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ESCUELAS OFICIALES DE IDIOMAS DEL PRINCIPADO DE ASTURIAS

PRUEBA ESPECÍFICA DE
CERTIFICACIÓN DE NIVEL
INTERMEDIO B2 DE ITALIANO.
2020

COMPRENSIÓN DE
TEXTOS ESCRITOS

MODELO DE
CORRECCIÓN

MODELO DE CORRECCIÓN. COMPRENSIÓN DE TEXTOS ESCRITOS.- Prueba Específica de Certificación de Nivel


Intermedio B2 de Italiano. Convocatoria de 2020
HOJA DE RESPUESTAS

EJERCICIO 1: LA MIA VITA IN UN PAPILLON


Espacio reservado para la
persona correctora

1 V F
2 V F
3 V F
4 V F
5 V F

EJERCICIO 2: IL BIMBO DEL GELATO


Espacio reservado para
la persona correctora

1 A B C
2 A B C
3 A B C
4 A B C
5 A B C
6 A B C
7 A B C
8 A B C
9 A B C
10 A B C

EJERCICIO 3: FLUMINIMAGGIORE
Espacio reservado para la Espacio reservado para la
persona correctora persona correctora

1 9
2 10
3 11
4 12
5 13
6 14
7 15
8
MODELO DE CORRECCIÓN. COMPRENSIÓN DE TEXTOS ESCRITOS.- Prueba Específica de Certificación de Nivel
Intermedio B2 de Italiano. Convocatoria de 2020
EJERCICIO 1
LA MIA VITA IN UN PAPILLON
http://nuvola.corriere.it/2015/07/12/la-mia-vita-in-un-papillon/

Legga il testo e indichi se le frasi sono vere o false, come nell’item 0 che non ha nessun
valore. Non si dimentichi di scrivere le soluzioni anche sul foglio delle risposte.

Carmelo Nicotra, 31 anni, nato ad Agrigento, artista di professione e innamorato del vintage da
sempre, è riuscito a rilanciare il papillon a livello internazionale. Anzi, in tutto il mondo. In versione
vintage, appunto.
L’ispirazione arriva nel 2012 quando, insieme a due amici, organizza un evento proprio su questo
tema in Sicilia. Seguendo la moda e leggendo riviste e siti di lifestyle intuisce il ritorno di un classico:
il papillon. E così, forte della propria intuizione, convince la madre (che da ragazza era andata “a
bottega” da una sarta e per qualche anno ha svolto questo lavoro) ad aiutarlo a trasformare in (1)
“farfallino” gli scampoli di tessuti datati che ha recuperato in un vecchio negozio.
In maniera del tutto inaspettata, quella prima serie di papillon, si esaurisce in soli due giorni, e
Carmelo passa tutto il 2013 a evadere gli ordini che gli sono commissionati privatamente.
(3) Dopo il diploma di tecnico di gestione aziendale, nel 2011 si laurea all’Accademia di Belle Arti in
pittura, a Palermo. Lavora poi come visual artist, ed espone in Italia e all’estero in gallerie d’arte e
musei. Di recente ha preso parte a Text(iles), mostra sul tessuto curata dall’Università Iuav di
Venezia.
Tornando agli albori del suo successo dovuto al papillon vintage, l’idea matura nel 2012, come lui
stesso ricorda: «In compagnia di due amici con cui condivido da sempre la mia passione, organizzo
a Favara (Agrigento),“The second life”, una mostra mercato dedicata al vintage e handmade,
all’interno degli spazi di Farm Cultural mark, importante centro, anche turistico, frequentato da
numerosi creativi».
Un’iniziativa che ebbe tanto successo da riscuotere l’interesse di molti maker provenienti da tutta la
Sicilia e diventare un appuntamento fisso. Nel 2013, però, decide di far decollare il progetto e,
nonostante i timori rispetto allo strumento, sceglie il Web per allargare il proprio pubblico e soddisfare
le tante richieste.
Nasce così “ScoccaPapillon” (che richiama il termine siciliano Scocca, che significa, appunto, fiocco)
e dedica massima attenzione ai dettagli: dal packaging al processo di produzione, dalla qualità dei
materiali impiegati alle descrizioni degli articoli in inglese.
In breve tempo ScoccaPapillon, grazie alla piattaforma DaWanda (dedicata ai creativi e amanti
dell’handmade, sulla quale sono presenti oltre 5 milioni di prodotti messi a disposizione da 300mila
venditori ai 5,2 milioni di utilizzatori del sito) diventa un marchio planetario e riceve richieste
dall’America, Australia e da tutto il mondo.
(5) Il brand ottiene pubblicazioni su riviste internazionali di moda, e Nicotra si convince delle grandi
potenzialità della Rete. Nonostante questo, continua a vivere in provincia e a gestire da casa l’intero
processo di vendita del suo prodotto. Oggi, in parallelo al lavoro d’artista, la produzione di papillon
è diventata per lui un lavoro a tutti gli effetti.

Affermazioni
0 Carmelo Nicotra ha rilanciato il papillon. V F
1 L’azzeccato punto di partenza risiede nel saper recuperare gli scarti. V F
2 Nicola ha un forte sesto senso e riesce a convincere una giovane sarta. V F
3 Il suo background formativo e lavorativo è fortemente assodato. V F
Internazionalmente alcune riviste di moda hanno saputo riconoscere il buon
4 V F
lavoro del marchio.
5 Nicola a un certo punto decide di cambiare aria per poter esportare e crescere. V F
Consejería de Educación y Cultura Escuelas Oficiales de Idiomas del Principado de Asturias

EJERCICIO 2
IL BIMBO DEL GELATO
da BAR SPORT di Stefano Benni

Legga il testo e risponda alle domande. Non si dimentichi di scrivere le risposte anche sul
foglio delle risposte.
Questo personaggio, apparentemente innocuo, è uno dei più temuti dai baristi. Alto un metro e venti,
con gli occhiali e la faccia da scimpanzè, è tuttavia dotato di un’eccezionale vitalità. Appare nel bar
con lo sguardo perso: si avvicina al bancone con cento lire in mano e si aggrappa disperatamente
al bordo. Il barista non lo vede quasi mai e continua a servire altri clienti. Se il bambino è molto
timido, aspetta fino all’ora di chiusura, e (1) talvolta il barista lo trova, addormentato, con le cento lire
in mano, solo quando va a spazzare per terra. Se normalmente timido, comincia a battere le cento
lire sul banco con ossessionante regolarità. Se il barista non lo nota ancora (2) comincia a emettere
versi come ehu, oah, oh. Alla fine si incazza e se ne va senza prendere il gelato proferendo terribili
minacce.(3) Spesso scrive frasi anatomiche sul freezer.
Se il bambino è un (4) bambino furbo, va subito al freezer dei gelati, lo apre e ci entra con la testa,
le spalle e metà del corpo. Se il barista non se ne accorge in tempo, il bambino per prima cosa gli
mangia tutto il ghiaccio. (5) Poi scarta tutti i gelati per trovare il suo. Allora il barista gli piomba
addosso e (6) molto stolidamente gli chiede cosa vuole. A questo punto il bambino gli chiederà un
gelato con un nome assurdo, come Bananotto, Antartidino, Cremarancio, Baden-Baden, di cui il
barista ignora l’esistenza. Il barista controlla tutte le scorte di gelato con la testa nel freezer, e ogni
tanto (7) emerge con gelati mostruosi pieni di bugni, strati e colori a forma di pecora e di
autoambulanza. Il bambino li osserva serio uno per uno e ogni volta dice: “Non è lui“. Terminato
l’esame, il barista ha un febbrone da cavallo perché andare su e giù per il freezer gli ha provocato
una broncopolmonite fulminante. Il barista si scalpella il ghiaccio dai capelli e guarda con odio il
bambino, che fa: “Allora voglio un cono”. (8) Il bambino si informa sui ventisette sapori in mostra, e
ne sceglie venticinque. Il barista, ormai in balìa dell’avversario, si lascia guidare docilmente e
compila gelati alti dal mezzo metro in su. (9) Quando il gelato è finito, il bambino dice: “Non ci ha
messo il torroncino al rum“, il barista dice: “Sì“, il bimbo: “No“ e bisogna smontare il gelato fino alle
fondamenta, accorgersi che aveva ragione il bambino e rifare tutto.
A questo punto il bambino esce con settemila lire di gelato (10) mettendo nelle mani del barista cento
lire collose e sudaticce, ai limiti del falso. Appena fuori dal bar, il bambino addenta il gelato che gli
cade per terra con il tonfo di un suicida dal terzo piano. Il bambino piange come un disperato. Il
barista, anche lui piange. Poi gli rifà il gelato.
Il bambino esce, e mangia il gelato. Oppure il bambino esce, e fa ricadere il gelato. E così via.

0 Il bimbo del gelato è


A piccolo e brutto
B miope da un occhio
C inoffensivo per il cameriere

1 Il cameriere …
A spesso si addormenta sul bancone
B a volte trova il bambino mentre pulisce
C smette di servire i clienti appena vede il bimbo

2 Quando non viene notato, il bimbo …


A si ossessiona con i soldi
B si arrende molto facilmente
C pronuncia parole incomprensibili

COMPRENSIÓN DE TEXTOS ESCRITOS.- Prueba Específica de Certificación de Nivel Intermedio B2 de


Italiano. Convocatoria de junio
2020
2
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3 Il bambino …
A arrabbiatissimo, sfida i clienti
B mette a rischio il congelatore
C si sfoga imbrattando oscenità

4 Se il bimbo è scaltro …
A apre il freezer da solo
B prende il gelato senza difficoltà
C lecca un po’ il ghiaccio del freezer

5 Questo bimbo …
A apre tutti i gelati
B assaggia alcuni gusti
C si nasconde nel freezer

6 Quando Il barista scopre il bambino nel freezer …


A gli fa delle domande cortesi
B lo caccia via arrabbiatissimo
C riesce a non perdere la pazienza

7 Il cameriere …
A conosce gli stravaganti nomi dei gelati
B tira fuori alcuni gelati dalle forme strane
C non ha alcun interesse per i gusti del bambino

8 Il cameriere …
A ha paura che il bambino si ammali
B asciuga la testa bagnata del bimbo
C informa il bambino sui gusti esistenti

9 Scelga l’affermazione giusta.


A Il barista non sente nessuna avversione per il piccolo.
B Il bambino esamina molto scrupolosamente tutti i gelati.
C Il barista per non sentirlo più, gli offre tre gelati da passeggio.

10 Il bambino …
A alla fine aveva torto
B se la cava con sole 100 lire
C piange per la morte di un vicino

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EJERCICIO 3
FLUMINIMAGGIORE
https://www.nonsprecare.it/paese-per-anziani-sardegna

Legga il testo e segnali con un cerchio dieci frasi che sono equivalenti nel testo. Risponda
alle domande come nell’item 0 che non ha nessun valore. Non si dimentichi di scrivere le
risposte anche sul foglio delle risposte.
Combattere lo spopolamento dei paesini della penisola decidendo di dare loro una nuova
“destinazione d’uso”: potrebbe diventare una soluzione (1) all’annoso problema dei paesi che si
svuotano, diventando mucchietti di case abbandonate e perdendo le proprie tradizioni, le
particolarità e le bellezze. Villaggi in cui vivono poche decine o centinaia di persone, perlopiù
anziane, come accade soprattutto nel Sud Italia o nelle Isole, piene zeppe di paesini fantasma. In
tutta la penisola se ne contano più di mille, una cifra è destinata ad aumentare perché gli anziani
muoiono e i giovani se ne vanno.
Stesso copione anche per il paesino sardo di Fluminimaggiore, in provincia di Carbonia nella regione
dell’Iglesiente, che combatte ogni anno contro l’esodo delle nuove generazioni. 3000 abitanti, ma
un’età media molto alta. 400 abitanti se ne sono andati negli ultimi anni per motivi di lavoro, e sono
centinaia le case e gli edifici completamente abbandonati.
Ma Fluminimaggiore ha ancora molto da offrire: (3) 7 km lo separano da un mare cristallino con
baie incontaminate come la Spiaggia di Portixeddu, è vicino a siti archeologici come il tempio di
Antas, nonché a luoghi di interesse naturalistico come le Grotte di Su Mannau, conosciute per i laghi
pensili. (5) Allora perché non riqualificarlo, facendo in modo che le case disabitate possano tornare
a vivere magari ospitando chi desidera trascorrere la pensione in un luogo ameno, tranquillo e
godibile, distante dal caos e dalla frenesia?
La stessa domanda che si è posto (7) il sindaco di Fluminimaggiore, Marco Corrias, giornalista e
scrittore, intenzionato a fare del paese che amministra la prima residenza diffusa per gli over 65, (8)
il primo borgo che diventa una casa di riposo integrata nel paese, che vive per le strade, in spiaggia,
nei sentieri naturalistici. L’Happy Village, così la giunta ha intenzione di chiamare il progetto, fornirà
assistenza 24 ore su 24 e una miriade di progetti mirati al benessere degli ospiti, in un pacchetto
chiavi in mano per cui chi arriva, da tutta Europa (9) oltre al clima mite e alle bellezze naturali, trova
residenze di prestigio, servizi, trasporti pensati su misura, gastronomia e momenti collettivi di
socialità.
Il modello a cui ci si sta ispirando è quello della cooperativa di servizi con un grande senso di
comunità a cui tutti i cittadini sono chiamati a contribuire: proprietari di case, artigiani, commercianti,
operatori sociali, tecnici e specialisti, per creare un indotto sui cui si regga l’intero borgo.
A partire dalla problematica delle abitazioni: nessun casermone enorme, nessun palazzo anonimo
che ricalcano i vecchi modelli di gestione delle case di riposo. (11) Le centinaia di case sfitte e
disabitate devono essere messe a disposizione e ristrutturate nel centro storico: sono circa
cinquecento, e dovranno rispondere a standard di eccellenza per quanto riguarda la qualità e la
sicurezza, (12) dovranno essere dotate di giardini e cortili e non dovranno essere isolate, (14) in
modo da favorire le relazioni tra gli ospiti e la cittadina costruendo una rete sociale e di supporto.
(15) Tutto questo non costa più di 300 euro al mese, che entreranno nelle casse comunali. Carbonia
e la Sardegna sperano così di guadagnarsi una fetta di tutti quei pensionati che vanno a godersi il
meritato riposo del periodo della pensione nei paradisi portoghesi, turchi, spagnoli o tunisini, dove
un caffè non costa più di 60 centesimi.

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0 Nel testo si parla di un paesino del Sud Italia.


1 In Italia c’è una riduzione progressiva della popolazione residente nei centri rurali.
2 In Italia ci sono molte case sfitte e sempre meno persone intenzionate a viverci.
3 Le ricchezze artistiche e naturali hanno dato lo spunto per migliorare il villaggio.
4 Fluminimaggiore ha perso più residenti che altre località dell’isola.
5 Fluminimaggiore cerca delle alternative per rimediare allo spopolamento.
6 L’iniziativa si rivolge al turismo europeo che attualmente sceglie altre destinazioni.
7 L’Happy Village è un’iniziativa promossa dal Comune di Fluminimaggiore.
8 Si cerca di reinventare la tradizionale casa di riposo.
Il paese offre le condizioni ideali per un soggiorno all’insegna della natura, del cibo e dei
9
rapporti umani.
10 Il progetto si ispira a un modello europeo.
11 E’ un progetto sostenibile frutto di un recupero di immobili preesistenti.
12 Non tutte le case sono valide per il progetto.
13 Le abitazioni dovranno seguire la tipología delle case di riposo tradizionali.
14 Il progetto è corale perché coinvolge l’intero paese, che sarà chiamato a fornire i servizi.
15 Con questa iniziativa si riesce a sviluppare l’economia del paese arricchendolo.

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DL: AS-00216-2020

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