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Possiamo avere piena fiducia in un simile maestro: vivendo in per­ fialio

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di Dio, dat<

fetta intimita col Padre, egli sa e puo -rivelarci tutto cio che serve alla che nassume e ms
nostra salvezza; avendo d'altronde un cuore mite e umile, e conoscendo che s'e donato nel
per -personale esperienza la miseria dell'umanita, non si espone al pericolo­ Chiesa.
di schiacciare le anime sotto i1 peso di un giogo troppo pesante.
3. fl segno ,
2. Guarderanno a colui che hanno trafitto. - L'altra serie di passi anche una attent:
del NT che possono rif erirsi al cuore di Cristo gravitano attorno al tema l'evangelista inten
biblico del « costato trafitto ». Il testo e noto: « Vedendo che (Gesu) era La prima d,i,
gia morto, non gli spezzarono le gambe; ma uno dei soldati gli colpi il Non trovandosi,
fianco con la lancia e subito ne uscl sangue e acqua... Questo avvenne esegeti questo test
perche si adempisse la Scrittura: Non gli sara spezzato alcun osso ». E un samente: Es 12, 4
altro passo della Scrittura dice: « Volgeranno lo sguaDdo a colui ohe hanno 21 ( dove si dice
trafitto » (Gv 19, 33-37). sara spezzato »).
Anche se vi
L'interpretazione di questo passo e piuttosto ardua; e do per due passione del Serv(
motivi quasi contraddittori: da una parte, infatti, i1 gesto di un soldato la citazione di (
che trafigge il costato di un corpo morto sembra un episodio trascurabile; pasquale, che en
dall'altra, invece, l'evangelista sembra attribuirgli la massima importanza. dalla schiavitu d
Obiettivamente e assai probabile che i1 fatto come tale, e doe la tra­ semplice segno, c
fittura del costato e il sucoessivo flusso di sangue e acqua, non sia stato Figlio dell'uomo:
considerato come miracoloso dall'evangelista. Un flusso del genere infatti schiavitu del pee<
e possibile, se un corpo viene squarciato al torace subito dopa la morte. Dio suo Padre (1
Nonostante cio, Giovanni lo racconta con espressioni di straordinaria « per il peccato
solennita e lo conferma con enfasi (« chi vide lo ha attestato »), allegando all'agnello annur
esplicitamente anche due citazioni bibliche; e cio, in contrasto con la sobrie­ (Gv 1, 29).
ta usata, ad es., nel narrare la morte di Gesu. Nei sinottici, la rnorte di Ne si creda
Cristo viene fatta coincidere con eventi impressionanti: tenebre, terremoto, Numerosi infatti
morti che risorgono. Giovanni omette tutto cio, e fa invece culminare il soprattutto l' Apo
suo racconto in un episodio che, a prima vista, sembra del tutto secondario: dell'agnello ritor
il gesto di un soldato che, con la lancia, trafigge il costato di Gesu dopo quali il Cristo viE
che era gia morto, e il fatto ,che dal costato trafitto sgorgano sangue e acqua. mo dire, anzi, d
Se Giovanni mette al culmine della sua narrazione questo episodio, apparen­ stiana primitiva.
temente insignificante, e perche vi annette un significato profondo, certa­ 11 rito dell':
mente legato al significato generale del racconto della passione e al signifi­ divino di cui er
cato simbolico del sangue e dell'acqua. schiavitu d'Egittc
Per Giovanni, la passione e la rivelazione per eccellenza dell'agdpe di Giovanni, n
Cristo per i « suoi », per la sua Chiesa; e i1 segno dell'amore che il buon dal costato trafit
pastore porta al suo gregge (Gv 10, 14-16). (latreia) e sacriJ
Secondo 1Gv 4, 14ss, e questo il fatto .ohe'ha stupito il mondo e fonda sua piena realiz
il comandamento nuovo della carita. Tutta la seconda parte del quarto e per questa su;
vangelo si svolge, <lel resto, alla luce di quelle parole, cariche di signifi­ la nostra « pasq
cato: « Avendo amato i suoi, che erano nel mondo, li amo sino in fondo » Dio (A. Carmin:
(Gv 13, 1), quasi a indicare una pienezza, sia in senso ldi ,misura sia in La celebra:z
senso temporale, che nessuno potra mai superare. Quando, dall'alto della ne prolunga il
croce, Gesu dira che oramai « tutto e compiuto » (Gv 19, 30), e come redentore con c
dicesse: la rivelazione dell'amore e compiuta. presente e attui
della celebrazio
Anche la scena della trasverberazione va interpretata alla luce di peccato e la nos
questi dati. Essa non intende evocare un qualunque atto d'amore del
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CUORE / xcx.pola. 438
da citazione, alle­ Segno d'amore quindi la sua ferita gloriosa: segno di quell'amore
Zc 12, 10. totale con cui Egli ama il Padre; ma contemporaneamente segno anche di
chiaramente che quell'amore totale con cui il Padre ama Lui e, in Lui, tutti i credenti.
1e profetica abba­
a morte del santo 5. La Chiesa, frutto dell'amore redentore. - L'episodio della trasfiss.io­
e pianto a Geru- ne del costato culmina col flusso di sangue e acqua, che sgorgano improv­
. La morte imma­ visi ( « subito ») dal costato aperto del Redentore, quasi a indicare la sopran­
rero Dio, turbo la naturale fecondita del suo sacrificfo.
ii, di Ger 31, di A. Feuillet fa notare che questo episodio, che parla del flusso di acque
re, anche oltre la salutari dal costato aperto (Gv 19, 34), e preceduto dall'altro episodio ove
della sconfitta e si narra che il Crocifisso, arso dalla sete, domanda da bere (Gv 19, 28).
:za. Questi due episodi ci richiamano Gv 4, 6-10 (ove Gesu chiede da bere
a parte la figura alla samaritana e insieme le promette l'acqua della vita) e Gv 7, 39 (ove
dei nostri peccati Gesu annunzia che torrenti di acqua viva sgorgheranno dal suo corpo
salvezza (Is 53). glorificato).
sotto l'immagine Si tratta certo di elementi disparati, ma tutti convergenti sul tema
dell'acqua che disseta: essendo veramente uomo, anche Gesu soffre la sete
!are con semplici e domanda da bere; ma essendo, contemporaneamente, l'Uomo-Dio, lui solo
tica, riunendo in puo far giungere agli uomini l'acqua delta vita, ossia la grazia dello Spirito,
o per la morte di nel quale si instaura la nuova alleanza. E lo Spirito viene dato ai credenti
me al Giusto che appunto nel segno del sangue _e dell'acqua che sgorgano dal costato di
:aturisce misterio­ Cristo « esaltato » sulla croce e « trasfigurato » ( « factus spiritus vivifi­
o spirito di pieta cans ») nella gloria (1Cor 15, 45 ).
iore dei fedeli, in Rifacendoci al significato globale che il quarto Vangelo attribuisce
alla passione di Cristo, possiamo pertanto ritenere che il sangue e l'acqua
questa tradizione che sgorgano dal costato aperto del Crocifisso sono, •per Giovanni, il segno
in Cristo trafitto, luminoso dell'amore sconfinato che ha portato l'Uomo-Dio a morire per noi
sulla croce ( « sanguis qui ,pro vobis effundetur ») e insieme il pegno di
la in quanto tale. quello Spirito che e il frutto essenziale del sacrificio redentore ( « l'acqua
risto e veramente dell a vita »).
ii es,piare i nostri Per Giovanni, inoltre, sangue di redenzione e acqua della vita non
� il « trafitto », al sono soltanto il ricordo di un evento passato, ormai lontano nel tempo, ma
}iovanni sia stato il memoriale sacro di un mistero perenne, e quindi il dono permanente che
la contemplazione Cristo continua a distribuire ai credenti, per l'azione della Chiesa. Nella
'JlW di Luca alle Chiesa, infatti, ognuno che crede puo venire a Cristo, e bere l'aoqua della
. e il solo a ricor­ vita, frutto dell'agape redentrice (Gv 7; 37; Ap 22, 17). A questo stesso
rid della crocifis­ concetto sembra de1 resto ispirarsi anche il celebre passo di 1Gv 5, 6-8
1

ltamente anche il dove si parla dello Spirito, dell'acqua e del sangue. In tutti questi passi, il
tre volte (Gv 20, tema di fondo e sempre la chiesa: essa, per Giovanni, ,e il frutto ,pasquale
del sacrificio redentore (sangue), nel dono dello Spirito (acqua); oppure,
:risto glorioso che e �iamo in fondo nella stessa prospettiva, la Chiesa e il frutto <lei due massi­
resta quasi come m1 sacramenti della nuova alleanza; il battesimo (acqua) e l'eucaristia
·pur nella vita, e (sangue).
aturale puo avere . In definitiva la scena evangelica della trasfissione di Gesu in croce
gozzato e vivente, sigm. fica il compiersi della pasqua eterna nell'amore di Cristo, e insieme il
« psichico » (che permanere, nella Chiesa, dei frutti di questo amore, oramai all'opera perche
(1Cor 15, 45), e �a pasqua di Cristo diventi la pasqua dell'universo. Anche se espresso sotto
tgure e immagini diverse: l'acqua (o dono dello Spirito o battesimo) e il

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CUORE / xapola:
sangue (o sacrificio redentore o eucaristia), si tratta sempre dello stesso e Jato e risorfo, vi
unico mistero: il mistero di un amore totale, che si da attraverso la morte, 4, 10), cosl com
perche tutti possano giungere con Lui alla vita. Un'ultima precisazione: costato tmfitto.
anche se, in questi passi, l'apostolo Giovanni parla del « fianco » di Cristo Teologi e r
(venter: 7, 38; latus: 19, 34), in prospettiva pero egli intende sempre rife­ di Cristo do ch
rirsi al « -corpo » di Cristo, ossia all'umanita del Salvatore, considerata come del Redentore (,c
il « tempio nuovo », per la « nuova alleanza », nel suo sangue (Gv 2, 21).
Tutti i passi che si riferiscono alla seena della trasfissione non si possono
percio, da un punto di vista soltanto esegetico, applicare direttamente al
« cuore » d i Cristo. BIBLIOGRAFIA • W. E

Non possiamo tuttavia non scorgervi una certa « ordinazione » provvi­ R. Bultmann, Theo!£
Der Epheserbrief. ir
denziale, gia chiaramente rilevata da sant'Agostino.
« L'evangelista, scrive il vescovo di Ippona a commento del testo
unus militum lancea latus eius aperuit, si e servito di una espressione scelta
a ·proposito. Egli non dice: colpl o fed il suo costato, o qualcosa di simile;
ma: aprt il ,suo costato, per .farci comprendere che cost egli apriva la porta
della vita, donde sono usciti i sacraimenti, senza i quali non si puo avere
1

accesso alla vita vera. Questa sangue e st1ato sparso per la remissione <lei Cupidigia, ave
peccati; quest'acqua viene a mescolarsi, per noi, all'acqua della salvezza.:.
1tAc:ovi:#a, pleon,
« Una immagine di questo mistero la possiamo trovare nell'ordine,
sopraffare, defrai
dato da Dio a Noe, di aprire una porta nel fianco dell'arca, per farvi entrare q:nAapyupla, philc
gli animali che dovevano essere salvati dal diluvio... Ed e per raffigurare
questo stesso mistero che la prima donna fu tratta dal fianco di Adamo
addormentato, e che venne chiamata: vita e madre dei viventi.
« Qui noi vediamo il secondo Adamo piegare il capo e addormentarsi
II si
sulla croce, ·perche una sposa gli fosse formata, con il sangue e l'acqua aver
che sgorgarono dal suo costato, dopo la sua morte » (In Johan. 120, 2; In greco, essi s1 n
P. L. 35, 1953). piu antica (Hdt. v
Questa commento e rimasto giustamente celebre, anche se fondato su dide (III, 82), insie
sivo dell'agire um,
una versione inesatta del testo originaie ( che non ha aperuit, ma enyxen: significa esser sup,
« trafiggere »). A parte questo particolare, infatti, Agostino ha saputo qualcuno. 11 sostan
dedurre direttamente dal testo giovanneo i tre temi sui quali si raccogliera col significato di c1
poi la meditazione dei teologi e dei mistici dei secoli successivi: il tema una convivenza um
dell'acqua e del sangue, simbolo <lei sacramenti; il tema della Chiesa che, alcuna pleonexia. I
possesso, di qualur
come la prima Eva, nasce dal costato di Cristo; .il tema del costato aperto,
per il quale si puo avere accesso alla vita. Notiamo inoltre la sua insistenza II Que
su .quella parola aperto, quasi a indicare una pista che solo dopo di lui le . spec
g1ttsta appropriazio
anime piu sensibili avrebbero imparato a percorrere. « Cristo e la porta, potere politico (Ger
scrive in altro c ontesto. Per te e stata aperta questa porta, quando il suo chimento mediante
fianco e stato trafitto dalla lancia. Ricorda cio che ne uscl; e S•cegli per vevole dell'avidita.
dove ent11are: quid inde manavit recole; et elige qua possis intrare » (In (v. 36).
Johan. 9, 10; P. L. 35, 1415).
Traducendo in invito personale il testo evangelico (tibi, per te, est III 1)
ostium apertum), il vescovo di Ippona non ne tradisce il senso profondo. me1
Anzi, ricongiungendoci col pensiero di san Giovanni e interpretandone le 7, 22; Le 12, 15
ultime sfumature dobbiamo rilevare che, non solo la vita della Chiesa nella giudicata negativ
tuato probabilme
sua totalita, ma anche quella di ogni singolo fodele, secondo l'agiografo,
sgorgano e dipendono in ogni istante dall'amore redentore di Cristo, immo- 4, 6; 2Cor 2, 11

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CUORE / xet.p8let.
dello stesso e lato e risorto, vittima di propiziazione per i nostri peccati (1Gv 1, 7; 2, 2;
✓erso la morte, 4, 10), cosl come sul Golgota sangue e acqua furon visti sgorgare dal suo
precisazione: costato tr-afitto.
1co » di Cristo Teologi e mistici, a partire dal medio evo, attribuiranno al « cuore »
:le sempre rife­ di Cristo do che l'autore del quarto Vangelo afferma del costato trafitto
nsiderata come del Redentore (da SBP, alla voce « cuore », EDB Bologna).
,ue (Gv 2, 21).
n.on si possono Th. S. e A. T.
:lirettamente al
BIBLIOGRAFIA - W. Baumgiirtei - T- Behm, art. xaplila, ThW III, 609ss;
zione » provvi- R. Bultmann, Theologie des NT, 1965'; W. Eichrodt, Theo/ogie des AT, 1968'; K. Gutbrod,
Der Epheserbrief, in Christus heute, vol 10, s.d.

tento del testo


pressione scelta
lcosa di simile;
apriva la porta
,n si puo avere
remissione dei Cupidigia, avarizia
:lella salvezza. .".
1re nell'ordine, -rtAEovd;la, pleonexia, avarizia, cupidigia; 1tAEovEx,ic0, pleonektei5,
er farvi entrare sopraffare, defraudare; TIAEovix,11<;, pleonektes, avido di guadagno;
per raffigurare <pLAapyupla, philarghyria, avidita di denaro, avarizia.
inco di Adamo
enti.
: addormentarsi
,ngue e l'acqua 11 significato di fondo di questo gruppo di termini e avere di pii1, voter
avere di piu, come dice la loro derivazione da TCAfov e ilxw (pleon, echo).
Johan. 120, 2; In greco, essi si riferiscono non soltanto al possesso materiale. Nella testimonianza
piu antica (Hdt. VII, 149) pleonexia designa l'immorale brama di potere. In Tuci­
e se fondato su dide (III, 82), insieme a qn'Ao·nµla, philotimia, ambizione, appare come l'impulso deci­
1it, ma enyxen: sivo dell'agire umana. e quindi dello sviluppo della storia. In Platone, pleonekteo
significa esser superiore in un'azione giusta, come anche soprafjare con l'inganno
tino ha saputo qualcuno. 11 sostantivo viene sempre usato, da lui e da Aristotele, in senso negativo
li si raccogliera col significato di cupidigia, avidita, includendovi anche la concupiscenza sessuale. In
::essivi: il tema una convivenza umana rettamente ordinata (➔ comunione) non ci dev'essere posto per
�lla Chiesa che, alcuna pleonexia. I cinici e gli stoici respingono qualunque tipo di cupidigia, poiche il
costato aperto, possesso, di qualunque natura, significa essere legati a cio che non ha valore.
a sua insistenza II Questa gruppo di termini compare raramente nei LXX; lo troviamo
) dopo di lui le . specialmente nelle invettive e nelle minacce dei profeti contra l'in-
·isto e la porta, g,usta appropriazione di beni e l'arricchimento violento di coloro che detengono
potere il
politico (Ger 22, 17; Ez 22, 27; Ab 2, 9). In 2Mac 4, 50, pleonexia indica l'arric­
., quando i1 suo _ ento
ch1m mediante corruzione. L'accento e posto
cl; e s,cegli per vevol e dell'avidita. Percio l'autore di Sal 119 pregaquindi
di
sul carattere empio e ripro­
esser preservato dalla pleonexfa
)is intrare » (In (v. 36).

tibi, per te, est III 1) Nel NT i vocaboli di questo gruppo 1i troviamo esclusiva-
senso profondo. mente in Paolo, eccettuato pleonexia presente anche in Mc
terpretandone le 7: 2�; Le 12, 15 e 2Pt 2, 3 .14. L' azione che essi designano viene anche qui
�lla Chiesa nella giud1cata negativamente e si riferisce sempre al guadagno rnateriale, eccet­
,ndo l'agiografo, tuato probabilmente 2Cor 2, 11. Cosl pleonektei5 (2Cor 7, 2; 12, 17s; lTs
di Cristo, immo- 4, 6; 2Cor 2, 11) significa soprafjare, raggirare, defraudare; pleonektes
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CUPIDIGIA - AVARIZIA / 1tA,£ove;lc,;

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