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ELEMENTI DI CALCOLO COMBINATORIO

Dato un insieme di N elementi diversi tra loro o con gruppi di elementi uguali, in molte situazioni si
presenta il problema di conoscere quanti gruppi di m elementi (1  m  N ) si possono formare a
partire dagli N elementi a disposizione, in maniera tale che ciascun gruppo rispetti certe
caratteristiche prefissate.

Esempio 1

Avendo a disposizione 2 "giacche" e 3 "cravatte", quanti accoppiamenti diversi si possono


realizzare?

Indicando con G1 e G2 le giacche e con C1 , C2 e C3 le cravatte i possibili accoppiamenti diversi


sono i seguenti
G1  C1 G2  C1
G1  C2 G2  C2
G1  C3 G2  C3
ossia 6 in tutto. ■
Esempio 2

Quanti sono i numeri che si possono formare utilizzando 2 delle 3 cifre 1, 5, 9, sotto la condizione
che ciascuna coppia non sia formata da cifre uguali?
I numeri che hanno le caratteristiche richieste sono i seguenti
15 19 51 59 91 95
ossia 6 in tutto. ■

Esempio 3
Il montaggio di un certo apparato richiede l'intervento di 2 operai specializzati. Potendo scegliere
tra 5 operai, quante sono le squadre diverse che si possono formare?
Indicando con O1, O2 ,..., O5 i 5 operai, le squadre possibili sono
O1  O2 , O1  O3 , O1  O4 , O1  O5 , O2  O3 ,
O2  O4 , O2  O5 , O3  O4 , O3  O5 , O4  O5 ,

ossia 10 in tutto. ■
Negli esempi precedenti, il numero N di elementi in gioco era molto piccolo e ciò ha consentito di
formare "fisicamente" tutti i possibili gruppi e, quindi, di contarli. È, tuttavia, intuitivamente evidente
che, quando questo numero cresce, questa procedura non è più praticabile ed è necessario
utilizzare procedure più efficienti.

In particolare, il Calcolo Combinatorio fornisce un insieme di regole che permettono di calcolare


direttamente il numero di gruppi diversi che si possono formare in accordo ad un ben preciso
criterio senza doverli formare singolarmente.

Come esemplificato nei precedenti esempi, esistono differenti criteri di formazione dei gruppi a
partire da un dato insieme di elementi. Nel seguito, pertanto, verranno esaminate le regole per
calcolare il numero di gruppi in relazione ai principali criteri di formazione degli stessi.
Il Principio (o Legge) Fondamentale del Contare

Consideriamo la situazione in cui una prima operazione può essere fatta in k1 modi diversi, e una
seconda in k2 modi diversi, ....., e una m-esima in km modi diversi, allora l'insieme delle m
operazioni ordinate può essere fatto in un numero di modi diversi pari a

k1  k2   km

È, ad esempio, facile riconoscere che la situazione presentata nell'Esempio 1 è un caso


particolare di quanto qui sopra esposto. Infatti, l'operazione di scelta della "giacca" può essere
fatta in 2 modi, mentre l'operazione di scelta della "cravatta" può essere fatta in 3 modi, da cui
segue che l'insieme delle due operazioni può essere fatto in 2  3 = 6 modi diversi.
Permutazioni
Si consideri il caso in cui, dati N elementi diversi tra loro si vogliono costruire gruppi formati da m
elementi diversi, in maniera tale che ciascun gruppo differisca dagli altri o per almeno un
elemento, o per la disposizione degli elementi nel gruppo.
È facile riconoscere che la situazione presentata nell'Esempio 2 è un caso particolare di quanto
qui sopra enunciato. Infatti, ciascun gruppo di due cifre differisce dagli altri o per una cifra o per
l'ordine delle cifre (il numero 15 è diverso dal numero 51 pur essendo i due numeri costituiti dalle
stesse cifre)
Per calcolare direttamente il numero di permutazioni, ovvero il numero di gruppi ottenibili
applicando il criterio illustrato, si può far riferimento al "principio fondamentale del contare".
Infatti, l'operazione di scelta del primo elemento da un gruppo di N può essere fatta in k1 = N modi
diversi, ma l'operazione di scelta del secondo elemento potrà essere fatta solo in k2 = N − 1 modi
diversi poiché, dovendo i gruppi contenere solo elementi diversi tra loro, l'elemento scelto come
primo non potrà più essere preso in considerazione. Analogamente il terzo elemento potrà essere
scelto solo in k3 = N − 2 modi diversi e così di seguito fino all'm-esimo elemento che potrà essere
scelto solo in km = N − m + 1 modi diversi.
Pertanto, indicando con N Pm il numero di permutazioni di N elementi su m posti, in base al
principio fondamentale del contare, si ha

N Pm = N ( N − 1)( N − 2)  ( N − m + 1)

Nel caso particolare in cui m = N il numero di permutazioni è dato da

N PN = N ( N − 1)( N − 2)( N − 3) 1 = N !

in cui il simbolo N ! indica il fattoriale di N.

Facendo uso di tale simbologia il numero N Pm si può anche scrivere nella seguente forma

N!
N Pm =
( N − m)!
Combinazioni

Si consideri, ora, il caso in cui, dati N elementi diversi tra loro, si vogliono costruire gruppi formati
da m elementi diversi, in maniera tale che ciascun gruppo differisca dagli altri per almeno un
elemento.

È facile riconoscere che la situazione presentata nell'Esempio 3 è un caso particolare di quanto


qui sopra enunciato. Infatti, nel caratterizzare la singola coppia di operai non ha alcune rilevanza
l'ordine degli elementi della coppia.

Il numero di combinazioni di N elementi su m posti è dato da


N!
N Cm =
m!( N − m)!
Questa relazione si giustifica tenendo conto che, dati m elementi diversi tra loro, si possono
formare m! gruppi formati dagli stessi m elementi, ciascuno dei quali differisce dagli altri solo per
l'ordine con cui gli elementi si dispongono nel gruppo. Pertanto, il numero di combinazioni di N
elementi su m posti si può interpretare come rapporto tra il numero di permutazioni di N elementi
su m posti ed m!, ovvero N Cm = N Pm / m! da cui segue la precedente espressione.
Esempio

Dati i primi 90 numeri interi, quanti sono i possibili gruppi costituiti da 5 numeri diversi tra loro che
possono essere formati a partire da tale insieme, secondo il criterio che ciascun gruppo differisce
dagli altri per almeno un numero?

In particolare, questa situazione, che si inquadra nello schema delle combinazioni, può in essere
applicata al "gioco del lotto" (numero di possibili "cinquine"), in quanto in tale gioco, ai fini della
vincita, conta soltanto quali sono i cinque numeri estratti, mentre non ha alcuna rilevanza l'ordine
con il quale i numeri che formano la "cinquina" vengono estratti.

Ne consegue, pertanto, che il numero delle possibili cinquine che possono essere "estratte" nel
gioco del lotto è data da

90! 90! 90  89  88  87  86
90 C5 = = = = 43,949, 268
5! (90 − 5)! 5! 85! 5 4  3 2

Molto spesso il numero di combinazioni di N elementi su m posti viene sinteticamente indicato con
il seguente simbolo
N
m
 
che prende il nome di coefficiente binomiale in quanto è solitamente utilizzato per indicare i
coefficienti dello sviluppo della potenza N-esima di un binomio, con m compreso tra 0 e N.

Per il numero di combinazioni vale la seguente proprietà


N  N 
 m  =  N − m
   
ovvero il numero di combinazioni di N elementi su m posti è uguale al numero di combinazioni di N
elementi su N-m posti.

Questo risultato è intuitivamente evidente, dal momento che, dati N elementi, ad ogni scelta di
specifici m tra gli N, corrisponde implicitamente anche la scelta degli N-m rimanenti, e ciò spiega
la precedente uguaglianza.
Una differente problematica, particolarmente interessante per le molte applicazioni che ne
possono essere fatte, è quella in cui si hanno a disposizione N elementi di cui k di un tipo e N − k
di un altro tipo, e si vuole sapere quante sequenze diverse di N elementi si possono formare,
ciascuna contenente k elementi del primo tipo e N − k elementi del secondo tipo.

Questo problema può essere affrontato in diversi modi, tra i quali il più intuitivo è il seguente.

Si supponga di avere a disposizione k oggetti uguali e di doverli sistemare in N caselle disponibili,


con N  k . Il problema consiste nel calcolare in quanti modi diversi si possono scegliere le k
caselle in cui sistemare gli oggetti tra le N caselle disponibili.

Ad esempio, se N = 3 e k = 2 i modi diversi di occupare le 3 caselle disponibili sono i seguenti

1° casella - 2° casella 1° casella - 3° casella 2° casella - 3° casella

È facile riconoscere che questo problema è equivalente al seguente problema: dati i numeri 1, 2, 3
quante sono le possibili coppie che si possono formare con questi numeri, sotto il vincolo che ogni
coppia sia formata da numeri diversi e che sia diversa dalle altre per almeno un numero?
In altri termini, il numero di modi diversi di occupare k caselle avendone a disposizione N coincide
con il numero di combinazioni di N elementi su k posti

N N!
N Ck =   =
 k  k ! ( N − k )!

Si osservi che, nello sviluppare il ragionamento precedente, se si fosse partiti dagli N − k elementi
di secondo tipo invece che da quelli del primo tipo, si sarebbe pervenuti al risultato

 N  N!
N CN −k =  =
 N − k  ( N − k )! k !

che coincide con il risultato precedente dal momento che, come già visto,

 N  N
N −k= k 
   
Esempio

In una linea di produzione su N = 100 oggetti prodotti k = 5 risultano non conformi e, di


conseguenza, N − k = 95 risultano conformi ad assegnate specifiche.

In quanti modi diversi si può presentare una sequenza di tali caratteristiche?

Questo problema è equivalente al problema di calcolare il numero di combinazioni di N elementi


su k posti. Pertanto, il numero di possibili sequenze con tali caratteristiche è pari a

100  100! 100  99  98  97  96


100 C5 =   = 5! 95! = = 75, 287,520
 5  5  4  3  2

Esempio

Si consideri l'esperimento che consiste nel lanciare un "dado". I possibili risultati elementari di
questo esperimento sono rappresentati dalle singole facce del dado e, pertanto, lo spazio
dell'esperimento è costituito dal seguente insieme S =  f1, f 2 , f3 , f 4 , f5 , f 6  .

Qual è il numero totale di eventi definiti su tale spazio?

Si ricorda che si definisce evento di un esperimento ogni possibile sottoinsieme dello spazio S.

Per calcolare il numero totale dei sottoinsiemi di S si può applicare il seguente ragionamento. Il
generico evento A dell'esperimento S è caratterizzato dal contenere o meno ogni singolo evento
elementare. Pertanto, ciascun evento A può essere formato operando, per ciascun evento
elementare, la scelta di considerarlo o meno appartenente ad A.

Ad esempio, l'evento certo si ottiene operando la scelta di considerare ogni evento elementare
appartenente ad A, mentre l'evento impossibile (insieme vuoto) si ottiene operando la scelta di
non considerare alcun evento elementare appartenente ad A.
Poiché, pertanto, per ogni evento elementare sono possibili due scelte:

1) consideralo appartenente ad A;

2) non considerarlo appartenente ad A

ci sono, quindi, 2 modi di operare la scelta sul primo evento elementare, 2 modi di operare la
scelta sul secondo evento elementare e così via fino al sesto evento elementare e, pertanto, in
base al principio fondamentale del contare, il numero totale di eventi dell'esperimento "lancio del
dado" è pari a
2  2  2  2  2  2 = 26 = 64

In effetti, è immediato riconoscere che lo stesso tipo di ragionamento può essere applicato al caso
di un esperimento caratterizzato da un generico numero N di eventi elementari.

Il che porta al risultato generale che il numero di tutti i possibili eventi definiti su di un esperimento
con N eventi elementari è pari a 2 N .
Spazi ad eventi elementari equiprobabili

Si definisce gioco ideale un esperimento i cui possibili risultati hanno tutti la stessa probabilità di
verificarsi.

Sotto opportune ipotesi, quali l'assenza di trucchi deliberati, dissimmetrie o malfunzionamenti


sistematici, etc., si possono, ad esempio, considerare giochi ideali: il lancio dei dadi, la roulette, il
gioco del lotto, etc.

In un gioco ideale, detto N il numero degli eventi elementari, dovendo ciascuno di tali eventi avere
per ipotesi identica probabilità, ne consegue, in base agli assiomi della Teoria della Probabilità,
che ciascuno di essi deve avere probabilità pari a 1/ N .

Siamo in presenza, pertanto, della situazione già esaminata in precedenza di uno spazio con un
numero finito di eventi elementari di cui è nota la probabilità. In tal caso, è stato dimostrato che
questo stato di conoscenza consente di calcolare la probabilità associata ad ogni evento dello
spazio S.
Esempio

Esaminiamo una situazione tipica che si presenta nel "gioco del lotto". Si vuole valutare qual è la
probabilità di vincere giocando un ambo su di una singola ruota.

Al fine di effettuare tale calcolo, il primo passo consiste nel definire l'esperimento E che chiamiamo
"gioco del lotto". Come è noto, tale gioco consiste nell'estrarre a caso, da un'urna che contiene i
numeri interi da 1 a 90, 5 numeri senza rimessa.

Il risultato della singola esecuzione di questo esperimento, ovvero il risultato di una singola
"estrazione" effettuata in una fissata "ruota", cioè l'evento elementare dell'esperimento, consiste
nell'insieme dei 5 numeri estratti che, nel linguaggio del gioco, viene chiamato una cinquina. Si
noti che i numeri nella cinquina saranno, ovviamente, tutti diversi tra loro essendo l'estrazione
effettuata senza rimessa.

Si osservi inoltre che, ai fini della vincita di chi scommette sui numeri che verranno estratti, non ha
alcuna rilevanza l'ordine sequenziale con il quale i numeri sono stati estratti. In altri termini, tutte le
cinquine che contengono gli stessi cinque numeri, anche se estratti in ordine diverso, sono
equivalenti ai fini del gioco.
Da ciò segue che, l'insieme di tutti i possibili risultati di una estrazione, ovvero lo spazio S, è
costituito da tutte le cinquine che si possono formare avendo a disposizione 90 numeri diversi,
senza tener conto dell'ordine in cui i numeri sono disposti nella cinquina.

Il numero di eventi elementari dell'esperimento è, pertanto, dato dal numero di combinazioni di 90


elementi su 5 posti
 90  90!
=
90 5 
C =
 5! 85!
 5

Sotto l'ipotesi di gioco ideale, ciascuna cinquina avrà, pertanto, probabilità di essere estratta pari a

1 5! 85!
Pr assegnata cinquina = =
90 C5 90!

Ciò premesso, valutare la probabilità di vincere giocando un ambo equivale a calcolare la


probabilità associata all'evento che, tra tutte le possibili cinquine, venga estratta una cinquina che
contiene i due numeri che formano l'ambo giocato, indipendentemente da quali siano i restanti 3
numeri.
In altri termini, si deve calcolare la probabilità associata al sottoinsieme dello spazio S formato da
tutte le cinquine che contengono i due numeri giocati, indipendentemente da quali siano i restanti
tre numeri. Per calcolare tale probabilità, sarà sufficiente contare quante sono le cinquine che
hanno tale proprietà in quanto, essendo per ipotesi il gioco del lotto un gioco ideale, basterà fare il
reciproco del loro numero per ottenere la probabilità cercata.

Per contare il numero di cinquine favorevoli si può adottare il seguente ragionamento. Poiché i
due numeri giocati devono essere necessariamente contenuti in tali cinquine, rimangono solo tre
posti liberi che possono essere occupati da tre dei rimanenti 90 − 2 = 88 numeri senza tener conto
dell'ordine.

Il numero di modi in cui si possono scegliere 3 numeri tra 88 senza tener conto dell'ordine è dato
dal numero di combinazioni di 88 elementi su 3 posti

 88  88! 88  87  86
88 C3 =  =
 3! 85! = = 109,736
 3 3  2
Da ciò segue che la probabilità che venga estratto un fissato ambo è data dalla somma delle
probabilità associate a ciascuna cinquina che contiene i due numeri giocati il che, stante
l'equiprobabilità degli eventi elementari (cinquine), corrisponde ad effettuare il prodotto tra il
numero di cinquine favorevoli e la probabilità di estrarre una specifica cinquina

Pr ambo =  Numero cinquine favorevoli  Pr cinquina

1 88! 5! 85! 5  4 1
= 88C3  =  = 
90 C5 3! 85! 90! 90  89 400

Il risultato ottenuto può essere utilizzato da un potenziale giocatore per valutare il "rischio"
connesso al gioco.

Infatti, se si considera che il premio retrocesso nel caso dell'ambo è pari a 250 volte la "posta",
ipotizzando di scommettere 1 Euro ad ogni estrazione, in media si dovranno investire 400 Euro
per vincerne 250!

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