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LOCALIZZAZIONE: IL RUOLO E I SAPERI DELLA

TRADUZIONE
Johanna Monti
Alcune definizioni: localizzazione e locale, globalizzazione e internazionalizzazione
L’argomento principale affrontato in questo saggio è la localizzazione. Il termine localizzazione,
dall’inglese localisation, indica un processo atto a rendere un prodotto linguisticamente e
culturalmente adeguato a un paese geografico di destinazione, dove questo sarà usato e venduto.
Il termine localizzazione deriva dal termine locale. In informatica, locale è il gruppo di parametri che
definisce la lingua, il paese e qualsiasi altra variante geografica specifica. L’identificatore locale viene
scelto dall’utente per la visualizzazione dell’interfaccia, ed è composto da un identificatore di lingua,
indicato in minuscolo, e un identificatore di regione, indicato in maiuscolo, e indica quindi la lingua
tipica di quella zona geografica.
Esempio: it-CH, è formato dall’indicatore di lingua italiana e dall’indicatore di regione svizzera.
L’utente che sceglierà questo identificatore locale visualizzerà l’interfaccia nell’italiano tipico della
Svizzera.
Al termine localizzazione sono legati altri due termini, quello di globalizzazione e
internazionalizzazione, che indicano due concetti molto vicini.
Il termine globalizzazione, in linea generale, indica un processo mondiale di integrazione economica,
sociale, politica e tecnologica. In relazione al processo di localizzazione, indica un processo secondo
cui vengono operate un insieme di scelte tecniche, finanziarie, gestionali, di marketing, ecc, che
hanno lo scopo di agevolare l’attività di localizzazione.
Il termine internazionalizzazione, in linea generale, è un sinonimo di globalizzazione; in relazione
alla localizzazione, invece, si riferisce a un processo secondo cui un prodotto viene generalizzato per
poter essere utilizzato in più lingue e culture senza che debba essere riprogettato più volte.
La differenza sostanziale fra internazionalizzazione e localizzazione, è che nel caso
dell’internazionalizzazione, il prodotto viene generalizzato per un potenziale utilizzo su vari
mercati, quindi vi sono una serie di elementi che possono essere gestiti ed adattati in base alle
necessità, come l’alfabeto, il formato di data, orario, e numeri, e così via. La localizzazione, invece,
è il processo immediatamente successivo all’internazionalizzazione, quando tutti i parametri che
possono essere modificati, vengono adattati alle esigenze di uno specifico e concreto mercato.
L’evoluzione dell’industria della localizzazione
L’industria della Localizzazione comincia a svilupparsi intorno agli anni ‘90. Quando vennero
sviluppati i primi sistemi di Word Processing, tipo Word, i prodotti venivano distribuiti
principalmente in inglese, perché venivano prodotti negli USA. Cosa succedeva? Questi prodotti
venivano venduti in inglese in tutto il mondo, ma ovviamente, il fatto che alcuni prodotti software
non fossero in italiano, limitava la diffusione commerciale del prodotto in Italia.

Negli anni ‘90 le aziende cominciano a pensare che per avere una maggiore diffusione commerciale
dei propri prodotti, doveva ricorrere alla traduzione dunque alla localizzazione di questi ultimi.
Inizialmente, si trattava di un processo fatto all’interno delle stesse aziende, ad esempio IBM aveva
rami d’azienda specificamente dedicati alla localizzazione, però, ad un certo punto, i processi della
localizzazione - non essendo parte del core business dell’IBM – sono stati esternalizzati e quindi
affidati ad aziende esterne → processo che viene intitolato Outsourcing (Esternalizzazione).
Si verifica un’esternalizzazione quando si dà a società esterne la realizzazione di un prodotto o di un
servizio. In questo modo si sono sviluppati i Multilanguage vendors, società di traduzione
specializzate nell’ambito della localizzazione, che hanno sviluppato grosse competenze e capacità di
affrontare progetti di localizzazione che generalmente richiedono l’impiego di multitraduttori e anche
di persone in grado di affrontare problemi più informatici, quindi sistemisti o programmatori.
Il mercato della localizzazione si è sviluppato anche contemporaneamente all’evoluzione della
tecnologia, perché la localizzazione – essendo partita da grosse società come IBM, Microsoft – si è
basata fin dall’inizio sull’uso di tecnologie.
Un grosso impulso al mercato della localizzazione è stato dato da Internet, in quanto nel momento in
cui si cominciano ad avere molte pagine web, le aziende si sono rese conto del fatto che era necessario
– per avere una vetrina sul mondo – localizzare il proprio sito Web.
L’attività di traduzione, dunque, ha un ruolo determinante nella localizzazione. La traduzione, in
questo senso, può essere considerata a pieno titolo una traduzione specializzata, e come tale ne
condivide caratteri e problematiche. Prima di arrivare alle problematiche, quindi, è giusto considerare
come è composto il processo di localizzazione e cosa si localizza.
Il processo di localizzazione
Il processo di localizzazione, è in linea di massimo composto da cinque fasi:
- Analisi e pianificazione del progetto; è la prima fase, quella in cui il cliente chiede ad una società
di localizzazione, di effettuare la localizzazione di una pagina Web. In questa fase c’è una figura
chiamata project manager che valuta il materiale da tradurre, e in base a quest’ultimo, costituisce
il Team di localizzazione, stabilisce cioè il numero di persone che devono operare per tale
progetto, oltre che le tecnologie da utilizzare, i tempi di consegna ecc.
- Pianificazione e gestione della fornitura; è la fase in cui viene costituito il gruppo di lavoro e
viene pianificato il lavoro, le verifiche intermedie e finali;
- Produzione; la fase in cui tutto ciò che è stato pianificato viene messo in pratica e si effettua un
primo testing del prodotto, ovvero si verifica internamente alla società di traduzione se il prodotto
è funzionante;
- Assicurazione qualità; è la fase in cui il cliente verifica la qualità del prodotto. Se ci sono
problemi, il cliente rimanda il prodotto alla società che ha effettuato il lavoro, per mettere a posto
eventuali problemi.
- Consegna e chiusura del progetto; fase finale in cui, dopo la fase di assicurazione qualità, il
progetto viene consegnato e quindi terminato.

Cosa si localizza
Un progetto di localizzazione può riguardare diverse tipologie di oggetti e, in funzione di queste,
saranno diverse le metodologie da usare e le problematiche che potrebbero nascere.
I principali prodotti che possono essere localizzati, possono essere:
-il software;
-la guida in linea;
-la documentazione di prodotto;
-i siti web.

Software
La localizzazione del software consiste principalmente nella traduzione dell’interfaccia che è
composta da messaggi e comandi singoli, e da informazioni strutturate, ovvero schermate.
I principali problemi connessi alla traduzione dell’interfaccia sono:
la lunghezza delle stringhe;
i tasti di accesso rapido.
La differenza nella lunghezza delle stringhe da una lingua all’altra può comportare dei problemi nella
corretta visualizzazione dei comandi e dei messaggi di programma; questo problema può essere
risolto o mediante l’abbreviazione della traduzione, o allargando le caselle in sui sono contenuti i
messaggi.
Per quanto riguarda, invece, i tasti di accesso rapido, si tratta di combinazioni di caratteri (solitamente
alt+un altro carattere) che permettono di accedere ad un comando in maniera più rapida. La principale
problematica consiste nel fatto che tali combinazioni devono essere uniche, per cui il traduttore nel
conto della localizzazione dovrà tenere in conto di questo aspetto e non creare delle combinazioni
uguali.
L’interfaccia utente è il primo componente a dover essere localizzato perché da esso derivano poi le
altre componenti, ovvero la guida in linea e i manuali di prodotto.
La guida in linea
La guida in linea è un documento ipertestuale in cui sono contenute informazioni esplicative sulle
diverse funzionalità del prodotto, sui diversi comandi e su tutto ciò che è necessario per utilizzare
correttamente il software da parte dell’utente.
La guida in linea è il documento più oneroso da tradurre dal punto di vista della quantità, ma essendo
anche molto ripetitivo in termini di contenuto, la relativa localizzazione è agevolata da strumenti di
ausilio alla traduzione come la memoria di traduzioni.
I manuali di prodotto
I manuali di prodotto generalmente sono una raccolta di informazioni che guidano l’utente all’utilizzo
di un prodotto specifico, alla relativa installazione e programmazione.
In passato essi erano forniti in formato cartaceo, mentre attualmente sono sempre più forniti in
formato elettronico; attualmente la localizzazione dei manuali di prodotto ricorre al single-sourcing,
ovvero si redige un insieme di informazioni dal quale si possono ricavare diverse tipologie di formato
in relazione al software che si utilizza.
Siti web
Il sito web è un altro prodotto che potrebbe essere sottoposto a localizzazione. Essi contengono
informazioni come testi pubblicitari, informazioni sui prodotti, informazioni per il supporto ai clienti.
Essi possono, inoltre, essere statici o dinamici, ovvero possono presentare informazioni fisse oppure
variabili.
La localizzazione dei siti web si differenzia dalla localizzazione di prodotti hardware o software
perché essi presentano problematiche culturali che devono essere affrontate, e non solamente aspetti
tecnici.
La localizzazione, dunque, deve considerare a fondo le differenze culturali perché influenzano molto
il modo in cui i destinatari recepiscono il messaggio. Secondo l’antropologo Geert Hofstede, per
valutare le differenze culturali, bisogna analizzare una serie di fattori che caratterizzano la cultura di
una persona, ovvero:
- La distanza dal potere; indica la misura in cui i membri di una società accettino o meno che
il potere sia distribuito in maniera non uniforme
- Il collettivismo o individualismo; indica la tendenza da parte dei membri di una società a
- ragionare singolarmente o in gruppo;
- La mascolinità e femminilità; indica il grado in cui si avverte la differenza tra cultura
maschilista e femminista;
- Il timore dell’incertezza; indica il grado di accettazione da parte dei membri di una società a
gestire l’incertezza ovvero l’incertezza di essere accettati o meno per la loro diversità,
codificando il più possibile la conoscenza e le regole di comportamento
al fine di essere tollerati dagli altri;
L’orientamento a lungo o breve termine; indica la tendenza dei membri di una società di
mantenere le proprie tradizioni, per successi a breve termine, oppure a seguire nuove
tradizioni con perseveranza al fine di raggiungere successi a lungo termine.

Tutti questi elementi, dunque, sono elementi chiave di una cultura e possono influenzare
notevolmente i traduttori durante la localizzazione di siti web.
Un’altra figura che da un suo contributo e distingue tra diversi livelli di cultura è l’antropologo
Edward Hall, il quale distingue tra cultura tecnica, formale e informale.
La cultura tecnica riguarda il livello esplicito di comunicazione; la cultura formale riguarda tutte le
norme che regolano i rapporti interpersonali, mentre la cultura informale riguarda tutte le norme e i
principi impliciti che caratterizzano l’interiorità di una persona.
Sono tre aspetti di cui bisogna tener conto nella traduzione di un sito web, e in particolare si deve fare
attenzione alla cultura informale, al fine di non mancare di rispetto alla cultura e all’interiorità di
nessun soggetto.

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