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JllsNIN VIsl^It] Z9L/L9L .U -CZ OuuV
E 1 lli OnN
PUNTI DI VENDITA dei KITS di NUOVA ELETTRONICA
66100 CHIETl
66034 LANCIANO (CH)
67100 L'AQUILA
65016 MONTESILVANO (PE)
64100 TERAMO
64100 TEF`AMO

BAsllICATA " 85025 MELFl (PZ)


85100 POTENZA

88046 lAMEZIA TEFÌME (CZ) ..„„„


89015 PALMl (RC) „„„
87055 S.GlovANNl lN ÉIOIÌE (CS)
88019 VIBO MARINA (CZ) . .

80100 NAPOLl . .
84012 ANGRI (SA)
83100 AVELLINO .
84091 BATTIPAGLIA (SA) .
811100 CASERTA . .
81024 MADDALONl (CE)
8401¢ NOCEFÌA INFEFìloFÌE (SA) .
84036 SALA CONSILINA (SA) „ „„
84iloo SALEFINO .

40100 B0LOGNA
40128 BOI.OGNA .
40053 BAZZANO (80)
44042 CENTO (FE) ,., „
4a015 cERVIA (RA)
44100 FERRARA ........
43036 FIDEh!ZA (PFÌ) „
47100 FORLl ..... „
48022 LUGO (FÌA)
41100 MODENA .......
43100 PARMA ..,... „
29100 PIACENZA .
42100 FÌEGGlo EMILIA
47037 FÌIMINl (FO)
48010 S PIETRO IN CAMPIANO (RA)
41019 SCANDIANO (RE)

33053 LATISANA (UD)


33170 POFIDENONE
33100 UDINE
34170 GORIZIA

00168 FÌOMA
00041 ALBANO LAZIALE (Roma)
04011 APRILIA (LT)
03043 CASSINO (FR)
00034 COLLEFERFIO (Roma)
00054 FIUMICINO (Roma)
03100 FFlosINONE
03100 FflosINONE
04024 GAETA (LT)
00055 LADISPOLl (Roma)
04013 LATINA
04013 LATINA SCALO (LT)
00013 MENTANA (Roma)
00048 NETTUNO (Roma)
02100 RIET'
00182 FÌOMA
00141 FÌOMA ....
00195 floMA .........
00195 ROMA ,........
0017il FIOMA ,
00176FIOMA ..
04019 TEFIRACINA (LT)
00049 VELLETRl (Floma)

17031 ALBENaA (sv) .,.„


16129 GENOVA `
18100 lMPERIA
19100 LA SPEZIA ........
17100 SA'VONA ` „ `

20146 MILANO
24100 BERGAMO
25100 BRESCIA
21052 BUSTO ARSIZIO (VA)
20062 CA§SANO D'ADDA (Ml)
20063 CEFINUSCO SUL NAVIGLlo (Ml)
20031 CESANO MADERNO (Ml)
20092 CINISELL0 BALSAMO (Ml)
22100 COMO
26100 CREMONA
22053 LECCO (CO)
46100 MANTOVA
20100 MILANO
20144 MILANO ......,
20100 MILANO ........
20146 MILANO ....
20152 MILANO ......
21013 GALLARATE (VA)
20052 MONZA (Ml)
27100 PAVIA ,.
23100 SONDRIO .
21100VARESE ,
27029 VIGEVANO (PV) „
20040 VIMEFÌCATE (MI)
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Jecl oigo!iqqnd o}uenb !p 6uo!zezz!i
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a|B!10|!P] ®Uo!Zal|a
Quella musichetta che spesso sentiamo dopo SCHEMA ELETTRICO
aver composto un numero telefonico e che ci invi-
ta ad attendere in linea prima di avere la comuni-
cazione, è senz'altro un piacevole espediente per Come visibile in fig.1, questo circuito non richie-
intrattenere un interlocutore al telefono; pertanto, de nessuna alimentazione, in quanto l'irrisoria cor-
se il vostro apparecchio telefonico ne è sprowisto, rente necessaria al suo funzionamento viene pre-
potrete prowedere a dotarlo di questo accessorio. levata direttamente dalla linea telefonica.
Realizzare questa attesa telefonica musicale ed Su ogni linea, come abbiamo già più volte 'accen-
inserirla nella linea sarà estremamente semplice, nato, è presente una tensione continua di circa
poichè non dovrete fare altro che collegare tre o 40-48 volt, che scenderà a circa 8-10 volt a cor-
quattro fili ad un connettore. netta alzata.

ATTESA e«" MUS[¢ALE


Se volete dotare il vostro telefono di una attesa telefonica musicale,
per far capire al vostro interlocutore di attendere in linea f intanto che
non potrete rispondere alla sua chiamata, potrete realizzare questo sem-
plice progetto che si avvale di pochissimi componenti.

Da quell'istante, quando il telefono squillerà in un Questa tensione, che preleveremo dalla linea (in-
momento in cui siete impossibilitati a rispondere, terruttore Sl in posizione ATTESA), verrà indiriz-
non vi accadrà più di trovarvi in imbarazzo quando zata verso il ponte raddrizzatore FìS1, che prowe-
sentirete vostro figlio dire ingenuamente ad alta derà ad alimentare il circuito co-n' la giusta polarità,
Voce: cosÌ che non dovremo preoccuparci su quale dei
"Papà chiedono di te, devo rispondere che ci sei?". due fili della linea sia presente il positivo o jl nega-
tivo di alimentazione.
Non dovrete neanche più mettere la mano sulla 11 ponte Fìsl convoglierà sempre il positivo ver-
cornetta per evitare che vi possano sentire mentre so l'integrato ed il Collettore del transistor, ed il ne-
chiedete alla persona interessata se desidera ri- gativo verso massa, indipendentemente dalla po-
spondere alla chiamata, perchè spostando la levetta larità applicata sui due terminali di ingresso.
in attesa, mentre il corrispondente ascolterà la mu- L'integrato lcl utilizzato in questo progetto è un
sica, potrete formulare la vostra domanda anche ad UM.66T19/L, cioè una Fìom, al cui interno sono pro-
alta,voce, certi che all'altro capo del filo non potran- grammate tutte le note del motivo Per Elisa.
no udirvi. Ogni volta che sul piedino 2 di questo integrato
La musica di attesa non serve soltanto in queste verrà applicata una tensione compresa tra 193 volt
circostanze, ma ancbe per far capire ai vostro in- e 3,3 volt (non alimentate mai questo integrato con
terlocutore di attendere in linea, se solo dovrete spo- tensioni superiori ai 4,5 volt perchè lo brucereste),
starvi in un'altra stanza per procurarvi un foglio ed immediatamente dal piedino 1 usciranno le note di
una matita per prendere appunti. Per EILsa, che verrano amplificate dal transistor
11 motivo che farete ascoltare al vostro corrispon- TFì l .
dente è il notissimo Per Elisa e non i soliti din-don- Dal Collettore di TFìl queste note, passando at-
dan o altri suoni non molto gradevoli. traverso la resistenza Fì3, verranno immesse nella
Anche per questo progetto vale quanto siamo so- linea telefonica perchè vengano udite all'altro ca-
liti ripetere a proposito dei nostri circuiti e cioè che pO del .filo. \
se anche lo abbiamo destinato ad un uso specifi- 11 diodo zener Dzl posto tra il Collettore di TRl
co, potrete adattarlo a vostro piacimento per altre e la massa, proteggerà il transistor da eventuali so-
funzioni. vratensioni.

2
C
•ooue!q i! ?uo •oo!uo}eie} o!iiooeit3ddt3f i uoo oiueue6eiioo i! ied
-!zue niq ejoioo i! eieu6es i! jed oiieos e!qqe pe !i!i e €eu!i eiiep ossei6u!,i ied out3i!sseoeu !^ euo `!i!i
-ie^u! e!qqe !i o}ut3!du!.i oiezz!ieeJ eu !iio euo eJep oiiienb e !io)}euuoo enp !ep o!66Ì3}uou i! euJt3iziu!
-niose oue!ssod uou es eiioue `ossoJ e ooue!q eioi eiej}od `oieduEis eiei !p ossessod u! eiio^ eun
-oo !p eiueiuieujjou ouos ]g eiì3u6es iep !i!} enp i •eiueJ u! eis!d eiiep o]ei iep ois!^
•oo!uo}eie) o}ue!du! oi)s
eiì3init3u ezzepuì3J6 e ou6es!p o^!ieiei i! o)}opoid!i
-o^ i! opoiu unoit3 u! ejeo!i!poiu e)eJ^op uou `o}ut3} oiLie!qqe z '6!} u! `e!oot3iouou oiedueis oi!noi!o ei
-jed `eie!i}esJou t3iieu !}!iesu! !ie}s ouueies eienb -eiujou un o]s!^eid e oi}e6oJd oisenb Jed ?uo!od
i! uoo eu!pjo osseis oiieu ouueJ!osn !qiueJ]ue giio
-!od `!MesseJe}u! ?J^op uou ejì3ioo!ued oisenb enb Vollvt]d ]NOIZVzzllv]t]
-Uniuoo `ossoJ oi!i i! uoo o!uooeJeddeÉiiep ouJeiu!f i
-ie oiE6eiioo e auojieu oi!} ois©nb eiueiuieujjoN 'tlo^ c`c ! eJeJ
•euo!zejep!suoo -edns !eu ?j^op uou `oiiep p!6 ouJe!qqe eiuoo `euo
u! ejeue} e}ueueo!6oi eu6os!q euo `(xeidnp u! !u oiej6e}u! o}senb eJeiueiu!ie jed o!jesseoeu euo!s
-oieie} !ep oseo i! ?) euoiieu ejoioo !p oi!} eJo!je]in -uei !p ejoit3^ ins ?o!o `]io^ 9` L uos e eo!uo}eiei eeu
un e!s !^ Beu!i euoienb ns euo eJepniose ep e uou -!i eiins e}uesejd euo!sue] ei eJJnp!j ied oiLie!zz!i!}n
`nia-ossou-ooue!8 !}ejo|OO !|!} ej) O}Ut3||OS eo!UO}e|
oi `es®iie !p euo!z!sod u! Ls eJo}e!^ep i! oueJe}o"
-e} eeu!i eiieu eieJe^oJ] eiueiuieiuJou es euouv eiio eiio^ !u6o ?Jepueooe !s euo Lia pei opo!p ii
A proposito del filo di colore blu, in qualche im-
pianto questo filo risulta di colore verde, particola-
re che vi anticipiamo perchè non ci scriviate dopo
averlo riscontrato. 1.500 ohm 1/4 watt
Dopo questa indispensabile premessa, procedia- 18.000 ohm 1/4 watt
mo nella nostra descrizione suggerendovi di inse- 100 ohm 1/4 watt
rire nello stampato le quattro resistenze, il conden- 10.Odo ohm 1/4 watt
satore al poliestere ed il diodo zener DZ1, rivolgen- 100.000 pF poliestere
= zener 30 volt 1/2 watt
do la fascia contornata da una riga in colore ver-
diodo led
so la resistenza R3.
Senza accorciarne i terminali, potrete inserire in ponte raddrizz.100 V.1 A.
NPN tlpo BC237
prossimità del condensatore C1, l'integrato UM66T19L
UM.66T19/L, rivolgendo la parte piatta del suo cor-
po verso la resistenza F}2 e, in prossimità di S1, il
transistor BC237, rivolgendo la parte piatta del suo

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9
•ossot] e oo
-uB!q !igo!pu! !ieu!uiei !ns !ieo!idde ou
-ueJpue `iio^ 8p-o7 !p enu!iuoo euo!sue}
eun ®iuese]d e !ienb !eu !iienb `!i!i c oios
ouos !^ eu]eiu! eseid eiiso^ eiiou es .!J
-oioo ! auopuB]ieds!i ii!i oiiitmb ! ®i!ios
•u! ®iei^op `ouoieiei i! osio^ ei!osn.i a
oss®i6u!.i jed Buiuui®i !io}i®uuoo ®np
!®N .o!66eiuou !p oo!ieJd eui®uos p.6!]
V0lNOJllll ONOJJIJl lv
OSsol]
"Wm
n"
00H,10
•!Joiieuuoo enp !}senb ns ouoieiei iep
•(oiis!u!s oiei) o!Liooe]eddE e eeu!i Ì3iiep !]ueue6eiioo ! ejen}}e}}e ?JJe^uoo `o}
-edue)s oiins !)ess!} !iioseu !io})euuoo enp ! osie^
ojiisou i! osio^ ®i!osn iod a (oiis
-®p oiei) eo!uoi®i®i eou!i eii®p !i!i eu!iuujei !joiieuuoo enp ! eJeJJoos Jei Jed e!jesseo
-eu eiose ei `ei!qou osseis oiiep !iejeiei epuods enp
! uoo aieiiua iad !)ezz!i!)n !ou ep
eiins ejeo!iejd !p eu!id eu `ei!qou iep o!iioiedoo
!iezz!iBiod !iou®uuoo ®np ! `oiie
ui .o]Biuoui oi!noi!o iep oio] e.6!] ins o}ess!i eiesse gjiod `oieu]!iin !soo oue6oJd ii
•ou!seuouoii un uoo o}edueis oiiep e6
-jods eiio ezuepeooe.i opue!i6e} `!ieu!uujei enp !ons !
ejepies e]eiiod `o!iioiedoo iep e]ueuje66ei eose!j
®n} etse] ens ei euo opouLi u! pei opo!p i! oinueJd
' Lza Jeu
-ez opo!p i! osJe^ oiio^!J !)ins!J `N i! ?o!o `ouoo D!d
oiienb eiio opueiiojiuoo `opo!p eiei !p !ieu!uijei enp
! o}edueis oiieu eJÌ3i!}u! e}eJiod `oiund o}senb v
•pei opo!p iep e}se` ei e}ueuje66ei ej!osn!joni
ie} jed `o!uojedoo ins .uu e t3p oJo} un eJE3o!ieid
euo!z!sod euo u! eJeo!}!Je^ eieJiod `opÌ3p ons i! uoo
o)Ì3ss!} oiJe^e odop `!od ` Ls eJoie!^ep iep €ie}}ei!i
eued ei eJ!osn!Jon} Jei ep opou u! `eo!}seid u! eio}
-eos eiiep o!uoJedoo i! eJt3Joi !p ouB!i6!suoo !^ `oiicp
-ies !p eu!id eu `pei opo!p i! eqqeiieu!i oLLJ!iin ea
•oisoddo oiei iep !ijepies e}ueu
-eieinooe eiei^op `eis!d eiins !}ueseJd !Joi ! oJiue
!ieu!iuje} ! oi!Jesu! Je^e odop `!pu!nb 6o)Ì3due}s oi
-ins eiueiueueJ!p oiess!i ?Jpue Ls eJounJJeiu!.i
•iuo L eoj!o !p oiedueis oiiep oie!zue}s!p e6ut3u
-!J odJoo ons i! euo opou u! `eiueuoduoo o}senb
!p !iì3u!ujje} oj}}enb ! eje!ojoooe !pu!nb e}ej^oa
'!lt3u!lLJ
-Je) enp !ep i/+ ?}!Jeiod ei opue)}eds!J ` Lsg eJo)ez
-z!ippei e)uod i! eJ!Jesu! e}eJiod `o}und oisenb v
•7 .6!'
U! oie!Zuep!^e Ueq euoo `ejoi)nlle}U!Éi osie^ odjoo
S ,.®,# ® ,

Prendete il filo del telefono e, privatolo della guai- Poichè questi connettori femmina risultano "po-
na che lo ricopre, tagliate un filo per volta; taglian- larizzati", si innesteranno nei rispettivi connettori
doli tutti insieme, infatti, provochereste un corto- maschi solo in un verso e non in quello opposto,
circuito con i due fili bianco-rosso nei quali, co- pertanto, se ne avrete rispettato i colori, da un lato
me vi abbiamo già accennato, è presente una ten- entreranno in ordine i colori bianco-blu-marrone-
sione continua di circa 40-48 volt. rosso e dal lato opposto gli stessi colori nel mede-
simo ordine.
Prendete un connettore femmina e praticate una lnnestati i due connettori, potrete ora alzare il ri-
leggera pressione con la lama di un cacciavite al- cevitore telefonico e, se l'interruttore Sl risulterà
l'interno di ogni fessura, per abbassare il gancio regolato nella posizione linea, sentirete la caratte-
di fermo. ristica nota tu-tu-tu, mentre nella posizione atte-
Sfilati i terminali interni dal corpo, potrete salda- sa, non sentirete nulla e vedrete il diodo led accen-
re su ciascuno di essi i fili, rispettando i colori visi- dersi.
bili in fig. 4, dopodichè li potrete inserire all'[nterno Ponete il deviatore Sl sulla posizione linea, poi
di ogni vano, spingendo a fondo ciascun terminale chiamate un amico, chiedendogli di riferirvi cosa
in modo che il gancio di fermo fuoriesca da ogni ascolterà dopo pochi istanti.
fessura. Spostate il deviatore Sl in posizione attesa, at-
tendete pochi secondi, poi rimettetelo in posizione
linea e chiedete al vostro interlocutore se il motivo
gli sia piaciuto.
Quando noi abbiamo condotto questa prova, tutti
i nostri amici ci hanno chiesto se anche loro potes-
sero dotare il telefono di questa simpatica attesa
telefonica, ed owiamente abbiamo loro consiglia-
to di acquistare questo numero di Nuova Elettroni-
ca, dove abbiamo descritto tutte le operazioni ne-
cessarie per la sua realizzazione.
Facciamo presente che in questo stesso circui-
to, in sostjtuzione dell'integrato UM.66T19/L si po-
trà inserire I'integrato UM.66TO1/L (vedi LX.1065
pubblicato in questo stesso numero), ma j motivet-
ti che questo diverso integrato è in grado di ripro-
durre potranno essere utilizzati solo nel periodo del-
le Feste Natalizie.

COST0 DI REALIZZAZIONE

Tutti i componenti necessari per la realizzazione


di questo progetto, cioè circuito stampato, transi-
stor, integrato, diodo led, zener, ponte raddrizza-
tore, deviatore, due connettori maschi, due
femmine per i fili della linea e del telefono, COM-
Fig.6 Foto del circuito già inseri-
PFÌESO il mobile plastico MOX01 ........ L.11.000
to all'interno del mobiletto plasti-
co. 11 coperchio del mobi[e dovrà
11 solo circuito stampato LX.1058 ..... „ L.1.200
essere forato, per far fuoriuscire
la leva dell'interruttore Sl ed il
Nei prezzi sopraindicati non sono incluse le spe-
diodo led.
se postali di spedizione a domicilio.

6
!®Pi)tJ®!o§ !uo®aiJcddv t?))3LJeq
£9191 LC6C (ZO) 'Xe] -(.)ne .O!J) 000Z LC6C (Zo) .isi -Z `!Jeu!lssJd t?!^ -Ouei!W sg ioz
'Jjo-OIOH
uoo je66!Ji ie pe euo!sioeJd `(^ia/^u L) ?}ii!qisues e}e^eie,iie e}ueujet!un ouon6uits!ppeJtuoo oi euo euo!}s!JeueJeo
eJtie ei ouos o/oooL iep u!-ujnq un pe pe !tueuoduoo iep euo!zeies eHe e}n^op ?}!i!qep!#e e}e^eie pe ezzeuediuoo
•ozzejddej^os ezues !}iujo} ouos !ie}sodu!
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•etun!66eJ e!6oiou3e} e}ezue^e,iiep o^i}eo!}iu6!s o!duese un e t]ozo8-so oo!6oieue oidoosoiiiosoti
•!ieuo!ssetoid eJn}e!uo
-oejedde e}eo!}s!ios r)id eiie eiueuoduoo eoiidues iep ejounpojd `eo!uoJueie,iiep oueeJoo-pns eiue6!6 i! e Je}Spioo ei
|joìnq!J}S!P !P!|e^ oLue!L|oJeo
(iv/ i)^ouenL)eJ] ( +) JosJno o) ( x )JosJno
uo!pun] }nopeau ®POW l.HO epow i]v u! }uauJaJnseow
ii6noiii[. uo!}e]edo ^-x® u! }uauoJnse®w ^ouonbeJb aouaJa]]!a eLULL 8 a6eiio^.
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Avrete senz'altro visto o ricevuto quelle simpati-
che cartoline musicali dalle quali, una volta aper-
te, si effondono le note di simpatici motivetti,

Fìealizzare un simile progetto sarebbe semplice


se solo si riuscissero a trovare quei minuscoli chips
da inserire all'jnterno delle cartoline, ma viste le dif-
ficoltà nel reperirli, abbiamo optato per un minusco-
lo integrato di aspetto simile a quello di un "transi-
stor" che, anzichè suonare un solo motivo, ne suo-
na ben tre in successione, ripetendoli in continuità
fino a quando non viene tolta l'alimentazione.

Questo circuito lo potrete sistemare accanto al-


l'albero di Natale ed accenderlo solo quando lo de-
siderate, oppure potrete fissarlo sotto ad una se-
dia, collocando il pulsante sotto il coprisedia, in mo-
do che, quando la persona prescelta si siederà, il
circuito inizi a suonare.
ln tal caso, vi suggeriamo di non collocare sot-
to il coprisedia un pulsante di grandi dimensioni,
bensì uno minuscolo e molto sensibile e a questo
proposito vi possiamo dare qualche consiglio.
Ad esempio, potrete utilizzare un pulsante di bas-
so spessore, incollandovi sopra,un cartoncino.
Ponendo questo pulsante su.l sedile della sedia

e ricoprendo il tutto con un coprisedia (di quelli che dolo direttamente con la tensione della lampadina
si acquistano comunemente nei supermercati) o che illumina l'abitacolo.
con un sottile cuscino, quando qualcuno si siede- Quando aprirete la pona per far entrare la vostra
rà, il pulsante, chiudendosi, fornirà tensione al cir- ragazza, questa rimarrà stupita nell'essere accol-
cuito che, immediatamente, inizierà a suonare. ta`da un così dolce motivo, anzichè dai soliti assor-
Se volete invece sistemare questo circuito den- danti 40-50 watt del vostro impianto Hi-Fi.
tro una scatola destinata a contenere un regalo na- Sistemandolo in auto, non è da escludere che un
talizio in modo che, una volta sollevato il coperchio, vigile fermandovi per farvi una multa, nel sentire
inizi a diffondere le note musicali di questi tre moti- queste note natalizie fuoriuscire dal vostro abitaco-
vi, allora vi consigliamo dei microswitch a levetta, lo, non si commuova e vi congedi dicendo "per que-
che potrete acquistare presso un qualsiasi nego- sta volta vada".
zio di materiale elettrico, in quanto utilizzati nella Qualche idea pensiamo di avervela data, a voi
realizzazione dei fine corsa, o per sportelli di mobili. ora realizzare quella che vi ha più colpito o la sod-
Ancora, potrete collocare questi microswitch so- disfazione di escogitarne qualcun altra del tutto ori-
pra la porta d'ingresso della vostra abitazione ed ginale.
immaginate lo stupore di chi, entrando, sentirà que-
sti tre simpatici motivetti che cesseranno soltanto
quando la porta verrà chiusa. SCHEMA ELETTRIC0
Sulla porta potreste anche sistemare un interrut-
tore magnetico, quello cioè usato per gli antifurto. Lo schema elettrico di questo circuito è così sem-
Un'altra idea potrebbe essere quella di applica- plice che potremmo consigliare la sua realizzazio-
re questo progetto all'interno dell'auto, alimentan- ne anche ai nostri lettori quindicenni, che da poco

8
6
•c.6!i u! oieo!pu! aiuoo oiedueis oi!noJ!o iou !i®iu
-asu! Po £ez.oa ® zgz.]]ti -i/Loigg.wn ®i6!s ®^!iiedsu ®i ®ieiioiiuoo
`o)edueis o[ins !iiepies !p eu!id `!uo!sueLLi!p esse)s eii®p eoiis
-eid u! odioo un !))n) ouueLi !)ueuoduoo eJ) !is®nb euo!od .o»e6oJd ois
-®nb u! !ise!uo!J !Jounpuoo!u®s eJi !®p o}ios ep ois!^ !uo!ssguuoo z.6!]
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•!iBi!o !zue.ood !^!iou ei} ! „?ieuons„ `!sopueide `eiio o!z!ieieu oo
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•aiinpoid!i !p opei6 u! ? ossa eiio seuis!iiio AJeN -snBio e}ues -siieg ei6
-u!r !p !ieo!snu e}ou ei uoo e!z!ieieu eieisoiuie eie^ eun eieaio eiaiiod `®i
-eieN !p oieqie.iie oiueooe oi!noj!o ou!ss!o!iduas oi§enb opueuieis!s
OLYUO]LNi oioo®m un uoo
•!z!ieiBu !iia^!ioiu c ! euons euo oi!noi!o i®p oo!Jii®ie eiuoiios L.6!]
ozo!d eu!iE!o!o = ido LLL] od!) oPo!p =
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ILol.99Mn = Zol ))eM Ù/L LLluo o89
Z§Z]]U = Lol l)eM P/L LLiLio oo£.p
£ez.og od!) NdN = Lt]L }ÌeM b/L uLio ooo.zz
990L'XI llN]NodNOO OON]l]
tempo studiano l'elettronica e che ancora non san- applicato tramite la resistenza Fì2 sulla Base del
no decifrare i vari simboli elettrici. transistor TFìl , che prowederà ad amplificarlo in
lniziamo la sua descrizione dai due fili di alimen- modo da ottenere un suono di maggiore potenza,
tazione, uno positivo ed uno negativo. necessario per pilotare la cicalina indicata CP1.
Su questi due fili si potrà applicare la tensione Come avrete compreso, il circuito è molto sem-
di una pila da 4,5 volt oppure da 9 volt o una ten- plice e poichè pensiamo possa attrarre soprattutto
sione di 12 volt, prelevandola da un qualsiasi ali- i nostri lettori più giovani, descriveremo le fasi del-
mentatore o dalla batteria dell'auto. la sua realizzazione pratica in modo estremamen-
te semplice.
Per evitare che si possano invertire le polarità dei
due fili, con il rischio di bruciare il piccolo integrato
a forma di transistor, abbiamo inserito un diodo (ve- REALIZZAZIONE PRATICA
di DS1).
Se, per errore, applicherete la polarità negativa Avere a disposizione un circuito stampato già in-
sul terminale nel quale andrebbe inserita la tensio- ciso e forato, con sopra riportato il disegno serigra-
ne positiva, il circuito non funzionerà. fico dei componenti che vi andranno montati, faci-
Questa tensione giungerà sul deviatore Sl che, literà al massimo questa realizzazlone.
chiudendosi, permetterà alla tensione di alimenta- Coloro che volessero autoincidere il circuito stam-
zione di giungere sull'integrato e sul transistor che pato, lo troveranno riprodotto in fig. 4 a grandezza
pilota la cicalina. naturale con le piste viste dal lato rame.
L'integrato IC2, come visibile in fig. 2, dispone La prima operazione da compiere, sarà quella di
di tre terminali lndicati 1-2-3, il terminale 2 è quello inserire le due resistenze FÌ1-FÌ2, decifrando il loro'
di alimentazione, il 3 quello di massa e 1'1 è il pie- valore oh`mico dalle fasce di colore presenti sul lo-
dino d'uscita del segnale di bassa frequenza. ro Corpo.
Poichè sul piedino 2 non si dovranno applicare Appoggiate queste resistenze sullo stampato, do-
tensioni superiori a 3 volt, abbiamo dovuto utiliz- po averle saldate, dovrete tagliare con un tronche-
zare un altro piccolo stabilizzatore di precisione a sino o con delle forbici i fili eccedenti.
2,5 volt (vedi lc1), che non dovrà assolutamente La saldatura andrà eseguita appoggiando lo sta-
venire sostituito con un diodo zener. gno sulla pista in rame in prossimità del terminale
11 segnale di BF che uscirà dal piedino 1, verrà da saldare ed accostando poi a questo la punta del

10
Ll
•o!i!o!iLiop e euo!z!peds !p !ie)sod es -e}ue!Jo !p opueo!}ueiu!p uou ` Lu]. !)eo!pu! !Jo} !eu
-eds ei esniou! ouos uou !ieo!pu!gJdos !zzeJd !eN !ieu!iuJei eJ} ! euei!Jesu! e £€z-og ei6!s Ì3iiep oiu!}s
-!ppej}uoo LUL. Jo]s!sut3Ji i! eiepueJd `oui!}in t3a
• LO oSJe^ odJoo ons
•V^i !P !^!sueJduoo
iep eug!d ®ued ei opue6io^!J `zoi oieo!pu! o!zeds
?!6 ouos !zzeJd !J)sou ! !))n) euo oiue!pJoo!J !^ oiieu !ieu!ujiei eji !ons ! ei!iesu! eieJ^op `oseo iei
U! :|LO].99Wn e}i!Jos ei e]eiJod!J !iins!i odjoo ons
000.L.l ....... 990L.Xi oiedue}s o}!noj!o oios ii J ins euo e}eiioJiuoo e zoi o}eJ6eiu!,i eJo e}epueJd
•eiLJeJ u! e}s!d eiins
009.OL .i ........ "" eu!ieo!O e eJoie!^9p o!d `euo!s oisoddo oiei iep !ie}epies `!od ` Lo osJe^ odJoo ons
-!oejd !p jeuez opo!p e o!o!i!s ie opo!p `Jo}s!sueji `oi iep eiie!d eued ei eJe6io^!j !p opueo!]ueiu!p uou
-ej6e}u! `o}ediueis oi!nojio eoio `o}ie6ojd o}senb !p `o}Ì3diue}s oiiep !Jo} !eu !ieu!iuJe} eJ) ! eue}!jesui
•Z§Z]]t] e}}!JoS ei e}euod!J 9 odJoo ons ins ?uoJed
euo!zezz!ieej ei Jed !Jesseoeu !}ueuoduoo ! !iini
` Lu]. e Zoi ep e}eJen6u!}S!P euo ` Loi eiepueJc]
•z .6!} u! o}e!zuep!^e eujoo !isods!p `!ieu!uioi
]Noizvzziiv]t] ia oisoo e ouuej!osn !iueuoduoo eJ} !isenb !p odjoo iea
•Lt]J.-Zol-Loi eJ!Jesu! e)ej}od `!ieu!u
-jei enp !ons ! oiepies Je^e odop `e Lo eJoiesuep
-uoo i! ej!jesu! eiejiod `ezueis!seJ enp ei eie}uow
•e|Ì3u!luJe} |ns !sjì3o
-oe}]e essod ou6e}s oi euo opou u! `eoJ!o !puooes
•Ì3pediuì3i t3iie !^!)!sod }io^ zL e!^u! uou `!i
8-z !J}ie Jed eJo}epie§ i! euo!z!sod u! ejeue} ?i^op !s
•iou ouo6ue]!j oiuenb !p ezueiei}!p e `e oiooei!qe,i `ou6eis !p e!ooo6 eun e}io!os eiio^ eun :ejoiepies
-iep epeduei eiit3p eue!^oJd eiio oi!i i! esseu e e6ei
-ioo ou!}in{)senb ?uo!od `t3Je!uod eiiep e}ut3sind ie
e^ euo oi!} ins o^!ie6eu oi!i i! eJJod eiei^op `eje!i
-iod eun !p Ì3jnuede,iiep oiueuou ie epuo#!p !s eo
-!snu ei euo eieJep!sep es euo eiueseJd eieuej.
•llo^ ZL !ep eu
•o!suei ei eiuesejd gJe}ins!J e^oppei o^!i!sod oi!i i!
pe e!jezzoJJeo eiiep esseu Ì3iie o^!ie6eu oi!} i! ejes
-s!} e}eJ^op `o}ne u! oiie6oJd oi§enb e]eJesn es
•ei!d eiiep o^!ie6®u ie ejoioo ojiiecp o
oi®u oi!} un pe ei!d eiiep o^!i!sod eieu!iuje} ie os
-soi oi!} un ejì36eiioo eieJ^op euo!zt3)ueiu!it3£i Jed
•oo!ieu6t3u o}ie}uoo
un !p o eiuesind un !p oiienb eoio `oiieiuoo oj}ie
!se!sienb eJe6eiioo eieJiod ` Ls eJo}e!^ep ie oie6ei
-ioo oiue!qqe oo!}eJd euJeuos oiieu euo !i!i enp !v
•eieuo!zej!p!q e esse ?uoJed
!iJ!ue^u! e)ueueii!nbuì3J} e)ej}od `ossoj oun pe oi
•eu oun ouos eu!ieo!o eisenb !p !i!i enp ! es euouv
•o}edueis
o)!noJ!o ins !}euod!J !ieu!iujei enp !ns odioo ons
|ep ouoose!Jon} euo !|!| enp ! opuEp|es `opep uoo
!}!^ enp opuezz!i!}n Lc]o BO!J}ieieoze!d Einsdì3o ei
o}edujeis oiins ejess!i e}eJ^op `oiund oisenb v
•c .6!} !p oo!iejd eueiios oiieu
e|uep!^e ueq el|oue e||ns!j eujoo `el}sep osje^ eo
-ue!q e!osei eun ep oit3uio}uoo odjoo ons iep o}ei i!
opue6io^!J ` L L L] un ` Lsa opo!p i! eJ!Jesu! e}ej)od
`!iueuoduoo !isenb !p o!66e}uou i! o}eieiduoo
•!J)eiu!ii!u g-p !p o}edueis oiie oiieds!i o)
-e^eiio§ ?Je)ins!J odJoo oJoi i! !pu!nb `!)e!oioooe ou
-ueJpue uou !}ueuoduoo eJ} !}senb !p !ieu!uiie} i
•ej}s!u!s osje^ odJoo ons iep eiie!d eued ei eJ
Trovandoci a casa di un amico Radioamatore
mentre questi effettuava un collegamento via radio
con un OM di Tokio, lo abbiamo sentito congedar-
si dal suo interlocutore giapponese con un buona
notte.
Gli abbiamo allora fatto notare che avrebbe fatto
meglio ad augurare il buon giorno visto che, es-
sendo in [talia le 22, a Tokio erano le 6 del mattino.
11 nostro amico ci ha risposto che, per evitare si-
mili "gaffe", aveva già pensato di acquistare 10-12
orologi per regolarli sugli orari presenti nelle diver-
se città e nazioni, ma che aveva poi abbondonato
quest'idea perchè troppo dispendiosa.
Ci è allora "balenata" un'idea:
"Perchè non progettare un orologio in grado di
indicare istantaneamente I'ora GMT e quella di tutte
le città del mondo, il giorno ed anche il mese, vi-
sto che troppo spesso capita di domandarsi se sia
il 20 oppure il 21 del mese ?
Avere a disposizione un orologio che ci indichi
in una riga l'ora, i minuti, i secondi, il giorno, il

mese e nella riga sottostante l'ora GMT oppure l'o- Lussemburgo-Francia-Norvegia-Svezia-Tunisia.


rario della nazione o della città con la quale desi- Per la Somalia e I'Eritrea, si potrà prendere co-
deriamo collegarci e che ci consenta di passare dal- me riferimento l'ora dell'Etiopia.
l'ora legale a quella solare senza modificare gli ora- CosÌ l'ora di New-York è identica a quella di Wa-
ri degli altri paesi, riteniamo sia utjlissimo. shington e di Miami (Florida).
Come vi spiegheremo dettagliatamente più avan- Per l'UFìSS abbiamo preso come riferimento l'o-
ti, premendo due pulsanti, sul display appariranno ra di Mosca, perchè spostandoci più ad Est, cioè
nazioni e città nell'ordine riportato nella Tabella N.1. verso la Mongolia, potremo invece prendere come
Come potrete notare, abbiamo preferito inserire riferimento l'ora di Tokio o della Cina.
i nomi delle varie nazioni e solo quelli di alcune cit- Per la Cina l'orario non cambia da Est a Ovest
tà, New-York, Chicago, Mosca, perchè non sempre e rimane immutato anche per Taiwan (Formosa).
ci si ricorda di quale sia la capitale dei diversi paesi. Se alcuni vostri amici sono andati a trascorrere
Per I'Est degli Stati Uniti abbiamo preso in con- le vacanze alle Maldive, sappiate che in quelle iso-
siderazione la città di New York, per il Centro la città le l'ora è identica a quella dell'lndia.
di Chicago e per l'Ovest la California, perchè le cit- Quindi, anche se sono solo 32 i paesi da noi me-
tà di S.Francisco e di Los Angeles che si trovano morizzati, con questo orologio potrete conoscere,
in questo Stato non rientravano nella riga del di- in pratica, gli orari in tutto il mondo.
splay.
A chi obietterà che al nostro elenco mancano tan- Qualcuno forse si meraviglierà del fatto che ab-
te altre nazioni, facciamo notare che nella memo- biamo inserito nel nostro elenco anche l'ltalia.
ria non c'era più spazio disponibile per inserirne al- Questa inclusione è stata resa necessaria per jl
tre e, comunque, bisogna sempre tener presente fatto che nel nostro territorio bisogna modificare l'o-
che tutte le nazioni che si trovano lungo lo stesso rario due volte all'anno, cioè quando dall'ora so-
meridiano, sono caratterizzate da un identico orario. Iare si passa all'ora legale e viceversa.
Così, se in ltalia sono le ore 10 (orario solare), Poichè non a tutti interesserà conoscere gli orari
sono le 10 anche in Germania-Danimarca-Olanda- delle altre nazioni, abbiamo fatto in modo che que-

12
•^elds!p
oios i! ?ieu6ads !s e)ei
!p ouo!suei eiiep ezueo
•ueui ui .„ino-Moeiq„ !P
Oseo U! ®L|Oue `!sou z eo
-i!o i®d o)ueuieio6ai ei
-euo!Zun| e tmu!|UOO eLU
`eui®i !s uou `t!uJeiu! ei
-!d eun !p o)s!^^oid `o!6
-o|olo o}Seno -oPuoLu
i! Oi]nì !p !iBio !i6 eieos
•ouoo a)aiiod `®)uesind
oios un opu®iu®Jd L.6!]
•ejeuo!zuni e ?jienu!i
-uoo o!6oioio o}senb `eo!iiieie e]ueiioo eiiep ezueoueu ui .!seed !iiie !i6ep
!ieio !i6 !ieo!i!pou oue6ue^ uou `esje^eo!^ o `eieios eiienb e eie6ei ei
-o{iiep essed !s e!ieii u! opuenb `euo opou u! o}euuei6oid e+iiou! ] .op
-uou iep !uo!zeu !]ueuodu! p!d zs eiieu e]ue6!^ eJo.i euoue Bu `esew`i! pe
ouJo!9 i! `±N9 eJo.i oios uou e]eo!pu! !p opej6 u! e o!6oioio ois®n®
iuoLvwyolayu J®d
-!ii®)u! ? o!6oioJo o)senb !p euo!zezz!iee/ ei ied o} (Vsn ls]) ]10^ M®N
-t3zz!i!in ^€ids!p i! `o)euueooe ?!6 oiue!qqe eiuoo (vsn oJ]uao) o6eo!iio
(vsn is®^o) e!uoi!ieo
(e!ieiisnv) ^eup^S
Oolt]J.1]l] VW]HOS ^en6nJn e!Pul
eienzeuo^ e!O®JO
eu6eds euodde!o
e!uO'Od €!OueJj
'elueos nJod e!Puelu!±
-eu!uinioJ)}eie op!nb!i i! oJ}e!p ®LLJ!ss!ieu ouo!ed eLLieued e!do!]J
-de eiio `®ieiseiiuoo o]iou ei]!Jos eiiep eJeue}}o eosoN Ou!63
!p `e}ejeiou eiuoo `ejiiou! pe e}iou !p eiio oujo!6 !p oo!sseN eqno
e!s !Jeiunu e eJeuei eJepe^ !p eiuesuoo eiio `epJe^ e!q!l eu!O
ejoioo !p esn#os eoni eun eiieiue op!nb!i o}seno )!eMnx ®1!0
•eiueoseu!iunioJ}}eie x oP!nb!i uoo iHOVJ. e!lell e!Je6lnl
OIoeJsl al!SeJg
-iH eiiep o}!nJisoo ®iuo6!iioiu! ^Ì3ids!p oiu!§s!^onu
beJl eu!lu®6JV
un eu `aoi eiì3iuJou un g uou oue6oid oisenb u!
ue] i oJ.n-J.WO
o`ezz!i!}n ^gids!p i! euo eiuesejd jei oiue!qqoa
•t'!16
-o^s eunuoo ep euoue eJe6uni essod o!6oioJo o}s
gente, infatti, come potete vedere nella foto di figg. Questo orologio funzionerà anche con una ten-
5 e 6, sul retro presenta due integrati con 62 e 80 sione di batteria da auto, se i 12 volt verranno ap-
piedini saldati in tecnologia SMD. plicati sul ponte raddrizzatore RS1, in sostituzio-
Anche se il display è intelligente, per farlo fun- ne dei due fili che fanno capo all'awolgimento se-
zionare è necessario un programma che gli indi- condario di T1.
chi quali funzioni svolgere, cioè se deve visualiz- Poichè l'integrato M8716/A funzionerà con la sola
zare dei numeri o delle lettere e in che ordine. tensione della pila per circa due mesi, lo potrete
11 programma per far svolgere tutte queste fun- staccare tranquillamente dalla spina di rete a 220
zioni lo abbiamo inserito nella memoria del micro- volt, per portare I'orologio in montagna o in ferie,
controllore lc1, un ST62E10 costruito dalla SGS- e ricollegarlo ad una presa rete per rivedere subito
THOMSON. l'orario esatto.
Poichè questo integrato vi verrà fornito già com- I Fìadioamatori potranno portarsi questo orologio
pleto del relativo programma, sul suo corpo abbia- nelle località più disparate e, anche in mancanza
mo applicato una etichetta con la sigla EP.1059, della corrente elettrica, potranno farlo funzionare,
identica a quella del kit, per segnalare che questo alimentandolo con la batteria della propria auto.
ST62E10 serve solo per questo progetto. Fìitornando al nostro microprocessore lc1, ai pie-
Quindi un microcontroller ST62E10 senza que- dini 3-4 è collegato un quarzo da s MHz (vedi XTAL
sta etichetta sarà vergine e in quanto tale non fun- 1 ), necessario per generare un segnale di clock in-
zionerà, perchè privo delle istruzioni necessarie per dispensabile per il suo funzionamento.
prelevare dall'integrato lc2 l'ora, i minuti, i secon- 1 tre pulsanti indicati - + Funzione (vedi fig. 2),
di, il giorno e il mese e per poi trascriverli sul display. servono per mettere a punt.o l'orologio o la sveglia
L'integrato lc2, un M8716/A, è un orologio/da- e per visualizzare l'orario nelle nazioni presenti in
tario, sui piedini`34 del quale sarà sufficiente ap- memoria.
plicare un quarzo da 32.768 KHz (vedi XTAL 2), ed La cicalina Cpl applicata tra il positivo di alimen-
indicare la prima volta che verrà acceso l'ora, i mi- tazione ed il piedino 16 di lc1, servirà solo nella fun-
nuti, il giorno ed il mese (operazione che compire- zione di sveglia.
mo con i tre pulsanti posti su lc1 ), per farlo partire lmpostata l'ora della sveglia, questa inizierà a
automaticamente. L'integrato è in grado di ricono- suonare all'orario prefìssato e continuerà a farlo per
scere se il mese in atto è di 28-30-31 giorni e, arri- la durata di 1 ora circa (abbiamo pensato a chi ha
vato all'ultimo giorno, di passare automaticamen- il sonno veramente pesante), comunque se vi de-
te al primo del mese successivo. state al primo squillo, potrete premere uno dei due
Quelli che l'integrato non sa riconoscere sono i tasti -/+ e la cicalina cesserà immediatamente di
mesi bisestili, pertanto ogni 4 anni, alla fine di feb- suonare.
braio, bisognerà correggere la data. Se non cancellerete l'orario della sveglia, il gior-
Poichè questo integrato assorbe solo 5 microam- no dopo e quelli successivi questa squillerà sem-
per e funziona anche con una tensione di soli 2,4 pre alla stessa ora.
volt, abbiamo inserito all'interno dell'orologio una Leggendo la sigla dell'integrato lc3, un uA.7805,
pila al nichel-cadmio da 2,4 volt, che verrà mante- saprete già che questo circuito funzionerà con una
nuta sempre carica dai due diodi DS4-DS5 e che tensione stabilizzata di 5 volt.
consentirà, ogniqualvolta verrà a mancare la ten-
sione di rete, di non fermare il funzionamento di
questo integrato, che continuando a conteggiare il
tempo, al ritorno della tensione di re{e, ci ripresen-
terà sempre l'ora esatta.
Come avrete intuito, quando verrà a mancare la
tensione di rete, automaticamente, il diodo DS2 por-
terà sul piedino d'ingresso 1 di lc2 i 2,4 volt della
pila al nichel-cadmio, per cui il funzionamento del-
l'orologio continuerà regolarmente senza subire al-
cuna interruzione.
Considerato il debole consumo di questo integra-
to, possiamo affermare che continuerà a funziona-
re regolarmente per circa 2 mesi, anche senza ri-
sultare collegato ad una presa di rete a 220 volt.
Dobbiamo soltanto precisare che in mancanza
della tensione di rete, il display risulterà spento,
quindi non appariranno nè numeri, nè scritte.

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sul loro corpo sia presente una sola fascia nei.a,
FÌEALIZZAZIONE PF]ATICA
oppure quattro fasce colorate.
Se su un lato del loro corpo appare una sola fa-
La realizzazione pratica di questo orologio è ve- scia nera, orientatela come illustrato nello schema
ramente quanto di più semplice possa esservi. pratico di fig. 4.
Comunque non ci stancheremo mai di ripetere Se sul corpo di tali diodi sono invece presenti
che il segreto per ottenere progetti funzionanti, è quattro fasce colorate, rivolgete il lato in cui appa-
quello di curare le saldature e di leggere le sigle e re una fascia GIALLA verso il punto dello schema
i valori dei vari componenti, prima di inserirli nello pratico in cui abbiamo disegnato la fascia nera.
stampato. Proseguendo nel montaggio, potrete inserire il
lnfatti, se effettuerete delle saldature "fredde", trimmer FÌ1, il compensatore C13, il fusibile autori-
cioè scioglierete lo stagno sul saldatore per poi de- pristinante F1, che ha le stesse dimensioni e la stes-
positarlo sul terminale da saldare, anche il più sem- sa forma di un piccolo condensatore al poliestere.
plice dei progetti non funzionerà, come non funzio- Passando ai due quarzi, noterete che solo l'XTAL
nerà se inserirete un diodo alla rovescia o un valo- 2 è di dimensioni ridottissime e di forma cilindrica.
re di capacità o resistenza diverso da quello ri-
chiesto. 11 ponte raddrizzatore FìS1, che dovrete applica-
Detto questo, prendete il circuito stampato re in prossimità dell'integrato stabilizzatore lc3, an-
LX.1059 che è un doppia faccia con fori metalliz- drà inserito rispettando la polarità + /-dei suoi due
zati ed iniziate a montare i vari componenti, dispo- terminali.
nendoli come visibile in fig. 4. L'integrato lc3, come risulta visibile sia nella fo-
11 nostro suggerimento è di iniziare il montaggio to che nel disegno pratico di fig. 4, amdrà posto so-
dai due zoccoli per gli integrati IC1-IC2, saldando pra ad una piccola aletta e fissato sullo stampato
poi all'estremità dello stampato lo strip con i 15 ter- in posizione orizzontale.
minali ripiegati a L, necessario per innestare il di- Perciò, ripiegate i tre terminali a L usando una
splay' pinza, poi, fissato l'integrato, saldate dal lato op-
A questo punto potrete iniziare ad inserire i com- posto questi terminali alle piste dello stampato.
ponenti passivi, cioè le resistenze, i condensatori Su tale stampato dovrete montare anche il tra-
ceramici, i poliestere e tutti gli elettrolitici, rispettan- sformatore d'alimentazione Tl e I'unico problema
do per quest'ultimi la polarità + /-dei due terminali. a questo proposito sarà quello di individuare qual
Quando inserirete nello stampato i diodi al sili- è il primario e quale il secondario, problema che si
cio DS1-DS2-DS3-DS4-DS5, dovrete verificare se risolve praticamente da solo, poichè i terminali sfal-

F!g.3 Come potete notare in


questa foto, sul clrcuito
stampato andranno collocai
tl, oltre al vari componenti,
anche il trasformatore dl all-
mentazione e la pila al nl-
chel-cadmio da 2,4 volt. Nel
connettori maschi vislblll ln
basso andrà lnnestato il dl-
splay LCD elettrolumine-
scente.

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sati posti `sul supporto, vi obbligheranno ad inserir- zione a non cortocircuitare una pista con l'altra.
lo solo nel giusto verso. Vi consigliamo, una volta saldati tutti i 15 termi-
Dovrete quindi montare la pila al Nichel/Cadmio, nali, di controllare con una lente di ingrandimento
che non potrete inserire in senso inverso al richie- che non vi sia una sbavatura di stagno a contatto
sto, perchè il suo lato positivo dispone di due ter- con una pista adiacente.
minali ed il negativo di uno solo (vedi fig. 9), poi Effettuato questo controllo, potrete innestare il di-
i due fili della cicalina Cpl e, a questo punto, po- splay nello stampato, prowedendo poi a fissare il
trete innestare nello zoccolo l'integrato IC2, rivol- tutto nel mobile già completo di mascherina forata
gendo la piccola tacca di riferimento a U verso il e serigrafata.
condensatore Cs e I'integrato lc1 (EP.1059), orien-
tando la tacca verso il trasformatore di alimentazio-
ne T1. MONTAGGIO ENTRO IL MOBILE
Nel secondo e piccolo stampato siglato LX.
1059/8 che troverete nel kit, dovrete inserire i tre La prima operazione che dovrete compiere, sa-
pulsanti P1-P2-P3 e i quattro terminali capicorda, rà quella di applicare sulla mascherina frontale; il
che vi serviranno per saldarvi i quattro fili, che an- circuito stampato LX.1059, cioè quello sul quale
dranno a loro volta saldati agli altri quattro termi- avrete fissato i tre pulsanti P1-P2-P3.
nali presenti sullo stampato in prossimità dei con- Come evidenziato in fig. 7, su questa mascheri-
densatori al poliestere C1, C2, C3, C4. na dovrete awitare le due viti di fissaggio che bloc-
Nel compiere tale operazione, fate bene attenzio- cherete con un dado, poi, utilizzando un secondo
ne a non invertire il filo di massa con gli altri tre, dado, potrete collocare il circuito stampato ad una
cosa che pregiudicherebbe il funzionamento del cir- distanza di circa s mm. dal pannello, tenendolo
cuito. bloccato con un terzo dado.
Completato il montaggio, manca solo da inseri- La seconda operazione da compiere sarà quella
re in tale stampato il display, a proposito del quale di fissare il circuito base sul piano del mobile, uti-
dovret'e a questo punto effettuare una semplice ope- lizzando quattro viti autofilettanti.
razione. Potrete quindi collegare i quattro fili che panono
lnfatti, il circuito stampato di questo display è §ta- dal circuito stampato dei pulsanti, ai quattro termi-
to concepito per essere collegato allo stampato ba- nali presenti sul circuito stampato.
se tramite una piattina a 15 fili, mentre noi abbia-. La terza operazione da compiere sarà quella di
mo preferito farlo tramite un connettore ad innesto. prendere il pannello posteriore di questo mobile, di
Pertanto, nel kit troverete un connettore femmi- praticarvi tre fori per la cicalina (un foro per far fuo-
na a 15 terminali, che dovrete inserire nello stam- riuscire il suono e due per il fissaggio) ed un altro
pato del display e che poi salderete, facendo atten- foro per far entrare il cordone di alimentazione.

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-ednoooeJd uou `!ienseo eii!jos eiiep e !JeuJnu !ep !ienseo !jeujnu !ep eJ!Jedde eieJpe^ opueoei isoo
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ezuenbei} eun eJe66ei e ou!i c Lo eJo}esueduoo i! •ejeuo!zuni ied oiuoJd ?Jes o!6oioJo
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AI C.S. BASE

M. E - +

VIT[ I]Al]O DI§TANZIATORE

Fig.7 Sullo stampato LX.1059/B dovrete fissai.e


i tre pulsanti, che andranno a collegarsi con 4 fili
allo stampato di fjg.4. Questo stampato andrà fis-
sato sulla mascherina frontale con due viti e dadi.

BA

Fig.8 Quando innesterete questi pulsanti nel circuito stampato, dovrete rivol-
gere il lato "smussato" del loro corpo verso sinistra (vedi fig.7). Se li inserire-
te diversamente, il cii.cuito non funzionerà, perchè i due terminali A-A (vedi
schéma elettrico interno) sono cortocircuitati tra loro.

Fig.9 La pila a] Nichel-Cadmio che vi forniremo, eroghe-


rà, quando risulterà carica, una tensione di 2,4 volt. 11
lato dal quale fuoriescono due terminali è il Positivo e
quello dal quale fuoriesce un solo terminale è il Nega-
tivo. 11 circuito §tampato è già predisposto per essere
inserito correttamente. @©
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PILA Nicd 2,4 V.

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-i®i!}o)ne !)!^ oi)}enb opuezz!i
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-ue o)edue)s o)!noJ!o ii oL.6!]
•©Jd ?U!O eiieu o i].Vi.S !Je^ !eu e}ue6!^ eioÉi eJeiioJ} oujo!6 ]Wll l]S
-uoo ied eiezz!i!in eoe^u! ?ipue eJo!ieiu! e6!j ei
•eiueiseJ^os :e}}!jos ei ?j!ieddt3 !^ e ] o)st3) i! eJoouÌ3 eieuJeJc]
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eiienb e eo!)uep! ?J€§ ?J!Jedde eiio eioéi oiuenb u!
`V|ivi.i eu!JOS Bi e6!J epuooes eiins eJe!osÌ3i oniued
?ieiezze !s o!6oioioÉi eiueiut3SJe^!P `!)nu!U L€ eJ
-ns eqqeles `o!6o|ojoÉ| o)und e osseu e||o^ t3un -ezzuens!^ ?JJe^uoo !^ `69`oc`p[ ei ouos es !pu!nb
`oo ep eJdues ouueJ!ued !puooos ! `ojeiunu oisenb
lNOIZVN Olt]Vtlo Votl]OIU e}eJe!qiueo e}io^ienb!u6o euo eiueseJd eieuej.
•oc oJeiunu i! ej!jedde jei eiej^
-OP !0^ `oC`?L ei euo oc`6 ei oue!s euo e!s !pu!nb
`!)nu!uJ ! eje)ieiu e}eJ^op -/+ !ise} ! opueiueJd
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`eiueueo!ieiuoim `e eoJ!o !puooes oL ®Jepu®iie Ì3i ?J!Jedde !^ e ] o}se} i! e}ueuje^onu e}euJeJc]
•7L oJeuinu i! eJ!Jedde je} eiej^
e]eJiod `oise!uo!J as®u i! oie^oJi e}eJ^e opueno
•!seu !ep !uou ! ezuenbes u! ou -op `o!66!Jeuod iep oc`z ei ouos eoe^u! es `6o oJ
-uÌ3j!jedde !^ `-/+ !}st3} ! opueuejd `!nb euoue e -eiunu i! ei!jedde Je} eieJ^op ou!}}eiu iep o€`6 ei ou
-os es !pu!nb `eiì36ei o eJeios es eìjodu! uou `eiu®6
®seui ]MIL L]S -!^ eio.i eje^!jos e)eJ^op `-/+ !}se} ! opueueJd
:t3))!JOS ®JO aNll J.IS
t3i ?j!iedde !^ e ] o)sei i! e}ueuJe^onu e}eueJc]
•eseu iep ouio!6 i! ej!jedde :e)t!JOS
iì3} eiej^op `-/ + !}sei ! opue}!6!p eJdues `!pu!no ei ?i!iedde !^ e ] o)§t3) i! e}ueuie^onu e}t3)!6!a
scelte, per cui se quando apparirà l'ITALIA preme- Premendo nuovamente il tasto F, sui display vi
rete il tasto F, sui diplay vi apparirà la scritta: apparirà:

ORAFÌ'O SET SVEGLIA


ITALIA minuti 00

A questo punto, digitate i tasti + /-e, cosÌ facen- e anche qui, digitando i tasti +/-, dovrete sele-
do, vi appariranno i nomi dei vari stati e città. zionare un numero da 0 a 59.
Se non saprete quale nazione scegliere, predi- Una volta messa a punto la sveglia, non dovrete
sponete l'orologio sull'ora GMT, quindi quando ap- più toccare alcun tasto e, automaticamente, dopo
parirà la scritta: pochi secondi sui display ritornerà l'ora italiana e
quella dello Stato prescelto.
ORARIO Se volete che vi appaia l'ora della sveglia, pre-
GMT-UTC mete il tasto F e sui display si visualizzerà la scritta:

non dovrete più premere alcun pulsante e dopo OFÌAFÌIO


10 secondi circa sul display vi apparirà: GMT-UTC

18:30:1215GEN o quella dello Stato prescelto e a questo punto


17:30 GMT-UTC potrete premere i tasti +/-fino a far apparire la
scritta:
Se, invece, vi interessa conoscere l'ora di New-
York o di Mosca, dovrete ancora premere il tasto OFÌAFtl0
F e, cosÌ facendo, vi apparirà la scritta: SVEGLIA

ORARIO Se non toccherete più alcun tasto, dopo pochi se-


GMT-UTC condi sulla seconda rìga vi apparirà l'ora della sve-
glia, ad esempio, se avrete predisposto la sveglia
A questo punto, premete i tasti + /-fino a quan- per le ore 7:45 del giorno seguente, vedrete:
do sulla riga inferiore non vi apparirà la scritta NEW
YOFÌK o MOSCA e, a questo punto, non toccando 18:30:1215GEN
più alcun tasto, dopo pochi secondi vi apparirà.l'o- 07:45 SVEGLIA
rario esatto della città prescelta.
Messa a punto la sveglia, tutte le mattine alla
stessa ora la cicalina inizierà a suonare e continuerà
MESSA A PUNTO SVEGLIA per circa 1 ora, comunque se non appena vi sve-
glierete premerete un qualsiasi tasto, la cicalina
Per usare questo orologio come sveglia, dovre- cesserà di suonare.
te premere il tasto F per due volte e sui display vi Per togliere la funzione sveglia, sarà sufficiente
apparirà la scritta: premere il tasto F per due volte, in modo che sui
display appaia la scritta:
SET SVEGLIA
(off/on) OFF SET SVEGLIA
(off/on) ON
Premete ora il tasto + e, cosÌ facendo, la scritta
da Off si tramuterà in On, cioè verrà abilitata la fun- Premendo il tasto -vedrete la scritta ON modifi-
zione di sveglia. carsi in OFF, scritta che starà a significare che la
A questo punto, dovrete programmare l'orario al sveglia risulta disabilitata ed infatti quando sull'o-
quale desiderate far suonare la sveglia, quindi pre- rologio ricercherete l'ora della sveglia, questa non
mere nuovamente jl tasto F e sul display vi appari- apparirà sui display, ma in sua sostituzione si pre-
rà la scritta: senterà la scritta OFF SVEGLIA.

SET SVEGLIA
Ore 00 OFÌA SOLARE E OFÌA LEGALE

Premendo i tasti + /-, dovrete fermarvi sull'ora ri- ln questo orologio è prevista la variazione da ora
chìesta. solare a legale e da ora legale a solare, senza che

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OOO.09L.l ............................... e}Ì3it3j6!Jes e e}ei
o}eo!}!pou ess!ue^ euodde!o u! `!se}od! Jed .`es
-o} Ì3u!Jeuoseu uoo ei!qou i! oseJduoo `(o L-£-7.66!i •®ie6ai ejo,i ojessei}ope
!pe^) ezue)s!seJ e !Jo}esuepuoo `eiueu!}s!Jd!io)ne
!}senb eiiout3 ost3o ieu `!}!Jesu! !}e}s !i6 !}in} !P !J-eJo
e|!q!sn} `euo!ZB}uelu!|e !p euopJoo `!Jo}|euuoo `ejo}
-eujoiseii `ei!d `eu!ieo!o `!iuesind `!iej6e}u! `!zjenb !i6 eJeo!i!pou !p ?}!i!q!ssod ei eiioue eJ»o o!6oioio
`^eids!p `!}edue}s !i!noi!o eo!o `oue6oid o}senb !p o}senb `o!jesseoeu oiue!uei!i oi uou es euouv
euo!zezz!ieeJ ei Jed !Jesseoeu !}ueuoduoo ! !iinj.
Otl]1S] ]lvo]l VHO
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ouJe!qqe !ou oiueiu!Jei!J eiuoo euo e}ueseJd oiLie!O
-oÌ3i `eie6ei ejo6i jed z ojeiunu i! pe ojieios ejo,i jed
L ojeujnu i! ej!jesu! o!Jesseoeu e!s eie6ei/eJeios
ejo e6!j eiiou eiio ouei}s ouueje^oJ} euo oJoioo v
•o}eo!i!pou ?!6 o!jeio{i ejeujoi ^eids!p ins !puooes
oL eoj!o odop `o}sei unoie n!d e}eJeuooo} uou es
•eo!}!poiu eun ' + OIst3]
eJenue#e Jed eJepeooJd o!Jesseoeu e!s eiuoo ej i! opue}!6!p [o e oJeunu eiei oieuod!i e}eJ^op
-epueJdiuoo Jed !inu!u g !ios Jed !}sgi eJi !isenb eJ
-t3^oJd eiue!o!}ihs pJes !^ `o]eu!]in o!66t}]uou e `gi Z0 eJO
-ieoJ u! `euo oiuB!Jno!sse !^ `osseiduoo o]soiin!d e!s JIVoll/It]VIOS
o!6oioJo eie} !p osn{i euo euo!sseJdu!.i eJe^eo!J e}s
-ej}od `oie6e!ds !nb u!i oiue!qqe !^ oiuenb ep es :ejn}!o!p ei esJed
-de pJes !^ euo odop e !uo!zejedo esse}s ei eJeied!J
•!puooes z odop oios o}se!iio!J o}uenb gj!jedde !^ eiej^op `ojeios ejo[iie euJo} !s ouun}ne u! opueno
`opugoe} i`soo `e ] o]sei i! oinu®id e}e!uei euo ei •- o}sÌ2) |! opuelu
-ue!o!iins pjì3s `e}sods!j t3i ®ieiai®Ooe e|eio^ es €jd `zo u! ojeiunu eie} eieo!i!pou !pu!nb eiej^oa
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oiuenb ?J!Jedde !^ `!puoo®s oL eoJ!o odop `eiio !s LO eJO
-oo `oise} unoie p!d eJeooo} uou !p oie!i6!suoo oue!q =lvo=l/=tJVIOS
-qe !^ `e}}!jos eun o ojeuLinu un o}ieos je^e odoa
•eu!Jos eun eJe!66ejie!pu! o ejez :Ì3u!ios ei gj!Jedde uou ^eids!p ins opuenb e ou!i
-ue^e jei jed o `ojeiunu un eiinp!J jed o eje}ueium3 `] oise} i! eiueuje^onu e}eueJd `oiund oisenb v
jed ouoMes -/ + !ise} ! ej}ueu `®uo!zuni !p eojeo!j
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aivoii/it]vios :eu!jos ei ?i!Jedde !^ opuenb `e ] o}s
-e} i! ejeuejd eiueueo!idues e}eJ^op eijeo!i!poui
:ei}!jos ei pi!jedde !^ jed `oie6ei ejo{iie Ì3ssÌ3d !s eJe^eu!Jd u! opueno
•gi}!o o !}e}s !J}ie !i6ep !JeJo !i6 !iei®iig oue6ue^
opuenb e ou!i ] o}sei ! eiio^ p!d !pu!nb e}eueJd
Quando un tecnico progettista ci propone una pilotare con adeguata potenza un altoparlante da
sua "idea" insieme al relativo schema elettrico, pri- s ohm.
ma di dare la nostra approvazione dobbiamo con- La potenza che potremo ottenere è legata al va-
durre delle ricerche, anche quando si tratta di un lore di tensione che utilizzeremo per alimentarla e,
circuito estremamente elementare. nella tabella sottoriportata, abbiamo evidenziato co-
Ad esempio, dobbiamo verificare se gli integrati me da un minimo di 0,4 watt sia possibile raggiun-
che intende usare sono tutti facilmente reperibili, gere un massimo di 3 watt.
se esiste un integrato che raggruppi alcune funzioni
e, da ultimo, chiedere alle diverse Case Costruttri-
ci se non vi sia un solo integrato, non ancora pre-
sente nei loro DATABOOK, in grado di svolgere tut-
te le funzioni che ci interessano.
Proprio conducendo tali ricerche, ci siamo imbat-
tuti in un integrato che ci è apparso subito interes-
sante, perchè da solo riesce a generare il suono di
tre sirene, quella della polizia, quella dei vigili del L'integrato utilizzato, siglato UM.3561, è in pra-
fuoco e quella dell'autoambulanza. tica una memoria già programmata con i tre suoni
Abbiamo subito pensato che questo integrato po- di sirena.
trebbe essere utilizzato come sirena per un antifurto Collegando il piedino 6 al positivo di alimenta-

SIRENA per PoLIZIA


Questo progetto non è certo destinato alle auto della polizia, nè alle
autocisterne dei vigili del fuoco e neppure alle autoambulanze, ma è sol-
tanto un piccolo gadget elettronico, che potrete utilizzare come sirena
per un antifurto o in un teatro per rendere più verosimili certe scene.

(usando owiamente la sirena della polizia e non zione, si ottiene il suono della sirena dei vigili del
quella dell'autoambulanza), oppure da costruttori fuoco, tenendo aperto questo piedino si ottiene il
di giocattoli per inserirlo nelle automobiline a pe- suono della sirena della polizia, collegandolo inve-
dali, o dai tecnici del suono nei teatri, per rendere ce a massa, si oftiene il suono dell'autoambulanza.
più realistiche alcune scene in cui devono emrare 11 deviatore S2 con 0 centrale ci permetterà di sce-
in azione la polizia, o i vigili del fuoco, o la Croce gliere una delle tre diverse sirene.
ROssa. L'interruttore S1, che prowederà a cortocircui-
Un professore di un lstituto Tecnico, ascoltata la tare o meno la resistenza Fl1, ci consentirà di mo-
sirena nel nostro laboratorio durante le prove di col- dificare la velocità di ripetizione della nota.
laudo, l'ha trovata interessante come applicazione Normalmente, a resistenza cortocircuitata, risul-
pratica da far eseguire ai suoi allievi, trattandosi di terà più reale il suono della sirena della polizia, men-
un montaggio semplice e d'effetto. tre, nella posizione opposta, risulterà più reale il
' Lasciamo comunque a voi il compito di pensare suono delle altre due sirene, cioè quella dei vigili
a come usare questo circuito e proseguiamo pre- del fuoco e quella dell'autoambulanza.
sentandovi il suo semplicissimo schema elettrico. Dal piedino 3 di lcl uscirà il suono da noi pre-
scelto,-che verrà preamplificato dal transistor TFÌ1.
Dal Collettore di questo transistor il segnale ver-
SCHEMA ELETTRICO rà applicato sulla Base di TFÌ2, cic`è un darlington
di potenza DBX.53A, che prowederà a pilotare un
Questo schema utilizza un integrato, un transi- altoparlante da s watt.
stor di bassa potenza ed un finale darlington, per Per alimentare questo circuito si potrà usare una

24
9Z
aiuesind = l.d oiaise!iod ]d ooo.00L
®iei)ueo .z!sod uoo ®Jo)e!^op = zS iio^ C9 .Jii®ie ]u oL
aioumJaiu! = LS iieM P/L Ul|O OOZ.P
L99€Wn = Lol i)eM 7/L LUI|0 000-OL
uo)6u!iiep 8gxaa od!i NdN = Zt]L ))eM o/L LLJL|O 00§. L
£€Zoa Od!l NdN = Lt]L iieM 7/i. UIUO 000.09[
'M Z/L -^ e`€ Od!l J.Lf®Z = Lza
iieM p/L iul|O OOO.£D
£OofNL OPO!P = Lsa
iio^ 9z .Juei. ]LIJ O0L = €0 Z90L.XI IJ.N]NodNOO OON]l]
•!tions 3j3 e eu®J!S eii3p oo!Ju®ie eu®L4oS L.6!]
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•9^!)e6éu `.-!p eiieu o)}obojd!i oiue!qqe p '6!} u! euo .`e!ooe}ou
ou6es i! e}ue§ejd enbuniuoo ?jes `oseo iei u! `eiiò -ou eieiujou un ? zgoL.xi o}ei6!s o}edue}s oi
eu `oJe^ 9 Q!o euo oue!puods!j ` + ou6es i! e}ues
-ejd ejdues e!s uou !jo}esuepuoo !]senb !p odioo Vollvt]d ]N0lzvzzllv]t]
ins !euj eiuoo !ojepe!uo jed e^!Jos !o eJooue !uo v
•!ieu!iuje} enp !ep e^!ie6eu e e^!}!sod ?}!jei
-od ei euopueiieds!j `!o!}!ioiueie !jo}esuepuoo enp 'euolz
-e}ueuJ!ie !p }io^ z L uoo vuj oog !p eiuejjoo eun eq
! ej!jesu! eiei}od `o!66eiuou ieu opuen6esoJd
•(Z .6!} !Pe^) 8o oo!)!i -josse o}!noj!o i! eiio oue!6un!66e `opuepniouoo
•ol}|e|e elo]esuepuoo |! osle^ o|uelu!j©}!j !p e|ose} •(Lza !Pe^) )10^
ens ei opue6io^!J `Lsa opo!p i! pe Lo oo!i!ioJiieie c`e ep Jeuez opo!p un oiuejezz!i!]n euo!sue} !p eioi
ejo}esuepuoo i! osje^ e}io^!j !}ins!i odjoo ons ins -e^ i! ejesseqqe jed `eoi!o iio^ c !ios !p euo!zeiueu
e}uesejd o}ueuj!je}!j !p e!osei ei eiio opou u! oie} -!ie !p euo!sue} eun ©pe!Lio!J Loi oit3J6e}U!.| euo!Oc]
-ue!Jo ?Jpue euo ` Lza Jeuez opo!p i! uoo ejepeoojd 'euolz
`e}epies eije^e odop `e ezueis!sej ei e}in} ej!iesu! •eiueiuHe !p euo!suei eiiep es§eq n!d euoJed `eJo.u
!od `e}s!d eiie !u!pe!d 8 !i6 euopuepies `o}ej6eiu!,i
•!u eiueiut3s!oep ezue}od eun uoo eu `!uon§ !sse}s
jed oiooooz oi eje}uou e}ej^op oiedueis eie} ns !i6 ouuejjeiio !s oseo ou!iin.isenb u! :iio^ 9`7-6
'elueJ ep ei!d eun ejnddo `oine !p e!jeiieq eun ep o ejoie}
o}t3i iep e}s!^ eis!d eiiep o}eiduoo `ueei !uo!sueu -ueu!ie un t3p e}e^eiejd `)io^ z L !p enu!}uoo euo!sue}
HH5

Fig.3 Sulla calotta posteriore della


tromba esponenziale dovrete appli-
care i due deviatori ed il pulsante,
mentre al suo interno dovrete fissa-
re con due distanziatori autoadesivi
il circuito stampato (vedi foto sotto).

26
£Z
•o!i!o!uop t3 euo!z!peds !p !it3)sod es '!^!sepgoine !o!iseid !joie!zue}s!p !ios onp
-eds ei esniou! ouos uou !]eo!pu!eidos !zzeJd !eN ejì3sn oi!Je]eJd oiue!qqe `opÌ3p uoo !i!^ enp opuesn
ejt3ss!i eqqejiod !s oiedueis oi!noJ!o i! es eiiouv
•eiuì3sind i! jed oun pe
000. L.l ....... Z9oi.Xi oiediueis oi!noj!o oios ii
!io)e!^ep ! Jed enp `!jo} ei) ei)oieo eiiep ojiej ins eJ
OOO.OZ.l ................ iuuo s ep e]ueiJedoiie un !p
-eo!}ejd e}ej^op `eie!zueuodse eqiuoJ} Ì3i euedv
•C .6!i !p oioi eiieu ei!q!s!^ eJt3dde eiuoo
e}eiduoo (c.6!i !pe^) eie!zueuodse eqiuoj} Ì3ios ei
`eie!zueuodse equjoji eiiep ei]oieo eiiep opuoi ins
ooO. l L.i .................... eit}!zueuodse eqiuoj} t3ios !}t3ss!i e)ueiui!oe} !}in) e/!ue^ ouueJ)od `„)se}„ !p e)
el Vsnlos] `(z.6!i !pe^) !)uesind `!/o)e!^ep `jois!s -uesind e !Jo)Ì3!^ep `oiedue}s oi!noJ!o ?uo!od `ei!qou
-ueJ} `o)Ì3i6e}u! `o}t3du€}s o}!noi!o ?o!o `oue6oJd iep unoie o}s!^eid oué!qqe uou oi!noJ!o oisenb Jed
euo!zezz!ieei ei Jed !iesseoeu !}ueuoduoo ! !}}ni
JllaoN 11
]Nolzvzzllv]t] Ia oJ.soo
•Lc] opueuejd e }io^
ZL ! e )io^ 9`7 ! eJ} Ì3SeJduoo euo!sue) t3un euo!z
-e}ueiu!ie !p !i!i enp !ns opueo!idde `iuuo s t3p e}ut3i
•e|ueluB|}eJJoo !uo!zun} o| -Jedo}ie oiooo!d un eiezz!i!}n e}e/}od `o)!noi!o i! oi!q
-ini eiio e}eiioJiuoo `eiioieo ei eJepn!uo !p euJ!Jc] -ns ejepneiioo eiejjo^ es `o!66e]uou i! oieu!uJJe].
•ei!q!ssodu! eiueueo!ieJd eqqeJeiins!J `o)t3diue}s oi •e!z!iod/eu
o}ess!i je^e odop !}ueue6eiioo !}senb ej!n6es] -ei!s eiiep ouons i! ejì3jeue6 jed e!Jesseoeu eo!o ei
•o^!i!sod iep o^!}e6eu i! -ienb `aieiiueo euo!z!sod ei ejeoueiu e ?JJe^ !^ `op
eien6u!is!p Jed ossoJ un pe ojeu oun `euo!ze}ueu -ueoe} isoo `?uoJed Ls !p o}sod ie oiei!Jesu! uou !p
-!ie !p !i!} enp ! o)!Jesu! pe eiut3iiedoiie.iins e e}ues -u!nb `!uo!z!sod aii E e zs oios `!ien6n eiueiueiueJ
•ind ins `!jo}e!^ep enp ! uoo !]ueue6eiioo ! oieniiei -edde ouÌ3Jqiues zS-LS !Joie!^ep enp ! es euouv
-}e ?!6 Je^e e}ei^op `o}edue)s oi eJess!} !p eiu!Jc] • Lc] eiuesind i! ied e !jo}
•osse pt2 ej!jepe !|je| ep op -e!^ep enp !e !}ueue6eiioo ! ied !jì3sseoeu oi!i!deo
-ou u! ei}oieo eiieb opuoi ins !od !iopueueJd `o^!sep !ieu!uje} ! pe eie!)}esJoiu ei e)eJ!Jesu! `oiu!)in ec)
-e[i e66eioJd euo eueo !p oieJis ei!]}os i! est3q ojoi •!iod z e eJe!uesjou ei os
eiiep eJe!i6oi eiejiod `o}edueis oiins !iueseJd !it2Jeit2i -je^ odjoo ons iep eo!iieieu eiJEd ei eje6io^!j eiej^
-op `zt]i jois!sueJ] i! eieJ!Jesu! o]!n6es u! oput3no
!joi enp !ep oun u! !Joie!zueis!p !ep !ujed ! !iei!}ui
'eluelu •7u ez
-ei]eiied n!d eos!jepe uou `o}ei un ep e}e^eiios op •ue}s!seJ ei osJe^ odJoo ons iep eue!d eued ei eJe6
-ueueiu!j `eseq ei eiio !s ?Je} eJnie^eq§ !p ezuesejd -|0^!1 !P Opueo!|Uelu!P UOU `(!|eu!Uje| ! euje!OIOOOÌ3
ei euoJed `oiei!#e ueq ou!seuouoji un uoo o o]ieu6 pzues) Lt]i. Jo)s!sueJi i! eJ!Jesu! !pu!nb e}eJ^oc]
-es un uoo 'uu p !isenb eJe!i6o) !p oue!i6!suoo •o^!ie6eu i! o6uni - oiienb e o^!}!sod i! e
•ejeio6ueuei u! EijBiuioist3ii t3p opou u! `eoj!o
o6uni + eiì3u!iuJei i! euo e]ueu e eueq eieuei.
'OJlle.l
!i]aui!ii!u ® `o]ei oios un !p ezuepuods!ijoo u! `ej
-e!i6o} e}sei]od eu `o!zeds oddoJi ednooo euo e}Ì3Jp -iep o6uni p!d ejdues ? oun euo eiej!jdoos e !ieu!u
~enb eseq eun ouueu !joie!zue}s!p !}senb euo!oc] -jei !ep ezzeii6uni ei e}eiiojiuoo `o!qqnp !p ost3o ui
aEE
k±.ri

Un sensore di umidità risulta indispensabile in tutte quelle applicazio-


ni in cui la percentuale di umidità deve essere tenuta costantemente sotto
controllo, ad esempio nelle serre per floricoltura, funghicoltura, ecc.

Lo scopo di questo articolo non è solo quello di


proporvi il progetto di un igrometro, ma anche quel-
lo di spiegarvi il suo principio di funzionamento e
di presentarvi un "sensore di umidità" che potreb-
be esservi utile per la realizzazione di tanti altri pro-
getti.
Questo sensore costruito dalla Philips, si presen- S#®FÉ®TÉ#&&S#£##&
ta esternamente come una minuscola cicalina con
corpo in plastica (vedi fig.1), al cui interno è pre-
sente una speciale membrana ricoperta lateralmen-
te da una lamina in oro.
Questa membrana presenta la caratteristica di
Egr¢mSfre
modificare, owiamente di pochi centesimi di milli-
metro, il suo spessore al variare dell'umidità, per-
tanto questo sensore potrebbe essere paragonato
ad un mjnuscolo compensatore a mica, in cui la
funzione del dielettrico viene svolta da questa Fig.1 Foto della mascherjna
membrana, mentre le due armature dalle due plac- f rontale serigrafata e del
chette in oro. sensore Philips utilizzato
Quando queste due placchette si awicineranno per la realizzazione di que-
o allontaneranno tra loro, automaticamente varie- sto jgrometro.
rà la capacità di questo compensatore.
Sapendo che il principio di funzionamento di que-

28
6Z
ezueis!seJ eiiep eJoie^ i! euo e}ueseJd oiue!ooe] !iuesejd eJe]ins!J oJeqqeJiod euo `o/ooL ie !Jo!Jeiu!
!joie^ epe^ejd uou eo!Ji}nJisoo eseo ei :Vi.ON
90 X Lt] X Z`Z = !PuooesoJo!Lu L
\ :t3iniujo} ei ouiejezz!i!)n eienb
i! eJeosouoo jed `ei!qe]se{iiep ojiiì3,i e osindu! un
eJ} eJJooJe}u! euo odua) i! ? o}in} !p t3u!id t3ssei
-elu! !0 euo 9!O `8/Zoi ei!qBisouoiu iep e]!osn u! t3}
-!ujoi osindu![iiep ezzeii6iei ei opueiiojiuoo oiuej
•ejns!u ei p}!oedeo ei giio!od t2u `ZH ooo8.C L eoJ!o
!p ezuenbeji eun pe euo!zuni ei!qeise ejo]eii!oso,i
•a/Zoi oiei6
-!s ei!qeisouou ejoiejq!^!iinu i! ejeioi!d jed ouej
-ezz!i!}n euo `(z .6!} !pe^) !uJ!ss!i}eJis !^!ie6®u !sind
-iu! !i6ep g e}!osntp ou!pe!d ons ins ?J!uJo} euo `®i!q
-eise eJoieii!Osof i ? V/Zoi oiei6!S 999.]N OU!Jd || L.N VllagvJ.
•999.]N enp eue!]uoo `e}eJdì3S eiuoo `euo 999.]N oi •(.l.N Vll]avi !Pe^) pt=Jeioo!d 78 !ios !p ?
-eJ6eiu! oios un ei}"is `ggg.]N !uniuoo enp eJesn
?i!P!iun !p %o6 un pe %oL un t3j} ?i!oedeo !p eu
?l|o!zue pe o|!qe}sououl ®lo)elq!^!)|nLLl un pe e|!q -o!ze!Je^ ei ?iioJed `?iioo!}i!p esje^!p e)ueseJd `ei!q
-t!ise eioieii!oso un ezz!i!}n oJ}eu!oedeo o}seno -ezz!ieej e}ueujeo!joei es eiioue `euo!znios eie].
•]d og[ !p oiu!ssEu un pe ]d ooL !p ou!u .?l!P!un.P el
-!u un ei} ?o!o eseiduoo `esseJe)u! !o euo ?)!oedeo ien}ueojed ei eje^eo!j eqqej}od !s `esse pe eseq u!
`e eiBi!6!p oii®u!zu®nbe]i un ei!iuej} e]ejns!u i`s
!p t3uut36 ei eJÌ3ins!u !p opej6 u! `oo!6oieue oJ}eu
-!oedeo os!oeJd eu eo!idues un !p euo!zezz!ieej ei -oo eJesse ojeqqejiod ezuenbeji !p !uo!ze!je^ ei
ied oie)do oiue!qqe `!i!q!ssod eiuei ei ei} `e eie}!no •„ei!qe!je^ ?i!oedeo„ eujoo aiosuas
-J!o euo!znios esje^!p eun eie!i6eos oin^op oiue!qqe eiei opuezz!i!}n `]v !p eJo)t}ii!oso eo!idues un eiì3zz!i
`]v !p eJoìeii!oso un !p eep!6i e}eueos `oiueued -eeJ Jed eo!}s!JeueJeo e]senb eJeii"is !p eJesued eq
•enboì24iieu epuos ei opue6jeuu! oi -qei}od !s `?)!p!iun !p eien}ueoied eiiep eie!ie^ ie „?}
-os !i!q!uei}o `o/oo6 ie !io!jedns eu `ejeiies ieu oios -!oedeo !p euo!ze!je^„ eiins o}eseq e eJosues o}s
deve essere espresso in klloohm, mentre quello del
condensatore in nanofarad.
Pertanto, sapendo che la F]1 è da 10.000 ohm,
convertendo tale valore in kiloohm, otterremo 10,
sapendo che C5 è da 3.300 picofarad, converten-
dolo in nanofarad, otterremo 3,3.

Flg.2 Dal piedlno d'usc!ta 5 dell'integrato Inserendo questi numeri nella formula sopraripor-
slglato lc2/A utllizzato come osclllatore tata, potremo conoscere il tempo in microsecondi
astabile (vedl flg.6), usclranno degll lmpulsi che intercorre tra un impulso negativo ed il succes-
negatM strettlssjmi, che andranno utll[zzati sivo, che sarà di:
per pilotare 11 piedino s del monostablle si-
2,2 x 10 x 3,3 = 72,6 microsecondj
glato lc2/B. Questi due lntegratl sono con-
tenuti all'Interno dl un NE.556.
Questi impulsi negativi applicati sul piedino s di
lc2/B, ci permetteranno di far "partire" il multivi-
=,2.8 ,"8 = ,,,, bratore monostabile, in modo da ottenere sulla
111'1

sua uscita (piedino 9) un impul§o ad onda quadra;


tale impulso rimarrà a livello logico 1 (larghezza
dell'impulso positivo) in rapporto alla capacità del-
Ia sonda CX, che potremo calcolare servendoci di
questa seconda formula:
T microsecondi = 1,1 x (FÌ9+Ftl0) x CX

NOTA: anche in questa formula i valori delle re-


sistenze debbono risultare espressi in kiloohm ed
il valore di CX (capacità della sonda) in nanofarad.
Sapendo che la sonda CX parte da un minimo
di 110 pF per raggiungere un massimo di 144 pF,
Fig.3 Ad ogni impulso negativo che giun-
dovremo convertire questi due valori di capacità in
gerà sul monostabile IC2/B, quest'ultimo nanofarad dividendoli x 1.000 e, così facendo, ot-
genererà un'onda quadra positiva, la cui terremo:
durata risulterà proporzjonale alla capaci-
tà applicata tra i piedini 13-12 e la massa, 110 : 1.000 = 0,11 nanofarad
cioè a quella che fomirà il sensore alle di- 144 : 1.000 = 0,144 nanofarad
verse percentuali di umidità.
Sapendo che le due resistenze FÌ9-Fìl 0 sono da
101.000 ohm cadauna, sommandole otterremo
202.000 ohm, che convertiti in kiloohm diverran-
no 202.
ln pratica, con una umidità relativa del 10%, quin-
di con CX che presenterà una capacità di 110 pF
(0,11 nanoF), la semionda positiva avrà una du-
rata di:

1,1 x 202 x 0,11 = 24,44 microsecondi

Con una.umidità del 900/o, quindi con CX che pre-


senterà una capacità di 144 pF (0,144 nanoF), la
semionda positiva avrà una durata di:
Fig.4 Con una capacità di 110 pF, vale a di-
re con una umidità del 10%, si otterrà 1,1 x 202 x 0,144 = 31,99 microsecondj
un'onda quadra della durata di 24,4 mlcro-
secondi (vedi fig.3), mentre con una capa- A questo punto, dovremo soltanto integrare que-
cità di 144 pF, pari ad una umidità del 90%, sti impulsi ad onda quadra, applicandoli tramite
si otterrà un'onda quadra della durata di DS2-R11 sul condensatore C11 ed in tal modo ot-
31,9 microsecondi. terremo una tensione continua, che risulterà pro-
porzionale alla larghezza di questi impulsi.

30
L8
-oe !s %oL iop ?i!p!uin eun uoo eiio !s jei Jed eo!o -uoo ouo6ue} iiou guoJed `!^!ieiu!ssoJdde ouos einu
`eiBos o!z!u!ti eJt3Jei Jed ?J!Mes !0 `goi !p t ou!Pe!d -joi e}senb t3p oue^eo!J !s euo euo!suei !p !Joie^ i
ie oie6eiioo Eiins!i eJosJno !no i! `pLg Jeiuiu!J) ii
•?i!p!un,iiep eieos eiiep p®i
•io^ Z`Z = 9`Z£ : (66`Le X §)
!po!p £ L ! eiepueooe ied oiLJeJezz!i!in eiio `e L6€.Ni
!}Ì3J6eiu! enp !ns ?o!o `goi-poi !p § osseJ6u!tp :!p euo!suei eun e}ueseJd pJes so eJ
!u!pe!d !ns e}eo!idde eJo gjje^ euo!sue} e}seno -oiesuepuoo ins !uo!z!puoo !iei u! pe (7 .6!i !Pe^) !P
•osseJ6u! ons ins eiuesejd oiienb •uoooSoJo!uJ 66` L€ e !JBd ?jeiins!J eJpenb epuoÉiiep
e oo!}uep! euo!suei !p ejoie^ un £ e}!osn !p eieu!iu ] oduei i! `%o6 iep pi!p!iun eun !p ezuesejd ui
-ie} ins ?i!ujoi `opuÌ3o!}!iduì3 uou `g/Coi `oiueued
•90I-70i !iì3J6eiu! enp ! ejeioi!d
)10^ 89`L = 9`Z£ : (7b`PZ X 9)
jed `ei!osn.p t3zuepedu! esseq e `e L Lo eJoie§uep
-uoo iep !deo !e euo!sue} t3i „ejeo!i!pouj„ uou jed `os :!p euo!sue} eun e}ueseJd pJes L LO eJoiì3s
•sej6u![p ezuepedu! e}ie pe eioiejedes o!pe}s eo -uepuoo ins !uo!z!puoo e}senb u! pe (8 .6!i !pe^) !p
-!idues eiuoo oiesn eue!^ eieuo!zejedo oiseno -uooasoio!ui pp`pz e !jed ?je}ins!i t3jpenb epuo.iiep
) odue} i! `%oL iep ?}!p!iun t3un !p ezueseJd ui
•g]!P!uJn.llep
eieos eJisou eiiep pei !po!p ! eJepueooe Je} e pJep •!puooosoJo!ui 9`z£ e !Jed e}ins!J eiio `v/zoi ei!qe}S
-eMOJd euo `a/€oi eiì3uo!zeJedo oios i! oiue!iep!s -etiiep !)!ujoi !sindu! !i6ep e}eJnp !p oduoi i! ? L
-uoo e V/Coi eieuo!zeJedo.i eJo Jed oiue!ost3ieji. :a/zoi ei!qe)sOUOLLl
`.NOZNZZ O}Ì3i6!S SoW/O
iep Ì3}!ujoi ejpenb epuo,iiep t3ieJnp !p oduei i! e }
o}ei6eiu!.iiep ouJeiu!Éiit3 !|nue|uOO !queJ)Ue `8/80| :)io^ g ?o!o `euo!zeiueiu
o}ei6!s eieuo!zeJedo{iiep (9 ou!pe!d) ®iu®uo^u! -!ie !p euo!sue} eiie oo!iuep! `oseo ojisou ieu `?Jeiins
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cenda il primo led, mentre il trimmer R20, il cui cur- elettrico di fig. 6, questo operazionale lo utilizzia-
sore risulta collegato al piedino 6 di lc4, ci servirà mo per eccitare un relè.
per tarare il fondo scala, cioè per far sÌ che con una lnfatti, abbiamo pensato che potesse risultare
umidità del 90% si accenda l'ultimo led, estremamente utile, oltre alla indicazione visiva del-
11 trimmer R16, il cui cursore risulta collegato ai l'umidità, anche la presenza di un relè che potes-
piedini 7 dj lc4 e di ]C5, ci servirà per variare la lu- se far suonare una cicalina, una sirena, o mettere
minosità dei diodi led. in moto un circuito umidificatore, o un ventilatore,
Chiarite le funzioni svolte da lc3/B-IC4-lc5, rima- nel caso l'umidità scendesse o salisse sopra un va-
ne solo da spiegare quale funzione svolga in que- lore da noi stessi prefissato agendo sul potenzio-
sto progetto l'operazionale lc3/A. metro FÌ3.
Come avrete già intuito osservando lo schema L'operazionale lc3/A è un comparatore, che

32
8C
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))eM p/L uJUO 000.OL o!pe)s a (ei)s!u!s !p euieiios !p®^) eseq o!pe)s u! os!^!p
)ieM p/. uLioe6eu 8`9 = £t] -pns ? o)!noi!o ii .oiieuoi6!.iiap oo!Juei® eLueiios 9-6!]
))eM o/L uJuo OOO.OL = 9U
Fig.7 Schema pratico di montaggio della scheda base.11 piccolo connettore J1 (vedi
in alto a slnlstra) prowisto dl uno spinotto di cortocircuito, servirà per inserire
la sonda CX (poslzione 1) oppure i condensatori di taratura per la minlma e massi-
ma capacità (posizioni 2-3). Nel kit troverete due bustine con due condensatori,
uno per ottenere la MINIMA capacità (circa 108-110 pF) e l'altro per la MASSIMA
capacltà (circa 144-146 pF), quindi fate in modo di non invertirli.

34
•V/eoi eieuo!z€Jedo.iiep s e}ueue^u! uou ou!pe!d -e!d ins eiueseJd eiienb e eio!Jeiu! etueuje66ei eu
ins e}ueseJd ?Je]ins!J eiio oiu®ui!ioi!] !p euo!sue} -o!suei eun eiueseJd !}ins!J c ou!pe!d ins euo opou
esseis Ì3i `a/coi eieuo!zBJedotiiep g e}ueue^u! uou u! 8t] oJieuo!zueiod i! ejt3}om oiueJ^op `o/oog un
ou!pe!d ins ouejeuo!idde `ios euo!z!sod eiie ?i!p pe !jed g}!p!iun eun oiueiu!Je}!J eiuoo opueiunssv
-!un euo!z!sod eiiep Ls eJoie!^ep i! opuÌ3}sods •ejejedns oiuej^op
•pei !po!p !ep eieos esse}s ei „oJ]eiuiio^„ eiuoo eJ uou euo ?i!p!un !p eJoie^ ins oiei!oo® !}ins!J gieJ i!
-esn !p eiienb e}eis e e}euope !ou Ì3p euo!znios ei eiio opou u! `ct] oj}euo!zue}od i! opueio6ej euo!z!p
•uoo Epuooes e}senb euoue ouieJJeuo `eo!ieJd ui
•9ieJ i! eJe}!ooes!p o eiì3}!ooe iei oiue^ep •ejoie^ eit3i !p ejd
-ueiu! eienb ie ?i!p!iun !p eien}ueojed !p ejoit3^ oi -os !p ie !iu®um o`uenb !p uou e oiì3ss!}eJd eJoie^
-}ese[iins L Lu oJ}euo!zueìod i! eJeiom !p essei}euJ ie ouos opu®os p}!p!iun,i es oios eje^ei!j !p opei6
-Jed !o euo `oJiouiio-^ os!oeJd un uoo oi!noi!o i! ejei u! e!s oi!noi!o i! euo eJJnpep eqqeJ}od !s Q!o ea
-eiduoo o}n^op oue!qqe `?]!p!uJn !p %oL -%9 un •(9 .6!i !p ou6es!p ieu ei}sep e
!p ou®u u! o n!d u! euo!ze!je^ eun ejeo!i!u6!s ou LNNoo !pe^) eu!qoq ens eiie oieiieJed u! o}sod Lia
•ossod `c ou!pe!d ins eJeo!idde ep oiueuJ!Jei!j !p eu pei opo!p i! eJepueooe Jei e e ?ieJ i! eje}!ooe pe ?j
-o!suei eiiep euo!zt3!Je^ !p iio^!ii!u !uood ?uO!oc] -epeMOJd ` Lt]j. Jois!suej} iep eses ei opuÌ3zz!ieiod
•O|e|!Ooes!P euo O|e|!Ooe e|ej B e!S `Ouje}Se `euo e^!i!sod euo!sue} eun e}ueseJd pJes v/Coi !P
oi!noi!o !se!sienb e euo!suei eie!i6oi o eJe}ueiu!ie L ei!osn !p ou!pe!d ins e}ueuLit3o!}Buoine `iio^ 76` L
e]ueiue}uejeii!pu! ouejiod `eioie!^®p euniuoo un !p !P ouos !p iì2 oood !p euoue ?iopuoos euo!sue` e}s
-enb euedde uou eu `oiei!ooos!p ?JJeu!J gieJ i! `iio^
!iienb e ouo6ie^!nbe ?ieJ oiei !p !iieiuoo ! guo!oc]
•eJai!oo®s!p !s ?ieJ i! oiueued ` Lt]i iois!suÌ2ji iep
76`L !P eJO!66t2u ?JJeuJ!J z ou!pe!d ins ouo!suei
esEg ei e^ezz!Jeiod euo e^!]!sod euo!suei ei eJeo ei opuenb e ou!} `iio^ p6` L !p otueiu!Jei!J !p euo!s
-ueu e gJJe^ ( L ou!pe!d) o}Ì3J6e}u! eie} !p eì!osn£iins -ue} eun s ou!pe!d ins eje6un!6 Jei ep opou u! o}
`c ou!pe!d ins eiueseJd eiienb !p ejoie^ i! ?jejedns -e}om e6ue^ ct] oJieuo!zueiod i! eiio osseiuuv
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euo!suei eisenb opuenb `e v/coi !p z ou!pe!d ins
euo!suei ei euoue pje}ueiune e}ueiueo!ieiuo}ne `oi oj}euo!zue}od iep ejosjno iep o}e^eiejd `c ®iu®i
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•gjei!ooe !s gieJ i!
ejo}t!suepuoo ins e}ueseJd eii.enb) z ®iu®u®^u!
euo oue!ddes ?!6 !uo!z!puoo eisenb u! pe `z ou!p ou!pe!d ins eiueseJd euo!suei !p eioie^ i! Ì3Jeduoo
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CON«. 2 CONN.1

Fig.9 Schema pratico di montaggio della scheda di visualizzazione. Ri-


cordate di inserire il terminale più CORTO dei diodi led nei fori indicati
K, cioè verso i due integrati IC4-IC5.

Fig.10 Foto della scheda di visualizzazione già montata.11 trimmer di si-


nistra serve per la taratura del "minimo", quello di desti.a per la taratura
del "massimo" ed il trimmer centrale per l'intensità luminosa.

Eic
LM3914 NE556 27M2CN BC237

Fig.11 Connessioni degli integrati utilizzati in questo progetto visti da so-


pra e del solo transistor BC.237 visto da sotto, cioè dal lato in cui i tre
terminali fuoriescono dal suo corpo.

36
£C
`pei !po!p ! !))n) ei!iesu! eieJ}od `oiund o)senb v
ouuÌ2j!Mes !^ eiio `!ieu!iuJei g ep ei!} L Pe ZNNOO e
•!sjepueooe
LNNOO !uoseu !Joueuuoo enp ! euoue ej!jesu! eiei^
ouueJiod uou !sse eiueiuesje^!p `!ieJ6e]u! enp ! os -op oieduì3}s oiiep opjoq iep ezuepuods!jjoo ui
-Je^ oiio^!i eieiins!J e^ep `x eiì3u!uJe} i! ?o!o `!po!p 't3Jnl
!isenb !p ouoo n!d eieu!ujje} i! eiio oLue!pioo!j !^
-eje} ei jed .xeu/o iep e .u!uu/o iep euo!dut3o !io}
•uu ÙL !P !iins!J oiedue}s o}!noJ!o iep esì3q ei e -esuepuoo ! e xo epuos ei eJe6eiioo Jed ?J!Mes !^
odJoo ojoi iep gi!iuejise[i eJ} ezue}s!p ei eiio opuei euo `(!it3u!iuJe} 8 ep ei!i enp) Lr o!uoseuJ eJoueuuoo
-ioJ}uoo `pei ou!}inÉi e ou!jd i! o)edue}s oiins eJes
i! ej!jesu! e}eiiod `o!66e}uou ieu opuen6esoJd
-s!i !p oue!i6!suoo !^ `eie}uoji oiieuued i! eje6un!6 • L Lt] Ì3zue}s
-6eJ essod e}se} oJoi Ì3i euo opou u! pe ezzeiie euJ -!sej ei osJe^ e]e}ue!Jo pJpue euo `eiie!B e6!J ei o}
-!sepeu eiie !i]n} ejeooiioo !iie]od jec] .pei !po!p !Ì3 -ueiu!iei!j eiuoo ejeiunsse eisej^op `ejoio. u! ®os
eiì3ssed e]eJ}od `!}ueuodiuoo !}senb !un} !iess!] -e) p !}uesejd ojesso} zsa opo!p iep odJoo ins es
•?|el |! !sJe|!Ooes!p o !sJe}!o •ejisep osje^ eout!!q
-oe pj^op g]!p!un !p eieniueoJed euo e eJezz!iens e6!j eun ep o)euio}uoo oiei i! euopue6io^!J ` isa
-!^ !p gJeueuJed !^ euo `eJniiei t3i e ios i! Jed LS opo!P i! pe i Lt] ezue}s!seJ ei osJe^ ei®u e6!j Ì2un
eJounJJeiu!{i euoue e}eJeiio!idde oiedueis eiei ns ep oieujo}uoo odioo iep oiei i! euopue6io^!J `zso
•eieiuozz!jo euo!z!sod u!
opo!p i! ej!jesu! e]ej}od !}ueuoduoo !isenb odoa
'eJol
eieJeuooiioo euo `!o!i!ioj}}eie !jo}esu©puoo eii ! pe
ieujuj!ji eJi ! `ezue]s!seJ ei eun} !od `!ieJ6eiu! !i6 Jed -e^ o^!}eiei i! !Joioo !ep eo!poo i! osje^Ì3jiie euopuei
Hooooz enp ! e}eJe]uou eienb ins `g/99o L.Xi o}ei6 -ioJ}uoo `ezueis!sej ei eun} eJ!jesu! eieJ}od `!u!pe!d
-!s opuooes iep oiienb e ejessgd e}ej]od `o}Edue]s ! !iepies euie^e odop `!od `!}ei6e}u! !i6 jed !iooooz
oisenb !p o!66eiuoiu i! eu!iuJei e !soo oieuod enp ! eu!jddep ej!jesu! e}ej^op oieduets eie} ns
•£ .6!} u! o]e!zuep!^e oiue!qqe eujoo od •990 L ' Xl
•Joo oJoi ins e}ueseJd oiueiu!Je}!J !p eooe} ei oput3i eseq !p oiienb ep eje!z!u! !p oue!i6!suoo !^ `!}
-ue!jo `!}ej6e}u! !i6 !iooooz !^!i]eds!j !eu ej!jesu! eiej} -edue]s !}!noJ!o enp !ep oiìie.i o oun.i uoo e}ueiuei
-od `ejo)eiuioisej} iep !ieu!iuie} ! !}Ì3pies t=iio^ cun -ueje]]!pu! o!66e}uou i! ejì3!z!u! eiei}od es eiiow
•osje^ oisn!6 •(6 .6!i !pe^) pei !po!p £L
ieu oios o}edueis oiieu ?je}seuu!.s eiio ` ii. euo!zei ! Jed e 90i - 70i !]EJ6eiu! enp ! Jed go!o `euo!zez
-Uelu!|e !P elo}Ì3lujo}Sel) |! e}eje}UOLLl olLi!)in t2c] -z!iens!^ !p o!pe}s oios i! Jed `a/99oL.xi o}ediuì3}s
o}!noJ!o i! ej]ueu `(£ .6u !pe^) eiei iep euo!ze}!ooe{i
'eje}se!iod ejo}esuepuoo eunLuoo un !p euo!sueu Jed e p}!oedeo eiiep eins!u ei Jed !jesseoeu !ieJ6ei
-!p esse}s ei o eujo} esseìs ei eu `eiejdes p!6 eu -u! !i6 !uni e euo!ze)ueiLJ!ie !p o!pe}s oi !M!Jesu! jed
-oo `eiio eiueu!is!id!ioine ei!q!sni i! pe !iod s e Z eJezz!i!}n e}eJ^op oi 99o L.xi o}edue}s o}!noJ!o ii
'g/990 L 'Xl
e eje!}}esjouj enp ei o}eduje}s oiiep ojisep opioq
e 99oL.Xi oit3i6!S ouJe!qqe euo `!}ezz!iie}eu
ins `e eiej i! ejeooiioo e}ej^op ioi !p pi!u!ssoJd ui
•eieiuozz!Jo euo!z!sod u! o}ess!i e oìueuJep !Joi uoo e!ooei t3!ddop e !iedue`s !}!noJ!o enp !jesseo
-pei#t2j !p e}}eie eiooo!d eun pe ejdos o}sod ?jpue -eu ouos o}}e6oJd oisenb !p euo!zezz!it3eJ t3i Jeci
`£ .6!} u! ei!q!s!^ euioo `eiio Loi eio}ezz!i!qe}s oiej6
-e`u!éi ` Lsg eJo)ezz!JppeJ e}uod i! !od `£o oo!)!ioi) VOILVHd ]NO[ZVzzllv]U
-ieie ejoiesuepuoo i! osje^ odjoo ons iop eue!d ei
-jed ei opue6io^!J ` Lt]]. jo}s!suÌ3j} i! o}edue}s oiins
eiepiBs eiej}od `euo!zeiedo e]senb e]eieiduoo
•e^!ie6eu e e^!i!sod ?]!j
-eiod oioi ei opueueds!i `!o!i!ioj}ieie !i6 !}in} e ejeis '?J®)!O
-e!iod ! ej!]esu! e}ej}od !joiesuepuoo !isenb odoa -o® !s eieJ i! `eioie^ o}senb !p ouos !p ie pjepueos ei
•ejepies e}ej^op !i opuenb oios eu!is -eooi iep ?}!p!um.i opuenb `e ?i!p!un euo!z!sod u!
-nq eio6u!s !u6o ep !Joiesuepuoo !isenb eie!i6oi. .]d is eJo}e!^ep i! eJeuod!J ?J^op !s `o}und o)senb v
'%09
pp Lig€ L eJ) eseJduoo eu!sseu ?}!oedeo ei eieue}
-io !p ouueieueuied !^ `oieiiì3ied u! !]sod `eiio e eu
|ep pe| oPO!P |! elepueooe je| e oU!| ct] OJ|eLUO!Zue|
-!isnq ejiie.un u! e}eje^oj} euo !joiesuepuoo enp ! -od i! ejeionj ?j^op !s ies euo!z!sod u! Ls eJoie!^
e}ei!jesu! "xeui/o o}Ì3o!pu! e}ueoì3!pÌ3 o!zeds oiieN -ep i! oisod je^e odop `%og i! eJ®dns pi!p!un,i op
•]d OZL-OLL eJ} eseJduoo eLLi!u!u ?)!oedeo ei -uenb gieJ i! 9Je}!oO9 Jei !Jep!sep !s eiio csseiuiuv
eJeueuo !p ouueieueuied !^ `oieiiBit3d u! !isod `!ienb •euo!suei eiei uoo ®iepu®ooe pe oiuej!os
! `eu!Ìsnq eun u! e|ele^ol} el|o !Io]esuepuoo enp ! -n!j pei eienb euoue eu `oood ueq esseje}u! !o `eo
`.u!u/o oieo!pu! o!zeds oiieu `eiueues!oeJd n!d `e -!}eJd u! `eiio oj}euo!zue}od oisenb !p ejosjno ins
o`edue}s oiieu ei!iesu! e}eJiod `o}und o]senb v eiuesejd euo!suei !p eioie^ i! o}ueiios uou ejeosou
•8/990 L.Xi o}edut3is o}!noJ!o i! !^ie)seuu! jed -oo !soo oueJ}od ct] oJieuo!zue}od i! opueiont]
Fig,12 Per fissai.e lo stadio base
all'interno del mobile, dovrete in-
nestare al suo interno lo stadio di
visualizzazione, poi appoggiare
sui diodi led il pannello frontale,
quindi far scendere il pannello e
il circuito stampato entro le due
scanalature del mobile.

. .` .: .---------..
-:= ` . v `-._. _ ----.., al --------.--

Fig.13 Lo stadio base andrà fissa-


to sul piano del mobile con 4 viti
autofilettanti. Sul pannello poste-
riore andranno collocati il poten-
ziometro R3 ed il sensore CX. I fili
di collegamento tra circuito stam-
pato e sensore dovranno risulta-
re corti e`distanziati per non
aumentare la capacità residua.

38
6C
opo!p oc i! eJepueooe pJ^op !S euo o}eJnddv oD ei eiunsse euo ?}!oedì3o eiie eieuo!zjodoid e ?]!p
-!iun !p eien}ueojed ei eiio oue!ddes ?!6 ?uo!od
•?l!Oed •eu!Jeuoseu t3iins e}euod!J ?i!p!uin !p eien}ueoied
-eo eie} uoo eiepueooe pJ^op !S Pei eiì3nb Z.N Vi Ì3^!}eiej ei uoo pei !u6o !p euo!sueooe,i eJep!ou!oo
-i]avi. eiieu eieiioJ}uoo `]d 9`pL L !p ejoie^ un o}ej je} ep opou u! oijeie} eieJ^op `oJ}euoJ6!tiiep eo!}
-ep!suoo oue!qqe oieuod!jeJdos o!duese,iieu euo -eid euo!zezz!ieei Ì3i eu!iuje) e e}e}iod eiio^ eun
-!od `e ®iou!u pi!oedeo !p euo!duì3o !Joiesuepuoo
enp ! o}!noi!o iéu e)!Jesu! euo!z!sod e}senb ui oC Vt]nLVUVL
•u!LLI/o euo!z
-!sod Ì3iieu oie}euod e (o}!noj!o ie xo epuos ei e6ei
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•e}!sseied p}!oedeo ei eje}ueiune uou Jed `!}eit3des
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ozti e pLH Jeuiu!J} enp !ep !JosJno ! e}eiont] o L -edue}s oi uoo epuos Ì3iiep o}ueue6eiioo i! Jeci
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!uozzeds !uoo enp uoo eJe6eiioo !pu!nb eieJioc]
eJoie^ un euo!z!sods!p e e}e!qqe euo osseLuiuv • ir eJo}ieuuoo iep
?i!u!ssojd u! !}sod oi!}!dt3o !ieu!iuJei ei} !e ojieiuo!z
-ue}od iep !ieu!iuJei ej} ! eje6eiioo e !od opuepe^
-^oJd `!iueuei!}oine !}!^ oJuenb uoo ejt2ss!} e}eJiod oi
`opuo} ins ?je66odde eseq o}edue}s oi opueno
•ei!qou iep !ieJe}ei !pJoq !ns !}ues
-ejd ejnieieueos enp eiiep ouJe}u!.iie !qiuej}ue eieJ
-ioos !od opueoe} `pei ipo!p !ns eie}uoii oiieuued i!
eJe!66odde `oJ}ie[iieu oun[i !ie}seuu! g!6 `!}ediue}s
!i!noi!o enp ! eiepueid e}eiiod `o}und o}senb v \
•!lod eJ' e
Ì3Je!uesJou eiins e`eJess!i euo !deo eJ) e oi!i un pe
!iod enp e eJe!uesJoiu eiieu eiess!i ouueJpue ?i!iu
-ej}se !no ei `euo!ze}ueuj!ie !p euopjoo i! !i!q!uods!p
!Joi enp !ep oun u! eJeJ}ue Jei e}eJ}od `ejo!je}sod oi
-ieuued ins ojieuJo!zue}od i! pe Ì3puos ei e}ess!]
'9leJ 1!
Z'N V1118Vl ied !i!} eji !ep e euo!zeiueiu!ie !p euopJoo iep `cu oJi
-euo!zue}od iep `epuos eiiep o}ueu!jesu!.i jed !jes
•seoeu !jo} !ep o}s!Mojd ejo!je}sod oiieuued un !p e
•e}eJe^eo!J euo ?}!oedeo !p !joiì3^ !ep epuooes e eJep
o}eieJ6!jes e o}eio} eie}uoJ} oiieuued un !p euods!p
•ueooe eiej^op euo pei !po!p ! oieuod!J ouJe!qqe z. N `i!x oisenb Jed oiueJ!uJo} !^ euo oo!}seid ei!qou ii
Vii]gvi eiieu `(eiei!6!p oJieu!oEdeo un uoo eiej
-ns!iu eieis ouos !jo}esuepuoo !p e!ddoo !u6o !p ?i ]llaow lv oHl.N] oloDVLNow
-!oedeo ei) !ieiuoue o}uenbie ouos ei}euo!ie eiins !}
•e!i6!dueis ?]!oedeo eiiep !Joie^ ! 9iioJed o!JdoJd
•BzuBjeiioi eiiep oiuoo eue!i uou osse giiojed
`®uo!zei®p!suoo u! oiei®puoid uou `gi!oedeo !p
•ei!qoiu iep ouje}u!.i
eioie^ un o}e!i6!due)s e}ins!i eu!)snq euno`s€!o u!
-ie o}!noi!o i! eie}uou e eJepeooJd e}eJ}od `6 .6!} u!
!}!jesu! !jo}esuepuoo enp !ep odJoo in§ es euouv
ei!q!s!^ eiuoo n e o}ueiu!ie}!i !p eooe} ei opue6io^
•eu!}snq !u6o ns eiuesejd -!j `!iooooz !^!iieds!j !eu !]ej6eiu! enp ! !}eiueis!s
e^!sepì3 t3}ieuo!ie.iins eieuod!j gì!oedeo ei ejeueuo •oiedueis oj}ie.iins !iuesejd !iios
!p ouuej!iuesuoo `oieiieJed u! !}sod `euo !Jo}esuep -eu !Joueuuoo enp !ep o}seuu!ti ied ouuej!Mes !^
-uoo enp eu!}snq enp u! !pu!nb e}eJe^oJ} }!M ieN euo `Ì3i!} eun pe eu!Luujei !jo}}euuoo enp ! oiedueis
•e}n!osouoo ?]!oÌ3dt3o !p
oiieu ej!jesu! eiejiod `!po!p ! oiess!i je^e odoo
ouo!dueo !Joiesuepuoo enp !p eJJods!p !p oiienb 9 •Ì3zze}ie esse}s eiie pe !}eeu
`oJ}euoJ6! oj}sou iep ou!sseu i! pe oiu!u!u i! eJÌ3J -!||e !po!p ! !»n} uoo !Ne^oJ) !p t3zzeueo e| {soo eJ
-ei jed os!oeJd e eo!idues p!d eueis!s i! `xo epuos -e^e Jed `eie}uoJi oiieuued ins oi)n) i! eie6io^òd€o
led corrispondente ad un valore di umidjtà del 20%, tendere almeno 1 ora prima che si riporti nelle nor-
ruotate lentamente il cursore del trimmer R14 fino mali condizioni di lavoro.
a far accendere il terzo diodo led. Se poc'anzi abbiamo accennato al fatto che po-
nendo questo igrometro all'esterno sarà necessa-
5® Togliete il ponticello dalla posizione MIN e po- rio evitare che entri dell'acqua all'interno del sen-
netelo nella posizione c/m-ax, .per inserire nel cir- sore, dobbiamo anche aggiungere che se lo terre-
cuito i due condensatori campione di capacità mag- te all'interno di un locale, non dovrete collocarlo
giore e, poichè nell'esempio abbiamo considerato vicino ad un termosifone, dove owiamente circo-
un valore di 139,8 pF, controllate nella TABELLA lerà aria "secca".
N.2 quale led si dovrà accendere con tale capacità. A titolo informativo possiamo dirvi che in linea di
massima si puÒ considerare:
6° Appurato che si dovrà accendere il 14° dio-
do led corrispondente ad un valore di umidità del aria secca ................. 10% fino a 45%
75%, ruotate lentamente il cursore del trlmmer FÌ20
fino a far accendere il quattordicesimo diodo led. umidità normale ........ 50% fino a 65%

7° Togliete il ponticello dalla posizione MAX e po- aria umida .............. „ 70% fino a 900/o
netelo nuovamente nella posizione MIN, verifican-
do se rimane ancora acceso il 3® dlodo led. Se si Questo igrometro rìsulterà molto valido se collo-
accenderà il 2® o il 4° diodo led, dovrete ritoccare cato all'interno di serre, in stanze in cui vengano
il cursore del trimmer FÌ14 per fare accendere nuo- azionati vaporizzatori, in cantine o in locali in cui
vamente il 3° dlodo led. vengano conservate derrate alimentari di vario ge-
nere e, più in generale, in tutte quelle applicazioni
8® Effettuato questo controllo, potrete togliere il in cui è importante tenere sotto controllo la percen-
ponticello dalla posizione MIN ed inserirlo stabil- tuale d'umidità.
mente nella posizione CX.

A questo punto si accenderà un diodo led, che


vi indicherà la percentuale di umidità presente nel-
la stanza, percentuale che potrà variare in funzio-
ne della stagione tra il 40-65%.
Facciamo presente che questa percentuale, in un
ambiente domestico, potrà rimanere costante per
giorni ed anche per settimane.
ln certe condizioni potrà anche verificarsi che si
accendano contemporaneamente due diodi led, se
l'umidità si porta al valore intermedio del 5% che
intercorre tra i'accensione di un diodo e queiià dei COSTO DI REALIZZAZIONE
successivo.
Se collocherete l'igrometro all'esterno, abbiate
cura di sistemarlo in una zona protetta, per evitare Tutti i componenti necessari per la realizzazione
che qualche goccia di pioggia o qualche fiocco di di questo progetto, compresi i due cjrcuiti stampa-
neve possa entrare nella fessura della sonda, con- ti, integrati, transistor, sensore Philips, diodi led, po-
dizione questa che farebbe rilevare all'ig-rometro tenziometro con manopola, condensatori campione,
una percentuale di umidità del 90%. cordone di alimentazione, in pratica tutto ciò che
Se si verificasse questo inconveniente, dovrete appare raffigurato nelle figg.7-9, ESCLUsl il mobi-
togliere la sonda, ponendola per almeno un giorno le e le mascherine ............................... L.95.000
in un luogo caldo e asciutto, jn modo da far evapo-
rare l'acqua penetrata al suo interno. 11 solo mobile MTKO8.03 completo di mascherina
Per asciugarla più velocemente, potreste anche posteriore già forata MA.1066P e di mascherina fron-
usare un phon, cercando di regolarlo sul getto di tale già forata e serigrafata MA.1066 .... L.14.300
aria non troppo caldo per non danneggiare la
sonda. 11 solo circuito stampato base LX.1066 L.13.500
11 solo circuito stampato LX.1066/B ,.. L. 9.000
Tenete ancora presente che saldando sui termi-
nali della sonda i due fili da collegare al circuito Nei prezzi sopraindicati non sono incluse le spe-
stampato, questa si surriscalderà, quindi dovrete at- se postali di spedizione a domicilio.

40
L6EL `ii auo!ZnJ}Si e)!iqqnd oJe}S!u!w ouv,p p5aJd
80 l=N oNrmLgzioL'seuoii&+Sei^PI|}q[;aQ!PP|[Btms©®
H ^8aoH tl]d T ouo^vl tl]d :vlla)s vll]a o^l].ow
]Nolss]]oÌ]d vll)svN la oNNv r=rà::o:ìf!ì:;.:6#ep;J:!j'::`:;S;a:::as3::J;d:iso:a';i
•^Ovd - , VLll vJol fi`tiì:3,;jappì:;;j:zh:;::U„;oo{j,;j:;+§:j;:ò;;#ny:°;,ìì;ì
'dv, `N Vl^
a o}|Ò)S !Pu 31|) e!Je}ew e||ap pzua)Souo) E|
]WON ]WON90) PJ}Solup au) o}u3lun)oP 'o!pn}s !p o}e}s3ue,|
o}pl,)sp|l.j au3!^ !} osjo) |ap 9U!luJa} |V
'a Ostlo,
]NOIZVÌ]Vd»d VnL Vl
lLLnL v ]tlwlso"la lond
•Ò}ueiue)!`pjd !ue}!)iéise jòd 9!iess9)eu ajntpzzaiue
'a Ostl0J e| 3 a|e!j3}eul |! òl|)ug !llo!za| a| uo) 8)s!uJo} !} PJ»a|] o!Peu P|on)S
V1]ltldotld vnl la oNNVì]]ls]tl OSì]O) 1]a ]tlnlvIH))]Wddv
]1 ]11nl '11N±Wm]1s 11g lunl `Iwltl]1vN 1 lllnl
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°^aHj¥d":,%:;ì}::pe,I,:;,da|eoz{:;i)::sdes)!JJ°) ])l^03S )d . UO) J9}nduo) ipuosjed !p o)!u)3} o
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o)S|V,||B g}e!)o5Se ? eJua|] o!P" e|on)S ipuosjgd ns 6io}puuEj6ojd
!Jlu9) Je d ejo}euuei6ojd
lnd lo8.o). )Isv8.
:!5jo) ! uo) òjo}puupi6ojd ajnddo
tl]1ndwo)Oì])IW ] ]WII9la V)lNotlll3l] +
:OSJO)
uo) ja}ndiuo)oj)!w e puiauis !p ajo}puujej6oid a o)!u)a} un
##::u:!!:na§a#ii§;a!;';;]ii;S:;o;°:ì!i!;!:#ì!;ì;6ieìn!:iì:j;{!:!;!}§iqii§5i! luJe !P O)!u)et
auo!zpuupJ6oJd - (B)!so8 - )!§Bg M9) O}ezue^V )isv8 . !A!l|)JP 1] - lH O]ti]J.S Jo}piiB}sui oì!u)e}
auo!}Sa9 -Snid iii ]SVSP . ©SEq P}ep 9 ]1Ill]1VS Vl^ M .
OJO^Pl lap
;)ò}u:;,6p;:ò°:|e)ìuJ)::
puoiu iau p)!uoiuaiò,i !s!^aie} !}ue!du! !p ejo}9jed!i
:ìpvJ:aìuào!ìe!".9:,.s:;16in.t,Osla;o-„uZ;:!EH6à'#p:'g^i!:'Ju3'àì
"#EL:;:9:3£3Tuo.izsE°Haife#3Ìs)adH:9STHai:§];j:ij;p};,}s9Ò!;!:; ]1ViusnaNi e eJo}eiie}su! 3tioio)
:vtlll]l] olclvtl vlon)s lstlo) ltlllv ng lllnl V)INOSJJ]l]. J N/8 ]dosl^]l]l.
!ue^o!6 ! iad p)!uoj»aie,] !uo!ze)!uniuo)eiò} o!pej
3WIN]Nl8]ds u! o)!u)e} 3Noisi^]i]i
::;nq|'we!;6iB:o°s!,).J:T}Wò?:s'neB;e;%!,nsg:|;igd°!'iìFs:à]!:: V)lNOU3l]+ ] V)lNotlLl]la.
3uo!zeiBda]d Ei ouo)§!}uej86 !} au) .o!]!}in
u! e)!`euJo}u!,|B No||vN0lnv ])1]30 !SJo)
am!uoJuapuw)!um}|#°o),]!}:,°d';Up°;ZwP)|ineuo°d)#:;
;^„°an,ì)!,jeaq,':jeB£i#ì:3qd`9eJj°u^:,`3'%ip:ie;ì:nu)5'ae! e^3jq u! 3je}ue^!p !ond `eJ»ai] o!pes eion)S uo
•ossa))ns |3P PPPJu
q!d !p ®uDubDponB !^®!m x® !iisou ooo.ooE !880
!!ìeììii§ii:;;!o;ioi;:si;);;:o{ìaiìe:J:!:!);§ì:Ìiìi;ì:O!oj:ì};i#::ìj8;}i;:##}!
:#E WtiHEl] o!awÈi vlon)S
q.Iwwuo]N| a= V.INoull=\= NI IWZZITVI.=ds
r.` - = ,- .
r ;,, `/ ,' ' ., : ' C, ` J,` , ,' ,.
Se anche voi siete oramai assuefatti al gioco di
luci prodotto dalle lampadine multicolore che si ac-
cendono e si spengono ad intervalli di tempo rego-
lari sull'albero di Natale, pensiamo che qualcosa
di veramente nuovo e diverso in tal senso non vi
possa che fare piacere.
Procederemo spiegandovi innanzitutto cosa rie-
sce a fare questo progetto, cosicchè, se vi interes-
sa, potrete montarlo o, diversamente, accantonarlo.
Come potrete constatare, per la sua realizzazio-
ne abbiamo utilizzato dei diodi led tricolore, che
possono accendersi ad intervàlli regolari in rosso,
oppure verde o giallo.
Abbiamo quindi aggiunto un tremolio ad ogni co-
lore, per simulare la luce prodotta dalle fiammelle
di tante minuscole candele.

Puntualmente, ogni anno, quando si avvicinano le feste natalizie, si


inizia a pensare a qualche nuova soluzione per addobbare in modo origi-
nale il proprio abete, accantonando le solite lampade ad intermittenza
dall'effetto ormai scontato, che si possono acquistare in qualsiasi su-
permercato. Questo progetto, come vedrete, vi consentirà di dare un nuo-
vo "Iook" al vostro albero.

1 due potenziometri che abbiamo inserito nello no se in passato abbiamo pubblicato dei progetti
schema, consentono di modificare la velocità del di giochi di luce per alberi di Natale o presepe, elen-
cambio colore rosso-verde-giallo e quella del tre- chiamo qui di seguito quelli che riteniamo più vali-
molio, cosicchè, ruotandoli da un estremità all'al- di, jndicando anche il numero di rivista o di volume
tra, ognuno di voi potrà ricercare tra le tante com- sul quale dovrete ricercarli.
binazioni, quelle che riterrà più attraenti.
Spiegare a parole questo effetto visivo è alquan-
to difficile, comunque provate a pensare a dei punti
LX.472 Luci tremolanti
luminosi tremolanti, i quali da rossi diventano ver- (rivista n.77 volume n.14)
di, poi gialli, per tornare nuovamente rossi-gialli-
LX.735 Generatore di albe e tramonti
verdi. (rivjsta n.104)
LX.736 Effetti luminosi natalizi (rivista n.104)
Chi non volesse utilizzare dei led tricolore, potrà
LX.865 Led lampeggjanti e tremolanti
usare dei normali diodi led monocolore.
ln questo caso, si potranno far scendere dalla ci- (rivista n.121/122)
ma dell'albero una fila di led di colore rosso ed una
LX.956 Tre effetti luminosi a 220 volt
fila di led di colore verde ed in tal modo si accen- (rivista n.134)
deranno, sempré con I'effetto tremolante, prima tutti
LX.957 Luci incrociate con dissolvenza .
i diodi rossi, poi i verdi e contemporaneamente sia (rivista n.134)
i rossi che i verdi. LX.958 Luci ruotanti a led con scia luminosa
Poichè molti giovani lettori che solo da poco tem- (rivista n.134)
LX.1011 Generatore digitale alba/tramonto
po hanno iniziato ad acquistare riviste di elettroni-
ca, in vista delle prossime feste natalizie ci chiedo- (rivista n.143)

42
8P
•opnBiioo i! Jod
oiezz!i!]n odiioioid iep !sopueiieii o^!id e eu aiio oiiopoid!i !nb oiienb !p ezuaja#!p e `oo
-!iei6!J®s ou6as!p !p o)®iduoo ® oieioi ?!6 ouei!uio) !^ auo `o)edueis o)!noi!o ins !)u®uod
-uoo ! !]]ni oiiods!p o!iiess®o®u e!s euuoo e!zuep!^e eiio `ei!puei6u! aiuoiuio^aiou oio] L.6!]
- '.ì l
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È
iau]AL]iivioL]ssou
-oi oiie^!i un eiueseJd gJes !ssej6u! ojoi !ns eoe^u! -iep 7L ou!pe!d ieu opuei}ue Ì3zuenbei} e}senb `!i
oput3nb `c)/zoi o}e]6!s put3N eJo)eii!oso,iiep e)eieu -}eiu! `pei !po!p ! epJe^-oiie!9-ossot] !Joioo ej} oioi
-e6 e]penb epuo pe ezuenbeJi ei 7t]i. e zt]i. Jois!s !eu ejepueooe jed oiueJezz!i!}n oi o!peis oiseno
•ueji !ep !seg ei osje^ ejessed ouuejeosei ` L oo!6oi •Ì3oJ!o zH L !p oiu!sseu un eje6
oiio^!i un eiueseJd FJes !sseJ6u! oJoi !ns opuenb -un!66eJ pJiod zH [`o !p ou!u!u un t3p eLio t3zuenb
-eii eun eJ!osn gJ}od 7 e}!osn !p ou!pe!d iep `6t] oJi
?iiojed `!o!uoJueie !Jo}inJJe}u! eiuoo o}!noJ!o o}senb
u! !}ezz!i!}n ouo6ue^ g/zoi e V/zoi PueN enp [ -euo!zue)od i! oJ}it3f iie oiuej}se un ep Opue}Ont]
•a/Zoi !P i ou!pe!d ins ejnd •ezuenbeji eu
•do `V/Zoi !P ZL ou!Pe!d ins L oo!6oi oiie^!i oisenb -!ss!sseq e eio}eii!oso o!pe}s eiuoo oie}uoiu `O/zoi
ei!je}seii e ouueiepeMoid eiio `o!o!i!s ie !po!p !ep o]ei6!s pueN iep euo!z!josep ens ei ouje!z!ui
•euo!ze}ueiu!ie !p
!iueseid ouos e}!osn ej} e}senb ns `e}eJe}ou eiuoo
•onu!iuoo oi3!o e +Z-8 !U
o!pe}s oun p!d `io}s!suE3J} oJi}t3nb `!)Ì3i6e)u! enp oi
-!pe!d !ns `eJooue `e p ou!pe!d ins eiueue^onu !od •os !jesseoeu ouos oue6oJd oisenb eJezz!ieeJ Jed `z
'z ou!pe!d in§ !puooes !iiood odop pJessed euo `c •6!i !p oo!ji}eie euieiios oiieu ejepe^ eie}od euJoo
ou!pe!d ins L oo!6oi oiio^!i un eJeue}io !p piei}eu
-Jed !o `£Lo7.oo od!i eJoie}uoo un ` Loi o}eJ6e}u!ti OoluLL]l] VW]HOS
+12V& ,lv- []F,

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i!1111111'1vL__Jelettrico (

H . 8: . . .. EEpn..vFL5,L,ORR:,R.tEvfL:ì.:RE,:„

--18

lc2-€
56
i-Illllllllllliii-
IC2-D
8
4J7 10 jr Fig.2Sch ma del circuito in
alimentare 25ure25-28led -28 led Bico-

! Ì" g IC' ::r:edù°:r8d:.


rossi e 25-28

ELENCO COMPONENTI LX.1061

C5 = 100.000 pF poliestere
R1 = 120 ohm 1/4 watt C6 = 10 mF elettr. 63 volt
FÌ2 = 3.300 ohm 1/4 watt C7 = 470.000 pF poliestere
FÌ3 = 3.300 ohm 1/4 watt DS1-DS4 = diodi tipo lN4150
FÌ4 = 18.000 ohm 1/4 watt FÌS1 = ponte raddrizz. 80 V. 2 A.
Fì5 = 8.200 ohm 1/4 watt DZ1 = zener 12 volt 1 watt
FÌ6 = 18.000 ohm 1/4 watt DL1 = diodo led bicolore
FÌ7 = 8.200 ohm 1/4 watt TFÌ1 = PNP tipo BD242
FÌ8 = 100.000 ohm 1/4 watt TFÌ2 = PNP tipo BC328
R9 = 1 megaohm pot. Ijn. TFÌ3 = PNP tjpo BD242
FÌ10 = 100.000 ohm 1/4 watt TR4 = PNP tipo BC328
FÌ11 = 1 megaohm pot. Iin. TFÌ5 = PNP tipo BD242
FÌ12 = 680 ohm 1/4 watt lc1 = C-Mos tipo 4017
FÌ13 = 680 ohm 1/4 watt lc2 = C-W[os tipo 4093
C1 = 100.000 pF poliestere F1 = fusibile 0,5 amper
C2 = 100 mF elettr. 35 volt T1 = trasform. 20 watt (n.TN02.22)
C3 = 100.000 pF poliestere sec.15 vo[t 1 amper
C4 = 1.000 mF elettr. 35 volt S1 = interruttore
§,
pe `pei !po!p !p eio!je]u! oJeiunu un ejezz!i!in ?i`od pei !po!p ! !soo opu®puoooe `9t]].-7Ei. Jo}S!sueJ]
`iuoisueiu!p eisepou !p oJeqie un epe!ssod !iio
! euo!znpuoo u! ouueJeuod !s `L oo!6oi oiie^!i un
•X-^ ei!O§n eiie euo!o
eiueseJd pJeiins!J Loi !p 7 ou!Po!d ins opueno
-ueJe o !pJe^ pai sz-§z !}ue»eJ}[e pe x-q e}!osn eiie •e}!osntp eje!}ies
`!iie!6 o !ssoJ es euodu! uou `pei sziz oie6eiioo ou -Jou t3iiep xiq !ieu!LLJJei ! eJ} !)e6eiioo pei !po!p ! is
-ejiod `eJoiooouou !po!p !ep opuesn `eJ]ueu `®ioi -oo opuepueooe `ct]j.-zt]]. jo}s!suej} ! euo!znpuoo
-oo!q Pe] 8z-§z !p oiu!sseu un eJeiie}su! ouei}od u! ouueJeuod !s ` L oo!6oi oiia^!i un e}ueseid ?je}
`iedue L !p eie}oi o}ueu!qjosse un opueiooieo -ins!J Loi !P C ou!p®!d ins opuenb `opueujnsse!t]
•Olle!6 eJ •o!66eduei iep ?}!ooie^ ei e !joi
-oioo !p eoni eun ouueJep !o euo `epJe^ pei iep e os -oo eii !ep euo!sueooe !p ?}!ooie^ Ì3i eJe!Je^ oueJ]od
-soi pei iep eeuejodue}uoo euo!sueooe{i euo!z!puoo ` L Lt] e 6t] !J}euo!zue}od enp !ns !pu!nb opue6v
eisenb u! ouejjeiio oioioo!q pei !po!p !ep opuez •oiue!66oduei oiienb e e]ueioueii oiie}}eti
-z!i!}n .N-^ !ieu!iuJei ! t3J} !}e6eiioo !iienb !p e x-u -iep ejt3ssed !p ?o!o `pei !po!p !ep o!66eduei !p ?i!o
-oie^ Ei eJeo!i!pou Jod ?J!Mes !o ezuenbeji eiei.
!ieu!uujei ! eJ} !ie6eiioo pei !po!p !ep euo!sueooe,iie
•i Lt] oJieuo!zue}od i! opueio" e}ueueo!idues
e!^ i! isoo opuep gt]i/7t]]. e ct]i/zt]j. Jo}s!sueJi oj}
-]enb ! euo!znpuoo u! ouueJeuod !s `ezuen6esuoo `eoJ!o zH oz !p oiu!sseiu un pe zH 8` L !p ouJ!u!uJ un
!P `e 8/Zol e V/Zoi PueN ! !qiut3J}ue !p !ssej6u! !i6 ep ejì3!je^ ouej}od euo ezuenbeJ} Ì3un eieuei]o !p
-ns ouueJ!Je}seJ} oi cso-zsa !po!p enp ! ` L oo!6oi eJe}ieuJed !o o/zoi o`t3i6!s put3N ouenb o}seno
•ei86eiioo osse pe Jo}s!sueJ} iep es
oiio^!i un e}ueseJd ?Jes z ou!p®!d ins opueno
•eJe!}}esJou eiiep x-^ !it3u!iuJe} !e !)t36eiioo -es ei eJe6un!66eJ gJ}od uou eieu6es eiì3} `o oo!6
'`'. E- _

Fig.4 Nei led Bicolore, il terminale cen-


trale è il K, quello ripiegato a L è I'ano-
do del led FÌosso e l'a[tro I'anodo del led
T®i
DloI)O
Verde. Nei diodi comuni, il terminale K
LEDA
è il più corto.

LEI] An K Av

Fig.5 Poichè in sei.ie ai due termi-


nali AF)osso e Averde dovrà venj-
re applicata una resistenza da 680
ohm (vedi R12-R13), vi consiglia-
mo di utilizzare un filo trifilare co-
me evidenziato in questa foto. Sul
filo centrale saldei.ete il termina-
Ie K e sui due laterali le resisten-
ze. Sui due fili laterali le saldature
andranno effettuate ad una di-
stanza di circa 1 cm. dal filo cen-
trale, per non provocare dei
cortocircuiti.

Fig.6 Connessioni dei due integrati visti da sopra e con la tacca di riferimento orientata
verso sinistra. 11 transistor BD.242 è visto frontalmente, mentre il ti.ansistor BC.328 è
visto da sotto, cioè dal lato in cui i tre terminali fuoriescono dal corpo.

46
•eje!i}esJouJ enp ei e gt]]. 'else!uO
osie^ o^!ie6eu i! pe osseq i! osJe^ oiio^!j !}ins!j o^!i -!J ezue}s!seJ ei eun} opueiesu! ej!n6esoJd !p `!u!p
-!sod eieu!iuje} i! eiio opuEiioJiuoo ` Lst] eJoiezz!Jp €!d ! !un} !iepies euJe^e odop `e !it3J6eiu! !i6 jed !ioo
-pej eiuod oios i! eJe}uou e}eJ^op `eJeu!uJJei Jed -ooz enp ! ej!jesu! !p oueu6!suoo !^ `eJe!z!u! Jed
•eiuepeooe ezzeu6uni ei ou!seuouoJ} •8 .6!J !P 00
un uoo opue!oueji `!u!pe!d eJ} !ons ! eJepies eieji -!]eJd eiueuos oiieu ei!q!s!^ eiuoo !iopueuods!p `!is
-od o]soddo o}ei iep !od `o]edueis oiin§ opep r]!d e} -e!iio!i !}ueuoduoo ! !un} eJeiuoiu eieJ^oP ` L90 L .Xl
-!^ eun uoo oieiess!i `!ieu!iuJei eJi !ons ! i e e}e6e!d oiei6!s `!iezz!iie]eu !jq e o}edue}s oi!noJ!o ins
•!j `ezu!d !p o!ed un !p !^opueMes `oisenb Jei Jed 'e)ueiue}e!peiuiLi! ?Jeuo!zun} o)Ì3iu!)in e}io^ eun
•o}edueis o}!noj!o iep eseq eiie eJdos oiopue!6epe
eiio !jno!s `oije]uou ouuejiod `!ue^o!6 p!d ! !sejduoo
`eit3)uozz!io euo!z!sod u! o}eooiioo ?JPue `gui.-8t]i. `!}}n} !pu!nb `eJeioo!ued ?}ioo!ii!p eunoie eiueseJd
!ieu!} io}s!suej} enp !e oo!}uep! ` Lt]i. io}s!suei} ii uou o}`e6oid o}senb !p eo!ieJd euo!zezz!iEeJ ei
•t3]!osn{p eje!iiesiou ei osje^ odjoo oioi iep oo!iit3i
®iLJ o)ei i! opue)uo!Jo `gqi.-eEi. ezue}od !p !ieu!i enp Vollvtld ]NOIZVzzllv]t]
! eieiuou eiej}od jois!sueji enp !}senb e ou!o!^
•Ì3Ì!osn.p eje!uesiou ei osje^ odjoo ojoi iep
•}io^ oZZ e eieJ !p
euE!d eut3d ei opue6io^!j `7t]i-zt]j. Jois!sueJ} enp
euo!suei eiiep eteiueu!ie e}ueiueiiej!p opuesse `ei
! opuepies ei!n6esoJd eieJiod `o}und oisenb v -eieN !p !Jeqie !i6 eJeuJope Jed einpue^ !]ue!66ed
•!ieu!iuJe} enp oJoi !ep e^!ie6eu e e^!}!s
-iuei eu!peduei !unuoo ei eoe^u! ouos esoioo!Jec]
•od gi!jeiod ei opueueds!i `!o!}!iojueie !jo}esuepuoo
•enoouu! oi)n)
! pe eJeise!iod ie !Joiesuepuoo oi}ienb ! opueJes
-ui ejin6esojd e}ej}od `!iueuoduoo !}senb !}e}uoN iep !uo!sue} e}senb opueiins!j `pei !po!p !Je^ ! e !i
•C .6!} u! ei!q!s!^ eu -!} ! ouut3Jeuooo) es !oJednoooeJd ezues `o)eu!unii!
-oo osseq i! osje^ oiio^!j ?jpue ei®u e!osei Eun ep ojeqie[iie oujoue ou!uoo!6 !iooo!d n!d ! euo eJe!os
-ei eiueueii!nbueJi oueJiod `®uo!suei esseq e e
oieujoiuoo oiei i! ` [za Jeuez opo!p iep osBo ieN
•eiie!6 e!osgi Ei Ì3nu!}uoo e}ueJJoo u! o}!noJ!O |! o})n} opue}ueuJ!|v
• l.Sd eJO}t3zz!jppt3i
-iep o}t3ujo}uoo oiei i! zoi oiej6eiu!.i osje^ eje6io^
-!j e}ej^op ejoiie `(ojeu-epje^-euojjeu-oiie!6) ejoioo eiuod iì2p eiueiue}}ej!p oueje^eiejd euo `eiezz!i
-!qe|S UOU enu!|UOO euo!Sue| t3Un UOO OLueJeìuelu
osJe^!p !p p e}eje^ol| eu `oleu elo|oo !p e!ose| t3|os
-!ie !i pei !po!p ! eJiueu `(Lza e Lt]i. !pe^) Jeuez op
Ì3un eJÌ2^oJi guo!zue !po!p !isenb !p odJoo ins es
-o!p un ep e ezueiod !p jois!sueii un ep oi!n}!}soo eu
-o!ze}ueuJ!ie !p o!peìs oiiep oueJe^eieJd eiio `iio^
•Zoi oieJ6e}u!.i osJe^ `odjoo oJoi ins ei!q
zL !p e)ezz!i!qì3)s enu!iuoo euo!suei eun ep !ie}ueiu
-isi^ ueq eieu e!ost2i ei eJe6io^!J e}eJ^OP `Psa-CSO -!ie ouo6ue^ Jo}s!sueJi oJuenb ! pe !}eJ6e}u! enp i
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Fig.8 S evi servir ete di dio di monoc olore, potrete usare due piattine bifilari, non dimen-
ticando di collegare su ogni diodo la solita resistenza da 680 ohm.

Sulla morsettiera a due poli applicherete i 15 volt tina in corrispondenza dello stesso punto, perchè
alternati, forniti dal secondario del trasformatore di cosÌ si potrebbero facilmente produrre dei cortocir-
alimentazione T1, mentre utilizzerete quella a tre cuiti-

poli per prelevare la tensione da inviare ai diodi led. Quindi, una volta spellato il filo centrale in una
Dopo aver fissato i due potenziometri R9-Fìl 1 sul determinata posizione, conviene spellare il filo del
pannello frontale, li dovrete collegare ai terminali led rosso 5-6 mm. più in basso e quello del led ver-
presenti sullo stampato per mezzo di due corti spez- de 5-6 mm. più in alto.
zoni di filo di rame isolato in plastica. Se in sostituzjone dei diodi bicolore, utilizzerete
Portato a termine il montaggio, potrete inserire dei normali diodi monocolore, dovrete usare due
nei due zoccoli gli integrati CD.4017 (vedi IC1) e fili bifilari.
CD.4093, facendo in modo di rivolgere la tacca di Come visibile in fig. 8, al filo che partirà dal ter-
riferimento a U verso il basso, come chiaramente minale K della morsettiera, dovrete collegare il ter-
visibile in fig. 3. minale K (più corto ri§petto all'opposto terminale),
mentre all'opposto filo R o V, il terminale A sem-
pre tramite una resistenza da 680 ohm 1/4 di watt.
1 FILl per i DIODI LED
Anzichè usare un filo molto lungo per collegare
1 diodi tricolore, a differenza dei normali mono- 25-28 diodi led, potrete prendere anche tre o quat-
colore, dispongono di 3 terminali. tro spezzoni di filo più corti che, collegati in paral-
Come potete vedere in fig. 4, il terminale centra- lelo, potrete poi far scendere a piramide dalla cima
le è il Katodo, quello piegato a Z è il terminale del fino alla base dell'albero.
Rosso e, owiamente, l'altro del Verde.
Per effettuare il collegamento, dovrete necessa-
riamente usare una piattina trifilare con i fili rico-
perti in plastica, che potrete trovare nei diversi co-
lori presso un qualsiasi negozio di materiale elet-
trico.
11 terminale centrale di questi diodi andrà colle-
COSTO DI FtEALIZZAZIONE
gato direttamente al filo che parte dal polo centra-
le della morsettiera (vedi K), mentre gli altri due ter-
minali laterali ai due fili che partono dai lati della Tutti i componenti necessari per la realizzazione
stessa morsettiera, tramite i due resistenze da 680 di questo progetto, cioè circuito stampato, integra-
ohm, 1/4 di watt (vedi fig. 7). ti, transistor, potenziometri con manopole, trasfor-
Per non bruciare il chip interno dei led con il ca- matore di alimentazione, cordone di alimentazione
lore del saldàtore, vÌ consigliamo di non accorcia- e 25 diodi led BICOLORE ................. L.49.500
re molto i tre terminali.
Saldate le due resistenze FÌ12 e F`13 sui termi- 11 solo circuito stampato LX.1061 ....... L.7.700
nali laterali dei diodi, potrete collegarne l'opposta
estremità ai fili laterali della piattina trifilare. Nei prezzi sopraindicati non sono incluse le spe-
Vi consigliamo di non spellare i tre fili della piat- se postali di spedizione a domicilio.

48
67
Ote®§Z9 -Zoe®ez9/L§O XV]]l]l
|.e.i ®®uii ®) 9[ i®§Z9/I§0 '1]1 -6 `VIOIM]tl Vl^
(0g) VN]^ys la Otlyzzyl .S O900P
] OVU.Sat|OO]H HVonio •o)eiiodu! oLue!qqe eiio
!^!iei!iuenb !op oiu®u!inese6iie ou!i op!it2^ oueui!j !]oii®i ! ied ozz®jd ii
•110^ OZZ e oLL ep ouo!zei
-u®ui!ie !p eioieLuioisei) un !p e !)!iieies !ap eo!)eLuo}ne eoieo!i ei ied oiioi)
-uoo !p ®i!qou e)ue6aie un !p `o)ezz!io)ou oiioddns !p o)eiduoo ? )oqou ii
•!J)eu C !P ol)®uJe!P un pe
ou!i eioqeied aioueisos !p ope]6 u! g ajoiou o!ddop i! uoo oi]oddns ii
•!i!iieies !inini ® !^onu !p !uò!z!sod ei eiioue ®jezz!jouiou ei!q!ssod ]
•!iezz!ioueu ?!6 !i!iioies zc !ns !uo!z!sod !s ioqot] ois®nb éuo
-j®d `?ii!o eiiso^ eiiep eu!pni!iei ei e eu!pni!6oi ei ei!ii®su! eiue!o!#ns ?Jes
•eieo!iie^ eiio eie]
-uozz!io osues u! e!s `o)!iia)es ins eioqeied ei o)ueuieo!ieiuoine ei,e)u®!io e
`i®)nduoo e)!LLieji) `?iepe^^oid eLio ®jo)ou o!ddop un !p o)e)op ? )oqot] ii
000.OZ -1 ®LIO!Z!P®ds ®S®ds
000.066 '1
eo!uoi))oi= e^onii !p !io))®i
! J®d ®ie!o®ds ozz®id
^1 lllllllvs
! !|)h| hs o|ezz!I®)hdLLloo
o)u®ueiuhd uh i®d
O]LIN-UYLS
ooWVH Loaou
Tutti coloro che, soffrendo di allergie, hanno già sto argomento del quale abbiamo diffusamente par-
da tempo realizzato uno degli ionizzatori da noi pro- lato a proposito dei kit di ionizzatori pubblicati nel-
posto nelle riviste n.132/133 e 143/144, ci hanno le riviste n.132/133 e 143/144 (vedi kit LX.936 e
confermato I'efficacia di questa terapia e, al fine di LX.1010) e perciò passiamo subito alla descrizio-
premunirsi per la prossima primavera, ci hanno pre- ne dello schema elettrico di questo nostro nuovo
gato di realizzarne uno più potente, ma del tutto circuito.
silenzioso, poichè nei modelli precedenti il trasfor-
matore emetteva una frequenza acutissima, che di
notte risultava assai fastidiosa. SCHEMA ELETTRICO
ln molti casi, infatti, lo ionizzatore viene sistema-
to proprio in camera da letto, per garantirsi al risve- Per generare una elevata quantità di ioni nega-
glio una maggiore dinamicità e riflessi più pronti. tivi, è necessario utilizzare una tensione continua
Un circuito più potente ci è stato anche chiesto molto elevata che superi i 6.000 volt.
da un perito agrario, che ha notato che lo ionizza- 11 modo più semplice per ottenere tensioni così
tore, collocato all'interno di una serra, fa germoglia- elevate, è quello di partire con una tensione alter-
re più velocemente i semi interrati, agevolando la nata di diverse centinaia di volt e di usare un certo

loNO DEPURATORE
crescita di piante più rigogliose rispetto ad altre non
sottoposte a tale trattamento.
Noi, owiamente, non abbiamo mai sperimenta-
to questa terapia sulle piante, ma ci siamo interes-
sati soltanto alle sue applicazioni sull'organismo
umano, dopo aver appreso da illustri pubblicazioni
straniere riservate alla classe medica che, ionizzan-
do I'aria che respiriamo, si ottengono notevoli be-
nefici.
Viene infatti stimolata la produzione di globuli ros-
si, ridotto il tasso di colesterolo del sangue e, poi-
chè gli ioni negativi aggrediscono i batteri e distrug-
gono le diverse varietà di polline e di impurità so-
spese nell'aria, vengono rafforzate le nostre dife-
se, ed eliminate molte forme di allergia, raffreddori
da fieno, asma e bronchite.
Dobbiamo anche aggiungere che l'aria ionizza-
ta, oltre a distruggere i fumi e tutte le impurità so-
spese nell'aria, è un ottimo antisettico, disinfettan-
te e deodorante.
Se non è possibile vedere ad occhio nudo il pol-
line o il pulviscolo che, aggrediti da questi ioni, ca-
dono inerti al suolo, è però possibile fare un inte-
ressante esperimento con il fumo di una sigaretta.
Soffiando una boccata di fumo in un caraffa di
vetro e, capovolgendola velocemente sopra al ge-
neratore di ioni negativi, nel giro di pochi secondi
vedrete dell'aria completamente purificata sostituir-
si al fumo aggredito e subito neutralizzato.
Non vogliamo comunque dilungarci oltre su que-

50
L9
'!JO'
uiio 9PP.€ = (C`€ X OL X SZ`9) : 000.OOO-L
-eo!idnp !pÌ3is !i6ep ojeiunu i! ejetueuine pe eqqeJ
-eu6!iqqo !o euo esoo `ezuBueoJ ei eiueiuio^ejep!s :!p ezuei)eeJ
-uoo eieiueLune uou Bp opou u! `eJo!66eu g}!ot3d eun oueJJe}io `peJeioueu c`c !p ?}!oedeo eun pe
-eo !p !Jo}esuepuoo !ep eJezz!i!}n eiueiue!Jesseoeu zHy D[ !p ezuenbeJi eun eJe^e !p opueiieiuiuv
ouJeJ^op `zH og e eiej !p ezuenbeji ei opuesn
•oueiueiuei
(peieioueu x zHx X SZ`9) : OOO.000.L = OX
!s !iiou eienb iep o!uos!i oso!p!}sei ienb eJÌ3Jeue6
eqqei)od euo ée}!ijei u! eio)eiuJoisej} un pe oo!uos :Elnlu
-eJiin eJoit3ii!oso o!peis oun eJÌ3zz!i!in p!d !sopue^op -Joi ei uoo ei!qeiooieo `(uuo u! esseJdse pe ox eJei
uou `oJno!s e eo!idues r)!d o)iou e}ins!J o)!noJ!o i! -iei ei uoo e}Ì3o!pu! e}ueuieuo!zue^uoo e^!}!oedeo
`opueot3} !soo `?uoJed `e)eJ eiiep zH og ! eit3zz!i!)n
ezueueeJ) „ezueis!sej„ eueo eun ezuenbej} eun
o}!je}ejd oiue!qqe ®JoieJndopouo! oisenb Jed !p o!66essed ie eJiio ejoiesuepuoo !u6o `!]`eiui
'ZH 0§ `esseq
Ì3 eiej !p ezuenbeJi eieuJJou ei eJnddo `ZH O00.9C oiiou ?]!oedeo !p !joiesuepuoo !ep !Joieo!idnp !p
e !Jo!jedns ezuenbeji ejezz!i!}n Ì2u6os!q `!uo!}!Je^ -e}s !i6eu ei!iesu! ouB^e}od !isenb uoo ?uoJed `eo!u
!s Q!o eiio ejei!^e Jed `eiio!uosejiin ezuenbej} eis •osej}in ezuenbeJi e !Joieii!oso !i6ep o}ezz!i!}n ou
-enb ei!deoied e ouoose!J euosJed eiiou guo!od -e!qqe `euo!suei e}senb eJe^eie jed `oiessed ui
•euo!zenuei}e eje66ei eun ?j!qns `ejo}esuepuoo •oieJep!sep euo!suei !p ejoie^ i! eJe6un!66Ì3j
o}senb osJe^eiiie opuessed `euo!suet ei !pu!nb e ou!i `!Joieo!idnp/!ioiezz!jppei !pe}s !p oJeiunu
•oJoieJndepouoi oun !p !sieiop ei
-!qesueds!pu! e `eu!iiod iep e eie^iod eiiep eieoo^oid e!6ieiie !p eiuioi ei
eiini eie66!iuoos ied e e!io}ei!dsei e!^ eiie !uo!zeiu! aiieiiuoo !p ?i!i!q
-!ssod e| e|uelu|!q!sues ®ljnp!l jed `olue!^!^ !no u! e|ue!quue.||eu e!1ef | o1
-eJndep Jed .eJniie^oine eiiep !sseuie se6 !ep euoue eiu `!ie!Jisnpu! !iio!J
-eos !i6ep oios uou `eieu!nbu! n!d ejdues eieisoiuie,un ep oiepuooi!o e^!^
!ou !p eiied Jo!66eu ei eiio oiie} i! ounsseu jed ?}!^ou eos!ni!isoo uoN
OOIH]]SONIV
•euo!ze)ueui
•!|e !P elo|eLUIO|Sel| |! e e|!qoLII
i®p ouieiu!.iie oieooiioo ?!6
oiedueis oi!noi!o i! ®i®p®^ ®i
-!q!ssod g `osseq u! oioi eiieN
•g!ie.i ?i®iio!i!ind eiio „oo!u
-oJueie oiuo^„ i! pi!osn!ioni ®i
-enb eiiep `aieiuoii eu!iaiioseLLi
eiins e)uas®id e)euo6es eins
-sai Ei `o}ei !p oioi eiieN L'6!]
-::-_.:_:.-_.:::::.:--_..._,:`

ln pratica, converrebbe non superare i 40.000


ohm di reattanza per non ritrovarsi alla fine di que-
sti stadi duplicatori con una considerevole caduta
di tensione, abbiamo scelto una capacità di 100.000
pF (pari a 100 nanofarad), che con la frequenza di
rete a 50 Hz (pari 0,05 KHz), ci darà un valore di:

].000.000 : (6,28 x 0,05 x 100) = 31.847 ohm

cioè inferiore ai 40.000 ohm da noi prefissati.


Passando ora al nostro schema elettrico (vedi
fig.1), noteremo che il trasformatore Tl ci fornisce
sul suo secondario una tensione di 400 volt.
Occorre far presente che, poichè nel circuito so-
Questo trasformatore non lo utilizziamo solo per
no presenti 7 stadi duplicatori, ai capi di ogni con-
elevare la tensione, ma in particolare modo per iso-
densatore non vi saranno 7.700 volt, bensì soltanto:
Iare la tensione di rete da tutto il circuito elettrico.
Questa tensione di 400 volt viene cosÌ applicata
7.700 : 7 = 1.100 volt
ad un circuito raddrizzatore/duplicatore, composto
da 7 stadi (ogni stadio duplicatore è composto da
Questi 100 volt in più rispetto ai 1.000 di lavoro
2 diodi e da 2 condensatori), che dai calcoli teorici
non debbono preoccupare, perchè ogni condensa-
dovrebbe essere in grado di fornirci sulla sua usci-
tore è in grado di sopportare un 35% in più del va-
ta una tensione di:
lore di tensione dichiarato, il che vuol dire che essi

400 x 2,82 x 7 = 7.896 volt potrebbero lavorare fino ad un massimo di 1.350


volt.
Come appare evidenziato nello schema elettrico,
ln pratica, considerando la caduta di ogni diodo una estremità del secondario di questo trasforma-
(circa 6,5 volt), la reattanza dei condensatori, Ia lo- tore risulterà collegata alla presa terra e alla pia-
ro tolleranza ed eventuali perdite, raggiungeremo stra di alluminio posta di fronte ai quattro spilli ir-
all'incirca i `7.700 volt. radianti, mentre l'altra estremità verrà applicata al-
Guardando l'elenco componenti, potreste mera- la catena dei raddrizzatori/duplicatori, per ricavare
vigliarvi nel constatare che la tensione di lavoro di alla loro estremità (vedi C14-DS14) una tensione ne-
questi condensatori da 100.000 pF, è di soli 1.000 gativa di 7.700 volt, che applicheremo tramite la
volt, quindi chiedervi come possano sopportare resistenza Rl da 1 megaoh'm ai quattro spilli irra-
7.700 volt. dianti.

52
89
•e}!uoj}e^ u! BJ}se!d t3i eiezz!uoqit3o oieq '®uleJ !P 01!1 !P au
-qeJ}od euo `„euo!Jeos„ eiiep ou!iio!i!Je^ !§ euo eJe} -ozzeds oun !p ozzeu ied o^!}!sod iep e)s
-!^e epuo `oiediue}s o]!noJ!o iep eiue}so}ios eued ei -!d eiiE eie6®iioo g!6 aieiuoii eu!ieiioseiu Bi
epies e}sed ei uoo ei!q!ssod oueu i! eJeojods !p ej uoo ® `!po!p ! pe !]oit§u®puoo ! !uni !it!iuou
-eojeo e`ej^op `ejn|ep|Ì3s e| e|eJenue#e oPuÌ2no ?!6 eidos uoo o)edue)s oii®p o)o] p.6!]
•9 .6!} !p oo!)eid
eueuos oiieu oieJn6!iieJ eiuoo `!po!p ! pe !JoiEsuep
-uoo ! !un} eJeiuou e}eJ^op `£go L .xi oiei6!s oiueiuei
•os! oiie pe oJ}e^ !p t3Jq!i u! oiedue}s o}!noJ!o ins
VOILvt]d ]NO[ZVzzllv]U
•elueuL'
-eooie^ p!d eieo!jì3os isoo !ijeiod ied `o!u!ujniie
u! eJ}se!d ei uoo opuooes euoienb Jed !iiei!noi!ooi
•Joo `!ii!ds !isenb eJeoooi !p eu!Jd `eiuJou t3uonq ]
•!uo!Jeos ou!)ins!J !Jo}esuepuoo ! !}}n}
eiio eu!jd !inu!u !unoie !iesseoeu ouuejes euoJed
`®i®i eseJd eiiì3p eu!ds ei oìio} Je^e odop euoue `!i
-i!ds !i6 e !io}esuepuoo ! ejeoooi !p enbunp eie}!^]
•ei!qoiuoine[un !p euo!sueooe,p eiopueo eun !p eieu
•!iuJei i! opueoooi eJe^eo!j eqqej}od !s eiio eiienb e
ei!iu!s `eo!Jeos t3so!p!isei eun ouoS oueJ!ueMe `!i
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`!ii!ds !i6ep o}!sodoid e !si!p Qnd uou osse)s oi
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uou e§se !p ns ?uoJed `!ueu ei uoo eieooo} eiueujei
•i!nbuei} eiei)od ei `eJo)eiuJo}seJ) iep o!iepuooes ie
e}e6eiioo eiins!i o!u!iuniie !p eJise!d Ì3i es eiiow
'110^
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enu!iuoo auo!sue] eun !sse
pe ®i!uioi ei®j}od `euo!s
-ua} eiie pe !po!p !ep o^!i!s
•od ®ieu!iuiei i! eienp!^!pu!
•^9 pe e`eii!osn!J uou es c.6!]
Nel caso lo abbiate involontariamente sporcato, Come abbiamo evidenziato in fig. 3, se appliche-
lo dovrete pulire con della trielina o del solvente per rete un capo di tale diodo sul positivo dei 12 volt
vernice alla nitro. e I'altro capo sull'ingresso positivo del tester, il Ka-
Quando applicherete sulle piste i diodi ad alta ten- todo risulterà rivolto verso il tester quando su que-
sione (vedi Dsl a DS14), controllate attentamente sto leggerete una tensione di 6-7 volt.
la polarità dei due terminali, perchè se ne inserire- Se la lancetta del tester dovesse rimanere immo-
te anche uno solo in senso opposto, il circuito non bile, dovrete semplicemente capovolgere il diodo
funzionerà. e, così facendo, riuscirete a leggere la tensione da
Purtroppo, a differenza dei normali diodi, sul cor- noi indicata.
po di questi ad alta tensione non è presente alcu- Montati tutti i diodi, i condensatori e la resisten-
na fascia di riferimento, ma solo un piccolo punto za FÌ1, potrete montare nello stampato la morset-
nero stampigljato sul sottile terminale. tiera a 3 poli, necessaria per applicarvi la tensione
Poichè nello schema pratico questo punto risul- dei 400 volt, che preleverete dal secondario del tra-
ta ``poco visibile" (vedi in basso il K per indicare sformatore Tl ed il filo di terra del cordone di ali-
il punto) abbiamo preferito disegnare all'interno del mentazione.
corpo un punto più grande, anche se poi, in prati- Se nella presa di rete del vostro impianto elettri-
ca, non sarà pres.ente. co mancasse la terra, questo filo potrete anche non
Poichè questo piccolo punto nero puÒ facilmente inserirlo.
cancellarsi dal terminale interessato, per individuare Per completare il montaggio, dovrete soltanto sal-
questo terminale K, vi consigliamo di prendere un dare sul lato opposto dello §tampato, i quattro aghi
normale tester e di utilizzare una tensione conti- irradianti.
nua di 12-15 volt, che potrete prelevare da un qual- Anche se li abbiamo chiamati "aghi", scoprirete
siasi alimentatore. che si tratta in realtà di normali spilli per sarti, com-

54
`'.i=T____TH
•®ioJ es®id eiiop „eiie),, !p e§®id
eiie oie6oiioo aqq®]pue vt]t]]]. oieo!Pu! oi!i ii . Lsa ep
®ued ®iio ®LueJ u! e)s!d ei ® ®ie)uoii oiieuued iep oiiei3u Ll 10 'ONO®IS iva
ii uoo eo!Ji)®ia ®uo!ss®uuoo ei o ouo!suoi e)ie ip !po!p - '^ 00,
iop x oiei oios ins o]sod ot]aN oiund „oiooo!d„ i! !io•u
!s .o)edue)s oiiep o!66e)uou ip oo!ieJd eLLieLios 9-6! J
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5 -8?t
Fig.711 mobile per questo ionodepuratore è un model-
lo deluxe di colore grjg[o perla, prowisto internamen-
te di guide laterall per l'lnnesto del clrcuito stampato.
Per aprire 1 due gusci del moblle sarà sufflciente pre-
mere all'interno del[e due fessure laterali con la lama
di un cacclavlte per sganciare la levetta del fermo.

Fig.8 Apeha la scatola, anteriormente dovrete innestare


la mascherina frontale sagomata a U prowista di due
asole per permettere la circolazione dell '?ria. Posterlor-
mente inserirete il clrcujto stampato, scegiiendo la gui-
da che vi permetterà dl portare le quattro punte degli
aghi al centro dell'a6ola presente sul pannello frontale.

56
£9
•o!i!o!uop E euo!z!peds !p !ieisod es •o}!noJ!o |! eJt3pne||oo e eje}uelu!|e o}!qns e}el}
-eds ei esniou! ouos uou !ieo!pu!t3Jdos !zzeJd !eN -od `(e)eJ !p eJoumJe}u!,iié e ei!q!sn} i! osJe^eJue op
-Ut2ssed e)Ueut3!^^O) Ì3|!O.SnÉp eJo}eiuJo}seJ} iep o!j
-eu!jd ie e}ej !p euopjoo i! oie6eiioo je^e odoa
000'9'1 £90L.Xi !uo!suei •ojie!pu! o !iuì3^e u! !sJe^onu essod uou euo opou
e}ie Jed oJie^ !p eJq!i u! o)edue}s o}!noJ!o oios ii
u! `o|eooo|q o|Jeue| !p e euo!zE|uelu!|Ì3 !p eJo|eu
-jo}seji iep o!Jepuooes ie oiieuued i! eiueiueo!Jueie
000' L9'l oiie6ojd iep
eje6eiioo !p ?iei)eiujed !^ o}ueut36eiioo o}seno '
!iuej6eiu! !ijed euojed eiBuo6es eu!jeuoseu ei e ei •(9 .6!} !pe^) o)edue}s oiins !}uesejd
-!qolu i! is]t]dNOO `ei!q!Sn}euod un `euo!zeiueu
-!iE3 !p euopjoo i! `!ii!ds oJ}ienb ! `(VU § lio^ 000.ZL) !it3u!iuie) enp !8 !iie6eiioo e)eJ^op `oiieuued oisenb
euo!suei Ì3iie pe !po!p `iio^ ooo. L ep !Joie§uepuoo !p e)}e!i6t3d enp eiins !p!6!i !i!} enp ! !)epi€s `!od `n
`oiedueis o}!noJ!o ?o!o `ejoiejndepouo! o}senb !p pe oieuo6t2s oiieuued i! eiueLuieiuoJi eJ!jesu! eieJ^
euo!zezz!ieej Ì3i jed !jì3sseoeu !iueuoduoo ! !iini op `t3Jn}eieuì3os t3iiep ep!n6 enp ei uoo „oi!i e„ 0}ed
-iLieis oi o)sod ie^e odop `8 .6!} u! ei!q!s!^ euoo
•oiì2dueis oi
]Nolzvzzllv=u la oLsoo
-ins !iuesejd oi!i!deo !iì3u!iuJei enp !e `eoj!o .uu i ep
op!6!J oi!} un !p ozzeu Jed `o}ueue6eiioo i! Jed ou
-ueJ!Mes !^ euo `eiie!i6ed enp ei `opep e e}!^ uoo
`e}e6u!j}s ossBq u! !}sod !joi enp !eu e n pe oieuo6
-es eit3iuoJ} oiieuuì3d i! eiepueJd `o]und oisenb v
•oiie u! eiueseJd eJn}eieueo§ epuoo®s ei
-ieu oiei!}u! ?jpue o}Ì3diuì3is oi `eiejeiepuoo eiuoo
•eit3iuoj} oiieuued
Ialov la lt]odv^ ins eiuesejd eiosetiiep oJiueo ie !sJe^oJi e oue6ue^
lalolJ.lISNl !iue!peJJi! !u6e !!6 euo opueiioj}uoo `ei!qou oisenb
lJ.NI^los !p ouje}u!tiie !iuesejd ejn}eieueos eiieu oiedueis
1¥1 IOINHJ^ oi ejei!iu! e}eJ^op `euo!zejedo e}senb e}!n6es]
•o^!sepe oiis
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Fi vNlono la lwn] -eu !p !i}ezzed enp `!ieu!iuje} enp !]senb !p ezuep
lt]aJ.lv8 -uods!iJoo u! pe oiieuued iep t3uJe]u! eued eiins `eJ
llvlt]].snaNl svo -ess!) euoue eieJ)od `!)!noJ!oouoo !ep 5Je)!^'e Jec]
•e]o!ie}sod oiieuued i! osje^ iio^ oop !ep !it3u!uLiie}
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VLl.]UV9ls la Own] -uei ei!ep !ieu!ujei ! euo euo!zueue eueq opueoe} `ei
OI.nv IHOIEVO§ -o|eos e|e| !p opuo| !! osje^ o|e|ess!} e euo!zÌ2}ueuj
olozN]aoH],lN -!ie !p ejoieLujo}seJÌ i! eiepueJd `eieJ !p eio}}njje}
]u]N]o lNoo ]a ^vHds -u!Éi e ei!q!sn} i! oiieuued eie} ns o}ess!i Je^e odoa
•eieJ !p euo!zeiueiu!ie !p euopioo i! eJ
-ej|Ue !Me} Jed oJiieé| e euo!sueooe !p ejo})niie}u!Éi
jed oun `ei!q!sn} i! Jed oun `!Jo} eJi osse !p ns e}eo!i
-ejd e o!u!iuniie u! ejo!je]sod oiieuued i! eiepueJc]
•eJe}se!iod ie !io)esuepuoo ! eiueLLJieio}
]llaoN l]N OIOOVI.NON
ejeo!ieos ep opoiu u! `eie}uoji oiieuued i! uoo !u6e
!i6 `o}eios! ei!^E!ooeo un uoo `eie)!noi!oouoo !p op
®iu u! ejei eiei^op `euo!ii]eie essoos !io^eoe!ds eje} •ouejeii6e!ds !^ eJo eiuoo euo!zt2iueu
-!^e Jed `e etueJJoo !p eu!ds ei eieoot3is eu!}u! eieJi -!iì3 !p ejo}euiio}seJ} i! pe oiedue}s oi! oJ!o i! ouJe}
-od `eiueiujeio6ej euo!zun} oun} euo oieie}suoo -u! ons ie ei!iesu! !od Jed `ouJe)u! „oiuJe}„ i! eJe!o
•eiueisooJ!o eJeisouJie,i ?Jeuo!i!Jnd euo -ue6s t3p opou u! `(£ .6!i !pe^) !iei !ons !e !iuesejd ej
oiienb !od gJÌ3s eLio `oo!uo! oiue^ euo} un ?i!osn ei -ns§ei enp eiins ei!^e!ooeo un !p euiì2i ei uoo euo!s
-e]uoji oiieuut3d ins eisod einssei Eiiep eiio eJeie}s -sejd eun opueo!}eJd EiJ!Jde pe eo!iseid u! eio}eos ei
-uoo o)!qns ©iej)od `o!Jeu!jd i! uoo Li. eJo)eiuJo}st3J) eJepueJd ep euo ?J'Jt3u!J !^ uou `oiund oisenb v
•oiedue)s oiins !}ues
iep o!jepuooes i! osniuoo o `opo!p euoienb oi!ue^u!
e}ej^e uou eo!o `!jojJe osseuiuoo e}eJ^e uou es •eJd !Joi oJuenb !eu e}eJe66odde eiio eisei !p !ieid
L'articolo intitolato Un antifuno che abbaia pre- cenderà il diodo led DL2 per avvisare che siamo in
sentato sul numero precedente, non solo ha avuto registrazione.
un alto "indice di gradihiento", ma ha anche su- Terminato il messaggio, o il testo musicale, do-
scitato un certo interesse. vremo premere il pulsante di Stop ed in tal modo
ln particolare, alcuni lettori ci hanno fatto presen- si accenderà il diodo led DL3.
te che avrebbero gradito ancora di più che in tale In questo istante il registratore non capterà e nòn
progetto fosse stato possibile memorizzare voci e memorizzerà alcuna voce o suono.
suoni a proprio piacimento, 11 terzo pulsante Pausa se premutó una sola vol-
Molti F}adioamatori avrebbero infatti già pensato ta, accenderà il diodo led DLl e, a diodo led acce-
di utilizzare un simile circuito nei contest, per non so, il registratore risulterà bloccato, quindi anche
dover ripetere all'infinito CQ-CQ ed il loro nomina- in questa condizione non inciderà nè voci nè suoni.
tivo. Premendolo per una seconda volta, il diodo led
Altri sarebbero intenzionati ad utilizzarlo per slo- DLl si spegnerà, e da quall'istante tornerà a regi-
gan pubblicitari da ripetere all'infinito, altri per. la- strare.
sciare dei messaggi urgenti ai propri familiari e al- Questa funzione è molto utile perchè ci permet-
tri ancora a mò di segreteria telefonica. terà di interrompere una registrazione e di ripren-

ln elettronica, come si sa, si può fare "quasi" tut- derla immediatamente, mettendola in ``coda" a
to se non si guarda al problema "costo", quindi, quella registrata precedentemente.
considerato che un simile circui.to potrebbe interes- Sempre in registrazione, vi sono altri due devia-
sare a molti, perchè non progettarlo ? tori che potranno esserci utili, cioè:
Prima di passare alla presentazione dello sche-
ma elettrico, desideriamo illustrarvi quello che il no- S4 = Micro / Entrata BF: questo deviatore esclu-
stro circuito è in grado di fare e quello che invece de il microfono interno e preleva il segnale da re-
non è in grado di fare. gistrare dalla presa Entrata BF.
Come appare evidente nella foto di testa, sul pan- Su questa presa potremo applicare un segnale
nello frontale sono presenti diversi pulsanti e de- di BF prelevato dall'uscita di un qualsiasi pream-
via{ori, necessari per ottenere tutte le funzioni ri- plificatore, quindi ci potrà essere utile per registra-
chieste. re della musica da un giradischi o da una musicas-
Queste funzioni sono le stesse che potrete tro- setta.
vare in un qualsiasi registratore, cioè registrazio- ln questi casi il segnale d'ingresso non deve su-
ne e ascolto. perare i 3,5 volt picco/picco e poichè non tutti po-
A differenza di un normale registratore, il nostro tranno disporre di un oscilloscopio per misurare
presenta un'altra caratteristica, cioè quella di po- I'ampiezza del segnale, abbiamo ritenuto opportu-
ter variare la velocità dl lettura, quindi di modifica- no aggiungere al circuito un diodo led (vedi DL4)
re il timbro della voce, cioè di trasformare la voce di over-range.
di un uomo in quella di una donna o viceversa.
ln pratica, in fase di registrazione si ruoterà il po-
tenziometro di volume FÌ12, fino a far accendere de-
REGISTRAZIONE bolmente questo led.
Coloro che disponessero di un segnale di ampiez-
Spostando il deviatore S2 in posizione REG., po- za minore rispetto a quella da noi indicata, dovran-
tremo semplicemente parlare davanti al microfono no aumentare la sensibilità d'ingresso variando il
inserito nel pannello frontale e tutto ciò che diremo solo valore della resistenza R11.
verrà memorizzato. Se il segnale si aggirerà intorno ai 2 volt pic-
Quando saremo pronti per registrare, dovremo co/picco, si potrà usare per FÌ11 un valore di
premere il pulsante Start e, automaticamente, si ac- 27.000 Ohm.

58

Opueoe] e „!}nu!lu OC„ t3P Oj|Seu Un Opuezz!|!}n
•?)!ooie^ e!ddop e einddo `eit3uJJou ?}!ooie^
e ou!ioioiu i! eJe}om jt3i ou!sseiod !no u! oj}seu e
ejoiej]s!6ej un oiu!sse^t3 es eiuoo ? `eo!}eJd ui
•euo!zej}s!6ej !p eieioi od
-uei iep euo!znp!j ei ?o!o `o!66eiue^s oun euoddej]
-uoo !s o!66eiue^ oisenb e eu `eig^eie p!d ?iiepei
ei eje!i6eos e !suedoJd ouuÌ3jì3s !i}n} eiueuì3!Mo
L.N VllJgvl •eoJ!O zH ooo.8 !i6ns eie!i6Ì3i eu
-e!^ !inoe !i6ep epueq ei oiuenb u! `!Joo!peu !}eiins!j
•eieJezz!i!}n euo iuet] !p ouo6ueiio !s eo!snu ei ied ej}ueu `ou!ss!i!qei}eo
oJeunu iep e oiueueuo!dueo i! ied eiezz!i!]n ez -oe eJooue ? oieiJed i! zHx zz !p ?}!Ooie^ eun Pv
-uenbeJi eiiep euo!zuni u! euo!zejis!6ej !p ou!sseu •eoj!o zH 000.7L
odue) i! eJe^eo!i !p ?Je»eujed !^ L.u eiieqei. t3i !ns e}e!i6ei eue!^ !inoe !i6ep epueq ei o}uenb u!
•p o c eJnddo z ouJeJesn eu `e!JOLu®u eios eun `t3o!snu ei ied e}ueoe}s!ppos e o)eijed i! jed eiu!}io
eJesn euo!zue `es !duei ! ®ieiueiune ei!q!ssod ? ?}iepei eun eue!iio !S zHx zC !P g}!Ooie^ eun PV
oseo oisenb u! eiio ezueiieii!p eios ei uoo `eie}!6!p •o]ueueuo!duì3o !p pi!ooie^ Ì3i eJeo!}!pou !p eiues
ejo}Ì3J}s!6eJ oisenb uoo euoue !seo!p osseis oi -uoo eioie!^ep o}senb :zHx Ze / ZHX ZZ = LS
."!lnu!u
•uiio 009.8 !P eJoie^
9 L „ oios odop oJ]seu au!i 8 eJe^!JJe !p o!66e}ue^s
oi eu `?iiepei ei ejeiueuJne !p o!66eiue^ i! ouiuej un L Lt] Jed eJt3sn ?Jiod !s `eoJ!o ooo!d/ooo!d iio^
-jei]o `e!ddop ?i!ooie^ eun pt3 ou!Jo}ou i! ejeiom [ eo!o `eiou!u ezze!due,un gj^e eieu6es i! es
•eiueiueo!ieuuoine
?ieiieoueo !s o)ezz!ioiueu ?!6 oiienb
`o!66essou o^onu un opu®jesui -!iezz!ioiueu eiei^e !i eienb ei uoo ?iiep
-ei esso]s ei uoo eJeiioose!i eieJiod !i !uons ! pe !oo^ ei .eo!iueu!p iuet]
eun u! !iJezz!Joiueu !od jed `!iei!6!p !ieu6es ui iuons ! pe !oo^ ei e]je^uoo
euo 6u!pJooet] eo!o^ oieJ6eiu! un oios eu `!o!ieu6eu !iios!p o !iisì2u ou
-eiuiueu e !o!ji}E©ie !u!ioioiu Bzz!i!in uou euo eioiejis!6ei oujepou un
Tenete presente che anche utilizzando una sola mendo il tasto Start, il led DL2 di Start non si ac-
memoria, si hanno già dei tempi sufficientemente cenderà, perchè il circuito terrà ancora bloccato il
lunghi, infatti in 50 secondi si possono memoriz- trasferimento di voci e suoni nelle F]AM.
zare 150-160 parole. Per sbloccarlo, sarà necessario cancellare il con-
Chi volesse registrare della-musica o dei testi più tenuto delle FÌAM premendo appunto il tasto Reset.
lunghi, dovrà necessariamente utilizzare più RAM
e, così facendo, si potrà arrivare ad un tempo mas- Facciamo presente che, inserendo un nuovo
simo di circa 3 minuti con 22 KHz e ad un tempo messaggio, automaticamente cancelleremo quel-
massimo di circa 2 minuti con 32 KHz. lo registrato in precedenza.
Così, se utilizzeremo 4 F]AM che potrebbero ac-
11 pulsante Reset vjene usato ogniqualvolta si re- cettare un messaggio di 2-3 minuti e registreremo
gistrano testi, per un tempo superiore a quello pre- per soli 10 secondi, il successivo messaggio non
visto dal numero di F`AM inserite. verrà registrato in coda al primo, ma all'inizjo, can-
Superando il tempo a nostra disposizione, il cir- cellando quindi completamente il messaggio pre-
cuito bloccà il trasferimento di altre voci o suoni cedente.
quando le RAM risultano già piene. Tutto quanto abbiamo registrato i.imarrà in me-
Passando in ascolto potremo ascoltare tutto moria fino a quando non toglieremo tensione al cir-
quello che la FÌAM ha potuto immagazzinare, però cuito, pertanto, sappiate che spegnendo questo re-
se volessimo registrare un nuovo testo da sovrap- gistratore digitale, automaticamente le Ram si can-
porre a quello preesistente, noteremmo che, pre- celleranno.

60
L9
.uels el
•deeq un `o!66esseu !u6o !p -uesind i! ejeueJd o}ueiios oiuej^op `eJe}ioose!j ou
eu!i Ì3iie `ejeueiio Jed oios eMes L iio)!Msd!p ii -ejjo^ oi eiio e)io^ !u6o `o!66esseu i! o}eu!iuJeL
•euo!zun} t3i o}!qns e}eJepe!uo !^ eienb iep `(8S •o))ojjeiu! t3Je !s !no u! oiund iep epuejd!J
!pe^) iioi!Msd!p un e}ueseJd eiioue g oi!noJ!o ieN o}ioose<i eLio `!sopueu6eds `e t!sned u! oiue!s eiio
?jeiuje}uoo !o `!sopuepueooe `iia pei opo!p ii
•!)t3lule} OIueles !0
CS HollMsdla
!no u! o}und iep ?je!z!u! o}ioose.i `e)ueue^onu oiop
•ueuejd `eu `e}ueuitm6n gJediuoije}u! !s o}ioose[i
•eieJ®ieooe ?uoJed é„esned„ !p eiuesind i! oiueJeiueJd `eoe^u! `es
ei!u!iuuJei ?JeJqiues ei!uoseu eoo^ t3un !pu!nb `ei •o!66esseu o!z!u!f iiep ejdues
-noe p!d ?je}ue^!p ?i!ieuo} ei `zHx zc E oiueJe}ioose opueuì3d oiezz!joiueu o}uenb oiueJeiioose!J `uBis
e zHx zz e ouJeJezz!joiueu es ej]ueiu `eieiuai opuei!6!p `e gjeduojje}u! !s oiioose,i `dois eiues
-ieJ ?JJe^ ?iioJed ei!uoseu ?jejqujes ei!u!iuue} eo -ind i! ouejeueJd `oiioose !p esei ei eiueJnp es
•o^ eun !pu!nb `a^ei6 n!d ?Je}ue^!p pi!ieuo} Ì3i `zHx •e}ueiue}uepeoejd os!ou! oi
Zz e oiueJeiioosE e ZHX ZC e oiueJezz!Joiueu es -uenb e}ueijedo}ie u! ouJeie}ioose `zia pei opo!p i!
•ZHX ZZ !P gi!Ooie^ ei Jed !seo!p osseis oi e ?}!ooie^
!sJepueooe pe eJiio `e}ueLue|E!peLuu! `e Ut!|S e|ues
esseis eiie !ije}ioose!J oiueJ^op `ZHx ZC !P ?i!Ooie^ -ind i! ejeuejd e}ue!o!iins ?Jt3s `o}und oisenb v
eun uoo eo!snu ei o o}eiJed i! oiueJezz!JouLieu es •oiioosv euo!z!§od eiie
•oiueueuo!dueo !p Ei!ooie^ ei eJeo!}!pou !p ei
euo!zeJis!6eE euo!z!sod eiiep zs eJoit3!^ep i! eJe}s
-ieiujed !o ejoie!^ep oisenb `o}euueooe p!6 eiuoo -ods e}ue!o!iins pJes `os!ou! oiuenb eJeiioost3!J Jec]
([S) ZHX ZC-ZZ ]t]OIvl^]a 01loosv
Ponendo la levetta in On (levetta 1 spostata ver- Per far riconoscere all'integrato lc3 quante Ram
so C21), otterremo a fine messaggio una nota a sono presenti nei vari zoccoli, dovremo disporre gli
1.000 Hz per la durata di 0,5 secondi che, in ascol- interruttori dei dipswitch S3 nel seguente ordine:
to, ci permetterà di stabilire che il testo è terminato.
Ponendo la levetta in Off (levetta 1 spostata in
basso), questa nota non apparirà.
I dipswitch 2-3 servono per far riconoscere all'in-
tegrato lc3 quante RAM risultano inserite nello
stampato.
lnfatti, in fase di registrazione l'integrato lc3,
riempita la prima FÌAM IC4 deve sapere se puÒ con-
NOTA: OFF indica interruttore aperto, vale a di-
tinuare ad inserire la voce o i suoni nella seconda
re levetta rivolta verso il basso, mentre ON indica
lc5 ed ancora proseguire con la IC6 e IC7 oppure
interruttore chiuso vale a dire levetta rivolta verso
bloccarsi alla lc4 o lc5.
il condensatore elettrolitico C21.
Utilizzando 1 oppure 2-3-4 Fìam, queste non do-
vranno essere innestate casualmente negli zocco- Se si inseriscono o si tolgono delle F]am, dopo
li ad esse riservati, ma è necessario rispettare un aver posizionato le due levette 2-3 sulla posizione
richiesta, bisogna sempre premere il pulsante
ordine di jnserimento come qui sotto indicato:
Reset.

1 Fìam = jnserire in IC4 L'lNTEGRATO IC3


2 Fìam = inserire in IC4-IC5 11 cuore di questo progetto è costituito dall'inte-
3 Fìam = inserire in IC4-IC5-lc6 grato KS.5915, che nello schema elettrico abbia-
4 Fìam = inserire nei 4 zoccoli mo siglato lc3.

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jed oi!nj}soo oieis oueo e uou oiej6e}u! oiseno •(uo!ieinpow eiiea e^!idepv) Nav od
'oiie}jed eiep -!i ou}!Jo6ie un t3sn euo `sow/o e!6oiouoe} u! 6u!o
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za dover necessariamente collegare il circuito ad Una volta premuto il pulsante di Start, tutto quel-
un amplificatore di potenza, lo che capterà il microfono verrà registrato, cioè l'in-
ln fig. 5 è visibile lo schema elettrico, escluso il tegrato lc3 trasformerà la voce ed i suoni sinusoi-
solo stadio di alimentazione che abbiamo riprodot- dali in segnali digitali che, inviati alla RAM IC4 (e
to in fig. 8. a lc5-lc6-IC7 se presenti), verranno così memoriz-
Anche se nello schema elettrico abbiamo dise- zati.
gnato tutte e quattro le Fìam (vedi lc4-lc5-IC6-lc7), Per fermare per pochi istanti la registrazione e
nel kit ne abbiamo inserita una sola, cioè la lc4; poi proseguire, si dovrà necessariamente premere
se una volta realizzato il kit, vorrete aumentare i il pulsante Pausa e, cosÌ facendo, verrà inviato un
tempi di memorizzazione, ne potrete acquistare a impulso a livello logico 1 al Nand lc2/A che, tra-
parte 1-2-3, fino a completare i quattro zoccoli già mite lc2/C, prowederà ad inviare un impulso a li-
inseriti nello stampato. vello logico 1 al .piedino 34 di lc3,e al piedino 11
Poichè abbiamo usato una sola Ram, le levette del flip-flop lc1/B.
2-3 del dipswitch S3 andranno poste entrambe su Conseguentemente, il piedino 9 di questo stes-
OFF e, cosÌ facendo, sui piedini 58-57 risulterà pre- so flip-flop prowederà ad accendere il diodo led
sente un livello logico 0 per la prese.nza delle due di Pausa siglato DLl e a spegnere il diodo led di
resistenze R9-F`10, che collegano a massa questi Start.
due piedini. Premendo nuovamente il pulsante Pausa, si spe-
Per registrare, bisognerà innanzitutto porre il de- gnerà il diodo led Pausa DLl e si accenderà il dio-
viatore S4 in posizione micro (microfono interno), do DL2 di Start per awisarci che possiamo prose-
il deviatore S2 in posizione Registrazlone ed il de- guire nella registrazione.
viatore Sl su 32 KHz, oppure su 22 KHz. A messaggio ultimato, dovremo necessarjamen-
A questo punto, premendo il pulsante Stan in- te premere il pulsante di Stop e, cosÌ facendo, in-
vieremo un impulso a livello logico 1 sul piedino vieremo un impulso a livello logicQ 1 sul piedino
35 di lc3 e sul piedino 3 del flip-flop IC1/A, che prov- 36 di lc3 e sul Nand lc2/B utilizzato come inver-
vederà, tramite il Nand lc2/D, a far accendere il dio- ter, che prowederà ad inviare un impulso a livello
do led di Start DL2. logico 0 sul piedino 1 del flip-flop lc1/A.

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L'uscita 5 di IC1/A prowederà a spegnere i due REALIZZAZI0NE PRATICA
diodi led di Pausa e Start se risultassero accesi,
mentre il piedino 10 di lc3 prowederà a polarizza- La realizzazione pratica di questo progetto non
re la Base del transistor TFìl e, cosÌ facendo, si ac- presenta alcuna difficoltà, quindi se effettuerete ot-
cenderà il diodo led dello Stop DL3. time saldature e non invertirete qualche integrato,
Nel caso volessimo registrare una voce o un suo- il circuito funzionerà immediatamente.
no prelevati da una sorgen{e esterna, cioè pream- Questa certezza ci deriva dall'aver fatto monta-
plificatore, musicassetta, ecc., dovremo applicare re questo kit, come nostra consuetudine, ad alcuni
questo segnale sulla boccola Entrata BF e porre giovani studenti, che hanno portato a termine il lo-
il deviatore sulla posizione IN BF, vale a dire sul- ro compito senza segnalarci problemi particolari.
l'ingresso ausiliario. Una volta che sarete in possesso del circuito
ln fase di registraz`ione si dovrà ruotare il poten- stampato LX.1060, un doppia faccia con fori me-
zjometro del volume Fìl 2, fino a far accendere ]eg- talljzzati, potrete iniziarne il montaggio montando
germente il diodo led dell'Over-Fìange siglato DL4. tutti gli zoccoli per gli integrati.
L'operazionale lcs che pilota questo diodo led, Anche se nel kit troverete una sola Fìam (andrà
preleverà il segnale dal trimmer di B12 tramite il inserita nello zoccolo lc4), vi consigliamo di mon-
condensatore C15 e lo comparerà con la tensione tare anche gli altri tre zoccoli IC5-lc6-lc7 perchè,
di riferimento presente sul piedino invertente, e se in seguito vorrete aumentare il tempo di regi-
quando,questo segnale supererà il valore di riferi- strazione, avrete già disponìbjlj gli zoccoli in cui in-
mento lo segnalerà accendendo il diodo led. serirli.

Ogniqualvolta vorremo riascoltare quanto memo-


rizzato, dovremo soltanto spostare il deviatore S2
dalla posizione Fìegistrazione alla posizione Ascol-
to, premendo poi il pulsante di Start.
Così facendo, I'integrato lc3 automaticamente
preleverà dalle Fìam tutto quanto memorizzato, poi
convertirà i segnali digitali in analogici e li presen-
terà sul piedino d'uscita 49.
Tramite il condensatore elettrolitico C21, il segna-
Ie dj BF verrà trasferito sul potenziometro di volu-
me FÌ19 e da qui proseguirà verso il piedino d'in-
gresso 3 di,IC9 per essere amplificato in potenza. Per il solo integrato lc3 troverete nel kit due strips
L'integrato lc9 è un amplificatore audio in grado
prowisti di 30 piedini che, inseriti nelle due file di
di erogare con soli 5 volt di alimentazione, una po- fori presenti sullo stampato, fungeranno da zoccolo.
tenza ma§sima di circa 0,15 watt. Eseguita questa operazione, potrete inserire nello
Chi volesse ottenere una potenza maggiore in stampato tutte le resistenze, poi il djodo DS1, rivol-
uscita, potrà collegarlo ad un amplificatore finale
gendo il lato del suo corpo contornato da una fa-
esterno, prelevando il segnale dalla presa jack si- scia nera verso il condensatore C7.
glata JK1. Vi rammentiamo che se sul corpo di questo dio-
lnserendo lo spinotto Jack nella pre§a femmina, do saranno presenti più fasce in colore, allora do-
automaticamente escluderemo l'amplificatore inter- vrete prendere come riferimento la sola fascia
no lc9. GIALLA, pertanto sarà questo colore che andrà ri-
Anche nella funzione ascolto potremo utilizzare volto verso il condensatore C7.
i tre pulsanti Start -Stop -Pausa e, come già spie- Dopo le resistenze vi consigliamo di inserire tutti
gato a proposito della funzione Fìegistrazione, pre- i condensatori, partendo dai ceramici, proseguen-
mendo uno di questi pulsanti, automaticamente si do con i poliestere e terminando con gli elettroli-
accenderà il diodo led della funzione prescelta. tici.
Per funzionare l'integrato IC3 necessita di un Per quanto riguarda quest'ultimi, saprete già che
quarzo, più precisamente di un risuonatore cera- è necessario rispettare la polarità positiva e nega-
mico (vedi XTAL) da 640 KHz che, come abbìamo tiva dei due terminali.
evidenziato nello schema elettrico, risulta collega- Per completare lo stampato, dovrete inserire nella
to tra i piedini 54-53.
posizione visibile nel disegno il quarzo XTAL, il dip-
11 circuito andrà alimentato con una tensione sta- switch S3, rivolgendo il lato sul quale sono riportati
bilizzata di 5 volt e per questo utilizzeremo il kit i numeri 1 -2-3 verso il basso, quindi il transistor TFìl ,
LX.1046, che abbiamo pubblicato sulla rivista rivolgendo la parte piatta del suo corpo verso l'in-
n . 1 48/ 1 49 . tegrato lc4.

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Nello stampato dovrete anche inserire i termina- Prima di proseguire, accorciate i perni dei due po-
li a spillo presenti nel kit, che vi serviranno per sal- tenziometri, in modo da tenere le due manopole
dare tuttì i fili, che andranno poi a collegarsi ai com- adiacenti al pannello senza però che entrino in con-
ponenti esterni, cioè deviatori, pot.enzjometri, pul- tatto con esso.
santi, ecc.
Quando inserirete nello stampato i vari integrati, All'interno e sul piano del mobile fisserete lo
cercate di rivolgere la tacca di riferimento, cioè quel- stampato, utilizzando i quattro distanziatori plasti-
la piccola asola a U o il piccolo punto o presente ci con base autoadesiva, senza dimenticare di eli-
su un solo lato del loro corpo, come visibile in fig. 6. mjnare preventivamente la carta che protegge l'au-
Ricordatevi che se utilizzerete una sola Fìam, toadesivo.
questa dovrà essere necessariamente applicata sul- A questo punto, tenendo il pannello distaccato dal
lo zoccolo siglato lc4, se ne userete due, le dovre- mobile, effettuate il cablaggio dei vari fili.
te inserire nei due zoccoli lc4-IC5 e se ne userete Vi consigliamo di iniziare dai cavefti schermati per
tre, negli zoccoli IC4-IC5-lc6 e non diversamente. i due potenziometri.
Per agevolarvi nell'inserimento dell'integrato lc3 Per il potenziometro FÌ12, utilizzate un cavetto
nel circuito stampato, abbiamo predisposto una pi- schermato unifilare, facendo in modo di collegare
sta a forma di U che vi servirà da riferimento. la calza di schermo esattamente nei punti visibili
11 lato dello stampato sul quale sarà presente ta- nello schema pratico di fig. 6.
le pista, andrà rivolto verso il basso (vedi fig. 6), fa- ba questo potenziometro partirà il filo di massa
cendo attenzione, al momento dell'inserimento, a (collegato alla calza di schermo), da collegare ai ter-
che tutti i 60 piedini entrino nei rispettivi terminali minali di massa della presa "[ngresso BF" e la re-
degli zoccolj, perchè se uno solo di essi ne rimar- sistenza R11, che dovrà essere saldata sul termi-
rà al di fuori, il progetto non funzionerà. nale posto sul lato posteriore di tale presa.
Per il potenziometro Fìl9 occorrerà un cavetto
schermato bifilare e, poichè i due fili interni sono
di diverso colore, cercate di non invertirli.
COLLEGAMENTl fuori STAMPATO Vicino al condensatore C22 troverete tre termi-
nali sui quali, partendo dall'alto verso il basso, do-
Nello schema di fig. 6 sono disegnati anche tutti vrete collegare i fili Bianco-Flosso-Schermo.
i collegamenti da effettuare con i componenti ester- Dal lato opposto, collegate questi tre fili ai termi-
ni, quali deviatori, potenziometri, microfono, pulsan- nali del potenziometro nello stesso ordine Bianco-
ti, diodi led, ecc. FÌosso-Schermo.
Questi collegamenti conviene effettuarli dopo che Perchè il progetto possa funzionare, dovrete fa-
tutti questi componenti saranno già stati fissati sul re attenzione a non invertirlj e lo stesso dicasi per
pannello frontale del mobile perchè, se lasciati vo- tutti gli altri.
lanti, sarà più facile commettere errori e provocare Anche per la presa Jack, "Uscita BF", dovrete
involontariamente dei cortocircuiti. usare un cavetto schermato bifilare, rispettando il
Per accogliere questo circuito abbiamo prepara- disegno visibile in fig. 6.
to un mobile in metallo, prowisto di pannello fron- Questa presa, come risulta visibile nello schema
tale forato e serigrafato, anche se ovviamente po- elettrico di fig. 5, fungerà anche da deviatore quan-
trete liberamente §ceglierne un altro di vostro gra- do innesterete la spina Jack.
dimento, djsponendo i componenti esterni in mo- Un cavetto schermato lo dovrete usare anche per
do diverso da quello da noi prescelto. il collegamento con il microfono e a questo propo-
La prima operazione da compiere sarà quella di sito, dovrete osservare attentamente il corpo poste-
svitare il pannello frontale del mobile, applicando riore di quest'ultimo, perchè come abbiamo eviden-
sopra ad esso i due potenziometri, i quattro devia- ziato in fig. 9, potreste trovare le piste raffigurate
tori a levetta (uno dei quali servirà per la tensione da due disegni diversi.
di rete), i pulsanti, la presa d'ingresso per segnali Normalmente la pista di massa si riconosce per-
esterni di BF e tutti i diodi led che, come potrete chè è collegata per mezzo di sottili piste di metallo
constatare, sono prowistj di portaled cromati. all'involucro esterno del microfono, mentre la pista
Per l'inserimento del microfono preamplificato ab- del segnale BF risulta completamente isolata.
biamo praticato sul pannello un foro calibrato, che Inutile rammentarvi che la calza di schermo va
vi permetterà (salvo che la Casa non ne modifichi collegata alla pista di massa, evitando accurata-
il diametro), di innestarne il corpo senza problemi. mente di saldarne qualche sottile filo sulla pista del
Se, per ipotesi, il microfono dovesse muoversi en- segnale BF.
tro tale foro, potrete bloccarlo sul retro con una goc- Effettuati tutti i collegamenti con del cavetto
cia di collante reperibile in ogni cartoleria. schermato, gli altri non dovrebbero costituire un

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•iio^ 6 oios o!iepuooas ins e6oia aLio
cz. ioNi oJoieuiJoiseJ] i! aJJoooo oiio6oJd oisanb Jad .iio^ i`9 !p eiezz!i!qeis auo!s
-ua) eun e)!osn u! oiauo»o ep oPoLLJ u! O)ei06eJ ?JPue €U J®LLJLLI!Jl |! :VLON .6P L/8¢ L.U
eis!^!i eiiou oieo!iqqnd 9"i..xi ®Jo]eiu®Lu!iB o!peis oiiap oo!iiiaio euiouos 8.6!]
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problema per nessuno, perchè il disegno è chiara-
mente esplicativo.
MIC19 MIC18
Forse l'unico dubbio potreste averlo a proposito
dei tre terminali del devjatore S4, contraddistinti dal-
+ Ie lettere A-B-C.

©©) MM+
Questi terminali andranno congiunti con uno
spezzone di cavo ai tre terminali A-B-C posti sulla
sinistra dell'integrato lc3.
Per collegare i diodi led, dovrete solo tener pre-
XBXA
sente che il terminale Anodo è piu lungo del Cato-
qo, pertanto nel disegno abbiamo colorato in nero
Fig.9 Sul retro del microfono preamplifica- il filo che va al terminale K e in bianco il filo che
to, potreste trovare queste due diverse pj- va al terminale A.
ste per il collegamento del filo schermato.
Come noterete, la pista di "massa" è sem-
pre collegata elettricamente alla carcassa L'ALIMENTATORE
metallica del microfono. La calza esterna
del cavetto schermato andrà collegata sem- All'interno del mobile troverà posto anche lo sta-
pre a tale pista. dio di alimentazione, cioè il kit LX.1046, compreso
il trasformatore codificato TN01.23.
Come abbiamo spiegato nella rivista n.148/149,
poichè questo è un alimentatore variabile, prima
di collegarlo dovrete regolare il trimmer posto sullo
stampato in modo da ottenere sulla sua uscita una
tensione di 5,1 volt.
Coloro che già dispongono di un alimentatore sta-
bilizzato in grado di erogare 5 volt, potranno alimen-
tarlo esternamente, evitandone cosÌ l'acquisto.

COME USAFÌLO

La prima operazione da effettuare, sarà quella di


muovere le levette del dip-switch S3, per configu-
rarlo in funzione delle Fìam inserite nei tre zoccoli
IC4-lc5-IC6-lc7.
La levetta 1, come abbiamo già spiegato, serve
solo per ottenere una nota acustica a fine messag-
gio, quindi non ha nessuna influenza sul funziona-
mento del circuito. Le altre due levette 2-3 dovran-
no invece essere predisposte come segue:

Numero Fìam posizione levetta

lc4 ..................... 1-2 rivolte verso il BASSO


IC4-]C5 ............... solo la 2 rivolta in BASSO
IC4-lc5-lc6 ......... solo la 2 rivolta in BASSO
IC4-IC5-lc6-lc7 .... 1-2 rivolte verso I'ALTO

Fig.10 Foto dello stadio di allmentazione Effettuata questa configurazione, potrete già ini-
LX.1046 così come si presenterà a montagi ziare a registrare e ad ascoltare le voci ed i suoni
gio ultimato. Quando richiederete questo registrati.
kit, precisate che vi serve il trasformatore Le applicazioni in cui è possibile usare questo
TNO1.23 prowisto di un secondario da 9
volt, diversamente, potreste ricevere un progetto sono così numerose, che sarebbe qui trop-
trasformatore che eroga sul secondario po lungo elencarle, potendo spaziare dal campo in-
dustriale, a quello della protezione e della sicurez-
una tensione maggiore.
za, all'uso di ufficio, a quello hobbistico e pubblici-
tario.

70
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•VoiNot]].i.]i] v^onN !P ezueinsuoo e !uo!zeJed!J Jed o}ezz!ie!oeds vzN]is
-lssv !P Ot]J.N]O Un Pe VZN]aNodsltltloo t]]d ]Noizia]ds !p o!z!^Jes un euo!z!sods!p e ]
loIJ.SYIOOS ILnJ[lLsi ® =[LLia e
®so!66e)ue^ ®)u®uJeio®!iied
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-eds ei esniou! ouos uou !}eo!pu!eidos !zzeJd !eN -od !^ ?iioied `ouopojd!iejdos !ou ep o)se} i! e}ueu
-iepe} eiejis!6ej uou `ejeqieg eiue!uo !s ezzì36ej
000.8.i ... }io^ 6 ep Cz.LONj. eJoieiuJoiseJi un eJiso^ ei e oueqoti e}euLiì3!uo !^ !o^ es enbunuoo
`!duese !o!idues !ep ouos !isenb e}epe^ eiuoo
000'ZL.l eJolelu „.oo® `®ioLLie o)ue) uoo ouue®iduoo uonq ein6
-JO}SeJ} ezues 9"L.xi euo!zeiueiu!ie !p o!pÌ3}s oi -ne ou®qot] `!uue oz ®!duoo eLio eiiouiiew v„
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-uoJi oiieuued iep e dogoL.vN eJo!Jeisod oiieuued •ouuv uong e eiì3iì3N
iep oieiduoo o£z.8oNN ei!qou oios iep oisoo ii uon8 !p o!Jn6ne un o e!z!ie]eu eo!snu !p ouejq un
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eJeunJis eieJiod `!Jeioo!ued eep! e]e^e uou es
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-eis oi e eie}uoi} eu!ieuoseuJ ei `ei!qou i! `£Oi-90i
-901-701 ueu ei ]Snios] `!u!pe!d !p o}eiduoo -io,un g.o !66o `®iBiueui!ie ouedei i! aie]!s!^„
oieduets oi!noi!o ins o}epies ?!6 9L69.SX oieJ6e} :ejeiounuue es
-u!.i oseJduoo `9.6!} u! !i!q!s!^ !)ueuoduoo !-!i]ni -sod e}ueijedo]ie,i eiio opou u! `euod ei opuejdB Ep
-n!uo !s euo oo!ieu6t3u eJounJJe}u! un uoo Ld ue]S
]Nolzvzzllv]t] Ia oLsoo !p e}uesind i! ej!n}!tsos eqqeJ}od !s o!zo6eu un ui
Per sottolineare l'atmosfera gioiosa di un giorno
di festa, in occasione di una fiera paesana, di una
ricorrenza religiosa, ecc., di norma si cerca di cu-
rare l'illuminazione, arricchendola di lampade mul-
ticolore dagli effetti speciali.
1 giochi di luce vengono anche utiljzzati per ren-
dere più attraenti le vetrine dei negozi, o per attira-
re l'attenzione sulle insegne di locali pubblici, risto-
ranti, bar, ecc.
Considerati i suoi molteplici usi, abbiamo realiz-
zato un circuito estremamente versatile, in grado
dj generare `20 diversi effettj di luce.
Utilizzando i soli diodi led, sarà possibjle instal-
larlo anche nell'abitacolo di un'auto, poichè il tutto
può essere alimentato a 12 volt.
Descrivere uno ad uno questi 20 effetti che com-
prendono jl lampeggio, lo scorrimento, la scia, con
differenti cicli che §j ripetono all'infinito, è alquan-
to complicato.
Ci limiteremo pertanto a dire che, alimentato il
circuito, tutti i diodi led inizieranno a lampeggiare
e che, dopo pochi secondi, si avrà una accensione
scalare da destra a sinistra, che dopo poco si con-
vertirà automaticamente da sinistra a destra.
Sempre automaticamente, si potranno poi accen-
dere due led per volta, poi il led centrale e quelli

-e)oi!d Jòd e!Jesseoeu `zH ooL e e]uesind epuo,un
uoo o}e]oi!d eue!^ `ejo}ezz!Jppt2J eiuod i! odop o}!qns
eie6eiioo g eseg !no ei ` iuj. Jo]s!sueJ} i! `!}}eiui
•iio^ ozz ep epì3duei ei Jed !Jesseoeu `oe!i]. !ep eje}
-ueueiddns o!pe}s oi euoue eiueiue}ieJ!p ejeioi!d
jed o)eiie6ojd o)eis ? euo!ze}ueiu!ie !p o!pe)s oi
'BO!ls
•iedue!ii!u oz eoJ!o e o)
-eid ip 3said !unuioo ®iiap oiiauued in§ ®ies
-ueu!qjosse !p eiuejjoo ei ouuejei!uj!i `pei !po!p !e •s!i ouueiiod !s o `!iuBio^ ®soid aii®p oiesn ou
e!Jes u! eisod (£Lt] e gu ep !pe^) ezueis!seJ ei -ueJiod !s iio^ ozz e apeduei ®i ®Je)u®Lu!ie Jad
•ejoi!iieuj] ons ins !}Ì3o!id •([ L.6!i !P®^) iio^ ozz ep ®peduei Jed oeuop!
-de pei enp ! ei®pu®ooe opueoei euo!znpuoo u! gj oeui uoo oi!noJ!o opuooes i! aiioue `pai !po!p !i
-euod !s Jo}s!§ueJi i! `e^!ie6eu euo!sue} eun e}ues ®s ! eie)oi!d iad o!iesseoau eseq o)!no.i!o ie ai)
-eJd ?Jes ei!osn{p euod eisenb !p eun ns opueno -|o eJaua)UOO e OOUOP! `O!U!LLln||e U! a|e|Uol)
•!}ueds ouuEJeiins!J eJo}!}ieu] ojoi ins !}eo!id oiieuued un !p o)s!^^oid `oo!)seid ®i!qoLu un
-de pei enp ! !pu!nb `ouueijnpuoo uou !}e6eiioo es uoo oi!uioi ?jiie^ !^ oiie6oid o}sano L.6!]
-Se PE c]Nd JoÌS!SueJi ! `t}^!i!sod euo!suei eun eiues
-eJd pJes (6L e s ep !u!pe!d) e}!osn eiins opueno
•9-L !u!Pe!d
!e iio^ 9 !p BiEzz!i!qE]s euo!sue] eun gj!ujo} e 7-8
!u!pe!d ! eJ} zHw s ep ozJenb un eJe6eiioo etue!o!i
Tins ? eJossegoJdoJo'!u o)senb ?jeuo!zun} jt3i jed
D||O^ OZZ Bp ®uiped
au€i q!d ® ©9a©tFi9Cdpga8L `©U@ÒU©Ue[ddn§ ®B!n©Jl!® Un U00 `0 P®| ]PO[P OZ
!p oiu!sst}u un pB ou!i e+apuaooe ied eiiin aiesse qnd oii®6oJd o]s®no
-t}o!it}id euoizBzziiBe+ Bi o eiuoiios oi oieqqaiouo!iduoo aiio `iiBi6aiui !P
oi®uinu eio^ejopisuoo un eiezziiiin !p opuei!^o `eoni !p iiioo!6 ip pi!u!i
-u! eun ei®uei.io ei!q!ssod e oieuuei6ojd „eiosseooidoio!u„ un uoo
•gJeuo!zuni •o!JeJo!iue osues
uou oi!noi!o i! `eu!6je^ ejosseoojdoio!u un opuei u! ?Je}om epuooes ei `o!JeJo osues u! ?ie}om ei!}
-esu! `!})t2iu! :oL]Z9-LS uou e €9oL-d] o}eo!Pu! eu eu!jd ei opuenb `ei}ie.un pe oisoddo osues u! ei!}
•e!^ zoi !iueuoduoo !ep ooueie.iieu `o^!}ou o}senb t3un !p eu!peduei ei eieJeu6eiioo es `o!duese pv
'eonl
Jed `e eJos§eooJdojo!u o}senb !p euje}u! uojde
eiieu o}ezz!joujeu] oieis e `eieuo!zueu !ou ep eo !p !uoo!6 !^onu !Jiie eieJJe}}o opou o}senb u! pe (!i
-ni !p ezuenbes oz ei ejeue]io jed euuej6ojd ii -uejjoo eiie jed !}Ì3uo!sueu!p ouos oo!iseiuop oiue!d
•e!jes u! !isod pei enp eje]ueu!ie Qnd !ienb -uLi!tiiep !i!i ! ejdiues uou ?uojed ueM oog ! eJeJed
!ep ounu6o `dNd Jo`s!sueJi zL !p !seg eiie eie6ei -ns uou !p e!i6!suoo !s) ept3duei enbu!o-oi}ienb-ej}
-ioo eiueiue}iej!p ouo6ue^ `(6L e s ep !ieieiunu !u -enp ejì36eiioo eiej]od oe!i]. !isenb !p ounu6o pv
-!pe!d !pe^) eJosseooJdoio!u oisenb !p e]!osn ei •}io^ ozz ep epeduei eiiep eje}oi!d jed e!iì3s
•uosiuoujJSOS •seoeu oe!ij. z L uoo epeiios Ì3i `o}ezz!ieej ?!6 oi!no
eiiep oi!nJisoo oL]Z9.].S un ? eJossoooiid -J!o ie eje6un!66e e]ej]od `!]ueejue e}ueiueje^ ouos
-oio!u oisenb eiio e}e!ddes enbunuoo `CgoL.d] !u®}}e !i6 euo eieJeie}suoo es e p®i !poip ! jed o}ed
ei6!s ei uoo zoi o}eo!pu! oiue!qqe eiio eieje} -iue}s oi!noj!o oios i! Bu!iddep eje}uoiu !p oiue!i6!s
ou `!}ueuoduoo !ep ooueie{i eiuese u! opuepueJd -uoo !^ `eoni !p !uoo!6 !}senb !uni ouess©Je}u! !^ es
•ei!i ei euni !od `euo!sseiduoo u! o euo!suedse
Oolt]J.J.]l] VN]HOS u! o}ueuj!ijoos oun uoo `pi!ujeiise eiie !}uesejd
!
re i 12 diodi Triac in perfetto sincronismo con lo zero
crossing, in modo da garantire la massima poten-
za di luminosità, unitamente ad un basso rumore
di commutazione del Triac stesso.
Utilizzando lo stadio con i Triac, sarà sufficiente
collegare l'estremità della resistenza presente sul-
l'uscita degli Emettitori dei transistor (vedi da Fì6
a Fìl 7), al Gate del Triac ed il terminale indicato + -
alla pista che si congiunge all'Anodo 1 (vedi fig. 8).
11 Triac innescato con una corrente negativa di
Gate, risulterà più affidabile.
Premettiamo che, accoppiando questo circuito a
quello dei Triac, in entrambi sarà presente la 1:en-
sione di rete a 220 volt, pertanto, non dovrete toc-
care con le mani alcun componente a spina dì rete
inserita, per non ricevei-e delle forti scosse elettri-
che, che potrebbero risultare particolarmente peri-
colose.

REALIZZAZIONE PRATICA

Come abbiamo già accennato precedentemen-


te, vi consigliamo di realizzare dapprima il montag-
gio del circuito base siglato LX.1063, necessario per
accéndere solo dei diodi led e, dopo aver consta-
tato visivamente se gli effetti di luce sono di vostro
gradimento, potrete montare i 12 diodi Triac sul se-
condo circuito stampato siglato LX.1064, con il qua-
le potrete accendere una infinità di lampade a 220
volt.
Una volta in possesso dello stampato visibile in
fig. 4, potrete iniziare il montaggio inserendo tutte
le resistenze, i condensatori ceramici, i poliestere
ed i pochi elettrolitici, rispettando la loro polarità.
Quando inserirete il diodo Dsl nello stampato, Fig.3 Di lato, Ie connessioni del Triac,
lo dovrete posizionare in modo che la fascia bian- dell'integrato stabilizzatore di tensione, dei
ca presente su un solo lato del suo corpo risulti ri- transistor visti da sotto e'del microproces-'
volta verso il condensatore elettrolitico C1. sore programmato che abbjamo siglato
Completata questa operazione, potrete inserire EP.1063 visto da sopra. Quando inserirete
lo zoccolo per il microprocessore lc2 saldando ac- i diodi led, ricordatevi che il terminale "K"
curatamente tutti i suoi piedini. è più corto rispetto all'opposto terminale.
In prossimità di tale zoccolo, potrete inserire il
quarzo che collocherete in posizione orizzontale e,
per evitare che si muova con il rischio che si spez-

74

Zul
§0
+
zino i suoi terminali, potrete fissare il suo corpo me-
tallico sullo stampato con una goccia di stagno.
Proseguendo nel montaggio, inserite tutti i tran-
sistor e, poichè tra questi vi è un solo NPN siglato
BC.237, per evitare facili confusioni, separatelo su-
bito dagli altri che sono dei PNP siglati BC.327.
lnserite il transistor BC.237 in prossimità del con-
densatore elettrolitico C1, rivolgendo la parte piat-
tai del suo corpo verso il quarzo, mentre tutti i
BC.327 li collocherete sul lato destro dello stam-
pato, rivolgendo la parte piatta del loro corpo ver-
so l'alto, come chiaramente evidenziato in fig. 6.
1 tre terminali di questi transistor non li dovrete
accorciare, quindi una volta divaricati per farli en-
trare nello stampato, li dovrete saldare sulle sue pi-
ste, cercando di tenerli tutti in posizione verticale.
Vediamo spesso montaggi in cui i transistor ap-
paiono inclinati un pÒ a destra ed un pò a sinistra
e, anche se in tal caso il circuito funziona ugual-
mente, esteticamente non è certo accettabile.
Prima di fissare sullo stampato l'integrato lc1, ri-
piegate a L i suoi tre terminali e, prima di saldarli,
fissate sotto al loro corpo la piccola aletta di raffred-
damento, poi bloccatelo con una vite più dado, do-
podichè saldate dal lato opposto i terminali sulle pi-
ste in rame.
A questo punto, potrete prendere il ponte raddriz-
zatore FIS1, infilare i suoi quattro terminali nei fori
dello stampato, rivolgendo verso il foro + il termi-
nale positivo e verso il foro - quello negativo.

Dopo aver premuto il corpo del ponte tanto da te-


nerlo distanziato dallo stampato di circa 0,5 cm.,
ne potrete saldare i terminali, tagliando con un tron-
chesino la parte eccedente.
I due fili indicati dalla dicitura verso T1, andran-
no collegati al secondario del trasformatore T1.
Owiamente, all'awolgjmento primario colleghe-
rete il filo con la spina di rete per i 220 volt, inse-
rendo in serie ad un filo solo, un interruttore di rete
a levetta per accendere e spegnere il circuito.

CONNESSIONI CON I DIODI LED

Come visibile in fig. 6, dal circuito stampato usci-


ranno 24 fili,12 dei quali risulteranno collegati alle
resistenze presenti sugli Emettitori dei dodici tran-
sistor (vedi fili numerati da 1 a 12) e altri 12 al po-
sitivo di alimentazione (vedi fili con il segno +).
A questo punto, per effettuare le connessioni tra
il circuito stampato ed i due diodi posti in serie, po-
trete adottare due diverse soluzioni:

1 ° Partire dallo stampato con una sottile piattina


a 2 fili (una piattina per ogni uscita), collocando poi
nella posizione desiderata i due diodi.

76
•euo!zeiueiu
-!ie !p o^!i!sod ie oi!i oo
-!un un uoo ®ie6eiioo ou
-uelpue ?}!LLIol)Sa !O!poP
®i .pei !po!p ! ossa !p ns
opueo!idde `oi!i oios un
®iBzz!i!]n eieiiod ainddo
`®!ias u! !i§od pei enp
! ®Jeiueu!ie J®d ®Jei!}!q
oi!i un eie6eiioo eioiiod
(o]ie u! ou6as!p !pa^) ®}
-!osn !o!pop ®iiv £.6!]
•o||t!,| osla^ e}e|ue!1o
9 Jois!sueJ] ! !iini !p eue!d eued ei `eiie}ou ei!q!s
-sod ? auoo .o!66e)uou !p oo!)eJd eLLi®iios 9.6!]
I IIzi
V

N
`.,,
CZ10..-. Z10
Fig.8 Coloro che volessero accen-
dere delle lampade da 220 volt, do-
vranno montare il circuito visibile in
fig.10 sul quale abbiamo posto ben
12 Triac di potenza. Come visibile in
questo schema elettrjco, le uscite dei
dodici transi§tor andranno collegate
direttamente al Gate dei Trjac, men-
tre il filo + andrà collegato alla pista
positiva di alimentazione.

ELENCO COMPONENTI LX.1064

C1 = 100.000 pF pol. 630 volt


C2 = 100.000 pF pol. 630 volt
JAF1 = impedenza antidisturbo
F1 = fusibile
TRC1-TFÌC12 = triac tipo 500 V. 5 A.
LP1-LP12 = [ampade 220 volt

2° Partire dallo stampato con 12 fili (uno per ogni STAMPATO per i TRIAC
transistor), poi porre i due diodi led in serie a tali
fili e collegarne le estremità, per mezzo di un uni-
Per reaiizzare un impianto con iampade àì 22o
co filo, ad uno dei terminali indicati con il segno po-
volt, dovrete necessariamente montare su un se-
sitivo (vedi fig. 7).
condo circuito stampato ben 12 diodi Triac.
Quando collegherete in serie i due diodi, li do- Tale circuito aumenterà il costo della realizzazio-
vrete posizionare entrambi con il teminale più cor- ne, ma se avrete necessità di realizzare un impianto
to K (vedi fig. 7) rivolto verso il filo che colleghere- che si veda anche a notevole distanza, non potre-
te al transistor, diversamente, i diodi led non si ac- te certo utilizzare dei diodi led.
cenderanno. Una volta in possesso del circuito stampato si-
PotFete anche fissare i diodi su dei pannelli per glato LX.1064, potrete subito montare i dodici dio-
realizzare delle forme geometriche, come cerchi, di Triac, rivolgendo la parte metallica del loro cor-
stelle e frecce, così da far concentrare l'attenzione po verso le morsettiere, come chiaramente visibile
verso un determinato punto. in fig.10.
Non è assolutamente necessario utilizzare tutte Potrete quindi montare le morsettiere a due poli
le 12 uscite, che potrete quindi limitare a 8-6 ed an- necessarie per alimentare le lampade, per l'ingres-
che a 4. so della tensione di rete e per il fusibile.
Quando avrete visto quali effetti di luce si otten- Sopra a tale stampato dovrete collocare anche
gono con i diodj led, potrete anche realizzare per i due condensatori C1-C2 e l'impedenza antidistur-
uso esterno un pannello con lampadine da 220 volt. bo JAFl e, a questo punto, non vi resterà che fis-

78
64
•iio^ ozz B oieiueu!ie e
oi!noi!o i! opuenb !iueuoduoo
!iiie o eis!d ai eieooo] uoN
•9.6!i u! !i!qis!^ ZL e L ep !}eJ
•ouinu !i!i !e !ie6eiioo ouueipue
`(ZLOul e Lot]|. BP !Pe^) ZL e
L ep !J®uinu ! uoo !ieu6esseii
-uoo a o)edueis oi!ap oi)u®o
r_
6dl
ie !iues®id !ieu!uioi i .oe!Ji L
uoo o!peis oiiep o!66eiuou
!p oo!igid euueiios oL.6!]
r
Oldl
L
•o[.6!i u! ei!q!s!^ o!66ei
•uou i! i®d o!iess®o®u P9o L.Xi
oiBdueis oii®p ®ieinieu
110^ OZ Z 3llu
ezzopuei6 e ou6es!a 6.6!]
__J-_
sare il circuito entro un mobile plastico a leggio,
assieme al circuito LX.1063.
Con§igliamo un mobile plastico a leggio, perchè
l'interno risulti perfettamente isolato.
1 terminali posti internamente tra le due file dei
diodi Triac e numerati da 1 a 12, andranno colle-
gati con degli spezzoni di filo isolato in plastica al-
le uscite, anch'esse numerate da 1 a 12 sul circui-
to stampato LX.1063.
11 filo positivo posto in alto in prossimità del con-
densatore C1, andrà anch'esso collegato allo stam-
pato LX.1063, scegliendone tra i tanti uno solo.
Effettuati questi collegamenti, ricordatevi che en-
trambi i circuiti stampati sono percorsi dalla tensio-
ne di rete a 220 volt; quindi, collegata la spina nella
presa rete, non dovrete toccare con le mani alcun
componente dei due stampati per non ricevere una
forte scossa elettrica.
A questo punto, sul pannello frontale di questo
mobile potrete fissare dodici prese di rete di mate-
rjale plastico tipo Ticino, per inserirvi la spina di re-
te di tutte le lampade che andrete ad alimentare,
oppur.e potrete uscìre dal mobile con degli spezzo-
ni di filo bifilare, alle cui estremità potrete fissare
delle prese da 220 volt volanti.

80
L8
•o!i!o!uop e euo!z!peds !p !ieisod es •ei!uedueo oJe}u! un eJeuJope o `epeduei
-eds ei esniou! ouos uou !}eo!pu!eJdos !zzeJd !eN ozL ep ![ieuued !ep eJezz!it3eJ eieJ}od `oe!JL. zL' op
-ue^e `!pu!nb `oL euJeooiioo eieJiod oi!} !u6o ns
•8i .6!i u! ei!q!s!^ eujoo
000',.1 WOL'Xl
oj}e^ !p t2jq!} u! oiedue}s o}!noj!o oios iep oisoo e!ies u! eije6eiioo !p e ueM 9L-oL ]io^ ®z ep eu!P
C90L.Xl -eduei eiiep eje]s!nboe !p oue!i6!suoo !^ `epeduei
009'C'l
oi}e^ !p t3iq!} u! o}ediLie}s oi!noi!O oios iep oisoo n!d o ooL uoo !sou!iuni !iieuued !ep ejezz!ieej jec]
•ejo}eiuoo oj}so^ i! ejeo!jeooej^os
OOO.Z7.l ............... (o L .6!i !pe^) eJe!uesjou ei e]ini e uou ied `i}eM oL-g ep eije!i6eos !p oue!i6!suoo !^
ei!q!snieuod `!ioiesuepuoo `oqjnis!p!`ue ezuepedu! •epeduei eiiou uoo !iuì2!du! !i6ep eit3zz!ieej jed
`oe!J]. !po!p z L `oiedut3is oi!noJ!O !SeJduJoo `"o[.X| •i®due g eoJ!o !p eiuejjoo eun ejessed je!osei ep
}!¥ iep euo!zt3zz!ieeJ ei Jed o!iesseoeu i! ouni !iei !i!i ouueje}!sseoeu giiojed `oiueue6eiioo !p !i!i
!ep eueiqojd i! euoue ?j^e !s epì2duei e}uei uoo
•llBMO|!X Z` L ueq !i!qJosse
000.09.1 ..... iio^ oZZ e uoeu ie e!ds eun ei!iasu!
uoo eiueinoseq eiei !p ejo}injie]u! un pe o!u!unire oieqqeije^ ejo}e)uoo iep `®peduei so e}ueiuì3eu
u! eu!jeuoseu uoo oo!iseid ei!qou un is]t]c]N03 -eiodua)uoo ouueiepueooe !s opuenb `))eM gz ep
`pei !po!p pz `eiej !p euopioo `euo!ze}uau]!H2 !p eJoÌ epeduuoi 7 oe!i]. !u6o ns eieo!idde !p osseiuuiv
-eiujoisej} `e]euuei6ojd uojd] `jois!suej] `e]oiBz •ouuejepueo
-z!i!qe}s `ozjenb `o}edue`s oi!noJ!O `egoL-XI U¥ Iep -oe !s epeduei ei euni opuenb `ejoieiuoo iep p}!uj!s
euo!zezz!ieei ei ied !jesseoeu !iueuocluoo ! !unj. -sojd u! oisod eui!u!u !p ejounjjeiu!.i o ei!q!sn} i! ej
-eiies eqqeiiod euoJed eu `(ueM ooo. L euoue eJei
-ueu!ie eqqoj]od oe!ji !u6o) eijeioi!d e eose!j uou
oÌ3!ii i! eiioied uou `o!66e]iem osseq e eu!peduei
]Nolzvzzllv]u la oLSoo
ejgsn !p oue!i6!suoo !^ `o}!sodojd o]sonb e `e (zL
•6!} !pe^) oi®iieied u! euni eiopueuod `eun !p n!d o
epeduei eios eun eie6eiioo eiejiod oi!i !u6o pv
•!o!Jueie !}ue!du! ied eo!iseid u! oi!i
iep eiezz!i!)n `e)eJ !p eseJd ei e ?9oL.xi o}edue)s
oiins !]uesejd eje!uesjou ei ej` !`ueue6eiioo ! Jed
•iio^ ozz ep ®peduBi n!d oiaiieJed ui eJe6oiioo ai®Jiod oe!Jj. !u6o w zL.6!]
1
L)O^OZZ
'---
Anche se ritenevamo di aver spiegato chiaramente nella rivista n.150
come caricare il programma NEFAX nel computer, abbiamo constatato
che non tutti i nostri lettori ci sono riusciti. Per evitare che qualcuno poss@
ancora commettere errori, riportiamo qui di seguito tutti gli interrogativi
che ci sono stati posti in proposito e le nostre risposte ad essi.

PER far funzionare ii NEFAX


D - 11 mio computer ha due floppy Drive, uno da Sul monitor si visualizzerà una mascherina gra-
1/2 pollice ed uno da 1/4 pollice, come posso ca~ fica e quando in basso apparirà la scritta OK, pre-
pire quale dei due è il drive A?. ma i tasti ALT K per far apparire il menù.

R -Per individuare quale dei due floppy è il drive D -Ricevuto il kit LX.1049 dell'interfaccia ed il di-
A, sarà sufficiente che scriva sul computer: sco NEFAX, prima ancora di montare il kit ho inseri-
to nel computer il programma, soltanto che ogniqual-
DIR A: e prema Enter
volta premo ALT K o richiamo la funzione "CALI-
BRATION", sul monitor mi appare la scritta Time
11 diodo led che si accenderà vicino ad uno dei
due drive sarà l'A.
out reading radio signal e quindi ritengo che il di-
Attenzione: se nel drive A non è inserito alcun schetto sia difettoso.
dischetto, Ìl computer darà errore, cioè sul moni-
R -11 dischetto non è difettoso e la scritta soprain-
tor apparirà una scritta, ad esempio:
dicata appare perchè non ha ancora proweduto ad
Not ready,reading drive A inserire I'interfaccia LX.1049 nell'ingresso FIS232
Abort, Retry, Fail ? del computer. Tenga presente che tale scritta ap-
parirà anche se, collegata l'interfaccia, questa ri-
in questo caso dovrà premere ia iettéra A (Abort). sulterà non alimentata.

D -Sul mio monitor appare sempre C..\GAMES> D - Ricevuto il dischetto NEFAX I'ho controllato
e non il segno C..\> come da voi indicato; cosa de- con il programma CHKDSK del Dos, che mi ha su-
vo fare ? bito segnalato dei settori difettosi, quindi ve lo ri-
spedisco per la sostituzione.
R - ln simili casi dovrà scrivere sul computer:

C:\GAMES>CD\ e premere Enter R -11 dischetto non ha alcun settore difettoso,


anche se il programma ló segnala. lnfatti in ogni di-
e, cos`i facendo, le apparirà C.\>. schetto è presente un settore al cui interno è ripor-
Inserisca il dischetto NEFAX nel drive A e digiti: tato il numero di matricola del Copyright, che non
è possibile leggere. Non riuscendo il CHKDSK a
C:\>MD NEFAX poi il tasto Enter
leggerlo, lo indica come settore difettoso, anche se
C:\>CD NEFAX poi il tasto Enter
non lo è.
C:\NEFAX>COPY A:*.* poi il tasto Enter

ln tal modo, il programma verrà inserito nell'Hard- D -Ho cercato di duplicare il dischetto con la fun-
Disk.
zione DISKCOPY ed anche se il computer mi ha con-
Per richiamare il programma, inserisca sempre fermato di averlo regolarmente duplicato] non gira,
il dischetto nel drìve A dell'Hard-Disk, poÌ digiti: perchè ?

C:\>CD NEFAX e il tasto Enter R - 1 dischetti sono protetti con un Copyright,


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-ueseid oieqqejiod eiio `!J)ie uou e L-9-L.O-Z.€-L-e •Uolooaxsla euuEÌJ6oJd i! opuezz!i!]n !i!eieue6!j
!uo!sJe^ soasw oios eJe}s!nboe ei!q!JeieJd e !p o}eoJao ou `!soiiei!p !Joues !ep e^e^e euo o}e}
ei!q!ssod es !pu!nb `}iosoJo!w eiiep oiienb o!]doJd -e}suoo `e o}E!o!|!1e^ oL|,| `oueL|os!p |! o]n^ao!E] -a
e o!ojeiuuoo u! eis!se eiio soa o]o!i6!u ii - t] •iu6!J^doo iep
ó soa iap o o}}aLios!p iep ? ?i!i!qE!suodsei eioo!i)euJ !p oieuinu i! eiueseid t3jooue ? oujeiu!
ei :E!uJeiqo!d eLioienb !p ezuasaJd ei eoa^u! o}t3}E!}s ons ie es ®JeiioJiuoo Jed `euo!sueooe.iiep o}ueiuou
-uoo oU `#osoJo!W e||ep soa Un ezz!|!}n UOU eL|O 00 ie oios oiezz!i!)n eue!^ o}}euos!p i! `¥s!a-pJeHtiieu
-!Lue O!u un ep Oueuos!P i! OiBuoc] .!0^ uoO !LUJein|BJ6 Ì2uuej6ojd i! o`!jesu! e}io^ eun `enbunuoo
-uoo oqqep !pu!nb `!joioo !puedn}s !iBE!p e auo!z!u!}ep
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aLio Ja}nduJoo o!u! ieu xv±3N ooS!P i! o}!Jasu| -C| ooo.s L eios e !iJe^e oue^e}od opuenb `eJH ooo.ooz
eJe6ed euojed eu `oit3^eie n!d eiueiuio^e}ou o}eis
•eieujou ? oi!j eqqeJes o}soo ojoi i! `euo!ze}oJd e}senb ezues
-esu! !ei t3p ojeiunu ii .je}nduoo e Jeinduoo ep ei •oueioJd eioo!Jieu !p oieuunu un uoo !}!ujoi
-ueiuio^e}ou e!ie^ !pu!nb `ie}nduoo iep euo!zeioq ouo6ue^ !o !}senb `eio}nv.p !}}!J!p ! eJt36ed oiLJe!q
-eie !p ?}!ooie^ eiie oie6ei g oJeiunu oiseno - t] -qop ei!pue^ u! osseu oi}euos!p !u6o ied eiio!od
Questo progetto nasce da una precisa esigenza a 5,1 volt, potrà essere alimentato con questo esatto
di laboratorio, cioè quella di ottenere dalla sua usci- valore di tensione.
ta delle tensioni calibrate, che da un minimo di 0,1 Se il costo di 3 commutatori digitali a pulsan-
volt raggiungano un massimo dj 28 volt. tiera risulta owiamente superiore a quello dei co-
lnfatti, non tutti gli alimentatori sono in grado di muni commutatori rotativi, questo "sovrapprezzo"
partire da una tensione minima di 0,1-0,2 volt e di viene però ricompensato con dei vantaggi, come
salire con passi di 100 millivolt, in modo da fornire quello di avere dei contatti di commutazione dora-
tensioni calibrate di 1,5 - 1,8 -2,2 volt, oppure di ti e di eliminare un voltmetro, perchè i valori della
12,5 -12,6 -12,7 volt, pur avendo l'accortezza di tensione verranno direttamente visualizzati sulle fi-
ruotare delicatamente il potenziometro di regola- nestre di ciascun commutatore.
zione. lnfatti, i due primi commutatorj di sinistra ci ser-
A nulla o a ben poco serve lo strumentino volt- viranno per impostare le decine e le unità dei volt,
metro applicato sul loro pannello, poichè su di es- mentre quello di destra i soli decimali.
so non è possibile visualizzare i decimali, quindi Perciò, quando ci necessiterà una tensione di 2,4
l'unica soluzione valida potrebbe essere quella di volt, imposteremo sui tre commutatori il numero
utilizzare un voltmetro digitale, ma, così facendo, 02,4, quando ci necessiterà una tensione di 12,6
oltre ad aumentare considerevolmente il costo del volt, imposteremo 12,6, se, invece, ci servirà una
progetto, rimarrebbe il problema del potenziometro. tensione di 12 volt, imposteremo il numero 12,0 e

Chi utilizza un alimentatore stabilizzato per alimentare circuiti che ri-


chiedono tensioni calibrate, cioè 0,6 volt -1,5 volt -2,4 volt -4,5 volt -
5,1 volt -12,6 volt e cosÌ via, fino ad arrivare ad un massimo di 28 volt,
necessita di un alimentatore ben diverso rispetto a quelli che abbiamo
presentato fino ad oggi.

Anche pensando di sostituire il potenziometro con se, infine, ci servirà una tensione di 0,5 volt, impo-
un commutatore rotativo ed una serie di resisten- steremo 00,5.
ze di preci§ione, in modo che, ruotandolo, si pos- Questo alimentatore realizzato per una corrente
sano ottenere tutti i valori di tensione richiesti, ci massima di uscita di 4,9 amper circa, utilizzando
dovremmo limitare a soli 12 valori di tensione, non 1 finale LM.338 K, potrà essere potenziato per rag-
essendo reperibili commutatori con un numero giungere un massimo di 9 amper circa, utilizzan-
maggiore di commutazioni. do 2 finali LM.338 K.
Per avere un circuito che, partendo da un mini- La corrente sopraindicata è stata misurata per un
mo di 0,1 volt, possa raggiungere un massimo di valore di tensione di 12 volt e, a tal proposito, dob-
28 volt con salti di 100 millivolt, dovremo scarta- biamo ricordare che più si abbasserà il valore del-
re i potenziometri e qualsiasi tipo di commutatore la tensione d'uscita, più si ridurrà proporzionalmen-
rotativo ed utilizzare solo dei commutatori digitali. te la coi.rente massima `di prelìevo; a 5 volt dovre-
Con un simile alimentatore sarà quindi possibile mo perciò limitarci ad assorbire metà della corren-
alimentare qualsiasi apparecchiatura elettronica ed te sopraindicata, onde evitare che i finali di poten-
ottenere tutte le tensioni di qualsiasi pila, compre- za si surriscaldino eccessivamente.
se quelle al nichel-cadmio, cioè 1,2 -2,4 -4,8 -9,6
volt, avendo la certezza che la tensione che appli- Comunque, se preleveremo una corrente tale da
cheremo sarà quella giusta. far surriscaldare oltre il limite consentito i finali, o
Così, un ricetrasmettitore che funziona a 12,6 se l'aletta di raffreddamento risultasse di dimensioni
volt, potrà venire alimentato con 0,2-0,3 volt in più insufficienti, tanto da far raggiungere al corpo
del richiesto, ad esempio 12,8-12,9 volt, per aumen- dell'LM.338 K una temperatura a rischio, quest'ul-
tarne la potenza, ed un circuito TTL che funziona timo ridurrà automaticamente la corrente in uscÌ-

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)10^ 9Z`L = 9Z`L X (L + OZZ : 0) -!iin o!66eiuou e !^jt3^oj)!i e}e!ssod eiio eie)!^e jed
!pu!nb `!pe)s !ie^ !ep o}ueut3uo!zun} !p o!d!ou!jd i!
:e !Jed el ejepuejduoo e o)!iiooe ou!id !p eisej!osn!i e}ueu
-ezz!i!qe}s euo!sue} eun uoo oiueie^oi}!J !o e}!osn,i -i!o!}i!p `7.6!i !p oo!J`ieie eiueuos oi opue^Jesso
-|ns `ul|o o !P eo!uJuo ezue}S!seJ eun eJeueuo Ep op •euo!zeep! ei}so^ !p !}!noj!o !i}ie ejezzu
-oiu u! zt] oJ}eiuo!zue}od i! oiueJe}!noJ!oo}Joo es -eej jed H!in !peis !i6ep eje^oJ} eiseJ]od !^ 9uoJed
`oo!Ji}eie euLieuos ons iep euo!z!Josep Ì3i eie66ei !p
oue!i6!suoo !^ `ess6je}u! oJiso^ !p eiesse uou eq
)10^ §P`9L = §Z`L X (L + OZZ : 009.Z) -qeiiod oiie6ojd oisenb o}ueiuou i! Jed es euouv
:!p eiezz!i!qeis euo!suei eun oiuej
-Jeiio t3i!osnf iins `uiuo oog.z !p eo!uuo ezueis!seJ VNOIZNn] ]WOO
eun eJE}uesejd jed o}eiom e6ue^ zt] ojieiuo!zuei
-od i! eiio `uLio ozz !p !iins!J Ld ei eiio osseiuuv
•iio^!ii!u !iiood !p euo!s
-ue} !p euo!ze!je^ eun uoo `e}eo!pu! Ì3iienb e oi}eds
9Z`L X (L + Lt] : Zt]) = e)!osn }io^ -!j e]o!66eu e]ueiuio^eiou e}uejjoo eun eie^eiejd
gJ}od !s `euo!zeinpou !p !uoo!d !ep ezueseJd ui
:elnu' 'NV u! !}einpoiu-!io}
-jo} eiuen6es eiiep eJe^eo!j ouej}od euo euo!suei !p -!i]eiust3ii ejt3iueiu!ie ied oi)epe e)ueuJeioo!ued t3i
eJoie^ un pJJeuo !s ei!osn u! `esseu ei e (euo!zei -ins!j `!}uejiooei^os eeue}ueuou e es!^^oidu! pe
-o6ej) t] ou!pe!d i! eJ` o}eo!idde zt] oJ}euo!zueiod eiuoji jei !p opei6 u! e ejo}t2iueuJ!ie oisenb ?uo!od
•gJe66euuep !s uou xsccNi.i e Jedue
iep ejosJno i! ojiie,iie oiuei}se un ep opueiont]
• L.6!i u! e}euod!J eiienb
c`o !i6ns e)ueuieo!)euo}ne ?iepueos e)!osn u! e}
? `X8€€.Mi un opuezz!i!}n o}ezz!i!qe}s eioie}ueiu -ueJJoo Ì3| `o|!noj!oouoo un e|ueluB!Je)uo|o^u! o}eoo^
-!ie un ejezz!ieej jed eo!idues p!d euo!znios ei -oJd ess!ue^ `Q!oJed `es :!i!noi!oouoo ! Jed Ì3puoo
•o}ueueu -es eun e}ueseid e eu `euo!zeiojd e}senb e eJiio
-o!zun} ons iep eiue!jnese eiueuJe}ue!o!iins euo!z •eo!LUJe)
-e6e!ds eun !M!ujoi !p ouejeuojeo `euoJed eJedes euo!zeioid eun ouieiu! ons ie eiuesejd opuesse
`ezzeJno!s !p !}!lu!| ! oj}ue eJeueuJ!J t3P opolu u! e}
qJed ezues `e}ueuo!zuni ejoiBiueu!ie un uoo oieu
Y6L9L|OASZeLÉoep
Fig.1 La soluzlone più semplice per realiz-
zare un alimenta(ore stabilizzato con un
LM.338K, è quella di appllcare un potenziome-
tro tra il terminale FÌ e la massa. Con un simi-
le schema non si potrà maj scendere su ten-
sioni stabilizzate lnferlori agli 1,25 volt.

F]g.2 Per ottenere tensioni sta-


bilizzate inferlori a 1 ,25 volt, si do-
vrebbe scollegare l'estremltà del
potenzlometro Ft2 dalla massa e
collegarla ad una tensione stabi-
llzzata "negativa", che potrà es-
sere fornita da un secondo ponte
raddrizzatore.

Flg.3 Aggiungendo allo schema


dl flg.2 un operazjonale (vedi lc3)
ed un translstor NPN, sl potrà rea-
Ilzzare un allmentatore stabilizza-
to in grado di partire da un mini-
mo di 0,01 volt. Per variare la ten-
sione in uscita si dovrà agjre sul
potenziometro R6 sostituito, nel
nostro schema, da del commuta-
tori digitali.

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£8
•110^ 6Z-8Z !P oiu!sseiu un pe iio^ •9t] oJieuo!zue}od i! pe gg ezue}s!sei ei
o !p oiuiuiu un t3p `e}ezz!i!qe}s euo!suei !se!sienb eJ) o)t36eiioo e)ins!J soi eieuo!zeJedo,iiep eiueue^
t2un e}!osn u! !oj!uioi ?i)od eio}eiueiu!ie oJ)sou i! •u! ossei6u!ti `ou6es!p ieu ei!q!s!^ ueq g euioo
•e^!186
euo ejeuJeiie oue!ssod `oiueued `iio^ zc eoJ!o !p
enu!iuoo euo!sue} eun ejeueiio !p pJeueuJed !o `ei ieu euo!sue} e}Ìese t3isenb eieue)io pe oiu`ei!osn!j
-eiie^!i e eiezz!i!qe}s e}io^ eun `euo!sue} eiseno `(c.6!i !pe^) ®iuoJiJoo/ouo!su®i ejo}!`je^uoo eujoo
•X888.Ni enp eJesn !p ouj
NdN Jo}s!sueJi un pe eieuo!zejedo un opuezz!i!`n
-e!pe^ejd es i®due oL iio^ 7Z eJnddo `X888.NI •euo!znios esje^!p eun ejei}ope e}
oios un oiLieiesn es `i®due 9 )io^ 7z eJe6oJe -ueiue!jesseoeu oiueJ^op `os!oejd isoo ieuez opo!p
!p opei6 u! et!osn{p ejoit3ujJo}seJi un !p o!iepuoo un e}s!se uou euo!od eu `iio^ o e e}!osn{p euo!suei
-es ie o]e6eiioo ?Jpue eiio ` Lsu eJo}ezz!JppeJ eiuod
ei eJeiJod e oiuiuei!osn!j `!iuesejd oueiins!j ejoo
iep eioie}ueuj!ie o}senb !p euo!z!josep ei oiue!z!ui -ue euo ]io^ §o`o !i6enb euoue e}ueue}eiduoo ejei
-inuue ep opou u! `iio^ 9z` L !p e}ueue}iese `e^!ie6
Oolt]J.J.]l] VW]HOS -eu euo!suei eun ou!sst3o!idde es `eiueiLie!^^o
•110^ 90`0 !P Ou
-!u!ui un pe ou!} eiepueos Ì3 oiueJ!Osn!J `1|0^ Z` L !P
•ejoie}ueuj!ie oisenb !p oo!Ji}eie eiu e^!ie6eu euo!suei eun uoo zt] !p ¥i!uJeJise.i opuÌ3i
-euos oJeiu!.i !^Je^!Josep e eiEssed eJo oue!ssod -ueiu!ie `iio^ 9z` i e o`ios eJepueos e oue^!osn!j uou
`?oi ezue]od !p eJoiezz!i!qeis o}ej6eiu!.iiep oiioj}uoo zt] oJieuo!zue`od i! esseu e opuei!noj!oouoo `eiuep
-eoeid euo!z!puoo eiieu ejiueu `eieJeiou eiuoo
!p eued ei euo!zuni eiuoo oie6e!ds !^je^e odoci
•}io^ 8z !p ou!sSBu un Pe ||0^ LO`0 !P )|0^ §O`8Z = Z`L -99`6Z
ouLi!u!u un Ì3p `euo!sue} !p ejoie^ !se!sienb ei!osn )10^90`0 = Z`L-§Z`L
u! eJeueuo oueJ}od `(c.6!} !pe^) 9t] oJieiuo!zuei )|0^ §Z`OL = Z`l -§P`9L
-od i! oiiie{iie ouLiej}se un ep opue}om `Q!OJed oC
:oiueije}}o `ezuep
-eoejd u! out3^eueuo euo iio^ 99`6Z -9Z` L -9P`9 [
•ezueis!seJ eiu!sseu
!p euo!sue} !p !Joie^ !e eiopueeJ)}os `)io^ z` L !P es
ens ei ied oieionJ zu oJieuo!zueiod i! uoo eu `z.6!} -seiins!j e^!i86au euo!sueì e]senb gs `oiueued
u! ei}opojd!j euo!z!puoo esseis ei oiueJJeuo eo!o •e}!osn !p euo!sue} !p eioie^ ie
`Ì3^!i!sod euo!sue} eui!sseu ei e}ueseid ?jeiin§!j
eut3J»os ?JJe^ `e)ueuiE30!}euo}ne `eiio `(z'6!} !p6^) e^
70i o}eJ6e}u!tiiep u eieu!iuJei ins `e]ueJjoo eunoie -!ie6eu euo!suei eun pe eJe6eiioo oujej^op ei `es
zt]-ct] ezueis!sej eiieu opueiJoos uou `!pu!nb `ejinp -seu e zg oi)euo!zue}od iep ?}!iuei)seti eie6eiioo
-uoo uou Jois!sueJ] i! `e^!ie6eu euo!sue} eui!u!u ei
eiio!zue `iio^ [`o -8`o -9`o -L !p !uo!suei euoue
eiueseJd ?Jes ct]j. !p eJo}!}ieuJ].iins opueno oz
ejeueiìo jed eo!o `iio^ 9z` L t3 ouos eJepueos Jec]
• Lza Jeuez opo!p i! osJe^ oiei!noi!oouoo o}
•iuuo oZZ !p eJou!ui eJesse
-}n] zt] oJ]euo!zueiod i! uoo `z.6!} u! euopoJd!J euo!z
-!puoo Ì2sseis ei isoo oiuejjei}o :poi oieJ6eiu!tiiep !eiu ?j^op uou Lt] ezue}s!seJ eiiep eJoie^ i! :VJ.ON
•)|o^ §Z` L e eJo!Jeiu! !euJ ?Je)ins!J uou ejo}t3zzu!q
u eieu!iuJei ins euo!suei eiiep ejoie^ i! ?iosseqqe -Ì3is oisenb !p ei!osnf iiep eJe^eieJq oueJ}Od euo eu
`zt]-ct] ezueis!seJ eiieu ?JeJioos euo oiu®iioo eJo!6
-o!sue} eLLi!u!u ei `zÌ] oJieuo!zue}od i! eiueue)eid
•6eu ei !pu!nb `e]ueuJo!66eu ?JJnpuoo `NdN un oP
-ujoo opuei!noJ!oouoo eiioue `oieiou eieJ^e euJoo
-uesse `jo]s!sut3ji i! `e^!ie6eu euo!suei eui!sseu ei ''10^ 81 !e
e}ueseid ?iì3s et]i. !p ejoi!})eu],iins opueno o L
eJo!iedns e)ezz!i!qe)s euo!sue) eun ei!osn,iins eie^ei
-eJd !eu oueJiod uou `}io^ 8 L !p ©uo!su©} eun oiueJ
:en6es oiuenb -eiio!idde oiej6e}u!f iiep osseJ6u!,iins es `!Pu!no
?Jeuo!]!Je^ !S `7oi oieJ6e}u!.iiep u ou!pe!d i! eJoiiei •ei!osn ens eiiep eie^eieJd oiueijo^
-ioo ons i! uoo ?Je}oi!d eienb i! `cHi Jois!sueJi iep
eiio e}ezz!i!qeis euo!suei eiie eio!iodns e]duos
eio}!»eu]éi o)86eiioo Ì3}ins!J ei!osn eie} Ì3 ?iio!od
•olu!sseuj un Pe ouLl!u eJeiins!J ?J^op `xse8.Ni o)E3J6e`u! oisenb !p os
-sei6u!Éiins eiì3o!idde ep euo!Sue} ei `e}ueuJe!Mo
•!u un ep eie!je^ ouejiod eiio e^!ie6ou euo!suei
eun oiueJieiio g ei!osn.p eieu!ujei ins `ezuen6es
-uoo !p `e e^!}!sod euo!suei eun ?ieJiue eieuo!zeJ )10^ 99`6Z = 9Z`L X (L + OZZ : 000.9)
-edo[iiep aiuauo^u! ossei6u!tiieu `ojìie,iie oiuej]se :!P elez
un ep gti oJ}euo!zueiod iep ejosino i! opueiont] -z!i!qeis euo!sue} eun uoo oueje^oii!j !o e}!osn u!
•esseu e oie6eiioo eoe^u! e}ins!j eiì3uo!zejedo `LLii|O 000.9 ?0!0 `eo!iLJuo ezueis!seJ t3iu!sseiu t3ns
osseis oiiep ®iu®uo^u! uou ou!pe!d oisoddo.i ei Jed zt] oJ}euo!zue}od i! oueJe}oni `eoe^u! `es
11 secondo ponte raddrizzatore RS2 servirà per Ogniqualvolta spegneremo l'alimentatore verrà
raddrizzare una tensione di 9 volt 0,5 amper, che a mancare la tensione negativa usata per pilotare
preleveremo sempre da Tl e che utilizzeremo per il transistor TR3, molto prima della tensione che ali-
ricavare quella tensione negativa, necessaria per menta l'integrato lc4, a causa dell'elevata capaci-
alimentare i piedini 4 dei due operazionali lc2-lc3. tà dei due condensatori elettrolitici C1-C2.
Tramite l'integrato lc1, dalla forma e dalle dimen- ln queste condizioni, Ia tehsione in usóita fornita
sioni di un piccolo transistor, questa tensione ne- da IC4 tend'erebbe a salire, ànzichè a scendere,
gativa verrà stabilizzata sui 2,5 volt. quindi potrebbe risultare alquanto pericolosa per le
apparecchiature collegate all'alimentatore.
Tale tensione negativa verrà applicata sul piedi- 1 due transistor TFÌ1-TFì2 vengono utilizzati in
no 3 non invertente dell'operazionale lc2 che, uti- questo alimentatore pér scaricare velocemente i
lizzato come "buffer", ci servirà per alimentare in due condensatori elettrolitici C1 -C2, cosicchè, ogni-
corrente i commutatori digitali siglati S1-S2-S3 e la qualvolta spegneremo l'alimèntatore, sulle bocco-
Base del transistor TFÌ3. le d'uscita non risulterà più presente alcuna ten-
Avendo esposto la funzione svolta dall'operazio- sione.
• Infatti, spegnendo l'alimentatore, il diodo zener
nale lc3 e dal transistor TFì3, passeremo ora a spie-
garvi perchè sull'ingresso sono presenti altri due Dzl toglierà immediatamente dalla Base del tran-
transistor (vedi TFÌ1 -TFì2), che, a prima vista, non sistor TFìl la tensione negativa di 9 volt.
si comprende quale funzione possano svolgere in Venendo a mancare sulla Bas`e di questo transi-
tale alimentatore. stor NPN tale tensione negativa, TF]1 si porterà in

88
68
ep !pe^) !ieu.!q !jo}e}nuuioo !}senb !p !ieu!iuie) !ns
oisod oue!qqe euo `% L[iiep eJo!66t3u uou ezut3jei
-|o| Ì3un uoo e o|euo!ze|es ejo|Ì3^ !p ezue}s!sej e|
i3}!osn !p !uo!sue) eiiep !Joit3^ ! eieuuBj6oid
Jed oueJezz!i!}n euo `8S-zS-LS !iei6!s !iei!6!p !Joie]
-niuiuoo eji !e eJessed ouejiod `oiund oisenb v
•euo!suei eunoie e}ues
-eid r)!d ?ieiins!i uou ejo}Ì3iueiu!ie.iiep ei!osn,iins
o]ueiJed `7oi !p oiioJiuoo !p t] ou!pe!d'ins eiueseid
e]ooue esseiins!J e^!i!sod euo!§ue} !se!sienb `(eu
-o!znpuoo u! ? zt]i opuenb) essBu e eJe}!noi!ooi
-Joo e ?JepeMOJd `poi o}eJ6e}u!tiiep H eieu!uJe} i!
Pe zqi. !p eJoi}eiioo [! t3J) o}EO!idde ZSc] oPo!P ii
-!O!]!|oJue|e !Jo}esuepuoo enp ! BSseul osJe^ e|ueu
€ooi9^ aieo!ieos e gjepe^^ojd eiio `zt]j. oiei6!s
dNd ezueiod !P Jois!sueJ} i! euoue eJJnpuoo e gje!z
-!u! e}ueuieo!ieuoine `euo!znpuoo u! !sopueiJoc]
'ZO-LO !0!)!1
-oJueie !Joiesuepuoo enp !ep !deo !e eiuesejd e^!i!s
-od euo!suei Ì3iiì3p oiezz!jeiod ?iiojed `euo!znpuoo
Fìl5 a B30), ci permetteranno di ottenere tutte le Come saprete, per ogni numero che apparirà sul-
tensioni che imposteremo ruotando questi tre com- la finestra frontale, questi commutatori binari cor-
mutatori. tocircuiteranno verso il terminale C uno o più dei
quattro terminali indicati 1-2-4-8, come riportato nel-
la Tabella n.1.
TABELLA 1
Come potrete notare, il numero che appare sul-
la finestra di questi commutatori è in pratica la som-
ma del numero che appare sui loro terminali.
Infatti, quando sulla finestra apparirà il numero
nessun piedino 6, verranno cortocircuitati verso il terminale C i pie-
piedino 1 dini 4 + 2 = 6.
pledino 2 Quando apparirà il numero 7, verranno cortocir-
piedini 1-2 cuitati verso C i piedini 4 + 2 + 1 = 7.
piedino 4 Quando apparirà il numero 2, verrà cortocircui-
piedini 4-1 tato verso C il solo terminale 2.
piedini 4-2 lmpostando il numero 2 delle unità (vedi S2), col-
piedini 4-2-1 legheremo verso i 2,5 volt negativi forniti dall'o-
piedino s perazionale lc2 le sole resistenze R21-R22, che,
piedini 8-1 poste in serie, ci permetteranno di ottenere quel-

90
L6
•ezueis!seJ ei e}}n} e Coi-Zoi !)t3J6e}U! •XSCC.Wi enp Jed eieJo} ?!6 o}ueujeppeiuì3j !p eiiei
!i6 jed !iooooz enp ! opuejesu! o!66eiuou i! eje!z
-e,un pe Jedue 9 !p t3iu!sseu e}uejjoo eun ei!osn
-!u! e]ei]od `o}edue}s oiiep ossessod u! e}io^ eun u! eje6oie pe oeuop! eJo}eiuJo}SeJi un `XSCC.Ni
•lio^ 9`L t3 eJo!Jeiu! euo!suei oios un eieJe^oJi eJoit3}ueiu!ie oisenb !P }!M ieN
Ì3un eje^eiejd jed !iì3i!6!p !jo}e}niuiuoo eji- ! ouuej
-iods!peid !s opuenb o}ueiueuo!zuni !p ?i!i!qe}su! ei N 8€€.Wl ]na 0 oNn
-iep !sJe}se}!ueu ouuej}od `e^!ie6eu t3}!osn.p Bioo
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'e|!osn,p euo!sue| t3||ep eJo|e^ |! ejeo!}!p
ezueu!o!^ u! eisod `esseu !p eis!d eiie [oi !p o^!i!s
-od eieu!iuJei i! euoue pe coi !p c ou!pe!d i! BieJed -ou jed !ioiBinuuoo eji !ns oue*!6e `oseooe eioiei
-es e}s!d eun uoo esse6eiioo uou `o}edue}s o}!noi!o -ueu!ie pe `opuenb `euo!suei !p !uo!ze!Jt3^ euosnJq
oisenb ejezz!ieeJoine.iieu ounoienb es `oiueued eiiep eJe^e !p ouoos!pedu! `7Lt]-8Lu Ì2 oieiieJed u!
•!uo!zeii!osooim !i!q!ssod e „eidd!j„ i! oiu!u!u
!}sod 6o-8o !Joit3suepuoo ! pe 7Sa-8SC] !PO!P i
•o}!n6es u! oueJeu6e!ds !^ euJoo `ein}t3ie) ei
ie ejjnp!j ep eiei opou u! eisods!pejd e}s!d uoo `!i
-ezz!iie}eu !joi uoo e!ooei e!ddop un ? oiie6oid ois Jed ?J!AJes !o e LE e e!jes u! o}sod p Lt] jeiLiu!i} ii
-enb jed eiezz!i!}n ep £9o i 'xi o)eduE3}s oi!noj!o ii •%L.iie !Jed e)}n) Jed eiBiins!j ?i^op
`oue!ddes euioo `euo `ezueìs!sej eiiep ezuejeiioi ei
-ie e}Ì36ei g euo!s!oeJd euJ!sseuJ ei `eiueuJe!Mo
VollvEd ]NOIZVzzllv]U '110^
6`o e ou!i L`o ep opueued `!ieui!oop !Joie^ ! !un}
e (6 e o ep) ?i!un ei eiioue `(c-L-o) iio^ !p ®u!o®p
•(7L .6!i !Pe^) oi!noJ!oouoo un eieJeiioo^ojd
eiie ej}io ejeue)}o ouei}od !ioie)niuuoo ej} uoo
`eìueiuesje^!p `®iueios! eo!u un eueie.iiep oiie} •eJoieiueiu!ief iiep Ì3}
-eu i! pe odJoo oioi i! eJi eJJodieiu! !p eJeo!iueui!p e} •!osn.iiep eje^eiejd oueJiod eiio eit3zz!i!qt3}s euo!s
-ei^op uou `oiueujeppeJi}eJ !p eueig,iins XSC8.NI -uei ei pje}ins!j eio!66eu `ezueis!sej e]senb !p oo!u
z eiio L e!s e]ejess!i opuenb eiio oue!d!o!iue !^ -uo eJoie^ i! eJJnp!i !s n!d `o}!niu! e}eJ^e eiuoo
•£.6!i !p oo!jueie euieuos oiieu ei!q!s!^ euioo ueM 9 •iio^ 9 !p eìezz!i!qeis euo!suei eun e}!osn u! ei
uiuo L`o ep oi!i e ezue}s!sej enp n ei!osn.iins e!j •eueuo Jed o!Jesseoeu oo!uJuo eJoie^ oiiese.iienb
•9s u! eje6eiioo e u-] !it3u!uJe} enp ! !sse pe oieiieJ eJe^eo!J !p gJ!iuesuoo !o `ozt]-6Lt] ezueis!seJ enp
-ed u! ejjod ?Jeu6os!q `x88c.Ni enp opuezz!i!}n
eiie oieiieJed u! e}sod czi] ezueis!seJ Bi `eo!ieJd ui
•J®duv oZ ep
•p eieu!uJe) ins e}eooiioo €zH ezueis!seJ ei `ei
9 " ieu oi!Jesu! oiienb guoJed ` Lst] eJo}ezz!jppei
eiuod i! o}!noj!o ieu eJ!n}!}sos o!Jesseoeu ?Jes uoN -ueiue^!sseoons `e L eieu!iuJeì ins e}Sod ozt]-6Lt]
•!u!sseu Jedue oL eJÌ36oJe ezue]s!seJ ei zoi osJe^ oueJeii6eiioo `(zs !pe^) ?i
Pe oeuop! CL.ogzN]. oiiepoiu i! eo!o `ejoieLuioi§ej}
-!un eiiep ejdues `9 oieiunu i! eoe^u! opueisodui
•||o^ Z !P e|ezz!|!qì3|S euo!sue} eun e|
osJe^!p un eJezz!i!in pe xsCc.Ni onp eJ!Jesu! ?J^
op `euc6n u! eiueJJoo ei ®Je!ddoppeJ esseio^ !iio -!osn u! eie^e jed o!Jesseoeu oo!iuiio ejoie^ oiiese.i
Z§Z))U 8€€Wl
HT"
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ep ois!^ e i.8o.ii. oie]6 +
•®iu! oio§ ii .£8Z.08 JOIS
-!suei) i®p ® z§z.]]t] o)
"6a)u!Éiiep `Xse8.fll 0)
-ei6o)u!éii®p ouos ep a)s 18011
•!^ !uo!ss®uuoo 9.6!]
.?j
Quando passerete al montaggio dei diodi, dovrete
fare molta attenzione a non confondere i comuni
diodi al silicio con i diodi zener ed anche a non jn-
serirli in senso opposto al richiesto.
Vi suggeriamo di montare dapprima i diodi al si-
lìcio DS1-DS2-DS3-DS4 che hanno un corpò in ve-
tro leggermente più piccolo dei diodi zener, non
senza aver prima verificato che sul loro corpo sia
presente una sola fascia in colore oppure quattro
fasce di diverso colore.
Se sul loro corpo sarà presente una sola fascia,
questa risulterà di colore nero, pertanto, la dovre-
te orientare come abbiamo illustrato nello schema
pratico di fig.9.
Se, invece, sul loro corpo saranno presenti quat-
tro fasce di diverso colore, queste saranno gialla
- marrone - verde - nera, corrispondenti rispetti-
vamente (come nel codice delle resistenze) ai nu-
meri 4il-5-8: si tratterà pertanto di un diodo
lN.4158.

ln quest'ultimo caso, dovrete prendere come fa-


scia di riferimento quella di colore giallo, che do-
vrete rivolgere verso il punto dello schema pratico
in cui è presente una riga nera.
Per quanto riguarda il diodo zener Dzl da 9,1
volt, sul suo corpo potrete trovare la scritta ZPD
9Vl oppure 83C 9Vl e per questo dovrete rivolge-
re la fascia di colore nero verso il condensatore elet-
trolitico C2.
Per quanto riguarda, invece, il diodo zener DZ2
da 33 volt, sul suo corpo troverete la scritta ZPD33,
oppure ZTK33A, e per questo lo dovrete inserire

92
86
'ele^ele !1
-uaiioo aiins euo!sue) !p einpeo ai `a)uaua)uan6as
•uoo `e eo!iuuo ezu®is!s®] ei ®i]np!i i®d oiiauig!p i!
euieiuaLLine ep !soo `.LULu 9` L ep !)e!OO®i)u! !i!) enp
o)esn oLue!qqe e)!osn !p ®iooooq ei eiezz!ieoi ied
r-,9Il
n n u tl J J
•9L.6!i !P o 7L.6!i !p !}edueis !i!noi!o !ns aieuod
-!i aii®nb e eiapuods!iioo oiiei ouuejipue `!i!i !®p ?]!iueiis® eiie !iueseid nt]] eie]}ei
ei .N88€.yvi enp o oun eJe6eiioo J®d ?i!Nas `osseq u! e)eooiioo !iod g e eia!))osiou
ei .zSu eiuod ie ou!o!^ e}§od eJia!iiesJou eiins }io^ 6 86oJe auo oiienb eJiueu ` Lst]
®iuod ins oieo!idde pipuB `iio^ zz eoii!o e6oia oiio L]. !p o!iepuooes oiuou!BioMe6i
•LULu 9` L oueuie !p oi)eLue!p iap eLuei !p oi!) iap aJezz!i!)n aieJ^op ` Lsg Jadue oz ep
oio)ezz!ippei aiuod i! uoo !)u®ue6aiioo ! i®d .o!66e)uou !p oo!}eJd eLu®uoS 6.6!]
Fig.10 AIle piste 1-2-4-8 dei ti.e
commutatori binari, andranno col-
legate le resistenze di precisione
inserite ne[ kit. Nella pagina se-
guente abbiamo riportato l'elenco
dei "colori" presenti sul corpo di
queste resistenze di precisione.
Tutte le loro estremità andranno
collegate a[ terminale posto vici-
no al condensatore C5, mentre il
filo che collega le piste "C' ' andrà
collegato al terminale posto vici-
no a lc2 (vedi fig.9). Per questo
collegamento si dovrà utilizzare
un cavetto schermato bifilare, la
cui calza metallica risulterà fissa-
ta solo sulla massa dello stampa-
to LX.1067.

nello stampato con la fascia nera rivolta verso il dio- Dopo questi componenti, potrete inserire nello
do al silicio DS2. stampato il ponte raddrizzatore FIS2, rispettando la
A questo punto, potrete inserire tutti i condensa- polarità dei due terminali positivo/negativo, poi tut-
tori poliestere, a proposito dei quali vorremmo ri- te le morsettiere che serviranno per bloccare i fili
cordarvi che il condensatore da 1.000 pF presenta provenienti dal ponte raddrizzatore RS1, dal secon-
stampigliata sul corpo la sigla ln, mentre quelli da dario del trasformatore di alimentazione dei 9 volt,
100.000 pF la sigla .1 e quello più grande da 1 mF dall'integrato LM.338K e quelli che andranno alle
il numero 1. due boccole d'uscita.
Ai due lati dell'integrato lc3 dovrete inserire i due Completato il montaggio, potrete inserire nei ri-
trimmer di taratura Fì7 e FÌ14, quindi i tre transistor spettivi zoccoli i due integrati, non dimenticando di
e l'integrato lc1. rivolgere il lato del loro corpo sul quale risulta pre-
L'integrato lcl appare caratterizzato dalla stes- sente la tacca di riferimento a U (NOTA: in sua so-
sa forma degli altri due minuscoli transistor, con la stituzione potreste riscontrare un piccolo o) come
sola differenza che sul suo corpo è riportata la si- evidenziato nel disegno pratico di fig.9.
gla REF.257.
Come visibile in fig,9, Ia parte rotondeggiante
COLLEGAMENTO SUI COIVIMUTATORI
del suo corpo andrà rivolta verso l'integrato lc2.
Prendete quindi uno dei due transistor BC.237 Tutte le resistenze a strato metallico con preci-
e ponetelo nella posizione indicata da TFì3, rivol- sione all'1 %, dovranno essere direttamente salda-
gendo la parte ari.otondata del suo corpo verso il te sui terminali dei commutatori digitali.
diodo zener DZ2; collocate, invece, l'altro nella po- Sulla pista 1 del commutatore Sl salderete le re-
sizione indicata TFÌ1, rivolgendo la parte arroton- sistenze Fìl5-Fìl6 e sulla pista 2 le resistenze
data del suo corpo verso i due elettrolitici C1-C2. Fìl7-Fìl8 (vedi fig.10),
11 terzo transistor TFÌ2 di dimensioni maggiori an- Sulle piste 1-2-4-8 del commutatore S2 e S3 sal-
drà inserito nello stampato, rivolgendo il lato me- derete tutte le resistenze richieste come visibile nel-
tallico presente sul suo corpo verso TFÌ1. la fig.10.

94
96
•eioiue^ eun
uoo Ì3ue|eÉ| eleppel»el eqqel}od !s `e}uelloo t3| ele)uelune jed -e}!osn u! e)ueljoo ojo| e|
ouut3iinp!i `o}s!^eid ei!iu!i i! eiiio ouueiepit3os!iins !s es `eo!iLiie} euo!ze}oid eun !p !)s!^
-^oJd ouos !iei6e}u! !i6 euo!oc] .oiJed!ss!p !od jed `!it3j6e}u! u6ep odjoo iep ejoieo i! ejì3^eiejd
!p eiienb ? euo!zuni ens ei ?uoied `!siepieos!J ]^=a O}UelLJeppeJ}}t3J !P eue|eÉ| :V|.ON
•oi!no]!oouoo un ei®]®uoo^oJd
`®iu®uiesi®^!p :®it2]op ouos !no !p eo!iseid u! eiiepuoi ei euieiu! e}e!ooei oioi eiins
®Ilod !p ®ieo!iueu!p Uou `oiiosllou e e|!Osn6p oiooooq enp ei ®i®i!i®su! opueno .eiei
-uoi) oiieuu€d i®u o)Bsseou! ?ipue !ieu!q !io)e}nLULuoo !)senb !p oiieiioooiq ii z L.6!]
'110^ !P !leu!O
-®p ! t!o!pu! Bjl|sop !p oJeulnu |! auo
®ieicu6as e `eo!jieit}d®s Bpuods
eun e}!]®su! gipue eiis®p !p oiianb
e el)s!u!s !P !lo)e)nLuuloo anp
! ei) ai)uau `!ieie)ei apuods anp
®i eieo!idde ouueipue !ieu!q !ioi
-einuuoo eJi !ep !]ei !v L L.6!]
Poichè tutte le resistenze di precisione presen- MONTAGGIO LM.338K SULL'ALETTA
tano sul loro corpo 5 ed anche 6 fasce in colore,
Sull'aletta di raffreddamento troverete i fori per
per evitare che possiate avere qualche dubbio nel-
la loro decifrazione, vi indicheremo i colori relativi due LM.338K ed un foro centrale per il ponte rad-
a ciascuna sìgla: drizzatore di potenza FÌS1.
Se utilizzerete un solo LM.338K, potrete sceglie-
FÌ15 = Giallo Bianco Bianco Marrone -Marrone re uno dei due fori presenti e, prima di inserirvelo,
FÌ16 = Arancio Nero Mar+one Marrone -lvlarrone non dovrete dimenticare di interporre tra il suo cor-
Ftl7 = FÌosso Nero Nero lvlarrone -Marrone po ed il metallo dell'aletta, una sottile mica isolan-
R18 = FÌosso Nero Nero Marrone i Marrone te (vedi fig.14).

FÌ19 = Giallo Bianco Bianco FÌosso -Marrone Sulle due viti che utilizzerete per il fissaggio, vi
FÌ20 = Arancio Nero Marrone FÌosso - Marrone consigliamo di arrotolare un giro di nastro adesivo
FÌ21 = FÌosso Nero Nero FÌosso - Marrone (oppure di infilare un tubetto di plastica), per impe-
FÌ22 = F]osso Nero Nero FÌosso - Marrone dire che la loro superficie fileftata possa toccare l'a-
Ft23 = Ftosso Nero Nero FÌosso i Marrone letta.
Ft24 = Marrone Nero Nero FÌosso - Marrone Dal lato opposto dell'aletta, dovrete inserire il pic-
FÌ25 = Giallo Bianco Bianco Arancio - Marrone colo stampato siglato LX.10678 e, dopo aver stret-
FÌ26 = Arancio Nero Marrone Arancio - Marrone to le due viti, dovrete semplicemente saldare sulle
FÌ27 = FÌosso Nero Nero Arancio - Marrone piste dello stampato i due terminali E-R.
FÌ28 = FÌosso Nero Nero Arancio - Marrone Come visibile in fig.14, sulle tre piste E-Fl-U1, sal-
R29 = Ftosso Nero Nero Arancio - Marrone derete i fili, che poi collegherete alla morsettiera fa-
FÌ30 = Marrone Nero Nero Arancio - Marrone cendo attenzione a non invertirli.
Se vorrete utilizzare due LM.338K, li dovrete col-
NOTA: Se dopo il quinto colore a destra, cioè il locare in corrispondenza dei due fori laterali pre-
MARF]ONE, apparirà il sesto colore del COEFFl- senti sull'aletta, ponendo su quest'ultima il piccolo
CIENTE TEF]MICO, questo sarà un NERO oppure circuito stampato LX.1067/B ed aggiungendo a cia-
un MAFÌFIONE o un FìOSSO (vedi articolo dedica- scuno di essi le due resistenze a filo da 0,1 ohm
to alle resistenze apparso nella rivista n.143/144). 5 watt come abbiamo evidenziato nello schema
Saldate tutte le resistenze, potrete affiancare tra elettrico di fig.16.
loro i tre commutatori, non dimenticando di inter- Utilizzando due LM.318K, da ciascuno stampa-
to partiranno tre fìli, che dovrete congiungere alla
porre il sottile separatore plastico tra i due primi
commutatori S1-S2 ed il terzo S3. morsettiera a 6 poli come rappresentato in fig.9.
A questo punto dovrete infilare u.n filo rigido en-
tro le piste C dei tre commutatori, saldandoli poi sul-
Ie relative piazzole in rame e, con dei corti spezzo-
ni di filo rigido, dovrete collegare tra loro anche le
estremità di tutte le resistenze.
Per collegare questi tre commutatori ai terminali
capifilo presenti in prossimità del trimmer Fìl4, do-
vrete utilizzare del cavetto schermato a due capi.
La calza di schermo andrà collegata al capofilo
posto sul bordo del circuito e non ai commutatori
digitali.
La calza schermata servirà ad evitare che i due
fili posti all'interno di questo cavetto, possano cap-
tare dei disturbi spurii o dei segnali di AF, qualora
l'alimentatore venga posto molto vicino a qualche
trasmettitore di potenza.
Dei due fili disponibili all'interno di questo cavet-
to, quello che partirà dal capofilo centrale andrà col-
legato alle estremità di tutte le resistenze presenti
sul commutatore, mentre il filo che partirà dal ca-
pofilo posto più in basso, andrà collegato alle piste
C dei tre commutatori binari.
1 fili andranno fissati a questi commutatori solo
dopo che questi ultimi saranno stati innestati nel
pannello frontale del mobile.

96
£6
•eioiu®^ eun uoo e}ieie.i aieppeii]ei ®i!qe!i6!suoo e `onu!iuoo ®u!6ei e o}ueJJoo eu
•!s§eu ei eJe^eieJd Jed .e}!o§n u! oiu®iJoo ei ?jiei!u!i ®iueuieo!ieiuoine `ei!qiossB ei
-u®iioo !p oss®ooo un ied giapieos!Jjins !s as `oiueued `„eo!iuiai„ auo!zeioid eun !p
eiueiueuJe}u! o}s!^^oJd g x8€c.Ni oiei6eiu!.i eiio oue!pjioo!i !^ .eiisep e !ieq!i !is
•eu!i !ioi !ns o oji]ueo ie eioiezz!ippei eiuod i! !od opueo!iddE `eiis!u!s !p !iienb u! aiio
ei]sep !p !ioi !ou e!s aJeisauu! eieJiod oi `xsc8.wi oieJ6eiu! oios un opuesn 9 L.6!]
Hln
•]!M ieu esniou! eieie^oii
®Uo Bo!U e| UOO o|le|OS! !P !^e|BO!|Uau!P UOU `eue|e.|
-ins o]e]6eiu!Éi eiaiass!i opueno .t]-]-m aueJ u! eis!d
oiie (6.6!i !pe^) ejie!ii®siou eiiBp !ie^aiaid t]-]-n !i!i ! eJ
-e6eiioo ®i®J^op `xsCC.Ni oios un a}eJ®Sn ®S 7 L.6!]

iEi,:.,`, , `:,c.i,
Flg.16 Se intendete utilizzare due
LM.338K, in modo da aumentare la corren-
te in uscita, potrete usare sempre lo stam-
pato LX.1067/B, ma, in questo caso, dovre-
te saldare su entrambi` una resistenza da
0,1 ohm 5 watt. ln questo caso, [e due cop-
pie di fili E-FÌ-U che preleverete dalla mor-
settlera dello stampato base (vedi fig.9),
andranno collegate alle piste FÌ-E-U2 di ogni
stampato. Per i collegamenti E-U, vi con-
sigliamo di usare del lilo di rame del dia-
metro di almeno 1,6 mm. Per il collegamen-
to R potrete servirvi del filo da 0,30-0,35
mm.

REU

Fig.17 L'aletta dl raffreddamento da noi fornita, rlsulta già forata per ricevere una
coppia di LM.338K (vedi lig.15), quindi come potete vedere in questa foto, i due inte-
grati andranno f!ssati ai suol lati, mentre al centro andrà applicato il ponte raddrizza-
tore da 20 amper. Se si prelevano a regime continuo correnti superiori a 8-9 amper,
conviene raffreddare I'aletta con una ventola assiale.

98
66
•o!i!o!iuop e euo!z!peds !p !ieisod e§
u! !iei!6!p !Joit3}nuiuoo eJi !ns oJeiunu i! e]E}sods
-eds ei esniou! ouos uou !ieo!pu!eJdos !zzeJd !eN •iio^ 9Z eiueLueiit2se eJe66ei e ou!i p[t]
ieuiu!ii oios i! eJeoooi!J eiseJ^op `iio^ 9z !p eJou
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-ieu ei!q!s!^ euuoo `o}t!iej6!jes e oit2Joi £9oLVN oiiou •eise!iio!j eiienb t3 oiieds
-ued un pe eueie.i Jst oieuo6es e oiBJoi d/9eo LVN -!J ®io!66eu eiueuje66ei euo!suei eun go!o `iio^
ejo!je}sod oiieuued uoo o£z.zLNN ei!qouJ un €`§-Z`9 eJe66ei Ì3p opou u! £u JaLuui!i) i! e}t3)om
`iio^ 9 !p ®iou!u ejeiins!j esse^op euo!sue} ei es
•iio^ p !ios euout3 eJnddo iio^ 6 eieJ
000.09.| ........................-.... Jsdue 9`o iio^ 6 ep
oun e Jedue o L iio^ zz ep oun !iepuooes enp uoo -e66ei es !Mgdnoooeid e}ej^op uou !pu!nb `iio^ 9
UÌ3M O9z ep CL.9zN]. eJoieiuJo]St3Ji un !p euo!suei eun e}eJe66ei e}ueiui!o!#!p Je}sei ins
•eJo|t3|uelLJ!|
000.48.1 ........................-.-.- Jedue 9`o iio^ 6 Bp -eÉi e}epueooe !PU!nb `e|eos OPUO| ||0^ OL `00 elEl
oun e Jedue 9 }io^ zz ep oun !Jepuooes enp uoo -jod e]ins ieisei un e}!osn !p eiooooq eiie eie6eiioo
)lBM og| ep zo.og||. eJo}elLJJo)seJ} un !od `o.9o oJeunu i! !JoieinuuJoo ei} !ns eie`sodiui
•eooie^ e eo!id
009.96 .1 .............................. Lj. eJoieuio}sei} i! -lues o}|ou gJe||ns!J euo t!ln|B]e| t3| eJen|}e#e e|eJ|
pe ei!qouJ i! isnios] "ooe `eiesej| o|Ueueppel||el -od `oi!noJ!o iep oo!Jueie o!66eiqeo i! oieieiduoo
!p eueie `eiio!iu `euo!ze}ueu!ie !p euopioo `ei!q!sni
`iio^ ozz uoeu ie eu!peduei !p o}eidiuoo eiej !p ejoi •o^!i86eu e o^!i!sod ei
•injjeiu! `eJo}eJedos o epuods uoo !Jeu!q !Jo]einu •!osn{p !uesJou enp ! pe e!ds ept3duei !p oieiduoo
-iuoo eJi `zgz.]]u.i oseJduoo `!]ej6eiu! `jois!sueji ?!6 eieJ !p eJounJJeiu!ti p!d `!i€}!6!p !io)t3inuiuoo ej)
`Jedue oz t2P ei!osn.p eiooooq `eJe!uesJou `iois!s
!ep oddnJ6 i! eie}uoj} oiienb ns e oiueueppeiiieJ !p
-uei} `iedue oz ep eJoiBzz!JppeJ e}uod un `X886.NI Ì3ueie.i eJess!i eieJ}od ou!}in.isenb !p eJo!je}sod oi
oiej6e}u! L `!iedLLie}S !)!noJ!0 ?o!0 `490L.X| 1!¥ |ep -|euued |ns `e|!qouj |ep oule|u!,||e euo!Ze}ueuJ!|ef p
euo!zezz!iì3oj ei jed !jesseoeu !]ueuoduoo ! !iini eio]euioisej} i! pe o}edueis o}!noJ!o i! o}e}uoN
]Nolzvzzllv]u la oLsoo Vt]nLvt]VL
•iiuissì3u %L-g`o un !p `!iei!6!p •o!66ess!i !p !i!^ enp eiie
!jo]e}nuujoo !ns o}t3isodu! eJoie^ ie oueds!J `eJep e!zÌ3i6 `ei]eiì3tiiep oiieieu i! oi}eds!J !ieios! aiu®u
-ueos Qnd euo!sue) ei oo!Jt3o ouos eiio ouJe!s!oeJd -eu®]Jed oue!s eiio Jeisei un uoo eieiioJiuoo `eseq
•ieisei oiiso^ iep euo!s!oejd eiie e}eu oìeduì3is oiie !}eJ6eiu! enp ! eJe6eiioo !p eu!Jd
-!pJoqns e ouo!s!o®id ei eiio eiueseid oiue!ooÌ3] 'Oluelu
•euo!suei !p ejoi -!qJosse oiu!sseu ie euo!sue} !p einpeo !i!inu! ejei
-e^ ouese o}senb eieJe66ei Jeise] ins eiueue}e!p -!^e epuo `!Jiau!ii!u z e eJo!Je}u! OUJ®iu! oJieiut3!p
-euILJ! `1|0^ P`Z -L`9 -8`oi -9`g L !ns eJ®Puoos e e} un oue!qqe uou euo `eo!iseid u! !ieios! euei u! !i!q
-eJe^ojd es !ueiu! pe o]eiei e!6 ?je}ins!i eJo}eiueu -!sseii !i!} !ep eJesn !p oue!i6!suoo !^ `!iueJJoo !uo}
-!ie ojiso^ i! `euo!zejedo Ì3u!iin{isenb t3ieieiduoo ouueJeijoos !no u! !ued ei uoo !}ueuì26eiioo ! Jec]
•iio^ 8z eiueiueuese eJe66ei e ou!i pLti ieuiui!ii 'ellel
oios i! ®ieoooi!i `ezueJe#!p eiooo!d eun eie}ou es -e,iiep Ì3o!iieieu euì2d ens ei oJeios! ezuos ` Lst]
•iio^ 8z eiueueì)t3se ?ie66ei ie}se) ejo}ezz!jppei e]uod i! opep un pe ei!^ t3un uoo ejes
-s!i eiej^op o}ueiueppeJ]}eJ !p eueie,iiep oJ}ueo iv
i! es e}eiioJÌuoo e o.8z eJoie^ iep ezuepuods!JJoo
RELÈ STATICO DA 220 VOLT - 2KW nendo cos`i tensione alla lampada o ad altro circui-
to a 220 volt applicato sui morsetti di uscita.
Sig. Marzocchi Giancarlo - FÌoma Non appena il fotodjodo non risulterà più attra-
versato da una tensione, il fototriac si disecciterà,
provocando lo spegnimento della lampada o dj al-
Fino a non molto tempo fa, quando si presenta- tro circuito collegato all'anodo A2 di TRC1.
va la necessità di dover accoppiare circuiti aventi La resistenza Fì4 ed il condensatore C1, collegati
differenti livelli di tensione o corrente, si doveva for- tra A2 e A1, hanno il compito di rifasare un even-
zatamente ricorrere ai tradizionali relè e teleruttori. tuale carico induttivo costituito da motori elettrici o
Oggi, con l'introduzione dei moderni fotoaccop- solenoidi di elettrovalvole.
piatori è possibile risolvere con estrema facilità ogni
problema di interfacciamento tra circuiti logjci o ana-
logici a basse tensioni e circuiti ad alte tensioni: il
tutto con costi ridotti, minimo ingombro e massima
affidabilità.
11 circujto che voglio presentarvi, è appunto quello
di un interruttore elettronico di potenza che, in so-
stituzione di un relè, utilizza un fotoaccoppiatore ed
un Triac.
PROGETTI
11 fotoaccoppiatore, un MOC.3040 indicato nello
schema elettrico con la sigla FCD1, è il componente
che esplica la maggior parte delle funzioni neces-
sarie per il funzionamento del circuito, perchè al suo
interno sono presenti: Fìiassumendo, per comandare l'accensione e lo
spegnimento di un carico anche di 1 Kilowatt a 220
1 ° Un fotodiodo emittente ad infrarossó collega- volt, saranno sufficienti soli 20 milliamper, cioè
to con l'anodo al piedino 1 e con il catodo al piedi- quelli richiesti per eccitare il fotodiodo e, poichè il
no2. fotoaccoppiatore è ad alto isolamento, non ci sa-
2° Un piccolo fototriac collegato con I'anodo Al rà mai il pericolo che la tensione dei 220 volt possa
al piedino 4 e con l'anodo A2 al piedino 6. raggiungere il circuito d'ingresso.
3° Un circuito di "Zero crossing" che mantie- 11 valore della resistenza Fìl che alimenterà il fo-
ne sotto controllo il Gate del fototriac per sincroniz- todiodo, andrà scelto in rapporto alla tensione ap-
zare il suo innesco con il passaggio dallo "0" del- plicata sui piedini d'ingresso 1-2.
la tensione alternata. Per calcolare il valore di questa resistenza, si po-
Questo particolare permette al fototriac interno, trà utilizzare la seguente formula:
qujndi ai circuiti che dovrà comandare, di eccitarsi
solo quando la semionda della tensione di rete pas- Rl in ohm = (volt -1,3) : 0,02
serà sugli 0 volt, impedendo cosÌ che il Triac ester-
no si surriscaldi o generi dei radiodisturbi in fase Quindi, se a questo fotoaccoppiatore verrà appli-
di commutazione. cato un impulso fornito da un integrato TTL, cioè
Poichè il fototriac del MOC.3040 non è in grado di 5 volt picco-picco, il valore di Rl dovrà risultare di:
di sopportare correnti elevate come quelle richie-
ste da lampadine, motori elettrici, ecc., lo utilizzo (5 -1,3) : 0,02 = 185 ohm
come pilota per innescare un secondo Triac di po-
tenza esterno, contraddistinto nello schema dalla Poichè in commercio non esistono resistenze del
sigla TRC1. valore di 185 ohm, potrete utilizzare una resisten-
11 funzionamento di questo piccolo circuito è al- za dal valore standard di 180 ohm.
quanto semplice: non appena il fotodiodo interno
ad FCDl viene attraversato da una corrente di cir- Se sul fotoaccoppiatore verrà applicato un impul-
ca 20 milliamper, il circuito di "Zero crossing" ec- so di 12 volt, il valore di Fìl dovrà risultare di:
cita il fototriac al primo passaggio dallo "0" della
tensione di rete, cos`i facendo, viene chiuso il cir- (12 -1,3) : 0,02 = 535 ohm
cuito tra il piedino 6 ed il piedino 4.
Poichè il piedino 6 (anodo 2) dj FCDl è collega- Poichè in commercio non esistono resistenze del
to tramite Fì2 ad una fase della tensione di rete ed valore di 535 ohm, anche in questo caso si potrà
il piedino 4 (anodo 1 ) è collegato direttamente al ga- utilizzare il valore standard più prossimo che è di
te di TFìC1, questo si ecciterà immediatamente, for- 560 ohm.

100
0,OC00"
Jedue oL ai!q!sni
eJIol'nJJelu!
0,0€ OON =
•V OL-9 )io^ 009 0e!JL =
110^ Oc9 ±d OOO.OL
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Ovltll 0lso' !P®^
9 ZV LV
lLN]Nodwoo 00N]l]
•®ieuo!zepai eiou eun !p `o!jes
-saoau ? e^op `oiopueieiduoo `a)ueuo!zuni
eie}ins!i qnd a`uaiueo!ioe} o]!noi!o i! es oi
•os oulB!||ol]uoo `B1]sou eued Ba .eJo|nv{|
-|Op ?io|les 8||8 oule!p!||B !0 o|Uelueuo!Zun|
oioi i! ied ipu!nb `!ueiios !isanb „®]e^oid„
OUB!Ssod UOU ||B|l®|BU !OP e|!|!q!ladal ®
odu®i ip !^iiou i^^o iad .i}uBssaieiu! pe !p!i
-e^ p!d i i)sanb eJ) opuo!i6aos `eiueLLJBue!p
-iionb ouiB!^ui io !Joii®i !J]Sou i ®uo !uJauos
!i6®p !unoie ouB!iueseJd eo!Jq" Bis®nb ui
FOTOCOMANDO A BAFÌFÌIEFÌA Dl [NFFÌAFtossI vello logico 1, perchè, tramite DS1, verrà tolto il
"cortocircuito" verso massa, pertanto sui piedini
Sig Siclari Antonio - Firenze d'ingresso del Nand lc/A si otterrà un livello logi-
cO1.
Poichè il Nand lc1/A viene utilizzato per pilotare
Sono un appassionato sia di elettronica che di fo- il Flip/Flop set-reset costituito dai due Nand lc1/C
tografia e dal momento che questi miei due hobby -lc1/D, si verificherà quanto segue.
sono strettamente collegati tra loro, spesso utiliz- Quando il fascio a raggi infrarossi non sarà in-
zo degli schemi elettrici pubblicati dalla vostra Fìi- terrotto, sull'uscita del Flip-Flop (piedino 11 di
vista per realizzare dei circuiti per uso personale. IC1/D) risulterà presente un livello logico 1.
L'articolo del trasmettitore e ricevitore a raggi in- Quando il fascio a raggi infrarossi verrà interrot-
frarossi presentato sul N.130/131 di Nuova Elettro- to, sull'uscita di tale Flip-Flop risulterà presente un
nica (LX.924/925), mi ha suggerito l'jdea per un pro- livello logico 0.
getto che ho realizzato e che si è poi rivelato per- Collegando all'uscita di tale Flip-Flop la Base di
fetto sotto tutti i punti di vista. un transistor PNP (vedi TFÌ1), questo si porterà in
Per questo motivo ho deciso di spedirvene lo conduzione soltanto quando sulla sua uscita risul-
schema elettrico, pensando che possa attirare l'at- terà presente un livello logico 0.
tenzione dei molti lettori della vostra rivista che, co- Pertanto, l'SCR che viene pilotato da questo tran-
me me, sono anche appassionati di fotografia. sistor, si ecciterà ogniqualvolta verrà interrotto il fa-
Si tratta di un circuito che comanda lo scatto in scio del raggio ad infrarossi.
una qualsiasi macchina fotografica motorizzata o 11 NAND IC1/B collegato come inverter a trigger
di un flash, nello stesso istante nel quale un ogget- di Shmitt sul piedino 12 di lc1/C, serve per "reset-
to, una persona o un animale attraversano il fascio tare" il Flip-Flop, cioè per riportarlo dopo ognj ``fo-
di raggi infrarossi trasmessi dall' LX.924 e ricevuti to" nella condizione di essere pronto per le succes-
dall' LX.925, opportunamente posizionati. sive.
Chi si interessa di fotografia naturalistica potrà Se non avessi aggiunto lc1/B dopo la prima in-
posizionare il trasmettitore LX.924 ed il ricevitore terruzione del fascio di infrarossi, l'uscita del Flip-
LX.925 in un punto in cui il passaggio di un anima- Flop sarebbe rimasta sempre a livello logico 0.
le o di un volatìle interrompa il fascio dei raggi in-
frarossi, facendo cosÌ scattare la macchina fotogra- 11 tempo di "reset" potrà essere modificato agen-
fica puntata verso di lui. do sui due valori di F`2-C2.
Per fotografare un volatile, si potrà sistemare il Con i valori riportati, Ìl circuito si resetta dopo 1
fotocomando vicino al suo nido, o nel punto in cui secondo circa.
abitualmente va ad abbeverarsi o a procurarsi il
cibo.
Per fotografare una lepre, una volpe, o altri mam-
miferi, si potranno collocare i due circuiti in un punto
di passaggio, ecc.
Per realizzare questo progetto ho utilizzato en-
trambi i kit LX.924 -LX.925, alimentandoli con una
pila da 9 volt ed aggiungendo ad essi un piccolo
circuito di "comando" che ho sistemato all'interno
del ricevitore LX.925.
Questo circuito di "comando" visibile in figura,
è composto da un integrato CD.4093 e da un dio- NOTE FÌEDAZIONALl
do SCFl.
Quando il fascio di infrarossi emesso dall'LX.924
raggiungerà il ricevitore LX.925, sul suo terminale L'uscna dell'SCFÌ, come tutti i fotogrEifi sapranno,
d'uscita (vedi disegno in colore), risulterà presen- andrà collegata alla presa remote, cioè allo scatto
te un llvello logico "0" che, cortocircuitando a servoassistito presente solo su determinate mac-
massa il diodo DS1, toglierà la tensione positiva chine fotogra[fiche.
presente sull'ingresso del Nand lc1/A, quindi sui Diversamente questo circuito potrà essere utiliz-
piedini d'ingresso di questo Nand sarà presente un za[to solo per eccitare un flash.
livello logico o. Nel disegno abbiamo riportato in colore i termi-
Quando il fascio di infrarossi emesso dall'LX.924 nali d'uscita del kit LX.925, in modo da rendere più
verrà interrotto dal passaggio di un "corpo'', sul comprensibile dove andranno collegati i tre termi-
terminale d'uscita dell'LX.925 sarà presente un li- nali d'ingresso del progetto costruito dal Sig. Siclari.

102
COL
•oiie6 un !p einpeo ei o eiit!uei •!ieiu!uB !p o!66essed i! ®ieiei6oioi
eun !p o!66essed [! eie)ei6o)oi qnd !s eu aiaiiod ®iiou !p `iiseii i! oieiesn as .oiei
-e}s!s oisonb uoo .!ssoieiiu! !66ei E o!osei -ei6oio) ®iueLLieo!ieLuo}ne !soo ?iie^ a !ssoi
i! ®duoiieiu! !no u! eiueis![iiau oieiei6oiq •eiiu! !66ei e o!osei i! gieduoiioiu! `oq!o ie
B|npeo U! < [IO|S!SUEl|„ Un Ol|U®O |e ep®^ !S pieu!o!^^e !s ei!ieio^ !se!sienb un eu®dde
oioi eis®nb ui .oiueui!^ou u! !i}®66o !p oi uou `!iei !ons !e eioi!iieuiseJi i! p® ®Jioi!^®o
•oi aii®p aienue#® oi!q!ssod ? o!joieioqei ui -!i i! o)sod e ®u!6ueu i®p eiie) e o)esie^
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llN]Nodwoo OON]l]
gz6 Xl
AMPLIFICATOFÌE di POTENZA to sul partitore resistivo Fì4 -Fìg che alimenta l'in-
pilotato da OPEFIAZIONALI gresso non invertente di lc1/B e sul partitore resi-
stivo FÌ5 -FÌ11 -FÌ12 che alimenta i due ingressi non
Sig. Cipriano Domenico -Cesano Boscone (Ml) invertenti degli operazionali lc2/A ed IC2/B.
11 trimmer Fì3 andrà regolato in modo da ottene-
Vi invio lo schema elettrico di questo amplifica- re sul piedino d'uscita 1 di Icl/A una tensione mi-
tore audio di potenza da me progettato e realizza- nore di 2 volt rispetto alla tensione di alimentazio-
to, sperando possa essere pubblicato nella rubrica ne di tutto I'amplificatore.
"Progetti in Sintonia".
Poichè sul piedino non invertente 3 di lc1/A è
11 circuito da me proposto, è quello di un amplifi- presente un diodo zener da 5 volt (vedi DZ1 ), è ov-
catore audio particolarmente semplice e robusto, vio che il valore della resistenza Fìl varierà al va-
che potrà essere alimentato con tensioni continue riare della tensione di alimentazione.
non stabilizzate comprese tra i 20 ed i 35 volt. Nella tabella sottoriportata indico Ì valori consi-
Questo amplificatore potrà essere realizzato da gliati per quattro diverse tensioni di alimentazione.
chiunque desideri disporre di un valido amplifica-
tore, senza spendere cifre elevate.
Osservando lo schema elettrico, si potrà notare
che il circuito pilota è costituito da due doppi ope-
razionali tipo LS.4558 e lo stadio finale da due dar-
lington di potenza, un NPN tipo BDX.53 ed un PNP
tipo BDX.54.
L'operazionale lc1/B consentirà di modificare il
suo guadagno, ruotando da un estremo all'altro il NOTA: la resistenza Fìl deve risultare da 1/2
trimmer FÌ10. watt.
Ruotando il trimmer Fìl0 per la sua minima resi- Per la taratura, consiglio di ruotare i trimmer Fì3
-F`11 a metà corsa, di porre poi in serie al filo posi-
stenza, si otterrà un guadagno x 1, quindi lo si do-
vrà ruotare su questa posizione quando i segnali tivo di alimentazione un tester regolato sulla porta-
applicati sull'ingresso saranno caratterizzati da ta 100 milliamper, di cortocircuitare l'ingresso, per
un'ampiezza elevata (8 -10 volt picco/picco). poi fornire tensione al circuito,
Ruotando il trimmer Fìl 0 per la sua massima re- A questo punto, si ruoterà il trimmer F`11 fino a
sistenza, si otterrà un guadagno x 22, quindi lo si far assorbire all'amplificatore circa 30-35 mil-
dovrà ruotare su questa posizione quando i segna- ljamper.
li applicati sull'ingresso saranno caratterizzati da Se si alimenterà l'amplificatore con una tensio-
un'ampiezza di circa 0,5 - 1 volt picco/picco. ne di 20 volt, si dovrà ruotare il trimmer R3 fino
FÌuotandolo su posizioni intermedie, si otterran- a leggere sul suo piedino d'uscita una tensione mi-
no'diversi valori di guadagno, cosa che consentirà nore di 2 volt, cioè 18 volt, e, logicamente, se lo
di poterli adattare a qualsiasi livello di segnale ap- si alimenterà con una tensione di 35 volt, si dovrà
ruotare tale trimmer in modo da leggere sull'uscita
plicato su tale ingresso.
Una volta preamplificato, il segnale presente sul dell'operazionale una tensione di 33 volt.
Effettuata la taratura di Fì3 si controllerà nuova-
piedino di uscita 7 di lc1/B verrà applicato, tramite
i condensatori C9 e C10, ai piedini non invertenti mente se l'assorbimento a riposo è rimasto Ìnva-
degli operazionali IC2/A ed lc2/B. riato sui 30-35 mA e se si sarà modificato, si dovrà
L'operazionale lc2/A l'ho utilizzato per pilotare ritoccare il trimmer Fìl 1.
il darlington NPN tipo BDX53, che amplificherà in
potenza !e sole semionde positive, mentre l'opera-
zionale IC2/B, per pilotare il damngton PNP tipo NOTE REDAZIONALI
BDX54, che amplificherà in potenza le sole semion-
de negative. Poichè I'Autore non ha specificato la potenza che
11 trimmer Fìl 1 posto tra i due ingressi non inver- può erogare questo amplificatore, alleghiamo la se-
tenti dei due operazionali, serve per regolare la cor- guente tabella.
rente di riposo dei finali TFìl e TFÌ2.
11 segnale da applicare all'altopariante andrà pre-
levato dal punto di congiunzione delle due resisten-
ze Fìl3 -FÌ14, tramite il condensatore elettrolitico
C11.
11 quarto operazionale siglato IC1/A permette di
ottenere una tensione stabilizzata, che ho utilizza-

104
8§S, Sl Zol aJa}s®!iod ]u L
8§9, Sl Lol »eM 9 tuiio L`O
uoi6u!uep pg xag od!i dNd : Zt]L ))BM § LUL|O L`O
uoi6u!i]ep c§ xaa od!i NdN : Lt]i iieM 9/L uiio ooo.0[
i]eM [ iio^ L`9 i®u®z opo!p : Lza J®UU!JI UIUO OZZ
`io^ og .iiioie ]u ooz.P L LO J®LLIUI!J) LLIUO 000.£O
ej®is®!iod ]u L OLO lleM 7/L Uuo ooO.OL
aio)sa!iod ]u L 60 ))eM P/L LLiLio ooo.00L
oos!p e ]d ooL SO ))eM t/L LLIL|o ooZ.Z
)io^ og J»ai® ]ui Z`® £O ))eM P/|. LLIL|o ooo.0oL
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ai®)so!iod ]u L 90 lleM Ù/L iuuo 000.OL
®ie)s®!iod ]d oOO.OOL PO J®LLILLl!J) Lul|O ooO.£p
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eiais®!iod ]d oOO.OOL ZO O)S®) !Pe^
lLN]Nodwoo OON]l]
ALIMENTATOFIE §TABILIZZATO DA I AMPERE
CON REGOLAZIONE DI CORRENTE

posiz.1 = mjnimo 10mA. massimo 60 mA.


Sig. Paramithiotti F]enato -Grugliasco (TO)
posiz.2 = minimo 60 mA. massimo 125 mA.
posiz.3 = minimo 125 mA. massimo 250 mA.
Sicuramente a qualcuno di voi sarà capitato, nel posiz.4 = minimo 250 mA. massimo 5 ampe
fornire tensione ad un circuito da poco completa- massimo 1 amper
posiz-5 = minimo 0,5 A.
to, di vedere un componente fumare a causa di un massimo 1 '5 ampe
posiz.6 = minimo l A.
banale errore di montaggio.
Per evitare questo inconveniente vi è una sola so- La tensione regolata in corrente, verrà ora stabi-
Iuzione, cioè quella di collaudare il circuito utilizzan- Iizzata in tensione dal secondo integrato lc2.
do un aljmentatore che limiti automaticamente la F}uotando il potenziometro Fìg da un estremo al-
corrente in uscita. l'altro, si potrà regolare la tensione in uscita da un
11 progetto che vorrei proporre ai lettori di Nuova minimo dj 1,2 volt ad un massimo di 15 volt, in
Elettronica, tramite la rubrica "Progetti in Sintonia", quanto la tensione alternata erogata in uscita dal
è un alimentatore stabilizzato da 1,2 a 15 volt trasformatore Tl è di 16 volt 2 amper circa.
completo di un limitatore di coi.rente. 11 diodo DS1, collegato tra il terminale d'uscita di
lc2 e l'ingresso di IC1, serve per scaricare velo-
Tramite un commutatore rotativo ed un potenzio- cemente il condensatore elettrolitico C6 ogniqual-
metro, come ora spiegherò, si può determinare il volta verrà spento l'alimentatore.
valore massimo della corrente che si desidera ven- 11 diodo DS2 serve per scaricare il condensatore
ga erogata, onde evitare la distruzione del circuito elettrolitico C4, nell'eventualità in cui sui terminali
sotto controllo. d'uscita fosse presente un cortocircuito, in modo
11 vantaggio offerto da questo alimentatore è quel- da far scendere velocemente la tensione stabiliz-
lo di poter scendere anche su valori dì 10-20 mil- zata sugli 0 volt.
liamper, che consentono già di salvare quegli inte-
grati che, erroneamente, sono stati inseriti nel loro
zoccolo in senso inverso al richiesto.

ln caso di cortocircuito dovuto ad un errore o ad


un difetto, la tensione di uscita dell'alimentatore NOTE REDAZIONALl
scenderà bruscamente a 0 volt prima che si dan-
neggi qualche componente.
Poichè le resistenze R6-F17-FÌs utilizzate in que-
Se, ad esempio, avete un circuito a transistor o sto circuito non sono di valore standard, vi consi-
ad integrati e sapete che non potrà mai assorbire gliamo di usare delle resistenze da 10 ohm 1/2 e
più di 40 milljamper, potrete prefissare la massi- di collegarle in parallelo, in modo da ottenere il va-
ma corrente d'uscita sui 60 milliamper. Iore ohmico richiesto.

Se alimentando il circuito con il valore di tensio- F\6 --5ohm (2 resistenze da l0ohm)


ne richiesto, quest'ultimo non scenderà bruscamen- F\7 = 2,5 ohm (4 resistenze da 10 ohm)
te sugli 0 volt, potrete essere certl che non vi sono Fl8 -- 2,5 ohm (4 resistenze da 10 ohm)
cortocircuiti e che non è stato inserito alcun transi-
stor o integrato in senso inverso al richiesto. È consigliabile non utilizzare per questo alimen-
tatore dei trasformatori che eroghino sul seconda-
Fatta questa necessaria premessa, passo alla de- rio una tensione maggiore di 24 volt, per non ritro-
scrizione del funzionamento riferendomi allo sche- varsi in uscita del ponte raddrizzatore con una ten-
ma elettrico. sione continua maggiore di 38 volt, che potrebbe
Come potete vedere, il circuito è composto da d.iventare pericolosa per i dLie integraìi LM.317. Poi-
due integrati stabilizzatori tipo LM.317, che nello chè gli LM.317 si surriscalderanno, è assolutamen-
schema elettrico ho siglato lc1-lc2. te necessario applicare sul loro corpo un'aletta di
raffreddamento.
L'integrato lcl viene utilizzato come generato-
re di corrente costante. FÌuotando il commutato- Se applicherete su un'unica aletta i due integra-
re S2 in una della 6 posizioni previste e ruotando ti, non dimenticate di isolare il loro corpo con una
il potenziometro FÌ4, si potrà regolare la corrente mica isolante, per non porre in cortocircuito i termi-
in uscita come da tabella sotto riportata: nali d'uscita dei due .integrati.

106
Jedue §` L OuJ!Sselu •V L OLu!u!u = 9.z!sod
Jedue L ou!sseLu •V §`0 0u!u!u = 9.z!sod
-VU O§Z OLLl!U!U = P-Z!Sod
Jodue 9`0 OLLl!SseuI
'Vu O§Z oLLl!sseuJ •VU §ZL oui!u!u = €.z!sod
.VuJ 9Zl •VU 09 0LLJ!U!U = Z.Z!S0d
oui!sseui
'Vul 09 Ou!SseuJ •VU OL OLu!u!u = L.Z!sod
!uo!z!sod g aJo}t}!^op )10^ 9Z .J))®ie ]LLi
eJO''mJO'u! oiois®!iod ]d ooO.00L
iadue L`o ai!q!sn) iio^ 09 .Juaie ]ui OOZ.Z
Jedue z -}io^ 9L .oas »eM o/L LLIL|o
•u!i -iod iuiio ooZ.Z
)|0^ OZZ .u!Jd aJo)eLLiioisei) LI
•V Z .^ OOL eJo)ezz!Jppej eiuod :
Lst] iieM p/L uilio 9`Z
ZLC Wl ZOI ueM p/L Ulio 9`Z
£LC "1 Lol UeM Ù /[ UUO 9
£OO,NL 0PO!P = Z i}eM p/L UUUO OL
•u!i .iod uiiio oOO.L
£00,NL OPO!P 1
iio^ 9z .Jueie ]u ooL »eM ,/1. uJLlo O£Z
oi®is®!iod ]d ooO.OOL ))eM p/L uL|O 000. L
)10^ §Z 'J,'al® Jul OOL »eM ®/L LUU0 00L
IIN]Nodwoo OON]l]
CONVERTITORE CC/AC DA 100 WATT il trimmer Fì2 in modo da ottenere in uscita una fre-
quenza il più possibile prossima a 50 Hz.
Anche se sull'uscita di tale trasformatore otter-
Sig. Carbone Ciro - Capua (CE)
remo una tensione alternata a 220 volt ad onda
quadra, posso assicurare che ciò non comporta al-
Vi invio questo semplice schema di inverter da cun problema per l'alimentazione di lampade o di
me realizzato con pieno successo, affinchè venga normali elettrodomestici.
pubblicato nella vostra rubrica "Progetti in Sin- I quattro transistor TIP.33C andranno applicati so-
tonia". pra ad una ben dimensionata aletta di raffredda-
Un inverter, come tutti sapranno, è semplicemen- mento, non dimenticando di isolare il loro corpo dal
te un convertitore CC/AC sfruttato per trasformare suo metallo con mica o rondelle isolanti, diversa-
la tensìone continua fornita da una batteria da 12 mente si potrebbe verificare un cortocircuito.
volt, in una tensione alternata da 220 volt 50 Hz. Se l'aletta riscalderà eccessivamente, la si po-
L'idea di progettare un jnverter mi è nata quan- trà raffreddare con una ventola che funzioni a 12
do ho avuto la necessità di alimentare delle lampa- volt.
de al neon, in una località di montagna sprowista
di energia elettrica.
Questo circuito potrà risultare molto utile in un
bar o in altri locali, per poter disporre di un piccolo
generatore di energia elettrica nell'eventualità di un
black.Out.
11 circuito riportato in fig. 1 è composto da questi
tre stadi:

- Oscillatore a 50 Hz
- lnvertitore di fase
- Commutatore di potenza

Lo stadio oscillatore è composto dall'integrato


lc1, un normale e conosciuto NE.555, che viene uti-
lizzato come multivibratore astabile per ottenere
dalla sua uscita una tensione alternata ad ond.a NOTE F)EDAZIONALI
quadra ad una frequenza di 50 Hz.
Poichè il valore della frequenza viene determinato
da FÌ2-C1, per ottenere un'esatta frequenza di 50 11 circuito proposto puÒ risultare molto valido per
Hz dovremo necessariamente tarare il trimmer Fì2. alìmentare lampade, ventilatori, radio, piccoli elet-
La frequenza presente sul piedino d'uscita 3 di trodomestici, ma non serve, come molti forse pen-
Icl verrà applicata sulle Basi dei due transistor seranno, per alimentare dei computer.
TR1-TFì2. Come trasformatore Tl si potrà utilizzare un qual-
ln pratica, i[ transistor TFì2, congiunto a TFì3, ser- siasi trasformatore di alimentazione con primario da
ve a sfasare di 180x il segnale ad onda quadra da 220 volt ed un seoondario da 8 + 8 volt in grado di
applicare sulle Basi dei due transistor finali di po- erogare 7-8 amper, che utilizzeremo in questo ca-
tenza TFÌ6-TF]7. so come awolgimento primario.
ln pratica, queste due coppie vengono usate co- Anche se I'autore consiglia un primario da 10 + 10
me "interruttore" di commutazione e, aprendosi e volt, noi proponiamo 8 + 8, perchè occorre anche
chiudendosi ad una frequenza di 50 Hz, faranno cir- considerare le perdite del trasformatore; non è per-
colare, tramite TR4-TFÌ5 e TR6-TFì7, Ia corrente ciò da escludere che sarebbe meglio un primario da
continua erogata dalla batteria, alternativamente 7 + 7 von se si desidera ottenere sull'uscfta una ten-
sull'awolgimento primario del trasformatore T1. sione esafta di 220 volt.
11 primario di questo trasformatore dovrà neces- Facciamo infine presente che per piccoli elettro-
sariamente disporre di una presa centrale e tale av- domestici o lampade, una tensione di 210-209 volt
volgimento àndrà calcolato per una tensione nomi- può essere già più che sufficiente e che in questi casi
nale di 10 + 10 volt, in quanto bisognerà tener pre- non è assolutamente necessario che la frequenza
sente la caduta di tensione introdotta dai finali del generatore risulti tarata a 50 Hz.
TIP.33C.
Prima di collegare al secondario a 220 volt del Una lampada ed una radio funzioneranno anche
trasformatore Tl eventuali carichi, si dovrà tarare con una frequenza di 60-80 Hz.

108
60L
iio^ ozz .oas v 8 (]io^ o[ +oL) .u!id )io^ 9Z .J»®le ]LU 00Z.Z = €0
ouo!ze^eie !p ®io}eiuioiseiii aie)sa!iod ]d ooO.OL = ZO
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6cL-ag od!l NdN i)eM S LLll|O OOL
£00,NL OPO!P ))eM ,/L uJII0 000'L
£OO,N L OPO!P leLUU!l) LLll|O OOO.£t
ei®]se!iod ]d ooo.o0L ))eM p/L LLJLio OOO.L
llN]Nodw00 00N]l]
SPEGNIMENTO AUTOMATICO dello STEFÌEO 11 trimmer Fì6, collegato tra l'uscìta e l'ingresso
o TV in ASSENZA di MUSICA dell'operazionale, potrebbe risultare utile per variare
il guadagno di tale stadio, da un minimo di 1 ad un
Sig. Stecconi Lorenzo massimo dj 20 volte circa.
Tor Lupara di Mentana (F}OMA) 11 segnale amplificato, tramite Fì7 e C5, raggiun-
gerà l'ingresso non invertente 3 dell'operazionale
Sono un neodiplomato che segue da anni la vo- lc2/A.
stra rivista e, vedendo che spesso pubblicate pro- 11 diodo Dsl posto in parallelo alla resistenza FÌ8,
getti inviati da lettori, ho pensato di mandarvene uno permetterà di eliminare dal segnale BF la sole se-
mio, che spero venga preso in considerazione e che mionde, quindi sull'ingresso di lc2/A giungeranno
possa servire a quanti si addormentano lasciando le sole semionde positive.
acceso l'impianto stereo o la TV per tutta la notte. Sul piedino di uscita 1 di lc2/A sarà quindi pre-
lnfatti, collegando l'ingresso (o un solo ingresso) alla sente una tensione positiva, pari al valore pic-
bobina mobile dell'altoparlante di un impianto Hl- co/picco della semionda del segnale di BF che, pas-
Fl, lo spegnimento avverrà automaticamente qual- sando attraverso il diodo DS2, raggiungerà il pie-
che minuto dopo che la musicassetta, il disco od dino non inver[eme 5 del terzo operazionale sigla-
il Compact Disc, sarà giunto a fine corsa. to IC2/B.
A differenza di altri circuiti a temporizzatore, che L'operazionale lc2/B viene usato in questo pro-
spengono l'impianto stereofonico dopo un tempo gefto come comparatore, con una tensione di rife-
prefissato, il mio è in grado di "rivelare" quando rimento di 3,3 volt, ottenuta tramite il diodo zener
non c'è più il segnale di B.F. negli altoparlanti e, Dzl applicato sul piedino invertente 6.
in queste condizioni prowederà a comandare lo ln presenza di un segnale di BF, sul piedino non
spegnimento di tutto il sistema HI-Fl. invertente 5 di lc2/B si avrà sempre una tensione
Non è sempre necessario prelevare il segnale di maggiore rispetto a quella presente sul piedino non
BF dalla bobina mobile dell'altoparlante, perchè si invertente 6 ed in queste condizioni, come noto, sul
potrà prelevare anche dall'uscita "TAPE OUT" op- piedino di uscita 7 risulterà presente una tensione
pure "FIEC OUT". positiva di circa 12 volt (o livello logico 1) che, rag-
In questi connettori, il segnale di BF sarà presen- giungendo tramite la FÌ13 ed il diodo DS3 il conden-
te indipendentemente dalla posizione della mano- satore elettrolitico C7, lo caricherà; cosÌ facendo,
pola del volume. sul piedino non invertente 3 dell'operazionale lc3
11 segnale di BF prelevato dall'amplificatore o dal si otterrà una tensione maggiore di quella presen-
preamplificatore, verrà applicato sulla ` ` Entrata S' ' te sull'opposto piedino non invertente 2, in quanto
e sulla "Entrata D" nel caso l'impianto fosse uno alimentato dalla tensione di 3,3 volt prelevata dal
STEFÌEO, oppure su uno solo dei due ingressi nel diodo zener DZ1.
caso l'impianto fosse MONO. Poichè anche questo operazionale viene utilizza-
11 trimmer Fìl applicato sull'ingresso permetterà to come comparatore, sulla sua uscita (piedino 6)
di dosare l'ampiezza del segnale, che dovrà rag- sarà presente una tensione positiva di 12 volt che,
giungere tramite Fì2 e C2 il piedino invertente 2 del raggiungendo la Base del transistor TFìl , Io porte-
primo amplificatore operazionale siglato lc1. rà in conduzione facendo eccitare il relè.

110
m[
•90 !P euoue eiueiuieni
9Jeoueu e ?JJe^ (9 ou!pe!d) e}!osn ens eiins `iio^
-ue^e pe £o oo!i!ioJueie eJo}esuepuoo iep pi!oedeo c`8 !P ®Jou!u e^!}!sod euo!suei eun e}uesejd ?jes
ei eje}ueiune eiejiod `e}ue!o!i}ns ejooue e uou o}s !deo !ons !e oput3nb `coi Jed euoue `eieuo!zt3Jedo
-enb euo eie)e)suoo es e p Lt] JeiuuJ!J} i! OJ}ieÉiie Ou eiuepeoejd i! jed eiuoo `e 8/zoi-Lia-Z Lt]-7Ld Jeu
-ejise un ep e}e}om `!sJeo!i!Je^ esse^oP Q!o es -iu!J} i! e}!iueJ} eiueueooie^ oueu o p!d ?Jeiio!Jt3os !s
•gJei!ooes!p !s gieJ i! pe gJeu6
£o oo!i!ioJi]eie eJoiesuepuoo i! `ezuen6esuoo !o
-eds !s Lia pei opo!p i! oduei !p ossei oisenb u! es •e^!}!sod euo!sue} eunoie eiues
eieiioiiuoo e esned eun eiepueue `oisenb o}}e] -eJd gi®iins!i uou t3i!osn ens eiins eiio ej!p e eie^ `o
•L|a Pei i! eJepueooe pjpe^ !s
oo!6oi oiie^!i e ?jeuod !s ei!osn ens ei `iip^ c`8 !p
uou euo e ou!} 9t] eiì3io6eJ !p e ESJoo ?}eu eoj!o e eiou!u t3^!)!sod euo!sueì eun eiueseid ?ie}ins!i !d
Lg ieuLiui!i) i! eJe}om !p o!i6!suoo `eJn}eJe} ei Jec]
-eo !ons !e opuenb `e e}ueiueooie^ !pu!nb gieiio!ieos
•oos!p o oJ}seu osseis oiins eiueseJd
!s go oo!}!ioJ}ieie ejo}esuepuoo i! :B^!i!sod euo!s
oj}ie.i e eieo!snu ouejq un eji esned eiieu e6ueds -ue} eunoie e}ueseJd ?Je}ins!J uou v/zoi eieuo!zeJ
!s oejeis o}ue!du!.i euo eje}!^e gJeu6os!q eiioJed -edo opuo3es iep e}!osntiins o}ueiJed `ejeo!i!iduie ep
`o|elì3) euoue ?lput3 `o}elu!}|n e)|o^ eun o}!nol!o ||
eieu6es unsseu ?J^e uou ioi `euo!z!puoo eiei ui
•Ld eiuBsind i! eJeueJd e}ue!o!}ins ?jes •]8 !P eieu6es i! ejeo
`e}iesseo o oos!p oj}ie un eje}ioose ied oiuì3!diu!ti -ueu e ?jie^ o}!noi!o iep osseJ6u!tiins `„eu!}„ eiie
euo!zun} u! eje}}eiu!j esseio^ !s `!se}od! Jed `es e|e^!jje ?Jes t3}}esseo!snlu e| o ooS!P |! opueno
•!]-!H oiue!du! oJ}sou ie eu •oie}!ooes!p eiej e ?jeu6eds
-o!suei opue!i6oi `?]®i!ooes!p !s gieJ i! o}ueued `eJ !s e o}ei!ooe gieJ Ì3 eJdues ?Jepueooe !s `esseiu ei
-Jnpuoo r)!d ?J)od uou io}s!sueii i! `euo!zt2zz!ieiod e g/zoi !p e)!osn,i eii oieo!idde iia pei opo!p ii
•!]-!H o)ut3!du! oi)sou i! ?je}ueui!ie
!p euo!sue} e!jesseoeu ei ejeoueu e opueue^ ` Lt]].
io}s!suej} iep eseg eiins euo o^!)!n}u! !pu!nb ] euo `eieJ !p euo!suei Ì3i Jed eJounuoiu! euoo ouuej
•)io^ zi !ep e^!)!sod euo!sueì Ì3i -esn !s o)e)!Ooe ?|eJ e !Sn!l|O !ue|uoo ! e)uelue!Mo
UN CARICA PILE Ni/Cd lotare due transistor Darlington, un NPN siglato TF]1
CON LA BATTERIA DELL'AUTO ed un PNP siglato TFÌ2.
Tramite il collegamento del diodo DS2 con il dio-
Sig. Di Fìuzza Massimiliano -Aquino (FR) do DS3 ottengo la sovrapposizione della tensione
continua dell'accumulatore (12 volt), con la tensio-
ne alternata fornita in uscita dagli emettitori dei due
Vorrei proporre alla rubrica "Progetti in Sintonia" transistor TFÌ1-TR2, pertanto, ai capi del conden-
un circuito utile in tutte quelle occasioni in cui si ha satore elettrolitico C5 si otterrà una tensione dop-
la necessità di ricaricare delle pile al Nichel-Cadmio pia rispetto a quella di alimentazione, cioè di circa
da 1,2 amper/ora, prelevando la tensione necessa- 24 volt.
ria dall'accumulatore della propria autovettura. Lo stadio successivo composto dall'integrato lc2,
Questo progetto l'ho realizzato dopo essere rima- un LM.317K, serve unicamente per la ricarica del-
sto diverse volte bloccato a causa delle batterie sca- le batterie al Nichel-Cadmio.
riche, durante lunghe riprese eseguite in esterno. Infatti, questo integrato collegato in configurazio-
Sapendo che l'accumulatore di un'autovettura ne di generatore di corrente costante, permette
puÒ erogare una tensione minima di circa 11 volt di prelevare dalla sua uscita una corrente che è pos-
se non completamente carico e una tensione mas- sibile variare a seconda delle proprie esigenze, mo-
sima di 14 olt quando perfettamente carico, ho ri- dificando il valore della resistenza posta tra i termi-
tenuto opportuno elevare questa tensione portan- nali U-E.
dola a 22 - 24 volt, per avere la matematica cer- Spostando il deviatore S2 sulla resistenza Fìl 1,
tezza di poter ricaricare sia le pile al Nichel-Cadmio posso ricaricare qualsiasi batteria al Nichel-Cadmio
che le batterie ermetiche a piombo. con una corrente di 1 amper.
Per realizzare questo elevatore/convertitore Spostando, invece, questo deviatore sulla resi-
DC/DC (da continua a continua), ho utilizzato un in- stenza FÌ10, posso ricaricare qualsiasi batteria al
tegrato NE.555 (vedi lc1), in configurazione asta- Nichel-Cadmio con una corrente di 0.7 amper.
bile.
Con i valori di FÌ2-FÌ3-Cl da me utilizzati, otten- Per la ricarica delle batterie al Piombo escludo
go sull'uscita dell'integrato lc1 (piedino 3), un'on- dal circuito l'integrato LM.317 e prelevo la corren-
da quadra ad una frequenza di circa 500 Hz. te richiesta direttamente dal condensatore elettro-
Questo segnale ad onda quadra lo utilizzo per pi- Iitico C3. _

112
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-e}ueiLi!iet[ ei!iesu!s!p !p e}uesuoo eiio `9ei.Xi }!M
i! o!duese pe !pe^ `eo!Jeo!J eiiep oo!}euioine oiioJi
-uoo i! Jed oi!noJ!o un eJ!Jesu! Qnd !s `t3!Jeueq eo!J
-eo oìsenb eieuo!sseiojd n!d ejoouì2 eJepueJ Jed
•eo!jeo!j !p ese} u! e}uejjoo
ei eieiioiiuoo jed `eiì2os opuo} jiedue g ep oJ}eu
-oJedue un ei!osn,iie e!jes u! ejJod ei!q!ssod ]
•oit3iueiu!ie ?Jes uou oisenb opuÌ3nb `t3!Je}}eq eo!`Jeo
|eu osje^u! osues u! eJ!n|} !p `eo!JBo o}}os e!je}}eq
eiiep euo!§uei Ì3iie pi!pedu! ei!osn<iins e!Jes u! o}sod
J®due g ep psa opo!p i! eJiueu `ei!osn !p !}uejjoo
eiiep euo!zeioJd e !}eooiioo ouos 8] pe z] !i!q!sni i
•ei!q!sni i! „eieiie§„ Je} e
eqqeJepeMOJd Lsa opo!p i! `!i!i enp !ep ?i!it3iod ei
ou!ss!ue^u! !seiod! jed es !ueiu! `ossej6u! !p euo!s
-uei ei ied euo!zeiojd Ì3p eNe§ ` Lsa opo!p iì2 euie!s
-u! ossei6u![iins oisod iodue g ep L] ei!q!sni ii
•oquJo!d ie e!jeueq eios eiiep
eo!jeo !p eiuejioo t3i eje}ueiune !p e}}euJed `£t] ei
6t]-8t] ezueis!sei eiie oieiiejed u! opueuod `eiio `(Ls
!pe^) eioie!^ep ozJe} un ois!^eJd ou o}!noJ!o ieN
•CO eJo}esuepuoo iEp eiueueuei!p eie^eieid
eue!^ eiuejjoo Ì3i (oquo!d) qd euo!z!Sod u! 8S oP
-ueuod `zoi !p e}!osn,iiep e}e^eiejd eue!^ e}uejioo
ei `(o!upeo-ieiio!N) Po-!N euo!z!sod u! 8s opueuod
`oo!j}}eie eiueiios oiieu ejepe^ ei!q!ssod e eiuoo
•CS o}ei6!s ejo}
-e!^ep i! ozzH!in `oieJ6eiu! o]senb eJepniose Jed
CFÌONOMETFÌO DIGITALE A DISPLAY piedino di uscita 3.
Se questo non dovesse rjsultare di 1.000 Hz, lo
Sig. Lanzani Alfredo - Meda (Ml) si potrà correggere agendo sul compensatore C2.
Chi non disponesse di un frequenzimetro, potrà
controllare I'errore in un tempo di 300 secondi cir-
Vorrei proporre per la rubrica Progetti in Sjnto- ca, con un qualsiasi cronometro e, di conseguen-
nìa lo schema di un cronometro digitale a display za, ritoccare il compensatore C2 fino ad ottenere
.da me re`alizzato.
lo stesso tempo.
Questo progetto, in grado di misurare tempi fino 11 circuito richiede una tensione stabilizzata di 5
ad una durata massima di 999,9 secondi (16 minu- volt, che potrà eventualmente essere fornita da un
ti) con la risoluzione di un decimo di secondo, po- comune stabilizzatore tipo uA.7805.
trebbe risultare utile per cronometrare una qualsiasi
prestazione sportiva, oppure gare in autopista.
11 circuito, come visibile nello schema elettrico, NOTE REDAzloNALI
è composto da 6 integrati C/Mos divisori xl0 tipo
CD.4033, contrassegnati lc1 -lc2 -lc3 -lc4 -lc7
-lc8, un generatore di clock costituito da un cono- Poichè il circuito assorbe una corrente alquanto
sciutissimo timer tipo NE.555 contrassegnato lc6, elevata, non è consigliabile alimentarlo con una nor-
da un integrato TTL tipo SN.7402 (vedi lc5) e da male pila per radio da 9 volt perchè, dopo pochissi-
uno stabilizzatore a 5 volt tipo uA.7805. mo tempo, ve la ritrovereste scarica.
Nonostante l'elevato numero di circuiti integrati Meglio usare due pile quadre da 4,5 volt poste in
impiegati, il principio di funzionamento è piuttosto serje.
semplice.
L'integrato lc6, collegato come multivibratore
astabile, genera una frequenza fissa ad onda qua-
dra di 1.000 Hz, che, prelevata dal piedino 3 di usci-
ta, verrà applicata sul piedino 1 di lc7, cioè sul pri-
mo divisore xl0.
Dalla sua uscita (piedino 5) uscirà una frequen-
za di 1.000 : 10 = 100 Hz, che, applicata sul se-
condo divisore xl0 siglato lc8, permetterà di otte-
nere sul piedino di uscita 5 una frequenza di 10 Hz.
Questa frequenza viene applicata ai quattro di-
visori IC4-lc3-C2-lcl che, pilotando i quattro di-
splay, consentiranno di leggere i decimi di secon-
di -decine di secondi -centinaia di secondi.
Come si noterà, solo sul terzo dìsplay si accen-
de il punto decimale tramite la resistenza Fì22, in
modo da poter avere una separazione tra i secon-
di e i decimi di secondo.
L'integrato SN.7402 (vedi IC5) è collegato in con-
figurazione di Flip/Flop, Set/Fìeset, per ottenere
un'affidabile funzione di start e di stop.
Premendo il pulsante P2, il cronometro comin-
cerà a contare visualizzando il tempo sui quattro
display, premendo P3, il cronometro si bloccherà
visualizzando sui display il tempo trascorso.
11 pulsante Pl serve per azzerare sui display il
tempo memorizzato, in modo da poter ripartire con
un nuovo conteggio da zero.
Non premendo Pl si sommerà il tempo letto in
precedenza con il successivo.
Poichè la tolleranza delle due resistenze Fì33,
Fì34 e del condensatore C3 potrebbe non far oscil-
lare l'NE.555 esattamente sui 1.000 Hz, a costru-
zione ultimata bisognerà controllare con un frequen-
zimetro digitale il valore di frequenza presente sul

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SCAMBIA DRIVE PER COWIPUTER AT mentre i due diodi led applicati sempre su tali por-
te servono per indicare quale dei due drive è visto
Sig. Baldi Maurizio - Marina di Pisa (Pl) come A.
lnfatti, si accenderà sempre il solo diodo led po-
sto sull'ingresso della porta, che verrà collegata a
Vi invio ques{o mio progetto realizzato ed ade- massa tramite il deviatore S1.
guatamente collaudato già da qualche tempo, che L'alimentazione di tutto il circuito, che richiede
penso possa interessare tutti i possessori di perso- una tensione posìtiva di 5 volt, l'ho prelevata diret-
nal computer lBM e compatibili che abbiano due dri- tamente dal connettore di alimentazione presente
ve di diverso formato. sul drive.
Personalmente l'ho installato sul mio AT, ma ri- lnfatti, giungono ai drive, su un connettore a par-
tengo che possa funzionare in modo perfetto an- te, Ie seguenti tensioni +5V, +12V, e ma§sa.
che su qualsiasi XT. Per la realizzazione si può sfruttare la piattina flat
Questo circuito serve unicamente a scambiare i già presente, diversamente occorrerà acquistare
due drive, cioè a far divent``dre A il drive 8 e vice- uno spezzone di piattina flat a 36 poli lunga circa
versa, quindi risulta utilissimo per chi, come me, ha 20 centimetri ed i relativi connettori maschi e fem-
installato due drive, uno da 5 pollici (A) ed uno da mina.
3 pollici (8). Cos`i si potrà inserire lo spezzone in testa al ca-
lnfatti, mi è capitato abbastanza di frequente di vo originale presente nel computer.
trovarmi in presenza di programmi su dischetti da Sul flat andranno interrotte solo le linee
3 pollici che richiedevano lo start dal drive A e che 10-12-14-16, mentre le altre non vanno toccate.
quindi non ho potuto utilizzare in quanto il mio dri- Una volta realizzato il circuito ed inserito prima
ve A è da 5 pollici. dei due drive, accendete il vostro PC e subito no-
Una volta installata all'interno del computer que- terete che si accenderà un solo diodo led.
sta semplice interfaccia, bisognerà soltanto, a com- Se ora scrivete il comando: DIR A:
puter acceso, spostare la levetta del deviatore Sl uno dei due Drive si metterà in moto e da questo
ed il drive 8 diventerà drive A. momento potrete scrivere, in prossimità della levetta
Aprendo il computer, potrete notare che per col- del deviatore S1, Drive 3" (3 pollici), oppure Drive
legare i due drive viene utilizzata una piattina da 5" (5 pollici), a seconda di quale dei due si è mes-
34 fiii e ia soia différenza che esiste tra ii "drive" so in moto.
A ed il "drive 8" è l'inversione sul connettore dei Se ora spostate il deviatore Sl nell'altra posizio-
soli fili numerati 10-12-14-16 che si collegano al dri- ne, dove già potrete scrivere l'indicazione del tipo
ve8. di drive che prima non si era attivato e riscrivete il
11 circuito che ho realizzato inverte questi 4 fili comando: DIR A :
prima di entrare nel drive A, quindi quando inverti- noterete che si metterà in moto l'altro drive, con-
rò tali fili, il drive A diventerà 8 ed il drive 8 diven- fermando cosÌ che è possibile effettuare con SI lo
terà A. scambio che vi eravate prefissati. 11 deviatore SI
Per effettuare elettronicamente questa inversio- puÒ essere spostato in qualsiasi momento senza
ne utilizzo un integrato TTL tipo SN.74LS244 ed un la necessità di attivare il Fìeset.
solo deviatore a levetta S1. 11 computer funzionerà perfettamente sia in let-
Come visibile nello schema elettrico, ai fili tura che in scrittura in entrambe le posizioni, l'uni-
10-12-14-16 collego gli ingressi di due porte, men- ca cosa alla quale bisognerà fare attenzione sarà
tre le loro uscite sono cosÌ collegate: quella di ricordare su quale dischetto si sta lavo-
rando quando si effettuerà la formattazjone di un
A1-84 dischetto, altrimenti si correrà il rischio di format-
A2-83 tare un dischetto da 5 pollici con la capacità per uno
A3-82 da 3 pollici.
A4-BI Se commetterete questo errore, li potrete nuova-
mente riformattare con il giusto formato e capacità.
L'uscita della porta siglata A I'utilizzo per porta-
re in conduzione le sole porte A1-A2-A3-A4 e l'u- NOTE FÌEDAZ[ONALI
scita della porta 8 per portare in conduzione le porte 11 circuito proposto puÒ funzionare senza interve-
81-82-83-84. nire sul SETUP del computer, solo se si tiene oonto
Le due resistenze da 3.300 ohm, collegate tra il della compaiìibilità tra i due drive. Pertanto, consi-
positivo dei 5 volt e i due ingressì delle porte A-B, gliamo di eseguire il SETUP ogni volta che si effet-
servono per forzare i due ingressi a livello logico tua lo scambio dei drive, in modo da comunicare al
1, in modo da evitare delle abilitazioni accidentali, computer I'avvenuta inversìone dei drive.

116
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CROSSOVER ELETTRONICO A 2 VIE 11 segnale che giungerà sull'ingresso di lc3 pas-
serà attraverso un filtro passa-basso (vedi
C11 -C12-C13-C14-R11 -F]12-R13), con taglio a l 00
Sig.ri Maltese Marco e Pagano Paolo - Catania Hz ed una pendenza di 18 dB per ottava, pertan-
to, sull'uscita di questo operazionale si potrà pre-
Siamo due studenti appassionati di Hi-Fi ed ab- levare tutta la gamma di frequenze comprese tra
biamo realizzato un progetto di Cross/Over elet- 5 Hz e 100 Hz, cioè i soli Bassi.
tronico a 2 vie, che sottoponiamo alla vostra at- 1 segnali presenti sulle uscite di lc2 e IC3 andran-
tenzione, con la speranza di vederlo apparire pri- no applicati sugli ingressj di due amplificatorì finali
ma o poi nella rubrica "Progetti in Sintonia". di potenza.
Come noto, questo circuito permette di separa- Per i Medio-Alti si potrà utilizzare un amplificato-
re sull'uscita di un preamplificatore Audio i toni Bas- re meno potente rispetto all'amplificatore dei soli
si dai toni Medio/Alti, per poterli poi inviare distin- Bassi.
tamente su due stadi finali di potenza. Nelle casse acustiche dei Medio-Alti si potrà in-
Poichè non tutti conosceranno i vantaggi offerti serire un filtro Cross-Over a 2 vie per separare gli
da un impianto multiamplificato rispetto ad un jm- Acuti dai Medi.
pianto tradizionale, Ii elenchiamo in breve: Utilizzando questo circuito jn impianti Hl-Fl da au-
- i filtri Cross-Over passivi modificano le fasi dei to, si potranno collegare all'amplificatore dei Medio-
segnali, mentre i Cross-Over elettronici no. Alti gli altoparlanti montati solitamente nelle portiere
-non applicando tra I'uscita dell'amplificatore e laterali, e all'amplificatore dei Bassi i due altopar-
l'altoparlante un carico induttivo/capacitivo, se ne lanti woofer montati solitamente sul pannello poste-
migliora la fedeltà. riore del bagagliaio.
- un Cross-Over elettronico permette di realizza- La frequenza di taglio di questo Cross-Over elet-
re filtri più selettivi, anche su frequenze bassissi- tronico, è stata da noi calcolata per una frequenza
me senza dover usare grosse induttanze ed eleva- a 100 Hz, comunque, a chi volesse modificarla con-
te capacità. sigliamo di adottare le semplici formule qui sotto ri-
- un Crosso/er elettronico dà la possibilità di mo- portate.
dificare la frequenza di taglio, variando solo il valo- NOTA: tutti i valori dei condensatori debbono ri-
re di una resistenza o di un condensatore. sultare espressi in nanofarad, tutti i valori delle re-
L'unico svantaggio che si ha con i Cross-Over sistenze debbono risultate espressi in Kiloohm,
elettronici, è quello di dover utilizzare un amplifi- mentre la Frequenza di taglio Ft deve risultare in
catore per ogni via. Kilohertz.
Fìealizzando un Cross-Over a due vie per un am-
plificatore Stei'eo, occorreranno 4 amplificatori, 2 11 valore della Ri (resistenza d'ingresso) può es-
per i toni Medio/Alti e 2 per i toni Bassi. sere prefissato sul valore di 20 Kiloohm.
Bisogna tenere presente che per i toni Medio/AI-
ti si potranno utilizzare due amplificatori di poten- Per calcolare i valori dei condensatori
za assai più ridotta, rispetto ai due utilizzati per i C3-C4-C5-C6 espressi in nanofarad si dovrà usa-
toni Bassi. re la seguente formula:
Lo schema elettrico riportato in figura, per mag-
giore semplicità, è riferito ad un solo canale, per- C = 1.000 : (6,2832 x Ft x Fti)
tanto per una versione "stereo" sarà necessario
montarne due perfettamente identìci. Per calcolare il valore del condensatore C12 bi-
11 segnale proveniente da un preamplificatore ap- sognerà usare questa formula:
plicato sull'Entrata del circuito, raggiungerà, tramite
C1-FÌ3, il piedino invertente 2 dell'operazionale si- C12 = 781,5 : (Ft x Fìi)
glato IC1, un LF.356 utilizzato come stadio sepa-
ratore a guadagno unitario. Per calcolare il valore del condensatore C13 si
11 segnale sul piedino di uscita 6 di lc1, verrà co- dovrà svolgere la seguente formula:
sÌ trasferito verso IC2 e verso lc3.
11 segnale che giungerà sull'ingresso di lc2 pas- C13 = 671,3 : (Ft x Fìi)
serà attraverso un filtro passa-alto (vedi
C3-C4-C5-C6-R5-R6-R9) con taglio a 100 Hz ed una Per calcolare il valore del condensatore C14 bi-
pendenza di 18 dB per otlava, pertanto, sull'usci- sognerà utilizzare questa formula:
ta di questo operazionale si potrà prelevare tutta la
gamma di frequenze comprese tra 100 Hz e 20.000 C14 nF = 61,47 : (Ft x Fìi)
Hz, cioè i soli Medi ed Acuti.

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Per il valore delle resistenze, espresso in Ki- CARICA BATTERIA AUTOMATICO
loohm, si useranno queste semplici formule:
Sig. Conciatori Enzo - Monserrato (CA)
FÌ5 = 0,4074 x Fìi

FÌ6 = 0,4742 x Fìi Chi dispone di impianti per antifurto o per lam-
pade di emergenza, sa che periodicamente deve
FÌ9 = 5,1766 x F`i prowedere alla ricarica delle batterie a tampone,
le quali servono ad alimentare questi circuiti anche
Ftlo-FÌ11-FÌ13 = Fìi : 2 in mancanza della tensione di rete.
11 progetto che vorrei proporvi, è,quello di un ca-
FÌ12 = Fìi x 1 ricabatterie automatico che, a differenza di altri cir-
cuiti normalmente utilizzati per questa funzione, è
NOTA: vi ricordiamo che il valore di Ri è 20, in in grado di rivelare lo stato di carica della batteria,
quanto l'impedenza d'ingresso è stata da noi pre- quindi di procedere alla ricarica solo quando neces-
fissata sul valore ideale di 20 Kiloohm. sario, sospendendola automaticamente a carica av-
Terminato il progetto, è assolutamente necessa- venuta.
rio racchiuderlo entro un contenitore metallico, non Osservando lo schema elettrico, si potrà notare
importa se di alluminio o di ferro per eliminare even- che il circuito risulta composto da due distinti sta-
tuali ronzii o disturbi causati dall'impianto elettrico, di, uno rappresentato da TFÌ1, TFì2, TFÌ3, TFì4, che
specie se installato in un'auto. prowede ad erogare una corrente costante neces-
Se utilizzandolo in automobile si dovessero ri- saria per la ricarica, ed uno da lc1, lc2, lc3, che
scontrare disturbi dovuti alle candele o all'alterna- controlla costantemente lo stato di carica della bat-
tore, sarà necessario applicare in serie all'alimen- teria.
tazione un filtro antidisturbo del tipo utilizzato per Come noterete, il diodo DS4 preleverà la tensio-
le autoradio e normalmente reperibile presso un ne presente sulla batteria per essere applicata al
qualsiasi elettrauto. partitore resistivo FÌ7-F]8 e all'integrato stabilizza-
tore lc1, che consentirà di ottenere una tensione
stabilizzata di s volt necessaria per alimentare gli
integrati lc2 e lc3.
Sulla giunzione del partitore resistivo FÌ7-Rs sa-
rà presente una tensione positiva di circa 4,2 volt
rispetto alla massa quando la batteria risulterà ca-
rica, ed una tensione di circa 3,6 volt quando la bat-
teria risulterà scarica.
Come visibile nello schema elettrico, questa ten-
sione giungerà sia sul piedino d'ingresso invertente
NOTE FÌEDAZIONALl 2 di lc2/B, che sul piedino d'ingresso non inver-
tente 5 di IC2/A, cioè dei due operazionali conte-
nuti all'interno dell'integrato MC.1458.
Quando calcolerete questi filtri vi ritroverete sem- Questi due operazionali servono per comparare
pre con dei valori di resistenze o di condensa[Ìori fuori la tensione presente sulla giunzione FÌ7-FÌs con
standard, che è impossibile reperire in commercio. quella prelevata dal cursore dei due trimmer R2-R5.
Come noterete, alouni dei valori di queste resisten- ln pratica, I'operazionale IC2/B viene utilizzato
ze o condensalori sono dimezza[Ìi, pertanto, se vÌ oc- per rivelare il livello di tensione a batteria carica,
corre un condensaìore da 41.000 pF sarà sufficiente livello determinabile tramite il trimmer F`2, mentre
che poniaìe in serie due condensatori da 82.000 pF. l'operazionale lc2/A per rivelare il livello di tensio-
Per la resistenza da 9.500 ohm si potrebbero porre ne a batteria scarica, tramite il trimmer FÌ5.
in serie due resistenze da 4.700 ohm. Se, ad esempio, si ruoterà il trimmer Fì2 per pre-
Anche se i valori non risulteranno esauamente levare dal suo cursore una tensione di 4,1 volt ed
identici a quelli consigliati, non preoccupatevi, per- il trimmer FÌ5 per prelevare dal suo cursore una ten-
chè "ad orecchio" non si noterà alcuna differenza sione di 3,8 volt, si verificherà quanto segue.
tra un filtro che tagli a 110 Hz ed uno che tagli a 96 A batteria carica, risultando presente sul piedi-
Hz. no 2 di lc2/B una tensione di 4,2 volt, cioè mag-
Infine, chi non riuscisse a reperire gli integrati giore di quella presente sul piedino 3 che abbia-
LF.356 utilizzati per questo progetto, li potrà sosti- mo prefissato con il trimmer FÌ2 a 4,1 volt, sul pie-
tuire con gli equjvalenti LF.351 o TL.081. dino d'uscita 1 sarà presente un livello logico 0.

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La tensione di 4,2 volt prelevata dal partitore un secondario in grado di erogare 18-19 volt 5
FÌ7-FÌs risulterà presente anche sul piedino 5 di amper.
lc2/A ed essendo essa maggiore rispetto a quella Per tarare i due trimmer Fì2-Fì5 botrete procede-
presente sul piedino 6 prefissata con il trimmer F]5 re seguendo queste semplici istruzioni:
a 3,8 volt, sul piedino d'uscita 7 rjsulterà presente
un livello logico 1. i ° Prima di procedere al montaggio dei compo-
Poichè questi due livelli logici vengono applicati nenti sul circuito, ricordatevi di non inserire il dio-
sugli ingressi del Flip-Flop composto da lc3/A ed do DS5.
lc3/B, sul suo piedino 3 di lc3/B si otterrà un livel-
lo logico 1, cioè una tensione positiva che, attra- 2° Non alimentate il circuito ed applicate al po-
versando la resistenza FÌ10 ed il diodo DS2, rag- sto della batteria, rispettando la polarità, una ten-
gìungerà la Base del transistor TF12. sione continua di 12 volt, che sarà considerata co-
Questo transistor, portandosi in conduzione,, cor- me tensione minima.
tocircuiterà a massa la Base dei transistor TFÌ3 e, Verificate qual è la tensione corrispondente ai ca-
di conseguenza, verrà bloccato il funzionamento pi di F]8 (per esempio 3,5 volt). -
del transistor di potenza TFÌ4, quindi alla batteria
non giungerà nessuna tensione di ricarica. 3° Portate la tensione da 12 volt a 14,5 volt, che
Se con il passare del tempo la tensione presen- sarà considerata come massima e verificate ai ca-
te ai capi della batteria scenderà, perchè lentamen- pi di F}8 quale sia la tensione corrispondente (per
te si starà scaricando, è owio che scenderà anche esempio 4,4 volt).
il valore della tensione presente sulla giunzione del-
le due resistenze F}7-FÌ8, che sarà pari a 3,7 volt. 4° Inserite nel circuito il diodo DS5 precedente-
ln questo caso, si verificherà quanto segue. mente messo da parte ed alimentatelo con la ten-
Sul piedino 2 di lc2/B si avrà una tensione mi- sione continua di 22 - 23 volt.
nore di quella presente sul piedino 3 ed in queste
condizioni sul suo piedino d'uscita 1 si otterrà un 5° Ruotate il trimmer R5 fino a rilevare sul piedi-
livello logico 1. no 6 di lc2/A la tensione precedentemente consi-
derata come minima (neii'esempio erà di 3,5 voit).
Sul piedino 5 di lc2/A si avrà una tensione posi-
tiva minore di quella presente sul piedino 6, da noi 6° FÌuotate il trimmer R2 fino a rilevare sul piedi-
prefissata con jl trimmer R5 sui 3,8 volt e, in que- no 3 di lc2/B la tensione considerata come massi-
ste condizioni, sul suo piedino d'uscita 7 risulterà ma (nell'esempio era di 4,4 volt).
presente un livello logico 0.
lnvertendo i livelli logici sugli ingressi del Flip-Flop A questo punto, la taratura è ultimata e si potrà
IC3/A e IC3/B, s'invertirà anche il livello logico sul- inserire la batteria negli appositi morsetti.
la sua uscita (piedino 3 di lc3/B), quindi se in pre-
cedenza era presente un livello logico 1, ora sarà
presente un livello logico 0, cioè tensione pari a
0 volt.
ln queste condizioni verrà tolta la tensione di po-
larizzazione sulla Base del transistor TFì2 e, cos`i
facendo, la Base del transistor TFÌ3 non risulterà più
cortocircuitata a massa, per cui il transistor di po- NOTE REDAZIONALl
tenza TR4 potrà ponarsi in conduzione facendo cosÌ
fluire verso la batterja la tensione di ricarica.
11 transistor TFìl viene utilizzato in questo circui- Facciamo qui alcune precisuioni omesse dall'Au-
to per controllare la corrente di carica della batteria. tore di questo progetlo che probabilmente le ha ri-
Ruotando da un estremo all'altro il trimmer Fìl4 tenute superilue, ma che pensiamo possano inve-
si potrà ricaricare la batteria con maggiore o mino- ce risolvere i dubbi di qualche lettore.
re corrente, partendo da un massimo di 5 amper 11 transistor 2N3055 andrà necessariamente ap-
per arrivare ad un minimo di 1 amper. plicato sopra ad un'aletta di raffreddamento, non di-
11 diodo led DLl posto tra il piedino di uscita 7 di menticando dj isolare il suo corpo con una mica iso-
lc2/A e la tensione stabilizzata di s volt, ci indiche- Iante.
rà con la sua accensione che la batteria è sottoca- Poichè non tutìi riusciranno a reperire il diodo
rica. BY.359, vj facciamo presente che lo potrete acqui-
Per alimentare questo circuito, consiglio di utiliz- stare presso i nostri Distrjbutori o richjederlo alla Hel-
zare un trasformatore da 100-130 watt prowisto di tron.

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`eJ'IO ejoiì2^ iep e LO oo!i!ioiueie ejoiesuepuoo iep ?i!o
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` Lu Bzue}s!seJ eiiep eJop^ i! eJJnp!J eJ}od !s ` Lo oo!} •pei opo!p iep o!66aduei i! isoo opueo
~!iojueie,iiep ?i!oBdBo ei eieo!i!pou opueio^ uoN -npojd `?jeied!j !s oio!o i! pe e}ei !p euo!sue} ei ei
•o!66eduiei iep ?}!ooie^ ei eJe}ueuJne Jed ±u -!iueji ?ieiio!jeo!j !s ejoiesuepuoo i! `oiund iei v
•oieo!jeos oiueu
|O e oiopueuod ' FO eioiBSuepuoo iop aioie^ i! aiinp
-!j eqqaJ}od !s `wiio ooo.ooL sp Lu Bi opue!Ose] -ieioi pjes !s uou opuenb t3 ou!} osoooe ?ijeu!i euo
•!sjeo!jeo !p e}!i!q!ssod ei eioiBsuepuoo ie ei ` Lia Pei oPo!p i! osJe^ Lo eJo}esuepuoo ins eieinui
-ep iod !puoo®s 8-o eiepueue ?J^op `oie}ueui!ie e} -nooe euo!sue} ei ?ieiio!ieos `euo!znpuoo u! opueji
-io^ eun euo 8!ddes `ounoJ!o oisenb ?Jezz!ieeJ !iio -ue ` LOvia i! `eoJ!o iio^ o8 !p euo!sue} eun eiueseid
•opje}!i i! jed !iouei ! uoo ?jeiins!i ejoiesuepuoo o}senb !p !deo !e opueno
• LO oo!}!ioJueie eJoit£uepuoo i! ejeo!jeo !p e}uesuoo
!oopuesnos `aieo!iqqnd e Q!ouw oui8!6u!ocre !o euo e `e^!i!sod epuo!iues eios ei ejezz!jppej jed oi!jes
eieuo!zuni eoe^u! oueqqep eiquies euo ` „!}eueos„
oduie} ons e `!i}ie pa euieiios o}senb oiB^oj}!i ou -U! ` Lsa oPO!P i! Pe Lt] ezue}s!seJ ei osio^ejue iio^
-e!qqe `ouue eu!i !p o6oi!de!i oiensuoo i! aiusJna OZZ !ep euo!sue} t3i :oiunsse!J isoo ejesse qnd e eo
•euo!zEÌ^!}oui ei}ie,zues „»o oN„ eo!idues -!idues o}iou g oiueuLieuo!zuni !p o!d!ou!jd ons ii
•uoeu ie e!ds eu!ped
un uoo euuese u! esejd Bi auo oo!uoe} iep eiB!NuO
-je ni `Bi odue} osie^!p !oe}un!B e!uo}u!s e}seno -uei eieuo!z!pej] Ì3iiep euo!zn}!}sos u! `eJnie!uooejed
-de ej}ie !se!sienb u! o oo!j}}eie ojpenb un u! eiej !p
euo!sue} eiiep ezuesejd ei eje!uoiu!}s©i jed „ioi!u
-ou„ euuoo oiezz!i!in ejesse ?i}od oi!noi!o o}seno
IIVNOIZva]t] ]10N •!iueuoduoo !ji
-ie !iiood e „oe!p„ oios un opuezz!i!in `e}ei !p euo!s
•o}!noj!o o]senb !p eued eunsseu !ueu ei uoo ejeo -uei ei uoo eiuouieuej!p pei opo!p ouniuoo un eje!6
-ooi ?j^op !s uou !pu!nb `iio^ ozz !ep eieJ !p euo!s -6eduei ie} !p eueujed eiio `oiezz!ieej e oieì]e6ojd
-ue] eiie eiueuieuei!p o}e6eiioo e `pei opo!p i! osejd eu ep o}!noj!o eo!idues un !p euieuos oi o!^u! !^
-uJoo `o}!noj!o i! oun} euo eiepioo!j :oiueiioduii
•oseooe ?lleLLI!l pe| |! !no u!
odue} i! eiioue pijnp!i !s ` Lo ejoiesuepuoo iep p}!o (]]) e}ue6Jv - o!pneio e`!^eJeo .uoa
-edeo ei opueonp!j `eiio eiuesejd ieueì eu6os!g
•eooie^ oueu o p!d o!66eduei un pjjeuo !s ou ]L]U la ]NolsN]L NoO
•!}in,isenb opuonu!iu!p `!pu!nb ` Lt] ezue]s!sei eiiep a]l oaola t]]d ]t]oLV[OO]dwvl
lNTERFACCIA DI PROLUNGA PER aumentando la lunghezza del cavo, aumenta an-
COLLEGAMENTO SEFÌIALE TFÌA COMPUTEFÌ che la sua induttanza, la quale introduce una di-
storsione nel segnale ad onda quadra che costi-
Sig. Aicardi Bruno - Celle Ligure (SV) tuisce il flusso dei dati.
A quanto detto, occorre aggiungere che distur-
Sono un lettore di Nuova Elettronica appassio- bi elettrici esterni concorrono a peggiorare ulte-
nato di computer e vorrei sottoporre all'attenzione riormente la situazione.
della vostra rubrica "Progetti in Sintonia", un pro- Per eliminare questo inconveniente, ho realizza-
getto da me ideato che permette di collegare due to il circujto visibile nello schema elettrico, che uti-
computer tramite porta seriale RS.232-C ad una lizza due soli integrati tipo CD.40106 che conten-
distanza maggiore dei 10 metri massimi consen- gono all'interno 6 inverter a trigger di Schmitt.
titi normalmente da questo standard. 1 dati in uscita dal computer 1, vengono inverti-
Come è noto, esistono numerosi programmi che ti di livello logico ad opera di lc1/A ed lc1/C con-
consentono lo scambio di dati fra 2 computer diret- tenuti all'interno di IC1, il quale dovrà essere collo-
tamente aftraverso la porta seriale, eliminando cosÌ cato nelle immediate vicinanze della porta seriale
tutte quelle noiose procedure di carico e scarico dei del computer 1.
dati da un computer all'altro tramite floppy disk. Gli stessi segnali, vengono poi nuovamente in-
Con questo sistema di scambio dei dati, oltre ad vertiti di livello logico da lc2/B ed IC2/D, entrambi
abbreviare notevolmente i tempi, si risolvono tutti contenuti all'interno di lc2, il quale sarà collocato
quei problemi legati alla incompatibilità di forma- nelle immediate vicinanze della porta seriale del
to e di dimensioni fisiche dei dischetti, i quali a vol- computer 2.
te non sono adatti al tipo di drive di un determina- Se invece i dati in uscita sono quelli del compu-
to computer. ter 2, gli integrati lc2/A -lc2/C ed IC1/B -IC1/D
Unjco neo di questo sistema è costituito dalla lun- assolveranno al compito nello stesso modo descritto
ghezza del cavo di collegamento, perchè se trop- per il computer 1.
po lungo, i dati non vengono trasferiti ed il compu- 11 risultato è quello di ottenere tra il computer 1
ter segnala "errore". ed il computer 2 o viceversa, segnali dello stesso
Questo effetto indesiderato si presenta perchè, livello logico di quelli trasmessi, con la differen-

CI' 40106

ELENCO COMPONENTI

FÌ1 = 10.000 ohm 1/4 watt


FÌ2 = 10.000 ohm 1/4 watt
R3 = 10.000 ohm 1/4 watt
FÌ4 = 10.000 ohm 1/4 watt
C1 = 100.000 pF poliestere
C2 = 100 mF elettr. 25 volt
C3 = 100.000 pF pollestere
IC1 = CD.40106
IC2 = CD.40106
P1 = connettore 25 poli
P2 = connettore 25 poli

124
9ZL
•e!ooeiJe}u! e}senb auoue o}sod ?Je^oJi !no u! eio}
un !p e}!ssaoeu zcz.sH aiEÌ!Jas euod ei euoJed `aJ
•eos e||ap ouJe|u!,||e o|lepn!L|ooel a (1auaz !po!p !ap -euo!zun} eqqeJ^op uou oua6oJd o}sanb e!Joe} ui
uoo ei!oue aiezz!i!qeis oueJ}od euo) !uo!sue] !it3} eJ!u
-ioj !p opEÌJ6 u! aJo}E!}ueuJ!ie un eJezz!ieeJ ?J}od !s
llvNolzva]u ]J.oN
]io^ 9 !ep esseuj -
!^!,!sod ,10^ 9 -
!^!i!sod }io^ ZL -
]10^ Z 1. + Z L !ep EÌsseuj -
•je}nduoo it3 eJe!ise} ei e6eiioo euo eJoi}euuoo
!^!}e6eu }io^ ZL -
iep iio^ 9 + ! oie^eieid ou eiueuiieuosjed :eie!i6!s
:!uo!sue} esie^ -uoos ep ouos elue}s!s |Ì2 euje|se !uo!ze|ueu!|v
-!p uoo o}eiueuj!ie ?jpue oieJ6a]u! oisenb auo!od •eie!jes euod eiins e}ueueuej
'!J]euJ 9 -!p ei!q!uods!p uou `iio^ 9 + e euo!zeiueu!ie.iiep e}
o6uni o^eo !p euozzeds oun !iei ! !quJei}ua t3p oueJ -e}ueseJddeJ 9 oue6oJd iep eiueiop e}ou eo!un.i
-eLiBaiioo `!J]euJ zL o6uni o^eo un ouJe!qqe as euo •oi!qeinoseii p!d oiiou ?je}
eJ!p e eie^ `oiuaue6eiioo !p o^8o iap Bzzau6uni ?} -ins!j o^eo iep euopoiiu! ezueunpu!.i ezuen6esuoo
-eu e oiieo!idde eue!^uoo o}!no!!o o^onu o}seno
!p :!}ep !ep ossni} i! oueìueseiddej eiio `ejpenb ep
•eJn6!! u! ei!q!s!^ auuoo -uo pe !ieu6es !ep e}!osn !p ezu®pedu!.i eiesseq
!iopue6eiioo `687L.OW un Pa 887 L.OW un `!}tìJ6a}u! qe pjje^ jòinduoo !ep ounose!o u! `opueoei isoo
anp eJesn !p eiienb ? !ie!!es euod anp ej} o}ueue6ei •z J®induoo iep e]!osn u! !iep ! epjen6
-ioo i! ®ieBuniie jad aieep! auo!znios ei ``oiueuec! -!J oiuenb Jed zoi ep e ` L J®]nduoo iep gi!osn u!
•o^!ieBeu iioi\
!iep ! epjen6!j otuenb ied Loi ep ®iu®iioo u! !ieo
z[ e ouos epueos oJ\!}!sod iio^ zi ep euo aieu6as •!i!idue eo!o `!iei®#nq ouuejes !ieu6es !ie} eiio ez
HE-=-:-----
ELENCO COMPONENTI C2 = 10 mF elettr.16 volt
C3 = 10 mF elettr.16 volt non polar.
FÌ1 = 4.700 ohm 1/4 watt DS1 = diodo lN4007
F)2 = 330 ohm 1/4 watt DS2 = diodo lN4148
FÌ3 = 220 ohm 1/4 watt DS3 = diodo lN4007
FÌ4 = 47.000 ohm 1/4 watt TFÌ1 = PNP tipo BC 557
Ft5 = 100 ohm 1/4 watt TF]2 = NPN darlington BC 517
C1 = 47 mF elettr. 16 volt RELÈ = relè 12 volt -scambio

FONOCOMANDO A FÌELÈ le semionde positive presenti sul segnale di BF an-


dranno eliminate dal diodo DS2.
Sig. Spatuzzo Antonio -Salerno Una volta in conduzione, ai capi della resistenza
FÌ4 sarà presente una tensione positiva che permet-
terà di polarizzare la Base del transistor TFÌ2, il qua-
11 progetto che vorrei proporvi e che spero di ve- le, portandosi in conduzione, ecciterà il relè.
dere pubblicato nella vostra rubrica "Progetti in sin- 11 diodo DS1, applicato in serie sul filo di alimen-
tonia", è quello di un circuito in grado di eccitare tazìone positiva, eviterà la distruzione dei transistor
un relè per mezzo della voce o di un suono. nel caso venga accidentalmente invertita la polari-
Questo circuito può risultare utile per attivare un tà di alimentazione, mentre il diodo DS3 eliminerà
impianto d'allarme in presenza di un rumore, op- le extratensioni generate dalla bobina del relè ogni-
pure per attivare un registratore tramite la presa re- qualvolta questa si disecciterà.
mote, solo quando viene captata musica o parla- Questo circuito assorbe circa 35 mA in stato di
to, in modo da risparmiare buona parte del nastro riposo, mentre con il relè eccitato l'assorbimento
magnetico. arriva a circa 120 mA.
Per realizzarlo, ho impiegato due soli transistor
ed il suo funzionamento, facendo riferimento allo
schema elettrico, può essere così semplicemente
descritto. NOTE REDAZIONALl
11 segnale di BF proveniente da un qualsiasi mi-
crofono, verrà applicato ai morsetti di Entrata e da
qui, tramite C2, raggiungerà la Base del transistor Volendo usare questo circuito con microfoni ad
TFì l . alta impedenza o poco sensibili, vi consigliamo di
Poichè questo è un PNP, per portarlo in condu- sostituire la resistenza R2 da 330 ohm con una re-
zione è necessaria una tensione negativa, quindi sistenza di 4.700 o 5.600 ohm.

126
•!i!§anb oioi ! ®JJodsa Jeiod Jod eJaq!i.
!iins!i eau!i ei euo ouopu®ue !Jou®i !Ji
-ie auo !^aiBpioo!J `ouoieiei ie oddoii
!o!uoei ! ®i®u®i uou `!s!ouoo ® !^oJq
eiduas ®ie!S - ONISSIJ.Nvlt]OdwI
•!sie^!p !uio!6 u! ez
-ueinsuoo Jed e}t3uoieie} uoN .eis
-e!uo!J eJ}so^ ei ei!q!ssod iep ei!LLi
-!i ieu eje^ios!j ie}od ied euo!z!s
-ods!p e ouos !o!uoe} !.(!ieioo!}ied
!seo u! o !^!}sei ! osniose) eueuJ!}
-}es eHep !ujo!6 enp !}senb u! oios
•oC`Z i eiie 6 eJo eiiep o}eqes !u6o
:6 L elle oC`7 L eiiep
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pe oios o}ezz!i!}n eJesse Qnd
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C99Z£/L880 .|e|. 8Z `Eueddnz .i E!^ . .r].i.v YIO90J 001'£
9906Z/1980 .ieL €6/L6 `e!ddv e!^ . .O.u.8 i30V lslaNlt)q oo lz£
zLCzLS/888o .ieL 9L/L L `eue®es!d oiJeo e!^ . VoiNotiii.ai] O]1lvw la (Va) VLL3lt]Va L900£
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(va) vtlnwvllv LLoo£
z"94,o8o.,a|¥9`,ìgfegq',?33`i?i_c?;eBu!;ZszJ,Poà!B^O',3qg]#ÌÀéo,¥Ìà(vq) IINo] all3a v^l^vnoov Lzoo1
toNi wt+¥i, vvi#5#31 2:8:i
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68L86C8/L LO .lel Z;C `©llm !9P e!^ -W0013LIS
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toL, ]s3^vNvo %zj,u3ggvì¥S 6é83 Ì
9o€9€/ÙZLo .iei 6 .®Jqiu6^ON ^i e!^ . VOINotlJ.J.3la .".q
LZ??8/Z;£io .iei £ `ii eienueiLi5 0!JC)U!^ ezz.c] -.S.B.S O].t]V.i tNsìt'%t8£]°NV,:%88Ì
¢#zz/LZLo .i©i p `Se69| ezz.ci -lt]Oavzzvo
L%99/87LO .lel 6C `!PIùq!JE79 e!^ -80 oNIolao (lv) ]tlnoll l^oN £909 L
999gc/LZCO .1®1 g/8Z `!ZzeJec] e!^ -.N.].t] Vt]V^ON Oolsz
8£9£Z/8ZLo .i©i Z `ou6essn ei^ -Oseluuoi Ble^V !P W]1Sis SSOUONl (01) OzNvl ,£001
966Z9/Z£LO .|e| 9 `Oueq!l!] elenuBUJ3 0S.3 -OONVU]Nvlg ltl]lHOSV (NO) ONVSSO] S.08L
pCZ9986/i LO .isi tiL `!Uniuoo !ep e!^ . ti]J.N]O OINOUJ.O]13 (oL) VLw \/tl=lDllLna la VtfmllE] 0600 L
6£lz9/l£LO .lel L .OO!Iled.S e!^ -... U.§ .JualE .tl.V.O.=.i o]Nno ooLZL
c2:8;é%à',g`.',:i3,'3Jequt:g;ipx#àì-E,#N,?FdlalH]5È,lÉ (01) VIONOvwdvo ZZ00 L
to^j vtig:,S3?Td]?8 !±8§ :
9o6c6¢8/9io .iei. zS `oiapueo e!^ . OU§ voiNOUJ.i]1] .ti.a.V
88LZ9/itrLo .ieL £8Z `euo^es oS'O . oueqot] eoo!ls !P |a|io|a lLSY OOL®L
Lgo§p8/LCLo .i©i t8 `ou©qiv oiJÌ3o e!^ -oNioiao Vlt]aNV§S]lv OOL§L
9?869/C£ LO `|a| 9 `OP|Ì3qoe|.S e!^ . V|WVO (NO) Vglv l.§OZL
£89999/LLo .iei o/£8 `!ueqo!9 e!^ -t]Visiai oNltlol ezLOL
6p£9/9£8o .iei O-q/8Z `oi66ew ^ixx e!^ -VoiNot]J.Lala VO]W (qo) llowt]]1 6GO98
88ÙL L8/gz8o .i©i V/6L `e!UJ©Si Ì3!^ -.i.J.S VoiNotiii]i] .].0 0SSY00dNVO 00198
d,",ào.w§,,yaoq:iiàÉ%:
(ow)a"j#V}^°oNNVJT7^Y5#883
" `" VNOONV 00LO9
VoiN0t]li]l] V^OnN !P Siix !ap vi.iaN]^ Ia IINnd
TELEFONATE0l eoggistessovi SPEDIREMo
i' kit, i circujti stampati e i componenti impiegatj
nei progetti di Nuova Elettronica

Se nella vostra clttà non sono presenti Trascorso qualche Ìstan{e


concessionari di Nuova Elettronica seguirà la nota acustica
e quindi non riuscite a procurarvi i nostri kits, e, al termine di tale nota,
còmponete questo numero telefonico potre{e dettare il vostro ordine
0542-641490 e, in giornata (esclusi i soli senza limiti di tempo.
giorni festivi), il vostro pacco verrà
consegnato all'ufficio postale per l'inoltro. Ad esempio:
Signor Fabretti Mario,
Potrete telefonare a qualsiasi om di tutti via Lunghetti n. 45
i giorni, compresi sabato, domenica, città Travesio CAP 33090
giorni festivi e anche di notte, quando provincia Pordenone.
le linee telefoniche sono più libere.
Una segreteria telefonica
in funzione 24 ore su 24, Se avete già effettuato
degli ordini, nella dlstlnta
prowederà a memorizzare
il vostro ordine, presente all'interno del pacco
iroverete sempre il
Se 11 servizio postale CODICE CLIENTE
risulterà efficiente, nel (due Lettere e un Numero).
giro di pochi giorni
il pacco vi verrà recapitato Questo numero di Codice
direttamente a casa dal è il vostro numero personale
memorizzato nel computer.
postino, con un
supplemento delle sole Quando ci inoltrerete un ordine,
spese postali. sarà sufficiente che indichiate
11 solo cognome
E«ottuai-e un oi-dlne e il vostro codlce personale.
è molto` semp]lce:
Esempio:

prima di comporre il numero t,?` Sig. Fabrettl, Codice pN.12348.


annotate su un foglio di carta
tutto ciò che dovete ordinare, Così facendo il computer individuerà
cioè la sigla del kit, del circuito automaticamente la vostra vià,
stampato, il tipo di integrato il numero civico, la città
o di qualsiasi altro componente ed il relativo CAP.
e le quantità. Non dlmenticatevl di indicàre
Dopo aver composto il numero oltre al cognome le due lettere
telefonico 0542-641490 che precedono il numero.
udrete tre squilli Se indicherete il solo numero,
e il seguente testo ad esempio 10991, poichè vi sono
registrato su nastro. tanti altri lettori contraddistinti
da tale nuhero, il computer
«servizio celere per la spedizione di non po`rà individuarvi.
materiale elettronico. Dettale il
vostro completo indirizzo len[amenle,
ripetendolo per una seconda volta, onde
evitare errori di comprensibilità.
SuonHnflo Precisando invece AO 10991
oppure MTIO991, il computer
ricercherà nel primo caso
il lettore 10991 della provìncia di Aosta,
Iniziaie a parlare al termine della nota nel secondo caso
acustica che ora ascolterete, grazie. il lettore 109991 della provincia dì Matera.

TELEFAX 0542-641490
0542/641 91 9 :teer§:nofonrumma:ì:nàaì%r:::::.eaf[Ten:rree:,à:

HELTRON via dell'lNDUSTRIA n. 4 . 40026 lIVIOLA (Bologna)


Distributore Nazionale e per l'ESTERO di Nuova Elettronica

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