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Il

libro di Luis Sèpulveda


“LA STORIA DELLA GABBIANELLA E DEL
GATTO CHE LE INSEGNÒ A VOLARE”
e la visione in parallelo dell’omonimo film
sono staC il filo conduEore del
PON “Parole per esprimere”.
L’ascolto del racconto, aEraverso
l’interpretazione delle docenC e la visione
del film hanno suscitato grande interesse in
noi alunni, offrendoci, nello stesso tempo,
molteplici spunC operaCvi.
USO CREATIVO DELLA LINGUA: ANAGRAMMA

ABBIAMO GIOCATO CON IL NOSTRO NOME INVENTANDO


UNO PSEUDONIMO
IL GIOCO CONTINUA...
Abbiamo creato degli pseudonimi
anche ai protagonisti del romanzo.
USO DELLA TECNICA
DELL’ANAGRAMMA PER
RICERCARE PAROLE DI SENSO
COMPIUTO.

Pia, api
doni, nido, Dino
cibi, bici
naso, sano
male, mela, lame
orco, coro
rito, 2ro, trio, irto
mari, rima, rami, armi
rame, mare, rema
pane, pena
gola, lago, goal
capo, poca
pera, rape, pare, apre, arpe
rose, orse, reso
riva, vira, vari
CATENA DI PAROLE...dividiamo in
sillabe
GIOCHI LINGUISTICI: campi semantici
Abbiamo scritto degli ACROSTICI utilizzando
come parola «TEMA» il nostro nome…
…altri ACROSTICI con le le3ere iniziali dei
protagonis9 del racconto.
M A Componimento poe9co figurato, in cui le
A LLIG RAM parole prendono forma, disegnano figure.
C
PER COMPRENDERE MEGLIO LA TECNICA DEL CALLIGRAMMA
ABBIAMO PRESO IN ESAME IL COMPONIMENTO DI FAUSTINELLI «L’UCCELLO»
Oh fratellino alato che pei cieli vai,
che voli dove vuoi,
che scocchi via,
t’innalzi, frulli nell’aria,
piroe;, t’impenni,
2 libri sull’ali, galleggi,
tentenni, che viri, sli;, svol2, giravol2, t’avvi2, picchi giù, cali,
2 posi sui te;, sui fili, sui rami fi; di nidi.
O fratellino pennuto
che can2 con mille voci:
che trilli, gorgheggi, zirli, chiurli, cuculi, cingue;, ciango;,
gemi, pigoli, pipili, tubi, bisbigli, fischi coi ven2 dacché 2
svegli a quando t’addormen2…

Sares2 il felice,
il piumato piccolo re del creato
se non fosse il Nemico a dar2 la caccia.
Ahi, fila, vola, scappa.
Bumbum il rombo frantuma il cielo
col granello di piombo che 2 dispiuma.
E tu cadi a picco, precipi2…
ma poi ecco, miracolo!
Dall’uovo tu nasci di nuovo, becche;, saltabecchi, spicchi il
tuo volo ardito,
o fratellino immortale perché dentro
quel palmo d’ale
racchiudi l’infinito.
… PER POI REALIZZARE I NOSTRI CALLIGRAMMI
«NON SO DOVE I GABBIANI ABBIANO IL NIDO»
A N A LIS I
IT A’ D I LE
AT T IV TE S T U A
SIO N E
C O M P REN
E
Non so dove i gabbiani abbiano
il nido
ove trovino pace.
Io son come loro
in perpetuo volo.
La vita la sfioro
com’essi l’acqua ad acciuffare il
cibo.
E come forse anch’essi amo la
quiete,
la grande quiete marina,
ma il mio des9no è vivere
balenando in burrasca.
Vincenzo Cardarelli
DALLA LETTURA DEL LIBRO… ALLA DESCRIZIONE
DI: PERSONE, ANIMALI, OGGETTI, AMBIENTI

-CHI E’: persona, animali

-COS’E’ : oggeM

-COM’E’: persone, animali, oggeM (cara3eris9che, proprietà,
qualità, cara3ere)

-CHE COSA FA: persone, animali (comportamen9, abitudini
par9colari)


GABBIANA
Chi è?
“CARTA DI IDENTITÀ”
-Nome: Kengah dei protagonisC della
-uccello fiaba:
Com’è? LA GABBIANA
CARATTERISTICHE FISICHE
-piume color argento, becco lungo
KENGAH
QUALITA’
-buona, premurosa, generosa…
Che cosa fa?
-si nutre di pesci (aringhe)
-fa un lungo viaggio per deporre le
uova



IL GATTO ZORBA E LA GABBIANELLA
Ga3o Zorba:
FORTUNATA…
-nero con una
macchia bianca sulla
gola; grande, grosso,
ciccione
-disponibile, fidato,
molto materno,
tollerante,
affeLuoso, buono,
nobile, seduLore.
-Da piccolo: agile,
sveglio, avventuroso,
simile ad una pallina
di carbone, finì nel
gozzo di un pellicano
e fu salvato dal suo
padroncino.

Gabbiana Fortunata:
giovane e snella, setose piume color argento;
simpa2ca, 2morosa, fortunata.
Ga3o Colonnello: Ga3o Segretario:
età indefinibile, talento silenzioso
nel dare consigli, vera
autorità tra i ga;, parla in Ga3o Bobulina:
napoletano, lunghi baffi. ga&a del poeta; diffidente,
carina, corteggiata da Zorba

Ga3o Diderot:
Ga3o Sopravento:
grigio, piccolo, magro,
color miele, occhi azzurri;
sapientone.
gaLo di mare
-Itinerario dello stormo del Faro della Sabbia
Rossa: Mare del Nord, porto di Amburgo, passo
di Calais, attraversamento della Manica e ritrovo
nel Golfo di Biscaglia per il grande convegno dei
gabbiani.

-Percorso della gabbiana Kengah: dal Mare del


Nord al porto di Amburgo per poi atterrare sul
balcone dove si trovava il gatto Zorba.

-Svolgimento del resto della storia: entroterra del


porto di Amburgo

Lo stormo del Faro della Sabbia Rossa, cos2tuito da circa centoven2 gabbiani, si lanciò in
picchiata su un banco di aringhe, nei pressi della foce del fiume Elba. Volevano sfamarsi per
poi riprendere il viaggio verso il Golfo di Biscaglia per il gran convegno dei gabbiani...
La gabbiana Kengah, che faceva parte dello stormo, non sentì
il segnale d’allarme del gabbiano pilota che invitava ad un
decollo di emergenza e si trovò sommersa dalla nera macchia
di petrolio, la peste nera, la maledizione dei mari…
Kengah cercò di ripulire le ali, andando in profondità,
dove l’acqua era meno inquinata. Poi, con un ul2mo,
disperato sforzo, riuscì a spiccare il volo, sorvolò la ciLà
di Amburgo, avvistando il campanile di San Michele e
aLerrò, quindi, sul balcone dove il gaLo Zorba
sonnecchiava.
Zorba, dopo l’iniziale
stupore, capì che non si
traLava di un oggeLo
volante, ma era invece
una povera gabbiana, che
era rimasta intrappolata
nel petrolio ed era ridoLa
piuLosto male. La
gabbiana lo supplicò di
non mangiarla e di
ascoltare le sue ul2me
volontà, visto che stava
per morire …
Il gaLo Zorba, dopo aver ascoltato la
gabbiana morente, si recò dal gaLo
Colonnello e gli espose il problema in
cui si era venuto a trovare ...
Dopo aver consultato l’enciclopedia,
Diderot e gli altri ga; compresero che
l’unica sostanza, che poteva ripulire
la gabbiana eliminando il petrolio, era
la benzina.
TuLo era stato inu2le; la gabbiana Kengah morì a causa del
petrolio e, come promesso, Zorba covò l’uovo e nacque un
pulcino femmina a cui fu dato il nome di Fortunata. Zorba
protesse il pulcino dai gaLacci “poco di buono”...
Zorba doveLe difendere il pulcino anche dai topi, avvertendoli, con
le minacce, che era soLo la sua protezione...
Fortunata crebbe in freLa, circondata dall’affeLo dei ga;; era una giovane e snella
gabbiana dalle setose piume color argento, ma non acceLava la sua natura di uccello e non
voleva saperne di imparare a volare…
I ga;, ritenendo che fosse giunto il momento di insegnare alla
gabbianella a volare, chiesero aiuto ad un umano. Il poeta portò
la gabbianella sul campanile della chiesa di San Michele, nella
ciLà di Amburgo e Fortunata, finalmente, volò...

VOLA SOLO CHI OSA FARLO …

Zorba aveva mantenuto


fino in fondo la sua
promessa e Fortunata
volò libera e felice,
senza mai dimen2care
il gaLo Zorba.
Luis Sèpulveda, autore del romanzo, tocca temi
importanC come:
L’AMORE PER LA NATURA, LA GENEROSITÀ
DISINTERESSATA E L’ACCETTAZIONE DEL DIVERSO DA
SÉ.
Abbiamo rifleEuto che si deve sempre guardare al
“DIVERSO DA NOI” come ad un’opportunità di
scambio, di confronto e di crescita.

SE NON FOSSIMO DIVERSI, anche nella nostra realtà
scolasCca, ci sarebbe: MONOTONIA, NOIA, MANCANZA
DI STIMOLI…

TEMATICHE:
-Inquinamento
-Valore dell’amicizia
-RispeLo delle diversità
-Desiderio di autonomia e
necessità di crescere

MORALE/INSEGNAMENTI:
-E’ necessario rispeLare l’ambiente
-E’ importante aiutarsi a vicenda e non emarginare chi è
diverso da noi.
-Bisogna diventare autonomi e imparare a “volare” da soli.
-Occorre sapersi difendere dai pericoli della vita
TESTO NARRATIVO: LE SEQUENZE SITUAZIONI RICORRENTI
MORALE / INSEGNAMENTI E
ATTUALITA’ DEL RACCONTO



APRILE SIMONE MATTEO ALESSANDRO
CANDITO CLARA MATTIA GIORGIA
CASTELLANO ALESSANDRO PELLEGRINO LAURA
CATALANO ANDREA ROLLO CHRISTIAN
CUNA BRJAN SERRA FILIPPO
DELLA TOMMASA MATTIA SPAGNA RICCARDO
FIORENTINO GABRIELE STANCA ALICE
GIOVINAZZO BEATRICE VILLANI GIULIA
GIOVINAZZO MARIACRISTINA VILLANI VIOLA
GRIFFINI SAMUELE
IURLARO GIORGIA
LEO ANDREA
MANDORINO DAVIDE
MANDORINO MATTEO
MANDORINO MICHELE
MASSAFRA PIERFRANCESCO

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