Sei sulla pagina 1di 7

09 Cuglietta 08.

07 30-07-2007 15:30 Pagina 38

IL SISTEMA DI EVACUAZIONE
DI FUMO E CALORE IN UN LOCALE
DESTINATO A DEPOSITO
Il dimensionamento secondo la Norma UNI 9494 e con i metodi
della “Fire Safety Engineering” e confronto dei risultati
a cura del dott. ing. Giancarlo Cuglietta - Direttore Vice-Dirigente del C.N.VV.F.

Oggetto del presente articolo è “EFC”, un’apparecchiatura desti- L’installazione degli evacuatori
il dimensionamento di un sistema nata ad assicurare, in caso di in- di fumo e calore sarà realizzata in
di evacuazione di fumo e calore di cendio, l’evacuazione dei fumi e modo da assicurare, in caso di in-
un locale destinato a deposito, ap- dei gas caldi con capacità prede- cendio, la fuoriuscita dei fumi e dei
plicando la Norma UNI 9494 e uti- terminata e con funzionamento gas caldi per evitare che il locale
lizzando i metodi della “Fire Safety manuale. sia totalmente invaso dai fumi,
Engineering”. L’EFC è composto da: basa- mantenendo una zona libera da fu-
Lo scopo dell’applicazione dei mento e organi di fissaggio alla co- mo nella parte prossima al pavi-
due metodi è quello di verificare il pertura, elementi mobili di chiusu- mento, di altezza y pari ad alme-
corretto dimensionamento e valu- ra, dispositivi di apertura (Figura 1). no 0,5 h e in ogni caso non mino-
tare l’effettiva efficacia del sistema Il locale in oggetto, destinato a re di 2,00 mt in conformità alla Nor-
installato. deposito di mobili, è un ambiente ma UNI 9494 (Figura 2).
chiuso monopiano che costituisce
Si definisce evacuatore di fumo compartimento antincendio di su- Area totale in pianta A = 800 m2
e calore, di seguito denominato perficie totale pari a 800 mq. Altezza interna h = 5,00 m

Cupola 16 mm alveolare

Apertura
165°
Valvola termica

Cilindro pneumatico

Vano netto

Figura 1 - Schema di un evacuatore di fumo e calore

38 ANTINCENDIO agosto 2007


09 Cuglietta 08.07 30-07-2007 15:30 Pagina 40

IL DIMENSIONAMENTO IL DIMENSIONAMENTO
DEGLI EFC DEGLI EFC

Scopo e utilizzo degli EFC compresa tra 5 m e 20 m, mentre produttore in base all’esito delle za saranno realizzati in modo da
la distanza tra ogni EFC e le pa- prove. aprire contemporaneamente gli
L’installazione degli EFC ha lo reti perimetrali sarà compresa tra I dispositivi di azionamento a di- EFC posti nel compartimento in-
scopo di: 5 m e 10 m. stanza, comprese le tubazioni, so- teressato all’incendio. Tali dispo-
L’installazione in oggetto non si no progettati in modo che ne è ga- sitivi sono comandati manual-
– agevolare lo sfollamento delle riferisce ad una copertura a dente rantito il funzionamento anche in mente.
persone presenti e l’azione dei di sega (shed), né ad edificio con caso di incendio. Tali dispositivi sa- Per garantire inoltre l’efficacia
2.000

Deposito soccorritori, grazie alla mag- altezza superiore a 20 m. ranno contrassegnati adeguata- aerodinamica del sistema, nella
mobili
giore probabilità che i locali re- Ogni EFC sarà munito di un di- mente mediante cartellonistica, op- parte bassa dei locali sono pre-
stino liberi dal fumo almeno fi- spositivo termico di apertura indi- portunamente protetti contro urti, senti aperture per l’immissione di
no ad un’altezza da terra tale viduale e sarà anche azionabile da danneggiamenti e agenti atmo- aria aventi superficie non minore
da non compromettere le pos- un dispositivo di apertura a di- sferici, installati in posizione visi- di 2 volte la superficie geometrica
sibilità di movimento; stanza manuale. bile dalla quale è possibile con- di apertura della totalità degli EFC
– agevolare l’intervento dei soc- Il dispositivo termico individuale trollarne il regolare funzionamen- installati.
corritori, rendendo di conse- è tarato per funzionare alla tem- to. L’energia di funzionamento è Si è tenuto conto di portoni, por-
guenza più rapida ed efficace peratura di 68 °C. autonoma ed è costituita da bat- te, finestre, per la parte di superfi-
4.000
la loro opera; La capacità di intervento dei di- teria tampone. cie posta nella zona libera da fu-
– proteggere le strutture e le mer- spositivi deve essere certificata dal I dispositivi di apertura a distan- mo di altezza y.
ci contro l’azione del fumo e dei
gas caldi, riducendo in partico-
Figura 2 - Planimetria locale
lare il rischio di collasso delle
strutture portanti;
Funzionamento degli EFC Nella parte alta dell’ambiente, – ritardare o evitare l’incendio a
dunque, la temperatura sale più pieno sviluppo (“flash over”);
Come è noto, un incendio in un rapidamente sulla verticale del fo- – ridurre i danni provocati dai gas
ambiente chiuso produce gas cal- colaio di incendio e nello stesso di combustione e da eventuali
di e fumi che riscaldano l’aria cir- tempo sale anche la pressione dei sostanze tossiche o corrosive
costante presente nell’ambiente. gas caldi contro la soletta. Se con- originate dall’incendio.
L’aria riscaldata si dilata e inizia sideriamo che gas e liquidi, quan-
a muoversi in modo istantaneo do in pressione, esercitano una
verso l’alto, creando una corrente forza perpendicolare rispetto alla Criteri di installazione
ascensionale che richiama alla ba- superficie che li contiene, possia- e azionamento degli EFC
se masse d’aria fredda, più pe- mo affermare che, realizzando
sante. un’apertura sulla copertura, la spin- Gli EFC devono essere disloca-
La colonna d’aria calda, i gas, i ta dei gas caldi è uguale sia sulle ti in modo omogeneo nel locale.
fumi e le particelle parzialmente superfici piane che su quelle incli- È preferibile installare un nume-
combuste salgono verso l’alto mi- nate (tipo shed). ro elevato di EFC di dimensioni ri-
scelandosi con l’aria circostante La velocità di uscita dei fumi è dotte piuttosto che pochi di grandi
più fredda. tanto maggiore quanto più è alta dimensioni.
Una volta raggiunto l’intradosso la differenza di temperatura tra gas Nel caso in esame, deve esse-
della copertura, la colonna avan- caldi e aria esterna. re previsto, come minimo, un EFC
za seguendo la forma della co- Affinché gli EFC funzionino al ogni 200 m2 di superficie coperta
pertura stessa, cedendo energia meglio, è necessario apportare in quanto la copertura è piana.
alla copertura e sotto di essa for- aria fresca all’interno dell’ambien- Il centro di ogni singolo EFC non
ma uno strato di gas caldi che, con te e che l’apparecchio abbia un sarà posto al di sotto dell’altezza
il passare del tempo, diventa sem- buon tiraggio e non diventi esso di riferimento h del locale.
pre più spesso, aumentando la stesso una presa d’aria in presen- Poiché la copertura è piana, la
temperatura. za di vento. distanza reciproca tra gli EFC sarà

40 ANTINCENDIO agosto 2007 ANTINCENDIO agosto 2007 41


09 Cuglietta 08.07 30-07-2007 15:30 Pagina 42

IL DIMENSIONAMENTO
DEGLI EFC

Caratteristiche costruttive apertura completa non deve es- UNI 9494, secondo i criteri di se-
degli EFC sere maggiore di 5 min. Questa guito descritti. I parametri presi in
prescrizione deve essere verifica- considerazione per il dimensiona-
Le caratteristiche costruttive de- ta e certificata dal produttore in ba- mento sono i seguenti:
gli EFC devono essere garantite se all’esito delle prove.
dal produttore in accordo con Gli EFC devono essere costrui- – area totale del compartimento A;
quanto di seguito descritto ed in ti, come minimo, con materiali clas- – presenza o meno di comparti-
base alla dichiarazione di confor- sificabili secondo la norma UNI menti a soffitto, di area As e al-
mità del prodotto sottoposto alle 8457 (Materiali combustibili su- tezza delle cortine a soffitto hc;
prove previste dalla norma UNI scettibili di essere investiti dalla – altezza di riferimento h e al-
9494 punto 7. fiamma su una sola faccia - Rea- tezza della zona libera dai fu-
Gli EFC devono avere caratteri- zione al fuoco mediante applica- mi y;
stiche tali da evitare che il flusso zione di una piccola fiamma) e UNI – pendenza della copertura;
di uscita dei fumi e dei gas di com- 9177 (Classificazione di reazione – durata convenzionale prevista
bustione si inverta in presenza di al fuoco dei materiali combustibi- dell’incendio;
vento spirante trasversalmente in li). La classe è fissata dalle com- – velocità di sviluppo dell’incen-
qualsiasi direzione. petenti autorità (per esempio, i Vi- dio;
La superficie utile di apertura gili del fuoco). – numero minimo di EFC richie-
(SUA) deve essere verificata e cer- Per i locali di pubblico spettaco- sto e superficie utile di aper-
tificata dal produttore in base al- lo, è stabilito che i materiali del- tura (SUA);
l’esito delle prove. l’EFC siano di classe 1. La classi- – gruppo di dimensionamento;
In caso di incendio, le eventuali ficazione dei materiali deve esse- – coefficiente di dimensiona-
deformazioni e deterioramenti de- re dichiarata dal produttore. mento α.
gli EFC non devono causare una Gli EFC devono avere la possi-
riduzione della superficie utile di bilità di essere aperti e richiusi dal- L’altezza della zona libera da fu-
apertura SUA. Questa prescrizio- l’esterno allo scopo di eseguire i mo y deve corrispondere almeno
ne deve essere verificata e certifi- prescritti interventi di manutenzio- al valore 0,5 h e non deve essere
cata dal produttore in base all’esi- ne. Nessun lato di un EFC deve minore di 2,00 m.
to delle prove. Il funzionamento de- avere lunghezza maggiore di 2,5 L’area del compartimento As in-
gli EFC (movimento di apertura e m. Ogni EFC deve essere con- vaso da fumo non dovrebbe es-
stabilità ad apertura avvenuta) de- trassegnato con targhetta di ac- sere maggiore di 1600 m2.
ve essere garantito anche in con- ciaio inossidabile recante in modo In presenza di cortine di conte-
dizioni critiche quali: vento parti- permanente i seguenti dati: nome nimento del fumo, il bordo inferio-
colarmente violento, neve, gelo, del fabbricante; anno di costruzio- re della cortina dovrebbe corri-
agenti atmosferici aggressivi in- ne; SUA (m2). Il posizionamento spondere con quello inferiore del-
terni ed esterni. degli EFC deve essere tale da evi- lo stato di fumo (hc = h - y).
La posizione di apertura riferita tare il bagnamento diretto dell’ele- Nel caso di cortine con altezza
ai battenti, coperchi, lamelle, ecc. mento termosensibile da impianti minore e di compartimenti a soffit-
degli EFC deve essere mantenu- di estinzione ad acqua. to con superficie maggiore di 1600
ta con sistemi meccanici di ritegno m2, il valore y viene corretto in yc:
che garantiscono la stabilità anche
con spinta del vento di 1200 N/m2. A) Dimensionamento degli yc = y + dh/2 · (As - 1600)/1600
I dispositivi di ritegno devono es- EFC secondo la norma Uni
sere diversi da quelli di apertura. 9494 dove:
Queste prescrizioni devono esse- dh = h - (y - hc)
re verificate e certificate dal pro- Di seguito viene riportato il di- As = area del compartimento in m2
duttore in base all’esito delle pro- mensionamento degli EFC in
ve. Il tempo totale di rilevazione e conformità al punto 6 della Norma Per superfici di compartimento

42 ANTINCENDIO agosto 2007


09 Cuglietta 08.07 30-07-2007 15:30 Pagina 44

IL DIMENSIONAMENTO IL DIMENSIONAMENTO
DEGLI EFC DEGLI EFC

As maggiori di 3200 m2, nella pre- Coefficiente di po di dimensionamento e dell’al- Dimensionamento e numero
cedente equazione va posto As = dimensionamento α tezza della zona libera da fumo y Parametri presi in considerazione per il dimensionamento degli EFC di EFC e relative verifiche
3200 m2. Il valore yc deve comun- oppure yc in presenza di cortine a Area totale in pianta A 800 m2
que essere ≥ 0,5 h. Se l’utilizza- Il coefficiente di dimensiona- soffitto. Per valori di y o yc diversi Altezza interna h 5,00 m La superficie utile totale di aper-
zione lo richiede, per y possono mento α è determinato in base al- da quelli indicati, va fatta l’interpo- Altezza libera dal fumo y 2,50 m tura (SUT) ed il numero di EFC so-
essere utilizzati valori più alti, per la Tabella 2 in funzione del grup- lazione lineare. no determinati per ogni comparti-
esempio, nel caso di oggetti facil- mento a soffitto di superficie A, per
mente danneggiabili dal fumo. Tabella 1: Gruppi di dimensionamento l’intero locale in assenza di corti-
ne. La SUT minima è calcolata
Durata convenzionale Durata convenzionale con:
e velocità di sviluppo
prevista di sviluppo Velocità di sviluppo dell’incendio
dell’incendio SUTMIN = A · α / 100.
dell’incendio bassa normale alta
La durata convenzionale previ- Il numero minimo di EFC è de-
sta di sviluppo dell’incendio è la terminato secondo le indicazioni
somma del tempo di allarme e del descritte nei “Criteri di installazio-
tempo di intervento. Il tempo di al- ≤≤ 5 min 1 2 3 ne e azionamento degli EFC”: al-
larme intercorre tra l’inizio dell’in- meno un EFC ogni 200 m2 o 400
cendio e l’allarme e ha una dura- ≤≤ 10 min 2 3 4 m2 in funzione della pendenza del
ta convenzionale determinata in: ≤≤ 15 min 3 4 5 soffitto, nel rispetto delle distanze
minime e massime dalle pareti la-
– 5 min in assenza di impianto ≤≤ 20 min 4 5 6 Tempo di allarme ta 5 min - assenza di impianto terali del locale. La superficie uti-
automatico di rivelazione di fu- automatico di rivelazione di fumo le di apertura (SUA) è scelta in mo-
mo. ≤≤ 25 min 5 6 7 do che la SUT = somma delle SUA
Tempo di intervento ti 20 min - esistenza di squadra di tutti gli EFC sia maggiore o
Il tempo di intervento intercorre esterna (Vigili del fuoco) uguale al valore SUTMIN sopra in-
tra l’allarme e l’inizio dell’azione di Tabella 2: Coefficiente di dimensionamento dicato.
spegnimento e ha una durata con- Velocità sviluppo incendio Vsi normale = 1 cm/s
venzionale determinata in: altezza valore tipico convenzionale

della zona libera Gruppi di dimensionamento Pendenza della copertura 0 % - piana


– 20 min in presenza di squadre
esterne (Vigili del fuoco), in ba-
da fumo y Numero minimo di evacuatori Ne min 4
se alla distanza del punto di SUA minima SUA min 2,41 m2
partenza delle squadre.
oppure yc 1 2 3 4 5 6 7
Numero di evacuatori Ne 14
Si considera inoltre una velocità SUA SUA 0,7 m2
di sviluppo dell’incendio di tipo nor-
male corrispondente ad una velo- 0,5 h 0,3 0,4 0,6 0,8 1,0 1,2 1,4 Altezza libera corretta Yc 2,5 m
cità da 0,5 a 1,0 cm/sec.
0,55 h 0,35 0,5 0,7 1,0 1,2 1,5 1,7 Durata convenzionale prevista 25 min
Gruppo di dimensionamento
0,6 h 0,4 0,6 0,9 1,2 1,5 1,8 2,1 Gruppo di dimensionamento 6
Il gruppo di dimensionamento è
0,65 h 0,5 0,7 1,0 1,5 1,8 2,2 2,5 Coeff. di dimensionamento α 1,2
un numero indice, compreso tra 1
e 7, determinato in base alla Ta- 0,7 h 0,7 0,9 1,3 1,8 2,2 2,5 2,8 SUT minima richiesta SUT min 9,6 m2
bella 1 in funzione della durata
convenzionale prevista e della ve- 0,75 h 0,85 1,1 1,5 2,1 2,5 2,8 2,8 SUT effettiva SUT eff 9,8 m2
locità di sviluppo dell’incendio.

44 ANTINCENDIO agosto 2007 ANTINCENDIO agosto 2007 45


09 Cuglietta 08.07 30-07-2007 15:30 Pagina 46

IL DIMENSIONAMENTO IL DIMENSIONAMENTO
DEGLI EFC DEGLI EFC

Risultati delle verifiche secondo la norma UNI 9494 Dai risultati ottenuti, si può evin- tezza delle cortine a soffitto hc; cendio inizialmente di ravvivarsi,
cere che, affinché siano soddisfatte – altezza di riferimento h e altez- ma, subito dopo, i fumi tende-
Verifica le verifiche richieste dalla Norma za della zona libera dai fumi y; ranno ad alzarsi fino a circa metà
UNI 9494, è necessario installare – pendenza della copertura; altezza dell’ambiente, come evi-
Numero di evacuatori Ne > Ne min 14 > 4 Positiva nel locale n. 14 evacuatori di fumo – durata convenzionale prevista denziato dai risultati delle simu-
= = e calore di dim. 100 x 100 cm, e dell’incendio; lazioni allegate.
garantire un afflusso di aria fresca – velocità di sviluppo dell’incen- Gli evacuatori, inoltre, si apri-
dall’esterno tramite aperture di al- dio; ranno quando la temperatura al-
Superficie totale SUT > SUT min 9,8 > 9,6 Positiva meno 28 mq. – numero minimo di EFC richie- l’interno del locale raggiunge
degli evacuatori eff = = sto e superficie utile di apertu- quella del dispositivo termico ta-
ra (SUA). rato a 68°C.
B) Dimensionamento degli Al fine di verificare se la pre-
“Efc” applicando i metodi Le simulazioni sono condotte, senza del sistema di evacuazione
Criteri di installazione e area delle aperture di afflusso dell’aria fresca (pendenza <= 20%) della “Fire Safety Engineering” ipotizzando che nell’istante in cui comporta effettivamente un mi-
si verifica l’incendio nel locale, glioramento delle condizioni di si-
Nel dimensionamento degli EFC, nessuna delle aperture presenti curezza antincendio del locale,
Area massima servita da un EFC 200 m2 applicando i metodi della “Fire En- nelle pareti siano aperte e che l’a- vengono effettuate delle simula-
gineering”, vengono presi in con- pertura avvenga a seguito della zioni di incendio sia in assenza che
Distanza minima tra gli EFC 5m siderazione gli stessi parametri del- rottura dei vetri al tempo t = 150 in presenza degli evacuatori.
Distanza massima tra gli EFC 20 m la Norma UNI: sec dall’inizio dell’incendio, istan- Nei riquadri B1 e B2 vengono ri-
te in cui inizierà l’apporto di aria portati i risultati ottenuti delle si-
Distanza minima tra EFC e pareti perimetrali 5m
– area totale del compartimento A; fresca dall’esterno tramite le mulazioni di incendio, con il mo-
Distanza massima tra EFC e pareti perimetrali 10 m – presenza o meno di comparti- aperture presenti di superficie pa- dello di calcolo a due zone C-FA-
menti a soffitto, di area As e al- ri a 28 mq, che consente all’in- ST elaborato dal N.I.S.T.

Aperture per l’afflusso di aria fresca = 28 m2 (tenendo conto di portoni, porte, finestre posti nella zona di altezza y)
Definizione delle condizioni geometriche ed ambientali del locale

Dati tecnici degli evacuatori Larghezza Lunghezza Altezza interna Finestre Porte
20,00 40,00 5,00 n. 12 finestre n. 2 portoni di ingresso

N. tot. evacuatori 14 (2,00 x 1,00) (4,00 x 5,00)

Dimensioni 100 x 100 cm


Tipo di serramento Cupola monoblocco Incendio: Principio di incendio in un cestino con carta posto su un lato del locale

Posizionamento A soffitto
Coinvolgimento: Altro materiale combustibile presente(mobili), una volta che la temperatura all’interno del locale
SGA (m ) 2
1
ha raggiunto il valore di 200°C
SUA (m2) 0,7
Cvv 0,7
Smaltimento del fumo: Attraverso le aperture est. perimetrali e gli evacuatori di fumo e calore distribuiti
in modo omogeneo sul soffitto del locale.
Legenda:

Curva di sviluppo dell’incendio di riferimento: Curva RHR a sviluppo medio


SUA : superficie utile dell’apertura dell’evacuatore di fumo e calore SUT : superficie utile totale d’apertura degli evacuatori di fumo e calore

SGA : superficie geometrica d’apertura dell’evacuatore di fumo e calore Cvv : coefficiente di flusso
Durata della simulazione: 25 minuti (1500 sec)

46 ANTINCENDIO agosto 2007 ANTINCENDIO agosto 2007 47


09 Cuglietta 08.07 30-07-2007 15:30 Pagina 48

IL DIMENSIONAMENTO IL DIMENSIONAMENTO
DEGLI EFC DEGLI EFC

B1) Risultati della Simulazione in assenza di evacuatori nel locale B2) Risultati della Simulazione in presenza di evacuatori nel locale

Risultati della simulazione al tempo t = 520 sec.

Risultati della simulazione al tempo t = 520 sec.

Flusso dei fumi nel locale al tempo t = 160 sec


Flusso dei fumi nel locale al tempo t = 330 sec.
n. 14 evacuarori di dim 100x100 cm

Diagramma delle temperature Diagramma delle quote raggiunte dal fumo Diagramma delle temperature Diagramma delle quote raggiunte dal fumo

48 ANTINCENDIO agosto 2007 ANTINCENDIO agosto 2007 49


09 Cuglietta 08.07 30-07-2007 15:31 Pagina 50

IL DIMENSIONAMENTO
DEGLI EFC

Dai risultati della simulazione B1


si evince quanto segue:

– Nel locale si raggiunge la tem-


peratura max di circa 300°C
dopo 550 sec dall’inizio della
combustione ed una potenza
termica rilasciata dall’incen-
dio(Rateo di Rilascio Termico -
RHR) pari a circa 30.000 KW
dopo 520 sec.
– Il fumo dopo circa 150 sec dal-
l’inizio della combustione, scen-
de sotto la quota di 2,50 mt ri-
spetto al pavimento, per arri-
vare sotto quota 2,00 mt dopo
250 sec e a quota 1,50 mt do-
po 330 sec.
– Inoltre, l’altezza del fumo dal- la di taratura dei dispositivi pa- dettato dalla Norma UNI.
l’istante t=150 sec non risale ri a 68°C come evidenziato nel Sulla base di detti risultati, pos-
mai al di sopra della quota di diagramma delle temperature. siamo quindi sostenere che la pre-
2,50 m rispetto al pavimento, – L’altezza del fumo nel locale senza del sistema di evacuazione
senza mai garantire quindi le raggiunge la quota critica di di fumo e calore migliora, come at-
condizioni di sicurezza antin- 2,00 mt per un breve intervallo teso, le condizioni di sicurezza an-
cendio dettate dalla Norma UNI di tempo rispetto al pavimento tincendio all’interno del locale.
9494. dopo 160 sec dall’inizio dell’in- Confrontando, infine, i risultati di
cendio, per attestarsi succes- entrambi i metodi e constatando
Dalla simulazione B2 effettuata sivamente ad una quota supe- che le condizioni di maggior sicu-
in presenza del sistema di eva- riore a 2,50 mt per tutto il resto rezza antincendio all’interno del lo-
cuazione di fumo e calore nel lo- della durata dell’incendio. cale si ottengono installando n. 14
cale, si può dedurre quanto segue: evacuatori di dim. 100 x 100 cm
distribuiti in maniera omogenea sul
– La temperatura max raggiunta Conclusioni soffitto del locale, possiamo affer-
nel locale dopo 550 sec dall’i- mare che il metodo utilizzato ba-
nizio dell’incendio è pari a cir- Dai risultati ottenuti dalle simu- sato sulla “Fire Safety Enginee-
ca 250°C e dopo circa 1000 lazioni, si può notare che, in as- ring”, nel caso in esame, garanti-
sec scende al di sotto dei senza di evacuatori di fumo e ca- sce le stesse misure di sicurezza
100°C. lore nel locale, il fumo scende sot- equivalenti dettate dalla Norma.
– La potenza termica rilasciata to la quota critica di 2,00 mt ri-
dall’incendio(RHR)dopo circa spetto al pavimento.
520 sec dal suo inizio risulta In presenza degli evacuatori, in- Bibliografia e riferimenti
pari a 30.130 KW. vece, la temperatura a parità di normativi
– Gli evacuatori azionati da ele- condizioni scende a valori più bas-
menti termosensibili si attive- si in entrambi gli strati del locale e – Software di calcolo Edilclima;
ranno dopo circa 130 sec dal- il fumo si mantiene per tutta la du- – Norma UNI VV.F. 9494 - Eva-
l’inizio della combustione, cioè rata dell’incendio ad un’altezza ri- cuatori di fumo e calore. Ca-
dopo che la temperatura all’in- spetto al pavimento maggiore di ratteristiche, dimensionamen-
terno del locale raggiunge quel- 2,00 mt, in conformità a quanto to e prove.

50 ANTINCENDIO agosto 2007

Potrebbero piacerti anche