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p. 617, es.

1 Riconosci e separa con una doppia barretta i periodi del brano.


Mentre il sole tramonta in un vortice di truci nubi sanguigne, ci fanno finalmente uscire dalla baracca.//Ci daranno da
bere? No, ci mettono ancora una volta in fila, ci conducono in un vasto piazzale che occupa il centro del campo, e ci
dispongono meticolosamente inquadrati. Poi non accade più nulla per un’altra ora: sembra che si aspetti qualcuno.
Una fanfara incomincia a suonare, accanto alla porta del campo: suona Rosamunda, la ben nota canzonetta
sentimentale, e questo ci appare talmente strano che ci guardiamo l’un l’altro sogghignando; nasce in noi un’ombra
di sollievo, forse tutte queste cerimonie non costituiscono che una colossale buffonata di gusto teutonico. Ma la
fanfara, finita Rosamunda, continua a suonare altre marce, una dopo l’altra, ed ecco apparire i drappelli dei nostri
compagni, che ritornano dal lavoro.
(P. Levi, Se questo è un uomo, Einaudi, Torino 1987)

p. 620, es. 7

7 In ogni periodo le frasi sono separate da una barretta: riconosci ed evidenzia le


proposizioni indipendenti.
1. Se visiterai la Norvegia a luglio / potrai assistere allo spettacolo del sole di mezzanotte: / a mezzanotte il sole
arriva sulla linea dell’orizzonte, / poi, / anziché tramontare, / torna a salire in cielo / come se fosse l’alba.
2. Maometto da giovane fece il cammelliere al servizio di una ricca vedova, / che poi sposò; / dopo aver ricevuto
la rivelazione del Corano, / iniziò la sua predicazione
/ per diffondere gli insegnamenti di Allah.

p. 623, es. 13

13 Ogni periodo è già stato suddiviso in proposizioni: evidenzia la proposizione


principale.
L’ornitorinco, / pur essendo un mammifero, / depone le uova, / anziché farle sviluppare all’interno del corpo.
1. Le prime città della storia si formarono / quando l’agricoltura produsse delle eccedenze, / che permisero di
nutrire anche coloro / i quali non vivevano in campagna / e svolgevano attività diverse, come il commercio.
2. Dopo essere stati colonizzati da spagnoli e portoghesi / molti Indios furono costretti a pesanti lavori nelle
miniere, / da dove venivano estratti i minerali preziosi / di cui l’America meridionale era ricca.
3. Nell’Africa equatoriale vivono popoli / che si dedicano ancora esclusivamente alla caccia e alla raccolta
dei frutti spontanei.
4. Lo stretching è un esercizio fisico / che consiste nell’allungamento muscolare / per predisporre il corpo a
un’attività fisica / o per recuperare elasticità / dopo aver compiuto uno sforzo.
5. Ogni pianta produce un numero molto alto di semi / allo scopo di garantire la sopravvivenza di almeno
una parte di essi.
6. Se i popoli vogliono la pace / bisogna / che tutti ci impegniamo / per raggiungerla.
p. 625, es. 18

18 In ogni periodo evidenzia la proposizione incidentale.


«Hai ragione – rispose Bob – dovevo fare attenzione».
1. Non esco di casa da una settimana (chissà cosa penserai di me!) per studiare.
2. Ogni volta che io sono libero, tu – guarda caso – hai sempre da fare.
3. «Io – aggiunse Giorgio – rimarrei qui per tutta la sera, se fosse possibile».
4. La loro vita, a sentir lei, è sempre stata un inferno.
5. Con la ricchezza, è evidente, non si compra la felicità.
6. Tutto ciò che non è proibito, come dice il mio preside, è permesso.

p. 633, es. 20

20 In ogni periodo indica se la proposizione sottolineata è una principale (P), una reggente
(R), una subordinata (S). Attenzione: la stessa proposizione può appartenere a due categorie.
La neve era talmente alta che neppure le guide alpine riuscirono a trovare il sentiero che conduceva alla baita.
(..R......,....S.........)
1. Prima di riportarlo alla cattedra passami il dizionario, che voglio cercare un sinonimo di «andare».
(.....................)
2. Gli inquilini del palazzo sono stati costretti a trascorrere la notte per la strada, perché si è verificata
una perdita nelle tubature del gas. (.....................)
3. Quando mancavano tre minuti al termine dell’incontro la squadra avversaria segnò il goal del pareggio
provocando una delusione cocente nei tifosi, che erano già pronti a festeggiare. (.....................)

p. 634, es. 24

24 Evidenzia nel brano i predicati, poi sottolinea in rosso le proposizioni implicite.


Il bello cominciava quando entravano in gioco i cacciatori di aquiloni. Partivano all’inseguimento dell’aquilone che,
in balia del vento, veniva sospinto da un quartiere all’altro finché, scendendo a spirale, atterrava in un campo, in un
giardino, su un albero, sul tetto di una casa. La caccia all’aquilone era qualcosa di selvaggio. Orde di cacciatori
sciamavano per le strade, travolgendosi l’un l’altro nella corsa furibonda, come quei pazzi che a Pamplona fuggono
inseguiti dai tori. Un anno un bambino si arrampicò su un pino per prenderne uno. Un ramo si ruppe e lui cadde per
nove metri. Rimase paralizzato, ma cadde con l’aquilone in mano, e quando un cacciatore riusciva ad afferrare
l’aquilone nessuno poteva rubarglielo. Non era una regola. Era una tradizione. Durante il torneo, per i cacciatori il
premio più ambito, il trofeo da appendere a una parete del soggiorno, era l’ultimo aquilone che cadeva.
(K. Hosseini, Il cacciatore di aquiloni, a cura di E. Galimberti, Loescher, Torino 2009)
p. 640, es. 37

37 In ogni periodo indica se la proposizione sottolineata è la principale (P), oppure una


coordinata alla principale (CP), una subordinata (S), una coordinata alla subordinata (CS).
Nelle regioni polari la presenza umana è molto limitata; tuttavia oggi, nonostante
l’ambiente sia ostile, si sono creati diversi insediamenti. (.....C.....P...........)
1. Il territorio della tundra, ghiacciato per gran parte dell’anno, durante l’estate è popolato da animali migratori
che percorrono migliaia di chilometri per andare lì
a riprodursi. (.....................)
2. Gli eschimesi – chiamati inuit nella loro lingua – vivono da 4000 anni nella tundra artica, dove giunsero dall’Asia; in
origine erano nomadi e si spostavano con slitte trainate da cani dando la caccia alle balene e alle foche con semplici
arpioni con la punta d’osso. (.....................)
3. Le norme morali che sono contenute nel Corano e che ogni buon musulmano deve applicare durante la
vita sono dette «i cinque pilastri dell’Islam». (.....................)
4. Il caldo è così soffocante che, anche se le finestre sono tutte aperte, in casa si respira a fatica e di notte
non si riesce a dormire. (.....................)
Punti chiave
GLI ELEMENTI DEL
PERIODO

1. IL PERIODO

Il periodo è la parte di testo che inizia con una maiuscola e termina con un segno di punteggiatura
forte (punto fermo, punto interrogativo, punto esclamativo). Quando è formato da due o più
proposizioni, esse sono collegate tra loro da un segno di punteggiatura debole (virgola, punto e virgola,
due punti) oppure mediante un “legame” (congiunzione, preposizione, pronome…).
Per riconoscere le frasi all’interno di un periodo occorre cercare

i predicati (verbali e nominali): a ogni predicato corrisponde una frase

(o proposizione).

METTI IN PRATICA

54 In ogni periodo separa le frasi con una barretta.

Tel Aviv è un centro commerciale/ed è sede del più importante aeroporto israeliano.

1. Gerusalemme è città sacra per gli ebrei perché era la capitale dell’antico regno di Israele e lì venne edificato il

Tempio del re Salomone; è sacra inoltre per i cristiani dal momento che vi fu crocifisso Gesù Cristo; lo è infine

anche per i musulmani per il fatto che ospita la moschea di Omar, la più antica di tutto il mondo islamico.

2. La popolazione dell’India è divisa in caste, cioè in classi sociali chiuse, e ciò significa che nessuno può passare da

una casta all’altra, né svolgere un lavoro diverso da quello tipico della propria casta, né sposare una persona di

un’altra casta.

2. LA PROPOSIZIONE INDIPENDENTE

Una proposizione è indipendente quando è autonoma dal punto di vista grammaticale e del

significato.

METTI IN PRATICA

55 In ogni periodo sottolinea le proposizioni indipendenti.

Tu prendi la macchina, mentre io finisco di preparare la valigia.

1. Stavo pescando, quando improvvisamente un’onda mi bagnò da capo a piedi.

2. Due miei amici discutevano di calcio in modo così animato che davano l’impressione di litigare.

3. Fai presto, sbrigati, arriveremo in ritardo!

4. Dal momento che mi sono accorto di dare fastidio, me ne vado, non vi preoccupate!

5. Ci sono delle persone che non hanno la minima idea di quanto sia faticoso studiare.
6. Avete ascoltato le loro ragioni; adesso, per favore, dovete ascoltare anche le nostre, perché abbiamo alcune cose
da precisare per quanto riguarda la versione dei fatti che vi è stata esposta.

7. Mentre stavo scrivendo al computer è scoppiato un temporale: un fulmine è caduto vicino a casa mia
provocando un blackout completo, cosicché ho perso tutto il mio lavoro perché non l’avevo salvato!

2. LA PROPOSIZIONE PRINCIPALE
La proposizione principale è la frase attorno alla quale si organizzano le altre frasi del periodo. È una
proposizione indipendente dal punto di vista grammaticale, infatti non è mai introdotta
da legami. Non ha una posizione fissa: si può collocare all’inizio, all’interno, alla fine del
periodo.
• Quando dorme, Francesca non vuole essere disturbata da nessuno.
• Come sai, avrei molte faccende da sbrigare, ma non ne ho voglia!
• Oggi sistemerò le piante in giardino, perché ho del tempo libero.

METTI IN PRATICA
56 In ogni periodo evidenzia la principale.
Essendo l’aria rarefatta, quando si sale ad alta quota si usano le bombole di ossigeno.
1. Alcune specie animali hanno un senso dell’orientamento molto sviluppato; esso permette loro di volare per lunghe
distanze e poi tornare al luogo di partenza ricordando la strada.

2. Pur avendo poche speranze di salire sul podio, dopo aver subìto un brutto infortunio, l’atleta decise di partecipare
ugualmente alle gare.

3. Poiché la particolare forma del muso gli consente di restare completamente immerso nell’acqua, e anche di
respirare, l’ippopotamo può controllare con lo sguardo il territorio circostante, senza rinunciare al fresco ristoro
delle acque, mentre i potenti raggi del sole riscaldano la terraferma.
4. L’industria cinematografica indiana ha il primato mondiale di film prodotti ogni anno, anche se la loro
diffusione è limitata al mercato asiatico e non riguarda minimamente quello occidentale.

4. LE PROPOSIZIONI SUBORDINATE
Si dice subordinata una proposizione che dipende da un’altra, chiamata reggente. Qualsiasi
proposizione del periodo può avere la funzione di reggente. In un periodo ci possono essere diversi
gradi di subordinazione: la subordinata che dipende direttamente dalla principale è di
1˚° grado; da questa può dipendere un’altra subordinata, che viene detta di 2˚° grado ecc.
• Martina aspetta / che Federico le telefoni / per organizzare la festa di sabato.
principale subordinata di 1°˚° grado subordinata di 2°˚° grado
(reggente) (reggente)

Le proposizioni subordinate possono essere esplicite (con il verbo di modo finito) o implicite
(con il verbo di modo indefinito).

METTI IN PRATICA
57 A fianco di ogni frase indica se è principale (P) o subordinata (S) e il grado di subordinazione.

Quando squillò il telefono ( S 1° grado ), Mario pensò ( P ) fosse la persona


( S 1° grado ) che doveva proporgli un lavoro (S 2° grado ).

1. Malgrado quel ponte sia stato costruito da poco ( ), verrà chiuso al traffico
( ) perché l’hanno dichiarato pericolante ( ).
2. È fondamentale ( ) che i sacchi della spazzatura vengano sistemati nei cassonetti per la raccolta
differenziata ( ), perché ci sono rifiuti
( ) che possono recare danni all’ambiente ( ).

3. Capì ( ) di avere scommesso sulla squadra sbagliata ( ), quando vide il risultato del
primo tempo ( ) che la dava perdente per 3 a 0 ( ).

4. Siccome ho bisogno ( ) di parlare con il capufficio per una pratica urgente


( ), può dirgli per favore ( ) se mi fa una telefonata ( ) prima di andare via (
)?

5. Anche se gli scout erano stanchi ( ), anziché farli riposare ( )


il capo squadriglia li fece proseguire alla ricerca di un’area di campeggio adatta
( ) per piantare le tende ( ).

5. LE PROPOSIZIONI COORDINATE
Si dice coordinata una proposizione che si collega a un’altra su un piano di parità,
mantenendosi autonoma da essa. La coordinazione può avvenire sia tra proposizioni
indipendenti sia tra subordinate, purché abbiano la stessa funzione sintattica:
• Giulia si veste / ed esce di corsa, / perché deve prendere il treno, / ed è in ritardo.
principale coord. alla sub. di 1°˚° grado coord. alla
principale sub. di 1˚° grado

La coordinazione può avvenire mediante congiunzioni coordinanti (e, o, ma, infatti, né …


né ecc.), pronomi correlativi (gli uni … gli altri, chi … chi ecc.), oppure solo con segni di
interpunzione (in tal caso si dice che le frasi sono coordinate per asindeto).

METTI IN PRATICA
58 Separa con una barretta le proposizioni di ogni periodo; sottolinea poi in blu le principali, in rosso le
subordinate, in nero le coordinate.
Ecuador è il nome dello Stato / che è attraversato dall’Equatore, la linea immaginaria della massima ci r-
conferenza del pianeta.
1. Appartengono all’Ecuador le isole Galapagos, il più famoso parco naturalistico del mondo, / dalla cui fauna
lo scienziato Charles Darwin trasse lo spunto / per elaborare la rivoluzionaria teoria dell’evoluzionismo.
2. Il Madagascar appartiene geograficamente all’Africa, / ma presenta caratteristiche proprie molto particolari,
sia riguardo alla popolazione che alla fauna, / dal momento che l’isola si è staccata dal continente ben 140
milioni di anni fa.
3. L’Asia è il continente più esteso del globo / ed è anche il più popoloso, / visto che ospita 4 miliardi di abitanti, /
di cui un miliardo e 350 milioni in Cina e un miliardo e 210 milioni in India.
4. Il continente americano fu una terra sconosciuta / fino a quando nel 1492 il genovese Cristoforo Colombo tentò
un’impresa / che mai era stata tentata prima: / navigare verso occidente / per giungere in Asia, la terra / da cui
provenivano le spezie e altre merci preziose, / da vendere in Europa.

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