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FRIEDRICH WILHELM NIETZSCHE

 nasce a Lipsia nel 1844, figlio di un pastore protestante che presto perde, rimanendo nelle cure della madre e della sorella
 a 20 anni si iscrive alla facoltà di teologia di Bonn → conquistato dalla lettura di Schopenhauer
 a 24 anni ottiene la cattedra di Lingua e letteratura greca all’università di Basilea
 conosce il teologo Overbeck e il musicista Wagner, quest’ultimo è particolarmente ammirato da Nietzsche
 si arruola come infermiere volontario nella guerra franco-prussiana
 si affievolisce l’amicizia con Wagner perché quest’ultimo si dimostra sempre più rassegnato e propenso ad un atteggiamento di rinuncia
 umano, troppo umano → distacco definitivo da Schopenhauer
 sempre più cagionevole, emicranie più frequenti e nel 1879 rinuncia definitivamente all’insegnamento per la sua inquietudine e le crisi
nervose → periodo di solitudine
 1882: conosce Lou Salomé per la quale prova una grande affinità intellettuale, ma questa rifiuta di sposarlo preferendo un amico di
Nietzsche
o per questo rifiuto si incrinano i rapporti con la madre e la sorella (fino alla fine rimarrà una certa conflittualità)
 conflitto con la sorella per il fidanzamento di questa con un seguace antisemita di Wagner
 pubblica a proprie spese alcune delle opere più importanti
 si stabilisce entusiasta a Torino, lo squilibrio mentale si fa più evidente; Overbeck preoccupato dalle sue lettere lo va a prendere e lo porta
a ricoverare in una clinica a Basilea
 1888-1889: anno spartiacque → Nietzsche passa dalla ricerca filosofica allo squilibrio mentale
 muore la madre, passa sotto la custodia della sorella (ormai vedova), che si occupa della gestione del patrimonio letterario del fratello,
alla loro conservazione e gestione (fonda un archivio a Weimar)
 (le edizioni delle opere non dovrebbero servire)
 filosofia e malattia:
o alcuni → malattia per screditare la filosofia di Nietzsche: concezione positivista per cui da mente malata, nasce una filosofia malata
o alcuni → valorizzano la malattia perché ha contribuito a determinare il carattere anticonformista del suo pensiero
o alla fine: il rapporto tra la malattia e la filosofia è una questione irrilevante storiograficamente
 nazificazione e denazificazione
o lettura nazifascista agevolata dall’attività di Elisabeth, sorella di Nietzsche
 ma contribuiscono anche gli spunti antidemocratici e anti-egualitari rintracciabili nella sua filosofia
o secondo dopoguerra → processo di denazificazione con esiti estremi
o attualmente, riconosciuti sia elementi di novità che reazionari
 caratteristiche del pensiero di Nietzsche
o distruzione globale delle certezze del passato: critica radicale della civiltà e della filosofia occidentali
o non solo polemica, ma filosofia propositiva → nuova umanità ⇒ ideale del “superuomo” o “oltreuomo”
o innovative anche le modalità di espressione
 umano, troppo umano → aforisma → illuminazione istantanea e lascia spazio all’interpretazione
 Così parlò Zarathustra → annuncio profetico → simbologie, allegorie e parabole
 elemento personale/esistenziale nelle sue opere
 rifiuto sistematicità dell’opera → fondata su una pretesa di controllo della totalità del reale, inoltre no “orizzonti aperti” ⇒ le
opere di Nietzsche non hanno una lettura univoca, ma una pluralità di significati e di interpretazioni
Periodo giovanile (ammira Wagner e Schopenhauer)
la nascita della tragedia dallo spirito della musica. Ovvero: grecità e pessimismo
o opera che riunisce filosofia, filologia, estetica e teoria della cultura (multidimensionalità della speculazione), con prevalenza del
filosofico
 contrasto spirito apollineo e spirito dionisiaco, alla base della mentalità e dell’arte greca
 apollineo-dionisiaco = forma-caos; stasi-divenire; ragione-istinto; serenità-inquietudine
 spirito apollineo
o nasce da impulso alla forma
o tendenza a rifuggire il divenire
o (imbrigliare l’esistenza caotica nelle) forme limpide e armoniche della scultura e della poesia epica
 spirito dionisiaco
o nasce da forza vitale
o tendenza a partecipazione e coinvolgimento al divenire, è allo stesso tempo creazione e distruzione
o esaltata la spinta creatrice della musica e della poesia lirica
 originariamente nella cultura greca delle origini prevaleva lo spirito dionisiaco per cui il greco aveva un rapporto diretto con la morte,
accettandola e affrontandola
 l’apollineo nasce dunque da questo continuo confronto con il dramma della vita, che si cerca di sublimare e ordinare nella forma, dunque
in degli schemi armonici e definiti (sublimare il caos) → in questa prima fase i due spiriti esistono separatamente
 tragedia attica: Sofocle ed Eschilo
o i due spiriti sono in reciproca armonia e sono in equilibrio: la vita sofferta dell’eroe, dunque concepita secondo lo spirito dionisiaco,
viene raffigurata attraverso l’ideale compiutezza dell’apollineo
 Socrate → tragedia di Euripide
o facendo riferimento all’atteggiamento razionalistico di Socrate, comincia a prevalere lo spirito apollineo che arriva a schiacciare
quello dionisiaco, dunque la componente primordiale, fatta di istinti, della vita
o si tenta di superare la morte
o all’inizio della decadenza della tragedia corrisponde l’inizio della decadenza della civiltà occidentale ⇒ discrepanza inconciliabile tra
uomo tragico, che accetta la caoticità della vita, e uomo teoretico che con approccio razionalistico tende a soffocarne l’essenza
caotica
 celebrazione dello spirito dionisiaco → oltre il pessimismo e l’ottimismo per l’ambivalenza caratterizzante Dioniso
o discrepanza con Schopenhauer, pur riprendendo la visione della vita come dolore → nega la via della noluntas (astenersi dal
desiderio per non soffrire) indicata da Schopenhauer e propone l’accettazione dell’esistenza nella sua totalità
o infatti sono possibili solo 2 atteggiamenti nei confronti del caos della vita
 noluntas di Schopenhauer = fuga e rinuncia
 accettazione dionisiaca della vita
o Dioniso è quella figura divina in cui si concentrano tutte le passioni che caratterizzano l’esistenza; alle basi della realtà confluiscono
elementi estetici e tragici, inoltre la vita si fonda su opposizioni primordiali → solo l’arte è stata in grado di cogliere questi aspetti
dell’esistenza → carattere metafisico dell’arte
o la decadenza della civiltà si configura dunque come il prevalere (sempre più) dello spirito apollineo (ispirato a Socrate e Platone)
o Wagner: simbolo di quell’ideale di rinascita della cultura tragica, fondato su arte e musica
considerazioni inattuali
 critica della cultura moderna/contemporanea
 una sezione è dedicata al rapporto della cultura moderna con lo storicismo e lo storiografismo, che Nietzsche rifiuta apertamente
 l’eccesso di storia priva l’uomo della sua creatività, creando un senso di impotenza che ha i tratti della “malattia”, di cui soffre l’uomo
moderno del XIX secolo (il quale tende a imitare, senza creare)
o dall’eccesso di storia nasce anche l’idolatria del fatto (come pensiero positivista) che costringe l’uomo a vedersi solo come
necessaria conseguenza della potente storia → uomo si sente soffocato dal passato e questo ostacola le sue capacità creative:
l’uomo si limita alla ripresa degli esempi forniti dal passato (consumismo della storia)
 importanza dell’oblio → momenti di incoscienza fondamentali per uno stato di felicità e per libertà d’intervento e d’azione nel presente
(bisogna anche saper dimenticare il passato)
 ma la storia, se al servizio della vita, è utile: la storia in funzione della vita e non il contrario (criterio con cui rapportarsi alla storia: la vita)
 tre tipi di rapporto uomo-storia = tre tipologie di storia (ognuna con aspetti positivi e negativi)
o storia monumentale: riguarda chi è attivo e ha aspirazioni, poiché vede nel passato modelli e maestri riproponibili nel presente e
nel futuro; aspetto negativo: potrebbe incitare alla temerarietà o al fanatismo
o storia antiquaria: riguarda chi preserva e venera, che con fedeltà si riconosce frutto di scelte passate ed erede di una certa
tradizione; aspetto negativo: impedisce ed ostacola l’azione e il cambiamento
o storia critica: riguarda chi soffre e ha bisogno di liberazione, cioè di rompere con il passato portandolo in un tribunale, dove svolge
una critica approfondita della storia e finisce per condannarla, con una sentenza che risente delle passioni che caratterizzano la vita;
aspetto negativo: si ha la pretesa di poter rinnegare il passato, non riconoscendo però il ruolo delle scelte del passato e il
condizionamento di queste sull’individuo
o unico approccio sano con la storia: integrare contemporaneamente i tre rapporti con la storia
Periodo illuministico e filosofia del mattino
umano, troppo umano (1878-1880)
 adotta l’aforisma
 distacco definitivo da quelli che precedentemente considerava dei maestri:
o Wagner: Nietzsche arriva alla disillusione, vede in Wagner e nella sua arte i segni della decadenza moderna, nonché un
atteggiamento che ricerca sempre il consenso delle masse
o Schopenhauer: il nirvana è inattuabile e negare la vita significherebbe incrementare il processo di decadenza della civiltà occidentale
o crolla la fiducia in una rinascita della tragedia attraverso l’arte, che insieme alla metafisica e alla religione sono ora poste sotto
giudizio
o a salvare la cultura dalla decadenza non è più l’arte, ma il filosofo mosso dagli ideali della scienza e dal sospetto
o criticare la cultura con la scienza, non intesa secondo la concezione dei positivisti (no cieca fiducia nella ragione e nel progresso);
periodo illuministico perché finalizzato a una critica demistificante
 scienza= metodo di pensiero che permette di emancipare le menti dai propri errori ⇒ “gaia scienza” perché libera
 critica condotta attraverso il metodo critico e storico-genealogico
o “critico”: sospetto da causa dell’analisi della cultura, diventa strumento stesso d’indagine
o “storico-genealogico”: non esistono aspetti della realtà che siano immutabili ed eterni, ma ognuno di essi è il risultato di un
processo da ricostruire ⇒ analisi storico-concettuale: quei valori tradizionalmente ritenuti come “eterni” dipendono dalla
specificità del periodo storico e sono comunque il frutto di uno sviluppo ⇒ i valori sono relativi e legati al concreto ⇒ Nietzsche
vuole smentire l’assolutezza anche a livello temporale di quei valori illusoriamente ritenuti statici (1° step del metodo di Nietzsche)
o critica demistificante (2° step metodo): similmente a Marx, Nietzsche svela come dietro ai presunti valori “assoluti e a priori” vi
siano in realtà bisogni e interessi umani ⇒ il metodo si concretizza in una “chimica delle idee e dei sentimenti”
 di nuovo, perché demistificante, dunque riesce a scomporre queste realtà tradizionalmente ritenute “assolute” nei loro
elementi più fondamentali e semplici che in realtà non corrispondono ad altro se non ai bisogni più umili dell’uomo
 dimensione dialettica del metodo, perché procede esaminando una realtà a partire dal proprio opposto ⇒ svelate le basi
“troppo umane”
 a questo metodo corrispondono lo spirito libero e la filosofia del mattino
o spirito libero (predecessore del superuomo) = viandante che grazie alla “gaia scienza” può liberarsi dalle mistificazioni del passato
e adottare una nuova linea di pensiero fondata sull’idea per cui la vita ha i caratteri della transitorietà e del libero esperimento
o non ci sono più certezze precostituite, crollano la metafisica e la morale visti da Nietzsche come “errori” dell’umanità
 critica alla metafisica = “morte di Dio” (Gaia scienza) → Dio:
o simbolo di ogni prospettiva oltremondana, antivitale che giustifica la collocazione del senso dell’esistenza al di fuori dell’essere di
“questa” vita
o personificazione di tutte quelle certezze metafisiche, morali e religiose che l’uomo ha elaborato per dare un senso e un ordine
rassicurante al caos dell’esistenza e renderlo sopportabile
o ma questo ordine è solo un prodotto umano ed è espressione di un atteggiamento di rivolta e fuga da questa vita
o le menzogne metafisiche sono un bisogno che l’umanità ha avuto per poter vivere “la vita deve ispirare fiducia”
o a questo atteggiamento di rifiuto e di auto-inganno, Nietzsche contrappone l’accettazione dionisiaca della realtà nella sua caoticità
o tra le menzogne millenarie, Dio è la bugia più radicata nel tempo, ovvero quell’illusione fondamentale per sopportare la vita
 ma la verità è violenza e l’unico criterio a cui si attiene Nietzsche è la capacità (o meno) di sopportazione dello svelamento
crudo e violento con la verità, dunque con il caos e l’irrazionalità esistenziali
 preme l’annuncio della morte di Dio
o Gaia scienza, passo dell’uomo folle che annuncia la morte di Dio, grande drammatizzazione e simbologia ricca
 equivalente del mito platonico della caverna
 uomo folle → filosofo-profeta che è “folle” perché non è stata presa ancora piena consapevolezza della portata della morte di
dio
 uomini al mercato che ridono ironicamente → ateismo ottimistico e superficiale, tipico del pensiero positivista, che non ha
realizzato la potenza dell’annuncio dell’uomo folle
 “come potemmo vuotare il mare bevendolo fino all’ultima goccia?” → l’uccisione di Dio è un traguardo che richiede un
enorme sforzo e coraggio per poter andare aldilà del bene e del male
 “dov’è che si muove ora? […] non è il nostro un eterno precipitare?” → la consapevolezza della morte di dio costituisce un
trauma: mancano punti di riferimento, non c’è più un equilibrio esistenziale, all’uomo rimane solo la vertigine e lo
smarrimento più profondo
 dio è morto → crollo di ogni certezza assoluta tradizionale, anzi crollo del valore dei valori, la menzogna massima
 vengo troppo presto → l’uomo folle sa che l’uccisione di Dio non è una verità ancora a portata delle masse e dei più
 sepolcri di Dio → crisi moderna delle religioni
o il trauma per l’uccisione di Dio è il primo passo di liberazione dal peso del passato ed è la pre-condizione per il passaggio al
superuomo
 il coraggio che ha permesso di affrontare la realtà dell’esistenza, permette anche di compiere il salto da uomo a superuomo
 il superuomo è illuminato “dai raggi di una nuova aurora” e davanti a lui ha un mare di possibilità, per la costruzione di un
nuovo mondo
o l’ateismo non è tanto il frutto di una riflessione, ma “istinto”
o presupposto su cui si regge la filosofia di Nietzsche: il mondo è senza divinità (a-teo) ed è nella sua totalità caos dionisiaco → e solo
in quest’ottica il superuomo può avere senso
o rifiuto di qualsiasi sostituto di Dio, l’immagine degli uomini che venerano l’asino è ancora una volta una critica all’ateismo
“positivo”ù
 morte di Dio = definitivo crollo del platonismo
o l’espressione “come il mondo vero finì per diventare favola” Nietzsche rimanda a quelle sei tappe che progressivamente hanno
contribuito a svelare l’inganno del platonismo
1. per Platone il “mondo vero” è quello perfetto e immutabile delle idee, di cui quello reale è una copia negativa; solo i saggi
posso innalzarsi al mondo vero
2. per il cristianesimo il “mondo vero”, nonché la visione di Dio, è negato in questa vita e accessibile solo ai virtuosi (ispira
dunque una morale della sottomissione)
3. con Kant il “mondo vero” è indimostrabile, al massimo è rintracciabile nella dimensione del postulato morale
4. positivismo → “canto del gallo” → si intravede un primo atteggiamento razionalistico anti-metafisico e il “mondo vero” è
inconoscibile
5. per la filosofia del mattino l’idea del “mondo vero” è vuota, superflua; gli spiriti liberi hanno finalmente smentito Platone
6. con la filosofia Zarathustra si ha la totale eliminazione di qualsiasi visione metafisica e dualistica della realtà, in cui si
distinguono un mondo vero e uno apparente
 auto-soppressione della morale: in virtù degli stessi valori cristiani dell’onesta e del vero, l’umanità ha smascherato dunque eliminato
l’idea del “mondo vero”, cioè l’intero si sistema metafisico-morale derivate dal platonismo e dal cristianesimo
Periodo di Zarathustra e filosofia del meriggio
Così parlò Zarathustra. un libro per tutti e nessuno
 parte dalla consapevolezza dell’eliminazione del dualismo metafisico mondo vero-mondo apparente
 dopo la morte di Dio → 2 strade opposte tra di loro: superuomo e ultimo uomo, di cui il secondo è da rifiutare
 Zarathustra non è il superuomo, ma il suo profeta → ambiguità ma compare l’elemento dell’auto-soppressione morale: poiché
Zarathustra è il primo a tradurre la morale del superuomo in metafisica, è anche il primo a notare l’errore della morale
 in tutta l’opera si avverte il tono profetico → simboli, immagini e parabole → difficoltà nell’interpretazione
 concetti fondamentali: superuomo, volontà di potenza, eterno ritorno
 superuomo
o modello di uomo che incarna tutti i concetti fondamentali del pensiero di Nietzsche (accettazione dionisiaca, emancipazione
morale…)
o necessariamente proiettato verso una dimensione futura, non si identifica in alcuna figura del passato
o Übermensch → über è “oltre”, il superuomo però non va inteso come un uomo potenziato; ma come un uomo con caratteristiche
antropologiche “diverse” da quelle note
 sa creare nuovi valori e instaurare rapporti del tutto innovativi con la realtà caotica
o uomo che è sostanzialmente corpo, è terra ed è nato per vivere sulla terra
o questa corporeità del superuomo è coerente con l’accettazione dionisiaca della vita
 corpo non è più prigione per l’anima ma concreto essere dell’uomo
o meta del superuomo → processo di auto-liberazione che si costituisce di tre metamorfosi dello spirito
 cammello → uomo vincolato dai pesi della tradizione, che china la testa sotto Dio e l’obbligo morale
 leone → uomo che si libera di questi pesi metafisici, ma si tratta di una libertà negativa perché indica un levarsi di dosso
qualcosa, non l’apertura ad un mondo di possibilità (libertà “da” e non libertà “di”)
 fanciullo → è l’oltreuomo, che con spirito dionisiaco, è innocente e creativo e ha il coraggio di andare oltre ciò che è bene e
male
o l’oltreuomo non è accessibile alle masse, quanto a un’élite ristretta di individui superiori ed eccezionali → tratti antidemocratici e
reazionari
 strumentalizzazione politica
 ma Nietzsche intende l’oltreuomo come concetto filosofico, anzi attraverso Zarathustra arriva ad una critica di tutte le
ideologie politiche a lui contemporanee
 eterno ritorno → massimo livello di accettazione dionisiaca della natura
o dottrina per cui tutte le vicende del mondo sono destinate a riproporsi ciclicamente ed infinite volte
o ancora, segna il distacco uomo-superuomo
 colui che rimane uomo teme l’eterno ripetersi della propria vita
 il superuomo prova gioia e entusiasmo per la sua spinta dionisiaca nei confronti della vita
 l’uomo che con coraggio vince il terrore del pensiero dell’eterno ritorno può innalzarsi al grado di superuomo
o recuperare una visione tipicamente greco-ellenistica del tempo, precedente al cristianesimo
o cosa intenda veramente Nietzsche con eterno ritorno → forse il punto più critico della filosofia di Nietzsche
o doppia natura di questa dottrina
 polemica, perché rinnega la visione lineare del tempo, in cui il momento successivo prevale su quello precedente
 propositiva, perché il senso dell’essere è insito nell’individuo stesso, inoltre la vita viene a coincidere con il senso → felicità
L’ultimo Nietzsche e filosofia del tramonto
 filosofia “del martello”: critica radicale di morale e cristianesimo per poter impostare un nuovo pensiero volto alla concretizzazione del
superuomo
 Nietzsche applica il sospetto al concetto stesso di morale, mettendola in discussione
 morale = istinto del gregge nel singolo
o il singolo si subordina alle regole della società
o “voce della coscienza” = interiorizzazione delle autorità sociali
o strumento di difesa e offesa che agevola il dominio di un uomo sul suo prossimo ⇒ svelamento dei meccanismi segreti di quella
falsa certezza della morale
 genealogia della morale → mostrare come quei valori “assoluti e immutabili” non siano altro che il frutto di uno sviluppo psicologico, di
un divenire
o i valori sono solo proiezioni di determinate tendenze storico-psicologiche dell’uomo
o tappe
1. mondo classico → prevale la morale dei signori, cioè dell’aristocrazia cavalleresca (guerrieri) → nasce da un sentimento di
pienezza; morale ispirata all’accettazione dionisiaca, alla forza, alla salute, alla fierezza e alla gioia → virtù del corpo
2. successivamente prevale la morale degli schiavi → apice = cristianesimo → virtù dello spirito
 la morale dei signori in realtà non comprende solo l’etica dei guerrieri ma anche quella dei sacerdoti
 i sacerdoti sono mossi da risentimento e spirito di vendetta perché segretamente invidiosi del rapporto vitale che il guerriero
ha con l’essenza umana, che è corpo → odio impotente: i sacerdoti vorrebbero avere la forza dei guerrieri, ma non l’hanno
 il più debole, dunque, istituisce un nuovo schema di valori antivitali con cui domina il più forte fino ad annichilirlo
 primo rovesciamento dei valori vitali = ebraismo
 cristianesimo concreto (non quello delle dottrine): la morale antivitale si diffonde tra le masse e raggiunge la sua massima espressione
o capovolgere gli antichi valori romani per risentimento
o gli istinti vitali sono definiti come “peccaminosi” (il cristianesimo ha corrotto quegli elementi alla base del senso di pienezza)
o proposti valori come l’umiltà e il rifiuto del corpo; l’uomo del cristianesimo è represso, sottomesso, malato e si sente continuamente
colpevole
o maschera di serenità dietro cui si cela uno spirito di rivalsa verso il prossimo e aggressività nei confronti della vita
o ecco che si impone la morale antivitale del debole e l’umanità si incammina sulla via della decadenza
 no critica di Gesù ma critica dei seguaci, che hanno seguito la strada opposta a quella indicata dal messia
 al posto del cristianesimo e della sua morale della sottomissione, Nietzsche propone la più convita affermazione della vita
o carattere violento della verità svelata da Nietzsche
 trasvalutazione dei valori: atto con cui l’uomo ritorna padrone di se stesso e della sua condotta (no dipenda da alcuna certezza proiettata
all’esterno)
o non è semplice rifiuto della morale tradizionale, ma proposta di nuovi valori che non hanno più i caratteri dell’immutabilità e
dell’assolutezza, ma sono libere proiezioni dell’uomo e della sua volontà di potenza
 su Nietzsche → compito epocale: gettare le basi culturali e filosofiche per una nuova società
o i veri filosofi sono legislatori e fissano la meta a cui deve pervenire l’umanità
o l’attività dei filosofi è creativa, ma questa creazione diventa legislazione
 volontà di potenza = più profonda essenza dell’essere = vita stessa, quando considerata come forza creativa e che supera se stessa
o spinta all’autoaffermazione
o espressione più compiuta = superuomo → oltre l’uomo del passato, ma compie anche un continuo processo per cui oltrepassa e
supera se stesso → autocreazione
o vita = autocreazione → recupero di un rapporto di sintonia con l’arte (criticata nella fase illuministica)
 arte = forza creatrice e forma suprema della vita, espressione di quella forza e pienezza che caratterizzano l’esistenza
 arte come modello di volontà di potenza e della possibilità d’azione del superuomo
 artista come primo modello di superuomo
o esercizio della volontà di potenza = capacità del superuomo di istituire valori e schemi interpretativi della caoticità del reale (di cui
riconosce la genealogia e origine psicologica, il superuomo sa che la sua interpretazione non è assoluta, ma una proiezione della sua
vita)
o il culmine della volontà di potenza si raggiunge nel momento in cui il superuomo si libera del passato, liberando da questo peso il
tempo, e ne esalta attivamente l’eterno ritorno (non lo subisce)
 apoteosi del divenire = atto con cui il superuomo rende il divenire un concetto di esistenziale ed essenziale, dunque eterno
o aspetto anche politico della volontà di potenza
 vita intesa come appropriazione e affermazione del più forte sul più debole
 l’astensione dall’affermarsi sul prossimo, quando innalzato a valore fondamentale della società, diventa una negazione della
vita
 quindi emerge una tendenza antidemocratica e reazionaria
 nichilismo e suo superamento
o in un primo momento il nichilismo è volontà del nulla → platonismo e cristianesimo: atteggiamento di fuga e ripudio di questo
mondo
o successivamente il nichilismo è quella specifica condizione dell’uomo moderno e contemporaneo che all’annuncio della morte di
Dio, non vede più nella realtà un senso né uno scopo metafisico, rimane solo un senso di sgomento: vuoto e nulla
o Nietzsche si ritiene il primo perfetto nichilista d’Europa perché è riuscito ad andare oltre il nichilismo stesso
o origine del nichilismo: l’uomo occidentale originariamente crede nell’illusorietà dell’assolutezza dei valori e delle categorie di
unità, verità, bene e scopo → subentra la disillusione perché ci si accorge che questi valori sono fittizi e illusori, né hanno base
ontologica → angoscia nichilista, tanto più avvertita quanto era stata maggiore la fede in questi valori falsamente assoluti
o errata (in parte) concezione del nichilismo: affermare che poiché i valori metafisici non hanno base reale, allora il mondo non abbia
alcun senso
 questa negazione nichilistica della vita si supera con l’esercizio della volontà di potenza, preparando all’accettazione
dionisiaca della vita
o la possibilità di un superamento del nichilismo suggerisce la presenza di più tipi di nichilismo
 nichilismo incompleto: permane la necessità di un ideale in cui credere per compiere il rovesciamento dei valori
 nichilismo completo, quello vero → diverse forme
o nichilismo completo passivo
 si prende atto del declino dei valori, di fronte a cui si rimane immobili
o nichilismo completo attivo
 si esercita la forza di distruzione dei valori
 (nichilismo attivo estremo:) distrugge totalmente le verità assolute, creando orizzonti per l’istituzione di nuovi valori
 nichilismo attivo raggiunge completezza quando il superuomo, riconoscendo l’assenza di una base ontologica dei cosiddetti
valori assoluti, esercita la volontà di potenza per crearne di nuovi sapendo che essi sono relativi e frutto della propria
azione umana
 superamento nichilismo passivo = compito superuomo = dare un senso e un’interpretazione relativi al caos del mondo,
successivamente alla morte delle certezze
 prospettivismo
o non esistono i fatti, ma solo specifiche e molteplici interpretazioni → il mondo non ha un senso unico, ma innumerevoli perché
innumerevoli sono le interpretazioni determinate da altrettanti punti di vista (comunque l’uomo non può vivere senza attribuire un
senso al caos, tuttavia il superuomo sa riconoscere la relatività della sua interpretazione)
o non sfocia nell’idealismo, perché il soggetto stesso non è un concetto assoluto ma è frutto anch’esso di molteplici interpretazioni
 l’unitarietà dell’io è la prima delle finzioni storiche e ha fatto da base per tutte le altre finzioni
o concorda con Kant sulla caoticità del sensibile, ma mentre Kant afferma l’unicità della chiave di lettura, Nietzsche propone il
prospettivismo
o le interpretazioni sono determinate dai bisogni e dagli istinti particolari degli individui
o le tradizionali “verità assolute” sono solo delle illusioni che si sono consolidate così tanto nel tempo, che l’umanità si è dimenticata
della loro natura fittizia
 le categorie dell’intelletto e la logica sono “invenzioni” (costruzioni umane) per imbrigliare e controllare il caos della vita che
quotidianamente si vive

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