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Indice
Il programma
I personaggi fissi
Le pubblicità Cast di Tunnel. In alto (da sinistra a
destra): Stefano Masciarelli, Massimo
Note
Olcese, Anna Meacci, Corrado
Guzzanti, Antonello Fassari, Serena
Il programma Dandini, Marcello Cesena, Mauro
Pirovano, Carla Signoris, Marco
Il titolo del programma, così come la scenografia (il tunnel di Marzocca. In basso (da sinistra a
una metropolitana mai finita di costruire, una galleria vecchia destra): Francesca Reggiani, Ugo
con le ragnatele da dove affiorano i pezzi della Prima Dighero, Cinzia Leone, Maurizio
Repubblica moribonda e una galleria nuova, illuminata sul Crozza, Adolfo Margiotta.
fondo da una luce, dove compaiono le speranze della
Paese Italia
Seconda Repubblica da fondare) sono una metafora della
situazione politica italiana del periodo.[3][4] Anno 1994
Genere satirico
«Siamo tornati, siamo qui. Noi, come voi, come Edizioni 1
tutta l'Italia: siamo nel tunnel.»
Puntate 15
(Serena Dandini aprendo la prima puntata di Tunnel) Lingua
italiano
originale
Alla trasmissione partecipavano diversi comici, la maggior
parte dei quali provenivano dalla precedente esperienza Crediti
televisiva di Avanzi e che continueranno in seguito a Conduttore Serena Dandini
collaborare alla realizzazione dei programmi di carattere
satirico condotti da Serena Dandini (uno su tutti, il Pippo Ideatore Valentina Amurri,
Chennedy Show). Linda Brunetta,
Serena Dandini,
Tra i protagonisti fissi della trasmissione vi erano infatti, Corrado Guzzanti
oltre la già citata presentatrice, come presenze confermate i
fratelli Guzzanti (Corrado e Sabina), Pier Francesco Loche, Regia Franza Di Rosa
Massimo Olcese, Adolfo Margiotta, Antonello Fassari, Musiche Marcello Surace
Cinzia Leone, Francesca Reggiani, Stefano Masciarelli e i
Broncoviz. Merita segnalare l'esordio nel programma da Rete televisiva Rai 3
parte di Anna Meacci nel ruolo di una spettatrice nevrotica,
sempre pronta ad afferrare per prima il microfono lanciato dalla Dandini al pubblico per farlo esprimere su
un tema specifico,[2] e anche di Marco Marzocca, divenuto poi la fedele spalla di Corrado Guzzanti, nel
ruolo del piccolo Michelino, il bambino ospite del TG4 condotto da una parodia di Emilio Fede (interpretato
da Guzzanti) che lo vessava quanto poteva.
Il programma ospitò alcune star della musica italiana ed internazionale, tra cui Francesco de Gregori (prima
puntata, 6 febbraio[2]), ZZ Top (seconda puntata, 13 febbraio[5]), Elvis Costello (quinta puntata, 6 marzo[6]),
Willy DeVille (13 marzo[7]), Youssou N'Dour, i Tazenda ed i Nirvana[8].
https://it.wikipedia.org/wiki/Tunnel_(programma_televisivo) 1/4
Questi ultimi presero parte alla quarta puntata, trasmessa il 27 febbraio 1994[9]: in realtà la loro esibizione fu
registrata il 23 febbraio[10], in occasione della loro tournée italiana. Il gruppo di Seattle eseguì dal vivo due
brani Serve the Servants e Dumb, ma soltanto il primo fu selezionato per il programma[10], mentre il secondo
andò in onda come omaggio inedito circa due mesi dopo, in una fase di "cambio palco", durante la diretta su
Raiuno del Concerto del Primo Maggio[10]. Con questa performance Kurt Cobain fece la sua ultima
apparizione televisiva assoluta, a poco più di un mese dalla morte[10].
Il 3 marzo del 1994 Tunnel fu oggetto di un intervento ufficiale da parte della Vigilanza Rai[11], che, in
prospettiva delle allora imminenti elezioni politiche, ne chiese la sospensione fino all'esito elettorale[11],
insieme a Blob e Schegge[11]. L'intervento di Gianni Locatelli[11], al tempo direttore generale della Rai,
scongiurò quello che da alcuni opinionisti fu ritenuto un tentativo di censura[11], cosicché il programma
continuò ad andare in onda regolarmente, seppur con una certa attenzione ai contenuti, soprattutto inerenti ai
politici candidati[11].
I personaggi fissi
Il programma aveva dei personaggi fissi, che riuscirono ad accattivarsi l'affetto e la simpatia del pubblico.
https://it.wikipedia.org/wiki/Tunnel_(programma_televisivo) 2/4
Il signor Ricci (interpretato da Antonello Fassari): Perenne paranoico, spaventato da tutto e
da tutti, accompagnato sempre da un cane-robot (Arnold, uno "Schwarzenegger"), il signor
Ricci era la parodia dei "casi umani" di qualsiasi programma. Ogni volta aveva un problema al
quale presentava una soluzione decisamente esagerata per evitare di avere problemi (ad
esempio fare un fossato in stile medioevale intorno al palazzo dove abitava) ed ogni sketch
finiva con la seguente frase: "Oh, io c'ho salotto, du' camere, cucina e aria condizionata
eterna, e se qualcuno...scusa, vie' un po' qua con quella telecamera...!" e cominciava a fare un
bizzarro appello che cominciava sempre con "Drogati..." e finiva in modo esagerato.
Mariolina Sattanino (interpretata da Francesca Reggiani): Parodia della giornalista del TG3,
veniva presentata con uno sfondo metà rosso e metà nero (a simboleggiare Il rosso e il nero,
programma dell'epoca condotto da Michele Santoro in cui lavorava la Sattanino) e si definiva
Santa Mariolina Sattanino, protettrice dei disoccupati. Ad ogni domanda della Dandini,
rispondeva con tono "da processione", ma appena sentiva il nome di Massimo D'Alema, il tono
di voce cambiava e diventava più allegro, in quanto innamorata del politico.
Telomanno A.D. (interpretato da Stefano Masciarelli): Parodia dei programmi di attualità delle
reti private locali, Telomanno A.D. era un improbabile conduttore di un programma intitolato "Il
Diritto è Di Tutti", ambientato in una trattoria e che vedeva lui seduto al centro di un tavolo con
a fianco i suoi due ospiti, il "sempre valido Canaro" alla sua destra e un'altra persona
decisamente più acculturata del Canaro. La particolarità di questo personaggio era che
l'argomento principale di ogni serata era dedicato ad un tema di attualità (come ad esempio il
risparmio energetico o la pulizia delle strade di Roma) per poi parlare sempre di calcio e in
particolar modo delle prestazioni del calciatore Giuseppe Giannini. Masciarelli aveva anche un
altro personaggio, una modella di nome Crystal, che si definiva "una donna, ma soprattutto
una femmina", ma che durò solamente per la seconda metà del programma.
Il candidato (interpretato da Pier Francesco Loche): Pier Francesco Loche, che in Avanzi era
il telegiornalista, adesso si è candidato alle elezioni politiche e gira l'Italia accompagnato da un
assistente sul suo camion. Rappresentava la lista "Proloche" e aveva uno schieramento tutto
suo, definendosi "L'Uomo Venuto dal Mare" (cioè dalla Sardegna). Nei suoi discorsi definiva la
città dove faceva tappa come "il paese che io amo!" e definiva i suoi avversari politici
"Putribondi figuri". Dopo la campagna elettorale, Loche non venne eletto ma in quel momento
lui sostenne di vedere la Luce e da quel momento divenne il profeta di una nuova religione, il
cui slogan era "Ora Proloche vuol dire tanta luce, tanta luce, ma tanta, tanta, tanta luce". La
popolarità del personaggio lo portò a presenziare anche al concerto del 1º maggio di
quell'anno. Nel momento culminante, in cui gli venne chiesto di fare il miracolo, effettivamente
lo fece: tornò ad essere candidato, ma questa volta per le elezioni europee.
I TG Riuniti (interpretati dai Broncoviz): Parodia dei telegiornali Rai, che dovevano adeguarsi
alle varie normative vigenti a seconda del governo in carica, avevano un angolo tutto loro nel
quale commentavano, a modo loro, le notizie del giorno. Durante i loro sketch era possibile
vedere citazioni da vari film come ad esempio Guerre stellari o Frankenstein. Tra i loro
personaggi si ricordano la giornalista comunista interpretata da Marcello Cesena, sempre
pronta a dire la sua venendo poi "zittita" dal lancio di qualche oggetto contundente come delle
pietre o delle incudini. Mauro Pirovano faceva sia uno dei tecnici di studio che un inviato del
telegiornale. Ugo Dighero, oltre ad essere uno dei quattro giornalisti, era anche un inviato
chiamato Giovanni Bernasconi, ma apparve solamente nella prima e nella seconda puntata.
Maurizio Crozza, oltre ad essere uno dei quattro giornalisti del TG, faceva anche l'esperto
americano Joseph Warren, parodia dei collegamenti via satellite, che al momento del
collegamento si trovava in situazioni imbarazzanti (come ad esempio dormire oppure provare
a fare sesso col cuscino per allenarsi in vista di un incontro galante la notte seguente) e
quando gli veniva chiesto l'argomento del giorno (ad esempio la malasanità o chiedere cos'era
una tegola in Cotto toscano) rispondeva che "non ne aveva la più pallida idea" parlando in uno
slang misto tra inglese, dialetto genovese e napoletano.
Nel programma era presente, durante le prime puntate, anche una parodia di Alessandra Mussolini
(interpretata da Cinzia Leone), ma questo personaggio venne abbandonato in quanto ricevette delle critiche
proprio dalla stessa Mussolini.
https://it.wikipedia.org/wiki/Tunnel_(programma_televisivo) 3/4
Le pubblicità
Anche qui, come ne La TV delle ragazze e ad Avanzi, apparivano delle pubblicità che erano parodie degli
spot televisivi di allora. Nel periodo pre-elettorale, gli spot erano centrati molto sulle parodie di spot
elettorali (il più famoso degli spot era lo "Sforza Italia", pubblicità di un lassativo ricalcata sul partito di
Silvio Berlusconi, Forza Italia, che addirittura aveva il jingle preso dallo spot elettorale).
Con la fine delle elezioni, gli spot presero un'altra piega tornando pubblicità-parodia. Meritano una
segnalazione particolare uno spot di gente molto invadente e subdola ("I Viscidors", parodia degli alieni
Visitors) e due parodie molto divertenti: quella dei supermercati Conad, trasformato in "Supermercati
Conan", con la parodia della cassiera Nadia Rinaldi interpretata da Carla Signoris, e quella della benzina IP,
interpretata da un inespressivo Roberto Baggio (parodia di Corrado Guzzanti) in occasione dei Mondiali di
Calcio USA '94.
Un'altra menzione particolare va fatta ad uno spot che vedeva come protagonista Vittorio Gassman: sulla
falsariga dello spettacolo Gassman Legge Dante, vennero creati dei piccoli spot che vedevano il grande
attore leggere ogni tipo di testo, dal menù di un ristorante fino al cartello dell'oculista.
Note
1. dati ricavati dalla scheda del programma sul sito Teche Rai Copia archiviata, su teche.rai.it.
URL consultato il 29 marzo 2015 (archiviato dall'url originale il 23 gennaio 2015)..
2. Torna "Avanzi" e attacca Locatelli, in l'Unità, 7 febbraio 1994, p. 1 (archiviato dall'url originale il 4
marzo 2016).
3. ^ L'Italia è un tunnel. Avanzi tutta, in La Stampa.
4. ^ Siamo nel Tunnel, però che ritmo, in La Stampa.
5. ^ 24 ore: Tunnel, in l'Unità, 13 febbraio 1994, p. 8 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
6. ^ 24 ore: Tunnel, in l'Unità, 6 marzo 1994, p. 8 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
7. ^ Raitre: "Tunnel", in Adnkronos (archiviato dall'url originale l'11 marzo 2014).
8. ^ Simonetta Robiony, Chiude il Tunnel dei dispiaceri, in La Stampa, 21 maggio 1994, p. 22.
9. ^ Raitre: "Tunnel", in Adnkronos.com (archiviato dall'url originale l'11 marzo 2014).
10. (EN) dati ricavati dal sito Pierre Leroy.net February 23, 1994 - Studio 2, RAI Centro di
Produzione TV Studi Nomentano, Roma, IT, su pierreleroy.net. URL consultato il 10 marzo 2014
(archiviato dall'url originale l'11 marzo 2014).
11. «Stop a Blob e Tunnel»: Blitz a Montecitorio contro la satira in tv. No della Rai: è censura, in
l'Unità, 4 marzo 1994, p. 1 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
Estratto da "https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Tunnel_(programma_televisivo)&oldid=130310481"
https://it.wikipedia.org/wiki/Tunnel_(programma_televisivo) 4/4
unnel 1994
Alessandro Martini
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https://www.youtube.com/watch?v=a5mfs3vMlAg 1/4
Mix - Tunnel 1994
Giannis Zouganelis e altri
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https://www.youtube.com/watch?v=a5mfs3vMlAg