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I grandi idili

Canti: issano recanatesi dal 28 al 35.

Caratteristiche dei canti sono:

1.la rimembranza (anche poesia dallo stesso titolo)

2. Il risorgimento (poesia 1828), risorgere delle emozioni delle speranze e del sentimento del dolore.

3. A silvia (tema la rimembranza, cioè la caduta delle illusioni giovanili di fronte.

4. le ricordanze (1829, sono ricordi dell’infanzia, caducità delle speranze e crudeltà del presente).

5. La quiete dopo la tempesta (1829, la teoria del piacere come temporanea pausa del dolore).

6. Il sabato del villaggio (1829, teoria del piacere come ricordo del passato e attesa del futuro).

7. Canto notturno del pastore errante dell’Asia (1830, interrogativi sul significato dell’esistenza e
messaggio di dolore universale).

8. Il passero solitario (1831-1835, solitudine giovanile e isolamento esistenziale).

Ambiente: indefinito

Pastore: alter ego di leopardi, per dimostrare come e piccolo a paragone con la natura, dove il
pastore interroga la luna ponendo le domande a se stesso, chi sono io, qual’e il fine dell’esistenza e
quale e il significato dell’universo.

Li dice silenziosa luna perché non può rispondere a le domande

Infatti la vita della luna e il pastore e simile perche quando la luna si alza il pastore rimane sveglio
cuidando le pecore e quando la luna si va lui anche ripossa.

Le pecore sono i uomini

Camino faticoso e doloroso che porta al nulla della morte, leopardi crede che la vita e una malattia
che porta alla morte. Leopardi anche pensa che con la morte finisce la sofferenza.

Sin da piccoli già e pericoloso il mondo,

se la vita e dolore la sopporteranno

4 stroffa dal 61 al 104, la luna e il senso del destino umano all’ignoranza del pastore si contrapone la
consapevolezza dell’inmortalita della luna.

Il pastore ipotiza che la luna conosce il mistero dell’esistenza mentre che il pastore poeta sa solo che
la vita e sofferenza la cui conclusione e che se l’uomo nasce solo per soffrire e meglio non nascere.

Vuole rappresentare uno spazio. Ha uno spazio dalla civilta in contraposizione della soferrenza
dell’uomo e l’indiferenza del cosmo a lla infelicita umana.
105-132, gli animali si contrapogono all’uomo e a la ragione e per quello non conoscono il dolore.

Ultima strofa, sofferenza universale di tutti i uomini, in qualsiasi condizione per ogni essere vivente, il
giorno della nascita e funesto.

La ginestra

Tra il 1829 e 8 abbandona la religione per il materialismo, perche sostiene che nonostante la forza
inusoria non rese l’uomo felice, anzi l’etica cristiana e la rasegnegnazione a come conseguenza
l’alunamento delle energie vitali, per cui suoi pesimismo respinse ogni comfort derivato da una
concezione provvidenzialistica

L’uomo appartiene a una specie non privilegiata e non importante dell’universo, per quello questa
poesia.

E una poesia contro ogni forma di fiducia religiosa ma anche una sfiducia, lui voleva che l’uomo avvia
la capacita di controlare il suo destino.

E fondata sul pessimismo ma con volonta di lotta, per cui data l’inmutabilita della felicita umana
bisogna avere il coraggio per acetare la verita, per cui da momento quall’e la verita? L’infelicita c’e e
non possiamo distrugerla ne niente, quindi lo migliore sarebbe stringersi a questa in una social
catena cioe un patto di solidarieta contro la minacia della natura, contro le soprafazioni (abusos)
sociali.

Per questo la alegoria de la ginestra: o fiore del deserto

Da un rifiuto dell’asolutismo delle idee metafisiche, ma anche dei falsti miti della scienza tipici di
molti inteletuali dell’epoca.

In questa poesia cambia anche il paesaggio (lascia i paesaggi indefiniti come quelli degli idilli), e
desertico, buio, un tempo fertile pero la ginestra continua a crescere.

La ginestra rinasce in territorio arido e una alegoria della vita che acetta continuamente la morte e
destruzione come si fosse un vulcano che esplode, cosi l’uomo dovrebbe di acetare la sua
insignificante esistenza

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