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n.

6 Giugno
2019 D.USC. 31-05-19
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Sommario
http://www.edizionicec.it
GIUGNO E-mail: cec@edizionicec.it
radiokit@edizionicec.it
2019 http://www.radiokitelettronica.it

4 VARIE ED EVENTUALI

6 AUTOCOSTRUZIONE
TrasformaTorino - 2ª p. di Damiano Cirielli

direzione tecnica
10 AUTOCOSTRUZIONE
Centralina universale per controllo rotori di Luigi Colacicco
GIANFRANCO ALBIS IZ1ICI
grafica
MARA CIMATTI IW4EI
17 ANTENNE
Antenna Slim-JIM Pierluigi Poggi
SUSI RAVAIOLI IZ4DIT
Autorizzazione del Tribunale di
Ravenna n. 649 del 19-1-1978
20 ANTENNE
Carico terminale per antenna di Fabio Courmoz

22
Iscrizione al R.O.C. n. 7617 del 31/11/01
APPARATI-RTX
direttore responsabile Acom 2000A
FIODOR BENINI di Michele Imparato

Amministrazione - abbonamenti - pubblicità:


Edizioni C&C S.r.l. -
Via Naviglio 37/2 - 48018 Faenza (RA)
28 APPARATI-RTX
LPD, PMR446 & apparati cinesi di Alberto Zanutto
Telefono 0546.22.112 - Telefax 0546.66.2046
http://www.edizionicec.it
E-mail: cec@edizionicec.it
http://www.radiokitelettronica.it
30 ACCESSORI
Alimentatore/caricatore di Iginio Commisso
E-mail: radiokit@edizionicec.it
Una copia € 5,50 (Luglio/Agosto € 6,00)
Arretrati € 6,00 (pag. anticipato)
34 LABORATORIO
Ripariamo i commutatori a slitta di Roberto Perotti
I versamenti vanno effettuati
sul conto corrente postale N. 12099487
INTESTATO A Edizioni C&C Srl
36 LABORATORIO-MISURE
Pinze e correnti - 2ª p. di Gianfranco Tarchi

40
IBAN: IT 43 U 07601 13100 0000 1209 9487
BIC: BPPIITRRXXX HAM APP
Repeaterbook di Maurizio Diana
Questo periodico è associato

42
all’Unione Stampa Periodica
Italiana RADIO-INFORMATICA
Bluetooth di Massimo Nizzola

46
Carte di credito:
RADIO-INFORMATICA
DTMF Decoder di Emiliano Scaniglia

• Abbonamenti per l’Italia € 45,00


• Abbonamenti Europa-Bacino Med. € 70,00
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Il manuale dei Circuiti Stampati di Daniele Danieli

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Via Bettola 18 - 20092 Cinisello Balsamo (MI)


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Fax +3902/66030269
58 A RUOTA LIBERA
Il DX impossibile... di Enrico Barbieri

60
e-mail: sies@sodip.it
www.sodip.it SURPLUS
Mason A3-C di F. Zannoni e F. Foresti

65
Stampa: Arti Grafiche Boccia
Via Tiberio Claudio Felice 7 FONDO SCALA
84131 - Salerno L’amato Cassone di Sergio Barlocchetti
La sottoscrizione dell’abbonamento dà diritto a ricevere offerte di prodotti
e servizi della Edizioni C&C srl. Potrà rinunciare a tale diritto rivolgendosi
al database della casa editrice. Informativa ex D. Lgs 196/03 - La Edizioni
C&C s.r.l. titolare del trattamento tratta i dati personali liberamente conferiti
per fornire i servizi indicati. Per i diritti di cui all’art. 7 del D. Lgs. n. 196/03
66 PAROLE & PAROLE
Telescrivente di Vittorio Marchis

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e per l’elenco di tutti i Responsabili del trattamento rivolgersi al Responsa-
bile del trattamento, che è il Direttore Vendite. I dati potranno essere trattati MERCATINI
da incaricati preposti agli abbonamenti, al marketing, all’amministrazione
e potranno essere comunicati alle società del Gruppo per le medesime Moncalvo 2019 di Gian Michele Sbalzo
finalità della raccolta e a società esterne per la spedizione del periodico e

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per l’invio di materiale promozionale.
ll responsabile del trattamento dei dati raccolti in banche dati ad uso
redazionale è il direttore responsabile a cui, presso il Servizio Cortesia, Via
PROPAGAZIONE
Naviglio 37/2, 48018 Faenza, tel. 0546/22112 - Fax 0546/662046 ci si può
rivolgere per i diritti previsti dal D. Lgs. 196/03.
Previsioni ionosferiche di giugno di Fabio Bonucci
53
REWORK SMD E BGA

pio display, potente insieme di soluzioni


applicative, ampia gamma di larghezze di
WAVERUNNER 9000 banda e risoluzione verticale fino a 11 bit
- ad un prezzo accessibile. La più ampia
selezione di pacchetti di trigger e decodi-
fica dati seriali (TD) permette di utilizzare
un trigger seriale potente e flessibile, uni-
to ad un’intuitiva decodifica a colori so-
vrapposta. Inoltre, i pacchetti TDME (Trig-
ger, Decode, Measure and Eye diagram)
completano i pacchetti TD, consentendo Un tempo l’elettronica era THT, oggi è
l’estrazione dei dati decodificati e dei suc- sempre più SMD, BGA, LGA, eWLB. L’evo-
cessivi diagrammi della forma d’onda, l’e- luzione tecnologica ha soppiantato le tra-
secuzione di misure di temporizzazione dizionali tecniche di montaggio e anche
del bus e la creazione di diagrammi ad oc- gli acronimi relativi hanno seguito questa
chio per i test su maschere standard o per- evoluzione. I componenti elettronici, pas-
sonalizzate. Gli oscilloscopi WaveRunner sivi e ancor più attivi, hanno perso i termi-
Teledyne LeCroy presenta i nuovi oscillo- 9000 hanno la capacità di fornire una mi- nali pertanto si è reso necessario passare
scopi a canali misti della serie WaveRunner gliore risoluzione verticale, riducendo la dalle tradizionali tecniche a foro passante
9000, dotati di un ampio schermo da 15,4”, larghezza di banda mediante il filtraggio, a forme più evolute quali il montaggio su-
larghezze di banda da 500 MHz a 4 GHz e e ogni canale può essere filtrato indipen- perficiale. Tale tecnica permette di ottene-
frequenze di campionamento fino a 40 dentemente. Per le applicazioni di compa- re schede PCB densamente popolate ma
GS/s. La serie WaveRunner 9000 offre la tibilità EMC/EMI, WaveRunner 9000 carat- necessita di differenti tecniche di lavora-
più ampia gamma di funzionalità del set- terizza accuratamente i segnali di test zione. Dal saldatore a mazzetta tipo latto-
tore e l’insieme più completo di soluzioni EMC con una frequenza di campionamen- niere a saldatori a stilo con punte sempre
per la verifica e validazione di segnali di to di 40 GS/s con una precisione dell’1%. più piccole, a hot-air station, in una corsa
dati seriali, rendendolo ideale per applica- La modalità di analisi spettrale del Wave- spietata allo scopo di intervenire con la
zioni di test Embedded System, Automo- Runner 9000 permette di individuare pic- massima selettività possibile lasciando
tive e EMC/EMI. La diffusione di sistemi chi armonici elevati su un’ampia banda estranei i componenti non interessati alla
informatici integrati e di microprocessori EMC, utilizzando una tabella interattiva di lavorazione. La riparazione, ovvero il
ad alta velocità, spinge l’industria a richie- picchi e marker. Inoltre, un pacchetto de- rework, vale a dire la nuova lavorazione
dere oscilloscopi a canali misti, con ampia dicato per la misurazione dei parametri di dopo quella che ha portato alla costruzio-
larghezza di banda e potenti funzioni per misura degli impulsi EMC consente all’u- ne della scheda elettronica, va effettuata
la verifica e validazione. Gli oscilloscopi tente di adattare le misure a specifici stan- tenendo conto di come sono stati monta-
WaveRunner 9000 di Teledyne LeCroy of- dard EMC/ESD. Maggiori informazioni su ti i singoli componenti e fa uso di attrez-
frono tutte le funzionalità necessarie - am- https://teledynelecroy.com/ zature tecniche particolari. Davide Sculli-
no nel suo ultimo libro “Rework SMD e
BGA. Le tecniche” edito da Sandit si avven-
tura nel vasto mare delle tecniche di
rework per SMD e BGA. La trattazione
LBS MULTIPLEXER esordisce con un breve confronto fra la
vecchia tecnica a foro passante e le nuove
I multiplexer consentono alle stazioni multi-rice- tecniche a montaggio superficiale e pro-
trasmittenti di condividere una singola antenna segue con una breve disamina dei vari tipi
multi-banda. Basta collegare due o più ricetra- di package commercialmente disponibili.
smettitori (tramite filtri passa banda esterni) a Dal terzo capitolo in avanti vengono pas-
uno di questi multiplexer di trasmissione, colle- sate in rassegna le attrezzature di labora-
gare una sola antenna multi-banda in grado di torio necessarie per questo tipo di lavora-
ottenere le bande desiderate e azionare più transceiver contemporaneamente sul- zioni e descritte passo per passo tutte le
la stessa antenna e sul cavo coassiale! I multiplexer HF, da soli, non possono fornire tecniche relative. Il libro descrive con do-
l’isolamento necessario. Ogni ricetrasmettitore deve anche essere collegato trami- vizia di particolari tutti i trucchi e i sugge-
te un filtro passa-banda di trasmissione per la banda appropriata. Un sistema com- rimenti pratici per operare con compo-
pleto di filtri passa banda abbinato a un dispositivo multiplexer permette di isolare nentistica molto complessa senza dover
i ricetrasmettitori e impedisce che interferiscano tra loro. I multiplexer LBS Low Band necessariamente acquistare macchine
Systems sono disponibili in specifiche coperture per banda amatoriale e sono in professionali e inevitabilmente costose. Il
gradi di gestire potenze di 200 watt, 500 watt o 1.500 watt, a seconda del modello. libro, una novità assoluta nel panorama
L’offerta completa di LBS Low Band Systems comprende sistemi di-, tri-, quad- e della letteratura tecnica in lingua italiana,
pentaplexer. La perdita di inserzione è trascurabile: tipicamente meno di 0,2 dB in è una preziosa risorsa per tutti gli hobbisti
banda! I multiplexer di trasmissione LBS Low Band Systems sono ottimi per field- e non dovrebbe mancare nello scaffale del
day, contest e DX-ing multi-op. Maggiori informazioni su http://lowbandsystems.com/ radioamatore. Maggiori informazioni su
http://www.sanditlibri.it/
4 Rke 6/2019
li con in guanti); l’impermeabilità dello
SPIDERBEAM 26 m chassis, che non teme la pioggia; il settag-
gio tramite APP dedicata oppure tramite
I pali in fibra di vetro Spiderbeam Heavy Duty software, da scaricare sul proprio compu-
sono perfetti per la costruzione di tutti i tipi di ter. Maggiori informazioni su https://www.
antenne filari e sono specificatamente svilup- midlandeurope.com/it
pati per rendere l’equipaggiamento portatile
ancora più robusto e duraturo. Questi pali so-
no estremamente resistenti, con uno spessore
delle pareti molto maggiore delle comuni OL LITER
“canne da pesca”. Sono costruiti con una spe-
ciale tecnica di avvolgimento rinforzato: diver- Ol Liter è una start up na-
si strati di fibra di vetro sono avvolti in direzio- ta con l’intento di pre-
ni alternate per ottenere una grande resisten- sentare un prodotto in-
za lineare e laterale. Le giunzioni sono più si- novativo nell’attuale
cure grazie ad una maggiore superficie di so- scenario delle teleco-
vrapposizione tra i singoli segmenti rispetto municazioni radioama-
ad analoghe realizzazioni commerciali. Oltre toriali. Partendo dalla
ai ben noti modelli da 12 e 18 metri, c’è adesso versione entry level Ol
anche il modello da 26 metri. Questo palo è Liter permette a tutti gli
costruito con la stessa tecnica dei fratellini mi- OM di accedere ad una
nori ed è stato attentamente progettato per tecnologia consolidata,
mantenere un basso peso e un perfetto bilan- offrendo una nuova so-
ciamento. Durante le ripetute e lunghe fasi di test durate diversi mesi sulla costa del luzione “tailor made”. Ol
Mar Baltico il prototipo ha resistito a tutte le tempeste senza nessun problema. Liter è un amplificatore
Questo palo offre una nuova prospettiva agli appassionati dei 160m: basta solo ag- allo stato solido che può
giungere pochi fili come cappello capacitivo e sfruttare le prestazioni di una full- essere assemblato secondo le proprie esi-
size 160 m che può essere installata in meno di un’ora. Questo palo anche apre le genze di stazione. Il design speciale della
porte a soluzioni come la costruzione di quattro verticali in fase per uso portatile e sezione dei filtri LPF di banda permette di
altre soluzioni per le bande basse come array di dipoli verticali in 40 m, o altro. Il equipaggiare l’amplificatore solo con i fil-
palo viene fornito completo di un set di quattrodici fascette in acciaio rivestito di tri di reale utilizzo, riservando la possibili-
gomma e di tre ralle per il fissaggio dei tiranti. Maggiori informazioni su https://www. tà di poter installare gli altri quando do-
spiderbeam.com/ vesse esserci la necessità. Gli LDMOS uti-
lizzati sono di ultima generazione, ad alto
rendimento, prodotti da NXPTM, alimen-
ovvero Midland Mesh Conference. I due tati a 50 e 65 volt con i rendimenti più ele-
nuovi modelli in arrivo sul mercato ag- vati disponibili oggi. La potenza è confi-
MIDLAND BT “PRO S” giungono la “S” in coda al nome e rappre- gurabile con tre diversi valori: 1000 W,
sentano l’evoluzione del sistema pilota- 1250 W e 1800 W. In qualsiasi momento è
Midland rinnova la passeggero. BTX1 PRO S è la scelta ideale possibile decidere di aumentare o dimi-
gamma dei suoi per la conversazione evoluta tra condu- nuire la potenza cambiando un solo com-
interfoni con i cente e passeggero. Questo modello è at- ponente. Il raffreddamento dell’amplifica-
nuovi BT “PRO tualmente l’unico sul mercato della fascia tore è a liquido, coadiuvato da due vento-
S”. Midland, marchio leader nella comuni- entry level ad offrire la funzione conferen- le con controllo automatico della velocità,
cazione radio, è impegnato nella produ- ce fino a tre persone (oltre alla classica per mantenere lo stadio finale sempre al-
zione di interfoni per motociclisti dal lon- one-to-one sempre a tre in full duplex) e la corretta temperatura. Il tasto DIGITAL
tano 2006. Nel corso degli anni moltissimi le conversazioni tra moto e moto fino a rappresenta una assoluta novità: permet-
utenti moto e scooter hanno affidato a 800 m. BTX2 PRO S è il primo interfono di te di trasmettere in qualsiasi modo digita-
Midland la loro comunicazione con il pas- fascia media dotato di tecnologia Blueto- le senza preoccuparsi della potenza di
seggero, con gli amici sulla strada e con i oth 4.2 doppio chipset; caratteristica che uscita. Quando l’amplificatore entra in
differenti dispositivi che ormai fanno bel- gli permette lo stereo background, che questa modalità vengono automatica-
la vista in zona cruscotto e oggi anche tradotto significa poter mantenere in con- mente gestiti tutti i parametri sensibili
all’interno di esso. Nel corso degli anni i temporanea due connessioni audio, co- quali temperatura, corrente di bias e po-
modelli, grazie ad una costante ricerca in- me la comunicazione interfonica + le in- tenza, senza alcun rischio di danneggia-
terna, hanno migliorato prestazioni e ca- dicazioni GPS o la propria musica preferi- mento allo stadio finale. Ol Liter è il primo
ratteristiche, diventando un concentrato ta. Midland BTX2 PRO S consente inoltre amplificatore per uso radioamatoriale con
di funzioni inaspettato in un dispositivo la comunicazione conference fino a quat- contenitore verticale, studiato per la per-
così compatto. In primo piano, qualità tro piloti con cellulari e/o GPS connessi fetta gestione dello spazio nella propria
dell’audio, compatibilità con i sistemi TFT entro un raggio di 1.200 m. Le caratteristi- stazione radio. È possibile avere Ol Liter
delle case motociclistiche, ergonomia. che e le funzioni condivise dai due model- con i colori preferiti per il proprio shack. Il
Due i nuovi modelli in arrivo: BTX1 PRO S li sono: la straordinaria qualità audio gra- progetto Ol Liter è di tipo open, aperto e
e BTX2 PRO S. L’accelerazione tecnologica zie alle funzioni Digital Noise Killer, Noise condiviso con tutti gli OM interessati. Tut-
ha toccato la gamma 2018 con il nuovo Gate ed Equalizer e alla qualità degli alto- to il progetto, gli schemi elettrici, il softwa-
firmware MWE, che ha eliminato in modo parlanti HiFi e con Superbass; la presenza re, le tarature, il manuale service e quant’al-
drastico i rumori di fondo, e nuovamente della radio FM, con sei stazioni memoriz- tro sono condivisi fra tutti gli utenti allo
nel 2019 con il BT MESH, che ha aperto la zabili; le 23 ore di autonomia della batte- scopo di migliorare le future versioni
strada alla “conferenza dinamica” fino a ria: praticamente un weekend in moto dell’amplificatore. Maggiori informazioni
dieci persone, contemporaneamente senza bisogno di ricarica; la compatibilità su https://www.olliter.com/
connessi (senza dover escludere l’utilizzo con i nuovi sistemi TFT di BMW, KTM, DU-
del telefono e/o GPS). A renderlo possibi- CATI, etc.; il design e l’ergonomia (tasti in
le è stata la tecnologia proprietaria MCC, rilievo facilmente riconoscibili e utilizzabi-
Rke 6/2019 5
AUTOCOSTRUZIONE solo strumento di misura.
Per la misura delle correnti il col-
legamento tra l’inizio dell’avvol-
gimento secondario di TR1 (ter-
minale “inizio avvolgimento” nel-

TrasformaTorino
lo schema di Figura 3) ed un ca-
po della presa di rete (terminale
“Uscita inizio avvolgimento”) vie-
ne interrotto da una resistenza di
shunt; per la misura delle tensio-
Trasformatore d’isolamento… e non solo! ni, oltre al terminale “inizio avvol-
gimento”, viene adoperato an-
Seconda parte che l’altro capo della presa di
rete, il terminale “Uscita presa”.
I relè RL1… RL6, insieme ai resi-
di Damiano Cirielli stori R1…R6, costituiscono la pri-
ma parte del circuito, per la mi-

I
sura della corrente di uscita. Al
l mese scorso vi avevo detta- Scheda resistenze di shunt relè RL7 è affidato il compito del
gliatamente raccontato le cambio di funzione da ampero-
esigenze che mi hanno por- In questa scheda ci sono due cir- metro a voltmetro; il relè RL8, in-
tato a progettare il TrasformaTo- cuiti, uno per la misura della cor- fine, permette di passare dalla
rino, iniziando a descrivervi lo rente erogata dalla presa di rete, portata dei 300 V a quella di 100
schema elettrico. Continuo ora la l’altro per la misura della tensio- V.
descrizione dei suoi moduli con ne ad essa applicata. Le due mi- Il circuito dell’amperometro ha lo
lo schema elettrico della Scheda sure non possono essere ottenute scopo di inserire la giusta resi-
resistenze di Shunt. simultaneamente, essendoci un stenza di shunt in base alla por-
tata scelta. Per calcolarla è ne-
Fig. 3 - Schema elettrico della scheda resistenze di shunt.
cessaria la semplice legge di
ohm, applicata sapendo che la
tensione efficace ai capi della re-
sistenza di shunt deve essere di
1 V quando l’indice del microam-
perometro ha raggiunto il fondo
scala.
Il lettore attento di cui sopra avrà
certamente notato che il resistore
R6 è sempre collegato in serie al
terminale “Inizio avvolgimento”;
questo artificio serve per elimina-
re la resistenza di contatto dei
relè, il cui valore massimo dichia-
rato sul datasheet è proprio di
100 m. Poiché questo valore

Elenco componenti (fig. 3)


R1 = 1k, ¼ W
R2 = 100, ¼ W
R3 = 10, ¼ W
R4 = 1, 2W
R5 = 0.22, 4W
R6 = 0.1, 10W
R7 = 2.2M, ¼ W
R8 = 5.6M, ¼ W
R9 = 1M, ¼ W
R10 = 22k, ¼ W
RL1…RL4 = relè Omron G5LE-1A-VD
RL5…RL9 = relè Matsushita JW1FSN-
DC12V
D1…D4 = diodi 1N4007
D5…D9 = diodi 1N4002
D10…D11 = diodi 1N4007

6 Rke 6/2019
Fig. 4 - Schema della scheda di condizionamento per il microamperometro.

Elenco componenti (fig. 4) D11 e D12, per attivare contem- relè a riposo sono stati scelti te-
poraneamente i giusti relè per le nendo presente che raramente
R1 = 10k, 1W portate/funzioni selezionate. userò la funzione voltmetro o la
R2, R3 = 470k, ¼W
R4, R5 = 470, ¼W Per quanto riguarda le altre por- portata di corrente di 10 A, per
R6, R7 = 100, ¼W tate di corrente, inferiori a 10 A, le quali è infatti necessario ac-
P1 = 22k trimmer il relè RL9 è sempre spento, dan- cendere un numero maggiore di
C1, C2 = 100nF ceramico do all’operatore la possibilità di relè. Ne consegue, in tal caso, un
C3 = 1000F, 25V elettrolitico collegare in serie a R6 uno qual- aumento della corrente assorbita
C4 = 470nF ceramico
C5 = 100nF ceramico siasi dei resistori R1…R5 tramite dall’alimentatore dei servizi; vi
D1…D12 = diodi 1N4148 i relè RL1…RL5. Il valore di R6 è faccio presente infatti che la bo-
DZ1, DZ2 = diodi Zener 5.1V, 0.5W, tipo ininfluente tranne che per la por- bina di ciascun relè JW1FSN con-
ZPD5V1 tata dei 3 A, dove si sfrutta la som- suma 44 mA, mentre quella dei
B1 = ponte 1.5A tipo RB153A84
IC1 = L7812TV ma dei valori di R5 e R6 per ot- G5LE assorbe 33 mA.
IC2 = TL082P tenere un resistore da 0.32, va-
lore più prossimo al teorico 0.3.
Alla portata dei 10 A segue quel- Scheda strumento di misura
la dei 300 V; il diodo D11 accen-
varia molto in base al relè e all’u- de il relè RL9, mentre il relè RL7 Nello schema di Figura 1 è rap-
sura, non lo si può usare come collega il connettore “Scheda di presentato il collegamento tra il
resistore di shunt. Per la portata misura” al partitore costituito da connettore “Scheda di misura” di
dei 10A, quindi, il relè RL9 col- R10 e la serie di R9 e R8. I valori Figura 3 ed il connettore “Resi-
lega i terminali “Inizio avvolgi- di tali resistori sono molto alti per- stenze di shunt” di Figura 4.
mento” e “Uscita inizio avvolgi- ché si deve ottenere una tensione Partendo dal circuito dell’ali-
mento” tramite la resistenza R6; di 1V a partire da una tensione mentatore di Figura 4, l’avvolgi-
il relè RL6 viene pure attivato, di 300 V. mento secondario da 13 V di TR1
collegando il capo caldo del re- Per la portata dei 100 V, infine, il è collegato al ponte raddrizzato-
sistore R6 al connettore “Scheda diodo D12 permette di attivare re B1 tramite il connettore “Tra-
di misura”. L’accensione contem- contemporaneamente i relè RL9, sformatore 13 V CA”.
poranea dei due relè avviene tra- RL7 e RL8, ottenendo un rappor- Questo avvolgimento è stato ap-
mite il diodo D10, che funge da to di partizione di 100 tramite i positamente realizzato con venti-
diodo di non ritorno. La stessa resistori R7 e R10. cinque spire di filo smaltato da
funzione viene svolta dai diodi I rami del circuito selezionati dai 0.5 mm di diametro. Inutile dirvi
Rke 6/2019 7
che il numero di spire va calco- store di shunt qualsiasi sarà pari copia raddrizzata della tensione
lato in base ai volt per spira del a quella erogata dal secondario disponibile al pin 1 di IC1A (in-
vostro particolare trasformatore. del TR1 scelto. Poiché il valore gresso). Il guadagno è unitario,
La corrente raddrizzata e livella- minimo di tale tensione è di 12 V, e lo stadio è invertente (la tensio-
ta viene regolata dall’integrato il resistore R1 è stato quindi cal- ne di uscita è sfasata di 180° ri-
IC2 per ottenere la tensione con- colato come: spetto a quella d’ingresso). Que-
tinua di 12 V usata per alimenta- sto circuito si comporta quindi
re il circuito integrato IC1 e tutti come un diodo con tensione di
i relè delle altre schede. I termi- soglia nulla.
nali +12 V e -12 V non devono Sebbene la potenza dissipata Avendo voluto risparmiare un cir-
far pensare ad una tensione dua- nell’esempio fatto sia di 1 mW, la cuito integrato, rimpiazzandolo
le di ±12 V; ho semplicemente potenza del resistore è stata scel- con un semplice diodo, il limite
voluto esplicitare il polo negativo ta di 1 W per evitare che si bruci della sua tensione di soglia mi
della tensione singola dei 12 V quando si stanno adoperando le avrebbe costretto a scegliere tra
per poterlo rappresentare nello tensioni maggiori di 12 V. La po- due soluzioni:
schema di Figura 1. Da questa tenza che il resistore è chiamato • Ottenere ai capi delle resisten-
tensione ne viene ricavata una a dissipare può anche essere ze di shunt tensioni minime di 0.7
duale di ±5 V tramite i diodi Ze- molto più alta di 1 W; vi ricordo V; così facendo, la caduta di ten-
ner DZ1 e DZ2, usata per alimen- però che il carico considerato sione per ogni resistore di shunt
tare il circuito integrato IC1. Da (cortocircuito) è un caso dispe- sarebbe stata compresa tra circa
notare il terminale di massa, che rato, che dovrebbe verificarsi per 1 V (indice dello strumento a ini-
è prelevato dal nodo dove i due una frazione di secondo; se il cor- zio scala) e 10 V (indice dello
Zener sono collegati in serie. tocircuito dovesse persistere do- strumento a fondo scala). Questi
Dal connettore “Resistenze di vrebbe intervenire il fusibile F1 valori sono inaccettabili perché
shunt” è possibile prelevare una di Figura 1. troppo alti, soprattutto se compa-
tensione alternata il cui valore ef- Il circuito di protezione serve rati con la prima presa del secon-
ficace non supera 1 V. Nel caso quindi per limitare le sovraten- dario di TR1, a 12V. L’alta dissi-
in cui ciò non dovesse accadere, sioni di Vi, che si possono verifi- pazione termica, poi sarebbe
il resistore R1 e i diodi D1…D8 care, per esempio, quando si stata un vero problema per i re-
agiranno come circuito di prote- usano carichi induttivi, quali i sistori di shunt.
zione; vediamo come. Assumen- motori a spazzola od altri trasfor- • Dimensionare i resistori di
do che quando ogni diodo è in matori, la cui corrente di inser- shunt come ho già fatto e ampli-
piena conduzione la caduta di zione può essere molto maggiore ficare di 10 volte la tensione effi-
tensione sia di 0.7 V, la serie di di quella nominale. cace ai loro capi, per ottenere un
D1…D4 inizia a condurre quan- Una volta accertatisi che la ten- intervallo di valori simile a quello
do la tensione d’ingresso Vi è di sione Vi non sia troppo alta da del punto precedente (1 V÷ 10
2.8 V. Questo valore è stato scel- recare disturbo all’IC1, vi faccio V). Ciò sarebbe significato avere
to essere ben lontano dagli 1.41 notare il collegamento del poten- una tensione di alimentazione
V di picco (corrispondenti a 1V ziale di riferimento (massa) con per IC1 di ±28 V, difficile da ot-
efficace) per evitare che anche l’inizio dell’avvolgimento secon- tenere e peraltro prossima al
la tensione voluta venga tosata. dario di TR1; tale collegamento massimo valore ammissibile.
Questo inconveniente può verifi- è pure esplicitato nel blocco
carsi a causa della non linearità Strumento di misura in Figura Il raddrizzatore ideale mi ha per-
dei diodi, che potrebbero inizia- 1. Questa connessione è la causa messo quindi di ottenere con-
re a condurre per tensioni più della necessità di un avvolgimen- temporaneamente una bassa
basse di quelle di soglia prevista to secondario separato di TR1 dissipazione termica da parte dei
dal datasheet. per l’alimentazione dei servizi, resistori di shunt e una tensione
Poiché la tensione d’ingresso è come vi avevo già anticipato. Ri- di alimentazione duale compati-
alternata, oltre alla serie di diodi ferendoci alla Figura 4, se avessi bile con quella delle bobine dei
D1…D4, che tosa le semionde adoperato la prima presa del se- relè, che sono da 12 V. L’amplifi-
positive, è necessaria l’altra serie condario a 12 V per alimentare catore operazionale è infatti ali-
(D5…D8) che tosa quelle nega- pure i servizi, dovendo poi con- mentato a partire dalla tensione
tive. nettere l’inizio dell’avvolgimento di uscita di IC2, divisa per 2.
Dal datasheet dell’1N4148 si leg- con la massa (anodo di DZ1 e Nel circuito di Figura 4 i valori di
ge che la tensione diretta ai capi catodo di DZ2), avrei cortocircu- R4 e R5 sono relativamente bas-
di ogni diodo è di 0.7 V quando itato l’alimentatore, scavalcando si poiché, come già detto, i diodi
la corrente è 1 mA (ogni diodo B1! hanno bisogno di una corrente
ha bisogno di una corrente mini- Veniamo adesso al raddrizzatore minima per funzionare corretta-
ma per funzionare). Se il carico ideale: costruito intorno all’am- mente. L’impedenza d’ingresso
collegato alle prese di rete è un plificatore operazionale IC1B, del raddrizzatore ideale viene ad
cortocircuito (caso limite) la ten- questo circuito fornisce, nel nodo essere, quindi, altrettanto bassa.
sione minima ai capi di un resi- Vu (che collega D10 a R5), una Per incrementarla il circuito è
8 Rke 6/2019
preceduto da uno stadio amplifi- deve essere di 3V più alta rispet- l’indice del microamperometro.
catore invertente a guadagno to al massimo valore della tensio-
unitario, costruito intorno all’I- ne di uscita, una alimentazione Un’ultima nota su tutti gli schemi
C1A. duale di ±5 V risolve brillante- elettrici: il lettore attento avrà no-
La relazione complessiva che mente i problemi di dinamica del tato che i connettori header pin
collega Vu con Vi è: circuito integrato. sono in eccesso di due; ciò costi-
Il potenziometro P1 va calcolato tuisce un artificio per evitare che
Vu = Vi considerando la sensibilità del questi vengano innestati al con-
microamperometro. Nel mio ca- trario, come vi descriverò nel det-
per le semionde negative di Vi so, per le tensioni alternate, è di taglio della sezione dedicata alla
6325 /V, quindi un potenzio- realizzazione.
Vu = 0 metro da 10 k sarebbe bastato; Detto questo la descrizione del
per le semionde positive di Vi ne ho adoperato uno da 22 k circuito elettrico è terminata… ci
perché avevo solo quello! vediamo il prossimo mese con la
Avendo scelto: I due diodi D11 e D12, infine, descrizione (meno dettagliata!)
R2 = R3 e R4 = R5 proteggono il delicato microam- della realizzazione del Trasfor-
perometro dalle sovratensioni, maTorino.
il guadagno dell’intero circuito è che si possono verificare nono-
unitario, quindi le semionde ne- stante il circuito di protezione (Continua)
gative di Vi vengono “copiate” e d’ingresso. La tensione Vu può
riproposte sul nodo di uscita Vu assumere infatti valori maggiori
senza essere né amplificate, né di -1.41 V. Sapendo che la ten-
modificate si segno. Il massimo sione Vu è sempre negativa si po-
valore della tensione di uscita è trebbe arguire che il diodo D11
quindi di -1.41 V di picco, am- sia inutile; ciò non è vero perché
piezza dell’intera semionda ne- ho notato che allo spegnimento,
gativa. Tenendo presente che la quando C3 si scarica e Vi è nul-
tensione di alimentazione la, Vu assume valori positivi, fa-
dell’amplificatore operazionale cendo deviare prima dello zero

Rke 6/2019 9
AUTOCOSTRUZIONE

Centralina universale per controllo


rotori
Elevazione e rotazione
di Luigi Colacicco

L
a centralina che vi pro- rettangolo realizzato con del tu- dato da una centralina. Il sistema
pongo in questo numero bo zincato leggero, diametro 3,5 utilizzato per ottenere entrambi i
mi è stata “ispirata” da un cm, del tipo leggero, utilizzato movimenti, con alimentazione al-
paio di motori/rotori d’antenna, negli impianti d’antenna TV e ternata a 50 Hz monofase è quel-
usati, che ho avuto il piacere di quindi reperibile presso i negozi lo schematizzato in fig. 8 B. il mo-
comprare durante la visita all’ul- di materiale elettrico/elettronico. tore dispone di tre terminali che,
tima mostra mercato del Radioa- Questa soluzione comporta però solo per comodità nella descri-
matore, che ho visitato. Il motore la necessità di saldare i pezzi di zione, ho nominato “1”, “2”, “3”.
in questione, molto in auge mol- tubo; in alternativa, può essere Tra i terminali “1” e “2” è collega-
ti anni or sono, è quello della fig. messa in pratica la soluzione pro- to un condensatore. Una fase
1. Con i due che ho comprato ho posta in fig. 6, in cui si fa uso di della tensione di alimentazione,
realizzato un rotore capace di ef- quattro raccordi angolari a 90° e viene applicata al terminale co-
fettuare puntamenti sia in rota- altrettanti pezzi di tubo zincato, mune “3”; l’altra fase dell’alimen-
zione, sia in elevazione e del filettato. Anche questo materiale tazione alternata applicata al ter-
quale vi dò una breve descrizio- è reperibile presso i negozi di minale “1” genera la rotazione in
ne. Certamente non pretendo materiale idraulico. Personal- un verso; mentre invece, collega-
che anche voi abbiate a disposi- mente, preferisco la prima solu- ta al terminale “2” costringe il mo-
zione due motori come i miei, ma zione, che, pur richiedendo l’im- tore a ruotare in senso inverso a
la descrizione servirà, a quanti pegno della saldatura, fa uso di prima. Il condensatore “C” ha
volessero cimentarsi in una rea- materiale più leggero. In ogni una capacità commisurata al tipo
lizzazione simile, da falsariga per caso, per le dimensioni di en- di motore con cui deve lavorare
utilizzare anche motori diversi. trambi i raccordi, dovete farvi e, solitamente, è indicata nelle
La mia realizzazione, del resto, è guidare dal buon senso, poiché specifiche tecniche del motore
propedeutica alla descrizione sono legate al tipo di motore di stesso. Quando questa indica-
della centralina elettronica che cui disponete. Detto questo, pas- zione non è disponibile, è possi-
vi propongo e che potrete utiliz- siamo alla parte elettronica, che bile trovare la capacità ottimale
zare con tutti i motori che, come è il vero argomento di questo ar-
ticolo. I rotori d’antenna, come Fig. 2 - Supporto a T per sovrapporre i due
sensore di movimento, utilizzano motori.
un potenziometro interno. In fig. sapete, altro non sono che dei
3 potete notare la soluzione adot- motori capaci di ruotare in en-
tata per sovrapporre i due moto- trambi i sensi (orario e antiora-
ri. Si tratta di realizzare una “T” rio), il cui movimento è coman-
con del tubo di ferro, del diame-
tro di 3,5 cm (fig. 2). Allo scopo Fig. 1 - Uno dei due motori utilizzati nella
ho utilizzato un raccordo a T e tre realizzazione.
pezzi di tubo, filettati da un lato,
in modo da poterli avvitare sul
raccordo a T. Si tratta di materia-
le facilmente reperibile nei ne-
gozi che vendono materiale
idraulico. Un po’ più d’impegno
richiede invece la realizzazione
della staffa destinata a sostenere
l’antenna (fig. 5). La soluzione da
me adottata è quella di fig. 5: un
10 Rke 6/2019
Fig. 5 - Supporto per l'ancoraggio della pa-
rabola, a montaggio ultimato.

Fig. 3 - Sovrapposizione dei due motori Fig. 4 - Sovrapposizione completata l’indicazione analogica e digita-
le di rotazione ed elevazione e
per tentativi, tenendo presente distinte, capaci di pilotare due della posizione assunta. Ecco la
che questa solitamente si aggira motori, in modo assolutamente descrizione circa il funziona-
intorno ai 100 F. Si può partire indipendente. Ciò significa che, mento della parte di circuito pre-
da questo valore, per poi aggiu- a realizzazione ultimata, è possi- posta al controllo dei due rotori.
starlo al fine di ottenere il massi- bile anche usare solo una delle L’alimentazione generale di que-
mo rendimento da parte del mo- due sezioni. La parte elettronica sta sezione è stabilita in + e – 8
tore. Avete notato che “C” è del gestisce la rotazione dei due mo- V, rispetto alla massa comune.
tipo non polarizzato; non è pro- tori; inserisce quattro fine corsa Solo i due rotori hanno l’alimen-
prio agevole reperire un siffatto automatici (due per ogni motore, tazione, in corrente alternata,
condensatore. L’inconveniente uno per ogni senso di rotazione); proveniente da un trasformatore
può essere ovviato semplicemen- la segnalazione dell’intervento esterno (Vac MOTORI); ciò per-
te collegando in serie due con- dei fine, mediante quattro LED; ché questo deve essere idoneo
densatori elettrolitici, di capacità
doppia di quella necessaria, co- Fig. 6 - Possibile realizzazione del supporto per l'antenna.
me mostrato in fig. 8. Qui i due
condensatori sono stati collegati
unendo fra loro i due terminali
negativi, ma lo stesso risultato si
ottiene unendo fra loro i due re-
ofori positivi. Ciò vale quando il
condensatore va montato ester-
namente al motore, in molti casi,
però, questo è contenuto all’in-
terno del motore, risparmiandoci
la noia di trovare il valore ottima-
le. In “A” della stessa fig. 8, è sche-
matizzato il sistema di rilevamen-
to della posizione, che è basato
sulla misura della tensione che si
forma sul cursore di un potenzio-
metro interno al motore. Nel no-
stro caso, essendo due i motori, i
potenziometri sono due: R29 e
R64. La centralina che vi propon-
go è costituita da due sezioni ben
Rke 6/2019 11
Fig. 7 - I contrappesi montati Fig. 8 - Funzionamento dell'apparecchio

ad alimentare i rotori di cui si di- per indicare questa condizione. trova M1, varia da – 3 a + 3 V
spone. I due regolatori di tensio- Ora è possibile solo il movimento circa. Durante il movimento di
ne IC1 e IC2 forniscono una ten- in senso inverso a prima, cioè in elevazione, invece, sul cursore di
sione rispettivamente di + 3,3 e senso orario, premendo S2. At- R29 e sul punto “B” troviamo una
– 3,3 V circa, utilizzata esclusiva- traverso R21, TR4 va in condu- tensione che può variare da -1,5
mente per i due sensori di movi- zione e pilota TC2. M1 gira per a + 1,5 V circa; sempre relativa-
mento R29 e R64. Ai capi di que- tutto il tempo in cui rimane pre- mente alla posizione assunta da
sti due potenziometri abbiamo muto S2, fino a raggiungere, M2. Sono queste due tensione
quindi una tensione, in valore eventualmente, di nuovo la fine che utilizziamo per avere l’esatta
assoluto di circa 6,6 V. Conside- della corsa. A questa condizione indicazione della posizione in
rando che R29 è interno al mo- corrisponde il fatto che la tensio- cui si trovano i due rotori; linea-
tore della rotazione, che effettua ne al pin 3 di IC3 supera quella rità di R29 e R64 permettendo.
un intero giro di 360°, durante sul piedino 2; l’uscita al piedino Vediamo ora gli strumenti indica-
l’operazione effettua quasi com- 6 sale a circa + 6 V con conse- tori. Come ho accennato in pre-
pletamente la rotazione. Ciò fa sì guente polarizzazione della base cedenza, la precisione delle in-
che sul suo cursore la tensione di TR3; questo si porta in condu- dicazioni è legata principalmen-
vari da poco meno di – 3 V a po- zione e cortocircuita a massa R21 te alla linearità dei due potenzio-
co meno di + 3 V. Presupponen- e fa illuminare DL2, lasciando metri/sensori di movimento. In
do che il tutto sia già tarato, se- senza polarizzazione TR4 e il ga- ogni caso, l’eventuale errore è
guendo le istruzioni date più te di TC2. Quest’ultimo s’interdi- assolutamente trascurabile. Per il
avanti, e che i rotori si trovino in ce e M1 ferma il suo movimento. rilevamento della posizione dei
una posizione intermedia, il fun- Ora è possibile solo invertire di due motori si sfruttano le tensioni
zionamento è il seguente. Pre- nuovo il movimento. Questo cir- presenti sui cursori dei potenzio-
mendo S1, attraverso R9 viene cuito di fine corsa si è reso ne- metri: R64 (punto “A”), per la ro-
polarizzata la base di TR1 che si cessario per il fatto che il motore tazione; R29 (punto “B”), per l’e-
porta in conduzione e polarizza non ne dispone di suo. Analogo levazione. Voglio ricordare che
il gate del triac TC1; il rotore M1 funzionamento ha la sezione re- questi due potenziometri sono
inizia la sua rotazione antioraria lativa al movimento di elevazione contenuti internamente ai due
e continua fin tanto che S1 rima- (IC5, IC6, TR5, TR6, TR7, TR8, rotori. Come abbiamo visto, le
ne premuto. Continuando a te- TC3, TC4), con S3 che comanda tensioni di controllo presenti sui
nerlo premuto M1 arriva a fine il movimento dal basso verso l’al- cursori dei due potenziometri
corsa; a questo punto, la tensione to di M2, mentre S4 è preposto hanno una variazione che va dal
sul cursore di R64 assume un va- al movimento dall’alto verso il negativo al positivo, rispetto alla
lore superiore a quello di riferi- basso. È da notare che il movi- massa. Per i due microampero-
mento (piedino 2) di IC4. In con- mento di elevazione si estende metri MT1 e MT2, invece, è ne-
seguenza di ciò, essendo IC4 per 180°, partendo da una posi- cessario che tali tensioni presen-
montato come trigger di Schmitt, zione di parallelo al suolo (il di- tino il valore minimo corrispon-
sul suo piedino 6 (l’uscita) la ten- splay indica 0°) fino ad arrivare dente alla massa. È necessario
sione assume un valore di circa nuovamente parallelo al suolo, operare una conversione ad hoc,
– 6 V; questa polarizza la base di ma dal lato opposto (il display in- a cui provvedono i due operazio-
TR2 che diventa conduttore e dica 180°), passando per la po- nali IC12 e IC13 unitamente ai
cortocircuita verso massa R9. Il sizione verticale in cui l’indica- due trimmer di taratura R56 e
risultato di tutto ciò è che TR1 ri- zione è 90°. Ricapitolando: du- R60. All’uscita dei due operazio-
mane senza polarizzazione; esat- rante la rotazione, sul cursore di nali, le tensioni di controllo rela-
tamente come il gate di TC1. Il R64, e quindi anche sul punto tive ai due movimenti (elevazione
triac smette di essere conduttore “A” si forma una tensione che, a e rotazione) si presentano da 0 V
e blocca il rotore. DL1 s’illumina seconda della posizione in cui si a un massimo negativo (circa – 6
12 Rke 6/2019
Fig. 9 - Centralina di controllo

V per la rotazione e circa – 3 V sioni presenti sulle uscite dei due no solo le tensioni da misurare. Il
per l’elevazione); ciò spiega per- operazionali (punti “C” e “D”) circuito, pur non potendo essere
ché i due microamperometri pre- sono utilizzate anche per il setto- definito semplice, non presenta
sentano i loro terminali + colle- re di circuito preposto all’indica- punti di criticità; questa caratte-
gati alla massa. I due circuiti in- zione digitale, presentato in fig. ristica mi ha spinto alla realizza-
centrati sui due operazionali 11. Anche in questo caso si tratta zione pratica su basetta prefora-
hanno funzionamento esatta- di due circuiti (IC7/ DSP1 e IC8/ ta, ma nulla vieta che i lettori
mente uguale; cambiano solo le DSP2) che sono assolutamente eventualmente interessati, realiz-
tensioni in gioco. Le stesse ten- identici e, anche in questi varia- zino dei circuiti stampati per loro
Elenco componenti R54 = R67 = R75 = 100 k - trimmer mul- IC3 ÷ IC6= TL 081
tigiro IC7 – IC8= ICL 7106
R1= 220  R56 = R60= 10 k - trimmer multigiro IC9 = 7908
R2= 330  R57= R59= 12 k IC10 = 7808
R3= R16= R32 = R37= 390  R63= 47 k - trimmer multigiro IC11 = 7809
R4= R11= R18= R26 = R31= R39= R47= R65= R77 = R71 = R72= 470 k IC12 – IC13= TL081
R49= 3,3 k R68= 270 k D1 ÷ D4= 1N 4148
R5= R17= R33 = R38 =2,2 k - trimmer R69= R76 = 47 k TC1 ÷ TC4= TIC 226
multigiro R73= 2,7 M D5 ÷ D7= 1N 4007
R6= 82 k C1 = C2= C5 = C6=C16 =C20 = C21 = TR1= BC 639
R7= R10=R23 = R42= R45 = R46= 18 k C22= C24= C29= C31 = C36= C41 = TR2= BC327
R8= R20 = R41= R43 =680  C44= C46= C49 = C51 =100 nF TR3= TR8 = BC 337
R9= R21= R34= R40 = 2,2 k C3 = C4= C7 = C8= C30= 10 F – 25 V TR4 ÷ TR6= BC 639
R12= R13= R24=R48= R50= R51= 100  C9= C12 = C13 = C14 = 100 nF – 250 V TR7= BC 327
-2W C10 = C11= C17 = C18= 330 F – 200 V TR9 – TR10= BC 237
R14= 120  - Vedi testo MT1 – MT2= microamperometro 100 A F.S.
R15= 180  C15 = C19 = C23= C40= C45 = C50 = S1 ÷ S4= pulsante N.A.
R19= 470  100 F – 25 V S5= interruttore
R22= R35 = 8,2 k C25 = C32 = C39= 10 nF DL1 ÷ DL4= LED
R25= R27= 100  C26= C33 = 220 nF M1 – M2= rotore
R28= R30 = R52= R55 = R58 = R61 = C27= C34 = 470 nF TF1= trasformatore don due secondari indi-
R66= R74 =1 M  C28= C35 = 100 pF pendenti da 12 V – 0,5 A
R29= R64= 1 k - potenziometro lineare - C37 = C42= C47 = 22 nF – 150 V DSP1 – DSP2= display cristalli liquidi
Vedi testo C38 = C43 = 1000 F – 35 V HC.1331-C
R36= 27  C48 = 1000 F – 35 V TRASFORMATORE con secondario avente
R44= R70= 100 k IC1= LM 317 tensione e corrente idonee ad alimentare i
R53= R62= 10 k IC2= LM 337 due rotori contemporaneamente

Rke 6/2019 13
Fig. 10 - Indicatore di posizione analogico

conto; magari uno per ogni set-


tore dello schema elettrico gene-
rale. In ogni caso, è necessario
che i quattro operazionali IC3 ÷
IC6 siano montati sugli appositi
zoccolini, perché durante una fa-
se della messa a punto dell’ap-
parecchio, è necessario che sia-
no tolti dal circuito. Osservando
la fig. 9 potete notare la presenza
di un ingresso Vac MOTORI, a
cui va applicata, mediante un
trasformatore, l’alimentazione in
alternata per i due rotori. Tale tra-
Fig. 11 - Indicatore digitale di posizione.
sformatore deve essere in grado
di erogare, come minimo, la cor-
rente necessaria al funziona- rotori e anche se questi hanno gati in parallelo e quindi bastano
mento contemporaneo dei due una operatività discontinua e di due fili, in aggiunta ai due da
motori; meglio è però abbondare breve durata, è consigliabile collegare ai due cursori. Può
un po’. Di questo trasformatore, montarli su piccoli dissipatori di quindi essere usato del comune
nell’elenco componenti non so- calore. È opportuno precisare ed economico cavo per impianti
no citate né la corrente e né la che la capacità indicata per i citofonici (quello con tre coppie
tensione del secondario, sempli- condensatori C10 – C11 – C17 di conduttori, lasciandone “di-
cemente perché, mi pare ovvio, e C18, si riferisce ai rotori da me soccupata” una). Relativamente
questi dati sono da mettere in re- utilizzati, ma ve ne sono di mo- ai motori, invece, occorrono cin-
lazione al tipo di motore utilizza- delli che richiedono capacità di- que conduttori; uno ciascuno per
to. In considerazione del fatto verse; in altri casi, tale conden- i terminali 1 e 2 di entrambi i ro-
che la loro impedenza d’ingresso satore l’hanno già incorporato e tori e uno per il terminale 3 di
(pin 3) è elevatissima, gli opera- in tale evenienza C10, C11, C17 tutti e due i motori che, come si
zionali IC3 ÷ IC6 esercitano e C18 non sono necessari. Per nota dallo schema di fig. 9 risul-
un’influenza assolutamente tra- quanto riguarda il collegamento tano collegati in parallelo. Va be-
scurabile sulla linearità di R29 e fra la nostra centralina e i due ro- nissimo del cavo 5 x 1 (dove il 5
R64 (interni ai motori; lo ripeto). tori, occorrono quattro condutto- indica il numero di conduttori e
I triac TC1 ÷ TC4 sono interes- ri per i due potenziometri. Questi l’1 indica la sezione del filo in
sati dalla corrente di lavoro dei infatti hanno i due estremi colle- mm2). In fig. 14 potete osservare
14 Rke 6/2019
Fig. 12 - L'alimentatore Fig. 13 - Collegamento dei vari blocchi

il pannello frontale della mia re-


alizzazione. A seguito di un attac-
co di “mania di grandezza” ho
deciso di utilizzare contempora-
neamente due indicatori analo-
gici (microamperometri) e due
digitali (display). Con tale solu-
zione ho ottenuto la possibilità di
unire la notevole precisione nel-
la lettura dei movimenti offerta
dallo strumento digitale con la
lettura intuitiva fornita dallo stru-
mento analogico. In fondo, ad
esempio, quando lo strumento Fig. 14 - Pannello frontale della mia realizzazione.
digitale indica 180°, non ci dice
a quale posizione della rosa dei
venti corrisponde. Tale indica- M2, secondo la loro funzione. menti relativi ai due terminali
zione ci viene fornita dal micro- Vanno effettuati sia i collega- esterni del potenziometro
amperometro, a cui, in prece- menti relativi alla loro alimen- R64.
denza, avremo modificato le in- tazione (indicati con 1, 2, 3 4. Premere S3 e osservare il mo-
dicazioni sulla scala, come è vi- sullo schema elettrico), sia i vimento di M2, che deve es-
sibile in fig. 14. Sempre restando collegamenti relativi ai poten- sere dal basso verso l’alto. Se
nell’esempio, in corrispondenza ziometri R29 e R64; questi so- così non fosse, bisognerebbe
dell’indicazione 180° da parte no i due potenziometri conte- invertire i collegamenti 1 e 2
dello strumento digitale, quello nuti nei due motori e sono uti- di M2. Collegare il tester sul
analogico indica SUD. lizzati come sensori di movi- cursore di R29, premere di
mento (rotazione oppure ele- nuovo S3 per controllare la
vazione). variazione di tensione, che
3. Premere S1 e accertarsi che il deve essere dal negativo ver-
Taratura movimento di rotazione di M1 so il positivo. In caso contrario,
sia in senso ANTIORARIO. In bisogna invertire i collega-
PREMESSA: con il termine M1 si caso contrario, invertire i col- menti esterni del potenziome-
indica il motore relativo alla RO- legamenti 1e 2 del motore. tro R29.
TAZIONE, mentre M2 identifica Collegare un tester fra il cur- 5. Fare ruotare M2, agendo sui
quello relativo all’ELEVAZIONE. sore di R64 e la massa; pre- pulsati S3 oppure S4, a secon-
mere di nuovo S1 per accer- da della sua posizione, affin-
Motori tarsi che il tester indichi una ché il tester, collegato sul cur-
1. Togliere gli operazionali IC3, variazione di tensione dal ne- sore di R29, indichi un valore
IC4, IC5, IC6 dal circuito. gativo verso il positivo. In caso di 000.
2. Collegare i due motori M1 e contrario, invertire i collega- 6. bloccare su M2 il supporto
Rke 6/2019 15
per l’antenna, in posizione motore ha compiuto una ro- DISPLAY
verticale. tazione di 360°. • Premere S1 per portare M1 a
7. Regolare opportunamente 11. Regolare R17, il minimo ne- inizio corsa (s’illumina DL1);
R5, R17, R33, R38, in modo cessario a fare illuminare regolare il trimmer R56 in mo-
da avere la massima tensione DL2. do che il display DSP2 indichi
sui pin 2 rispettivamente di 12. Per la messa a punto relativa 000.
IC4, IC3, IC6, IC5. all’elevazione, occorre una li- • Premere S2, per costringere
8. Reinserire gli operazionali nel vella da muratore oppure un M1 ad effettuare un giro com-
circuito. inclinometro. Dopo avere si- pleto (s’illumina DL2). Regola-
9. Portare M1 completamente a stemato in posizione esatta- re il trimmer R75 in modo che
inizio corsa, agendo sul pul- mente verticale il complesso l’indicazione di DSP2 sia 360.
sante S1. Appena si sente lo dei due motori (aiutandosi Ruotare R54 in modo che il mi-
sforzo del motore, abbando- con la livella oppure con l’in- croamperometro MT1 devii
nare S1 e premere per un at- clinometro), premere S4 per esattamente a fondo scala.
timo S2, per togliere il motore portare a fine corsa M2. • Premere S3 oppure S4 (in re-
dalla condizione di blocco. 13. Premere S3 quanto basta a lazione alla posizione attuale
Regolare il trimmer R5, il mi- portare il supporto dell’an- del motore M2) fino a ripristi-
nimo necessario a fare illumi- tenna in posizione perfetta- nare la condizione di cui al
nare DL1. Servendosi di un mente orizzontale. Il piano va punto 13; regolare R60 in mo-
pennarello, fare due segni, controllato con la livella. Re- do che DSP1 indichi 00.
esattamente corrispondenti, golare R39 quanto basta a • Premere S3 oppure S4, secon-
sia sulla parte fissa, sia su fare illuminare DL3. do la posizione iniziale di M2,
quella rotante di M1. 14. Premere ancora S3 fino a fino a ripristinare la condizione
10. Premendo S2 per far fare un portare il supporto di nuovo del punto 14; regolare R67 in
giro completo a M1, fino a far perfettamente livellato sul modo che DSP1 indichi 180.
corrispondere di nuovo i due piano orizzontale, ma sul lato Regolare R63 fino portare l’in-
segni praticati in preceden- opposto. Ruotare il trimmer dice di MT2 a fondo scala.
za; quindi, abbandonare im- R33 per fare illuminare DL4.
mediatamente S2, perché il

16 Rke 6/2019
ANTENNE

Antenna Slim-JIM
Andar per mari

di Pierluigi Poggi IW4BLG

Introduzione Lo scopo primario del sistema è due canali radio al posto della
fornire una serie di informazioni singola frequenza: il sistema pre-
L’idea di sviluppare una semplice sulle navi presenti nelle vicinan- vede la risoluzione automatica
antenna per il sistema AIS nac- ze quali ad esempio: dei conflitti tra sé e le altre stazio-
que da una chiacchierata con un ni, così come l'integrità delle co-
amico appassionato di vela. Con • Posizione dell’imbarcazione municazioni è mantenuta anche
la sua imbarcazione era solito gi- • Velocità in situazioni di sovraccarico.
rare per il Mediterraneo e la sua • Rotta Date le caratteristiche delle fre-
maggiore preoccupazione era • Destinazione quenze radio utilizzate e della ri-
quella di evitare collisioni con al- • Stato (navigazione a motore, dotta potenza di trasmissione, il
tre imbarcazioni. Per questo, do- all’ormeggio, ecc.) segnale copre con certezza una
veva affidarsi al suo binocolo, al- • Numero identificativo MMSI distanza relativamente ridotta,
la vista e naturalmente, all’atten- • Call sign dipendente dall’altezza delle an-
zione ed esperienza di marinaio • Nome dell’imbarcazione tenne, che in genere si attesta
navigato. Se questo era, pur con Queste informazioni possono es- attorno alle 20 miglia nautiche
una certa fatica accettabile di sere visualizzate semplicemente (36km circa).
giorno e col bel tempo, molto me- su uno schermo, ovvero essere
no affrontabile lo era nelle traver- usate dal sistema di pilotaggio L’antenna
sate notturne e nel mezzo delle per correggere la rotta o dare un
burrasche. Ecco allora l’idea di allarme in caso di possibile col- Visto l'uso nautico, caratterizzato
dotare la sua imbarcazione di un lisione. Inoltre, i dati trasmessi cioè da un piano di massa di
sistema di rilevamento AIS ed io, consentono alle autorità maritti- dubbia definizione, da venti pro-
causa il mio amore per la radio, me di monitorare e gestire i mo- lungati, dalla necessità di un lo-
propormi di slancio e passione a vimenti delle navi. bo sostanzialmente omnidirezio-
sviluppare l’antenna. Il sistema AIS impiega per ridon- nale, ho valutato come una buo-
danza i canali 87B (161,975 na scelta, la configurazione
MHz) e 88B (162,025 MHz) della “Slim-JIM”.
Il sistema AIS banda destinata alle trasmissioni La Slim-JIM è un’antenna omni-
radio fra mezzi nautici. direzionale polarizzata vertical-
Prima di entrare nel dettaglio I dati vengono trasmessi periodi- mente ideata da FredJudd,
dell'antenna che ho immaginato, camente alla velocità di 9600 G2BCX e nel seguito del testo
realizzato e provato, alcune pa- bit/s utilizzando degli algoritmi scopriremo l'origine del suo no-
role sul sistema di identificazione che consentono di evitare la col- me. Presenta un "notevole" gua-
automatica (in inglese: Automa- lisione fra le trasmissioni delle va- dagno per via del lobo di radia-
tic Identification System). L'AIS è rie unità. La frequenza con cui zione direzionato quasi paralle-
un sistema automatico di traccia- vengono aggiornate le informa- lamente al terreno. Questa carat-
mento utilizzato in ambito navale zioni è variabile e dipende teristica la rende spesso vantag-
in ausilio ai sistemi radar, allo dall’attività dell’unità: può anda- giosa rispetto a strutture di in-
scopo di identificare in modo re da una trasmissione ogni 3 mi- gombro simile, quali la 5/8  an-
precoce il rischio di collisioni fra nuti per i mezzi all’ancora o or- che per altri impieghi terrestri ed
le unità in navigazione. Con la meggiati, fino a una ripetizione amatoriali.
dovuta licenza, possiamo dire ogni 2 secondi per unità in ma- Può essere costruita facilmente
che è “parente” dell'ADS-B per novra o in rapido movimento. per quasi qualsiasi frequenza,
uso aeronautico e dell'APRS Proprio per garantire robustezza generalmente compresa fra i
amatoriale. al sistema, vengono impiegati 30MHz e 1GHz! Al di sotto della
Rke 6/2019 17
te bassa dell’antenna) anche det-
ta “J Integrated Matching (JIM)”
che permette di selezionare l’im-
pedenza esatta di alimentazione
desiderata.

La realizzazione pratica

Il passaggio dalla teoria alla pra-


tica è semplice, veloce, econo-
mico.
Come supporto ho impiegato
una sezione da 2m di tubo in po-
lipropilene (PP) per impianti
idraulici (tipicamente acque di
scarico) caratterizzata dal costo
contenuto ed ottima resistenza
agli agenti atmosferici. La parte
elettrica (la “Slim”), è realizzata
con della piattina TV da 300  di
impedenza fissata al tubo con un
poco di nastro per poterne mo- Fig. 3 - Definizione delle varie sezioni del-
Fig. 1 - Simulazione dell’andamento delle dificare la lunghezza ed il punto la Slim-JIM fonte: sito M0UKD
correnti nella Slim-JIM
di alimentazione durante la tara-
tura finale. La scelta della piatti- glior compromesso ottenuto, do-
banda dei 10 metri diventa molto na TV è vantaggiosa in quanto ve:
alta, così come nelle microonde economica, di buona qualità, ga- A: lunghezza totale = 1259mm
la sua costruzione meccanica di- rantisce la geometria parallela B: lunghezza sezione /2 = 814mm
venta difficoltosa a causa delle dei conduttori senza introdurre C: lunghezza sezione /4 = 407mm
minime dimensioni. altri elementi, è leggera, così co- D: punto di alimentazione = 37mm
Grazie al suo design sottile (Slim, me risulta molto semplice duran- E: gap = 38mm
appunto), può offrire poca resi- te la sperimentazione modificar- F: spaziatura dei conduttori nella
stenza al vento e questo ben s’ad- ne la lunghezza o il punto di ali- piattina =10mm
dice alla nostra applicazione. È mentazione.
alimentata direttamente con un A questo punto occorre definire Per alimentarla, ho impiegato un
cavo coassiale 50  e il punto di le lunghezze delle varie sezioni. cavo coassiale in teflon da 3mm,
alimentazione utilizza uno stub Per questo ho combinato teoria (RG316) che scorre dentro al tu-
come la “sorella” J Pole. (calcolo e simulazione) con la bo di supporto fino al connettore
Come anticipato, la Slim-Jim, si- pratica (prove sul prototipo), fino tipo N, posto alla base dello stes-
mile alla forse più famosa J-pole, ad ottenere un buon risultato, so.
è in realtà un dipolo a mezz'onda, consistente e riproducibile. Oc- La sintonizzazione può essere ef-
ed in particolare, un dipolo ripie- corre comunque tenere sempre fettuata regolando la lunghezza
gato alimentato ad un estremo. presente che le dimensioni otti- del tronco ad ¼ d'onda e la po-
Per adattare l’elevata impedenza mali possono risentire di corpi sizione del punto di alimentazio-
(comune a tutte le strutture a /2 circostanti l’antenna, del tipo di ne. Per alzare la frequenza di ri-
alimentate ad un estremo) ed supporto impiegato e delle carat- sonanza è sufficiente accorciar-
adattarla ai 50 ohm del cavo co- teristiche reali della piattina im- la, viceversa per abbassarla. La
assiale, ecco entrare in gioco la piegata. larghezza di banda è molto più
sezione a quarto d’onda (la par- Questo premesso, vediamo il mi- stretta rispetto ad un dipolo ali-
mentato al centro, la qual cosa
rende la costruzione dell’anten-
Fig. 2 - Dettaglio della tubazione impiegata come supporto na più critica. La messa a punto
deve essere eseguita all’aperto,
lontano da terra e da qualsiasi
oggetto, in particolare se condut-
tivo o, quando possibile, nella
posizione di montaggio finale.
Si consiglia di utilizzare una sor-
ta di induttanza nel punto di ali-
mentazione: ad esempio tre spire
(@ 150 MHz) di cavo coassiale
18 Rke 6/2019
Fig. 5 - Connettore N di alimentazione
dell’antenna

Bibliografia

kb3kai.com/j-pole-calculator
Fig. 4 - Dettaglio del punto di alimentazione m0ukd.com/calculators/slim-jim-and-j-
pole-calculator/
su un tubo da 40 mm, oppure, cessario un poco di messa a pun- officinahf.jimdo.com/antenne-per-i-
più vantaggioso come robustez- to per trovare le misure ottimali. 4m-70mhz/4m-slim-jim-j-pole/
za meccanica, inserire un paio di Il campo di frequenze in cui è it.wikipedia.org/wiki/Sistema_di_
clip di ferrite per VHF lungo il co- applicabile è molto ampio e co- identificazione_automatica
assiale di alimentazione. Come pre comodamente tutte le VHF e www.marinetraffic.com
per qualsiasi antenna ad alimen- UHF. Buone sperimentazioni a www.allievicvc.it/images/wiki/articoli/
elettronica/2012-12_AIS_esteso.pdf
tazione bilanciata, ciò consentirà tutti quindi!
di evitare che la calza del cavo Decreto legislativo 19 agosto 2005, n.
196, in materia di “Attuazione della di-
coassiale irradi e diventi parte rettiva 2002/59/CE relativa all’istituzio-
dell’antenna, influenzando quin- Ringraziamenti ne di un sistema comunitario di monito-
di l'adattamento e le prestazioni. raggio e di informazione sul traffico
Una prova empirica per control- Ringrazio ovviamente l’amico navale.”
Decreto legislativo 16 febbraio 2011, n.
lare l’efficacia del choke, è toc- Cesare per avermi dato l’occa- 18, in materia di “Attuazione della diret-
care il cavo coassiale: se l’SWR sione per studiare e sperimenta- tiva 2009/17/CE concernente la modi-
cambia in modo significativo, il re questo argomento nuovo per fica della direttiva 2002/59/CE relativa
choke è inadeguato. me e divertirmi a sviluppare una all’istituzione di un sistema comunitario
Se tutto è stato eseguito corretta- soluzione su misura. di monitoraggio del traffico navale e di
informazione.”
mente e con un minimo di even-
tuale messa a punto “on site”, è
facilmente possibile ottenere una
curva di adattamento come quel- Fig. 6 - Curva di adattamento (ampiezza e fase) dell’antenna finita
la sotto rappresentata:
Una volta completate le opera-
zioni di verifica, il tutto va protet-
to inserendolo in una guaina ter-
mo restringente che la avvolge e
sigilla completamente.

Conclusioni

L'antenna Slim-JIM può essere


una buona soluzione per varie
situazioni che spaziano dall'uso
portatile/SOTA (la sola piattina
arrotolata è leggerissima), instal-
lazioni fisse e in tutti quei casi do-
ve la presenza di radiali potreb-
be essere d'impiccio. La realiz-
zazione è molto semplice ed eco-
nomica. La banda utile è gene-
ralmente stretta e può essere ne-
Rke 6/2019 19
ANTENNE

Carico terminale per antenna


Breve resoconto di alcune prove con sistemi di carico differenti

di Fabio Courmoz

T
empo fa decisi di costruir- za del filo con una parte prepon-
mi un’antenna per i 160 derante posta alla sua estremità.
metri. Nel dubbio di qua- Per semplicità scelsi di aggiun-
le soluzione adottare tra una ver- gere un filo con disposizione da
ticale e una orizzontale, optai per definire in base all’estetica e/o al
una inclinata. Ovviamente scelsi rendimento.
una Half-Sloper. Fin qui l’antefatto. Vediamo ora i
Non starò qui a riprendere pregi dettagli del lavoro.
e difetti delle antenne verticali ed
orizzontali e nemmeno di elogia-
re la mia antenna. Vorrei sempli- I sistemi provati
cemente condividere i risultati di
alcune prove effettuate per ac- In pratica ho semplicemente pro-
corciare il radiatore nel modo più vato ad aggiungere uno spezzo-
efficiente. ne di filo, ripiegato in qualche
modo, che potesse completare la
parte mancante dell’antenna. Le
L’antenna soluzioni sperimentate sono sta-
te: carico a T, carico simil-lineare,
Come detto scelsi una Half-Slo- carico a zig-zag e carico a trian-
per. Trovata la posizione di mon- golo (vedi figure).
taggio e fiducioso di avere lo spa- Non pongo particolare accento
zio utile per un braccio /4 sco- sulle misure dei tratti utilizzati in
prii di essere stato troppo ottimi- quanto sono variabili in funzione
sta: mancavano diversi metri. alle misure (e agli spazi) perso-
Ebbene, quale problema poteva nali. Si sappia solo che ogni so-
esserci? Si poteva usare uno dei luzione è stata adattata per porre
tanti sistemi di carico conosciuti. in risonanza l’antenna.
Decisi così di usare un carico mi- Ecco in breve alcuni dettagli:
sto distribuito su tutta la lunghez- - Carico a Zig zag e simil-lineare

20 Rke 6/2019
costruiti con la stessa lunghez- Conclusioni
za di filo (nel mio caso 10 m)
-- Il primo con una estensione di Ovviamente non posso presenta-
250 cm con un’altezza da terra re risultati scientifici o definitivi.
di 70 cm e un’altezza vertice- Quelli riportati si riferiscono a
base di 60 cm. Il secondo con prove effettuate senza particola-
un’estensione di 500 cm, stessa re strumentazione e senza con-
altezza e stessa spaziatura. ferme di correttezza ma possono
-- carico a T asimmetrica con un comunque dare un primo termi-
braccio da 180 cm e uno da ne di paragone tra diversi sistemi
250 cm. Altezze rispettivamen- di carico. Questo può già toglie-
te di 90 cm e 200 cm. re qualche “radio-curiosità”.
-- carico a T simmetrica (nuovo All’atto pratico cosa cambia tra
tipo) altezze incrementate, un carico e l’altro? Nel mio caso
nuove misure. poco. I dB di differenza non si ri-
-- carico a Triangolo con perime- flettono sostanzialmente sui nor-
tro di 400 cm altezza da terra mali collegamenti. Data la parti-
media di circa 200 cm. colarità della frequenza e le po-
tenze normalmente utilizzate
1dB in più o in meno si avverte
Le prove veramente poco.
La mia prima scelta era stato il
Le prove sono state molto sempli- carico a T più per simpatia che
ci. In sostanza ho utilizzato un ge- per altro. La differenza minima di
neratore per la frequenza desi- rendimento rispetto al riferimen-
derata e un sistema radiante di to non mi preoccupava.
dimensioni minime. La potenza è Certo è che con la nuova versio-
stata regolata al minimo per un ne della T ho aumentato il gua-
segnale ricevuto pari a S 7,8. Il dagno di quasi un punto S e qui
tutto è stato sistemato nelle imme- la differenza c’è e si nota. Quan-
diate vicinanze dell’antenna. ta potenza in più dovrei usare per
Ho quindi confrontato il segnale essere ricevuto allo stesso livello?
ricevuto dalle singole soluzioni Quanti corrispondenti in meno
con quello di riferimento indivi- ascolterei?
duato nella prima soluzione pro- Indovinate dunque quale tipo di
vata. carico ho definitivamente adotta-
I dati ricavati sono stati riportati to per la mia antenna?!
in una tabella per un rapido con-
fronto tra le diverse tipologie. Ri-
cordo che le prove sono avvenu-
te in contesti non controllati e la
lettura dei valori riportati è stata
fatta sullo Smeter con le ovvie in-
terpretazioni soggettive dei valo-
ri. Questo non inficia comunque
il confronto che è comunque suf-
ficientemente preciso ai fini com-
parativi.
Ecco dunque i risultati:
Tipo SWR Segnale ricevuto Differenza dB
Zig-zag 1,23 7,8 Riferimento 0
T asimmetrico 1,3 7,5 - 0,3 - 1,8
Triangolo 1,85 7,5 - 0,3 - 1,8
Simil Lineare 1,7 7,3 - 0,5 -3
T simmetrico 1,3 8,3 + 0,5 +3
T simmetrico - rispetto all’asimmetrico = + 0,8 + 4,8

NOTA: Pur se non rilevante ho indicato anche il ROS per evidenziare la


diversità o meglio la maggiore difficoltà ad ottenere un buon adattamento
con le diverse tipologie.
Rke 6/2019 21
APPARATI-RTX Il controllo digitale tramite porta
seriale RS232 fa sì che sia perfet-
tamente interfacciabile con un
computer. Questo significa avere
la possibilità di gestire l’ACOM

ACOM 2000A
2000A, un amplificatore a valvo-
le, da remoto.
L’amplificatore è dotato di circu-
iti di protezione che lo rendono
Un amplificatore HF con due tubi 4CX800 completamente sicuro ed affidabile in tutte le
condizioni operative.
automatizzato Tramite l’unità Remote Control
Unit RCU è possibile controllare
tutti i parametri dell’amplificato-
di Michele Imparato IK5ZUI (5R8UI) re ed individuare eventuali pro-
blemi. L’unità è dotata di un di-

L
splay TFT a colori. La lettura del-
’ACOM 2000A è stato il sione. L’accordo automatico è la potenza diretta e riflessa è ben
primo amplificatore linea- pressoché istantaneo (il costrut- evidenziata da colori diversi ed è
re a tubi con accordo au- tore dichiara fino a 0,2 secondi) presente un menu HELP che for-
tomatico e controllo digitale. Ad e fa dimenticare i noiosi e lunghi nisce assistenza in caso di guasti
oggi sembra essere il più avan- cambi di banda quando si è alla e conteggia le ore di accensione.
zato (salvo smentita). La sua in- ricerca di un DX. Questo è uno La manutenzione è resa più sem-
troduzione sul mercato nella se- dei motivi per cui molti radioa- plice dall’uso di una “INFO BOX”
conda metà degli anni 2000 ha matori hanno abbandonato l’uso all’interno della RCU nella quale
cambiato un po’ la filosofia di degli amplificatori a valvole per sono memorizzati gli ultimi dodi-
progettazione e di utilizzo introdurre nella loro stazione un ci errori rilevati.
dell’amplificatore a valvole nella amplificatore con LDMOS, con Bassa introduzione di disturbi
stazione del radioamatore. Ri- tutti i pregi e difetti. durante l’accordo, sul quale si
cordo ancora che su un numero L’amplificatore permette di me- può agire manualmente tramite
delle rivista americana QST di 18 morizzare svariati accordi per la RCU, tramite il CAT del rice-
anni fa, venne scritto come intro- ogni banda, suddividendo ogni trasmettitore o trasmettendo per
duzione all’articolo riguardante banda in vari segmenti all’inter- un intervallo di tempo brevissi-
il test: talmente facile da usare no dei quali è possibile registra- mo: un punto in telegrafia o una
che ti dimentichi di averlo! Tale re fino a dieci memorie di accor- sillaba in fonia su una nuova fre-
caratteristica rende l’ACOM do. Questo permette anche di quenza sono sufficienti per cam-
2000A una macchina veramente utilizzare più antenne per una biare banda operativa o segmen-
interessante per gli amanti dei sola banda. to di frequenza.
contest HF: cambiare frequenza Il rischio di guasti accidentali do- L’uso dell’unità RCU permette di
o banda ed accordare veloce- vuti ad un accordo errato, all’uso installare ed utilizzare l’amplifi-
mente non è mai stato così sem- di un’antenna non appropriata o catore fino ad oltre 20 metri di
plice. ad un errore di selezione di ban- distanza dall’operatore.
Ma quali sono i vantaggi effettivi da è stato scongiurato. L’amplificatore può funzionare
dell’amplificatore ACOM 2000A? Il circuito di uscita pi-greco L automaticamente anche senza
Analizziamoli di seguito. permette l’accordo di un VSWR che nessuna informazione sia
Facile da usare. Non è richiesto fino a 3:1 eliminando, almeno in fornita dal ricetrasmettitore: è
nessun intervento da parte dell’o- parte, la necessità di un accor- sufficiente il PTT con chiusura a
peratore sull’unità RF, ad ecce- datore di antenna (caratteristica massa e almeno 60W RF di pilo-
zione dell’interruttore di accen- comune agli altri amplificatori a taggio.
valvole ACOM). L’ACOM 2000A può operare in

ACOM OOD, nota azienda bulgara


specializzata nel settore delle teleco-
ACOM 2000A e municazioni HF, ha presentato sul
Remote Control Unit mercato quasi 20 anni fa un amplifi-
catore HF a valvole automatizzato con
due tubi 4CX800A. Oggi ha cambiato
veste e dispone di una nuova unità di
controllo remoto ma continua ad es-
sere una delle Rolls Royce degli am-
plificatori lineari per le onde corte.

22 Rke 6/2019
Caratteristiche tecniche possibili e di gestire più amplifi-
Frequenza operativa Tutte le bande radioamatoriali da 1,8 a 30MHz
catori ACOM 2000A e più anten-
ne contemporaneamente. La
Potenza massima 1500-2000 W portante modulata o SSB - senza limiti di tempo. Mo- progettazione modulare del cir-
di operativi con portante costante potenza d’uscita RF 1500W RF cuito rende facile individuare
- senza limiti di tempo con il ventilatore ausiliario
guasti ed effettuare riparazioni.
Cambio banda Accordo iniziale in meno di 3 secondi (tipico 0,5 secondi); il richia- È possibile rimuovere il trasfor-
e accordo mo di configurazione memorizzata/cambio banda richiede meno di
0,2 secondi per spostarsi in un differente segmento della stessa matore di alimentazione per fa-
banda e meno di un secondo per fare QSY su una banda diversa cilitarne il trasporto.
Precisione ±10% a fondo scala
Memorie di sintonia Non volatili, fino a dieci diverse antenne per ogni segmento di fre- Descrizione
quenza
L’ACOM 2000A si presenta con
Potenza di pilotaggio Tipicamente 50W per 1500W in uscita un mobile nero con serigrafia
Impedenza d’ingresso 50  nominali. VSWR < 1.5:1 bianca, molto robusto, dove fa
Disadattamento Fino a 3:1 VSWR(2:1 sui 160m) a piena potenza d’uscita prima che sfoggio di sé la scritta AUTOMA-
tollerato in uscita il circuito di protezione per alto SWR intervenga, mentre per poten- TIC HF LINEAR AMPLIFIER
ze d’uscita inferiori sono tollerabili SWR ancora più elevati 2000A. L’estetica è semplice ma
Armoniche generate Almeno 50dB sotto il valore di picco d’uscita a 1500W allo stesso tempo elegante.
Intermodulazione Almeno 35 dB sotto il valore di picco d’uscita a 1500W
Il pannello frontale è in alluminio
anodizzato di colore nero. Si no-
T/R e keying per CW Relè sottovuoto (Vacuum Relay) ta subito la mancanza dell’inter-
Valvole e tipologia Due tetrodi 4CX800A/GU74b con rete resistiva sulla griglia, circuito ruttore generale, che è sul retro.
di circuito d’uscita pi greco-L con retroazione RF negativa, tensione di griglia Lo chassis è realizzato in allumi-
schermo regolata nio. L’ingombro non è eccessivo
ALC Segnale negativo, derivato dal circuito di griglia, -11V max, tarabile e risulta più piccolo rispetto ad
dal pannello posteriore altri amplificatori a valvole di pa-
Full-break in (QSK) possibile ri potenza.
Misure possibili Vengono controllate tutte le grandezze fisiche possibili; l’Unità di Sul pannello posteriore troviamo
Controllo Remoto RCU consente il monitoraggio di tutti i parametri in alto a sinistra la predisposizio-
operativi dell’amplificatore ne per un ventilatore ausiliario,
Controllo a distanza Tramite Unità di Controllo Remoto con cavo da 3 metri (disponibile immediatamente sotto troviamo
cavo opzionale da 10 metri) tre prese RCA rispettivamente
Protezioni Limitazioni di corrente di griglia controllo e di griglia schermo, del per il KEY IN, KEY OUT e ALC. La
transitorio di accensione (circuito di soft-start incluso), intervento presa KEY IN è il classico control-
in caso di eccessiva potenza riflessa, per archi RF, accesso alle pro- lo del PTT con chiusura a massa,
tezioni protetto da password, corretta sequenza T/R, eccessivo sur- KEY OUT consente di inibire tem-
riscaldamento, blocco di sicurezza sul coperchio, e crowbar sul cir- poraneamente il funzionamento
cuito HV dell’amplificatore (per esempio
Diagnostica guasti Display dell’ Unità di Controllo Remoto e vari LED più INFO Box per quando si cambia antenna). La
gli ultimi e più recenti dodici eventi di guasto, interfaccia per PC (RS- casa madre consiglia di non uti-
232) e possibilità di diagnosi remota tramite linea telefonica
lizzare l’ALC ma di regolare la
Raffreddamento Ad aria forzata, ventilatore con isolamento in gomma potenza di uscita del ricetrasmet-
Trasformatore 3,5kVA con avvolgimento in bandella e nucleo ferromagnetico in titore. A destra delle prese RCA
Unisil-H due connettori DB-9, uno per il
Requisiti rete di 100/120/200/220/240 VAC nominali, 50-60 Hz, 3500VA monofase cavo per l’RCU e l’altro per un’in-
alimentazione AC a piena potenza terfaccia RS-232. Quindi trovia-
Dimensioni Unità RF: 440L x 180A x 450P mm mo l’ingresso dell’alimentazione
Unità di Controllo Remoto: 135L x 25A x 170P mm 220Vac, l’interruttore di accen-
Peso 36kg sione e due portafusibili. Verso
destra, in basso, un morsetto per
full break-in CW (QSK), il collegamento a terra
grazie all’utilizzo di un relè dell’amplificatore e due
sottovuoto controllato da connettori SO239 ri-
un microprocessore. spettivamente per l’in-
Il CAT è interfacciabile con gresso e per l’uscita RF.
la maggior parte dei rice- Aprendo l’amplificatore
trasmettitori attualmente in troviamo, tra il pannello
commercio. frontale e il contropan-
L’interfacciamento tramite nello, i circuiti INTERFA-
computer permette di ac- CE e CENTRAL PRO-
cedere a tutte le funzioni CESSOR UNIT, sulla de-
Rke 6/2019 23
Fig. 1 1. INTERFACE e CENTRAL PROCESSOR UNIT
2. TUNE OPTOSENSOR
3. LOAD OPTOSENSOR
4. TUNE motor
5. LOAD motor
6. BAND motor
7. BAND OPTOSENSOR
8. WATTMETER
9. MOTOR DRIVER
10. Middle chassis wall
11. SW2 LID CROWBAR
12. TUBES
13. PI section, L section
14. TUBE DECK
15. HV & LV PCB
16. T1 POWER TRANSFORMER (HV)
17. ANTENNA RELAY K1

Subito dietro al frontale, nella glia e, grazie al tipo di circuito


parte RF, il circuito di accordo pi- d’ingresso adottato, si riesce a
greco-L con i condensatori varia- produrre un segnale in uscita a
stra. Andando verso sinistra tro- bili, le bobine e il commutatore bassissima distorsione.
viamo due OPTOSENSOR, tre di banda. In prossimità del lato L’utilizzo del circuito pi-greco L
motori elettrici passo passo per il sinistro, verso il retro, troviamo il con induttanze realizzate in aria,
controllo della sintonia e un altro TUBE DECK dove alloggiano le senza l’uso di toroidi ed insieme
OPTOSENSOR sulla sinistra in due 4CX800A. Si tratta di un box un’accurata progettazione del
basso, insieme ai tre motori. Sul- metallico sigillato, nella cui parte circuito di uscita, garantiscono
la sinistra troviamo in basso il cir- inferiore troviamo il circuito di in- delle emissioni spurie inferiori a
cuito del wattmetro, il relè sotto- gresso a larga banda, l’alimenta- -55dBc, minimizzando la possi-
vuoto K1, il circuito MOTOR DRI- zione per il filamento, per la gri- bilità di disturbi RF. La dissipazio-
VER in alto. glia schermo e per la griglia con- ne di placca di ogni tubo è di
Quindi troviamo sulla destra, su- trollo e il circuito PHASE DETEC- 800W.
bito dietro al contropannello, il TOR. Sulla destra del TUBE Il segnale d’ingresso, commutato
trasformatore di bassa tensione DECK troviamo il ventilatore cen- da un relè TQ2, passa attraverso
T2. Sopra al trasformatore, mon- trifugo per il raffreddamento ad un circuito accordato a larga
tati a sandwich con torrette di- aria forzata dei tubi. La parte del banda e viene applicato alla gri-
stanziali, il circuito LOW VOLTA- tetrodo che dissipa il calore è la glia dei tubi tramite la rete L1, L2,
GE SUPPLY che fornisce le varie placca, l’anodo, di forma cilin- C2, C3, R1 che provvede ad ac-
basse tensioni, il circuito HV SUP- drica con all’interno una serie di cordare le capacità di ingresso
PLY che fornisce la tensione ano- feritoie che permettono il pas- delle due valvole. La resistenza
dica, di griglia schermo e la bas- saggio del flusso di aria. Sulla R1 è la terminazione resistiva di
sa tensione per i motori elettrici parte superiore del TUBE DECK questo circuito, può dissipare ol-
che comandano l’accordo auto- troviamo i due zoccoli a 7 pin per tre 100W di potenza e fa vedere
matico e il circuito HV FILTER. i tubi di potenza. al trasmettitore la giusta impe-
Sempre sulla destra, ma in pros- Sulla parte inferiore dell’amplifi- denza d’ingresso.
simità del pannello posteriore, catore un’apposita finestra, chiu- Le resistenze di catodo R2 ed R5
troviamo il trasformatore T1 che sa da viti, permette l’accesso alla creano una reazione negativa ed
fornisce l’alta tensione per la parte inferiore del TUBE DECK. equalizzano il guadagno dei due
placca, la tensione di griglia La parte interna dell’amplificato- tubi di potenza. Il varistor RV1
schermo e la bassa tensione per re è visibile in figura 1. presente sul circuito di griglia
i tre motori elettrici. Passiamo adesso a parlare del schermo protegge la griglia
Sullo schermo che separa la par- circuito dell’amplificatore più schermo dei tubi stessi e il rego-
te di alimentazione e servizi dal- dettagliatamente. latore di tensione in caso di
la parte RF, identificato come Lo schema elettrico semplificato flashover.
“middle chassis wall”, troviamo il dell’ACOM 2000A è visibile in fi- Le reti L3-R3 e L4-R6 sul circuito
circuito MAINS CONTROL & gura 2. La parte RF monta due di placca realizzano i soppresso-
VOLTAGE SELECTOR. tubi 4CX800A metallo-ceramica, ri VHF/UHF. La tensione di plac-
Sullo stesso schermo metallico, prodotti da Svetlana. I tubi sono ca è applicata alle due 4CX800A
ma nella parte RF, troviamo uno due tetrodi di potenza ormai ben tramite i chokes RFC2-RFC3 e il
switch che porta a massa l’alta conosciuti nel mondo dei radio- condensatore C10 la isola dal
tensione quando viene aperto amatori e che sono montati su tre circuito di uscita.
l’amplificatore, per garantire l’in- degli amplificatori a valvole Il circuito di uscita è il classico
columità dell’operatore. Sullo ACOM attualmente in produzio- pigreco-L network composto da
schema semplificato è identifica- ne. L5-L6 C12-C16 che sopprime
to come SW2 LID CROWBAR. I due tetrodi sono pilotati in gri- anche emissione armoniche. La
24 Rke 6/2019
commutazione e l’accordo av- da fotoaccoppiatori TLP805 sono zioni, controllate tramite softwa-
vengono tramite il commutatore la sorgente principale delle in- re.
di banda S1A-S1D e i motori pas- formazioni per il circuito di con- Il filtro RFC1 presente sulla linea
so passo M3-M5, controllati dal trollo dell’amplificatore durante di alimentazione 220Vac e il cir-
circuito MOTOR DRIVER. il processo di accordo automati- cuito SIGNAL FILTER eliminano i
Il segnale d’uscita del circuito RF co. Il circuito di controllo CEN- possibili rientri RF dai cavi.
SECTION è quindi inviato al relè TRAL PROCESSOR UNIT è basa- Sul primario del trasformatore è
d’antenna K1, un relè sottovuoto to su un microprocessore 80C31 presente un cambio tensione,
HC-1, quindi al trasformatore di che svolge le mansioni principa- adottato in fase di progetto dato
corrente TA1 per la misura della li e su un single chip micropro- che l’amplificatore è destinato a
potenza e al filtro passa alto rea- cessor Z86E04 Zilog usato per vari mercati, non a solo quello
lizzato da RFC5-C20. L’uscita del controllare il relè di antenna K1 europeo. Si tratta di un accorgi-
filtro passa alto è collegata al quando si opera in QSK. Il circu- mento utile anche per chi abita
connettore di uscita. I due chokes ito CENTRAL PROCESSOR UNIT in una zona dove la tensione è
RFC4 e RFC5 permettono di con- è collegato ai circuiti da analiz- inferiore ai livelli standard.
trollare lo stato del relè di anten- zare tramite il circuito INTERFA-
na K1 e insieme a C20 evitano CE.
che la tensione di placca possa Tutte le tensioni fornite dai circu- La Remote Control Unit RCU
raggiungere l’antenna nel caso iti LOW VOLTAGE SUPPLY e
di un guasto a C10. R9 e FV1 pro- HIGH VOLTAGE SUPPLY, le cor- La RCU è il “cervello” dell’ACOM
teggono l’amplificatore da possi- renti assorbite dai tubi di poten- 2000A. Si presenta come una
bili scariche elettrostatiche che za, le temperature all’interno piccola consolle, ben costruita,
possono entrare tramite il con- dell’amplificatore e l’intensità del dello stesso colore dell’amplifi-
nettore RF OUTPUT. flusso d’aria di raffreddamento catore.
Il circuito PHASE DETECTOR sono monitorizzati costantemen- Di seguito i controlli e parametri
con il PLATE CAPACITIVE DIVI- te. Il controllo di questi parametri che l’unità RCU può gestire:
DER, RF WATTMETER e tre cir- fornisce le informazioni necessa- -- status operativo con visualizza-
cuiti OPTOSENSOR controllati rie per l’attivazione delle prote- zione sul display LCD;
Fig. 2

Rke 6/2019 25
-- controllo di tutte le funzioni; me dell’antenna e se questa è Per spegnere l’amplificatore è
-- misura e/o controllo dei princi- stata selezionata in modo manua- necessario premere il pulsante
pali parametri d’interesse per il le o automatico. Se viene usato il ON/OFF sulla RCU e l’interrutto-
funzionamento dell’amplifica- CAT del ricetrasmettitore il di- re sul retro dell’amplificatore.
tore; splay mostra la casa produttrice Agendo solo sulla RCU il sistema
-- diagnostica on-board; della radio connessa. rimarrebbe sempre sotto tensio-
-- consigli per la diagnostica; Sulla destra del display vengono ne.
-- conteggio del tempo di utilizzo; mostrati gli eventuali allarmi re- Grazie al sistema di protezione la
-- acceso protetto da una pas- lativi alla tensione di filamento possibilità di danni all’amplifica-
sword. dei tubi di potenza, alla tensione tore stesso durante l’uso è abba-
La consolle è realizzata attorno di placca e alla potenza di pilo- stanza remota. Inoltre vengono
ad un microcontroller ATmega64 taggio. memorizzati in una parte della
ed usa un display a colori da TFT Premendo il pulsante OPR si pas- memoria, chiamata INFO BOX,
da 7”. sa dalla modalità STANDBY alla gli ultimi dodici interventi del cir-
L’amplificatore si accende dalla modalità OPERATE, premendo il cuito di protezione, le cui infor-
consolle RCU tramite il pulsante pulsante SET/EXIT si entra e si mazioni possono essere in segui-
ON/OFF dopo aver spostato l’in- esce dai menu. to trasmesse per via telefonica o
terruttore sul pannello posteriore I sei pulsanti sotto al display cor- telematica al fabbricante. Le in-
dell’ACOM 2000A su ON. La rispondono ai vari menu mostra- formazioni della INFO BOX sono
consolle può essere accesa an- ti dalla RCU. visibili sul display.
che con l’amplificare spento, per Adesso prepariamoci passare in Le protezioni previste sull’ampli-
consultare tutti i menù e prende- trasmissione l’ACOM 2000A. ficatore agiscono sulle seguenti
re dimestichezza con i comandi. Se le onde stazionarie in antenna anomalie:
Si accende quindi il display TFT sono basse o se esiste già una -- tensioni e correnti eccessive sui
della RCU, la quale trasmette i memoria USER TUNINGS prece- tubi di potenza;
caratteri TEST in CW. Contempo- dentemente preparata, si può -- tensioni di alimentazione dei
raneamente si avvia anche la passare in trasmissione diretta- circuiti;
ventola di raffreddamento, molto mente dopo aver premuto il pul- -- eccessiva temperatura e scarso
silenziosa. Dopo circa 2 minuti e sante OPER. Lo stato sul display flusso di aria per il raffredda-
1/2 di riscaldamento i due tubi passa da STB a OPR. La barra mento;
4CX800A sono pronti. Il tempo di superiore sul display mostrerà la -- eccessivo pilotaggio;
attesa è mostrato sul display del- potenza diretta, la barra inferiore -- archi RF, sia interni che esterni;
la RCU. Alla fine del riscalda- la potenza riflessa. Il display in- -- errata sequenza nella commu-
mento tutti i test sono stati esegui- dica inoltre, tramite un indicatore tazione RX-TX,
ti, compreso il test sui motori pas- di colore rosso, che l’amplifica- -- commutazioni indesiderate del
so-passo, e la RCU trasmette il tore è in aria. relè di antenna;
carattere R, “ready”. Il display Con l’amplificatore in modo -- qualità dell’accordo del circu-
mostra il MAIN MENU come in fi- OPERATE e connesso ad un rice- ito di uscita,
gura 3. Le informazioni mostrate trasmettitore via CAT, il display -- alto VSWR;
sono la potenza diretta e riflessa della RCU mostra la frequenza -- eccessivo assorbimento all’ac-
e la temperatura dell’aria di raf- operativa e l’amplificatore accor- censione;
freddamento in uscita. da se necessario oppure quando -- movimento dei tre motori elet-
É importante tenere conto che si entra in un nuovo segmento di trici dell’accordo;
l’ACOM 2000A è predisposto per frequenza. Se il CAT non è col- -- apertura accidentale del co-
l’uso con il commutatore di an- legato l’ACOM 2000A misura la perchio da parte dell’operato-
tenna ACOM 2000S e il commu- frequenza di trasmissione e ac- re;
tatore di antenna remoto ACOM corda automaticamente su di es- -- dati memorizzati;
2000SW, per cui alcune informa- sa se necessario. É possibile se- -- tentativo di utilizzo non autoriz-
zioni visibili sul display saranno lezionare il segmento di accordo zato dell’amplificatore.
riferite a questi. manualmente agendo sui tasti
La CPU dell’ACOM 2000A divi- BAND SEGMENT del MENU.
de l’intero spettro HF in 250 seg- Fig. 3
In aria con l’ACOM 2000A
menti per ognuno dei quali è
possibile memorizzare dieci Come già accennato l'uso di
diverse antenne e dieci accor- questo amplificatore è tal-
di prestabiliti, un grande van- mente semplice che si rischia
taggio quando si usano anten- di dimenticare che lo si sta
ne a banda stretta. Il segmen- usando. Sono richiesti circa
to di frequenza usato viene 60 W di pilotaggio per eroga-
mostrato sulla parte sinistra re l’uscita massima di 1500W.
del display, sotto al quale vie- L’amplificatore può gestire
ne mostrato il numero e il no- VSWR fino a 3:1 su tutte le
26 Rke 6/2019
bande ad eccezione di 160 me- tonizzarsi su quella frequenza e
tri, dove il limite è 2:1. Se le ca- selezionare l’antenna giusta. É Accessori disponibili
ratteristiche dell’antenna cam- possibile inoltre interfacciare il • ventilatore esterno ausiliario, per
biano drasticamente, a causa di selettore di antenna 2000S trami- l’uso continuativo dell’amplifica-
un errore di selezione di proble- te computer e il commutatore tore (installazione sul pannello
posteriore)
mi sull’antenna o sulla linea di non farà altro che seguire i co- • cavo CAT per la connessione ai
trasmissione o a causa di condi- mandi inviati da quest'ultimo in- ricetrasmettitori supportati
zioni meteorologiche avverse co- vece che dall'amplificatore. Per i • commutatore di antenna ACOM
me la formazione di ghiaccio, fortunati che dispongono di più 2000S
l’amplificatore rileva il problema antenne per ogni banda è possi- • commutatore di antenna remoto
e si mette in standby, visualizzan- bile commutare le antenne (fino ACOM 2000SW
do il messaggio di errore appro- a un massimo di dieci) utilizzan- • ACOM 2000A TECHNICAL SUP-
priato. La stessa cosa succede se do il control box 2000S. PLEMENT: schemi elettrici, detta-
si applica un pilotaggio eccessi- È difficile descrivere il 2000A in gli tecnici, istruzioni sulla manu-
vo o se l'operatore commette un aria in quanto l'operatore è effet- tenzione oltre ad un help per l’im-
postazione di alcuni comandi e
errore. Possiamo veramente af- tivamente poco “coinvolto”. Alla informazioni sull’uso della porta
fermare che è estremamente dif- fine è come avere un ricetrasmet- seriale RS232 dell’amplificatore
ficile che l'operatore possa cau- titore da 1,5 kW. Ho sempre usa- • ACOM DIRECTOR, un software
sare un guasto all'ACOM 2000A. to un commutatore manuale o freeware per il controllo dell’A-
Il display LCD mostra la tempe- remoto per commutare le mie an- COM 2000A creato da M0YOM e
ratura del flusso di aria di raffred- tenne ed ero soddisfatto fino a scaricabile dal sito https://www.
damento, che l’amplificatore sia quando non ho provato la com- m0yom.co.uk/acom-director/?cp_
in modalità STANDBY o OPERA- mutazione d'antenna automati- acom-director=2
TE, il segmento di banda su cui ca. Inutile dire che dai 160 ai 10
è si è sintonizzati e l’antenna se- metri non c'è nulla da cambiare Cambiamenti sull’ACOM
lezionata (se è installato il selet- durante le operazioni con l'A- 2000A
tore automatico di antenna). Mo- COM 2000A, salvo operare sul
stra inoltre se l’amplificatore è ricetrasmettitore. I vantaggi per Dal 1998, anno di lancio sul mer-
sintonizzato sulle impostazioni gli appassionati di contest HF e cato, alcune modifiche anche
predefinite o definite dall’utente. DX sono ovvi, ma non bisogna importanti sono state apportate
La lettura digitale mostra venti escludere i vantaggi che ne pos- dalla casa madre a questo ampli-
parametri operativi misurati sono essere tratti da operatori ca- ficatore. La nuova unità RCU è
sull'amplificatore e li visualizza suali o da chi usa poco la propria stata introdotta nel 2012.
due alla volta. È possibile control- stazione a causa di impegni (non Nel 2015 il frontale dell’amplifi-
lare la tensione della linea di ali- è mai così semplice ricordare tut- catore è stato prodotto in allumi-
mentazione, la tensione e la cor- to quanto c'è da fare per essere nio da 6mm di colore marrone
rente di placca, le stazionarie in in aria dal proprio shack!). Sem- scuro, nello stesso stile della
antenna, la potenza in ingresso bra un po' fantasioso, ma con RCU. Nel 2016 sono stati rivisti i
e molti altri parametri, oltre ov- questo amplificatore basta “se- pannelli dell’amplificatore e del-
viamente al guadagno di poten- dersi ed operare”. la RCU e prodotti in alluminio
za dell'amplificatore. Alcuni di Il commutatore d’antenna remo- anodizzato nero. L’interruttore di
questi non sono misurabili in CW to può essere posizionato a qual- accensione è stato spostato sul
o SSB dato che il loro valore cam- siasi distanza dallo shack ed è pannello posteriore dell’amplifi-
bia velocemente, ma è sufficien- progettato per resistere alle in- catore. I cambiamenti dal punto
te un breve test key-down per ef- temperie, quindi grazie a questo di vista elettrico sono iniziati con
fettuare il controllo. è possibile eliminare fino a nove un ventilatore DC che ha sostitu-
ACOM consiglia vivamente an- cavi coassiali. É un fattore da te- ito il vecchio ventilatore AC all’i-
che l'acquisto del selettore auto- nere in considerazione, dato che nizio degli anni 2000. Molti com-
matico dell’antenna 2000S e del il costo del commutatore potreb- ponenti elettronici sono stati so-
commutatore d'antenna remota a be essere inferiore al costo dei stituiti con componenti SMD.
dieci posizioni 2000SW. Il motivo cavi che si dovrebbero utilizzare. Alcuni anni fa il circuito integra-
è semplice da capire: l'amplifica- Da ultimo ricordo che i prodotti to convertitore analogico-digita-
tore seleziona automaticamente ACOM sono acquistabili presso le usato inizialmente è stato sosti-
l’ultima antenna utilizzata nel vari rivenditori di materiale per tuito da una nuova CPU.
segmento di banda, e il cambio radioamatori in varie località d'I- La parte RF non ha subito cam-
di banda segue della frequenza talia oppure direttamente presso biamenti.
operativa del ricetrasmettitore la casa madre. Val Mihailov
trasmettendo con il tasto o chiu- LZ1VB, titolare della ACOM Bibliografia:
dendo il PTT e aspettando il tem- OOD, è sempre molto disponibi- ACOM 2000A HF linear amplifier oper-
po infinitesimale necessario le risponde tramite mail ai quesi- ating manual
all’amplificatore per rilevare la ti e garantisce assistenza in caso ACOM 2000A Technical Supplement
nuova frequenza operativa, sin- di necessità. Tubes replacement of ACOM2000A
Rke 6/2019 27
APPARATI-RTX

LPD, PMR446 & apparati cinesi


Facciamo un po’ di chiarezza

di Alberto Zanutto IU3BRK - KK6TIG

C
ari colleghi e lettori di Rke ben ritrovati. - Ulteriore restrizione per l’Italia sugli LPD è che i
Sempre più spesso sento o leggo (alcuni canali utilizzabili sono da 1 a 10 e solo in ambien-
gruppi Facebook sono una vera miniera in te chiuso.
proposito: qui l’ignoranza regna sovrana, ignoran- - I canali LPD da 11 a 69 sono VIETATI
za intesa come mancanza di conoscenza, non vo-
gliatemene, hi) di gente che compra apparati rice- - I toni CTCSS e DCS sono ammessi solo in PMR
trasmittenti in negozio, alle fiere, online o al super- La certificazione degli apparati avviene in base a
mercato, senza aver la ben che minima conoscen- principi molto selettivi e tramite istituti abilitati allo
za di cosa stia facendo. Chi deve andare a caccia, scopo e che per una certificazione “disattenta” ri-
chi deve fare escursioni in montagna, chi parlare schiano molto, sono quindi da escludere “furbate”.
con gli amici, chi avvisare la moglie di buttare la Tra l’altro le normative di certificazione per LPD e
pasta perché sta arrivando a casa, chi farci gioca- PMR sono differenti, quindi un apparato o è certi-
re i bambini... In tanti si trovano ad acquistare ap- ficato LPD o lo è PMR, non possono esistere appa-
parati ricetrasmittenti credendo che siano di libero rati certificati LPD e PMR perché una certificazione
uso quando invece non lo sono. Altri invece, con- sarebbe in conflitto con l’altra. “COME?!?!” direte
vinti di avere un apparato per uso libero, in realtà voi: quegli apparati dichiarati LPD + PMR sono di
possiedono un apparato difforme dalla normativa fatto stati presentati per la certificazione una volta
e questo accade spesso anche con marche famose abilitati solo alla funzione LPD e una volta solo alla
e con apparati notoriamente certificati. Perché mi funzione PMR. Hanno quindi due certificazioni di-
domando? Iniziamo a parlare degli apparati LPD stinte che non possono però coesistere fisicamente
(Low Power Device) e PMR446 (Personal Mobile sullo stesso apparato. Quando parliamo di appa-
Radio 446). Anche se si acquista un apparato cer- rato presentato alla certificazione, si intende un
tificato o omologato, che dir si voglia, per uso LPD apparato campione; è poi chi ottiene la certifica-
o PMR, si deve tener presente che ormai quasi tut- zione (produttore o importatore) che si impegna a
ti gli apparati sono prodotti per il mercato mondia- distribuire solo apparati con funzioni identiche a
le e che le restrizioni variano in base allo stato in quelle per cui è stato omologato. Vediamo quindi
cui vengono utilizzati. Detti apparati hanno quindi perché si trovano in commercio apparati con fun-
la possibilità di essere configurati in più modi. La zioni, potenza o canali in più rispetto a quanto
configurazione può avvenire o tramite programma- previsto in fase di omologazione. I motivi possono
zione da tastiera, o tramite ponticelli interni, una essere due:
precisa norma europea recita però che la funzione - dopo l’acquisto l’apparato è stato sbloccato ri-
di impostazione del paese debba essere comunque spetto alle funzioni previste, tipicamente agendo
inibita da un blocco interno. Per l’Europa i canali sui ponticelli di sblocco
a uso libero sono: - l’apparato riporta la dizione “solo per esportazio-
- PMR da 1 a 8 con potenza massima di 500mW ne”
- LPD da 1 a 20 con potenza massima di 10mW Infatti è possibile in una sola certificazione avere
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indicate più configurazioni dell’apparecchio rag- -- Non si può usare un apparato radioamatoriale
gruppate per categoria, in cui ogni categoria cor- espanso per operare sulle frequenze PMR per-
risponde ai requisiti di un determinato paese. Il ché non è omologato a tale scopo!
costruttore (o l’importatore) dichiara quindi che -- Non si può usare un apparato radioamatoriale
immetterà in ogni paese gli apparati configurati espanso per operare sulle frequenze civili (Pro-
per la categoria del paese stesso. Di fatto la scritta tezione Civile, ponti della Prefettura e quanto al-
“solo per esportazione” applicata sulla scatola o tro) perché non è omologato a tale scopo!
indicata in fattura, vuol dire “attenzione, questo ap-
parato non è certificato per il paese dove lo acqui- -- Non si può usare un apparato radioamatoriale
sti e può essere usato solo nei paesi ove questa espanso per operare sulle frequenze marine per-
configurazione è consentita”. ché non è omologato a tale scopo!
Per quanto riguarda i canali PMR a uso libero, non -- Ecc ecc ecc... (e qui l’elenco sarebbe molto lun-
significa che possiamo comprare una radio e uti- go)
lizzarla appena tirata fuori dalla confezione, AT- Un’altra cosa che va molto di moda è sostituire l’an-
TENZIONE!!! I PMR446 sono stati assimilati agli ap- tenna originale di LPD e PMR con una esterna: an-
parati CB (circolare n° 000158 del 20/01/2009 che questo non si può fare, perché l’apparato è
prot. DGSCER/II/DIR/RM del Ministero dello Svi- stato omologato con la sua antenna, PUNTO.
luppo Economico), è quindi necessaria la Dichia- Infine parliamo dei sistemi di estensione di rete per
razione prescritta dall’art. 145, comma 3, del Co- mezzo internet o sistemi ripetitori detti “parrot”
dice delle comunicazioni elettroniche, debitamen- (pappagalli): non sono regolari poiché in primo
te compilata e presentata all’Ispettorato Territoriale luogo la persona legittimata (da bollettino) è la so-
di competenza, di persona o a mezzo posta, com- la che può utilizzare e quindi parlare all’apparato
pleta degli allegati descritti nel modulo stesso. L’u- radio, mentre usualmente questi dispositivi opera-
so od il proseguimento di detti apparati è soggetto no automaticamente (quindi è un servizio radioe-
al pagamento, entro il 31 gennaio di ogni anno, di lettrico non autorizzato); in secondo luogo l’appa-
un contributo di 12 euro, indipendente dal nume- rato, anche se certificato, deve rispondere ai requi-
ro di apparati, come indicato dall’art. 36 dell’ Alle- siti di certificazione, ovvero antenna solidale all’ap-
gato 25 al Codice delle comunicazioni elettroni- parato ed alimentazione autonoma entrocontenu-
che. Per ulteriori informazioni è possibile contatta- ta, entrambe cose difficilmente riscontrabili nei
re gli Ispettorati Territoriali o visitare il sito www.mise. dispositivi automatici.
gov.it. Non voglio parlare di penale o non penale, di san-
Una cosa che va molto di moda è comprare un ap- zioni o altro: il succo dell’articolo vorrebbero esse-
parato radioamatoriale cinese da quattro soldi e re le omologazioni degli apparati, i canali utilizza-
caricarci le frequenze LPD e PMR (o altre), sfrut- bili e le radio utilizzabili e su questo sono sicuro
tando così i 5 o più watt disponibili! Ricordiamoci che molti dovrebbero farsi un esame di coscienza.
che in Italia la vendita degli apparati radioamato- Spero di non avere irritato gli animi sensibili di
riali è libera, ma l’utilizzo no: bisogna essere radio- qualcuno con questo articolo: penso sia un argo-
amatori per utilizzarli (e comunque solo sulle fre- mento molto attuale, sottovalutato dalla maggior
quenze assegnate al servizio di radioamatore). parte degli utilizzatori, per qualcuno forse addirit-
Potenza a parte: tura sconosciuto.
-- Non si può usare un apparato radioamatoriale
espanso per operare sulle frequenze LPD perché 73 a tutti e alla prossima de Alberto IU3BRK –
non è omologato a tale scopo! KK6TIG.

Rke 6/2019 29
ACCESSORI

Alimentatore/caricatore
anche per batterie al litio

di Iginio Commisso I2UIC

Q
uesto alimentatore/cari- Queste batterie sono molto diffu- Con questo alimentatore potete
catore l’ho progettato se nella sostituzione delle classi- dare anche una carica maggio-
per l’uso universale. che allo zinco, ma sono anche re, mettendo però un temporiz-
Può caricare batterie di ogni tipo, usate con successo per le grosse zatore esterno con valore calco-
al piombo, al nichel cadmio e al potenze come l’autotrazione. lato a non sovraccaricare.
litio. Hanno una discreta durata, su- La regolazione della tensione
Può alimentare circuiti che van- periore a quelle al piombo e ogni per questo tipo di carica va fatta
no da 1,25 volt, fino a 15 volt ed cellula è di 1,25 volt. mettendo alla massimo tensione.
una corrente fino a 5 A in con- Dulcis in fundo, ecco i nuovi ac- Va detto che le batterie a Ni-Cd
nessione diretta (posizione 5). cumulatori al litio, pare che siano si sono sempre dimostrate parti-
Può limitare la corrente da 120 quelli del futuro. colarmente robuste anche agli
mA fino a 1,25 A con la scelta di Si sono già velocemente diffusi, errori.
quattro posizioni. specie per alimentare dei vari ti- Vale lo stesso anche per quelle al
Per chi vuol equipaggiarlo anche pi di cellulari, smarfhone e tablet. piombo.
del misuratore di volt e ampere Ora si usano anche sulle nuove In questi due casi, sarà sempre
come il mio, avrà più facilità nel auto elettriche, per guadagnare bene ogni tanto constatare la lo-
calibrare il valore adatto della spazio e peso; comunque non so- ro temperatura affinché non sia
tensione e tenere sotto controllo no immuni a degli inconvenienti. troppo alta.
gli ampere. Queste hanno il vantaggio che Un discorso diverso va fatto per
Prima di proseguire vorrei fare ogni cellula dispone di 3,7 volt e le delicate batterie al litio, per la
una veloce carrellata sui cosid- le dimensioni sono ulteriormente cronaca io ho avuto una espe-
detti accumulatori. ridotte rispetto al Ni-Cd. rienza negativa, bruciandone di-
I primi accumulatori sono stati Con pochi elementi si possono verse. Il surriscaldamento in que-
quelli al piombo, questo fin dalla già raggiunge tensioni interes- sto caso è fatale.
fine dell’ottocento e negli anni santi. La letteratura insegna che per
son cambiati poco, salvo l’intro- Però io le ho trovate molto deli- caricarle (meglio singolarmente)
duzione delle versioni a secco, cate, specie quelle normali cilin- si deve dare una tensione supe-
più maneggiabili. driche. riore di 0,5 volt del valore nomi-
Ancora oggi vengono usati sulle Il loro tallone di Achille è la rica- nale.
auto e per autotrazione. Ogni rica che se non fatta appropria- Ma qui subentra la corrente che
cellula ha la tensione di 2 volt. tamente le distrugge. potrebbe essere troppo alta al
Dopo la fine della seconda guer- Il calore generato dalla stessa ri- punto di distruggerle per calore.
ra mondiale si sono sviluppate le carica errata li mette completa- Anche per questo, ho messo an-
batterie al Ni-Cd. mente ko. che il limitatore di corrente, sce-
Queste batterie si sono subito di- Per questo sono anche note le gliendo un valore adatto al caso;
mostrate affidabili, robuste, mol- frequenti esplosioni dei cellulari. per questo il lettore V/A è di gran-
to più leggere di quelle al piom- Certo che con ulteriori sviluppi, de aiuto.
bo. supereranno anche queste diffi- La fine carica è visibile dall’am-
Le loro dimensioni sono inferiori coltà. perometro che va quasi a zero.
a quelle al piombo. Partiamo della ricarica delle bat- Il commutatore dà la scelta di
Per ultimo poi sono uscite le ver- terie a Ni-Cd: queste ci consi- quattro valori che però possono
sioni Ni-MH, con più capacità di gliano di dare una carica del essere variati variando il valore
carica e l’eliminazione dell’effet- 10% il loro valore nominale, sen- delle resistenze.
to memoria. za problemi di tempo. Questo lo si fa con un commuta-
30 Rke 6/2019
Elenco componenti

R1 = Resistenza 10  2 W.
R2 = Resistenza ceramica 4,7  5 W.
R3 = Resistenza ceramica 2,2  10 W.
R4 = Resistenza ceramica 1  10 W.
R5 = Resistenza 82 ohm ¼ W.
V1 = Trimmer o potenz. multigiri 1 k
C1 = cond. ceramico 0,1 MF.
C2 = cond. elettrolitico 10 MF 35 V.l.
C3 = cond. elettrolitico 10 MF 25 V.l.
Q1-2 = Integrati LM338.
1 c.s. 53,3x45,7 mm.
1 Commutatore 5 p. 2 vie.
1 Contenitore plastico
1 Lettore digitale volt e ampere
1 Alimentatore per portatili da 18/24 volt
4/5 A.
2 Boccole banana.
Fig. 1
1 Presa plug alimentazione.
1 Dissipatore.

Fig. 2 Fig. 3

tore a cinque o sei posizioni due Le resistenze sono di potenza, L’ho acquistato in Inghilterra, te-
vie che vanno messe il parallelo per lo più ceramiche. nuto conto che gli inglesi sono
per aumentarne la portata. La variazione di tensione la si fa seri e le loro poste sono molto ve-
La quinta posizione serve a by- con il potenziometro multigiri o loci.
passare il limitatore di corrente e con il trimmer V1, che permette Per risparmiare solo qualche eu-
quindi usufruire della massima l’escursione già citata. ro, ne vale la pena, visto che con
potenza (5 A). Per alimentare questo circuito, io la Cina i tempi delle spedizioni
ho usato un alimentatore/carica- arrivano anche a due mesi.
tore esterno, per computer por-
Schema elettrico tatili, con 18/24 volt d’uscita e
4/5 A.
Come vedete lo schema di fig. 1 Nel mio caso ho pure aggiunto Montaggio
è molto semplice e facile da rea- un lettore digitale di tensione e
lizzare. corrente fig. 3, dove si vedono Per fare alla svelta io ho usato la
A prima vista saltano all’occhio i anche i collegamenti. solita basetta multifori, di cui in
due integrati alimentatori varia- Dato il loro esiguo costo, ne val fig. 2 si vede la disposizione del-
bili, LM338. la pena. le piste e dei componenti.
Questi integrati sono uguali al Altra modifica che ho fatto è sta- Le sue dimensioni sono: 53,3x
più noto LM 317, però a differen- ta quella di sostituire il trimmer 45,7 mm.
za dei 1,5 A di questo integrato V1 con un potenziometro multi- Per gli LM338, dato che scalda-
loro ne hanno 5 A il che permet- giri, per avere una definizione no, io ho usato un dissipatore in
te un uso più gravoso. più accurata della tensione. comune, naturalmente isolando
Rke 6/2019 31
Foto 1 Foto 2

Foto 3 Fig. 4

elettricamente con la mica uno di Foto 4


loro.
Qui più grande è il dissipatore e
meglio è (vedi foto 1 e 2).
Per adattare meglio il dissipato-
re, ho piegato ad angolo retto i
pin degli integrati, rivoltandoli
poi in punta quel tanto necessa-
rio alla saldatura.
I collegamenti di potenza (vede-
re tratto grosso nello schema elet-
trico) sotto la basetta li ho fatti con
filo di rame argentato di almeno
1 mm e quindi se si fa un circui-
to stampato, la traccia deve esse-
re opportunamente ingrossata.
Nella stessa foto si vedono le re-
sistenze di potenza, più grandi di
quelle che servono, dato che era (¼ di pollice) a 6,3 mm ed è in- Tutto il complesso è visibile nella
materiale che già avevo in casa. trovabile almeno in Italia. foto 4, a cui ho anche aggiunto
Come ho già accennato, al com- Ho dovuto allargare il foro di una come carico una lampada d’auto
mutatore ho messo le due vie in manopola di 6 mm. da 5 watt.
parallelo, onde aumentarne la Il contenitore è di plastica, dalle
corrente. dimensioni adatte ad ospitare il
La cosa più difficile è stata la ma- tutto (foto 3).
nopola del potenziometro, que- In fig. 4 vi è una proposta di fron-
sto ha un perno di passo inglese talino, che può esservi utile.
32 Rke 6/2019
LABORATORIO

Ripariamo i commutatori a slitta


Un paio di soluzioni

di Roberto Perotti IW2EVK

I
commutatori a slitta sono par- Gli antefatti e la soluzione schemi elettrici non dicono come
ticolari elettromeccanici va fatto il montaggio meccanico
molto diffusi nelle radio sino Ogni tanto mi piace acquistare !!) ho estratto il componente. Una
all’avvento negli anni ‘80 della qualche vecchia radio a valvole volta aperto appariva chiara-
commutazione elettronica. Co- o transistor per passare tempo mente rotta la slitta portacontatti.
me il loro nome fa intuire si tratta restaurandola. Sono incappato Inoltre gli stessi erano in un evi-
di scambiare segnale o alimen- prima in una Races Mivar e poi dente stato di ossidazione e il
tazione fra parti diverse del cir- nella riparazione della simile Sie- grasso di lubrificazione ormai
cuito. In alcuni casi lo scambio mens rr627 di Marco Iz2mbn. rinsecchito sotto uno strato di pol-
interessa ambedue le cose simul- Ambedue sono state prodotte in- vere. Una volta lavato con sgras-
taneamente. Generalmente il torno al 1967 e montano un com- satore il tutto ho estratto le lamine
componente è così realizzato: mutatore AM /FM che scambia dei contatti dalla slitta con una
1) un corpo esterno che proteg- sia l’anodica dei gruppi che il pinzetta, le ho delicatamente
ge e guida la slitta. segnale di BF verso il finale au- carteggiate con carta abrasiva
2) La slitta che sorregge la parte dio. Quindi è molto complicato, fine e ristagnate. Mi sono poi de-
commutante realizzata con la- inoltre il commutatore è a esecu- dicato alla slitta «fratturata». La
melle stagnate o argentate zione «aperta», senza il corpo prima cosa che viene in mente è
3) La scocca che porta i contatti esterno schermante (si possono di dare una bella incollata con
su cui striscia la slitta effettuando vedere la scocca e la slitta con- attack e rimontare il tutto: NON
gli scambi. Nei commutatori più tatti), un invito per polvere e os- FATELO! Il cianoacrilato è una
complessi si può arrivare sino a sidazione. Dopo avere rimosso colla formidabile, ma lo sforzo di
sei vie commutate allo stesso mo- tutti i collegamenti (consiglio trazione esercitato sul cursore
mento. Trattandosi di un partico- quando fate queste operazioni di della slitta è sufficiente a farlo ce-
lare con funzioni diverse da radio scattare molte foto perché gli dere.
a radio alcune aziende realizza- Commutatore rotto aperto
vano «custom» i propri. Dopo mol-
ti anni non si riesce più a reperi-
re il pezzo, o se lo si trova vale
più del costo dell’apparecchio. Il
problema è che il nuovo com-
merciale di solito NON entra nei
fori del pannello dove si trovava
l’altro: che fare quindi?
Si può tentare l’allargamento, ma
se fallisce si danneggia il fronta-
le con perdita di valore se si vuo-
le vendere la radio (specie per i
ricetrasmettitori), oppure bloc-
care in una posizione il vecchio
che si è rotto accettando il com-
promesso di un funzionamento
parziale.
Esistono però due soluzioni pra-
ticabili che intendo suggerire
dopo averle provate personal-
mente e che ora vi illustrerò.
34 Rke 6/2019
Commutatore slitta moderno Commutatore in fase di riparazione

Bisogna trovare un sistema per grasso fra la slitta e la scocca,


irrobustire la slitta. evitando di sporcare le parti elet-
Dopo varie discussioni al lavoro triche. Ovviamente se si tratta di
e sul forum «Elettroni al tramonto» commutatore con corpo esterno
l’amico Paolo ha avuto l’idea ri- schermato rimontatelo con cura.
solutiva. In pratica: si incollano Il lavoro è terminato. Prima di ri-
tenendole in piano e perfetta- assemblarlo azionatelo più volte
mente allineate fra loro le parti controllando con un tester lo
rotte della slitta. A questo punto scambio dei contatti e la continu-
si valuta la lunghezza del tratto ità.
interessato dalla frattura. Ci si PIANO «B» Può darsi che la slit-
procura una fila di punti per cu- ta sia troppo piccola, o che la
citrice o spillatrice, quella mac- plastica si deformi durante l’ope-
china che serve a graffettare i fo- razione di irrobustimento o altri
gli fra loro. La dimensione dei motivi impediscano la riparazio-
punti deve essere tale da coprire ne con il metodo precedente,
lo spazio della frattura (vedi foto- Estraiamo comunque i contatti
grafie). Si può usare anche il re- dal cursore e procediamo a risi-
oforo di una resistenza da un pa- stemarli come già detto. Cer-
io di watt opportunamente sago- chiamo di eseguire un disegno il
mata. Ora si accende il saldato- più preciso possibile del partico-
re, si piazzano i punti SOPRA al- lare che NON BUTTEREMO. Ora
la zona della frattura previo ave- abbiamo bisogno di un amico o
re fissato la slitta in modo che non di un azienda che possa esegui- Commutatore riparato e versione rifatta in
si muova. Appoggiate ora il sal- re una stampa 3D del nostro par- stampa 3D
datore sopra i punti metallici ticolare. Se siete esperti di CAD
SENZA SPOSTARLO. Dopo alcu- CAM o lavorate in aziende dove ex novo in plastica 3D con appor-
ni secondi la plastica si rammol- viene usato chiedete a un collega tate alcune modifiche di irrobu-
lisce e voi potete affondare le di eseguirvi un file con le quote stimento. Ho scelto come mate-
graffette all’interno del corpo del particolare salvandolo in for- riale di realizzazione l’ABS per la
della slitta. Fermatevi quando so- mato. STL. Il suddetto formato è sua robustezza, ma nel dubbio
no a filo della superficie. Pulite quello che contiene le informa- fatevi consigliare dallo stampato-
subito la punta del saldatore su zioni per eseguire la stampa del re: un ricetrans valvolare scalda
uno straccio bagnato d’acqua vostro pezzo. Se non avete questa di più di una radiolina a transi-
per rimuovere la plastica. Ora possibilità né amici smanettoni stor! Anche se questa seconda
con carta vetrata media lisciate il dovete cercare qualche privato soluzione può essere meno eco-
corpo della slitta perfettamente che esegua la stampa 3D cercan- nomica della prima proposta
eliminando la plastica superflua. do su internet. Io ho trovato ad considerate che risolverete un
Eventualmente, se lo spessore lo Abbiategrasso (MI) un prototipi- problema che su apparati di va-
permette, eseguite la stessa ope- sta che ha realizzato alcuni pez- lore può crearvi un mare di rogne
razione dal lato opposto della slit- zi partendo da disegno e cam- e forse, se trovate il pezzo origi-
ta. Rimontate i contatti con cura pioni a prezzi accessibili. Nelle nale, costarvi molto di più.
nelle sedi, pulite le superfici su foto potete vedere il pezzo rotto
cui strisciano e mettete un filo di riparato vicino al pezzo stampato
Rke 6/2019 35
LABORATORIO-MISURE

Pinze e correnti
Piccola guida per conoscere, scegliere e usare la pinza amperometrica
Seconda parte

di Gianfranco Tarchi I5TXI

N
ella prima parte abbia- Talvolta si fanno misure di cor- tore fuori dalle ganasce. Questo
mo visto cos’è la pinza rente differenziale, per eviden- fatto è dovuto in gran parte al
amperometrica, i motivi ziare una differenza tra le corren- campo magnetico terrestre e in
per cui è vantaggioso usarla, co- ti in due o più conduttori. Questo parte a un fuori zero dello stru-
me sceglierla e, infine, abbiamo avviene, di solito, in alternata: si mento. La differenza tra le due
preso in esame alcuni modelli fanno passare nelle ganasce tan- cause è che il campo magnetico
particolari, scelti solo perché li to la fase quanto il neutro per ri- terrestre influenza la misura in un
ho a disposizione, commentan- levare una dispersione verso la modo che varia con la posizione
done pregi e difetti. In questa se- terra. Naturalmente il conduttore della pinza, mentre la compo-
conda ed ultima parte parleremo di protezione (quello giallo/ver- nente elettronica del fuori zero
dell’uso dello strumento, degli de) deve restare fuori dalle ga- non lo fa: è sempre la stessa.
errori che l’operatore può ag- nasce. La conclusione è semplice: con
giungere a quelli, inevitabili per Per le normali misure di cor- la pinza disposta come per fare
l’utente, dovuti alle scelte di pro- rente, le più comuni, abbiamo la misura, ma col conduttore fuo-
getto e costruttive, e, infine, dei già visto che nelle ganasce ri dalle ganasce, si deve preme-
semplici accorgimenti necessari dev’esserci un solo conduttore: il re il pulsante per l’azzeramento.
per limitare a livelli accettabili positivo o il negativo in continua, Sul display si leggerà zero, più o
l’errore di misura. Non ho saputo la fase o il neutro in alternata mo- meno qualche digit. Solo allora
rinunciare ad un breve cenno nofase. apriremo le ganasce, ci faremo
sull’uso di particolari pinze am- La pinza va accesa prima di far- entrare il conduttore, richiudere-
perometriche in abbinamento ci passare dentro il conduttore; mo le ganasce e leggeremo il va-
all’oscilloscopio, cosa che am- poi la si avvicina a questo, tenen- lore della corrente. Pur senza
plia grandemente il campo d’uso do chiuse le ganasce, e si con- esagerare, è importante che la
di questo utilissimo strumento. trolla il valore indicato. Sono pos- posizione dello strumento quan-
sibili due situazioni diverse: AC do si fa la misura coincida con
o DC. quella che aveva nel fare l’azze-
Come si usa ramento, specie nelle portate mi-
In corrente alternata con il con- nori. Quando il circuito in prova
In forma molto sintetica abbiamo duttore vicino alle ganasce chiu- ha un interruttore, si può fare l’az-
già visto che, per misurare la cor- se, ma al di fuori di esse, l’indi- zeramento col conduttore all’in-
rente che attraversa un condut- cazione dev’essere zero o poco terno delle ganasce, purché si
tore, dobbiamo aprire le gana- diversa (5 - 10 digit). Vedremo apra l’interruttore bloccando la
sce e farci passare dentro il con- altri dettagli più avanti, nella par- corrente.
duttore (solo quello), poi si ri- te relativa agli errori dell’opera- Le pinze per continua hanno un
chiudono le ganasce e si legge tore. segno più (+) su una o entrambe
il valore della corrente. Vediamo le ganasce, mentre sul retro c’è
più in dettaglio come fare. In corrente continua la situazio- il segno meno.
Intanto il conduttore può essere ne è più delicata, ma c’è di buo- Una lettura positiva sul display
isolato, cioè coperto da uno stra- no che i flussi magnetici distur- significa che il positivo è dalla
to anche molto spesso di isolante, banti si possono escludere col parte delle ganasce dove c’è il
oppure nudo, cioè scoperto e pulsante di azzeramento, di soli- più, mentre una lettura negativa
pronto a fulminare chi lo tocchi. to indicato con “Zero” o “Rel”. significa che il positivo è dalla
Isolato o no cambia solo l’aspetto, Nelle portate basse c’è sempre parte opposta delle ganasce (do-
importantissimo, della sicurez- un’indicazione diversa da zero, ve c’è il meno).
za. anche molto, pur con il condut-
36 Rke 6/2019
La pinza Lafayette PA-37 misura una piccola corrente alternata Pinza UT210E al lavoro. L’indicazione è True RMS, la portata
(0,267 A). La portata minima dello strumento è 4 A, sia in alternata minima 2 A, sia in alternata che in continua
che in continua.

Possibili errori dell’operatore (2% - 3%). stose e richiedono il collegamen-


Le pinze ad effetto Hall, quelle to dei puntali voltmetrici.
Sia in AC che in DC si deve fa- AC/DC, presentano una certa Abbiamo già visto che in corren-
re in modo, nei limiti del possibi- isteresi in DC, per cui se togliamo te alternata col conduttore fuori
le e del buon senso, che l’altro bruscamente corrente, l’indica- dalle ganasce chiuse l’indicazio-
conduttore, quello di “ritorno” ri- zione, dopo un primo rapido ca- ne dev’essere zero o poco più (5
spetto a quello sotto misura, sia lo, andrà a zero con una certa - 10 digit). Qualora così non fos-
abbastanza lontano dalle gana- lentezza. Analogamente, ridan- se si deve rimediare, ma senza
sce, se possibile una o due volte do corrente, l’indicazione salirà usare il pulsante “Zero”. In AC si
la dimensione delle ganasce. velocemente fino ad avvicinarsi deve tenere conto anche della
Il conduttore sotto misura dev’es- al valore a regime, ma questo sa- fase e l’avere azzerato l’indica-
sere perpendicolare al piano rà indicato solo dopo alcuni se- zione dovuta a un flusso disperso
delle ganasce e rettilineo il più condi. Il problema è quantifica- non assicura la correttezza della
possibile. Se non si potesse e il bile in 5 – 10 digit, per cui spes- misura. Infatti la fase del flusso
conduttore fosse una piccola an- so è trascurabile, in caso contra- disperso e quella del flusso do-
sa attorno alle ganasce ne risul- rio basta aspettare qualche se- vuto alla corrente da misurare
terebbe un lieve errore aggiun- condo. saranno, in genere, diverse. In
tivo, spesso trascurabile. Il con- Qualcuno usa la pinza ampero- questo caso i due flussi si com-
duttore dev’essere al centro del- metrica per misurare la potenza. porranno vettorialmente dando
le ganasce, nella posizione indi- In corrente continua va bene, vi- un errore anche grande. Dun-
cata dagli appositi segnetti. sto che è: que si farà in modo che, con la
Un piccolo trucco per rilevare P = VI pinza appoggiata al conduttore
l’influenza dei conduttori esterni per cui misurando tensione e di cui si vuole misurare la corren-
consiste nel fare una seconda mi- corrente si conosce la potenza. te, l’indicazione del display sia
sura con la pinza ruotata e vede- Ma non è così in corrente alter- trascurabile. A volte basterà al-
re quanto cambia la corrente. Se nata, dove: lontanarsi un po’ da altri condut-
cambia poco, tutto bene, se no P = VIcos tori percorsi da correnti forti. Al-
dovremo allontanare gli altri con- tre volte dovremo allontanarci da
duttori, aumentare il tratto rettili- ove  è lo sfasamento tra corren- un trasformatore, o da un motore,
neo ecc… o più semplicemente te e tensione e cos è il cosiddet- il cui flusso disperso nuoce alla
fare la media delle misure. In to fattore di potenza, che vale 1 misura. Anche muovere il con-
ogni caso gli errori accennati so- solo per carichi puramente resi- duttore sotto misura, allontanan-
no abbastanza modesti, con le stivi. Ci sono alcune pinze che dolo dalle fonti di disturbo, può
mie pinze 1% - 2% in aggiunta al permettono la misura della po- essere d’aiuto.
normale errore dello strumento tenza reale, ma sono piuttosto co-
Rke 6/2019 37
guaina. Interponendo l’accesso- Nella produzione del lontano
rio tra presa di corrente e spina Catai si trovano pinze per oscil-
dell’utilizzatore in prova si può loscopio a partire da poche de-
racchiudere tra le ganasce un cine di euro (solo AC e solo fino
singolo conduttore. Per motivi di a pochi kHz), mentre per DC e
sicurezza, i conduttori separati, AC fino a qualche centinaio di
privi della protezione della guai- kHz serviranno 150-200 euro. Ci
na, dovrebbero essere racchiusi sono offerte ragionevoli anche fi-
in tubetti di PVC, o altro isolante, no a una decina di MHz, ma solo
spessi 1 mm. L’accessorio è visi- accontentandosi del funziona-
bile nella prima parte dell’artico- mento col la sola corrente alter-
lo e, in funzione, nelle immagini nata. Si tratta comunque di com-
di questa seconda parte. promessi, perché una pinza che
Se la vostra pinza amperometrica funzioni dalla corrente continua
ha una portata minima eccessiva fino a una frequenza pari alla
rispetto alla corrente che volete banda passante dell’oscillosco-
misurare, c’è una possibilità da pio costa molto più dello stru-
tenere presente, nonostante sia mento.
poco ortodossa. Invece di limitar- L’argomento richiederebbe un
si a passare il conduttore che articolo a parte, ma prima di fini-
porta la corrente voluta dentro le re vorrei ricordare altre due so-
ganasce della pinza, si può av- luzioni valide, benché non si trat-
volgere questo attorno alle gana- ti di pinze amperometriche: una
sce fino ad avere dieci spire. Il resistenza antinduttiva di piccolo
risultato è ovvio: la corrente letta valore (0,1, 1, 10 ) in serie alla
sarà maggiore di quella vera di corrente da rilevare oppure un
un fattore dieci. In questo modo, piccolo trasformatore ampero-
la pinza A3390, descritta nella metrico (come il Talema AP-1000
prima parte, è passata da 400 a reperibile da RS).
40 A fondo scala, con un eviden-
te vantaggio nella misura dell’as-
sorbimento dei ricetrasmettitori. Conclusioni
La pinza A3390, di uno sconosciuto pro-
Il giochetto è diventato inutile
duttore cinese, ha una portata minima di con l’acquisto di pinze più sensi- Nell’articolo ci sono informazioni
400 A, troppo alta per misurare una cor- bili. utili per conoscere questo stru-
rente di circa 0,28 A. mento ancora poco diffuso, ma
tanto vantaggioso per la sua mi-
Qualche accorgimento Pinza amperometrica ed nima influenza sul circuito in esa-
oscilloscopio me e perché non richiede d’in-
Come sempre, è bene usare solo terrompere il circuito stesso. Mol-
strumenti adatti all’impiego che Abbiamo già visto che certe pin- ti degli accorgimenti indicati so-
se ne vuole fare. Sull’impianto ze amperometriche senza un no necessari solo con pinze di
elettrico di casa useremo pinze proprio display hanno un’uscita grande qualità ed accuratezza.
almeno CAT III 300 V, sufficien- da mandare al tester. L’uso di Per misure di poche pretese sono
temente sicure a patto di non av- queste pinze è, di norma, più quasi superflui. L’esperienza sarà
vicinarsi troppo al contatore. scomodo rispetto a quelle fornite la migliore guida per l’operato-
L’elettricista si orienterà verso di un loro display ed in grado di re.
strumenti di CAT IV 600 V. operare autonomamente. Ma c’è Sta ai lettori valutare un eventua-
Prima di misurare una corrente un caso in cui una pinza di que- le acquisto sulla base delle pro-
con pinze che incorporano un sto genere mi sembra da consi- prie esigenze ed opinioni. È vero,
multimetro, si devono disconnet- gliare senza esitazioni: l’uso in la pinza amperometrica non è
tere i terminali dal circuito e dal- abbinamento all’oscilloscopio. d’uso frequente come il multime-
la pinza. Alcuni di questi dispositivi sono tro, ma, come abbiamo visto, in
Negli impianti domestici, di nor- muniti di connettore BNC ma- più di un caso ci toglierà le ca-
ma, i conduttori sono accessibili schio, adatto all’ingresso dei nor- stagne dal fuoco. Volete scottarvi
all’esterno solo in forma di cavo mali oscilloscopi, e sono proget- le dita?
multipolare e i singoli conduttori, tati proprio per questo. Pensate Grazie per l’attenzione e buone
fase o neutro, non sono accessi- alla possibilità di vedere l’anda- misure in ogni caso, con la pinza
bili singolarmente. Una delle so- mento nel tempo di una corrente, o no.
luzioni è costruire un raccordo anche di un fenomeno transitorio 73 de I5TXI, Gianfranco.
con spina e presa volanti unite da se avete un oscilloscopio digita-
un cavo parzialmente privo di le.
38 Rke 6/2019
in collaborazione con

Presentano...

Flex-Ability è la nuova iniziativa di FlexRadio Italia, in collaborazione con SUBVISION Milano, che si prefigge
lo scopo di esplorare ed implementare la tecnologia necessaria per garantire l’accessibilità dei propri ricetra-
smettitori SDR alla clientela portatrice di disabilità visive, parziali o totali.

Questa ricerca si articolerà attraverso lo studio di interfacce che comprenderanno, anche in modo combinato
tra di loro, display braille, video ingranditori e screen readers vocali.

Il progetto intende poi concretizzarsi nella disponibilità di tastiere speciali e controlli intuitivi per gestire
PC, Ricetrasmettitori sella Serie Signature-6000, base ed “M” e consolle “Maestro”. Verrà inoltre fatta ap-
posita sperimentazione in modo da permettere l’utilizzo dei modi digitali con QSO in FT8, RTTY, PSK e altri
protocolli digitali.

FlexRadio Italia… SDR con il cuore.

Contatti: Adriano Basile (IZ2EAT) - FlexRadio Italia – Tel. 0331-795576 – E-mail info@flexradio.it
Pierluigi Farioli - SUBVISION S.r.l. – Tel. 02-799341 – E-mail: info@subvisionmilano.com
HAM APP Fig. 3

REPEATERBOOK
di Maurizio Diana IU5HIV

“R
epeaterBook” è Fig. 2
un’app semplice e
funzionale basata
sul popolare database di Repea- ripetitori direttamente tramite es-
terBook.com (https://www.repea- sa sul sito RepeaterBook a cui
terbook.com/) e sul software di preventivamente ci si può regi-
ZBM2 (https://zbm2.com/index. strare.
html) per la ricerca dei ripetitori Sempre dal menu accedendo al-
in più di 70 paesi al mondo com- la scheda “Impostazioni” si po-
presa naturalmente l’Italia; il suo tranno settare un’infinità di op-
pregio è che è gratuita e che si zioni previste, dalle bande dei
sta velocemente espandendo. ripetitori (figura 2), ai loro servizi
Inoltre supporta numerose lin- (figura 3), sino alle unità di misu-
gue tra cui inglese, argentina, ra e configurazione del BlueCAT
catalana, danese, olandese, fin- (figura 4) e altro ancora.
landese, francese, tedesca, ita- Fatto questo l’app al suo lancio
liana, norvegese, polacca, slo- per alcuni secondi si presenterà
vacca, spagnola e svedese (su come in figura 5 per poi passare
Android). In più supporta(solo automaticamente alla visualizza-
per la versione Android )pure il
sistema BlueCAT con interfacce
Fig. 4
Yaesu e ICOM Bluetooth CAT per
ICOM 7000, 7100 e Yaesu FT-
857, FT-817, FT-897, FT100D,
dove basta toccare un ripetitore
per impostare immediatamente
la radio; questo per dovere di in-
formazione in quanto questo si-
stema essendo a pagamento esu- la dal nostro tema di trattazione
che si basa su app e/o loro ver-
sioni esclusivamente free. Doves-
se interessare, andando nel me-
Fig. 1
nu dell’app (figura 1) e toccando
la voce “BlueCAT” si apre una
finestra dove ci si può connettere
se si ha già il sistema, oppure toc-
cando la voce “Chi” si aprirà
un’ulteriore finestra dove vi sono
i link necessari per richiedere
questa opzione.
L’app ha pure il pregio oltre a vi-
sualizzare numerose info sui ri-
petitori che possono essere ricer-
cati tramite GPS o immettendo la
località voluta, di poter aggiorna-
re il database o solo i dettagli dei
40 Rke 6/2019
toccando il simbolino del qua-
Fig. 5 Fig. 7 drante delle direzioni a fianco di
quello della lente d’ingrandi-
mento si passerà dalla visualizza-
zione automatica della nostra po-
sizione locale del momento tra-
mite GPS a quella effettuata tra-
mite griglia locator/località.
Insomma un’app, semplice, velo-
ce e senza pubblicità, per ora, e
non è poco.

Fig. 6 Fig. 8

zione dei ripetitori vicini alla no- ne, lo shift, la località dove sono
stra posizione rilevata dal GPS installati e il locator.
(figura 6) mostrandoli in un elen- Ma non è tutto, infatti la ricerca
co dove vi sono subito le prime dei ripetitori oltre che quella no-
informazioni quali indicativo, di- stra locale tramite GPS si può ef-
stanza, direzione, servizi per cui fettuare pure per altre zone toc-
sono abilitati, frequenza di rice- cando nel menu in alto dell’app
zione e tono; toccando col dito il simbolo della lente d’ingrandi-
una qualsiasi delle voci elencate mento e digitando nella scher-
si aprirà un’altra schermata (figu- mata che si aprirà (figura 8) o la
ra 7) dove oltre alle info prece- griglia del locator o il nome del-
denti e qui riportate vi è mostrata la località che ci interessa. Inoltre
anche la frequenza di trasmissio- sempre nel menu in alto dell’app
Rke 6/2019 41
RADIO-INFORMATICA L’emulatore di terminale, indi-
spensabile per la predisposizio-
ne dei moduli, che ho impiegato
è TERATERM, quello suggerito,
scaricabile dal sito indicato che

Bluetooth
settato, scegliendo la seriale al
posto del TCP/IP e nel menù “se-
rial port”, la velocità 38400 8N1
con CR+LF in trasmissione, mi
Una decina di metri... senza fili ha permesso di interagire stabil-
mente coi dispositivi. Ho “flagga-
to” anche l’eco locale per avere
un riscontro dei comandi inseriti
oltre a portare il font a 14 punti
di Massimo Nizzola IW2IRU cosa che consiglio a chi, come
me, si ostina a non portare gli oc-

S
chiali nonostante qualche picco-
pesso, quando viene rila- quello dal quale ho attinto più la (!) difficoltà dovuta agli anni.
sciato un nuovo applicati- informazioni è stato: https://alse- Nella fig.1 sono visibili gli snap-
vo aziendale, preparo dei lectro.wordpress.com/2014/10/21/ shot affiancati delle impostazioni
manualetti, dei bigini di lontana bluetooth-hc05-how-to-pair-two- di base che troveremo sotto il me-
memoria, per le nuove procedu- modules/ nù a tendina “Setup” rispettiva-
re che uso per lavoro principal- Il titolo la dice lunga ma, come la mente in “Terminal e “Serial port”
mente per me, passandoli poi ai maggior parte degli URL che necessarie per l’appropriato uti-
colleghi per quella che era (!) la trattano l’argomento, la docu- lizzo dell’applicativo.
gioia del mio amico e fratello Al- mentazione e gli esempi si basa- La procedura di configurazione
berto Pratici, che voglio ricorda- no quasi tutti su Arduino, o appa- è semplice e scelta quindi la
re, in sk da un anno. rati simili che in questo caso non COM, pura o USB che sia, ali-
Questa mia “abilità” fa sì che, vengono utilizzati, e che spesso mentando il piccolo dispositivo
quasi tutti gli anni, con l’appros- danno per scontato alcune cose, premendo contemporaneamen-
simarsi degli esami di maturità, banali per alcuni, ma non per te il tastino posizionato in basso
venga contattato da un amico o tutti. sulla sinistra accanto al connet-
collega il cui figlio o nipote deve
preparare la famosa tesina e
spesso, mi devo inventare qual-
cosa su argomenti che possono
essere stati trattati, o anche solo
accennati, in classe. Quest’anno,
dopo qualche divagazione, è
stato deciso di parlare di Blueto-
oth ed ho preparato qualche pa-
ginetta per descriverne somma-
riamente il funzionamento ed
una semplice gestione seriale a Fig. 1 - Impostazioni TERATERM
breve, ma non troppo, distanza.
Quello che presento, è quindi
l’estratto della tesi con la proce- Foto 1
dura sintetica ma dettagliata del-
la configurazione base dei mo-
duli Bluetooth che permettono di
interconnettere, in seriale, due
dispositivi nell’arco di una deci-
na, o poco più, di metri senza
protocolli strani vista la relativa
sicurezza della breve portata.
Per fare qualche prova, ho com-
prato diversi dispositivi sia in Ita-
lia che all’altro capo del mondo,
tutti al costo di qualche euro, e
quelli che sono riuscito a far fun-
zionare stabilmente sono gli HC-
05 (foto 1) mentre, tra i vari siti,
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MASTER SLAVE
AT AT
OK OK
AT+ORGL AT+ORGL
OK OK
Ricollegare il dispositivo col pulsante premuto Ricollegare il dispositivo col pulsante premuto
AT AT
OK OK
AT+NAME=PIPPO AT+NAME=PAPERINO
OK OK
AT+ROLE=1 SETTATO COME MASTER AT+ROLE=0 SETTATO COME SLAVE
OK OK
Ricollegare il dispositivo col pulsante premuto
AT AT
OK OK
AT+CMODE=1 AT+CMODE=1
OK OK
AT+PSWD="2222" AT+PSWD="2222"
OK OK

Fig. 2 Fig. 3

tore (fig. 2), aspettiamo fino a possano vedere in modo da le- chine anche solo seduti sopra
quando il LED lampeggia con garsi in modo univoco e se uno uno scatolone poco distante,
cadenza di circa due secondi. di questi viene riportato alla con- usando un sistema senza fili, e lo
Siamo ora in modalità “configu- figurazione di fabbrica, è indi- dico per esperienza (!), non ha
razione” e, settando la tastiera in spensabile fare lo stesso sull’altro prezzo.
maiuscolo, dopo aver scritto << modulo per poterli riassociare.
AT>> otterremo, a video, in ri- Ora gli HC-05 si parlano e riesco
sposta l’OK. È una banalità ma il a inviare il QBF a 9600 N,8,1 (fig. Schema elettrico
maiuscolo, dato per scontato, ha 4) dal mio vecchio data tester
creato non pochi problemi. che, per inciso, riporta la revisio- Vediamo lo schema elettrico (fig.
Ora, il primo comando, che co- ne Aethra del 16 gennaio 1999. 5) che è banalissimo riducendo-
munque ci farà perdere il con- Stabilita la connessione, il passo si alla fine ad una semplice inter-
trollo del modulo, è “AT+ORGL” successivo era quello di sfruttarli faccia TTL/RS232.
grazie al quale cancelleremo tut- al meglio e, non potendoli usare Come indicato, lo scopo ultimo è
te le predisposizioni eventual- nella mia misera stazione radio stato quello di configurare un ro-
mente presenti riportandolo alla dove è tutto a portata di mano, uter, Cisco nel caso specifico,
configurazione di fabbrica. ho pensato che per un ragazzino usando un sistema senza fili com-
In rete troviamo tutta la serie di che studia informatica, la scelta posto da due parti, una collega-
comandi disponibili ma nella fig. migliore potesse essere quella di ta nel modo più classico ad un
3 vediamo quelli necessari a set- remotizzare la console di un ro- PC mentre l’altra al router.
tare e far dialogare i dispositivi uter. Portatili equipaggiati da porta
che ho chiamato come nel più A tutt’oggi, la maggior parte dei seriale oramai sono rarissimi e
classico dei modi, PIPPO il ma- dispositivi di rete di fascia medio quindi abbiamo usato una eco-
ster e PAPERINO lo slave. bassa viene programmato in http; nomicissima interfaccia USB-TTL
Dopo aver seguito la procedura, Cisco stessa, in passato aveva dal costo di qualche euro per in-
intercalata anche da qualche tentato, rilasciando SDM, Secur- terconnettere il modulo HC-05 al
spegnimento e riaccensione co- ty Device Manager, un applicati- computer eliminando inoltre la
me indicato nella figura 3, su en- vo che permette la configurazio- necessità di alimentazioni ester-
trambi, aspettando qualche se- ne del router usando l’Hyper Text ne.
condo il lampeggio “frenetico” Transfer Protocol ma, almeno nel
Fig. 4 - Il QBF
dei LED sui dispositivi passa a mio ambiente, non ha avuto mol-
due impulsi ravvicinati seguiti da to successo.
una pausa indicando la recipro- Cisco, Juniper, Huawei ed HP, per
ca connessione. citare i principali, vengono quin-
L’ultimo comando, quello relativo di ancora configurati in seriale a
alla password che per il nostro 9600 8N1 e sovente, la program-
servizio non serve, lo accenno mazione sul campo viene fatta,
ugualmente perché volendolo per molte ragioni, in equilibrio
connettere ad un telefono oppu- precario magari in cima ad una
re ad un tablet, per le prove, l’ho scala perché il cavo console non
variata dalla standard 1234 a è molto lungo e l’armadio di rete
2222. è posizionato oltre i due metri da
L’associazione prevede che en- terra.
trambi gli apparati “vergini” si Poter quindi predisporre le mac-
Rke 6/2019 43
tore esterno permette la conver-
sione tra i livelli e nella fig. 6 è
mostrata la piedinatura e la defi-
nizione delle connessioni.
Il segnale in TTL proveniente dal
PC, che attraversa l’etere, esce
dal TX del Bluetooth, connesso
all’11 del MAX per essere con-
vertito in 232 sul 14 collegato a
sua volta al 3 del DB9 mentre la
risposta del router, dal 2 del con-
nettore entra nell’8 uscendo sul
9, direttamente connesso all’RX,
dell’H-05.
I quattro condensatori permetto-
no di convertire il segnale TTL
0/5 volt in ±7,5.
Il circuito integrato e l’HC-05
hanno il power a 5 volt e, come
da prassi per un dispositivo peri-
ferico, ho previsto l’alimentazio-
ne composta da una batteria al
litio col suo relativo circuito di ri-
carica che, scelta piccola per po-
Fig. 5
ter stare nel contenitore, aveva
una autonomia che nonostante
un consumo di circa di 40 mA,
era tutto sommato troppo ridotta,
limitando il tempo utile.
La scelta successiva di utilizzare
un power bank ha permesso di
semplificare e ridurre le dimen-
sioni dello slave garantendo con-
temporaneamente l’intercam-
biabilità degli accumulatori al-

Elenco materiali
Modulo master (vedi foto 2)
1 x modulo HC-05
1 x USB A TTL UART Modulo STC Adatta-
tore Convertitore Seriale
1 x 1K
1x LED blu

Modulo slave
Fig. 6 - MAX232 R1/R2= 1k
C1/C2/C3/C4 = 1F 16V
Nella foto 2 vediamo i due ele- gnale TTL in uscita dal Bluetooth C5 = 100F 16V
menti collegati. in RS232 e viceversa. U1 = MAX232
Il lavoro più “corposo” riguarda Per fare questo useremo il più D1 = LED bianco
D2 = LED blu
ovviamente lo slave, quello con- classico dei componenti nati per Conn 1 = micro USB femmina
nesso al router, per intenderci, questo scopo l’arcinoto MAX232 Conn 2 = DB9 maschio
dove dovremo convertire il se- che con solo qualche condensa- Bluetooth = modulo HC-05

Foto 2

44 Rke 6/2019
lungando indefinitamente l’ope- pante 3D, per dare al tutto un
ratività. “pizzico” di modernità oltre ad un
Disponevo di una decina di con- po’ di solidità, per realizzarne
nettori micro USB, foto 3, com- uno su misura.
prati mesi fa in una notte di ac- Quando poi si è trattato di insca-
quisti compulsivi su internet e tolare lo slave, mi sono reso con-
grazie a quelli, ho prontamente to di non aver previsto il connet-
eliminato dallo slave la parte di tore direttamente sul preforato,
alimentazione, pila compresa. che avevo già tagliato, per il mo-
Il LED che mi indica l’associazio- dulo Bluetooth e per non rifarlo
ne dei dispositivi è stato scelto, è stato più comodo creare un ap-
per le ovvie ragioni, blu ed è col- posito alloggiamento da incolla-
legato direttamente al piedino re sul fondo della scatola sempre
“state” tramite una resistenza da con la stampante 3D.
1 k verso massa, cosa che ho re- Nella foto 4 è visibile lo slave
plicato, solo per una pura funzio- mentre nella foto 5 quello con-
ne estetica, anche sul modulo nesso al PC.
master. La portata per questo specifico
All’atto dell’assemblaggio non ho scopo non è importantissima ma
trovato, per il dispositivo collega- nell’ottica di impiegare i disposi-
to al PC, un contenitore adegua- tivi in altre realtà, ho fatto qual-
to e mi sono servito di una stam- che test riuscendo a passare un
Foto 3 solaio ed alcune pareti riuscendo
ad interagire col router ad una
decina di metri di distanza senza
nessuna difficoltà.
Alla fine la tesina è stata un suc-
cesso, ma la sera prima, ricon-
trollando tutto per bene, per ra-
gioni che ancora ignoro parzial-
mente, i moduli hanno perso per
strada (!) il nome di Disneyana
memoria per chiamarsi il primo,
Fiorenza ed il secondo Giuliana
.... beata gioventù....

Foto 4

Foto 5
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RADIO-INFORMATICA

DTMF DECODER
Arduino al servizio dei radioamatori

di Emiliano Scaniglia IZ1VWD

U
n decoder DTMF non è
certo una novità: da mol-
ti anni esiste l'integrato
della Mitel MT8870D che riceve
i segnali multifrequenza e li con-
verte in codice binario, nel ri-
spetto delle specifiche dettate
dalle normative telefoniche inter-
nazionali. E’ l’impiego di Ardui-
no, la più popolare scheda di
prototipazione, che potenzia ed
esalta al massimo le prestazioni
dell’8870 permettendo il dialogo
dello stesso con un personal
computer e con un display a cri-
stalli liquidi. Anche la gestione
dei display LCD è sempre stata
complicata e non alla portata di Fig. 2
tutti gli sperimentatori dilettanti,
fintanto che non si è diffuso Ar- quistabile in Internet, da vari ven- Ho realizzato questo “aggeggio”
duino con le sue più svariate li- ditori, ad un costo orientativo di per monitorare una frequenza in
brerie a corredo. Inoltre una 5 Euro. E’ previsto l’utilizzo di Ar- banda amatoriale UHF che, spes-
semplificazione di collegamento duino Uno ma anche altre versio- se volte nell’arco della giornata,
è offerta dal sistema di comuni- ni vanno bene (Leonardo, Due, era occupata da brevi trasmissio-
cazione seriale a bus I2C. La Fi- Yun, Micro, Nano, Mega, ecc.), ni con sequenze di toni audio
gura 1 rappresenta lo schema sia “ufficiali” sia “compatibili”. multifrequenza. Volevo capire di
funzionale a blocchi dell’insie- Inoltre bisogna disporre di un cosa si potesse trattare, decifran-
me, con specificati tutti i collega- modulo I2C ed il conseguente done i codici. L'uso del computer
menti tra le parti, utile alla realiz- display LCD di uso comune. Le mi avrebbe permesso registra-
zazione pratica del dispositivo. Foto 1 e 2 illustrano il prototipo zioni, già in chiaro, anche molto
La Figura 2 riporta lo schema con piastra sperimentale bre- lunghe, e soprattutto non presi-
elettrico del modulo DTMF ac- adboard di supporto. diate. L'inserimento del display
LCD è stata una aggiunta suc-
Fig. 1 cessiva, così tanto per giocare, e
che mi consentiva brevi visualiz-
zazioni dei codici a computer
spento, o comunque al di fuori
del SW specifico.
Il monitor seriale di Arduino, già
implementato nel software di
programmazione (IDE), offre la
possibilità di registrare e visualiz-
zare le informazioni che circola-
no nel microelaboratore: quello
che mi serviva (Foto 3). Non pos-
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Foto 1

Foto 2

raneo, limitato nel tempo, l'as-


semblaggio tra le parti è rimasto
in forma sperimentale, ovvero
montato su una piastra breadbo-
ard. Per un utilizzo più prolunga-
to è consigliabile realizzare uno
shield con montati sopra i modu-
li DTMF e I2C e uno shield con il
display LCD a 2 oppure 4 righe
e 16 colonne. Cosa dire ancora….
Foto 3 Lo sketch (programma) è molto
semplice; se vi serve potete ri-
so in questa sede addentrarmi chiedermelo attraverso IZ1VWD
nella spiegazione del funziona- @virgilio.it e sarò lieto di inviar-
mento e delle potenzialità di Ar- velo. Chi già conosce Arduino
duino. potrà scriverne di propri, sicura-
Voglio dare per scontato che chi mente migliori del mio.
è interessato a questa specifica Con ciò ho concluso questa bre-
applicazione ne sia già a cono- ve descrizione, come al solito vi
scenza o che eventualmente pos- saluto caramente e vi do appun-
sa studiare e documentarsi, par- tamento alla prossima volta.
ticolarmente in rete.
Prevedendone un utilizzo tempo-
Rke 6/2019 47
CAD

Il manuale dei Circuiti Stampati


Prima parte – Guida alla progettazione dei PCB dalla A alla Z

di Daniele Danieli

L
a tecnologia elettronica meglio uno tra i più importanti nell’approccio. Per molto tempo
evolve continuamente ed software a nostra disposizione. Si disegnare un PCB ha significato
ogni aspetto legato alla tratta di Autodesk EAGLE[2] che principalmente posizionare del-
progettazione e realizzazione non solo integra funzionalità pro- le piazzole (pad) in corrispon-
dei circuiti ne porta dirette con- fessionali, tali da coprire ogni esi- denza dei terminali per ogni
seguenze. Dal punto di vista di genza fosse anche di notevole componente e procedere alla
chi si trova ad operare nelle pic- complessità, ma viene reso di- tracciatura delle piste. Difficile
cole e medie aziende (PMI) op- sponibile in una versione che ne era la seconda fase, ovvero la
pure come autocostruttore la di- consente il proficuo ed estensivo tracciatura, mentre di modesto
sponibilità, a costi ridotti, di sem- uso amatoriale in forma gratuita. rilievo era la prima poiché vi era-
pre nuovi componenti apre a Di fatto la sottoscrizione delle ver- no poche opzioni tra cui sceglie-
possibilità precluse solo pochi sioni a pagamento, Standard o re. Il riquadro “Una resistenza,
anni addietro. Per sfruttare que- Premium, sembra pensata in pri- cento resistenze” offre un chiari-
sta positiva congiuntura occorre mis per le aziende e grazie a que- mento su questo aspetto. Adesso
naturalmente adeguare l’intero sta lungimirante politica gli hob- la situazione è mutata nel profon-
processo che porta dalla defini- bisti si possono avvantaggiare di do. Nel posizionare i pad siamo
zione di un’idea al dispositivo un programma realmente di alto passati dal selezionare un gene-
concreto. Un collo di bottiglia in livello. re di componente a selezionare
questo percorso lo si individua Naturalmente questo manuale un fabbricante se non proprio
nello sviluppo del circuito stam- non si pone l’obiettivo di fare co- uno specifico dispositivo. Come
pato (PCB). Di per sé gli stampa- noscere ogni comando del sof- dire, un tempo trovando nello
ti non sono oggetti radicalmente tware, senza esagerare occorre- schema elettrico un trimmer vi
mutati nel tempo ma ad essi si ri- rebbe un intero libro altrimenti, era da definire unicamente se
chiedono ora prestazioni mecca- bensì percorrendo le diverse fasi era del tipo “piccolo” o “grande”
niche ed elettriche su tutt’altro che un progetto deve attraversa- per adeguare sullo stampato la
ordine di grandezza. Dispositivi re si esporrà l’uso coretto dei co- distanza tra i pad e l’impronta di
SMD, package con terminali mandi maggiormente significati- ingombro. Non di rado oggi per
sempre più ravvicinati, sistemi vi ponendo nel contempo in luce lo stesso simbolo sullo schema
analogici e digitali fianco a fian- le situazioni che possono benefi- elettrico si potrà optare per una
co sulla medesima scheda, inter- ciare di risposte e stratagemmi versione a foro passante o SMD
connessione di più strati in rame, utili a guidare l’utente alle mi- dovendo scegliere tra un dispo-
sono tutti fattori che rendono gliori scelte caso per caso. sitivo VISHAY, AVX oppure BOU-
niente affatto banale la loro co- RNS. Ciascuno con impronta
struzione. L’argomento è di attua- suggerita diversa, ed attenzione
lità e per questo sulle pagine del- Progettare i PCB oggi che poi la serie 3314G è diversa
la rivista ha già trovato più volte dalla serie 3314J pure essendo
spazio[1] con suggerimenti di na- Merita precisazione un punto del medesimo produttore – per
tura pratica. fondamentale. Se agli stampati si fare l’esempio con un compo-
L’articolo che state leggendo, richiedono caratteristiche sem- nente reale. Sbagliare su questo
che uscirà suddiviso in più parti pre più spinte, e ne abbiamo ac- dettaglio potrebbe voler dire che
nell’arco di alcuni mesi, si propo- cennato poc’anzi esponendo al- il trimmer che avete in mano non
ne come ideale complemento a cuni fattori chiave, quello che risulterà alla fine cosi facile da
tali approfondimenti illustrando maggiormente influenza il modo saldare sullo stampato nella giu-
passo dopo passo le modalità per con il quale si attua la loro pro- sta sede.
progettare un PCB sfruttando al gettazione è il cambiamento
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Tabella 1 entro gli 80 cm2. Tutte le altre uti-
Parametro Versioni a pagamento Versione Free lity sono fondamentalmente atti-
Area PCB di lavoro Fino a 3820 x 3820 mm Fino a 8000 mm²
ve! Per tale ragione risulta fattibi-
(Tipicamente 80 x 100 mm le sviluppare un PCB professio-
max) nale a tutti gli effetti pure utiliz-
Layer per i segnali Fino a 16 Fino a 2 zando la versione free. E non so-
(Solo strato superiore ed lo, la versione gratuita permette
inferiore) comunque di aprire e stampare
Fogli per lo schema Fino a 999 Fino a 2 / convertire anche i progetti di
Copia/incolla tra progetti diversi Si
schede che eccedono i limiti di-
(Design Reuse) mensionali. Non si potrebbe
chiedere libertà maggiore.
Controllo errori Si
E non si pensi che 80 centimetri
Simulatore SPICE base Si quadrati siano pochi, osservate
Funzione di modifica armonizzata Si ad esempio lo stampato già inte-
schema/layout ramente tracciato di figura 1 il
Tracciamento manuale Si cui reference-design è fornito in
Tracciamento automatico (Autorouter) Si Autodesk EAGLE come dimostra-
Tracciamento specifico per BGA Si zione delle sue potenzialità. Si
Funzione copper pouring Si tratta di una versione della nota
Risoluzione griglia di posizionamento 0.02 mm scheda a microprocessore Ardu-
ino Mega, la base di un sistema
Risoluzione spaziale 0.003125 micron
elettronico che letteralmente ve-
Risoluzione nella rotazione degli oggetti 0.1 ° de una infinità di applicazioni in
Export elenco componenti (BOM) Si ogni angolo del globo. Se questa
Export in formato grafico Tra questi BMP, PNG, TIF prova non vi sembra conclusiva
Export in formato PDF Si vi invito a riflettere sul fatto che
Export in formato Gerber Si attualmente, grazie al livello di
Export in formato 3D File STEP per Fusion360 integrazione raggiungibile, una
Creatore di package 3D Si
tale superficie risulta adeguata a
gran parte dei progetti su cui un
appassionato può lavorare. Sia-
Caratteristiche di Autodesk altro, mentre un processore con no di bassa od alta frequenza,
EAGLE uscita in formato Gerber fornisce analogici o digitali, di potenza od
i file descrittivi su standard indu- altro.
Le principali funzionalità di que- striale.
sto software vengono riassunte in Aspetto evidente in tabella con-
tabella 1. Sono caratteristiche di cerne i vincoli della versione gra- Struttura del programma
tutto rispetto, in senso assoluto, tuita. In pratica si ha la possibili-
potenziate ulteriormente da al- tà di impiegare il software in ogni Autodesk EAGLE dispone di am-
cune opzioni di integrazione sua funzione purché ci si limiti ad bienti di lavoro, altrimenti detti
online come vedremo in seguito. uno stampato mono oppure a moduli, integrati tra loro pure es-
Sostanzialmente questo applica- doppia faccia di area compresa sendo dotati di finestre video in-
tivo è in grado di progettare
stampati a singolo o più strati,
senza alcun limite al numero di Fig. 1 - La scheda di “Arduino Mega 2560” offerta come progetto demo in Autodesk EA-
GLE. Qui per motivi grafici i due lati della scheda sono mostrati sovrapposti con
componenti inseribili nell’area a distinti colori.
disposizione. Vengono supporta-
ti i dispositivi a foro passante e gli
SMD con ampie librerie, già in-
cluse, alle quali si aggiunge la
possibilità di crearne di nuove su
proprie specifiche. Le funzioni
coprono ogni esigenza applica-
tiva. Non manca naturalmente
l’autorouter per la tracciatura au-
tomatica delle piste ed una dop-
pia griglia dimensionale, prima-
ria e secondaria, per la massima
flessibilità. L’output dei dati non
è da meno. Si può stampare od
esportare schemi, tracciati, ed
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ziare come questo editor trovi uti-
lità anche come ambiente a se
stante al fine del solo disegno,
anche senza che si desideri poi
crearne il relativo PCB.
Completato uno schema lo pos-
siamo inviare all’editor del circui-
to stampato. In questa finestra si
realizza il layout del circuito, ven-
gono pertanto resi disponibili gli
strumenti per disporre ed orga-
nizzare le tracce, i componenti,
gli oggetti, secondo una raffigu-
razione fisica. L’utente manual-
mente, tramite autorouter, oppu-
re con una combinazione di que-
ste modalità è in grado di com-
pletare per intero una scheda
lavorando su questo livello. Risul-
ta utile precisare fin da subito che
l’autorouter non è una funzione
ordinaria ma un engine articola-
to che permette di sbrogliare una
scheda, ovvero tradurre le linee
elettriche ideali in tracce reali
sullo stampato, secondo criteri
Fig. 2 – La struttura logica che lega le diverse parti del software. prestabiliti. La bontà del suo ope-
rato dipende pertanto dagli input
dipendenti. Questa divisione ri- biente iniziale troviamo l’editor che gli vengono forniti dall’uten-
specchia le diverse fasi razionali dello schema elettrico. In questa te.
di sviluppo di un stampato. Qua- finestra è possibile disegnare lo Si noti che entrambi gli editor at-
le premessa alla descrizione del- schema del circuito, vengono tingono alle librerie dove ad ogni
le varie funzioni su cui l’utente pertanto resi disponibili gli stru- dispositivo od elemento vengono
può intervenire è utile delineare menti per selezionare e disporre associati i parametri che lo carat-
brevemente gli ambiti che com- i componenti per poi collegarli terizzano, a partire dal simbolo
petono a ciascun modulo con l’a- tramite linee secondo una raffi- che lo rappresenterà nello sche-
iuto della figura 2. Come am- gurazione simbolica. Da eviden- ma fino alla forma e posizione

Una resistenza, cento resistenze certo in tal caso un software di progettazione vi servirà
a ben poco. Se, come molto probabile, i componenti
Storicamente la realizzazione dei PCB richiedeva di saranno in numero maggiore e comprenderanno sia
posizionare sulla scheda una serie di componenti con passivi che attivi di varia forma e tecnologia, dai più
minimo assortimento di footprint. Le resistenze ad tradizionali agli SMD, allora la risposta è assolutamen-
esempio erano sostanzialmente di due tipi, poste in te negativa. L’impiego di un software dotato di ampie
orizzontale con pad distanziati oppure poste in verti- ed aggiornate librerie è, di fatto, indispensabile doven-
cale con pad ora più ravvicinati. Lo stesso si può dire do ora gestire una nutrita quantità di footprint anche
per i condensatori, un paio di valori nella distanza dei per i componenti più banali. Un esempio? Consideria-
pad per i ceramici, un’altro paio di valori per i polie- mo le comuni resistenze fisse e prendiamo in analisi i
stere. Transistor classici, a mezzaluna, oppure circuiti tipi con diversa potenza, produttore, package. Giun-
integrati in package DIP semplicemente usufruivano di giamo così a sfiorare i 100 differenti modelli ciascuno
una impronta standard. Una manciata di varianti e nul- caratterizzato da misure nei pad, loro ampiezza, distan-
la più per gestire il progetto za, diametro dei fori (SMD
di un intero stampato in altri esclusi si intende) del tutto uni-
termini. co. Come l’esperienza inse-
La figura che qui osservate gna si avrà prima o poi modo
rappresenta a perfezione la di sfruttare questa ampia gam-
combinazione descritta. E’ lo ma di scelta, moltiplicate il
stesso anche oggi? Se dove- concetto che ne deriva per
te sviluppare uno stampato ogni genere di elemento cir-
dove troveranno posto una cuitale ed ecco che vi trovere-
decina di componenti con te nella necessità di dover at-
montaggio a foro passante la tingere a librerie con migliaia
risposta è affermativa, ma e migliaia di componenti.

50 Rke 6/2019
bisti che impiegano il software
senza però avere confidenza con
le particolarità intrinseche al do-
minio Gerber e sue varianti. Un
vantaggio che di fatto consente
anche agli appassionati di farsi
realizzare in fabbrica, a costi ora-
mai più che accettabili, un paio
di PCB utili alle proprie esperien-
ze. Ma tra lo sviluppo di una
scheda e la sua fabbricazione vi
sono pure momenti intermedi da
considerare, predisporre una
adeguata documentazione di
supporto oppure condividere
con altri il progetto così da affi-
narlo grazie ai contributi esterni.
Cosa di meglio per questo di una
simulazione 3D della scheda?

Fig. 3 – La scheda di “Arduino Mega 2560” Installazione ed errore di prima installazione. Qui può sor-
in una rappresentazione 3D otte- di sistema gere un problema, con i PC di lungo
nuta elaborando i dati di progetto. corso il file “api-ms-win-crt-runtime-
Una peculiarità di Autodesk EAGLE l1-1-0.dll” può risultare mancante o
concerne la disponibilità dell’appli- non impostato correttamente.
delle piazzole di saldatura richie- cativo per ogni sistema operativo
ste sul layout. Altro aspetto impor- (SO) funzionante a 64bit. Quindi
tante concerne la funzione Windows naturalmente, ma anche
Forward & Back bidirezionale Linux e Mac OS-X. Vi è pertanto una
che unisce i moduli, con tale si- piena libertà di scelta che permette
stema ogni modifica apportata ad ogni utente di lavorare entro il
sullo schema viene riflessa sul la- proprio ambiente preferito. I requi- L’avviso di errore proposto in figura
yout e viceversa entro i limiti con- siti di sistema non sono poi stringen- si presenta nella circostanza descrit-
grui del progetto. Nella sostanza ti, comparati alle notevoli capacità ta mentre state caricando EAGLE e
attuando un intervento, come del software, ed in pratica anche si traduce a volte in una frustrazione
computer con sistema operativo non dato che la scritta che vi appare a
può essere la sostituzione di un recente sono in grado di fare girare
componente con un altro, si ha video semplicemente consiglia di ri-
l’applicativo. Mentre si andava svi- tentare l’installazione, operazione
modo di ritornare sui propri pas- luppando l’articolo che state leg- del tutto inutile nella quasi totalità
si così come di non perdere l’in- gendo sono state compiute diverse dei casi. Non ci si scoraggi, in realtà
tegrità dell’insieme. installazioni di prova ivi comprese su risolvere l’empasse richiede pochi
Ogni circuito stampato sviluppa- notebook del 2009 con Windows7 passi. Ci si colleghi innanzi tutto al
to è la somma dei dati che ne de- quale SO. seguente indirizzo internet:
scrivono tutti gli attributi mecca- Si tratta di un aspetto degno di men- https://support.microsoft.com/it-it/
nici ovvero dimensioni della zione poiché non è infrequente, da help/2999226/update-for-universal-
scheda, posizione delle tracce, parte degli appassionati, dedicare c-runtime-in-windows
un computer di vecchia generazio-
vias, fori, serigrafia, eccetera. ne ai software di progettazione elet- Qui si potrà effettuare l’aggiorna-
Non ci rimane che esportare tronica mentre il PC principale viene mento per le “Universal C Runtime”,
questi dati in funzione delle no- messo al riparo da tutta una serie di al cui interno trova posto il DLL in-
stre necessità. Qui il programma installazioni / disinstallazioni che ne criminato, per ogni SO di casa Mi-
mostra ancora una volta la sua potrebbero compromettere l’inte- crosoft che ha visto la luce nell’ulti-
grità. Ed infatti con la sovrapposizio- mo decennio. Si faccia attenzione
flessibilità, infatti oltre che di- che talvolta viene richiesto come
sporre di un convertire Gerber ne di programmi nel corso del tem-
po vedere un file di sistema corrotto azione preliminare l’aggiornamento
– il formato standard che ogni in- ad un determinato Service Pack, leg-
dustria richiede per fabbricare o mancante è una eventualità tutt’al-
tro che rara, soprattutto sotto Win- gete con attenzione le istruzioni per-
gli stampati per conto terzi – vi è dows. tanto. Completate le fasi di aggior-
la possibilità di fornire diretta- Per l’ambiente appena citato Auto- namento, non critiche se compiute
mente a talune factory il file grez- desk EAGLE richiede che nel com- nel giusto ordine, il PC sarà in grado
zo (formato BRD) senza ricorrere puter vi sia la suite “Microsoft Visual di accettare Autodesk EAGLE come
alla sua conversione poiché, gra- C++ Redistributable”, di fatto sem- pure software quali Adobe o Corel,
zie all’ampia diffusione di EA- pre presente, dovendo interagire per segnalarne un paio, che attin-
con le sue librerie dinamiche (DLL) gono in profondità alle risorse del
GLE, queste aziende hanno fatto computer.
la scelta di agevolare i tanti hob- indispensabili – tra l’altro – alla fase
Rke 6/2019 51
Fig. 4 - Lo schema elettrico “Mixed-1” che verrà usato come esempio in questa serie di articoli.

Creando una immagine a tre di- lo che l’applicativo funziona su niente. La seconda precisazione
mensioni si arricchisce la defini- macchine a 64bit, di fatto non un è diretta a coloro che hanno in
zione di un apparato, la sua in- vincolo stante che anche compu- precedenza già lavorato con EA-
tegrazione entro un contenitore, ter datati si dimostrano adatti GLE. Da quando l’applicativo è
si verificano meglio eventuali all’uso. Per il resto sono richiesti entrato a fare parte delle suite
problemi di ingombro, non ulti- circa 700 MB di spazio libero Autodesk ne è risultata mutata la
mo si dispone di una grafica o di nell’hard-disk ed una gestione filosofia di fruizione. Come acca-
un video per pubblicizzare sulla video con risoluzione di almeno de sempre più di sovente viene
rete o YouTube il proprio lavoro. 1024 x 768 pixel, nulla di signi- richiesta una registrazione dei
Si osservi a dimostrazione il no- ficativo pertanto. Tutto ciò che si propri dati in concomitanza con
tevole impatto offerto in figura 3 deve fare è scaricare il pacchet- il download, registrazione che
della scheda Arduino Mega to di installazione in accordo con potrà essere la base anche per la
2560, la stessa vista in preceden- l’architettura del proprio PC e di futura sottoscrizione delle versio-
za, in una delle tante varianti cre- seguito dare l’avvio al download ni a pagamento. Ribadisco, non
ate dagli utenti. Tramite collega- di tutti i file. Non entro nel merito vi sono costi nell’uso della versio-
mento in cloud il software può dei singoli passi da compiere es- ne free ma comprendo pure che
difatti interfacciarsi all’ambiente sendo di prassi per ogni pro- vi possa essere chi ha delle re-
Fusion per la creazione di rende- gramma ottenuto dalla rete. Vi more a comunicare il proprio no-
ring tridimensionali con file in sono comunque due precisazio- me ed indirizzo e-mail ad una
formato STEP. ni da fare, avere chiari questi azienda in cambio dell’abilita-
aspetti vi libererà da eventuali zione ad usarne un prodotto. Se
perdite di tempo. Per prima cosa preferite essere del tutto anonimi
La prima esperienza d’uso mi rivolgo a quanti utilizzano ed off-line nell’utilizzare il softwa-
Windows, presumo la gran parte re vi consiglio allora di ripiegare
Invito quanti non hanno ancora dei lettori. Ho personalmente su una delle versioni anteceden-
Autodesk EAGLE ad installare il constatato che in piccola per- ti al cambio di proprietà, le fun-
software per un primo contatto centuale nel momento di aprire zionalità sono al 99% le medesi-
con questo strumento. L’esegui- per la prima volta il programma me in relazione alle esigenze di
bile è disponibile per ogni siste- dopo l’installazione si presenta un appassionato medio. La ver-
ma operativo e visitando lo spazio un blocco, sperando di sollevar- sione di EAGLE non recente si
internet del produttore[3] si avrà vi da tale empasse nel riquadro trova in rete, fate molta attenzio-
modo di reperire l’ultima release “Installazione ed errore di siste- ne alla fonte si intende, oppure
ed eventuali note associate il loro ma” trovate maggiori dettagli e le la si trova entro alcune pubblica-
impiego. Dal lato pratico segna- istruzioni per superare l’inconve- zioni che includono un CD con il
52 Rke 6/2019
programma. Una di queste, com- zioni vengono alimentate a 12V prendo il diverso impiego delle
prensiva di una estesa manuali- dall’esterno, pin 1 e 2 del con- librerie in funzione del tipo di la-
stica, è “Circuiti Stampati nettore SV1. Il segnale prelevato voro che si desidera portare
4.0PLUS”[4]. per mezzo di C10 viene poi ap- avanti mentre prenderemo, nel
Introduciamo ora uno dei circuiti plicato alla porta NAND, una del- contempo, familiarità con alcuni
che utilizzeremo nelle prossime le quattro presenti entro il dispo- comandi fondamentali del sof-
parti dell’articolo come esempio sitivo integrato IC2, per essere tware.
di un progetto che alla fine darà tradotto a livelli TTL come onda
origine ad un PCB completo. Lo quadra. Il trimmer R14 consente Riferimenti
schema è riportato in figura 4, di regolare il bias di ingresso del-
sebbene in grado di operare re- la porta affinché le transizioni Rif.1 - Articolo “Le cinque regole d’oro
almente ciò che ci interessa non nella condizione logica siano le per i vostri circuiti stampati” pubblicato
su RadioKit Elettronica nel fascicolo di
è la sua congruità elettrica ma le più nette possibili. Le successive febbraio 2018.
varie opzioni di modifica ed in- porte IC2C e IC2D operano co-
tervento che ci consente. Questo me buffer fornendo due segnali Rif.2 - Prima di essere acquisito dall’at-
tuale software-house l’applicativo veni-
schema lo trovate con il nome di indipendenti in uscita, pin 4 e 5 va proposto con il nome di EAGLE ed in
“mixed-1.sch” nel sito della rivi- del connettore SV1. Questa se- questa distribuzione raggiunse una no-
sta[5], potrete scaricarlo ed aprir- zione del circuito viene alimen- tevole diffusione presso gli hobbisti.
lo in Autodesk EAGLE per com- tata a 5V per mezzo del regola- Rif.3 - Le diverse versioni di Autodesk
piere le diverse esercitazioni. Ve- tore integrato IC1. Come osser- EAGLE sono descritte e disponibili per
diamo in breve di cosa si tratta. I vate è uno schema misto, analo- il download nella pagina http://www.
due JFET sulla sinistra realizzano gico e digitale, che pure con un autodesk.com/products/EAGLE/Overview
un oscillatore a quarzo la cui fre- esiguo numero di componenti ci Rif.4 - Per ulteriori dettagli consultate la
quenza di 10 MHz è controllata offrirà occasioni di riflessione. pagina https://www.futurashop.it/software-
dal cristallo Q3, il segnale trami- per-circuiti-stampati-ver.-cs-4.0-plus-
8310-scs-plus
te C6 viene accoppiato all’ampli- Anticipazioni
ficatore costituito dall’abbina- Rif.5 - www.radiokitelettronica.it
mento di due transistor bipolari area download - Programmi utili
Il mese prossimo inizieremo a
NPN / PNP. Entrambe queste se- mettere mano allo schema sco-

Rke 6/2019 53
PER COMINCIARE sione totale, avremo Vmin =0V.
Pertanto i valori validi per il ROS
spaziano tra un minimo di 1,
quando si ha Vmin = Vmax cioè
adattamento perfetto, fino a sali-

La forma del ROS


re ad un massimo di ∞, che av-
viene quando Vmin =0V (riflessio-
ne totale).

Un po' di chiarezza
Come scrivere il ROS

Come si scrive quindi il ROS? È


veramente una “bestemmia” scri-
di Davide Achilli IZ2UUF verlo con un solo numero, ad
esempio ROS=3? E se si usano
due cifre, bisogna scrivere 1:N
come indicato nel all’inizio dal-

I
l’”esperto” come “forma corret-
l ROS, Rapporto Onde Sta- zioni” della tensione sulla linea ta”?
zionarie, è certamente il pa- di trasmissione (figura 1); i sim- È innegabile che nel mondo
rametro tecnico più utilizzato boli “|…|” indicano l’operazione amatoriale radiantistico ci sia la
nel mondo dei radioappassiona- “modulo”, che ha come risultato prassi di indicare il ROS con due
ti. CB e radioamatori, infatti, han- sempre valori maggiori o ugua- numeri X:Y. Abbiamo varie fonti
no nel rosmetro una specie di li a zero. autorevoli, come l’ARRL Antenna
oracolo capace tanto di gratifi- Quando la linea è perfettamente Book (figura 2) e i manuali di di-
carli dopo ore sul tetto passate a adattata, sulla linea si vede un versi apparati radioamatoriali (fi-
raffinate tarature, quanto di pre- onda di tensione dall’ampiezza gura 3). Purtroppo però la forma
annunciare morte e distruzione stabile (Vmin = Vmax) che si pro- 1:N, indicata dall’”esperto” nel
(di finali). paga dal generatore al carico. social network come corretta, è
Nonostante questa misura occu- Quando la linea è disadattata, a totalmente errata. Infatti, la de-
pi di gran lunga il gradino più causa dell’onda di tensione ri- finizione di ROS prevede che il
alto nel podio nei rilevamenti ra- flessa interferente prodotta dal numeratore sia maggiore o ugua-
dioamatoriali, le rappresentazio- disadattamento che si somma a le al denominatore e pertanto
ni dei valori di ROS scatenano le quella diretta, vedremo la risul- ROS=1:3 è un valore impossibi-
fantasie più sfrenate. Negli scrit- tante onda di tensione espander- le, dato che 1<3 darebbe come
ti dei radioamatori leggiamo si e contrarsi tra un minimo e un risultato un valore minore di 1.
“3:1”, “1:3”, addirittura “1.1.3” massimo (Vmin < Vmax). Nel caso L’abitudine di indicare il ROS
ed ogni altra combinazione di peggiore, cioè in caso di rifles- nella forma di rapporto N:1 è pe-
numeri e punteggiatura, fino ad
arrivare fino al mitologico “ROS Fig. 1 - Esempi di andamento della tensione su una linea di trasmissione in presenza di
zero”. vari disadattamenti (fonte: Wikipedia)
In particolare mi colpì un “esper-
to” che su un social network bac-
chettava un altro radioamatore
per aver detto “ROS 3”: la dicitu-
ra corretta – spiegava l’esperto
– è ROS 1:3, altrimenti si perde
il concetto di “rapporto”.

La definizione di ROS

Il ROS è un valore frutto di


un’operazione matematica ben
definita. Vi sono varie forme
equivalenti che portano al valore
del ROS, ma in questo fran-
gente useremo la definizione
ROS=|Vmax| / |Vmin|, dove
Vmax e Vmin sono il valore massi-
mo e quello minimo delle “pulsa-
54 Rke 6/2019
Fig. 2 - Il famoso manuale “ARRL Antenna Book” dedicato ai radioa-
matori, utilizza la forma “N:1”

Fig. 3 - Anche i manuali degli apparati radioamatoriali (in questo ca-


so, Yaesu FT-857) impiegano la forma “N:1”
Fig. 4 - Manuale di un analizzatore vettoriale HP

rò consolidata solo nel campo le di un analizzatore vettoriale niversità della California (figura
amatoriale. Nel mondo ingegne- professionale HP (figura 4), do- 7): in tutti i casi, il ROS (VSWR in
ristico e professionale, il ROS vie- cumentazione Rohde & Schwarz inglese) è riportato con un solo
ne sempre indicato con un solo (figura 5), attenuatori Narda (fi- numero senza l’aggiunta della
numero. Abbiamo numerosi gura 6) ed infine le dispense di parte “:1”.
esempi in merito, come il manua- una lezione di ingegneria dell’U-

Fig. 5 - Documentazione Rohde & Schwarz dove il ROS (VSWR) è indicato con un solo valore.

Fig. 6 - Attenuatori professionali NARDA: anche qui il ROS (VSWR) è indicato con un solo valore.

Rke 6/2019 55
toglie, invece, che il suo uso pos-
sa portare degli svantaggi.
Il primo esempio l’ha fornito in-
volontariamente l’”esperto” cita-
to all’inizio dell’articolo, talmente
confuso da questo pleonasmo al
punto da scrivere “1:3”, cioè un
valore impossibile. Certo, con un
po’ di fantasia e leggendo il resto
del testo si sarebbe capito benis-
simo che intendeva dire “3:1”.
Però va rilevato che il voler ag-
giungere un elemento inutile
Fig. 7 - Lezione di ingegneria dell’Università della California
(:1) ha avuto l’effetto di indurre
in errore trasformando un dato
esatto (ROS=3) in un valore pri-
L’importanza del rapporto natura del ROS, cioè alle altre vo di significato (1:3) e obbligan-
misure che combinate matemati- do il lettore a tentare un’interpre-
L’”esperto” citato all’inizio faceva camente danno questo valore, tazione.
leva sul fatto che, usando un solo dovrebbe rivolgersi alla “targhet- E non sempre l’interpretazione
numero, sarebbe sparito “il con- ta” che descrive il dato, come si è così ovvia. Anzi, capitano spes-
cetto di rapporto”. Ma che impat- fa per ogni informazione nume- so casi in cui è scritto ad esempio
to potrebbe avere tale “sparizio- rica. Nella dicitura “ROS=x”, la “ROS=1:3” dove in realtà si in-
ne” sull’uso normale di tale valo- descrizione completa del modo tendeva “ROS=1.3”: in casi del
re? in cui viene ottenuto il valore è genere, non si è nemmeno sicu-
Noi usiamo tutti i giorni valori che nella parola “ROS”: quella è la ri che la dicitura “1:3”, di per sé
sono frutto di rapporti. Ad esem- “chiave di ricerca” che consente priva di significato, sia in realtà
pio, quando guidiamo l’auto, di risalire alla formula originaria “3” o “1.3”, che sono due valori
controlliamo il tachimetro e ci as- e di conseguenza a tutte le sue ben diversi! Stessa cosa con
sicuriamo che la velocità indica- caratteristiche. “ROS=1:1”, che di per sé è un
ta non superi la massima consen- Vi sono altri casi in cui rapporti valore valido ma che spesso e vo-
tita. Tutti sappiamo che la veloci- vengono espressi in forma irrisol- lentieri è in realtà “ROS=1.1” -
tà è il rapporto tra spazio e tempo, ta, ma ciò non è per non perdere cosa di cui si comincia ad aver
ma nessuno si sognerebbe di di- il concetto di rapporto ma per sentore quando viene pronun-
re “vado a 90:1” per “non perde- aumentarne la fruibilità, special- ciato “ho ROS 1:1, 1:2 al massi-
re il concetto di rapporto”. In re- mente quando il risultato è infe- mo” al posto di “ho ROS 1.1, 1.2
altà, all’automobilista non inte- riore ad 1. Ad esempio leggendo al massimo”.
ressa affatto che tale valore sia la dicitura 1:25000 su una map- Come dimostrano i fatti, l’ag-
risultato di un rapporto, ma desi- pa sappiamo subito a vista che giunta del “:1” ai valori del ROS
dera solo avere un dato (la velo- 1mm sulla mappa corrisponde a non solo non è di alcuna utilità,
cità dell’auto) da confrontare con 25m nella realtà. Se utilizzassimo ma spesso ingenera ambiguità.
un altro dato (la velocità massima l’equivalente valore risolto di L’aggiunta di informazione pleo-
consentita dalla legge) al fine di “0.00004”, dovremmo tirare fuo- nastica, cioè superflua, non au-
non incorrere in sanzioni. Tutto ri la calcolatrice ad ogni misura- menta né la chiarezza né la pre-
sommato, sapere da dove deriva zione. cisione di quanto espresso, però
questo valore, non importa molto Nel caso del ROS, invece, ciò nel contempo espone al rischio
all’utente finale. non avviene. Dire “ROS=3:1” in- di errori dall’effetto deleterio.
La stessa cosa vale nel caso del vece che “ROS=3” non aggiun- Non per niente una massima at-
ROS: il radioamatore ha bisogno ge alcuna informazione e nem- tribuita ad Henry Ford in merito
di un valore che gli confermi che meno ne aumenta la fruibilità. alla spartanità delle sue autovet-
l’adattamento dell’impianto L’aggiunta di “:1” è pleonastica, ture, recitava: “quello che non
d’antenna sia entro i limiti accet- tant’è che, come abbiamo visto, c’è, non si rompe”.
tati dal suo apparato. Tant’è che nessuno in campo professionale In conclusione, nel dubbio è me-
si ottiene il medesimo risultato e ingegneristico, usa tale forma. glio esprimere il ROS con un so-
anche con rudimentali indicatori lo valore come fanno i professio-
“a barrette”, come quello dello nisti, evitando così di rischiare di
Yaesu FT817, che dicono appros- Gli inconvenienti della forma generare confusione con inutili
simativamente “adattamento radioamatoriale “decorazioni”.
buono”, o “medio” o “insufficien-
te” senza nemmeno dare i valori Come abbiamo visto, l’aggiun-
numerici. gere “:1” ad un valore di ROS non
Chi invece fosse interessato alla porta alcun vantaggio. Ciò non
56 Rke 6/2019
A RUOTA LIBERA

Saldatura “volante” senza saldatore


Come realizzare una giunta tra due cavi se manca il saldatore

di Daniele Cappa IW1AXR

I l problema è comune, dobbia-


mo effettuare una giunta tra due
fili, ma non è possibile utilizzare
il saldatore, vuoi perché non è di-
tallo, o ancora utilizzando una pin-
zetta a becchi lisci. Lo scopo è ridur-
re le spessore del filo di stagno “ap-
piantendolo” per facilitare l’inser-
sponibile il cavo di rete, oppure per- zione dei fili di rame da unire, ma
ché si tratta di una “emergenza”… anche per ridurre il calore necessa-
certo la soluzione più veloce è spe- rio a fondere la lega di stagno, evi-
lare i fili, avvolgerli tra loro e isolarli tando così di bruciare la guainetta
con qualche centimetro di nastro termoretraibile che, ovviamente,
isolante, Efficace, ma davvero brut- non è stata pensata per subire un
to, oltre che di una durata limitata e trattamento del genere.
meccanicamente poco solida. Personalmente prediligo la giunta
La soluzione che propongo non è dei due fili “in linea”, ovvero con i
bellissima, ma è certo più elegante mo qualche centimetro di stagno su due fili sullo stesso asse, così come
e duratura del nastro isolante. una punta da trapano, avendo cura riprodotto nella foto, tuttavia nulla ci
Si tratta di effettuare una saldatura che la “bobinetta” risultante entri impedisce di utilizzare la stessa pro-
utilizzando un accendino, il tutto na- nella guaina termo restringente, cedura per unire due fili paralleli,
sce dalla presenza in commercio di quindi sfiliamo lo stagno avvolto sul- ovvero effettuare la giunta spelando
tubetti termorestingenti auto saldan- la punta da trapano e la inseriamo i due fili che uniremo mantenendoli
ti… Futura Elettronica li ha in cata- al centro del tubetto. Oppure pos- affiancati tra loro e attorcigliando le
logo come “guaina termo restrin- siamo spelare i due fili da unire, av- due estremità spelate. Il passaggio
gente con giunzione a saldare” a volgere le due estremità spelate tra successivo è assolutamente analo-
poco meno di 5 € al pezzo, altri li loro facendo in modo che le due go: infileremo la guainetta termore-
forniscono, di diverso produttore, parti di rame abbiano un diametro stingente come un cappuccio sulla
ma sempre con prezzi oltre i 3 € l’u- minore della guaina esterna di cia- giunta e scalderemo il tutto con l’ac-
no. In pratica si tratta di un tubetto scun filo, quindi avvolgiamo il filo di cendino fino a verificare la fusione
di guaina termorestingente con in- stagno sulla giunta e inseriamo la dello stagno che avremo evidente-
seriti all’interno un tubetto di stagno guainetta termorestingente. A que- mente inserito nella guainetta o di-
a basso punto di fusione e due anel- sto punto, qualsiasi sia stata la pro- rettamente sulle parti in rame da uni-
li che ne garantiscono la tenuta sta- cedura adottata, scaldiamo la guai- re.
gna. na con un accendino finché non ve- Non ne conosco la ragione, sicura-
La mia soluzione non garantisce la diamo lo stagno fondere, indice del mente per un chimico la risposta sa-
tenuta stagna, ma permette di ese- completamento dell’operazione. rà banale, ma cercare di effettuare
guire giunte analoghe a un costo In verità il filo di stagno “tondo” po- la stessa cosa senza la guainetta ter-
quasi zero. co si presta a questa operazione… moretraibile non porta ai risultati
Abbiamo bisogno di alcuni pezzi di un aiuto nel ridurre in diametro del sperati, ovvero se la saldatura è a
guaina termorestingente trasparen- filo possiamo ottenerlo semplice- diretto contatto con la fiamma
te, per verificare come e quando la mente “schiacciando” il filo di sta- dell’accendino questa non avviene,
saldatura è avvenuta, stagno molto gno, con un piccolo martello su una oppure si realizza in modo davvero
fine e ovviamente un comune accen- base di metallo, facendolo passare indecente.
dino. In verità un saldatore ad aria tra due rulli, magari con una vecchia In verità la giunta effettuata con que-
calda, o una.. pistola sverniciante, macchina da far la pasta in casa, sto sistema non ha un aspetto bellis-
offrono la certezza di un risultato mi- schiacciandolo tra due pezzi di me- simo, ma è meccanicamente solida
gliore, ma se ho la possibilità di usar- ed ha le caratteristiche elettriche di
li… posso tranquillamente usare un una qualsiasi altra saldatura effet-
comune saldatore, dunque il tutto tuata normalmente con un saldato-
non ha ragion d’essere. re. Resta inteso che non utilizzerei
Abbiamo due possibili procedure questo sistema in punti dove sono
per portare a termine la nostra sal- coinvolte correnti a radiofrequenza!
datura, possiamo preparare il tubet-
to prima dell’operazione, avvolgia-
Rke 6/2019 57
A RUOTA LIBERA

Il DX impossibile ...
Lo Spazio e il Tempo

di Enrico Barbieri I2BGL

Premessa nell’etere, se il segnale diminuisce Tempo necessario per lo


con il quadrato della distanza? E spostamento stellare
L’amore per la radio spinge i ra- che distanza! Un DX straordinario,
dioamatori a trovare soluzioni per possibile solo con i più sofisticati e Problema:
andare con il proprio segnale sem- moderni sistemi di telecomunica- Quanto tempo impiega una navi-
pre più lontano. Un radioamatore zione (Fig. 4). cella come la New Horizons per
può sentirsi soddisfatto se con le Sono comunque solo 4/5 ore, a di- andare alla Proxima Centauri, la
HF è arrivato in Australia o in Nuo- spetto dei dieci anni per arrivarci stella più vicina a noi, che dista 4,2
va Zelanda. fisicamente, nonostante i 16 km/ anni luce dalla Terra, se ha una
Per andare oltre, da molto tempo sec della New Horizons. velocità di 58.000 km/orari e la ve-
alcuni radioamatori si sono attrez- locità della luce è 300.000 km/
zati con le VHF o le UHF per fare sec?
la connessione con la Luna e ritor- Usciamo dal sistema Solare
no; sono 384400 km percorsi due Soluzione:
La stella più vicina a noi è Proxima Calcolo i km al secondo della New
volte e si ascolta il segnale prece- Centauri (Fig. 5), che dista dal So-
dentemente inviato, che la Luna Horizon.
le 4,2 anni luce. Un segnale radio Divido 58.000 km/ora per il nume-
riflette verso la Terra, dopo circa proveniente da quella stella impie-
2,5 secondi. Gli astronauti che ar- ro di 3600 secondi = 16,11 km/
ga più di quattro anni a raggiun- sec
rivavano sulla Luna o che ruotava- gerci. Lo stesso tempo se lo invia-
no intorno ad essa, rispondevano la velocità di New Horizons è di
mo verso Proxima Centauri. Se si 16,11 km al secondo. Provate ad
alle domande formulate da Terra formula una domanda la risposta
con questo ritardo tecnico, dovuto immaginare questa velocità!
arriva dopo 8 anni e mezzo circa. La luce va alla velocita di 300.000
alla velocità della luce. Per fare Sono quattro anni e non quattro
questo DX è necessaria in trasmis- km secondo.
ore! Un DX impossibile con l’attua- Quanto è più lenta la sonda New
sione una considerevole potenza, le tecnologia!
almeno diverse centinaia di watt, Horizons della luce
un sistema di antenne multiple al- Fig 1 - Camberra Deep Space Communication
lineate, che sono agganciate allo https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=35496968
spostamento della Luna, con un
amplificatore d’antenna a bassis-
simo rumore.
Credo che qui finiscano i nostri
DX.
Non per la Nasa, che utilizza siste-
mi di parabole, tra le più grandi,
poste a distanza fra loro per molti-
plicare l’area di cattura del segna-
le (Fig. 1). La navicella New Hori-
zons (Fig. 2) arrivata vicino a Plu-
tone dopo un viaggio di dieci anni
ci ha trasmesso le immagini impie-
gando un tempo di circa quattro
ore e mezza. Questo è il tempo che
il segnale trasmesso dai confini del
Sistema Solare (Fig. 3) impiega
per arrivare alla Terra. Quanto se-
gnale arriva dalla sonda sulla Ter-
ra dopo più di 4,5 ore di percorso
58 Rke 6/2019
Fig. 2 - La sonda New Horizons Fig. 3 - Il Sistema Solare https://scienzeemisteri.myblog.it/
http://www.bandwidthblog.com/ 2015/07/15/nasa-spacecraft-pluto/ 2012/12/27/il-sistema-solare-di-riccardo-piani-a-s-2012-13/

con un vuoto intorno di 4,2 anni


luce. Il nostro Sistema Solare è po-
sizionato in un immenso vuoto. La
cosa vale reciprocamente per tutti
gli altri sistemi stellari.
Provo ora a rendere le distanze più
comprensibili, adattandole alle
nostre esperienze quotidiane.
Il Sistema Solare può essere con-
siderato grande quanto una aiuo-
la di 80 metri di diametro. Il Sole
sta al centro, distante un metro dal-
la Terra. Distante 39 metri dal Sole
sta Plutone il pianeta più esterno.
Se questa aiuola sta a Milano, sa-
pete dove sta l’aiuola con Proxima
Centauri?
Fig. 4 - Le parabole del Camberra Deep Space Communication A 270 km! A Forlì per intenderci o
http://www.astrosurf.com/luxorion/sysol-pluton2.htm a Firenze!
Facciamo un calcolo! Se la New
Horizons in miniatura impiega 10
anni per andare dalla Terra a Plu-
tone per coprire una distanza di
38 metri quanto impiegherà per
fare 270 km?
0,038km : 10 anni = 270km : x anni
Moltiplico i medi e divido per l’e-
stremo e trovo 71053 anni. Il dato,
come ordine di grandezza, è equi-
valente al precedente. Si conferma
un viaggio impossibile.
Ma non è solo lo Spazio il proble-
ma. L’altro è il Tempo.
Se una civiltà si estingue, per esau-
Fig. 5 - La tripla stella Centauri confrontata col Sole rimento delle risorse sul pianeta,
http://www.drewexmachina.com/ 2016/08/29/habitable-planet-reality-check-proxima-centauri-b/ dopo 20 mila o 30 mila anni, quan-
do si arriva a destinazione entram-
Divido 300.000 km/s per 16,11 Considerazioni conclusive bi le civiltà sono già estinte. Che
km/sec = 18.622 volte più lenta senso ha partire?
Se la luce per andare su Proxima I limiti sono due: lo Spazio e il Tem- Fuori dal Sistema Solare lo Spazio
Centauri dalla Terra impiega 4,2 po. Normalmente ci annoiamo o ci e il Tempo non sono più alla nostra
anni, New Horizons impiegherà stanchiamo quando un viaggio su- portata, accontentiamoci di fare il
un tempo 18.622 più grande. pera le due ore. DXCC e collegare tutti i paesi atti-
Moltiplico il tempo della prima per Le distanze stellari sono facilmen- vi. Magari con 5 watt ed una buo-
la lentezza della seconda = 78.212 te descrivibile in anni luce e ne na antenna. Possiamo anche im-
anni. parliamo pensando ad una linea piegarci dieci anni, ma ci saremo
Un viaggio impensabile e pratica- retta. Pensiamo invece ad una su- ancora tutti o quasi.
mente impossibile. perficie o, meglio, ad un volume
Rke 6/2019 59
SURPLUS

MASON A3-C: una pesante


valigia metallica…
…ovvero un raro ricevitore da contromisure elettroniche TSCM

di Florenzio Zannoni i0zan e Fabrizio Foresti SWL 3604

P
uò capitare che un caro Il booty house ricevitore molto particolare, de-
amico conscio della no- dicato infatti a servizi particolari.
stra radio malattia ci chie- Aprendo il coperchio frontale, Da una ricerca in rete speravo di
da di riparare un apparato radio. quello che si vede potrebbe sem- ottenere delle informazioni utili
Questo è quello che è capitato a brare un campionario di oggetti per il suo uso e funzionamento e
me. Dalle info conoscitive preli- elettronici: non manca niente, magari qualche descrizione tec-
minari capisco che si tratta di uno strumenti, monitor, connettori, nica; le uniche notizie reperibili,
strano oggetto anonimo, non dà tante manopole con interruttori, giustamente, si trovano nel sito
segni di vita e da quando ne è in finestrelle con delle scale gra- “CRYPTO MUSEUM”. Le infor-
possesso ha funzionato per breve duate, il tutto disposto sul pan- mazioni si riferiscono alla storia
tempo. Non è vero che la curio- nello frontale in modo elegante dell’azienda. La Mason Engine-
sità è femmina, anzi, quello stra- e lineare. F.G. MASON ENGINE- ering inc. (Connecticut, USA)
no apparato radio posto all'inter- ERING, INC, U.S.A. MODEL A3- nasce nel 1961, specializzata
no di un grosso e pesante booty C S/N 288 questa è la sola eti- nella costruzione di apparec-
house metallico attira la mia at- chetta presente. A prima vista chiature di sorveglianza e con-
tenzione e decido di prenderme- l’oggetto potrebbe sembrare an- tromisure tecniche (TSCM), nota
ne cura. Anche perchè nel perio- che uno strumento di misura ma per la sua vasta gamma di appa-
do della sua costruzione veniva- l’occhio esperto non può sba- rati per la ricerca dei segnali;
no impiegati componenti discre- gliare: si tratta di un ricevitore, un Mason ha sviluppato una serie di
ti (microprocessori ed EPROM
non erano ancora largamente Fig. 2 - Pannello frontale Mason A3-C
usati) e questo forse avrebbe fa-
cilitato il mio compito.

Fig. 1 - L’anonimo booty house

60 Rke 6/2019
James Bond di allora. La Mason
interrompe la sua produzione sul
finire degli anni ‘90.

Il ricevitore Mason A3-C

Le poche informazioni reperibili


descrivono sommariamente al-
cune delle caratteristiche tecni-
che del ricevitore. L'unità è com-
pletamente autonoma, tutti i co-
mandi e le connessioni sono di-
sponibili sul pannello frontale;
può essere alimentato da rete CA
oppure tramite 12 V CC; i colle-
gamenti per l’alimentazione so-
no sul lato sinistro del pannello
frontale. La parte superiore del
pannello contiene vari indicatori:
Fig. 3 - Unità ricevente da valigia MPR-1, (foto da Crypto Museum) un contatore di frequenza a sei
digit, due strumenti ad ago, uno
per il segnale HF e uno per il se-
attrezzature TSCM radio e tele- modulazione (Mason A2-C) Un gnale audio. Sotto ci sono due
foniche ed è stato per oltre tren- ricevitore molto spartano, in gra- monitor rettangolari verdi: uno
ta anni uno dei più importanti do di monitorare segnali com- per lo spetro RF ricevuto ed uno
fornitori nel settore. Tutte le at- presi nella banda che da 300 kHz per l’analisi del segnale demo-
trezzature sono state costruite a arriva a 10 GHz; considerando dulato. Ancora sotto una serie di
mano negli stabilimenti Mason di che la costruzione potrebbe risa- undici piccoli pannelli (Fig. 5)
Fairfield (Connecticut, USA) da lire al 1980 praticamente questo con una manopola ed una fine-
circa sessanta dipendenti; la ricevitore era in grado di riceve- strella mettono in evidenza che si
maggior parte delle apparec- re tutto quello che viaggiava tratta della parte a Radio Fre-
chiature è stata progettata e svi- nell’etere in quei periodi. Questo quenza; per ogni pannello un
luppata dal proprietario della so- ricevitore viene notevolmente mi- segmento di frequenza (rimango
cietà Mason stesso. gliorato ed ampliato nelle funzio- meravigliato), con limite inferiore
ni con il modello successivo, da 0,3 MHz per arrivare a 10
(Mason A3-C vedi fig. 2) realiz- GHz. Sul lato destro la sezione di
Frank Mason zato ancora con tecnologia mo- Bassa Frequenza, ma c'è ancora
dulare: il ricevitore preferito dai da stupirsi: un sintonizzatore se-
Mason orienta la sua produzione
nel settore del controllo radio e Fig. 4 - Ricevitore Mason A-2C (foto da Crypto Museum)
telefonico, i suoi prodotti sono
destinati esclusivamente ai servi-
zi di intelligence di diversi paesi.
Senz'altro è un personaggio mol-
to capace nel capire le esigenze
dei suoi clienti; inizia con la co-
struzione di apparati modulari
piccoli, portatili e facilmente uti-
lizzabili, semplici nel funziona-
mento, completi di tutti gli acces-
sori, facilmente interfacciabili
con monitor, registratori oppure
analizzatori di segnali, il classico
oggetto da valigetta nera.
Consolidato nella tecnologia
modulare e consapevole delle
esigenze del mercato, realizza
un primo ricevitore assemblando
in unico contenitore undici mo-
duli a radio frequenza, monitor,
circuiti di alimentazione e di de-
Rke 6/2019 61
ruttori e le manopole sono tante
ma non mi risulta difficile capirne
le funzioni. Trovata una delle pre-
se dove collegare l’antenna, con
il modulo delle onde medie atti-
vato riesco a sintonizzare una
emittente in AM: “miracolo”, la
prima prova è positiva ma i mo-
nitor restano spenti. Pensavo che
un interruttore con la scritta Po-
wer saver posto su ON fosse re-
golarmente posizionato. Nulla
costa provare a vedere cosa suc-
cede portandolo su OFF: pratica-
mente niente. Non avevo consi-
derato che i tubetti a raggi cato-
dici dei monitor devono accen-
dere il loro filamento e servono
alcuni secondi. Meraviglioso! I
monitor si accendono e per una
volta il miracolo è avvenuto a co-
Fig. 5 - Moduli di sintonia sto zero: ora inizia il divertimento.
Se non fossi afflitto da una radio
parato consente la ricezione VLF Inserisco di nuovo il connettore malattia congenita dopo le varie
con frequenza 2-300 kHz. Una al suo posto e proseguo ma non prove funzionali avrei chiuso il
notevole quantità di interruttori, trovo alcun cortocircuito; dopo ricevitore per restituirlo al caro
commutatori e potenziometri molto tempo trascorso in misure amico, ma questo non fa parte
consentono la selezione delle resistive varie non mi resta che del mio carattere e voglio capir-
funzioni e della frequenza ope- collegare l’alimentazione. ne un poco di più. Proseguendo
rativa. Il ricevitore è inserito all'in- Deciso, passo su ON l’interrutto- a vista, cercherò di descrivere le
terno di un anonimo contenitore re di accensione, alcuni LED ros- caratteristiche e le funzioni di
in alluminio con il coperchio su si ed il frequenzimetro si accen- questo ricevitore per far cono-
cerniera rimovibile (booty house) dono ma non i monitor. Dopo al- scere ai lettori della rivista questo
senza alcun segno di riconosci- cuni smanettamenti anche il ru- oggetto raro. Lascio al lettore le
mento esterno. more in altoparlante si fa sentire, ipotesi circa il suo impiego, e non
Come prima cosa devo pensare questo è un buon segno e forse oso pensare a quante migliaia di
alla sua riparazione. Per estrarre per questa volta (la prima volta) dollari potesse costare.
il ricevitore dal cofano devo to- ho sconfitto “Murphy”. Gli inter-
gliere un discreto quantitativo di
viti, quindi proseguirò con il con- Fig. 6 - Interno del ricevitore
trollo di eventuali corto circuiti e
di tutto il circuito di alimentazio-
ne. Mi sono preparato mental-
mente ad un lavoro molto impe-
gnativo. L'interno del ricevitore è
un coacervo di moduli con una
infinità di cavetti coassiali; noto
la mancanza di un telaio portan-
te, come sempre avevo visto in
tutti gli apparati che mi sono pas-
sati tra le mani; non mi resta che
proseguire a vista, per farmi una
idea della conformazione elet-
tro-strutturale di questo appara-
to. I componenti del circuito di
alimentazione sono facilmente
identificabili; durante questo
percorso conoscitivo un connet-
tore Canon a nove pin si stacca
da una presa posta sul pannello
dei trasformatori: mancava an-
che la relativa vite di fissaggio.
62 Rke 6/2019
Mason A3-C alcune
caratteristiche

Il segmento di banda che da 300


kHz arriva a 1,6 GHz è coperto
utilizzando otto moduli con cir-
cuiti sintonizzati ed oscillatore lo-
cale controllato in frequenza tra-
mite componenti LC, un singolo
modulo contiene i circuiti di sin-
tonia, dell’oscillatore variabile ed
un primo stadio di media fre-
quenza.
Un commutatore posto al centro
del pannello frontale alimenta il
modulo selezionato e ne trasferi-
sce la sua uscita agli amplifica-
tori di media frequenza, che ha
un valore di 23,5 MHz per le ban-
de HF e VHF mentre per le bande
UHF la frequenza è di 111 MHz.
Il valore della frequenza sintoniz-
zata è visibile tramite una picco-
la finestrella posta su ciascun mo-
dulo, oppure più semplicemente
tramite il frequenzimetro al qua-
le arriva il segnale generato
dall'oscillatore locale che ne ag-
giunge in automatico il valore di
offset corrispondente al valore
della media frequenza.
Un analizzatore di spetro moni-
torizza il segmento di frequenza
utilizzato, mentre un commutato-
re consente di selezionare la fun-
zione del secondo monitor per Fig. 7 - Il ricevitore Mason A3-C in funzione
analizzarne il segnale ricevuto.
Esiste anche un modulo per ana- ricevuta; il “Mason” ha pensato genera una frequenza sottomul-
lizzare il segnale video, utilizzato infatti di utilizzare un integrato tiplo della frequenza reale misu-
per la sintonia di segnali televisi- convertitore tensione frequenza rabile tramite il frequenzimetro.
vi analogici, tramite il quale si che opportunamente calibrato Verticalmente nella parte laterale
può visualizzare il segnale oriz-
zontale, il verticale ed il video (… Fig. 8 - Particolari di un modulo HF-VHF
per l’epoca una caratteristica ve-
ramente interessante). Natural-
mente non mancano le regola-
zioni della luminosità e del con-
trasto mentre tramite un interrut-
tore si può selezionare la fre-
quenza dei 50 oppure dei 60 Hz.
Per estendere il segmento di fre-
quenza ricevibile fino a 10 GHz
vengono impiegati altri tre mo-
duli connessi a degli oscillatori
YIG sintonizzabili; sul pannellino
selezionato è presente un poten-
ziometro multigiri di precisione
utilizzato per fornire una tensione
variabile da inviare al corrispon-
dente oscillatore YIG montato
posteriormente per monitorare il
valore della possibile frequenza
Rke 6/2019 63
posti al confine. In quel contesto
storico i voli che gli aerei (TEWS)
attrezzati per la guerra elettroni-
ca (Elint) e per lo spionaggio dei
segnali (Sigint) effettuavano vici-
ni ai confini, erano prioritari e di
carattere giornaliero: tutto que-
sto per fini di allarme immediato
e per poter individuare la pre-
senza di un nuovo emettitore in
possesso del “nemico”; un’infor-
mazione questa, che avrebbe va-
riato la pianificazione degli even-
tuali ordini di attacco elettronico
(EOB).
Bisogna considerare infatti che
negli anni '70, nel bel mezzo del-
la Guerra Fredda quindi, per po-
ter rispondere alle necessità tec-
Fig. 9 - Particolari modulo sintonia SHF 7-10GHz
niche di individuare un segnale
incognito, sarebbe stato neces-
sario scomodare un furgone van
destra, un telaio contiene i circu- allora, mentre oggi, sintonizzato attrezzato con vari armadi rack
iti necessari per la ricezione in su di una emittente radiofonica da 19 pollici pieni zeppi di stru-
AM FM e CW e diversi filtri per il in AM oppure FM (ancora esi- mentazione (…e quindi Ricevitori,
segnale audio; un ulteriore cir- stenti) può fare bella mostra di sé demodulatori, analizzatore di
cuito ricevente VLF ne estende la su di una elegante scrivania. spettro, oscilloscopio, analizza-
banda di ricezione da 300 a 2 Che io sappia a quell'epoca, nel tori di segnale e di livello, etc.
kHz (come inciso sul pannello). mezzo degli anni '70, non esiste- etc.). Nel 1976, con questo rice-
Il generatore di segnali collegato va nulla di così compatto ed vitore, il personaggio di allora ri-
all'ingesso antenna mi dice che “anonimo” (il Booty house infatti usciva dalla sua scrivania o da
la sensibilità di ricezione parte non era facilmente associabile o qualsiasi mezzo mobile (…na-
da circa 1 V per le frequenze in riconoscibile se trasportato alla tanti compresi) ad indagare nel-
onda media decrescendo pro- “luce del Sole”) che potesse co- lo spettro RF che lo circondava a
gressivamente con l’aumentare prire un range di frequenza così caccia del segnale incognito,
della frequenza. Con inserito il ampio, dalle VLF fino alle micro- che fosse una trasmissione radio
modulo n° 8, che copre il seg- onde; questo ricevitore è equi- clandestina, oppure un radar ne-
mento 0,8-1,6 GHz la sensibilità paggiato con la migliore tecno- mico, discriminando quindi i se-
media è inferiore ai 10 V; non logia di quel periodo che anno- gnali civili quali Radio FM ed
mi è stato possibile controllare la vera filtri YIG, frequenzimetro di- emittenti televisive. Gli indicatori
sensibilità dei tre moduli a fre- gitale, indicatore panoramico ed presenti su questo ricevitore po-
quenza superiore per i limiti del- oscilloscopio, indicatori di livello tevano rivelare la presenza di se-
la mia strumentazione. e segnale il tutto assemblato e gnali impulsivi e visualizzarli sul-
Quello che attirava la mia curio- racchiuso nella stessa apparec- lo schermo dell’oscilloscopio,
sità era il segmento di ricezione chiatura in modo compatto. demodulando il segnale in cuffia
VLF, 2-300 kHz. Erano quei 2 kHz Il contesto dell'oggetto va infatti o con il proprio altoparlante in-
che volevo vedere ed in questo posto in un'epoca nella quale i terno, dando quindi una traccia
caso il segnale fornito dal gene- segnali radio ed il controllo dello sulla natura del segnale ricevuto.
ratore per essere demodulato e Spettro Elettromagnetico erano Frank Mason dovrebbe essere
udibile, come pensavo, deve una priorità per le varie Nazioni: considerato uno dei pionieri del
avere un livello superiore ai -100 NATO da una parte e Patto di Var- mondo TSCM e i suoi ricevitori
dB. Fino alla frequenza di 10 kHz savia dall’altra. Era infatti fre- sono splendidi esempi di inge-
tutto procede regolarmente, ma quente la presenza di unità na- gneria ingegnosa; molto in anti-
scendendo le pernacchie si spre- vali di superficie e sottomarine cipo sui tempi.
cano. I 2 kHz forse erano ricevi- anche nel Mar Mediterraneo, l’e-
bili nei prototipi da esposizione. missione di stazioni numero con
Per quanto riguarda la stabilità interminabili serie di numeri, la
in frequenza non è eccezionale, presenza di Radar oltre l’orizzon-
occorre un po’ di tempo per evi- te (OTHR) quali il famoso Wo-
tarne la corsa. Bello, scenografi- odpecker Sovietico, e salendo in
co e divertente, senz'altro molto frequenza, anche di numerosi
apprezzato dalle barbe finte di Radar da ricerca a lungo raggio
64 Rke 6/2019
FONDO SCALA memoria, dieci canali. Che ride-
te? Questo fratellino qui accanto
ne ha mille di canali, ma all’ulti-
mo aggiornamento firmware si è
inchiodato il WiFi di casa – una

L’amato Cassone
roba che io non ricevo, ma che
credo sia importante per gli uma-
ni, e il giovanotto digitale è rima-
sto senza più coscienza di sé per
qualche giorno, pareva una ra-
diosveglia rotta che mostrava co-
lori a caso sul grande schermo e
parole e numeri insensati.
Così il mio umano l’ha spento e
di Sergio Barlocchetti IW2FHF ha acceso me, che non me l’a-
spettavo. Ha inserito la spina del-
la 220 volt e ho sentito quella

M
scossetta nel trasformatore, men-
i chiamo Yaesu FT726R mio operatore ma ogni tanto so tre all’uscita del ponte raddrizza-
ma gli amici e il mio che vanno un po’ in perdita. Il tore sono arrivati i 12.5 volt in
operatore mi hanno cervello, pardon, la CPU, quella continua. Beh, non proprio sta-
sempre chiamato affettuosamen- no, funziona perfettamente ed è bilissimi, ma che pretendete alla
te Il Cassone. Sono quei sopran- piena di fantastici ricordi, dai DX mia età?
nomi che una volta dati da gio- in due metri e settanta centimetri, E subito dopo ho acceso il di-
vane ti rimangono appiccicati alle prime prove quando autoriz- splay, le lampadine degli stru-
tutta la vita, e quando ti chiama- zarono anche la banda dei sei menti, ne ho ben due con quelle
no così anche verso i quarant’an- metri – quanti soldi spese il mio belle lancettone, e l’altoparlante
ni, tutto sembra più ridicolo. Il operatore per trovare la scheda ha emesso un fruscio finché il mio
motivo sono i miei undici chili e giusta e che paura essere opera- umano ha mosso la sintonia sen-
mezzo di peso. Che ci devo fare, to per installarla – fino all’emo- za tanti complimenti, certo che
mi hanno progettato per essere zione di collegare la stazione rus- avrei centrato perfettamente la
una stazione fissa, e che stazione! sa Mir. Non un satellite qualsiasi, frequenza dello sked. Avrei pre-
Ai miei tempi ho rappresentato ma una voce dallo spazio, quella ferito un po’ più di delicatezza
davvero il passaggio dal radian- del cosmonauta sovietico che ri- con il VFO, vecchietto anche lui,
tismo elettromeccanico a quello uscii a riprodurre fedelmente. Ed ma il mio OM è sempre convinto
elettronico. Costavo una fortuna, ero riuscito anche a far sentire a che io sia quello degli anni pas-
circa due stipendi medi di un loro, in orbita, quella del mio sati insieme, e non vorrei mai de-
umano, ma una volta messo nel- OM, senza neppure accendere luderlo. Alla fine abbiamo colle-
la stazione facevo un figurone e il lineare da 50 watt che gli ave- gato un amico non troppo lonta-
tutti gli amici del mio OM veniva- vano regalato. no, quando ha cominciato a do-
no a vedermi e provarmi. Dite Oggi accanto a me nello shack lermi il solito condensatore. Ma
quel che volete, ma io ho addos- ci sono poche radio, o meglio, le ho fatto finta di nulla e dopo un
so cromature, tanti tasti, piedini chiamano così ma sono compu- paio d’ore, quando mi ha spento,
in gomma e sono fatto di pannel- ter travestiti che fanno cose ec- ero appena tiepido e mi ero mos-
li d’alluminio che volendo si pos- cezionali. E pensare che quando so meno di una decina di hertz
sono riverniciare. sono arrivato ero in compagnia dal canale. Sapete, i vecchi sono
E che dire del mio successore, il di radio a valvole, che oggi sono testardi e io non mi rassegno...
736R, ancora più grande eppure nell’altra stanza e che vengono
meno longevo di me. Tanto che soltanto spolverate. Ecco questa
se mi cercate usato valgo ancora è una mia grande paura, finire
parecchio e noi 726R in piena come in un museo. Preferirei la-
forma cominciamo a essere rima- sciare questo mondo colpito da
sti pochi. un fulmine mentre ricevo il più
Oggi ricevo e trasmetto regolar- lontano dei beacon, oppure sen-
mente e come ho sempre fatto, tir morire il mio finale mentre sto
certo non più proprio tutte le se- dando tutti i dieci watt di cui di-
re, e ho dei doloretti da tutte le spongo in SSB. Sarebbe più ono-
parti, al trasformatore dell’ali- revole, una cosa da guerrieri.
mentatore interno che perde iso- In tutto questo tempo sono finito
lamento ai condensatori ormai in clinica qualche volta, mai nul-
un po’ incartapecoriti ma che da la di grave, al messimo un pilota
fuori non si vedono. Non ditelo al da sostituire o la batteria della
Rke 6/2019 65
Parole & parole La telescrivente nasce così alla
fine del XIX secolo come dispo-
sitivo per la trasmissione di mes-
saggi testuali sfruttando la rete
telegrafica. Nata dagli studi degli

Telescrivente ingegneri Royal E. House, David


Edwin Hughes, Charles Krum ed
Émile Baudot, trovò definitiva-
mente la sua prima realizzazione
per usi pratici nel 1897 per ope-
ra di Frederick G. Creed.
Baudot (1845-1903) aveva in-
ventato un codice telegrafo nel
di Vittorio Marchis IU1GCL 1870 e lo aveva brevettato nel
1874: con una codifica a cinque
La tua parola così stenta e imprudente bit permetteva tramite le combi-
resta la sola di cui mi appago. nazioni di cinque fori perforati su
Ma è mutato l’accento, altro il colore. un nastro di carta la trasmissione
Mi abituerò a sentirti o a decifrarti telegrafica dei segnali dell’alfa-
nel ticchettio della telescrivente, beto romano e di alcuni segni
nel volubile fumo dei miei sigari convenzionali per la punteggia-
di Brissago. (Satura, 1971) tura e il controllo. Il codice, in re-
Chi mai avrebbe detto che la te- altà, aveva la sua origine in alcu-
lescrivente potesse entrare nei ni studi compiuti da Carl Frie-
versi del grande poeta Eugenio drich Gauss e Wilhelm Eduard
Montale? Un “artefatto meccani- telefonici per mezzo di attuatori Weber, ma Baudot, da cui il co-
co” che nasce da un connubio elettromagnetici determinano la dice prese il nome, li aveva resi
tra la macchina da scrivere e il rotazione e la traslazione assiale compatibili con l’ingegnerizza-
telegrafo elettrico e si estingue di un albero su cui è calettato il zione necessaria per il funziona-
nel mondo della comunicazione cilindretto dei caratteri. mento della macchina. Ma prima
globale. Oggi è soltanto un re-
perto da museo e anche i vecchi
uffici Poste e Telegrafi lo hanno
dimenticato. Una “cosa” che ha
avuto una vita di poco più di cin-
quant’anni, ma che ha fatto la
storia. E se nel 1982 Alberto Ca-
merini pubblica un suo LP con il
titolo Telex, ormai il computer ha
preso il sopravvento e “telex” re-
sta solo un vago ricordo.
Telex per te, info for you,
ciao ciao, hello, ti amo, ok.
Telex chi è? Telex chi sei?
Chi scrive? Oh no, Telex chi è?
Non capisco, c’è un errore nel computer,
miss Baby Luna c’è un telex per te.
C’è un errore, questo telex del computer
messaggio speciale d’amore per te. […]

Eppure Jack Kerouac nel 1951 in


soli ventuno giorni scrisse il suo
“On the Road” su un rotolo di car-
ta da telescrivente: ancora vive-
vano quei gioielli di elettromec-
canica cantati da Montale.
Negli ultimi anni dell’Ottocento
molti sono i brevetti che trattano
di telegrafi scriventi. Si tratta di
dispositivi elettromeccanici che
in maniera analoga ai selettori
66 Rke 6/2019
Teletypewriter Fundamentals Handbook,
di WM. D. Rexroad (1965)

(1925) prodotto in 60.000 esem-


plari, il modello 15 (1930) pro-
dotto in 200.000 unità e impie-
gato dall’esercito USA durante la
seconda guerra mondiale, a cui
seguirà il famoso modello 28, del
1950, che registrò il più alto nu-
mero di esemplari prodotti e tro-
di arrivare al primo modello ope- nuova serie Te 400 che impiega vò amplissima diffusione.
rativo dovevano trascorrere alcu- largamente l’elettronica e nel Nel 1961 fu prodotto il modello
ni decenni. 1982 la Te 500 ma ormai il setto- 32/33, economico e interamente
In Italia, le telescriventi iniziarono re si sta affievolendo e al telex sta meccanico. Il 32 usava il codice
ad essere prodotte dalla Olivetti subentrando la posta elettronica. Baudot, mentre il modello 33
per una commessa della Marina Una precisazione: il termine “te- usava il codice ASCII e spesso fu
Militare e saranno contrassegna- lex” (ossia teleprinter exchange) usato come terminale per i primi
te dalle sigle T1, T2 e Te300. Il si riferisce alla rete telegrafica di minicomputer. Nello stesso anno
progetto della prima telescriven- comunicazione, simile a quella venne alla luce il modello 35 che
te Olivetti prese inizio nel 1936, telefonica, a cui sono collegate consisteva nella versione ASCII
con Massimo Olivetti e Giuseppe le stazioni trasmittenti e riceventi; del modello 28. Con il modello
Beccio, direttore tecnico che re- “teleprinter” o “teletypewriter” 42/43 nel 1979 si passò alla ver-
alizzarono i primi due prototipi sono invece sinonimi dei dispo- sione elettronica con stampante
già nel 1937. Nel 1938 al Salone sitivi elettromeccanici di scrittura ad aghi, ma l’era delle telescri-
della Meccanica di Torino, è pre- e lettura dei segnali e del loro venti si avviava alla fine.
sentata la T1: prodotta nelle due trasferimento su nastri e/o su rul- Il sistema telescrivente in Germa-
versioni trasmittente-ricevente e li di carta. Il termine “teletype” nia cominciò ad essere studiato
solo ricevente. invece costituì un trademark del- nel 1926 come parte di un pro-
Nel 1960 con design di Ettore la Teletype Corporation di Sko- gramma di ricerca e solo nel
Sottsass jr si inizia a sviluppare la kie, Illinois, Stati Uniti, che, fon- 1933 il sistema telescrivente di-
nuova telescrivente Te300 che data nel 1906, sarà assorbita dal- venne operativo, attuato dal Rei-
entra in produzione solamente la AT&T nel 1930 e cesserà le chspost che funzionando a 50
nel 1968, quando ormai il servi- proprie attività nel 1990. baud permetteva la trasmissione
zio telex in Italia conta 300.000 I principali modelli di telescri- di circa 66 parole al minuto. So-
abbonati. E’ una macchina in venti prodotti dalla Teletype sono prattutto negli anni ’50 l’impiego
grado di funzionare sia con il co- stati una quarantina ma solo il della telescrivente in Germania
dice Baudot (a 5 bit) sia con il modello 12 (1922) ha trovato per trovò un sempre più largo impie-
codice ASCII (a 8 bit). Negli anni la prima volta un impiego gene- go raggiungendo nell’intera Re-
a seguire, dal 1975, uscirà la rale. Sono seguiti il modello 14 pubblica Federale Tedesca nel
Rke 4/2019 67
1978 le 124000 connessioni.
Da non dimenticare il sito che ri-
porta i documenti della Teletype
Corp. Maintenance, Installation,
Operation, and Parts Publica-
tions: http://www.navy-radio.com/
manuals-ttycorp.htm, e la serie di
documenti sulle telescriventi
conservata nell’Internet Archive: radio di Chatham, Massachu-
https://archive.org/search. setts, al transatlantico R.M.S. Ma-
php?query=teletypewriter. jestic. Sistemi RTTY commerciali
entrarono in servizio tra San Fran-
Non è infine da dimenticare la cisco e Honolulu nell’aprile del
Radioteletype (RTTY) che consi- 1932 e tra San Francisco e New
ste in sistema di telecomunica- York City nel 1934. In alcune ap-
zioni in cui due o più telescriven- plicazioni tipicamente militari il
ti elettromeccaniche sono tra di sistema RTTY è noto con la sigla
loro collegate via radio, anziché RATT (Radio Automatic Teletype)
tramite un cavo telefonico. L’US Telex è anche il nome di un grup-
Navy Department aveva già spe- ra e qualche anno più tardi la po musicale belga fondato a Bru-
rimentato con successo nel 1922 Radio Corporation of America xelles nel 1978 da Marc Moulin.
un collegamento RTTY via radio aveva sperimentato con successo
tra un aereo e una stazione a ter- un collegamento tra la stazione

68 Rke 6/2019
69
l’abusivismo”. Conviene inserire delle norme di parteci-
pazione verificabili dalle autorità di controllo.
- L’espositore deve essere identificabile: documentazio-
ne in nostro possesso rilasciata dal Ministero delle Tele-
comunicazioni Radioamatori, SWL, CB, Protezione Ci-

Moncalvo 2019
vile ed altro.
- Non essere un commerciante.
- La durata della Mostra Scambio è di un giorno solare.
- La gestione, il contatto con il Comune e l’organizza-
zione è demandato alla sezione ARI di competenza, che
La notizia arrivò come un fulmine a ciel sereno si fa carico a fine evento della gestione del suolo pub-
blico.“
Nei mesi successivi con profondo disappunto non suc-
cesse nulla.
di Gian Michele Sbalzo IW1GAK
La telefonata di Adriano I1NAI mi risvegliò dal tor-
pore
“Esiste la possibilità che l’ex mercatino di Moncalvo si

L
faccia al Palafiere di Casale Monferrato il 13 aprile, at-
a comunicazione della sezione ARI di Casale tendi qualche giorno e chiedi conferma a Pinuccio
Monferrato recitava “Il Mercatino Scambio di IZ1KKM“. Mancavano pochi giorni all’evento, iniziò il
Moncalvo edizione autunno 2018 con data pre- tam-tam tra radioamatori e la cosa venne pubblicizzata,
vista il 6 ottobre 2018 VIENE SOSPESO A DATA DA per compensare il poco tempo che rimaneva.
DEFINIRE” Concordai con Marco che ci bastava un banco, lo se-
Da circa venti anni si svolgeva due volte l’anno lo stori- gnalai all’ARI di Casale e richiesi che tipo di documen-
co Mercatino di Moncalvo curato dalla Sezione ARI di tazione fosse necessaria. Era del tutto simile a quella
Casale Monferrato. Sotto i portici si allineavano una qua- prospettata nella mia precedente comunicazione all’ARI
rantina e più di espositori storici e per tutta la giornata di Rivarolo.
confluivano i vari appassionati. Un punto di incontro ed Compilai la modulistica e la rimandai al Pinuccio.
aggregazione che radunava quel genere di radioama- Attendendo il giorno dell’evento preparai il materiale e
tori che non erano solo degli utenti di apparecchiature mi stampai una cartina per trovare il Palafiere di piazza
per telecomunicazioni ma auto costruttori e sperimen- d’Armi.
tatori. Si potevano incontrare personaggi mitici per il
Piemonte: il mio ricordo va a I1BN Umberto Bianchi re- Il mercatino di Casale Monferrato del 13 aprile 2019
centemente scomparso; l’ultima volta che ci siamo par- Programmai la partenza alle 5,30 per arrivare sul posto
lati è stato proprio a Moncalvo nell’aprile 2018. alle 7,00. Casale è una piccola cittadina ma risulta che
nessuno sappia dove sia piazza D’Armi … Marco comin-
Le prime avvisaglie ciò a tempestarmi di telefonate chiedendomi dove ero
Devo ammettere che le voci di quello che poteva acca- finito: alla mia domanda di come aveva trovato il Pala-
dere circolavano tra gli appassionati da alcuni mesi, una fiere mi disse candidamente “In tangenziale ho incon-
telefona di Marco IZ1FFX mi accennava che per la nuo- trato una macchina con lo stemma dell’ARI carica di
va normativa, nata solo per la Regione Piemonte dopo i materiale e l’ho seguita.”
fatti di Piazza San Carlo, occorreva munirsi di un tesse- Alle 7,30 trovai iI Palafiere, una notevole struttura adibi-
rino di Venditore Occasionale, costo 30 euro emesso dal ta ad eventi organizzati dal Comune di Casale, all’inter-
Comune, durata un anno. ”Va bene ci penso io” dissi a no della ex area Eternit che è in fase di recupero; i ser-
Marco, il tesserino l’avevamo ma mancavano le fiere. vizi ed il Bar sono all’interno struttura. Scaricai la vettu-
Il mio rapporto con il mercatino di Moncalvo (e quello ra e con Marco predisponemmo il banco.
di Torino) fa parte integrale con il DNA di radioamatore. L’apertura per i visitatori era alle 9,00 così colsi l’occa-
In un primo tempo mi aggiravo tra le bancarelle dalle sione per compiere un giro tra i 36 espositori, un record
sette del mattino cercando la cosa interessante, riem- considerando il ridotto preavviso e la nuova sede espo-
piendo il QTH di apparecchi e materiali. Sono passato sitiva; nei momenti migliori a Moncalvo gli espositori
come tutti alla seconda fase, lo smercio di quello che erano da 40 a 44. I visitatori non si fecero attendere con
avevo immagazzinato partecipando come espositore ai una buona affluenza ed una notevole intenzione di fare
vari mercatini della regione. buoni affari, il materiale che abbiamo portato a mezzo-
giorno si era ridotto al 15% non è mai successo.
“Dumse n’andi” (muoviamoci) Arrivarono anche i soliti amici della zona e tutti speram-
In seguito anche il mercatino che si svolgeva nella sede mo, visto il successo, che la cosa si potesse ripetere.
ARI di Torino venne annullato. Profondamente disgusta- Verso mezzogiorno contrattai per due apparecchi che
to da quello che succedeva e vista la completa latitanza mi interessano un RFT GW100 SEG alimentatore in CC
dell’ARI sul problema specifico, in data 02/03/2019 per completare l’apparecchiatura, ed un RFT STV 401
scrissi alla sezione ARI di Rivarolo una lettera da inoltra- voltmetro RF 26-300 MHz per giocarci, ma di questi ne
re al direttivo regionale. Per evitare polemiche riporto parleremo un prossimo articolo.
solamente quanto suggerito per la partecipazione ai Conclusione
mercatini di settore: L’evento è stato sicuramente positivo visto da venditore
“La richiesta contempla le Mostre Scambio tra Radioa- e forse si ripeterà, a dire dell’ARI Casale, nel mese di
matori e la garanzia che avvenga nello spirito per la settembre. Per quanto riguarda il mercatino ARI di Tori-
quale la normativa sui mercati è stata emanata “contro no a tuttoggi non ci sono notizie.
70 Rke 6/2019
Trasmissioni Internazionali in Lingua Italiana
Un’occasione sempre più da non perdere nel mondo della radiodiffusione internazionale che parla italiano
Aggiornamenti: web.mclink.it/MC4868/index.htm
Scheda valida dal 31 marzo fino al 31 ottobre 2019 (ultimo aggiornamento 5/04/2019)
A cura di Marcello Casali IZ0INA (sono gradite segnalazioni mc4868@mclink.it)

Ora UTC Emittente Frequenza (kHz) Note Zone servite


0000-2200 RTV San Marino 102,7 - 103.2 MHz – FM R. San Marino
0400-2200 RAI Regione 999 Radiouno Torino Volpiano 50kW Piemonte
0400-2200 RAI Regione 900 Radiouno Milano Siziano 50kW Lombardia
0400-2200 RAI Regione 1449 Radiouno Belluno 2,5kW Veneto
0400-2200 RAI Regione 936 Radiouno Venezia Campalto 5kW Veneto
0400-2200 RAI Regione 1575 Radiouno Genova Portofino 3027uria
0400-2200 RAI Regione 657 Radiouno Pisa Coltano100kW Toscana
0400-2200 RAI Regione 1062 Radiouno Ancona Montagnolo 6kW Marche
0400-2200 RAI Regione 1107 Radiouno Roma Mte Ciocci 1kW Lazio
0400-2200 RAI Regione 1431 Radiouno Foggia 5kW Puglia
0400-2200 RAI Regione 1062 Radiouno Cagliari Decimoputzu 60kW Sardegna
0400-2200 RAI Regione 1062 Radiouno Catania Coda di Volpe 20kW Sicilia
0400-2200 RAI Regione 1116 Radiouno Palermo Mte Pellegrino 10kW Sicilia
0400-2200 R. Capodistria 1170 97,7-103,1-103,6 MHz - FM Alto e Medio Adriatico
0600-0610 R. Vaticana 11930 Italia
0600-0700 R. Cina Int. 17520 7gg giov. lettura posta Europa
0900-1000 AWR Europe 9610 dom. Obiettivo DX Europa
0930-1000 RVS Roma 104.8 MHz FM dom. replica Obiettivo DX Roma
1330-1400 R. Tunisi Rete Int. 963 7gg Nord Africa, Europa
1400-1426 R. Romania Int. 9520 7gg dom. lettura posta. Italia
1400-1430 Voce della Turchia 9610 7gg Europa
1600-1626 R. Romania Int. 5910 7gg dom. lettura posta Italia
1800-1826 R. Romania 5910 DRM 7gg dom. lettura posta Italia
1800-1900 R. Cairo 9490 dal lun. al ven. mar. lettura posta Europa Centrale
1800-1900 R. Cina Int 7340-7435 Europa
­1920-1950 Voce Islamica Iran 5925-7370 7gg dom. lettura posta Italia e Europa Centro Occ..
2000:2030 R. Tirana 3985 dal lun. al ven. mar. lettura posta Europa
2030-2130 R. Cina Int. 7265-7345 7gg mar. e giov. lettura posta Europa
2200-0400 RAI Radiouno 900 MI – 1107 RM La Notte di Radiouno Europa, Bacino Mediterraneo
Le frequenze sottolineate sono state verificate nella zona Nord Est di Roma.

Indirizzi utili per la richiesta delle Koper-Capodistria, Slovenia. E-Mail: criitaliano@126.com


conferme di ascolto - QSL http://www.rtvslo.si/radiocapodistria VOIRI - Islamic Repubblic of Iran Exter-
E-Mail: produkcija.rakp@rtvslo.si nal Service: P.O.Box: 19395/6767,
Europa https://capodistria.rtvslo.si Tehran IRAN “Radio Italia
RAI Play Radio Programmi A-Z *RRI - Radio Romania Internazionale https://onlineradiobox.com/ir/iribworldser-
http://www.rai.it/dl/rai/guidaRadio.html Redazione Italiana, C.P. 111, Bucarest, vice/
RAI - TGR Regionali Indirizzi Regio- Romania. E-Mail: radioitalia@irib.ir
nali http://www.tgr.rai.it/dl/tgr/articolo/ http://www.rri.ro/it_it/pages/home/ TRT - Voce della Turchia Redazione
ContentItem-5850fcd9-e9bc-4c34-9bfe- E-Mail: ital@rri.ro italiana, P.O. Box 333, Yenisehir, Ankara
05f1a7f51c14.html Radio Tirana International: 06443, Turkey
RVS Italy - AWR Europe Via del Pergo- http://rti.rtsh.al/category/italian/ http://www.trtitalian.com/trtworld/it/news.
lino 1, 50139 Firenze. aspx
http://www.radiovocedellasperanza.it Africa E-Mail: italian@trt.net.tr
E-Mail: firenee@radiovocedellasperanza.it Radio Cairo Radiodiffusione della Re-
OBIETTIVO DX: pubblica Araba d’Egitto AIR Rapporto d’ascolto in PDF:
http://www.obiettivodx.it Programma Italiano d’Oltremare, stanza http://www.air-radio.it/pdf/Modulo_AIR_
654, P.O. Box 566, 11511 il Cairo, Egitto per_Rapporti_d’ascolto a colori_2009.pdf
BCLNEWS: http://www.bclnews.it E-Mail: programma.italiano@yahoo.it
RTV - San Marino Palazzo dei Congres- Radio Tunisi Rete Internazionale: *Radio Romania Int. QSL Form On-
si, RSM - 47031 San Marino. Cite Ennassim 1 Montplaisir BOP 399 Line: http://www.rri.ro/it_it/pages/feed-
http://www.sanmarinortv.sm 1080 Tunis backform
E-Mail: redazione@sanmarinortv.sm E-Mail: Ont@telediffusion.net.tn Aggiornamenti Pagine della Radio:
Radio Vaticana: http://web.mclink.it/MC4868
http://www.radiovaticana.va Asia
Richiesta QSL: qsl.reques@spc.va CRI - Radio China International Reda-
E-Mail: liliana.biala@spc.va zione Italiana, P.O. Box 4216, CRI 37,
Radio Capodistria Redazione Italiana, 100040 Pechino, Cina.
Poslovni sedez 6000 Koper, ulica OF 15, http://italian.cri.cn
Rke 6/2019 71
PROPAGAZIONE Legenda:

MUF = Frequenza
MEDIA della Daily-
MUF nel 50% dei
giorni del mese

Previsioni ionosferiche FOT = Frequenza


MINIMA della Daily-
MUF nel 90% dei

di giugno
giorni del mese.

di Fabio Bonucci, IK0IXI (KF1B)

72 Rke 6/2019
73
COLLANA DEI VOLUMI

RADIO-ELETTRONICA GLI OSCILLATORI A VIBROPLEX LA PROPAGAZIONE DELLE


ALLA MANIERA FACILE CRISTALLO di F. Bonucci ONDE RADIO LA RADIO IN GRIGIO-
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semiconduttori. Un argomento cristallo e loro applicazioni pra- ti i brevetti, i modelli prodotti se teorie sulla propagazione delle radiotrasmissioni nell’
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COGNOME ........................................................................................................................................................ (non elettronica)
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CB, soprammobili, sterei, altoparlanti, autoradio, corso richiederà ovviamente la registrazione ed coprirà l’intero programma ministeriale, sia nella
cassette, LP, dischi, vecchi telefonini, valvole, mixer, autenticazione dei futuri candidati agli esami. parte tecnica che in quella normativa e si svolgerà
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dalle ore 21 alle 23 presso la sede della nostra
40 metri. Tel. 333/4388889 sezione ARI di Bergamo con sede in Via Cremasca
sezione A.R.I. di Padova.
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come nuovo, imballo originale e accessori. 250 rilasciato dal Ministero dello sviluppo economico.
• 4 lezioni sulla normativa
euro. EIMAC 4CX 250B nuova con zoccolo originale Il corso serale con cadenza settimanale
• 1 dimostrazione pratica di QSO in sala radio
Philips, con altra idem ma usata, 100 euro. accompagnerà gli aspiranti Radioamatori fino
• 1 prova simulata di esame
IS0VAZ Luigi - Tel. 347/9086686 all’esame Ministeriale. Chi fosse interessato può
Verrà distribuito agli allievi il materiale didattico
rivolgersi alla segreteria ogni venerdi sera dalle 21
utilizzato nelle lezioni.
alle 23, oppure chiamare Tel. 320-7455669
CERCO schema demodulatore RTTY HTB AF8-S. Per informazioni : www.aripadova.it
Il corso avrà inizio solo ad un raggiungimento
cademich@alice.it
minimo di persone.
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Gruppo Radioamatori Costa d’Argento Organizza come ogni anno, il corso di
“Pontavi Waestone” anno 1950, portate per Lunedì 8 aprile alle ore 18 presso la sede della
0,1/1/10/100/1000, strumento con zero centrale, box preparazione al conseguimento della patente di
Confraternita della Misericordia di Albinia in via operatore di stazione di Radioamatore. Il corso
in bachelite nera + 10 riviste L’antenna anni 1948- Maremmana 6 ci sarà la presentazione del corso
1949 + libro “Servizio Radiotecnico” di Ravalico, prevede la trattazione di argomenti compresi
di preparazione agli esami per il conseguimento
anno 1943, pag. 347 + the radio. Handbook 1936 nel programma ministeriale come elettrotecnica,
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Sezione A.R.I. di Lecco Il Corso è gratuito e inizia da settembre a novembre
VENDO Icom 706 + ZGB300P oggetti da L’Associazione Radioamatori Italiani – Sezione di con cadenza settimanale in sede della Sezione
mercatino, radio, radioline, fonovalige, giradischi, Lecco organizza anche per il 2019 il corso per il ARI Riviera del Brenta in Via Crociata n.3 30010
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cassette, vecchi telefonini, valvole, dischi, LP, CD, Il corso avrà inizio lunedì 6 maggio 2019 presso Per informazione rivolgersi presso la Sede tutti i
mixer. 300 riviste di elettronica permuto con RTX la sede della Sezione ARI di Lecco che si trova venerdì dalle ore 21 oppure al 346-6369295 o via
ricetrasmittenti in SSB, HF. Alan 88, President presso la Palazzina “Protezione Civile” al Bione email: segreteria@aririvieradelbrenta.eu
Jacson 11/40/80 metri. Tornado 34S con scheda (via Buozzi 36). Il corso avrà una durata indicativa
11/40 metri. Transverter esterno 11/40 metri. di 20 lezioni con cadenza settimanale (di solito Sezione A.R.I. di Treviso
il venerdì). L’esame per il conseguimento della La Sezione di Treviso organizza il corso per
Tel. 333/4388889
il conseguimento della Patente Ministeriale di
patente si svolge normalmente nel mese di
Radioamatore da settembre fino a fine novembre.
VENDO Yaesu FT 757 + FP alimentatore; Kenwood novembre. L’iscrizione al corso è personale.
Il corso si terrà nei locali della sezione in Via
TS-AT 440; Yaesu FT 897 pluriaccessoriato. Andrea Per informazioni: arilecco@arilecco.it
Piemonte 9 Treviso.
- Tel. 333/2322571 web: www.arilecco.it
Per informazioni: segreteria@aritreviso.it
Sezione A.R.I. di Mestre
VENDO giradischi Reader’s Digest stereo 2002 con Sezione A.R.I. di Verona
Il Corso per il conseguimento per la patente da
due casse anni’70. Giradischi Philips stereo 347 Sono aperte le iscrizioni per il nuovo corso per
radioamatore inizierà nel mese di settembre 2019
portatile con due casse anni ‘70/80. Radioamatori 2019 che si terrà indicativamente tra
presso la sede della Sezione. Il corso verrà tenuto
Tel. 045/508888 settembre e novembre
da un socio della Sezione IW3FOL, Vincenzo. Il
corso si terrà una volta a settimana per un totale Per informazioni: info@ari.verona.it
di 10/13 lezioni, il venerdì sera, dalle 21.20 alle
23.30, presso la sede della Sezione, nei locali del
C.O.M. della Protezione Civile, in via Lussingrande Invitiamo le Sezioni A.R.I. ad comunicarci
5, a Mestre (Gazzera). via mail a cec@edizionicec.it le date per i
Per informazioni: IQ3ME@arimestre.it prossimi corsi

Rke 6/2019 79
Le MOSTRE MERCATO RADIANTISTICHE

1-2 giugno CECINA (LI)


GIUGNO - LUGLIO
9 giugno CALTAGIRONE
i ndice
nserzionisti
73 RADIOCOMUNICAZIONI ........................... 45
Org.: EccoFatto -Tel. 3498632614 Mercatino Radioamatoriale
Org.: CISAR Caltagirone -Tel. 346/8832269
2 giugno MONTEGRAPPA ARTELETTRONICA ........................................ 45
Mercatino Radioamatoriale 15-16 giugno PIANA DELLE ORME
BATTERFLY ................................................... 9
Org.: ARI Montegrappa -Tel. 348.4919106 Org.: Sandro -Tel. 338/8113873
BHI LTD ....................................................... 3
2 giugno LANCIANO 21-23 giugno FRIEDRICHSHAFEN
Mercatino Radioamatoriale Org.: www.hamradio-friedrichshafen.com CARLO BIANCONI TELECOMUNICAZIONI .......... 29
Org.: ARI Lanciano -Tel. 327/6939719
7-8 settembre MONTICHIARI DAE .......................................................... 16
9 giugno MOMBARONE HAMFEST Org.: Centro Fiera -Tel. 030/961148
Mercatino Radioamatoriale ELECTRONIC SERVICE RADIOTEL. ................... 65
Org.: DAE -Tel. 0141/590484
FLEX RADIO ITALIA ...................................... 39
MAGIC PHONE............................................ 69
MICROSET ............................................ II COP.
MOSTRA BORGO FAITI (LT) .......................... 21
MOSTRA FRIEDRICHSHAFEN (D) ................... 73
MOSTRA MOMBARONE (AT) ......................... 33
MOSTRA MONTICHIARI (BS) ........................ 73
PRO.SIS.TEL............................................... 41
RADIO CENTER ........................................... 41
RADIO-LINE .................................................. 3
SDR KITS ................................................... 53
SM ELETTRONICA .......................................... 9
SPE .................................................... III COP.
TRALICCI ANGELUCCI ................................... 21
YAESU UK LTD ..................................1 - IV COP.

La rubrica Piccoli Annunci gratuiti è destinata esclusivamente a vendite e scambi di usa- Si possono pubblicare annunci a carattere commerciale (evidenziati con
to tra privati. Scrivere in stampatello e servirsi della cedola (anche in fotocopia). Nella parte filetto colorato di contorno) al costo di € 0,95 + iva al mm/colonna, altezza
tratteggiata va indicato, oltre al testo dell’annuncio, il recapito che si vuole rendere noto. Gli an- minima 35 mm, allegando i dati fiscali per la fatturazione.
nunci non compilati nella parte in giallo (che non comparirà sulla rivista) verranno cestinati. Chiedere informazioni più precise
Ritagliare e spedire a: EDIZIONI C&C Srl - Via Naviglio 37/2 - 48018 Faenza RA - Fax 0546/662046 - radiokit@edizionicec.it

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Rke 6/2019

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VIA ..................................................................................................... CAP ......................... CITTÀ.....................................................................( )
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PICCOLI ANNUNCI  Annuncio gratuito  Annuncio a pagamento (chiedere info)


TESTO DA PUBBLICARE

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80 Rke 6/2019 LA INFORMIAMO CHE, AI SENSI DEL DECRETO LEGISLATIVO 196/2003, I SUOI DATI SARANNO DA NOI UTILIZZATI A SOLI FINI PROMOZIONALI. LEI POTRÀ, IN QUALSIASI
MOMENTO, RICHIEDERCI AGGIORNAMENTO O CANCELLAZIONE, SCRIVENDO A: EDIZIONI C&C srl - VIA NAVIGLIO 37/2 - 48018 FAENZA RA - radiokit@edizionicec.it

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