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CRITERI DI PROGETTAZIONE

ACCOMPAGNAMENTO CON VAPORE


(STEAM-TRACING)

PRG.TP.STT.1009

Rev.00

Febbraio 1994

File Dati:PRG1009I.DOC
PRG.TP.STT.1009 -

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1. GENERALITA'

1.1. Scopo e campo di applicazione


1.2. Unità di misura
1.3. Riferimenti
1.4. Abbreviazioni

2. ATTIVITA' DA SVOLGERE

2.1. Lay-out delle tubazioni


2.2. Disegni di montaggio
2.3. Liste materiali

3. MODALITA' DI ESECUZIONE

3.1. Codifica delle centraline


3.2. Posizionamento, costruzione e dimensionamento delle centraline
3.3. Installazione delle tubazioni
3.4. Identificazione delle tubazioni
3.5. Contenuti dei disegni di montaggio
3.6. Elenco materiali

4. PROTEZIONE CONTRO IL GELO

4.1. Campo di applicazione


4.2. Considerazioni generali
4.3. Accorgimenti

5. ATTIVITA' DI CANTIERE

5.1. Definizione del percorso tubazioni


1. GENERALITA'

1.1. Scopo e campo di applicazione

1.1.1. Il presente documento ha lo scopo di fornire gli indirizzi ed i


criteri di riferimento per la progettazione e l'esecuzione del
layout, dell'elenco materiali e del dimensionamento delle tuba-
zioni di accompagnamento con vapore per il mantenimento delle
temperature e/o per la protezione contro il gelo (winterizing)
su linee e strumenti.

1.2. Unità di misura

1.2.1. Le unità di misura da adottare nella progettazione tubazioni


sono quelle definite nelle specifiche di Progetto.

1.2.2. Nel caso che nei sopra citati documenti non vengano definite
alcune unità di misura, varrà quanto contenuto nella normativa
di adeguamento al sistema internazionale (SI) in vigore nello
stato dove verrà realizzato il Progetto.

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1.3. Riferimenti

1.3.1. In questo Criterio si fà riferimento ai seguenti documenti:

- PRG.TB.IMP.0001 "Informazioni contenute negli elaborati pro-


dotti per la progettazione Impiantistica e
Tubazioni"
- PRB.TB.IMP.0118 "Verifica degli elaborati Impiantistica e
Tubazioni"
- IST.TP.STT.0570 "Istruzioni per applicazione Steam Tracing"
- DAT.TP.STT.0025 "Elenco centraline per accompagnamento vapo-
re"
- STD.TB.SCC.5029 "Tipico per le appendici di scarico conden-
sa"

1.4. Abbreviazioni

1.4.1. Unità di società

IMP Ingegneria Impiantistica


PIPE Progettazione Tubazioni
SMI Strumentazione

1.4.2. Altre abbreviazioni

DN Diametro Nominale
DP Pressione differenziale

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2. ATTIVITA' DA SVOLGERE

Il processo di lavoro ha come obiettivo la produzione degli


elaborati necessari per il montaggio delle tubazioni e delle
relative liste materiali e si svolge in due fasi:

- definizione del lay-out delle tubazioni;

- produzione dei disegni di montaggio e delle liste materiali.

2.1. Lay-out delle tubazioni

2.1.1. L'attività consiste nell'identificare le linee e gli strumenti


da accompagnare con il vapore, nel definire il posizionamento
delle centraline di distribuzione vapore e di recupero condensa
e nel rappresentare schematicamente il percorso delle tubazioni
vapore/condensa interessate.

2.2. Disegni di montaggio

2.2.1. I disegni di montaggio del sistema accompagnamento vapore sono


la copia riproducibile dei disegni di montaggio delle tubazioni
fuori terra interessate, sulla quale viene riportato:

- il posizionamento indicativo plano-altimetrico delle centra-


line di distribuzione vapore e di recupero condensa. Questo
posizionamento verrà successivamente confermato dal cantiere
in funzione delle reali condizioni del site;

- il percorso schematico e non quotato delle tubazioni.


Le simbologie adottate sono:

- linea tratteggiata per i collegamenti tra: il collettore


vapore e le centraline di distribuzione, tra le centrali-
ne di distribuzione e le linee/strumenti da tracciare,
tra le linee tracciate e le centraline di recupero, tra
le centraline di recupero e il collettore di condensa;

- linea continua per i percorsi delle linee/strumenti


tracciati.

2.2.2. Le informazioni da includere nell'elaborato sono contenute nel


Criterio di Progettazione PRG.TB.IMP.0001.
Gli aspetti legati alle verifiche sono trattati nel Criterio di
Progettazione PRG.TB.IMP.0118.

2.2.3. Durante la preparazione dei disegni di montaggio deve inoltre


essere compilato il Foglio Dati DAT.TP.STT.0025 "Elenco
centraline per accompagnamento vapore".

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2.3. Liste materiali

2.3.1. Le liste dei materiali vengono preparate a livello Unità di


impianto indicando un numero di linea fittizio sia per il
vapore che per la condensa e sono suddivise per quantità da
isolare e da verniciare, aggiungendo una lettera al numero di
linea (es.: LS9999, LS9999A, LC9999, LC9999A).

2.3.2. Durante la preparazione delle liste materiali deve inoltre es-


sere elaborato il relativo elenco materiali supporti tubazioni
relativamente alle centraline di distribuzione vapore e recupe-
ro condensa ed ai traccianti dalle centraline alle utenze
(linee tracciate, strumenti, ecc.).

3. MODALITA' DI ESECUZIONE

3.1. Codifica delle centraline

3.1.1. Le centraline di distribuzione vapore vengono identificate con


la sigla PV, quelle di recupero condensa con la sigla AC.

3.1.2. Ogni centralina avrà quindi una propria codifica alfa-numerica


con la seguente chiave di lettura:

a) numero progressivo della centralina (attribuito a livello


Unità di Impianto);

b) sigla (PV o AC);

c) codici corrispondenti ai vari diametri delle utenze nella


centralina stessa e nella sequenza stabilita dal montaggio;

d) codice corrispondente al diametro dell'alimentazione vapore


o quello del ritorno condensa.

3.1.3. Le posizioni c) e d) possono essere nella sequenza indicata


oppure invertite, a seconda del tipo di montaggio effettuato;
infatti se il montaggio prevede come primo stacco la linea di
arrivo vapore o di ritorno condensa la posizione c) sarà il
codice corrispondente al diametro dell'alimentazione vapore (o
del ritorno condensa) mentre la posizione d) sarà quella dei
codici corrispondenti ai vari diametri delle utenze nella
sequenza stabilita dal montaggio (vedere figure 17 e 20).

3.1.4. I codici corrispondenti ai diametri delle alimentazioni vapore,


ritorni condense e utenze in arrivo e partenza dalle centraline
vengono attribuiti come da tabella 3.1.4.a.

Tabella 3.1.4.a - Codice corrispondente al diametro

+-----------------+
¦ COD.¦ DN" linea ¦
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+-----+-----------¦
¦ 1 ¦ 3/8 ¦
¦ 2 ¦ 1/2 ¦
¦ 3 ¦ 3/4 ¦
¦ 4 ¦ 1 ¦
¦ 5 ¦ 1-1/2 ¦
+-----------------+

3.2. Posizionamento, costruzione e dimensionamento delle centraline

3.2.1. Ponendo come vincolo di base la regola che il riscaldamento


delle linee deve sempre essere assicurato in ogni parte del
circuito, le centraline vengono posizionate, per quanto
possibile, baricentricamente rispetto alle relative utenze.

Inoltre esse devono essere raggruppate in punti facilmente


accessibili, per rendere le operazioni di intervento più
razionali, ed adeguatamente supportate.

3.2.2. Le centraline di distribuzione vapore, le centraline di recupe-


ro della condensa e le tubazioni, con le relative intercetta-
zioni alle utenze, non devono intralciare le operazioni di
smontaggio e manutenzione di valvole (manovra e/o regolazione),
apparecchiature, strumenti, ecc.

3.2.3. Il tipo di costruzione delle centraline di distribuzione vapore


e di recupero condensa è soggetto ai vincoli del singolo pro-
getto relativamente a: spazi disponibili, costi di installazio-
ne, richieste contrattuali.
Le alternative da esaminare sono soggette al tipo di installa-
zione, e cioè:

- centraline di distribuzione vapore (PV):

a) in orizzontale (fig. 17);

b) in verticale (fig. 18).

- centraline di recupero condensa (AC):

a) in orizzontale con scaricatori in verticale (fig. 20);

b) in orizzontale con scaricatori in orizzontale (fig. 21);

c) in verticale con scaricatori in orizzontale (fig. 22);

d) in verticale con scaricatori in verticale (fig. 23).

Per tutti i tipi sopra citati, la costruzione viene effettuata


direttamente in cantiere utilizzando il materiale bulk.
La scelta di costruzione verticale od orizzontale viene
effettuata in sede ed è in funzione della spazio disponibile
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per l'installazione (per singoli casi specifici, ed in via


eccezionale, questa scelta può essere demandata al cantiere).
Come alternativa ai tipi di costruzione indicati (con assiemag-
gio completo in cantiere), possono essere utilizzati dei compo-
nenti pre-assiemati (manifold con valvole di intercetto incor-
porate, vedere figure 19, 24, 25) verificando, a meno di
esplici vincoli contrattuali, la differenza di costo tra le due
soluzioni.

3.2.4. Nella tabella 3.2.4.a vengono indicati, in funzione del numero


di utenze servite da una centralina di distribuzione vapore,
incluso il futuro, i diametri relativi ed il diametro della
tubazione di alimentazione dal collettore vapore alla
centralina.

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Tabella 3.2.4.a - Diametri utenze/alimentazione per centraline di


distribuzione vapore

+-------------------------------------------------------+
¦ Numero ¦ Diametro ¦ Alimentazione ¦
¦ utenze ¦ utenze ¦ centralina ¦
+---------------+-------------------+-------------------¦
¦ 2 ÷ 4 ¦ DN 3/8" o 1/2" ¦ DN 3/4" ¦
+---------------+-------------------+-------------------¦
¦ 2 ¦ DN 3/8" o 1/2" ¦ DN 3/4" ¦
¦ 1 ¦ DN 3/4" ¦ ¦
+---------------+-------------------+-------------------¦
¦ 3 ¦ DN 3/8" o 1/2" ¦ DN 1" ¦
¦ 1 ¦ DN 3/4" ¦ ¦
+---------------+-------------------+-------------------¦
¦ 5 ÷ 6 ¦ DN 3/8" o 1/2" ¦ DN 1" ¦
+---------------+-------------------+-------------------¦
¦ 4 ¦ DN 3/8" o 1/2" ¦ DN 1" ¦
¦ 1 ¦ DN 3/4" ¦ ¦
+---------------+-------------------+-------------------¦
¦ 3 ¦ DN 3/8" o 1/2" ¦ DN 1" ¦
¦ 2 ¦ DN 3/4" ¦ ¦
+---------------+-------------------+-------------------¦
¦ 4 ¦ DN 3/4" ¦ DN 1" ¦
+---------------+-------------------+-------------------¦
¦ 6 ÷ 8 ¦ DN 3/8" o 1/2" ¦ ¦
+---------------+-------------------¦ DN 1-1/2" ¦
¦ 4 ÷ 5 ¦ DN 3/4" ¦ ¦
+-------------------------------------------------------+

3.2.5. Nella tabella 3.2.5.a vengono indicati, in funzione del numero


di utenze in arrivo ad una centralina di recupero condensa,
inclusa la connessione di scorta, i diametri relativi ed il
diametro della tubazione di ritorno dalla centralina al
collettore raccolta condensa.

Tabella 3.2.5.a - Diametri utenze/alimentazione per centraline di


recupero condensa

+-------------------------------------------------------+
¦ Numero ¦ Diametro ¦ Ritorno condensa ¦
¦ utenze ¦ utenze ¦ dalla centralina ¦
+---------------+-------------------+-------------------¦
¦ 2 ÷ 3 ¦ DN 3/8" o 1/2" ¦ DN 3/4" ¦
+---------------+-------------------+-------------------¦
¦ 4 ÷ 5 ¦ DN 3/8" o 1/2" ¦ ¦
+---------------+-------------------¦ DN 1" ¦
¦ 1 ÷ 3 ¦ DN 3/4" ¦ ¦
+---------------+-------------------+-------------------¦
¦ 6 ÷ 8 ¦ DN 3/8" o 1/2" ¦ ¦
+---------------+-------------------¦ DN 1-1/2" ¦
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¦ 4 ÷ 5 ¦ DN 3/4 ¦ ¦
+-------------------------------------------------------+

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3.3. Installazione delle tubazioni

3.3.1. Per soddisfare la regola indicata nel paragr. 3.2.1., ogni sin-
golo tubo tracciante deve essere alimentato direttamente dalle
centraline di distribuzione vapore e deve terminare direttamen-
te alle centraline di recupero condensa (vedere figure 1, 2,
3).

3.3.2. Sono quindi assolutamente da evitare le biforcazioni, anche nel


caso di linee accompagnate da 2 o più tubi, perchè la simmetria
esterna dei due percorsi non garantisce la simmetria idraulica
(basta una saldatura con eccessiva penetrazione per squilibrare
il sistema e creare un percorso preferenziale).

3.3.3. Ogni tracciante deve garantire lo scambio di calore fino allo


scaricatore, tornando indietro sulla stessa tubazione da trac-
ciare qualora questa abbia bisogno di due traccianti (vedere
figure 1, 2, 3).

3.3.4. Sono ammesse sacche lungo il percorso del tubo tracciante


purchè la loro altezza sia compatibile con la pressione diffe-
renziale tra la rete vapore e la rete recupero condensa.
Cautelativamente si assume che le sacche possono raggiungere
un'altezza (h, espressa in m) pari a 40 volte il valore della
pressione differenziale (DP, espressa in MPa), ad esempio:
DP = 0,15 MPa --> h = 6 m.

3.3.5. Nella figura 4 viene illustrato un tipico di installazione dei


tubi di accompagnamento lungo la linea da tracciare.

3.3.6. Da ogni centralina PV partono i traccianti inerenti ad una ben


determinata zona e possono servire utenze di tipo diverso,
compreso quelle di scorta, quali: linee, strumenti, tratti
intervalvole sulle pompe (vedere figura 14).

3.3.7. Considerando quanto indicato nel capitolo 3.2., si cercherà di


alimentare da una stessa centralina le linee, e/o tratti di
linea, installate in una stessa zona e, nei limiti del possibi-
le, seguire anche più linee con lo stesso tracciante (se le
linee fanno parte di uno stesso circuito, vedere fig. 5 e 6).

3.3.8. Il vapore per il riscaldamento può essere prelevato dalla rete


vapore, o da un sub-collettore adibito solo per vapore servizi
e riscaldamento, il quale deve essere dimensionato dalla Unità
tecnologie di base competente.
Questo calcolo viene effettuato utilizzando i valori di portata
di consumo vapore forniti dall'Unità IMP.

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La portata di consumo vapore (PCV) viene calcolata mediante la


seguente formula:

PCV = FS x nST x c (kg/h),

dove: FS = portata vapore (questo valore viene ricavato dalle


tabelle 3.3.15.a ÷ 3.3.15.h dove, per il diametro
medio delle linee tracciate, viene individuato il
valore maggiore tra la portata del vapore in start-
up e quella in esercizio);
nST = numero degli scaricatori di condensa;
c = coefficiente di sicurezza (normalmente c = 1,2).

3.3.9. Nella scelta del tipo di vapore, si deve verificare che ci sia
un DP tra la rete di alimentazione e la rete di recupero con-
densa sufficiente per sopperire alle perdite di carico del cir-
cuito tracciante (sviluppo, curve, sacche) e dello scaricatore
di condensa.
E' buona norma comunque non usare vapore con pressione inferio-
re a 0,25 MPa.

3.3.10. Lo sviluppo del tubo tracciante, dalla valvola di alimentazione


a quella di scarico, non deve superare i seguenti limiti:

+-----------------------------+
¦ Pressione di ¦ Sviluppo ¦
¦ esercizio e ¦ equivalente ¦
¦temperatura di ¦ ¦
¦ saturazione ¦ ¦
¦ MPa °C ¦ (m) ¦
+---------------+-------------¦
¦ 0,25 125 ¦ 60 ¦
¦ 0,40 140 ¦ 70 ¦
¦ ≥ 0,50 ≥ 150 ¦ 80 ¦
+-----------------------------+

3.3.11. Per i tubi traccianti con una lunghezza rettilinea superiore ai


20 m è necessario prevedere dei dilatatori (vedere figura 7).

3.3.12. A valle degli scaricatori di condensa deve sempre essere


previsto il recupero della condensa.
A questa regola fanno eccezione:

- le singole utenze con piccole portate, in quanto l'installa-


zione di uno scaricatore di condensa risulterebbe contropro-
ducente alla funzionalità del circuito. In questo caso ri-
sulta opportuno strozzare il tubo tracciante.
L'esempio classico è quello del riscaldamento degli strumen-
ti in campo;

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- gli off-site: dove può essere conveniente, in alcuni casi,


non recuperare la condensa per evitare percorsi molto lunghi
del collettore recupero condensa.
3.3.13. Il numero ed il diametro dei tubi traccianti per tubazioni di
processo (esclusi i collegamenti primari degli strumenti) è
riportato nella seguente tabella:

+------------------------------------------------------------+
¦ Diametro tubazioni ¦ Tubi (pipes) traccianti ¦
¦ da tracciare ¦ N. ¦ DN ¦
+----------------------------+----------------+--------------¦
¦ DN ≤ 1-1/2" ¦ 1 ¦ 3/8" ¦
¦ DN 2" ÷ 4" ¦ 1 ¦ 1/2" ¦
¦ DN 6" ÷ 10" ¦ 1 ¦ 3/4" ¦
¦ DN 12" ÷ 16" ¦ 2 ¦ 1/2" ¦
¦ DN 18" ÷ 24" ¦ 2 ¦ 3/4" ¦
¦ DN ≥ 26" ¦ 3 ¦ 3/4" ¦
+------------------------------------------------------------+

3.3.14. Con il dimensionamento, e la quantità dei traccianti, indicato


nel paragrafo 3.3.13. le temperature minime che si mantengono
nelle linee tracciate sono quelle della seguente tabella:

+--------------------------------------------------+
¦ Pressione di ¦ Temperatura della linea tracciata ¦
¦ esercizio e ¦ nel caso di temperatura ambiente: ¦
¦temperatura di¦ ¦
¦ saturazione ¦ ¦
¦ Mpa °C ¦ ≥ - 10°C ¦ - 30°C ÷ - 11°C ¦
+--------------+----------------+------------------¦
¦ 0,25 125 ¦ 30° ¦ 20° ¦
¦ 0,40 140 ¦ 40° ¦ 25° ¦
¦ 0,50 150 ¦ 45° ¦ 30° ¦
¦ 0,70 170 ¦ 60° ¦ 50° ¦
+--------------------------------------------------+

3.3.15. Il numero ed il diametro dei tubi traccianti indicati nel para-


grafo 3.3.13. ed i valori delle temperature di mantenimento in-
dicate nel paragrafo 3.3.14. sono ottenuti elaborando i dati
forniti nelle tabelle 3.3.15.a ÷ 3.3.15.h.
Qualora dovesse risultare necessario utilizzare dati differenti
da quelli forniti nelle tabelle sopra citate come, ad esempio,
tipo di vapore tracciante, temperatura aria, tipo di coibente,
ecc., le quantità ed i diametri dei traccianti devono essere
calcolati volta per volta utilizzando il programma "Steam
Tracing" (vedere IST.TP.STT.0570).
Il mantenimento di temperature superiori a quelle indicate nel
paragrafo 3.3.14. può essere ottenuto variando alcuni dei dati
forniti nelle tabelle sopra indicate come, ad esempio, lo
spessore del coibente, il numero dei traccianti, il tipo di
vapore, ecc.
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Anche in questo caso il calcolo viene effettuato utilizzando il


programma "Steam tracing".

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Tabella 3.3.15.a - Calcolo consumo stimato di vapore e numero traccianti


CASO "A"

TEMPERATURA VAPORE TRACCIANTE (°C): 125


TEMPERATURA ARIA (°C): - 10
CONDUCIBILITA' TERMICA ISOLANTE (kcal/h x °C x m): 0.0410
MATERIALE ISOLANTE: LANA DI ROCCIA
+-----------------------------------------------------------------------+
¦ ¦LUNGH.¦ TEMPER.¦SPESSORE¦ PORTATA ¦ PORTATA ¦ TUBI ¦
¦ NUMERO LINEA ¦ TUBO ¦ DI ¦ ISOLAM.¦ VAPORE ¦ VAPORE ¦ TRACCIANTI¦
¦ ¦ ¦PROCESSO¦ ¦ IN ¦ IN ¦ ¦
¦ ¦ ¦(Manten)¦ ¦ESERCIZIO¦AVVIAMEN.¦ ¦
¦ ¦ (m) ¦ (°C) ¦ (mm) ¦ (kg/h) ¦ (kg/h) ¦ No.¦ DN ¦
+--------------+------+--------+--------+---------+---------+----+------¦
¦ 1/2" -..-....¦ 60 ¦ 30 ¦ 25 ¦ 4 ¦ 5 ¦ 1 ¦ 3/8 ¦
¦ 3/4" -..-....¦ 60 ¦ 30 ¦ 25 ¦ 4 ¦ 5 ¦ 1 ¦ 3/8 ¦
¦ 1" -..-....¦ 60 ¦ 30 ¦ 25 ¦ 5 ¦ 5 ¦ 1 ¦ 3/8 ¦
¦1-1/2"-..-....¦ 60 ¦ 30 ¦ 25 ¦ 6 ¦ 5 ¦ 1 ¦ 3/8 ¦
¦ 2" ¦ 60 ¦ 30 ¦ 30 ¦ 6 ¦ 5 ¦ 1 ¦ 1/2 ¦
¦ 3" ¦ 60 ¦ 30 ¦ 40 ¦ 6 ¦ 5 ¦ 1 ¦ 1/2 ¦
¦ 4" ¦ 60 ¦ 30 ¦ 40 ¦ 6 ¦ 7 ¦ 1 ¦ 1/2 ¦
¦ 6" ¦ 60 ¦ 30 ¦ 40 ¦ 8 ¦ 7 ¦ 1 ¦ 3/4 ¦
¦ 8" ¦ 60 ¦ 30 ¦ 50 ¦ 8 ¦ 7 ¦ 1 ¦ 3/4 ¦
¦ 10" ¦ 60 ¦ 30 ¦ 50 ¦ 10 ¦ 7 ¦ 1 ¦ 3/4 ¦
¦ 12" ¦ 60 ¦ 30 ¦ 50 ¦ 11 ¦ 7 ¦ 2 ¦ 1/2 ¦
¦ 14" ¦ 60 ¦ 30 ¦ 60 ¦ 10 ¦ 7 ¦ 2 ¦ 1/2 ¦
¦ 16" ¦ 60 ¦ 30 ¦ 60 ¦ 11 ¦ 7 ¦ 2 ¦ 1/2 ¦
¦ 18" ¦ 60 ¦ 30 ¦ 60 ¦ 12 ¦ 8 ¦ 2 ¦ 3/4 ¦
¦ 20" ¦ 60 ¦ 30 ¦ 60 ¦ 14 ¦ 7 ¦ 2 ¦ 3/4 ¦
¦ 22" ¦ 60 ¦ 30 ¦ 60 ¦ 15 ¦ 8 ¦ 2 ¦ 3/4 ¦
¦ 24" ¦ 60 ¦ 30 ¦ 70 ¦ 14 ¦ 9 ¦ 2 ¦ 3/4 ¦
¦ 28" ¦ 60 ¦ 30 ¦ 70 ¦ 16 ¦ 10 ¦ 3 ¦ 3/4 ¦
+-----------------------------------------------------------------------+

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Tabella 3.3.15.b - Calcolo consumo stimato di vapore e numero traccianti


CASO "B"

TEMPERATURA VAPORE TRACCIANTE (°C): 140


TEMPERATURA ARIA (°C): - 10
CONDUCIBILITA' TERMICA ISOLANTE (kcal/h x °C x m): 0.0410
MATERIALE ISOLANTE: LANA DI ROCCIA
+-----------------------------------------------------------------------+
¦ ¦LUNGH.¦ TEMPER.¦SPESSORE¦ PORTATA ¦ PORTATA ¦ TUBI ¦
¦ NUMERO LINEA ¦ TUBO ¦ DI ¦ ISOLAM.¦ VAPORE ¦ VAPORE ¦ TRACCIANTI¦
¦ ¦ ¦PROCESSO¦ ¦ IN ¦ IN ¦ ¦
¦ ¦ ¦(Manten)¦ ¦ESERCIZIO¦AVVIAMEN.¦ ¦
¦ ¦ (m) ¦ (°C) ¦ (mm) ¦ (kg/h) ¦ (kg/h) ¦ No.¦ DN ¦
+--------------+------+--------+--------+---------+---------+----+------¦
¦ 1/2" ¦ 70 ¦ 40 ¦ 25 ¦ 6 ¦ 8 ¦ 1 ¦ 3/8 ¦
¦ 3/4" ¦ 70 ¦ 40 ¦ 25 ¦ 6 ¦ 7 ¦ 1 ¦ 3/8 ¦
¦ 1" ¦ 70 ¦ 40 ¦ 25 ¦ 6 ¦ 8 ¦ 1 ¦ 3/8 ¦
¦1-1/2" ¦ 70 ¦ 40 ¦ 25 ¦ 7 ¦ 8 ¦ 1 ¦ 3/8 ¦
¦ 2" ¦ 70 ¦ 40 ¦ 30 ¦ 7 ¦ 8 ¦ 1 ¦ 1/2 ¦
¦ 3" ¦ 70 ¦ 40 ¦ 40 ¦ 7 ¦ 8 ¦ 1 ¦ 1/2 ¦
¦ 4" ¦ 70 ¦ 40 ¦ 40 ¦ 8 ¦ 10 ¦ 1 ¦ 1/2 ¦
¦ 6" ¦ 70 ¦ 40 ¦ 40 ¦ 11 ¦ 10 ¦ 1 ¦ 3/4 ¦
¦ 8" ¦ 70 ¦ 40 ¦ 50 ¦ 11 ¦ 10 ¦ 1 ¦ 3/4 ¦
¦ 10" ¦ 70 ¦ 40 ¦ 50 ¦ 13 ¦ 10 ¦ 1 ¦ 3/4 ¦
¦ 12" ¦ 70 ¦ 40 ¦ 50 ¦ 15 ¦ 10 ¦ 2 ¦ 1/2 ¦
¦ 14" ¦ 70 ¦ 40 ¦ 60 ¦ 13 ¦ 10 ¦ 2 ¦ 1/2 ¦
¦ 16" ¦ 70 ¦ 40 ¦ 60 ¦ 15 ¦ 10 ¦ 2 ¦ 1/2 ¦
¦ 18" ¦ 70 ¦ 40 ¦ 60 ¦ 17 ¦ 11 ¦ 2 ¦ 3/4 ¦
¦ 20" ¦ 70 ¦ 40 ¦ 60 ¦ 18 ¦ 11 ¦ 2 ¦ 3/4 ¦
¦ 22" ¦ 70 ¦ 40 ¦ 60 ¦ 20 ¦ 12 ¦ 2 ¦ 3/4 ¦
¦ 24" ¦ 70 ¦ 40 ¦ 70 ¦ 18 ¦ 13 ¦ 2 ¦ 3/4 ¦
¦ 28" ¦ 70 ¦ 40 ¦ 70 ¦ 21 ¦ 15 ¦ 3 ¦ 3/4 ¦
+-----------------------------------------------------------------------+

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Tabella 3.3.15.c - Calcolo consumo stimato di vapore e numero traccianti


CASO "C"

TEMPERATURA VAPORE TRACCIANTE (°C): 150


TEMPERATURA ARIA (°C): - 10
CONDUCIBILITA' TERMICA ISOLANTE (kcal/h x °C x m): 0.0410
MATERIALE ISOLANTE: LANA DI ROCCIA
+-----------------------------------------------------------------------+
¦ ¦LUNGH.¦ TEMPER.¦SPESSORE¦ PORTATA ¦ PORTATA ¦ TUBI ¦
¦ NUMERO LINEA ¦ TUBO ¦ DI ¦ ISOLAM.¦ VAPORE ¦ VAPORE ¦ TRACCIANTI¦
¦ ¦ ¦PROCESSO¦ ¦ IN ¦ IN ¦ ¦
¦ ¦ ¦(Manten)¦ ¦ESERCIZIO¦AVVIAMEN.¦ ¦
¦ ¦ (m) ¦ (°C) ¦ (mm) ¦ (kg/h) ¦ (kg/h) ¦ No.¦ DN ¦
+--------------+------+--------+--------+---------+---------+----+------¦
¦ 1/2" ¦ 80 ¦ 45 ¦ 25 ¦ 7 ¦ 10 ¦ 1 ¦ 3/8 ¦
¦ 3/4" ¦ 80 ¦ 45 ¦ 25 ¦ 7 ¦ 9 ¦ 1 ¦ 3/8 ¦
¦ 1" ¦ 80 ¦ 45 ¦ 25 ¦ 8 ¦ 10 ¦ 1 ¦ 3/8 ¦
¦1-1/2" ¦ 80 ¦ 45 ¦ 25 ¦ 9 ¦ 10 ¦ 1 ¦ 3/8 ¦
¦ 2" ¦ 80 ¦ 45 ¦ 30 ¦ 9 ¦ 10 ¦ 1 ¦ 1/2 ¦
¦ 3" ¦ 80 ¦ 45 ¦ 40 ¦ 9 ¦ 10 ¦ 1 ¦ 1/2 ¦
¦ 4" ¦ 80 ¦ 45 ¦ 40 ¦ 10 ¦ 13 ¦ 1 ¦ 1/2 ¦
¦ 6" ¦ 80 ¦ 45 ¦ 40 ¦ 14 ¦ 13 ¦ 1 ¦ 3/4 ¦
¦ 8" ¦ 80 ¦ 45 ¦ 50 ¦ 14 ¦ 13 ¦ 1 ¦ 3/4 ¦
¦ 10" ¦ 80 ¦ 45 ¦ 50 ¦ 16 ¦ 13 ¦ 1 ¦ 3/4 ¦
¦ 12" ¦ 80 ¦ 45 ¦ 50 ¦ 18 ¦ 13 ¦ 1 ¦ 1/2 ¦
¦ 14" ¦ 80 ¦ 45 ¦ 60 ¦ 17 ¦ 13 ¦ 2 ¦ 1/2 ¦
¦ 16" ¦ 80 ¦ 45 ¦ 60 ¦ 18 ¦ 13 ¦ 2 ¦ 1/2 ¦
¦ 18" ¦ 80 ¦ 45 ¦ 60 ¦ 21 ¦ 14 ¦ 2 ¦ 3/4 ¦
¦ 20" ¦ 80 ¦ 45 ¦ 60 ¦ 22 ¦ 14 ¦ 2 ¦ 3/4 ¦
¦ 22" ¦ 80 ¦ 45 ¦ 60 ¦ 24 ¦ 15 ¦ 2 ¦ 3/4 ¦
¦ 24" ¦ 80 ¦ 45 ¦ 70 ¦ 23 ¦ 16 ¦ 2 ¦ 3/4 ¦
¦ 28" ¦ 80 ¦ 45 ¦ 70 ¦ 26 ¦ 19 ¦ 3 ¦ 3/4 ¦
+-----------------------------------------------------------------------+

File Dati:PRG1009I.DOC
PRG.TP.STT.1009 3

00 Febbr.94

17

Tabella 3.3.15.d - Calcolo consumo stimato di vapore e numero traccianti


CASO "D"

TEMPERATURA VAPORE TRACCIANTE (°C): 170


TEMPERATURA ARIA (°C): - 10
CONDUCIBILITA' TERMICA ISOLANTE (kcal/h x °C x m): 0.0410
MATERIALE ISOLANTE: LANA DI ROCCIA
+-----------------------------------------------------------------------+
¦ ¦LUNGH.¦ TEMPER.¦SPESSORE¦ PORTATA ¦ PORTATA ¦ TUBI ¦
¦ NUMERO LINEA ¦ TUBO ¦ DI ¦ ISOLAM.¦ VAPORE ¦ VAPORE ¦ TRACCIANTI¦
¦ ¦ ¦PROCESSO¦ ¦ IN ¦ IN ¦ ¦
¦ ¦ ¦(Manten)¦ ¦ESERCIZIO¦AVVIAMEN.¦ ¦
¦ ¦ (m) ¦ (°C) ¦ (mm) ¦ (kg/h) ¦ (kg/h) ¦ No.¦ DN ¦
+--------------+------+--------+--------+---------+---------+----+------¦
¦ 1/2" ¦ 80 ¦ 60 ¦ 25 ¦ 8 ¦ 12 ¦ 1 ¦ 3/8 ¦
¦ 3/4" ¦ 80 ¦ 60 ¦ 25 ¦ 9 ¦ 12 ¦ 1 ¦ 3/8 ¦
¦ 1" ¦ 80 ¦ 60 ¦ 25 ¦ 9 ¦ 12 ¦ 1 ¦ 3/8 ¦
¦1-1/2" ¦ 80 ¦ 60 ¦ 25 ¦ 11 ¦ 12 ¦ 1 ¦ 3/8 ¦
¦ 2" ¦ 80 ¦ 60 ¦ 30 ¦ 11 ¦ 12 ¦ 1 ¦ 1/2 ¦
¦ 3" ¦ 80 ¦ 60 ¦ 40 ¦ 11 ¦ 12 ¦ 1 ¦ 1/2 ¦
¦ 4" ¦ 80 ¦ 60 ¦ 40 ¦ 12 ¦ 16 ¦ 1 ¦ 1/2 ¦
¦ 6" ¦ 80 ¦ 60 ¦ 40 ¦ 16 ¦ 16 ¦ 1 ¦ 3/4 ¦
¦ 8" ¦ 80 ¦ 60 ¦ 50 ¦ 16 ¦ 16 ¦ 1 ¦ 3/4 ¦
¦ 10" ¦ 80 ¦ 60 ¦ 50 ¦ 19 ¦ 16 ¦ 1 ¦ 3/4 ¦
¦ 12" ¦ 80 ¦ 60 ¦ 50 ¦ 21 ¦ 16 ¦ 2 ¦ 1/2 ¦
¦ 14" ¦ 80 ¦ 60 ¦ 60 ¦ 19 ¦ 16 ¦ 2 ¦ 1/2 ¦
¦ 16" ¦ 80 ¦ 60 ¦ 60 ¦ 21 ¦ 16 ¦ 2 ¦ 1/2 ¦
¦ 18" ¦ 80 ¦ 60 ¦ 60 ¦ 24 ¦ 18 ¦ 2 ¦ 3/4 ¦
¦ 20" ¦ 80 ¦ 60 ¦ 60 ¦ 26 ¦ 17 ¦ 2 ¦ 3/4 ¦
¦ 22" ¦ 80 ¦ 60 ¦ 60 ¦ 28 ¦ 19 ¦ 2 ¦ 3/4 ¦
¦ 24" ¦ 80 ¦ 60 ¦ 70 ¦ 27 ¦ 20 ¦ 2 ¦ 3/4 ¦
¦ 28" ¦ 80 ¦ 60 ¦ 70 ¦ 30 ¦ 24 ¦ 3 ¦ 3/4 ¦
+-----------------------------------------------------------------------+

File Dati:PRG1009I.DOC
PRG.TP.STT.1009 3

00 Febbr.94

18

Tabella 3.3.15.e - Calcolo consumo stimato di vapore e numero traccianti


CASO "E"

TEMPERATURA VAPORE TRACCIANTE (°C): 125


TEMPERATURA ARIA (°C): - 30
CONDUCIBILITA' TERMICA ISOLANTE (kcal/h x °C x m): 0.0410
MATERIALE ISOLANTE: LANA DI ROCCIA
+-----------------------------------------------------------------------+
¦ ¦LUNGH.¦ TEMPER.¦SPESSORE¦ PORTATA ¦ PORTATA ¦ TUBI ¦
¦ NUMERO LINEA ¦ TUBO ¦ DI ¦ ISOLAM.¦ VAPORE ¦ VAPORE ¦ TRACCIANTI¦
¦ ¦ ¦PROCESSO¦ ¦ IN ¦ IN ¦ ¦
¦ ¦ ¦(Manten)¦ ¦ESERCIZIO¦AVVIAMEN.¦ ¦
¦ ¦ (m) ¦ (°C) ¦ (mm) ¦ (kg/h) ¦ (kg/h) ¦ No.¦ DN ¦
+--------------+------+--------+--------+---------+---------+----+------¦
¦ 1/2" ¦ 60 ¦ 20 ¦ 25 ¦ 5 ¦ 6 ¦ 1 ¦ 3/8 ¦
¦ 3/4" ¦ 60 ¦ 20 ¦ 25 ¦ 5 ¦ 6 ¦ 1 ¦ 3/8 ¦
¦ 1" ¦ 60 ¦ 20 ¦ 25 ¦ 6 ¦ 7 ¦ 1 ¦ 3/8 ¦
¦1-1/2" ¦ 60 ¦ 20 ¦ 25 ¦ 7 ¦ 6 ¦ 1 ¦ 3/8 ¦
¦ 2" ¦ 60 ¦ 20 ¦ 30 ¦ 7 ¦ 7 ¦ 1 ¦ 1/2 ¦
¦ 3" ¦ 60 ¦ 20 ¦ 40 ¦ 6 ¦ 6 ¦ 1 ¦ 1/2 ¦
¦ 4" ¦ 60 ¦ 20 ¦ 40 ¦ 7 ¦ 6 ¦ 1 ¦ 1/2 ¦
¦ 6" ¦ 60 ¦ 20 ¦ 50 ¦ 8 ¦ 9 ¦ 1 ¦ 3/4 ¦
¦ 8" ¦ 60 ¦ 20 ¦ 50 ¦ 10 ¦ 9 ¦ 1 ¦ 3/4 ¦
¦ 10" ¦ 60 ¦ 20 ¦ 50 ¦ 11 ¦ 9 ¦ 1 ¦ 3/4 ¦
¦ 12" ¦ 60 ¦ 20 ¦ 60 ¦ 11 ¦ 9 ¦ 2 ¦ 1/2 ¦
¦ 14" ¦ 60 ¦ 20 ¦ 60 ¦ 12 ¦ 9 ¦ 2 ¦ 1/2 ¦
¦ 16" ¦ 60 ¦ 20 ¦ 60 ¦ 13 ¦ 9 ¦ 2 ¦ 1/2 ¦
¦ 18" ¦ 60 ¦ 20 ¦ 60 ¦ 15 ¦ 9 ¦ 2 ¦ 3/4 ¦
¦ 20" ¦ 60 ¦ 20 ¦ 70 ¦ 14 ¦ 9 ¦ 2 ¦ 3/4 ¦
¦ 22" ¦ 60 ¦ 20 ¦ 70 ¦ 15 ¦ 10 ¦ 2 ¦ 3/4 ¦
¦ 24" ¦ 60 ¦ 20 ¦ 70 ¦ 16 ¦ 11 ¦ 2 ¦ 3/4 ¦
¦ 28" ¦ 60 ¦ 20 ¦ 70 ¦ 19 ¦ 13 ¦ 3 ¦ 3/4 ¦
+-----------------------------------------------------------------------+

File Dati:PRG1009I.DOC
PRG.TP.STT.1009 3

00 Febbr.94

19

Tabella 3.3.15.f - Calcolo consumo stimato di vapore e numero traccianti


CASO "F"

TEMPERATURA VAPORE TRACCIANTE (°C): 140


TEMPERATURA ARIA (°C): - 30
CONDUCIBILITA' TERMICA ISOLANTE (kcal/h x °C x m): 0.0410
MATERIALE ISOLANTE: LANA DI ROCCIA
+-----------------------------------------------------------------------+
¦ ¦LUNGH.¦ TEMPER.¦SPESSORE¦ PORTATA ¦ PORTATA ¦ TUBI ¦
¦ NUMERO LINEA ¦ TUBO ¦ DI ¦ ISOLAM.¦ VAPORE ¦ VAPORE ¦ TRACCIANTI¦
¦ ¦ ¦PROCESSO¦ ¦ IN ¦ IN ¦ ¦
¦ ¦ ¦(Manten)¦ ¦ESERCIZIO¦AVVIAMEN.¦ ¦
¦ ¦ (m) ¦ (°C) ¦ (mm) ¦ (kg/h) ¦ (kg/h) ¦ No.¦ DN ¦
+--------------+------+--------+--------+---------+---------+----+------¦
¦ 1/2" ¦ 70 ¦ 25 ¦ 25 ¦ 6 ¦ 8 ¦ 1 ¦ 3/8 ¦
¦ 3/4" ¦ 70 ¦ 25 ¦ 25 ¦ 7 ¦ 8 ¦ 1 ¦ 3/8 ¦
¦ 1" ¦ 70 ¦ 25 ¦ 25 ¦ 7 ¦ 9 ¦ 1 ¦ 3/8 ¦
¦1-1/2" ¦ 70 ¦ 25 ¦ 25 ¦ 8 ¦ 8 ¦ 1 ¦ 3/8 ¦
¦ 2" ¦ 70 ¦ 25 ¦ 30 ¦ 8 ¦ 8 ¦ 1 ¦ 1/2 ¦
¦ 3" ¦ 70 ¦ 25 ¦ 40 ¦ 8 ¦ 8 ¦ 1 ¦ 1/2 ¦
¦ 4" ¦ 70 ¦ 25 ¦ 40 ¦ 10 ¦ 11 ¦ 1 ¦ 1/2 ¦
¦ 6" ¦ 70 ¦ 25 ¦ 50 ¦ 10 ¦ 11 ¦ 1 ¦ 3/4 ¦
¦ 8" ¦ 70 ¦ 25 ¦ 50 ¦ 12 ¦ 11 ¦ 1 ¦ 3/4 ¦
¦ 10" ¦ 70 ¦ 25 ¦ 50 ¦ 15 ¦ 11 ¦ 1 ¦ 3/4 ¦
¦ 12" ¦ 70 ¦ 25 ¦ 60 ¦ 14 ¦ 11 ¦ 2 ¦ 1/2 ¦
¦ 14" ¦ 70 ¦ 25 ¦ 60 ¦ 15 ¦ 11 ¦ 2 ¦ 1/2 ¦
¦ 16" ¦ 70 ¦ 25 ¦ 60 ¦ 17 ¦ 11 ¦ 2 ¦ 1/2 ¦
¦ 18" ¦ 70 ¦ 25 ¦ 60 ¦ 19 ¦ 12 ¦ 2 ¦ 3/4 ¦
¦ 20" ¦ 70 ¦ 25 ¦ 70 ¦ 18 ¦ 12 ¦ 2 ¦ 3/4 ¦
¦ 22" ¦ 70 ¦ 25 ¦ 70 ¦ 19 ¦ 13 ¦ 2 ¦ 3/4 ¦
¦ 24" ¦ 70 ¦ 25 ¦ 70 ¦ 21 ¦ 14 ¦ 2 ¦ 3/4 ¦
¦ 28" ¦ 70 ¦ 25 ¦ 70 ¦ 24 ¦ 17 ¦ 3 ¦ 3/4 ¦
+-----------------------------------------------------------------------+

File Dati:PRG1009I.DOC
PRG.TP.STT.1009 3

00 Febbr.94

20

Tabella 3.3.15.g - Calcolo consumo stimato di vapore e numero traccianti


CASO "G"

TEMPERATURA VAPORE TRACCIANTE (°C): 150


TEMPERATURA ARIA (°C): - 30
CONDUCIBILITA' TERMICA ISOLANTE (kcal/h x °C x m): 0.0410
MATERIALE ISOLANTE: LANA DI ROCCIA
+-----------------------------------------------------------------------+
¦ ¦LUNGH.¦ TEMPER.¦SPESSORE¦ PORTATA ¦ PORTATA ¦ TUBI ¦
¦ NUMERO LINEA ¦ TUBO ¦ DI ¦ ISOLAM.¦ VAPORE ¦ VAPORE ¦ TRACCIANTI¦
¦ ¦ ¦PROCESSO¦ ¦ IN ¦ IN ¦ ¦
¦ ¦ ¦(Manten)¦ ¦ESERCIZIO¦AVVIAMEN.¦ ¦
¦ ¦ (m) ¦ (°C) ¦ (mm) ¦ (kg/h) ¦ (kg/h) ¦ No.¦ DN ¦
+--------------+------+--------+--------+---------+---------+----+------¦
¦ 1/2" ¦ 80 ¦ 30 ¦ 25 ¦ 8 ¦ 10 ¦ 1 ¦ 3/8 ¦
¦ 3/4" ¦ 80 ¦ 30 ¦ 25 ¦ 8 ¦ 10 ¦ 1 ¦ 3/8 ¦
¦ 1" ¦ 80 ¦ 30 ¦ 25 ¦ 9 ¦ 11 ¦ 1 ¦ 3/8 ¦
¦1-1/2" ¦ 80 ¦ 30 ¦ 25 ¦ 10 ¦ 10 ¦ 1 ¦ 3/8 ¦
¦ 2" ¦ 80 ¦ 30 ¦ 30 ¦ 10 ¦ 10 ¦ 1 ¦ 1/2 ¦
¦ 3" ¦ 80 ¦ 30 ¦ 40 ¦ 10 ¦ 10 ¦ 1 ¦ 1/2 ¦
¦ 4" ¦ 80 ¦ 30 ¦ 40 ¦ 12 ¦ 14 ¦ 1 ¦ 1/2 ¦
¦ 6" ¦ 80 ¦ 30 ¦ 50 ¦ 13 ¦ 14 ¦ 1 ¦ 3/4 ¦
¦ 8" ¦ 80 ¦ 30 ¦ 50 ¦ 15 ¦ 14 ¦ 1 ¦ 3/4 ¦
¦ 10" ¦ 80 ¦ 30 ¦ 50 ¦ 18 ¦ 14 ¦ 1 ¦ 3/4 ¦
¦ 12" ¦ 80 ¦ 30 ¦ 60 ¦ 17 ¦ 14 ¦ 1 ¦ 1/2 ¦
¦ 14" ¦ 80 ¦ 30 ¦ 60 ¦ 19 ¦ 14 ¦ 2 ¦ 1/2 ¦
¦ 16" ¦ 80 ¦ 30 ¦ 60 ¦ 21 ¦ 14 ¦ 2 ¦ 1/2 ¦
¦ 18" ¦ 80 ¦ 30 ¦ 60 ¦ 23 ¦ 15 ¦ 2 ¦ 3/4 ¦
¦ 20" ¦ 80 ¦ 30 ¦ 70 ¦ 22 ¦ 15 ¦ 2 ¦ 3/4 ¦
¦ 22" ¦ 80 ¦ 30 ¦ 70 ¦ 24 ¦ 16 ¦ 2 ¦ 3/4 ¦
¦ 24" ¦ 80 ¦ 30 ¦ 70 ¦ 25 ¦ 17 ¦ 2 ¦ 3/4 ¦
¦ 28" ¦ 80 ¦ 30 ¦ 70 ¦ 29 ¦ 21 ¦ 3 ¦ 3/4 ¦
+-----------------------------------------------------------------------+

File Dati:PRG1009I.DOC
PRG.TP.STT.1009 3

00 Febbr.94

21

Tabella 3.3.15.h - Calcolo consumo stimato di vapore e numero traccianti


CASO "H"

TEMPERATURA VAPORE TRACCIANTE (°C): 170


TEMPERATURA ARIA (°C): - 30
CONDUCIBILITA' TERMICA ISOLANTE (kcal/h x °C x m): 0.0410
MATERIALE ISOLANTE: LANA DI ROCCIA
+-----------------------------------------------------------------------+
¦ ¦LUNGH.¦ TEMPER.¦SPESSORE¦ PORTATA ¦ PORTATA ¦ TUBI ¦
¦ NUMERO LINEA ¦ TUBO ¦ DI ¦ ISOLAM.¦ VAPORE ¦ VAPORE ¦ TRACCIANTI¦
¦ ¦ ¦PROCESSO¦ ¦ IN ¦ IN ¦ ¦
¦ ¦ ¦(Manten)¦ ¦ESERCIZIO¦AVVIAMEN.¦ ¦
¦ ¦ (m) ¦ (°C) ¦ (mm) ¦ (kg/h) ¦ (kg/h) ¦ No.¦ DN ¦
+--------------+------+--------+--------+---------+---------+----+------¦
¦ 1/2" ¦ 80 ¦ 50 ¦ 25 ¦ 9 ¦ 14 ¦ 1 ¦ 3/8 ¦
¦ 3/4" ¦ 80 ¦ 50 ¦ 25 ¦ 10 ¦ 14 ¦ 1 ¦ 3/8 ¦
¦ 1" ¦ 80 ¦ 50 ¦ 25 ¦ 10 ¦ 14 ¦ 1 ¦ 3/8 ¦
¦1-1/2" ¦ 80 ¦ 50 ¦ 25 ¦ 12 ¦ 14 ¦ 1 ¦ 3/8 ¦
¦ 2" ¦ 80 ¦ 50 ¦ 30 ¦ 12 ¦ 14 ¦ 1 ¦ 1/2 ¦
¦ 3" ¦ 80 ¦ 50 ¦ 40 ¦ 12 ¦ 14 ¦ 1 ¦ 1/2 ¦
¦ 4" ¦ 80 ¦ 50 ¦ 40 ¦ 14 ¦ 18 ¦ 1 ¦ 1/2 ¦
¦ 6" ¦ 80 ¦ 50 ¦ 50 ¦ 15 ¦ 18 ¦ 1 ¦ 3/4 ¦
¦ 8" ¦ 80 ¦ 50 ¦ 50 ¦ 18 ¦ 18 ¦ 1 ¦ 3/4 ¦
¦ 10" ¦ 80 ¦ 50 ¦ 50 ¦ 21 ¦ 19 ¦ 1 ¦ 3/4 ¦
¦ 12" ¦ 80 ¦ 50 ¦ 60 ¦ 20 ¦ 18 ¦ 2 ¦ 1/2 ¦
¦ 14" ¦ 80 ¦ 50 ¦ 60 ¦ 22 ¦ 18 ¦ 2 ¦ 1/2 ¦
¦ 16" ¦ 80 ¦ 50 ¦ 60 ¦ 24 ¦ 18 ¦ 2 ¦ 1/2 ¦
¦ 18" ¦ 80 ¦ 50 ¦ 60 ¦ 27 ¦ 20 ¦ 2 ¦ 3/4 ¦
¦ 20" ¦ 80 ¦ 50 ¦ 70 ¦ 25 ¦ 20 ¦ 2 ¦ 3/4 ¦
¦ 22" ¦ 80 ¦ 50 ¦ 70 ¦ 28 ¦ 22 ¦ 2 ¦ 3/4 ¦
¦ 24" ¦ 80 ¦ 50 ¦ 70 ¦ 30 ¦ 23 ¦ 2 ¦ 3/4 ¦
¦ 28" ¦ 80 ¦ 50 ¦ 70 ¦ 34 ¦ 28 ¦ 3 ¦ 3/4 ¦
+-----------------------------------------------------------------------+

File Dati:PRG1009I.DOC
PRG.TP.STT.1009 3

00 Febbr.94

22

3.3.16. Le modalità di tracciatura dei gruppi di regolazione e delle


valvole in genere sono rappresentate nelle figure 8 e 9.

3.3.17. Nel caso di tracciatura di strumenti installati su ballatoi di


colonna si può derivare il tubo tracciante direttamente dal
collettore montante del vapore servizi colonna, valvolando gli
stacchi (vedere figure 13, 13 bis, 15).

3.3.18. Il circuito del tracciante deve essere il più possibile auto-


drenante verso le centraline, salvo ovviamente i tratti in
sacca, ammessi, ma con le limitazioni di cui al paragr. 3.3.4.

3.3.19. Quando le utenze vengono a trovarsi a quote molto alte (es.:


tubazioni e strumenti installati su serbatoi, colonne o strut-
ture) è preferibile salire con un collettore di alimentazione
vapore fino al punto più alto e servire gradatamente in discesa
le utenze in modo che le prese di vapore siano sempre a livello
superiore a quello di ciascuna utenza (Vedere fig. 13).

3.3.20. Nel punto più alto del collettore di alimentazione vapore viene
installato uno scaricatore termostatico con funzione di scarico
aria (vedere fig. 15).

3.3.21. Sui corpi delle pompe provviste di unità di riserva non verrà
effettuato alcun tipo di accompagnamento vapore.
I tubi traccianti seguono le tubazioni fino alle valvole
(escluse) sui tratti mandata e aspirazione (vedere fig. 14).
Il riscaldamento del corpo pompa sarà effettuato mediante lo
stesso fluido di processo con by-pass del gruppo valvole
blocco/ritegno sulla mandata.
In caso che la pompa non abbia la riserva e debba essere
riscaldata, si provvederà al riscaldamento del corpo pompa con
la soluzione più opportuna, esaminando caso per caso.

3.3.22. Per il riscaldamento dei pezzi speciali, valvole particolari,


strumenti e cassette protezione strumenti, la linea di
alimentazione vapore viene realizzata con tubo (pipe) DN 1/2".
In prossimità dell'utenza viene installato un manicotto
filettato da cui si stacca il tracciante che viene realizzato
con tubo semirigido (tubing) di diametro esterno 6 o 10 mm
(vedere figure 11 e 12). Il diametro di 6 mm viene normalmente
utilizzato per il riscaldamento di strumenti di piccole
dimensioni che richiedono una lavorazione complessa del tubo
semirigido (es.: trasmettitori di pressione e di pressione
differenziale).

3.3.23. Da ogni centralina (PV) partiranno i traccianti inerenti a una


ben determinata zona e che quindi possono servire utenze di
tipo diverso, come tubazioni e/o strumenti e/o tratti
intervalvole sulle pompe (Vedere fig. 14).

File Dati:PRG1009I.DOC
PRG.TP.STT.1009 3

00 Febbr.94

23

3.3.24. Per quanto riguarda la raccolta delle condense, ogni tracciante


realizzato con tubo rigido, che abbia riscaldato una tubazione
di processo, avrà il proprio scaricatore di condensa.
Non sono ammessi collegamenti di due o più traccianti ad un
solo scaricatore.

3.3.25. Tutti gli scaricatori di condensa, saranno da DN 1/2" e di tipo


termostatico (l'uso degli scaricatori di tipo termodinamico è
consentito solo quando non è previsto il recupero delle
condense stesse).

3.3.26. Tutte le linee di cui sopra, provviste del proprio scaricatore,


confluiranno in un numero adeguato di centraline di recupero
condense (AC), (vedere figure 20 e 21) adeguatamente disposte,
in modo da ricevere i terminali di una ben determinata zona,
anche se provengono da stazioni di partenza vapore (PV) diverse
(vedere fig. 10).

3.3.27. I tubi traccianti realizzati con tubo semirigido da φ 6 o 10


mm, provenienti dal riscaldamento di strumenti, pompe ecc. non
avranno scaricatori di condensa.
L'estremità del tubetto sarà schiacciato opportunamente e lo
scarico avverrà nella ghiotta più vicina, o a pavimento, e
quindi in fogna (vedere fig. 11, 12, 13, 14, 15).

3.3.28. Quando, per ragioni di processo o per evitare evaporazioni in


locali chiusi, risulta opportuno recuperare la condensa, i
traccianti citati nel paragrafo precedente dovranno essere
collegati a tubo rigido e collettati alle stazioni AC.
Dato le piccole portate coinvolte, è opportuno collegare in
serie più utenze limitrofe al fine di eliminare problemi di
funzionamento dello scaricatore di condensa collegato.
Tipico esempio sono i gruppi livelli (vedere figura 13 bis).

3.3.29. Alternative all'installazione sopra citata (es.: collegamento


in parallelo con centralina di recupero condensa, vedere figura
16) risultano essere poco affidabili in quanto creano inevita-
bilmente dei circuiti preferenziali.

3.3.30. Nel caso di condensa a perdere, sono ammessi stacchi valvolati


di tubi semirigidi da traccianti rigidi (vedere fig. 12, 14).

3.3.31. In corrispondenza dei tronchi di tubazioni smontabili, il


collegamento di sezionamento dei tubetti sarà effettuato con i
giunti di accoppiamento previsti dalla classe tubabazioni del
vapore (vedere figure 5, 8, 9).

File Dati:PRG1009I.DOC
PRG.TP.STT.1009 3

00 Febbr.94

24

3.4. Identificazione delle tubazioni

3.4.1. Ogni linea di alimentazione vapore o di recupero condensa deve


essere facilmente identificabile dal personale operante
sull'impianto.
Questo si realizza applicando una targhetta portadati in
prossimità:

- delle valvole installate sulle utenze di alimentazione


vapore. Sulla targhetta sarà indicato:

- il numero delle centraline di distribuzione vapore e il


numero progressivo dei tubi traccianti;
- il numero di linea, lo strumento o l'apparecchiatura che
il tracciante andrà a riscaldare;
- il corrispondente numero della centralina di recupero
condensa e il corrispondente numero del tubo di ritorno
dei traccianti:

- dello scaricatore di condensa. In questo caso sulla


targhetta sarà indicato:

- il numero della centralina di recupero condensa e il


numero progressivo dei tubi di ritorno dei traccianti;
- il numero di linea, lo strumento o l'apparecchiatura che
il tracciante ha riscaldato;
- il corrispondente numero della centralina di distribuzio-
ne vapore e il corrispondente numero del tubo traccianti.

La figura 26 illustra un esempio di targhette portadati.

3.5. Contenuti dei disegni di montaggio

3.5.1. Oltre a quanto indicato nel capitolo 2.2., i disegni di


montaggio devono riportare sul primo foglio dei dettagli tipici
riguardanti:

- una centralina di distribuzione vapore,


- una centralina di recupero condensa,
- il montaggio di uno scaricatore di condensa,
- la tracciatura di uno strumento montato su linea verticale e
di uno strumento montato su una linea orizzontale,
- la tracciatura di un livello installato su apparecchiatura.

Alcuni esempi tipici sono riportati nelle fig. 11, 12, 13 e 14.

3.5.2. Tutti i disegni di montaggio appartenetenti alla stessa Unità


di impianto costituiscono un unico elaborato e quindi devono
riportare lo stesso numero. La distinzione viene garantita
numerando progressivamente i fogli.

File Dati:PRG1009I.DOC
PRG.TP.STT.1009 3

00 Febbr.94

25

3.6. Elenco materiali

3.6.1. Per i tubi traccianti (pipe) i materiali da usare dovranno


essere quelli previsti dalla classe tubazioni del vapore a
bassa pressione (o, se necessario, media pressione).

3.6.2. Nella fase di conteggio dei materiali considerare che, per


esigenze di montaggio, lungo il percorso delle linee da
tracciare si preferisce curvare i tubi anzichè utilizzare
curve.

3.6.3. Per i tubi traccianti semirigidi (tubing), utilizzati per il


riscaldamento dei pezzi speciali, valvole particolari,
strumenti e cassette protezione strumenti, verrà usato tubo in
rame ricotto, diametro esterno 6 o 10 mm (acquistato da SMI).
Per applicazioni dove il rame presenti delle controindicazioni
(impianti di ammoniaca, ecc.) si usa tubing in acciaio
inossidabile.

3.6.4. Per le connessioni tra pipe e tubing viene utilizzata


raccorderia a compressione.

3.6.5. Nel caso venga richiesto il riscaldamento delle linee di


processo DN ≤ 1-1/2" con tubi traccianti semirigidi (tubing),
il materiale utilizzato deve essere tubo in rame ricotto od in
acciaio inossidabile, DN 3/8".

3.6.6. Le quantità e le tipologie dei materiali occorrenti devono


essere ricavate in considerazione di quanto descritto nel
presente Criterio e di quanto fissato sulla relativa specifica
di commessa (vedere DAT.TP.STT.0025).

File Dati:PRG1009I.DOC
PRG.TP.STT.1009 3

00 Febbr.94

26

Figura 1 - Tubazioni accompagnate con un solo tracciante

File Dati:PRG1009I.DOC
PRG.TP.STT.1009 3

00 Febbr.94

27

Figura 2 - Tubazioni accompagnate con uno o due traccianti

File Dati:PRG1009I.DOC
PRG.TP.STT.1009 3

00 Febbr.94

28

Figura 3 - Tubazioni accompagnate con due traccianti

File Dati:PRG1009I.DOC
PRG.TP.STT.1009 3

00 Febbr.94

29

Figura 4 - Tipico di installazione traccianti

File Dati:PRG1009I.DOC
PRG.TP.STT.1009 3

00 Febbr.94

30

Figura 5

File Dati:PRG1009I.DOC
PRG.TP.STT.1009 3

00 Febbr.94

31

Figura 6

File Dati:PRG1009I.DOC
PRG.TP.STT.1009 3

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Figura 7 - Dilatatori sui traccianti

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Figura 8 - Tracciatura gruppi di regolazione

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Figura 9 - Tipico tracciatura valvole

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Figura 10

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Figura 11 - Tracciatura strumenti

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Figura 12 - Tracciatura strumenti

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Figura 13 - Tracciatura livelli

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Figura 13 bis - Tracciatura livelli

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Figura 14 - Esempio di tracciatura su aspirazione e mandata pompe

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Figura 15

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Figura 16 - Esempio tipico di recupero condensa da tracciatura strumenti

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Figura 17 - Esempio di codifica e montaggio tubazioni di una centralina


di distribuzione vapore installata in posizione orizzontale

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Figura 18 - Centralina di distribuzione vapore installata in posizione


verticale

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Figura 19 - Alternativa di installazione in verticale per centralina di


distribuzione vapore

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Figura 20 - Esempio di codifica e montaggio tubazioni di una centralina


di recupero condensa installata in posizione orizzontale con scaricatori
in verticale

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Figura 21 - Centralina di recupero condensa installata in posizione


orizzontale con scaricatori in orizzontale

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Figura 22 - Centralina di recupero condensa installata in posizione


verticale con scaricatori in verticale

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Figura 23 - Centralina di recupero condensa installata in posizione


verticale con scaricatori in orizzontale

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Figura 24 - Alternativa di installazione in verticale per centralina di


recupero condensa con scaricatori in verticale

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Figura 25 - Alternativa di installazione in verticale per centralina di


recupero condensa con scaricatori in orizzontale

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Figura 26 - Esempio di targhette portadati e loro posizionamento sui tubi


traccianti

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4. PROTEZIONE CONTRO IL GELO

4.1. Campo di applicazione

4.1.1. Nel caso l'Impianto da progettare sia ubicato in località dove


normalmente si riscontrano temperature minime ambientali infe-
riori a 0 °C, i sistemi tubazioni/strumenti e le apparecchiatu-
re devono essere protetti al fine di evitare che il fluido pre-
sente all'interno venga a trovarsi nelle seguenti condizioni:

- condensazioni non desiderate, separazioni o congelamenti;


- aumento della viscosità, quando questa non permette una
circolazione efficiente.

4.1.2. Questa protezione prende convenzionalmente il nome di


"winterizing" e deve essere dimensionato al fine di garantire
le condizioni ottimali durante le operazioni di avviamento
(start-up) o di fermata (shut-down) anche nel caso di tempera-
ture inferiori a 0 °C.

4.1.3. Le parti che devono essere protette vengono specificate sui


relativi P&I D. dall'Unità tecnologie di base competente.
In ogni caso si individuano normalmente:

- by-pass di fermata di apparecchiature;


- drenaggi e sfiati di linee e/o apparecchiature fuori
servizio;
- aspirazione e mandata pompe non autodrenanti;
- valvole di intercetto su linee di acqua di raffreddamento in
entrata/uscita da scambiatori;
- tutti i tratti di tubazione con ristagno di fluido.

4.2. Considerazioni generali

4.2.1. Il fluido normalmente utilizzato per il Winterizing è il vapore


in quanto permette, rispetto ad altri fluidi come, ad esempio,
l'acqua calda, una maggiore economicità ed efficienza (soprat-
tutto nella strumentazione).

4.2.2. Il dimensionamento del sistema di tracciatura per il


Winterizing (numero di traccianti, relativo diametro e spessore
di coibentazione) viene effettuato con gli stessi criteri
dell'accompagnamento con vapore descritti in precedenza.

4.3. Accorgimenti

4.3.1. Nel caso di possibilità di temperature inferiori a 0 °C, oltre


a quanto indicato nei capitoli precedenti, devono essere pre-
visti i seguenti accorgimenti:

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a) installare le tubazioni interrate contenenti acqua al di


sotto della linea di congelamento.

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Nel caso di stacchi ad utenze fuori terra, deve essere


prevista una valvola di blocco da installare appena al di
sopra della quota zero di impianto, prevedendo inoltre le
seguenti protezioni contro il gelo:

- installare un by-pass al di sotto della valvola di blocco


tra la linea di alimentazione e quella di ritorno, in
modo da permettere la continua circolazione (per i diame-
tri vedere tabella 4.3.1.a);

- installare un drenaggio appena al di sopra della valvola


di blocco;

- coibentare la linea di alimentazione, valvola inclusa,


dalla quota zero al bocchello interessato.

b) per i collettori fuori terra contenenti acqua:

- installare un by-pass alle estremità delle linee di ali-


mentazione e di ritorno in modo da permettere la continua
circolazione (per i diametri vedere tabella 4.3.1.a);

- Installare in tutti i punti alti e bassi lungo il percor-


so sfiati e dreni valvolati.

c) per le apparecchiature contenenti acqua devono essere pre-


viste delle tubazioni di by-pass in modo da permettere la
continua circolazione, anche di piccole portate, ed evitare
il congelamento del fluido in caso di fermate per manuten-
zione.

d) prevedere inoltre la possibilità di drenare, od inviare a


blow-down, i fluidi all'interno di tubazioni e/o apparec-
chiature nel caso di lunghe fermate dell'Impianto.

Tabella 4.3.1.a - Diametri by-pass per "Winterizing"

+-----------------------+
¦ DN linea ¦ DN by-pass ¦
+----------+------------¦
¦ ≤ 3" ¦ 3/4" ¦
¦ 4" ÷ 8"¦ 1" ¦
¦ 10" ÷ 20"¦ 1-1/2" ¦
¦ > 20" ¦ 2" ¦
+-----------------------+
5. ATTIVITA' DI CANTIERE

5.1. Definizione del percorso tubazioni

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5.1.1. La definizione nel dettaglio del percorso delle tubazioni di


accompagnamento vapore e recupero condensa viene effettuata in
cantiere utilizzando i disegni di montaggio e l'elenco centra-
line per accompagnamento vapore (DAT.TP.STT.0025).

5.1.2. L'attività consiste nell'individuare il posizionamento delle


centraline di distribuzione vapore e recupero condensa tenendo
conto dello spazio reale disponibile, le piste reali dei colle-
gamenti, le configurazioni più opportune per realizzarli e le
esigenze operative e di manutenzione.
Inoltre devono essere previste e realizzate le connessioni alle
reti di vapore e condensa.
Tale attività, per essere definitiva, va svolta in presenza o
con l'accordo del Cliente.

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