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Suddivisione in riquadri
Dentro un riquadro posso avere un pannelli o finestre
Divisione orizzonatale:
sopra monitor
sotto tendenzialmente la nostra timeline: lo spartito musicale. Qui si sviluppa nel tempo e il
nostro scopo è quello di sistemare le clip in armonia.
Riquadro Source (o sorgente) si riferisce ai file che ti mostra invece Programme alla timeline
Sotto lo spazio da dedicare alla timeline è 90% il restante 10% lo dividiamo tra
effetti/strumenti/ mixer audio
1 monitor programma
1 timeline
Una volta compreso lo spazio di lavoro ognuno decide come organizzare i pannelli
Quando clicco su un riquadro e nel pannello diventa attivo tutto intorno ed appare il
quadrato azzurro vuol dire che quel determinato riquadro è selezionato.
Ingest/caricamento
Prima mi assicuro di avere i file nella cartella fisica sul desktop e di averla nominata a
piacimento e poi importiamo i file o anche la cartella direttamente così:
a. List view
b. Icon view
Esempi:
Quadratino ROSA: foto (still picture)/logo/adjustment layer
Quadratino AZZURRO: video (immagini in movimento)
Quadratino VERDE: materiale audio
Vantaggio
Rappresentazione grafica: audio video vediamo pellicola e traccia audio
Nell’’economia di montaggio e una serie di pressioni da parte del committente avere la
consapevolezza di ogni elemento su cui sto lavorando è estremamente importante.
In fullscreen vedo anche fps e dimensioni e differenze tra di loro FONDAMENTALE perché
capisco che tipo di materiale e su che tipo di sequenza. Vedo anche la risoluzione:
Ordine e controllo per essere efficienti. No approccio confusionario.
29.976 per la televisione| 30 per tutto il resto formato standard USA. Questo formato è
conosciuto come NTSC
24 o 25 EUR PAL formato (anche) Europeo.
Importante: per quanto riguarda le foto: se c’è differenza tra foto e riprese e mettiamo le
foto in timeline, questo farà apparire la dimensione della foto più grande e in questo modo
possiamo ‘animarle’ come si fa nella maggior parte dei casi.
audio
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RENDERING
Quando applichiamo un effetto o modifichiamo un asset in timeline a volte vediamo apparire
la Barra rossa. Questo accade quando Premiere non riesce più a visualizzare in modo fluido
e deve fare un rendering: operazioni che fa per trasformare da rosso a verde. Ogni
fotogramma che da rosso diventa verde è un file che premiere ha renderizzato.
Il problema è che se faccio una piccola modifica devo renderizzare nuovamente.
Se invece la barra è gialla significa che Premiere ha abbastanza potenza per leggere il file
anche se non il massimo della potenza: non ho bisogno di fare il rendering in verde.
AUTO-SAVE
Ogni 15 minuti di def ault Premiere crea un auto-save. Sarebbe meglio cambiare questa
impostazione e portarla a 5 minuti (a volte anche a 1 minuto).
Ordine e controllo per essere efficienti. No approccio confusionario.
Render: permette la visione fluida del video una volta modificato quello originale
Quando esporti Premiere li renderizza in ogni caso.
Importante avere:
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1. Premiere mette il video per intero nella sequenza e infatti vediamo i triangoli di
inizio e fine
2. Nomina la sequenza con lo stesso nome della prima ripresa trascinata in timeline
(infatti dobbiamo rinominare la sequenza nel pannello Progetto)
• E’ molto importante avere ogni V per tipo di file (V1 per video, V2 immagini, V3 loghi,
ecc.)
V visibile
V non visibile
Può essere fondamentale se ho tanti layer Video sui quali sto lavorando e voglio vedere cosa
c’è sotto
shift + rotellina
Hot time code HTC consente di fare una navigazione veloce ma precisa
Quando carichi un video nella sorgente (doppio click sulla clip dal pannello progetto)
k - stop
l – play avanti x2 x4 ecc.
Per selezionare la porzione di video che vogliamo poi trascinare in time line
Quando siamo contenti con la (porzione di) clip che abbiamo selezionato, dobbiamo
mettere la clip in time line
Trascinamento
Possiamo trascinare:
video e audio
Solo video (a volte l’audio è molto brutto o non ho proprio bisogno dell’audio, ma le riprese
sono bellissime)
Solo audio (a volte le riprese non sono bellissime ma l’audio è molto esplicativo)
ATTENZIONE: in/out rimane in memoria quindi la clip avrà, nel pannello progetto e da quel
momento in poi, quella determinata lunghezza con gli i/o che ho selezionato in precedenza
Come recuperare audio: tasto destro reveal in project doppio click per aprirla nel monitor
sorgente e trascina audio. Easy!
*Unico problema con reveal in project: nella sorgente ti trova l’in/out ultimo quindi se hai
bisogno di altro pezzo nella stessa clip devi selezionare un altro pezzo di clip e trascinare la
porzione. Soluzione: shortcut MATCH FRAME. Ti matcha sorgente nel pannello di sorgente:
E’ necessario quindi creare una HISTORY: può succedere che un dato giorno ho deciso di
proseguire verso il bivio di destra o a sinistra, ma ho bisogno di tornare su quel sentiero
inziale.
a. o cambio il progetto ogni volta cambiandogli il nome. Salvi ogni volta il progetto
nella cartella cartella progetti premiere che avrai fatto ad hoc nella cartella fisica.
Ordine e controllo per essere efficienti. No approccio confusionario.
BARRA STRUMENTI
Serve a fare le cose più velocemente. Alcuni quadratini hanno un’orecchietta in basso a
destra e quello indica che sono raggruppati altri strumenti all’interno.
• Selection tool
Shortcut “V”
Voglio creare un buco: appare doppia freccia nera su tutto V1 e anche orizzontalmente tutte
le A da quella clip in poi seleziona tutto
Shortcut Track select forward tool “A” | Track select backward tool “shift + A”
Shortcut “B”
Permette di cambiare l’uscita della prima clip e l’entrata della seconda nello stesso
momento- Il pannello Program monitor ti fa vedere sulla sinistra out di A e in di B.
Questo strumento è molto utile con il MONTAGGIO MULTI CAMERA (che vedremo a breve)
Shortcut “Option+shift+c”
UTILISSIMO quando una clip finisce un po’ e a noi servono dei frame in più. Ci aiuta as avere
ordine e controllo
• Razor tool
Shortcut “C”
• Slip tool
Il concetto qui è che possiamo spostarci dentro la clip e cambiare l’in/out della clip sulla
quale stiamo lavorando.
• Slide tool esattamente opposto: in e out centrale rimangono fermi mentre out di a e in
di c cambiano.
• Pen tool: per creare ancor poin o rombi sull’audio per quando la clip va in distorsione
per esempio.
Shortcut “P”
Type toll
Shortcut “T”
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Come Creare Titoli in modo professionale mantenendo ordine e controllo sui nostri titoli:
Per centrare la scritta si possono usare i tasti per centratura orizzontale e verticale
Sulla destra ci sono le opzioni per cambiare font e colore del font.
In alto a sinistra ci sono anche gli strumenti per creare forme utili come rettangoli per il
background delle scritte.
Una volta creata la scritta o titolo, Premiere lo salva nel pannello di progetto nella cartella
in rosa come le immagini foto.
Animare in modo automatico la scritta: è possibile per creare delle animazioni con
movimento orizzontale o animazione verticale (rulli) per i crediti finali
Ordine e controllo per essere efficienti. No approccio confusionario.
Tracciamento maschera
Se una persona non autorizza ad essere ripresa noi possiamo comunque lasciarla nella
scena, ma aggiungendo un blur o pixelata. Facciamo questo grazie al tracciamento della
maschera.
Ellittica
Rettangolare
Pennino per customizzare.
Ordine e controllo per essere efficienti. No approccio confusionario.
1 Selezionato clip
Controlliamo MASK 1
SEGRETO PER YUOTUBER: con la maschera posso creare Picture in picture posso creare un
bollino nel quale appare la ripresa del conduttore.
Nidificazione
Svantaggio del copia incolla: sto lavorando su un montaggio di una serie e mi accorgo che il
bianco nero non lo voglio più usare e voglio cancellare effetto per tutte!
Allora sarebbe meglio usare un livello di regolazione e fare gli aggiustamenti su quel livello
lasciando l’effetto esterno alla clip.
*Il foglio trasparente è detto Acetato
Vantaggio: invece che selezionare tutte le clip ed incollare un effetto, aggiungiamo il livello e
lo mettiamo sopra 30/50 clip in un momento e, se non ci piace più, eliminiamo il livello ed è
finito qui.
In inglese si chiama nest e si riferisce alla figura metaforica del nido: le clip sono i ramoscelli
che uniscono il nido.
Una metafora più sensata è quella della Matriosca: poiché la nidificazione è una sequenza
che sta dentro alla sequenza e così via.
La nidificazione apparirà come una sola clip verde e avrà il logo grafico di una sequenza
2° esempio: togliamo una clip e guarda cosa succede perché la nidificazione prende la
somma della lunghezza iniziale
3° esempio: aggiungendo delle clip. Vediamo i triangolini che ci indicano guarda che tu devi
allungare la nidificazione perché abbiamo aggiunto un nuovo video
Molto utile anche invece che renderizzare ed esportare il video che fa sì che perda qualità.
Basta semplicemente nidificare e Premiere lo vede come un unico video (Esempio Warp
Stabilizer)
stessa velocità
MONTAGGIO MULTICAMERA
Il montaggio multicamera è legato alla nidificazione. Il montaggio multicamera avviene
quando un evento viene ripreso con più camere
Ovviamente per poter lavorare in questo modo la cosa importante è che abbia la canzone
dentro i video anche se magari non iniziano proprio nello stesso momento.
Come iniziare
Sincronise point: selezionare Audio premiere li mette uno sopra l’altro in sinc.
Ordine e controllo per essere efficienti. No approccio confusionario.
Premiere crea
Effetto matriosca
Il grosso vantaggio è che se faccio doppio click ho 5 video nel video sorgente sorgente
Risulta fondamentale fare lo storyboard per avere una buona narrazione e capire come
modificare il video nel tempo.
Pannello effect controls e source meglio lasciare effect per non confondere
Se scelgo un video che però mi accorgo non essere utile, è sufficiente selezionarlo e cliccare
sopra la camera che preferisci.
Consiglio: prima faccio il montaggio grezzo poi metto in sequenza e faccio i passaggi come li
ho in mente.
1 caso voglio cambiare camera: selezioni la clip e direttamente la camera che preferisci.
Ordine e controllo per essere efficienti. No approccio confusionario.
2 cambiare taglio rolling tool posizionando il playhead dove voglio fare il cambio e vado a
calamitare il taglio nel nuovo punto
3 non fare proprio il cambio camera. Quindi deselezioniamo tutte le clip che non vogliamo,
le eliminiamo e allunghiamo la prima clip. In questo caso è necessario scollegare audio o
lockarlo.
Appiattimento
Possiamo tornare dal multicamera alle clip come fossero fatte manualmente perché magari
devo fare una serie di cose come la color correction e grading, titolazione, crediti, logo,
animazioni sui testi, ecc.
Con l’appiattimento: trasformo i miei pezzettini da multilayer a composizione singola.
Color correction
La color correction per essere ottimale deve essere fatta con monitor di alta qualità
Per fare le cose con rigore, comunque è sufficiente che guardiamo gli oscilloscopi mentre
effettuiamo la color. Gli oscilloscopi sono rappresentazioni matematiche.
1. color correction (esposizione, contrasti, neri, ecc.) che riguarda problemi nati in ripresa
OGGETTIVA
2. Grading è una scelta molto personale per creare un’atmosfera della scena come piace al
montatore (committente). In sostanza è aggiungere un filtro che da un gusto personale
SOGGETTIVA
Ordine e controllo per essere efficienti. No approccio confusionario.
Si utilizzano i LUT (look up the table) per aggiungere un filtro e creare un’atmosfera dando
soggettività al lavoro.
La color è utile per correggere errori o mancanze da parte del macchinista. Es. alle camere
non è stato fatto il bianco.Infatti è sempre meglio fare il bianco in camera, così hai meno
problemi in color correction.
A destra abbiamo la colonna LUMETRI COLOR con effetti in default ovvero 6 sezioni
Basic correction
Creative
Curves
Color Wheel & Match
HSL Secondary
Vignette
LUMETRI COLOR è il pannello fondamentale per la color quindi lo lasciamo a sinistra pronti
per aprire le sezioni sotto e lavorare sulle clip. GRADING è un filtro emozionale.
BASIC CORRECTION per la color correction (che comprende White balance e Tone)
CREATIVE per la color grading.
Oscilloscopi o lumetri scopes: grafici che controllano luce e colore in modo matematico.
RGB palette: questa è la palette più comune formata dai colori primari che unendosi
formano tutti gli altri. La RGB palette è una palette di colori digitali.
Quando parliamo di correzione colore: correggiamo le quantità per dare un equilibrio a
questi 3 colori fondamentali.
In gergo giallo si dice che è eccessivamente caldo. Il blu è troppo freddo.
Abbiamo 5 oscilloscopi e per aprirli è sufficiente cliccare il tasto destro del mouse con il
sottomenu con gli oscilloscopi e selezionare quello preferito. Parade (RGB) è quello che
utilizzeremo quasi sempre.
Da 0 a 100 a sinistra e 0 a 255: la cosa importante è che non vadano né a toccare gli
highlights e nemmeno i shadows ( le ombre) altrimenti si “brucia” come si dice in gergo.
Temperature: rosso e blu vengono intaccati. Qui dobbiamo trovare un aggancio che ci
permetta di trovare l’equilibrio. Un grumo di colore o una parte più concentrata che ci
permetta di trovare il nostro aggancio. Si tratta poi di mettere sulla stessa retta questi due
grumi (uno della parte rossa, uno della parte blu).
Tint: Bilanciare il verde con il tint portando il livello pari a quello del R e B.
Ordine e controllo per essere efficienti. No approccio confusionario.
Una volta sistemati gli highlights, notiamo che i nostri RGB sono schiacciati verso i midtone
e shadow.
- Exposure
- Contrast
- Highlights
- Shadows
- Whites
- Blacks
Risulta molto importante non bruciare i neri e i bianchi che sono fondamentali: Blacks che
lavora nelle parti bassi e i Whites nelle parti alte.
Volendo potremmo lavorare il colore sul master invece che sulle singole clip in questo modo
risparmiamo molto tempo. Quando Master * diventa blu vado a fare il lavoro sulla clip
master.
Questo conviene solo se la ripresa è fissa e le condizioni di luce non cambiano. Se un ciak o
take è lungo, rischio che cambia la luce non ha più senso di fare color sul master. Guardare i
master quanto sono lunghi, che luce domina la scena, ecc. A quel punto decidiamo se fare
una color sulle clip separate o sul master.
Per il white balance e tone è sempre meglio lavorare su livelli interni e non adjustment layer
esterni.
Consiglio:
Una pratica comune che si fa prima di selezionare le porzioni di clip è quella del rullo:
importare in time line tutte le clip per intero. Conviene per le seguenti ragioni:
1. Vediamo una panoramica delle lunghezze e possiamo già vedere le clip buone e quelle
da scartare
2. Abbiamo anche una panoramica dell’audio delle riprese.
AUDIo
L’audio è fondamentale perché aggiunge una profondità e una struttura al video che da solo
non avrebbe.
Ordine e controllo per essere efficienti. No approccio confusionario.
Bisogna sdoppiare il canale mono in due in modo tale da avere l’audio stereo
Come fare
Prima Dopo
Dobbiamo dare gain. Audio gain: dobbiamo far guadagnare decibel alla clip. Non alzare il
volume, perché alzare il volume è solo zoomare dentro.
Bisogna fare attenzione a non esagerare perche altrimenti l’audio clippa, ovvero si distorce,
e aumenta anche il noise , ovvero il disturbo di sottofondo.
Ordine e controllo per essere efficienti. No approccio confusionario.
Come fare
E il gioco è fatto.
ATTENZIONE: io non ho alzato il volume: infatti la barra del volume è sempre alla stessa
altezza.
Prima Dopo
Per lavorare sull’audio, dobbiamo entrare nel workspace Audio. Qui vedremo il Mixer audio
Ordine e controllo per essere efficienti. No approccio confusionario.
Gestisce l’audio della singola clip. bilanciamo le clip: quelle alte le abbassiamo e viceversa
Ci sono 2 vantaggi:
Ordine e controllo per essere efficienti. No approccio confusionario.
a. posso regolare il volume con maggior precisione rispetto che sulla time line
b. vantaggio possiamo tracciare audio: rendiamo organico un movimento di audio
WRITE KEYFRAME se lo attivo (come orologino piccolo) SI PUO’ TRACCIARE LE
DINAMICHE DI VOLUME
Organico contro lineare: vuol dire gestito dalla mano non dal robot.
Gestisce audio tracce. Regolo il volume della traccia master a prescindere dalla porzione di
clip. Un po’ come quando applichiamo la color correction al file master invece che alla clip
singola.
• Regole d’oro:
• Non deve mai toccare lo 0
• Non deve mai essere inferiore a -24 e il -36 perché un audio basso ti smonta
l’emozione del montaggio
• Mai fidarci delle cuffie, ma della matematica facendo fede al meter
• Fare sempre 1 prova senza cuffie
Ordine e controllo per essere efficienti. No approccio confusionario.
Proxy
A monte il discorso è che la tecnologia avanza inesorabilmente: oggi tutti possono riprendere
in 4k e tutto si deve adeguare a questo cambiamento, anche i programmi di montaggio.
Questo può essere un problema.
Ci sono 3 parametri quando ci troviamo davanti alla scelta di una macchina molto
performante:
Se abbiamo necessità di montare un video in 4k, per esempio, e nessuna delle opzioni
sottostanti è sufficiente
allora dobbiamo creare le proxy. Successivamente, quando faremo l’export Premiere farà
l’esportazione in 4k.
Ordine e controllo per essere efficienti. No approccio confusionario.
Procedimento:
a. Selezioni le clip in 4k
b. tasto destro sul mouse “Crea proxies”
e. Sul program monitor aggiungiamo il tastino toggle proxies per editare sulle proxies
Ordine e controllo per essere efficienti. No approccio confusionario.
L’ESPORTAZIONE
L’esportazione la facciamo o con
Premiere
o
Media encoder
Preferiamo Media Encoder
Estimated File Size: Stima del file NON INCLUDE AUDIO E DI SOLITO AUDIO È IL 10%
QUINDI CALCOLARE
COMODITÀ DI ENCODER
Premiere ti da anche la possibilità di fare una esportazione multipla
Glossario
Transition: passaggio da una clip all’altra
Animation: effetto applicato per fare muovere qualche componente (immagine, foto,
scritta, ecc)
assolvenza fade in
dissolvenza fade out
Livello di regolazione: adjustment layer