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Economia politica società (fine ottocento-inizio novecento)

Veniamo dall’unità di Italia e c’era stata l’unificazione tedesca grazie a Bismarck quindi in Germania c’era
ancora il sovrano.

Dopo l’unificazione d’Italia e della Germania, abbiamo la belle époque, un apparente periodo di pace, sotto
la quale si celano tensioni che sfoceranno nella prima guerra mondiale. Questo periodo di pace interessa
anche il campo economico, sociale, politico.

A livello economico, avviene anche la seconda rivoluzione industriale con le relative conseguenze: ci sarà
quindi utilizzo del petrolio, l’introduzione di nuove macchine e l’idealizzazione della teoria economica del
taylorismo (che vedeva l’introduzione nelle fabbriche di una catena di montaggio che comportava uno
sviluppo veloce nella produzione).

Lui la ideò, ma venne poi implementata da Henry Ford nella sua fabbrica. Ford aumentò gli stipendi e
consentì il pagamento rateale, che ebbe come conseguenza, anche per gli stessi operai, l’acquisto di beni
non necessariamente di prima necessità.

Con un maggiore sviluppo industriale, si sviluppò anche l’industria chimica, biologica, alimentare ecc.

La catena di montaggio ebbe però conseguenze negative: l’operaio a seguire sempre la stessa fase di un
processo a non vedere mai il prodotto finito, perdendo la sua creatività (Marx lo chiamerà processo di
alienazione).

Conseguenze anche nella società: gli operai si spostano dalle campagne alle città, ne consegue uno
spopolamento delle campagne e un incremento della popolazione nei centri urbani. In mancanza di
abitazioni, gli operai venivano fatti abitare i in condizioni malsane, in ghetti. Tutto questo porta
inevitabilmente all’ insorgere di malattie.

C’è un generale miglioramento nella qualità di vita. Ma questo miglioramento interessa coloro ai quali
erano stati alzati gli stipendi e che era già in grado di viversi al meglio la belle époque. È il periodo in cui si
vivono anche le città più all’ aperto: si introducono le luminarie per le strade, nasce il cinema, la
popolazione aumenta e i cittadini cominciano a vivere.

È così che si diffonde il concetto di società di massa: la popolazione diventa una massa da governare. Ci si
affaccia sempre di più al mondo della politica. Nascono molti partiti e i sindacati per tutare gli operai dalle
condizioni precarie nella fabbrica. Questi operai diventano pozzo di voti per le elezioni.

Per la necessità di spostarsi, nascono i siti ferroviari, il telefono, il telegrafo, la radio, tutti mezzi che
diverranno poi cruciali per la propaga.

Dal punto di vista politico: nascono soprattutto i socialisti in questo periodo e i cattolici che dopo la presa di
Roma non potevano più partecipare alla vita politica, cominciano nuovamente a far sentire la loro voce
(Leone X invita con la sua enciclica gli imprenditori a non sfruttare gli operai e questi ultimi a rispettare gli
operai)

Con la 2° Rivoluzione Industriale nasce un nuovo sistema economico: il capitalismo, basato sul rapporto tra
imprenditore e operaio. L’imprenditore investe in macchine e poi recupera il capitale con il lavoro degli
operai. Il profitto viene poi reinvestito e aumenteranno il capitale. Questo aumento della richiesta del
lavoro fa sì che le condizioni di vita dei lavoratori peggiorino, in particolare con l’introduzione di più
macchine quando i salari verranno ulteriormente ribassati. Conseguenza di tutto ciò è il luddismo: gli operai
si ribellano e cominciano ad inveire contro le macchine.
Ulteriore conseguenza è l’imperialismo 1870-1914 (comprende in sé il colonialismo ma anche altri principi).
Poiché con gli investimenti aumenta la produzione, allora aumenta anche la richiesta di materie prime e la
ricerca di nuovi mercati. Comincia quindi una vera e propria espansione coloniale verso alcuni stati
(principalmente Africa e Asia). L’ imperialismo sarà causa poi della prima guerra mondiale

La causa del colonialismo era l’eccesso di popolazione nella madrepatria e la ricerca di nuove colonie e
posizioni strategiche; invece la causa dell’imperialismo è il sostegno allo sviluppo industriale della
madrepatria. Il suo obiettivo è la conquista del territorio e il controllo economico sulle aree di risorse.

Perché si parla di tensioni internazionali?

Questa area essendo di interesse anche di altri stati europee creerà competizione sia con l’Italia, sia tra di
loro. Oltre alla contesa per i territori da sfruttare, si sviluppa anche il senso di appartenenza alla nazione, il
nazionalismo.

Quindi alla base dell’imperialismo c’è sicuramente il fattore economico (trovare nuove aree commerciali
dove esportare i propri prodotti) ma anche quel sentimento di conquista (il sentirsi superiore e voler far
prevalere la propria cultura e i propri costumi sugli altri).

Avremo il nazionalismo inglese quello francese, il revanscismo, sentimento di vendetta contro la Germania
( dopo la prima guerra mondiale la Francia firmerà ,da vincitrice, il trattato di Versailles, esattamente dove
aveva firmato ,da sconfitta dopo la guerra franco-prussiana)

Nazionalismo italiano= irredentisti; all’Italia mancava il nord est per essere unita anche territorialmente e
nazionalisti volevano anche questi territori. Queste terre però erano nelle mani degli austriaci e quindi il
gruppo di nazionalisti italiano spingerà per la prima guerra mondiale.

Quindi l’imperialismo ha alla base sia un motivo economico, sia un motivo ideologico, il nazionalismo, ma
c’è anche un terzo motivo: la diffusione delle teorie di Darwin. Egli sosteneva la supremazia di alcune razze
su altre, quindi alla base del desiderio di conquista c’era anche un forte razzismo.

PRIMA GUERRA MONDIALE

I due schieramenti che troveremo quindi nella prima guerra mondiale saranno:

Triplice alleanza: Italia, Austria e Germania

Triplice intesa: Inghilterra, Francia e Russia

L’Italia firma con la triplice alleanza, ma la tradisce con la triplice intesa per ottenere le terre irredente.

La Russia non faceva inizialmente parte della triplice intesa, ma si parlava di intesa cordiale.

Gli schieramenti avevano interessi diversi

La Russia non può stare con Germania, d’Austria perché avevano interessi comuni. In particolare, queste
nazioni si contendevano la zona dei Balcani e dell’impero ottomano che si stava disgregando.

Questo territorio interessava sia all’ Austria, che alla Germania perché la zona dei Balcani sarebbe stata
prolungamento del territorio del loro impero. Non è un caso che il casus belli è l’uccisione dell’arciduca
Francesco Ferdinando ad opera di un serbo. Anche all’ interno del territorio dei Balcani si era creato
nazionalismo. La Serbia non voleva infatti sottomettersi all’ Austria.

La Russia, al contempo. grazie a questi territori avrebbe potuto avere accesso ai territori sul mediterraneo e
quindi avere più commerci.

In questo periodo c’è anche la corsa all’armamento


Anche l’Italia aveva interessi comuni con la Francia (la zona in Tunisia, Marocco)

Così come Germania e Inghilterra che avevano contese perché la Germania aveva cercato di strappare all’
Inghilterra il titolo di potenza sul mare.

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Questa parte si collega Futurismo astrattismo cubismo espressionismo

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