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dei TRANSISTOR
le ANTENNE
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RIVISTA MENSILE DELLE PICCOLE INVENZIONI
Anno XVII Numero 2 Febbraio 1965
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un RICETRASMETTITORE
a 2 transistor
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TRIVALVOLARE che trasmette
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SOMMARIO
CORRISPONDENZA
Tutta la corrispondenza consul e nza
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essere ind irizzata a : Capriotti-Editore
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CAPRIOTTI - EDITORE
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l transistore ha posto l'ultima importantis Nella valvola la corrente elettronica si tra-
sima pietra miliare nel' corso incessante smet!e, attraverso il vuoto spinto, del catodo
della storia ' radiotecnica. Li partenità di, tale incandescente dell'elettrodo freddo� la placca,
nuovo miracolo so ritrovato elettroniCo, rIco in un unico verso. Nel transistore la corrente
nosciuta dall'ambitissimo p remio Nobel per la fluisce attraverso due o più strati di cristallo
Fi�ica, va attribuÙ a al Dott. William Shockley di germanio in entrambi i versi, a seconda del
della BeIl Telephone Laboratodes di New modo di accoppiamento e del tipo di' sezioni
York in collaborazione con altri due ricerca cristàllinè.
tori, John Bardeen e Walter Brattain. La de , L'uso del , cristallo nei circuiti radio, costi�
nominazione deriva 'dall'anglosassone «tran- tuisce un ,ri tomo alle origini della nidiotecni
'
sit ' resistor ». ca. Il cristallo di carborundum,' infatti, sosten
Il transistore è destinato a' sostitui re in tut ne vàlidamente 'il ruolo di rivelatore per ben
ti gli apparecchi radio la classica valvola ter tredici anni, fino , al 1918, nelle grandi stazioni
moionica assicurando un funzionamento più ricetrasmittenti trascontinentali e negli appa
sicuro, una maggiore , durata, un minor ,con rati di ' bordo delle navi. Nella tecnica dei cri
sumo di energia elettrica e una notevole ,ridu stalli, l'uomo si era a'renato ritenendo impos
zione delle dimensioni dei radioricevitori. La sibile con , essi il processo di amplificazione.
valvola termoionica e il transistore, pur svol L'abbandono definitivo fu segnato dalla sco
gendo analoghe funzioni nei dispositivi circui- , perta della valvola, che per una quarantina
tali degli apparati radio, si differenziano tra d'anni, ricevendo, il contributo di incessanti
loro da due fondamentali motivi. progressi, sembrava, nella sua, perfezione rag-
82
giunta, do.ver rimanere il cardine incro.llabile senico.. il germanio. assume co.nduttività nega
di tutta la ' tecnica, elettro.ni.ca. -Ora il cristallo. tiva e viene deno.minato. «Germanio N».
rito.rna sovrano. e capace di ripro.durre nella Aggiungendo. tracce di alluminio. D indio., es
sua struttura i feno.rq.eni elettro.nici che han� So assume co.nduttività , po.sitiva divenendo.
no. luo.go. nell'alto. vuo.to.. «Germanio. p».
83
I metà di questo secolo. Trattasi però di teorie
molto complesse, che non è possibile riassu
ti elettroni di valenza e ad essi è legata l'at
tività chimica dell'atomo.
mere nemmeno brevemente. Perciò in questa Come si vede dalla figura 1 ogni atomo
npta ci soffermiamo solo su alcune nozioni scambia un elettrone della sua orbita esterna
fondamen tali concernenti la struttura della con quello adiacente, stabilendo i legami di
materia, ridotte allo st;fetto indispensabile, « valenza» che consentono in tal modo la for
che cercheremo di presentare schermaticamen� mazione della molecola mediante una struttu
te nel modo più semplice possibile per una ra di tipo reticolare. In alcune sostanze i le
maggiore intelligibilità da parte dei lettori gami di « valenza» sono così deboli da permet
meno preparati. tere agli elettroni di « valenza» di vagare libe
Come è noto tutta la materia consiste allo ramente attraverso la struttura reticolare del
stato attuale, di 1 03 elementi, noti e reperibili la materia ; tali sostanze sono classificate co
in natura allo stato semplice o in combina me conduttori ed includono : rame, alluminio,
zione fra loro. Ad esempio il Sodio, elemento argento e molti altri metalli o composti, so
semplice ( metallo) ed il Cloro, elemento sem lidi e liquidi. In altre sostanze, invece, i lega
plice ( metalloide) si trovano diffusissimi in mi di « valenza» sono così forti da rendere im
natura" nel composto cloruro di sodio, che è possibile l'esistenza di elettroni liberi ; queste
un comune ed innocuo sale ( sale da cucina) . sono classificate come sostanze isolanti e com-
P N P N
8 8+ + 0 <3 8 8
+ +
CB 8
8 8+ +
CB 8 e (3
+ +
CB e
85
ca e si scambiano con altri 4 elettroni di 4 Applicando però una f.e,m. ( fig. 5) di pola
atomi vicini ( fig. 1). rità appropriata e sufficiente a neutralizzare
Già nei primi studi sui semiconduttori, fu completamente . queste forze di repulsione si
osservato che la presenza di certe impurità rende possibile lo scambio di lacune di elet
faceva mut ar grandemente le proprietà semi troni attraverso la giunzione. Ad ogni combi
conduttrici del germanio. Ad . esempio, immet ,nazione di lacune e di· elettroni; un elettrone
tendo in un cristallo di germanio un atomo sarà perduto dal polo positivo della batteria
dlaritimonio, che pOssiede 5 elettroni di va creando una nuova lacuna; che si muoverà
' verso la giunzione ; . nello stesso tempo un e
lenza (anziché 4 come il germanio) esso non
si colloèa normalmente nello spazio interato lettrone si muoverà verso l'inte.mo del cristal
mico del reticolo ma prende addirittura il po lo dal polo negativo della batteria. Si ha cosÌ
sto di atomi del cristallo suddetto risultando un vero e proprio passaggio di corrente.
ne modificata la polarità . E precisamente 4
.
Aumentando la · f.e.m . ; applicata questa cor
elettroni dell'atomo invasore si legano ad al rente aumenterà notevolmente fino al punto
trettanti elettroni del cristallo, · mentre il quin che il calore sviluppato dal movimento di e-
to non vincolato risulta libero o in eccesso
(fig. 2). Se gli atomi di antimonio sono più di
uno si ripete per tutti il fenomeno sopradet
to e si avranno più elettroni liberi o in ecces
so; il cristallo prende il nome di germanio
tipo N (conduttività negativa) e le impurità
(atomi di antimonio) sono chhupate datrici . o
dona trici ( donors).
. Inversamente, se nel cristallo di germanio +
��."."".""'"
si introduce un atomo di indio, che possiede 3
e.s.
elettroni di valenza, mettendosi !'invasore al
post"o dell'occupante, manca un elettrone per
completare il vincolo di valenza. Si genera
cioè un «vuoto» o lacuna, a colmare il quale FIG . 7 � Transistore NPN e rel ati
si sposta istantaneamente un elettrone dal l e ve pol arizzazioni del le giunzioni di
game deU'.atomo vicino (fig. 3 ) . Se gli atomi emettitore e di col lettore.
di indio sono più di uno si avranno altr�itan- .
te l<icune ( elettroni iri difetto) ; il cristallo
prende allora il nome di germanio tipo P (con lettrom deten'ninerà la distruzione della giun
duttività positiva) mentre le impurità (atomi zione per eccessivo aumento di temperatura.
di indio) vengono chiamate ricettrici . o accet· La. polarità .della tenswne applicata come in
trici (àcceptors). fig� S si chiama polarizzazione diretta e ad es
Se si prendono un cristallo di germanio di sa corrIsponde un'impedenza del circuito mol
tipo P ed uno di tipo N e si mettono a contat to bassa.
86
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L'ATTREZZAT
per
88
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rilegare LIBRI' e IVI T
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. Prog· MATERIALE COSTITUENTE IL PEZZO DIMENSIONI
pezzi
ne il proprio lavoro, potranno eseguire, volen gare - la preparazione per la cuci tura - La cu
do, anche lavoro di legatura per qualche ami citura dei fascicoli - La rifilatura - La lavora
co che come noi, è abbonato a riviste o ad zione del dorso - La carteggia tura e brunitura
enciclopedie come sopra detto. - La applicazione della copertina e relativa o
Con la realizzazione di questa attrezzatura, perazione di pressa tura.
po tremo sistemarci in un'angolo della tavola I fascicoli che ho legato erano, per la mag
'
da cucina e comodamente eseguire: gior parte, corredati dal la relativa copertina
- Lo spoglio preventivo' dei fascicoli da le- e altri, invece, ne erano sprovvisti ; non aven-
89
do trovato difficoltà, per confezionare dette Accantonare provvisoriamente la ' tavola,
copertine e avendone fatta una esperienza, ho prendere i ferri ad V pro 4 praticare, con li�
pensato che fosse utile aggiungere in fondo ma, gli smussi alle estremità ( ad un'estremi
all'articolo anche la descrizione per eseguire tà smussare gli spigoli interrii e all'altra gli
la suddetta confezione. spigoli esterni ) , tracciare e puntinare Ùl po
Divideremo l'argomento, per lo sviluppo del sizione dei fori come da disegno figura 2.
la parte descrittiva di attuazione, in due fasi Praticare i fori per le viti del pro 14 svasan
ben distinte, la prima riguarda la costruzione doli adeguatamente, èseguire' quindi il foro al
dell'attrezzatura, la seconda il metodo per la l'estremità opposta ( uno sull'ala destra e uno
legatura. sull'ala sinistra ) e filettare con maschi da
mm. 6 MA.
Prendere i tasselli pro 6, tracciarli, punti
COSTRUZIONE DELL'ATTREZZATURA narli, forarli e filettarli con· maschi da 12 MA
e da 4 MA come da disegno.
La descrizione viene ripartita in complessi Prendere . le viti del pro 15, lavorare a lima
di costruzione, ognuno dei quali, sarà corre la testa per renderla cilindrica, tracciare e
dato dalla tabella: dei materiali occorrenti e- ' praticare su questa un foro da mm. S,S.
lencati secondo un numero progressivo ; sarà Adattare i tasselli pro 6 all'estremità dei fer-
appunto questo numero progressivo, l'ausilio
. ri ad V in modo che risultino incassati a filo
per la rapida ricerca del pezzo durante la la in posizione tale da consentire alle viti, di
vorazione. inoltrarsi centrate all'interno dei ferri ad V
La tabella N. 1, riportata nella pagina pre stessi.
cedente, ci aiuterà quindi nel nostro lavoro.
Tracciare e forare ' i pezzi di lamiera pr. 5
Prendere la tavola pro 1, ripulirla accurata smussare, far saldare elettricamente i tassel
mente . agli spigoli e sulla superficie con carta li e i pezzi di lamiera alle estremità dei ferri
vetrata a grana fine. ad V, togliere con martello eventuali defor
Montare ai quattro angoli i gommini pro 2 mazioni, rifinire con mola e lima, avvitare le .
fissandoli con, le viti pro 3. ,viti pro 7 sul ferro ad V,' agevolare e lubrifi
Tracciare con matita i segni cosÌ come in care quelle avvitate ai tasselli saldati e accan
dicato nel disegno fig. 1, e forare tutto con tonare provvisoriamente anche i montanti co
punta da mm. 3. sì finiti.
FIG. 1
90
vite di
o.. rc�to
tr.vtr�
r"caver��
SlIpel'"iore
t""Q rtt"�o. .
in5t,.j.,..t,.
FIG. 4
91
Passiamo ora alla lavorazione delle due tra slzlOne il secondo montante, fissarlo con viti,
verse di legno pr. 8: levigarle accuratamente ( avendo cura di interporre sotto alla base, a
con carta vetrata fine senza togliere gli spigo deguati spessori di cartoncino per ottenere
li, tracciare le estremità ed asportare la par un perfetto allineamento dei montanti ad un
te eccedente di legno ( meglio se eseguito da· buon scorrimento della traversa superiore)
sega a nastro) affinché queste possano entra bloccare con i tre tirafondi del pr. Il la tra
re con precisione nei vani dei montanti ad U
versa inferiore sulla tavola e completare av
lavora ti precedentemente.
vitando le viti del pro 14 nei fori dei montanti.
La traversa inferiore dovrà entrare forzata
Montare le fiancate che formano la cassetta
nei montanti ad U, adattata in modo che i
pezzi di lamiera saldati all'estremità dei mon per gli accessori fissando con le viti del pro
tanti formino un unico piano con la faccia in 20, fissare la piattina del pro 17 sulle due e
feriore del legno della traversa. stremità superiori dei montanti ad U con le
La traversa superiore, dovrà entrare invece due viti del pro 18 ed avvitare al Ìoro posto le
con un'accoppiamento scorrevole, in quanto viti del pro 7 e quelle del pro 15 ( nella testa di
ha il compito di salire e scendere continua queste, verranno infilati i due stecchettoni pro
mente durante le varie oper�zioni di legatura. 1 6 dopo averne eliminata la punta ) .
Prendere i due pezzi di verga piatta pro 9, Sono rimasti i pezzi del pro 26-27, che come
tracciare, tagliare, forare, svasare come da avrete intuito, servono di compenso all'inter
dis. fig. 3 ed · infine montarli agli estremi del
no dei · montanti ad U onde evitare di avere
la facciata superiore della traversa superiore
delle viti troppo lunghe sui montanti duran
con le viti da legno pro lO così avrete applica
te l'operazione di pressatura.
to uno scudo contro la pressione delle viti pro
lS durante i lavori di pressatura. Ultimo tocco a finire il complesso: prende
Tagliare in due metà una delle tavolette del re un pezzo di gomma da matita ed incollar
pro 19, praticare gli incastri ed unire tra loro lo ( con un po' di vinavil ) sulla metà ai piedi
i tre pezzi dopo spalmati con Vinavil, fissando della traversa inferiore; questa gomma serve
le parti con alcuni chiodini, applicare agli e durante la cucitura, per piantare l'ago ogni
stremi ( sempre con Vinavil e chiodini) i li· volta che occorrerà depositarlo.
stelli pro 21 come da disegno figura 4.
Con i due pezzetti di piatto del pro 22 con·
fezionare due squadrette come da disegno fio
gura 4 e fissarle . con le viti pro 23 centrate sui
fianchi delle tavolette in modo che risultino
a filo del bordo superiore.
A questo punto si può mettere insieme le
varie parti del complesso: prendere la tavola
di piàno, allargare i fori secondo i diametri
deHe viti utilizzate; fissare con le viti pro 1 3
uno dei montanti ad U nella sua posizione,
alloggiare in questo ( uno sopra l'altra ) le e
stremità delle due traverse, sistemare in po-
Abbonatevi al
SlsieDlo
la Rivlsla indispensabile per lulll
FIG. 4 A
92
28 Bachelite in foglio od altro materiale simile 1 cm. 38,5 x 30 x 0.5
29 Viti a testa svasata, con dado 2 o mm. 4 x 1 2
30 Listello di legno duro ( rovere o faggio) 1 cm. 25 x 2,5 x 6
31 Viti da legno, a testa · svasata 3 o mm. 4 x 20
2Q) - Piano di lavoro e relativo squadro di ri il piano, asportare una porzione di legno dal
ferimento listello pr. 30 in modo che risulti a sezione
trapezoidale come a figura, rifinire con carta
Questo piano, previsto d i bachelite, può es vetrata e fissarlo a margine del foglio come
sere costituito di altro materiale ( ad esem si vede in figura, mediante le viti del progres
pio formica o materia plastica di qualsiasi ti sivo 3 1 .
po) purché abbia una faccia molto liscia in
Piazzare il piano sulla pressa, avendo cura
quanto è utile che il pacco dei fascicoli posti
di mettere il bordo esattamente a filo della
sQpra in lavorazione possano scivolare con fa
traversa di legno inferiore ; tracciare con una
cilità in, modo da permettere spostamenti di punta i fori delle squadrette pro 22 fissate al
assestamento sen�a scomporsi tra loro, figu centro sulle fiancate della cassetta porta ac
ra 4-A. cessori, praticare i due fori e svasarli lato
Rifinire il contorno del foglio utilizzato per faccia superiore del piano.
cm . 12 lunghezza
nuta con circolare sulla faccia stretta) 1 cm. 2,5 x 2 x 39,7
38 Spezzone di manico di scopa 1
39 Spezzoni di verga piatta (ottone o acciaio) 4 cm. 6,5 x 1,5 X 0,3
40 Viti per metallo a testa sv asata 4 mm. 30 x 4 MA
41 Bobine vuote da pellicola cine ( da m. 15 passo ' 8) 3
42 Spezzoni di tubo o tondo in ottone 3 . 0 ' 8 x 15
43 Spezzoni di verga piatta di ottone 3 mm. 77 x lO x 2
44 Spezzoni di verga angolare di ottone 3 mm. lO x lO x 1 5
45 Chiodi o viti di ottone a testa colma :� 0 mm. 2 x 5
46 Bacchetta di ottone (materiale da saldatura) l 0 mm. 5 x 1 25
1 mm. 30 x 1 7
47 Pezzetti di lamiera di ottone
. .1 mm. 1 1 0 x 1 7
48 Spezzone di tubo di ottone 1 0 mm. 7 x 1 7
49 Vite di ottone a testa cilindrica l 0 mm. 4 MA x lO
50 Nastro di acciaio ( molla per carica sveglie) .L mm. 7 x 1 10
93
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{[lll_ FIG. 5 A
94
co ; forare con punta da mm. 2,5 accoppiare stesse viti di pressione e sfilando da queste
le due . verghe e ripassare nei fori per esegui gli stecchettoni del pro 1 6 ; il listello pro 37
re con precisione gli stessi fori anche sulla se con forcelle di guida, sarà il pressore che co
conda verga ; filet.tare tutti i fori di una ver stringerà alla perforazione i fascicoli che ver
ga con maschi da 1 /8' ed allargare tutti quelli ranno posti a cavallo sui chiodini.
della seconda verga con punta da mm. 3,5 di Completeremo l'insieme confezionando i di
diametro. , stributori di nastro, da applicare alle stesse
Prendere · i due cannotti del pro 33 e saldar viti che tengono accoppiate le verghe porta- '
li ' alle estremità della verga con fori filettati chiodi di perforazione : arrotondare una estre
(possibilmente con Castolin) rifiriire e adat mità ai tre spezzoni di verga del pro 4�, luci
tare, limando gli spigoli estremi in modo da dare le zone di estremità e lucidare pure una
poter unire le due verghe fissandole una sul faccia , degli spezzoni ' di tubo del pr.' 42 e d
l'altra con le viti del pro 35 opportunamente una faccia degli spezzoni . d i angolare del pro
distribuite. 44, ravvivare a stagno le superfici così pulite, ,
Confezionate hi squa.dretta di riferimento : disporre i pezzi del pro 42 sugli estremi arro
prendere lo spezzone di verga del pro 34, ri tondati delle piattin e pr. 43 ed i pezzi angola
piegare ad un cm. dall'estremità, praticare ri sugli estremi opposti, quindi tenendoli beri
una serie di sette fori da mm. 3,5, limare per fermi procedere alla loro salda'tura a stagno.
asportare il metallo Jra foro e foro fino ad ot
Asportare le e ccedenze di saldatura, traccia�
tenere una feritòia come da figura, rifinire
re la mezzeria sulle alette degli spezzoni ango
arrotondando gli estremi ed avvitare provvi
lari, praticare un foro di mm. 3,5, asportare
soriamente il pezzo sulla coppia di verghe pre
il metallo fino ad ottenre una feritoia come
95
O
�35 / [j] I
to e nel contempo vi si possa alloggia
re lo spezzone di tubo pro 48, saldare
tra loro i pezzi ed asportare le ecce
denze di stagno.
T ---i-------; ---->iH
I __
pro 46 praticarvi un taglio i.n testa, a- .
prire leggermente le due estremità e -
limare in modo da creare un piano di
I
appoggio più largo sul quale saldare
la molla del pro 50 opportunamente sa
gomata come da disegno Fig. 7.
Praticare, in testa, sulla mezzeria
del pezzetto di lamiera sagomato, un
foro da millimetri 3 e filettarlo con
maschi da 4 MA ; tracciare e pratica
FIG. 7 re, sulla base di appoggio, due fori da
l
53 Distributore di colla (vedi Sistema A, N. 4 del 1 963) 1
54 Matita teriera ed una Biro 1
55 Cacciavite .1 larghezza mm. 5
56 Fettuccia tipo "Nastro d'Olanda" N. 3 3 rotoli da metri 5 l'uno
57 Aghi per cucire a cruna larga 2 lunghezza circa cm. 5
blocchetto di legno duro (primo) l cm. 5 x 6,5 x l O
blocchetto di legno duro (secondo) 1 cm. 3,5 x 2,5 x 7
58 , Rifilatoio
vi ti per legno - 5 2 da 4 x 1 5 + 3 da 4 x 30
acciaio di verga piatta (da tempera) 3 mm., 1 5 x 3 x 70
59 Bastoncino di Carborundum a grana fine mm. lO x lO x - l OO
2 cm. 20 x 35 x 0,4
60 Tavolette di masonite
2 cm. 25 x 35 x 0,4
61 Tavolette di compensato o di panforte 2 cm. 25 x 35 x 1
62 Cartone duro 1 cm. 25 x 35 x 0,1
63 Mazzuolo di legno o di plastica l peso gr. 1 50
64 Acciaio in verga piatta 2 mm. 350 x 4 x 60
65 Capitello (cordoncino per guarnizion e libri) 2 a colorì diversi
66 Adesivo Evostic o Bostik ad essicazione rapida 1 tubetto
67 Colla vegetale in sacchetti di plastica 1 chilogrammi l
68 Pennello piatto a setole dure 1 l arghezza cm. 5
69 Vinavil tipo N. P. C. etichetta azzurra l Kg. 0,500
70 Pennello tondo a setole corte e robuste l \25 mm. 15 accorciato
71 Garza o tela per rinforzo dei dorsi (Marinella) 1 cm. 30 x 30
)
72 Carta tenace per copertura dei dorsi 1 foglio
73 Listelli di legno duro t1 cm. 3 x 3,5 x 25
74 - Spezzoni di spago coperto di plastica ( \25 diversi) ,) cm. 80 di lungh. \25 3-4-5
tela olona o simile robusta l cm. 35 x 35
Incurvatore
75
per copertine
_
tondini di legno 2 \25 - 1 5 x 350 lunghezza
tondino di ferro l \25 mm. 1 0 x cm . 45 lungo
76 Carta vetrata del N. lO o del N. 4 1 .. 1 foglio
77 Blocchetti di - legno duro 2 cm. lO x 3 x 25
78 Paraffina in blocchetti 1 blocchetto
b/ocche �
col �e co n cl o
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ri c.op"i ,.c 9 ° lft m
m e, o n d '
p e to ( Q r�
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d � bi d c l e fh� Cl r,�
. FIG. 1 3
99
- due risguardi, (anteriore e posteriore) di - una serie di fascicoli di numero variabi
colore adeguato, consistenti in quattro pagi le ;
ne ognuno, che sono fissati alla prima e all'ul- I
-"- due o tre nastri ai ' quali vanno cucite l e
tima segnatura del libro, mediante un filo di segnature ed i fascicoli ;
pasta adesiva, largo circa cinque millimetri, - una striscia di garza ( come quella usata
longitudinalmente alla costola, mentre le fac per fare bende) da applicare incollata sul dor
ciate esterne s aranno incollate, poi, all'interno so,
della copertina ; - una striscia di carta tenace (soffietto) da
incollare ' sopra alla striscia di garza, sul dor
- due segnature (anteriore e posteriore ) :
so ;
la prima, che consiste in sei-otto pagine com
- due capitelli di colore intonato alla co
prendenti oc chiello, frontespizio, presentazio
pertina ( fettuccia di cotone o seta munita di
ne, sommario ecc ....
cordoncino) da incollare per guarnizione agli
la seconda consistente in un fascicoletto che estremi del dorso.
comprende bibliografie, indici particolari, ed Nella descrizione che seguirà, ci esprimere
indici generali ; mo mediante i termini sopra elencati utiliz-
FIG. 1 4
l i b \"o d o. c m . 3 0
.. i!a(.o ntro
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l· r �
· �'� �o ' zo
1\
9 0 � +-- 9 0 �
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j .J j 1 , 1 .J i
�. Ci s .
- 1[3 • • • 6) . . . . . . • • . . .. . . . · . . . . .
zando i criteri adottati per la costruzione del
la attrezzatura, cioè ripartendo anche questa
parte in tante fasi di procedimento :
101
t --D -rI o
t 5
[-
t
..
8
FIG. 16
1 02
� '
) 'o S
+ Dt
r
*�
9
ç; , � -4 0
, FIG. 1 7
Quando avrete cucito ' tutti . i fascicoli e le letta di masonite con sopra un pezzo di car
relative segnature, fermate il capo del filo u tone duro ; iI cartone riceverà gli ultimi col
scente annodandolo alla , catenella cui fa , ca pi di lama durante i tagli e la masonite pro
po; mantenendo ben teso il filo ,aH'mtemo del teggerà il piano di bachelite da eventuali col
fascicolo di segnatura. pi di lama che abbiano trap�ssato il cartone.
Allentare la piattina che ferma i tre nastri Prendere il libro da rifilare, batterlo di te
all'estremità inferiore, far scorrere i nastri sta e di dorso sul piano del tavolo in modo
lungo le cuciture in modo da lasciame fuori da allineare tutti i fascicoli componenti il li
solo tre centimetri ; tagliare ' a tre , centimetri bro ; appoggiare il libro così assestato, sul
dalla parte superiore, adagiare il libro così cartone e masonite già disposti sul piano di
cucito e ben assestato su una tavoletta ed in ·bachelite, spingere il libro col dorso contro
fine incollate le sei estremità dei nastri a ri lo squadro fissato al piano in modo da co
dosso dei risguardi mediante la colla del , so· stringere il libro a rimanere col dorso perfet
lito distributore. tamente normale al piano stesso.
' A questo punto è terminata , la fase di per $pingere avanti o Indietro il piano con so
foraziorie e cuci tura per , procedere alla : pra il , libro, in modo che, calando la traversa
superiore dell'attrezzo, questa, vada a coinCi
3a fase) - Lavorazione del dorso e rlfilatura dere, collo spigolo esterno, esattamente sulla
1 03
9(ln.o..
F I G. 1 8
infine il libro dalla pressa e disporlo sulla so (la fig. 16 dimostra in sezione l'operazione ora
lita tavoletta. descritta).
Passando alla seconda parte, lavorazione del Inèlinare l'attrezzo di 45'° e con il mazzuo
dorso, disporre sul piano della pressa, la ta lo descritto nel pr. 63 della costruzione ; ese
voletta di masonite e una delle verghe piatte guire la battitura del dorso del libro ; la bat
con smusso previste al pro 64 della costruzio titura deve progredire partendo longitudinal
ne ! sistemare su queste il libro col dorso ben mente sulla mezzeria, allargando gradualmen
assestato e normale al piano, porre la secon te da ambo l e parti verso l'esterno fino a fini
da verga piatta sopra al libro in modo che .gli re di battitura sulle costole delle due segna
spigoli lato smusso delle verghe coincidano ture (nel disegno fig. 16 è indicato con nume
con la linea a 5 mm. dal dorso, tracciata pre ri, l'ordine di progressione delle zone di bat
cedentemente sui risguardi e pressare il libro titura).
come fatto precedentement e per la rifilatura La battitura sopra descritta deve essere di
1 04
tipo leggero e piegare poco le segnature quan Normalmente con 5-6 contorsioni, è suffi
do il libro è a dorso diritto, mentre dovrà es cente per sistemare il dorso, qualora l'opera
sere molto marcata e con segnature ben pie zione si presentasse difficoltosa perché il 'dor
gate quando il libro è di tipo con dorso cur so tende a ritornare nella posizione iniziale,
vo (vedi particolare della fig. 16). significa che durante la cucitura sono state
Togliere il libro dalla pressa e sistemarlo tirate troppo le catenelle di estremità o si so
su una tavoletta ; se il libro è di tipo a dorso no incollati troppo tesi gli estremi dei nastri
diritto, è già pronto per l'incollatura del dor sui risguardi ( dopo la prima esperienza, che
so e rifilatura delle testate, mentre se è di ti è consigliabile eseguire su fascicoli da consu
po con dorso curvo occorre eseguire l'opera mare ci si regola subito).
zione di curva tura del dorso. Prendere una seconda tavoletta e sistemar
Questa operazione è più semplice da esegui la sul volume senza muoverlo, stringere l'in
re che da descrivere, comunque con l'aiuto dei sieme tra le traverse dell'attrezzo, battere di
particolari della fig. 17 si dovrebbe ottenere nuovo leggermente col mazzuolo in modo da
il risultato richiesto ( le frecce indicano l'azio assestare definitivamente e con precisione il
ne della mano destra D e della mano sinistra profilo del dorso ( diritto o curvo che sia) co
1 05
fIG. 20
con ritocchi di posizione per eliminare l'even Dopo la p araffinatura, se non sono state pro
tuale svergolamento del risguardo superiore vocate flessioni al libro durante gli sposta
· rispettò a ' quello inferiore, onde riportare il menti� questo avrà -acquistato maggior rigidi
filatura è bene adagiare il volume su una ta . fine del lavoro, per un risultato più preciso.
volume perfettamente in quadro ; dopò la ri tà e sarà bene cercare di man tenerla fino alla
voletta cercando di evitarglì qualsiasi flessio Sistemato il libro sulla solita tavoletta, ta
ne in modo dà conservargli quella leggera ri- gliare con una . forbice gli angoli ' delle alette
· gidi"tà acquistata · durante ' il ' taglio in quanto di garza sul dorso ed asportare una porzione
ciò è molto utile. nella prossima : . di tale aletta nel punto dove sono ' incollate
.
le estremità delle fettuccine (vedi figura 20)
4&( fase ) Rifilatura . e applicazione della co per evitare di avere troppo spessore. dopo !'in-
•
1 06
tela dovrà essere doice all'inizio p e r evitare ' sul libro, costringerlo a scivolare fino alla e
piegature indi sarà sempre più energica aven- ' satta centratura dell'unghia tura come prece
do cura di evitare assolutamente lo slittamen- dentemente osservato nella prova .
to della tela sul dorsale per non rovinare le Seri;l.pre con rapidità e decisione occorre ri
impressioni , in oro o la superficie del , materia- petere l'operazione di spalmatura colla come
le di , cui è ricoperta la copertina stessa. la precedent� ( ricordare che il , dorsale non va
,
Disporre ' la copertin a aperta sul tavolo e assoll.l ta men te ' spalma to di ' colla) indi , chiude
prendere il volume senZa provocare flessioni, re il quadrante sul ' libro; capovolg�re e tenen-
alloggiarlo su un quadrante, centrarlo, chiu- do il libro chiuso, premere su questo con le
dere il secondo ' quadrato e controllare l� po- mani costringendo anche il secondo quadran-
" sizione che dovrà assumere all'interno dell a , te alla esatta centratura.
copertina dopo aver spinto il dorso cìel libro ' Prendere uno spezzone di spago, coperto in
'
, contro l'interno del dorsale. plastica, legarlo longitudinalmente al dorso in
La parte ' di ' quadrante interno che sporge p rossimità dello spazio tra il dorsale ed i ' qua- ,
nata unghia tura) deve essere riCordata al. mo- ' in mo o che gli spigoli di queste pr�mano sul
rispetto alla fiancata ed alle testate ( denomi- dranti s istemare il volume tra due tavolette
d
mento della incollatura onde evitare delle dif- lo spago ( durante la, pressatura, lo spago cree-
' fer enze tra l'unghiatura del quadrante supe- rà il canalino di snodo dei quadranti) dispor-
riore rispetto a quello inferjore: _ _ ._ -
re- le -tavolette tra quattro tràversini di legno
Riaprire iL quadrante fasciando ii , libro sul- duro e bloccare nella pressa lasciando riposa
l'altro, prendere il penndlo piatto e la colla re · almeno dodici ore nelle condizioni come in
vegetale, spalmare con energia e rapidamente dicato nella fotografia.
prima ' il quadrante p o i la facciata del risguar-
Togliere il libro dalla pressa, aprire i qua
do (nel senso' longitudinale) tirando b ene il
dàmti con una lama . dI coltello staccare il fo
. te appiccicati ai bordi. I
. '
Normal mente si potrà osservare the la co
zone spalm ate) ; prendere il pennello to ndo a
pettina teride a rimaneré incurvata , 'per I'effet-
setola corta, sp almare con Vlnavil , leggermen- '
to della tensione provocata dalla colla, per , '
te diluito la zone sottostarite la striscia di gar-
ovviare a questo inconveniente basta interpor- '
za d i nastri sul risguardò, spalmare pure la
e
re tra iI quadrante ,e il libro, uno dei tondini
zona dove combaceranno i nastri sul . quadran-
t� e chiudere infine il , quadrante ' sul volume ;
dI' 'legno usato per la curvatura del dorso , e
' premere col palmo della mano . sulla: copertina
capovolgere il volume, aprire il quadrante non
. costringendola ad una serie di flessioni (spo
incollato e, tenendo premute ambo le mani
I stando di volta in volta il tondino ) fino ad ot-
l teIiere l a perfetta spianatura.
Termina così il .lavoro ·di legatura di un vo
lume ; naturabn�nte è bene procedere nella le
$(hjcn� l l' di
g�tura lavorando in serie : prima tutto il l a�
�td i ...
voro di spoglio, poi tutto , j� lavoro di perfora
/
zione e cucitura eccetera ; , è consigliabile in
questo caso munirsi di due morsetti da fale
gname e di un maggior numero di ' tavolette
onde poter eseguire in' serie anche l'applica
zione . delle copertirie, sbloccando e bloccando
i morsetti ognì volta che si inserisce un nuo
vo volume incollato in modo da formare una
pila come ' dimostrato nella fotografia di te-
,
sta a pàgina n. , · '
Come promesso nella prima parte de ll'arti
punto .dl p,rts G. colo è prossima la descrizione , delle ' operazio
C.01'\ I L m.. 'H.
l
ni ' da esegUire per la confezione della coperti
na di un libro quando questi ne sia sprovvisto.
FIG. 2 1
1 07
le antenne a dipolo per
-
dCI uso del più modesto tipo di antenne si riu
-
scirà ad ottenere una ricezione molto più sod
disfacente e ciò in particolar modo, per quan
to riguarda la parte video, qualora trattasi di ·
. televisione.
Man mano che ci si allontana détll'emit tente
le difficoltà che si presentano, risultano sem
pre maggiori e soprattutto, per quelle zone
marginali, i rte di ostacoli, in c'Ili i fenomeni
di riflessione rendono, a volte, addirittura im
possibile la ricezione.
E' soprattutto per quanti vengano a trovar
.....
-
si .tn tali difficoltà che ci accingiamo alla de
scrizione di quanto segue certi di far cosa
grata anche a tutti coloro che da tempo ed
a più riprese, ci avevano richiesta una tratta
zione del genere.
1 08
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MISU RAT O R E
FIG. 2 DI CAMPO
1 09
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ii:
' FIG. 5
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sa più corta di circa il 5 -l-6% e pertanto la punti del dipolo stesso pertanto, al centro rive
sua lunghezza (1) risulterà : la corrente è massima (V. fig. 1 ) avremo la
minima . impedenza che va gradatamente au
0,94 x À
mentando man mano che ci si avvicina alle
1 = -----
estremità. L'impedenza che particolarmente
2
interessa prendere in çonsiderazione è quella
in cui À sta a rappresentare la lunghezza d'on relativa al punto centrale ; tale impedenza, in ·
da in metri. un dipolo, si aggira dai 70 ai 75 ohm ; essa va
In fig. 1 è rappresentato un dipolo con l'in gradatamente aumentando per raggiungere un
dicazione della distribuzione della corrente e valore di circa 3000 ohm alle estremità.
della tensione relativa alla risonanza. Come si . Per banda passante si intende quella · ban
può notare da detta figura al centro si riscon da di frequenza che l'antenna riesce � trasfe
tra la massima corrente (in tale caso si usa rire al ricevitore senza notevole at Ùmuazione
dire che si ha un « ventre di corrente»), ed un delle · frequenze estreme.
- minimo di tensione (<< nodo»). L a larghezza di banda dei canali televisivi
Specificatamente quanto a noi più interes italiani è di 7 Mhz ; ora, dovendo l'antenna
sa, le principali caratteristiche di una anten permettere il passaggio uniforme di una cosi
na per televisione sono : larga banda di frequenze, essa ' dovrà · essere
·
a) Guadagno ; accordata per il punto medio della banda stes-
b) Direttività ; sa. Tale punto viene ricavato dalla seguente
.
c) Impedenza ; formula :
d) Banda passante. F� = v f1 x f2
Per guadagno si intende il rafforzamento in cui : Fc = frequenza centrale ; fl = fre
del segnale che si ottiene da una determinata quenza · inferiore della banda ; f2 = frequenza
antenna · nei confronti di un semplice dipolo. superiore dell� banda.
Il guadagno viene espresso in decibel . ( db). Prendendo in considerazione, ad esempio, iI
La direttività è l'attitudine di un'antenna di canale N. 5 per il quale la banda passante ri
ricevere o di trasmettere più spiccatamente in· sulta compresa tra 209 e 2 1 6 Mhz, la frequen
una · determinata direzione. za di centrobanda . risulterà :
1 10
300
À = '---
Fc
in cui À è espresso in metri ed " Fc, in Mhz, a
�------------�
.�
. - --------------�
� vremo :
�
c: I I
300 .
o , ,
� I I 212,4
.,. I I
Questa è appunto la lunghezza in metri del
'
g I I FIG. 6
la quale si deve tener
mento del dipolo.
. conto nel dimensiona
\D I I
J....J.
Per quanto si riferisce alla direttività pos
siamo dire che il dipolo ha una curva di ri
sposta bidirezionale e cioè, eSso presenta due
punti, per i quali si ottiene la massima effica
cia, relativi a' due direzioni diametralmente
opposte, e ciò è da ritenersi valido tanto per
la ricezione quanto per la trasmissione di se
gnali.
Per avere un'idea della curva di risposta di
un dipolo, esaminiamo quanto segue ( fig. 2) :
Consideriamo di avere un dipolo ricevente
( Dr, in fig. 2) situato in un punto ben alto,
prendere in considerazione per la determina bene . isolato e lontano da qualsiasi massa,
t.1
')
""
//
1'
/,
�
� Dt
/?
- - - ..:_-_ -:. .::..= = .=0t.� _ _ .;,. _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _
_ _
"
"
"
"
"
"
"
"
�t.3
Dt
FIG. 7 �
Mt S U RATOR E
DI C A MPO
111
che nel suo moto rotatorio, che possiamo con presenta praticamente e pertanto, come è lo
siderare nel senso indi cato dalla freccia di fi gico concepire, in pratica è l'antenna riceven
gura 2, Dt conservi, rispetto alla congiungen te .che viene opportunamente orientata verso
te i due punti centrali dei dipoli (C fig. 2),un quella trasmittente allo scopo di o t tenere la
angolo costante di 90 gradi. massima captazione del segnale.
Ciò premesso, quando i due dipoli saranno Il fatto testè esaminato, relativo alla curva
paralleli, il misuratore di campo indicherà la di risposta del dipolo, non risponde esatta
massima intensità del segnale ricevuto da Dr, mente alla pratica reale ; infatti noi abbiamo
man mano che Dt si sposta, in senso orario, considerato un dipolo alto, ben isolato e lon
l'indiçazione dello strumento andrà gradata tano da qualsiasi massa, cosa che in pratica
mente diminuendo sino a quando, dopo aver non si verifica entrando in giuoco molti altri
compiuto uno spostamento di 90° rispetto al fattori che contribuiscono a modificare, a vol
la posizione iniziale, e cio è quando Dr risulte te notevolm ente, tale curva di risposta .
rà perpendicolare a Dt, il misuratore di cam Tuttavia, lo scopo momentaneo della nostra
po indicherà zero, o, per lo meno, darà la mi- . trattazione, era quello di dimostrare il carat
nima indicazione. Continuando nella rotazio tere direttivo del dipolo stesso facendo risal
ne il segnale, rivelato sempre dal misuratore tare che esso presenta la massima attitudine
di campo, riprenderà a salire raggiungendo alla ricezione, ossia la massima facoltà di cap
ancora un ' massimo pari a quello precedente, tare il segnale in arrivo, quando si trova di
allorché le due antenne risulteranno nuova sposto parallelamente al dipolo trasmittente
mente parallele tra loro. E' da notare, però, o più esattamente, e di ciò dobbiamo tenerne
debi to' conto, q uando esso è dispos to perpen
che questa volta Dt viene a trovarsi in posi
zione diametralmente opposte e cioè a 1 80°
. dicolarme n te alla direzione di arrivo del se
dal punto di partenza.
gnale.
Tale massimo andrà man mano diminuen
Una variante al dipolo semplice è quella del
do col proseguire della rotazione sino a rag '
giungere nuovamente un minimo dopo 2700 dipolo ripiegato, rappresentato in fig . 5, che
per risalire poi gradatamente al massimo che a sua volta presenta un'impedenza circa quat
ritroveremo dopo una rotazione completa cioè tro volte superiore a quella del dipolo -sempli
dopo 360°. ce e siccome sappiamo che l'impedenza di
.
quest'ultimo è di circa 70 -: -75 ohm, per i l di
Riepilogando avremo : un massimo iniziale
polo ripiegato avremo :
(con i dipol i paralleli) un m inimo dopo 90° di
rotazione ; ancora un massimo a 1 80° minimo
707 75 x 4 = 280 + 300 ohm
a 2700, ancora massimo a 360° e così via.
Riportando in diagramma i risultati così ot in pratica tale resistenza viene generalmente
tenuti, otterremo la curva di risposta, o dia considerata di 300 ohm .
gramma di irradiazione del dipolo (V. fig. 3) . Questo aumento di impedenza oltre a COD
Tale diagramma, in considerazione della sua tribuire ad un allargamento della banda pas- .
forma, prende anche il nome di diagramma sante, può esserci utile, come avremo modo
ad 8. di constatare in seguito, per l'impiego dì di
Un'identico risultato sarebbe stato o ttenuto scese dì antenna più convenienti o per prov
se il dipolo Dt, anziché ruotare intorno al di vedere ad un più semplice adat tamento tele
polo ricevente (Dr), avesse compiuto un giro visore-aD tenna .
su se stesso facendo perno sul suo punto cen Si può dimostrare che portando a tre i l nu
trale. Anche in tal caso, per istanti successivi, mero degli steJi, come rappresentato in fig. 6,
si sarebbe venuto a trovare nelle s tesse con l 'impedenza risulta nove volte superiore a
dizioni considerate precedentemente ( fig. 4). quella di un dipolo semplice.
Aggiungendo ancora che la s tessa cosa si La cosa potrebbe ancora ripetersi con l'ag
sarebbe ve rificata, come è facile immaginare, giunta di altri steli e ciò, come avremo occa
ruotando su se s tesso il dipolo ricevente Dr, . sione di vedere, tornerà a tutto nostro vano.
e lasciando immobile Dt. taggio permettendocid i realizzare i valori di
Quest'ultimo caso, infatti, è quello che si impedenza più adatti al Dostro scopo.
1 12
un
RICETRASM ETTITORE
.
a 2 transistor
T
ante e tantissime volte sono stati para esempio, il caso di un oscillatore per pick-up
gonati pregi e difetti dei t ransistori nei o di un oscillatore d'eterodina.
confronti delle valvole e viceversa, che non . Ma attenzione...... Questo riceuasmettitore
vogliamo intrattenere una conversazione su funziona nella parte bassa della gamma delle
questo argomento indubbiamente già noto. onde medie e si dovrà, di conseguenza, assi
Confermiamo soltanto che oggigiorno il curarsi che non si causi alcun disturbo ad un
transistore ha trovato un vasto campo d'ap qualunque ricevitore posto nelle vicinanze.
plicazione là dove sono necessari ingombri mi
Dobbiamo considerare che si tratta di una
nimi e . pesi ridottissimi e dove l'alimentazio
tolleranza concessa e non di un diritto.
ne risulta autonoma.
Si dovrà assolutamente chiudere la trasmis
Queste naturalmente sono le doti principa sione qualora essa disturbi la normale rice
li, doti che si prestano senz'altro bene per la
zione della radiodiffusione circolare ed al bi
realizzazione di un piccolo ricetrasmettitore sogno. si potrà ridurre l'antenna per diminui
portatile. re la portata di trasmissione.
Premettiamo subito però che con un rice Vedremo d'altronde, nel corso della descri
trasmettitore portatile a transistori assoluta zione che faremo, che è possibile regolare l'o
mente autonomo sorgono delle difficoltà se scillatore in maniera tale da poter trasmette
si pretende una potenza tale da permettere re in una zona poco occupata dalle regolari
dei collegamenti di centinaia di chilometri. trasmissioni.
D'altra parte l'emissione si dovrebbe �olo
effettuare nelle gamme riservate ai radioama:
ESAME DELLO SCHEMA
tori, dunque nelle onde corte" le quali com
porterebbero l'impiego di transistori aventi Se tutto ciò che è stato detto è stato ben
caratteristiche migliori dei normali transisto compreso, passiamo all'esame del ricetrasmet
ri comunemente usati. ti tore trami te lo schema elettrico di figura 1 .
Il nostro scopo sarà dunque molto più mo Questo apparato utilizza essenzialmente due
desto. transistori, un OC44 ed un OC7 1 ; essi posso
Per ovviare a tutte queste difficoltà, noi ab no, beninteso, essere sostituiti con altri aven
biamo progettato un apparato di debole po ti le medesime caratteristiche.
tenza, che utilizzi dei transistori comunemen In trasmissione, l'OC44 è montato come 0-
te circolanti in commercio. scillatore ad alta frequenza e l'OC71 quale
E' dunque un apparecchio sperimentale, modulatore di bassa frequenza.
montato a titolo di passatempo e non un ap In ricezione, l'OC44 è montato come ampli
parato per collegamenti a grandi distanze. ficatore ad alta frequenza, seguito da uno sta
Esso si trova anche nei limiti �lla tolleran dio rivelatore, costituito da un diodo al ger
za ammessa dal Ministero P.T. per un oscil manio, indi dal transistore OC71 che funzio
latore di potenza ridotta, come sarebbe, per na come amplificatore di bassa frequenza.
1 13
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• l
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gv
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O
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O
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Nello schema si possono notare sei devia te al circuito d'antenna i cui terminali sono
tori che in pratica sono racchiusi in un uni rispettivamente collegati alla presa di terra "
co commutatore che per l'occasione sarà a ed al cavo di antenna.
6 vie, e 2 posizioni rispettivamente di ricezio Vediamo che questo circuito oscillante è
ne" e di trasmissione. costituito da un compensatore, sul quale si
Analizziamo ora lo schema quando il com agirà al momento della messa a punto per re
mutatore è in posizione di trasmissione. I l golare la frequenza di trasmissione, che nel
microfono risulta collegato alla base d e l tran nostro caso essendo nella parte bassa delle
sistor OC7 1 , mentre la tensione di modulazio onde medie sarà verso i 200 metri.
ne si trova amplificata nel circuito del collet Esaminiamo il funzionamento dell'apparato
tore ai capi della resistenza da 4,7 Kohm. quando esso riceve.
Questa tensione è trasmessa, tramite il con Il segnale ad alta frequenza modulato è cap
densatore da lO !J.F alla base dell'OC44, mo tato dal medesimo circuito oscillante d'anten
dulandolo. na, qualora questo risulti accordato sulla fre
L'OC44 oscilla in alta frequenza tramite le quenza del segnale trasmesso.
bobine d'emittore e di collettore che sono A causa dell'accoppiamento induttivo il se
mutuamente accoppiate tra di loro. gnale si trova ai capi della bobina collegata,
Esse risultano poi ulteriormente accoppia- tramite due deviatori, al condensatore da SO
1 14
nF. il quale fa capo alla base del transistor le padiglione per cuffia davanti al quale si
OC44. parla.
Questo transistore, funzionando come am
plificatore ad alta frequenza, amplifica il se REALIZZAZIONE .PRATICA
gnale, che si ritrova ai capi della bobina d'ar
Il ricetrasmettitore è contenuto in una " sca
resto indi inviato tramite il condensatore da
tola di materia plastica di dimensioni 14xl l x6
200 pF al diodo, che provvede a rivelarlo.
cm, completamente chiusa, ma che per neces
Dopo la rivelazione, il segnale di bassa fre
sità di montàggio verrà " aperta in due parti
quenza viene amplificato dall'OC71 indi nel
eguali, di dimensioni 14x l 1 x3 cm. ciascuna.
circuito di collettore provvede ad eccitare
Entro una di queste si effettuerà il montaggio
l'auricolare. Questo complesso è alimentato ed il cablaggio taie e quale è mostrato in fi
con una tensione di 9 Volts, ottenuta da due gura 2 .
pile da 4,5 V. ciascuna e poste in serie.
Si inizierà con il fissàre il commutatore d i
Il terminale positivo dell'alimentazione è po ricezione e trasmissione, l e boccole d'anten
sto a massa ed un semplice interruttore di na e, in un fianco, il piccolo interruttore. Sul
stribuisce la tensione per il funzionamento. le viti del commutatore si fisseranno due ba
Per l'ascolto si ricorrerà ad una normale sette con terminali ed è su questi supporti che
cuffia avente una impedenza di circa 2000 ohm si effettuerà tutto il cablaggio.
e che sarà tenuta costantemente sulle orec Tramite " la figura 2 vogliamo rammentare
chie durante il funzionamento. come si identificano i terminali dei transisto
"
Quanto al microfono, si è optato per una ri a seconda delle forme che essi presentano.
soluzione semplice ed economica: un norma- Pensiamo che ciò non sia affatto inutile, in
1 15
quanto spesso dei transistori sono stati col badando bene di aver prima collegato tutti
legati erroneamente con conseguente deterio gli elementi esterni quali antenna, presa di
ramento del transistore stesso. terra, microfono e cuffia. Si parlerà davan
Per la loro saldatura consigliamo di mante ti al microfono e contemporaneamente si agi
nere lunghi i tetminali, evitando così maggior rà sia sul compensatore che sul nucleo fino
mente di surriscaldare con il saldatore il cor a sentire la massima · uscita sul ricevitore. Si
po del transistore; qualora i terminali doves procederà nella medesima maniera per la ta
sero fare contatto tra di loro si provvederà ratura del . secondo esemplare, indi si potran
all'isolamento con tubetto gommato. no usare i due apparati tra di loro.
Le due pile da 4,5 V. troveranno posto tra Si potrà sempre ritoccare il compensatore
il commutatore e l'interruttore. Sull'altra me dei due ricetrasmetti tori quando funzionano
tà della scatola si fisseranno altre due bocco in coppia per vedere di migliorarne ancora la
le per la cuffia. sintonizzazione. Si potrà . constatare che la ri
Per il fissaggio del microfono, esso è incor cezione a mezzo ' della supereterodina è estre
porato nell'interno della scatola e siccome ri mamente sensibile e che perciò permette un
sulta di materia plastica potrà essere sempli ascolto a lunghe distanze.
cemente appoggiato sul ' cablaggio o meglio In base a ciò rammentiamo ciò che è stato
fissato con del collante. detto nell'introduzione di questa descrizione
Si chiuderanno tra di loro le due metà del e cioè di evitare nel modo più assoluto di di
la scatola, provvedendo a fare una apertura sturbare i ricevitori posti nelle vicinanze.
sul coperchio posteriore dietro al quale si tro Abbiamo visto che per il funzionamento è
va il microfono e cioè dalla parte opposta al necessario disporre di una antenna. Questa
commutatore. non è di una realizzazione difficile in quanto
Innanzi a questa apertura si p�r\lerà, tenen basta uno spezzone di filo di rame lungo un
do la SCatola con una mano, m�tr.e con l'al paio �i" metri à seconda della portata che si
tra mano si agirà sul commutatore . di ricezio vuoI coprire.
ne e trasmissione . Tutto queSL() tenendo le
Per la presa di terra si potrà utilizzare le
cuffie poste sulle orecchie.
normali condutture d'acqua oppure, in man
canza di queste, si fisserà in un terreno ba
LA MESSA A PUNTO gnato un palo metallico al quale si effettuerà
apparati ed averlo attentamente verificato, bi Sarà oltremodo interessante usare una cop
sognerà podi in passo tra di loro, cioè far sì pia di questi ricetrasmettitori durante un
che trasmettano e ricevano sulla stessa fre campeggio. Infatti si potrà usare quale presa
quenza. di terra un palo della tenda e come antenna
Per effettuare questa operazione si potrà a un filo teso, con due isolatori, tra i due pali
gire su due elementi che compongono il cir di sostegno della tenda stessa;
'
cuito: Quale risulta la portata di una coppia di
1 ) il compensatore del circuito d'antenna, questi ricetrasmettitori? Molto modesta e que
che è un modello ad aria di quelli cioè com sto per restare entro i limiti della tolleranza
posti da due pàrti ché si introducono una nel concessa. Entro uno stesso appartamento si
l'altra semplicemente avvitandole tra di loro. potranno collegare due camere tra di loro,
2) il nucleo che si trova nel supporto del mentre in uno stabile si potrà conversare da ·
la bobina e che può essere più o ' meno avvi un appartamento ad un'altro. Questa ' distan
tato con l'uso di un cacciavite. Per la bobina za, come abbiamo già detto, è però compati
si potrà usare · una normale bobina d'oscilla bile con la lunghezza dell'antenna usata, che
tore per circuiti a transistori. più sarà lunga più sarà maggiore la distanza
Per facilitare l'operazione di taratura si po coperta.
trà ricorrere all'aiuto di una normale supe Apparati di questo genere possono dare mol
reterodina sintonizzata sulle onde medie, ver te soddisfazioni ·a chi li adopera; fanno pro
so i 200 metri, ed in zona non coperta da tra vare l'ebrezza di inviare la propria voce attra
.
smissioni. verso l'etere, ma non si può certo sperare di
Si darà tensione ad uno degli apparecchi coprire distanze di parecchi chilometri !
1 16
ERO . . . OGGI SONO
UN DISOCCU PATO UN TECNICO
SPECIALIZZATO
D u rante i periodi di difficoltà economiche - quando le Ho studiato a casa mia, nelle ore serali - e durante il giorno
aziende non assumono personale, o addirittura ne l icen· mi ingegnavo a fare u n . po' tutti i lavori che potessero ren·
ziano - solamente chi possiede una buona specializzazione dermi qualche soldo -; stabilivo io stesso le date i n cui
professionale può garantirsi un lavoro sicuro. volevo ricevere le lezioni e pagarne volta per volta il
l o non avevo nessuna qualifica. R iuscivo talvolta a trovare modico importo.
qualche occupazione temporanea - mal retribuita e senza Assieme alle lezioni il postino mi recapitava i pacchi conte·
garanzia per il futuro -; ma piu sovente ancora mi suc· nenti i meravigliosi materiali gratuiti coi quali ho
cedeva di essere disoccupato, costretto a vivere alle spalle attrezzato l:Jn completo laboratorio.
degli altri. E quand'ebbi terminato il Corso, immediatamente la mia
U n g iorno mi capitò di leggere u n a n n u ncio della S C U O LA vita cambiò !
R A D IO E LETIRA che parlava dei famosi Corsi per Coro Oggi ho un posto sicuro e guadagno molto.
rispondenza. Oggi sono u n uomo che può guardare con fiducia a un
Rich iesi subito l'opuscolo gratuitO e seppi così che grazie futuro sem�re migliore.
a l " N u ovo Metodo Programmato" sarei potuto diventare
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anch'io un tecnico special izzato in
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meno di un a n no !
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1 18
Giovanni
, TA R G H E T T E
Donisi
LUCIDATORE
guendo il tracciato del disegno ed asportando tro recipiente contenente 1 litro di acqua. Im
la paraffina in eccedenza. m ergendo la targhetta in questo bagno, len
Al termine tolta la mascherina, il metallo tamente il suo colore cambierà fino a diven
scoperto dovrà riprodurre fedelmente la tar tare di un blu molto scuro. Appena la targhet
ghetta. ta avrà raggiunto questa tonalità di colore,
potremo toglierla dal bagno e lavarla in ac
Si passi allora ad immergere la targhetta
qua corrente.
in acido nitrico : subito esso comincerà a cor
rodere il metallo non coperto dalla paraffina Per ottenere invece una brunitura di color
e nel breve intervallo di 5 o lO minuti la sua nero-lucido, basterà porre un miscuglio di sol
azione sarà· completa. fato di rame e di carbonato di sodio in un
filtro di carta e versare ammoniaca. La solu
Tolta la lastra dal bagno e, lavatala con ac-
zione che se ne ricaverà dovrà essere riscal
qua corrente per asportarne ogni traccia di
. data e diluita con l'aggiunta di una piccola
acido e di cera, potremo finalmente ammira
quantità di piombaggine.
re il nostro lavoro che risulterà perfetto solo
Quando il bagno avrà raggiunto una tempe
se avremo inciso la paraffina con precisione.
ratura d i 38'° C., vi si potrà immergere la tar
Prima però di poter finalmente esporre la
ghetta e lasciarvela finché non sia diventata
targhetta, dovremo provvedere ad un'accura
nera. Estraendola poi dal bagno, si dovrà la
ta lucidatura, usando del « Sidol » , che la ren
vare, indi asciugare con segatura.
derà splendente come l 'oro.
Eseguita la brunitura, per rifinire il tutto,
C'è anche chi, invece della lucidatura, pre
ferisce ricoprire la sua superficie con uno basterà una buona verniciatura, usando pre
strato di vernice protettiva che, a sua volta, feribilmente vernice alla lacca, che potrà ade
potrà conservarsi a lungo solo se il metallo r ITe perfettamente solo se al momento del
sarà stato precedentemente brunito. l'impiego avremo scaldato leggermente la tar
Per eseguire detta brunitura, si dovrà pri ghetta.
ma preparare un bagno composto da 200 gr. Con ciò la targhetta è ultimata e non resta
dI carbonato di rame sciolto in 3/4 di ammo che affiggerla alla porta, certi che essa potrà
niaca forte; il precipitato che si formerà ver ben figurare anche in mezzo a tante altre
rà eliminato passando la soluzione in un'al- molto più costose.
1 19
MIGLIORATE IL RENDIMENTO del ,
In questo breve articolo sono raggruppate Con questo anticipo dell'accensione . sia re-
alcune semplici nozioni riguardanti il proble- golato nei volani magnetici, è ciò che vedre
ma dell'anticipo dell'accensione a sua regola- mo ora.
zi.one nei volani magnetici dei motori da mo-
tocicletta e motoscooter, sia nel caso di anti CASO DI ANTICIPO FISSO
cipo fisso ( caso della maggior parte dei due Se un 2 tempi può accontentarsi di un an
tempi ) sia nel caso di anticipo variabile, a ticipo fisso, occorrerà che questo anticipo sia
mano o automatico. correttamente regolato, non essendo il mede
Il problema dell'antic:ipo dell'ascensione si simo per tutti i motori, né, per uno stesso mo
pone in modo differente se si tratta di un mo tore, adatto per tutte le condizioni di funzio
tore a 4 tempi. namento ( una condotta « sport » esige un an
La maggior parte dei motori a 2 tempi può ticipo un po' più grande di una condotta re
accontentarsi di un anticipo fisso : esso dipen golare e tranquilla) .
de dallo stato dell'emulsione gassosa ai diver- Possono presentarsi due casi :
s, regimi. . Se il regime è debole, rimangono - se il rotore del volano magnetico è adat
.
dei gas bruciati nel cilindro : di qui un'emul- , t a to a forza sul cono di coda dell'albero a ,go
sione povera, che brucia lentamente, e che ne- mito, allora per modificare ( o regolare) l 'an-
cessita perciò di un anticipo dell'accensione ticipo, bisogna smontare il rotore e poi ri
abbastanza grande. montarlo nella posizione voluta. La camma,
A regimi elevati, occorrerebbe da principio portata dal mozzo del rotore, si trova dunque
un anticipo più forte. spostata dell'angolo voluto, in rapporto al mo
Ma in realtà, i gas che penetrano allora nel tore fisso;
cilindro sono parzialmente riscaldati ( dalla - Oppure il rotore è calettato sull'estremo
temperatura abbastanza elevata del carter, dell'albero a gomito ( per impedire ogni ten
dalla compressione del carter, poi dal cilin tativo ed ogni esitazione nel rimontaggio del
'
dro ecc. ) Questo riscaldamento dei gas fred motore ) . Allora il montaggio dello statore sul
di assicura loro una combustione più rapida carter-motore si fa per mezzo di 3 nottoniere
e porta in conseguenza la necessità di un an
ticipo minore.
1 progetti contenuti nel :
TUT T O
Reallzzando
Così, sono i diversi stati dell'emulsione gas
un anticipo variabiJe.
1 20
che permettono, dopo l'apertura dei bulloni
di fissaggio, di fare leggermente girare il di
sco dello statore sul carter-motore e quindi
di sistemare nel medesimo tempo il ruttore
in rapporto all'insieme solidale camma-albe
ro a gomito.
letta to s u l l 'esterno conico del l 'a l bero. Si va do, per effetti della forza centrifuga, le masse
sì allontanano per mezzo di rampe appropria
ria l 'a nticipo facendo subire a l l o statore u n a
te, esse fanno girare la camma sul mozzo del
rotazione del i m i tata dalla l u nghezza del le
lo statore. Infatti, quando il mozzo è stretta
bottoniere del lo statore. rre viti agenti sui m ente solidale con l'albero a gomito, la cam
bordi del le tre botton iere fissano lo statore ma, è montata libera sul mozzo stesso e può
nel la posizione vol uta s u l carter motore . dunque girare su di esso.
121
ossedere un piccolo trasmettitore è l'a LO STADIO DI ALTA FREQUENZA
P spirazione di ogni radio dilettante che,
dopo avere sperimentato vari schemi di ra
Esso comprende una sola ';alvola, una 6AQ5.
dioriceventi, viene colpito dal « virus » della Questa è un tetrodo a f à scio, m a nel nostro
trasmissione, e con tale malatti à in corpo si circuito ha la griglia schermo ( piedino n . 6 )
butta a capofitto alla ricerca di qualche sche collegata con l a griglia controllo ( piedino n . 1 )
ma adatto alle sue capacità. Ma gli schemi così da ottenere un triodo, che viene monta-
che riesce a trovare sulle riviste si riferisco . to in un circuito oscillante molto stabile. I l
no sempre a trasmettitori di una certa po compito di questo stadio è quello di genera
tenza e di un costo elevato che richiedono al re segnali di alta frequenza sulla quale poi
tresÌ una certa pratica in questo ramo.
convogliati i veri segnali di bassa frequenza
Al dilettante che vuoI costruirsi il primo
forniti da un amplificatore BF. Lo stadio ad
trasmettitore occorre uno schema facili ssimo
A.F. si c.ompone, oltre che dalla 6AQ5 di cui
che assicuri, a costruzione effettuata, un im
sopra ( nello schema indicata con V3), anche
mediato funzionamento anche se la portr,ta , dalla bobina L2, dal condensatore semifisso
di questo prototipo non è la più indicata per C7, da C6 e da R14. Quando la V3 è accesa e al
i collegamenti a grande distanza. punto A viene applicata la giusta tensione, la
Comunque, ciò che desidera chi tenta per - valvola oscilla e sulla sua placca si ha un'o
la prima volta la trasmissione è la soddisfa scillazione a alta frequenza che, tramite il
zione di riuscire a trasmettere la propria vo- condensatore C8 viene inviata all'antenna. La
Un semplice TRIVALV
ce al proprio amico, non molto distante da frequenza di questa oscillazione, detta portan
casa sua . Inoltre, costruendo due esemplari te, è deterIl!inata dai valori di L2 e di C7 e
di questo trasmettitore, si può ottenere un quindi variando la capacità di C7 ( che è un
radiotelefono fisso, utile per molti esperimen condensatore semi-fisso ) , si può variare la fre
ti, utilizzante come ricevitore un normale ap
quenza emessa. Ciò è indispensabile per evita
parecchio ad onde medie.
re interferenze durante la trasmissione.
Il modello che vi presentiamo ha appunto
queste caratteristiche e vi assicuriamo che
IL MODULATORE
non mancheremo di ritornare sull'argomento
con qualche cosa di più complesso. Per ora - Esso si compone di due valvole delle quali
vi consigliamo di sperimentare questo sche una è doppia cioè la VI ( 12AX7 ) e l'altra V2
ma che potrà riuscire utile in molte occasio ( 6AQ5 ) è uguale a quella usata come oscilla
ni come, ad esempio, per ascoltare se, in un'al
trice.
tra stanza, un bimbo dorme; utilizzarlo come
Questo circuito nOI?- è altro che un comune
interfono senza fili tra una casa ed un'altra
amplificatore microfono ed il suo compito è
in quanto risulterebbe impossibile stendere
quello di amplificare il debole segnale prove
una linea elettrica.
niente dal microfono ( o da un giradischi ) e
portado ad un livello di potenza tale da po
IL CIRCUITO
ter essere sovrapposto al segnale RF prodot
Il circuito elettrico non presenta alcuna dif to da V3 ed avere in tal modo la modulazio
ficoltà di realizzazione ed i pezzi occorrenti si ne di quest'ultimo segnale.
trovano con facilità presso un qualsiasi nego Il segnale utile, proveniente dal microfono,
zio di radio. viene applicato all'entrata del modulatore in
1 22
t
R3
C4
R8 R9 RIO
RI5 I - + RiO
C9
, SRI
�' CIO
117V A C. J
I SI
CII
nJn
CHASSI$
--��--�--��----------------�
1 23
J1 e quindi direttamente sulla griglia control COSTRUZIONE
lo di un triodo della Valvola I2AX7 indicato
S,i prenderà un pezzo di lamiera di allumi
con VIa. Lo ' stesso segnale, amplificato, si tro
nio dello spessore di 1 mm e si ricaverà il te
va sulla relativa placca di V I a (piedino n. 6) laio.
e tramite il condensatore C3 viene immesso Si forerà il telaio come dal disegno tenen
sulla griglia del secondo triodo di V2 ( cioè do presente le dimensioni d'ingombro dei
V2b ) per una successiva amplificazione. Il se prezzi a propria disposizione. Terminata la
gnale così amplificato, tramite il condensato foratura, si piegherà il telaio secondo le linee
re CB viene portato dalla placca di V2b ( pie tratteggiate.
dino n. 1 ) ed attraverso il potenziometro R H , Si collocheranno al loro posto gli zoccoli
sulla griglia pilota d i V3. Quest'ultima valvo delle tre valvole, il trasformatore di alimen
la è una 6AQS come VI ed opera sul segnale tazione T2 e l 'impedenza L 1 . Si fisserà a mez
zo di due viti il raddrizzatere al selenio RS I ,
presente sulla sua griglia pilota, un'amplifi
vicino a V I fisseremo l a bobina L I , mentre sul
cazione di potenza, analogamente a quello che
fianco anteriore monteremo. il potenziometro
fa la valvola finale nei radioricevitori.
RI I con interruttore coassiale, nel foro cen
Ai capi di L I , che cos�ituisce il carico ano trale e nei due fori a destra ed a sinistra mon
dico di V3, vi sarà appunto il segnale micro teremo il j ack 11 e il portalampade della spia.
fonico grandemente amplificato che viene im Il cablaggio si incomincerà dal modulatore.
messo sull'avvolgimento CD di L2, dove si a Si faramio i collegamenti partendo da 11 via
vrà la sovrapposizione al segnale prodotto da via verso la valvòla V3.
V I . Infatti il segnale proveniente da V3 de Si dovrà ,fare attenzione, come del resto in
terminerà delle variazioni nella tensione di tutti i montaggi in bassa frequenza, che i col
placca di VI e conseguentemente una varia legamenti di griglia di ogni valvola risultino
il più possibile distanziati dai collegamenti di
zione nella potenza del segnale a RF presen
placca della stessa valvola e ciò per evitare
te sull'antenna. L'andamento di queste varia
la possibilità di inneschi che, in seguito, sa
zioni rispecchieranno quelle prodotte dal mi
rebbe difficoltoso individuare.
crofono e pertanto, ricevute in un ricevitore,
Terminata la costruzione del modulatore si
potranno essere ascoltate come i suoni che inizierà il montaggio dell'alimentatore. Si do
hanno eccitato il microfono. vrà fare attenzione alla polarità del raddriz
La 'seconda presa J2 che fa capo diretta zatore RS I che dovrà avere la linguetta con
mente sulla griglia di VIb, serve per applica trassegnata con il ( + ) collegata alla resisten
re dei segnali un po' più forti dì quelli pro za R I 6 proveniente dal primario di T2. La lin
venienti da un microfono piezoelettrico ( no guetta (-) dovrà invece essere collegata al
polo positivo di C I 2.
toriamente molto deboli) come ad es. i segna
Per quanto concerne i filamenti, il filo con
li provenienti da un altro ricevitore, da un
i 6,3 V. riservati all'accensione, dal trasforma
pickup magnetine ecc. Insomma mentre 1 1
tore T2 esce un filo solo poiché il ritorno è
serve per segnali molto deboli, J 2 riceve se
comune con un estremo del primario. Pertan
gnali più forti che, se applicati in 1 1 , deter to il filo dei 6,3 V. andrà collegato ai piedini
minerebbero delle distorsioni. N. 3 di V3, al N. 4 di V2 ed al N. 3 di VI non
ché alla linguetta isolata del portalampada di
L'ALIMENTATORE LP ( spìa lumino sa ) .
I piedini N . 4 d i VI e d i V 3 e d i l piedino
Il suo circuito del tutto tradizionale, non N. S di V2 andranno collegati con il filo di ri
presenta alcuna difficoltà. Un raddrizzatore al torno comune, en on al telaio altrimenti si
selenio RSI provvede a raddrizzare la tensione avrà la tensione di rete su di questo, con il
alternata prelevata sulla presa dei 1 10 Volts pericolo di scosse.
del cambiotensioni sul primario di T2, men Ora sarà possibile controllare . - prima an
tre una cellula di filtro composta da C IO, RIS, cora di finire il trasmettitore - il funziona
C11 e CI2, provvede al filtraggio Ìn modo da mento del modulatore. Bisognerà a tal fine
evitare qualsiasi ronzio dovuto all'alternata. collegare un filo di una cuffia al ritorno co-
1 24
mune e l'altro filo, tramite un condensatore Tra il piedino N. 6 ( oppure N . l ) di V I ed
a carta da 1 0 .000 o da 5 .000 pF al piedino N. 5 un capo dell'avvolgimento secondario di gri
di V3. Collegando il microfono in 11 ed acce glia di LI collegheremo il condensatore C3
so il trasmettitore agendo su R I 2 ( si dovrà mentre il capo rimasto libero su LI andrà col
prima avere collegato la spina nella rete ) si legato al ritorno comune dell'alimentatore o,
dovrà udire nella cuffia un tocco robusto ciò che è lo stesso, al piedino N. 2 di V I .
quando si batte con le nocche delle dita su] Tra il piedino N . 5 di VI e l a boccola d'an
microfono. Ciò indicherà il buon funzionamen tenna collegheremo il condensatore C l .
to del modulatore e si potrà dedicarci al A questo punto i l trasmettitore è termina
montaggio dello stadio a R.F.
to. Accendendo l'apparecchio e sintonizzando
La parte a) - Stadio e Radio Frequenza
si con il ricevitore casalingo si sentirà su un
potrà ora essere montato con grande facilità.
punto della scala un forte soffio mentre il tra
Si incomincia dal cablaggio poiché lo zocco
lo ed i collegamenti per l'accensione del fila smettitore sarà tenuto vicino al ricevitore.
mento di VI li abbiamo già fatti. Qualora non si udisse nulla, si proverà a in
A B B O NAT E V I AC Q U I STAT E L E G G ET E
1 25
L
'antenna trasmittente ad un capo, nella ri lobi può venir calcolata, anche se non ne
quale una estremità viene introdotta di� vale la pena. Per quanto riguarda le ca
rettamente nella trasmittente, ha il grande ratteristiche di direzionabilità non è necessa
vantaggio della semplicità ed è pure abbastan rio porre molta attenzione se si tratta di usar
za efficiente. Ciò non significa che le stazioni la in forma normale.
che siano già equipaggiate con antenne dipo In breve, !'irradiazione è maggiore da ogni
lari o di altro tipo debbano abbandonarle in lato dell'antenna, e più piccola se in linea con
favore del sistema d'antenna unifilare : signi l 'antenna stessa, quando viene impiegata sul
fica però che quest'ultimo tipo può essere la sua fondamentale. Se è usata sull'armoni�
montato con facilità di modo cne la stazione ca, i lobi laterali si suddividono in lobi . più
può venir fatta funzionarè senza rit�rdi. Inol piccoli.
tre può funzionare sulla sua armonica, per
mettendo trasmissioni su più di una banda, ANTENNA UNIFILARE
con un solo filo.
La figura l indica un'antenna a un capo che
Una statistica fatta su cento trasmittenti
funziona sulla sua fondamentale. In pratica
sintonizzate sugli 80 m, ha dimostrato che 40
non si ottiene ciò, ma ogni estremità . corri
hanno antenne unifilari, 15 del tipo Marconi,
sponderà a un punto di tensione relativamen
34 dipolari, 1 1 di altri vari tipi. Ciò dimostra te alta e a un punto di bassa corrente.
che l'antenna unifilare o Marconi è abbastan� Ciò è equivalente ad una elevata impeden
za popolare. Queste cifre non rappresentano za. II valore può aggirarsi sui 1 000 ohm o più,
però la percentuale delle antenne usate su al dipendendo ciò dall'altezza della antenna e
tre bande, dove l'efficienza della armonica può da altri fattori. Quando l'antenna funziona
non essere desiderabile e dove altri tipi di an sulla sua armonica (per esempio 40 m, per
tenna sono più usati.
L'antenna viene attaccata con una estremi
tà nella propria casa e con l"altra ad un palo,
ad un aIbero o ad un altro edificio distante.
E' molto facile da fissare e la lunghezza può
variare notevolmente. Logicamente, più alta
sarà posta l'antenna e maggiore sarà l'efficien
za di radiazione. L'altezza può essere calcola-
.
ta; ma il sistema più semplice è di collocarla
più in alto possibile tra i 4,5 e i 9 metri dal
suolo.
L'antenna sarà anche direzionale, variando FIG. 3
se funziona sull'armonica. La portante dei va-
1 26
I·
una antenna da 80 m ), essa è ancora alimen otterrà ancora un funzionamento efficace. Se
tata in tensione dove termina nella trasmit lo spazio lo permette, si possono usare anten
tente, fig. 2. Ciò avviene anche con le armoni ne ancora più lunghe. Per esempio un'anten
che più elevate. In questo modo lo stesso filo na di 80 m. coprirà circa l'onda completa da
può essere usato su due o più bande. 3 a 6 Mc/s e funzionerà cosi sulla seconda ar
La sua efficienza fa sì che questo tipo di an� monica della sua frequenza. Per l'antenna si
tenna non si adatti per le bande a più alta usa del filo da 1 mm .Due isolatori devono
frequenza. Per èsempio, le armoniche delle essere messi a ciascuna estremità, dove vi è
bande a 2 1 o 28 Mc/s possono facilmente cau il filo che si attacca alla casa, al palo o ad al
sa:re delle interferenze alla televisione. tri sostegni.
Una antenna tipo è riportata nella fig. 3.
La discesa ed il collegamento fanno effettiva ADATTAMENTO DELL'IMPEDENZA
mente parte dell'antenna. Ad altezze utili per
Vantenna ha una impedenza molto elevata,
" la trasmissione sugli 80 m, la maggior parte
come abbiamo spiegato, ed ha bisogno quindi
delle antenne sono poste orizzontalmente.
di un punto d'alimentazione ad alta impeden
za. Molte trasmittenti tra le più comuni im
L UNGHEZZA DELL'ANTENNA
piegano un circuito d�uscita TT, come indi
La lunghezza è di circa 38 m, tra i 3 e 8 cato nella fig. 4. Ciò permette una trasforma
Mc/s fondo banda e di circa 40 m, tra i 3 e 5 zione d'impedenza della valvola all'antenna.
Mc/s fondo banda. Una lunghezza media tra Delle formule standard danno la trasforma
le due permetterà di trasmettere soddisfacen zione d'impedenza dall'entrata all'uscita, co
noscendo i valori di Cl, LI e C2 ; è però suf
temente sull'intera banda.
ficiente sapere che variando d a un'impedenza
Quando l'antenna è curva, la lunghezza to
elevata ad una più bassa, è necessario che Cl
tale effettiva della parte superiore e della di
sia più piccolo di C2.
scesa deve essere un po' " più lunga: tra cir Dal punto di vista della semplicità, è mol
ca 40 e 41 metri. La distribuzione della cor to conveniente attaccare l'antenna direttamen
rente e della" tensione sarà circa, quella in te al punto d'uscita indicato nella fig. 4. Il
dicata nella figura l e 2. Se la lunghezza ef condensatore C2 deve essere normalmente di
fettiva varia in rapporto a dette cifre, la reat un valore piuttosto basso. Infatti, si può os
tanza risuI tan te deve essere sin tonizza ta al servare che C2 deve venir aperto fino a che
l'uscita all'estremità delle trasmittenti, e si la risonanza non possa essere più ricevuta
C2
: �OO�OO12 :
F I G. 5
FIG. 4
1 27
per mezzo di Cl . Se è cosÌ, una soluzione è renza armonica, questo metodo di lavoro può
quella di aumentare il valore di Cl o di ag venir adottato data soprattutto la sua conve
giungere un altro condensatore di tensione nienza.
più alta che funzioni in parallelo con C l . Se ne derivano delle interferenze armoni
I n alcune trasmittenti può essere conve che, può essere sufficiente impiegare il cir
niente aumentare - C l . Se cosÌ fosse, si deve
cuito della figura 5. Essi provvedono da
usare un mezzo esterno per ottenere la ne
sé stessi ad eliminare le armoniche. Se le ar
cessaria uscita ad alta impedenza per l'an
moniche persistono, si usa aggiungere un fil
tenna. Uno di tali metodi è riportato nella
tro armonico tra la trasmittente e il sin toniz
fig. 5. Questo è costituito da una rete a U ro
zatore dell'antenna. Tali filtri sono progetta
vesciato, essendo Cl di valore basso e C2 di
ti normalmente per lavorare in una linea .a
valore alto. Per Cl , sarà sufficiente un con
bassa impedenza e non possono essere inclu
densatore variabile da ricevitore a doppio ac
si in serie con l'antenna.
coppiamento da 500 pF. C2 deve assomigliare
a Cl come nella fig. 4. Cioè, deve avere Una
PREVENZIONE ALLA RIGENERAZIONE
spaziatura di placca ampia ed avere un valo
re da 140 a 250 pF. L'alta tensione dell'antenna si trova nel pun
La bobina LI è risonante alla frequenza di to in cui è unita a la trasmittente. In tale
funzionamento. punto bisogna usare un buon sistema d'isola
E' possibile lasciare C2 nella fig. 4 ' ad un mento ed i terminali devono esser tenuti lon-
valore alto e non si avrà alcuna difficoltà ad
ottenere la risonanza con Cl nel circuito d'u
'scita dell'amplificatore di potenza. Nella fi
gura 5, Cl è regolato per una capacità mode
rata e C2 per ottenere la risonanza.
Notare che se l'accoppiatore nella fig. 5 è
cablato vicino al circuito TI della fig. 4, i due
condensatori di elevato valore sono in paral
lelo. In queste circostanze è talvolta possibile
omettere Cl nella fig. 5 .
U n altro metodo p e r adattare l'uscita della
F I G. 6
trasmittente a bassa impedenza all'antenna ad
alta impedenza è indicato nella fig. 6. La bo tani dalla apparecchiatura quanto più sia pos
bina è sintonizzata sulla risonanza. II carico sibile.
può venir regolato, collegando l'antenna più Se si avvicinano microfoni o terminali, agli
in basso sulla bobina, cambiando il numero stadi più prossimi della trasmittente, la rige
di avvolgimenti sull'unione o regolando il co nerazione può causa:re delle oscillazioni o al
mando di carico sulla trasmittente. Quest'ulti tri disturbi. Ciò avviene soprattutto con po
mo, tuttavia, deve essere normalmente messo tenze piuttosto alte . .
.
a punto per una impedenza piuttosto bassa. Se ciò avviene, en on può essere impedito
Cioè, C2, nella fig. 4, ad una capacità ab con i mezzi normali (per esempio terminali
bastanza alta. , dei miCrofoni schermati e ragionevole' sepe
razione dei , circuiti) si dovrà aggiungere un
SOPPRESSIONE DELL'AMONICA accoppiatore d'antenna. Tale accoppiatore
può essere impiegato con un circuito come
II metodo di alimentazione dell'antenna di quello riportato nella figura 6. '
rettamente dalla trasmittente è indicato �el Qualche metro di cavo coa�siale viene usa
la fig. 6. Quando C2 viene ridotto ad un va to tra la trasmittente ed il sintonizzatore e
lore basso, per ottenere il carico dell'antenna questo viene collocato un po' lontano dalla
ad alta impedenza, la soppressione dell'armo trasmittente,. vicino al punto d'entrata del
nica diviene difficile. Se non si causa interfe- l'antenna.
1 28
N
on v'é alcuno, anche se completamente sono destinati unicamente a fungere da so
all'oscuro di qualsiasi tecnica modelli prammobili e completamente inadatti, ovvia
stica, che non sia rimasto vivamente interes mente, a compiere le ardite e spettacolari e
sato ed incuriosito nel vedere sulla scrivania voluzioni di cui sono capaci quelli mobili. La
di un amico o nella vetrina di un negozio costruzione di modelli statici è completamen
qualche modellino riproducente in scala fede te scevra di difficoltà e non richiede quella
le, un noto velivolo o un'altrettanta nota na particolare cura, anche nei particolari più na
ve da guerra. E' facile che in questa occasio scosti, che invece deve essere usata nella rea
ne abbia manifestato il proposito di acqui lizzazione dei modelli mobili. Anzi il princi
starne uno : noi, invece, diamo ai vostri letto piante di modellismo può trovare in queste
ri la possibilità di aggiungere al piacere di costruzioni un utile esercizio preparatorio al
possedere l'oggetto anche quello - forse mag la realizzazione di più impegnativi progetti.
giore! - della sua costruzione con le proprie Ecco perché, quindi, vi presentiamo il pro
mani. getto di costruzione del famoso aereo a rea
Questi oggetti esercitano su chiunque una zione F86 - nei due modelli F86D e F86K -,
notevole attrazione per almeno due evidenti in dotazione alla Aeronautica di moltissimi
motivi : primo perché permettono di appaga Paesi. Pensiamo che interessi ai nostri lettori
re quella elementare curiosità che esiste in sapere che il modello F86K viene costruito
ognuno di noi verso gli oggetti che sono al anche dalla FIAT, che l'ha equipaggiato con
'd i fuori del nostro quotidiano campo d'osser un motore di sua progettazione.
vazione ed in secondo luogo perché costitui La costruzione di questi modelli - come di
scono un elegante . e gradevole motivo orna cevamo prima inciden talmen te - non presen
mentale, potendosi usare come originali so ta alcuna difficoltà e sarà . portata agevolmen
prammobili. te a compimento seguendo attentamente le
Ma se l'interesse di una qualsiasi persona . indicazioni e le proporzion i desumibili dalle
è già notevole, ancora maggiore è l'attrattiva numerose illustrazioni che corredano l'artico
che questi modelli esercitano sugli iniziati al lo. I disegni sono stati eseguiti in scala rispet
Ì'arte modellistica, anche se i modelli statici " to alle reali dimension i dell'aereo.
1 29
I HM H Htl l l l l l l l 1
IV
� rosso
111m!! b I eu
1 I 1 1 I I I i I l '' 1 c=J v e rde
® C=J b i a nco
_ nero
1 30
"Sabre "
131
Non abbiamo ritenuto opportuno fissare la Una volta ultimato il montaggio , si provve
scala dei disegni rispetto alle dimensioni del de a rendere la superficie perfettamente li
modello poiché abbiamo preferito lasciare scia servendosi di un abrasivo molto fine, in
questo compito alle particolari préferenze dei modo da non alterare le forme che già abbia
lettori, che . decideranno in relazione all'am mo impresso. Eliminate così anche gli even
biente a cui intendono destinarlo. tuali eccessi di collante, si può passare alla
E' questa un'operazione che si compie fa
verniciatura con i colori indicati, servendosi
cilmente, stabilendo a quanti centimetri sul
di · vernice possibilmente alla nitro, applicata
. modeJlo vogliamo farne corrispondere uno dei
a spruzzo. Ultimata questa operazione si at
disegni. Fatto ciò è consigliabile riprodurre le
taccano al giusto posto le decalcomanie ripro
figure nella grandezza reale che vogliamo con
ducenti gli emblemi ed i colori a seconda del
ferire al modello,. servendosi - eventualmen
la nazionalità che vogliamo attribuire al no
te - di un pantografo.
stro modello.
Il modello può essere realizzato anche in
Se avremo lavorato con cura e seguito at
legno comune, tuttavia noi consigliamo di ser
tentamente i disegni, ci troveremo alla fine
_
virsi di legno di balsa perché questo risulta
più docile da modellare. · in possesso di un grazioso soprammobile che
Si costruiscono . prima le « dirne» o sagome ci aiuterà -a rendere sempre più bello · e per
destinate a formare la fusoliera ; quindi le ali, sonale l'ambiente in cui trascoriamo la mag
i timoni ed il resto ches aranno uniti alla fu gior parte del nostro tempo o a cui siamo
soliera con un buon collante. particolarmen te affezionati.
132
sapete come
ci si deve
S
pesso ci capita di imprecare contro mol Per chi usa la vecchia, ma sempre buona,
te cose che non hanno colpa alcuna, que macchinetta Gilette o rasoio di sicurezza il
sto l'abbiamo notato tutti, ma non tutti san compito di ottenere una perfetta rasatura è
no che uno degli oggetti più strapazzati dagli più facile, perché questa rade più in profon
uomini è il rasoio, di qualsiasi tipo: di sicu dità, ma presenta pure alcuni inconvenienti
rezza, a lama libera o elettrico che sia. ai quali però si può sempre ovviare con una
Il rasoio è la prima cosa contro cui si sfo� 'buona preparazione del viso.
ga il malumore mattutino dandogli colpe che Chi ha tentato una vol1a di radersi senza
spesso non si merita. Ci siamo mai chiesti se sapone sa quale sia la resistenza dei peli; al
la colpa del taglio che ci siamo fatti l'altra l'incirca corrisponde a quella di un filo di ra
mattina, per esempio, non fosse nostra? me di uguale grossezza.
Lo so che il nostro orgoglio non ce lo per.. Per diminuire questa « dolorosa » resisten
metterebbe, ma franca�ente tra di noi pos za occorre solo fare in modo che i peli stessi
siamo anche confessarlo: quello che sappia- o assorbano acqua. La schiuma che ci spalmia
mo sulla rasatura e tutto ciò che la riguarda mo sul volto ha lo scopo di sciogliere i gras
l'abbiamo imparato da nostro padre e senza
si che impediscono all 'acqua di penetrare ed
mai chiederci il perché di quel complicato ce
ammorbidire i peli. E' quindi chiaro che più
rimoniale della schiuma, per esempio, accon
umida e prolungata sarà la saponata, tanto
tentandoci di sapere che serve per « ammor
bidire la barba ». più morbida sarà la barba al momento della
rasatura.
Certo il « farsi la barba » non richiede lo
sviluppo ' di una scienza esatta, come hanno Gli studiosi di « Pogotonomia » sostengono
fatto gli americani con la loro « Pogotono che dopo appena due minuti di massaggio i
mia », ma certo qualche notizia in più potreb peli perdono beri 3/4 della loro durezza e , si
be evitarci molti fastidi. dilatano del 16 per cento.
1 33
Questo non significa solo meno sofferenze lt: asportato è sempre superiore a quello del
per chi si rade, ma anche maggior economia la barba ) . Ma non c'è da preoccuparsi, que
di lamette. Per curiosità diremo che gli espe. sto aiuta il rinnovarsi delle cellule morte deI
rimenti fatti nel campo di questa « scienza », la pelle.
presso un istituto, hanno dimostrato che una Radendovi vi sarete certo accorti che la
lametta ùsata su una barba a secco è poi inu barba non mantiene sempre la stessa direzio
tilizzabile ; mentre con un semplice massag ne. Voglio dire che i peli vanno verso il bas
gio di schiuma di 1 5" l'utilità della lama au so sulle. guance, verso l'alto sul collo, e ver
menta fino a 2 rasature ; tre minuti di mas so l'esterno sul labbro superiore (fig. 3), que
saggio la portano a qu àttro, mentre con lO
sto è valido per me, ma ognuno dei lettori
minuti si arriva a cinque rasature.
avrà una disposizione diversa, che farà bene
Tutte queste sono cifre che noi dobbiamo ad imparare, prima di mettere mano al raso�o.
considerare seriamente anche se non corri
Radersi contro pelo è sconsigliabile, se non
spondono agli esperimenti che ogn'uno di noi
per coloro che lo fanno già da molto tempo
può aver fatto; perché l'uso di lamette diver
e vi sono ormai abituati, perché è una delle
se, o semplicemente una barba diversa, le pos
sono far variare, naturalmente sempre entro cause di irritazione o infezioni, che possono
limiti ragionevoli. anche diventare pericolose.
Ma ritornando alla nostra barba: prima an- Il problema successivo, e cioè quale crema
usare, è quasi completamente risolto dalla
grande pro.duzione di creme diverse. Consi·
glierei quelle alla lanolina a coloro che ten
dono ad avere una pelle ruvida o dura dopo
la rasatura; il mentolo ed altre sostanze han
no tutte più o meno il compito di ammorbi
dire la pelle e mantenerla umida anche con
tro l'effetto del sapone.
L'uso del normale sapone da bagno per la
saponata è sconsigliablle perché contiene so
stanze alcaline che irritano la pelle.
Le creme çhe non richiedono l'uso della
spazzola hanno il vantaggio di non contene
re nessuna sostanza irritante, ammorbidisco
no però più lentamente e, secondo l'opinione
di alcuni, accorciano la vita della lama a cau
sa . della loro acidità.
cor di spalmare la schiuma dobbiamo consi Quando si passa alla rasatura vera e pro
derare il tipo di pelo. Sembrerebbe una scioc- pria è bene accertarsi che la schiuma sia mor
/ chezza, invece vi è differenza tra le barbe ne
bida e non ancora essiccata. Il rasoio, tenuto
saldamente, ma con leggerezza con le punte
re, che si ammorbidiscono più facilmente di
delle dita, deve seguire la direzione della bar
quelle bianche, per esempio, le quali sono
ba e senza strappi, ad una velocità costante
considerate le più difficili perché più dure.
ed al giusto angolo di rasatura.
Poi c'è il grado di inclinazione; generalmen
L'angolo di rasatura è quello che ci permet
te più i peli sono grossi e più sono eretti, an
te di radere il pelo alla radice senza intacca
che se non sono mai perpendicolari alla pel re la pelle sottostante ( fig. 2), angolo che di
le; mentre quelli sottili o ricciuti crescono pende dalla inclimizione che noi stessi diamo
appoggiati alla pelle, o quasi. Con questi ul al rasoio.
timi è quindi più facile, quando ci si rade, L'irrit�ione che sentiamo al viso dopo
portare via anche un po' di pelle, ( gli espe esserci rasi può anche dipendere dall'uso di
rimenti hanno provato che il volume della pel- acqua fredda, sarà quindi consigliabile usare
1 34
ni hanno il compito di sciogliere gli olii, rad
drizzare i peli e rendere liscia la pelle. Non
usate mai il talco prima di radervi; rovinereb
be le testine del rasoio!
Davanti allo specchio è bene impugnare sal
damente sÌ, il rasoio, ma senza premerlo sul
volto, né tirare la pelle o tendere la pelle del
la guancia con la lingua.
I rasoi a testa piatta si usano dal basso al
l'alto e viceversa, ma senza farli ruotare sul
viso, mentre quelli a testine ruotanti devono
venir usati con un movimento circolatorio.
Per una rasa tura veloce è consigliabile muo
vere il rasoio avanti ed indietro, visto che in
questo caso non esiste alcun pericolo di ir
ritare la pelle, come con il contropelo dei ra
soi a lama, essendo la lama stessa del rasoio
elettrico a compiere il movimento, anche se
per la seconda schiuma dell'acqua tiepida, non cosÌ in profondità come nel primo caso.
magari usando sapone al . mentolo. Ci rendiamo conto che questi pochi consi
Citiamo sempre per curiosità· il signore a gli, un po' alla buona forse, non possono ri
mericano che ha ottenuto un brevetto sul mo solvere tutti i problemi e gli inconvenienti
do di radersi; consisteva nell'uso di acqua della rasa tura, ma forse i lettori potranno
fredda, ma con la lama e la testa del rasoio çonsolarsi pensando alle difficoltà del passa
riscaldato in acqua bollente! to, quando la barba veniva raschiata via con
Spesso capita di doversi radere con una la la pietra pomice, o sognando il futuro. Verrà
metta non precisamente nuova, ma questo forse il tempo in cui la rasatura sarà consi
non deve spaventare, in quanto ciò che i ri derata come l'atto eroico di pionieri.
cercatori americani hanno chiamato « trauma In America si sta già sperimentando un nuo
della rasatura » è più di frequente causato da vo tipo di depilatore per uomo. Per ora sap
lamette nuove che non da lamette vecchie. piamo che si tratta di una crema a base di a
Essi lo spiegano dicendo che quelle nuove brasivo contenente una sostanza per proteg
hanno più possibilità di penetrare nelle cavi gere la pelle. Quando viene spalmata sul vol
tà della pelle e di causarvi delle irritazioni o to, la crema agisce stendendo prima la prote
peggio ( fig. 2-E). zione sulla pelle mentre l'abrasivo attacca i
Nel caso però che la nostra rasatura non peli, quindi con una spattola di cartone si po
sia perfetta, nonostante noi abbiamo compiu trà togliere il tutto ed avere un volto perfet
to una accurata preparazione, i casi sono due tamente rasato.
o la lametta non taglia o abbiamo sbagliato In altre parole potremo mettere tra i ricor
angolo di rasatura; attenzione quindi ! di del passato ancheg li aerodinamici e super
Meno complicato è radersi con un rasoio moderni rasoii elettrici..... forse!
elettrico, ma dobbiamo anche dire che per
quanto più veloce questa rasatura è certo me
no soddisfacente di quella del rasoio a lama.
Rade meno in profondità e spesso è perciò
necessario radersi anche due volte al giorno.
I L S I S T E M A "A"
Sarà bene lavare la faccia e la parte ante La rivista Indispensalille I n ogni casa
riore del collo almeno cinque . minuti prima •
135
Vi spieghiamo la tecnica per Il
trattamento e saldatura ad im
mersione per la preparazione dei
circuiti s t a mp a t i a t r a n s i s t o r
S
appiamo che l ' ossidazione di metalli, M a n o n solo gli acidi veri e propri devo
esposti all'aria, è immediata. Per sottile no essere banditi nel trattamento dei circui
che sia lo strato di ossido rameoso, che viene ti stampati ; le stesse resine devono essere
a formarsi in combinazione con l 'ossigeno ed rigorosamente selezionate e libf'Tate dei loro
al tri gas presenti nell'aria, l a sua rimozione componenti a lògeni.
richiede una energica azione deossidante, qua Ora, affinché l a saldatura dei circuiti stam
le non sempre può essere esercitata dai flus pati, possa aver luogo nel breve tempo del
si resinosi. la immersione, e tutte le parti metalliche
Per conto, si sa che l 'uso di deossidanti «
vengano egualmente bagnate » dalla lega sal
più att ivi, contenenti cloruri in forte percen dante, i pannelli non devono restare esposti
tuale, è deleterio sotto ogni punto di vista, all'aria dopo i l processo di metallizzazione. I
e soprat tutto perché l 'isolamento, fra le par pannelli devono essere subito protetti dalle
ti metallizzate del pannello, verrebbe in-ime ossidazioni, ricoprendo con una vernice adat
136
Dall'applicazione di questa vernice ha ini tettiva il flusso Energo N. 20 1 , efficacissimo
zio il trattamento del c ircuito s tampato. E' nel l a separazione del metallo dall 'azione ossi
quindi della massima importanza che detta dante de V 'aria e a datto ad accogliere su di
'
vernice sia composta con ingredienti adatti. se uno dei flussi Energo N. 202, 203, 204, dei
In altri termini, la vernice protet t iv a , che in quali parleremo più avanti.
sostanza è costitui ta da resine, deve quanto
più possibile essere identica, nei suoi compo· IL FLUSSAGGIO
nenti, al flusso che dovrà essere applicato pri
ma delI :immersione del pannell o nella vasca Il tlussaggio è un'operazione semplice, che
dello stagno fuso. può essere effettuata sia con un pennello piat
Solitamente, il fabbricante dei pannelli m e to ( pennellessa ) , sia con l'arografo. Meglio
tallizzati, applica egli stesso la vernice pro assai quest'ultimo sistema, che permette la
tettiva di sua fiducia, quando non si valga di deposizione d i strati più uniformi , -evitando
vernice fatta in casa. Per nostra esperienza, gli eccessi del flusso e, nel contempo, consen
sappiamo che nell'uno e nell'altro caso si o te il rapido flussaggio di innumerevoli pan
pera irrazionalmente. ' nelli, disposti in fila sopra un unico piano.
Infatti, a meno che la vernice pl"otettiva Ma il flussaggio deve farsi una voI ta mon
non venga complé�amen te rimossa, prima del tati i vari pezzi componenti il circuito, affin
l 'applicazione del flusso deossidante, essa de ché esso risul ti efficace, anche nei confronti
ve avere le stesse caratt eristiche del flusso. dei termali dei componen t i , che si affacciano
Se ne traggono due vantaggi : non è più ne dai fori praticati allo scopo sui pannelli. Que
cessaria la rimozione della vernice, protetti s t a operazione è quindi da considerarsi suc
va ; flusso e vernice, essendo della s tessa com cessiva al montaggio dei componenti circui
posizione e sciolti con gli stessi solventi, for tali ed è opportuno, a t a l e proposito, tenere
m ano un più efficiente strato di deossidante. presen ti alcune buone norme.
A conferma di quanto sopra, basti ricorda Molti costrut tori procedono alla stagna tura
re che in vari casi, non comb in andosi fra di preventiva dei terminali dei componenti, pri
loro vernice e fluss, anche le residue tracce ma di introdu rli nei rispettivi fori dei pan
della vernice asportata, impedivano una com nelli. Ci si serve, per tale scopo, di un cro
pleta saldatura dei tratti metallizzati . giuolo contenente stagno vergine, portato alla
Per riassumere, usare come vernice pro- temperatura di 400'" C . A questa ' temperatu-
1 37
ra, si ha una stagnatura efficace anche di ter
minali non perfettamente puliti e di fili di
rame ancora coperti di smalto. Solo se i com
ponenti presentano terminali sporchi ed ossi
dati per lungo magazzinaggio, sarà necessa
rio, prima di immergerli nel crogiuolo, pas
sarli in un deossidante Energo Dixosal, i cui
attivanti evaporano con la temperatura del
lo stagno e non lasciano residui ad effetto
secondario.
Ravviati così tutti i terminali dei compo
nenti, si può iniziare il montaggio. Condizio
ne indispensabile, per poter manovrare age
volmente i pannelli montati, sia durante il
flussaggio, . che durante l'immersione in va
sca, è quella di fissare quanto più è possibi
le i singoli componenti. Ciò si ottiene piegan
do due volte i terminali, prima e dopo il pun
to di passaggio nel foro del pannello.
La figura 3 indica la sezione ingrandita di
tali piegature. Altri terminali, che appena
sporgano sotto al pannello, vengono diretta
mente piegati con una piccola pinza a punte
piatte.
Una volta terminato il montaggio dei pez-
1 38
Lo stagno e il piombo sono completamente le si immergono i pannelli. Fin qui SI e sem
miscibili, in tutte le proporzioni, allo stato li pre parlato di immersione e così è ormai co
quido, però allo stato solido la loro ni iscibi munemente definito questo sistema di salda
lità è limitata. tura multipla istantanea. Ma il termine « im
Ora, nella saldatura per immersione dei mersione» è alquanto improprio, poiché non
circuiti stampati, si " ha interesse sia di rende si tratta di immergere i pannelli, ma di far
re più breve possibile il punto di solidifica loro la·mbire, con la superficie metallizzata,
l
traverso i loro terminali, da temperature su I
1 39
ga, passando sul pèlo del liquido ed ammuc il pannello viene immerso facendogli compie
chiando le scorie prodotte dall'ossidazione, re una piccola rotazione sul livello dello sta
sempre da un lato della vasca. gno liquido. Tenuto conto di questo movi
Non è necessario togliere ogni volta que mento, ogni punto immerso deve restare a
ste scorie che, ammucchiate' da un lato, non contatto con lo stagno per circa due secondi.
intralciano il lavoro. Basterà toglierle quan Supponiamo di dover immergere un pan
do avranno formato un certo volume, ed al nello della lunghezza di 150 mm. e che, per
lora, mediante un cucchiaio, si metteranno la curvatura conferitagli, la superficie istan
in qualsiasi recipiente metallico, dato che le tanea di contatto sia di 50 mm. I l tempo per
scorie possono essere rigenerate, naturalmen far ruotare tutto il pannello è di circa sei se
te se questo lavoro è giustificato dalla quan condi. Diciamo circa, perché in ogni caso la
tità. criticità del ·tempo d 'immersione non è tale
Il riempimento della vasca si fa, all'inizio da doversi cronometrare a rigore di decimi
con pani occorrenti varino da 5 a 7. Per man di secondo. Basta cioè il semplice computo
tenere invece lo stagno allo stesso livello, mentale. Del resto, in definitiva è sempre la
compensando le perdite dovute alla continua pratica che (a assumere il giusto tempo ne
esportazione di stagno da parte dei pannelli cessario, mentre le nostre indicazioni servo
saldati e, in minor parte, alla formazione di , no, con una certa base di sicurezza, per chi
scorie, si useranno verghette di circa 200 g. incomincia per la prima volta questo delica
ciascuna. to lavoro.
PANNELLI AUTOMATICA
un
-----J( 1,,"-_
L I V EL L O DE L,LO STA G NO
semp lice dispos i t i vo , ad a t to ad afferrare ai
due Iati es t remi i l pan ne l l o , e ad obbl igarlo
ad una incurva t ura verso il basso. Come mo FIG. 7 - Dimostrazione schematica di
stra la fig. 5 si tratt a di u n a specie di at t rez una saldatrice ad « onda l) .
1 40
Un primo tipo, detto ad onda, mantiene gno, anche se in assai minor misura di quel
costantemente sollevata, sul livello dello sta le ad onda, mentre è sempre forte il deperi
gno, . una cuspide di lega liquida sulla quale mento della lega a causa dell'ossidazione.
viene fatto scorrere il pannello a tempo pre Un terzo dipo consta di una vasca di nor
determinato. mali dimensioni, entro la quale la lega · è
La lega liquida viene pompata dal serba mantenuta in vibrazione da speciali vibratori
toio, che per evidenti ragioni ha una notevo ad ultrasuoni. Conosciamo inoltre una va
le capacità, e portat a oltre il livello della va riante di quest'ultima, nella quale, mentre la
sca, fino a lambire la parte metallizzata del lega è immobile e richiede solo la scrematu
pannello. n pannello scorre su speciali cou ra degli ossidi ad ogni immersione, il pannel
lisses, in senso orizzontale, con un moto uni lo viene introdotto da un sistema meccanico
forme a tempo prestabilito e regolabile en tenuto in vibrazione da un vibratore elettro
tro certi limiti. Il liveJlo della lega di stagno magnetico. In questi due tipi il consumo di
piombo viene mantenuto automaticamente co stagno è relativamente basso e, se ben co
stante, per l'immersione gradUata e control struiti, essi possono dare ottimi risultati.
la ta di un verga di lega.
I due vantaggi presentati da questa mac IMl"ERSIONE A MANO O IMMERSIONE
china consistono nella possibilità di stabili AUTOMATICA
re il tempo esatto di immersione e di opera
re, con la lega liquida, punto per punto, sulla Il motivo, che induce un'industria ad ac
superficie del pannello. Inoltre, la cuspide di quistare o a costruirsi una macchina automa
stagno sollevata dalla pompa, nonché il mo tica per la saldatura ad immersione, è sem
vimento dello stagno liquido, impediscono che,
pre determinato da fattori produttivi. Mag
per l'interposizione di bolle d'aria, non tutta
giore è la quantità dei circuiti stampati pro
la superficie del pannello venga bagnata.
dotti giornalmente, più sentita è la necessità
Gli svantaggi, non indifferenti, sono sosti
di creare un metodo che, eliminando gli im
tuiti, primo : dalla quantità di lega occorren
ponderabili psicofisici dell'operatore umano,
te ( circa 240 Kg. ) ; secondo: dall'inquinamen
permetta di conseguire risultati costanti.
to rapido della lega, a causa della rapida os
Purtroppo, anche le macchine hanno i ]0-
sidazione, dovuta al continuo movimento, che
ro periodi critici quando non si fanno addi
porta constantemente in superficie, quindi a
rittura recalcitranti. Le saldatrici a immer
contatto 'con l 'aria, tutto lo stagno contenuto
sione di cui abbiamo parlato, sono tutt'altro
nella macchina.
che prive di inconvenienti, il più frequente
Un altro tipo di macchina - per - la saldatu
ed il piiI grave dei quali è dovuto all'invec
ra dei circuiti stampati,.. è quello cosiddetto
chiamento della lega, causato dall'ossidazione.
a cascata. Praticamente questo tipo differi
sce solo per il sistema di movimento dello Qualunque sia il ritmo produttivo di una
stagno. La macchina ha due vasche a livello azienda radio tecnica, per quelle aziende che
differenziato, una in basso, l 'altra più in alto. si accingono a fare uso di circuiti stampati,
Dalla vasca bassa, lo stagno liquido è porta consigliamo di incominciare con l'immersio
né manuale. Ques to metodo consente di ot
to continuamente in quella alta che, avendo
un lato aperto verso la vasca inferiore, vi la tenere ottimi risultati con una spesa iniziale
scia ricadere lo stagno. L'angolo di casca ta irrisoria e serve a formare un'èsperienza non
viene sfruttato come un'onda lambente, sul altrimenti raggiungibile. Inoltre, facciamo os
la quale viene fatto scorrere il pannello, per servare che nessuna delle macchine elencate
un tratto obliquo. serve ad accorciare i tempi di produzione, ma
Di macchine a cascata ve ne sono vari ti sola a conseguire una produzione più unifor
pi, per lo più frutto di particolari realizza me. Infatti, ogni macchina richiede egualmen
zioni di industrie radio tecniche ed elettroni te un operatore per introdurre e togliere i
che. Come quelle ad onda, sono caratterizza pannelli, mentre restano fermi i tempi di im
te dall'impiego di notevoli quantitativi di sta- mersione.
141
,-
�----'----�--�-1�,�
eODle si usa un
eala_ltatore
ISTRUZIONI PER L'USO ra del polo « l » con la boccola nera fissa nel
la base del calamitatore e la boccolà rossa del
Prima di inserire il Calamitatore alla linea,
polo « l » con la banana rossa « 4 » e la bana
verificare che il voltaggio segnato sul cambio
tensione corrisponda a quello di rete. Dopo na verde del polo « 4 » nella boccola verde
aver inserita la spina far scattare l'interrutto pure fissa.
re situato sopra la targhetta « Linea » e si ac Eseguita detta operazione 'sistemare sul sup
cenderà la lampada spia. porto telescopico « 7 » il volano da magnetiz
Innestare il filo in dotazione nella boccola zare; spostare il commutatore centrale « 2 »
« l » situata nella parte posteriore del Calami ( posto sopra la targhetta « CALAM C . POLI » )
tatore e collegare il capo del filo stesso ad dalla parte « C . POLI » indi premere il pulsan
una massa qualsiasi ( tubo acqua, gas, ecc .... ) . tino « 3 »: il volano così si orienterà automa
ticamente senza l'uso della bussola; premere
MAGNETIZZAZIONE VOLANI O MAGNETI poi il volano in modo tale da assicurarsi l�
A 2 POLI perfetta aderenza sui poli.
La posizione dei poli nelle rispettive guide Nel caso, detto volano, non si mantenesse
è data dalla targhetta posta sulla parte supe aderente ai poli, basterà far scorrere i poli
riore del mobile. nelle rispettive guide verso l'esterno.
Es. : per magnetizzare 2 poli si proceda co Durante detta operazione è necessario non
me segue : FAR GIRARE IL VOLANO in quanto, se si
Innestare la bobina « 1 » ( detto numero è verificasse detto movimento, occorrerebbe re
punz onato nella parte superiore della bobi petere l'operazione suddetta per riorientarlo.
na stessa ) nella guida cilindrica contrassegna Al termine di questa prima operazione, spo
ta con il n. « 2 » (detto numero si trova pun s tare il commutatore « 2 » dalla parte « GA
zonato sul piano della piastra porta-guide a
LAM » e premere il pulsante « 4 » tenendolo
lato della guida stessa ) .
schiacciato fin quando non si accenderà la
La bobina N. 4 rimane sempre fissa nella gui lampada rossa « 5 ». Il tempo impiegato per
da N. « 4 ». l'accensione varia dal 1 5 ai 20 secondi.
Sistemati così i poli, collega la b anana ne- Per volani completamente smagnetizzati o
1 42
per volanI
quasi, detta operazione PlJÒ essere ripetuta "banana rossa del polo «B» con la banana ne
2 o 3 volte. ra del polo «3» la boccola rossa " del polo «3»
con la banana rossad el polo 4; ed infine la
MAGNETIZZAZIONE VOLANI O MAGNETI banana verde del polo « 4 li> con la boccola
A 4 POLI verde fissa nel mobile.
Innestare le bobine n. 1-2-3-4 nelle singole Al termine delle suddette operazioni, per la
guide contrassegnate con i loro stessi nume magnetizzazione procedere come per i volani
fissa nel mobile; con la boccola rossa con la GRATUITAMENTE A DISPOSIZI ONE IL PROPRI O UFo
banana rossa del polo «2 lI>; la boccola nera F I C I O TEC N I C O PER CONSIGLIO, INFORMAZ I ON I , E
del polo «2» con ia banana nera del polo DATI TECN I C I DI TUTTE LE MATERIE TRAnATE I
I( A li>; la boccola rossa del polo «A» con la
143
A
1 44
S
e vi interessate di scienze fisiche, proba Nell'articolo troverete la spiegazione in det
bilmente molte volte avrete desiderato a- " taglio della teoria secondo la quale funziona
vere un buon spettrografo col quale condurre lo spettrografo a griglia a riflessione e a rifra
i vostri esperimenti. zione, e come usarlo per condurre esperimen
Sebbene questo spettrografo venga a costa ti analitici.
re solo poche lire ( non calcolando la griglia Il contenitore dello strumento avrà le di
di diffrazione) , esso soddisferà le necessità mensioni utili per usare una griglia a rifles
del novanta per cento dei dilettanti. In prin sione da cm 2 1 x25. Inoltre, essendo una ca
cipio potrete costruirvi una griglia che darà mera oscura, la cassetta è fornita di fessura
buoni risultati, per ' ricerche sull'assorbimen regolabile, di tubo di messa a fuoco, della se
to del colore, per controllare le emulsio zione fotografica e della griglia ( figg. 4A e B ) .
ni fotografiche ed i filtri, e per i tempi d'e Fate l a base, i l lato frontale, e d i l supporto
sposizione. per il tubo di messa a fuoco usando un'asse
In seguito, quando avrete preso famigliari di abete da 18 mm secondo i disegni delle fi
tà con lo spettrografo, potrete sostituire la gure 5 A, E, e F.
griglia da voi costruita con una di quelle in Con il trapano fate nella base tre fori del
commercio, che vi permetterà una divisione diametro di cm. 2,5, profondi circa 10 mm.,
più netta delle righe spettrografiche. Poiché necessari per l'applicazione delle gambe di
le griglie in commercio hanno le stesse mi sostegno ( fig. 5J ) . Si dovrà calcolare un'altez
sure di quella da voi costruita, vi sarà facile za di circa 13 cm per permettere la regolazio
togliere l'una per inserire l'altra. ne del cursore della macchina fotografica, e
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1 46
per poter disporre la centratura della fessu
ra. Questa altezza è inoltre necessaria per la
lampada ad arco e per il gruppo di control
lo del tempo di esposizione, usati con lo spet
trografo. Preparate il coperchio della scatola,
i pannelli laterali e la sezione fotografica, u
sando della masonite da 6 mm., come si ve
de nelle figg. 5 B, C, D, H ed L. Usando chio
di e colla, affiancate nella parte inferiore del
coperchio " della scatola "dei -pezzetti di legno
da mm. 1 9x19, che serviranno a tenere a po
sto il " pezzo. L'usare chiodi e " colla impedirà
che della luce penetri nella cassetta. Appli
cate çlue strisce di ottone da mm. O,8xl ,25xl00,
ripiegate, alla _ parete per la macchina foto
grafica per mezzo di viti da legno. Questi an
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goli di _ottone servono da guida-corsoio per
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cetta - indica il �ovimento della slitta dell'ap ché dovrà allogare due lame a coltello che
parecchio. Mettete insieme i vari pezzi della devono aprirsi e chiudersi in modo perfet
cassetta unendoli con chiodino e colla, come tamente parallelo tra loro, cosicché anche
si vede nelle figg. 4 A e B. Preparate lo scher con un'apertura minima, la larghezza sia sem-"
-
mo antiabbagliante ed assicuratelo alla base · pre uniforme. .
-
con una vite da legno. Rifinite l'interno e l'e Ciò potrà essere fatto agevolmente usando
sterno della cassetta applicando una mano di la sega a tagli paralleli. Dopo aver filettato i
lacca e due strati di nero opaco. fori, saldate la piastra basale ad una estremi
tà del tubo di messa a fuoco del diametro di
FESSURA " REGOLABILE E TUBO cm. 3,25. Assicurate la squadretta per la vite
DI MESSA A FUOCO' - di regolazione alla piastra di base, mentre que
sta è ancora calda. Preparate pra le lame ed
L'alloggiamento per- la fessura regolabile de i bracci per la regolazione delle lame, come
ve essere faUo con la massima precisione, poi- mostra la fig. 6. Segnate accuratamente la di-
147
SposlzlOne del foro su ciascuno dei pezzi e, ra opaca, ma il miglior metodo per -annerire
riunendoli, trapanateli nello stesso tempo. le parti in ottone, è quello consistente nello
Applicate le lame ed i bracci alla piastra di scaldarle fino a 65° in un bagno con soluzione
base con viti, installate la molla e la vite a di fiori di zolfo. Dopo averle lasciate nel ba
testa zigrinata, e provate il meccanismo di gno per 5 minuti, sciacquatele ed asciugatele.
chiusura . Quando la vite zigrinata viene
girata in senso orario, essa spinge la par SEZIONE FOTOGRAFICA
te ripiegata verso il braccio inferiore, pro Lo spettrografo è in realtà una macchina
vocando la chiusura della fessura. Quan fotografica spettroscopica, e come tale, può
do essa viene girata in senso -contrario, la esporre una pellicola allo spettro e permette
. I
fessura viene aperta per azione della mol re che la pellicola venga spostata in modo da
la. Se le lame non si chiudessero perfet avere una serie di spettri registrati uno vici�
tamente, apritele, inserite tra esse una sotti no all'altro, onde permettere la comparazio
le lama piatta od una lima da unghie, e quin ne. Il supporto del contenitore della pellico
di, richiudendo senza forzare le lame sulla li- - la scorre entro gli angolari di ottone al capo
ma, fate scorrere quest'ultima un paio di vol fotografico ( fig. 4 ) , e può essere innalzato o
te in modo da livellare i due tagli. Togliete abbassato con un semplice movimento della
la lima e provate la chiusura delle lame. Ri vite.
petete eventualmente l'operazione fino a che Poiché il supporto porta-lastra è progettato
non sarete soddisfatti del risultato. Quando per lastre da cm. 6x13, è preferibile avere a
sarete sicuri della perfetta chiusura, smonta disposizione il porta-lastra, onde poter costrui
te il tutto e preparate le parti " per l'annèri re il supporto in misura esatta. Nel caso 1)on
mento, procedendo, per prima cosa alla pu voleste comprarne uno già fatto, potrete co
lizia di esse con acqua bollente e detergente. struirvelo con cartoncino, adatto per pellico-
Annerite tutte le parti, compreso anche il tu . le da 35 mm. , Dipingete il contenitore con in
bo' sia internamente che esternamente, esclu chiostro di china nero.
dendo solo la faccia esterna della piastra ba Abbiamo scelto il film da 35 mm., perché è
sale. Per il tubo si può usare una vernice ne- facilmente reperibile in diversi tipi di emul-
1 48
sione. Incollate un piccolo pezzo di velluto, cassetta, come si vede nella fig. 4. Disegnate
per impedire il filtrare della luce nel p orta e ritagliate la staffa ( fig. 9 D) da una lastra
lastre. di ottone da 15/10 e piegatela in forma. La
Nello stesso tempo fate un porta-vetro staffa è scanalata per permettere l'alloggia
smerigliato, che servirà per mettere a fuoco mento del centro della grigIta concava al cen
lo spettro. tro della vite del braccio del supporto. Fissa
Incollate gli spaziatori ( B ) sulla piastra ( A ) te la staffa alla piastra di supporto della gri
lasciando spazio per far scorrere il porta-la glia con una vite per metallo e rondella, in
stra tra i cursori (C) e la piastra ( A ) , mentre modo che la griglia possa essere regolata se
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al dado posto sulla base. La molla a foglia L'ILLUMINAZIONE
di ottone, funzionante sul braccio del suppor
Se avete costruito, o se vorrete costruire,
to, tiene questo in contatto con la vite di re
lo spettrografo già descritto, avrete bisogno
golazione.
di una lampada ad arco come sorgente lumi
Per poter portare il centro della griglia al nosa, per i vostri esperimenti d'analisi.
la stessa altezza del centro della fessura ( cm. Il modello che vi mostriamo può essere co
· 4,5 dalla base della cassetta) , incollate due struito con materiali da poco prezzo, mate
blocchetti di legno alla parte inferiore della riali che, d'altra parte, potreste avere già in
staffa ( fig. 9 D ) . Dipingete tutte le parti, ec casa.
cettuate le superfici di scorrimento della bar Essa è progettata in modo che i carboni si
retta, la piastra di supporto della griglia, la muovano contemporaneamente quando scoc·
piastra basale e la vite di regolazione, con ca un arco. Potrete regolare lo spazio tra i
vernice nera opaca, onde diminuire la rifles carboni per compensare la perdita di sostan
sione. za dei carboni stessi. I raggi luminosi vengo
no concentrati in un punto prefissato. E, da
SPETTROGRAFO to che generano calore e un'alta percentuale
di raggi ultravioletti, l'arco dovrà essere raf
Allentate la vite della staffa e regolate la fredda to e schermato.
--
staffa stessa in modo èhe il centro della gri
glia sia al di sopra del centro della vite, e BASE E SUPPORTI
che la superficie della montatura della griglia
Tagliate la base e fate un incavo che corra
faccia un angolo di 1200 con la linea che va
al centro di essa per tutta la lunghezza, co
dalla fessura al centro del supporto ( fig. 4 A ) .
me si vede nella fig. SA, che servirà per al
Stringete quindi l a vite e d inserite l a griglia
loggiare la guida.
nella staffa, disponendo le linee della griglia
Preparate la guida (fig. SB) e fissatela alla
in senso verticale. Dispone la fessura in po
fessura. Fate tre staffe di supporto, come nel
sizione verticale ed apritela di circa 0,7 mil
la fig. SC, disponendo i fori per il supporto
limetri. Inserita la piastra di messa a fuoco
come si vede, due su due staffe ed uno al cen
con vetro nella sezione fotografica e mettete
tro della terza staffa ( fig. 4) che sosterrà la
a fuoco una sorgente luminosa al centro del
lente. Ritagliate quindi il supporto per l'arco
la fessura ( può essere usata una lampada al
(vedi fig. 2 D ) ed i supporti per lo schermo
tungsteno con riflettore e lente condensatri·
e per la lente (vedi fig. 2 E) usando una bai'
ce) . Si rifletterà sullo schermo antiabbaglian
retta di ottone da 9 mm. Fissateli nelle staffe.
te un 'immagine della fessura ( fig. 4 A) e lo
spettro, o una porzione di esso, sarà visibile
PARTI DEI BRACCI INFERIORE
sul vetro. Se non fosse visibile, assicuratevi
E SUPERIORE
che le linee della griglia siano in senso verti
cale e provate ad inclinare più o meno la gri Ritagliate quattro blocchi per l'arco da una
glia, cambiando l'angolo che questa ha rispet barra d'alluminio quadrata da 2,5 cm., secon
to alla fessura. Se lo spettro fosse visibile sul do la forma data (A) e quindi preparatene due.
vetro, serrate la vite della staffa, ponete uno Usate come materiale l'alluminio in quanto
spessore sotto la montatura della griglia o assorbe calore ed in quanto potrete aumenta
piegate la staffa quel tanto che basta. re il raffreddamento intagliando le alette ra
Una volta ottenuto lo spettro, chiudete len dianti ( E ) nei blocchi che sostengono i carbo
tamente la fessura, fino a che lo spettro non ni (C e D).
Fate ora il braccio di leva (F) per il grup
comincerà a scomparire . Strisce scure oriz
po inferiore, ed anche i bracci del parallelo
zontali lungo lo spettro indicano ineguaglian
gramma ( G ) , ritagliando i pezzi da una lastra
za o non perfetta pulizia delle lame della fes
di bachelite da 5 mm.: lo stesso dicasi per il
sura. Fate scorrere avanti ed indietro il tubo braccio superiore ( H ) . I bracci sono fatti di
di messa a fuoco, fino a che lo spettro sia a materiale isolante per evitare che si formi un
fuoco sul vetro; ciò fatto, stringete la vite del cortocircuito tra i supporti dell'arco. Ritaglia
tubo. te uno spaziatore di legno da 2,5 cm. (J) da
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una barra da 1 ,25 cm. di diametro, e trapa di carbone lunghi, onde evi tare un surriscal
natelo per tutta la sua lunghezza in modo che damento dei bracci.
vi possa scorrere una vite. Usando carboni corti dovrete preparare un
Unite i bracci superiori con i blocchi B e porta-carbone ausiliario con sgusci di raffred
C; lo stesso fate per il parallelogramma infe damento ( N ) , ricavandolo da una barra di
riore ed il braccio di leva con i blocchi B e D, alluminio da 2,5 cm. di diametro e dovrete in
Fissate rigidamente i bracci superiori ; i brac serire il terminale ad albero nei rporta-carbo
ne di ottone ( L ) . Questo pezzo allontana dai
ci inferiori verranno fissati appena quanto
bracci 'l 'arco, e con i suoi sgusci, provvede
basta perché essi stiano insieme, permetten
ad un miglior raffreddamento. Fissate i due
do, però, al parallelogramma il movimento.
bracci sull'asta supporto dell'arco con una
Limate ogni parte inutilizzata delle viti, on
vite a testa zigrinata, come nelle figg. 4 e 5.
de tener fermi i bulloni. Inserite gli spaziato
La posizione esatta dipenderà dalla lunghez
ri ( J ) tra le estremità libere dei bracci della
za dei bastoncini di carbone.
leva.
Fate il porta carbone inferiore ( L ) , rita GRUPPO SCHERMO E LENTE
gliandolo da una barretta di ottone del dia
metro di cm. 1 9, inseritelo nel foro del bloc Lo schermo serve a trattenere la maggior
co D o fissandolo con una :t vite a testa zigri parte del calore generato dall'arco e proteg
n 2. t "l , come si vede nella fig. 7. Applicate una ge gli occhi dai raggi ultravioletti. Ritagliate
manopola ( M ) al fondo del porta carbone. lo da una lastra di alluminio, facendo i fori
Potrebbe essere opportuno usare bastoncini ed i tagli come si vede nella fig. 7.
1 52
Piegatelo in forma e fissatelo ad un tondi però scoperti i blocchi eIettati, i porta carbo
no di rame che verrà messo in sito come mo ni, il supporto dell'arco, il portalente e l'in
strano le figure. terno dello schermo.
Per mettere a fuoco la luce dell'arco ad un
punto desiderato, si usa una lente condensa� REGOLAZIONE DELLA LAMPADA AD ARCO
trice (fig. 7). Nello spettrografo questo pun
to si troverà sulla fessura. La lente può avere Ponete le bacchette di carbone nei blocchi
"
porta carbone e regolate i bracci con le viti
un diametro di 5-8 cm., con una lunghezza
a testa zigrinata, in modo che , le punte dei
focale di 7-1 5 cm. Noi abbiamo usato una len
carboni siano distanti circa 6 mm una dall'al
te biconvessa di 6,25 cm. di diametro con una
tra e che si trovino a circa 20-21 cm. dalla su
lunghezza focale di 100 mm.
Per metterla in sito potete usare della ba perficie della tavola base, come si vede nella
fig. 4. Ciò serve ad allineare l'arco con il cen
chelite o del legno, seguendo le indicazioni
tro della fessura dello spettrografo.
che vengono riportate nella fig. 7. Attaccate
la lente al supporto come indicato nelle figu Svitate le viti a testa zigrinata e rootate i
carboni nei propri alloggiamenti, fino a che
re 7 e 8.
essi si incontrano e fissate quindi i portacar
RESISTENZE NECESSARIE
boni.
NELL'IMPIANTO ELETTRICO Mettete in posizione lo schermo in modo
che copra quasi completamente l'arco. Rico
Poiché ci sarà un corto circuito ai due capi prite ed isolate i collegamenti elettrici ed il
della linea quando, passando la corrente, ven resistore. Prima di far passare la corrente,
gono avvicinate le barrette di carbone, il flus
ricordate che attraverso i porta carboni pas
so -di corrente dovrà essere limitato mediante · sa una corrente di 1 1 0 V il che, vuoI dire un
una resistenza autoregolatrice posta nel cir notevole riscaldamento e che inoltre l'arco e
cuito, come si vede nella fig. lO C. Per carboni mette molti raggi ultravioletti che possono
aventi un diametro di circa 6-7 mm. si richie danneggiarvi gli occhi. Arrivati a questo pun
de una resistenza da 16 Ohm che limiterà la to potete dare corrente. Spingete ora in bas
corrente a circa 7 A. Un resistore da 750 W, so il braccio di leva del braccio inferiore in
1 10 V sarà sufficiente a questo scopo. modo da spingere lentamente il carbone ver
Poiché: so l'alto. Dopo un paio di secondi lasciate ri
W tornare lentamente il carbon� inferiore nella
Watt = Volt x Ampère, ossia W = V I e 1 = sua posizione primitiva. Quando i carboni en
V trano in contatto, il calore generatosi in que·
750 sto punto, forma del vapore di carbonio io
nel nostro caso -- = 6,8 A nizzato che, conducendo la corrente, provoche
1 10 rà un arco. Sarà forse necessario alzare ed
Dato che : abbassare alcune volte i carboni prima di ave
Volt = Ampère x Ohm, ossia V = I R re una luce forte. Può capitare che l'arco, si
V 1 10 formi, ma che poi si esaurisca non appena si
si ha R = -- =-- = 16 Ohm. allarghi lo spazio tra gli elettrodi. Dopo ogni
I 6,8 tentativo togliete la corrente e mettete a pun
A questo scopo abbiamo usato un fornellet to l'arco girando la manopola fino a ripor
to elettrico come quello riportato nella fig. 7, tare i carboni alla distanza iniziale. Pone
ma voi potrete fare un elemento come quello te ora un foglio di cartoncino bianco ad una
disegnato nella fig. 7 B od usare un qualsiasi distanza di circa 30 cm dall'arco e su di esso
altro elemento che abbia i requisiti richiesti. fate un segno a 20-21 cm dalla superficie del
Ricordate, ad ogni buon conto, che troppa tavolo su cui poggia. Mettete in funzione la
corrente riscalda eccessivamente l'arco; trop lampada: muovete ora la lente condensatrice
po poca ne rende difficile il mantenimento. fino a che l'immagine dell'arco sia a fuoco sul
Il cablaggio della lampada dovrà essere fat segno fatto sul cartoncino. Potrete correggere
to secondo lo schema 7 C. Rifinite le basi e le " gli eventuali errori, s�")Ostando i bracci di sup
parti metalliche con una mano di lacca e un porto dei carboni, lungo la guida della base.
paio di mani di vernice nera opaca, lasciando Quando vedrete un'immagine chiara dell'ar-
1 53
co sul cartoncino, l'arco sarà pronto per l'u schermo. Appariranno deboli, ma ben delimi�
so. Per usarla con lo spettrografo, ponete la tate, linee che rappresentano ' lo spettro del
lampada davanti ad esso in modo che l'arco si l'arco stesso. Molti principianti errano foto
trovi a circa 30 cm dalla fessura e che il cen grafando lo spettro delle punte di carbone in
tro ottico della lente condensatrice, il centro vece delle linee dell'arco.
della fessura ed il centro della griglia si tro Per ottener spettri della scintilla, leggermen
vino sulla stessa linea e cioè a circa 20-21 cm te differenti dagli spettri dell'arco, potrete u
dalla base. Mettete a fuoco come avete già sare la lampada ad arco come produttrice di
fatto col cartoncino. Togliete il coperchio del scintille, collegando un trasformatore da
lo spettrografo e spostate l'arco lateralmente 12.000 V, corrente alternata .. del tipo usato per
fino a che una luce brillante, passando attra le insegne luminose, e disporlo come si vede
verso la fessuI.'a, cada verticalmente nel cen nello schema lO D. Lavorando con la scintilla,
tro della griglia. Se la griglia è orientata co allontanate i carboni di soli 3 mm. La piccola
me descritto nella prima parte, vedrete sul scintilla non è così dannosa per la vista co
vetro di messa a fuoco uno spettro completo. me l'arco, ma non è visibile per molto tempo.
Alzate ed abbassate la lente condensatrice fi Gli elettrodi usati per la scintilla possono es
no a che l'immagine della punta del carbone sere fatti con materiali dei quali si vuole fo
si sia formata al margine superiore della , fes tografare lo spettro. Nel caso aveste solo una
sura. piccola quantità di materiale a disposizione,
Dovreste ora vedere uno stretto spettro lu usate gli elettrodi speciali sul tipo di quelli
minoso e continuo sul1a parte bassa dello . raffigurati nella fig. lO E.
1 54
· 2 viti di ottone Ig. 7 mm ( per regola .. 1 pezzo di lastra di a l l u minio da O,62x
zione cursori ) x2Ox45 cm ( schermi per l'arco e per
4 viti di ottone Ig. 7 m m ( per regola il resistore )
zione c ursori ) 1 pezzo di tondi no di ottone da cm 0,9
4 viti di ottone Ig. 9 m m ( per suppor.. dia m o x50 ( supporti )
to per . I a grigl i a ) , 1 pezzo di tondino di ottone da cm
1 vitè di ottone Ig. 4 m m ( per suppor.. l ,9x7,5 ( porta carbone inferiore )
to per la griglia ) 1 pezzo di tondi no di ottone da O,6x
1 vite di ottone . con dado 9.5 cm ( per 1 7,5 cm ( porta schermo e porta len
regolazione fotografica ) te )
.
1 vite di ottone Ig. 3 .75 cm ( per rego pezzo di piastra d'a l l u m inio da cm
lazione della grigli a ) l ,9x8x8 ( porta lente )
1 vite di ottone a testa zigrinata da 1 ,25 1 pezzo di cavo d'ottone per molla dia ..
c m ( per regolazione del cursore ) metro m m 1 ,5x250 ( porta lente )
1 vite di ottone a testa zigrinata da 2 .50 1 tubo di rame diamo esterno 2,5 cm,
cm ( per morsetto del tubo di messa spess. 1 5/ 1 0 x 5 cm ( supporto per la
a fuoco ) piastra di r iscaldamento )
1 rondella di ottone da · m m 0,07x4x9 striscia di bakelite da mm 4,5x62,5x
( per supporto della griglia ) x250 ( bracci e leve )
3 rondelle di ottone da m m 0,07x4x9 2 viti a testa rotonda da 4,7 mm Ig.
( per supporto della griglia ) ( per schermo )
1 spaziatore t u bolare di ottone da m m 2 viti a testa rotonda da 3 mm Ig. ( per
3x4,5x6 ( per supporto del l a griglia ) blocco del l'arco )
2 manopole di bakel ite con foro da m m 2 viti a testa rotonda da 1 ,25 Ig. ( per
6 ( per regolazione fotografica e del porta carbone inferiore )
la griglia ) 3 viti a testa piatta da 1 9 mm Ig. ( per
1 vetro smerigl iato da 5 .6x 1 2,5 cm· ( per la gu ida della base )
pia.s tra di messa a fuoco ) 6 viti a t,sta rotonda con dado da 2,8
1 pezzo di plastica ( vedi testo ) da cm m m Ig. ( per porta bracci )
4,4x4,4x l ,25 ( per montatura del la 3 viti a testa rotonda con dado da 3,75
griglia ) mm Ig. ( per braccio di leva )
pezzo di cavo di ottone per mol la da vite a testa rotonda con dado e due
1 5/ 1 0 diam o x 1 5 cm ( per porta gri rondelle da 8,75 m m lg. f per resi
glia ) store a piastra riscaldata )
grigUa ( reticolo ) concavo per rifles 9 viti a testa zigrinata "da 1 ,25 cm Ig.
sione da cm 2 1 ,25 ( per blocchi e supporti )
Varie. manopola di bakel ite con foro da 6
mm ( per la regolazione del carbone
LISTA MATERIALI inferiore )
( per lampada ad arco ) lente biconvessa del dia m o 6,25 cm
pezzo di legno di pino da cm. l ,9x con l u nghezza focale di cm 9,85 ( len
2,5x50 ( basi per l'arco e per il resi te" condensatrice )
store ) 1 piastra di risca ldamento da 750 W,
1 pezzo di legno per cavicchi da cm 1 1 0 ( resistore per l'arco )
1 ,25 diam o 2 .5 ( spaziatore del brac 1 elemento rlsca ldatore da 750 W, 1 1 0
cio ) V ( resistore per l'arco facoltativo )
pezzo di ,barra di a l l u mi nio da cm 1 zoccolo di baie normale di porcella
0,6x2.5x30 ( gu ida della base ) na ( per elemento riscaldatore facol
1 pezzo di barra d'a l l um inio da cm 2,5x tativo )
x2,5x35 ( per blocch i e staffe ) Carboni per l'arco ( vedi testo ) , cavo di
1 pezzo di · tondino di a l l u m i nio da cm a l imentazione, interruttore, spinotto,
2,5 dia m o x7,5 laCCI e vernice neri opaca.
1 55
ELmRICITÀ
ELmRONICA
RADIOTECNICA
LUIGI ZANE"I - Viterbo Ne l l a fìgu ra troverà lo schema richi esto con tutti i va- '
l ori dei component i . La bob i n a di si nto n i a la potrà a u
Sono in pOllesso d i due tr.nsistor di 8F, PNP che
I.
tocostru i re avvolgendo sopra ad un tubo di cartone o
port.no i mpresso sull'i nvolucro sigl. 856, con questi
in p l a stica d e l d i a metro di 2 c m , 60 spi re di fìlo d i ra
\I
vorrei costruirmi u n piccolo ricevitore, adatto per le on
me del l o spessore d i 0,5 mm. d i odo al germ a i o pc
de medi e che non sia troppo difficile da mont.re. A
mio avviso vorrei un ricevitore con rivelazione a d iodo trà essere del tipo OA70 oppure OA80 o OA8 l . Si ri
al germanio seguito d. u n ampl ificatore 8F transistoriz cord i d i rispettare la pol a rità come p u re q ue l l a dei con
uto. den satori el ettrol itici .
A U RICO L AR E
656
1 , 2 a 1, 5 V
L-���----�--��--�-+- +
1 56
ottimo l ibro per l o svi luppo dei negativi? dove lo po·
trei acquistare?
1 57
L'j10000p. n
�t1.
è
Mi sono costruito un ricevitore a un transistor, ma
La bobi n a come v e d e s i c os t i tu i t a da due avvo l g i
non sono contento del risultato. Vorrei che q u esto mio
m e n t i , l 'avvo l g i mento d i
s i n to n i a c o n s t a d i 4 5 s p i re su
ricevitore fosse più sensibile, aggiu ngendo magari un
nucleo ferroxcube, con · presa a l l a 1 2 8 per l 'a n ten n a . I I
OC4 5 cui già possiedo.
secon d o avvo l g i mento è d i 1 2 s p i re e d è avvo l to sopra
transi stor, un OC45 come a m p l ificatore di A F, seguito Il condensatore n e l l 'a n te n n a è da 500 pF. HF è una
da u n tr.a n s i stor OC7 1 a m p l ificatore d i B F . N e l l a (eal iz i m pedenza AF Gel oso n. 5 5 8 . I � trasformatore · d 'uscita
zazione non troverà nessuna d i ffico l tà in q u a nto esso è deve essere adotto per l 'OC7 1 .
notevole consumo, desidererei farlo funzionare in alter veniente da un pick-up per g i radisch i . Vorrei pure col.
nata. Posseggo u n trasformatore da cam panel l i dell a po legare detto registratore alla presa « uscita magnetofo
tenza di 5 watt, potrà prestarsi a l l o scopo? no » esistente in alcuni ricevitori, è possibile ciò?
Non ci è poss i bi l e p u rtroppo form a rci un'idea, sia La regi strazione d i retta d a p i ck-u p fono g rafico è pos
pure m i n i m a , del t i p o d i vent i l atore i n suo possesso. Po� sibile. I no l tre p otrà p u re co l l e g a re l ' uscita del s u d detto
trà com un q ue accertarsene perso n a l mente col l eg a n d o a l regi stratore alla p resa « uscita m a g n etofono di un rice
l ' usc i ta 4 v o l t del trasformatore d a c a m p a n e l l i c u i accen v i tore .
na. Nel caso il venti l atore non funzi o n i , s i d ov rà rad
drizzare la corrente med i a n te l 'i m p i eg o di un raddriz
zatore. MAURO MAR I N I - Aquila .
lO
le stesse della valvola 6AQ5 ?
Possiedo un ricevitore che da a n ni funziona egre
giamente. Att!lalmente però l'audizione è notevolmente la v a l v o l a 6AQ5-W, come da lei s u p posto, ha le stes
distorta e l a potenza ·è sca rsa . Potreste spiegarmi l a ra se ca ratte ri stiche del l a 6AQ5 , ma a d i fferenza di que
gione dell'i nconveniente? st'u l ti m a , essa è r i nforzata per usi i nd u s t ri a l i : ciò no n
tog l i e com u n q u e , che essa p o s s a e s s e r e u t i l·izzata n e i co
Pensiamo che certamente detto .i nconve n i e n te deve
muni ci rcu i t i .
i mputarsi a l l 'esa uri mento del l a v a l vo l a finà l e . Potrà · co
munque accertarsene person a l me nte contro l l a ndo l 'assor
b i mento e la tensione di p l acca d el l a 6V6 . Si d ov r a n n o RIVERA FRANCO - N a poli
r i l eva re 250 vol t ci rca, ed u n a corrente d i 4 0 m A . Ten
Ho scovato i n soffitta u n ricevitore a modul azione di
sioni superiori corri sponden temente ·a correnti ·i nfe r i o r i ,
frequenza e vorrei conoscere q u a l e tipo d i antenna do
saranno la conferma d e l l 'es au ri mento de l l a v a l vo l a .
vrò uti l i zzare per l a ricezione TV e FM.
1 58
tale operazione sol ta n to se in possesso di una sol i d a s i ta d i c h i a ra z i o ne viene ri l asciata d a l l 'Ufficio del Reg i
p re p a razione radiotec n i c a , per evi t a re ci oè il pericolo stro presso il q u a l e l ' utente ri s u l ta i scri tto, e deve esse
del fuori uso del com p l esso. re esi bita ad o g n i rich iesta deg l i o rg a n i competenti .
N e l l a sua domanda Lei h a d i m e ticato d i forn i rci m a g � Chiede q uale tipo d i ""ordente è il più i nd icato per
g i ori del ucidazi o n i su l t i p o di ricevitore costru i to, c he c i
l'incisione sul rame, l 'acido nitrico o l 'acido solforico, e
'
avrebbero permesso d i r i psponderle più esa u r i e n te men
come può procedere ad una i ncisione c h i mica d el ar ---;;'
te i pen s i a m o com u nq ue s i tratti d i un ricev i tore con val
mo.
vo l e a 6,3 volt, perc i ò l 'i nconve n i e nte può d i pendere d a
un errore del c i rc u i to, term i na l i de l l 'avvo l g i m e n to 6,3 N oi ' sconsi g l i a m o l 'acido n i trieo, c he ha u n a tendenza
volt del trasformatore n o n i nseriti sui p i ed i n i idone i , op a sol l evare il fondo, per lo svi l u ppo d i gas che accom
p u re il medesimo non col l eg a to a m a s s a . pagna l 'operazi on e . Consi g l i a m o q u i nd i di u s a re una
m i sce l a d i 1 50 p a rti d i bica rbonato d i pota s s i o - 800
Ad ogni modo l a p reg h i amo d i vo l e rei forn i re m ag
p a rt i di acq u a - 200 parti di acido sol forico concen
g i ori c h i a ri m enti sul c i rc u i to da Lei rea l i zzato e s a rà no
stra c u ra i nv i a r l e p i ù acc u rati detta g l i . trato. L'azione di questa m i sce l a è lenta, ma reg o l a re,
i nol tr-e n o n g e nera cattivi odori .
P e r l ' i nc i s i o n e s u l ma r mo : copra l 'oggetto da i ncide
FAUSTO LOLlI _ Roma
re con u n o strato di cera d i sc i o l ta i n a l cool al 90 per
Ho letto alcuni g iorni fa che per l'uso d i u n ricevito cento, e su q u esto strato tracci il d i segno, a sportando
re portatile, occorre possedere un abbona mento specia con uno strumento a d atto la cera n e l l e zone che deb
le, a nche nel caso che i l proprietario abbia contratto re· bano ,r i s u l ta r.e i nc i s e . Usi per la i nc i s i o n e la segue nte
golare a bbonamento �lIe radioaud izion i . E' tuttora vali m isce l a : Acido c l o ri d ico 1 pa rte - acido acetico 1 p a rte.
da questa dis posizione? 1.'abbonamento alle rad ioaudi L'avvert i a m o che il mordente deve essere r i n n ovato va
zioni ha vali dità solo per il domici l i o? rie vo l te , fino a q u a ndo l ' i nc i s i one non avrà ra g g i l! nto
la profond i tà deside rata ; tol g a a l l o ra l a cera e l avi ac
Gli a m bienti co m petenti f anno r i l evare in p ropos i to curatamente.
c he nel n uovo testo u n i co de l l e l eg g i i n materia di tas
se s u l l e concess i o n i gove rnative , come r i s u l ta p u re d a l
testo defi n i tivo reso p u b b l i c o q u a l c h e tempo f a , n o n è ALFREDO MANNUCCI - Rovigo
prevista a l c u na tassa p a rtico l a re, a d ifferenza di q u a nto
C i chiede dove può trovare un li bro dove siano elen
era stato venti l a to, per i ri cev i tori portati l i . I nfatti ne l l e
cate tutte le caratteristiche delle valvole termoioniche,
note r i g u a rd a n t i l a descriz i o n e d i o g n i tassa , s i specifica
europee e a m ericane. Ha di recente acquistato diversi
è
che l ' a bbonamento a l l e rad i o a ud i zi on i , per radioricevi to
pront uari , ma nessuno completo.
re i nsta l l ato n e l d om ici l i o , dà d i ritto a l t i tol a re d e l l 'ab
bon a m ento n o nché a i suoi f a m i l'i a r i , di f ar suo di a ppa Un vo l u m e del g e nere è in p repa razione d a l l a Casa
recchi portati l i fuori del domici l io, i nd i cato nel l i bretto E d i trice I N TE RSTAMPA c . p . 327 B o l o g n a , in qu.esto vo l u
stesso, senza corresponsi o n e d i u l teri o re tass a . me o l tre a l l e ca ratte ri sti che di tutte l e v a l vo l e , sono i n
Fuori d a l p ropr io d o m ic i l i o, o g n i possessore d i a p p a d i cate p u re le d i verse t e ns i o ni e correnti dei va ri e l et
recch i o porta t i l e , dovrà d i mostrare in qualsiasi momen trodi ,a s-econda d e l l ' i m p i ego d e l l e va l v o l e stesse. I l co
to, che eg l i o un suo fa m i l i a re, è i n rego l a con la cor sto di q u esto vo l u me che a ncora non è in ven d i ta si ag
p
res o n s i on e del can one di abbonamento. Q u esta a p p o- g i ra s u l l e L . 1 .5 0 0 .
1 59
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A VVISI PER CAMBI MATERIALI
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CAM B I O d u e m otori e l e ttrici Volts un m otori n o a CAM B I O proi ettore « MAX » a m otore, u n l i bro c h e i n
reaz i o n e e una m i cropom p a CON radio t r a n s i stor che s e g n a a svi l u p p a re le fotog rafìe e 3 fì l m s C O N reg i s t ra
a bb i a i l g i ra d i sc h i i n s e r i t o . R I G H ETT I Wa l te r - V i c o l o Fi tore a ' n a s tro o r i cetra s m e t t i tore . Sc rivere 3 : G E SSOlO
l i pp i n i , 7 - VERONA. Gi ldo - V i a Bragna - I SO L À ( Asti L
A V V I S I E C O N O M IC I II�
li re 60 a parola - A b b o n a ti l i re 30 - N o n
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