere la “piattlna irradiante" le esclusive innovazioni tecnologiche, il
attorno all'arto dolorante (anche se ricoperto da meglio della già alfem'iata serie 08-1000
gesso o da bende). oppure appoggiarla sopra che comprende oscilloscopi a 10 MHz.
spalle, ventre, ecc.. ed accendere l'apparecchio 20 MHz, 75 e 150 MHz sofisticati, a me-
per almeno 30 - 40 mlnutl. moria digitale, portatili (a batteria),
Se avete disponibilità di tempo, vi conviene automatici/programmabili.
aumentare la durata di ogni applicazione ad 1 ora . www.
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MW. u
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date un programma TV` potrete comodamente
eseguire la vostra terapia. cosi come viaggiando in
auto. se costruirete un apparecchio da alimentare
con la batteria a 12 volt.
In quasi tutti i soggetti trattati. secondo i dati Sul william via":
ht. (m 55171 ti Ill-l htlnmlml
registrati dai medici da noi consultati. dopo 10 HMIUISMII 'hiheulifl-.fl
Tlllllmllilfl- 'Ihn-
applicazioni il dolore è scomparso` in altri. soprat- I*IMIIMI
tutto nel caso di fratture ossee composite. è stato
necessario prolungare i tempi della terapia. lino ad (Nim
Au immuni-Invitati
un massimo di tre me 1 pratica si sono sempre sun m-cr u :immane
ottenuti risultati positivi. Ci e stato precisato inol-
tre. che tale terapia risulta molto valida per tutti gli DISTRIBUTORI AUTORIZZATI CON
uomini che sottrono di prostata e per le donne che MAGAZZINO IN TUTTA ITALIA

27
accusano forti dolori nei primi giorni del ciclo me- Tale terapia viene altresì consigliata, oltre che
struale. nella cura di tutte le forrnedi reumatismo. anche in
Anche se la frequenza di pausa dovrebbe essere quella delle ulcere varlcose, delle piaghe lorbide,
dl135-11 mllllaocondl per le malattie cronicheedl delle infiammazioni croniche della prostata. nei
6,25 e 1,5 mllllucondl per quelle acuto, abbiamo decorsi post-operatori di colicistectomle(cloe
constatato che nelle cliniche non viene seguita tale asportazione della cistifelia). safenectomie ed
distinzione e per ogni caso si preterisceadottare la emorroidi; infatti, dai dati raccolti edimostrata una
frequenza intermedia di 160 Hz, pari a un tempo dl immediata diminuzione del dolore ed una accele~
pausa di 6,25 mllllucondl. rata cioatrizzazione delle ferite4
Comunque, illustri Professori che praticano da Alla lista delle affezioni trattate con esito positi-
anni questa terapia ci hanno consigliato di adotta- vo, gia accennala all'inizio dell'artìcolc, aggiun-
re queste regole fondamentali: giamo queste ultime, che riteniamo tra le più cry
muni e diffuse:
1A Nelle primedueotre sedute, ebeneiniziare con
una frequenza di 640 Hz. pari ad un tempo di pausa mai-tum mio.. U I'-
di 1,5 mllllsacondl. Dolorl varl muscolari
2' Nelle sedute successive adottare la frequenza di
union .In .rinomati In? *i*
Osteolomla femorale
160 Hz, pari ad un tempo di pausa di 6,25 millloe-
condl.
Frattura dl un qualalad m `-'l-
Aflollsi del glnocchlo
3° Se dopo 5 - 6 sedute il dolore non accenna a 0M Il 90mm 0 ed” '-'ìfl "l'1
scomparire, adottare la frequenza dei 4° Hz. parl Dlltonlonl
ad un tempo di pausa di 35 mllllsocondl, per dare Tendnltl
alla cellula un tempo maggiore per rigenerarsl. Plaghe e allergie della pelle
Sdlflcho
4` Per trattamenti prolungati. come ad esempio Uallonl
quelli delle fratture. iniziare nelle prime due e tre latatttedelslatemanonoeo i'”¬"l'g
sedute dai 40 Hz. cioe 25 mllllucondl, passare poi Malattie dell'apparato respiratorio
a 14 Hz. cloè 11 mllllucondl. quindi dopo 10-15
Ialltth dall'qaporato ~ *fa |
sedute, alla frequenza di l Hz. cioè 125mllllsecon-
Il. Constatato che I'efficacia terapeutica dell'elet-
5° Comunque le frequenze intermedie di 160 - 40 tromagnetoterapia è sempre più largamente rico-
Hz, pari rispettivamente a 6,25 e 35 mllllsocondl, nosciuta in campo medico e convalidata dai nume-
rosissimi esiti positivi. ci sembra degna della mas-
possono essere utilizzate sempre per qualsiasi ap-
plicazione. senza alcuna controindicazione. sima attenzione e fiducia, sia da parte del medici.
che dei nostri lettori, in quanto di lacile utilizzazio-
ne e priva di qualsiasi effetto nocivo.
Abbiamo avuto modo di controllare anche dei
dati clinici pubblicati in occasione dei vari con-
gressi medici dedicati a questa nuova terapia e dal
quali e dimostrata la positività dei risultati raggiun-
ti con una accelerazione dei tempi di guarigione,
rispetto ai sistemi tradizionali, e la scomparsa dei COSTO DI REALIZZAZIONE
dolori dopo poche sedute4
A questo proposito un'interessante testimonian- Tutto il materiale del kit LX.111 visibile in fig. 10.
più il trasformatore di alimentazione n. 34. un
za cl è stata iornita da una signora che, pur essen-
commutatore rotativo completo di manopola, l'in-
dosi sottoposla alle più svariate terapie per sllmo-
terruttore dl rete, un cordone di alimentazione, gli
lare la ricalcificazione dell'omero che le si era lrat-
zoccoli degli integrati, i circuiti stampati LX.711 -
turato, non aveva ottenuto alcun esito positivo, per
LX.711/A- LX.711/B, una presa iack maschioe una
cui le era stata prospettata. come unica possibilità
femmina. un metro di piettina a 34 fili. un metro di
per giungere alla guarigione. quella di un trapianto
cavo coassiale per AF (escluso il mobile) L. 35.000
dl tessuto osseo. Prima dl tentare quest'ultima e
non certo gradevole soluzione, I'interessata si era Il mobile LX.711 con mascherina
rivolta a diversi specialisti. da uno dei quali le era forata e serigrafata ..................................... L. 11.000
stato consigliato di sottoporsi ad elettromagneto-
terapia. consiglio che aveva seguito non senza ll circuito stampato LX.711 L. 1.500
qualche perplessità4 Dopo soli tre mesi di terapia l due circuiti stampati LX.71 l/Ae B L. 1.200
dalle radiograiie risultava evidente che il tessuto
osseo dell'omero si era completamente rigenerato Nei prezzi sopraindicati non sono Incluselespe-
ed ora la paziente è definitivamente guarita. se postali di spedizione a domicilio.

28
Oscilloscopio doppia traccia 15 MHz
0x 710 0,1

I Schermo B x 10 cm
I Banda passante dalia
c.c. a 15 MHz (»3 dB)
I Sincronizzazione
fino a 30 MHz
I Sensibilità: ,
5 mV/cm + 20 V/cm
Lit. 530.000* I Funzionamento XY
(comprese due sonde 1:1/1:10) I Estrema facilità
di utilizzo
l Prova componenti
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FIRENZE: Giovanna" «ossl 406013 - BOLOGNA: cane: msn 123114 DITTA " mn ` _ ` MANsìoNI
ln elto. le loto delle sonde preanpllllcete dl AF vieta del leto del clraulto stampato, el
centro del quel ndrà eeldeto ll translator BFRSS. A destra. lo atene circuito vleto dal telo
opposto. cioè da quello dei componenti. SI noti la spira llnk neoeaerta a captare Il segnale AF.

` SUNDÃ ÀF preamplificata -
Vi sarà capitato spesso di voler controllare la preamplilicatoreAF con una banda così ampia. per
lrequenza generata da un transistor oscillatore di cui vi saranno delle gamme di frequenza alle quali
un ricevitore, oppure da qualsiasi altro osclllatore il preamplilicatore risulterà più sensibile rispetto
e di trovarvi nell'impossibilità di lario. per il tatto ad altre. per motivi di risonanza a per le immancabi-
che il segnale AF generato è cosi basso. che il li ettenuazioni introdotte dalla lunghezza del cavo
trequenzimetro digitale non riesce a leggerlo. dI accoppiamento tra sonda e trequenzimetro.
In questi casi. non è possibile appoggiare la Se dunque vi trovate spesso nella necessità di
sonda sul collettore del transistor o sulla bobina eltettuare misure su deboli segnali di AF. prose-
oscillatrice per cercare di aumentare il segnale in guendo nella lettura dl questo articolo troverete
ingresso sul lrequenzimetro, perchè l'oscillatore si tutte le Indicazioni necessarie per realizzare tale
spegnerebbe. e se per caso rimanesse innescato. progetto.
sappiamo gia chela capacità parassita del puntale
ne modilicherebbe sensibilmente la lrequenza base.
SCHEMA ELETTRICO
Soltanto possedendo una sonda AF preamplíti-
cata sarete in grado dl prelevare induttivemente il ll circuito elettrico si compone dl due stadi distinti:
debole segnale a vostra disposizione e di leggere
cosi la lrequenza generata. 1 - etadlo preempllllcetore AF e teme bende;
Servendovi della sonde che vi presentiamo. po- 2 - etedlo generetore dl corrente contente.
trete avvicinare Il "link" al corpo dei traneletoro alla
bobine e. senza perturbare minimamente Il circui- Nello schema elettricodl ilg. 2abblamo riportato
to. verlllcarne subito la lrequenza di lavoro. entrembl I due etadl. anche ee le eonda andre rac-
Come vedesi nel grafico di tig. 1. questa sonda e chiuse in un proprio contenitore metallico e lo ete-
In grado di amplilicare qualsiasi segnale AF da un dio generatore di corrente all'interno del frequen-
minimo di 1 MHz ed un massimo di 500 MHz. con zimetro digitale.
unguadagnointensioneminimodi12dB(ampliti- iniziamo la descrizione del nostro progetto dalla
ca 4 volte) ed uno massimo di 22 dB (amplilica 12 sonda visibile a sinistra dello schema elettrico .
volte). La spira a U. indicata "link", servirà per captare
ll guadagno. come si può lacilmente comprem induttivamante il segnale AF. ogniqualvolta l'avvi-
dere. non e costante. perchè non e possibile. in cineremo al corpo di un transistor oscillatore. o ad
pratica. utilizzando un solo transistor per ridurre al una bobina di un qualsiasi stadio oscillatore.
massimo le dimensioni del circuito. realizzare un Il segnale captato giungerà. tramite C1. sulla

30
Se In vostra sonda ad alia Impedenza non vl permane dl misurare I
deboll segnali generlil da un oscillatore AF, costruite quella tonda
preampllllcain e con essa nenllbllizzerele II vostro irequenzlmetro
dlglille In un! gamma compresa lra~un minimo dl 1 MHz ed un
mnulmo dl circa 500 MHz.

m1 mmalpmmpllfienomcddmrmndleonumcahnh.

ELENCO COMPONENTI [1.710 - LXJNIA


'R1 = 0.500 00011/4 VII" Cl : 10.000 pF I dlm VHF
'Il : 1.000 ohm 1/4 wait 'L1 = MI hm
:R3 = 1.000 Ohm 1/2 WI" “JAH : lmpødonu 100 micro"
R4 = 150 00m 1/4 WI" JAM : Impedenza 100 micro"
R5 : 33 ohm 1/2 wai! Du = dlodo lqd
R0 : 1.000 ohm 1/4 'un “m1 - NpN :Ipo BFHJQ
'C1 : 1.000 pF n disco VHF *mg = p up., 50340
'C2 = 47 PF I dll” S1 : lniommon
'63 : 10.000 pF a dllco VHF
'C4 : 1.000 pF I dloco VHF NOTA: I componenti contraddistinti da un ` van-
'CS : 10.000 pF a dlnco VHF no moniaii sul circuito stampaio L)(.716V
CG : 100.000 pF a dlnco l rimanenti componenti vanno montati sul circui-
C1 : 10m!) pF I dllco VHF lo Stampaio LX.716/A.

31
Flg. 2 Se «equivale un
montaggio a regola rfarta,
aceqllendo dello stagno
che con lncl dlmaldante
gommone, rlulclrete ad ot-
tenere un guadagno dal 10-
22 di lino al1$0 MHz.

base del transistor preamplilicatore TFt1l un


BFR.96, che prowedera ad amplificarlo.
Dal collettore del transistor il segnale amplifica-
to verra trasferito' tramite il condensatore 63. sul
connettore BNC lissato sul lato posteriore della
scatolina metallica, da dove lo prelevaremo con un
cavetto coassiale da 52 ohm, per portarlo sull'in-
grosso del lrequenzimetro digitale
L'alimentazione necessaria a lar lunzionare
questo transistor verra prelevata direttamente dal
cavo coassiale tramite I'impedenza JAF1 da 100
rnlcrohenry.
Dal tato opposto del cavo. come vedasi nella
stessa ligure. i 12 volt di alimentazione presenti nel
lrequenzimetro non giungeranno direttamente sul-
la presa BNC. ma attraverso il transistor TR2. uti-
lizzato come generatore di corrente costante. per
lornire sempre a TR1 una tensione di 12 volt con
una corrente lissa di 40 milliamper.
ll diodo led applicato tra il positivo dei 12 volte la
base di TRZ. serve solo come protezione. intatti se
per un qualsiasi motivo il cavetto coassiale di col-
legamento tra sonda e lrequenzimetro risultasse in
corto. questo si accenderà awisandoci che la son-
da non risulta alimentata.

A llnlltre, la loto lngnndlta del


pnempllllcetoreAFelnalto quel-
ll del generatore dl corrente oo-
stante.
e
L"
=
E
2
i, e
e
›e
=
=

Flg. S Somme pratico del cileulto pnlmplllleatoro AF e, dl

lXiiiì
lato. le dlmanllonl mll del circuito Itampeto. Il alle le comu-
inni del Il'lnfldør DPR”.

Se non avete la possibilita di applicare sul pan- al transistor TFi1 ed il secondo. siglato LX.716/A. l
nello irontale del Irequenzimeiro un secondo componenti del transistor TRZ.
BNC. da utilizzare solo ed esclusivamente per I'in- iniziamo la descrizione dei montaggio dallo
gresso della sonde. vi converra aggiungere un in- stampato LX.716 sopra il quale dovrete Inserire.
terruttore (vedi S1). per escludere la tensione da come visibile in iig. 3, tutte le resistenze (esclusa la
TFiZ. diversamente. su qualsiasi altra normale son- R3). i condensatori e l'impedenza JAFL
da che inserirete nei BNC sarà presente. tra "pun-
Sulla R3 da 1.800 ohm 1/2 win. come vedeei In
tale" e massa. una tensione di 12 volt che, ovvia-
tig. 3 andre avvolta la bobina L1v composta oi 10
mente. andrà a raggiungere Il componente a cui
spire dl illo smaltato da 0.5 mm.
tale puntale verra appoggiato.
Dopo aver raschiato la vernice isolante che rico-
REALIZZAZIONE PRATICA pre le estremità di questo avvolgimento. dovrete
saldarle sui terminali della resistenza che andrà
Per la realizzazione di questa sonda sono neces- Inserita nella posizione indicata nel disegno.
sarl due circuiti stampati, di cui il primo. siglato Nel foro presente sul lato opposto di tale circui-
LX.116, servirà a ricevere tutti i componenti relativi to. cioe sul lato in rame, dovrete appoggiare il cor-

ono-
LX 7'IIi/A
uuuva elelimnic:

FIgJ Schemepraticodelgenenloredl
corrente costante. In alto II dlaegno del dr-
eulte ahmpeto o le eomonlonl del DDM
e del diodo led.
IUWH Iflllllcl

Flg. 5 Il clrcullo stampato andre


Ineerllo all'lnlemo dl una piccola
scatola Inaullloa. Per l'entrata AF
(lato link) eelderete nella scatola
I passante ceramico presente nel
kfl.

po del transistor TR1` saldandone l terminali diret- Appurato che ll generatore dl corrente funziona
tamente sulle relative piste. regolarmente. potrete inserirlo ell'interno del vo-
Terminato il montaggio. potrete prendere la sca- stro lrequenzimetro. cercando di porlo in prossimi-
tolina metallica. lorarne un lato per inserire il pas- ta del BNC d'ingresso. in modo da non allungare di
sante ceramico (che selderete al metallo della sca- molto (34 cm. massimi) la connessione tra il ter-
tola) ed il lato opposto per fissare il BNC. minele chela capo alla JAF2 e il terminale BNC.
Eseguite questa operazione. inserite all'lnterno Se per motivi di spazio sarete costretti a colloca-
di tale scatole il circuito stampato. saldate II termi- re questo circuito stampato ad una certe distanze
nale d'ingresso al filo del passante ceramico e l'u- dal BNC, vi converrà dissaldare dallo stampato
scita al terminale del BNC. l'impedenza JAF2 ed il condensatore dl disaccop-
Dovrete inoltre saldare In più punti, le piste di piamento CB e prelevare il segnale da inviare all'in-
ramedi massa di tale circuito al metallo della scato- gresso del lrequenzimetro direttamente tra il con-
le. per ter si che ouest'ultimo si componl da densatore CS ela massa.
scheme. In questo caso. per evitare che residui di AF
Anche i due coperchi che applicherete sia al dl giungano. tramite JAFZ. sul transistor dl alimenta-
sopra che al di sotto dl questa scatole, andranno zione TR2. e consigliabile aggiungere un secondo
saldati` ma solo in due o tre punti, per poterli toglie- condensatore da 10.000 pF posto sulla bobina
re nel caso dovesse essere sostituito il transistor. JAFZ, dal lato rivolto verso il collettore di TR2.
Sul lilo che esce ell'estemo del passante cerami- Terminato il montaggio. se avete a disposizione
co. potrete ora stagnare un "link" (lilo ripiegato a un oscilletore AF di debole potenza, di cui prece›
U), ll cui lato opposto saldarete al metallo del pic- dentemente non riuscivate a leggere la lrequenza.
colo contenitore. provate ad awlcinare il LINK al circuito e, cosi
Potrete anche sostituire questo link con un corto facendo. constaterete che la frequenza verra rego-
puntale, se vi tosse più comodo prelevare il segna- larmente visualizzata sui display.
le su punti particolari di un qualsiasi montaggio Se non utilizzate il LINK. ma collegate diretta-
elettronico4 mente la sonda al circuito. utilizzando ad esempio
Terminato il montaggio dl questo stampato. un piccolo puntale, ricordatevi sempre di collegare
passerete a quello siglato LX.716/A. sul quale. co- le massa della sonda a quelle del circuito in esame.
me vedesi in lig. 4. monterete l pochi componenti usando un secondo cavetto di collegamento salda-
richiesti. più il transistor TR2, che dovrà essere to al bordo della scatola metallica.
fissato sopra ad una piccola aletta di ratlredamento.
L'unlco componente che andre Inserito con una
COSTO DI REALIZZAZIONE
certa attenzione e ll diodo led` Infatti. se lo collo¬
chereta alla rovescia non funzionerà e se ne scal- Tutto il materiale visibile nella tig. 3 a l, cioe la
derete In modo eccessivo l terminali. potreste dete- sonda praamplltlcata` più ll generatore dl corrente
rlorarlo. costante. con l'agglunta dl un passante ceramico.
Una volta tennlnato Il montaggio, provate ad ln- dl una presa BNC da pannello. dl un catola me-
serlre sugli Ingressi +/- una tensione positiva dl tallica edi un devlatorea levetta
12 volt e a cortocircultare l due ingressi posti vicino ll clrculto stampato LX.716...
alla JAF2: sell dlodoledsieccenderail montaggio ll circuito stampato LX.716/A
e corretto` se rimarrà spento. avete inserito il led Nel prezzi sopraindicati non sono lncluee lespe-
alla rovescia. ae postali di spedizione a domicilio.

34
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Come abbiamo gia precisato nal numero prece- lnlattl, tra tutti coloro che hanno realizzato la
dente, quando realizziamo un qualsiasi progetto penna ottica alcuni ci hanno telefonato comuni-
da collegare ad un computer commerciale, il primo candoci cha. pur riuscendo a caricare tutti i pro-
problema che ci poniamo è quello dl ricercare del- grammi. la panna ottica non funziona. E poichè,
lo stesso modello, il computer costruito in Europa. abitualmente. quando un nostro progetto non lun-
quello costruito a Taiwan, ad Hong-Kong, oppure zlonn. chiediamo dl apedircelo per eseguire tutti l
nelle Filippine o in Malesia, perchè. anche se sono controlli dal caso. abbiamo potuto verlticare per-
tutti contraddistinti dalla stessa sigla, In pratica sonalmente, che tutte le penne ottiche Inviateci
possono essere sostanzialmente diversi. a causa dl iunzionano periettamente sui nostri sette modelli e
modifiche che spesso vengono introdotta. senza
alcun preawiso o notlilcazlone uitlciale. dalla Ca-
se Produttrici.
Proprio perchè più volte ci siamo imbattutl in 'an-ph.: .il-rr"
questo scoglio. cl siamo procurati diversa versioni esa-ßhnuus ..mt-ul.
dal Sinclair e malgrado ciò scopriamo ora. che ._ `_ ._'I_"`_ L ._ ._ ._ _
alcuni lettori possiedono un modello ancora dlver~ nono-.Lun
so rispetto a quelli in nostro possesso

Abbiamo ora :coperto che in ldentlche verlloni Spectrum Sinclair è


stato Invartlto un bit. Chl dispone dl tale modello dovrà prelevare dal
circuito stampato LX.699 gli Impulsl prima dell'lnvartltora IC1/D.

Ylßlilll
1 š I

"SCI"
s Ill/Elli"

Fio. 1 Eclstono unioni della atom non. che presentano un “bit dl controllo”
normale o altre Invece In oul risulta lnvonito. Partar funzionare la penna ottlcuu
quest'uitima. occorre solo prelevare ll sognata null'uacita dl Ict/0, anziche su
quelli dl lC1/D.

36
Anema siamo riusciti a repo-
rlre bon 1 modelli di Sinclair
:- n-rtrt- tfr. ;.. uno illvono dall'altro por eol-
laudaro la nostra penna ottica.
alcuni lettori poulodeno una
“ottava” vonlono che I nel rl-
uit-ve Iconooduta.

dedurre quindi che il "problema" non poteva che Ovviamente, ora tutti voi vi domenderete come
risiedere nel computer in possesso dei lettori. sia possibile appurare se ii computer in vostro pos-
Ci siamo dunque 'atti pervenire tali computered sesso presenta o meno questo bit invertito.
abbiamo potuto cosi constatare che. pur essendo in un primo momento avevamo notato che negli
perfettamente identici ed un nostro modello, pre- esemplari al cui interno era presente une etichetta
sentano un bit di controllo dell'ingresso del regi- con scritto "made UK" questo bit risultava Invertl›
stratore invertito e di conseguenza per iar iunzio- to. ma una volta approlondlta ed estesa la nostra
nare la nostra penna abbiamo dovuto roinvertire Indagine, abbiamo dovuto constatare che questo
tale bit di controllo. non e un dato pienamente atticiabile, per cui qui di
seguito vi illustriamo il metodo più valido per sco-
prire se il vostro computer ha o meno questo bit
invertito e. in caso attermetivo, come occorre pro-
vi. ,i cedere per invertire l'uscita della penna otticaV
Oulndi se la vostra cassetta carica regolarmente
il programma. ma la penna ottica non lunxiona.
digitate questo semplice programma:
ßlllillll toLEn = muso-m
zo LET A = INT Wu)
:to Ir A msn Pam-r -venslous ox' = sro?
w mm' "vsnsioue lnvenrrrr
so :un
Plgiate ore il tasto RUN e se sul video vi apparirà
"Il Ill!
la scritta:
VERSIONE OK

non dovrete apportare alcuna modilioa al circuito.


Flg. 2 Chl possiede quella versione
quindi se la penna non lunziona l'unico errore che
dovrù mio tagliare ll circuito nel punto potrete avercommesso sarà quello di aver “Invertl-
Indicata dalla X e congiunge" le plate
to" i terminali del lotodiodo. Se anche invertendoil
soprastante con quella dl aulin. diodo la penna non lunziona. potreste solo aver
bruciato ii tototransistor. rlacaldandolo in scemo

37
FIOGIAIIIA DA IIIIIIIFICAIE _

FIUGIÀMIIIN' “mamma

Plflflllflìlfit" .vm :ißllil lylnzipal

-I-_I.¬-I--
Fly. 3 Dovrete lntlna modltloare Il programma
“lytealen” come spiegato nell'artlcolo, oppu-
re Invlarel la vostra cenetta cheaoatltulremo con FER-ll! lülmflllli
quella gta modltloata.

con un saldatore dl elevata potenza. Inlattl. se I 1 ' Caricato regolarmente tutta la cassetta come
terminali del tototransiator. come anche del diodi Indioato nella rivista.
led miniatura, vengono aurriecaldatl, Internamente 2 ' Quando sul video vi apparire la tura dal mo-
ad assi si tonde lagiunzione. quindlsevoleteevlla- noecoplo (vedi lio. 7a pag. 20del n. 100), pigia-
re queato rischio atrinqete eampre il terminale da te li tasto BREAK.
aaldare con il becco di una pinza. In modo che 3 ' Scrivete ore:
questa lunga da prowisorla aietta dl raffredda- POKE "068,32
mento. POKE “150,201
Se Invece sul video vi apparire la acritta: 4' Rlawolgete il naatroetateic ripartire. poi quart-
VERSIONE INVERTI'I'A do noterete che siete arrivati al secondo program-
ma = Byteszscreen = e che Inizia la pausa che lo
dovrete solo prelevare il segnale da applicare al separa dai programma Byteasan. lermate Il regi-
computer non più dall'lnverter ICt/D (vedi schema stratore.
elettrico dl tig. 1). ma dall'usclta di ICi/C. 5' Digitate sul computer FIUN ed ancora Il taato3 e
Etlettuare tale modltlca aullo stampato e molto sul video vi apparirà la tig. 11 riportata a pag.31del
semplice, in quanto sara sufficiente tranclare la n. 100.
pista che college il terminale di uscita al piedino 10 6` Pigiete ancora un tasto qualsiasi evi apparirà la
e collegarla direttamente al piedInl 8-9, come ve- tig. 12, sempre riportata aui n. 100 a pag4 :lt , quindi
deel chiaramente in tig. 2. senza ettettuere la CALIBRAZIONE, pigiate il tasto
Purtroppo, anche nel programma di gestione S per "salvare il programma".
della penna (registrato sul nastro) risulta necessa› 7 ` Mettete in moto il registratore e cosi tacendo
rio invertire tutte le Istruzioni relative a questo bitdi avrete automaticamente sostituito nel nastro il
controllo e qui avete e disposizione due possibilità: programma "Bites:Gpen". con il nuovo adatto ai
vostro computer con bit invertito.
1 ` Hestltuire la cassetta con II programme normale
A questo punto potrete gia utilizzare la penne
e richiedere le cassette vEFtSIONE INVERTI-
ottica e vedrete che tunzionerà subito e regolar-
TA, che vi verra spedita gratuitamente.
mente. Vi ricordiamo che il programma che ora
2 A Moditicare voi stessi iI programma nella casset~
avete registrato non potra servire per gli altri com-
la. procedendo come segue: puter che non hanno questo bit invertito
Inserendo Il programme della cassetta nel corn- Anche se dobbiamo scusarci con i lettori per
puter, vi sarete accorti che esistono tre programmi quanto si è verificato, riteniamo tutti comprendano
- programm: BOOT - Bytea:Screen - Byteaztìpen che per noi risulta praticamente impossibile pre~
separati ognuno da una lunga PAUSA (vedi tig. 3). vedere le modifiche che vengono apportate ai
Per invertire le istruzioni nel programma occorre computer di una stessa versione, costruiti e monta-
modificare solo il programma = Bytessen = e ti ìn nazioni diverseed apprezzlno invece la solleci-
per tar questo I'operazione da eseguire e alquanto tudine con cui, costantemente, cerchiamo di risol-
semplice. vere tali Impreved Ii inconvenienti

3B
Applicando aul voetm Inqtienzinetro M accecaorlo, potrete
conunarleolllzlonedlø,001 Hztuttoletrequonnaldlaelto
del 500 Hz. Ad mmplo, le ora II vostro fnquenzlmctre mllurandof
iIl. .W "Hadellareteoeclllaluvalerldl 51-50-40HLWMM
mttarnenteãmmfla.

UN MULTIPLIGATORE
di FREQUENZA
La possibilita dl leggere direttamente sui display te, queste "moltiplicazioni":
frequenze molto bassev con una risoluzione di
0,001 Hz` rappresenta un considerevole migliora- :1.000 da 2 Hatlnolclm 400":
mento nelle prestazioni del frequenzimetro digitaleV 1100 da 10 H: flnoaclrca 4.000 Hz
Qualcuno forse si chiedere see proprio cosi utile 110 dl 100 Ha fino I clrcl 10.000 H2
disporre di un tale moltiplicatore e a questo propo- Anche se questo progetto di moltiplicatore dl
sito possiamo rispondere subito che, se lavorate frequenza non vi interessa. vi consigliamo di leg-
esclusivamente in AF, questo accessorio è per voi gere ugualmente l'ertlcolo perchè` cosi facendo,
del tutto superfluo, ma se, ad esempio. avete ne- avrete l'opportunita dl apprendere come sia possi-
cessita di realizzare dei convertitori CC/AC, da far bile moltiplicare una frequenza utilizzando un
funzionare esattamente sulla frequenza dl 50 Hz, normale Integrato PLL.
oppure di tarare degli oscillatori musicali o subso'
nlci` o di lavorare su frequenze molto basse. per le
SCHEMA ELETTRICO
quali e necessario controllare piccole variazioni di
Hz o anche frazioni di Hz, allora questo moltiplica- La frequenza applicata sulla boccole “entrata”.
tore vi risulterà indispensabile. Questo progetto, visibili sulla sinistra dello scheme elettrico di flg. 1,
come avrete già intuito. consente di moltiplicare la tramite la resistenze R1 ed il condensatore CZ,
frequenza d'ingresso ea seconda del grado di pre- verra trasferita sull'ingresso non invertente dell'0-
cisione desiderata. potrete scegliere una delle tre perazionale IC1/A (piedino 3)` che prowedera ad
portate da noi previste, cioè x10, x100. x1.000. amplificarla in ampiezza di circa 100 voltev l due
In relazione al valore della irequenza applicata In diodi DS1-DS2, presenti sull'ingresso. servonoao-
ingresso, consigliamo di scegliere, preferibilmen- lo a limitame la massima ampiezza. onde impedire

39
Hi. 1 Schlml .Mitico dol moliipiicnion dl Inquonn. Ancho 00 Il quom Icho-
mlbbilmcpMdowIlwnmuhicr-Sìilponlxlomn. 1 chomoiiipiiclflmin
pule- quonh non vom mal niruihia quindi consigliamo dl uiillmn nolo il
poddono n. 2, eh. moltipiiu :100, 0 in n. 3. cho moiiipiicl 11.000.

ELENCO COMPONENTI LX.71$


R1 : 1.000 ohm 1/4WI11
R2 : 2.2 mmohm 114mm
R3 : 1.000 ohm 1/4 wall
R4 : 2.2 meglohm 1/4 Il!!
I!! : 1.000 ohm 1/4010" C10 : 100 mF elettr. 16 volt
R0 : 100.000 ohm 1/4 HMI cn = 100.000 pF pan-mm
R1 : 1.000 ohm 1/4 wai! C12 : 100.000 pF poiluion
Il : 220.000 ohm 1/4 WI" DS! : dlodo BAY."
R0 : 10.000 ohm 1/4vmi 082 : dlodo BAY."
R10 : 100.000 ohm 11401111 Tm : NPN tipo 56.231
R11 : 1.000 ohm 1/4 Will IC1 : TL002
R12 : 410 ohm 1/4 wai! IC! : (20.4000
R13 : 1.000 ohm 1/4 wait ICS : 60.4510
O1 : 41 mF olotir. 10 voli 164 : 60.4510
cz = 100.000 pF poileum 81 : inilrnmon
m : 410 pFa disco 82 : Won.
Fig. 2 connessioni MI integrati utliiml ln
questo progetto. vletl detratto. e dei traniüor
viali invece dal basso. cioe dal lato ln cui I termi-
nali iuerlcacono dal corpo. Negli integrati la scrit-
ta GND significa 'ìnasaa' o negativo di alimenta-
zione, mentre Vor: signilloe tensione poettlvl I
allrnenhzione.

che sul piedino 3 di lC1/A giungano segnali tanto Questa frequenza. che potremo prelevare sul
elevati da determinarne la saturazione. piedino dl uscita 4, giungerà sulla base del transi-
Grazie a questo primo stadio di preamplificazio- stor TR1 che prowedera ad amplificarla in conem
nel potremo misurare qualsiasi segnale ad onda te, in modo da renderla idonea a qualsiasi ingresso
sinusoidaie, quadra. o triangolare. la cui ampl- dì frequenzimetro.
non risulti inferiore ai 3 millivolt efficaci. o supe- A questo punto. pero. non sappiamo ancora co-
riore ai 250 volt. me sia possibile moltiplicare la frequenza applica-
Deu'useira di questo stadio preempiirieatore ta sull'ingresso. anche perche non abbiamo defini-
(vedi piedino 1 di lC1/A). il segnale verrà trasierito to quale funzione svolga la frequenza da noi inseri-
sull'ingresso non lnvertente (piedino 5) di IC1/B. ta sul piedino d'ingresso 14 e a che cosa serva
utilizzato in tale circuito come semplice squadra- l'osciliatore presente allintemo dl questo integrato.
tore. Come vedesi nello schema elettricol il segnale
Dar piedino d'ueeim 7 le frequenza uppliemsui- prelevato sul piedino 4 ed applicato alla base del
l'ingresso e convertita in onda quadra. raggiunge- transistor TR1 giungere anche sul piedino 2dell'ln-
ra ll piedino 14 dell'integrato ICZ, un 00.4046. un tegrato i04, un 60.4518, che utilizzeremo perdlvi-
Integrato PLL che gia dovreste conoscere, dato dere x10 (piedini 10-6), oppure x100 (piedino 14).
che l'abbiamo Impiegato come moltiplicatore di qualsiasi frequenza entrerà sul piedino 2.
frequenza nel oontagiri per auto presentato sul n. li secondo Integrato lCß. ancora un 00.4515. io
99. utilizzeremo per dividere ancora x10 qualsiasi fre-
A chi volesse approfondire maggiormente le quenza giungerà sul suo piedino d'ingresso e, poi-
modalità di funzionamento di questo circuito PLL. che II piedino 2 preleva la frequenza dal piedino 14
consigliamo di rileggere l'articolo "Contagiricon 3 di IC4 gia divisa lim sui piedini 1M di ICS otter-
cifre a PLL" riportato a peg. 60 del numero 99 di remo una divisione pari a 100 l 10 : 1.000 volte.
Nuova Elettronica. il commutatore 82 prelevando il segnale eu una
Per coloro che, invece, non dispongono di tale di questa tre uscite. inviera sull'lngresso 3 deil'ln-
numero, precisiamo che aii'intemo di questo inte- tegrnto PLL (ICE):
grato esiste un "oscillatore controllato in tensione" podz. 1 : una frequenza divine 1:10
(V.C.O.), la cui frequenza e stabilita dal condensa- podz. 2 : una frequenza divina x1.
tore C7, applicato sui piedini 7-6, edella resistenza poeiz. 3 : una frequenn divisa :1.000
R9, presente sul piedino 11.
Con i valori da noi scelti per CT =150pFe per R9 Vogliamo precisare che la frequenza applicata
= 10.000 ohm, I'oscillatore genererà unsirequenza sul piedino 3 risulterà sempre perfettamente Iden-
variabile da un minimo di 1 H: ad un massimo di tica a quella applicata sul piedino 14, perche l'lnte-
TOO/.00.000 Hz, in funzione della tensione che grato PLL prowederå a modificare ia tensione sul
giungerà sul piedino I. piedino 9 (tramite la resistenm R10), fino ad otte-

41
nere una Maione dl comando del VCO interno In
grado dl generare una frequenm pari a quella pre-
sente sul piedino 14. Fill lnafløJllmp'lllwflmfll-
Ammesso di aver ruotato ll commutatore SZ in hwddmølflpllelbnfllrìqulnll.
posizione 3 (divide x1.000)e che la frequenza che
dovremo misurare risulti di 53,48 Hz. e owio che il
VCO Interno del PLL. per far giungere anche sul Flg. 4 Sfruttando le cole molliplloaxlonl
piedino 3 una frequenza di 53,40 Hz, dovra oscilla- 1100 e :1.000 potuto ullllmn per la
re alla frequenza di: commutazione un aompllee deviatoio a Ic-
vatta, collegando l tn terminali 3-6-2 al fill
53.011.000:53.4UH8 eorrlapondantl aopralndleatl.
quindi dal piedino 4 di IC2 usciranno 51m Hz
che. tramite TRI. giungeranno sul frequenzimetro
pereseere direttamente letti sui display; infine ICA-
ICS divideranno questa frequenza per 1.000, In
modo che sul piedino 3 sl abbiano esattamente:
53.4” : 1.000 : 53,48 Hz.

Se ora spostiamo il commutatore in posizione 2


(divide x100). e owio che per ritrovare sul piedino 3
sempre 53,46 Hz, I'osclllatore interno del VCO do-
vra oscillare sulla frequenza di:
53,4011W=5.wlh

42
equesta sarà ia frequenza che leggeremo pol diret- alla “presa pila" da 9volt e logicamente all'lntemit-
tamente sul lrequenzimetro. pur applicando sul- tore di accensione S1.
l'lngresso solo 53.48 Hz. Per i'ingresso e l'uscita del segnale dovrete ne-
Ammesso che il commutatore venga mantenuto cessariamente utilizzare due spezzoni di cavetto
ancora in posizione 2 (divide x100). ma che venga coassiale da 52 ohm. rammentando di collocare la
modificata la frequenza da 53.46 Hz a 20.01 Hz. calza metallica direttamente sulle piste di "massa"
immediatamente li PLL modifichera la tensione sui del circuito stampato.
piedino 9 “Ingresso VCO". affinchequesto provve- Perquanto concerne le moltiplicazioni x10-x100
da a variare la sua frequenza da 5.348 Hz a: - x1.000 preoisiamo che quella x10 non si utilizza
20,01 l 1M : 2.001 Hz quasi mai (I'aboiamo inserita solo perche risulta
presente sull'uscitadi IC4), pertanto. rimanendo le
Con questi pochi esempi avrete gia compreso due moltiplicazioni x100 e x1.000, sara sufficiente
che la frequenza che leggiamo sui display del fre- utilizzare. per passare da 100 a 1.000. un normale
ouenzimetro. vfane generata dal VCO del PLL e deviatore a levetta. collegando i tre terminali come
chela frequenza applicata sull'ingresso. amplifica- visibile in fig. 4.
ta e squadrata da ICI/A e lC1/B, serve solo come Chi volesse sfruttare anche la moltiplicazione
frequenza base per il comparatore di fase e fre~ x10 dovra necessariamente acquistare un deviato-
quenza. contenuto all'intemo dell'integrato re rotative a 1 via 3 posizioni. collegando il filo C al
CD.4046. cioè di ICZ. cursore centrale di tale commutatore ed i fili 1-2-3
Infatti. il VCO del PLL presente all'interno dal ai terminali di commutazione.
00.4046. dovra necessariamente oscillare ad una Terminato Il montaggio. potrete Inserire nel
frequenza che. dlvlsa x10 - x100 - x1.m0. faccia quattro zoccoli gli integrati, cercando di collocare
giungere sul piedinofluna frequenza perfettamen- la tacca di riferimento di IC2 - ICS - l04 ed Il punto
te identica a quella presente sul piedino 14; cosi che appare su un solo lato dei corpo di IC1. come
facendo. riusciamo a portare sull'lngresso di un visibile nello schema pratico.
trequenzlmetro una frequenza 10-100-1.000 volte Coilaudare questo montaggio e semplicissimo.
maggiore di quella che andremo a miaurara. Fac- In quanto e sufficiente collegare Il cavetto d'uacita
clamo presente che ll VCO contenuto all'lntemo sull'ingresso dei frequenzlmetro. applicare suii'ln-
dal CDM. riesce ad oscillare da un minimo dl 1 greeso del moltiplicatore una tensione alternata di
Hz ad un massimo dl 1.000.000 Hz (1 Megahertz). pochi volt. prelevata sul secondario dl un qualsiasi
quindi non si pretende di sfruttare questo schema trasformatore (potete collegare anche tensioni di 8
per ottenere delle moli licazioni dl frequenza - 12 - 24 volt). infine leggere sul frequenzimetro la
maggiori di 1 MHz. frequenza di rete a 50 Hz.
Spostando Il deviatore 82 In posizione x100. sul
REALIZZAZIONE PRATICA lrequenzimetro leggerete 5.000 Hz. apostandoio in
posizione x1 .000. owlamente. ieggarete 50.000 Hz.
Per realizzare questo moltiplicatoredi frequenza se ia frequenza dl rete risulterà uattflnente dl 50
dovrete in primo luogo procurarví il circuito stam- HZ.
pato siglato LX.715. sul quale andranno montati Constatate che il circuito funziona regolamen-
tutti i componenti come riportato in fig. 3. te. provate a moltiplicare la frequenza di un qual-
l primi componenti da montare saranno i quattro siasi generatore di BF. applicando sull'ingresso
zoccoli degli integrati e subito dopo potrete insen- frequenze molto basse. ad esempio 9 Hz. (che. ln
re tutte le resistenze, i condensatori al poliestere.i condizioni normali non ri uscireste mai a leggere.
ceramici e gli elettrolitici, dato che tale cifra variereooe in continuità tra 1-8-
Inserendo i due diodi al silicio DS1-DS2. dovrete 9-10 Hz) e. in questo modo. avrete modo di consta-
fare attenzione a collocare la fascia checontoma il tare subito i vantaggi che trarrete dalla realizzazio-
corpo esattamente come visibile nello schema pra- ne dl questo "moltiplicatore". perchè leggerete
tico. perche. se ne inserite anche uno solo in senso i'esatta frequenza che, ad esempio. potrebbe risul-
inverso. il circuito non funzionerà. tare di 9.130 Hz.
Per quanto riguarda invece il transistor TR1. do~
vrete tar attenzione al lato piatto del suo corpo. che
and ra rivolto verso l'esterno del circuito stampato. COSTO DI REALIZZAZIONE
come appare ben evidente in fig. 3.
Facciamo presente. che anche se i tre terminali Nel kit LX.715 oltre ai circuito stampato. sono
EBC di questo transistor possono essere disposti compresi tutti l componenti visibili In fig. 3 e 4. in
in linea. oppure a triangolo. la loro disposizione. più troverete incluse 2 prese BNC femmina da
come vedesi in tig. 2. non varia. pannello elzoccoiipergli integrati L. 22.000
Vicino a C1. posto in basso a sinistra in fig. 3. li solo circuito stampato LX.715 a forl metallizza-
saiderete i due fili che and ranno a congiungersi ti. completo di disegno serigrafico L. 4.000

43
Gia da tempo avevamo pensato dl predisporre sente perciò di ampliare le prestazlonl del compu-
un nuovo sistema operativo che risultasse CP/M ter senza apportarvi alcuna modifica. in quanto
compatiblle. da utilizzare nel nostro computer tutte le routine per la gestione dell'HARD-DISCK
Z.80. in sostituzione del NE/DOS. sono gia state inserite all'interno del sistema ope-
Abbiamo studiato questo nuovo sistema opera- rativo, con la possibilita di aggiungere questa
tlvo. da nol denominato *'SONE" (Sistema Operati- espansione di memoria solo se lo si riterrà Indi-
vo Nuova Elettronica). perche, giustamente. i letto- spensabile per il lavoro futuro.
rl ci hanno fatto presente che di software, vale a Con questo nuovo sistema operativo SONE.
dire "programmi", in DOS se ne trovano pochissi- siamo certi di offrire al nostri lettori un progetto
mi in commercio. mentre in CP/M ne esistono valldo e pienamente attldablle.
un" finita, tale da soddisfare qualsiasi esigenza.
L'inconveniente che ora si presenta a chi vuole
utilizzare in tutta la sua potenze il "SONE"consiste COME SI INSTALLA IL NUOVO SISTEMA OPE-
nel fatto che sotto CP/M sono oggi disponibili dei RATIVO.
programmi cheoccupano molto piùdi 100ki|obyte La configurazione minima del computer. neces-
di memoria (vedl alcuni programmi gestionali di saria per Installare Il nuovo slstema operativo SO-
contabilità generale), equindi, per utilizzare tutto il NE compatibile. è la seguente:
software disponibile occorre una adeguata capaci-
tà di memoria di massa, ben maggiore ai 102 Ki- SCHEDA CPU (LX.3$2)
lobyte disponibili in ciascun dischetto sotto DOS. INTERFACCIA VIDEO (LXåZQ)
Per risolvere questo problema. potevamo sce- INTERFACCIA FLOPPY DISCK (Um)
gliere due diverse soluzioni: ESPANSIONE DI MEMORIA (LX.392 o LX.306)

-il un SISTEMA OPERATIVO


1 - Modificare radicalmente la scheda del floppy Per quanto riguarda l'espansione di memoria.
disk-controller. per aumentare la capacità dei dischet- questa deve risultare da almeno 40 kilobyte e per-
ti, utilizzando dei drive floppy a doppia faccia. ciò potrete utilizzare una scheda dlnamica da 32 K
doppia densità, ma così facendo avremmo ottenu- + una scheda statica da 8 K, oppure due schede di
to un massimo di 800 kilobyte per dischetto. memoria dinamica. una delle quall con soli 16 K,
2 - Lasciare invariata la configurazione iniziale del per un totale di 46 Kt
computer e lo schema di base del floppy disck E anche possibile aggiungere ai 4B K così otte-
controller, utilizzando ancora gli stessi drive nuti un'ulteriore espansione di memoria statica da
floppy, e prevedere la possibiita dl aggiungere una 8 K ed ottenere la massima configurazione. pari a
unitàadisco rigido (HARD-DISK WINCESTER), in 56 K.
grado di immagazzinare fino a 12 megabyte. Per installare iI nuovo sistema operativo SONE, è
La prima soluzione. se da un lato risolve in rnodo necessario inoltre apportare alcune modifiche alla
molto semplice il problema della memoria di mas- scheda LX.390 del floppydisck controller. in quan-
sa, dali'altro costringe tutti coloro che intendono to la eprom che ora dovremmo inserire nello zocA
adottare il nuovo sistema operativo SONE compa- colo presente su tale scheda, e del tipo 2716. cioe
tibile ai programmi CPM. all'acquisto forzato di una eprom da 2 Kilobyte. che presenta una ditte-
almeno un nuovo drlve floppy. rente zoccolatura rispetto alle 2708 fin'ora utilizzate.
Adottando invece la seconda soluzione, si ha il In pratica. la differenza di piedinatura tra queste
vantagglo dl lasclare il computer nella sua contigu- due eprom consiste nella presenza, sulla 2716` di
razione originale, perciò i floppy-drive gia in vostro una cole tendone dl allmentazlone a 5 volt, anziche
possesso possono essere tranquillamente riutiliz- delle tre tensioni + 5, + 12 e -5 volt necessarie
zati e solo chi fosse interessato ad espandere la per la 2708. ed owiamente di un piedino di indiriz-
memoria di massa. potrà semplicemente applicare zo ln più, corrispondente ali'indirizzo A10 (vedi
un'unita a disco rigido, ottenendo cosi una capaci- rlg.1›.
tà di memoria di massa pari a 12 megabyte. Anche il decodificatore per l'indirizzamento del-
Quest'ultlma soluzione, da noi prescelta. con- la eprom (vedi l013). come vedesi in tig. 2, andrà

44
moditicato, in quanto l'indirlzzo A10che prima ri-
sultava collegato al piedino 3 di IC13. dovrà ora
giungere al piedino 19della eprom ed il piedinoSdl
IC13 rimasto libero. dovra essere collegato al pie-
dino 2. sempre di lCiS. i
Per riportare sullo stampato queste semplici
moditiche. potrete seguire le indicazioni che trove-
rete ln tigA Sed in tig. 4dove. per entrambi l latl dello
stampato LX.390. sono riportate sia le piste da in-
terrompere, che i collegamenti da eseguire in loro
sostituzione
ln tigA 1` per maggior chiarezza` abbiamo poi
indicato la disposizione dei piedini di entrambe le
eprom` a sinistra dl quella tipo 2708 da sostituire e
a destra di quella tipo 2716 che dovrà essere instal-
lata sulla scheda.
A questo punto la descrizione dello schema elet-
trico della scheda può dirsi completata, in quanto.
eseguite questa semplici modifiche. il computer e
già in grado di operare correttamente.
A queste poche note vogliamo però aggiungere
alcune precisazioni circa le funzioni svolte dal

compatibile GP/IVI
nuovo sistema operativo SONE, in quanto alcune
di esse. come la formattazione di un disco o la
duplicazione del sistema operativo. non vengono
eseguite con le procedure standard, tipiche del
CP/M.
Anche chi aggiungerà un HARD-DISCK troverà
nell'articolo sull'HARD-DISCK pubblicato in que-
sto stesso numero. le intormazioni necessarie alla
sua installazione ed al suo utilizzo.

COME PROCEDERE
Una volta eseguite tutte le modifiche sulla sche-
da floppy, reinsenteln sul bus del vosto computer
a. posto nel drive 0 il dischetto contenente il nuovo
elehma operativo SOME, premete il tasto del reset.

ll nuovo alatema operativo "SOME" da nol realizzato per II computer


2.80 NE.. vl consentire dl utilizzare tutti l programmi dleponlblll lotto
CP/M, ln quanto perletlamente compatibili. Il SONE potra essere
utilizzato sul vostri normali Floppy-Dieci( e ae pol la capacita della
memoria dl massa risulterà Innuttlclente, potrete aumentarla appli-
cando al vostro computer un Hard-Dieci( (unità a disco rigido) da
15.000 Kllobyte (15 megabyte) con la acheda LX.683 presentata lu
questo stesso numero.

45
_.W le li'mm)
mi uv.
-rv
ü fl Aeo-u- Eš
"Il ll

270! Z'Ili
SNTMSIJ!

Flg.1 Seetituendo nellaecheda mmie Fig. 2 Anche aull'lntegrato SNJOLSfl!


vecchia eprom 2700 con la nuove 2716, ei- 0613) presenta sempre nella scheda
qiata EE": perche gli programmata, oc- l dovrete collegare tra lore I piedini
correrà modificare le connessioni del pie- I-Jed interrompere Il collegamento indica-
dini 21 e 1D. to A10.

Cosi facendo, sul video apparirà le scritta: secondodrive. cioè il drive B. D'ora in poi quindi, in
tutte le operazioni relative ai floppy disclt` utilizze-
NEW FIRMVIARE Ven. FS rev. 4.2
remo quesia notazione per distinguere fra loro l
Dopo qualche istante, si metterà in moto il drive drive. o per specificare su chedrive ste lavorando Il
del prlmo floppy e sul monitor potrete leggere: computer.
40|( N.5.MDIakSyehm-VemF8m1-l
OOIE FORMATTARE UN DISCO E DUPLICÀRE
A) IL SISTEMA OPERATIVO
A questo punto ìl nuovo sistema operativo risul- Quando si dispone di un programma "importan-
terà presente ell'intemo della memoria ed il com- te" (ed il sistema operativo e il programma “più
puter rimarrà in attesa di un vostro comando.
imponente" fra tutti quelli dl cui potete disporre). e
Il segnale di attesa e contraddistinto. come nel
sempre buona abitudine farne una o due copie di
CP/M. dalla lettera maiuscola "A" seguita dal sim›
sicurezza, in modo che. nella malaugureta ipotesi
bolo). accanto al quale risulterà posizionato il cur- che si rovini involontariamente un disco (seavvicl-
sore nate il disco ad un campo negativo di un altopar-
Tale lettera indica che il computer lavora utiliz-
lante si cancellera). si possa subito disporre di un
zando come memoria di massa il floppy drive A. "duplicato".
cioe il primo drive chiamato, sotto DOS. drive 0.
Nel dischetto contenente íI nuovo sistema ope-
ll sistema SONE. come il CP/M. contraddistin- rativo SONE. e presente un programma per la for-
gue i drive floppy con una lettera anzichè con un
mattazione. ed uno per la duplicazione del sistema
numero e, pertanto, il primo drive sarà chiamato A,
operativo su di un altro disco, denominati rispetti-
mentre il secondo B.
vamente FFOHMATCOM e PPUTSYSÀCOM. Ve-
Quindi` se il simbolo di attesa è A) si dice che il diamo ore come dovremo utilizzarli in pratica.
"disco corrente' e il primo drive e pertanto, se non NOTA: È possibile eseguire queste operazioni
viene specificato in altro modo, tutte le operazioni
possedendo sia uno, sia due drive e le differenze
di scrittura e di lettura da disco faranno sempre
nella procedura sono praticamente irrilevanti; per
riferimento al disco A. questo motivo non riportiamo due paragrafi distin-
Per modificare l'assegnazione del disco corren- ti per le due diverse configurazioni del computer.
te. è sufficiente scrivere il nome del drive che si in quanto risulterebbero praticamente identici e.
vuoleselezionare, seguito dal simbolo dei due pun- come tali. ripetitiviA
ti (z) a digitare RETURN; ad aeampio,cl1i dispone La prima operazione da eseguire per duplicare II
di due drive e vuole selezionare Il secondo` dovrà sistema operativo su dl un altro dischetto. e quella
digitare semplicemente: dl formattare ll dischetto dl copia e pertanto ve-
I: (RETURN) diamo subito come utlllzzare Il programma
FFORMAT. che esegue appunto tale funzione.
e sul monitor appariva il segnale di attesa: Inserite il dischetto contenente il sistema opera-
i) tlvo nel drive A e digitate:

specificando cosi che, ore. il disco corrente è il FFORIIAT

46
seguito da RETURN. Cosi iacendo verra letto dal Il computer. prima di eseguire "fisicamente" la
disco A il programme dl ionnattazione e caricato ionnattazione del diaco. vi porrà alcune domande
nelle memoria dei computer. aulle caratteriatiche del diachetto e aul tipo di lor-
Chi possiede un solo drive` dovrà ore estrarre del mattazione da eseguire. Sul monitor infatti vi appa-
drive A il dischetto originale ad inserire al suo po- rirà la scritta:
sto ll disco vergine da ionnattare. mentre. per chi
ne possiede due. questa operazione non e indi- Floppy Dieck tormetter Ven. 4.0
:pensabile Per maggior sicurezza, consigliamo Single or Double Side (SID or ' C to um?
ugualmente di stilare del drive A il dischetto origi-
nale per evitare. digitando comandi errati. di lor- Se il vostro drive e a singola iaccla. risponderete
mettere quest'ulllmo con evidenti. "depreoabill" digitando 8. al contrario. se e a doppla. dlglterete
conseguenza. D. Plglando GTRL C, come specificato fre parente-

~<l op'
>U.__'_J-° \ i
:EQ-3450 ohm ` 'A
*`°
_ _ *3 Fumi L_1
Flg. 3 Pereflettuere lemodiliche riporte-
te In tig. 1 e 2. eulle parte superiore del
o circuito elempeto LXJQO dovrete tagliare
'J le due pleie lndlcete con le treccia. Ovvle-
'ì mente ia Eprom 2100. che In preeedenn

D 741mm;
«mmm
šO poIeNl rllultlre Il 59.1300 o Il Elmo,
Indri eoelllulh con le 2118 dl mi .Im
EPJUS.
Il" i
-
Je

Flg. 4 Per completare le modifica eulia


eehede LXJN dm tagliare, eul letp
oppoeto, le due plete sempre indicate delle
trecce, pol saldare tra loro l piedini Z-Sdel-
l'integrato sNJeLStâe (vedi in allo a de-
m). I pledlnl 21-24 della eprøm EEW
(vedi el centre), Infine collegare con due
epezzenldiilledlremeleoletolnpieetieele
pleh ehleflneme vhbli in ile dleegno.

47
si nella scritta riportate sul video. uscirete dai pro- le del "sistema operativo SONE nel drive A equlndi
gramma di formattazione, ritornando al sistema digitare CTRL C.
operativo questo comando percio sarà utile in un Dopo pochi istanti. riapparirà sul monitor il aim-
secondo tempo. terminata la formattazione bolo di attesa A) e potrete passare al programme
Se plgerete il tasto 8 (per una singola laccio). per la duplicazione del sistema operativo sempli-
oppure D (per un doppia faccia). sul video vl appa- cemente digitando:
rirà la scritta:
PPUTSVS
Do you want dleck verify (Y/N)7
seguito, al solito. da RETURN. Cosi facendo ri-
Letteralmente. le traduzione delia frase riportate chiamerete il secondo programma contenuto nel
sul monitore la seguente: "Vuoi ia verifica del diaco't". dischetto originale. programma cheverrà caricato
Digitando Y (cioà l.iniziale YES), il computer. ter- nella memoria dal computer ai posto deli'FFOR-
minata le formattazione del disco. eseguirà una MAT appena abbandonato.
verifica sul dischetto, per controllare se tutte le A questo punto dobbiamo aprire una breve pa-
tracce dei disco risultano fonnattate correttamen- rentesi perchiarire alcune particolarità da nol Inse-
te. mentre digitando N (che significa ovviamente rite In questo programme di duplicazione.
NO). tale operazione non verra eseguita. Molto spesso infatti. abbiamo riscontrato le pre-
Premendo un qualunque altro tasto. diverso da Y senza di innumerevoli copie “clandestine” di pro-
o da N. verrà riproposta la stessa domanda ed il grammi odl sistemi operativieseguiti spessosenza
computer rimarrà in attese di una risposta cenetta. troppa cura eu dischetti economici e senza nem-
Scelta qulndl una delle due possibilità dl lavoro. meno una semplice verifica di controllo. al solo
con Y o con N. sul video vi apparirà la scritta: scopo di lucro.
A questo proposito ci siamo accorti chat dischet-
Type tllwk lo be IMIIIII (NEW tl di cui i nostri lettori lamentaveno difetti ed errori.
attribuendoci la responsabilità della loro pessima
che. tradotto letteralmente, significa: “Digita il qualità (eporcavano le testine). non erano gli stessi
nome del disco da formattare (A o 3)". che noi avevamo messo in distribuzione.
Chi dispone dl due drive ed ha Inserito nel drive Per risolvere questo problema. abbiamo inserito
B li dischetto vergine da formattare. dovrà “tera ali'interno del SONE una protezione. che permet-
I, mentre chi dispone dl un solo drive. dovrà dd- terà di duplicare 10 copie del sistema per tutte le
hre A. vostre future esigenze. In questo modo serate
Per evitare errori di battitura. Il computer richie-
sempre protetti da copie ineffidablll e da dupllca-
derà ancora la conferma del nome del disco, ripor- zioni non originali evitando. sin dall'inizio. spiace-
tando sul video la scritta seguente:
voli epeee di riparazione ed assistenza.
AnyoumretordaltAflforVESJnykeyfornoH Il modo per ottenere uno o più duplicati del al-
stema operativo SONE e il seguente:
cioà. tradotto letteralmente: "Sei sicuro del disco
A 7 (V per Il Sl. qualunque altro tasto per NOY'. - Dal disco originale potrete ottenere 4 copie al
Ovviamente. se avete digitato B. nella scritte so- massimo:
prarlportata Ieggerete tale lettera al posto della - Dalle primedue copie coel ottenute. potrete otte-
lettera A da noi scelta come esempio. nere altre 3 copie per ciascun dischetto. non più
A questo punto, digitando Y. inizierà la formatta- dupllcabill.
zione vere e propria del dischetto e sul monitor. in ln totale quindi. 4 copie deil'origlnale + 3 copie
bassoa destra. verrà riportato Il numero della trac- del primo duplicato + 3 copie dal secondo dupll-
cia che Il computer sta fonnattando in quell'ìstan- cato. per un totale di tO copie al massimo.
te.
Detto questo. consideriamo ore come utilizzare
Giunto alla 39' traccia. la formattazione sarà nella pratica quemo programma di duplicazione
completata e. se avete selezionato la verifica della del sistema operativo. chiamato PPU'I'SVS.
formattazione. verrà eseguita anche queet'ultlma
operazione, dopodichè il computer tornerà auto-
maticamente all'inizio di tutta la procedura. ripor- NOTA: ll programma dl copia. durante l'eeecu-
tando sul monitor la stessa domanda iniziale. cioe: zione delle operazioni. deve inizialmente accedere
'sulainornwmslaus/ouc rerum-t al disco A e scrivere su questo alcuni dati. per cui à
lndlapenaablle togliere la fascetta dl pmhzlonel-
Se volete formattare un altro dischetto sarà auf- laecriltura poetaau dl un latodetdlachetto. In caso
ficiente ripetere le stesse operazioni fln qui capo- contrario. il computer darà una segnalazione di
ste, mentre ae desiderate uscire da questo primo errore ed owiamente non potrete proseguire con Il
programma, dovrete reinserire il dischetto origine- programma.

48
Dopo aver scritto Pm" ed averdigitato RE- almeno, i iile contenenti i linguaggi ed I programmi
TURN, sul monitor apparirà: di duplicazione e copia.
ln questo caso dobbiamo necessariamente iare
PutSys Versi!! una distinzione` poiche le procedure pertrasierlrel
Choeeyouraystarnconfigwadonalfl ille da un dischetto all'altrodìtieriscono, a seconda
tromtoliovringoneailùfilåß..... che iavoriate con un soio drive iloppy, oppure con
due drive Iloppy.
In pratica il computer richiede la coniigurazione
della memoria, per adattare a questa Il nuovo ei-
atema operative da duplicare. per cui. a seconda
delle capacita di K delle schededi memoria Inserite PERCOPIARE I FILE OON UN SOLO DRIVE
sul vostro BUS. se avete 40K digitate:
Questa iunzlone e svolta dal programma SIN-
40 e RETURN OLE. che troverete nel dischetto originale del nuo-
vo sistema SONE.
se ne avete 56K digitate: Per copiare un qualunque iiieda un dischetto ad
un altro, utilizzando un solo drive. e necessario,
56 e RETURN owiamente, che il dischetto su cul voletetrasiarire
la copia sia Iormattato; sul dischetto "originale" da
Fatto questo sul video apparirà ia scritta: cul volete copiare il tile. dave essere presente il
MNfiFflm-MDHORDMAIHMIW sistema operativo ed Il programme BRUN.COM,
mentre non è necessarie che siano presenti sul
KI! dischetto di copia.
che significa. tradotto letteralmente: Digitate pertanto SINGLE e RETURN e sul moni-
"Poni il nuovo disco Iomiattato nei drive A e premi tor vi apparira la scritta:
un qualunque tasto".
SINGLE DRIVE COPY FILE m 13
Pertanto dovrete estrarre dai drive A il disco del
"sistema operativo SONE" ed inserire al suo posto Norris dei ille sorgente
ll nuovo dischetto Iormathto da duplicare. Fatto
questo. premete un tasto qualunque. Terminata ia Scrivete ora il nome del Iile da copiare e digitata
duplicazione, il computer ricarichere il sistema RETURN ed il computer segnalare:
operativo dal disco appena duplicato. in modo da Inserire disco sorgente e premere 'RETURN'
avere l'lmmediata conierma della correttezza di
tutte le operazioni Inserite nei drive il disco contenente il Ille da
copiare a digitate RETURN. Sul monitor si visua-
NOTA IMPORTANTE Il dischetto SONE da noi Iizzeranno In sequenza del punti (.). che rappre-
Inviato SERVE SOLO per Iare una copia di SISTE- sentano i settori dei disco che vengono letti e quin-
MA OPERATIVO idoneo alla capacita massima dl dl. ai termine, apparira ia scritta:
memoria disponibile sul vostro computer, cioe Inserire Il daoe copia e premere l*REI'iJRN'`
40K, 48K, 56K.
Quindi, una volta eseguito il tresierimento del Oosì facendo appariranno in sequenza dei più
sistema operativo su di un secondo dischetto. co- (+). che rappresenteranno ore l settori del disco
me spiegato poc'anzl. NON USATE più ii dischetto che vengono copiati.
SONE originale (se non per Iare altri duplicati), ma Se il iile e più lungo di 4 kllobyte. riapparira ia
usate SOLO LE COPIE che otterrete da questa scritta:
matrice.
Inserire ll daco sorgente a premere l“RETURN”
Nell'lndicere I K dl memoria disponibili non sba-
gliatevív perche se avete 48K e digitate per errore e si ripetere la sequenza delle operazioni ora de-
SoK, il computer dare ERRORE. scritteiino ai termine del iiie stesso. mentreseil ille
Se pure avete 52K non potrete scrivere 52, ma e stato interamente copiato, sul monitor leggerete:
dovrete necessariamente scegliere la contiguit-
zione interiore, cioe digitare 48. OOPIA ESEGUITA

A questo punto disponete di un nuovo disco sul ed ii programma terminerà.


quale pero non e ancora presente alcun fila. in
quanto su di esso e stato solo trasierito il sistema NOTk Se copiate dei Iiie con I'estensione
operativo e nient'eltro. Per poterlo utilizzaree Indi- .COIL dovrete necessariamente copiare. oltre al
spensabile trasferire su questo nuovo dischetto Iile stesso. anche il tile DRUNDOII, altrimenti il
tutti l programmi presenti su quello originale o, computer sl blocchera segnalando errore.

49
PER COPIÀRE I FILE CON DUE DRIVE Digltando DIR seguito da RETURN. sul monitor
vI apparlta la lista di tutti I iile contenuti nel dischet-
In questo caso le operazioni da eseguire sono to presente nel drive A. e cioe. ad esempio:
molto semplici, intatti è suiiiciente utilizzare Il pro-
gramme PIP (sono le iniziali in inglese di “PERIF- A: PFUTSYS COII I DRUM COI I FFOIIAAT COI
HERAL INTERCHANGE PROGRAMIA", cioe A: SINGLE COI I PIP COM l I "BASIC COI!
"programme di Interscemblo") presente anch'esso
nel dischetto originale contenente Il sistema ope-
Come potete constatareY i Iile del SONE si com-
rativo.
pongono dl due parti. dette *'compl": il primo carn-
Inserite nel drive A il dischetto copia del sistema
po e ll nome vero e proprio del iile, come ad esem-
operativo SONE e digitate:
pio PPUTSVS o BRUN ecc. ed e composto al mas~
PIP simo dl 8 caratteri. mentre la seconda parte e la
cosiddetta ESTENSIONE, cioe un attributo ag-
seguito al solito da RETURN. Cod iaoendo sul giuntivo al nome del iile, composto al massimo di3
monitor vi apparire. al posto dei simbolo dl attesa caratteri. che serve a specliicare le caratteristiche
A). un asterisco ('l, accanto al quale risulterà posi- dei ille In questione.
zionato il cursore. Nella lista delle DIRECTORY questi due campi
A questo punto. volendo trasierire. ad esempio, sono separati ira loro da uno spazio. mentre per
ll programma FFORHATSOII dal drive A al drive richiamare un ille o per salvarlo su disco, per sepa-
B. dovrete semplicemente digitare: rare il nome dal iile delle sua estensione. viene
: : A: FFORIAATSOM uaato un punto (ad esempio PPUTSVS.COM).
Altri esempi dl estensione comunemente utiliz-
e plgiare successivamente RETURN. AI termine zate sono:
delle operazioni, riepparire In basso sul monitor il
simbolo dell'asterlsco e potrete trasierire altri ille PROVAJ'XT
uendo la stessa procedura appena illustrata. mYSßOH
possibile eseguire anche II passaggio inverso, STAIPAJAS
cioe trasierire un iile dal drive B al drive A. Per tar
questo. come ormai avrete intuito, sara sutiiciente Nel tre esempi soprarlportatl, l'estensione Indi-
scambiare ira loro le due lettere A e B. per cul. cata accanto ed ogni ille algnliica:
volendo ad esempio trasieri re dal drive B al drive A
il iile PIOVAJTXT, dovrete digitare: .TXT z File di testo. E un'estensione solitamen-
te aggiunte al ille dal programmatore e viene nor-
A: : PHOVLTXT malmente utilizzata per contraddistinguere Il ille dl
WUIIO COM! "mp" dl RETURN. testo e non dl programma. Analogamente a questo
si potrebbe utilizzare ad esempio I'eatenalone
.DAT. per Indicare un iile dl soli DATI memorlnatl
l OOIANDI DIRE'I'I'I DEL SONE au disco.

Dopo averconsiderato come ionnattsre un dischet- .COM : Questa estensione e obbligatoria per
to a trasferire su questo ll alstema operativo ed lille tutti l iile eseguibili Immediatamente dal computer
che ci Interessano. vediamo ora. riassuntivamente. e significa COMMAND. cioe comando. In eiiettl.
le principali iunzioni che ein grado di svolgere Il tutti I iile che presentano l'estensione .COM sono
SON E. mentre per una trattazione più completa ed “direttamente eseguibili” dal computer. vale a dire
approiondita, vi rimandiamo ad un iasclcolo che che, scrivendo semplicemente II nome del ille se-
prepareremo a parte. nel quale troverete tutte le guito da RETURN, li computer automaticamente
indicazioni sulla disposizione Interna del SONE e caricherà dal disco iI programma contenuto nel ille
aul linguaggio MIASIC iomito assieme al sistem ed eseguirà di seguito le varie Istruzioni in sw
operativo stesso. contenute. Ovviamente. perche questo avvenga, ll
Innanzituttol come gia era per I'NE.DOS. anche programma contenuto nel ille dovra essere scritto
Il SONE dispone di alcuni comandi diretti. attra- In linguaggio mmhina.
verso i quali e possibile Intervenire sul iile del ai-
stema. in modo semplice. me molto eiilcace. .IAS : E tipicamente I'estenslone data dall'ln-
terprete BASIC ai iile scritti in MBASIC, sotto
CPM. Come vedremo anche In seguito, lavorando
In MBASIC. per salvare un programma al utlllzzera
E l'abbreviazlone di “DIRECTORY” a corrispon- I'latruzlone SAVE come per il BASIC sotto DOS. ed
de ella traccia sul disco, che contiene tutti l nomi Il ille cosi ottenuto avra automaticamente l'eaten-
del ille presenti sul disco stesso. sione BAS.

50
E necessario, a questo punto. aprire una breve Analogamente. scrivendo:
parentesi per specificare i vari modi dl scrittura del
comando DIR. Infatti, oltre a quello appena consi- DIR PROVA!
derato, cioè scrivere semplicemente DIR seguito II computer scrivere sul monitor tutti l Ille con ll
da RETURN. è possibile ottenere l'elenco del tlle nome PROVA qualunque sia la loro estensione.
contenuti in un disco anche in modo parziale. vale compreso. ee esiste. Il ille PROVA senza estensio-
a dire richiedere al computer di ricercare e riporta- I'IB.
re sul video solo alcuni Iile particolari. i cui nomi Scrivendo pol:
rispondano a caratteristiche da noi specificate.
Innanzitutto. perchi possiede duedrivelloppy.e DIR C'J'XT
necessario poter leggere la directory sia del primo
che del secondo disco e per far cio l'istruzione DIR
iI computer cercherà nella directory tutti i ille che
iniziano con la lettera C a con I'astenslone .TXT.
puo essere scritta nella Iorrna:
oppure. scrivendo DIR AB'.'. si otterranno tutti i
tile ll cui nome inizia con le due lettere AB. con
qualunque tipo di estensione.
La lettera B ed idue punti specificano al compu- Il secondo simbolo convenzionale che può esse-
ter che Il disco dal quale deve leggere Il contenuto re utilizzato assieme al comando DIR e il punto
della directory, non e Il disco corrente (cloell drive Interrogatlvo (7). il quale sostituisce. in questo ca-
A). bensi il secondo drive, cioè il B. so. un carattere qualunque. Detto con un esempio.
Una secondo modo per ottenere le lettura della scrivendo:
directory del drive B e quello di cambiare lI disco
DIR mf
corrente. cioè speciiicere al computer che II disco
au cui deve lavorare non e più nel drive A. bensi nel il computer estrarre dalla directory tutti i Iile il cui
B. Per tar questo dovrete semplicemente scrivere: nome Inizia con M. termina con 0 ed e composto
da 5 lettere in totale. mentre I'estenslone. avendo
scritto il simbolo dell'asterisco. puo essere una
seguito sempre da REI'URN. Cosi iacendo. come qualunqueÀ
potrete constatare. si modificherà anche il simbolo Non sl creda, come a prima vista potrebbe sem-
di attesa sul monitor. intatti. mentre prima sul video brare. che tutto cio inutilmente "cervellotico" e
era presente la lettera A seguita dal simbolo > ed somigliante ad un gioco da settimana enlgmlstìca.
accanto a tele simbolo risultava posizionato il cur- Provate un attimo ad immaginare quanti ille pos-
sore. ora. al posto della lettera A è presente la sono essere presenti su dl un HARD-DISCK da 12
lettera B. ed indicare che il dlaco corrente e. come Megabyta e pensate dl doverne rlcercare uno In
volevamo. lI drive B. particolare. del quale non ricordate con esattezza il
A questo punto. digitando semplicemente DIR nome: senza questa potenti istruzioni la ricerca
seguito da RETURN otterremo la DIRECTORY del risulterebbe sicuramente lenta e faticosa.
secondo drive. Owiamente. volendo rltomare sul Chiudiamo dunque questa parentesi sull'lstru-
primo drive sara aufliclente digitare: zione DIR e passiamo ad un altro comando diretto.

A:
Dorne abbiamo anticipato. e anche possibile ot- É I'abbreviazione della parola Inglese "ERASE".
tenere sul video solo alcuni del tlla contenuti in un e slgnlllca CANCELLARE. Come e facile lntulre.
disco e questo e molto utile quando. ad esempio. sl tale comando serve appunto percancellare del Illa
vuole sapere subito se esistono nel disco corrente dal disco. di qualunque natura essi siano. Come
o nel disco B dei file tipo .BAS o .TXT. oppure dei gia abbiamo visto per I'istruzlone precedente. an-
tile PROVA con qualsiasi estensione. Per ottenere che in questo caso valgono le stesse proprietà
questa Iunzione. si devono utilizzare due caratteri scrittura del comando e perciò e possibile utilizza-
simbolici convenzionali che sono: re. assieme ali'istruzione ERA, anche i due simboli
' (asterisco) e ? (punto Interrogativo).
' (esterleco)
Scrlvendo ad esempio:
1 (punto lntevrogatlvo)
ERA PROVAJAS
L'aaterisco. per ll computer, sostituisce un Intero
campo. vale a dire che scrivendo: viene cancellato II solo ille PROVA.BAS. mentre
scrivendo:
DIR 'JAS
ERA PROVA!
ll computer estrarra dalla directory tutti l file con
l'eatenaione JM, qualunque sia il loro nome. vengono cancellati tutti I Iile con Il nome PROVA.

51
NOTA BENE: Scrivendo ERA '.' si ottiene la In questo modo. ad esempio. e possibile stampare
totale cancellazione di tutti i file presenti sul disco su carta il contenuto della DIRECTORY di un disco
e perciò. a meno di non voler ripulire completa- semplicemente digitando di seguito:
mente un dischetto senza riformattarlo,e un tipodi
comando da evitare accuratamente. Comunque. cRTL P
quando il computer riconosce questo comando. DIR (RETURN)
prima di eseguirlo ne chiede conferma riportando Anche questo comando diretto funziona da in-
sul video la scritta: terruttore. cioè digitando una prima volta CRTL P
Au. (v/rm vlene attivata la funzione dl HARD-COPY del video
su stampante e digitando una seconda volta CTRL
In pratica awerte che, cosi facendo. verrebbero P tale funzione viene disabilitata.
cancellati tutti i tile presenti sul disco corrente e
Abbiamo cosi completato la descrizione dei co-
chiede conferma prima dl eseguire "fisicamente"
mandi diretti e possiamo percio passare all'utllizze
tale operazione, in modo da permanere. in case di
vero e proprio del computer, caricando i vari pro-
involontario errore. di abortire il comando senza le
grammi ed i linguaggi a vostre disposizione. Nel
spiacevoli conseguenze di cul sopra.
dischetto che ví verra lomito assieme alla eprom
ERGBS troverete il flle MBASICCOII. che è I'ínte-
TYPE prete BASIC scritto In linguaggio compatibile
Serve per stampare del file su video o su stam- CP/M. Per entrare in ule linguaggio, e sufficiente
pante` leggendoli direttamente dal discoÀ In questo digitare:
modo. se si vuole ad esempio verificare il contenu- "BASIC
to di un file scritto in basic e salvato in ASCII. è
possibile lario senza dover necessariamente cari- seguito da RETURN. Tale programma Infatti. pre›
care tele linguaggioÀ Per far questo, dovrete sem- senta l'estensione .COM e percio. come tutti i file
plicemente digitare: che presentano tele estensione. e direttamente
eseguibile dal computer semplicemente digitando
TYPE PROVABAS il nome del file. senza estensione. seguito da re-
e sul monitor si otterrà la stampa del programma tum.
contenuto nel tile PROVA. Per arrestare la stampa Le regole di programmazione deII'MBASlC sono
sul video, e sufficiente premere CTRL S. mentre del tutto analoghe a quelle del BASIC che già ctr
per continuare dopo una pausa. è sufficiente pre- noscete sotto DOS. mentre gli altri comandi sono
mere un qualunque tasto. perfettamente identici a quelli utilizzati In tutti i
Per terminare le stampe del file definitivamente, programmi scritti in CP/M.
dovrete invece digitare CTRL C.

CTRLC
Esegue un ritorno a caldo nel sistema operativo.
In altre parole, utilizzando questo comando diretto
e possibile eseguire un nuovo caricamento del si-
stema operativo da disco, senza resettare il com-
puter. Questo comando e utile ogniqualvolta sl
cambia disco nel drive utilizzato` in modo da reset- COSTO DI REALIZZAZONE
tare tutti l parametri correnti ed aggiornarll alla
nuova situazione. Chi acquisterà la scheda LX.663 per gestire
l'Hard-Disck da 12 Megabyte. nel kit troverà gli
inserita la eprom EP.663 ed il dischetto contenente
CRTLS
ll sistema operativo SONE.
Blocca lo scrolling su video ol su stampante e Chi NON DESIDERA inserire nel proprio com-
funziona da interruttore. cioè premuto una prima puter l'Hard-Disck da 12 megabyte. ma INTENDE
volta arresta lo scrolling. mentre dlgltandolo una adottare con i suoi normali floppy~disck il sistema
seconda volta riablllta lo scrolling. operativo SONE compatibile CP/M. potrà richie-
derci questi due soli, ma indispensabili componenti: `
CRTLP 1 Eprom EP.683 L. 13.000
1 Disco del sistema opera ivo
Attiva i'hard-oopy su stampante del monitor, va-
le a dire che tutto cio che compare sul monitor Nei prezzi sopraindicati non sono Incluse le spe-
verra riportato esattamente anche sulla stampante. se postali di spedizione a domicilio.

52
LEZIONI BASIC su FLOPPY =
Chi ha realizzato il nostro computer ZBO potrà Cominciamo dal caso in cui si intenda eseguire
ore disporre di tutte le lezioni Basic per un corso le lezione solo sul video: sarà sufliciente premere il
completo di 50 lezioni su dischetti lloppyÀ tasto V e. sul monitor. ad ogni vostro comando
Per utilizzare queste lezioni. il computer deve appariranno. una di seguita ell'eltra. tutte le pagine
disporre della stampante per scrivere il testo delle della lezione In corso Inizialmente apparirà le pa-
lezionil dell'interlaccie video-grafica LX.529 più. gina relative all'indice degli argomenti trattati e
owiamente. uno o due drive per lloppy-dieck. quindi. di seguito. tutte le llltreA
Per quanto riguarda la memorie. la minima con- Nella parte interiore dello schermo sarà presente
llgurazione richieste e di 40K e perciò sul BUS del il numero delle lezione ed il numero delle pagina
vostro computer dovrà essere inserita almeno una visualizzate: questa numerazione corrisponde e
schede di espansione da 32 K (LX.392). più una da quelle presente nelle pagine delle lezione stampe-
OK (LXJJBB)A te su cene con le sole diflerenze che. ed ogni pagl-
Nelle ultime lezioni del corso. precisamente a ne "su carte". corrispondono tre pagina video e
partire dalla 31/esima In poi. abbiamo modificato quindi. ad esempio. alle stampe delle pagina door-
le routine che gestiscono la stampa. in modo da risponderanno. sul monitor. le pagine 3.A - 3.8 -
poter eseguire la lezione stesse anche solo sul 3.0 e cosi vlaÀ
video. senza l'uso obbligato delle stampante. Utilizzando il monitor per visualizzare la lezione,
ln queste lezioni. ail'inlzio del programma. verrà e possibile scorrere il testo sia in eventi. digitando
presentato sul video un "menù" nel quale potrete ")". che ell'indietro. digitando . proprio come se
scegliere une delle seguenti opzioni: stessimo “siogliendo” le pagine di un libroA
8 - per le lezione Stampata In questo modo, erretrando lino elle prima pagl-
V - per le lezione Vldeo na nella quale e presente il "menù". e possibile
E - per hr' solo Esercizi modificare la scelte iniziale ed ottenere la lezione
F - per Flnln su stampante o tare isoll esercizi in essa contenuti.

53
Vediamo subito quem'ultlma opzione: Per 2 drive:
in questo caso, I'esecuzione del programma pre-
Le operazioni da eseguire in questo caso sono le
vede l'uso della stampante e perciò, inizialmente.
stesse descritte precedentemente con la sola diffe-
bisogna scegliere Il tipo di stampante usata (Epson
renza che, disponendo di due drive, non è più ne-
o Microiine) e, cosi facendo, le lezioni appariranno
contemporaneamente sul monitor e trasferite su
oesearic estrarre del drive 0 il dischetto del EASIC+-
DOS in quanto II dischetto contenente la lezione di
cirie.
Owiamente, utilizzando anche la stampante, BASIC endra inserito nel drive 2.
Per concludere, riportiamo dl seguito I'elenco
non sl potra più arretrare nella visualizzazione del
completo di tutti i dischi del corso con il numero di
testo. in quanto la stampa degli esercizi potra aol-
lezioni In essi contenuti ed Infine I'Indice generale
tanto procedere in avantiÀ
Vogliamo concludere questa note ricordando degli argomenti trattati ln ogni singola lezioneA
che tutte le lezioni del Basic sono disponibili sia
per la configurazione con 1 solo drlveI sia per le
configurazione con 2 drive e. vieta la differente
disposizione delle lezlcnl sui dischetti a seconda
DISCO 1/D (lezioni 1-2)
dei due casi. e importante, nell'ecqulstarll, cpeclll-
DISCO 2/0 (Iezlonl 3-4)
cere se sl desidera le versione da 1 o da 2drive, per
un solo floppy la sigla del disco dovrà essere segui-
ta dalla lettera ID (cioe DISCO B/D oppure DISCO
23/0), mentre per due floppy non e necessario
°-°°°=~ ~m
DICOW
DISCO 5/D
ll-Q' I
(lezioni 10-11-12)
DISCO BID (lezioni 13-14)
aggiungere nulla al numero del disco corrispon-
dente (cioe e sufficiente DISCO 5. oppure DISCO r; m 1/D HS-
' m0 IID l11- i
1o. ecc.) › (lezioni 19-20)
DISCO SID
DISCO 10/D (lezioni 21-22)
Per1|olødflvet
Chl possiede un solo drive, dovrà Inizialmente
Inserire li dischetto del BASIC+DOS e, dopo aver
† :e -mi
DISCO 13/D (lezioni 27-28)
acceso Il computer e premuto II tasto del reset, DISCO 14/D (lezioni 29-30)
`~ 1 81 `'
premere due volte il tasto di ESCAPEÀ
Come onnal saprete, in questo modo verrà carl-
cato il sl stema operativo DOSe successivamente Il
à Bäâ 133- 1 'gli'
DISCO 11/0
sie!-
(lezioni 34-35)
linguaggio BASIC. DISCO 18/0 (lezioni 36-37-38)
Eseguite questa semplice operazione Iniziale. 1|!!! I
dovrete estrarre dal drive il disco del BASIC-I-DOS " aule' i H1
ed inserire ai suo posto quello contenente le lezio- DISCO 21/0 (lezioni 44-45)
ne desiderate. DISCO 22/0 (lezioni 46-47-48)
Scrlvendo ora RUN seguito dal nome del file DISCO M (lezioni ma» If!
corrispondente alla lezione desiderata, ad esem-
pio:
NUN 'LE221
e premendo di seguito RETURN, verra caricato il DISCO 1 (lezioni 1-2-3)
programma della lezione 21 ed eseguito. DISCO 2 (lezioni 4-5-6-7)
Se sul disco che utilizzate esiste Il file "PROLO-
GO", potrete digitare semplicemente RUN "PRO- 'pieces |11- v i
LOGO" e RETURN. dopodichè sul video vi appen- DISCO 5 (lezioni 15-16-17)
ra un "menù" nel quale sono specificate tutte le DISCO 6 (lezioni 18-19-20)
Istruzioni da eseguire per ottenere la stampa del-
I'ìntroduzione, per I'Indice o per la scelta delle Ie-
zlonl.
I w' «Mom2'I I
DISCO 9
i 24-
(lezioni 28-29-30)
DISCO 10 (lezioni 31-32-33)
, '0100011 I ^"
NOTA: nell'ultlma lezione. cioe le numero 50, e
presente il tile PROLOGO che contiene I'indloe
' `cieco 12'” ' i †.
DISCO 13 (lezioni 42-43-44)
generale completo di tutte le lezioni. Lanciando DISCO 14 (Iezioni 45-46-47-48)
questo programma otterrete un indice generale
aggiornato di tutto ll corso.

54
In questo secondo eieneo riportiamo gli ergo- - Funzlßnl dl EDITING (4) Z “H”. "K'. "E". “O”.
memi che vengono irmeti nelle diverse lezioni. per uN".
darvi In possibilità di scegliere, fre (une. Ie sole LEZO'Efl = Comendi speciali dl Ilnieu (priml parte)
lezioni che rleulieno dl vostro maggior Interesse. LEZONEII - Comandi lpeclaii de intlm (mondi
NM). Comlndl LCOPV. STOP I CONT.
mi - Ocncette di PROGRAMMA e deIlnixlone _ FILE INTERNI. istruzioni di DAT. READ e
dtill VARIABILI NUMERICHE. lnruzlcne RESTORE.
REM.
- Ilil'ullonl dl INT 0 LINE INPUT.
- leinnloni dl PRINT. END. CLS. Onnomo di
ESADECIMALE. 007160110 dI ISTRUZIONI
MULTIPLE. llíruzløfll dl INPUT I GOTO LEZOII Il - scrlnurl di un urogrlmme e utillm dl
- Ellbollzlon. In DOPPIA PRECISIONE. Wwf-mm.-
Colnlndi di NEW. LIST. BREAK, RUN. SAVE - Spiegazione dei prognmme (pnlne pem).
DIR. LOAD.
- Spieglzlone dei progrnmme (Incendi
LIZIOIO - Dlnlnzlone Ire l IIvelll DOS e BASIC. plfll). Inrullunl dl REV. REVERS I KEYINS.
veøenze nei CALCOLI. Definlxione dei
COMANDI DIRETTI. _ Comlndl dl SIZE. BLINK. UNDER. HLIGH'T.
CURSOR. GRAPH.
I FORMAI'I'AZIONE. Colnlndø FORMAT.
Emfifllbrmlmløn.. LEZIOIII _ Comindldl SGROLL. MODE. BEPQWAIT.

- Oonleturu dei dischi. Comando COPY. _ Funzioni grafici'. SET. RESET. POINT.
Elmfl dl Oøplliul'l. Copie dl FILES.
- Funzioni greiiche: SET-RESET-POINT
LEZOII'I _ Oømlndl dl RENAME. KILL. FREE LIB. LINE. SET-RESET-FOINT SGR. SEFRESEI'-
L-flll _ canilndl dl AUTO I RENUM. POINT CIRCLE.
LEZIONI - Cancello di “rlcorllvlii”. Ciclo dl - Iliruzioni quilcne: ARCHI. ELLISSI 0
FOR..TO..STEP..NEXT SPIRALI.
[1200.10 = lnruxlone INPUT (monde punt). Serimlrl -llíl'ulloflllRlNT. PRINTUSING, LPRINT
dl Un PROGRAMMA. USING. Iniroduxlone delle VARIABILI
MATRICIALI. Iliruxionl DIM.
MDI! 11 I Comndl di MEM l CLEAR. IWUZIOIII - Il prognrnml GEFAM. SUBROUTINE dll
IF..THEN..ELSE Comando FRE. prognmme GEFAM.
LEZO'I i! - Definizione al vARIABILI s'mINGk CHRS.
ASC e LEN.
LEM" - Ballan. del III. RANDOM. istruzioni
LEZO'I I! = Iliruxionl LEFTS. RIGHT$. MIDç Onmlndi MKDS. MKI$. MKSS. CVD. CVI. CVS. FIELD.
REVON 0 REVOFF. LSE . RSET. GET; PU'T.
LIDO!!! - Iltmllunl PRINT TAB I INKEYS. = Progrlmlnl GEFAM ARCHIVI. Iflrullønl dl
0N..GOTO _e 0N..GOSUB. Programma
mi! - Scrilmu di un programma GEFAM MENU.
- Programme GEFAM: REGISTRAZIONE
m1. I letmzlonl dl GDSUB e RETURN. come MOVIMENTI; BILANCI: STAMPA.
COMPATTARE un PROGRAMMA. Oonoflw
dl CONCATENAMENTO. LEJOOIM - Programme GEFAM: CODICI;
AZZERAMENTO; CHIUSURA: UTILIZZO.
LEONE" - Inmzlonl LPRIN'T. STRS. VAL. STRINM.
INSTR. - Iniruzlunl dl ACOEPTì. KEY. TAKE.
CURSORE. POS. SWAP. PAGE.
LEIOOI il _ CQnDIflø dl FILE. RECORD I BUFFER.
Guilun. dll FILE SEOUENZIALI (prlml
pene).
_ Infulløfll dl CHANGE. HTRANS. LTRANS.
LEZME il - Gestione dei Ille lequenzllll (neona- LDROP. RDROP. LTRIM. RTRIM, LPAD.
plm). RPAD. RND. RANDOM.
I lllrullofl' dl ON ERROR GOTO I RESUME. LEZOIE 41 - Imuzioni dl DEFDBL. DEFINT. DEFSGN.
Scrittura a un mamme. DEFSTR. CDBL. CINT. CSGN. DEFFN. PEK.
POKE. INP. OUT.
LIZONE Il = spiegazione di proqmme. = Funzioni couno (COS). uno (SIN).
tangente (TAN). arcoilngente (ATN).
LEONE. - Comando SAVE (secondi pane). MERGE. Iogemmo (LOG). esponenle (EXP). rldio.
LIST (un nos) e PmN'r (a Dos). quldrnil (SGR), vllore molino (ABS). "Ono
_ Funlioriidl EDITING (I) ILIST. l'IIIRGOLA", (sGN). Fix e PL
“PUNTO”. DELETE. EDIT. = Funzioni e comandi :ul fiIe da dlwo EOF
= Funzioni dl EDITNG (2) ' '. “SPAZIO”. (End OI Fila). LINEINPU'T, PRINT. Ifirlllkml
'BAOKSPAOE". “S”. “C”. USING. LOC e RUN R.
ONELH = Funzioni di EDITING (3) I "D". I'l". “ESC”. - Dvfinlzlnn. di ERR. ERL. ERROR. TRON.
a.. ..q TROFF. FIND O REF.

55
Ouesto prevatranalator, a ditterenza di quelli lino ad ora presentati,
misura Il beta ln condizioni dinamiche, cioe controlla quante volte ll
transistor In prova smplltlca un segnale dl BF e 1.000 Hz. ll guadagno
Il leggera direttamente su dl un normale tester.

sEMPI. GE provatransistur DINAMIGO -

Se la misura di guadagno statico di un transistor, Come vedesi nello schema elettrico. dal colletto-
cioe la quantità di corrente che scorre nel colletto- re del transistor TR2 prelevaremo, tramite il diodo
re in tunzione della corrente applicata alla base. al silicio DSt, la semlonda negativa. utile per con-
consente di stabilire. con una certa approssima- trollare tutti i transistor PNP e con il diodo D52 la
zione. qual è il beta del transistor sotto esame, la sernionda positiva. per controllare tutti i transistor
misura dinamica aurnenta le validità di tale rileva- NPN.
zione. in quanto con esse il transistore posto nella lduetrlmmer R9- R1 t, poeti in series questi due
condizione di dover ampiitícare un segnale di BF e dlodl, serviranno, come spiegheremo a tine artico-
quindi, il valore che leggeremo sul tester sara solo lo, per tarare lo strumento, in modo da tar coinci-
ad esclusivamente il "guadagno" su tale segnale. dere la scala del tester con il valore del "beta" e
Come potrete constatare osservando lo schema tornire alle base del transistor in prova la giusta
elettrico (ligJ), questo provatransistor e decisa- corrente. per ampliticare ll segnale di BF generato
mente economico, perche per realizzarlo occorro- dall'oscilletore astabile,
no soltanto quattro transistor e pochi componenti il transistor "in prova", ponendosi in conduzio-
aggiuntivi. ne. assorblra una corrente proporzionale al suo
Precisiamo ancora che realizzando questo pro- guadagno e se si tratta di un NPN. attraverso TFit
getto. non solo potrete conoscere il "guadagno". ed il diodo led DLt, questa corrente tluire sulla
ma anche stabilire se le giunzioni dei transistor resistenzadi carico R1 da 22 ohm. se, invece. dl un
sono in corto o aperte ed individuare I terminali PNP raggiungerà sempre ia stessa resistenza. ma
snodo e catodo di qualsiasi diodo. passando attraverso iI transistor Tl¦l4 ed ll led DL2.
Inoltre, poiche questo schema non e assoluta- In pratica. i due transistor TR1 e TR4 vengono
mente critico, potrete montarlo su una qualsiasi utilizzati in questo schema come due "interruttori
basetta, scegliendo anche transistor diversi da elettronici" che, alternativamente. cortocircuito-
quelli ds noi indicati, purche siano sempre degli ranno il collettore dei transistor in prova sulla resi-
NPN ai silicio di medio guadagno. stenza di carico R1.
Ai capi di tale resistenza di carico scorrere per-
tanto una corrente proporzionale al guadagna del
SCHEMA ELETTRICO
transistor. quindi si suoi capi sara presente una
iniziamo la descrizione dello schema elettrico dl tensione che potremo misurare direttamente con
tig. 1 dall'osciiiatore estabiie ottenuto con i due un normale tester.
transistorTRZ - TFtS. perche sono questi ultimi che il condensatore eiettrolitico Ct . posto in paralle-
tornlranno Il segnale BF ad onda quadre di 1.000 lo a tale resistenza, servire per ricavare un valore
Hz. che applicheremo poi sulla base del transistor ettlcace di tensione dei segnaleamplltìcato a 1.000
dl cul verremo rilevare ii guadagno. Hz.
56
00231

Fl'. 1 Schoml
'Ioilrico I eon-
nofliønl dol Inn-
lido'.

ELENCO COMPONENTI LX.114 R12 : 120 ohm 1/4 Wii


R1 : 221mm 1/4 win O1 : 22mFuloflt. ìävofl
C2 _ 22.000 pF pollaio"
03 : 22m pF pollaio"
R4 : 22.000 ohm 1/4 wi!! DL1 : diodo lodxudl
R5 : 22.000 ohm 1/4 mi! DL2 : diodo led. rosso
R0 : 2.211) ohm 1/4 vllfl 081 : dlodo 1N.4140
R1 : 22.000 ohm 1/4 mi! 082 : diodo "4.4140
R0 : 10.000 Ohm 1/4 “Il DSJ : diodo 1N 4148
R0 : 41.000 ohm il'lmmor Tin-*m4 = Nm «po 06131
R10 : 10.000 ohm 1/4 'mi P1 : puiunio
R11 : 41.000 ohm himmov S1 : lnhmmon

57
Una volta montati artti l
componenti sul circuito
stampato. li vostro progetto
rleullerì elrnllare alla loto
gul riprodotta. Ovviamente.
idue diodi led che qui rede-
te saldati al circuito alam-
pato, Ii dovrete fissare sul
pannello dei mobile pro-
eoeilo.

ln pratica. se quando lnseriremo un transistor In Per quanto riguarda I dusdlodi led, ricordate che
prova ai accenderanno entrambi i diodi led. signifi- ll terrnlnale catodo andra sempre rivolto verso il
chera che il translator e in corto. se non ae ne collettore del due transistor TRi e TR4. Distingue-
accendera nessuno che la giunzione e bruciata, re il catodo dali'anodo e molto semplice. perche.
cioe che Ii transistor e aperto. se se ne accendere come vedesl In iig. 1. II cetodo risulta leggermente
uno solo. che il translator. un NPN o un PNP. e più corto deil'anodo.
eiilciente. Anche per la coppia dei diodi ai silicio
Facciamo presente che la luminosita del due DSi-DSZ occorre rispettare la poiarlta. cioe collo-
diodi led, e proporzionale al guadagno del transl- care la lascia colorata presente sul loro corpo co-
ator In prova. per cul. inserendo un translator che me rlportato nello schema pratico. cioè la lascia di
abbia ad esempio un beta di 200. avremo unaluml- DSt rivolta verso TR3 e la lascia di DSZ rivolta
nosita maggiore dei led rispetto alla misura effet- verso R11; se Il inserirete ln senso Inverso. non
tuata con un transistor che presenta. tipicamente, s'invertiranno le uscite NPN-PNP. ma. come potre-
un bela di 50. te constatare ln iasedl taratura. il trimmer R9 rego-
Oltre ai transistor, con tale strumento avremo lare la letturedei beta per I transistor NPN. mentre
anche la possibilita dl controllare tutti i diodi ai Il trimmer R11 regolare quella relativa ai transistor
germanio ed ai silicio e di rilevarne la polarlta del PNP.
due terminali. lnietti. solo Inserendo Il "catodo" di Anche per quanto riguarda il diodo DSS, posto ln
talediodo nella boccole A. al accendere il diodo led serie alla boccole "controllo diodi". se lo inserirete
LDi (NPN). inserendolo in senso inverso. questo in senso inverso. dovrete necessariamene inserire
rimarrà spento. Per completare la prova. e neces- In senso Inverso ll diodo In prova nelle due boccole
aarlo inserirlo anche In senso inverso. se cosi ia- A-K e. owiamente. anziche aocenderai il diodo led
cendo DL1 si riaccendera e owlo che Il diodo e In DL1. ai accendere il DL2.
cortocircuito. se invece rimarra spento in entram- Inserite tutte le resistenze a i condensatori. do-
be ie posizioni. potremo essere certi che la giun- vrete inline applicare Il ponticello posto vicino a
zione risulta bruciata. CS. poi considerare quale soluzione scegliere per
Per alimentare tutto il circuito occorre solo una inserire nel circuito il transistor da "controllare".
normale pila da 4.5 volt. Nello schema elettrico abbiamo distinto gli NPN
dal PNP inserendo tre boccole per i due tipi di
transistor. indicate C-B-E ed E-B-C. ma nulla vieta
REALIZZAZIONE PRATICA dl utilizzare solo tre boccole per entrambi l transl~
stor. rammentando owiamente di lnvertire i soli
Una volta In possesso del circuito stampato due terminali C - E. a seconda che si controllìno
LX.714 visibile in iig. 2 nelle dimensioni reali. potre- transistor NPN o PNP.
te Iniziare a montare su dl esso tutti l componenti Terminato il montaggio. Il circuito sara gia pron-
come riportato in tig. 3. to per funzionare. anche se. non essendo stato
Prima di saldare i tre terminali E-B-C dei quattro ancora tarato. il tester non ci Indichera ancora l'e›
transistor, controllate che la parte piana del corpo satto guadagno.
sia rivolta come appare chiaramente nel disegno Prima di passare a quest'uitlma operazione. vl
eopramenzionato e come visibile nella serigralia consigliamo di verlilcare se. cortocircuitandc le
stampata sulla superficie della vetronite. due boccole “diodo In prova'I (senza applicare In
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ponticello clu dovrete ellullulre sono Il condonulon 63 o ll vmo In cul il!
dom nare posizionata ll parte pllnl del lnnslalol". Come splegllo nøll'lr- l \
«nm-r;- *~

Mo, nullo duo boccole pollo milo a alnlnu andrà lmefllu Il nullo lulu
commumo sulla parlata CC, In um dall. uguali leale: 3 voll - 2,5 - 1 - 0,3
voli.
uscita alcun tester). si accenderà il diodo led DL1. Per tar questo. sempre mantenendo Il tester sulla °
e se Inserendo nelle boccole E-C una resistenza da portata 0.3 volt tondo scala ed applicando sulle
120 ohm si accenderanno contemporaneamente i boccole di ingresso il translator dl prova con gua-
diodi DL1 e DL2. dagno di 220, dovrete regolare R11 ti no a portare la
Se non sl acoenderà nessuno dei due diodi led, lancetta del tester sul numero 11. (cioe 1,1 volt),
potreste averli Inseriti in senso Inverso al richiesto. moltiplicando poi lI valore letto x20. pertanto:
11:20:22!!
Dopo aver tarato il trimmer relativo alla portata
dei transistor NPN, dovrete inserire il PNP. che
TARATUIIA
senz'eltro risulterà di guadagno diverso rispetto al
A diilerenza di qualsiasi provatranslstor statico. primo: ad esempio sulla busta potreste trovare ri-
per tarare il quale e sutiiclente misurare lacorrente portato G : 140 (guadagno dinamico 140), per-
assorbita dal transistor in prova. per quelli dlnaml- tanto per eseguire la taratura dovrete ancora pre-
ci occorrono due transistor campioni. un PNP ed mere ll pulsante P1 e tarare il trimmer R9, lino a
un NPN di guadagno certo. portare la lancetta sul numero 14.
Per questo motivo nel kit troverete racchiusi in Tarati entrambi i trimmer, lo stmmento e gia
una bustina duetransistor. un NPN ed un PMI'. con pronto per l'uso, comunque prima di concludere vi
sopra indicato ll relativo guadagno (Interiore a diamo alcuni consigli pratici. perche può capitare.
300). che utilizzeretepertarareiduetrimmer FIS-R11. soprattutto a chi e un po distratto, di tar sbattere la
Per el'lettuare questa taratura Inserite sulla boc- lancetta del tester a tondo scala:
cole “uscita stmmento" íI vostro tester. ricordan- 1 - Quando inserirete il testersulle boccole di usci-
dovl quanto segue: ta del provatransistor, controllate che il tester risul-
ti commutato sulla portate 3 volt tondo scala CC e
- Se ll tester risulta commutato sulla portata :volt o non 1 volto, peggio ancora. 0.3 volt.
2,5 volt tondo scala. potrete controllare qualsiasi 2 - Poichà vl capiterà di controllare anche transi-
compreso tre tl e 8.000-2500 (moltipli- stor ln cortocircuito. che manderebhero brusca-
care I volt della scala x1 .000); mente Ia lancetta dello strumento a tondo scala,
- Se ll tester risulta commutato sulla portata 1 volt alla prima prova. commutate il tester sulla portata
tondo scala. potrete controllare un qualsiasi gue- 30 volt tondo scala; se il transistor risulterà in cor-
degno. compreso tra 0 e 1.000 (moltiplicare i volt to. la lancetta sl ierrnerà sui 9 volt, e si accenderen-
della scala n.000): no contemporaneamente i due diodi led NPN e
- Se il tester risulta commutato sulla portata Mvolt PNP.
o 0.5 volt tondo scala, potrete controllare qualsia- 3 - Appurato che ll transistor non è In corto. passa-
sl guadagno compreso tra 0 e M250 (molti plica- te sulla portata S volt. e succeuivamente su quella
re I volt della scala x10); di 1 volt o 0,3 volt tondo scala. per avere una mag-
e, se vorrete evitare che la lancetta dello strumento giore risoluzione.
sl muova in senso inverso. dovrete rivolgere il pun-
tale positivo verso S1.
Ammettendo di aver inserito il transistor carn-
plone NPN con sopra indicato G : 220 (guadagno
dinamico 220 volte), dovrete cummutara il tester in
posilione 0.3 volt fondo scala. poi pigiare il pulsàn~
to P1 e ruotare contemporaneamente il trimmer
R11. lino a tar coincidere la lancetta dello strumen-
to con la tacca dei 22 volt (la scala riportata nel COSTO DI REALIlONE
testere sempre da 30voit, per 0,3-3-30-300volt).
Tutto il materiale visibile nello schema pratico dl
Per questo motivo, vi abbiamo detto di regolare tig. 3, più il circuito stampato, 3 banane miniatura.
taletrimmer, in modo che la lancetta si termi sui 22
un deviatore a levetta, due transistor, uno PNP ed
volt (che corrispondono in pratica a 0.22 volt) o. uno NPN.oon botadichiarato ....... L. 19.000
poiche questo valore andrà moltiplicato x10:
NOTA = In tale progetto il costo delle boccole e
unknown. delle banane di tipo prolessionale incide per ben
ll massimo guadagno misurablle sulla portata 9.000 lire.
0,3 volt tondo scala sarà owlamente 300. e poiche ll circuito stampato LX.714 .............. L. 1.31!)
questo può risultare a volte insufficiente. potrete
anche tarare il trimmer R11 per un tondo scala dl Nel prezzi sopraindicati non sono incluse le spe-
600. se postali dl spedizione a domicilio.

60
Quella che vl presentiamo e una tabella molto utlle per ateblllre da
, quantl dB dl attenuazione è caratterlzzato ognl cavo coassiale, utlllz-
zandolo alle frequenze dl 10-50-100-200-400-1.000-3000 MHz. Con-
frontando l datl rlportall, potrete stablllre se è plù convenlente usare
un tlpo dl cavo pluttosto che un altro.

GARATTERISTIGI'IE

CAVI GOASSIALI
Considerata la non facile reperiblllta dl manuali Perciò, se per un collegamento tra antenna e
che illustrino in modo esauriente e completo le ricevitore utilineremo 10 metri di cavo HG.58, at~
caratteristiche dei cavi coassiali. spesso li si acqui- tenueremo il segnale di 7.87 dB. se Invece ci servl-
sta di un determlnato tipo. soltanto perche il loro remo del RGßOS avremo un'attenuazione di 4.48
costo è il più basso, oppure si preferiscono i più dB, mentre con un RG.213 di soli 2.89 dB.
costosi. nella erronea convinzione che all'alto co- ll tanto disprezzato cavo R68. faciliselmo da tro-
sto corrisponda un più alto grado di attenuazione. vareed anchea prezzi competitivi ad 1 GHz par100
quando invece esso e determinato dalla presenza metrl di lunghezza. attenua solo 26,3 dB e quindi
della calza schermata argentata o dell'lsolante in rlsulta migliore del RG<213. presentando il solo
teflon, anzichè in polietilene. difetto di essere di diametro maggiore e di risultare
La mancanza di questi dati porta spesso ad ave- quindi poco flessibile e pesante.
re, sull'ingresso del ricevitore. un segnale AF o Per ridurre l'attenuazione occorre solo passare a
SHF notevolmente inferiore a quello che al sarebbe diametri magglorl. ma spesso questo al puo evitare
potuto ottenere utilizzando un cavo coassiale mol- rlducendo la lunghezza al mlnlmo tra TX o RX ed
to plù economico. o se semplicemente se ne fosse antenna.
fidone le lunghezza. La soluzione migliore sarebbe sempre quella dl
Parlando con dei radioamatori che lavorano sul- servirsl in ricezione dl un “preampllflcatore"colle-
la gamma dei 1,3 GHz. abbiamo appreso che molti gato direttamente all'illuminatorel in modo da
rlvendltori consigliano del cavo coassiale FtG.303 compensare le perditedel cavo, e e tal proposlto
(notevolmente costoso perche in teflon), assicu- precisiamo che il preamplificatore da 1.7 GHz tipo
rando che per tali frequenze e senz'altro il migllore. LNP-MTSZ, utilizzato per la rlcezione del Meteo-
Certo se paragoniamo questo cavo ad un RG.58. sat, risultando a larga bande, è in grado di pream-
che su 100 metri introduce a l GHz un'attenuazlo- plificare anche la gamma amatoriale dei 1.3 GHzV
ne di 78.70 dB, dobbiamo riconoscere che il cavo Per quanto rlguarda il trasmettitore, dovremo
RG.303 ha una perdita minore (attenua solo 44,30 cercare di collegarlo ll più possiblle viclno all'lllu-
dB). però ne eslstono altri più economici al polietl- minatore. servendoci di un cavo non più lungo di 1
Iene. come ad esempio I'FtG.213. che. sempre alla mtro.
stessa frequenza. attenuano solo 28.90 dB. ln questecondizioni un FtG.213 attenua soloO,25

81
dB. un RGB ancor meno. cioe 0.26. ma a questo Quanto fin'ora precisato non e utlle solo a coloro
punto si tratta di differenze cosi irrisorie che non che trasmettono o ricevono sui 432 MHz o sui 1.3
incidono significativamente sul rendimento. Ghz. ma anche a quanti realizzano dei frequenzi-
infatti esistono altri elementi a cui dovremo fare metri da utilizzare su tali frequenze.
maggior attenzione. come l'impedenza dell'anten- Infatti. chi ha per un frequenzimetro un metro di
na. che spesso. non essendo di 50-51 ohm dichia- cavetto schermate di BF. perchè risulta molto fles-
rati. porta ad attenuazioni maggiori del cavo utiliz- sibile e sottile. non potra mai ottenere le sensibilità
lato. da noi dichiarate a misurando segnali auperiorl a
A tali lrequenze e bene evitare la realizzazione di 300 MHz. anche se ai suoi capi verranno applicati
giunte tra cavo e cavo. perchè quasi sempre si centinaia di millivolt. quando questi avranno m9-
hanno dei dlsadettamenti elevati. senza considera- giunto l'aitra eetremita e staranno per entrare nel
re che i connettori introducono anch'essi delle at- frequenzimetro. saranno stati praticamente assor-
tenuazioni. cosi che ad 1 GHz un comune BNC biti lungo il tragitto del cavo e perciò non sara in
perde già i dB; se poi se ne utilizza uno economi- alcun modo possibile misurare la loro frequenza.
co. perchè ha la stessa forma dell'altro e si chiama
Usando un comune cavetto coassiale RG.58.
ugualmente BNC. questo può raggiungere facil-
anche se questo introdurre una certa attenuazione
mente 1.5 dB e quindi inserendone uno per ogni
ad 1 GHZ. dovremo sempre considerare che non ne
estremità in un cavo coassiale. verranno persi 2-3
utilizzeremo più di un metro dl lunghezza. quindi
dB. I'unico inconveniente sarà la riduzione della sensi-
Se a tutto questo viene anche aggiunta Patta-
bilità a tale frequenza.
nuazlone del cavo coassiale. il segnale copiato dal-
l'antenna lungo tutto il tragitto. verra "disperso" e Nella tabella abbiamo riportato le sigle dei cavl
quindi ll nostro ricevitore rimarrà muto. anche se questi ultimi non saranno tutti facilmente
Vorremmo a tal proposito aggiungere che. spes- reperibili. dato che alcuni tipi. un pò particolari.
so, i calcoli di attenuazione che si effettuano sono vengono costniiti solo au ordinazione.
errati e torniscono risultati ben diversi dalla realta Nelle sigle dei cavi disponibili in commercio le
(vedi articolo sui dBm); intatti. normalmente. sl usa lettere che appaiono dopo il numero. ad esempio
prendere nella tabella dei dB l'attenuazione relati- RG.8/U - RG.8A/U - RG.580/U. stanno ad indicare
ve e 1 dB o a 2 dB e la si moltiplica per il relativo il colore ed il tipo della guaina esterna. e non la
fattore. caratteristiche, quindi anche se cambiano le sigle
Cosi facendo. si rileveranno attenuazioni Infe› non variano ne l'impedenza. ne Il valore di attenua-
riorl rispetto a quelle ottenute realmente. e al ad- zione. ed è per questo motivo che nella noatra
debitare tale Incongruenza eoltantoalla sensibilità tabella abbiamo semplicemente riportato la sigle
del ricevitore. RGB. ecc.

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I. un "da In via Principe cariqmm. :i Mannaro sm sevenmo (sn--T-i. oee/aeoeør ..1 '
i, I liete di comunicare a tutti l lettori dalla rlvlete NUOVA ELETTRONICA l'eperture. pre-e il ..f
proprie sede. di un nuovo centro di vendite autorizzato
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" moeallonlrll lutorlmtl della rlvlatl NUOVA ELETTRONICA perconqthmvmlmllmmâí'
i' comunica l'lperture dl un nuovo punto dl vendita ad mietenu con sede In: i
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Pfeeeoteleeede. le ELPRO ELETTRONIOAmetteraediepodzloneunettremoieboremenoperr
el progetti dl Nuove Elettronica

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8
RG. 10 -12

W ^ RG. 17 - 21!
RG. 214 - 216

HG. 1B - 35 - 219

\. 1

“su RG.19_22° F

HG. 74 E/ RG. 20 - 221

¬››† . -†_.. › fvwšgf-wh vv¬


.. ` ' ` ' ' ß
ll nuovo sistema operativo SONE presentato su mento. l'operazione di parcheggio delle testine. in
questo stesso numero, possiede al suo interno tut- quantointernamentepossiedeunospecialecircui-
te le routine perla gestione di un HARD DISCK da to di alimentazione supplementare che, al venir
15 megabyte e pertanto, adottando tale sistema meno della tensione di alimentazione, mantiene
operativo` potrete espandere la capacita della ancore alimentato I'Hard Disck per qualche se-
memoria di massa del vostro computer 2.80 NE ed conctcl` per provvedere automaticamente a questa
avere a disposizione 12 megabyte di memoria. nei INDISPENSABILE operazione.
quali potrete memorizzare qualunque programma Comunque anche se le testine sono perfetta-
e lunghe tabelle di dati, senza più preoccuparvi, nè mente registrate e protette da urti e sobbalzi, e
della dimensione, nè della memoria occupata dai sempre meglio non urtare violentemente o sposta-
diversi 'tiles"A re l'Hard Disck durante Il euc normale iunzione-
Oltre a questo indubbio vantaggio, dobbiamo mento, per evitare sgradevoli e costose sostituzioni.
aggiungere che l'Hard Disck permette di aumen-
tare la velocità sla nella lettura, che nella scrittura SCHEMA ELETTRICO DELL'iNTERFACCIA
del dati e dei programmi e pertanto, anche lavo- HÀRD DISCK
rando su file molto più estesi di quelli che possono
essere contenuti in un normale floppy disck. que- Lo schema elettrico dell'intertaccia che vi con-

Se levante con It SONE ben presto vl renderete conto che, volendo


utilizzare I molteplici programmi CP/M compatibili, la capacita dei
dlectrettl floppy rlaulte speuo Insulllelente. Per questo motivo vi
presentiamo una nuove lntertaccla per II computer 2.50 NE modltica-
ta SONE, con Ia quale potrete collegare un HARD DISCK da 15
Magebyte non Iormattatl, che, a Iormattazlone eseguita. diverranno
12 Meqabyte

_ UN HARD-DISGK
ste operazioni verranno svolte dal computer in sentequesta maxi espansione, non èassolutamen-
modo più rapido, rispetto a qualunque altro siste- te complesso ed anzi risulta uno dei più semplici,
ma. che lavori solo con dei normali floppy disck. ira tutti quelli presentati tin'ora per il computer
Vogliamo infine sottolineare che nel modello di ZSO.NE.
Hard Disck da noi adottato non è più assolutamen- La ragione di questa semplicità è data dal tatto
te OBBLIGATORIO. prima di spegnere il computer che suII'Hard Disck è gia presente la scheda di
e rimuovere l'unità stessa. inviare al drive un co- interiaccia, in grado di prowedere autonomamen-
mando speciale, che porti le testine di lettura e di te alla totale gestione del drive, Questa interfaccia
scrittura in una posizione dl sicurezza, detta "di presente sull'Hard Dlsck, come la scheda LX.390
parcheggio". Tale comando evitava che le testine del FLOPPY-DISCK CONTROLLER, sovraintende
che esplor la superficie di questi delicatissimi a tutte le operazioni dl lettura e di scrittura dei dati
dischetti rigidi “stiorandoli”, venissero a diretto sul disco e governa tutti i movimenti delle testine
contatto con la loro superficie "rovinandoli"A ' ed i segnali di controllo ad esse inerenti.
Pertanto, se prima di spegnere il computer oi si Quindi, collegando il suo connettore standard ai
dìmenticava di eseguire questa operazlone e si connettore presente sulla nostra interfaccia, ii
URTAVA involontariamente I'Hard Disck, ii corn- computer è già pronto per I'uso.
puter segnalava "errore" e immediatamente si Come vedesi nello schema elettrico di tig. 1. per
bloccava in quanto non riusciva plù a leggere cor- realizzare tale interfaccia occorrono soltanto 6 in-
rettamente le tracce rovinatesi. tegrati.
Neit'unita BASF. modello 6188, da noi scelta. I terminali si lati 245 e 233, eco., e 21^ e 4A.
questo pericolo non esiste più` perchè il drive ecc.. posti a sinistra nello schema elettrico. fanno
compie automaticamente. all'attc dello spegni- capo ai due connettori A e B (vedi schema pratico

66
Inserendo l'uecita di questa
schede neli'Hard-Dllck
BASF MOBIF aumentare"
la capacità delle memorie
dl mau: del vostro compu-
ter dl ben 12 Meg-byte ed
anche la velocita dl traste-
rlmente del tlie.

da 15 MEGABYTE
di tig. 4), da innestare nella scheda del BUS del - iCB e ancora un TTL tipo 74LS240 necessario
computer, mentre quelli posti a destra. al connet- per trasferire dall'HARD DISCK vena II eomputeri
tore H da collegare tramite una piattina all'Hard segnali di controllo che governano Ia comunica-
Disck. zione.
Il numero riportato accanto ad ogni terminale
Proseguendo nella descrizione dei terminali.
identiiica il piedino del connettore di collegamen-
to, mentre la lettera (A o B) specifica a quale con- sempre a sinistra ne troviamo ottov siglati SB, 4B.
53, 63, 7B, BB, 21^ e 4A. collegati a due Inverter
nettore appartiene tale piedino.
(vedi Ici-A ed IC-B) e ad un NAND ad 8 Ingressi
l primi Staminali (vedi da 24 B a 17 B). posti in
(Vedi IC2).
eitoa sinistra nello schema di Iig. 1l corrispondono
Questa parte del circuito costituisce il DECODI-
ai BUS dei DATI che applicheremo direttamente
sugli ingressi dei tre integrati ICS, ICS ed ICS4 FICATORE DI INDIRIZZO e serve ad abilitare la
Ad ognuno di questi compete una iunzione spe- scheda quando sul BUS degli indirizzi è presente
l'indirizzo assegnato all'interieccia Hard Disck (in-
ciiica nella comunicazione tra I'Hard Disck ed il
dirizzi BB, 39, BA e BB).
computer e precisamente:
Scendendo ancora, troviamo i due terminali di
- ICS è un integrato TTL. tipo 74L8373. che con- aiimentazione a 5 volt` siglati 12^ e 13^. e l due
giuntamente ad IC4` un altro TTL tipo 74L8240. terminali di massa, siglati 14A e 15A, attraverso i
viene utilizzato per trasferire i dati dal computer quell viene prelevate le tensione di alimentazione
vena I'HARD DISCK. necessaria al circuito.
- ICS è un intergato TTL, tipo 74LS240, utilizzato Gli ultimi 5 terminali posti in basso a sinistra,
come BUFFER per trasferire l dati dall'HARD DISK (vedi 19A, 22^, 20A, 1B e 28) fanno capo rispetti-
verno lI computer. vamente agli integrati ICI-Cl IC1-D, lC1-E ed IC7.

67
e costituiscono un DECODIFICATORE DI FUN- Sempre da lC7. sui piedini dl uscita 5e6. vengo-
ZIONI. no poi prelevati altri due segnali dl controllo (vedi
In altre parole. i dati che devono scorrere dal terminali 44 e 40). precisamente:
computer verso l'interlaccia. (vedi terminali 2-4-6-
8-10-12-14-16 posti in altoa destra), vengono abili- - Attraverso ICS-D e lCi 1-8 si ottiene ll segnale dl
tati attraverso il piedino di uscita 4 di IC7 e Il piedi- SELECT (abbreviato con SEL), applicato al piedi-
no 11 dell'integrato ICã. invece i dati che devono no 44 del connettore di uscita, che serve per abili-
scorrere dall'interlaccia verso il computer. vengo- tare al lunzionemento tutta la scheda di controllo
no abilitati attraverso il piedino 12di ICT. e i piedini dell'Hard Dieck.
1-19 dell'integrato ICS. - Attraverso ICQ-E e lC11-C sl ottiene il segnale di
Isegnali di controllo per I'Hard Disck (vedi ter- RESET (abbreviato con RST), applicato al piedino
minali 50-46-42-36-46). giungono sull'íntegrato 40 del connettore di uscita, che serve ad azzerare
ICS, abilitato dal segnale che eace dal piedino 1 1 di l'Hard DIeck. riportando tutto il sistema alle condi-
IC7 e che entra :ui piedini 1-19 di lCG. zloni iniziali.
Dal decodificatore di funzioni IC7, attraverso Il Per concludere, la tensione dl alimentazione di
clrculto composto da ICS-C, ICQ-C, ICI 0. ICH-Ao tutta le scheda viene prelevata direttamente dal
lCS-F. si ottiene inoltre un segnale di controllo BUS del computer, per cui. per questo circuito.
verso I'Hard Disck. disponibile sul piedinodl uscita non e necessario alcun collegamento esterno di
Gdi lCi 1-A. chiamato ACKNOWELDGE (ahbrevia- alimentazione.
to con ACK). che serve per sincronizzare le opera- Per alimentare invece l'unita a disco rigido, e
zioni di traslerlmento dei dati lra il computer e l'inter1accia presenta su di essa. e necessario un
I'Hard Disck (vedi terminale 38 posto a destra con alimentatore esterno. del tutto identico, circuital-
la scritta ACK). mente, a quello previsto per i drive dei FLOPPY-

ELENCO COMPONENTI [1.683


R1 - 220 ohm rete reelsllva 100.000 pF pullman IC2 : SNJJLSM
330 ohm rete resistlva 100.000 pF poliestere IOS : SNJGLSm
220 ohm rele reeiallva 100.000 pF poliestere lu : SN.14L5240
330 ohm rele reslxflvl 100.000 pF poliestere ICS : SNJQLSZM
100m pF poliestere ICS : SNJÃLSZÃO
100.000 pF poliestere Ic'l : SNJÃLS139
.000 ohm 1/4 vr." 100.000 pF pøIìGdIl'I ICO : SNJ4L510
00.000 pF polleetere c11 = 100.000 pr penna-re IOS SNJIILS1I
00.000 pF poliestere €12 : 330 pF a disco IC1 SNJBLSTI
00.000 pF poliestere |C1 : SN.74LS14 ICH _ SNJ430

scheda llqlala LX.603. togliere dalla scheda 11.300 ll vecchia Eprom 1300, o 2300, eooatltulrll con
quella llgiala Ellm. Leggere a pag. 41 lo Istruzioni riguardanti la costituzione dl questa nuova
Eprom.
ixus-..N

Flg. 1 Schema elettrico mmpmo dell'laeda Dtm che vi polmonari dl uflllmn


qunlo Hard-Olmi: da 12 Nogabyh. l numrl rlpomtl l fllnoo del mmlncll pootl sul Mo
dnhlm sono quolll nlltM ll due eoruultorl A n B da inn-'ln mlll scheda Bus. qullll
Invou rlporhfl a dutra Ilnno capo Il common da collegata, mmlh piattini. alI'I-hrd-
Dlnck.
Flg. 2 Sdllml olmrlco doll'lllmonhløn pu
num-Duck da 12 Mag-hm.

CB : 100000 pF a disco
00.000 pF a disco R51 : ponte raddrizz. 38065000
22 mF aleflr. 25 volt H8? : ponte mddrln. 50065000

T1 : trasíonnalove: prim. 220 voll


semmd4 15 V.2 A. e BVJvSA (n. 83)

1211.

In

.nu ß] Flg. 3 Schema pmlco dell'allmenhìorl.


Hu (4) Chl ha un mo "oppy dlsck potrà ullllmrl
I'lllmunhwn pnoodlnlemonln conrullo
"Il" (Z)
.la per l'hnrd-dlock che per Il floppy-dlack.
mm
70
DISCK e siglato LX.3§1. che. anche se già presen- del terminale etnletro. mentre se la misura ottenuta
teto sul n. 76a pag. 42. deacriviamo nuovamentein sarà uguale al doppio del valore nominale delle
breve. per tutti coloro che non possiedono tale rete. cioeMOohm. oppure Seoohm. signilice che il
numero. punto di rllerimento si trova sull'ultlmo tarmlneledl
Come vedesi in lig. 2. la tensione proveniente del destra.
secondario a 15 volt del traslormatora T1. e appli- Proseguendo nel montaggio. Inserite tutti icon-
cata al ponte dl dlodl R81. quindi llltrata dal con- densatori da 100.000 pF di disaccoppiamento sul-
densatori C1 eCZ. inline applicata all'ingresso del- l'alimentazione. Ietre resistenzeed il solo conden-
I'Integrato ICl. un 78H12. per essere stabllizzata. satore ceramico da 330 pF.
All'uscita. la tensione stabilizzata a 12 volt verra Montati questi componentiv potrete terminare la
nuovamente liltrata dai condensatori CC! e C4A scheda saldando i tre connettori A-B-H. montan-
Analogamente. per la tensione a 5 volt. la tensio- doll ben aderenti alla superficie dello stampato.
ne di alimentazione verrà prelevata dall'altro se- Prima di inserire gll Integrati negli zoccoli della
condario a 8 volt del traslonnatore T1. raddrlzzata scheda. ricontrollate con una lente dl Ingrandi-
dal ponte R52 e liltrata dal due condensatori C5 a mento. che non esistano dei cortocircuitl fra i ple-
66. dini. lra gli zoccoli degli integrati. o lrai piedini dei
La tensione così ottenuta verrà poi applicata al connettori.
secondo integrato stabilizzatore, siglato lC2. un Quando Inserirete tutti gli Integrati. cercate di
78H05. da dove verrà prelevata. stabilizzata a 5volt collocare la loro boo. dl nlellmente verso Il con-
e llltrata ulteriormente dal due condensatori CT e densatore da 100.000 pF. come vlsibile nello
Cd. schema pratico.
Completata la scheda. potrete passare all'ali-
mentatore per l'unita a disco rigido. il cui stampato
REALIZZAZIONE PRATICA monolaccia è siglato LX.391.
Il circuito stampato siglato LXBBZJ previsto per Inserite per primi i due integrati stabilizzatori,
questa interfaccia Hard Dìsck. e un doppia faccia a montandoli sulla alette di rallreddamento che vl
lori metallizzati. verrà lornita nel KIT.
Il montaggio andrà iniziato Inserendo tutti gll Fatto questo. inserite i condensatori eiettrolltìci.
zoccoli per gli integrati esuccessivamente le quat- rispettandone Ia polarità ed i condensatori cerami-
tro reti resistlve presenti nal circuitoe da noi sigla- ci. i due ponti raddrizzatori R81 ed R82 e quindi l
te R1 - R2 - R3 - R4. Prima di inserire queste reti terminali per I collegamenti con II traslormatore e
resistive. controllate il valore riportato sull'involu- per I'uscita delle due tensioni stabilizzata a Sea 12
oro. Su quelle da 220 ohm (vedi R1 - R3) dovrà volt.
essere stampato: Per evitare errori, controllatev prima di eseguire il
collegamento tra secondario del traslorrnatore e
.ad-221 stampato. che le tensioni dei due secondari siano
disposte correttamente. perche diversamente, an-
che signilica l nelatenaa con un terminale in co- che se non creereste alcun danno. logicamente
mune da 220 ohm (221 signilica 22 con uno zero. I'Hard Disck non riuscirà a lunzionare.
cioe appunto 220). mentre sul corpo di quella da NOTA BENE: Non collocate I'elimentatoree I'Hard
330 ohm (vedi R2 - R4). risulterà stampato:
Disck entro un mobile totalmente chiuso. perche. a
.1-1-331 causa deil'elevato assorbimento del circuito. sl
surriscalderebbero. Se vl à possibile. applicate al-
cioe 0 raalatenzla. con un hnnlnalo in comune. l'internodel mobile (owiamente lorato) una picco-
tutte da 330 ehm. la ventola di rallreddamento. perdlsslpere il calore
Oltre a questo particolare. dovrete cercare su generato.
che lato del corpo à riportato il "punto di rilerimen-
to" (vedi lig. 4) e una volte INDIVIDUATO. dovrete
COME INSTALLARE E FORIATTAIE
Inserire questa due reti resistive rivolgendo questi
L'HARD DISCK
"punti" I'uno di lronte all'altro, come chiaramente
indicato nel disegno del montaggio pratico. Per collegare l'Hard Disck al vostro computer
Se questo punto risulta poco visibile. potrete dovrete semplicemente innestare la scheda di In-
ugualmente verilicare I'esatta disposizione del terlaccla sul BUS e collegare il CONNETTORE H
terminali. semplicemente collegando i puntali di al connettore presente sul retro dell'Hard Disck.
un tester commutato in ohm. aul due primi tannlna- utilizzando la piattina già pinzata che troverete nel-
Il posti a sinistra della rete resistiva: se il valore che la conlezione del KIT (vedere le indicazioni riporte-
Ieggerete corrisponderà ai valore delle resistenze Ie nella loto di lig. 5).
contenute. cioe 220 ohm. oppure 330 ohm, il “pun- Fatto questo. collegate l'alimentatore al drive.
to o taccadi rilerimento" si trova in corrispondenza utilizzando le spine polarizzate e controllando con

71
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Elmi-lumi
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72
Flo. 5 Dovrete lnneatare la plattlna a 50 llII che parte dal connettore (vedi connettore "H" posto In alto
e destra dl tlg. 4), nel connettore presente nella parte anteriore dell'Hard-Dlsck, cercando dl non
ruohre Il plattlna per non lnvertlre le eonneulonl. Comunque. anche Inserendo la plattlna alla
rovescia, l'Nard-Dlack non al danneggia In alcun modo. Perveriflcare l'eeatto verso, potreteallmonta-
re l'Hard-Dlwk e le scheda dell'Herd-Dlack-controller o. con lI computer spento, lnnestatl Il connot-
tore noll'lntortaoola Dtm Se Il led sul drive sl accende, allora la piattino o alla muoia, al Invio! ll
led rlrnane spento significa che la piattino e lnaeflta correttamente.

attenzione, che le tensionl di alimentazione siano Input(F)|orboottromlloppyrlaoltvr-ltflard


disposte esattamente come richiesto. cioe con le Dlack ready
prese dl massa poste al centro dei connettore,
Questo "messaggio" signllica che ora il boot-
mentre i 12 volt ed i 5 volt, disposti come chiara- strap dal sistema può essere eseguito sia dal ^
mente visibile in iig. 6.
lloppy-disck (premendo il mato F), che dall'Hard
Vi ricordiamo che I'Hard Disck di 12 megablte
Disck e. in quest'ultimc caso, dovrete semplice-
funziona solo lotto .lat-ma operativo SONE (per-
mente attendere qualche secondo perchè il drlve,
fettamente compatibile con CP/M), pertanto. co-
prima di poter essere utilizzato, deve portare i suoi
me spiegato nell'articolo sul SONE. dovrete:
dischi ad una velocita di rotazione costante.
- aver eseguito le varianti necessarie sul circuito Rilasciato ora il tasto F e sul monitor vi apparire
stampato LX.390. come chiaramente spiegato; la scritta:
- aver sostituito la vecchia EPROM 1390 ola 2390 OK lor boot troni Iloppy dlaelt. Walt until «look
con la nuova eprom 2716. siglata EP.683 ready. -
Eseguiti e ricontrollati tutti questi collegamenti, Dopo qualche secondo, sul monitor vi apparirà
potrete inserire nel dn've-iloppy 1 il dischetto che l'Intestazione di inizio del sistema operativo e di
troverete fornito assieme all'Hard Disck ed alimen- seguito. sulla linea successiva, la lettera A aegulta
tare il computer, i lloppye l'Hard Disck. Premendo dal segno di "maggiore" ). Il computer, a questo
il pulsante del RESET e subito dopo il tuto F, sul punto, sarà pronto a ricevere i vostri comandi, per-
video vi apparirà questa scritta: tanto digitate:
Noelrrmvare "FORMAT

73
Flg. 8 Sullo parlo pollorlon dell'Hord-Dlock lrovoroln due pillllno gli Doll-gelo .Ill ocllodl "luni-
dlook-oonlrollof' I ln bum l della o sulla ochodl ln lllo trav-uh lnolll! due connettori much!
nmll per lo allmonlulonl. Coma vedul nel dlugno, nol oonnolloro B posto ln bom, l 5volt sono
o llnlllu o l 12 voli l dum, nel connettore A posto ln allo, le london! ilsulhno Invece lnvertllo.

seguito da RETURN e, dopo qualche istante. il


computer vi segnalerà:
- 1 ~ HARD DISCKBIIIMU INITILIZATION 1.61 - - -
...mhnwmhuwunlnghn
Thll progumm vvlll doolmy lny dlh conlnlnod on
ld Dllek
Push relum lo continue or any Key lo 0l
Questo messaggio vi awisa che, con il pro-
gramma di lormattazione che avete ora lanciato, ll
compulor cancellorù lulll l doll pra-nu lull'Hord
Dloclr e pertanto. prima di eseguire tale operazio-
ne, chiede conferma per evitare di cancellare un
disco che In precedenza avevate già formattato e
che logicamente non e vostra intenzione cancellare.
Premendo RETURN, sul video apparirà:
Conllrm un ol lhls luncllon (YES/740)?
Digime penamo vis seguito da RETURN ea n
computer inizierà le operazlonl vere e proprie di
formattazione dell'Hard Disck. Durante l'eeecu-
zione di questa procedura` sul monitor leggerete:
....._....vmuromupflun........

74
che significa. tradotto letteralmente: "Attenderel IMPORTANTE: Una volta installato I'Hard Disck e
Formattazione del disco". Al termine, Infine. com- lanciato il sistema operativo partendo da tale unità. il
parirà la scritta: computer “vedr " I'Hard Disck come due uniti
dleilnte. cioè come due floppy. chiamati rispetti-
---Herddisclt8ueoeeeefulFormetted--- vamente A e B. la cui capacita totale risulterà
owiamente di 1 2 megabyte. l due floppy disck che
A q uesto punto dovrete creare Il sistema operati- avevate in dotazione saranno invece riconosciuti
vo sull'Hard Disck e. porquesta operazione, dovre› come unita C (floppy 1) ed unità D (floppy 2).
te digitare: Solo se si premerà. dopo il Reset. il tasto F. il
HPUTSYS computer invertirà la configurazione dell'unita. cioè
riconoscere perA il floppy 1. per B il floppy2e perC
seguito al solito da RETURN. -D I'Hard Disck di 12 Megabyte.
Questo secondo programma. genererà sull'Hard Pertanto. caricando normalmente il sistema ope-
Disck Ii nuovo sistema operativo SONE ed anche in rativo dall'Hard Disck e volendo trasferire. ad eum-
questo caso. come gia abbiamo descritto nell'arti- pio. II file PROVATXT dal primo floppy all'Hard
colo dedicato al SONE, dovrete indicareal sistema Disck. dovrete digitare:
quale configurazione di memoria risulta presente
sul vostro computer. cioe se avete disponibili 40 PIP C: : kPROVLTXT
Kllebyte di memoria. oppure 40. o 56. ll computer, e RETURN.
infatti. dopo alcuni istanti vi richiederà: Cosi facendo avrete comandato al computer di
chooee your system configuration alla trasferire il contenuto del "floppy C" all"'Hard
lrom following ones: 40.48.56 kbyte ....? Disck A".
(Per una spiegazione più dettagliata delle istru-
A questa domanda pertanto dovrete rispondere: zioni vedere l'articolo sul SONE).
40 a Return NOTA: Precisiamo che INSERENDO LA EPROM
EP.683 non sara più possibile lavorare In NE/DOS.
se il vostro computer dispone dl una memoria pari quindi. a voi le scelta di continuarea lavorare sotto
a 40 Kllobyte. oppure:
DOS. oppure passare al SONE ed ai programmi
4| e Return CP/M compatibili.
se dispone di 48 Kilotaytil oppure:
56 e Return COSTO DI REALIZZAZIONE
sebdisponete della massima espansione possibile. Tutto il materiale necessario per le realizzazione
cioe 56 Kilobyte. di questo schema visibile in iig. 4. con l'agglunta
Non sono ammessi numeri divani da 40, 44 o 56. degli zoccoli per gli integrati. di una piattina a 50flli
infatti. come potrete facilmente constatare. se digi- completa dei due connettori più la EPHOM EP.683
terete per errore 46 o 52. il comando viene ignorato perla scheda LX.390. due connettori per l'alimen›
e viene riproposta la stessa domanda iniziale perla tazione dell'Hard-Disck e un disco floppy conte~
configurazione del sistema. nente il Sistema Operativo "SONE" compatibile
Se come già abbiamo spiegato nell'articolo sul CP/M ed il programma di formattazione dell'Hard-
SONE, disponete di 52 Kllobyte di memoria. non Disck ..... L. 155100
potrete digitare 56. ma. obbligatoriamente. Il nu- Il circuito stampato LX.683.
mero 40. cioe la configurazione "bassa" più pros-
Un Hard-Disck BASF 61 BB/F gia completo di
sima a quella dei vostro computerA
scheda "Hard Disck-controller" montata e fissata
Termlnata anche quest'ultima operazione.
sopra l'Hard-Disck e collegata con le due piattino
I'Hard Disck sarà pronto a funzionare ed infatti.
visibili infig. 6 ............ (L. 1.864.500+335.500 IVA)
come vedrete. il computer automaticamente si re~
settera ed il sistema operativo verrà ricaricato al- Totale l.. 2.200.000
l'interno del sistema. configurato con l'esatta di- NOTA= Poichè su questo Hard-Disck dobbiamo
mensione della memoria disponibile. cioè 40. 48 o tar montare la scheda “Hard-Disck-controller" che
56 Kilobyte a seconda della scelta appena compiuta. non è presente nella produzione di serie. prendia-
Da questo momento in poi. potrete anche non mo in considerazione solo gli ordinl accompagnati
trasferire più il sistema operativo su floppy e tenere da un anticipo di L. 1.000.000. La Consegna verrà
quest'ultimi solo come periferiche dl memoria. in cui effettuata entro 10 giorni dalla data in cui ci pervie-
riporre dei dati o dei programmi da utilizzare saltua- ne il vostro ordine.
riamente. in modo da non occupare inutilmente dallo Nei prezzi sopraindicati non sono inclusele spe-
spazio sull'Hard Disck. se postali di spedizione a domiciio.

75
Poichè la maggior parte degli oscilloscopi dispo- nirni riportatl sulla manopola stessa; ed esempio.
ne di un Time/Base tarato in secondi, millisecondí e se abhiamo 3 oscilloscopi con indicato:
microsecondí (vedi tig. 1)` eseguendo una semplice Onclllolcoplo A : mlnlrno 0,1 rnlcrouoondl
divisione e possibile calcolare la frequenze che ap- Onllloacoplo B : mlnimo 0,02 microncondl
pare sullo scheme graduato. Ooollleacoplo C : mlnlmo 0.005 microacondl
Ovviamente, non si otterranno valori precisi co-
me quelli che si possono leggere sul display dl un ed eseguiamo questa semplice operazione:
irequenzimetro. ma. con buona approssimazione.
potremo subito sapere se la sinusoide o l'onda
Il": = (1 :mlcroocoondfl
quadra che ci appare sullo schermo. corrisponde otterremo:
ad una irequenza di 400 KHz. oppuredi 30 KHzo 5 Oscilloscoploh : 1 :0.1 : 10 MH:
MHz. Oocllloacoplo B ,02 : 50 Il":
Questa manopola del Time/Base, a volte indica- Ooclllooooplo c : :0,005 : 200 MH:
ta Tlme/Div, risulta utile per determinare anche ia
lrequenza massima che potremo leggere con il quindi appare evidente che l'“oscilloscopio C" e il
nostro oscilloscopio; infatti, per rilevare questo de- plú professionale, in quanto permette di visualizzi!v
to sarà sufllciente controllare i mlcrosecondi mi- re lroquenxe sino ad un massimo di 200 MHZ.

In quuto articolo vi Illustrllmo come Ill poulbllo convertire I volt


plcco/plcco In valori otflcacl. conosco o || valore dl una troquanu e
rilevare l'outta tmpodlnu della bobine mobile dl un altoparlante. o di
un auricolare.

,OSGILLOSGOPI
"IIII Il' 'Int I IIIV "Il I Il'

ng. 1 In ogni oscilloocoplo la manopola del TIME/BASE depone dl una propria


suddivisione del tornpl. In Secondi - milllSeoondl - microSeoondl come qul ooorl
riportato. Como spiegato nell'orticolo, conoucendo ll l`tempo" e controllando quan-
tl quadretti occupa In orizzontale una lola alnuooldo. potuto rilevare con una
buona lpproulmlzlom l'ultll FREQUENZA.

76
E, .mi usrrrrumm

i: «ff
U
9:55;
:U: g]-

lag-I
3::

il

'3

in LABDRATORIU
COME Sl EFFETTUA UNA MISURA DI FRE- mo saranno espresse in Herlz, Klloheflz e Mega-
OUENZA hnrlz. come qui sotto indicato:
Hz : 1:(aeoondlxquadmlo)
Inserita nell'oscilloscopio una qualsiasi frequen- KH: : 1 :(mllllm. x quldmln)
za. dovremo cercare di ruotare la manopola del Tl- MH: : 1 :(rlilcrooei:Y x quadretto)
mc/Bue in modo da iar rientrare, in uno o più que-
drali di divisione dello schermo graduato, una sinu-
Ammetliamo che posizionando la manopola del
soide o onda quadra (vedi lig. 3). e quindi effettuare
Time/base su 10 mlcroeecondl. le sinusoide che
una divisione in iunzlone del numero di quadretti appare sullo schermo occupi 1.5 quldrntl (vedi lig.
occupati. 3). In tale condizione la frequenza del segnale che
Per rendere I'operazione più semplice. sarebbe stiamo osservando. risulterà pari a:
comodo occupare un SOLO quadrato. oppure 1 :(10 x 1.5) = mm un:
DUE. ma non sempre questo risulta possibile.
quindi potremo avere anche delle frequenze che cioe a 666 KHzA
occupano 1.5 quadrefli o 2.5 quadretti; in questi Se invece la manopola del Time/Base risulta posi-
casi. comunque, e con il semplice aiuto di una zionata su 2 mllllucondl e la sinusoide che appare
normale calcolatrice tascabile. risaliremo imme~ copre 4 quadrati! (vedi líg. 4). Ia lrequenza del se-
diatamente al valore della frequenza. gnale in esame sarà pari a:
A seconda della posizlone in cui avremo ruolalo 1 :(214) = 0.125 KH:
la manopola del Time/Base. cioe secondi › mllllu-
oondl - mlcrocccondl. le indicazioni che ricovera- cioèa125 Hz.

77
Flg. 2 Se deelderete misure Flg. 3 ll periodo dl una :inu- Flo. 4 Come redeal In llg. 3, ll
dl lrequenu molte precise, lolde Il mllure controlllndo periodo, anziche misurarlo, Il
cercate di commutere le me- quanti quadretti occupi pub ricevere centrlndo l due
nopole del Time/Bue, In mo- un'onda completa. Nell'eoem- picchi della eemlonde posill-
do da ottenere sullo Ichermo pio ripormn In figura rem ve. In questo esempio Il :inu-
non più dl due o treelnuloldL completa occtipo 1,5 quadretti. eolde occupo 4 quadretti.

Se sullo scheme dell'oscilloscopio, ponendo la schema otterrete una sinusoide che occupa circa
manopola del Time/Base su 0.2 secondi, vedremo 1.5 quadretti e dei calcoli, pur risultando ldentlca la
una sínusoide che copre solo metà quadretto. frequenze. otterrete:
avremo invece una lrequenzfl di:
1:(1,5x 20) : 0,0333HH1
1 :(o,z r 0,5) = 1o Hz cioè 33,3 KHz.
Per valutare con maggior precisione la frequen- Queste erroredi misurae dovuto semplicemente
ze del segnale applicato all'ingresso dell'oscillrr al tatto, che i quadretti realmente occupati da tele
scopio, conviene sempre cercare di "espandere" al segnale non sono esattamente 1,5, bensi 1,025,
massimo l'immagine sullo schermo. facendo in intatti:
modo che l'onda occupi più di un solo quadretto
Ad esempio. se una sinusoide occupa 6,5 quadretti 1 :(1,0ßx20) : 0,03010
e le manopola del Time/Base e posizionata su 5 e sullo schermo dell'oscilloscoplo e praticamente
microeecondl. la lrequenza presa in esame risulte- impossibile rilevare questa piccola differenza.
rà dl: Ovviamente, oltre a dedurre il valore di lrequen-
1:(0515) :ILWIIIHZ za in base ai quadretti occupati. avremo anche la
possibilità di etlettuere misure inverse. cioe appli-
cioè di 30,76 KHz. cando a l'ingresso dell'oscilloscopio un segnale
Provate ora, mantenendo lo stesso segnale in sinusoìdale (o a onda quadra, triangolare` ecc.) di
ingresso, a portare la manopola del Time/Base su cui si conosce la lrequenza in Hz - KH: - ll. e
20 mlcroeecondl, come potrete constatare. sullo ponendo la manopola del Time~Base su un deter-
A
1

Flg. 5 Per le onde irlangolari Flg. 6 Per praticità , si prele- Flg. 7 Se l'cnda prese ln
ll periodo ll dovrebbe misure- rilce ellettulre questo misure esame è e dente dl ugo, ll pe-
re controllando quanti que- osservando le distanze che riodo al rileva misurando le
úottloccupeun'ondocompleh. 'opere l due picchi superiori. dllhnfl dei due picchi.

78
minato'valore. potremo stabilire quante slnusoldl secondario risultava presente una tensione “tripla”
(o onde quadre) saranno contenute all'intarno dl rispetto a quella rlchiesta. Altri ancora ci hanno
UN SOLO OUADRETTO. Eseguirequesto calcolo. spesso tatto rilevare che i dati sulla sensibilità da
come vedremo. è molto semplice e utilissimo per noi riportati per un lrequenzimetro e un preampll-
determinare anticipatamente su cha posizione ticatore di BF erano errati, perche, "controllando"
portare la manopola del Time/Base, per osservare con un oscilloscopio", avevano scoperto che Oc-
le nostra frequenza di lavoroV correva un segnale d'ampiezza ben maggiore ri-
La formula da utilizzare in questo caso è la se- spetto al valore da noi dichiarato
guente: E qui tutti avranno compreso che gli "errori" di
Nurn. per quadretto : H: a aecendl sensibilità sono dovuti esclusivamente alla ditte-
Num. per quadretto : KH: x rnllllseoondl renza che esiste tra Volt/pleoo-ploeo e Volt/stilca-
Num. per quadretto : MH: x mlcroeeoondl ci.
Pertanto, risulta utile precisare che un oscille-
Ad esempio. disponendo di un segnale sinusoi- scopio misura sempre una tensione PICCO-
dale a 20 KH: e posizionando la manopola del PICCO, un tester invece una TENSIONE EFFICA-
`fime/Base su 2mllllse¢:ondl` in ogni quadretto ap- CE.
parirà il seguente numero dl sinusoidi: Quindi. se controllerete con I`oscil|oscopio una
2012 :40elnus.perquadretto tensione alternata di 12 volt (misurata con un te-
star)` potrete constatare vol stessi che sullo
E tacile intuire in questo caso, che ben dltflcil- schermo apparirà una tensione picco-picco di cir-
mente riusciremo a distinguere una sinusoide dal- ca 33.84 volt (tig, 12). Perchè 'l
l'altra e perciò, per osservare meglio tale segnale` Semplicemente per il letto che l'oscilloscopio
converrà posizionare la manopola del Time/Base riporta sullo schermo contemporaneamente en-
su di un valore inferiore` ad esemple 0,1 mllllae- trambe le semionde, positiva e negativa. anche se
oortdl. In questo caso intatti avremo: sappiamo che il lilo in cui scorre questa tensione
20 x 0,1 : 2 slnus. per quadretto alternata` per meta periodo risulta positivo e per
l`altra metà negativo` rispetto al NEUTRO (vedl tig.
Se ponesslmo la manopola Time/base su 0,5 ml- 17)Y mentre il tester raddrizza la semionda positiva,
oroeeoondl. sullo schermo apparirebbe: o negativa, presente su tale filo sempre rispetto al
NEUTRO. poi ne ripona il valore medio su di una
2 l 0,5 : 1 onda elnus. per quadretto scala graduata.
e, cosi facendo, potremmo osservare più agevol- Perciò l'oscilloscopio ci indica il valore PICCO-
mente, e con maggior precisione. il segnale in PlCCOdi tale tensione, mentre il tester ci indica il
esame. valore EFFICACE.
E owio che potremo adottare lo stesso calcolo Se provate a misurare la tensione di rete a 220
sia per le onde triangolari, che per quelle quadre. volt, vi stupirete scoprendo che l'oscilloscopio In-
dica esattamente 620 volt, ma se guardate la tig. 11
VOLT PICCO-PICCO ed EFFICACI scoprirete chequesta tensioneèin realtà la META',
cioè 310voltdi PICCO (non confondere con picco/-
Un lettore tempo ta ci ha rispedlto del trastorma- picco).
tori di alimentazione, perche aveva rilevato che sul Per ricavare i VOLT EFFICACI di un segnale

Flg. E Per le onde quadre Flg. 9 Anche per segnali Im- Flg. 10 Per le onde a gradino
simmetrlche vale la distanza In pulslvl sl dovrà sempre canal- la trequenza sl determina
quadretti, che separa un tronte derare la dlstanxa che Inter- sempre contando l quadretti
il salita dal successivo. eorre tra I due trontl di sallts. che separano l due trontl.

79
Flg. 1 1 Se mleurlte con l'osollloeooplo la
tendone alternata del 220 volt rllevente un!
tenllone pleco-plcco dl ben 620 volt, comun~
que non dlmentlcete che nol mimrlemo I plc-
clrl dl entrambe le urnionde. pertanto II volere
rule dl plooo risulta nettamente la metà, part
cioe e 310 Volt.

alternato. conoscendo i volt PlCCO-PICCO. esi-


stono delle semplici lormule. che variano legger-
mente de un segnale sinusoidele ed unotriengole-
re o ed onda quadra.

ONDA SINUSOIDALE (vedi M. 12)


Vpp : 2,82 : volt .Mad
V o". x 2.82 : volt picco-piece
Se volete verificare in pratica questo lormula,
prendete un qualsiasi trasformatore con un se-
condario, per esempio e 15 volt (qualsiasi altra
tensione. ed esempio 6. B. oppure 12 o 24 volt potrà
servire allo scopo) ed osservate sull'oscilloscopio
q. 12 Come spiegato nel-
l'empiezza raggiunte da questa lorrna d'onde: rile-
t'ertlcolo, per ricavare Il len-
verete un'empiezze PICCO~PICCO pari a 42.3 volt.
Misurate lele tensione con un tester e senz'eltro elone llllcloe dal valore
leggerete 15 volt. lnlettll dalla formule riportate pieno-piece di un'ondl llnu-
wldllo, dovuto dividere per
risulta:
2.82 Il tenelone vlwelllla
.2.3 : 2.!2 : 15vott efl. sullo echormo.
ed owiarnente:
15 :2,82 : 42.3volt pleoopleee

ONDE TRIANGOLARI (lodi fifl. 13)


Vppzd :voltetllucl
Veltxl :voltploeo-pløco
Anche in questo caso, se volete verilicare se cio
corrisponde a verità vi occorre un generatore dl
BF, in gredo di generare un segnale ed onda trian-
golare. Se ruotate le sintonia del generatore sulla
frequenza di 50 Hz e regolate l'ampiezza del segna-
le del generatore lino ad avere, sullo schermo,
un'empiezza PlCCO-PICCO di 20 volt, misurando Flg. 1 3 A dltlerenu dell'ondl
questa identica tensione con un tester. constatere- llnueoldele, lo tensione em-
te che di questi 20 volt. il tester ne indlcherà esat- caee d! un'onda trlengollre el
tamente 5, infatti: rleeve dlvldendo per 4 le ten-
atom plcoo-pleeo. che eppure
20:4 : Svelte".
eompre nullo schermo dell'o-
ecllloecoplo.
NOTA: e imponente, nell'eeeguire questa prove.
che la lrequenn di uscite del generatore non :le

80
mei Interiore a 20 Hz o maggiore e 500 Hz. in quen-
to l tester non sono strumenti ldonei a misurare
lrequenze alternate superiori ai 1.000 Hz.

ONDE OUADRE SIIHETIUCHE (Vea Ilfl. 14)


Vppzz :volteflieeci
Vetlx! :voltploeo-piooo
Sempre se desiderate veritlcere ln pratica la tor-
mula riportata` commutate il vostro generatore di
BF In "onda quadra" e su di una frequenza com-
presa ire i 50 ed i 200 Hz, poi regolate l'ampiezza
del segnale. in modo da ottenere sullo schermo
Flg. 14 Per le onde quedre
dell'oscilloscopio un'empiezze PlCCO-PICCO
periettemente elmmetriche, le
sempre di 20volt. Misurendo questa tensione con il
tensione etticeee el riceve el-
vostro tester. rlleverete che questo indicherà esat-
videndo per 2 Il valore ploeo-
tamente:
picco, che ei oeeerve eulie
10:2 :10volteiiieeei echermo dell'oecilloeooplo.

ONDE QUADRE ASIIIIIETRICHE (ved Il'. 15)


Vpp:(t2:t1):volteifleeol
Vefil(t2:t1):voltpl¢¢0-plw0
Quando la larghezza degli impulsi di un'onde
quadra non e simmetrica. per ottenere il valore
efiicace che il tester leggerà. dovremo necessa-
riamente valutare la larghezza del tratto positivo
(ti) e quella del tratto negativo (t2) equindl calco-
lare il rapporto t2 : t1.
Conoscendo questo valore sara possibile, come
riportato nella formula. calcolare quanti volt el'ii- Flg. 15 Se le onde quadre
ceci si leggeranno su di un normale tester. non risultino periettemente
Per queste particolari lorme d'onda dobbiamo eimmetrlehe, dovrete neoee-
precisare che` se la frequenza è elevata e se gli eeriemente valutare le Ier-
impulsi t1 sono molto stretti, il tester introdurre gtnm del mm positive '11"
inevitabilmente un onore. Ad esempio, se misu- e quelle del trotto negativo ln-
riamo un segnale dl 80 volt picco-picco con un diceto “t2”.
impulso positivo l`ti" di 12 microsecondi econ uno
negativo "t2" di 20 millisecondi. per calcolare il
rapporto ire t2 e ti, essendo i due tempi espressi
uno In mlcroeeeondl e i'eltro in mlllleeoondl. do-
vremo convertire l mlcrosecondi In millisocondl. o
viceversa.
Convertendo ad esempio i mlcroeecondl In milll-
secondi con le iorrnule:
mlcmeee 2 LM : mlilleeeondl
avremo:
12:1.M0 : 0.012
Flg. 18 Perle onde a lcellno
e pertanto il rapporto ire t2 e ti verra:
le tensione efllcece ll riceve,
lìzfl : 20:0,012 : LM.. come per le onde trtenooterl,
dividendo l volt picco-piece
il valore eflicacedi tele tensione risulterà pertan- perleguerdendoieflg 1ene
to di: capirete l'eeetto motivo.
00:1..05 :muleoltefilelel

81
Flg. 11 Con questo umpiioe esempio ii-
gurativo potrete comprendere più iacli-
mante perche . per ottenere I volt etiicecl,
occorra dividere per 2,02 l voii picco-piece
dl un'onda ainusoldale. Come vadui In Ii-
pura. abbiamo 2 quadretti vuoti più un 0,!2
sugli altri due.

Fio. 16 Come vedaal In ii-


gura, un'onda triangolare,a
diiiaranxa di un'onda linu-
eoidaie, copre solo 1 qua-
dretto au I.

Fig. 1! Con le onde quadra simmetriche,


prendendo ia aemlonda positiva a quella
negativa. ai riescono a riempire totalmente
2 quadretti au 4. Parqueeio motivo. Il valore
della tensione eiiioaca ai ottiene dividendo
sempre per 2 Il valore dei volt picco-pino.

Come vedasi. pur risultando la tensione picco- Chi avra provato a mleurare con un tester la
picco cosi elevata (80 volt). Il tester leggera appena resistenza ohmmloa. non sara riuscito a ricavare
Sii miiiivoli. Questo esempio risolverà l'enigma di alcun dato valido. infatti, misurando un altoparlan-
qual lettorl che, costruito lo STIMOLATORE POR- te da 8 ohm avrà rilevato una resistenza da 7 ohm,
_TAT|LE PER AGOPUNTURA LX.854. pubbllcltv pol mleurandone un altro modello con ldentlca
sul n. 98. ol hanno spedito Il loro montaggio atter- impedenza, avra scopano che quest'ultlmo rileva
mando che non iunzlonava correttamente, per II un valore ben diverso, ad esempio 5 ohm.
tatto che ln uaclta non rilevavano Bovolt, ma appe- Purtroppo. con un tester e possibile misurare
na 2-3 volt. solo li valore dl una "resistenze", ln quanto una
Sapendo ora che il segnale di uscita a costituito "impedenza". pur essendo ancora una grandezza
da picchi negativi eegulti da bravi impulsi positivi, espressa In ohm` va misurata utilizzando non una
risulterà evidente il motivo dl questo basso valore tensione continua` ma una tensione alternata slnu-
dl tensione iomlto dal tester e altrettanto evidente soldale con frequenza di 1.000 Hz.
cha, per valutare l'eeatta ampiezza dl tale segnala. Possedendo un oscilloscopio ed un normale ge-
e assolutamente necessario un oscilloscopio. neratore dl BF. e possibile ricavare I'asatta impe-
denza caratterlatica di qualsiasi altoparlante pro-
cedendo come segue:
MISURA IMPEDENZA DI UN ALTOPARLANTE
1 - Prendete II generatore di EF e sintonizzateio
Capita spesso dl trovarsi In presenza dl altopar- sulla irequenza dl 1.000 Hz onde elnusoldale.
lanti o cuiiie di cull non essendo specificata l'lm- 2 - Collegate l'uscita del generatore al vostro
pedenza caratteristica. non sl riesce a stabilire se altoparlante. Inserendo in serie una resistenza da
quest'ultlma r'leulta di 2,5 - 4 - 5 - 8 - 10 - 16 ohm. 100 ohm 1/2 watt (vedi R1 in tig. 20). Facciamo

82
mill!! Il

i" an 1105-'

Flø. 20 Per mlluure l'mllo valor. d'lrnpodonu dl un llloplrllnle e dl un! wllll.


00mm solo un. normale rulelonu da 100 ehm 1/2 well ed un gmnlou dl BF
llnlonlnalo sulla lrequmu dl 1.000 Hz onda llnuooldalc.

1 i Flg. 21 Collegare le mau del due well! sul lunnlnl-


i le doll'elløparllnle e qll ellrl due lormlnnll nulla ml-
llenu de 100 ohm, dovrele regole le manopola "mel-
Il lrnpleul uguale" dol gomrllon flno ad olloncn,
nullo .charme doll'oeclllowoplo, un ugnllø che copre
mlllmonle 0 quadrelll ln vertical., tenendo Il unilbl-
Illù ml 0.2 voll per dlvlllune.

preseme che ìl valore di questa resistenza non è 3 - Prendete I puntflli dell'oscillnscopio e ponete-
critico, quindi potrete sceglierla anche da 120- 150 li in parallele all'uscita del generatore di BF, collo-
ohmzèinvece molloimportantecontroilarnel'esal- candu la calza metallica del cavallo coassiale del-
to valore, perchè la tolleranza della resistenze si l'oscilloscopio, sull'uscita di “massa"del generalo~
ripercuoterà sul valore in ohm dell'altoparlanle; re BF4 Se invertirete questo collegamenlo,
quindi, non lidetevi del colore dei cedici. ma con- l'immagine che apparirà sullo schermo polrebbe
trollate che 1|)ClohmY non siano in pratica 90 0110 risultare "ondulate", perchè influenzata delle lre-
ohm. quenza dl rete a 50 Hz.

83
"OI "da ma. n

Flßfl Nonbecmdoplùhmlmpollwùlnplomugmlc'ddmdlfi
mmm!! punhlcddfolcfllosooplodopollnddmll1.doù.counmln
nguu. nlmumnu .mr-nm «mmm-u. Mim mom. adr-mamma.

»..-›.<›.1...N«››.

Flg. 23 Posto ll punhll wl- Flg. 24 Coni Iacendo aumonh-


l'llloparlanle, ll ugual' che n I'amplem In verilcal.. A
nppulri sullo schermo dell'0- quanto pumo dovrai. eonhn
aclllmoplo avrà una Impla- quunll quadrml o “Ilodu' dl
u limitata; per qunlo motivo, luddlvlllom copri Il llnusol-
dofvrole ruotm la manopola da (sono prnuml 4 noche che
'mllhlllìå "diede" dl 0.2 suddividono ll quadretto In 5
vol! per dlvlalom nulla ponm parti) a con Il Ionnula riporta-
lnhrlon. cloò 20 mllllvoh pu ll nt polrdc calcolar- I'lmpo-
MM. duna.
4- Ruotate la manopola del Tlme-Basedell'oecil- segnale che copre esattamente 1quadnlll in verll-
Ioscopio suila portata di 1 o 2 milllsecondl e la eele. li valore della tensione risulterà di:
frequenza del generatore su 1.000 Hz, in modo da
1x 0,2 : 1,4 volt generatore
ottenere sullo schema un'immagine come quella
visibile in tig. 21. Regolate l'ampiezza in uscita dal successivamente. ponendo Il puntale sulla bobina
generatore BF, in modo da coprire in verticale clr- mobile dell'aitopariante (vedi tig. 22) e posizio-
ca 6 quadretti. tenendo la manopola "sensibilità nando la manopola della sensibilità sulla portata
verticale" sulla portata 0,2 vott per dlvtalone. 20 mllttvelt divisione, se si riescono ad ottenere i
5- Ottenuta questa condizione, poneteil puntale quadretti a 1 tacca, l'ampiezza di tale segnale risul-
dell'oscilloscopio in parallelo ai due terminali d'in- terà di:
grasso dell'altoparlante (vedi tig. 22) e. cosi taoen~ SquadretltxZO : 100 mittlvott
do constatarete chela sinusoide che apparirà sullo muli/:5x1 :lmllltvott
schermo. avrà un'ampiezza notevolmente interiore
1M + 4 : 100 mllllvolt eutl'alløpalhnl.
(vedi tig. 23). tanto che risulterà necessario agire
sulla manopola della “sensibilità verticale" dell'o- Poichè latensione ai capi deli'altoparlanteàcai-
scllloscopio. portandola dagli attuali 0.2 volt xdivi- colate in miilivolt. mentre quella prelevata sull'u-
sione, a 20 mllllvolt a dtvtalene. scita del generatore in volt. dovremo convertire i
e - Aumentata I'ampiezza del segnale sullo mllllvolt In volt:
schermo (vedi tigA 24). non dovrete tar altro che 10021.” : 0,100'11" au .WMO
controllare ESATTAMENTE quanti quadretti in
verticale copre tale segnale. Se, per esempio, ia A questo punto. utll lzzando la tormula preceden-
sinusoide copre 6 quadretti e 2 tacche (vedi tig. temente riportata. otterremo:
24). l'ampiezza risulterà pari a 120 miilivolt. non 0.104) z (1,4 - (una) = amava
NOTA: Come potete constatare, sul vostrooscll-
loscoplo, all'intemo dl ogni quadretto dl suddivi- IIPORTAN'I'E
sione. sono presenti 5 tacche. Pertanto. se sullo Cercate di essere precisi neli'aaeguire le divisio-
schermo otteniamo una ampiezza di Squadretti e 2 ni supplementari dei quadretti posti In verticale
tacche e la sensibilità e di 20 millivolt per divisione, auli'osciiiosoopio. perche. se anziche leggere 5
l'emplezza di talesegnale peri Squadrettl risulterà: quadretti a 1 tacca come riportato nali'esemplo
0 l 20 Inlllhott : 1” mllltvotl precedente. II arrotonderete a 5 quadretti. ll valore
dali'impedenza non sarà lo stesso:
per le due tacche risulterà:
5 a 20 : 100 milllvott
20:5: 2mllltvelt : lmlllvolt
1oo=1.ooo = n.1 van
Amptazaatotale :110 + I = Hamilttvoll
non a 0,1) = (1.4- (1,1) = mean
1 - Avendo a disposizione l'amplezza del segnale
Vi ricordiamo dl attenuare semprequeste misure
presente in uscita dal generatore e quella presente
d'lmpedenza alla trequenza standard dl 1.000 Hz,
ai capi della bobina mobile dell'altoparlante, per
perche se proverete ad ettettuare la stessa misura
stabilire l'esatta impedenza si utilizzerà la seguen-
sulla frequenza di 300 Hz e di 3.000 Hz. constatare-
te formula:
te con stupore come, l'impedenza caratteristica
Z : (Rtxtla):(Vg-Va) cambi notevolmente
Ad esempio potreste trovare:
In CUI:
800 Hz Impedenza : 8,0 ehm
It1 :valorelnonmdellaraalatanapouaheerle 1.000": tmp-dann : lottm
ali'altepananh 8.000 Hz Impedenza : 0.1 ohm
Z : lmpedenn altoparlante alla trequenza di
1.000 Hz Questo conterma chela potenza erogata in usci-
tIa : valore di tendone rilevato al capi dell'alto- ta dal nostro ampliticatore subisce delle variazioni
parlante al mutare della trequenza acustica e poichè la po-
tlg = valoredltansienertlevateatl'uecttadelgane- tenza erogata in uscita in watt è legata all'impe-
ratore denza dell'altopariante, e sempre preferibile utiliz-
zare. su ampiiiicatori di elevata potenza. più alto-
Ammesso quindi che, collocando i puntali del- parlanti completi di tiltri adueotre vie bassi- medi
l'oscilloscopio in parallelo all'uscita dei generatore - acuti. diversamente avremo delle variazioni di
(vedi tig. 20) e tenendo la manopola della sensibili- potenza. per ettetto di questa variazioni d'impe-
tà sulla portata 0.2 vett x divisione. si ottenga un denza.

05
Se lo squlllo dal telefono ha una potenze più che SCHEMA ELETTRICO
sufficiente per essere udito in ogni stanza ail'lnter-
Lo schema elettrico di questo rlpetltore è molto
no dl un'abitazione, tale condizione non sempre sl
semplice, infatti, come vedasi in fig. 2, il tutto si
verifica nelle officine dove, e volte. Il rumore delle
riduce ad un solo integrato. id un fotoaccoppiato-
macchine è così assordante da coprirlo comple-
re. per isolare elettricamente la linea telefonica
tamente
dalla tensionedi rete, ad un Hexfetdi potenza, più
Per ovviare a questo inconveniente vi sono due
un relè a 12 volt.
possibilità: collegare alla linea telefonica un ac-
cessorio che consenta di azionare un campanello Iniziamo la descrizione di tale circuito dalle due
di maggior potenza, oppure installare una lampada boccoledi sinistra Indicata con la scritta "alla llnea
che, accendendosi ad intermittenza, indichi che il telefonlca" che. come dice la parola stessa. do-
vremo collegare in parallelo alla linea telelonlca.
telefono sta squillandc.
L'ínterruttore St/b. collegato in parallelo all'in-
Questa seconda soluzlone cl e stata suggerita da terruttore di rete S1/e. consentirà di ettlvare ll no-
un nostro anzlano lettore che, pur non lavorando in stro ripetitore ogniqualvolta forniremo tenslone al
un'dfticina assordante, deve tar fronte quotidia- circuito.
namente ad un altro inconveniente, cioè alla ne- Quando della linea telefonica giungeranno gli
cessità di portare una protesi acustica che spesso impulsi alternati necessari a far squlllare il nostro
a casa toglie per non consumarne le pile e. natu- telefono` questi. attraverso il condensatore CZ e la
ralmente` in tale condizione non riesce ed udire lo
squillo del telefono. Quindi solo facendo ricorso a
sensazioni visive, come, appunto, a quella della
lampade che si accende ad intermittenza, può ca-
pire che il telefono sta squillando.

ELENCO COMPONENTI LX.112


AI. i
H1 : 2.200 ohm 1/4 'lati
m
s a 'D l um c R2 : 12.000 ohm 1/4 watt
R3 : 100.000 ohm1/lvlatt

a .. .- R4 :100.000 ohm1/4vvltt
C1 : 410 mF elettr. 25 volt

ai» n.=
C! : 1 mF polleatara
C3 : 100.000 pF pollutafa
Cl : 10 mF alaltr. 25 volt
S un mu CS : 100.000 pF pollaatan
DS1 : 1N.4001
IIIFD 113 LS 1240 DS2 : 1N.4001
033 : 1N.4148
DS. : 1N.4007
Flg. 1 Connaaalonl dal fotooooop- HFT1 : helle! Ilpo IRFDJZS
pletora “431, dall'lntograto LS.1240 061 : fotoaocopplatora tlpo 40481
a doll'Haxfat 113. Come vodoal In fl- IC1 : L54240
gura. l due terrnlnlll dall'Helfot 123 RELE : role 12 volt 1 mmblo
oollogltl aulamo, ooatltulaoono ll T1 : trasformatore prlm. mvolt
Draln a, dal lato oppoato, trovavamo sec. 12 + 12 volt 0.5 ampar (n.20)
logicamente Il Sourga e Il Gata. S1a-S1b : dopplo davlatora

86
resistenza Rf, giungeranno sugli ingressi 8-1 dai- provvederà ad eccitare il relè posto in aerie sul suo
l'Integrato l . un L81240` utilizzato normalmente drain e, cosi lacendo. si chiuderanno i contatti al
nel telefoni elettronici come rivelatore di squillo e carico esterno. che può essere costituito da una
generatore di note a due toniÀ lampadina, oppure da un campanello supplemen-
il segnale così ottenuto sui piedini di uscita 5-2, tare.
verrà applicato al diodo emettitore presente all'in- Per alimentare || fotoaccoppiatore e I'Hexiet p0-
terno di un normale iotoaccopplatore tipo 4N37, o tremo utilizzare qualsiasi tensione contlnua non
equivalente. che nello schema elettrico abbiamo stabilizzata compresa tra I 14 e I 18 volt; pertanto.
siglato 0014 come vedasi nello schema elettrico. sul secondario
ll iototransistor presente ali'interno di questo 12+12 volt del trasformatore T1 collegheremo due
stesso iotoaccopplatore captare, sotto forma dl normali diodi ai silicio DSf - D82 per raddrlzzare le
lmpuial luminosi. questo segnale e lo convenire due semionde, che poi iiltreremo con il condensa-
nuovamente In una tensione. che potremo preleva- tore eiettroiitlco C1 da 470 mF.
re al capi della resistenza R4. posta sul suo emettl- in pratica. quello che otteniamo e solo una ecci-
tore. per polarizzare ii gate delI'Hexfet dl potenza tazione dei relè per tutto il tempo In cui squilla il
HFl'f. Quest'ultimol ponendosi ln conduzione. telefono e la dlaeccltazione dei rele durante la pau-

Polchè nelle oiilcine e in altri ambienti particolarmente rumorosi lo


squillo dei telefono non è sempre facilmente percepibile e d'aitronde
non è possibile aumentare oltre Il Ilmlle massimo II volume del cam-
panello. vl presentiamo un progetto In grado di attivare una lampadi-
na di segnalazione o di pilotare un campanello dl maggior potenza.

Flg. I Schema elettvioo.

87
Fly. 4 In questo dlugno rbulhno vlalbll lo
eonnnulonl damnmlhdun monume-
n o sul doppio dovlaloro 81. lduo Illl vldhl"
sulla doom dl 81 andranno I oolløganl Il due
Illlddllllnolbldmpofllhbuooldr
lx 712 nuim liattrimicau O

Fotodlunodaltanti protettplchemontla- Figi Disegnoagrandazzanaùlraledel


mo a collaudi-no prima il pescara alla chwfloatampatochebmlfliolontoeee-
atempa. mm.

aa tra uno squillo e l'altro. Quindi. per ottenere un Come vedesl In tig. i. II terminale D di questo
suono o l'accenaione dl una lampada. dovremo componente e facilmente individuabile, perchè fa
collegare sui contatti di uscite dello stesso relè una capo ai due terminali cortocircuitetl tra lorol quin-
lampadina da 220 volt. o un campanello, che lun- di, quando lo inaerirete sul circuito stampato, ri-
zionìno direttamente sulla tensione di rete a 220 cordate di rivolgere questi due terminali verso il
volt. relè.
E owio che su tale uscita potremo inserire anche Potrete quindi iissere il relè ed inserire nel due
Il primario di un qualsiasi trasfonnaitore` per ali- zoccoli l'inteqrato L81240 con la tacca dl rllerl-
mentare con Il suo secondario a bassa tensione mento rivolta verso la R1 e il iotoaccoppiatore
(12-24 volt) un campanello idoneo a funzionare 4N37 con il piccolo punto di riferimento rivolto
con tele voltaggio; nel caso poi riteniate che la verso 04.
vostra officina sia tanto rumorosa che anche que- Collegate poi sui terminali delle due morsettiere
ato secondo suono risulterà insufficiente. potrete il secondario del trasformatore T1. una lampadina
sempre collegare un piccolo clacson, anche se a 220 volt e il doppio deviatore St come vedeei In
riteniamo questa la soluzione "estrema". fig. 1.
Une volta congiunti i due fill posti sulla destra del
circuito alla linee telefonica. Il vostro ripetitore te-
lefonico sara pronto a svolgere le sue mansioni.
SCHEMA PRATICO
Se volete verificano vi basterà chiedere ad un
Per la realizzazione pratica di questo progetto amico di iormare il vostro numero telefonico. e.
dovrete montare sul circuito stampato siglato cosi iacendo. potrete constatare che ad ogni squil-
LX.712 tutti i componenti, come vedesi in ilg. 3. lo la lampadine si accendere.
VI consigliamo di iniziare dei due zoccoli dell'in-
tegrato lC1 e del fotoaccoppiatore 061, per passa- COSTO DI REALIZZAZIONE
re poi alle poche resistenze e ai diodi. che dovrete
collocare conia fascia che ccntoma il corpo posi- Il kit LX.712completo di tutti i componenti visibl-
zionata come chiaramente visibile nello schema ll In tig. 3, con l'aggiunta del trasformatore di ali-
pratico. mentazione n. 26. di due zoccoli e dei doppio de-
Proseguendo nel montaggio. Inserirete le due viatore L. 28.000
morsetliere sul lato sinistro dello schema pratico, i
Il circuito stampato LXJl 2 L. 1.300
due condensatori elettrolitici rispettando la polari-
te dei terminali` dopodichè potrete saldare sul cir- Nei prezzi sopraindicati non sonoincluse le spe-
cuito stampato i'Hexfet. se postali di spedizione a domicilio.
i due progetti che vi presentiamo, originariamen- Osseeslonato dell'lmprendlblle grillo, Sganaaola
te cl iurono commissionati da "un gruppo teatrale decise dl concedersi una "meritata" vacanze in cit-
romagnolo", che ae ne doveva servire durante la tà, sperando dl recuperare il sonno perduto nella
rappresentazione dl una commedia lncentrata aul- confortevole e "silenziose" villa dl un ricco paren-
le disavventure dl uno sprovveduto boaro dl nome to.
Sqanucla. perseguitato dalla cattiva sorte. che dl A questo punto al noetrl amici teetrantl serviva
notte non riusciva ad addormentarsi per ll verso un dispositivo che almulaeeo lo egocclolio deil'ac-
prodotto da un Invisibile grillo, che, inspiegabil- que, che doveva turbare deilnltlvemente ll nonno e
mente. ceseava non appena egli accendeva le luce. l "nervi" del neutro aiortunato boaro. À
per riprendere più insistente ed lneopportebile che Le commedia e cul iummo invitati ad assistere
mai. allorquando. allnlio dalla vena ricerca del per aver risolto Il problema del l'orlllo" e della
l'cucino torturatore". Sgeneeola spegneve la luce. "goccia d'ecque", non solo cl diverti moltissimo.

L'elettronlca non serve soltanto per realizzare robot ad uso Indu-


striale. ma puo essere anche volta ad applicazioni più modeste, come
nel caao dei due progetti che ora vi presentiamo, che potrete utilizze-
re per lare un simpatico scherzo ai vostri amici.

- I' DUE PROGETTI fatti Ile


À-o w

MWIAIUIY!

Fifl. 1 Schemi elellìloo del flflilo e delle.


v RS : 500 ohm trimmer DS3 : diodo "4.4140
RG : 22mm 1/4 watt D84 : diodo 1N.4148
ELENCO COMPONENTI LX.11I C1 = 100 mF elottr. 10 volt TR1 : NPN 56.231
62 : 1 mF elettr. 63 volt IC1 : 00.4060
R1 : 22.000 ohm 1/4vett C3 : 10.000 pF poliestere ALTOPARLANTE 0 ohm 0,1 'Illt
R2 : 22.000 ohm 1/4vmlt Fill : iotoreelstenu S1 : lntemmors
R3 : 100.000 ohm lllvlltt 081 : diodo "4.4140 J1 : ponticello
R4 : 10.000 ohm 1/4 vmt 082 : diodo "1.4140 J! : ponticello
ma cl diede anche I'idea dl proporrequestl sempli-
cl dispositivi al nostri lettori che desiderino diver-
tirsi e “molestare” iamillari ed amici a cui. owia-
mente. non deve iar difetto una buona dose di
humour.
Questi due progetti quindi possono avere due
sole applicazioni pratiche, I'una in ambito teatrale,
l'altra come scherzo line a se stesso, oltre natural-
mente a rispondere alle esigenze dl tutti coloro che
ci richiedono la pubblicazione di progetti semplici
e di veloce esecuzione.

IL GRILLO E LA CICALA
Il circuito riportato in tig. 1 consentedl ottenere.
oltre al canto del grillo, anche quello della cicala.
ed è predisposto in modo che ll suono cessi non
appena si accende la luce e riprenda quando la si
spegne.

:sciimzo ›
Per ottenere questi due suoni, la pausa. e il lun-
zionamento in assenza di luce` occorrono un solo
integrato 00.4060, una iotoresistenza ed un tran-
sistor per ampiiiicare il segnale di BF generato.
L'integrato lCi viene sfruttato come generatore
di note e modulatore d'ampiezza.
i valori delle due resistenze e del condensatore
applicati sui piedini 9-10-11. perrnettonodiottene-
re una lrequanza di circa 2.400 Hz. che verra modu~
late in AM dei diodi applicati sul pledinl 4-1-13.
Dai due ponticelli J1 e J2. col quali cortocircuito-
remo i dlodl DSZ-DSS. riceviamo Invece i diversi
suoni:
J1 chiuso o .l'2 chiuso : Grillo intermittente
.lt aperto o Ji citiule : Grillo continuo
Jt ehluoo o J2 aperto : Cicala continuo

Il segnale generato raggiungerà la base del tran-


sister TR1, dal cui emettitore lo preleveremo per
Ouecto progetto che genera li vor- applicarld all'altoparlante in miniatura da 8 ohm.
eo dei grillo e dalla cicala verra rac- II trimmer R5, posto in serie ail'aiteperlante, ser-
chluoe, mlcme alla pila da 9 volt. ve per dosare il livello del volume
.niro un piccolo mobiletto piloti- Per iar oscillare l'integrato è indispensabile che
co. Sl noilno ln bauo a alnlltn i il piedino 12si trovi a livello logico 0 (cioè cortocir-
due ilil cho collegano al circuito cuitato a massa). mentre per bloccarlo dovremo
stampato la ioioreolatonu FRI. owiamente portarlo al livello logico opposto. 1.
cioe collegarlo al positivo di alimentazione.
Per ottenere automaticamente queste due
commutazioni dal livello logico Oai livello logico l,

91
M
:JH
q. 2 Ccnmulonl ddl'lnlogriw
60.4000 vlßll dlll'lllo a dal trim!-
mr 56.231 mu lnvocu dal bano,
dal dll IIIO In cul l hnnlnlll MIC'-
ncono dall'lnvoluem plnfleo.

mi SdmnlpnflcolllmonhggloJ..
Iolembhnu FR! vlslbllc In buio I lill-
nn lndrl "sum lull- plmo del mobllø
plufloo. Inanndo no! due eonnfltovl J1-
Jìgllnppmlfl lplnohlølomrnnmlnd-
'ml suoni.

l m I l I
I I
:muso mnin

Emmllpnunhnmonugglo Flgl Spochndolonpkwflowl


ulllmlìo Il progetto che vl 90t- pomlodll .I1-JZ a duna, ll drama Il
ri,oneurlndolflolorulmn,dloì- chiudo. lpoøhndolc I llnlnrl com.
Mmllvonodolgfillnoddla dal.. iulm In flgurl. Il cpu.
utilizzeremo una normale lotoresistenza collegata elevata, risulta in pratica un circuito l'aperto" e
In parallelo al condensatore elettrolitico 02. perciò, tramite la resistenza H1, ll piedino 5 dl i01-
Quando la luce colpire la superficie della fotore- A sl porterà a livello logico 1 e l'osclllatore potra
eistenza, la sua resistenza ohmmica si abbassare lunzlonare.
tanto da portare a livello logico 1 il piedino 12 di Volendo e anche poeelblle sostituire questa loto-
lCZ, bloccandone Il lunzlonamento. resietenza con un deviatore che cortocirculti a
Ponendo la iotoresistenza al buio, questa assu- massa, oppure soolleghl da massa tale piedino.
merà un valore ohrnrnico molto alto (circa 1 mega- Gli Impulsl ad onda quadra generati da questo
ohm). pertanto Il condensatore elettrolitico 01. oscillatore tramite il condensatore C4 ed Il diodo
non risultando più cortocircuitato dalla lotoreel'- DS1, sbloccheranno l'oscillatore sinusoìdale
stenza FR1, potra caricarsi; cosl facendo. ll auo lC1/D a 700 Hz, da cui prelevaremo ll segnale per
terminale negativo risulterà a livello logico 0 (cioe ampllllcarlo tramite i tre translator TR1-TR2-TR1
cortocircuitato a massa) ed in tale condizione si II trimmer R6 servirà, In tale circuito, per tener
portare anche Il piedino 12 dl lCt, che pertanto bloccato l'oscillatore a 700 Hz, in assenza degli
potrà oscillare. impulsi ad onda quadra generati dall'oscillatore ad
Per alimentare questo semplice circuito e sutti- onda quadra, e per lario eccitare solo In presenza
ciente una normale pila da radio a 9 volt, in quanto di questi impulsi; cosi facendo si otterrà esatta-
il suo assorbimento e veramente irrisorio 0,8 mil- mente il caratteristico suono smorzato delle goc-
liamper a riposo e clrca 15 milliamper in presenza cia d'acqua.
di suono. Anche per l'alimentazlone di questo circuito uti-
lizzeremo una normale pila da 9 volt, in quanto ll
consumo risulta irrlsorio.0,5 milliamperln assenza
di suono e 10 milliamper circa in prmnm del ca-
ratteristico toc-toc.
LA GOCCIA WACOUA Con questi due circuiti avrete la possibilita di
ll circuito riportato in llg. 2 consente di ottenere appurare come e possibile eccitare o diseccitare
duediversi oscillatori BF sfruttando semplicemen-
il caratteristico suono della goccia d'acqua che
cade ed anche in questo caso tale "alleno" cessare
te i livelli logici 0 e 1 ed anche come sia semplice
modificare la lrequenza. applicando. in parallelo al
in presenza di luce e riprendere In essenza di luce.
condensatore gle presente, un altro di diversa ca-
Per realizzare questo circuito ci occorre un solo
integrato tlpo CDAOH e tre transistor per amplifi-
paclta.
care ll segnaiedl BF. oltre ad un piccolo altoparlan-
te del diametro minimo dl 5 centimetri. Sconsi-
gliamo di utlllzzare altoparlanti ancora più piccoli
perche. cosi facendo, il suono della goccia risulte-
rebbe troppo metallico. REALIZZAZIONE PRATICA
l primi tre nand (vedi lC1/A - lOi/B - lC1/C)
presenti all'intemo dell'lntegrato 00.4011. sono Seguendo i'ordine prescelto nella presentazione
utilizzati per ottenere un oscillatore ad onda qua- dei due schemi elettrici. iniziamo a descrivere il
dra la cui lrequenza si aggira intorno ai 0,6 Hz montaggio del circuito Grillo/Cicalav per passare
circa; tale oscillatore servira per eccitare ogni 1.6 poi a quello della Goccia d'acqua.
secondi l'osclllatore sinusoidale a 700 Hz. ottenuto Per realizzare il primo ci siamo serviti delclrculto
siruttando il quarto nand IC1/D. che sere quello stampato LX.718.
che produrre Il caratteristico suono della goccia Su questo circuito. come vedasi nello schema
d'acqua. - pratico di tig. 4, vi consigliamo dl montare per
Anche in questo circuito sara presente una loto- primo lo zoccolo dell'lntegrato IC1, pol tutte le
resistenza che provvedere a bloccare il suono In resistenzev inline i condensatori e l diodi.
presenza di luce e ad attivarlo non appena la luce Per questi ultimi dovrete controllare da che lato
verra spenta o la lotoreeistenza coperta da una del corpo è presente la lascia colorata che cen-
mano. traddistingue il catodo (vedi lig. 5), per rlvolgerla
lniattl l'osciilatore a 0,6 Hz tunzionera solo se Il comechiaramente vlslblle nello schema pratico; se
piedino 5 di IC1/A verra a trovarsi a livello logico 1 collocherete questi diodi In sensoinverso, il circui-
e si spegnere quando Il livello logico risultare 0. to non potra funzionare.
Pertanto. quando la lotoresistenza viene colpita Potrete invece collocare i terminali della fotore-
dalla luce. abbassandosi notevolmente la sua resi- slstenza in qualsiasi verso, mentredovrete rivolge-
stenza, cortocircuita a massa il piedino 5 di IC1-A, re la parte piana del corpo del transistor TR1 verao
bloccando l'osclllatore, quando invece la totoreai- ll trimmer R5. per non invertire sullo stampato l
stenza e al buio. preuntando una resistenza molto terminali E-B›C.

93
mischollllilttrleodoloirwltodloli-
lonodetlagecclad'ecque.

MNCO COMPONENfl LXJIT


Vicino ai diodi DS1 e D82, inserite i due spinotti 00.000 ehm 1/4 watt
J1 e J2 che. In seguito. cortocircuiterete con iedue ,1 megaohm 1/4 wltt
prese femmine dl cortocircuito presenti nel kitA 00.000 ohm 1/4 Witt
0.000 ehm 1/4 wait
Terminato Il montaggiol potrete inserire nello
22.000 ohm 1/4 wlii
loccolo I'integreto CDAOGO, rivolgendo la teocadì megaoilm trimmer
riierimento presente su un solo lato dei corpo ver- 68.000 ohm 1/4 watt
ao il diodo D81. 0.000 ohm 1/4 vllfl
Per I'attecco pila raccomandiamo di non inverti- .000 ohm 1/4 watt
re il tllo rosso (positivo) con quello nero (negativo), 100 ohm trimmer
perchè. ellmentendolo In senso inverso, i'lntegreto mF poliestere
andre Immediatamente iuorl uso. 220.000 pF polini!!!
Se non avrete commesso nessuno di questi erro- 00 mF elettr. 16 volt
.700 pF poliestere
ri, Il circuito funzionerà ímmedlemente, iniatti sarà
.300 pF poliestere
auiiiclente iornirgil tensione tremite i'interruttore .300 pF poliestere
SI. oacurnre con une meno o un cartoncino le .000 pF poliestere
iotoreeiatenza, per udire subito Il caratteristico 0.000 pF poliestere
verso dei grillo o delle cicale. e seconde di come 1 mF elettr. 16 voli
avrete cortocircuitato l ponticelli Ji e J2À FR1 _ iotoleslsiefln
Agendo sul trl'mmer R5 potrete veriare l'intensità DSi : diodo "1.4148
dei suono emesso dali'altoparlante cercando di DS2: diodo 1N.4140
non esagerare` a meno che non desideriete vere- 1111- NPN BC.231
-
mente stordire il malcapitato che aotteporrete a
queste innocue “torture”.
Togliendo sopra alle iotoresiatenze il cartonci-
no, il suono cesserà immediatamenteV
Poichè la iotoresistenza può anche essere collo-
cata ad una certa distanze dal resto del circuito
tremite due iili, potrete benissimo utilizzare questo
"scherzo" collocando le ecatoia contenente II cir-

94
"n .

6040"

Flg. 8 Connoulonl doll'lnhgmo l


all'aflo o dol trauma' vllfl lune. dal
m

Folo dl uno dol p'oløtlpl dl nel


montati, che pu quanto um-
plla abbiamo comunqu. lol-
lopoflø I nonndl collaudi.

Flg. 1 Schema pratico dl mon-


llfilo. Non dhnonllcfllvl dl
Mir. Il ponfledlo vlllblll
In Il il o Cl 0 dl colloca"
tutti l trlnllllor con Il parto
pllnl rivoli. vm Il condon-
uiou C9 paio orluunhl-
mont'. Como flpomto noil'nr-
flcolc, Il clreullo funzioni win
“curando u lolanzlmm.
cui lato contornato da una taecla a colori andrl
rivolto come chiaramente indicato nello schema
pratico di tig. 7.
Per ultimo montate i tre transistor cercando dl
non contendere í due NPN tipo 50237 con Il PNP
tipo 56238, collocandoll con la parte plana rivolta
come visibile nello stesso schema pratico.
Per terminare il progetto manca solo il collega-
mento delia totoresistenza. deli'altopariante e del-
la presa pila dei 9 volt.
Come già detto in precedenza, dovrete tare at-
tenzione al tilo rosso (positivo) e e quello nero
(negativo). per non Invertlre la polarità dl alimenta-
zione au tutto il circuito.
Terminato Il montaggio dl tutti l componenti,
potrete inserire nello zoccolo l'integrato CD.4011,
con la tacca di riterimento presente au un lato del
corpo rivolta verso l'esterno dei circuito e. inline,
tornire tensione a tutto il circuito che, per tunzio-
nare correttamente, a ditterenza del primo proget-
tov necesslta di una semplice taratura.
A questo punto, se il circuito emette una nota dl
BF (non certo simile alla goccia dell'acqua) dovre-
te ruotare il trimmer R6 tino a larla cessare. e otte-
nuta questa condizione coprite con una cartonci-
no le totoresietenza: subito ai dovrà udire Il suono
della goccia, mentre scoprendo la totoresletenza Il
suono dovrà ovvlemente cessare.
Potrete subito constatare quanto sia esilarante
Anche quanto progetto complo- questo progetto se. di sera, all'insaputa dei vostri
to dl pila troverà posto entro un tamiliari. lo collocnerete in cucina.
Qpeatte. piccolo mable Meo. Non appena qualcuno spegnere la luce udirà il
suono prodotto dalla goccia e andrà a controllare I
mbinetti dell'acqua chiudendoli con torza, ma una
volta riepenta la luce, sentirà nuovamente lo strano
culto copra ad un armadio, e tenendo la totoreel- agocciolio e. dopo aver riscontrato ancora una vol-
ta che i rubinetti sono pertettamente asciutti, scru-
atenza In un'altra stanza per poterle azionare a
tera invano il soffitto, controllerà la tenuta di tutti
vostro piacimento.
gli elettrodomestici. finchè vol Incapacldl trattene-
Per il secondo progetto dovrete utilizzare Il cir-
re oitre le risa. non svelerete Il vostro segreto.
cuito stampato siglato LX.117.
Anche In questo caso vi consigliamo di iniziare il
montaggio dallo zoccolo per l'integrato, seguito da
tutte le resistenze, Il trimmer. e tutti l condensatori
al poliestere. COSTO DI REALIZZAZIONE
Poichè I valori lmprecai sull'lnvolucro poeeono Il ltlt LX.718 che simula il verso del grillo e della
essere espressi in nanotarad o mlcrotarad. perl cicala. completo dl tutto il materiale visibile In tig.
meno esperti indichiamo qui di seguito le due poe- 3. con l'aggiunta di un mobile plastico PP4 e dello
sibilità: zoccolo per i'integrato CD.........4060m... L. 16.500
1mF :1 Il circuito stampato siglato LX.718 . L. 1.800
m.mpF:ml:.z
10.000pF:1th :,01 li klt LX.717 che simula ii suono delle goccia
ßmsßnl :.Ull d'acque. completo di tutti i componenti visibili in
uoopr=4n1 :non tig. 7. con l'aggiunta di un mobile piaatloo PP4 e
3.300pF:3n¦| :3038 dello zoccolo per l'Integrato CD.4011 L. 17.500

Dopo i condensatori al poliestere, inserite I con- ll circuito stampato siglato LX.111 L. 1.800
denaatorl elettrolltlcí 03 e 69 rispettando la polari- Nei prezzi sopraindicati non sono lncluce leape-
tà dei terminali, coai come per l diodl DS1-D82, il se poetali di spedizione a domicilio.
CONSIGLI eMODIFIGI'IE 5-?
su progetti da noi pubblicati

iišlaà-
Le note che riportiamo servonoa risolvere quelle
piccole anomalie che si presentano In un montag-
gio a causa di una esagerata tolleranza. anche di
un solo componente.
Purtroppo questi inconvenienti li possiamo ri-
scontrare solo ed esclusivamente quando ricevia-
mo in riparazione un montaggio "ribelle". intatti.
ogni nostro progetto. prima di essere pubblicato
sulla rivlsta. viene sempre collaudato preventlva-
mente. realizzandone almeno 10-11 prototipi. ese-
guiti con gli stessi componenti inseriti nei kit e /
questa operazione serve proprio ad eliminare ogni 1616 (CDAOZQ) che capta un impulso apurio dal-
possibile anomalia di lunzionamento del progetto l'uacita di lC15/A. Per eliminare questo impulso
stesso. spurio. a suftlclente collegare tra il piedino 1 dl
Pertanto. solo ricevendo il circuito "ribelle" pos- lC16 e la massa (vedi llg. 1) un condensatore da
alamo scoprire se avete Inserito un componente 220 pF.
diverso da quello da noi lornlto e stabilire se la
causa dipende da questo e non piuttosto. come
accade il più delle volte. da semplici errori dl mon-
taggio.
Ad esempio alcuni lettori ci hanno inviato dei
ricevitori LX.555 affermando che. pur avendoli
montati perlettamente ed eseguito saldature a re-
gola d'arte. non riescono a farli lunzionare in alcun
modo.
Un rapido controllo ed abbiamo scoperto çhe in
questi montaggi, sull'involucro del condensatore
ceramico 025. il cui valore deve risultare da 1l0pF.
e scritto eflettivamente 180. ma poichè in questo
caso si tratta di condensatori GIAPPONESI. tale
dicitura signiiica: 1! o NESSUN 0 (zoro). e perclù e
stata inserita una capacita di 1a pF.anzichèdi180;
lntatti i giapponesi. 180 pF lo siglano 181. cloo 1!
pF più 1 zare.
Per evitare antipatlcl errori neti'lndi
Sempre a proposito di questo condensatore. ne
valorl del componenti. come ad esempio l'In
abbiamo trovati anche siglati 102 pFo 103pF. echi
tuta mlualone o aggiunta di uno 0. abbiam
li ha montati avra logicamente pensato cha 2 03 pF controllato passo per paaao tutte le llete.
su 180 pF rappresentano uno scarto trascurabile; composizione. alla correzioni e da tall sezioniÀ
purtroppo. come abbiamo spiegato. 182 signilica
_quolladl montagglo. Flducloal dI averevltato
18 più 2 zeri. cioe 1.000 pF. ed analogamente 1" 'alasl errore nella llsta del component!l a
corrisponde ad una capacita di 16.000 t mmpate cl accorgiamo della presenza dl NUM
Il compito di questa rubrica e proprio quello di VARIATI nel COSTI DI REALIZZÀZONI.
risolvere questi Inconvenienti. causati da una resi-
stenza. un condensatore. ecc.. pertanto. rlportan-
provvediamo subito a correggere: i
do questa note. vogliamo mettere chiunque nelle a pag. 52 Il costo del dischetto del Sistema
condizioni di lar lunzionare il proprio progetto. rltivo SOME non è dl L. 6.000. ma di L. UJII
senza doverlo inviare al nostro laboratorio. caso ae ll tipograio avesse aggiunto
.molle toglierlo. non cl saremmo allrettatl.
AuAuzzA'ronE anAFlco oi er - Lun ora. a rlportare tale correzionel). .4
(m. se) aggiungiamo che. a pag. 28. Il trasformatoril
Abbiamo riscontrato in diversi montaggi delle alimentazione non e ll n. 34. bensi il nJl. come
“lnstabllita” d'immaglna sullo schermo Tv, come appare evidente nella lista
se questa non tosse minimamente sincronizzato.
Questo inconveniente e causato dall'integrato

97
OONTAOIHI A PLL - LXJII (liv. 00) Terran alarm.: m olePLAv Lco
uma-us (fiv. 100)
Se non rluscltea tar apparireeul display lI nume-
ro 1.500 pur ruotando totalmente il trimmer H27 Se non rlusclte ad azzerare il vostro tester` Ia
(applicando owìamente i 50 H: eull'ingresso). do› colpa non e del circuito ma dei due diodi DSl -DSZ,
vrete solamente correggere il valore della resisten- che hanno una corrente inversa maggiore dl 10
1a R28. portandola dagli attuali 100.000 ohm a acli nanoamper (0.000.000018 amper). Poichè 18 na-
150.000 ohm. noamner è une corrente massima che rientra nelle
Se invece il numero di giri massimo non riesce a normali caratteristiche di tall diodi, per eliminare
superare i 7.000 girll dovrete variare II valore della questo inconveniente, anziche sostituirli con altri
resistenza R14. ponandola dagli attuali 10.000 che potrebbero possedere le stesse caratteristi-
ohm a soli 5.000 ohm. che. consigliamo di sostituirli subito con due tran-
aietor 30.209 collegati come vedasi in lig. 2
Gli amettitori dei due transistor non vanno colle-
uu onoano cui suona oa aoLo - uLut gati.
(in. m)
Non sempre la causa di una anomalia è dovuta ad
una "tolleranza" di una resistenza o al valore errato
dl un condensatore, a volte e il tipogralo che crea. H9.:
seppure involontariamente, degli errori, che :lug-
gono purtroppo anche ai correttori.
Così, a pag. 71, la resistenza R215. indicata
120.000 ohm, e di valore errato. poiche ll suo esatto
valore e di 120 ohm.

ludico acueone Pen Luci - ume


(uv. ae)
ll circuito e perfetto, ìnlattí abbiamo scopano
che gli inconvenienti riscontrati da alcuni lettori
sono dovuti al tatto che questi ultimi hanno colla-
gato la resistenze R1 alla placchetta "eensore"con
1 metro di filo, mentre altri hanno appoggiato sulla
parete nuda del muro una placca metallica di
10x10 cm.
Nel primo caso, un iilo cosi lungo capte del reai-
duo dl alternata, quindi la lampada al accende da
sola. ll collegamento tra la resistenza R1 e la plac- SUPERIICROFONO per I'lacolto I DISTANZA
chetta non dava rlaultare più lungo dl 2 cm.. LXJOG (rlv. 100)
Nel secondo caso, anche se il muro risulta un Chi ci telelona dicendo che. tenendo la cullla sul
cattivo conduttorel riesce ugualmentea ieracorre- tavolo, questa “lischia tremendamente" e quindi e
re la debole corrente necessaria per Innescare la. Inutlle metteraela in testa. rispondiamo che tutto
lampada. Pertanto. preciaiamo che questa plac- cio e normale.
chetta e bene non risulti più grande di una moneta Se provate a tenere Ia culiía bene appoggiata
da 100 lire e logicamente conviene montana su di sulle orecchie. questo inconveniente sparirà . ln-
un supporto perlettemente isolante. latti, e sulliciente che dalla cullia esca un debella-
sirno segnale perchè il microiono lo capti e lo ri-
cuoca Pu.: m-co m eafrenla a tz mi _ amplilichi` causando questo elletto. chiamato
uaar! (m. ao) "Larsen".
Se poi non avete completato II microfono con un
A quei lettori che ci hanno scritto dicendo che, imbuto direzionale. è normale che capti i suoni
anche chiudendo il ponticello P1, non riescono ad provenienti dai retro (cioe dalla cuffie).
ottenere in uscita 120milflemper, rispondiamo che Volendo` e possibile ridurre l'amplilicazlone ab-
potranno ottenere tale corrente sostituendo Ii bassando il valore della resistenza R17, ma non e
condensatore 62 da 1.000 p_F con uno da 10.000 consigliabile; meglio mettere due padiglioni di
pF. gomma sulle cutlie. in modo da evitare che da
Chl invece ottiene la corrente richiesta con aoli queste ai possano propagare all'esterno dei suoni
1.000 pF. non lo loetitulaca. amplificati.
CZ-MCB
' -msURATORE DI INTENSITÀ ~_;.'
' I CAMPO
mORBTOMO mmm
Il.. 'm0
PUO 0m OCME:

'Lunyu
MALIZIATORE m Mills. FREQUENZIIE'I'IIO “MEMINE
I" "UT" mmm emma m0
mmm num caunmn camma

MITTO'EIRO VOBULATDRE “UMTOIE INTENSITÀ


IERICTOÉTEI SHEEP!!! FILO STIEIIG'I'N ITER
SEMPLICE SIGNAL TRACER
Sti. Orallø Strano!! - CATANIA
unu n.
Vl Invio il progetto di un SIGNAL TRAOER vera- .mb .r S
mente utlle a tuttl coloro che sl dedicano alla ripa-
razione dl radio o dl amplltlcatori dl AF o dl BF sul
dlversi stadi del circuito sotto esame. e che. come
vedasi anche dallo schema elettrico, ha il pregio di
.::" ß n
essere compatto e molto versatile.
II let FT1, un MPFttOZ. viene utilizzato in tale MPF 102
LM 380
clrculto come stadio separatore' intatti la sua alta
impedenza d'lngresso (10 megaohm), consente di'
collegarlo direttamente sul "punto in esame" senza
caricarlo. Il segnale presente sul source di FT1.
tramite il condensatore CZ da 100.000 pF, viene
applicato sul piedino d'ingresao2di lCt , un ampli-
tlcatore dl media potenza LM1380,s1ruttato per pi›
Iotara direttamente un piccolo altoparlante da 8
ohm 1/2 watt. Il diodo DS1 collegato tra l'ingresso
3ROGETTI
2 di Ict e la massa, serve per rivelare eventuali
segnali dl AF o di BF modulati In AM. o l'ellicienza di un preamplificatore` basta collegeV
Per utilizzare correttamente questo SIGNAL re la pinzetta a coccodrillo alla massa del circuito
TFIACER occorre collegare sull'antrata un cavetto in esame. e Il puntale a "monte" e a "valle". cioè
schermate. rammentando che la calza metalli- prima e dopo. del transistor sospettato di essere
ca va collegata a massa; all'estremità opposta del guasto: se il segnale ampliiicato dal SIGNAL
TRACER è presente solo a "valle", cioè prima del
cavetto schermato, potremo saldare una pinzetta a
coccodrillo sulla calza metallica e un puntale (ad transistor e non dopo, signitice che quel transistor
esempio quello dl un vecchio tester) sul condutttr e certamente difettoso e occorre sostituirlo.
re centrale: certamente da questo piccolo circuito Peralimentare il circuito si puo usare una pila da
non si possono pretendere dei suoni ad alta iedel- 9 voltA
ta, ma, d'altra parte. non è questo il motivo percui e
nato: intatti serve per seguire il segnale di Bassa NOTE REDAZIONALI
Frequenza o dl Radio Frequenza In circuiti guastl. Il lat FT1 puo essere sostltuito anche da altri lat
Volendo per esempio controllare gli stadl ampli- tipo BF.245, 2N.3819, 2N.5245, tenendo conto dal-
Iicatori dl media frequenza in una radioa transistor la eventuali dillerenli piedinatura.

R4 : 300 otim 1/4 vvatt 00 : 220 mF eletti. 16 voIt


ELENCO COMPONENTI ct = 210.000 pF peuutm 081 : dlodo 1N.014
C2 : 100.000 pF a dlaoo FT1 : FET tlpo MPFJM
R1 : 100.000 ohm1/4 vratt OS :100.000 pF a dlaoo Ict : Integrato LMJOO
R2 : 10 maøaotln 1/0 watt cl : 100 mF olettr. 16 volt St : Interruttore
R3 : 2M ohm 1/4 'att 05 : 41 mF alattr. 10 volt Altoparlante I ohm 1/2 walt

100
In questa rubrica presentiamo schemi che
molti lettori cl inviano quotidianamente. ace-
gllendo tra questi I più validi ed Interessanti.
Per ovvl motlvl di tempo e reperibilità del
materlall non poniamo “provare” questi
acheml, quindl per l| loro tunzlonamento ci
attldlamo alla aerleta delI'Autore. Da parte
nostra, controiilamo aolo ae Il clrculto teo-
ricamente può risultare tunzlonante. com-
pletandolo, dove e necessario, dl una nota
redazionale.

IIIGITI

ELENCO COMPONENTI
R1 : 100 ohm 2 watt
H2 : 1 ohm 2 watt
R3 : 100 ohm trimmer
R4 : 1illoitm1/2 watt
C1 : 1000 mF elettr. 35 volt
Tltt : translator NPN tlpo 'l'liI :ß
TR: : translator NPN tlpo 86.331
R81 : ponte raddrtxxatora 100 volt 2 Inner
50337 'l'1 = trastormatora 15 volt 2 arnper

SEMPLICE CARICABA'ITERIE Al. N.6. questo alimentatore in due contenitori separati.


Slg. Alberto Sacchetti - BOLOGNA nel primo dei quali ho inserito il solotrasiormatore
Sono un giovane studente appassionato di elet- di alimentazione ed il ponte raddrizzatore R81. nel
tronicav che vi invia un progetto che, anche se non secondo invece il rimanente circuito costltulto da
e proprio tutta “iarina del mio sacco" (mi sono tatto TRt e Tlil'zA In tal modo. quando devo ricaricare le
aiutare da mio fratello). vorrei tosse pubblicato batterie in casa con la tensione di rete a 220 volt.
nella rubrica "Progetti in Sintonia", poiche lo ri- utilizzo il trasiormatore e il ponte raddrizzatore.
tengo molto valido. quando invece porto i miei modellini "in pista".
Si tratta di un caricabatterie al nichel-cadmio. prelevo direttamente la tensione dalla batteria di
che utilizzo per ricarlcare velocemente le batterie un'automobile. collegandola ai capì dell'elettrolitl-
di alcuni modellini di auto da corsa. Ho montato oo Ct.

101
II circuito e un semplice generatore di corrente proprie conoscenze teoriche e dl ricavare utili In-
contante. che utilizza un transistor di potenza segnamenti.
(TR1), sulla cui baee risulta collegato II collettore ii semplice circuito che vl invio mi e servito. dl
del transistor TR2. Quando l'easorblmento In usci- recente, per amplificare il segnale di un mixer che
teaupera il livello prefissato su R3, II transistorTR2 intendevo coilaudare; si tratta di un amplificatore
el porta in conduzione, limitando l'erogezione del- di Bassa Frequenza estremamente compatto. utile
la corrente da parte dl TR1. Agende sul trimmer R3. In tutti quel cesi in cui occorre emplilicare segnali
e possibile ottenere una regolazione delle corrente provenienti da preemplilicatori o radio portatili,
di ricarica variabile da 700 milliamper a 1,5 amper. oppure come semplice amplificatcre detenere sul
utile per consentire la ricarica contemporanee di 0 banco di lavoro per il collaudo di circuiti di BF.
batterie al nichel-cadmio da 1.200 mllliarnper/ora. Gli unici componenti attivi di questo mlcroampli-
Volendov è possibile aumentare o diminuire la cor- ticatore. sono due transistor, che consentono di
rente lornita dal caricabatterie, semplicemente pilotare direttamente un piccolo altoparlante da 8
diminuendo o aumentando il valore ohmmico della ohm / 1 watt.
reeletenze siglata R2. II segnale dl BF da amplilicara viene applicato
Faccio preeente che la tensione In uscita. senza nel punto siglato “ENTRATA” e, tramite Il conden-
alcun carico collegato. risulta elevata. In quanto eatore elettroiltlco C2, al trimmer H4 da 100.000
questo e un “generatore di corrente coetante". ma ohm. utilizzato come controllo dl volume.
non dovrete preoccupervl dl ciò. perche quando l translator TRI e TR2, rispettivamente un
Ineerlrete la pila da ricaricare. la tenalene al atabi- 86.107 e un 2N.1111.aono collegati In conilgura-
llnerl eul valore richleelo. zione darlipton, per garantire un elevato guadagno
e una beeu Impedenza d'uaclta. L'altoparlante.
NOTE REDAZIONALI come vedeel nello achema elettrico, vlene collega-
to eull'emettltore di TRZ tramite un condeneatore
SI cone/glia dl applicare una eletta dI Iallredda- eiettrolltico da 47 microlarad. Indispensabile per
mento al translator TR1. per dial/pere II calore pe- bloccare la componente continua che potrebbe
nerato durante Ia ricarica delle batte/Ia. danneggiare Il piccolo altoparlante.
lI circuito pub essere alimentato con una tenelo-
ne dl 9 o 12 volt.
IICIIOAIPLIFICÀTORE DI IF
Sig. "Ice DI Pri - MESTRE NOTE REDAZIONALI
Sono uno studente dl un Istituto Tecnico indu- Sl consiglia di utilizzare per I'ingreeeo un cavetto
striale e durante il tempo libero mi diletto a realiz- schermate di BF. collegando elle masaa Ia calza
zare piccoli circuiti elettronici. prendendo spunto metallica.
degli schemi puhbllcati nella rubrica “Progetti in II condensatore C1 da 100.000 pF. applicato in
Sintonia". pera ela sull'lngresso, attenuare notevolmente gli
Anche se qualche progetto pubblicato in questa "acuti", quindi e consigliabile ridurre Ia sue capaci-
rubrica ai rivela non funzionante, ritengo molto tà a valori più bassi.
Importante I'esperienza che si ricava da questi plc- I due transistor potranno essere sostituiti con
coli insuccessi. perchè consente di verificare le altrl equivalenti NPN. ›

ELENCO COMPONENTI
R1 : 1000NII1/4 vrltt
R2 _ 5.600 ohm 1/4 'rail
H3 : 1M ohm 1/4 'att
R4 : 100.000 ohm trimmer
R5 020 ohm 1/4 watt
C1 : 100.000 pF pollutere
CZ : 10 mF eiettr. 16 volt
ca = 100.000 pr pellmm
C4 : 1 mFeleìtr. 16voit
C5 : 01 mF eiettr. 10 volt
'l'81 = NPN tipo 56.101
TR! : NPN tipe 94.1111
Altoparlante 0 ohm/1 tutt

102
ELENCO COMPONENTI
R1 :1.000 ohm 1/4vve11
R2 : 41.000 ohm trimmer
R3 : 21.000 ohm 1/4 'Ill
R4 : 0.200 ohm 1/4 vlelt
R5 : 6.000 ohm 1/4 vvett
No : 0.21!) ohm 1/4 vlofi
R1 = :LM ohm 1/4vrl11
RI = 500 ohm 1/4 watt
Il = M0 ohm 1/4 Il!!
R10 : 500 ohm 1/4 vrett
I11 = 000 ohm 1/4 vlltl
R12 : 560 ohm 1/4 Ill!
C1 = 1 mFeleltr.1dvoft
C2 : 100mFoMtr.10volt
001 : diodo llelllofo1NA140
021 : diodo tener 5,0 volt 1/4 Il!
DZ2 : diodo tener 15 volt 1/4'l1
DL1mL2/DL3/DL4 : dodl led
IC1 : LNJSO

VU NETER CON 4 DIODI LED ilssi di tensione. utlii per effettuare une compara-
Sig. Ivan Claude Ludvvlng Pm zione tra ll livello di tensione variabile applicato
VILLANOVA (110.44) agli ingressi invertenti e ll riferimento di tensione
presente sugli Ingressi non invertenti, che ci per-
vi invio un progetto che desidererei veder pub- metterà di accendere il corrispondente diodo led
blicato nella rubrica "Progetti in Sintonia". Si tratta applicato suii'uscita oi ogni operezionale.
di un compatto ed economico VU-metera led. che ln questo modo. quando il potenziale presente
potra essere collegato ed una delle uscite“eltoper- su un ingresso invertente supera il riferimento fis-
lente" di una autoradio, per rendere visivo l'nscolto so di tensione presente sul corrispondente ingres-
della musica in automobile. so non Invertente. i'uscita deil'empiiiicatore ope-
lI circuito utilizza un integrato tipo LM.339. con- razionaie si pone a messa, consentendo al led col-
tenente 4 amplificatori operazionali montati come legato di acoendersi.
comparatori dl tensione. ll segnale di BF applicato Con i valori resistivi adottati per R3-R4-i15-RG~
sulla prese con I“entrata”, giungeràl tramite R1, al R7, quando la tensione applicata In ingresso rap-
diodo DSi che prowederù a raddrizzarlo in modo glungera i 0,5 voit si accendere DL1. quando Inve-
da ottenere una tensione continue proporxionale ce raggiungerå i 1.5 volt si accenderanno DL1 e
ail'empiezza del segnale musicale. La tensione DLZ; con tensione superiore ai 2 voit si illumine-
continua. iiveiieta dal condensatore elettrolitìco ranno I led DL1, DL2. DLCl ed infine DL1. DL2. 0L3.
Ct . viene applicata direttamente ei piedini 10. B. 6. DLA, quando il suo valore sarà pari a 3 voltÀ Natu-
4 (ingressi invertentl) dei quattro amplificatori ralmente con la semplice modifica del valori delle
operazionaii. Sugli ingressi non invertenti (vedi resistenze da R3 a R7 è possibile spostare la soglia
piedini 11, 9, 7, 5), come vedasi nello schema elet- dl accensione dei quattro led, in modo da permet-
trico, sere presente una tensione di riferimento tere i'utiiizzazione di questo VU-meter anche in
ottenuta dal diodo zener DZi da 5.8 volt e dal preampiitioatori o in radio portatili, che richiedano
partitora resistivo Rã-RbRS-Fiô-RT. Questo parti- una maggiore sensibilità per una perfetta visualiz-
tore cl consente di determinerei quattro riferimenti zazione dei picchi musicali.

1 03
PREAIIPLIFICATORE PER REGISTRATORE
Sig. Roberto Vlloll - BOLOGNA
Quanti posseggono un vecchio registratore por- ELENCO COMPONENTI
tatile. magari relegato In un cassetto a cause di un
Integrato guasto o con una sigla introvabile. po- R1 1 megaohm 1/4 well
tranno utilizzare questo ottimo preamplilicatore R2 0.000 ohm 1/4 well
per rimetterlo in servizio, con una spesa decisa- R3 1 megaolun 1/4 watt
mente modesta. Dato che questo circuito può es- R4 10.000 ollm trimmer
sere montato in versione stereo. si potrà utilizzare R5 10.000 ohm 1/4 will
anche nel caso in cui si desideri trasiormare un R6 1.200 ohm 1/4 watt
piccolo registratore mono in uno stereo. sosti- R1- 22.000 ohm potlln.
tuendo la testina e coliegandovi due di questi cir- R0 560 ohm 1/2 wlfl '
cuiti. R9 41.000 ohm ootlog.
il segnale captato dalla testina magnetica del R10 100.000 ohm 1/4 wolf
registratore. dovra essere collegato, con un cavet- R11 : 100 ollm 1/2 will
toschermato. all'ENTRATA del clrculto. per essere R12 : 390 ohm 1/2 will
preampliiicato di circa 100 volte dal transistor TFil, R13 : 1.200 ohm 1/4 walt
un 56.1096. R14 : 41 ohm 1/2 wall
A questo stadio segue una rete di equellzzazlone R15 _ 10 ohm 1/2 wall
costituita del transistor TR2, dol condensatore C4 C1 100 mF elettr. 16 volt
da 68.000 pF e dal trimmer R4 da 10.000 ohm; tale 1 mF elettr. 16 voll
stadio permette dl regolare con precisione. agen- 1 mF eleltr. 16 volt
do su R4. lo standard di equalizzezione dei regi- C4 68.000 pF poliestere
stratori a nastroi(curva NAB). C5 _ 10 mF elettr. 16 volt
il segnale gia preampliticato ed equalizzato. vie- 06 10 mF eiettr. 16 volt
ne prelevato dal collettore di TFt2 tramite CS e R6 10 mF elettr. 16 volt
ed inviato ad un controllo di bilanciamento (RT)` 10 mF eiettr. 16 volt
utlie nei caso si preveda di costruire il preampiiii- C9 _ 100 mF eleflr. 16 volt
catore in versione stereo: tale oontrolio deve esse- TR1 transistor NPN tipo 86.109€
re unico per entrambi i canali e risulterà collegato TR2 transistor NPN tipo 80.109€
tra la R6 e la R9 di entrambi i canali. mentre il TR! Motor NPN tipo 312.109€
cursore centrale di questo potenziometro, risulta a TR. _ lflllllflor NPN flpo c
massa.
Al controllo di bilanciamento. che può essere
eliminato nel caso si desideri costruire una versio-
ne mono. segue un potenziometro dl volume R9 da
47.000 ohm. dal cui cursorecentrale viene preleva-
to ii segnale da inviare e TRS. un transistor tipo

104
00.1090. che lo amplifica ulteriormente prima che
venga trasmesso. tramite il condensatore CB, sulla
base dei transistor 86.337. sfruttato per pilotare gli
altoparlanti di una cuttla. B e
Volendo. e possibile collegare l'usclta del clrcuí-
to ail'lngresso di un amplificatore il nale dl potenza.
per amplificare ulteriormente ll livello del segnale
:@-c i-è-c
in uscita.
Se non si dispone di strumenti, le taratura del mmc 00337
trimmer R4, a montaggio ultimato. potra essere
eltettueta semplicemente ad lorecchio", lino ad a .
ottenere le migliore resa sonora, o, se si dispone di
generatore di BF e di oscilloscopio, controllando Connessioni. vl-
che l'sttenuazione introdotta dalla rete dl equaliz- sbùlbaaaodal
uzione intervenga a circa 3.200 Hz. E c transistor utiliz-
L'allmentazlone dei circulto potra variare ds un llfl ml M
minimo di 2 volt ad un massimo dl 9 volt. rtporhtl in quo'
li'lti *msm
NOTE REDAZIONALI
SI consiglia di racchluders il circuito all'lnterno
di un piccolo contenitore metallico schermante,
per svitare roni dl alternata. Poichè i transistor ll circuito elettrico e estremamente semplice: si
BC. 1096 risultano gia da tempo Iuorl produzione, tratta dl un classico multivibratore estabile (cioe
slpotranno sostituire con del plastici rlpo 86m un oscilletore astabile ad onda quadra). che im-
o 80.2376. piega due transistor NPN dl media potenza tipo
2N.1711. sostituiblll anche con altri transistor NPN
tipo 50.301, BC.337. 50.140. BC1141. 2N.2219,
ELEVATORE DI TENSIONE
Slfl. Gmo Phano - CORNIGLIANO (GE) eoc.
La trequenza ottenuta viene inviate, tramite i
Il progetto che vorrel proporre al lettori di NUO- condensatori C1 e Cd. ad un raddrlzzatore a ponte
VA ELETTRONICA può servire per duplicare una composto da quattro diodi ai silicio tipo 1 N.4148. e
tensione continua da 6 a 12 volt, oppure da 12 a 24 la tensione così reddrizzata viene Ilvelleta del con-
volt. da utilizzare prevalentemente per alimentare densatore elettrolitico 65 da 330 microtarad.
in circuito di sintonia dei diodi varicapV Occorre Dalle boccole dello schema con "USCITA" sere
notare che da questo elevatore di tensione non si prelevata la tensione che dovrà essere applicata al
nascono a prelevarecorrentl superiori a 5 millism- potenziometro di sintonia dei diodi varioapV
per, altrimenti la tensione d'uscita subisce una Non essendo necessaria alcuna taratura. il cir-
considerevole diminuzione. cuito funzionerà appena ultimato.

ELENCO cOHPONENTI
R1 : 100 ohm 1/4 vlafl
R2 : 11m ohm 1/4 'roll
R3 : 11m ohm 1/4 Il"
R4 : 100 ohm 1/4 watt
C1 : 330 mF elottr. 16 volt
C2 : 41.000 pF poliestere
03 : 41.000 pF polimero
C4 : 330 mF etattr. 10 volt
05 : 330 mF elsttr. 25 volt
081-082 : diodi al silicio "1.41"
083-084 : diodi Il slllclo 1N.4140
1111 : translator NPN tipo 214.17"
1112 = trmslstor NPN tipo 94.1711

105
:az-u NBN un .2; «w u mau! :3.8 u 5. :ci v: Ego GSA-cr H ht
inf-licei! ..c-..aa n E Suda i.. zßz n E... :ci Q: :EO se; H al
il .ESSE-.Eco H nmìmšm 8-... u un 28.8' u 8 :ci e; :2° Sai H mx
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02,12' 20:1 _c ove-ß H 50 ..E 2 É... ..E F u Ö 8-3 lr :EO 80;. H nt
m :8.00 H m0. 3.:.. u m.. 82.2 u no Sl! vì. Exe Sei H NR
:3.00 H v0. 3.... _. ß.. 28.8' u «o :liv: :EO Og... H 'I
:3.00 H n0- 8..... I La 8°.8_. u 5
:evdu H«Q :a: e; ..Ea 8: u .z FZWZOLIOO ODZWJW
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ulnu-
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:nu- :_
sfio

106
INTERRUTTORE A COMBINAZIONE Naturalmente durante il conteggio degli impulsi.
Slfl. Godano Fort. - ISERNIA cl sara sempre un solo piedino a livello logico 1
(cioe alla massima tensione positiva). l rimanenti
Il dispositivo da me ideato si presta egregiamen- piedini invece. rlsulterannoa livello logicoO (cloea
te per essere utilizzato come interruttore a combi- massa).
nazione. ove sia richiesto un interruttore decise- La combinazione. utilizzando l'uscita 7 di IC2.
mente più sicuro di un normale interruttoreacnia- I'uscita 6 di ICS. e la seguente:
ve. che, per quanto robusto sia. puo essere
facilmente manomesso per raggiungarne I contatti Sl = 3 impulsi SZ = 7 impulsi SS = 6 impulsi
elettrici.
in questo interruttore invece. anche smontandol
Come e tacile intuire. per impostare la prima
pulsanti che servono per comporre la combinazio- cifra della combinazione, occorre plgiare 3 volte il
pulsante S1, 7 volte il pulsante 82 e 6 volte il pul-
ne. non e assolutamente possibile capire la se-
quenza l“logica” delle operazioni necessarie per sante SS. La funzione del NAND ICS/A. collegato
fara eccitare il rale in uscita. suli'uscita di ICZ. è quella di impedire che possa
essere Impostata la seconda cifra della combina-
Il circuito può essere sfruttato in diverse appli-
cazioni. ed esempio se ne puo costruire uno da zione (tramite 32). fino a quando non si è terminato
utilizzare come interruttore di accensione nell'eu- di Impostare correttamente la prima cllra.
Infatti. dopo 3 Impulsl dati su S1 ii piedino 2 del
tomobiie. uno per attivare l'epricancello del nostro
NAND ICS-A sl trovare a livello logico 1. e solo in
garage. uno per disinserlre un antifurto nella no-
atra abitazione. Como spiegherò In seguito. con tale condizione sara poaalblle Impostare la accon-
opportuni accorgimenti e possibile modificare la da cifra dalla combinazione agendo au S2.
l“combinazione” per renderla più personale. Como e nolo. una porta NAND a due ingressi
presenta la seguente tavola della verita:
Come vedeai nello schema elettrico. in questo
dispositivo sono presenti due integrati tipo`
00.4011 (lCl e ICS). contenenti 4 porta NAND a
due ingressi e tre integrati contatori tipo (30.4017
(tcz. lc-s, Ios)V
Sei delle porte logiche contenute in IC1 a l63
vengono utilizzate come flip-flop. e costituiscono.
insieme a St. 82. SJ. tre interruttori antirimbalzo.
per evitare. quando si imposta la combinazione. di
causare errori di conteggio per effetto degli impul-
si di rimbalzo. La combinazionedi questa serratura
si ottiene azionando nella giusta sequenza. per
l'esatto numero di volte. i tre pulsanti a commuta- Da questa tabella si ricava che il livello logico
zioneS1-S2-SS (in sostituzione ai pulsanti a devia- presente sull'uscita di ICS-A si porta a 0. solo
zione. difticili da reperire. si possono utilizzare dei quando entrambi gli ingressi sono a livello logico
normali deviatori a levetta). altrimenti il rale In usci- 1. Perchè questo awenga occorrerà semplicemen-
ta non si potrà eccitare (impedendo cosi che I'anti« te plgiare il commutatore e pulsante S2; in questo
furto si disinserisca o che il cancello si apra). modo. come si vede dalla tavola della verita. ad
L'uscita del primo flip-flop. costituita da ICl-A e ogni impulso (livello logico 1) che giungerà sul
lC1-B, e direttamente collegata all'ingresso (il pie› piedino 1 dl ICS-A. I'uscita (piedino 3) cambierà il
dino 14) del primo contatore iCZ; tale integrato. ad proprio livello logico da 1 a 0. facendo avanzare il
ogni impulso dato su Si. cambia il livello logico conteggio del secondo contatore "34A
delle proprie uscite nel seguente modo: La seconda cifra della combinazione e 7. infatti
la settima uscita di Ice (piedino 6). risulta collegata
lMPULSi LIVELLO LOGICOi ad uno dei due ingressi (piedino 12) di un secondo
nand siglato lC3~D.
1 ` lmpulso ~ sul piedino 2 E facile intuire cha il funzionamento di questo
2: impulso - sul piedino 4 stadio e analogo a quello precedente; infetti.
3 _ lmpulso - sul piedino 1 quando la settima uscita di iO4 ai porta a livello
4 impulso - sul piedino 10 logico l. sara possibile. semplicemente agendo su
5 ` lmpulso - sul piadlno1 SS. lare avanzare il conteggio del terzo integrato
6 ` impulso - sul piedino 5 contatore. ICS.
7 _ impulso - sul piedino 6 La terza cifra della combinazione e 6, infatti la
e una» - mi piume sesta uscita di iCS risulta collegate alla base di un
transistor (TFll). il quale eccitera ii relè quando il
piedino 5 di ICS si porterà e livello logico 1.

107
Se per errore sl aziona SS una volta in più. sl avra ANTIFURTO PER ASH'AZIONI
una condizione logica 1 sul piedinoôdi l05.questa Sig. Wliter Glaplch - GENOVA
tensione. tramite il diodo DS1 raggiungerà i piedini
15 (reset) dei tre integrati ICZ. lcd, ICS, e il rele di Sono un Vostro atlezionato lettore da molti anni
conseguenza rimarrà diseccltalo. e come tale ho deciso dl spedirvi un progetto di
Utilizzando tre soli pulsanti le possibili combina- antifurto da me realizzato. di cui posso garantire
lionl sono 5998, inserendo alcuni pulsanti “trappo- un iunzlonamento sicuro, giacche ne hogia realiz-
la". ad esempio collegandone uno in parallelo al zati numerosi esemplari perl miel amlci.
pulsante di reset P1` diventa praticamente Impos- Il pregio iondamentale del circuito e quello dl
sibile indovinare la combinazione. perchè e sutll- essere molto semplice ed atlidabiie. e penso potra
clente che lo “scassinatore” pigi per errore uno di essere lacilmente realizzato anche da coloro che
questi pulsanti e immediatamente tutti i contatori sono “alle prime arm'"
verranno azzerati, riportando II circuito alla situa- Il circuito si può dividere in due parti ben distin-
zione iniziale. te: la prima, che impiega i transistor TFl1 e TR2.
Il condensatore 04 e la resistenza R7 consento- viene utilizzata per controllare se i "contatti" indi-
no di resettare i tre integrati ogni volta che viene catl con S1 e S2. vengono aperti da qualche intruso
lornita tensione al circuito. che vuole entrare nella nostra abitazione: la se-
Quando il relè e eccitato, e sutiiciente una sem- conda parte, costituita da IC1, un NE.555 montato
plice pressione su P1 per diseccitarlo immediata- come monostabile` viene utilizzata come "timer"
mente. per pilotare. tramite TR3, un relè, sulla cui uscita
Prlma dl impostare la combinazione e consiglia- verra collegata la sirena di allarme. Gli interruttori
bile pigiare sempre il pulsante P1, per essere certi S1. 52 e53.(S1eS2vanno"in allarme" se vengono
che il conteggio parta da zeroV aperti. mentre SS, se viene chiuso), potranno esse-
Se desidererete modificare la prima cilra della re posti a guardia di parte o iinestre, in punti “stra-
combinazione. sara suiliclente collegare una delle tegici” o in passaggi obbligati all'lntemo della casa.
9 uscite di IC2 al pledlno 2 di ICS-A, conirontando L'lnterruttore 82 (che va l“in allarme" se viene
la tabella che riporta le uscite degli integrati aperto), per la presenza del condensatore eiettroli-
CD.4017. tico C1. risulta temporizzato e potrà essere collo-
Per variare la seconda cifra della combinazione cato sulla porta principale di ingresso per consen-
sl procederà in modo analogo al precedente. intatti tire al proprietario dell'abitazione di entrare e poter
basterà collegare una delle 9 uscite di iC4 con il disinserire l'allarme entro 30 secondi, tempo che
piedino 12 di lCã-D. potremo modificare agendo sul trimmer R3.
Laterza clira può essere variata ricordando che Ai due terminali indicati con Ia parola "CHIAVE"
la settima uscita di ICS risulta collegata ai diodo dovrà essere coliegato un circuito a chiave elettro-
DS1 di reset, pertanto se sceglieremo un numero nica. oppure un semplice interruttore, che, oppor-
maggiore o minore di 6. dovremo ricordare di col- tunamente nascosto. verrà utilizzato per inserire o
legare Il diodo 081 su un numero superiore a quel- dlslnserire l`antiiurto (l'antliurto risulterà dlsecci-
lo prescelto. Per questo circuito occorre utilizzare tato. quando i due terminali "CHIAVE" sono posti
un alimentatore stabilizzato a 12 volt. in corto-circuito).
Quando 51-52 sono chiusi e 83 aperto (con i
terminali "CHIAVE" non cortocircuitati) il piedino
N0`IE REDAZIONALI
2 dell'integrato IC1 si troverà direttamente collega-
Ricordate che icondensatori da 100.000 pF, si- to (tramiteR10) al positivo d'allrnentazíonee In tale
glati C1. 02, CS, 05. C6, dovranno essere posti in condizione IC1. risultera bloccato e il relè disecci-
prossimità dei piedlnl di alimentazione degl/ inte- tato.
grati (per i CD.4011 i piedini 14; per i CD.4017 l Se l'interruttore S1 venisse aperto, la base del
pledlnl 16), per evitare cha qualche disturbo sul/'a- transistor TR1 verrebbe subito polarizzata positi-
Iimontazlone influenzi il conteggio. vamente dalla R2, portando TRl In conduzione. In
tale condizione il piedino 2 dell'lntegrato NE.555.
tramite R1 1-DS4-RB. verrà cortocircultato a massa
e cosi facendo il monostabile commutera i'uscita
(il piedino 3) dalla condizione logica 0 alla condi-
zione logica 1. cioè sarà presente una tensione
positiva che, polarizzando positivamente la base
del transistor TR3, io porterà in conduzione ecci-
tando il relè.
Se venisse invece aperto l'interruttore 82. non
avremo un allarme immediato. poichè la base del
transistor TR2 inlzlera a condurre solo quando il

108
IIIIII.

mill" Il

ELENCO COMPONENTI R11 : 100 ohm 1/4 watt DSS do al silicio 1N.4001
R1 : 1.000 ohm 1/4 Welt 1.000 ohm 1/4 vvatt DL1 do LED roseo
I!! 0.200 ohm 1/4 vvatt R13 _ 10 megeolrm trimmer DL! ._ diodo LED verde
R3 0 megaetlm trimmer 1114 : 020.000 ohm 1/4 vrltl 1111 translator NPN tipo 86.311
R4 megloltm 1/4 vrlìt R15 : 4.100 ohm 1/4 vretl 1112 _ tranelltor NPN tipo 06.381
115 0.000 ohm 1/4 watt 61 0IIIFele11r. 100011 TR! : Innoletor NPN tipo SCM
R8 6.800 ohm 1/4 well 62 0mF elettr. 1ßvolt Ic1 = Integrato DIE-555
R1 0.000 ehm 1/4 Ill! ca : 100.M0p°llulln
110 410 ehm 1/4 M 51-82 : Interruttori nonnalmerltedlluel
R9 : 410 ehm 1/4 watt DS1 -DS dlodl al slllelo 1N.4140 33 _ rrterruttore normalmente aperto
R10 : 100.000 ohm 1/4 watt DSB-DS medi a| slllclo tN.4t4e RELÈ a1: volt

condensatore elettrolitico Ct si sarà caricato tra- dell'impianto elettrico. Il diodo DL1 serve per con-
mite Il trimmer R3 e le resistenza R-t4 trollare che l'antlfurto sia alimentato. mentre ll dio-
Una volta carico TR2, analogamente a Tflt, si do DL2 Indice che è stata tolta la "CHIAVE". e che
porterà in conduzione, cortocircuitendo a messa. quindi I'antifurto è in stato dl preallarme.
sempre tremlte R11-DSb-R9, iI piedlno 2 dl IC1,
che farà eccitare il relè. NOTE REDAZIONALI
L'interruttore S3 fara scattare un allarme Imme-
diato quando verra chiuso poiche, analogamentea Per proteggere più punti d'accmo, cioe finestre
TRl e TH2, cortocircuiterà a massa (tramite R11- o parte, si potranno collegare IN SERIE sulle uscite
DS4-R6-D83) il piedino 2 dl IC1. (vedi Sl ), più interruttori magnetici o microsvvicth,
Dopo circa 3 minuti di allarme (tempo che po- in modo che, aprendane uno solo, venga tolto il
tremo modificare agendo su R13), il relè sl disecci- corto-circuito sulla base di TR1. Per 83 ee ne po-
tera e resterà a riposo. anche seSl oS2 risulteran- tranno collegare più IN PARALLELO, perche in
no aperti o Sãchiusoi Per alimentarequesto circui- questo ingresso è sufficiente che uno solo di questi
to si potra utilizzare un piccolo alimentatore in si “chiude” per cortoclrcuitere a messe il diodo
grado di fornire 12 volt/ 100~200 milliamper. dota- D53V Facciamo presente che il transistor TFlã potrà
to di batteria tampone, per garantire l'eftlcienu essere sostituito con quelslasl altro transistor NPN
dell'antllurto in caso di black-out o dl sabotaggio al silicio di media potenze.

109
Considerando che per molti e gia un problema tutto In potenza.
calcolare un guadagno o un'attenuazione in dB, Il Se acquistiamo un LINEARE con guadagno di-
nostro desiderio di diffondere la conoscenze di chiarato di 8 dB. osservando la tabella dei decibel
una nuova unità di misura potrebbe sembrare solo constataremo che tale valore corrisponde ed un
un modo per complicare ancor più questi calcoli. guadagno in POTENZA di 6.31 volte. percio se
generando la più completa confusione tra: pilotiamo questo lineare con una potenza di 3 watt.
dB = decibel. in uscita ci ritroveremo con:
dBm = decibelmilliwatt (si dice dibiemme)
6,81 x 3 : 10.93 watt
e dBW = decibelwatt (si dice diblwatt).
Lo scopo dl questo articolo è invece proprio se lo pilotiamo invece con 5.5 watt, sull'uscìta cl
quello di sciogliere definitivamente ogni dubbio ritroveremo con: '
intorno a queste unita di misura. attraverso degli
esempi pratici. che evidenzlno in modoimmediato 0,31 l 5,5 : 34,10 Walt

Calcolare la potenza Irredlata da un trasmettitore, ola distanza che è


poaaibile coprire in base all'attenuazlone dl tratta, conoscere quanti
microvolt giungeranno ad un ricevitore usando un'antenna direttiva,
o sapere quanti watt eroga In uacita un amplificatore BF. tutto ciò
rlauttera ilclllaalmo utilizzando i'unlta dl misura del dBm ed in questo
articolo ve lo dimoatrerefno con del semplici esempi pratici.

la differenza cne intercorre tra esse. cosi da rende-


re a tutti chiaro quando si devono usare i dB e
quando Invece i dBm.

QUANDO OCCOHRE USARE l di


l dB rappresentano il "rapporto" di potenza esi-
stente tra un segnale applicato su di un ingresso e
lo stesso prelevato su dl un'uscita. Tale rapporto
può essere un GUADAGNO. se la potenza presen-
te in uscita è maggiore di quella applicata in in-
gresso, oppure un'ATTENUAZlONE. se la potenza
in uscita e minore di quella applicata in ingresso.
In pratica. l dB andrebbero sempre utilizzati
prendendo come valore base la POTENZA. però in
BF empliflcando del segnali esclusivamente in
tensione. risulta più comodo usare. come valore Nel caso delle antenne. se ne acquistiamo una
base. la TENSIONE. con un guadagno dichiarato di 12 dB. sapremo che
Ad esempio. volendo misurare ii guadagno di applicandola ad un trasmettitore questo aumente-
uno stadio preamplificatore di BFo l'esaltezione di ra la potenza irradiata di ben 15.85 volte. ed anche
un controllo di tono, si preferisce controllare il che applicandola ad un ricevitore questo aumente-
valore della tensione che si applica in ingresso e rà la potenza captata sempre di 15,85 volte. ma in
fare un confronto con la tensione presente in uscita entrambi i casi se vogliamo conoscere quanti watt
Così se. per ipotesi, sull'ingressodi un preampli- verranno irradiati da tale antenna. dovremo sapere
ficetore applichiamo un segnale di 2,5 miilivolt ed quanti watt risultano disponibili sull'uscita del no-
in uscita ci ritroviamo una tensione lo cui ampiezza stro trasmettitore. e se ci interesse sapere a quanti
raggiunge i 14 millivolt. potremo affermare che microvolt corrisponderà il segnale captato. do-
questo stadio effettua un guadagno in tensione di: vremo conoscere il valore in microvvatt captato da
un'antenna con guadagno in dB = O.
14:2,5 :5,0'0".
l dB pertanto sono utili per calcolare sia un gue-
quindi. controllando la tabella constataremo che dagno. sia una attenuazione. senza conoscere ii
un guadagno in tensione dl 5,6 volte. corrisponde a "valore di partenza".
15 dB. Tanto per fare un esem pio. potremmo paragona-
In AF. lavorando con dei valori d'impedenza re i dB ed una percentuale di sconto o di aumento.
sempre noti (50 o 75 ohm). è vantaggioso calcolare come potrebbero essere i numeri 10%. 30%. ecc.

110
collegandola invece ad un trasmettitore che eroga
solo 0.1 watt. le potenze Irredlate een! per! e:
0,1 l 15,05 : 1,58 VII!!
Così, In ricezione. se il segnale capteto de un'nn-
tenne con guadagno di 0 dB risulta pari e 25.119
iemtovvatt (lemtowatt = microwett
(NOTk - precisiamoche dB non significa percen- 1000.000000), utillzzando quest'entenne con un
tuale, quindi 5 dB, come vedesi nella tabelle allega- guadagno di 12 dB. pari ed un aumento in potenza
te. non corrispondono ed un aumento del 5%). di 15,85 volte, ci ritroveremo con un segnale puri e:
pertanto. se In una vetrina di un negozio vedeste 25,11! 115,05 : 398,128 lemmi!
scritto “sul nostri prezzi pratichiamo uno sconto
del 20%. IVA esclusa" e vl chiedeste quanto spen~ e questo punto. potremo conoscere quanti "micro
derete in totale. la prima operazione da compiere volt" avremo a disposizione ai capi di questa en-
sarebbe quelle di conoscere il prezzo “base” degli tennl. utilizzando la seguente formule:
oggetti che volete acquistare, poi di eseguire sul
microvoltztl “emtovvett x R x 1.000): 1.000
totale lo sconto del 20%, Inline di aggiungere l'im-
porto IVA. che potrebbe risultare del18%.del24%, dove R è il valore d'impedenze della antenne.
e del 30%. Per eseguire questo calcolo potremo usare que'
Cioè i numeri 20% e lVA 18% servono per calco- ste due formule, da noi semplificate, per antenne
lare il costo “finale”. in rlpporto al velore base. . de 50 ohm e 75 ohm:
A questo punto risulta semplice capire che se
disponiamo di un'lntennn che guadagna 12 dB. mleruvottztlmx Interl- 50
collegendola ad un trasmettitore che eroga 4 watt, rllertvott:0,2130x mm
irredieremo una pofilu di: quindi. con una potenze di 398.126 iemtowett el
0115,85:Wfl capl dl questa due antenne, cl rltroveremo con unl

111
tensione in microvolt pari a: corrispondente a:
0,2236:ilm=4,46mlcrovoltsu$llohrn mm Inllllvolt su 50 oiln
Omlm:5ßlllmllflßm 273,801 milllvelt su 15 alan
711,591 Inllll'olt su M ohm
da questo semplice esempio si potrebbe erronea- quindi, se la potenza o la tensione rlsultersnno
mente dedurre, che impiegare un'antenna da 15 inleriori ai valori sopranpomti, i dBm diventeran-
ohm sia più vantaggioso. che utilizzame una da 50 no dei valori "negativi". cioe ogni numero sare pre-
ohm, perche la prima fornisce un segnale "più tor- ceduto dal segno _.
te": Inietti, 5,46 microvolt sono maggiori di 4.46 Abbiamo ritenuto valido riportare l valori dl ten-
microvolt, ma si tratta appunto dl un grossolano sione sulle tre impedenze più note. perchè:
errore, perche la potenza captata e identica per le
50 ehm : e I'Ilnpedenaa standard dl tutte la sp-
due antenne, quindi. rimanendo invariata la PO- panechlature rsdloematorlsll.
TENZA. e owio che la tensione risulterà diversa in 75 ehm = e l'lmpedenu standard utlllnata ln
funzione alla sue resistenza di carico. tutti gli Impianti TV e FM.
Ragionendo In "potenze" scopriremo subito che motan : e I'lmpedanza standard dl qualsiasi
non esistealcuna differenza ed intatti, acquistando
apparecchiatura di BF.
due saldatori da 10 watt. di cui uno lunzionante a
220 volt e i'aitro a 12 voltl nessuno altermerebbe Occorre precisare che i dBm non sono uns unita
mai che il primo "scalda molto di più". perche tun- di misura che sostituisce in tutti l calcoli l dB; que-
zlona con una tensione maggiore. ste due unita di misura, comevedremo nei succes~
Entrambi hanno una potenza di 10 watt e questa slvi esempi, serviranno entrambe a calcolare
non viene assolutamente influenzata dalla tensio- GUADAGNI ed ATTENUAZIONI e poichè l dB si
ne dl alimentazione. possono addizionare e sottrarre ai valori dei dBrn.
Oulndi se idB sono utili percaicolare guadagni o tutti i calcoli verranno notevolmente semplllloatl,
attenuazioni anche non conoscendo il valore "ba- con il vantaggio dl avere subito a disposizione l
se" (non e possibile definire I watt di uscita di un valori In watt, miiilwatt, microwatt. plcowatt. pen-
lineare se non si conoece la potenza applicata sul- towatt ed i corrispondenti in volt. miillvolt. micro-
l'lngresso, ne ricavare la tensione in microvolt ai volte nanovolt.
capi di un'antenna. se non si conosce il valore della
potenze captate). í dßm lndicano invece iI valore OOIE THASFORIINIE l WATT
dei watt e del volt, perchè il loro l“numero” corri' tn dim o VIOEVERSA.
sponde ad un valore ben dellnito e reale. Anchese la tabella riportata con i saltldi0.2 dBrn
per i numeri negativi e di 0,5 dBm per i numeri
positivi. e più che sufficiente per ricavare tutti i
PERCHÈ SONO COIODI I dlm. valori richiesti di tensione o potenza. a qualcuno
Rllscendocl ancora all'esempio del negozio. se lntaressera conoscere anche qual e la lormula da
in una vetrina. anziche la scritta “sconto 20* più utilizzare per convertire i watt in dBm. o viceversa:
IVA". vicino ad ogni oggetto tosse riportato l'lM~ dlm :101Leg (wattx1.000)
PORTO IN LIRE già delalcato di sconto e compre- mlllviatt : 1M(d8m : 10)
so dl lVA, i'acquirente non dovrebbe eseguire al-
cun calcolo. conoscendo subito Il totale. Perciò, se poiche i dBm ci da ranno come risultato I mililifltl.
dal nostro amoiilicatore escono 44 dBm, dalla ta- per trasformarli in watt eseguiremo:
bella potremo subito ricavare che questi corri~ watt :'mlfituattflm
epondono a 25 watt.
Ed anche se ai capi della nostra antenne risulta- come ei puo constatare nella prima lormula sb-
no presentl -87 dBm, sapremo subito che questi blamc un LOG e nella seconda una ELEVAZlONE
corrispondono a 1,995 picovvatt` quindi. se la no a POTENZA (indicato con il simbolo?). quindi,
stra antenna presenta una impedenza di 50 ohm, al solo chi disporrà di una calcolatrice scientllica
suol capi ci ritroveremo un segnale di 9,988 micro- prowlsta di queste due lunzionl potra eseguire
volt, mentre se presenta una impedenza di 75 ohm. iaclimente tali operazioni.
avremo una tensione di 12.233 microvolt. Sempre per non lasciare dei dubbi in sospeso,
Avendo a disposizione gia dei valori In watt e in lacciemo qui di seguito alcuni esempi:
volt. sarà molto più lacile calcolare attenuazionl e “CALCOLARE A QUANTI dBIn CORRISPOND-
guadagni. poiche lavoriamo con numeri reali. NO 15 WATT"
Sempre dalla nostra tabella potremo rilevareche 10 x Log (15 x 1.000) = 41,1s0em
0 dlrn equivalgono s:
per eseguire questo calcolo con la vostre calcola-
1|IIIM trice, scrlvete il numero 15. e moltiplicatelo per

112
1.000. premete quindi il tanto = ottenendo cosi baaaamentodelta tsmperahira ll concetto dl PSI-
15.m0, Inline pigiate il tasto LOG e moltiplicata il DITA. vedrete che tutto risulterà più chiaro.
risultato per 10 e vedrete che ll numero che vi Ammettiamo intatti dl avere una temperatura di
apparire sara 41,76. -15 gradi (cioe 15 gradi sotto lo 0) e di ascoltare
“cALcoLAna A ouarm wa'rr common- dal bollettino meteorologico che. di notte. questa
oouo ss sem' temperatura scendera di 6 gradi (equivalenti ad
roms 1 to) = :un muum una PERDITA o ATTENUAZIQNE).
s.1sz:1.ooo = :un ma Trattandosi di una "diminuzione", nessuno di vol
lara 15 -6=99radi, ma eseguirà giustamente una
per questa conversione bisognerà scrivere il nu- addizione. anche se la temperatura e scese, cioe:
mero 35, poi dividerlo per 10 e pigiando Il tasto = -15 - ß : -21 gradi (sotto/zero)
otterrete i numero 3.5; a questo punto dovrete pi-
giare il tasto lNVERS (oppura2 nd) equindi Il tasto questo perche. avendo gia une temperatura setto/-
10 x (che solitamente e scritto sopra al tasto Log) zero, scendendo questa di altri e gradi. ovviamente
ed otterrete il numero 3.162 corrispondente ai mil- diventerà più ireddoÀ
liwatt, dividendo per 1.000 otterrete 3,162 vvatt. lstintivamente quindi. eseguendo questo sem-
ll tasto INVERS 02 nd pigiato prima del tasto "10 plice calcolo` si e portati e compiere l'esatta opera-
x". serve per Invertire la tunzione di Log. zione di “sottrazione algebrica", cioe si scende sul-
la scala graduata del termometro verso valori 'più'
I NUIIERI NEGATIVI E l NUMERI POSITIVI negativi. eseguendo una somma:
15+!:2L
Negli esempi che riportiamo qui di seguito. see-
gulremo spesso delle somme o delle sottrazioni Se. ai contrario. il bollettino meteorologico pw
con GUADAGNI e PERDITE e a molti risultera cisasse che la temperatura salira di 0 gradi (GUA-
inspiegabile perchè. quando svolgiamo una sot- DAGNO), nessuno larebbe 15 + 0 - 23. perche
trazione. il risultato dell'operazione diventa una tutti comprenderebbero che. cosi tacendo. aumen-
somma e viceversa Riteniamo comunque che. terebbe il "lreddo". Pertanto, anche non cono-
grazie alle nostre esemplilicazioni possiate. velo scendo I'algebra, chiunque lstlntivamente esegui-
camente comprendere questo enigma. rebbe la cenetta operazione:
Se vi domandassimo: -1§+ I :-1gradl
"Se sul bocchettone di un'antenna ricevente
disponete di un segnale di -50 dBm e lo trasferite Anche in questo caso dunque. eseguendo que-
al ricevitore con un cavetto coassiale che Introdu- sto semplice calcolo. non e stata svolta una som-
ce una PERDITA di 10 dBm, quanti dBm troverete ma. bensi una sottrazione:
all'lngresso del ricevitoreT'. 15-.:1
Siamo certi che per rispondere al nostro Interro-
gatlvo. molti di voi eseguirebbero questa errata Pertanto. sempre rilerendocl alle scala graduata
operazione: dl un termometro. non suscitare alcun dubbio I'at-
iennare che partendo da una temperatura iniziale
50-10 : 40 dim (mio) dl -12 gradi (cioe 12 grsdl sotto/zero), aumentan-
Analogamente. se vi chiedessimo: do quest'ultlma dl 16 gradi (GUADAGNO), ii risul-
"Se prima di inviare al ricevitore questo segnala tato e di 4 gradi sopra allo zero:
dl _50 dBm, lo ampliiicate dl 20 dB. quanti dBm -12 + 1a = 4 gradi (sopra/nam)
avrete a disposizione all'uscita del preamplliicato-
re?". Anche ln questo caso qualcuno potrebbe ed analogamente, se bruscamente la temperatura
procedere In questo modo: iniziale dl 6 gradi sopra/zero. scendeese di 9 gradi
(PERDITA o ATTENUAZIONE). tutti dlrebbem
50 + 20 : 10 dim (errato)
che ci troviamo a 3 gradi sotto/zero:
L'errore presente nelle due operazioni e quello dl G -D : -3 grldl (WM/m)
non aver preso in considerazione il “SEGNO NE-
GATIVO" che precede ll primo numero Per capire Quando invece la temperatura e, logicamentel
quando occorre addizionare e quando invece oc- dBmv non sono preceduti dal segno "negativo", e
corresottrarre lra loro due numeri. dovretesempre owlo che bisognerà sottrarre per ogni diminuzio-
rlcordarvi di considerare la scala dei dBm come ne di temperatura (attenuazione) ed addizionara
una scala graduata riportata su di un normale tar- per ogni aumento dl temperatura (guadagno).
mornatro. dove 0 dim corri spendono ad una tem- Cosi, se la temperatura iniziale di 30gradi sailsse
peratura ai o gradi. di 5 gradi (GUADAGNO), tutti eseguirebbero que-
A questo punto, associando all'aumenie della sta corretta operazione:
temperatura il concetto di GUADAGNO e all'ù- su + s = se guai (sopra/m)
113
e. d'altra parte. se la temperatura inizialedi 309mm vere tutti i problemi relativi alle ricezione dei segna-
diminuisse di 2 gradi (PERDITA o ATTENUAZIO- li TV. di quelli trasmessi dai radioamatori e via
NE). ancora tutti eseguirebbero una normale sot- satellite, quindi saranno utIIl anche per la realizza-
trazione: zione delle luture antenne o parabole. da utilizzare
30-2 :ügredlflopre/m) per la ricezione Tv via satellite.
Se la trasmissione e la ricezione avviene tra un
Basandosi su questo paragone tra I numeri ripor- satellite e la terra cioe con propagazione perlette-
tati su di un terrnomatro e i dBm. sara ora molto più rnenle reltlllnea la lonnula e la seguente:
semplice comprendere quando occorre SOT-
TRAHRE e quando invece occorre ADDIZIONA- Altenuazlone:1lllLeg(llxd:L)†2
RE. dove:

EIEIIPIO N. 1: pl-flrecemloållmnneroßflflfll
ATTENUAZIONE CAVO COmlALE d _dlelanzetralduepunlllnmdtrl
L :lunphemd'ondadellalrequenulnmelll
Supponiamodidisporre sul boochettonedi usci-
ta di un'antenna ricevente. di un segnale a -50 Disponendo di una calcolatrice sciantillca vl ac-
dBm edi trasferirlo al nostro ricevitore, utilizzando corgerete subito che in questo modo sl ottengono
un cavetto coassiale che introduce una PERDITA numeri astronomici, pertanto, per risolvere questo
di 10 dB. problema vi consigliamo di adottare questa se-
Per calcolare quanti dBm troveremo sull'ingree- conda lonnula semplificata:
se del nostro ricevitore e stabilire a quanti micro- Amuuazlouhao x (1,090 + (und)- (iøe Lil
volt essi corrispondono con una un'lrnpedenza dl
50 ohm. sapendo che abbiamo una "attenuazione" owlamente, anche per questi calcoli vi occorre
di 10 dB. dovremo sottrarre ouestl ultimi ai -50 sempre una calcolatrice scientilica che disponga
dBm presenti sull'antenna. pertanto. dovremo della funziona LOG. oppure un computer. '
scendere di valore. come awenlva con la scala
graduata dei termometro, e cioe: ESEMPIO N. 3: CALCOLARE ATTENUAZIONE
-50-10 : -Wdßm A 550 Km. SU 1.200 NH:

Inlatti, -60 dBm. come potremo vefilicare nella Che attenuazione in dBm si ha ad una distanza di
tabella nÀ 2, e una potenza 'mlnore' rispetto a -50 500 km., per una frequenze di 1.296 MHz?l
dBm. Per risolvere questo problema la prima opera-
zione che dovremo compieree quella dl convenire
-Mdßlll : 10m
l Kmt In metri, cioe:
-elldlm :lnenearatt
000 l 1.000 : 500.000 rnetrl
Pertanto sull'ingresso del ricevitore saranno
presenti -60 dBm e poiche questo dispone dl una dl questo numero ricaveremo ll Log.. che risulterà:
Impedenza di 50 ohm. sapremo che l'ampiem di
questo segnale sara pari a 220 mlcrovolt. Loo sooooo = sensu
La seconda operazione da svolgere sara la conver-
ESEIPIO N. Z sione da MHz a lung'hezza d'onda In metri:
ATTENUAZIONE Il TRATTA L (In metri) : 3M z NH:
Se a 100 metri di distanza dall'antenna del vostro cioe:
trasmettitore collocherete un Misuratore dl Carn-
po, molto probabilmente la lancetta dello strumen- 8M : 1.200 : 0,2314 metti
to deviera totalmente a londo scala. Portando il Il Iogaritmo di questo numero risulterà:
Misuratore di Campo a 50 Km, owiamente, tutti
comprenderanno che il segnale si attanuera e. più LOG 0,2810 : - 0,03503
ci allontanaremo. più la lancetta del misuratore
scenderà verso lo zero. perche aumentando la distan- Avendo a disposizione tutti i dati richiesti della
za aumenterà I'attenuzlone. lorrnula. possiamo eseguire ll calcolo dell'attenua-
Con ldBm e possibile stabilire in via approssima- zione di tratta e cioe:
tive. quanti mlcrovolt saranno disponibili a 500 (1.000 + 5,80091) - (- 0.03503) : 1,4330
km.. e 1.000 Km.. e 10.000 Km., conoscendo logi-
camente la potenza In dBm Irradiata dal trasmetti- NOTA: Nell'operazlone appena eseguita e preeen~
tere. te la sottrazione dl un numero negativo (vedi -
Gil esempi che laremovl permetteranno di risol- 0,03568): ln pratica. come nei caso del I'termome-

114
Flg. 1 Riapettn alla normale portata ottico, la ande elettromagnetidie a'lnourvano
leggermentefledl linea B) oomeattrattedaleuolo, percui Ildlstenuefletiiva rlaulh
moredfljl 1,0!uperiorerlepettoaqudlaeonddorataotfla diretta (vedlllneaA).

tro", questo numero dovrà mere lommato. quindi NOTA: In questo caso dovrete considerare I 30
avremo: dBm come una temperatura dl 30 gradi sopra/zero
e i 146.67 dBm come un repentino ABBASSA-
1,099+5 7+0,83563:1M. MENTO di temperatura ed In questo modo com-
Moltiplicheremo pol Il valore ottenuto x 20. otte- prenderete perchè si ottengono-118,67 dBm.
nendo cosi il risultato iinale: A questo punto osservando la tabella n. 2 scopri-
rete che il numero -110,0 dBm (è il valore più
1,4335120 : 148,07 dB prossimo a quello richiesto) corrisponde ad una
cioe il segnale irrediato giungerà alla distanza dl tensione di 202,1 nanovolt su di una impedenza di
500 Km.` attenuato dl 140,61 di. 50 ohm e di 321,1 nanwoit su dl una impedenza di
Ammettendo che Il nostro trasmettitore lrradl In 'IS ohm.
antenna una potenza di 30 dBm (come vedeei nella
tabella 30 dBm corrispondono ad una potenza di 1 ESEuPIO N. I: CALCOLARE ATTENUAZIONI
walt). dovremmo sottrarre a tale valore iniziale I'at- A 350 KII. SU 105 "HZ
tenuezione di tratta. ottenendo cosi: Che attenuazione si ha ad una distanza di 350
U- 140,61 : -110,07dl!!! Km su dl una trequenza di 145 MHz7.
Come sempre convertiremo l Km ln metri, otte-
nando:
.Ill
1 350 l 1.000 : 350.000 metri
Di questo numero ne rlcaveremo ll LOG:
LOG 350.M0 : 5,54400
..I Oonvertiremo ora l MHz ln lunghezza d'onda ln
metri, ottenendo:

3M:145 : 2,000 metri


Ne ricaveremo ora il logaritmo:
LOG 2M : 0,81555
Inserendo nella lormula tutti I termini cosi rica-
ivati otterremo:
Ill: l Jlìlilfl H|fllluIIk
Ii
(1,099 + 5,54400) - (0,31555) = 0,32151
Flg. 2 Come redeel ln questo grafico, alla NOTA: ln questo secondo esempio. risultando ll
trequenza dl1 GHz al ha un'attenuazione dl Iogaritmo della lunghezza d'onda positivo (ai notl
0,01 dl per Km., per raggiungere l 0,1 dl che il numero 0,31555 non è preceduto dal segno
alla iroquenza dl 20 GHz. Sul 22,23 GHz al negatlvo), abbiamo eseguito una normale sottra-
ha una attenuazione mnelma dl 0,2 d! per zlone.
Km., ln quanto tale lrequenza viene atte- ll numero ottenuto lo moltipllcheremox20.otte-
nuata dal vapor acqueo. nendo cool:
01327511” : 120,006!
115
vale a dire che Il segnale irradlato giungere alla Quindi per l'antenna a dipolo avremo:
distanza di 350 Km attenuato dl 128,55 dl.
Ammesso che il vostro trasmettitore, (conside-
45-15 : “,Sdimpadlnwvmtt
rando anche il guadagnodl una eventuale antenna per l'antenna direttiva otterremo invece:
direttiva)l irradl una potenza pari a 50 vratt circa.
dalla tabella 2 potremo rilevare che tale potenza 51 - 1,8 : «,Sdim pari a '0,125 Watt
corrisponde a 41 dlm, sottraendo l 126,55 dB di Conoscendo l'eflettlva portata erogata in dBm,
attenuazione di tratta dei 350 Km di distanza avre- potremo ora valutare quale potenza (quindi i mi-
mo: crovolt) sara presente a 50-100-200 Km., stabilire
41 - 120.55 : - 79,55 dim se il ricevitore prescelto sarà in grado di captare il
Nella tabella n. 2 il valore -79.55 dBm non eei- nostro segnale e delinire anche di quale guadagno
ate. percui assumeremo il valore ad esso più proaf dovrà disporre l'antenna ricevente. qualora Il no-
simo, vale a dire -79.6 dBm. che corrispondono atro segnale giunga notevolmente attievollto.
ad un segnale dl 23,4 mlcnwolt su SOohrn edi 28,!
micrevolt su 75 ohm. LA PORTATA 011'c alle UHF - SMF
Gli esempi ri. 3 e n.4. non essendo in essi presa Trasmettendo e ricevendo tra due punti entram-
in considerazione la portah ottica. che spleghia-
bi localizzati a TERRA. occorre considerare chela
mo più avanti. risultano validi solo per radio-
propagazione rettilinea si riesce ad ottenere solo
collegamentl tra etazlonl a terra e satelliti.
se le due postazioni sono poste ad una adeguata
altezza dal suolo, in modo da ottenere una visibillta
“UNO N. 5: ottica diretta.
CALCOLA!!! LA POTENZA ERP IRRADIATA Questa distanza ottica si puo ricavare utilizzan-
Dlsponendo di un trasmettitore che eroga una do la seguente iormula:
potenza di 20 watt circa. desideriamo conoscere
l'aitettiva potenza In dim irradiata da un'antenna a amano/'Mihiflfiñi
dipolo. oppure tramite un'antenna direttiva che dove:
presenta circa 8 dB di guadagno.
La prima operazione da compiere sara quella di
convertire questi 20 watt In dBm. pertanto. dalla
tabella n. 2 potremo ricavare che tale potenza
equivale a circa 43 dBm. Km. : chilometri ottici
Quindi. se utilizzeremo una normale antenna a A questo punto occorre considerare che le onde
dipolo che presenta sui lobi un guadagno dicirca2 elettromagnetiche delle onde UHF e SHF s'incur-
dB. la potenza ERP (EFFECTIVE RADIATION vano leggermente, come attratte dal suolo, quindi
POWER) irradiata in antenna risultera pari a: pertali lrequenze la propagazione risulta ancora in
la+2=lãdlm VISIBILITA' OTTICA, per una distanza maggiore
rispetto a quella da noi calcolata
vale a dire ad una potenza etlettlva di 81.. watt. In questo caso si dice che il collegamento awie-
Sostituendo il dlpolo con un'antenna direttiva ne in VISIBILITA' ELETTROMAGNETICAequesta
che presenta un guadagno dl B dB, irradieremo distanza risulta sempre maggiore da 1 ,2 a 1 ,I volte
una potenza ERP parl a: rispetto alla VISIBILITA' OTTICA.
18+.:51flm Accanto a questo “vantaggio” comunque, nelle
che corrispondere ad una potenza equivalente a
gamme delle VHF e SHF. esistono anche dei iattori
dl lpeggioramento". come ad esempio le condi-
ben 18.33 watt e questa sarebbe In etletti la poten-
za lrradlata se Il trasmettitore venisse direttamente
zioni atmoeleriche, che riescono in certi casi ad
attenuare un segnale di:
collegato all'antenna, ma. poiche useremo un ca-
vetto coassiale. dovremo controllare, in lunzlone 0,001 dB a Km per traquanu sul 300 IlNz
alla sua lunghezza ed alla lrequenza di lavoro. i dB omdlm pertrequenaeeulßolli'lz
dl attenuazione. 0,006 di a Km per lrequenze sul 1,3 GHz
Ammettlamo di aver scelto un cavetto che pre- 0,001 dB a Km per trequenu sul 5 GHz
senti una attenuazione dl 3 dB per 1m metri e dl 0,02 dl a Km per trequenze aul 10 GHz
usarne solo 50 metri; in questo caso ll cavo Intro- 0,2 dB a Km per trequenze aul 24 GHz
durra una perdita pari a:
Dobbiamo inline ricordare che trasmettendo sul
3 : 1M l 50 : 1,5 dl livello del mare, si possono verificare dei lenorneni
pertanto, questi dB li dovremo sottrarre alla poten- di CONDOTTO, a causa dl una torte evaporazione
za precedentemente calcolata. sulla superficie del mare. che crea vari strati d'aria

116
TABELLA riÀ 1 dei dB calda e Ireddn che hanno il pregio di comportarsi
come vere GUIDE D'ONDA. le cui altezza può va-
di potenza Ienllone dB potenza Iamlone
riare da un minimo di 10 metri circa. lino ad un
..I 1M 1m Il 1m iQ" massimo dl 70 metri, consentendo al ricevitore oai
,JJ 1m IM N .13 1m trasmettitore. che el trovano ali'lntemo dl questo
0.2 1.001 1,0” 25 310.2 11,"
0.8 1.012 1.0” 20 301.1 10m condotto. dl aumentare la portata anche oltre le
distanze preventivablll in vie teorica.
E m
i.
0,.
1%
1
aI' .u
.Il
1,110
:E
i: :f: :a .' . -° ° M'
1m 20 "N.3 a” ESEMFIO N. 6: CALCOLARE LA PORTATA
ELETTROIIAGNETICA MINIMA E MASSI”
1.* 1M - 'l- Ammettendo che leetazione trasmittente si trovi
1.0 1.30 1,122 u LM “M
1,5 1,112 1.1" M 2.512 50,10 e circa 1.900 matrl sul livello del mare a quella
1.- 1.. I I. ricevente e 150 metri e non esista tra questo nessu-
1” 1," .I ...I .i . na montagna o un qualunque altro ostacolo. quale
1,"6 1,413 31 5.012 70,"
m 1m aa um 19,50 sarà il portata elettromagnetica minima e masi-
I... I” I 1.” a, ma?
Il. 1” I 1.. mi' Come abbiamo visto poc'anzl la lormula da uti-
11.11.11! u 1m 112; lizzare e la seguente:
:ma 1m oz 15.150 12a»
“I 1.” .I 1.” 1M Km. : 3,51 x i/TIE + V'flí
W ..110 ll ..1- 1”
7.0 5.012 m 15 SLM 170.0 quindi. inserendo i dati in nostro poenaeoavnmo:
7.5 5,075 2,371 4! 31010 200.0
I). .Il .1. iflxmì- magallo.
1* .' a.
0.0 1.948 2,01! ll n.480 3,57l(43,500+27.3“) = mmm-NNN*
..I 0,018 2,”5 50 100.0” llOIdlIIlìl v
,E u ..H ll u
u.- Ili I a... pertanto. i 253.37 Km. di portata OTTICA DIRET-
12 15.05 3.”1 53 190m TA possono diventare. In via teorica. variabili da:
13 19,05 W Sl
E u w I 253,31 x 1,2 : W Km. mlnlml
M l- I N.31 l 1,8 : .56 Km. mllflml
10 ",01 0.310 57
17 50,12 LM S! Perciò alla distanza di 253 Km. avremo la certez-
g a." 1” I
za di poter eliettuare un collegamento diretto. a
M W I 304 Km. II collegamento viene assicurato dalla por-
a 100.0 10." .G
21 125.. 11.” 70 tale OTTICA ELETTROMAGNETICA che potrà , In
F .I u casi favorevoli, raggiungere anche I 456 Km.

ESEMPIO N. 1: CALCOLARE ALTEZZA A NI


Azwodeeiemmhm
WWMOLTIPLIGAREIW OOLLOCAIIE RICEVITORE O TX
› dldaatrloonl'ntolvokdlme.
'a' calcolare una ATTENUAZIOIG dovremo Ammettendo di avere posto un trasmettitore a
Wuln una DIVISIONE. a 850 metri di altezza. desideriamo conoeoerea qua-
Eaamplozoon unquloaønodl IIdBoI-Wiali le altezzn dovremo collocare un ricevitore. per rl-
sean una bue di 3.5 nm f cevere. a circa 350 Km dl distanza ln VISIBILITA'
[thiw : “Meat _ _ ELETTROMAGNETICA. tale emittente.
' waanenuazioneaempndllldfidtepotonnal La iorrnula da usare è ia seguente:
munalaswm'i ~
Eìiul : Will! «mmm-Nm :un
i Sanualcunovelmariolvlnhlvllorllndßnonrlm
(mumuammnx
.ndla tabella. ed .annoio 11.0 Q. will ma
molflplloandollvaloudlfldlporiioonlapondimvdolìl Come abbiamo precisato nel paragralo “LA POR-
"da TATA OTTICA SULLE UHF E SHF". Il DOMIJ
mln: ELETTROMAGNETICA è maggiore dl quella OT-
11.!Im TICA. per cui la distanza non risulterà più di 350
“Ibm Km.. ma diverrà. in via teorica. minore da 1.2 a 1,8.
ufihpebllfl
“IMI-tiene Prendendo ii valeva medio, pari a 1,5. otterremo:
ep-dosiottlene: 9.' mosca.: = mm
mlilpm- ¦ (m=a.s1=as.m-tv`ilii'=a.is)=aa,u
Hall-uan _2. neurale = mmm-ui
117
in via teorica possiamo aiierrnare che. ponendo Tenete presente che, anche se suii'antenna rice-
Ii ricevitore a circa 1.2.5 metri di altezza. avremo vente rlsultano presenti questi mlcrovolt, dovremo
ottime probabilità di ricevere questa emittenteV sempre considerare che sul ricevitore. data Fatte
riunione introdotta dal cavetto coassiale. questo
ESEMPIO N. i: POTENZA IN ARRIVO IN dBlIl A segnale risulterà d'arnplezza interiore.
M0 Km. IN GAIIIAA 1.2” NH: Ammettendo che il cavo coassiale introduca una
perdita dl 8 dB. otterremo:
Tresmettendo in antenna una potenza di dlm
ERP. vogliamo conoscere che segnale rlsultera -àaaam-'aae =-ìuaem
disponibile ed una distanza di 300 Kllemetri. con- e -104 dem corrispondono a 1.41 microvolt su 50
siderando tutti I lettori peggioratlvl dl attenuazio- ohm.
ne, trasmettendo sulla Irequenza di 1.296 IIHL
Come gia riportato nell'esempio n. 1. dovremo
calcolare l'attenuazione di tratta utilizzando la ESENPIO N. 9: QUANTI IIOROVOLT MINIII
Iormula: PUO CAPTARE IL IAIO RX?
20 I ((11009) + (l-Oe d) _ (LUI LI) Per eitettuare questo calcolo è assolutamente
necessario conoscere esattamente la LARGHEZ-
Poiche L e la Iunghezn d'onda eapreaaa In metri. ZA DI BANDA della MF e la CIFRA dl RUMORE
convertiremo i MHz in metri: totale del ricevitoreA
soonmflmmm Avendo a disposizione questi due dati. prende-
umalon1mmuma-opsa remo come base di riIerimento un RICEVITORE
iDEALE (che non esiste in pratica), la cul sensibili-
A questo punto convertiremo i 300 Km. in metri ta risulta pari a -114 dB su una banda pecunted
ed avremo: 1 Hz.
Per questo esempio prenderemo due ricevitori:
m l 1M : Inn tnetrl RX-A : banda passante dl 50 KHz
di questo numero calcoieremo Ii Log. ottenendo: RX-l : banda peuanta dl 1M Klliz, entrambi con
una cilra dl rumore di :i dB.
un snom = 5.411 La prima operazione da effettuare sara quella di
Per la irequenza dl 1.296 MHz avremo pertanto determinare quanti dB vengono persi utilizzando
una attenuazione di tratta in dB pari a: questi due ricevitori. rispetto ad un RICEVITORE
IDEALE e per Iar questo useremo la seguente Ior-
zo x ((1,009 + 5.411) - (-o,esa» = 144,24 ee muia:
.Item-:tone dl tratta
dIRX = 10!Log(KHlM)
(Come già vi abbiamo spiegato. essendo ll nu-
mero -0.636 negativo andrà sommato e non sot- dove:
tratte). aanx=mimapomumm
Sapendo che su tale lrequenza ottenuta abbia- KHz=KdbandapaeaantedelrIcavitcra
mo una attenuazione peggiorativa dovuta alle
condizioni atmoaierlche, pari a 0,006 dl a Km, per Per il nostro esempio avremo:
300 Km avremo una ulteriore attenuazione di: nx-a: tolmtsoKr-unml :una
0M l SW : 1.. di nx-a = inaugnooxmnmo) :sone
pertanto, l'attenuazione totale risulterà dl: NOTA: Ripetiamo ancora che in questi calcoli, si
eseguirà dapprima la moltiplicazione dei MHz x
144.24 + 1.! : 1463465 1.000. poi da questo numero si ricevere Il Log. ed il
Sapendo che l'attenuazione di tratta e pari a risultato si moltiplichera per 10.
140,04 dBm. che arrotondaremo a 146 dBm, e co- In pratica quindi. i due ricevitori presi come
noscendo la potenze lrradiata che e pari e Sødlm. esempio "minorenne" la sensibilità rispetto ad
dovremo sottrarre tale attenuazione ai 50 dBm un RICEVITORE IDEALE. rispettivamente di 46,"
erogati dal Tx e percio avremo: dB e di 50 dB.
A questi due valori. dovremo aggiungere la citra
"dim-146d! : -Hdbm d rumore totale che. ovviamente. andrà a diminui-
re ulteriormente la sensibilità llnaie e quindi avre-
Controiiando la tabella n. 2, scopriremo che a
mo:
tale distanza il nostro segnale avra un'amplezza dl
3.5 microvolt su un'lmpedenza di 50 ohm e dl 4.3 RX-A:M+3=4.,Ufl
mlcrovolt su 75 ohm. RX-I:50+3:53¢l

118
Ai dati sopracitati occorre ancore addizionare il ESIIPIO N.11: LA CIFRA DI NUIONE E IIPOII-
tettnn peggioretlvo di circa 10 dB dovuto alla so- TANTE?
glia del discriminatore FM. Se la discriminazione
Per rioeveresegnall deboli. il ricevitoredevediepor-
venisse eliettuata da un PLL il 'attore peggiomllvo
re di BANDA PASSANTE STRETTA e BASSA Cl-
risulterebbe dimezzato. pari cioe a 5 dB. Quindi.
FRA DI RUMORE.
ammesso che il discriminatore introduca 10 dB di
Ad esempio. se prendiamo due ricevitori, uno
perdita, avremo:
con una CIFRA DI RUMORE di Sd! (HX-A) ed uno
Ill-A : 49.9! + 10 : 50," di dl 2 di (RX-B). noteremo subito come decreece la
RX-B :53 + 10 : “di sensibilità tenendo ferma per ognuno une LAR-
GHEZZA DI BANDA Dl100 KHz. Come già saprete
A questo punto, per calcolare la sensibilità dei (vedi esempio n.6), la sensibilitl andre calcolata
nostri due ricevitori. dovremo semplicemente sulla larghezza di banda, cioe:
sommare ai- 174 dBm del ricevitore IDEALE. l due
Iattori peggioretivi ottenuti: “RX :101Log(Kl-lxa1.000)
10xug(1mn.ooo)=soae
III-A - -174 dim + 50,” (Il - r110dlm
NX-l -174 dBm 'I' 63!! : -111 “In A questo valore dovremo addizionare la ollrl d
nlnore. quindi avremo:
NOTA: Vi ricordiamo che abbiamo un numero po-
sitivo, pertanto dovremo eseguire l'operazlone in- RX-A:50+5:55di
versa. cioe la sottrazione. RX-I:50+2:$2¢II
ln pratica, dalla tabella n.2 potremo ricavare che A questi due numeri dovremo addizionare anco-
Ii ricevitore: ra 10 dB come fattore di peggioramento del rivela-
ItX-A che ha una sensibili" di -114 dlm, puo tore (vedi sempre esempio n.8). quindi ottarremo:
rlevare segnali che non risultino mal hlulorl a NX-À:55+10:°5d§
11,446 microvolt au Sil ohm; A RX-B:52+10:02fl
RX-B che ha una sensibilità dl -111 dBm. puo
rilevare segnali che non risultino mel Interiori a Sommando questo numero e-114 Om di un
0.880 mlcrovoll su 50 ohm. ricevitore lDEALE avremo:
RX-A :-174 -I' 95 : -100 lIlm
ESEMPIO N. 10'. QUALE ANTENNA UTILIZZARE RX-I :_174 -I' 62 : -112dlm
PER RICEVERE -130 DDM? Controilando la tabella delle conversioni in ml-
Sapendo che il nostro ricevitore ha una sensibili- crovolt, constateremo che su una impedenza d'in-
te dl -1 14 dBm desideriamo conoscere quale an- gresso di 50 ohm:
tenna scegliere, per ricevere il segnale di una emit- RX-A: -109 dim corrispondono a m nmvoll
tente che giunge a noi con -130 dim (calcolo che (0.79 HIM)
potremo effettuare conoscendo le potenza del TX nx-l: -112 dlm corrispondono e 501 normali
in dBm e considerando l'attenuazlone dl tratta). (0,50 mlorovolt)
ln pratica, il calcolo da eseguire per ricavare
questo dato e molto semplice. in quanto occorrera ATTENZIONE AHJ “NOISE FIOUI'IFOII PRIMO
soltanto sottrarre ai -130 dem in arrivo. i -115 PHEAIPLIFICATORE
dlm di cui dispone Il nostro ricevitore:
Questo capitolo interessa tutti coloro che dopo
iso-tu = 1a ae aver acquistato un preamplllicatore AF con l'lmen-
quindi. nel nostro caso, è necessario scegliere to di migliorare la SENSIBILITA' del proprio ricevi-
un'antenna che guadagni 16 di. tore. Inserendolo, si accorgono invece che ia sen-
In tale calcolo, però, non abbiamo considerato sibilità risulta notevolmente PEGGIORATA.
I'attenuazione introdotta dal cavo coassiale (su Inlattl, nella scelta di un preamplilicatore AF si
questo stesso numero è riportata, per ogni tipo dl prende sempre e soltanto in considerazione ll
cavo coassiale. l'attenuazione in dB per 100 metri, GUADAGNO. pertanto, un preamplliloatore con
ln lunzione della irequenza). guadagno 10 dB verra sempre prelerito. rispetto ad
Ammesso di aver scelto il cavo la cui lunghezza uno che presenta solo 7 dB di guadagno. In prati-
ci dla un'attenualione totale di 4 dB, dovremo ca, Invece, puo verificarsi la condizione per cui Il
sommare tale valore ai 16 dB ricavati precedente- secondov pur disponendo dl un guadagno interlo-
monte e percio le nostra antenne dovrà essere In re. è il solo ldoneo ad aumentare la sensibilita del
grado di assicurare! un guadagno minimo di: ricevitore.
lnIatti. la caratteristica più imponente di un pre-
16+l=20fl. ampllilcatore non e , come si potrebbe suppone. il

119
"guadagno". ma la CIFRA dl RUMORE NF (noise quindi eseguendo i calcoli ottenerne:
ligure) ed intatti con i dueeeempi che riporteremo.
vi dlmostreremo quante grande sia la differenza:
1.995 - i = aus
0.905110" = 0,0100
PreemplltA : puedegnoitldleoonNFddB 1,514 + 0,01" :1,5:
Preempllt.l : guedegno1dìeoonNF1Jdl
riconvertendo questo numero In ß. avremo:
Ammesso che il primo stadio preamplíilcatore
10 x Log (1,58) = NF 1," di
dei nostro ricevitore abbia un guadagno dl 12 dB
con una NFdl 3dB, la clira di RUMOHETOTALE dl
Come conetaterete, con questo secondo pre-
questo Insieme risulterà pari a:
amplitioatore a minorguadagno, la NF TOTALE da
nrro'm.: = arm + Nr nx -1` = «unum 3 dB e ora scesa a 1,04 dl, in tali condizioni, avre-
mo quindi la possibilitadi captaree preampliiicare
dove: isegnali delle emittenti più deboli che In preceden-
pre: Figuedlnlnoredelpreemplifloetore za non rilevavamo (lig. 5).
NFRX: Flgurennnondelricevitore Quindi, se acquistate un preamplilicatore AF.
6ued.pre : Guede'nodelpreempllfloetere controllate sempre che questo abbia una NF mollo
beeee e comunque interiore a quella del vostro
Per eseguire questo calcolo, e assolutamente ricevitore. diversamente. non otterrete alcun van-
necessario convertire tutti i valori del Guadagni e taggio pratico.
delle NF In dl, e quindi avremo:
Preunpliflcetorekguedepnoiødì = 10mm Idlm IN BASSA FREQUENZA
potenn
NFldB : 2,512votblnpo- Su molti preampliticatorl BF e taclle riscontrare
Mn che molte caratteristiche risultano espresse In
dBm e proprio perqueeto motivo abbiamo ritenuto
WEW1¢B=SJIHM
opportuno riportare nella nostre tabella anche le
Inpotenae
NFLOdI : 1,51471”.a tensioni relative al valore d'impedenza standard
"800 ohm", utilizzata per queste misure.
hnll
Noetmlloeeltole: gmdeqnefldl : 1535
In questo caso, l'uso dei dim viene introdotto
solitamente per definire le sensibilità di ingresso di
voltelnpotenfl
NFJdB : 1.006voilelllpo- preampiilicatori o di amplificatori e percio , nella
descrizione di un preamplliicatore o di un mixer
lena
prolessionale. potremo trovare la seguente speci-
Applicando al noetro ricevitore ll preernplltlceto- ficazione:
reAconG = tOdIeNF : Idlavremo:
ßenelbtlitù Ingresso AUX 1 : 0 dlm
2,512 -O- (LW -1):10 lenelbllitalngreeeoALlXI: ttidlm
per eseguire questo calcolo inverno:
LIE-1 = 0.” e
0,*:10 : 0.”
2,512 + 0.00” = 2.011 F

E
Riconvertendo questo numero in dl ottenerne: n
10 x Le' (2.011) = NF 4,1e ae I
n
A
qllndiJeprimellricevitereeveveuneNFdleeliS
dl e quindi poteva ricevere un certo numero di I I l l i-
emittenti (vedi llg. 4), ore con una NF di 4.10 dl ?m
molli di questi segnali non verranno più captati: Il ml! Il Alm
colo vantaggio che avremo ottenuto utilizzando IIBIVHME

questo preamplilicatore sara quello dl preampllti- Fia! SeeveteunrioevltoflconuneNFdl


care le emittenti più torti, che già in precedenza 3 di e lo volete eenelbillmre per riuscire e
rloevevarno senza alcuna dililcolta. cephre le emittenti più deboli (vedi segnali
Utlllmndo Invece ll preemplificetore B, che diapo- A-e-c). dum. nam-nl ai meu-n
ne dl un guadagno Interiore G = 7 dB, ma dl una eempre un preampllllcetore con une NF
NFdisoli1.l I. avremo: Inhon d quelle del ricevitore.
1,514 + «une-iusmi)
120
ao
Sim Il lumi statuti Allrurlclmz
mfllíflm llßvmllt
IF l Il
Flg. 4 Ad eaomplo le Inserite un preampliileaton oon guadagno dl10 dB, ma con una
noia/Mur. al 4 a, vi mmm mana em u mamma rhum pagglørm,
questo perche ll preempilfioaton ampllllcherì dl 10 di le emittenti più lortl F-G, ma
mnhmMA-B-OD-EMWMMNFmeubndmdhddvodrom

E
I
i
I;
l

A I
mi llllm ma Alrurlüln
IIA-HIWM minimi
lr LI Il
Flg. 5 Scegliendo Invece un proempilficetomeon un Mono Interiore, ma con una
noia/Muro dl loil 1,8 di, cioe minore dl quella pouoduta dei voetro ricevitore, come
potrete 'lim-neon un semplice calcolo. la wwlblllta del voetro ricevitore mldloflri.
tanto da riuscire a captare anche le emittenti Al-c.

ln pratica quindi, controllando la tabella n.2. sa- PER GLI INSTALLATORI TV


premo che il primo ingresso ausiliario (AUX 1)
dispone di una sensibilità di ingresso pari a 175 Tutti gli installatori TV grazie ai dlm potranno
mllllvoit su 600 ohm, mentre il secondo ingresso sapere subito quale antenna o ampllllcatore we-
ausiliario (AUX 2) di 245 mllllvolt su 600 ohm. gliere per un determinato impianto. conoscendo
Analogamente. potremo trovare ira la caratteri- l'amplezza del segnale in arrivo.
stiche questa indicazioni: Ad esempio, sapendo che per un Tv è necessa-
rio un segnale di almeno 1.378 mluovoll e rilevan-
Sendbillfl d'lngroeoo per 10 watt di uscita : 0 do con un misuratore di campo che l'emittente X
dlm che desideriamo ricevere arriva con soli 0,14 ml-
Ben-illllltà d'lnoreoao per la manine ooo-nn dl crovolt, potremo subito stabilire se l'antenna da
. ueolla : + Sdlm installare` da noi prescelta con guedagnodi 12 di.
e sufficiente a captare tale segnale.
Anche in questo caso, controllando la tabella Per risolvere questo quesito, Ia prima operuzlo-
n.2. sapremo subito che, applicando sull'ingreeso ne da effettuare sarà quella di convertire tutte que-
dell'ampllilcatore un segnale pari a TM mllllvoit, ste misure da microvolt in dBm. quindi, control-
otterremo in uscita una potenze di 10 watt. mentre lando la colonne relativa alla Impedenza di 75 ohm
per raggiungere la massima potenze di uscita. do- (quella standard TV), avremo:
vremoepplicareal nostro amplificatore un segnale 1.313 mlcmvoll : -jfl dBln
1,31 volt. 0,14 mlomvoit : -124 dim

12]
Poichè abbiamo a disposizione un segnale di soli vale a dire ben IM mlcroveit, cioe II cavo avrebbe
-124 dBm. mentre ce ne occorrono - 106 dBm. per perso solo 1,14 micrevoit.
conoscere quanti dB ci mancano. eseguiremo una Lo stesso dicasi in trasmissione. avendo ad
semplice sottrazione: esempio un trasmettitore che eroga in uscita 1
124-106 : 1ltll watt, corrispondenteaMdBm Se II cavo coassiale
perde 5 di nel trasferimento, otterremo:
Da questo numero aottrerremo il guadagno del- 30 - 5 : 25 dBm
l'antenna. quindi avremo:
Guardando la tabella dei dBm constataremo che_
1a-ìz=saa 25 dBm corrispondono a 0,31 watt. iI che significa
Penanto. per ricevere questa emittente X. ci che abbiamo perso ben 0,60 watt. cioe quasi 2/3
mancano ancora 0 dB, percui dovremo collegare a della potenza totale.
tale antenna un preamplificatore AF in grado dl Rifacendo lo stesso calcolo con un cavo che
asalcurarci un guadagno minimo di 6 dB. ln prati- introduce solo 2 dB di perditav avremo:
ca. ne dovremo scegliere uno con guadagno note- 30 - 2 : 2| dBm
volmente maggiore (ad esempio di 12-15 dB). per› che corrispondono ad una potenza dì 0,03 matt.
che occorre considerare le perdite che verranno cioe lungo Il tragitto Il cavo coassiale sie"mangla-
introdotte dali'attenuezlone del cavo coassiale di to" solo 0,31 watt.
discesa a dalle scatole di derivezione.
CONCLUSIONE PER TUTTI
Il. GUADAGNO ANTENNE E L'ATTENUAZIONE Anche se costellato di calcoli matematici e di
DEL CAVO COASSIALE DI DISCESA molteplici esempi, pensiamo di essere riusciti a
Poichè abbiamo spesso accennato alle perdite non rendere troppo "pesante" questo articolo e
introdotte dal cavi coassiali di collegamento. ripor- soprattutto speriamo di essere riusciti a suscitare
tiamo qui di seguito alcuni esempi in proposito. l'interesse per questo argomento.
Supponiamo che un segnale giunga a noi con Se pol non avete ancora ia necessita di utilizzare
-119 dBm, cioe con una Intensità di 0,5 microvolt i dl o I dem. proseguendo nei vostri studi e lavo-
au 50 ohm (vedi esempio n. 10) e di utilizzare, per rando in campo elettronico. constatarete ben pre-
captare tale segnale, un'entenna direttiva che ab- sto l'utilita di queste tabelle e siamo convinti che
bla un guadagno di 21 dB. La prima operazione da più di una volta andrete a ricercare tra questi
eseguire sara quella dl sommare il GUADAGNO esempi quello che servirà al caso vostro.
dell'antenna ai -118 dBm, penanto, la potenza
prensente al capi di discesa di tale antenna risultare ...E PER l RADIOAMATORI
pa a: Grazie agli esempi riportati in questo articolo
-113 i' 21 : -fidlm avrete la possibilita di calcolare le perdite dei cavi.
la portata elettromagnetica sulle diverse gamme.
NOTA: Per i numeri preceduti da segno negativo di stabilire la sensibilità in dBm del vostro ricevito-
dovrete sempre ricordarvi l'esempio dei numeri re. ecc. Sapendo ore calcolare esattamente i dBm
sotto/zero del termometro. ERP sarebbe più corretto nel OSO precisare que-
Sempre dalla tabella n. 2 del dBm, riieveremo sto valore. perche affermare che state trasmetten-
che -02 dlrn equivalgono ad un segnale di 5,0 do con 20 watt. oppure con 50 watt. significa ben
Iltlcrevolt (tensione su Impedenza di 50 ohm). poco.
Se iI cavo coassiale che congiunge l'entenna al infatti. non e detto che l'emlttentea 20 watt ven-
ricevitore attenua li segnale dl 5 dB, dovremo ga ricevuta con una Intensità MINORE rispetto alla
SOTI'RARRE questi ultimi ai numero _”, otte- emittente da 50 watt, perche imponente e non tan-
nendo: to la potenza presente sull'uscita del trasmettitore.
-92 -5 = -91 dBm quanto quella ERP irradiata suli'antenna.
Se un radioamatora che dispone del trasmettito-
e sempre elutandoci con le tabella dei dBm. scopri- re da 20 watt utilizza per ll trasferimento del cavo
remo che -91 dBm corrispondono ora ad una coassiale a bassa perdita e dispone di un'antenna
tensione di 3,16 microvoit. oulndl appare evidente direttiva, mentre un altro ha una discesa lunga 100
che il cavo coassiale. nel suo trasferimento, si è metri con un cavo inadatto, un'antenna disadattata
"mangiato" ben 2,45 mlcrovolt.
e con un guadagno minore, certamente il primo
Se avessimo utilizzato un diverso cavo coassiale irradierà in antenna una potenza maggiore.
o una lunghezza rninore, in modo da ridurrequesta Più corretto quindi sarebbe precisare sempre il
attenuazione a eoli Z dl, sull'ingraseo del ricevito- valore ERP in dBm. anche perche chi ci riceve
re sarebbero stati presenti: potra calcolare I'esatto valore In miorovoit. stabili-
~02-2 : -Mdßm re ie attenuazioni dl tratta. eoc.

122
dim Pøíenla V 50 ohm v`75011m V`BDO Ohm dBm Valenza V 50 ohm V 75 Ohm V 600 Ohm

1000 w :23.601 v 273.961 V 114,591 v 111.024 mw 2m v 3.952 V 10.329 V


"1.51 w 211.11” v 259.542 V 111.234 v 1511.4411 mw 1,415 v 9,752 V
194.329 w 190.310 v 244.079 V mm v 141.254 mw 2.054 V
11mm vv 111.142 v 230.42! V 651.142 v 125.493 mw 1.509 V
030.95! W 111.411 v 217,539 V 615.234 v 111m mw 2.2141 v
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231.334 w 114,101 v 145,349 V 50.1 19 mVl
351.109 vv 112.049 v 137,256 V 44.668 111W
223.112 vv 105.400 v 129,579 V 39.911 "IVI
190.524 vv 1 22.329 V 35,451 mVl
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99.125 VI :31.241 v 15,949 InVI 999.195 IIIV 1.0” V 3.004 V
10,433 vl 211.311 v 14,125 mw 940,399 111V 1.03 V 2.1111 v
10.1115 vl mms v 2,5" 111W 193,301 mv 1111.»1 mv 2.141 v
63.0110 w 104.510 v 11.220 111V( 149.110! mv 511.3411 mv
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M1 I 7m” '40.40 'IV m .V
W Wil "Im IV Il” .V
31.923 VI 131.145 v 5,823 111W 530.255 111V 949.421 mV
20,104 w 1311.11411 v 5.012 mW 500.590 111V M 3.0" 111V
:5.1111 w 122.13! v 4.497 IIIW 472.991 mV 579.999 IVIV
22.301 w 115,191 v 3.991 111W 446.154 mV 546.43 mV
18,953 vl 101.415 v 3.549 111W 421.197 mV 515.959 111V
17.1.9' M m” HV 447,* IV
1m' 4.4 M uV 4.:'. IV
14.18' u M JV 434.041 IV
11-' Il 994,” IIV M191 nV
1km' Il 21m 111V u IV
10.000 W 22.351 v 2.5 299.194 mv 345,209 111V
9.913 Vl 21.110 v 2.0 291,504 111V 344.171 InV 115,159 mv
1.943 W 19.929 V LS 265,157 mV 325.4!! 111V 920.910 InV
1.1119 W n.114 v LD 259.991 mV 307.277 111V 999.112 111V
4.310 W 11.132 v n.5 236.959 InV 290.099 mV 920,494 111V
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2.512 w 11.2111 v 13,120 v
I

233,094 mV 559.299 111V


am W 111.500 v 11m v 195.969 111V 227.799 InV 644.291 mV
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1111.1146 mw 211.410 v 436.51! uw 141,136 mv 1 mau mv 51 1.171 IIIV
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251.130 mvl 12.211 v 254.403 uvl 1211.1144 mv 147.072 mV 415.993 IIIV
223.312 mvl 11.510 v 315.423 uw 111,351 mv 143,124 mv 401.514 mv
101.526 mvl 111.441 v 263.021 uw 114,411 mv 140,453 111V 397.291 mV
dBm POIIIIII v/Su ohm v/`15 uhm V 500 ohm dBIII Polcnxl v`50 ohm v 75 ohm v GDD ohm

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04,495 HV 75.9.0 nV 223,41. nV 15.832 nV 19.390 IIV 54.544 'IV
WIN 77.1” IIV 21m IIV 1m IV lulfl “IN
flnlfl “IW "m Il' 15.1. IN 14.51.!7 “UN
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um I' ma' 1”.122 IIV 14.11. I' "Juv “IN
56.175 IIV 05.7" IIV 104,550 nV 13.78. nV 10,000 nv 41.101 nv
54.504 e 67.232 e 100,150 nV 10,41: nv 10,504 nv 40.600 nv
53.545 nV 65,70! nV 185.032 nV 13.100 nV 10.120 uv 45,011 nv
52,424 nV 64.” flV 101.502 e 12.". IIV 15.701 uv 44,510 nv
51.231 e 52.744 e 177,4" nV 1 2.575 IIV 15.402 uv
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40,004 nv 50,404 nv 151,050 nv 13.109 uv 57.07' nV
42.512 e 52.1.0 flV 147.612 nV 12.011 nv 36.235 DV
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al' “liv 1m IIV
35.443 HV 43,409 nV 122.77! nV
34,534 IIV 42.421 IIV 112,544 e
33.54! e 41.455 IIV 117,253 nV
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Wx1,000=mW m1,000= uW q1›000=nW a1.000=pW p1.000=1W
uW:1.000=mW nW : 1.000 = uW VW: 1,000 = pW

Vx14000=mV mV x 1.000 = uV q1.000=nV


uV:1,000=mV nV:1.000=uV
IN AGOSTO NOI SIAMO APERTI
SE OGGI OI TELEFONATE
SUBITO III SPEOIBEIVIO
I KIT, I OIROUITI STAMPATI E TUTTI I
OOIVIPONENTI OI'IE III NEOESSITANO
Se nella vostra citta troverete tutti i negozi Trascorso qualche istante
chiusi per FERIE e vi necessita con urgenza seguirà la nota acustica
un'integrato, un kit o un circuito stampato e al termine dl tale nota potrete
componete questo numero telefonico (542- dettare II vostro ordine
31386 e in giometa (escluso i soliti giorni senza limiti dl tempo.
iestivi) il vostro pacco verrà consegnato
all'uflicio postale per I'inoltroÀ
Ad eeemplo:
Potete teleionare a qualelul ore di lutti Signor Fabreltl Mario.
iorn'i compresi sabato, domenica. via Lughem n. 45
giorni iestivl e anche dl notte, quando citta Traveslo GAP4 33090
le linee teleioniche risultano più libere provincie Pordenone.
Una segreteria telelonica Ripeto indirizzo (conviene
In tunzlone 24 ore su 24 sempre ripetere l'indlrlzzo
provvederà a memorizzare perché una soia volta per
il vostro ordine lele/ono via Lugheltl,
Sell servizio postale potrebbe essere confuso
risulterà etliclente nel con via Laghetti e non
giro di pochi giorni dimenlicatevi ii CAP
il pacco vi sarà recapitato che risulta indispensabile
direttamente a casa dal in quanto anziche Travesio
postino con un si potrebbe capire Tarvislo)
supplemento di sole Ordlno = 1 kit LX.541,
2900 lire. 2 circuiti l empltl LX.450.
2 lnteøretl 4016. 2 zoccoli.
Eflettuere un ordine 14 piedini. Step.
e molto semplice
Prime dl comporre ll numero Gll ordlnl vengono memorizzati
annotate su un Ioglio di carla nella segreteria telefonica.
tutto cio che dovete ordinare, ` Ogni 2 ore l'ordine viene prelevato
cioe la sigla del Kit, del circuito › dal registratore e
stampato, il tipo di integrato
immediatamente il vostro pacco
viene conlezionato
o dl qualsiasi altro componente e consegnato all'utficio postale
ele quantitàÀ Dopo aver
composto ll numero telelonioo
NOTA = Per Informazioni
osa-:1306 dopo tre squnu potrete teletonare allo stesso numero
udlrete ll seguente testo delle ore 10 alle 12
registrato su nastro.
«servizio celere per la spedizione di
mater/ale eiellronlco. Detlale II
vostro comp/ero indirizzo Ientamenle,
ripelendolo per una seconda volle, onde
evitare errori dl comprenslbllile.
Inlziare a periere al termine della noia
acustica che ore asoolterete, grazlen.
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