Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
Se già non
selezionate, spuntiamo le caselle nella categoria Browser "Mostra i
pulsanti Regolazione fine", per accedere tra l'altro alla calibrazione dei
tre canali separati Rosso Blu e Verde nel pannello flottante Regola e in
Generali "Mostra strumenti avanzati", per poter visualizzare i controlli
delle parole chiave ed utilizzare gli strumenti avanzati di revisione dei
clip (Preferiti e Rifiutati).
1 Timecode: ogni ripresa ha un timecode, impresso durante la registrazione del nastro nella videocamera,
per marchiare il video e rendere facilmente individuabile ogni singolo fotogramma.
Il timecode è in formato HH:MM:SS:FF, ore, minuti, secondi, fotogrammi. Il timecode parte da 00:00:00:00 in
avanti.
In Italia e in tutti i paesi in cui viene usato lo standard Pal, il numero di frame (fotogrammi) al secondo è 25,
quindi vuol dire che allo scattare del 24° fotogramma il video passerà al secondo successivo,
Non potrete mai trovare un timecode con FF maggiore di 24.
2AVCHD: Advanced Video Codec High Definition è uno standard per la registrazione con videocamere
senza nastro in alta definizione. È basato sul codec video Mpeg-4 con compressione H.264, ovvero uno
standard portato avanti anche da Apple e su cui sono basati Quicktime X ed il player video di iPhone.
Nel caso di videocamere tapeless (ovvero senza nastro) il pannello
dʼacquisizione mostra i clip video presenti nella memoria interna e che
possiamo importare nel nostro Mac.
È quindi sufficiente selezionare i clip che ci interessano e cliccare su
“Importa Selezionati” (oppure “Importa Tutto” se non dobbiamo
escludere nulla).
Creare un progetto
Organizzare i Clip.
Questo ci aiuta sia nel caso in cui il montaggio avvenga mesi dopo
lʼacquisizione del girato, sia quando il lavoro sia fatto a più mani:
scegliendo i clip “buoni” subito dopo lʼimportazione diventa più facile poi
effettuare il lavoro, avendo già fatto una prima scrematura dei video.
Una volta in cui abbiamo etichettato i nostri clip con gli strumenti appena
analizzati, possiamo cominciare il lavoro vero e proprio di montaggio.
Quando clicchiamo
su un clip nel
browser Eventi,
iMovie seleziona
automaticamente 4
secondi di filmato,
a meno che non
siano state
m o d i fi c a t e l e
impostazioni nelle
p r e f e r e n z e
dellʼapplicazione.
Apple tenta di farci creare un montaggio “movimentato”, con clip brevi,
piuttosto che lunghe sequenze narrative.
Prendiamo il tema
“Filmina”. Muovendosi
con il mouse sul tema,
come per quelli di
iPhoto, abbiamo
unʼanteprima nella
miniatura che ci
visualizza lo stile che
applicheremo al nostro
filmato.
Una volta aggiunto un tema, nel browser appaiono altri 4 tipi di titoli, tra
cui sceglieremo per aggiungerli al progetto.
Automaticamente, iMovie inserisce 3 elementi nel nostro progetto: i due
titoli Filmina allʼinizio ed alla fine del progetto, più la dissolvenza in
bianco in chiusura, con eventuale fade out dellʼaudio dellʼultimo clip.
Cliccando sul fumetto che rappresenta il tema, color oro, sopra al clip
nel progetto, possiamo modificare il testo. Lʼanteprima del video diventa
editor in linea del nostro contenuto, selezioniamo quindi il testo
marcaposto e sostituiamo con la scritta “Seven Cuba @ Amigdala”,
come il progetto.
Nonostante con la classica combinazione di tasti Cmd+T si possa
richiamare il pannello dei font di sistema, non possiamo modificare lo
stile delle scritte dei temi.
Clicchiamo su “Fine” per confermare la modifica.
Capitoli e commenti.
Con la versione ʼ08 di iMovie Apple aveva fatto sparire la possibilità di
suddividere il filmato in capitoli, utilizzabili sia per lʼintegrazione con
iDVD che per la creazione di Podcast, rendendo indispensabile il
passaggio attraverso GarageBand.
Finalmente è ritornata questa possibilità (come per gli Effetti e per i
Temi), rendendo possibile lʼintegrazione diretta iMovie - iDVD, anche se
le possibilità audio che ci dà GarageBand, in quanto programma di
composizione musicale, sono assolutamente inarrivabili in iMovie,
rendendolo ancora indispensabile.
Nellʼangolo in alto a
destra dellʼarea di
progetto, se avete
attivato gli strumenti
avanzati, ci sono due
pulsanti a “fumetto”,
marrone il primo e
rosso con una freccia
il secondo. Sono rispettivamente il marcatore dei commenti (che
rimangono esclusivamente in iMovie e sono per “uso interno”, ad
esempio per scambiarsi pareri su parti del progetto nel caso di un lavoro
a più mani) e quello dei capitoli (che si interfacciano con iDVD,
GarageBand e vengono letti dai riproduttori multimediali, come
Quicktime ed iPhone).
Lʼuso, come per quasi tutte le funzioni di iMovie, è banale: basta
trascinare lʼelemento sul punto del filmato
che ci interessa e dare il nome appropriato.
Rifinire il filmato.
Abbiamo quasi finito con il nostro montaggio video. Ci sono alcuni
aspetti da sistemare per rendere la nostra produzione ancora più
accattivante, prima di esportare il tutto verso GarageBand e crearne la
colonna sonora.
Una volta premuto Pubblica dobbiamo solo aspettare che iMovie abbia
elaborato il nostro progetto.
A questo punto possiamo passarlo in GarageBand.