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KOLOBOK: LA PAGNOTTA ROTONDA

(testo della fiaba)

C’erano una volta in un lontano e grazioso paese un nonnino e una nonnina.


Un giorno l’anziano signore disse alla sua mogliettina: “Vorrei tanto mangiare un
kolobok… così fragrante e profumato!”
La nonnina rispose: “Ma come faccio a fare il kolobok che non c’è farina?”.
Il nonnino: “Per una sola pagnotta ne basteranno poche manciate!”.

Così la nonnina andò nella dispensa, raschiò e raccolse tutta la farina rimasta; dopodichè
la impastò con panna acida, le diede una bella forma tonda, la pose in un pentolino e la
infornò. Poco dopo ecco pronto un buonissimo Kolobok!

La vecchina appoggiò il pentolino con la pagnotta sul davanzale per farla raffreddare e si
allontanò. Intanto Kolobok si guardò un po’ intorno, ammirò incuriosito il panorama
lussureggiante aldilà della finestra e ad un tratto, annoiato, decise di fuggir via.

Rotolò dalla finestra sulla panca, dalla panca sul pavimento, poi verso la porta e varcata
la soglia attraversò prima il terrazzino d’ingresso poi il cortile e finalmente fuori dal
cancello, lontano lontano…

SON KOLOBOK, KOLOBOK


SAPORITO, PROFUMATO,
ROSOLATO DA UN LATO,
SON SCAPPATO DALLA NONNA,
SON SCAPPATO ANCHE DAL NONNO,
PER ANDARE A PASSEGGIAR!

Mentre rotolava su e giù per valli e colline, ad un tratto incontrò tra i prati una LEPRE.

SON LA LEPRE, TRALALALA’


CORRO DI QUA, SALTO DI LA’
SCAPPA PIU’ IN FRETTA SE NO TI PRENDO
NON TI FERMARE O SONO GUAI
SON LA LEPRE TRALALALA’
LA PIU’ VELOCE DELLA CITTA’

© CANTABILE.IT - Edizioni il Pennino (© Cantabile/G. Guiot)


supplemento al n. 1 settembre 2009
Tutti i diritti riservati
Per informazioni sul corretto utilizzo consultare www.cantabile.it
Alla vista della lepre, Kolobok cercò di farsi piccolo piccolo, ma la lepre lo vide e disse:
“Saltellare qua e là mi ha messo una gran fame, io ti mangio!”

E Kolobok rispose: “Lepre non mi mangiare, ascolta prima la mia canzone!”

SON KOLOBOK, KOLOBOK


SAPORITO, PROFUMATO,
ROSOLATO DA UN LATO,
SON SCAPPATO DALLA NONNA,
SON SCAPPATO ANCHE DAL NONNO,
SCAPPO VIA ANCHE DA TE!

Mentre la lepre era incantata dalla canzone di Kolobok, la pagnottella si nascose un


momento e poi si mise a rotolare via più veloce di una lepre, anzi di un fulmine!
Kolobok rotolava lungo la strada quando all’improvviso dai cespugli saltò fuori un LUPO
grande e nero, pronto per azzannarlo.

SENTI BEN, SENTI BEN,


SONO IL LUPO GRANDE E NERO
SALTO FUORI DAI CESPUGLI
CON LE ZAMPE E COI DENTONI
PRONTO, PRONTO PER MANGIAR,
PREPARATEVI A SCAPPAR

Alla vista del lupo Kolobok, da spensierata e allegra che era, si sentì improvvisamente
sola e triste. Il lupo con aria bramosa disse: “Kolobok” io ti mangio!”
E la pagnotta rispose: “Lupo non mi mangiare, ascolta prima la mia canzone!”

SON KOLOBOK, KOLOBOK


SAPORITO, PROFUMATO,
ROSOLATO DA UN LATO,
SON SCAPPATO DALLA NONNA,
SON SCAPPATO ANCHE DAL NONNO,
SON SCAPPATO DALLA LEPRE
SCAPPO VIA ANCHE DA TE!

Il lupo fu incantato dalla sua canzone, e allora Kolobok si nascose un momento e poi
rotolò così lontano che il lupo ebbe solo il tempo di vederla.

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L’avventurosa pagnottella riprese il cammino ma senza accorgersene rotolò all’interno
di una buia e grossa caverna.

Era proprio la casa dell’ORSO che con il suo vocione cantava una canzone:

SONO l’ORSO COL PANCIONE


NON HO FATTO COLAZIONE,
SENTI UN PO’ CHE BRONTOLIO
KOLOBOK TI MANGIO IO!

Appena seppe che l’orso voleva mangiarla, Kolobok divenne improvvisamente tutta
agitata, trattenne il fiato e si sentì sbiancare per la paura. Ma trovò il coraggio di
rispondere: “Orso come puoi mangiarmi così in fretta… ascolta prima la mia canzone!”

SON KOLOBOK, KOLOBOK


SAPORITO, PROFUMATO,
ROSOLATO DA UN LATO,
SON SCAPPATO DALLA NONNA,
SON SCAPPATO ANCHE DAL NONNO,
SON SCAPPATO DALLA LEPRE
SON SCAPPATO ANCHE DAL LUPO
SCAPPO VIA ANCHE DA TE!

Kolobok approfittò della distrazione dell’orso, si nascose un momento e rotolò


velocemente fuori dalla tana. L’orso, incredulo, rimase con il pancione tutto vuoto!
La pagnotta ricominciò il suo cammino quando lungo il sentiero s’imbattè in una VOLPE
molto determinata e sicura di sé.

FURBA, ASTUTA E ROSSA SON


TUTTI QUANTI INGANNERO’
SONO LA VOLPE, FAI ATTENZION!

La volpe con aria ingannevole disse: “Buongiorno Kolobok! Come sei bello e rosolato! So
che canti molto bene…, siccome io son vecchia e sorda, perché non ti siedi sul mio muso
e mi fai ascoltare le tue incantevoli melodie?

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Kolobok che sapeva com’era astuta e adulatrice la volpe, decise di saltare sulla sua coda
e cominciò a cantare allegramente…

SON KOLOBOK, KOLOBOK


SAPORITO, PROFUMATO,
ROSOLATO DA UN LATO,
SON SCAPPATO DALLA NONNA,
SON SCAPPATO ANCHE DAL NONNO,
SON SCAPPATO DALLA LEPRE
SON SCAPPATO ANCHE DAL LUPO
SON SCAPPATO ANCHE DALL’ORSO
SCAPPO VIA ANCHE DA TE!

La volpe indispettita faceva enormi salti nel tentativo di acchiapparlo per poi farne un
solo boccone ma ad un certo punto involontariamente la sua grossa coda lo spazzò
energicamente lontano, lontano… fino ad oltrepassare la finestra della casetta dei nonni
e ad atterrare magicamente nel suo pentolino sulla finestra, dove era stato messo a
raffreddare! Allora la nonna andò a prenderla, e la portò in tavola dove il nonno e il
bambino stavano iniziando il loro pranzetto.

HO UNA FAME DA NON VEDERCI PIU’


NONNA CARA CUCINA QUEL CHE VUOI TU
NONNA CARA CUCINA QUEL CHE VUOI TU

CHE FORTUNA NEL PIATTO E’ CADUTO GIA’


IL PANIN CHE LA FAME MI TOGLIERA’
IL PANIN CHE LA FAME MI TOGLIERA’

I nonni, seduti a tavola, chiesero al piccolo: “Ti piace questo Kolobok?”


E il bimbo rispose: “Gnam, gnam… buonissimo! È proprio saporito, profumato e
rosolato!!”

E Kolobok, ormai rotolato nella pancia del bimbo concluse cantando:

SON KOLOBOK, KOLOBOK


SAPORITO, PROFUMATO,
ROSOLATO DA UN LATO,
SON SCAPPATO DALLA NONNA,
SON SCAPPATO ANCHE DAL NONNO,
SON SCAPPATO ANCHE DAL LUPO
SON SCAPPATO ANCHE DALL’ORSO
SON SCAPPATO DALLA LEPRE
SON SCAPPATO DALLA VOLPE
FIN NEL PIATTO DEL BAMBIN!

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