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Il cavaliere inesistente mi è parso molto vivace e semplice come libro.

Ha uno stile scorrevole e ci


sono molte descrizioni. Interessante perché parla di esempi di vita dei nostri giorni.
È una storia spericolata e cavalleresca ambientata tra le fila dei soldati di Carlo Magno che devono
combattere in Francia. Essendo un esercito sembra tutto perfetto organizzato con schemi e
procedure.
Il racconto si slega tra storie di donne e cavalieri.
È un libro che ci spiega le sembianze dei cavalieri nel 900. Il cavaliere all’inizio era un guerriero
impavido per poi diventare una sorta di armatura senza corpo.
All'inizio era così tanto privo di identità che viene associato all'uomo di oggi, che sembra incerto e
insicuro. Dentro è vuoto come un’armatura bianca mossa dalla forza di volontà.
Il racconto tratta di un tema costantemente attuale per questo è più facile che sia interessante.
Ci sono delle scene surreali, che mi hanno colpita molto, come quando Rambaldo si presenta vicino
a un ufficio per poter far richiesta di un duello contro un moro al fine di riparare l’onore della sua
famiglia.

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