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HO IL DIRITTO DI IMPARARE
Dal 20 settembre 2021 le ragazze afgane al di sopra dei 12 anni non possono andare a scuola,
mentre le rigide restrizioni alla segregazione di genere nelle università hanno gravemente
ridotto le possibilità per molte giovani donne di perseguire un'istruzione universitaria
significativa. Perciò il nostro progetto mira a tutelare queste giovani donne e a far riflettere i
giovani sul valore dell'istruzione.
Innanzitutto la nostra campagna sfrutterà l'enorme potere che hanno i social ai giorni d'oggi.
Infatti tramite l'uso di questi otterremo volontari utili sul campo e disposti ad aiutarci; per altro
renderemo conosciuto il problema, in qualsiasi parte del mondo. Così facendo riusciremo a
garantire alle donne afgane un futuro migliore, l'indipendenza economica e, almeno in parte, la
parità di genere
I volontari che vogliamo reclutare saranno sia maschi che femmine di età superiore ai 16 anni.
Inoltre abbiamo bisogno di formare educatori che parlano il Dari, il Pashto o la lingua Franca,
che sono le lingue più parlate in Afghanistan, affinché istruiscano le giovani donne e non solo.
Inoltre riteniamo che sia importante reclutare anche volontari forensi o locali per aiutarci a
sensibilizzare il mondo su questo problema.
Inoltre, per fare ciò, vogliamo farci appoggiare dalla fondazione di comunità "Riviera Milanese",
che ha sede a Dolo e dal comune di Padova.
Inoltre abbiamo bisogno di reclutare artisti forensi o locali che intrattengano le donne e i
bambini di queste e li sensibilizzino sull'argomento
Il luogo in cui vogliamo iniziare la nostra campagna è Jalalabad, una città Afgana, perché sono
presenti numerose scuole e università, dove, di sicuro, molte donne vorrebbero andarci. Inoltre
riteniamo che se la nostra campagna iniziasse da Kabul, la capitale dell'Afghanistan, non
otterrebbe l'appoggio necessario perché saremmo assai ostacolati dal Governo e dalle autorità
afgane che hanno sede lì.
1.sensibilizzare i giovani di Jalalabad e utilizzare questa cittadina come rampa di lancio per
spargere la nostra voce nell’intero paese, arrivando anche a coinvolgere qualche membro dello
stato
2 ridare alle donne afgane il loro naturale diritto allo studio che gli è stato negato dal governo
Talebano. Inoltre vorremmo farle acquisire un buon grado di istruzione, dato che per altro circa
l'80% delle donne afgane è analfabeta. Perciò, tramite i nostri educatori formati, vorremmo
istruire quante più donne lo desiderano; all'inizio a Jalalabad e poi il resto del paese.
1.Comprare Libri Usati In Pashu O In Dari per aiutare le donne a imparare, si potrebbe anche
provare a insegnare l'inglese per renderle più indipendenti dato che è la lingua più parlata al
mondo.
2. Protestare sui social come: Tik Tok, Instagram, YouTube, Twitter and Facebook. Tutto questo
servirà a sensibilizzare le persone sulla questione. Così non solo sensibilizzeremo le persone ma
otterremo supporto, volontari, finanziatori, donatori
3.Istruire personale locale così potranno insegnare alle giovani donne le conoscenze base
scientifiche, umanistiche, artistiche e linguistiche. Un'altra cosa importante sarà avere dei
volontari o del personale pagato che cucini per queste giovani donne, che, giacché è stato
vietato di studiare, probabilmente non sono economicamente stabili.
4. Organizzare giornate ricreative sia per le donne sia per i loro bambini. In queste giornate
vogliamo sensibilizzare sull'argomento. Infatti se riusciamo a far capire alle nuove generazioni
quanto è importante che le donne possano studiare, magari, in un futuro, queste saranno libere.
Il tempo previsto sarà di 4 mesi. In caso di esito favorevole abbiamo decoso che proveremo a
rinnovare la campagna
1. Creare una comunità di donne autosufficiente dove queste non solo posso imparare ma
anche rifugiarsi se subiscono sopprusi
2. Rendere accessibile alle donne lo studio alle scuole superiori e ai licei. Tuttavia riteniamo
che sarà molto difficile perché il governo Talebano non vuole per motivi religiosi che le
donne studino e si laureino
3. Far insorgere i giovani afgani contro il governo Talebano che di è insediato nel 2021.
Le spese relative al costo dei generi alimentari, del personale pagato, della cancelleria,
dei libri usati, degli spostamenti, degli strumenti che useremo per manifestare, come megafoni
cartelli e quant'altro ed infine delle pubblicità sui social ammonteranno a circa 10 mila euro.
Stimiamo infatti di spendere almeno 1000 euro in materiale scolastico, altri 2000 per il genere
alimentare, 500 euro per gli spostamenti, 2000 euro fra strumenti per le proteste e le pubblicità
ed infine 4500 euro per il personale non volontario.
Per fare ciò vogliamo farci appoggiare dalla fondazione di comunità "Riviera Milanese", che ha
sede a Dolo e dal comune di Padova.