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Per paragonare il contenuto dell’episodio narrato da Elsa Morante si potrebbero utilizzare molti esempi

letterari o cinematografici tra i quali tra i più citati sono


” Il bambino con il pigiama a righe” scritto da John Boyne, da cui si è tratto il film oppure “ La vita è bella” di
Roberto Benigni ,entrambi i racconti sono legati alla tragedia della shoa’ vista dagli occhi di un bambino.

Preferisco citare un video che mi è capitato di vedere su facebook dove un papà siriano con la sua bambina
di circa due anni e mezzo sotto i bombardamenti fanno un gioco , dove il papà finge che i proiettili siano il
suoni di un giocattolo , ed ogni volta che stanno per arrivare le chiede di indovinare se arriverà un
proiettile o un aereoplano. Chissà se anche la bimba nel corrispondente siriano di -aereoplano -dice –
lioplano- come Useppe.

La bambina ride ogni volta e non ha nessuna consapevolezza di quanto sta accadendo grazie alle cure di
questo padre amorevole; questo racconto reale ha degli elementi in comune con la storia raccontata da
Benigni ne La vita è bella, dove la finzione preserva l’innocenza di Giosuè-il figlio- dalla brutalità della realtà.

La Siria è da nove anni coinvolta in una guerra senza sosta , la popolazione civile è allo stremo, si parla di
più di novecentomila sfollati e di tragedia umanitaria. Il governo è
totalmente appoggiato dalla Russia. Le dinamiche di questa guerra sono molto complesse e difficili da
gestire perché coinvolgono interessi di molti stati.

Cito da La Repubblica :

Ha fatto le valigie con la mamma e il papà e con loro ha oltrepassato il confine con la Turchia, inseguendo
una nuova vita al riparo dalle bombe. Selva, la bambina siriana diventata famosa in tutto il mondo per un
video girato dal papà, amorevole nel farle credere che i bombardamenti fossero un gioco, avrà la possibilità
di andare a scuola e di fare dei giochi normali in Turchia. Con il padre e la madre, la bambina si stabilirà
nella provincia di Hatay a sud est del Paese. Selva, quattro anni, e la sua famiglia hanno vissuto finora nella
provincia siriana di Idlib, dove è in corso una battaglia per la presa della città tra i ribelli jihadisti e l'esercito
militare russo e siriano. La famiglia di Selva non è l'unica ad aver abbandonato la provincia di Idlib a casua di
un logorante conflitto che dura da quasi un anno: stando ai dati diffusi recentemente dalle Nazioni Unite, in
questo arco di tempo circa 900.000 persone hanno abbandonato la regione. La guerra civile in Siria è
iniziata nel 2011 e ha causato più di 500.000 morti.

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