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6 Giugno
2019 D.USC. 31-05-19
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Autorizzazione del Tribunale di
Ravenna n. 649 del 19-1-1978
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Carico terminale per antenna di Fabio Courmoz
22
Iscrizione al R.O.C. n. 7617 del 31/11/01
APPARATI-RTX
direttore responsabile Acom 2000A
FIODOR BENINI di Michele Imparato
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BIC: BPPIITRRXXX HAM APP
Repeaterbook di Maurizio Diana
Questo periodico è associato
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e-mail: sies@sodip.it
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Mason A3-C di F. Zannoni e F. Foresti
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Stampa: Arti Grafiche Boccia
Via Tiberio Claudio Felice 7 FONDO SCALA
84131 - Salerno L’amato Cassone di Sergio Barlocchetti
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66 PAROLE & PAROLE
Telescrivente di Vittorio Marchis
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bile del trattamento, che è il Direttore Vendite. I dati potranno essere trattati MERCATINI
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finalità della raccolta e a società esterne per la spedizione del periodico e
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rivolgere per i diritti previsti dal D. Lgs. 196/03.
Previsioni ionosferiche di giugno di Fabio Bonucci
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REWORK SMD E BGA
TrasformaTorino
lo schema di Figura 3) ed un ca-
po della presa di rete (terminale
“Uscita inizio avvolgimento”) vie-
ne interrotto da una resistenza di
shunt; per la misura delle tensio-
Trasformatore d’isolamento… e non solo! ni, oltre al terminale “inizio avvol-
gimento”, viene adoperato an-
Seconda parte che l’altro capo della presa di
rete, il terminale “Uscita presa”.
I relè RL1… RL6, insieme ai resi-
di Damiano Cirielli stori R1…R6, costituiscono la pri-
ma parte del circuito, per la mi-
I
sura della corrente di uscita. Al
l mese scorso vi avevo detta- Scheda resistenze di shunt relè RL7 è affidato il compito del
gliatamente raccontato le cambio di funzione da ampero-
esigenze che mi hanno por- In questa scheda ci sono due cir- metro a voltmetro; il relè RL8, in-
tato a progettare il TrasformaTo- cuiti, uno per la misura della cor- fine, permette di passare dalla
rino, iniziando a descrivervi lo rente erogata dalla presa di rete, portata dei 300 V a quella di 100
schema elettrico. Continuo ora la l’altro per la misura della tensio- V.
descrizione dei suoi moduli con ne ad essa applicata. Le due mi- Il circuito dell’amperometro ha lo
lo schema elettrico della Scheda sure non possono essere ottenute scopo di inserire la giusta resi-
resistenze di Shunt. simultaneamente, essendoci un stenza di shunt in base alla por-
tata scelta. Per calcolarla è ne-
Fig. 3 - Schema elettrico della scheda resistenze di shunt.
cessaria la semplice legge di
ohm, applicata sapendo che la
tensione efficace ai capi della re-
sistenza di shunt deve essere di
1 V quando l’indice del microam-
perometro ha raggiunto il fondo
scala.
Il lettore attento di cui sopra avrà
certamente notato che il resistore
R6 è sempre collegato in serie al
terminale “Inizio avvolgimento”;
questo artificio serve per elimina-
re la resistenza di contatto dei
relè, il cui valore massimo dichia-
rato sul datasheet è proprio di
100 m. Poiché questo valore
6 Rke 6/2019
Fig. 4 - Schema della scheda di condizionamento per il microamperometro.
Elenco componenti (fig. 4) D11 e D12, per attivare contem- relè a riposo sono stati scelti te-
poraneamente i giusti relè per le nendo presente che raramente
R1 = 10k, 1W portate/funzioni selezionate. userò la funzione voltmetro o la
R2, R3 = 470k, ¼W
R4, R5 = 470, ¼W Per quanto riguarda le altre por- portata di corrente di 10 A, per
R6, R7 = 100, ¼W tate di corrente, inferiori a 10 A, le quali è infatti necessario ac-
P1 = 22k trimmer il relè RL9 è sempre spento, dan- cendere un numero maggiore di
C1, C2 = 100nF ceramico do all’operatore la possibilità di relè. Ne consegue, in tal caso, un
C3 = 1000F, 25V elettrolitico collegare in serie a R6 uno qual- aumento della corrente assorbita
C4 = 470nF ceramico
C5 = 100nF ceramico siasi dei resistori R1…R5 tramite dall’alimentatore dei servizi; vi
D1…D12 = diodi 1N4148 i relè RL1…RL5. Il valore di R6 è faccio presente infatti che la bo-
DZ1, DZ2 = diodi Zener 5.1V, 0.5W, tipo ininfluente tranne che per la por- bina di ciascun relè JW1FSN con-
ZPD5V1 tata dei 3 A, dove si sfrutta la som- suma 44 mA, mentre quella dei
B1 = ponte 1.5A tipo RB153A84
IC1 = L7812TV ma dei valori di R5 e R6 per ot- G5LE assorbe 33 mA.
IC2 = TL082P tenere un resistore da 0.32, va-
lore più prossimo al teorico 0.3.
Alla portata dei 10 A segue quel- Scheda strumento di misura
la dei 300 V; il diodo D11 accen-
varia molto in base al relè e all’u- de il relè RL9, mentre il relè RL7 Nello schema di Figura 1 è rap-
sura, non lo si può usare come collega il connettore “Scheda di presentato il collegamento tra il
resistore di shunt. Per la portata misura” al partitore costituito da connettore “Scheda di misura” di
dei 10A, quindi, il relè RL9 col- R10 e la serie di R9 e R8. I valori Figura 3 ed il connettore “Resi-
lega i terminali “Inizio avvolgi- di tali resistori sono molto alti per- stenze di shunt” di Figura 4.
mento” e “Uscita inizio avvolgi- ché si deve ottenere una tensione Partendo dal circuito dell’ali-
mento” tramite la resistenza R6; di 1V a partire da una tensione mentatore di Figura 4, l’avvolgi-
il relè RL6 viene pure attivato, di 300 V. mento secondario da 13 V di TR1
collegando il capo caldo del re- Per la portata dei 100 V, infine, il è collegato al ponte raddrizzato-
sistore R6 al connettore “Scheda diodo D12 permette di attivare re B1 tramite il connettore “Tra-
di misura”. L’accensione contem- contemporaneamente i relè RL9, sformatore 13 V CA”.
poranea dei due relè avviene tra- RL7 e RL8, ottenendo un rappor- Questo avvolgimento è stato ap-
mite il diodo D10, che funge da to di partizione di 100 tramite i positamente realizzato con venti-
diodo di non ritorno. La stessa resistori R7 e R10. cinque spire di filo smaltato da
funzione viene svolta dai diodi I rami del circuito selezionati dai 0.5 mm di diametro. Inutile dirvi
Rke 6/2019 7
che il numero di spire va calco- store di shunt qualsiasi sarà pari copia raddrizzata della tensione
lato in base ai volt per spira del a quella erogata dal secondario disponibile al pin 1 di IC1A (in-
vostro particolare trasformatore. del TR1 scelto. Poiché il valore gresso). Il guadagno è unitario,
La corrente raddrizzata e livella- minimo di tale tensione è di 12 V, e lo stadio è invertente (la tensio-
ta viene regolata dall’integrato il resistore R1 è stato quindi cal- ne di uscita è sfasata di 180° ri-
IC2 per ottenere la tensione con- colato come: spetto a quella d’ingresso). Que-
tinua di 12 V usata per alimenta- sto circuito si comporta quindi
re il circuito integrato IC1 e tutti come un diodo con tensione di
i relè delle altre schede. I termi- soglia nulla.
nali +12 V e -12 V non devono Sebbene la potenza dissipata Avendo voluto risparmiare un cir-
far pensare ad una tensione dua- nell’esempio fatto sia di 1 mW, la cuito integrato, rimpiazzandolo
le di ±12 V; ho semplicemente potenza del resistore è stata scel- con un semplice diodo, il limite
voluto esplicitare il polo negativo ta di 1 W per evitare che si bruci della sua tensione di soglia mi
della tensione singola dei 12 V quando si stanno adoperando le avrebbe costretto a scegliere tra
per poterlo rappresentare nello tensioni maggiori di 12 V. La po- due soluzioni:
schema di Figura 1. Da questa tenza che il resistore è chiamato • Ottenere ai capi delle resisten-
tensione ne viene ricavata una a dissipare può anche essere ze di shunt tensioni minime di 0.7
duale di ±5 V tramite i diodi Ze- molto più alta di 1 W; vi ricordo V; così facendo, la caduta di ten-
ner DZ1 e DZ2, usata per alimen- però che il carico considerato sione per ogni resistore di shunt
tare il circuito integrato IC1. Da (cortocircuito) è un caso dispe- sarebbe stata compresa tra circa
notare il terminale di massa, che rato, che dovrebbe verificarsi per 1 V (indice dello strumento a ini-
è prelevato dal nodo dove i due una frazione di secondo; se il cor- zio scala) e 10 V (indice dello
Zener sono collegati in serie. tocircuito dovesse persistere do- strumento a fondo scala). Questi
Dal connettore “Resistenze di vrebbe intervenire il fusibile F1 valori sono inaccettabili perché
shunt” è possibile prelevare una di Figura 1. troppo alti, soprattutto se compa-
tensione alternata il cui valore ef- Il circuito di protezione serve rati con la prima presa del secon-
ficace non supera 1 V. Nel caso quindi per limitare le sovraten- dario di TR1, a 12V. L’alta dissi-
in cui ciò non dovesse accadere, sioni di Vi, che si possono verifi- pazione termica, poi sarebbe
il resistore R1 e i diodi D1…D8 care, per esempio, quando si stata un vero problema per i re-
agiranno come circuito di prote- usano carichi induttivi, quali i sistori di shunt.
zione; vediamo come. Assumen- motori a spazzola od altri trasfor- • Dimensionare i resistori di
do che quando ogni diodo è in matori, la cui corrente di inser- shunt come ho già fatto e ampli-
piena conduzione la caduta di zione può essere molto maggiore ficare di 10 volte la tensione effi-
tensione sia di 0.7 V, la serie di di quella nominale. cace ai loro capi, per ottenere un
D1…D4 inizia a condurre quan- Una volta accertatisi che la ten- intervallo di valori simile a quello
do la tensione d’ingresso Vi è di sione Vi non sia troppo alta da del punto precedente (1 V÷ 10
2.8 V. Questo valore è stato scel- recare disturbo all’IC1, vi faccio V). Ciò sarebbe significato avere
to essere ben lontano dagli 1.41 notare il collegamento del poten- una tensione di alimentazione
V di picco (corrispondenti a 1V ziale di riferimento (massa) con per IC1 di ±28 V, difficile da ot-
efficace) per evitare che anche l’inizio dell’avvolgimento secon- tenere e peraltro prossima al
la tensione voluta venga tosata. dario di TR1; tale collegamento massimo valore ammissibile.
Questo inconveniente può verifi- è pure esplicitato nel blocco
carsi a causa della non linearità Strumento di misura in Figura Il raddrizzatore ideale mi ha per-
dei diodi, che potrebbero inizia- 1. Questa connessione è la causa messo quindi di ottenere con-
re a condurre per tensioni più della necessità di un avvolgimen- temporaneamente una bassa
basse di quelle di soglia prevista to secondario separato di TR1 dissipazione termica da parte dei
dal datasheet. per l’alimentazione dei servizi, resistori di shunt e una tensione
Poiché la tensione d’ingresso è come vi avevo già anticipato. Ri- di alimentazione duale compati-
alternata, oltre alla serie di diodi ferendoci alla Figura 4, se avessi bile con quella delle bobine dei
D1…D4, che tosa le semionde adoperato la prima presa del se- relè, che sono da 12 V. L’amplifi-
positive, è necessaria l’altra serie condario a 12 V per alimentare catore operazionale è infatti ali-
(D5…D8) che tosa quelle nega- pure i servizi, dovendo poi con- mentato a partire dalla tensione
tive. nettere l’inizio dell’avvolgimento di uscita di IC2, divisa per 2.
Dal datasheet dell’1N4148 si leg- con la massa (anodo di DZ1 e Nel circuito di Figura 4 i valori di
ge che la tensione diretta ai capi catodo di DZ2), avrei cortocircu- R4 e R5 sono relativamente bas-
di ogni diodo è di 0.7 V quando itato l’alimentatore, scavalcando si poiché, come già detto, i diodi
la corrente è 1 mA (ogni diodo B1! hanno bisogno di una corrente
ha bisogno di una corrente mini- Veniamo adesso al raddrizzatore minima per funzionare corretta-
ma per funzionare). Se il carico ideale: costruito intorno all’am- mente. L’impedenza d’ingresso
collegato alle prese di rete è un plificatore operazionale IC1B, del raddrizzatore ideale viene ad
cortocircuito (caso limite) la ten- questo circuito fornisce, nel nodo essere, quindi, altrettanto bassa.
sione minima ai capi di un resi- Vu (che collega D10 a R5), una Per incrementarla il circuito è
8 Rke 6/2019
preceduto da uno stadio amplifi- deve essere di 3V più alta rispet- l’indice del microamperometro.
catore invertente a guadagno to al massimo valore della tensio-
unitario, costruito intorno all’I- ne di uscita, una alimentazione Un’ultima nota su tutti gli schemi
C1A. duale di ±5 V risolve brillante- elettrici: il lettore attento avrà no-
La relazione complessiva che mente i problemi di dinamica del tato che i connettori header pin
collega Vu con Vi è: circuito integrato. sono in eccesso di due; ciò costi-
Il potenziometro P1 va calcolato tuisce un artificio per evitare che
Vu = Vi considerando la sensibilità del questi vengano innestati al con-
microamperometro. Nel mio ca- trario, come vi descriverò nel det-
per le semionde negative di Vi so, per le tensioni alternate, è di taglio della sezione dedicata alla
6325 /V, quindi un potenzio- realizzazione.
Vu = 0 metro da 10 k sarebbe bastato; Detto questo la descrizione del
per le semionde positive di Vi ne ho adoperato uno da 22 k circuito elettrico è terminata… ci
perché avevo solo quello! vediamo il prossimo mese con la
Avendo scelto: I due diodi D11 e D12, infine, descrizione (meno dettagliata!)
R2 = R3 e R4 = R5 proteggono il delicato microam- della realizzazione del Trasfor-
perometro dalle sovratensioni, maTorino.
il guadagno dell’intero circuito è che si possono verificare nono-
unitario, quindi le semionde ne- stante il circuito di protezione (Continua)
gative di Vi vengono “copiate” e d’ingresso. La tensione Vu può
riproposte sul nodo di uscita Vu assumere infatti valori maggiori
senza essere né amplificate, né di -1.41 V. Sapendo che la ten-
modificate si segno. Il massimo sione Vu è sempre negativa si po-
valore della tensione di uscita è trebbe arguire che il diodo D11
quindi di -1.41 V di picco, am- sia inutile; ciò non è vero perché
piezza dell’intera semionda ne- ho notato che allo spegnimento,
gativa. Tenendo presente che la quando C3 si scarica e Vi è nul-
tensione di alimentazione la, Vu assume valori positivi, fa-
dell’amplificatore operazionale cendo deviare prima dello zero
Rke 6/2019 9
AUTOCOSTRUZIONE
L
a centralina che vi pro- rettangolo realizzato con del tu- dato da una centralina. Il sistema
pongo in questo numero bo zincato leggero, diametro 3,5 utilizzato per ottenere entrambi i
mi è stata “ispirata” da un cm, del tipo leggero, utilizzato movimenti, con alimentazione al-
paio di motori/rotori d’antenna, negli impianti d’antenna TV e ternata a 50 Hz monofase è quel-
usati, che ho avuto il piacere di quindi reperibile presso i negozi lo schematizzato in fig. 8 B. il mo-
comprare durante la visita all’ul- di materiale elettrico/elettronico. tore dispone di tre terminali che,
tima mostra mercato del Radioa- Questa soluzione comporta però solo per comodità nella descri-
matore, che ho visitato. Il motore la necessità di saldare i pezzi di zione, ho nominato “1”, “2”, “3”.
in questione, molto in auge mol- tubo; in alternativa, può essere Tra i terminali “1” e “2” è collega-
ti anni or sono, è quello della fig. messa in pratica la soluzione pro- to un condensatore. Una fase
1. Con i due che ho comprato ho posta in fig. 6, in cui si fa uso di della tensione di alimentazione,
realizzato un rotore capace di ef- quattro raccordi angolari a 90° e viene applicata al terminale co-
fettuare puntamenti sia in rota- altrettanti pezzi di tubo zincato, mune “3”; l’altra fase dell’alimen-
zione, sia in elevazione e del filettato. Anche questo materiale tazione alternata applicata al ter-
quale vi dò una breve descrizio- è reperibile presso i negozi di minale “1” genera la rotazione in
ne. Certamente non pretendo materiale idraulico. Personal- un verso; mentre invece, collega-
che anche voi abbiate a disposi- mente, preferisco la prima solu- ta al terminale “2” costringe il mo-
zione due motori come i miei, ma zione, che, pur richiedendo l’im- tore a ruotare in senso inverso a
la descrizione servirà, a quanti pegno della saldatura, fa uso di prima. Il condensatore “C” ha
volessero cimentarsi in una rea- materiale più leggero. In ogni una capacità commisurata al tipo
lizzazione simile, da falsariga per caso, per le dimensioni di en- di motore con cui deve lavorare
utilizzare anche motori diversi. trambi i raccordi, dovete farvi e, solitamente, è indicata nelle
La mia realizzazione, del resto, è guidare dal buon senso, poiché specifiche tecniche del motore
propedeutica alla descrizione sono legate al tipo di motore di stesso. Quando questa indica-
della centralina elettronica che cui disponete. Detto questo, pas- zione non è disponibile, è possi-
vi propongo e che potrete utiliz- siamo alla parte elettronica, che bile trovare la capacità ottimale
zare con tutti i motori che, come è il vero argomento di questo ar-
ticolo. I rotori d’antenna, come Fig. 2 - Supporto a T per sovrapporre i due
sensore di movimento, utilizzano motori.
un potenziometro interno. In fig. sapete, altro non sono che dei
3 potete notare la soluzione adot- motori capaci di ruotare in en-
tata per sovrapporre i due moto- trambi i sensi (orario e antiora-
ri. Si tratta di realizzare una “T” rio), il cui movimento è coman-
con del tubo di ferro, del diame-
tro di 3,5 cm (fig. 2). Allo scopo Fig. 1 - Uno dei due motori utilizzati nella
ho utilizzato un raccordo a T e tre realizzazione.
pezzi di tubo, filettati da un lato,
in modo da poterli avvitare sul
raccordo a T. Si tratta di materia-
le facilmente reperibile nei ne-
gozi che vendono materiale
idraulico. Un po’ più d’impegno
richiede invece la realizzazione
della staffa destinata a sostenere
l’antenna (fig. 5). La soluzione da
me adottata è quella di fig. 5: un
10 Rke 6/2019
Fig. 5 - Supporto per l'ancoraggio della pa-
rabola, a montaggio ultimato.
Fig. 3 - Sovrapposizione dei due motori Fig. 4 - Sovrapposizione completata l’indicazione analogica e digita-
le di rotazione ed elevazione e
per tentativi, tenendo presente distinte, capaci di pilotare due della posizione assunta. Ecco la
che questa solitamente si aggira motori, in modo assolutamente descrizione circa il funziona-
intorno ai 100 F. Si può partire indipendente. Ciò significa che, mento della parte di circuito pre-
da questo valore, per poi aggiu- a realizzazione ultimata, è possi- posta al controllo dei due rotori.
starlo al fine di ottenere il massi- bile anche usare solo una delle L’alimentazione generale di que-
mo rendimento da parte del mo- due sezioni. La parte elettronica sta sezione è stabilita in + e – 8
tore. Avete notato che “C” è del gestisce la rotazione dei due mo- V, rispetto alla massa comune.
tipo non polarizzato; non è pro- tori; inserisce quattro fine corsa Solo i due rotori hanno l’alimen-
prio agevole reperire un siffatto automatici (due per ogni motore, tazione, in corrente alternata,
condensatore. L’inconveniente uno per ogni senso di rotazione); proveniente da un trasformatore
può essere ovviato semplicemen- la segnalazione dell’intervento esterno (Vac MOTORI); ciò per-
te collegando in serie due con- dei fine, mediante quattro LED; ché questo deve essere idoneo
densatori elettrolitici, di capacità
doppia di quella necessaria, co- Fig. 6 - Possibile realizzazione del supporto per l'antenna.
me mostrato in fig. 8. Qui i due
condensatori sono stati collegati
unendo fra loro i due terminali
negativi, ma lo stesso risultato si
ottiene unendo fra loro i due re-
ofori positivi. Ciò vale quando il
condensatore va montato ester-
namente al motore, in molti casi,
però, questo è contenuto all’in-
terno del motore, risparmiandoci
la noia di trovare il valore ottima-
le. In “A” della stessa fig. 8, è sche-
matizzato il sistema di rilevamen-
to della posizione, che è basato
sulla misura della tensione che si
forma sul cursore di un potenzio-
metro interno al motore. Nel no-
stro caso, essendo due i motori, i
potenziometri sono due: R29 e
R64. La centralina che vi propon-
go è costituita da due sezioni ben
Rke 6/2019 11
Fig. 7 - I contrappesi montati Fig. 8 - Funzionamento dell'apparecchio
ad alimentare i rotori di cui si di- per indicare questa condizione. trova M1, varia da – 3 a + 3 V
spone. I due regolatori di tensio- Ora è possibile solo il movimento circa. Durante il movimento di
ne IC1 e IC2 forniscono una ten- in senso inverso a prima, cioè in elevazione, invece, sul cursore di
sione rispettivamente di + 3,3 e senso orario, premendo S2. At- R29 e sul punto “B” troviamo una
– 3,3 V circa, utilizzata esclusiva- traverso R21, TR4 va in condu- tensione che può variare da -1,5
mente per i due sensori di movi- zione e pilota TC2. M1 gira per a + 1,5 V circa; sempre relativa-
mento R29 e R64. Ai capi di que- tutto il tempo in cui rimane pre- mente alla posizione assunta da
sti due potenziometri abbiamo muto S2, fino a raggiungere, M2. Sono queste due tensione
quindi una tensione, in valore eventualmente, di nuovo la fine che utilizziamo per avere l’esatta
assoluto di circa 6,6 V. Conside- della corsa. A questa condizione indicazione della posizione in
rando che R29 è interno al mo- corrisponde il fatto che la tensio- cui si trovano i due rotori; linea-
tore della rotazione, che effettua ne al pin 3 di IC3 supera quella rità di R29 e R64 permettendo.
un intero giro di 360°, durante sul piedino 2; l’uscita al piedino Vediamo ora gli strumenti indica-
l’operazione effettua quasi com- 6 sale a circa + 6 V con conse- tori. Come ho accennato in pre-
pletamente la rotazione. Ciò fa sì guente polarizzazione della base cedenza, la precisione delle in-
che sul suo cursore la tensione di TR3; questo si porta in condu- dicazioni è legata principalmen-
vari da poco meno di – 3 V a po- zione e cortocircuita a massa R21 te alla linearità dei due potenzio-
co meno di + 3 V. Presupponen- e fa illuminare DL2, lasciando metri/sensori di movimento. In
do che il tutto sia già tarato, se- senza polarizzazione TR4 e il ga- ogni caso, l’eventuale errore è
guendo le istruzioni date più te di TC2. Quest’ultimo s’interdi- assolutamente trascurabile. Per il
avanti, e che i rotori si trovino in ce e M1 ferma il suo movimento. rilevamento della posizione dei
una posizione intermedia, il fun- Ora è possibile solo invertire di due motori si sfruttano le tensioni
zionamento è il seguente. Pre- nuovo il movimento. Questo cir- presenti sui cursori dei potenzio-
mendo S1, attraverso R9 viene cuito di fine corsa si è reso ne- metri: R64 (punto “A”), per la ro-
polarizzata la base di TR1 che si cessario per il fatto che il motore tazione; R29 (punto “B”), per l’e-
porta in conduzione e polarizza non ne dispone di suo. Analogo levazione. Voglio ricordare che
il gate del triac TC1; il rotore M1 funzionamento ha la sezione re- questi due potenziometri sono
inizia la sua rotazione antioraria lativa al movimento di elevazione contenuti internamente ai due
e continua fin tanto che S1 rima- (IC5, IC6, TR5, TR6, TR7, TR8, rotori. Come abbiamo visto, le
ne premuto. Continuando a te- TC3, TC4), con S3 che comanda tensioni di controllo presenti sui
nerlo premuto M1 arriva a fine il movimento dal basso verso l’al- cursori dei due potenziometri
corsa; a questo punto, la tensione to di M2, mentre S4 è preposto hanno una variazione che va dal
sul cursore di R64 assume un va- al movimento dall’alto verso il negativo al positivo, rispetto alla
lore superiore a quello di riferi- basso. È da notare che il movi- massa. Per i due microampero-
mento (piedino 2) di IC4. In con- mento di elevazione si estende metri MT1 e MT2, invece, è ne-
seguenza di ciò, essendo IC4 per 180°, partendo da una posi- cessario che tali tensioni presen-
montato come trigger di Schmitt, zione di parallelo al suolo (il di- tino il valore minimo corrispon-
sul suo piedino 6 (l’uscita) la ten- splay indica 0°) fino ad arrivare dente alla massa. È necessario
sione assume un valore di circa nuovamente parallelo al suolo, operare una conversione ad hoc,
– 6 V; questa polarizza la base di ma dal lato opposto (il display in- a cui provvedono i due operazio-
TR2 che diventa conduttore e dica 180°), passando per la po- nali IC12 e IC13 unitamente ai
cortocircuita verso massa R9. Il sizione verticale in cui l’indica- due trimmer di taratura R56 e
risultato di tutto ciò è che TR1 ri- zione è 90°. Ricapitolando: du- R60. All’uscita dei due operazio-
mane senza polarizzazione; esat- rante la rotazione, sul cursore di nali, le tensioni di controllo rela-
tamente come il gate di TC1. Il R64, e quindi anche sul punto tive ai due movimenti (elevazione
triac smette di essere conduttore “A” si forma una tensione che, a e rotazione) si presentano da 0 V
e blocca il rotore. DL1 s’illumina seconda della posizione in cui si a un massimo negativo (circa – 6
12 Rke 6/2019
Fig. 9 - Centralina di controllo
V per la rotazione e circa – 3 V sioni presenti sulle uscite dei due no solo le tensioni da misurare. Il
per l’elevazione); ciò spiega per- operazionali (punti “C” e “D”) circuito, pur non potendo essere
ché i due microamperometri pre- sono utilizzate anche per il setto- definito semplice, non presenta
sentano i loro terminali + colle- re di circuito preposto all’indica- punti di criticità; questa caratte-
gati alla massa. I due circuiti in- zione digitale, presentato in fig. ristica mi ha spinto alla realizza-
centrati sui due operazionali 11. Anche in questo caso si tratta zione pratica su basetta prefora-
hanno funzionamento esatta- di due circuiti (IC7/ DSP1 e IC8/ ta, ma nulla vieta che i lettori
mente uguale; cambiano solo le DSP2) che sono assolutamente eventualmente interessati, realiz-
tensioni in gioco. Le stesse ten- identici e, anche in questi varia- zino dei circuiti stampati per loro
Elenco componenti R54 = R67 = R75 = 100 k - trimmer mul- IC3 ÷ IC6= TL 081
tigiro IC7 – IC8= ICL 7106
R1= 220 R56 = R60= 10 k - trimmer multigiro IC9 = 7908
R2= 330 R57= R59= 12 k IC10 = 7808
R3= R16= R32 = R37= 390 R63= 47 k - trimmer multigiro IC11 = 7809
R4= R11= R18= R26 = R31= R39= R47= R65= R77 = R71 = R72= 470 k IC12 – IC13= TL081
R49= 3,3 k R68= 270 k D1 ÷ D4= 1N 4148
R5= R17= R33 = R38 =2,2 k - trimmer R69= R76 = 47 k TC1 ÷ TC4= TIC 226
multigiro R73= 2,7 M D5 ÷ D7= 1N 4007
R6= 82 k C1 = C2= C5 = C6=C16 =C20 = C21 = TR1= BC 639
R7= R10=R23 = R42= R45 = R46= 18 k C22= C24= C29= C31 = C36= C41 = TR2= BC327
R8= R20 = R41= R43 =680 C44= C46= C49 = C51 =100 nF TR3= TR8 = BC 337
R9= R21= R34= R40 = 2,2 k C3 = C4= C7 = C8= C30= 10 F – 25 V TR4 ÷ TR6= BC 639
R12= R13= R24=R48= R50= R51= 100 C9= C12 = C13 = C14 = 100 nF – 250 V TR7= BC 327
-2W C10 = C11= C17 = C18= 330 F – 200 V TR9 – TR10= BC 237
R14= 120 - Vedi testo MT1 – MT2= microamperometro 100 A F.S.
R15= 180 C15 = C19 = C23= C40= C45 = C50 = S1 ÷ S4= pulsante N.A.
R19= 470 100 F – 25 V S5= interruttore
R22= R35 = 8,2 k C25 = C32 = C39= 10 nF DL1 ÷ DL4= LED
R25= R27= 100 C26= C33 = 220 nF M1 – M2= rotore
R28= R30 = R52= R55 = R58 = R61 = C27= C34 = 470 nF TF1= trasformatore don due secondari indi-
R66= R74 =1 M C28= C35 = 100 pF pendenti da 12 V – 0,5 A
R29= R64= 1 k - potenziometro lineare - C37 = C42= C47 = 22 nF – 150 V DSP1 – DSP2= display cristalli liquidi
Vedi testo C38 = C43 = 1000 F – 35 V HC.1331-C
R36= 27 C48 = 1000 F – 35 V TRASFORMATORE con secondario avente
R44= R70= 100 k IC1= LM 317 tensione e corrente idonee ad alimentare i
R53= R62= 10 k IC2= LM 337 due rotori contemporaneamente
Rke 6/2019 13
Fig. 10 - Indicatore di posizione analogico
16 Rke 6/2019
ANTENNE
Antenna Slim-JIM
Andar per mari
Introduzione Lo scopo primario del sistema è due canali radio al posto della
fornire una serie di informazioni singola frequenza: il sistema pre-
L’idea di sviluppare una semplice sulle navi presenti nelle vicinan- vede la risoluzione automatica
antenna per il sistema AIS nac- ze quali ad esempio: dei conflitti tra sé e le altre stazio-
que da una chiacchierata con un ni, così come l'integrità delle co-
amico appassionato di vela. Con • Posizione dell’imbarcazione municazioni è mantenuta anche
la sua imbarcazione era solito gi- • Velocità in situazioni di sovraccarico.
rare per il Mediterraneo e la sua • Rotta Date le caratteristiche delle fre-
maggiore preoccupazione era • Destinazione quenze radio utilizzate e della ri-
quella di evitare collisioni con al- • Stato (navigazione a motore, dotta potenza di trasmissione, il
tre imbarcazioni. Per questo, do- all’ormeggio, ecc.) segnale copre con certezza una
veva affidarsi al suo binocolo, al- • Numero identificativo MMSI distanza relativamente ridotta,
la vista e naturalmente, all’atten- • Call sign dipendente dall’altezza delle an-
zione ed esperienza di marinaio • Nome dell’imbarcazione tenne, che in genere si attesta
navigato. Se questo era, pur con Queste informazioni possono es- attorno alle 20 miglia nautiche
una certa fatica accettabile di sere visualizzate semplicemente (36km circa).
giorno e col bel tempo, molto me- su uno schermo, ovvero essere
no affrontabile lo era nelle traver- usate dal sistema di pilotaggio L’antenna
sate notturne e nel mezzo delle per correggere la rotta o dare un
burrasche. Ecco allora l’idea di allarme in caso di possibile col- Visto l'uso nautico, caratterizzato
dotare la sua imbarcazione di un lisione. Inoltre, i dati trasmessi cioè da un piano di massa di
sistema di rilevamento AIS ed io, consentono alle autorità maritti- dubbia definizione, da venti pro-
causa il mio amore per la radio, me di monitorare e gestire i mo- lungati, dalla necessità di un lo-
propormi di slancio e passione a vimenti delle navi. bo sostanzialmente omnidirezio-
sviluppare l’antenna. Il sistema AIS impiega per ridon- nale, ho valutato come una buo-
danza i canali 87B (161,975 na scelta, la configurazione
MHz) e 88B (162,025 MHz) della “Slim-JIM”.
Il sistema AIS banda destinata alle trasmissioni La Slim-JIM è un’antenna omni-
radio fra mezzi nautici. direzionale polarizzata vertical-
Prima di entrare nel dettaglio I dati vengono trasmessi periodi- mente ideata da FredJudd,
dell'antenna che ho immaginato, camente alla velocità di 9600 G2BCX e nel seguito del testo
realizzato e provato, alcune pa- bit/s utilizzando degli algoritmi scopriremo l'origine del suo no-
role sul sistema di identificazione che consentono di evitare la col- me. Presenta un "notevole" gua-
automatica (in inglese: Automa- lisione fra le trasmissioni delle va- dagno per via del lobo di radia-
tic Identification System). L'AIS è rie unità. La frequenza con cui zione direzionato quasi paralle-
un sistema automatico di traccia- vengono aggiornate le informa- lamente al terreno. Questa carat-
mento utilizzato in ambito navale zioni è variabile e dipende teristica la rende spesso vantag-
in ausilio ai sistemi radar, allo dall’attività dell’unità: può anda- giosa rispetto a strutture di in-
scopo di identificare in modo re da una trasmissione ogni 3 mi- gombro simile, quali la 5/8 an-
precoce il rischio di collisioni fra nuti per i mezzi all’ancora o or- che per altri impieghi terrestri ed
le unità in navigazione. Con la meggiati, fino a una ripetizione amatoriali.
dovuta licenza, possiamo dire ogni 2 secondi per unità in ma- Può essere costruita facilmente
che è “parente” dell'ADS-B per novra o in rapido movimento. per quasi qualsiasi frequenza,
uso aeronautico e dell'APRS Proprio per garantire robustezza generalmente compresa fra i
amatoriale. al sistema, vengono impiegati 30MHz e 1GHz! Al di sotto della
Rke 6/2019 17
te bassa dell’antenna) anche det-
ta “J Integrated Matching (JIM)”
che permette di selezionare l’im-
pedenza esatta di alimentazione
desiderata.
La realizzazione pratica
Bibliografia
kb3kai.com/j-pole-calculator
Fig. 4 - Dettaglio del punto di alimentazione m0ukd.com/calculators/slim-jim-and-j-
pole-calculator/
su un tubo da 40 mm, oppure, cessario un poco di messa a pun- officinahf.jimdo.com/antenne-per-i-
più vantaggioso come robustez- to per trovare le misure ottimali. 4m-70mhz/4m-slim-jim-j-pole/
za meccanica, inserire un paio di Il campo di frequenze in cui è it.wikipedia.org/wiki/Sistema_di_
clip di ferrite per VHF lungo il co- applicabile è molto ampio e co- identificazione_automatica
assiale di alimentazione. Come pre comodamente tutte le VHF e www.marinetraffic.com
per qualsiasi antenna ad alimen- UHF. Buone sperimentazioni a www.allievicvc.it/images/wiki/articoli/
elettronica/2012-12_AIS_esteso.pdf
tazione bilanciata, ciò consentirà tutti quindi!
di evitare che la calza del cavo Decreto legislativo 19 agosto 2005, n.
196, in materia di “Attuazione della di-
coassiale irradi e diventi parte rettiva 2002/59/CE relativa all’istituzio-
dell’antenna, influenzando quin- Ringraziamenti ne di un sistema comunitario di monito-
di l'adattamento e le prestazioni. raggio e di informazione sul traffico
Una prova empirica per control- Ringrazio ovviamente l’amico navale.”
Decreto legislativo 16 febbraio 2011, n.
lare l’efficacia del choke, è toc- Cesare per avermi dato l’occa- 18, in materia di “Attuazione della diret-
care il cavo coassiale: se l’SWR sione per studiare e sperimenta- tiva 2009/17/CE concernente la modi-
cambia in modo significativo, il re questo argomento nuovo per fica della direttiva 2002/59/CE relativa
choke è inadeguato. me e divertirmi a sviluppare una all’istituzione di un sistema comunitario
Se tutto è stato eseguito corretta- soluzione su misura. di monitoraggio del traffico navale e di
informazione.”
mente e con un minimo di even-
tuale messa a punto “on site”, è
facilmente possibile ottenere una
curva di adattamento come quel- Fig. 6 - Curva di adattamento (ampiezza e fase) dell’antenna finita
la sotto rappresentata:
Una volta completate le opera-
zioni di verifica, il tutto va protet-
to inserendolo in una guaina ter-
mo restringente che la avvolge e
sigilla completamente.
Conclusioni
di Fabio Courmoz
T
empo fa decisi di costruir- za del filo con una parte prepon-
mi un’antenna per i 160 derante posta alla sua estremità.
metri. Nel dubbio di qua- Per semplicità scelsi di aggiun-
le soluzione adottare tra una ver- gere un filo con disposizione da
ticale e una orizzontale, optai per definire in base all’estetica e/o al
una inclinata. Ovviamente scelsi rendimento.
una Half-Sloper. Fin qui l’antefatto. Vediamo ora i
Non starò qui a riprendere pregi dettagli del lavoro.
e difetti delle antenne verticali ed
orizzontali e nemmeno di elogia-
re la mia antenna. Vorrei sempli- I sistemi provati
cemente condividere i risultati di
alcune prove effettuate per ac- In pratica ho semplicemente pro-
corciare il radiatore nel modo più vato ad aggiungere uno spezzo-
efficiente. ne di filo, ripiegato in qualche
modo, che potesse completare la
parte mancante dell’antenna. Le
L’antenna soluzioni sperimentate sono sta-
te: carico a T, carico simil-lineare,
Come detto scelsi una Half-Slo- carico a zig-zag e carico a trian-
per. Trovata la posizione di mon- golo (vedi figure).
taggio e fiducioso di avere lo spa- Non pongo particolare accento
zio utile per un braccio /4 sco- sulle misure dei tratti utilizzati in
prii di essere stato troppo ottimi- quanto sono variabili in funzione
sta: mancavano diversi metri. alle misure (e agli spazi) perso-
Ebbene, quale problema poteva nali. Si sappia solo che ogni so-
esserci? Si poteva usare uno dei luzione è stata adattata per porre
tanti sistemi di carico conosciuti. in risonanza l’antenna.
Decisi così di usare un carico mi- Ecco in breve alcuni dettagli:
sto distribuito su tutta la lunghez- - Carico a Zig zag e simil-lineare
20 Rke 6/2019
costruiti con la stessa lunghez- Conclusioni
za di filo (nel mio caso 10 m)
-- Il primo con una estensione di Ovviamente non posso presenta-
250 cm con un’altezza da terra re risultati scientifici o definitivi.
di 70 cm e un’altezza vertice- Quelli riportati si riferiscono a
base di 60 cm. Il secondo con prove effettuate senza particola-
un’estensione di 500 cm, stessa re strumentazione e senza con-
altezza e stessa spaziatura. ferme di correttezza ma possono
-- carico a T asimmetrica con un comunque dare un primo termi-
braccio da 180 cm e uno da ne di paragone tra diversi sistemi
250 cm. Altezze rispettivamen- di carico. Questo può già toglie-
te di 90 cm e 200 cm. re qualche “radio-curiosità”.
-- carico a T simmetrica (nuovo All’atto pratico cosa cambia tra
tipo) altezze incrementate, un carico e l’altro? Nel mio caso
nuove misure. poco. I dB di differenza non si ri-
-- carico a Triangolo con perime- flettono sostanzialmente sui nor-
tro di 400 cm altezza da terra mali collegamenti. Data la parti-
media di circa 200 cm. colarità della frequenza e le po-
tenze normalmente utilizzate
1dB in più o in meno si avverte
Le prove veramente poco.
La mia prima scelta era stato il
Le prove sono state molto sempli- carico a T più per simpatia che
ci. In sostanza ho utilizzato un ge- per altro. La differenza minima di
neratore per la frequenza desi- rendimento rispetto al riferimen-
derata e un sistema radiante di to non mi preoccupava.
dimensioni minime. La potenza è Certo è che con la nuova versio-
stata regolata al minimo per un ne della T ho aumentato il gua-
segnale ricevuto pari a S 7,8. Il dagno di quasi un punto S e qui
tutto è stato sistemato nelle imme- la differenza c’è e si nota. Quan-
diate vicinanze dell’antenna. ta potenza in più dovrei usare per
Ho quindi confrontato il segnale essere ricevuto allo stesso livello?
ricevuto dalle singole soluzioni Quanti corrispondenti in meno
con quello di riferimento indivi- ascolterei?
duato nella prima soluzione pro- Indovinate dunque quale tipo di
vata. carico ho definitivamente adotta-
I dati ricavati sono stati riportati to per la mia antenna?!
in una tabella per un rapido con-
fronto tra le diverse tipologie. Ri-
cordo che le prove sono avvenu-
te in contesti non controllati e la
lettura dei valori riportati è stata
fatta sullo Smeter con le ovvie in-
terpretazioni soggettive dei valo-
ri. Questo non inficia comunque
il confronto che è comunque suf-
ficientemente preciso ai fini com-
parativi.
Ecco dunque i risultati:
Tipo SWR Segnale ricevuto Differenza dB
Zig-zag 1,23 7,8 Riferimento 0
T asimmetrico 1,3 7,5 - 0,3 - 1,8
Triangolo 1,85 7,5 - 0,3 - 1,8
Simil Lineare 1,7 7,3 - 0,5 -3
T simmetrico 1,3 8,3 + 0,5 +3
T simmetrico - rispetto all’asimmetrico = + 0,8 + 4,8
ACOM 2000A
2000A, un amplificatore a valvo-
le, da remoto.
L’amplificatore è dotato di circu-
iti di protezione che lo rendono
Un amplificatore HF con due tubi 4CX800 completamente sicuro ed affidabile in tutte le
condizioni operative.
automatizzato Tramite l’unità Remote Control
Unit RCU è possibile controllare
tutti i parametri dell’amplificato-
di Michele Imparato IK5ZUI (5R8UI) re ed individuare eventuali pro-
blemi. L’unità è dotata di un di-
L
splay TFT a colori. La lettura del-
’ACOM 2000A è stato il sione. L’accordo automatico è la potenza diretta e riflessa è ben
primo amplificatore linea- pressoché istantaneo (il costrut- evidenziata da colori diversi ed è
re a tubi con accordo au- tore dichiara fino a 0,2 secondi) presente un menu HELP che for-
tomatico e controllo digitale. Ad e fa dimenticare i noiosi e lunghi nisce assistenza in caso di guasti
oggi sembra essere il più avan- cambi di banda quando si è alla e conteggia le ore di accensione.
zato (salvo smentita). La sua in- ricerca di un DX. Questo è uno La manutenzione è resa più sem-
troduzione sul mercato nella se- dei motivi per cui molti radioa- plice dall’uso di una “INFO BOX”
conda metà degli anni 2000 ha matori hanno abbandonato l’uso all’interno della RCU nella quale
cambiato un po’ la filosofia di degli amplificatori a valvole per sono memorizzati gli ultimi dodi-
progettazione e di utilizzo introdurre nella loro stazione un ci errori rilevati.
dell’amplificatore a valvole nella amplificatore con LDMOS, con Bassa introduzione di disturbi
stazione del radioamatore. Ri- tutti i pregi e difetti. durante l’accordo, sul quale si
cordo ancora che su un numero L’amplificatore permette di me- può agire manualmente tramite
delle rivista americana QST di 18 morizzare svariati accordi per la RCU, tramite il CAT del rice-
anni fa, venne scritto come intro- ogni banda, suddividendo ogni trasmettitore o trasmettendo per
duzione all’articolo riguardante banda in vari segmenti all’inter- un intervallo di tempo brevissi-
il test: talmente facile da usare no dei quali è possibile registra- mo: un punto in telegrafia o una
che ti dimentichi di averlo! Tale re fino a dieci memorie di accor- sillaba in fonia su una nuova fre-
caratteristica rende l’ACOM do. Questo permette anche di quenza sono sufficienti per cam-
2000A una macchina veramente utilizzare più antenne per una biare banda operativa o segmen-
interessante per gli amanti dei sola banda. to di frequenza.
contest HF: cambiare frequenza Il rischio di guasti accidentali do- L’uso dell’unità RCU permette di
o banda ed accordare veloce- vuti ad un accordo errato, all’uso installare ed utilizzare l’amplifi-
mente non è mai stato così sem- di un’antenna non appropriata o catore fino ad oltre 20 metri di
plice. ad un errore di selezione di ban- distanza dall’operatore.
Ma quali sono i vantaggi effettivi da è stato scongiurato. L’amplificatore può funzionare
dell’amplificatore ACOM 2000A? Il circuito di uscita pi-greco L automaticamente anche senza
Analizziamoli di seguito. permette l’accordo di un VSWR che nessuna informazione sia
Facile da usare. Non è richiesto fino a 3:1 eliminando, almeno in fornita dal ricetrasmettitore: è
nessun intervento da parte dell’o- parte, la necessità di un accor- sufficiente il PTT con chiusura a
peratore sull’unità RF, ad ecce- datore di antenna (caratteristica massa e almeno 60W RF di pilo-
zione dell’interruttore di accen- comune agli altri amplificatori a taggio.
valvole ACOM). L’ACOM 2000A può operare in
22 Rke 6/2019
Caratteristiche tecniche possibili e di gestire più amplifi-
Frequenza operativa Tutte le bande radioamatoriali da 1,8 a 30MHz
catori ACOM 2000A e più anten-
ne contemporaneamente. La
Potenza massima 1500-2000 W portante modulata o SSB - senza limiti di tempo. Mo- progettazione modulare del cir-
di operativi con portante costante potenza d’uscita RF 1500W RF cuito rende facile individuare
- senza limiti di tempo con il ventilatore ausiliario
guasti ed effettuare riparazioni.
Cambio banda Accordo iniziale in meno di 3 secondi (tipico 0,5 secondi); il richia- È possibile rimuovere il trasfor-
e accordo mo di configurazione memorizzata/cambio banda richiede meno di
0,2 secondi per spostarsi in un differente segmento della stessa matore di alimentazione per fa-
banda e meno di un secondo per fare QSY su una banda diversa cilitarne il trasporto.
Precisione ±10% a fondo scala
Memorie di sintonia Non volatili, fino a dieci diverse antenne per ogni segmento di fre- Descrizione
quenza
L’ACOM 2000A si presenta con
Potenza di pilotaggio Tipicamente 50W per 1500W in uscita un mobile nero con serigrafia
Impedenza d’ingresso 50 nominali. VSWR < 1.5:1 bianca, molto robusto, dove fa
Disadattamento Fino a 3:1 VSWR(2:1 sui 160m) a piena potenza d’uscita prima che sfoggio di sé la scritta AUTOMA-
tollerato in uscita il circuito di protezione per alto SWR intervenga, mentre per poten- TIC HF LINEAR AMPLIFIER
ze d’uscita inferiori sono tollerabili SWR ancora più elevati 2000A. L’estetica è semplice ma
Armoniche generate Almeno 50dB sotto il valore di picco d’uscita a 1500W allo stesso tempo elegante.
Intermodulazione Almeno 35 dB sotto il valore di picco d’uscita a 1500W
Il pannello frontale è in alluminio
anodizzato di colore nero. Si no-
T/R e keying per CW Relè sottovuoto (Vacuum Relay) ta subito la mancanza dell’inter-
Valvole e tipologia Due tetrodi 4CX800A/GU74b con rete resistiva sulla griglia, circuito ruttore generale, che è sul retro.
di circuito d’uscita pi greco-L con retroazione RF negativa, tensione di griglia Lo chassis è realizzato in allumi-
schermo regolata nio. L’ingombro non è eccessivo
ALC Segnale negativo, derivato dal circuito di griglia, -11V max, tarabile e risulta più piccolo rispetto ad
dal pannello posteriore altri amplificatori a valvole di pa-
Full-break in (QSK) possibile ri potenza.
Misure possibili Vengono controllate tutte le grandezze fisiche possibili; l’Unità di Sul pannello posteriore troviamo
Controllo Remoto RCU consente il monitoraggio di tutti i parametri in alto a sinistra la predisposizio-
operativi dell’amplificatore ne per un ventilatore ausiliario,
Controllo a distanza Tramite Unità di Controllo Remoto con cavo da 3 metri (disponibile immediatamente sotto troviamo
cavo opzionale da 10 metri) tre prese RCA rispettivamente
Protezioni Limitazioni di corrente di griglia controllo e di griglia schermo, del per il KEY IN, KEY OUT e ALC. La
transitorio di accensione (circuito di soft-start incluso), intervento presa KEY IN è il classico control-
in caso di eccessiva potenza riflessa, per archi RF, accesso alle pro- lo del PTT con chiusura a massa,
tezioni protetto da password, corretta sequenza T/R, eccessivo sur- KEY OUT consente di inibire tem-
riscaldamento, blocco di sicurezza sul coperchio, e crowbar sul cir- poraneamente il funzionamento
cuito HV dell’amplificatore (per esempio
Diagnostica guasti Display dell’ Unità di Controllo Remoto e vari LED più INFO Box per quando si cambia antenna). La
gli ultimi e più recenti dodici eventi di guasto, interfaccia per PC (RS- casa madre consiglia di non uti-
232) e possibilità di diagnosi remota tramite linea telefonica
lizzare l’ALC ma di regolare la
Raffreddamento Ad aria forzata, ventilatore con isolamento in gomma potenza di uscita del ricetrasmet-
Trasformatore 3,5kVA con avvolgimento in bandella e nucleo ferromagnetico in titore. A destra delle prese RCA
Unisil-H due connettori DB-9, uno per il
Requisiti rete di 100/120/200/220/240 VAC nominali, 50-60 Hz, 3500VA monofase cavo per l’RCU e l’altro per un’in-
alimentazione AC a piena potenza terfaccia RS-232. Quindi trovia-
Dimensioni Unità RF: 440L x 180A x 450P mm mo l’ingresso dell’alimentazione
Unità di Controllo Remoto: 135L x 25A x 170P mm 220Vac, l’interruttore di accen-
Peso 36kg sione e due portafusibili. Verso
destra, in basso, un morsetto per
full break-in CW (QSK), il collegamento a terra
grazie all’utilizzo di un relè dell’amplificatore e due
sottovuoto controllato da connettori SO239 ri-
un microprocessore. spettivamente per l’in-
Il CAT è interfacciabile con gresso e per l’uscita RF.
la maggior parte dei rice- Aprendo l’amplificatore
trasmettitori attualmente in troviamo, tra il pannello
commercio. frontale e il contropan-
L’interfacciamento tramite nello, i circuiti INTERFA-
computer permette di ac- CE e CENTRAL PRO-
cedere a tutte le funzioni CESSOR UNIT, sulla de-
Rke 6/2019 23
Fig. 1 1. INTERFACE e CENTRAL PROCESSOR UNIT
2. TUNE OPTOSENSOR
3. LOAD OPTOSENSOR
4. TUNE motor
5. LOAD motor
6. BAND motor
7. BAND OPTOSENSOR
8. WATTMETER
9. MOTOR DRIVER
10. Middle chassis wall
11. SW2 LID CROWBAR
12. TUBES
13. PI section, L section
14. TUBE DECK
15. HV & LV PCB
16. T1 POWER TRANSFORMER (HV)
17. ANTENNA RELAY K1
Rke 6/2019 25
-- controllo di tutte le funzioni; me dell’antenna e se questa è Per spegnere l’amplificatore è
-- misura e/o controllo dei princi- stata selezionata in modo manua- necessario premere il pulsante
pali parametri d’interesse per il le o automatico. Se viene usato il ON/OFF sulla RCU e l’interrutto-
funzionamento dell’amplifica- CAT del ricetrasmettitore il di- re sul retro dell’amplificatore.
tore; splay mostra la casa produttrice Agendo solo sulla RCU il sistema
-- diagnostica on-board; della radio connessa. rimarrebbe sempre sotto tensio-
-- consigli per la diagnostica; Sulla destra del display vengono ne.
-- conteggio del tempo di utilizzo; mostrati gli eventuali allarmi re- Grazie al sistema di protezione la
-- acceso protetto da una pas- lativi alla tensione di filamento possibilità di danni all’amplifica-
sword. dei tubi di potenza, alla tensione tore stesso durante l’uso è abba-
La consolle è realizzata attorno di placca e alla potenza di pilo- stanza remota. Inoltre vengono
ad un microcontroller ATmega64 taggio. memorizzati in una parte della
ed usa un display a colori da TFT Premendo il pulsante OPR si pas- memoria, chiamata INFO BOX,
da 7”. sa dalla modalità STANDBY alla gli ultimi dodici interventi del cir-
L’amplificatore si accende dalla modalità OPERATE, premendo il cuito di protezione, le cui infor-
consolle RCU tramite il pulsante pulsante SET/EXIT si entra e si mazioni possono essere in segui-
ON/OFF dopo aver spostato l’in- esce dai menu. to trasmesse per via telefonica o
terruttore sul pannello posteriore I sei pulsanti sotto al display cor- telematica al fabbricante. Le in-
dell’ACOM 2000A su ON. La rispondono ai vari menu mostra- formazioni della INFO BOX sono
consolle può essere accesa an- ti dalla RCU. visibili sul display.
che con l’amplificare spento, per Adesso prepariamoci passare in Le protezioni previste sull’ampli-
consultare tutti i menù e prende- trasmissione l’ACOM 2000A. ficatore agiscono sulle seguenti
re dimestichezza con i comandi. Se le onde stazionarie in antenna anomalie:
Si accende quindi il display TFT sono basse o se esiste già una -- tensioni e correnti eccessive sui
della RCU, la quale trasmette i memoria USER TUNINGS prece- tubi di potenza;
caratteri TEST in CW. Contempo- dentemente preparata, si può -- tensioni di alimentazione dei
raneamente si avvia anche la passare in trasmissione diretta- circuiti;
ventola di raffreddamento, molto mente dopo aver premuto il pul- -- eccessiva temperatura e scarso
silenziosa. Dopo circa 2 minuti e sante OPER. Lo stato sul display flusso di aria per il raffredda-
1/2 di riscaldamento i due tubi passa da STB a OPR. La barra mento;
4CX800A sono pronti. Il tempo di superiore sul display mostrerà la -- eccessivo pilotaggio;
attesa è mostrato sul display del- potenza diretta, la barra inferiore -- archi RF, sia interni che esterni;
la RCU. Alla fine del riscalda- la potenza riflessa. Il display in- -- errata sequenza nella commu-
mento tutti i test sono stati esegui- dica inoltre, tramite un indicatore tazione RX-TX,
ti, compreso il test sui motori pas- di colore rosso, che l’amplifica- -- commutazioni indesiderate del
so-passo, e la RCU trasmette il tore è in aria. relè di antenna;
carattere R, “ready”. Il display Con l’amplificatore in modo -- qualità dell’accordo del circu-
mostra il MAIN MENU come in fi- OPERATE e connesso ad un rice- ito di uscita,
gura 3. Le informazioni mostrate trasmettitore via CAT, il display -- alto VSWR;
sono la potenza diretta e riflessa della RCU mostra la frequenza -- eccessivo assorbimento all’ac-
e la temperatura dell’aria di raf- operativa e l’amplificatore accor- censione;
freddamento in uscita. da se necessario oppure quando -- movimento dei tre motori elet-
É importante tenere conto che si entra in un nuovo segmento di trici dell’accordo;
l’ACOM 2000A è predisposto per frequenza. Se il CAT non è col- -- apertura accidentale del co-
l’uso con il commutatore di an- legato l’ACOM 2000A misura la perchio da parte dell’operato-
tenna ACOM 2000S e il commu- frequenza di trasmissione e ac- re;
tatore di antenna remoto ACOM corda automaticamente su di es- -- dati memorizzati;
2000SW, per cui alcune informa- sa se necessario. É possibile se- -- tentativo di utilizzo non autoriz-
zioni visibili sul display saranno lezionare il segmento di accordo zato dell’amplificatore.
riferite a questi. manualmente agendo sui tasti
La CPU dell’ACOM 2000A divi- BAND SEGMENT del MENU.
de l’intero spettro HF in 250 seg- Fig. 3
In aria con l’ACOM 2000A
menti per ognuno dei quali è
possibile memorizzare dieci Come già accennato l'uso di
diverse antenne e dieci accor- questo amplificatore è tal-
di prestabiliti, un grande van- mente semplice che si rischia
taggio quando si usano anten- di dimenticare che lo si sta
ne a banda stretta. Il segmen- usando. Sono richiesti circa
to di frequenza usato viene 60 W di pilotaggio per eroga-
mostrato sulla parte sinistra re l’uscita massima di 1500W.
del display, sotto al quale vie- L’amplificatore può gestire
ne mostrato il numero e il no- VSWR fino a 3:1 su tutte le
26 Rke 6/2019
bande ad eccezione di 160 me- tonizzarsi su quella frequenza e
tri, dove il limite è 2:1. Se le ca- selezionare l’antenna giusta. É Accessori disponibili
ratteristiche dell’antenna cam- possibile inoltre interfacciare il • ventilatore esterno ausiliario, per
biano drasticamente, a causa di selettore di antenna 2000S trami- l’uso continuativo dell’amplifica-
un errore di selezione di proble- te computer e il commutatore tore (installazione sul pannello
posteriore)
mi sull’antenna o sulla linea di non farà altro che seguire i co- • cavo CAT per la connessione ai
trasmissione o a causa di condi- mandi inviati da quest'ultimo in- ricetrasmettitori supportati
zioni meteorologiche avverse co- vece che dall'amplificatore. Per i • commutatore di antenna ACOM
me la formazione di ghiaccio, fortunati che dispongono di più 2000S
l’amplificatore rileva il problema antenne per ogni banda è possi- • commutatore di antenna remoto
e si mette in standby, visualizzan- bile commutare le antenne (fino ACOM 2000SW
do il messaggio di errore appro- a un massimo di dieci) utilizzan- • ACOM 2000A TECHNICAL SUP-
priato. La stessa cosa succede se do il control box 2000S. PLEMENT: schemi elettrici, detta-
si applica un pilotaggio eccessi- È difficile descrivere il 2000A in gli tecnici, istruzioni sulla manu-
vo o se l'operatore commette un aria in quanto l'operatore è effet- tenzione oltre ad un help per l’im-
postazione di alcuni comandi e
errore. Possiamo veramente af- tivamente poco “coinvolto”. Alla informazioni sull’uso della porta
fermare che è estremamente dif- fine è come avere un ricetrasmet- seriale RS232 dell’amplificatore
ficile che l'operatore possa cau- titore da 1,5 kW. Ho sempre usa- • ACOM DIRECTOR, un software
sare un guasto all'ACOM 2000A. to un commutatore manuale o freeware per il controllo dell’A-
Il display LCD mostra la tempe- remoto per commutare le mie an- COM 2000A creato da M0YOM e
ratura del flusso di aria di raffred- tenne ed ero soddisfatto fino a scaricabile dal sito https://www.
damento, che l’amplificatore sia quando non ho provato la com- m0yom.co.uk/acom-director/?cp_
in modalità STANDBY o OPERA- mutazione d'antenna automati- acom-director=2
TE, il segmento di banda su cui ca. Inutile dire che dai 160 ai 10
è si è sintonizzati e l’antenna se- metri non c'è nulla da cambiare Cambiamenti sull’ACOM
lezionata (se è installato il selet- durante le operazioni con l'A- 2000A
tore automatico di antenna). Mo- COM 2000A, salvo operare sul
stra inoltre se l’amplificatore è ricetrasmettitore. I vantaggi per Dal 1998, anno di lancio sul mer-
sintonizzato sulle impostazioni gli appassionati di contest HF e cato, alcune modifiche anche
predefinite o definite dall’utente. DX sono ovvi, ma non bisogna importanti sono state apportate
La lettura digitale mostra venti escludere i vantaggi che ne pos- dalla casa madre a questo ampli-
parametri operativi misurati sono essere tratti da operatori ca- ficatore. La nuova unità RCU è
sull'amplificatore e li visualizza suali o da chi usa poco la propria stata introdotta nel 2012.
due alla volta. È possibile control- stazione a causa di impegni (non Nel 2015 il frontale dell’amplifi-
lare la tensione della linea di ali- è mai così semplice ricordare tut- catore è stato prodotto in allumi-
mentazione, la tensione e la cor- to quanto c'è da fare per essere nio da 6mm di colore marrone
rente di placca, le stazionarie in in aria dal proprio shack!). Sem- scuro, nello stesso stile della
antenna, la potenza in ingresso bra un po' fantasioso, ma con RCU. Nel 2016 sono stati rivisti i
e molti altri parametri, oltre ov- questo amplificatore basta “se- pannelli dell’amplificatore e del-
viamente al guadagno di poten- dersi ed operare”. la RCU e prodotti in alluminio
za dell'amplificatore. Alcuni di Il commutatore d’antenna remo- anodizzato nero. L’interruttore di
questi non sono misurabili in CW to può essere posizionato a qual- accensione è stato spostato sul
o SSB dato che il loro valore cam- siasi distanza dallo shack ed è pannello posteriore dell’amplifi-
bia velocemente, ma è sufficien- progettato per resistere alle in- catore. I cambiamenti dal punto
te un breve test key-down per ef- temperie, quindi grazie a questo di vista elettrico sono iniziati con
fettuare il controllo. è possibile eliminare fino a nove un ventilatore DC che ha sostitu-
ACOM consiglia vivamente an- cavi coassiali. É un fattore da te- ito il vecchio ventilatore AC all’i-
che l'acquisto del selettore auto- nere in considerazione, dato che nizio degli anni 2000. Molti com-
matico dell’antenna 2000S e del il costo del commutatore potreb- ponenti elettronici sono stati so-
commutatore d'antenna remota a be essere inferiore al costo dei stituiti con componenti SMD.
dieci posizioni 2000SW. Il motivo cavi che si dovrebbero utilizzare. Alcuni anni fa il circuito integra-
è semplice da capire: l'amplifica- Da ultimo ricordo che i prodotti to convertitore analogico-digita-
tore seleziona automaticamente ACOM sono acquistabili presso le usato inizialmente è stato sosti-
l’ultima antenna utilizzata nel vari rivenditori di materiale per tuito da una nuova CPU.
segmento di banda, e il cambio radioamatori in varie località d'I- La parte RF non ha subito cam-
di banda segue della frequenza talia oppure direttamente presso biamenti.
operativa del ricetrasmettitore la casa madre. Val Mihailov
trasmettendo con il tasto o chiu- LZ1VB, titolare della ACOM Bibliografia:
dendo il PTT e aspettando il tem- OOD, è sempre molto disponibi- ACOM 2000A HF linear amplifier oper-
po infinitesimale necessario le risponde tramite mail ai quesi- ating manual
all’amplificatore per rilevare la ti e garantisce assistenza in caso ACOM 2000A Technical Supplement
nuova frequenza operativa, sin- di necessità. Tubes replacement of ACOM2000A
Rke 6/2019 27
APPARATI-RTX
C
ari colleghi e lettori di Rke ben ritrovati. - Ulteriore restrizione per l’Italia sugli LPD è che i
Sempre più spesso sento o leggo (alcuni canali utilizzabili sono da 1 a 10 e solo in ambien-
gruppi Facebook sono una vera miniera in te chiuso.
proposito: qui l’ignoranza regna sovrana, ignoran- - I canali LPD da 11 a 69 sono VIETATI
za intesa come mancanza di conoscenza, non vo-
gliatemene, hi) di gente che compra apparati rice- - I toni CTCSS e DCS sono ammessi solo in PMR
trasmittenti in negozio, alle fiere, online o al super- La certificazione degli apparati avviene in base a
mercato, senza aver la ben che minima conoscen- principi molto selettivi e tramite istituti abilitati allo
za di cosa stia facendo. Chi deve andare a caccia, scopo e che per una certificazione “disattenta” ri-
chi deve fare escursioni in montagna, chi parlare schiano molto, sono quindi da escludere “furbate”.
con gli amici, chi avvisare la moglie di buttare la Tra l’altro le normative di certificazione per LPD e
pasta perché sta arrivando a casa, chi farci gioca- PMR sono differenti, quindi un apparato o è certi-
re i bambini... In tanti si trovano ad acquistare ap- ficato LPD o lo è PMR, non possono esistere appa-
parati ricetrasmittenti credendo che siano di libero rati certificati LPD e PMR perché una certificazione
uso quando invece non lo sono. Altri invece, con- sarebbe in conflitto con l’altra. “COME?!?!” direte
vinti di avere un apparato per uso libero, in realtà voi: quegli apparati dichiarati LPD + PMR sono di
possiedono un apparato difforme dalla normativa fatto stati presentati per la certificazione una volta
e questo accade spesso anche con marche famose abilitati solo alla funzione LPD e una volta solo alla
e con apparati notoriamente certificati. Perché mi funzione PMR. Hanno quindi due certificazioni di-
domando? Iniziamo a parlare degli apparati LPD stinte che non possono però coesistere fisicamente
(Low Power Device) e PMR446 (Personal Mobile sullo stesso apparato. Quando parliamo di appa-
Radio 446). Anche se si acquista un apparato cer- rato presentato alla certificazione, si intende un
tificato o omologato, che dir si voglia, per uso LPD apparato campione; è poi chi ottiene la certifica-
o PMR, si deve tener presente che ormai quasi tut- zione (produttore o importatore) che si impegna a
ti gli apparati sono prodotti per il mercato mondia- distribuire solo apparati con funzioni identiche a
le e che le restrizioni variano in base allo stato in quelle per cui è stato omologato. Vediamo quindi
cui vengono utilizzati. Detti apparati hanno quindi perché si trovano in commercio apparati con fun-
la possibilità di essere configurati in più modi. La zioni, potenza o canali in più rispetto a quanto
configurazione può avvenire o tramite programma- previsto in fase di omologazione. I motivi possono
zione da tastiera, o tramite ponticelli interni, una essere due:
precisa norma europea recita però che la funzione - dopo l’acquisto l’apparato è stato sbloccato ri-
di impostazione del paese debba essere comunque spetto alle funzioni previste, tipicamente agendo
inibita da un blocco interno. Per l’Europa i canali sui ponticelli di sblocco
a uso libero sono: - l’apparato riporta la dizione “solo per esportazio-
- PMR da 1 a 8 con potenza massima di 500mW ne”
- LPD da 1 a 20 con potenza massima di 10mW Infatti è possibile in una sola certificazione avere
28 Rke 6/2019
indicate più configurazioni dell’apparecchio rag- -- Non si può usare un apparato radioamatoriale
gruppate per categoria, in cui ogni categoria cor- espanso per operare sulle frequenze PMR per-
risponde ai requisiti di un determinato paese. Il ché non è omologato a tale scopo!
costruttore (o l’importatore) dichiara quindi che -- Non si può usare un apparato radioamatoriale
immetterà in ogni paese gli apparati configurati espanso per operare sulle frequenze civili (Pro-
per la categoria del paese stesso. Di fatto la scritta tezione Civile, ponti della Prefettura e quanto al-
“solo per esportazione” applicata sulla scatola o tro) perché non è omologato a tale scopo!
indicata in fattura, vuol dire “attenzione, questo ap-
parato non è certificato per il paese dove lo acqui- -- Non si può usare un apparato radioamatoriale
sti e può essere usato solo nei paesi ove questa espanso per operare sulle frequenze marine per-
configurazione è consentita”. ché non è omologato a tale scopo!
Per quanto riguarda i canali PMR a uso libero, non -- Ecc ecc ecc... (e qui l’elenco sarebbe molto lun-
significa che possiamo comprare una radio e uti- go)
lizzarla appena tirata fuori dalla confezione, AT- Un’altra cosa che va molto di moda è sostituire l’an-
TENZIONE!!! I PMR446 sono stati assimilati agli ap- tenna originale di LPD e PMR con una esterna: an-
parati CB (circolare n° 000158 del 20/01/2009 che questo non si può fare, perché l’apparato è
prot. DGSCER/II/DIR/RM del Ministero dello Svi- stato omologato con la sua antenna, PUNTO.
luppo Economico), è quindi necessaria la Dichia- Infine parliamo dei sistemi di estensione di rete per
razione prescritta dall’art. 145, comma 3, del Co- mezzo internet o sistemi ripetitori detti “parrot”
dice delle comunicazioni elettroniche, debitamen- (pappagalli): non sono regolari poiché in primo
te compilata e presentata all’Ispettorato Territoriale luogo la persona legittimata (da bollettino) è la so-
di competenza, di persona o a mezzo posta, com- la che può utilizzare e quindi parlare all’apparato
pleta degli allegati descritti nel modulo stesso. L’u- radio, mentre usualmente questi dispositivi opera-
so od il proseguimento di detti apparati è soggetto no automaticamente (quindi è un servizio radioe-
al pagamento, entro il 31 gennaio di ogni anno, di lettrico non autorizzato); in secondo luogo l’appa-
un contributo di 12 euro, indipendente dal nume- rato, anche se certificato, deve rispondere ai requi-
ro di apparati, come indicato dall’art. 36 dell’ Alle- siti di certificazione, ovvero antenna solidale all’ap-
gato 25 al Codice delle comunicazioni elettroni- parato ed alimentazione autonoma entrocontenu-
che. Per ulteriori informazioni è possibile contatta- ta, entrambe cose difficilmente riscontrabili nei
re gli Ispettorati Territoriali o visitare il sito www.mise. dispositivi automatici.
gov.it. Non voglio parlare di penale o non penale, di san-
Una cosa che va molto di moda è comprare un ap- zioni o altro: il succo dell’articolo vorrebbero esse-
parato radioamatoriale cinese da quattro soldi e re le omologazioni degli apparati, i canali utilizza-
caricarci le frequenze LPD e PMR (o altre), sfrut- bili e le radio utilizzabili e su questo sono sicuro
tando così i 5 o più watt disponibili! Ricordiamoci che molti dovrebbero farsi un esame di coscienza.
che in Italia la vendita degli apparati radioamato- Spero di non avere irritato gli animi sensibili di
riali è libera, ma l’utilizzo no: bisogna essere radio- qualcuno con questo articolo: penso sia un argo-
amatori per utilizzarli (e comunque solo sulle fre- mento molto attuale, sottovalutato dalla maggior
quenze assegnate al servizio di radioamatore). parte degli utilizzatori, per qualcuno forse addirit-
Potenza a parte: tura sconosciuto.
-- Non si può usare un apparato radioamatoriale
espanso per operare sulle frequenze LPD perché 73 a tutti e alla prossima de Alberto IU3BRK –
non è omologato a tale scopo! KK6TIG.
Rke 6/2019 29
ACCESSORI
Alimentatore/caricatore
anche per batterie al litio
Q
uesto alimentatore/cari- Queste batterie sono molto diffu- Con questo alimentatore potete
catore l’ho progettato se nella sostituzione delle classi- dare anche una carica maggio-
per l’uso universale. che allo zinco, ma sono anche re, mettendo però un temporiz-
Può caricare batterie di ogni tipo, usate con successo per le grosse zatore esterno con valore calco-
al piombo, al nichel cadmio e al potenze come l’autotrazione. lato a non sovraccaricare.
litio. Hanno una discreta durata, su- La regolazione della tensione
Può alimentare circuiti che van- periore a quelle al piombo e ogni per questo tipo di carica va fatta
no da 1,25 volt, fino a 15 volt ed cellula è di 1,25 volt. mettendo alla massimo tensione.
una corrente fino a 5 A in con- Dulcis in fundo, ecco i nuovi ac- Va detto che le batterie a Ni-Cd
nessione diretta (posizione 5). cumulatori al litio, pare che siano si sono sempre dimostrate parti-
Può limitare la corrente da 120 quelli del futuro. colarmente robuste anche agli
mA fino a 1,25 A con la scelta di Si sono già velocemente diffusi, errori.
quattro posizioni. specie per alimentare dei vari ti- Vale lo stesso anche per quelle al
Per chi vuol equipaggiarlo anche pi di cellulari, smarfhone e tablet. piombo.
del misuratore di volt e ampere Ora si usano anche sulle nuove In questi due casi, sarà sempre
come il mio, avrà più facilità nel auto elettriche, per guadagnare bene ogni tanto constatare la lo-
calibrare il valore adatto della spazio e peso; comunque non so- ro temperatura affinché non sia
tensione e tenere sotto controllo no immuni a degli inconvenienti. troppo alta.
gli ampere. Queste hanno il vantaggio che Un discorso diverso va fatto per
Prima di proseguire vorrei fare ogni cellula dispone di 3,7 volt e le delicate batterie al litio, per la
una veloce carrellata sui cosid- le dimensioni sono ulteriormente cronaca io ho avuto una espe-
detti accumulatori. ridotte rispetto al Ni-Cd. rienza negativa, bruciandone di-
I primi accumulatori sono stati Con pochi elementi si possono verse. Il surriscaldamento in que-
quelli al piombo, questo fin dalla già raggiunge tensioni interes- sto caso è fatale.
fine dell’ottocento e negli anni santi. La letteratura insegna che per
son cambiati poco, salvo l’intro- Però io le ho trovate molto deli- caricarle (meglio singolarmente)
duzione delle versioni a secco, cate, specie quelle normali cilin- si deve dare una tensione supe-
più maneggiabili. driche. riore di 0,5 volt del valore nomi-
Ancora oggi vengono usati sulle Il loro tallone di Achille è la rica- nale.
auto e per autotrazione. Ogni rica che se non fatta appropria- Ma qui subentra la corrente che
cellula ha la tensione di 2 volt. tamente le distrugge. potrebbe essere troppo alta al
Dopo la fine della seconda guer- Il calore generato dalla stessa ri- punto di distruggerle per calore.
ra mondiale si sono sviluppate le carica errata li mette completa- Anche per questo, ho messo an-
batterie al Ni-Cd. mente ko. che il limitatore di corrente, sce-
Queste batterie si sono subito di- Per questo sono anche note le gliendo un valore adatto al caso;
mostrate affidabili, robuste, mol- frequenti esplosioni dei cellulari. per questo il lettore V/A è di gran-
to più leggere di quelle al piom- Certo che con ulteriori sviluppi, de aiuto.
bo. supereranno anche queste diffi- La fine carica è visibile dall’am-
Le loro dimensioni sono inferiori coltà. perometro che va quasi a zero.
a quelle al piombo. Partiamo della ricarica delle bat- Il commutatore dà la scelta di
Per ultimo poi sono uscite le ver- terie a Ni-Cd: queste ci consi- quattro valori che però possono
sioni Ni-MH, con più capacità di gliano di dare una carica del essere variati variando il valore
carica e l’eliminazione dell’effet- 10% il loro valore nominale, sen- delle resistenze.
to memoria. za problemi di tempo. Questo lo si fa con un commuta-
30 Rke 6/2019
Elenco componenti
R1 = Resistenza 10 2 W.
R2 = Resistenza ceramica 4,7 5 W.
R3 = Resistenza ceramica 2,2 10 W.
R4 = Resistenza ceramica 1 10 W.
R5 = Resistenza 82 ohm ¼ W.
V1 = Trimmer o potenz. multigiri 1 k
C1 = cond. ceramico 0,1 MF.
C2 = cond. elettrolitico 10 MF 35 V.l.
C3 = cond. elettrolitico 10 MF 25 V.l.
Q1-2 = Integrati LM338.
1 c.s. 53,3x45,7 mm.
1 Commutatore 5 p. 2 vie.
1 Contenitore plastico
1 Lettore digitale volt e ampere
1 Alimentatore per portatili da 18/24 volt
4/5 A.
2 Boccole banana.
Fig. 1
1 Presa plug alimentazione.
1 Dissipatore.
Fig. 2 Fig. 3
tore a cinque o sei posizioni due Le resistenze sono di potenza, L’ho acquistato in Inghilterra, te-
vie che vanno messe il parallelo per lo più ceramiche. nuto conto che gli inglesi sono
per aumentarne la portata. La variazione di tensione la si fa seri e le loro poste sono molto ve-
La quinta posizione serve a by- con il potenziometro multigiri o loci.
passare il limitatore di corrente e con il trimmer V1, che permette Per risparmiare solo qualche eu-
quindi usufruire della massima l’escursione già citata. ro, ne vale la pena, visto che con
potenza (5 A). Per alimentare questo circuito, io la Cina i tempi delle spedizioni
ho usato un alimentatore/carica- arrivano anche a due mesi.
tore esterno, per computer por-
Schema elettrico tatili, con 18/24 volt d’uscita e
4/5 A.
Come vedete lo schema di fig. 1 Nel mio caso ho pure aggiunto Montaggio
è molto semplice e facile da rea- un lettore digitale di tensione e
lizzare. corrente fig. 3, dove si vedono Per fare alla svelta io ho usato la
A prima vista saltano all’occhio i anche i collegamenti. solita basetta multifori, di cui in
due integrati alimentatori varia- Dato il loro esiguo costo, ne val fig. 2 si vede la disposizione del-
bili, LM338. la pena. le piste e dei componenti.
Questi integrati sono uguali al Altra modifica che ho fatto è sta- Le sue dimensioni sono: 53,3x
più noto LM 317, però a differen- ta quella di sostituire il trimmer 45,7 mm.
za dei 1,5 A di questo integrato V1 con un potenziometro multi- Per gli LM338, dato che scalda-
loro ne hanno 5 A il che permet- giri, per avere una definizione no, io ho usato un dissipatore in
te un uso più gravoso. più accurata della tensione. comune, naturalmente isolando
Rke 6/2019 31
Foto 1 Foto 2
Foto 3 Fig. 4
I
commutatori a slitta sono par- Gli antefatti e la soluzione schemi elettrici non dicono come
ticolari elettromeccanici va fatto il montaggio meccanico
molto diffusi nelle radio sino Ogni tanto mi piace acquistare !!) ho estratto il componente. Una
all’avvento negli anni ‘80 della qualche vecchia radio a valvole volta aperto appariva chiara-
commutazione elettronica. Co- o transistor per passare tempo mente rotta la slitta portacontatti.
me il loro nome fa intuire si tratta restaurandola. Sono incappato Inoltre gli stessi erano in un evi-
di scambiare segnale o alimen- prima in una Races Mivar e poi dente stato di ossidazione e il
tazione fra parti diverse del cir- nella riparazione della simile Sie- grasso di lubrificazione ormai
cuito. In alcuni casi lo scambio mens rr627 di Marco Iz2mbn. rinsecchito sotto uno strato di pol-
interessa ambedue le cose simul- Ambedue sono state prodotte in- vere. Una volta lavato con sgras-
taneamente. Generalmente il torno al 1967 e montano un com- satore il tutto ho estratto le lamine
componente è così realizzato: mutatore AM /FM che scambia dei contatti dalla slitta con una
1) un corpo esterno che proteg- sia l’anodica dei gruppi che il pinzetta, le ho delicatamente
ge e guida la slitta. segnale di BF verso il finale au- carteggiate con carta abrasiva
2) La slitta che sorregge la parte dio. Quindi è molto complicato, fine e ristagnate. Mi sono poi de-
commutante realizzata con la- inoltre il commutatore è a esecu- dicato alla slitta «fratturata». La
melle stagnate o argentate zione «aperta», senza il corpo prima cosa che viene in mente è
3) La scocca che porta i contatti esterno schermante (si possono di dare una bella incollata con
su cui striscia la slitta effettuando vedere la scocca e la slitta con- attack e rimontare il tutto: NON
gli scambi. Nei commutatori più tatti), un invito per polvere e os- FATELO! Il cianoacrilato è una
complessi si può arrivare sino a sidazione. Dopo avere rimosso colla formidabile, ma lo sforzo di
sei vie commutate allo stesso mo- tutti i collegamenti (consiglio trazione esercitato sul cursore
mento. Trattandosi di un partico- quando fate queste operazioni di della slitta è sufficiente a farlo ce-
lare con funzioni diverse da radio scattare molte foto perché gli dere.
a radio alcune aziende realizza- Commutatore rotto aperto
vano «custom» i propri. Dopo mol-
ti anni non si riesce più a reperi-
re il pezzo, o se lo si trova vale
più del costo dell’apparecchio. Il
problema è che il nuovo com-
merciale di solito NON entra nei
fori del pannello dove si trovava
l’altro: che fare quindi?
Si può tentare l’allargamento, ma
se fallisce si danneggia il fronta-
le con perdita di valore se si vuo-
le vendere la radio (specie per i
ricetrasmettitori), oppure bloc-
care in una posizione il vecchio
che si è rotto accettando il com-
promesso di un funzionamento
parziale.
Esistono però due soluzioni pra-
ticabili che intendo suggerire
dopo averle provate personal-
mente e che ora vi illustrerò.
34 Rke 6/2019
Commutatore slitta moderno Commutatore in fase di riparazione
Pinze e correnti
Piccola guida per conoscere, scegliere e usare la pinza amperometrica
Seconda parte
N
ella prima parte abbia- Talvolta si fanno misure di cor- tore fuori dalle ganasce. Questo
mo visto cos’è la pinza rente differenziale, per eviden- fatto è dovuto in gran parte al
amperometrica, i motivi ziare una differenza tra le corren- campo magnetico terrestre e in
per cui è vantaggioso usarla, co- ti in due o più conduttori. Questo parte a un fuori zero dello stru-
me sceglierla e, infine, abbiamo avviene, di solito, in alternata: si mento. La differenza tra le due
preso in esame alcuni modelli fanno passare nelle ganasce tan- cause è che il campo magnetico
particolari, scelti solo perché li to la fase quanto il neutro per ri- terrestre influenza la misura in un
ho a disposizione, commentan- levare una dispersione verso la modo che varia con la posizione
done pregi e difetti. In questa se- terra. Naturalmente il conduttore della pinza, mentre la compo-
conda ed ultima parte parleremo di protezione (quello giallo/ver- nente elettronica del fuori zero
dell’uso dello strumento, degli de) deve restare fuori dalle ga- non lo fa: è sempre la stessa.
errori che l’operatore può ag- nasce. La conclusione è semplice: con
giungere a quelli, inevitabili per Per le normali misure di cor- la pinza disposta come per fare
l’utente, dovuti alle scelte di pro- rente, le più comuni, abbiamo la misura, ma col conduttore fuo-
getto e costruttive, e, infine, dei già visto che nelle ganasce ri dalle ganasce, si deve preme-
semplici accorgimenti necessari dev’esserci un solo conduttore: il re il pulsante per l’azzeramento.
per limitare a livelli accettabili positivo o il negativo in continua, Sul display si leggerà zero, più o
l’errore di misura. Non ho saputo la fase o il neutro in alternata mo- meno qualche digit. Solo allora
rinunciare ad un breve cenno nofase. apriremo le ganasce, ci faremo
sull’uso di particolari pinze am- La pinza va accesa prima di far- entrare il conduttore, richiudere-
perometriche in abbinamento ci passare dentro il conduttore; mo le ganasce e leggeremo il va-
all’oscilloscopio, cosa che am- poi la si avvicina a questo, tenen- lore della corrente. Pur senza
plia grandemente il campo d’uso do chiuse le ganasce, e si con- esagerare, è importante che la
di questo utilissimo strumento. trolla il valore indicato. Sono pos- posizione dello strumento quan-
sibili due situazioni diverse: AC do si fa la misura coincida con
o DC. quella che aveva nel fare l’azze-
Come si usa ramento, specie nelle portate mi-
In corrente alternata con il con- nori. Quando il circuito in prova
In forma molto sintetica abbiamo duttore vicino alle ganasce chiu- ha un interruttore, si può fare l’az-
già visto che, per misurare la cor- se, ma al di fuori di esse, l’indi- zeramento col conduttore all’in-
rente che attraversa un condut- cazione dev’essere zero o poco terno delle ganasce, purché si
tore, dobbiamo aprire le gana- diversa (5 - 10 digit). Vedremo apra l’interruttore bloccando la
sce e farci passare dentro il con- altri dettagli più avanti, nella par- corrente.
duttore (solo quello), poi si ri- te relativa agli errori dell’opera- Le pinze per continua hanno un
chiudono le ganasce e si legge tore. segno più (+) su una o entrambe
il valore della corrente. Vediamo le ganasce, mentre sul retro c’è
più in dettaglio come fare. In corrente continua la situazio- il segno meno.
Intanto il conduttore può essere ne è più delicata, ma c’è di buo- Una lettura positiva sul display
isolato, cioè coperto da uno stra- no che i flussi magnetici distur- significa che il positivo è dalla
to anche molto spesso di isolante, banti si possono escludere col parte delle ganasce dove c’è il
oppure nudo, cioè scoperto e pulsante di azzeramento, di soli- più, mentre una lettura negativa
pronto a fulminare chi lo tocchi. to indicato con “Zero” o “Rel”. significa che il positivo è dalla
Isolato o no cambia solo l’aspetto, Nelle portate basse c’è sempre parte opposta delle ganasce (do-
importantissimo, della sicurez- un’indicazione diversa da zero, ve c’è il meno).
za. anche molto, pur con il condut-
36 Rke 6/2019
La pinza Lafayette PA-37 misura una piccola corrente alternata Pinza UT210E al lavoro. L’indicazione è True RMS, la portata
(0,267 A). La portata minima dello strumento è 4 A, sia in alternata minima 2 A, sia in alternata che in continua
che in continua.
Presentano...
Flex-Ability è la nuova iniziativa di FlexRadio Italia, in collaborazione con SUBVISION Milano, che si prefigge
lo scopo di esplorare ed implementare la tecnologia necessaria per garantire l’accessibilità dei propri ricetra-
smettitori SDR alla clientela portatrice di disabilità visive, parziali o totali.
Questa ricerca si articolerà attraverso lo studio di interfacce che comprenderanno, anche in modo combinato
tra di loro, display braille, video ingranditori e screen readers vocali.
Il progetto intende poi concretizzarsi nella disponibilità di tastiere speciali e controlli intuitivi per gestire
PC, Ricetrasmettitori sella Serie Signature-6000, base ed “M” e consolle “Maestro”. Verrà inoltre fatta ap-
posita sperimentazione in modo da permettere l’utilizzo dei modi digitali con QSO in FT8, RTTY, PSK e altri
protocolli digitali.
Contatti: Adriano Basile (IZ2EAT) - FlexRadio Italia – Tel. 0331-795576 – E-mail info@flexradio.it
Pierluigi Farioli - SUBVISION S.r.l. – Tel. 02-799341 – E-mail: info@subvisionmilano.com
HAM APP Fig. 3
REPEATERBOOK
di Maurizio Diana IU5HIV
“R
epeaterBook” è Fig. 2
un’app semplice e
funzionale basata
sul popolare database di Repea- ripetitori direttamente tramite es-
terBook.com (https://www.repea- sa sul sito RepeaterBook a cui
terbook.com/) e sul software di preventivamente ci si può regi-
ZBM2 (https://zbm2.com/index. strare.
html) per la ricerca dei ripetitori Sempre dal menu accedendo al-
in più di 70 paesi al mondo com- la scheda “Impostazioni” si po-
presa naturalmente l’Italia; il suo tranno settare un’infinità di op-
pregio è che è gratuita e che si zioni previste, dalle bande dei
sta velocemente espandendo. ripetitori (figura 2), ai loro servizi
Inoltre supporta numerose lin- (figura 3), sino alle unità di misu-
gue tra cui inglese, argentina, ra e configurazione del BlueCAT
catalana, danese, olandese, fin- (figura 4) e altro ancora.
landese, francese, tedesca, ita- Fatto questo l’app al suo lancio
liana, norvegese, polacca, slo- per alcuni secondi si presenterà
vacca, spagnola e svedese (su come in figura 5 per poi passare
Android). In più supporta(solo automaticamente alla visualizza-
per la versione Android )pure il
sistema BlueCAT con interfacce
Fig. 4
Yaesu e ICOM Bluetooth CAT per
ICOM 7000, 7100 e Yaesu FT-
857, FT-817, FT-897, FT100D,
dove basta toccare un ripetitore
per impostare immediatamente
la radio; questo per dovere di in-
formazione in quanto questo si-
stema essendo a pagamento esu- la dal nostro tema di trattazione
che si basa su app e/o loro ver-
sioni esclusivamente free. Doves-
se interessare, andando nel me-
Fig. 1
nu dell’app (figura 1) e toccando
la voce “BlueCAT” si apre una
finestra dove ci si può connettere
se si ha già il sistema, oppure toc-
cando la voce “Chi” si aprirà
un’ulteriore finestra dove vi sono
i link necessari per richiedere
questa opzione.
L’app ha pure il pregio oltre a vi-
sualizzare numerose info sui ri-
petitori che possono essere ricer-
cati tramite GPS o immettendo la
località voluta, di poter aggiorna-
re il database o solo i dettagli dei
40 Rke 6/2019
toccando il simbolino del qua-
Fig. 5 Fig. 7 drante delle direzioni a fianco di
quello della lente d’ingrandi-
mento si passerà dalla visualizza-
zione automatica della nostra po-
sizione locale del momento tra-
mite GPS a quella effettuata tra-
mite griglia locator/località.
Insomma un’app, semplice, velo-
ce e senza pubblicità, per ora, e
non è poco.
Fig. 6 Fig. 8
zione dei ripetitori vicini alla no- ne, lo shift, la località dove sono
stra posizione rilevata dal GPS installati e il locator.
(figura 6) mostrandoli in un elen- Ma non è tutto, infatti la ricerca
co dove vi sono subito le prime dei ripetitori oltre che quella no-
informazioni quali indicativo, di- stra locale tramite GPS si può ef-
stanza, direzione, servizi per cui fettuare pure per altre zone toc-
sono abilitati, frequenza di rice- cando nel menu in alto dell’app
zione e tono; toccando col dito il simbolo della lente d’ingrandi-
una qualsiasi delle voci elencate mento e digitando nella scher-
si aprirà un’altra schermata (figu- mata che si aprirà (figura 8) o la
ra 7) dove oltre alle info prece- griglia del locator o il nome del-
denti e qui riportate vi è mostrata la località che ci interessa. Inoltre
anche la frequenza di trasmissio- sempre nel menu in alto dell’app
Rke 6/2019 41
RADIO-INFORMATICA L’emulatore di terminale, indi-
spensabile per la predisposizio-
ne dei moduli, che ho impiegato
è TERATERM, quello suggerito,
scaricabile dal sito indicato che
Bluetooth
settato, scegliendo la seriale al
posto del TCP/IP e nel menù “se-
rial port”, la velocità 38400 8N1
con CR+LF in trasmissione, mi
Una decina di metri... senza fili ha permesso di interagire stabil-
mente coi dispositivi. Ho “flagga-
to” anche l’eco locale per avere
un riscontro dei comandi inseriti
oltre a portare il font a 14 punti
di Massimo Nizzola IW2IRU cosa che consiglio a chi, come
me, si ostina a non portare gli oc-
S
chiali nonostante qualche picco-
pesso, quando viene rila- quello dal quale ho attinto più la (!) difficoltà dovuta agli anni.
sciato un nuovo applicati- informazioni è stato: https://alse- Nella fig.1 sono visibili gli snap-
vo aziendale, preparo dei lectro.wordpress.com/2014/10/21/ shot affiancati delle impostazioni
manualetti, dei bigini di lontana bluetooth-hc05-how-to-pair-two- di base che troveremo sotto il me-
memoria, per le nuove procedu- modules/ nù a tendina “Setup” rispettiva-
re che uso per lavoro principal- Il titolo la dice lunga ma, come la mente in “Terminal e “Serial port”
mente per me, passandoli poi ai maggior parte degli URL che necessarie per l’appropriato uti-
colleghi per quella che era (!) la trattano l’argomento, la docu- lizzo dell’applicativo.
gioia del mio amico e fratello Al- mentazione e gli esempi si basa- La procedura di configurazione
berto Pratici, che voglio ricorda- no quasi tutti su Arduino, o appa- è semplice e scelta quindi la
re, in sk da un anno. rati simili che in questo caso non COM, pura o USB che sia, ali-
Questa mia “abilità” fa sì che, vengono utilizzati, e che spesso mentando il piccolo dispositivo
quasi tutti gli anni, con l’appros- danno per scontato alcune cose, premendo contemporaneamen-
simarsi degli esami di maturità, banali per alcuni, ma non per te il tastino posizionato in basso
venga contattato da un amico o tutti. sulla sinistra accanto al connet-
collega il cui figlio o nipote deve
preparare la famosa tesina e
spesso, mi devo inventare qual-
cosa su argomenti che possono
essere stati trattati, o anche solo
accennati, in classe. Quest’anno,
dopo qualche divagazione, è
stato deciso di parlare di Blueto-
oth ed ho preparato qualche pa-
ginetta per descriverne somma-
riamente il funzionamento ed
una semplice gestione seriale a Fig. 1 - Impostazioni TERATERM
breve, ma non troppo, distanza.
Quello che presento, è quindi
l’estratto della tesi con la proce- Foto 1
dura sintetica ma dettagliata del-
la configurazione base dei mo-
duli Bluetooth che permettono di
interconnettere, in seriale, due
dispositivi nell’arco di una deci-
na, o poco più, di metri senza
protocolli strani vista la relativa
sicurezza della breve portata.
Per fare qualche prova, ho com-
prato diversi dispositivi sia in Ita-
lia che all’altro capo del mondo,
tutti al costo di qualche euro, e
quelli che sono riuscito a far fun-
zionare stabilmente sono gli HC-
05 (foto 1) mentre, tra i vari siti,
42 Rke 6/2019
MASTER SLAVE
AT AT
OK OK
AT+ORGL AT+ORGL
OK OK
Ricollegare il dispositivo col pulsante premuto Ricollegare il dispositivo col pulsante premuto
AT AT
OK OK
AT+NAME=PIPPO AT+NAME=PAPERINO
OK OK
AT+ROLE=1 SETTATO COME MASTER AT+ROLE=0 SETTATO COME SLAVE
OK OK
Ricollegare il dispositivo col pulsante premuto
AT AT
OK OK
AT+CMODE=1 AT+CMODE=1
OK OK
AT+PSWD="2222" AT+PSWD="2222"
OK OK
Fig. 2 Fig. 3
tore (fig. 2), aspettiamo fino a possano vedere in modo da le- chine anche solo seduti sopra
quando il LED lampeggia con garsi in modo univoco e se uno uno scatolone poco distante,
cadenza di circa due secondi. di questi viene riportato alla con- usando un sistema senza fili, e lo
Siamo ora in modalità “configu- figurazione di fabbrica, è indi- dico per esperienza (!), non ha
razione” e, settando la tastiera in spensabile fare lo stesso sull’altro prezzo.
maiuscolo, dopo aver scritto << modulo per poterli riassociare.
AT>> otterremo, a video, in ri- Ora gli HC-05 si parlano e riesco
sposta l’OK. È una banalità ma il a inviare il QBF a 9600 N,8,1 (fig. Schema elettrico
maiuscolo, dato per scontato, ha 4) dal mio vecchio data tester
creato non pochi problemi. che, per inciso, riporta la revisio- Vediamo lo schema elettrico (fig.
Ora, il primo comando, che co- ne Aethra del 16 gennaio 1999. 5) che è banalissimo riducendo-
munque ci farà perdere il con- Stabilita la connessione, il passo si alla fine ad una semplice inter-
trollo del modulo, è “AT+ORGL” successivo era quello di sfruttarli faccia TTL/RS232.
grazie al quale cancelleremo tut- al meglio e, non potendoli usare Come indicato, lo scopo ultimo è
te le predisposizioni eventual- nella mia misera stazione radio stato quello di configurare un ro-
mente presenti riportandolo alla dove è tutto a portata di mano, uter, Cisco nel caso specifico,
configurazione di fabbrica. ho pensato che per un ragazzino usando un sistema senza fili com-
In rete troviamo tutta la serie di che studia informatica, la scelta posto da due parti, una collega-
comandi disponibili ma nella fig. migliore potesse essere quella di ta nel modo più classico ad un
3 vediamo quelli necessari a set- remotizzare la console di un ro- PC mentre l’altra al router.
tare e far dialogare i dispositivi uter. Portatili equipaggiati da porta
che ho chiamato come nel più A tutt’oggi, la maggior parte dei seriale oramai sono rarissimi e
classico dei modi, PIPPO il ma- dispositivi di rete di fascia medio quindi abbiamo usato una eco-
ster e PAPERINO lo slave. bassa viene programmato in http; nomicissima interfaccia USB-TTL
Dopo aver seguito la procedura, Cisco stessa, in passato aveva dal costo di qualche euro per in-
intercalata anche da qualche tentato, rilasciando SDM, Secur- terconnettere il modulo HC-05 al
spegnimento e riaccensione co- ty Device Manager, un applicati- computer eliminando inoltre la
me indicato nella figura 3, su en- vo che permette la configurazio- necessità di alimentazioni ester-
trambi, aspettando qualche se- ne del router usando l’Hyper Text ne.
condo il lampeggio “frenetico” Transfer Protocol ma, almeno nel
Fig. 4 - Il QBF
dei LED sui dispositivi passa a mio ambiente, non ha avuto mol-
due impulsi ravvicinati seguiti da to successo.
una pausa indicando la recipro- Cisco, Juniper, Huawei ed HP, per
ca connessione. citare i principali, vengono quin-
L’ultimo comando, quello relativo di ancora configurati in seriale a
alla password che per il nostro 9600 8N1 e sovente, la program-
servizio non serve, lo accenno mazione sul campo viene fatta,
ugualmente perché volendolo per molte ragioni, in equilibrio
connettere ad un telefono oppu- precario magari in cima ad una
re ad un tablet, per le prove, l’ho scala perché il cavo console non
variata dalla standard 1234 a è molto lungo e l’armadio di rete
2222. è posizionato oltre i due metri da
L’associazione prevede che en- terra.
trambi gli apparati “vergini” si Poter quindi predisporre le mac-
Rke 6/2019 43
tore esterno permette la conver-
sione tra i livelli e nella fig. 6 è
mostrata la piedinatura e la defi-
nizione delle connessioni.
Il segnale in TTL proveniente dal
PC, che attraversa l’etere, esce
dal TX del Bluetooth, connesso
all’11 del MAX per essere con-
vertito in 232 sul 14 collegato a
sua volta al 3 del DB9 mentre la
risposta del router, dal 2 del con-
nettore entra nell’8 uscendo sul
9, direttamente connesso all’RX,
dell’H-05.
I quattro condensatori permetto-
no di convertire il segnale TTL
0/5 volt in ±7,5.
Il circuito integrato e l’HC-05
hanno il power a 5 volt e, come
da prassi per un dispositivo peri-
ferico, ho previsto l’alimentazio-
ne composta da una batteria al
litio col suo relativo circuito di ri-
carica che, scelta piccola per po-
Fig. 5
ter stare nel contenitore, aveva
una autonomia che nonostante
un consumo di circa di 40 mA,
era tutto sommato troppo ridotta,
limitando il tempo utile.
La scelta successiva di utilizzare
un power bank ha permesso di
semplificare e ridurre le dimen-
sioni dello slave garantendo con-
temporaneamente l’intercam-
biabilità degli accumulatori al-
Elenco materiali
Modulo master (vedi foto 2)
1 x modulo HC-05
1 x USB A TTL UART Modulo STC Adatta-
tore Convertitore Seriale
1 x 1K
1x LED blu
Modulo slave
Fig. 6 - MAX232 R1/R2= 1k
C1/C2/C3/C4 = 1F 16V
Nella foto 2 vediamo i due ele- gnale TTL in uscita dal Bluetooth C5 = 100F 16V
menti collegati. in RS232 e viceversa. U1 = MAX232
Il lavoro più “corposo” riguarda Per fare questo useremo il più D1 = LED bianco
D2 = LED blu
ovviamente lo slave, quello con- classico dei componenti nati per Conn 1 = micro USB femmina
nesso al router, per intenderci, questo scopo l’arcinoto MAX232 Conn 2 = DB9 maschio
dove dovremo convertire il se- che con solo qualche condensa- Bluetooth = modulo HC-05
Foto 2
44 Rke 6/2019
lungando indefinitamente l’ope- pante 3D, per dare al tutto un
ratività. “pizzico” di modernità oltre ad un
Disponevo di una decina di con- po’ di solidità, per realizzarne
nettori micro USB, foto 3, com- uno su misura.
prati mesi fa in una notte di ac- Quando poi si è trattato di insca-
quisti compulsivi su internet e tolare lo slave, mi sono reso con-
grazie a quelli, ho prontamente to di non aver previsto il connet-
eliminato dallo slave la parte di tore direttamente sul preforato,
alimentazione, pila compresa. che avevo già tagliato, per il mo-
Il LED che mi indica l’associazio- dulo Bluetooth e per non rifarlo
ne dei dispositivi è stato scelto, è stato più comodo creare un ap-
per le ovvie ragioni, blu ed è col- posito alloggiamento da incolla-
legato direttamente al piedino re sul fondo della scatola sempre
“state” tramite una resistenza da con la stampante 3D.
1 k verso massa, cosa che ho re- Nella foto 4 è visibile lo slave
plicato, solo per una pura funzio- mentre nella foto 5 quello con-
ne estetica, anche sul modulo nesso al PC.
master. La portata per questo specifico
All’atto dell’assemblaggio non ho scopo non è importantissima ma
trovato, per il dispositivo collega- nell’ottica di impiegare i disposi-
to al PC, un contenitore adegua- tivi in altre realtà, ho fatto qual-
to e mi sono servito di una stam- che test riuscendo a passare un
Foto 3 solaio ed alcune pareti riuscendo
ad interagire col router ad una
decina di metri di distanza senza
nessuna difficoltà.
Alla fine la tesina è stata un suc-
cesso, ma la sera prima, ricon-
trollando tutto per bene, per ra-
gioni che ancora ignoro parzial-
mente, i moduli hanno perso per
strada (!) il nome di Disneyana
memoria per chiamarsi il primo,
Fiorenza ed il secondo Giuliana
.... beata gioventù....
Foto 4
Foto 5
Rke 6/2019 45
RADIO-INFORMATICA
DTMF DECODER
Arduino al servizio dei radioamatori
U
n decoder DTMF non è
certo una novità: da mol-
ti anni esiste l'integrato
della Mitel MT8870D che riceve
i segnali multifrequenza e li con-
verte in codice binario, nel ri-
spetto delle specifiche dettate
dalle normative telefoniche inter-
nazionali. E’ l’impiego di Ardui-
no, la più popolare scheda di
prototipazione, che potenzia ed
esalta al massimo le prestazioni
dell’8870 permettendo il dialogo
dello stesso con un personal
computer e con un display a cri-
stalli liquidi. Anche la gestione
dei display LCD è sempre stata
complicata e non alla portata di Fig. 2
tutti gli sperimentatori dilettanti,
fintanto che non si è diffuso Ar- quistabile in Internet, da vari ven- Ho realizzato questo “aggeggio”
duino con le sue più svariate li- ditori, ad un costo orientativo di per monitorare una frequenza in
brerie a corredo. Inoltre una 5 Euro. E’ previsto l’utilizzo di Ar- banda amatoriale UHF che, spes-
semplificazione di collegamento duino Uno ma anche altre versio- se volte nell’arco della giornata,
è offerta dal sistema di comuni- ni vanno bene (Leonardo, Due, era occupata da brevi trasmissio-
cazione seriale a bus I2C. La Fi- Yun, Micro, Nano, Mega, ecc.), ni con sequenze di toni audio
gura 1 rappresenta lo schema sia “ufficiali” sia “compatibili”. multifrequenza. Volevo capire di
funzionale a blocchi dell’insie- Inoltre bisogna disporre di un cosa si potesse trattare, decifran-
me, con specificati tutti i collega- modulo I2C ed il conseguente done i codici. L'uso del computer
menti tra le parti, utile alla realiz- display LCD di uso comune. Le mi avrebbe permesso registra-
zazione pratica del dispositivo. Foto 1 e 2 illustrano il prototipo zioni, già in chiaro, anche molto
La Figura 2 riporta lo schema con piastra sperimentale bre- lunghe, e soprattutto non presi-
elettrico del modulo DTMF ac- adboard di supporto. diate. L'inserimento del display
LCD è stata una aggiunta suc-
Fig. 1 cessiva, così tanto per giocare, e
che mi consentiva brevi visualiz-
zazioni dei codici a computer
spento, o comunque al di fuori
del SW specifico.
Il monitor seriale di Arduino, già
implementato nel software di
programmazione (IDE), offre la
possibilità di registrare e visualiz-
zare le informazioni che circola-
no nel microelaboratore: quello
che mi serviva (Foto 3). Non pos-
46 Rke 6/2019
Foto 1
Foto 2
di Daniele Danieli
L
a tecnologia elettronica meglio uno tra i più importanti nell’approccio. Per molto tempo
evolve continuamente ed software a nostra disposizione. Si disegnare un PCB ha significato
ogni aspetto legato alla tratta di Autodesk EAGLE[2] che principalmente posizionare del-
progettazione e realizzazione non solo integra funzionalità pro- le piazzole (pad) in corrispon-
dei circuiti ne porta dirette con- fessionali, tali da coprire ogni esi- denza dei terminali per ogni
seguenze. Dal punto di vista di genza fosse anche di notevole componente e procedere alla
chi si trova ad operare nelle pic- complessità, ma viene reso di- tracciatura delle piste. Difficile
cole e medie aziende (PMI) op- sponibile in una versione che ne era la seconda fase, ovvero la
pure come autocostruttore la di- consente il proficuo ed estensivo tracciatura, mentre di modesto
sponibilità, a costi ridotti, di sem- uso amatoriale in forma gratuita. rilievo era la prima poiché vi era-
pre nuovi componenti apre a Di fatto la sottoscrizione delle ver- no poche opzioni tra cui sceglie-
possibilità precluse solo pochi sioni a pagamento, Standard o re. Il riquadro “Una resistenza,
anni addietro. Per sfruttare que- Premium, sembra pensata in pri- cento resistenze” offre un chiari-
sta positiva congiuntura occorre mis per le aziende e grazie a que- mento su questo aspetto. Adesso
naturalmente adeguare l’intero sta lungimirante politica gli hob- la situazione è mutata nel profon-
processo che porta dalla defini- bisti si possono avvantaggiare di do. Nel posizionare i pad siamo
zione di un’idea al dispositivo un programma realmente di alto passati dal selezionare un gene-
concreto. Un collo di bottiglia in livello. re di componente a selezionare
questo percorso lo si individua Naturalmente questo manuale un fabbricante se non proprio
nello sviluppo del circuito stam- non si pone l’obiettivo di fare co- uno specifico dispositivo. Come
pato (PCB). Di per sé gli stampa- noscere ogni comando del sof- dire, un tempo trovando nello
ti non sono oggetti radicalmente tware, senza esagerare occorre- schema elettrico un trimmer vi
mutati nel tempo ma ad essi si ri- rebbe un intero libro altrimenti, era da definire unicamente se
chiedono ora prestazioni mecca- bensì percorrendo le diverse fasi era del tipo “piccolo” o “grande”
niche ed elettriche su tutt’altro che un progetto deve attraversa- per adeguare sullo stampato la
ordine di grandezza. Dispositivi re si esporrà l’uso coretto dei co- distanza tra i pad e l’impronta di
SMD, package con terminali mandi maggiormente significati- ingombro. Non di rado oggi per
sempre più ravvicinati, sistemi vi ponendo nel contempo in luce lo stesso simbolo sullo schema
analogici e digitali fianco a fian- le situazioni che possono benefi- elettrico si potrà optare per una
co sulla medesima scheda, inter- ciare di risposte e stratagemmi versione a foro passante o SMD
connessione di più strati in rame, utili a guidare l’utente alle mi- dovendo scegliere tra un dispo-
sono tutti fattori che rendono gliori scelte caso per caso. sitivo VISHAY, AVX oppure BOU-
niente affatto banale la loro co- RNS. Ciascuno con impronta
struzione. L’argomento è di attua- suggerita diversa, ed attenzione
lità e per questo sulle pagine del- Progettare i PCB oggi che poi la serie 3314G è diversa
la rivista ha già trovato più volte dalla serie 3314J pure essendo
spazio[1] con suggerimenti di na- Merita precisazione un punto del medesimo produttore – per
tura pratica. fondamentale. Se agli stampati si fare l’esempio con un compo-
L’articolo che state leggendo, richiedono caratteristiche sem- nente reale. Sbagliare su questo
che uscirà suddiviso in più parti pre più spinte, e ne abbiamo ac- dettaglio potrebbe voler dire che
nell’arco di alcuni mesi, si propo- cennato poc’anzi esponendo al- il trimmer che avete in mano non
ne come ideale complemento a cuni fattori chiave, quello che risulterà alla fine cosi facile da
tali approfondimenti illustrando maggiormente influenza il modo saldare sullo stampato nella giu-
passo dopo passo le modalità per con il quale si attua la loro pro- sta sede.
progettare un PCB sfruttando al gettazione è il cambiamento
48 Rke 6/2019
Tabella 1 entro gli 80 cm2. Tutte le altre uti-
Parametro Versioni a pagamento Versione Free lity sono fondamentalmente atti-
Area PCB di lavoro Fino a 3820 x 3820 mm Fino a 8000 mm²
ve! Per tale ragione risulta fattibi-
(Tipicamente 80 x 100 mm le sviluppare un PCB professio-
max) nale a tutti gli effetti pure utiliz-
Layer per i segnali Fino a 16 Fino a 2 zando la versione free. E non so-
(Solo strato superiore ed lo, la versione gratuita permette
inferiore) comunque di aprire e stampare
Fogli per lo schema Fino a 999 Fino a 2 / convertire anche i progetti di
Copia/incolla tra progetti diversi Si
schede che eccedono i limiti di-
(Design Reuse) mensionali. Non si potrebbe
chiedere libertà maggiore.
Controllo errori Si
E non si pensi che 80 centimetri
Simulatore SPICE base Si quadrati siano pochi, osservate
Funzione di modifica armonizzata Si ad esempio lo stampato già inte-
schema/layout ramente tracciato di figura 1 il
Tracciamento manuale Si cui reference-design è fornito in
Tracciamento automatico (Autorouter) Si Autodesk EAGLE come dimostra-
Tracciamento specifico per BGA Si zione delle sue potenzialità. Si
Funzione copper pouring Si tratta di una versione della nota
Risoluzione griglia di posizionamento 0.02 mm scheda a microprocessore Ardu-
ino Mega, la base di un sistema
Risoluzione spaziale 0.003125 micron
elettronico che letteralmente ve-
Risoluzione nella rotazione degli oggetti 0.1 ° de una infinità di applicazioni in
Export elenco componenti (BOM) Si ogni angolo del globo. Se questa
Export in formato grafico Tra questi BMP, PNG, TIF prova non vi sembra conclusiva
Export in formato PDF Si vi invito a riflettere sul fatto che
Export in formato Gerber Si attualmente, grazie al livello di
Export in formato 3D File STEP per Fusion360 integrazione raggiungibile, una
Creatore di package 3D Si
tale superficie risulta adeguata a
gran parte dei progetti su cui un
appassionato può lavorare. Sia-
Caratteristiche di Autodesk altro, mentre un processore con no di bassa od alta frequenza,
EAGLE uscita in formato Gerber fornisce analogici o digitali, di potenza od
i file descrittivi su standard indu- altro.
Le principali funzionalità di que- striale.
sto software vengono riassunte in Aspetto evidente in tabella con-
tabella 1. Sono caratteristiche di cerne i vincoli della versione gra- Struttura del programma
tutto rispetto, in senso assoluto, tuita. In pratica si ha la possibili-
potenziate ulteriormente da al- tà di impiegare il software in ogni Autodesk EAGLE dispone di am-
cune opzioni di integrazione sua funzione purché ci si limiti ad bienti di lavoro, altrimenti detti
online come vedremo in seguito. uno stampato mono oppure a moduli, integrati tra loro pure es-
Sostanzialmente questo applica- doppia faccia di area compresa sendo dotati di finestre video in-
tivo è in grado di progettare
stampati a singolo o più strati,
senza alcun limite al numero di Fig. 1 - La scheda di “Arduino Mega 2560” offerta come progetto demo in Autodesk EA-
GLE. Qui per motivi grafici i due lati della scheda sono mostrati sovrapposti con
componenti inseribili nell’area a distinti colori.
disposizione. Vengono supporta-
ti i dispositivi a foro passante e gli
SMD con ampie librerie, già in-
cluse, alle quali si aggiunge la
possibilità di crearne di nuove su
proprie specifiche. Le funzioni
coprono ogni esigenza applica-
tiva. Non manca naturalmente
l’autorouter per la tracciatura au-
tomatica delle piste ed una dop-
pia griglia dimensionale, prima-
ria e secondaria, per la massima
flessibilità. L’output dei dati non
è da meno. Si può stampare od
esportare schemi, tracciati, ed
Rke 6/2019 49
ziare come questo editor trovi uti-
lità anche come ambiente a se
stante al fine del solo disegno,
anche senza che si desideri poi
crearne il relativo PCB.
Completato uno schema lo pos-
siamo inviare all’editor del circui-
to stampato. In questa finestra si
realizza il layout del circuito, ven-
gono pertanto resi disponibili gli
strumenti per disporre ed orga-
nizzare le tracce, i componenti,
gli oggetti, secondo una raffigu-
razione fisica. L’utente manual-
mente, tramite autorouter, oppu-
re con una combinazione di que-
ste modalità è in grado di com-
pletare per intero una scheda
lavorando su questo livello. Risul-
ta utile precisare fin da subito che
l’autorouter non è una funzione
ordinaria ma un engine articola-
to che permette di sbrogliare una
scheda, ovvero tradurre le linee
elettriche ideali in tracce reali
sullo stampato, secondo criteri
Fig. 2 – La struttura logica che lega le diverse parti del software. prestabiliti. La bontà del suo ope-
rato dipende pertanto dagli input
dipendenti. Questa divisione ri- biente iniziale troviamo l’editor che gli vengono forniti dall’uten-
specchia le diverse fasi razionali dello schema elettrico. In questa te.
di sviluppo di un stampato. Qua- finestra è possibile disegnare lo Si noti che entrambi gli editor at-
le premessa alla descrizione del- schema del circuito, vengono tingono alle librerie dove ad ogni
le varie funzioni su cui l’utente pertanto resi disponibili gli stru- dispositivo od elemento vengono
può intervenire è utile delineare menti per selezionare e disporre associati i parametri che lo carat-
brevemente gli ambiti che com- i componenti per poi collegarli terizzano, a partire dal simbolo
petono a ciascun modulo con l’a- tramite linee secondo una raffi- che lo rappresenterà nello sche-
iuto della figura 2. Come am- gurazione simbolica. Da eviden- ma fino alla forma e posizione
Una resistenza, cento resistenze certo in tal caso un software di progettazione vi servirà
a ben poco. Se, come molto probabile, i componenti
Storicamente la realizzazione dei PCB richiedeva di saranno in numero maggiore e comprenderanno sia
posizionare sulla scheda una serie di componenti con passivi che attivi di varia forma e tecnologia, dai più
minimo assortimento di footprint. Le resistenze ad tradizionali agli SMD, allora la risposta è assolutamen-
esempio erano sostanzialmente di due tipi, poste in te negativa. L’impiego di un software dotato di ampie
orizzontale con pad distanziati oppure poste in verti- ed aggiornate librerie è, di fatto, indispensabile doven-
cale con pad ora più ravvicinati. Lo stesso si può dire do ora gestire una nutrita quantità di footprint anche
per i condensatori, un paio di valori nella distanza dei per i componenti più banali. Un esempio? Consideria-
pad per i ceramici, un’altro paio di valori per i polie- mo le comuni resistenze fisse e prendiamo in analisi i
stere. Transistor classici, a mezzaluna, oppure circuiti tipi con diversa potenza, produttore, package. Giun-
integrati in package DIP semplicemente usufruivano di giamo così a sfiorare i 100 differenti modelli ciascuno
una impronta standard. Una manciata di varianti e nul- caratterizzato da misure nei pad, loro ampiezza, distan-
la più per gestire il progetto za, diametro dei fori (SMD
di un intero stampato in altri esclusi si intende) del tutto uni-
termini. co. Come l’esperienza inse-
La figura che qui osservate gna si avrà prima o poi modo
rappresenta a perfezione la di sfruttare questa ampia gam-
combinazione descritta. E’ lo ma di scelta, moltiplicate il
stesso anche oggi? Se dove- concetto che ne deriva per
te sviluppare uno stampato ogni genere di elemento cir-
dove troveranno posto una cuitale ed ecco che vi trovere-
decina di componenti con te nella necessità di dover at-
montaggio a foro passante la tingere a librerie con migliaia
risposta è affermativa, ma e migliaia di componenti.
50 Rke 6/2019
bisti che impiegano il software
senza però avere confidenza con
le particolarità intrinseche al do-
minio Gerber e sue varianti. Un
vantaggio che di fatto consente
anche agli appassionati di farsi
realizzare in fabbrica, a costi ora-
mai più che accettabili, un paio
di PCB utili alle proprie esperien-
ze. Ma tra lo sviluppo di una
scheda e la sua fabbricazione vi
sono pure momenti intermedi da
considerare, predisporre una
adeguata documentazione di
supporto oppure condividere
con altri il progetto così da affi-
narlo grazie ai contributi esterni.
Cosa di meglio per questo di una
simulazione 3D della scheda?
Fig. 3 – La scheda di “Arduino Mega 2560” Installazione ed errore di prima installazione. Qui può sor-
in una rappresentazione 3D otte- di sistema gere un problema, con i PC di lungo
nuta elaborando i dati di progetto. corso il file “api-ms-win-crt-runtime-
Una peculiarità di Autodesk EAGLE l1-1-0.dll” può risultare mancante o
concerne la disponibilità dell’appli- non impostato correttamente.
delle piazzole di saldatura richie- cativo per ogni sistema operativo
ste sul layout. Altro aspetto impor- (SO) funzionante a 64bit. Quindi
tante concerne la funzione Windows naturalmente, ma anche
Forward & Back bidirezionale Linux e Mac OS-X. Vi è pertanto una
che unisce i moduli, con tale si- piena libertà di scelta che permette
stema ogni modifica apportata ad ogni utente di lavorare entro il
sullo schema viene riflessa sul la- proprio ambiente preferito. I requi- L’avviso di errore proposto in figura
yout e viceversa entro i limiti con- siti di sistema non sono poi stringen- si presenta nella circostanza descrit-
grui del progetto. Nella sostanza ti, comparati alle notevoli capacità ta mentre state caricando EAGLE e
attuando un intervento, come del software, ed in pratica anche si traduce a volte in una frustrazione
computer con sistema operativo non dato che la scritta che vi appare a
può essere la sostituzione di un recente sono in grado di fare girare
componente con un altro, si ha video semplicemente consiglia di ri-
l’applicativo. Mentre si andava svi- tentare l’installazione, operazione
modo di ritornare sui propri pas- luppando l’articolo che state leg- del tutto inutile nella quasi totalità
si così come di non perdere l’in- gendo sono state compiute diverse dei casi. Non ci si scoraggi, in realtà
tegrità dell’insieme. installazioni di prova ivi comprese su risolvere l’empasse richiede pochi
Ogni circuito stampato sviluppa- notebook del 2009 con Windows7 passi. Ci si colleghi innanzi tutto al
to è la somma dei dati che ne de- quale SO. seguente indirizzo internet:
scrivono tutti gli attributi mecca- Si tratta di un aspetto degno di men- https://support.microsoft.com/it-it/
nici ovvero dimensioni della zione poiché non è infrequente, da help/2999226/update-for-universal-
scheda, posizione delle tracce, parte degli appassionati, dedicare c-runtime-in-windows
un computer di vecchia generazio-
vias, fori, serigrafia, eccetera. ne ai software di progettazione elet- Qui si potrà effettuare l’aggiorna-
Non ci rimane che esportare tronica mentre il PC principale viene mento per le “Universal C Runtime”,
questi dati in funzione delle no- messo al riparo da tutta una serie di al cui interno trova posto il DLL in-
stre necessità. Qui il programma installazioni / disinstallazioni che ne criminato, per ogni SO di casa Mi-
mostra ancora una volta la sua potrebbero compromettere l’inte- crosoft che ha visto la luce nell’ulti-
grità. Ed infatti con la sovrapposizio- mo decennio. Si faccia attenzione
flessibilità, infatti oltre che di- che talvolta viene richiesto come
sporre di un convertire Gerber ne di programmi nel corso del tem-
po vedere un file di sistema corrotto azione preliminare l’aggiornamento
– il formato standard che ogni in- ad un determinato Service Pack, leg-
dustria richiede per fabbricare o mancante è una eventualità tutt’al-
tro che rara, soprattutto sotto Win- gete con attenzione le istruzioni per-
gli stampati per conto terzi – vi è dows. tanto. Completate le fasi di aggior-
la possibilità di fornire diretta- Per l’ambiente appena citato Auto- namento, non critiche se compiute
mente a talune factory il file grez- desk EAGLE richiede che nel com- nel giusto ordine, il PC sarà in grado
zo (formato BRD) senza ricorrere puter vi sia la suite “Microsoft Visual di accettare Autodesk EAGLE come
alla sua conversione poiché, gra- C++ Redistributable”, di fatto sem- pure software quali Adobe o Corel,
zie all’ampia diffusione di EA- pre presente, dovendo interagire per segnalarne un paio, che attin-
con le sue librerie dinamiche (DLL) gono in profondità alle risorse del
GLE, queste aziende hanno fatto computer.
la scelta di agevolare i tanti hob- indispensabili – tra l’altro – alla fase
Rke 6/2019 51
Fig. 4 - Lo schema elettrico “Mixed-1” che verrà usato come esempio in questa serie di articoli.
Creando una immagine a tre di- lo che l’applicativo funziona su niente. La seconda precisazione
mensioni si arricchisce la defini- macchine a 64bit, di fatto non un è diretta a coloro che hanno in
zione di un apparato, la sua in- vincolo stante che anche compu- precedenza già lavorato con EA-
tegrazione entro un contenitore, ter datati si dimostrano adatti GLE. Da quando l’applicativo è
si verificano meglio eventuali all’uso. Per il resto sono richiesti entrato a fare parte delle suite
problemi di ingombro, non ulti- circa 700 MB di spazio libero Autodesk ne è risultata mutata la
mo si dispone di una grafica o di nell’hard-disk ed una gestione filosofia di fruizione. Come acca-
un video per pubblicizzare sulla video con risoluzione di almeno de sempre più di sovente viene
rete o YouTube il proprio lavoro. 1024 x 768 pixel, nulla di signi- richiesta una registrazione dei
Si osservi a dimostrazione il no- ficativo pertanto. Tutto ciò che si propri dati in concomitanza con
tevole impatto offerto in figura 3 deve fare è scaricare il pacchet- il download, registrazione che
della scheda Arduino Mega to di installazione in accordo con potrà essere la base anche per la
2560, la stessa vista in preceden- l’architettura del proprio PC e di futura sottoscrizione delle versio-
za, in una delle tante varianti cre- seguito dare l’avvio al download ni a pagamento. Ribadisco, non
ate dagli utenti. Tramite collega- di tutti i file. Non entro nel merito vi sono costi nell’uso della versio-
mento in cloud il software può dei singoli passi da compiere es- ne free ma comprendo pure che
difatti interfacciarsi all’ambiente sendo di prassi per ogni pro- vi possa essere chi ha delle re-
Fusion per la creazione di rende- gramma ottenuto dalla rete. Vi more a comunicare il proprio no-
ring tridimensionali con file in sono comunque due precisazio- me ed indirizzo e-mail ad una
formato STEP. ni da fare, avere chiari questi azienda in cambio dell’abilita-
aspetti vi libererà da eventuali zione ad usarne un prodotto. Se
perdite di tempo. Per prima cosa preferite essere del tutto anonimi
La prima esperienza d’uso mi rivolgo a quanti utilizzano ed off-line nell’utilizzare il softwa-
Windows, presumo la gran parte re vi consiglio allora di ripiegare
Invito quanti non hanno ancora dei lettori. Ho personalmente su una delle versioni anteceden-
Autodesk EAGLE ad installare il constatato che in piccola per- ti al cambio di proprietà, le fun-
software per un primo contatto centuale nel momento di aprire zionalità sono al 99% le medesi-
con questo strumento. L’esegui- per la prima volta il programma me in relazione alle esigenze di
bile è disponibile per ogni siste- dopo l’installazione si presenta un appassionato medio. La ver-
ma operativo e visitando lo spazio un blocco, sperando di sollevar- sione di EAGLE non recente si
internet del produttore[3] si avrà vi da tale empasse nel riquadro trova in rete, fate molta attenzio-
modo di reperire l’ultima release “Installazione ed errore di siste- ne alla fonte si intende, oppure
ed eventuali note associate il loro ma” trovate maggiori dettagli e le la si trova entro alcune pubblica-
impiego. Dal lato pratico segna- istruzioni per superare l’inconve- zioni che includono un CD con il
52 Rke 6/2019
programma. Una di queste, com- zioni vengono alimentate a 12V prendo il diverso impiego delle
prensiva di una estesa manuali- dall’esterno, pin 1 e 2 del con- librerie in funzione del tipo di la-
stica, è “Circuiti Stampati nettore SV1. Il segnale prelevato voro che si desidera portare
4.0PLUS”[4]. per mezzo di C10 viene poi ap- avanti mentre prenderemo, nel
Introduciamo ora uno dei circuiti plicato alla porta NAND, una del- contempo, familiarità con alcuni
che utilizzeremo nelle prossime le quattro presenti entro il dispo- comandi fondamentali del sof-
parti dell’articolo come esempio sitivo integrato IC2, per essere tware.
di un progetto che alla fine darà tradotto a livelli TTL come onda
origine ad un PCB completo. Lo quadra. Il trimmer R14 consente Riferimenti
schema è riportato in figura 4, di regolare il bias di ingresso del-
sebbene in grado di operare re- la porta affinché le transizioni Rif.1 - Articolo “Le cinque regole d’oro
almente ciò che ci interessa non nella condizione logica siano le per i vostri circuiti stampati” pubblicato
su RadioKit Elettronica nel fascicolo di
è la sua congruità elettrica ma le più nette possibili. Le successive febbraio 2018.
varie opzioni di modifica ed in- porte IC2C e IC2D operano co-
tervento che ci consente. Questo me buffer fornendo due segnali Rif.2 - Prima di essere acquisito dall’at-
tuale software-house l’applicativo veni-
schema lo trovate con il nome di indipendenti in uscita, pin 4 e 5 va proposto con il nome di EAGLE ed in
“mixed-1.sch” nel sito della rivi- del connettore SV1. Questa se- questa distribuzione raggiunse una no-
sta[5], potrete scaricarlo ed aprir- zione del circuito viene alimen- tevole diffusione presso gli hobbisti.
lo in Autodesk EAGLE per com- tata a 5V per mezzo del regola- Rif.3 - Le diverse versioni di Autodesk
piere le diverse esercitazioni. Ve- tore integrato IC1. Come osser- EAGLE sono descritte e disponibili per
diamo in breve di cosa si tratta. I vate è uno schema misto, analo- il download nella pagina http://www.
due JFET sulla sinistra realizzano gico e digitale, che pure con un autodesk.com/products/EAGLE/Overview
un oscillatore a quarzo la cui fre- esiguo numero di componenti ci Rif.4 - Per ulteriori dettagli consultate la
quenza di 10 MHz è controllata offrirà occasioni di riflessione. pagina https://www.futurashop.it/software-
dal cristallo Q3, il segnale trami- per-circuiti-stampati-ver.-cs-4.0-plus-
8310-scs-plus
te C6 viene accoppiato all’ampli- Anticipazioni
ficatore costituito dall’abbina- Rif.5 - www.radiokitelettronica.it
mento di due transistor bipolari area download - Programmi utili
Il mese prossimo inizieremo a
NPN / PNP. Entrambe queste se- mettere mano allo schema sco-
Rke 6/2019 53
PER COMINCIARE sione totale, avremo Vmin =0V.
Pertanto i valori validi per il ROS
spaziano tra un minimo di 1,
quando si ha Vmin = Vmax cioè
adattamento perfetto, fino a sali-
Un po' di chiarezza
Come scrivere il ROS
I
l’”esperto” come “forma corret-
l ROS, Rapporto Onde Sta- zioni” della tensione sulla linea ta”?
zionarie, è certamente il pa- di trasmissione (figura 1); i sim- È innegabile che nel mondo
rametro tecnico più utilizzato boli “|…|” indicano l’operazione amatoriale radiantistico ci sia la
nel mondo dei radioappassiona- “modulo”, che ha come risultato prassi di indicare il ROS con due
ti. CB e radioamatori, infatti, han- sempre valori maggiori o ugua- numeri X:Y. Abbiamo varie fonti
no nel rosmetro una specie di li a zero. autorevoli, come l’ARRL Antenna
oracolo capace tanto di gratifi- Quando la linea è perfettamente Book (figura 2) e i manuali di di-
carli dopo ore sul tetto passate a adattata, sulla linea si vede un versi apparati radioamatoriali (fi-
raffinate tarature, quanto di pre- onda di tensione dall’ampiezza gura 3). Purtroppo però la forma
annunciare morte e distruzione stabile (Vmin = Vmax) che si pro- 1:N, indicata dall’”esperto” nel
(di finali). paga dal generatore al carico. social network come corretta, è
Nonostante questa misura occu- Quando la linea è disadattata, a totalmente errata. Infatti, la de-
pi di gran lunga il gradino più causa dell’onda di tensione ri- finizione di ROS prevede che il
alto nel podio nei rilevamenti ra- flessa interferente prodotta dal numeratore sia maggiore o ugua-
dioamatoriali, le rappresentazio- disadattamento che si somma a le al denominatore e pertanto
ni dei valori di ROS scatenano le quella diretta, vedremo la risul- ROS=1:3 è un valore impossibi-
fantasie più sfrenate. Negli scrit- tante onda di tensione espander- le, dato che 1<3 darebbe come
ti dei radioamatori leggiamo si e contrarsi tra un minimo e un risultato un valore minore di 1.
“3:1”, “1:3”, addirittura “1.1.3” massimo (Vmin < Vmax). Nel caso L’abitudine di indicare il ROS
ed ogni altra combinazione di peggiore, cioè in caso di rifles- nella forma di rapporto N:1 è pe-
numeri e punteggiatura, fino ad
arrivare fino al mitologico “ROS Fig. 1 - Esempi di andamento della tensione su una linea di trasmissione in presenza di
zero”. vari disadattamenti (fonte: Wikipedia)
In particolare mi colpì un “esper-
to” che su un social network bac-
chettava un altro radioamatore
per aver detto “ROS 3”: la dicitu-
ra corretta – spiegava l’esperto
– è ROS 1:3, altrimenti si perde
il concetto di “rapporto”.
La definizione di ROS
rò consolidata solo nel campo le di un analizzatore vettoriale niversità della California (figura
amatoriale. Nel mondo ingegne- professionale HP (figura 4), do- 7): in tutti i casi, il ROS (VSWR in
ristico e professionale, il ROS vie- cumentazione Rohde & Schwarz inglese) è riportato con un solo
ne sempre indicato con un solo (figura 5), attenuatori Narda (fi- numero senza l’aggiunta della
numero. Abbiamo numerosi gura 6) ed infine le dispense di parte “:1”.
esempi in merito, come il manua- una lezione di ingegneria dell’U-
Fig. 5 - Documentazione Rohde & Schwarz dove il ROS (VSWR) è indicato con un solo valore.
Fig. 6 - Attenuatori professionali NARDA: anche qui il ROS (VSWR) è indicato con un solo valore.
Rke 6/2019 55
toglie, invece, che il suo uso pos-
sa portare degli svantaggi.
Il primo esempio l’ha fornito in-
volontariamente l’”esperto” cita-
to all’inizio dell’articolo, talmente
confuso da questo pleonasmo al
punto da scrivere “1:3”, cioè un
valore impossibile. Certo, con un
po’ di fantasia e leggendo il resto
del testo si sarebbe capito benis-
simo che intendeva dire “3:1”.
Però va rilevato che il voler ag-
giungere un elemento inutile
Fig. 7 - Lezione di ingegneria dell’Università della California
(:1) ha avuto l’effetto di indurre
in errore trasformando un dato
esatto (ROS=3) in un valore pri-
L’importanza del rapporto natura del ROS, cioè alle altre vo di significato (1:3) e obbligan-
misure che combinate matemati- do il lettore a tentare un’interpre-
L’”esperto” citato all’inizio faceva camente danno questo valore, tazione.
leva sul fatto che, usando un solo dovrebbe rivolgersi alla “targhet- E non sempre l’interpretazione
numero, sarebbe sparito “il con- ta” che descrive il dato, come si è così ovvia. Anzi, capitano spes-
cetto di rapporto”. Ma che impat- fa per ogni informazione nume- so casi in cui è scritto ad esempio
to potrebbe avere tale “sparizio- rica. Nella dicitura “ROS=x”, la “ROS=1:3” dove in realtà si in-
ne” sull’uso normale di tale valo- descrizione completa del modo tendeva “ROS=1.3”: in casi del
re? in cui viene ottenuto il valore è genere, non si è nemmeno sicu-
Noi usiamo tutti i giorni valori che nella parola “ROS”: quella è la ri che la dicitura “1:3”, di per sé
sono frutto di rapporti. Ad esem- “chiave di ricerca” che consente priva di significato, sia in realtà
pio, quando guidiamo l’auto, di risalire alla formula originaria “3” o “1.3”, che sono due valori
controlliamo il tachimetro e ci as- e di conseguenza a tutte le sue ben diversi! Stessa cosa con
sicuriamo che la velocità indica- caratteristiche. “ROS=1:1”, che di per sé è un
ta non superi la massima consen- Vi sono altri casi in cui rapporti valore valido ma che spesso e vo-
tita. Tutti sappiamo che la veloci- vengono espressi in forma irrisol- lentieri è in realtà “ROS=1.1” -
tà è il rapporto tra spazio e tempo, ta, ma ciò non è per non perdere cosa di cui si comincia ad aver
ma nessuno si sognerebbe di di- il concetto di rapporto ma per sentore quando viene pronun-
re “vado a 90:1” per “non perde- aumentarne la fruibilità, special- ciato “ho ROS 1:1, 1:2 al massi-
re il concetto di rapporto”. In re- mente quando il risultato è infe- mo” al posto di “ho ROS 1.1, 1.2
altà, all’automobilista non inte- riore ad 1. Ad esempio leggendo al massimo”.
ressa affatto che tale valore sia la dicitura 1:25000 su una map- Come dimostrano i fatti, l’ag-
risultato di un rapporto, ma desi- pa sappiamo subito a vista che giunta del “:1” ai valori del ROS
dera solo avere un dato (la velo- 1mm sulla mappa corrisponde a non solo non è di alcuna utilità,
cità dell’auto) da confrontare con 25m nella realtà. Se utilizzassimo ma spesso ingenera ambiguità.
un altro dato (la velocità massima l’equivalente valore risolto di L’aggiunta di informazione pleo-
consentita dalla legge) al fine di “0.00004”, dovremmo tirare fuo- nastica, cioè superflua, non au-
non incorrere in sanzioni. Tutto ri la calcolatrice ad ogni misura- menta né la chiarezza né la pre-
sommato, sapere da dove deriva zione. cisione di quanto espresso, però
questo valore, non importa molto Nel caso del ROS, invece, ciò nel contempo espone al rischio
all’utente finale. non avviene. Dire “ROS=3:1” in- di errori dall’effetto deleterio.
La stessa cosa vale nel caso del vece che “ROS=3” non aggiun- Non per niente una massima at-
ROS: il radioamatore ha bisogno ge alcuna informazione e nem- tribuita ad Henry Ford in merito
di un valore che gli confermi che meno ne aumenta la fruibilità. alla spartanità delle sue autovet-
l’adattamento dell’impianto L’aggiunta di “:1” è pleonastica, ture, recitava: “quello che non
d’antenna sia entro i limiti accet- tant’è che, come abbiamo visto, c’è, non si rompe”.
tati dal suo apparato. Tant’è che nessuno in campo professionale In conclusione, nel dubbio è me-
si ottiene il medesimo risultato e ingegneristico, usa tale forma. glio esprimere il ROS con un so-
anche con rudimentali indicatori lo valore come fanno i professio-
“a barrette”, come quello dello nisti, evitando così di rischiare di
Yaesu FT817, che dicono appros- Gli inconvenienti della forma generare confusione con inutili
simativamente “adattamento radioamatoriale “decorazioni”.
buono”, o “medio” o “insufficien-
te” senza nemmeno dare i valori Come abbiamo visto, l’aggiun-
numerici. gere “:1” ad un valore di ROS non
Chi invece fosse interessato alla porta alcun vantaggio. Ciò non
56 Rke 6/2019
A RUOTA LIBERA
Il DX impossibile ...
Lo Spazio e il Tempo
P
uò capitare che un caro Il booty house ricevitore molto particolare, de-
amico conscio della no- dicato infatti a servizi particolari.
stra radio malattia ci chie- Aprendo il coperchio frontale, Da una ricerca in rete speravo di
da di riparare un apparato radio. quello che si vede potrebbe sem- ottenere delle informazioni utili
Questo è quello che è capitato a brare un campionario di oggetti per il suo uso e funzionamento e
me. Dalle info conoscitive preli- elettronici: non manca niente, magari qualche descrizione tec-
minari capisco che si tratta di uno strumenti, monitor, connettori, nica; le uniche notizie reperibili,
strano oggetto anonimo, non dà tante manopole con interruttori, giustamente, si trovano nel sito
segni di vita e da quando ne è in finestrelle con delle scale gra- “CRYPTO MUSEUM”. Le infor-
possesso ha funzionato per breve duate, il tutto disposto sul pan- mazioni si riferiscono alla storia
tempo. Non è vero che la curio- nello frontale in modo elegante dell’azienda. La Mason Engine-
sità è femmina, anzi, quello stra- e lineare. F.G. MASON ENGINE- ering inc. (Connecticut, USA)
no apparato radio posto all'inter- ERING, INC, U.S.A. MODEL A3- nasce nel 1961, specializzata
no di un grosso e pesante booty C S/N 288 questa è la sola eti- nella costruzione di apparec-
house metallico attira la mia at- chetta presente. A prima vista chiature di sorveglianza e con-
tenzione e decido di prenderme- l’oggetto potrebbe sembrare an- tromisure tecniche (TSCM), nota
ne cura. Anche perchè nel perio- che uno strumento di misura ma per la sua vasta gamma di appa-
do della sua costruzione veniva- l’occhio esperto non può sba- rati per la ricerca dei segnali;
no impiegati componenti discre- gliare: si tratta di un ricevitore, un Mason ha sviluppato una serie di
ti (microprocessori ed EPROM
non erano ancora largamente Fig. 2 - Pannello frontale Mason A3-C
usati) e questo forse avrebbe fa-
cilitato il mio compito.
60 Rke 6/2019
James Bond di allora. La Mason
interrompe la sua produzione sul
finire degli anni ‘90.
L’amato Cassone
roba che io non ricevo, ma che
credo sia importante per gli uma-
ni, e il giovanotto digitale è rima-
sto senza più coscienza di sé per
qualche giorno, pareva una ra-
diosveglia rotta che mostrava co-
lori a caso sul grande schermo e
parole e numeri insensati.
Così il mio umano l’ha spento e
di Sergio Barlocchetti IW2FHF ha acceso me, che non me l’a-
spettavo. Ha inserito la spina del-
la 220 volt e ho sentito quella
M
scossetta nel trasformatore, men-
i chiamo Yaesu FT726R mio operatore ma ogni tanto so tre all’uscita del ponte raddrizza-
ma gli amici e il mio che vanno un po’ in perdita. Il tore sono arrivati i 12.5 volt in
operatore mi hanno cervello, pardon, la CPU, quella continua. Beh, non proprio sta-
sempre chiamato affettuosamen- no, funziona perfettamente ed è bilissimi, ma che pretendete alla
te Il Cassone. Sono quei sopran- piena di fantastici ricordi, dai DX mia età?
nomi che una volta dati da gio- in due metri e settanta centimetri, E subito dopo ho acceso il di-
vane ti rimangono appiccicati alle prime prove quando autoriz- splay, le lampadine degli stru-
tutta la vita, e quando ti chiama- zarono anche la banda dei sei menti, ne ho ben due con quelle
no così anche verso i quarant’an- metri – quanti soldi spese il mio belle lancettone, e l’altoparlante
ni, tutto sembra più ridicolo. Il operatore per trovare la scheda ha emesso un fruscio finché il mio
motivo sono i miei undici chili e giusta e che paura essere opera- umano ha mosso la sintonia sen-
mezzo di peso. Che ci devo fare, to per installarla – fino all’emo- za tanti complimenti, certo che
mi hanno progettato per essere zione di collegare la stazione rus- avrei centrato perfettamente la
una stazione fissa, e che stazione! sa Mir. Non un satellite qualsiasi, frequenza dello sked. Avrei pre-
Ai miei tempi ho rappresentato ma una voce dallo spazio, quella ferito un po’ più di delicatezza
davvero il passaggio dal radian- del cosmonauta sovietico che ri- con il VFO, vecchietto anche lui,
tismo elettromeccanico a quello uscii a riprodurre fedelmente. Ed ma il mio OM è sempre convinto
elettronico. Costavo una fortuna, ero riuscito anche a far sentire a che io sia quello degli anni pas-
circa due stipendi medi di un loro, in orbita, quella del mio sati insieme, e non vorrei mai de-
umano, ma una volta messo nel- OM, senza neppure accendere luderlo. Alla fine abbiamo colle-
la stazione facevo un figurone e il lineare da 50 watt che gli ave- gato un amico non troppo lonta-
tutti gli amici del mio OM veniva- vano regalato. no, quando ha cominciato a do-
no a vedermi e provarmi. Dite Oggi accanto a me nello shack lermi il solito condensatore. Ma
quel che volete, ma io ho addos- ci sono poche radio, o meglio, le ho fatto finta di nulla e dopo un
so cromature, tanti tasti, piedini chiamano così ma sono compu- paio d’ore, quando mi ha spento,
in gomma e sono fatto di pannel- ter travestiti che fanno cose ec- ero appena tiepido e mi ero mos-
li d’alluminio che volendo si pos- cezionali. E pensare che quando so meno di una decina di hertz
sono riverniciare. sono arrivato ero in compagnia dal canale. Sapete, i vecchi sono
E che dire del mio successore, il di radio a valvole, che oggi sono testardi e io non mi rassegno...
736R, ancora più grande eppure nell’altra stanza e che vengono
meno longevo di me. Tanto che soltanto spolverate. Ecco questa
se mi cercate usato valgo ancora è una mia grande paura, finire
parecchio e noi 726R in piena come in un museo. Preferirei la-
forma cominciamo a essere rima- sciare questo mondo colpito da
sti pochi. un fulmine mentre ricevo il più
Oggi ricevo e trasmetto regolar- lontano dei beacon, oppure sen-
mente e come ho sempre fatto, tir morire il mio finale mentre sto
certo non più proprio tutte le se- dando tutti i dieci watt di cui di-
re, e ho dei doloretti da tutte le spongo in SSB. Sarebbe più ono-
parti, al trasformatore dell’ali- revole, una cosa da guerrieri.
mentatore interno che perde iso- In tutto questo tempo sono finito
lamento ai condensatori ormai in clinica qualche volta, mai nul-
un po’ incartapecoriti ma che da la di grave, al messimo un pilota
fuori non si vedono. Non ditelo al da sostituire o la batteria della
Rke 6/2019 65
Parole & parole La telescrivente nasce così alla
fine del XIX secolo come dispo-
sitivo per la trasmissione di mes-
saggi testuali sfruttando la rete
telegrafica. Nata dagli studi degli
68 Rke 6/2019
69
l’abusivismo”. Conviene inserire delle norme di parteci-
pazione verificabili dalle autorità di controllo.
- L’espositore deve essere identificabile: documentazio-
ne in nostro possesso rilasciata dal Ministero delle Tele-
comunicazioni Radioamatori, SWL, CB, Protezione Ci-
Moncalvo 2019
vile ed altro.
- Non essere un commerciante.
- La durata della Mostra Scambio è di un giorno solare.
- La gestione, il contatto con il Comune e l’organizza-
zione è demandato alla sezione ARI di competenza, che
La notizia arrivò come un fulmine a ciel sereno si fa carico a fine evento della gestione del suolo pub-
blico.“
Nei mesi successivi con profondo disappunto non suc-
cesse nulla.
di Gian Michele Sbalzo IW1GAK
La telefonata di Adriano I1NAI mi risvegliò dal tor-
pore
“Esiste la possibilità che l’ex mercatino di Moncalvo si
L
faccia al Palafiere di Casale Monferrato il 13 aprile, at-
a comunicazione della sezione ARI di Casale tendi qualche giorno e chiedi conferma a Pinuccio
Monferrato recitava “Il Mercatino Scambio di IZ1KKM“. Mancavano pochi giorni all’evento, iniziò il
Moncalvo edizione autunno 2018 con data pre- tam-tam tra radioamatori e la cosa venne pubblicizzata,
vista il 6 ottobre 2018 VIENE SOSPESO A DATA DA per compensare il poco tempo che rimaneva.
DEFINIRE” Concordai con Marco che ci bastava un banco, lo se-
Da circa venti anni si svolgeva due volte l’anno lo stori- gnalai all’ARI di Casale e richiesi che tipo di documen-
co Mercatino di Moncalvo curato dalla Sezione ARI di tazione fosse necessaria. Era del tutto simile a quella
Casale Monferrato. Sotto i portici si allineavano una qua- prospettata nella mia precedente comunicazione all’ARI
rantina e più di espositori storici e per tutta la giornata di Rivarolo.
confluivano i vari appassionati. Un punto di incontro ed Compilai la modulistica e la rimandai al Pinuccio.
aggregazione che radunava quel genere di radioama- Attendendo il giorno dell’evento preparai il materiale e
tori che non erano solo degli utenti di apparecchiature mi stampai una cartina per trovare il Palafiere di piazza
per telecomunicazioni ma auto costruttori e sperimen- d’Armi.
tatori. Si potevano incontrare personaggi mitici per il
Piemonte: il mio ricordo va a I1BN Umberto Bianchi re- Il mercatino di Casale Monferrato del 13 aprile 2019
centemente scomparso; l’ultima volta che ci siamo par- Programmai la partenza alle 5,30 per arrivare sul posto
lati è stato proprio a Moncalvo nell’aprile 2018. alle 7,00. Casale è una piccola cittadina ma risulta che
nessuno sappia dove sia piazza D’Armi … Marco comin-
Le prime avvisaglie ciò a tempestarmi di telefonate chiedendomi dove ero
Devo ammettere che le voci di quello che poteva acca- finito: alla mia domanda di come aveva trovato il Pala-
dere circolavano tra gli appassionati da alcuni mesi, una fiere mi disse candidamente “In tangenziale ho incon-
telefona di Marco IZ1FFX mi accennava che per la nuo- trato una macchina con lo stemma dell’ARI carica di
va normativa, nata solo per la Regione Piemonte dopo i materiale e l’ho seguita.”
fatti di Piazza San Carlo, occorreva munirsi di un tesse- Alle 7,30 trovai iI Palafiere, una notevole struttura adibi-
rino di Venditore Occasionale, costo 30 euro emesso dal ta ad eventi organizzati dal Comune di Casale, all’inter-
Comune, durata un anno. ”Va bene ci penso io” dissi a no della ex area Eternit che è in fase di recupero; i ser-
Marco, il tesserino l’avevamo ma mancavano le fiere. vizi ed il Bar sono all’interno struttura. Scaricai la vettu-
Il mio rapporto con il mercatino di Moncalvo (e quello ra e con Marco predisponemmo il banco.
di Torino) fa parte integrale con il DNA di radioamatore. L’apertura per i visitatori era alle 9,00 così colsi l’occa-
In un primo tempo mi aggiravo tra le bancarelle dalle sione per compiere un giro tra i 36 espositori, un record
sette del mattino cercando la cosa interessante, riem- considerando il ridotto preavviso e la nuova sede espo-
piendo il QTH di apparecchi e materiali. Sono passato sitiva; nei momenti migliori a Moncalvo gli espositori
come tutti alla seconda fase, lo smercio di quello che erano da 40 a 44. I visitatori non si fecero attendere con
avevo immagazzinato partecipando come espositore ai una buona affluenza ed una notevole intenzione di fare
vari mercatini della regione. buoni affari, il materiale che abbiamo portato a mezzo-
giorno si era ridotto al 15% non è mai successo.
“Dumse n’andi” (muoviamoci) Arrivarono anche i soliti amici della zona e tutti speram-
In seguito anche il mercatino che si svolgeva nella sede mo, visto il successo, che la cosa si potesse ripetere.
ARI di Torino venne annullato. Profondamente disgusta- Verso mezzogiorno contrattai per due apparecchi che
to da quello che succedeva e vista la completa latitanza mi interessano un RFT GW100 SEG alimentatore in CC
dell’ARI sul problema specifico, in data 02/03/2019 per completare l’apparecchiatura, ed un RFT STV 401
scrissi alla sezione ARI di Rivarolo una lettera da inoltra- voltmetro RF 26-300 MHz per giocarci, ma di questi ne
re al direttivo regionale. Per evitare polemiche riporto parleremo un prossimo articolo.
solamente quanto suggerito per la partecipazione ai Conclusione
mercatini di settore: L’evento è stato sicuramente positivo visto da venditore
“La richiesta contempla le Mostre Scambio tra Radioa- e forse si ripeterà, a dire dell’ARI Casale, nel mese di
matori e la garanzia che avvenga nello spirito per la settembre. Per quanto riguarda il mercatino ARI di Tori-
quale la normativa sui mercati è stata emanata “contro no a tuttoggi non ci sono notizie.
70 Rke 6/2019
Trasmissioni Internazionali in Lingua Italiana
Un’occasione sempre più da non perdere nel mondo della radiodiffusione internazionale che parla italiano
Aggiornamenti: web.mclink.it/MC4868/index.htm
Scheda valida dal 31 marzo fino al 31 ottobre 2019 (ultimo aggiornamento 5/04/2019)
A cura di Marcello Casali IZ0INA (sono gradite segnalazioni mc4868@mclink.it)
MUF = Frequenza
MEDIA della Daily-
MUF nel 50% dei
giorni del mese
di giugno
giorni del mese.
72 Rke 6/2019
73
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presso la sede della Sezione. Il corso verrà tenuto
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corso si terrà una volta a settimana per un totale Per informazioni: info@ari.verona.it
di 10/13 lezioni, il venerdì sera, dalle 21.20 alle
23.30, presso la sede della Sezione, nei locali del
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Rke 6/2019 79
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80 Rke 6/2019 LA INFORMIAMO CHE, AI SENSI DEL DECRETO LEGISLATIVO 196/2003, I SUOI DATI SARANNO DA NOI UTILIZZATI A SOLI FINI PROMOZIONALI. LEI POTRÀ, IN QUALSIASI
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