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Massimo Troisi
• San Giorgio a Cremano, 19 febbraio 1953 – Roma,
4 giugno 1994
• Attore, regista, sceneggiatore, cabarettista
• Ultimogenito di sei figli (Alfredo Troisi ed Elena
Andinolfi)
• « Sono nato in una casa con 17 persone. Ecco
perché ho questo senso della comunità assai
spiccato. Ecco perché quando ci sono meno di 15
persone mi colgono violenti attacchi di solitudine. »
Massimo Troisi
• Già dall’adolescenza affascinato con l’arte
• Teatro
• Costantino Punzo,
Peppe Borrelli e Lello
Arena
• ‘’ A me questa figura
pareva proprio stanca.
Pensavo che bisognasse
essere napoletano, ma
senza maschera,
mantenere la forza di
Pulcinella: l'imbarazzo, la
timidezza, il non sapere
mai da che porta entrare
e le sue frasi candide.’’
Gli anni Settanta
• La Smorfia (I Saraceni) – Troisi, Decaro, Arena
• Il nome la Smorfia fu dato al gruppo da Pina
Cipriani, direttrice del San Carluccio, che alla
domanda: «Ma come vi chiamate?» ricevette,
per l'appunto, in risposta da Massimo una
smorfia, richiamando in questo modo una
delle principali tradizioni napoletane:
l'interpretazione dei sogni e la risoluzione di
questi in numeri da giocare al lotto
Gli anni Settanta
• Dopo alcuni spettacoli al Teatro Sancarluccio
di Napoli, il gruppo ebbe un rapido successo
che gli consentì di approdare prima al cabaret
romano La Chanson e ad altri spettacoli comici
sui palcoscenici di tutta Italia, poi alla
trasmissione radiofonica Cordialmente insieme
Gli anni Ottanta
• Il passaggio al grande schermo
• «C'era tutta una fascia della commedia che non si sa
come chiamare, che non aveva più niente a che
vedere con la grande Commedia all'Italiana, che
veniva a offrirmi film. Io, forte del fatto che facevo
teatro, era contento di fare le mie cose, e per
l'imbarazzo di dover fare quello che mi proponevano,
ho sempre rifiutato. Ho letto diversi copioni
scoraggianti e poi non mi piaceva come questa
gente si presentava.»
Gli anni Ottanta
• il produttore Mauro Berardi, 1981