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COSTITUZIONE DELL'UE
Pindinelli Sara
Melileo Mariella
RICERCA 2 Aleardi Giorgia
9 Maggio 1950, la proposta di Schuman
É il discorso tenuto a Parigi, da Robert Schuman,
allora Ministro Degli Esteri del governo francese.
É il primo discorso politico ufficiale in cui
compare il concetto di Europa intesa come
unione economica e politica tra i vari Stati
Europei per questo è considerato il punto di
partenza del processo d'integrazione europea.
La dichiarazione prospetta il superamento della
rivalità storiche tra Francia e Germania, legate
anche alla produzione di carbone e acciaio, grazie
alla realizzazione di un'alta Autorità per la messa
in comune e il controllo delle riserve europee di
tali strategiche materie prime.
Nella realtà dei fatti non fu il New Deal a risolvere i problemi – servì una guerra
mondiale per superare veramente la crisi – e la dinamica economica di quegli anni
non fu affatto segnata da una ripresa lineare. Ma nella memoria collettiva le
fluttuazioni cicliche e gli strascichi della crisi hanno lasciato il posto alla forza
risolutrice ed emancipatrice di quel messaggio: anche il quel caso, l’annuncio di un
grande patto sociale ed economico ha rappresentato la via maestra per dare una
nuova prospettiva sulla realtà, per uscire dai vecchi schemi di pensiero e per
ribaltare le aspettative
LA NASCITA DELLA CECA DELL'ALTA
AUTORITÀ
Il percorso di integrazione europea è segnato da quattro tappe principali:
- l'introduzione di forme di cooperazione intergovernativa in settori
determinati, diffuse tra gli stati dell'Europa occidentale.
- lo sviluppo del metodo comunitario, che si concretizza nell'istituzione di
tre Comunità europee in settori specifici:
a) la produzione di carbone ed acciaio (CECA);
b) l'energia atomica;
c) il mercato comune in generale;
- la progressiva valorizzazione del metodo comunitario;
- infine la riconduzione del processo di integrazione europea ad un ente
unitario per l'entrata in vigore del Trattato di Lisbona.
IL TRATTATO DI LISBONA:
È uno dei trattati dell'Unione Europea, firmato il
13 dicembre 2007 ed entrato
ufficialmente in vigore il 1º dicembre 2009,
che ha apportato ampie modifiche al Trattato
sull'Unione europea
e al Trattato che istituisce la Comunità europea.
Rispetto al precedente Trattato, quello di Nizza,
esso abolisce i cosiddetti "tre pilastri", provvede al riparto
di competenze tra Unione e Stati membri, rafforza il principio
democratico
e la tutela dei diritti fondamentali, anche attraverso l'attribuzione
alla Carta di Nizza del medesimo valore giuridico dei trattati.
Si è aperta a Bruxelles il 24 luglio 2007 la settima
Conferenza intergovernativa (CIG) con l'incarico di finalizzare il nuovo trattato:
il gruppo di "esperti giuridici" ha raggiunto un accordo sul testo il 2 ottobre 2007:
la Polonia insisteva per comprendere la "clausola di Ioannina",
meccanismo che permette ai Paesi in minoranza di rinviare le decisioni
prese dal Consiglio dell'Unione europea all'interno del Trattato
anziché in una dichiarazione separata, ha ottenuto un avvocato generale permanente
presso la Corte di giustizia come già avveniva per Germania, Francia, Italia, Regno Unito e
Spagna.
L’Italia si era detta contraria all'approvazione della nuova
composizione del Parlamento europeo che deve passare a 751 membri secondo il Trattato.
L'accordo ha posto fine a due anni e mezzo di incertezza istituzionale
successiva al blocco dei referendum francese e olandese sulla Costituzione.
Il Trattato è stato approvato ufficialmente il 18 ottobre 2007 nel vertice informale di Lisbona
che concludeva la CIG ed è stato firmato dai capi di Stato e di Governo il 13 dicembre 2007,
sempre a Lisbona.
IL TRATTATO DI PARIGI:
Istituisce la Comunità europea del carbone e dell'acciaio (CECA) che
riunisce sei stati (Belgio, Germania, Francia, Italia,Lussemburgo e Paesi
Bassi) per introdurre la libera circolazione del carbone e dell'acciaio e
garantire il libero accesso alle fonti di produzione.
Un elemento importante è stata l'istituzione di un'alta Autorità che ha il
compito di:
-vigilare sul mercato,
- monitorare il rispetto delle regole della concorrenza;
- garantire la trasparenza dei prezzi.
La comunità CECA rappresenta un primo passo nel processo di
integrazione europea.
IL BILANCIO GENERALE DELLA CECA:
ll trattato CECA prevede un'organizzazione dei regimi
di produzione e di distribuzione del carbone e
dell'acciaio, basata su un sistema istituzionale
autonomo destinato a garantirne la gestione.
Nonostante il suo carattere settoriale, la CECA ha
avuto un impatto fondamentale sui grandi sviluppi
economici e politici registrati in Europa negli ultimi
50 anni.
Nella fase iniziale, di fronte al brusco calo della domanda di carbone
e di acciaio registrato nel dopoguerra, che avrebbe potuto far
sprofondare
l'Europa occidentale in una grave recessione economica, la CECA è
stata in grado
di garantire uno sviluppo equilibrato della produzione e della
distribuzione delle risorse.
In seguito, durante la profonda crisi attraversata da questi settori
negli anni '70 e '80,
essa è riuscita a elaborare una risposta articolata che ha consentito di
procedere
alle ristrutturazioni e alle riconversioni industriali necessarie,
con particolare attenzione per gli aspetti attinenti alla tutela
dei diritti dei lavoratori in applicazione del modello sociale europeo.
Ma è soprattutto sul piano politico che si misura la portata innovatrice
della CECA. Essa ha infatti avviato un processo originale basato
sulla ferma convinzione di condividere un destino comune in una
prospettiva a lungo termine. La collaborazione serena e strutturata fra
alleati ha così potuto avere la meglio sulla contrapposizione rancorosa e
talvolta violenta fra nemici. La CECA è uno dei pilastri del tipo di
organizzazione originale che caratterizza oggi l'Unione europea e
prevede un sistema regolamentare autonomo, animato da istituzioni
indipendenti dotate dei poteri e dell'autorità necessari per garantire il
corretto funzionamento del sistema. In questa ottica, la CECA ha
contribuito in misura rilevante alla situazione di pace, stabilità, prosperità
e solidarietà in cui viviamo oggi all'interno dell'Unione europea.
Come stabilito dall'art 2 del trattato
l'obiettivo della CECA è contribuire,
attraverso il mercato comune del carbone e
dell'acciaio, all'espansione economica,
all'incremento dell'occupazione e al
miglioramento del tenore di vita.