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9 Quaderni di Applicazione Tecnica

Dicembre 2008

La comunicazione via Bus


con gli interruttori ABB
1SDC007108G0901
Quaderni di Applicazione Tecnica

La comunicazione via Bus con gli interruttori ABB


Indice
1 Introduzione........................................ 2 4
.5 Esempio di scelta dei prodotti per
supervisione e telecontrollo.................... 36
2 La comunicazione 4
.6 L’integrazione degli interruttori
digitale...................................................... 3 automatici nei bus di campo
Profibus DP e DeviceNet......................... 38
2.1 I protocolli di comunicazione.................... 4 4.6.1 Supervisione e telecontrollo.................................... 39
2.1.1 Il livello fisico............................................................. 5 4.6.1.1 Interruttori aperti Emax E1-E2-E3-E4-E6........... 39
2.1.1.1 Le interfacce RS-232 e RS-485............................ 6 4.6.1.2 Interruttori aperti Emax X1 e

2.1.2 Il livello di collegamento............................................ 8 scatolati Tmax T7............................................... 40

2.1.3 Il livello applicativo.................................................... 8 4.6.1.3 Interruttori scatolati Tmax T4-T5-T6................... 41

2.1.4 Compatibilità tra i livelli.............................................. 9


5 Esempi di applicazione
3 La supervisione degli 5.1 Supervisione delle protezioni e
impianti elettrici di manovra degli interruttori........................ 43

distribuzione. ................................... 10 5
.2 Attribuzione dei costi energetici
all’interno di un impianto......................... 44
3.1 La supervisione con gli interruttori automatici 5.2.1 Descrizione del sistema di distribuzione e
comunicazione........................................................ 45
ABB SACE....................................................... 12
5.2.2 Funzionamento........................................................ 45

4 La soluzione ABB per la co- 5


.3 Gestione dei carichi prioritari
e non prioritari......................................... 46
municazione via Bus
4.1 Gli interruttori automatici Appendice A:
aperti e scatolati...................................... 14
Misure, dati e comandi per la supervisione ed il
4.1.1 Interruttori aperti Emax E1-E2-E3-E4-E6................. 14 telecontrollo............................................................ 47
4.1.2 Interruttori aperti Emax X1 e scatolati
Tmax T7................................................................... 16 Appendice B:
4.1.3 Interruttori scatolati Tmax T4-T5-T6....................... 18 Caratteristiche elettriche della tensione di alimenta-
zione ausiliaria........................................................ 51
4
.2 La soluzione SD030DX
per gli interruttori automatici Appendice C:
senza interfaccia Modbus....................... 21 I moduli di comunicazione .................................... 52
4.3 La rete Modbus RS-485 Appendice D:
(Regole per il corretto cablaggio)............ 25
I moduli di misura................................................... 56
4.3.1 Il funzionamento del sistema Modbus..................... 29

4.4 I software SD-TestBus2 e Appendice E:


SD-View 2000.......................................... 30 Contatti ausiliari AUX-E e comando a motore
MOE-E.................................................................... 58
4.4.1 SD-TestBus2............................................................ 30
4.4.1.1 Scansione del bus di sistema............................. 30 Appendice F:
4.4.1.2 Interazione con il singolo dispositivo.................. 32 Il bit di parità........................................................... 60
4.4.2 SD-View 2000.......................................................... 34

1
Quaderni di Applicazione Tecnica

1 Introduzione
Il crescente utilizzo dei sistemi di automazione e su- degli accessori e dei software necessari per integrare gli
pervisione dei processi industriali, per una migliore interruttori automatici ABB nei sistemi di supervisione de-
1 Introduzione

gestione degli impianti elettrici e tecnologici, ha spinto gli impianti elettrici e tecnologici (es. linee di produzione
i costruttori di interruttori automatici ad implementare che realizzano i processi industriali).
sugli sganciatori elettronici le interfacce per il dialogo e la Questa pubblicazione è divisa in quattro parti fonda-
comunicazione via bus con apparecchiature di controllo mentali:
come PC, PLC o SCADA. - introduzione alla comunicazione digitale e concetti
In questo modo gli interruttori automatici oltre che per base sui protocolli di comunicazione;
la protezione e la manovra sono utilizzati anche per - la supervisione degli impianti elettrici di distribuzio-
la supervisione ed il controllo degli impianti elettrici di ne;
distribuzione. - la soluzione ABB per la comunicazione via bus;
- alcuni esempi di applicazione degli interruttori ABB
Il presente quaderno di applicazione tecnica ha lo scopo SACE per la gestione automatizzata degli impianti
di introdurre il lettore ai concetti base di: elettrici di distribuzione.
- reti e protocolli di comunicazione
- dialogo tra dispositivi elettronici “intelligenti” Sono inoltre presenti delle appendici in cui sono ap-
e descrivere le funzionalità degli sganciatori elettronici profonditi aspetti funzionali ed applicativi dei prodotti
che permettono agli interruttori automatici ABB la co- (moduli di comunicazione, moduli di misura, contatti
municazione su bus. ausiliari elettronici ed appositi connettori) necessari per
In particolare vuole offrire tutte le informazioni utili per le funzioni di misura e di comunicazione via bus degli
la corretta scelta ed il corretto utilizzo degli sganciatori, interruttori automatici.

2 La comunicazione via Bus con gli interruttori ABB


2 La comunicazione digitale
La comunicazione digitale è uno scambio di dati (in Le principali reti di comunicazione possono essere clas-
forma binaria, cioè rappresentati tramite bit1) tra dispo- sificate secondo le seguenti topologie:

2 La comunicazione digitale
sitivi elettronici “intelligenti”, dotati di appositi circuiti e
interfacce. - Rete ad anello
La comunicazione avviene solitamente in forma seriale, Le reti ad anello sono costituite da una serie di nodi (in
cioè i bit che costituiscono un messaggio o un pacchetto Figura 2 rappresentati da dei PC) interconnessi in modo
di dati sono trasmessi uno dopo l’altro sullo stesso canale da formare un anello chiuso.
di trasmissione (mezzo fisico). Figura 2: Rete ad anello

1
Un bit è l’unità di informazione elementare gestita da un calcolatore e corrisponde allo
stato di un dispositivo fisico, che è interpretato come 0 oppure 1. Una combinazione di
bit può indicare un carattere alfabetico, una cifra numerica, oppure effettuare una segna-
lazione, una commutazione o un’altra funzione.

Figura 1: Sequenza di bit

1 1 1 1 1 1 1
Apparato
0 0 0 0 0 0 0 0 di
ricezione

Apparato di
trasmissione

- Rete a stella
Le reti a stella sono basate su un nodo centrale al quale
Elemento del
segnale (bit) sono connessi tutti gli altri nodi periferici.
Figura 3: Rete a stella

Le apparecchiature che devono scambiarsi i dati e le


informazioni, sono connesse tra loro in una rete di co-
municazione.
Una rete è genericamente composta da nodi intercon-
nessi con linee di comunicazione:

- il nodo (un dispositivo “intelligente” in grado di dialo-


gare con altri dispositivi) è il punto di trasmissione e/o
ricezione dei dati;

- la linea di comunicazione è l’elemento di connessione


di due nodi e rappresenta il percorso diretto che l’in-
formazione segue per essere trasferita tra i due nodi; - Rete a bus
è in pratica il mezzo fisico (cavo coassiale, doppino La struttura a bus è basata su un mezzo trasmissivo
telefonico, fibre ottiche, raggi infrarossi) sul quale (solitamente cavo attorcigliato oppure cavo coassiale)
viaggiano le informazioni e i dati. in comune per tutti i nodi che sono collegati quindi in
parallelo.
Figura 4: Rete a bus

La comunicazione via Bus con gli interruttori ABB 3


Quaderni di Applicazione Tecnica

Alcuni esempi di gestione di processo in cui è richiesto I protocolli utilizzati per far comunicare i diversi dispositivi
il dialogo tra i dispositivi inseriti in una rete di comuni- nelle applicazioni industriali sono numerosissimi, e varia-
2 La comunicazione digitale

cazione sono: no in base alle esigenze di comunicazione di ciascuna


applicazione, che possono essere:
1) lo scambio di dati tra i personal computers, di una
società o di un’azienda, connessi tra loro in una rete - quantità di dati da trasmettere;
LAN2. - numero di dispositivi coinvolti;
Figura 5: Esempio di rete LAN - caratteristiche dell’ambiente in cui avviene la comuni-
cazione;
- vincoli di tempo;
- criticità o meno dei dati da inviare;
- possibilità o no di correggere errori di trasmissione;
e altre ancora.
Esiste poi un’ulteriore ampia varietà di protocolli utilizzata
per mettere in comunicazione apparati informatici, come
i computers e le relative periferiche.

Nel seguito non ci occuperemo di questi, ma ci limitere-


mo a descrivere i protocolli dedicati alla comunicazione
industriale tra dispositivi di campo, ossia quei dispositivi
che interagiscono direttamente con il processo fisico che
si vuole mantenere sotto controllo.

2) la ricetrasmissione di dati e comandi tra un sistema In particolare, i concetti di comunicazione, supervisione


di supervisione e controllo e i dispositivi di campo e controllo saranno applicati alla gestione degli impianti
(sensori e attuatori) di un sistema di automazione, per elettrici di distribuzione dell’energia in bassa tensione.
la gestione di un processo industriale.

Figura 6: Esempio di un sistema di supervisione per la gestione di un


processo industriale

2.1 I protocolli di comunicazione


I protocolli attualmente utilizzati nelle comunicazioni
industriali sono molto complessi.
Per semplificarne la descrizione, si è soliti separarne i
livelli di funzionamento; si distingue in ciascun protocollo
Attuatore Sensore Attuatore Sensore
un livello fisico (physical layer), un livello di collegamento
(data link) e un livello applicativo (application layer). Cia-
Per gestire il traffico dei dati sulla rete e far sì che due scuno dei livelli descrive un aspetto del funzionamento
dispositivi che dialogano siano in grado di comprendersi della comunicazione ed in particolare:
a vicenda è necessario un protocollo di comunicazione.
Il protocollo di comunicazione è l’insieme di regole e - il livello fisico specifica il collegamento tra i diversi
comportamenti che due entità devono rispettare per dispositivi dal punto di vista hardware e descrive i
scambiare informazioni tra loro; è una convenzione segnali elettrici utilizzati per trasmettere i bit dall’uno
precisa associata ai dati scambiati tra i partner di co- all’altro; descrive, ad esempio, i collegamenti elettrici e
municazione. i metodi di cablaggio, le tensioni e le correnti utilizzate
per rappresentare i bit 1 e 0 e le loro durate.
Nei protocolli industriali, il livello fisico è in genere una
LAN (Local Area Network): reti locali (es:Ethernet) che collegano fra loro calcolatori delle interfacce standard tipo RS-232, RS-485, RS-422
2

e terminali fisicamente vicini fra loro, collocati per esempio, nello stesso ufficio o nello
stesso edificio. ecc;

4 La comunicazione via Bus con gli interruttori ABB


- il livello di collegamento descrive come i bit sono 2.1.1 Il livello fisico
raggruppati in caratteri e questi in pacchetti, e come

2 La comunicazione digitale
Parlando di livello fisico, abbiamo:
eventuali errori sono rilevati ed eventualmente corretti. - sistemi Wireless (senza fili) che utilizzano come mezzo
Se necessario, definisce anche i turni o le priorità che fisico onde radio, raggi infrarossi o segnali luminosi che
i dispositivi devono rispettare per accedere al mezzo si propagano liberamente nello spazio;
di trasmissione;
- sistemi Wired, o cablati, in cui i segnali sono trasmessi
- il livello applicativo descrive quali sono i dati trasmessi tramite cavi (o eventualmente fibre ottiche).
e quale è il loro significato relativamente al processo Tra quest’ultimi ci sono:
sotto controllo. È il livello in cui si specifica quali dati
devono essere contenuti nei pacchetti trasmessi e - sistemi con cablaggio uno a uno (point to point) in
ricevuti e come sono utilizzati. cui ciascun tratto di cavo collega due dispositivi e
serve esclusivamente per la comunicazione tra essi
In generale i livelli sono indipendenti l’uno dall’altro; (un classico esempio è quello della comunicazione
applicando il concetto dei livelli alla comunicazione tra tra un PC ed una stampante). Tale comunicazione
persone, possiamo metterci d’accordo se parlare per può essere di tipo full duplex, se i due dispositivi
telefono o con radio ricetrasmittenti (livello fisico), se possono trasmettere contemporaneamente, o half
parlare inglese o francese (livello di collegamento) e duplex, se possono farlo solo alternandosi;
su quale sarà l’argomento della conversazione (livello
applicativo). - sistemi con cablaggio multipoint (chiamati anche mul-
tidrop) in cui molti dispositivi condividono in parallelo
Per realizzare con successo la comunicazione tra due lo stesso cavo di comunicazione (vedi Figura 8).
entità, tutti i livelli considerati dovranno corrispondersi Tra i sistemi multipoint, particolare importanza hanno
ossia, ad esempio, se usiamo il telefono non potremo quelli con collegamento di tipo bus, in cui un cavo
parlare con chi sta usando una radio, non potremo com- principale senza diramazioni o con diramazioni assai
prenderci se utilizziamo lingue diverse, ecc. corte collega in parallelo tra loro tutti i dispositivi
Figura 7: Impossibilità di comunicazione tra radio e telefono interessati.

Figura 8: Sistema multidrop con collegamento di tipo bus

Dispositivo
1

Diramazione (Stub)

Cavo principale (Backbone)

Dispositivo Dispositivo Dispositivo


2 3 4

Nelle reti industriali le interfacce di livello fisico più utiliz-


zate sono la RS-232 per collegamenti point-to-point e la
RS-485 per collegamenti multipoint.

Senza voler descrivere in modo completo i protocolli esi-


stenti, segnaliamo però alcune caratteristiche dei sistemi
di comunicazione attraverso una breve descrizione dei
tre livelli appena introdotti.

La comunicazione via Bus con gli interruttori ABB 5


Quaderni di Applicazione Tecnica

2.1.1.1 Le interfacce RS-232 e RS-485 - Full duplex significa che i dispositivi possono trasmet-
tere e ricevere contemporaneamente. Il funzionamento
2 La comunicazione digitale

Parlando di livello fisico, abbiamo:


L’interfaccia RS-232, diffusissima nei personal com- in full duplex è possibile perché esistono due collega-
puters tanto da essere conosciuta come “porta seriale”, menti elettrici separati per le due direzioni in cui i dati
è un sistema di comunicazione seriale asincrono punto- possono viaggiare.
a-punto, che può funzionare in full duplex.
I bit sono trasmessi sotto forma di livelli di tensione dal
Figura 9: Connettore seriale RS-232 a 9 pin
morsetto di trasmissione (Tx) di un dispositivo al mor-
setto di ricezione (Rx) dell’altro dispositivo. Le tensioni
sono riferite ad un conduttore di terra di segnale (GND)
connesso all’omonimo morsetto dei due dispositivi.

Figura 12: Collegamenti base per la comunicazione tra due dispositivi con
l’interfaccia RS-232.

Porta Porta
Figura 10: Cavo seriale RS-232 a 9 pin dispositivo 1 dispositivo 2

GND2
Rx1
Tx2
Tx1
Rx2
GND1

Per il collegamento sono quindi necessari almeno tre fili


(Tx, Rx e GND): è possibile usare dei collegamenti in più
per regolare il flusso dei dati (es. segnalare quando un
Descriviamo in modo semplice le sue caratteristiche: dispositivo è pronto a trasmettere o a ricevere); queste
- seriale significa che i bit sono trasmessi uno dopo operazioni, che costituiscono i processi di handshaking
l’altro; e flow control3, non saranno oggetto di questa docu-
- asincrono significa che ciascun dispositivo è libero di mentazione.
trasmettere un carattere alla volta, separati da intervalli Ciascun carattere che transita sul cavo seriale è costi-
di tempo lunghi o brevi secondo le necessità; tuito da:
- punto a punto significa che solo due dispositivi posso- - uno o più bit di start che servono ad avvisare il di-
no essere connessi tra loro secondo questa modalità. spositivo ricevente dell’arrivo di un nuovo carattere
Se si vuole utilizzare la RS-232 per collegare più di due (essendo l’interfaccia asincrona non è possibile, per
dispositivi, ciascuna coppia deve avere a disposizione un il dispositivo ricevente, sapere quando si presenta un
canale indipendente, con due porte ad esso dedicate; carattere quindi bisogna segnalarlo in anticipo);
- un certo numero di bit di dati (ad esempio 8);
Figura 11: Collegamento punto-punto tra due PC

RS-232

3
Flow control: metodologia per il controllo del flusso delle informazioni.
Handshaking: Scambio di segnali prestabiliti tra due dispositivi al fine di ottenere una
corretta comunicazione. Con questo scambio di segnali i dispositivi comunicano di avere
dei dati da trasmettere o di essere pronti a ricevere.

6 La comunicazione via Bus con gli interruttori ABB


- un eventuale bit di parità, che serve a riconoscere se tra Queste caratteristiche ne fanno l’interfaccia più utilizzata
i bit trasmessi ce n’è uno sbagliato (in tal caso l’intero in ambiente industriale, dalle prime versioni di Modbus

2 La comunicazione digitale
carattere è considerato non valido e scartato): il bit di (anni ‘60) ai più moderni Modbus RTU, Profibus-DP,
parità, se utilizzato, può essere configurato in modalità DeviceNet, CANopen e As-Interface.
pari o dispari; Nella RS485, tutti i dispositivi sono connessi in parallelo
- uno o più bit di stop che concludono la trasmissione. su un unico bus formato da due conduttori, denominati:
Data+ e Data-, oppure A e B o anche Data1 e Data2 in
Tutti i bit elencati hanno la stessa durata: l’interfaccia base ai diversi produttori dei dispositivi.
seriale è configurata per trasmettere un certo numero di
bit per secondo (bps o baud). Le velocità di trasmissione I segnali utilizzati sono differenziali; cioè i bit sono rappre-
sono standardizzate, e per tradizione si usano multipli di sentati dalla differenza di potenziale tra Data+ e Data-. I
300 bit per secondo. Ad esempio un dispositivo potrebbe conduttori sono intrecciati e mantenuti vicini l’uno all’altro
trasmettere a 9600, 19200 o 38400 baud, ovvero bit per per far sì che i disturbi elettrici li colpiscano con uguale
secondo. intensità, in modo che la differenza di tensione sia alterata
Per poter comunicare correttamente, è indispensabile il meno possibile.
che i due dispositivi utilizzino le stesse regolazioni: baud Quando un dispositivo non sta trasmettendo, si dispone
rate (velocità di trasmissione), numero di bit di dati, di “in ricezione”, presentando un’impedenza elevata sulla
start e di stop, l’utilizzo o meno del bit di parità e, se è porta di comunicazione.
utilizzato, la modalità (pari o dispari). La specifica standard RS-485 (EIA/TIA-485)5 impone dei
Se ciò non avviene, nessun carattere è riconosciuto cor- limiti sull’impedenza d’ingresso e pone dei requisiti sulla
rettamente, e quindi è impossibile trasmettere dati. corrente/potenza che ciascun dispositivo deve essere in
grado di trasferire sulla linea quando trasmette.
Ad esempio nella stringa di bit rappresentata in Figura In particolare, in accordo a quanto prescritto nello stan-
13 si possono individuare: dard di riferimento, una corretta trasmissione dei dati è
- un bit di start; possibile se sulla linea sono collegati al più 31 dispositivi
- 8 bit (b0….b7) che compongono il dato; “in ricezione”.
- un bit di stop. Quindi, secondo quanto previsto dalla norma, la RS-485
garantisce che la comunicazione può avvenire corretta-
mente con un numero massimo di dispositivi collegati
Figura 13: Dato trasmesso su 8 bit
al bus pari a 32; e in ogni ciclo di comunicazione, un
1
dispositivo è posto “in trasmissione” e gli altri 31 sono
Start Stop
0 posti “in ricezione”.
Infatti, poiché tutti i dispositivi sono connessi in parallelo
b0 b1 b2 b3 b4 b5 b6 b7
su di un unico bus, solo uno per volta può trasmettere,
L’interfaccia RS-485 si distingue dalla RS-232 per le altrimenti i segnali si sovrappongono diventando irrico-
caratteristiche elettriche e di collegamento. noscibili.
I suoi vantaggi principali sono: la possibilità di realizzare L’interfaccia RS- 485 non incorpora nessun meccanismo
collegamenti multidrop4 ovvero fra più di due dispositivi per definire quale dispositivo ha il permesso di trasmet-
(vedi Figura 14) e la migliore immunità ai disturbi elet- tere; questo compito è demandato ai livelli superiori del
trici. protocollo utilizzato.
La struttura di ogni carattere trasmesso, la sua durata e
Figura 14: Sistema multidrop con connessione a Bus su RS-485 le possibilità di configurazione della trasmissione sono
come quelle viste in precedenza per la seriale RS-232; si
Resistenza di può avere ad esempio una trasmissione impostata ad una
Data - terminazione
Data +
velocità di 19200 baud, con 1 bit di start, 1 bit di stop e
un bit di parità usato, per esempio, in modalità Pari.
R R Tutti i dispositivi collegati ad uno stesso bus devono
Dispositivo Dispositivo
1 N avere le medesime impostazioni per poter comunicare
tra loro.

Dispositivo Dispositivo
2 N-1 4
In linea di principio in un collegamento multidrop i dispositivi sono collegati in parallelo
ad un cavo principale.
5
L’EIA/TIA-485 “Differential Data Transmission System Basics” è il documento che descrive
lo standard RS485, al quale tutti i costruttori fanno riferimento.

La comunicazione via Bus con gli interruttori ABB 7


Quaderni di Applicazione Tecnica

2.1.2 Il livello di collegamento Quando il master (es.un PC) vuole leggere i valori delle
2 La comunicazione digitale

Per quanto riguarda il livello di collegamento, si parla correnti, invia all’interruttore un messaggio che contie-
di protocolli master-slave quando uno dei dispositivi (il ne:
master) ha il compito di controllare e gestire la comuni- - il numero dei registri in cui andare a leggere i dati (al
cazione di tutti gli altri (slave). Si parla invece di sistemi numero di registro sono associate le grandezze misu-
peer-to-peer quando tale gerarchia non esiste e i di- rate; nell’esempio sono indicati i registri da 30101 a
spositivi accedono al mezzo di comunicazione in modo 30104 che contengono i valori delle correnti);
eguale (in tal caso il protocollo comprende le procedure - il tipo di operazione da effettuare (es: lettura dei valori
per gestire i turni e le precedenze di accesso al mezzo di contenuti nel registro).
comunicazione; ne è un classico esempio Ethernet).
Lo slave (in questo caso l’interruttore) risponde inviando
Tra i protocolli di comunicazione più usati ci sono: al master i valori richiesti.
- Modbus RTU, il protocollo di connessione più diffuso Tali valori sono poi mostrati all’operatore in un formato
fra i dispositivi elettronico-industriali; comprensibile attraverso le interfacce utente dei software
- ProfiBus-DP, usato per la comunicazione di campo con e dei programmi applicativi di supervisione che facilitano
sensori e attuatori intelligenti, in genere con scambio la presentazione delle informazioni e dei dati provenienti
dati veloce e ciclico tra apparecchiature di campo e dal processo controllato.
controllori; In Figura15 è rappresentata un’interfaccia utente, del
- DeviceNet, anch’esso usato per l’interfaccia tra dispo- software SDView2000, attraverso la quale un operatore
sitivi di campo e controllori (PC, PLC); può:
- AS-i, per la comunicazione con sensori molto sem- - visualizzare i valori delle correnti e i dati contenuti
plici, come i fine-corsa, o dispositivi di comando (es. nell’interruttore posto a protezione della sezione di un
pulsanti). impianto elettrico;
- effettuare operazioni di apertura e chiusura da remoto
dell’interruttore.

2.1.3 Il livello applicativo Figura 15: Esempio di interfaccia utente per la supervisione di un impianto
elettrico
Il livello applicativo dà un significato ai dati trasmessi;
ossia associa un comando (es: apri/chiudi l’interruttore)
o un numero (es. valori di tensione) ai dati in formato
binario che i dispositivi si scambiano attraverso la rete
di comunicazione.
Ad esempio supponiamo di utilizzare il protocollo Mod-
bus per leggere da remoto i valori di corrente memorizzati
in un interruttore Tmax con sganciatore PR222DS/PD.

Ciascun sganciatore memorizza i valori delle grandezze


e dei parametri in appositi registri; questi registri pos-
sono essere di sola lettura (es. registro di misura delle
correnti) oppure di lettura e scrittura (es. registro per
l’impostazione delle curve e delle soglie di intervento
delle protezioni)6.

Nel PR222DS/PD, le correnti sono memorizzate nei re-


gistri a partire dal 30101.

N° Contenuto del Significato


di registro registro del contenuto
30101 198 IL1 Corrente nella fase 1 [A] 6
Per maggiori informazioni sulla struttura della mappa Modbus degli sganciatori ABB
dotati di interfaccia di comunicazione si vedano i seguenti documenti:
30102 298 IL2 Corrente nella fase 2 [A] - Instruction manual PR122-3/P+PR120/DM-PR332-3/P+PR330/DM Modbus System
Interface;
30103 447 IL3 Corrente nella fase 3 [A] - Instruction manual PR223EF Modbus System Interface;
- Instruction manual PR223DS Modbus System Interface;
30104 220 ILN Corrente nel neutro [A] - Instruction manual PR222DS/PD Modbus System Interface.

8 La comunicazione via Bus con gli interruttori ABB


2.1.4 Compatibilità tra i livelli RTU su RS-485. Esistono però anche dispositivi indu-

2 La comunicazione digitale
Nella comunicazione industriale, i diversi dispositivi che striali che utilizzano Modbus RTU su RS-232 oppure
si scambiano le informazioni devono utilizzare gli stessi Profibus-DP su RS-485.
protocolli su tutti i livelli coinvolti.
Ad esempio, come vedremo nei capitoli successivi, gli Alcune delle combinazioni sopra citate sono mostrate di
interruttori ABB SACE utilizzano il protocollo Modbus seguito, evidenziando quelle funzionanti e quelle no.

LIVELLI DEL PROTOCOLLO DEL PROTOCOLLO DEL


PROTOCOLLO DISPOSITIVO A DISPOSITIVO B COMUNICAZIONE/DIALOGO
Livello logico Modbus Modbus
SI COMUNICAZIONE
Compatibilità su tutti i livelli del protocollo.
Livello fisico RS-485 RS-485
Livello logico Modbus Modbus
SI COMUNICAZIONE
Compatibilità su tutti i livelli del protocollo.
Livello fisico RS-232 RS-232
Livello logico Profibus-DP Profibus-DP
SI COMUNICAZIONE
Compatibilità su tutti i livelli del protocollo.
Livello fisico RS-485 RS-485
Livello logico Profibus-DP Modbus
NO COMUNICAZIONE
Incompatibilità sul livello logico del protocollo.
Livello fisico RS-485 RS-485
Livello logico Modbus Modbus
NO COMUNICAZIONE
Incompatibilità sul livello fisico del protocollo.
Livello fisico RS-485 RS-232
Livello logico Profibus-DP Modbus
NO COMUNICAZIONE
Incompatibilità su tutti i livelli del protocollo.
Livello fisico RS-485 RS-232
Con livello logico si intende la combinazione di: livello di collegamento + livello applicativo.

La comunicazione via Bus con gli interruttori ABB 9


Quaderni di Applicazione Tecnica

3 La supervisione degli impianti elettrici di


distribuzione
Un impianto elettrico di distribuzione in BT può essere rare l’impianto elettrico come interessato da due flussi:
considerato come un processo industriale finalizzato - un flusso principale (flusso di energia) costituito dalla
3 La supervisione degli impianti elettrici di distribuzione

alla distribuzione di energia elettrica ed in quanto tale, potenza e dall’energia che, attraverso i conduttori di
anch’esso necessita di un sistema di supervisione e linea e le apparecchiature di comando e di protezione,
controllo al fine di aumentarne l’affidabilità ed ottimiz- è fornita alle utenze e ai carichi di un impianto;
zarne la gestione. - un flusso di informazione o flusso informativo (flusso
digitale) costituito da tutte le informazioni, i dati e i co-
In un’ottica mirata all’integrazione tra la tecnica impian- mandi utili per il controllo e la gestione dell’impianto.
tistica tradizionale e i sistemi di controllo, allo scopo di
gestire, controllare e monitorare in forma centralizzata ed È il sistema di supervisione a gestire questo flusso infor-
automatica gli impianti civili ed industriali, si può conside- mativo che transita sulla rete di comunicazione.

Figura 16: Rappresentazione del flusso principale e del flusso informativo

Flusso principale
Flusso informativo

10 La comunicazione via Bus con gli interruttori ABB


In base all’estensione e alla complessità degli impianti da Più in generale, nelle applicazioni in cui si integrano
gestire, si possono realizzare sistemi di supervisione con la gestione dell’impianto elettrico di distribuzione e la

3 La supervisione degli impianti elettrici di distribuzione


differenti architetture, dalle più semplici (architetture a due gestione del processo, il livello di controllo è costituito
livelli) a quelle più complesse (architetture multi-livello). dal calcolatore supervisore del sistema di automazione
Per semplicità di trattazione, in questo documento, si dell’intero processo industriale.
considerano i sistemi con architettura a due livelli adatti
per la gestione di piccoli e medi impianti di distribuzione 2) Il livello di campo: composto dai dispositivi di campo
in media e bassa tensione. dotati di interfaccia di comunicazione (sensori, attuatori
In questo tipo di architettura si distinguono: ed interruttori di protezione equipaggiati con appositi
sganciatori elettronici) installati nell’impianto elettrico,
1) Il livello di controllo: costituito dal sistema di supervisio- che interagiscono direttamente con quest’ultimo e lo
ne, controllo e acquisizione dati (SCADA: Supervisory mettono in relazione con il livello di controllo.
Control and Data Acquisition). Le principali funzioni del livello di campo sono:
Nelle applicazioni più semplici questo livello com- 1) inviare i dati d’impianto (es. correnti, tensioni, ener-
prende un computer su cui sono installati i software gie, stati degli interruttori, ecc.) al livello di control-
di acquisizione dati, controllo o supervisione dell’im- lo;
pianto. 2) attuare i comandi (es. apertura/chiusura degli inter-
È a questo livello che si acquisiscono, si visualizzano ruttori) ricevuti dal livello di controllo.
e si elaborano i dati trasmessi dai sensori e si inviano
i comandi agli attuatori. I due livelli comunicano attraverso una rete di comuni-
In questo modo un operatore può, da un’unica po- cazione bus.
stazione, monitorare lo stato dell’intero impianto ed Le informazioni (es. valori misurati) trasmesse dal livello
intraprendere le opportune operazioni per garantirne di campo al livello di controllo e i comandi, che viaggiano
l’efficienza e il corretto funzionamento. in direzione opposta, costituiscono il flusso informativo
che transita sul bus.

Figura 17: Sistema di supervisione con architettura a due livelli

Master

Livello di controllo
Comandi

Rete a Bus
Dati

Livello di campo

Attuatore Sensore ACB ACB MCCB


Slave Slave Slave Slave Slave

La comunicazione via Bus con gli interruttori ABB 11


Quaderni di Applicazione Tecnica

3.1 La supervisione con gli interruttori automatici - individuare e allocare i costi dell’energia associati al
processo industriale sotto controllo.
3 La supervisione degli impianti elettrici di distribuzione

ABB Sace
Nell’ambito della distribuzione di energia, la comunicazio-
Inoltre grazie alle informazioni contenute negli interruttori
ne e il dialogo tra i dispositivi di protezione, sono possibili
automatici è possibile, per esempio:
grazie agli sganciatori elettronici dotati di interfaccia per
la comunicazione Modbus. - tenere sotto controllo il sistema di distribuzione
L’utilizzo di questi sganciatori consente agli interruttori dell’energia elettrica e consentire il funzionamento
automatici ABB SACE di: ottimale del processo industriale da esso alimentato;
- scambiare dati con altre apparecchiature elettroniche - controllare che le principali grandezze elettriche rien-
attraverso un bus di comunicazione e di interagire con trino nei loro valori nominali e che l’impianto funzioni
applicativi di supervisione e controllo per la supervi- correttamente. In questo modo si può controllare che
sione degli impianti elettrici in bassa tensione; l’alimentazione elettrica sia di buon livello qualitativo;
- integrare la gestione dell’impianto elettrico di distri- - controllare le segnalazioni di allarme degli interruttori
buzione con i sistemi di automazione e gestione di un per prevenire situazioni di funzionamento anomale,
intero stabilimento o processo industriale; per esempio guasti e il conseguente intervento delle protezioni, con
integrare le informazioni (correnti, tensioni e potenze) l’obbiettivo di ridurre al minimo i disservizi e i fermi
provenienti dagli interruttori che proteggono i motori, d’impianto;
i circuiti ausiliari e la linea di alimentazione dei forni - avere informazioni mirate sulle cause di guasto in
elettrici di un’acciaieria con le informazioni e i dati una determinata sezione dell’impianto elettrico. Per
delle grandezze fisiche (es. pressione e temperatura) esempio, tali cause possono essere determinate con
coinvolte nella gestione dell’intero processo. la memorizzazione e l’analisi delle correnti di fase (es:
In questo modo l’interruttore automatico, dotato di in- intervento a causa di un corto-circuito da 12356A nella
terfaccia Modbus, oltre a svolgere la classica funzione fase L2 il 28/04/2006 alle 12:25). Con questo tipo di
di proteggere l’impianto dalle sovracorrenti e fornire informazioni è possibile uno studio statistico delle ano-
energia ai carichi, ricopre anche il ruolo di dispositivo malie intervenute (possibilità di uno studio preventivo
di campo del sistema di supervisione funzionando sia sulle cause di guasto);
da trasmettitore7 che da attuatore. - conoscere i dati di diagnostica delle apparecchiature
L’utilizzo da trasmettitore permette per esempio di di protezione (es. la percentuale di usura dei contatti)
mantenere sotto controllo i consumi energetici e mi- per pianificare operazioni di manutenzione preventiva
gliorare la gestione dell’impianto elettrico di distribu- compatibilmente al ciclo di lavoro del processo ali-
zione. mentato, così da limitare al minimo i fermi d’impianto
I consumi di energia dell’impianto elettrico che alimenta e garantire la continuità di servizio dell’installazione.
un determinato processo produttivo possono essere con-
trollati, memorizzati ed analizzati con l’obbiettivo di: In aggiunta, l’utilizzo degli interruttori automatici come
- ridurre i consumi di potenza in tempo reale disconnet- trasmettitori del sistema di supervisione, consente la
tendo i carichi ritenuti non prioritari se l’attuale potenza misura delle principali grandezze elettriche d’impianto
assorbita supera la potenza massima impegnata con- (correnti, tensioni, potenze) senza ricorrere all’utilizzo di
trattuale evitando così di pagare le penali all’ente di strumenti dedicati.
distribuzione;
- identificare il tipo di contratto di fornitura dell’energia Questo comporta un risparmio in termini di costi d’ac-
elettrica più idoneo e compatibile con le effettive esi- quisto delle apparecchiature e consente inoltre di rispar-
genze dell’impianto attraverso un controllo continuo miare spazio all’interno del quadro di distribuzione non
ed un’analisi del prelievo energetico. In questo modo dovendo installare al suo interno i sensori da interfacciare
si evita di sottoscrivere un contratto non allineato con al sistema di controllo.
le variazioni dei prelievi durante l’anno e ritrovarsi,
per esempio, a pagare una penale nei periodi in cui la
potenza consumata supera quella massima contrat-
tuale;

7
Per trasmettitore si intende un sensore che trasmette i dati misurati attraverso un sistema
di comunicazione. In questo documento i due termini, sensore e trasmettitore, sono usati
in modo equivalente.

12 La comunicazione via Bus con gli interruttori ABB


Figura 18: L’interruttore come sensore e attuatore di un sistema di supervisione

3 La supervisione degli impianti elettrici di distribuzione


Convertitore RS-232/RS-485

Comandi
ModbusRTU

Dati

La comunicazione via Bus con gli interruttori ABB 13


Quaderni di Applicazione Tecnica

4 La soluzione ABB per la comunicazione via Bus


In questo capitolo sono descritti gli sganciatori elettronici comunicazione PR120/D-M, devono essere equipag-
e i prodotti che consentono di interfacciare gli interruttori giati anche con i seguenti accessori:
4 La soluzione ABB per la comunicazione via Bus

automatici ABB SACE su reti Modbus, per la supervisione - sganciatore di apertura (YO)
e il telecontrollo degli impianti elettrici di distribuzione in - sganciatore di chiusura (YC)
bassa tensione. - motoriduttore per la carica automatica delle molle
di chiusura (M).

4.1 Gli interruttori automatici aperti e scatolati Per la comunicazione via bus si ricorda che è necessario
alimentare gli sganciatori PR122/P e PR123/P con la
4.1.1 Interruttori aperti Emax E1-E2-E3-E4-E6 tensione di alimentazione ausiliaria Vaux (per le caratte-
ristiche si veda l’Appendice B).
Comunicazione Modbus: supervisione e telecontrollo
Gli interruttori Emax equipaggiati con sganciatore elettro-
Misure
nico PR122/P o PR123/P per interfacciarsi a reti Modbus
Le misure rese disponibili dipendono dalla tipologia di
necessitano dell’apposito modulo di comunicazione
sganciatore utilizzato e dalla presenza o meno del modulo
PR120/D-M (per le caratteristiche del modulo si veda
di misura PR120/V.
l’Appendice C), al fine di:
Il modulo di misura PR120/V (vedi Appendice D), che
deve essere previsto per lo sganciatore PR122/P, mentre
• inviare a un sistema remoto le segnalazioni di allarme
è montato di serie sul PR123/P, permette agli sganciatori
delle protezioni, le informazioni relative all’interruttore di rendere disponibili, oltre alla misura delle correnti,
(es: stato e posizione) e le misure rese disponibili dallo anche altre grandezze elettriche d’impianto quali ad
sganciatore realizzando così la supervisione; esempio la potenza (vedi Appendice A).
Le grandezze misurate possono essere inviate, tramite il
• ricevere da un sistema remoto di supervisione i co- PR120/D-M, al sistema remoto di supervisione.
mandi (es: apertura e chiusura dell’interruttore) o i
settaggi delle funzioni di protezione realizzando così Per le misure, i dati, gli allarmi e le operazioni di telecon-
il telecontrollo. trollo si veda la Tabella A.1 dell’Appendice A.
Per realizzare il telecontrollo, cioè l’attuazione mecca- Tutti i comandi da remoto (attraverso il bus) possono
nica dei comandi a distanza di apertura e chiusura, gli essere bloccati impostando lo sganciatore in modalità
interruttori della famiglia Emax, insieme al modulo di locale.
Sganciatore elettronico PR122/P
- PR122/P + modulo di comunicazione PR120/D-M + accessori per il telecontrollo (YO, YC, M)

Supervisione e telecontrollo
YO
Supervisione

PR122/P PR120/D-M

YC

Nota: insieme al modulo PR120/D-M sono forniti anche il contatto per l’informazione di molle cariche e il contatto per l’informazione di interruttore estratto/inserito.

14 La comunicazione via Bus con gli interruttori ABB


- PR122/P + modulo di comunicazione PR120/D-M + modulo di misura PR120/V + accessori per il telecontrollo (YO, YC, M)

4 La soluzione ABB per la comunicazione via Bus


Supervisione e telecontrollo
YO
Supervisione

PR122/P PR120/V PR120/D-M

YC

Nota: insieme al modulo PR120/D-M sono forniti anche il contatto per l’informazione di molle cariche e il contatto per l’informazione di interruttore estratto/inserito.

Sganciatore elettronico PR123/P


- PR123/P + modulo di comunicazione PR 120/D-M + accessori per il telecontrollo (YO, YC, M)

Supervisione e telecontrollo
YO
Supervisione

PR123/P PR120/D-M

Il Modulo di misura PR120/V è montato di


default sullo sganciatore PR123/P

YC

Nota: insieme al modulo PR120/D-M sono forniti anche il contatto per l’informazione di molle cariche e il contatto per l’informazione di interruttore estratto/inserito.

La comunicazione via Bus con gli interruttori ABB 15


Quaderni di Applicazione Tecnica

4.1.2 Interruttori aperti Emax X1 e di comunicazione PR330/D-M, devono essere equi-


scatolati Tmax T7 paggiati anche con i seguenti accessori:
4 La soluzione ABB per la comunicazione via Bus

Comunicazione Modbus: supervisione e telecontrollo - unità di attuazione PR330/R (Vedi Appendice C)


Gli interruttori Emax X1 equipaggiati con sganciatore - sganciatore di apertura (SOR)
elettronico PR332/P o PR333/P e gli interruttori Tmax - sganciatore di chiusura (SCR)
T7 equipaggiati con sganciatore elettronico PR332/P per - motoriduttore per la carica automatica delle molle
interfacciarsi a reti Modbus necessitano dell’apposito di chiusura (M).
modulo di comunicazione PR330/D-M (per le caratteri-
stiche del modulo si veda l’Appendice C), al fine di: Per la comunicazione via bus si ricorda che è necessario
alimentare gli sganciatori PR332/P e PR333/P con la
• inviare a un sistema remoto le segnalazioni di allarme tensione di alimentazione ausiliaria Vaux (per le caratte-
delle protezioni, le informazioni relative all’interruttore ristiche si veda l’Appendice B).
(es: stato e posizione) e le misure rese disponibili dallo
sganciatore realizzando così la supervisione. Misure
Per rendere disponibili al sistema remoto di supervi- Le misure rese disponibili dipendono dalla tipologia di
sione le informazioni relative allo stato dell’interruttore sganciatore utilizzato e dalla presenza o meno del modulo
(aperto/chiuso, scattato) gli interruttori Tmax T7 devono di misura PR330/V.
essere equipaggiati con i contatti ausiliari AUX; Il modulo di misura PR330/V (vedi Appendice D), che
deve essere previsto per lo sganciatore PR3322/P, mentre
• ricevere da un sistema remoto di supervisione i set- è montato di serie sul PR333/P, permette agli sganciatori
taggi delle funzioni di protezione o i comandi (es: di rendere disponibili, oltre alla misura delle correnti,
apertura e chiusura dell’interruttore) realizzando così anche altre grandezze elettriche d’impianto quali ad
il telecontrollo. esempio la potenza (vedi Appendice A).
Possono essere telecontrollati gli interruttori Emax X1 Le grandezze misurate possono essere inviate, tramite il
e Tmax T7 in versione motorizzabile T7M. PR330/D-M, al sistema remoto di supervisione.
Il Tmax T7 in versione non motorizzabile non può essere
telecontrollato. Per le misure, i dati, gli allarmi e le operazioni di telecon-
Per realizzare il telecontrollo, cioè l’attuazione mecca- trollo si veda la Tabella A.1 dell’Appendice A.
nica dei comandi a distanza di apertura e chiusura, gli Tutti i comandi da remoto (attraverso il bus) possono essere
interruttori Emax X1 e Tmax T7M, insieme al modulo bloccati impostando lo sganciatore in modalità locale.

Sganciatore elettronico PR332/P per Emax X1 e Tmax T7


- PR332/P + modulo di comunicazione PR 330/D-M + accessori per il telecontrollo (PR330/R, SOR, SCR, M)

Supervisione e telecontrollo SOR

Supervisione

AUX SCR
PR332/P PR330/D-M PR330/R

Solo per Tmax T7

Per il telecontrollo con Tmax T7 serve la versione motorizzabile T7M

Nota: insieme al modulo PR330/D-M sono forniti anche il contatto per l’informazione di molle cariche e il contatto per l’informazione di interruttore estratto/inserito.

16 La comunicazione via Bus con gli interruttori ABB


- PR332/P + modulo di comunicazione PR330/D-M + modulo di misura PR330/V + accessori per il telecontrollo (PR330/R, SOR, SCR, M)

4 La soluzione ABB per la comunicazione via Bus


Supervisione e telecontrollo SOR

Supervisione

AUX SCR
PR332/P PR330/V PR330/D-M PR330/R

Solo per Tmax T7

Per il telecontrollo con Tmax T7 serve la versione motorizzabile T7M

Nota: insieme al modulo PR330/D-M sono forniti anche il contatto per l’informazione di molle cariche e il contatto per l’informazione di interruttore estratto/inserito.

Sganciatore elettronico PR333/P per Emax X1


- PR333/P + modulo di comunicazione PR330/D-M + accessori per il telecontrollo (PR330/R, SOR, SCR, M)

SOR
Supervisione e telecontrollo

Supervisione
SCR
PR333/P PR330/D-M PR330/R

Il Modulo di misura PR330/V è montato di


default sullo sganciatore PR333/P

Nota: insieme al modulo PR330/D-M sono forniti anche il contatto per l’informazione di molle cariche e il contatto per l’informazione di interruttore estratto/inserito.

La comunicazione via Bus con gli interruttori ABB 17


Quaderni di Applicazione Tecnica

4.1.3 Interruttori scatolati Tmax T4-T5-T6 equipaggiati con il comando a motore con interfaccia
elettronica MOE-E (Appendice E) e i contatti ausiliari
4 La soluzione ABB per la comunicazione via Bus

Comunicazione Modbus: supervisione e telecontrollo.


Gli sganciatori PR222DS/PD, PR223EF e PR223DS per in versione elettronica AUX-E (Appendice E).
Tmax T4, T5 e T6 possono interfacciarsi a reti Modbus
tramite l’apposito connettore posteriore X3 (vedi Ap- Per la comunicazione via bus si ricorda che è necessa-
pendice C) rio alimentare gli sganciatori PR222DS/PD, PR223EF e
La comunicazione e il dialogo sono implementati al fine PR223DS con la tensione di alimentazione ausiliaria Vaux
di: (per le caratteristiche si veda l’Appendice B).

• inviare a un sistema remoto le segnalazioni di allarme Misure


delle protezioni, le informazioni relative all’interruttore Gli sganciatori PR222DS/PD, PR223EF e PR223DS for-
(es: stato e posizione) e le misure rese disponibili dallo niscono la misura delle correnti nelle tre fasi, nel neutro
sganciatore realizzando così la supervisione. e verso terra.
Per rendere disponibili al sistema remoto di supervi- Con il modulo di misura VM210 e il connettore poste-
sione le informazioni relative allo stato dell’interruttore riore X4 (vedi Appendice D) gli sganciatori PR223DS e
(aperto, chiuso, scattato) gli interruttori Tmax T4, T5 e PR223EF possono misurare oltre che le correnti anche
T6 devono essere equipaggiati con i contatti ausiliari altre grandezze elettriche d’impianto (vedi Appendice
in versione elettronica AUX-E (vedi Appendice E); A). Le grandezze misurate possono essere inviate dallo
sganciatore, attraverso i morsetti 1 e 2 del connettore
• ricevere da un sistema remoto di supervisione i co- X3, al sistema remoto di supervisione.
mandi (es: apertura e chiusura dell’interruttore) o i
settaggi delle funzioni di protezione realizzando così Per le misure, i dati, gli allarmi e le operazioni di telecon-
il telecontrollo. trollo si veda la Tabella A.2 dell’Appendice A.
Per realizzare il telecontrollo, cioè l’attuazione mecca- Tutti i comandi da remoto (attraverso il bus) possono essere
nica dei comandi a distanza di apertura e chiusura, gli bloccati impostando lo sganciatore in modalità locale.
interruttori scatolati Tmax T4, T5 e T6, devono essere

Sganciatore elettronico PR222DS/PD


- PR222DS/PD + modulo contatti ausiliari in versione elettronica AUX-E + connettore X3 + comando a motore con interfaccia elettronica MOE-E

Supervisione e telecontrollo

Supervisione
PR222DS/PD AUX-E Connettore X3 MOE-E

18 La comunicazione via Bus con gli interruttori ABB


Sganciatore elettronico PR223EF

4 La soluzione ABB per la comunicazione via Bus


- PR223EF + modulo contatti ausiliari in versione elettronica AUX-E + connettore X3 + comando a motore con interfaccia elettronica MOE-E

Supervisione e telecontrollo

Supervisione
PR223EF AUX-E Connettore X3 MOE-E

- PR223EF + modulo contatti ausiliari in versione elettronica AUX-E + connettore X3 + connettore X4 + modulo di misura VM210 + comando a motore
con interfaccia elettronica MOE-E

Supervisione e telecontrollo

Supervisione
Connettore X3
PR223EF AUX-E Connettore X4 VM210 MOE-E

La comunicazione via Bus con gli interruttori ABB 19


Quaderni di Applicazione Tecnica

Sganciatore elettronico PR223DS


4 La soluzione ABB per la comunicazione via Bus

- PR223DS + modulo contatti ausiliari in versione elettronica AUX-E + connettore X3 + comando a motore con interfaccia elettronica MOE-E

Supervisione e telecontrollo

Supervisione
PR223DS AUX-E Connettore X3 MOE-E

- PR223DS + modulo contatti ausiliari in versione elettronica AUX-E + connettore X3 + connettore X4 + modulo di misura VM210 + comando a motore
con interfaccia elettronica MOE-E

Supervisione e telecontrollo

Supervisione
Connettore X3
PR223DS AUX-E Connettore X4 VM210 MOE-E

NOTA: Per informazioni più dettagliate sulle funzionalità di dialogo e sulle caratteristiche dei prodotti descritti in questo paragrafo si rimanda ai relativi
cataloghi e manuali tecnici di prodotto.

20 La comunicazione via Bus con gli interruttori ABB


4.2 La soluzione SD030DX per gli interruttori La lettura degli stati è eseguita attraverso i contatti ausi-
liari (che è quindi necessario installare nell’interruttore).

4 La soluzione ABB per la comunicazione via Bus


automatici senza interfaccia Modbus
Per il comando invece si devono utilizzare gli appositi
accessori da montare sull’interruttore/sezionatore.
Gli SD030DX sono dei dispositivi elettronici che permet-
tono il collegamento a una rete Modbus di:
- interruttori aperti e scatolati con sganciatore termo-
magnetico o relè elettronico base;
- sezionatori aperti o scatolati.

Gli interruttori o sezionatori così collegati appaiono sulla


rete Modbus come slave e possono comunicare con
qualunque master (PC, PLC, SCADA).
Ciò permette ai sistemi di supervisione di gestire anche
questi apparecchi.

In particolare, il sistema di supervisione può:


1) leggere lo stato degli apparecchi: aperto, chiuso,
scattato, estratto, molle cariche o scariche;
2) comandare l’apertura, la chiusura e il riarmo dei di-
spositivi.

Le principali caratteristiche degli SD030DX sono riportate nella seguente tabella:

Tipo di dispositivo Caratteristiche Descrizione


- 3 uscite digitali - Apertura, Chiusura, Reset
SD030 DX
- 5 ingressi digitali - Acquisizione stati CB

Convertitore
RS-232/RS-485

SD030DX SD030DX SD030DX SD030DX

Tmax T5 Tmax T3 Tmax T4


+ PR221DS + TMA + PR221DS Emax E2
+ PR121/P

La comunicazione via Bus con gli interruttori ABB 21


Quaderni di Applicazione Tecnica

Lettura degli stati Nella seguente tabella sono riportati:


Per la lettura degli stati dell’interruttore si possono uti- - gli interruttori automatici e i sezionatori che possono
4 La soluzione ABB per la comunicazione via Bus

lizzare fino a 5 contatti ausiliari collegati rispettivamente essere gestiti tramite gli SD030DX;
ai cinque ingressi digitali (DI1, DI2, DI3, DI4 e DI5) - le informazioni associate a ciascun ingresso digitale
dell’SD030DX. (con il corrispondente contatto ausiliario) per i diversi
tipi di interruttore.

Informazioni associate
Molle Protezioni Stati dell’interruttore Modalità
Interruttore
Scariche=0 Normale=0 Estratto=0 Aperto=0 Normale=0 Remoto=0
Cariche=1 Intervenuta=1 Inserito=1 Chiuso=1 Intervenuto=1 Locale=1

DI2 + contatto per la DI3 + contatti per la DI1 + contatto per la


T1-T2-T3
segnalazione segnalazione elettrica di DI4 + contatti ausiliari segnalazione elettrica di
con comando a - -
di protezione interruttore in posizione dell’interruttore (Q/1) interruttore in posizione
solenoide a 5 fili
intervenuta (S51) di inserito (S75I/1) di scattato (SY)

DI5 + contatto di
DI2 + contatto per la DI3 + contatti per la DI1 + contatto per la
scambio per la
segnalazione segnalazione elettrica di DI4 + contatti ausiliari segnalazione elettrica di
T4-T5-T6 - segnalazione elettrica di
di protezione interruttore in posizione dell’interruttore (Q/1) interruttore in posizione
stato del selettore locale/
intervenuta (S51) di inserito (S75I/1) di scattato (SY)
remoto (S3/1)

DI2 + contatto per la


segnalazione elettrica DI3 + contatti per la DI5 + commutatore di
DI1 + contatto di fine-
T7, X1 di interruttore aperto segnalazione elettrica di DI4 + contatti ausiliari predisposizione
corsa del motore carica- -
E1÷ E6 per intervento dello interruttore in posizione dell’interruttore (Q/1) al comando
molle (S33M/1)
sganciatore di massima di inserito (S75I/1) remoto/locale (S43)
corrente (S51)

Sezionatore

DI3 + contatti per la


T1D-T3D
segnalazione elettrica di DI4 + contatti ausiliari
con comando a - - - -
sezionatore in posizione del sezionatore (Q/1)
solenoide a 5 fili
di inserito (S75I/1)

DI5 + contatto di
DI3 + contatti per la
scambio per la
segnalazione elettrica di DI4 + contatti ausiliari
T4D-T5D-T6D - - - segnalazione elettrica di
sezionatore in posizione del sezionatore (Q/1)
stato del selettore
di inserito (S75I/1)
locale/remoto (S3/1)

DI3 + contatti per la DI5 + commutatore di


DI1 + contatto di fine-
T7D, X1B/MS segnalazione elettrica di DI4 + contatti ausiliari predisposizione
corsa del motore carica- - -
E1/MS ÷ E6/MS sezionatore in posizione del sezionatore (Q/1) al comando
molle (S33M/1)
di inserito (S75I/1) remoto/locale (S43)

22 La comunicazione via Bus con gli interruttori ABB


Telecontrollo Nella seguente tabella sono riportati:
Gli SD030DX eseguono i comandi (apertura, chiusura e 1) gli interruttori automatici e i sezionatori che si possono

4 La soluzione ABB per la comunicazione via Bus


reset) inviati dal sistema di supervisione all’interruttore/ comandare da remoto;
sezionatore. 2) gli accessori, da installare sull’interruttore, attraverso
i quali è possibile l’attuazione del comando;
3) il tipo di comando che si può eseguire.

Interruttore Accessori per l’attuazione del comando Comando


T1-T2-T3 Comando a solenoide (MOS) Apertura/Chiusura
T4-T5-T6 Comando a motore ad accumulo di energia (MOE) Apertura/Chiusura
T7M, X1 SOR: sganciatore di apertura Apertura
SCR: sganciatore di chiusura Chiusura
YR: bobina di reset Reset
M: motoriduttore per la carica automatica delle molle di chiusura
E1 ÷ E6 YO: sganciatore di apertura Apertura
YC: sganciatore di chiusura Chiusura
YR: bobina di reset Reset
M: motoriduttore per la carica automatica delle molle di chiusura
Sezionatore
T1D-T3D Comando a solenoide (MOS) Apertura/Chiusura
T4D-T5D-T6D Comando a motore ad accumulo di energia (MOE) Apertura/Chiusura
T7DM, X1B/MS SOR: sganciatore di apertura Apertura
SCR: sganciatore di chiusura Chiusura
YR: bobina di reset Reset
M: motoriduttore per la carica automatica delle molle di chiusura
E1/MS ÷ E6/MS YO: sganciatore di apertura Apertura
YC: sganciatore di chiusura Chiusura
YR: bobina di reset Reset
M: motoriduttore per la carica automatica delle molle di chiusura

Figura 20: Diagramma circuitale dell’SD030DX

Intarfaccia EIARS-485 per il


collegamento alla rete Modbus
+
Alimentazione ausiliaria Vaux – 24V

A B

12 10 7 6 14 16 18 20 1 2 23 24 22

DO1 DO2 DO3 DI1 DI2 DI3 DI4 DI5

11 9 8 5 13 15 17 19 3 SD030 DX

Uscite digitali Ingressi digitali

La comunicazione via Bus con gli interruttori ABB 23


Quaderni di Applicazione Tecnica

I cablaggi necessari al funzionamento dell’SD030DX Ad esempio, la Figura 21 riporta lo schema elettrico di


sono: collegamento dell’SD030DX ad un interruttore aperto
4 La soluzione ABB per la comunicazione via Bus

- ai circuiti ausiliari dell’interruttore tramite gli ingressi DI Emax E6.


e le uscite DO per poter interagire con esso e consentire
l’attuazione dei comandi (apertura, chiusura, reset) e Per poter funzionare l’unità SD030DX deve essere ali-
la rilevazione dei suoi stati; mentata con una tensione ausiliaria Vaux con le seguenti
caratteristiche:
- alla rete Modbus tramite l’interfaccia seriale EIA RS-485
per comunicare col sistema di supervisione (PC, PLC Caratteristiche SD030DX
o SCADA); alimentazione ausiliaria

- all’alimentazione ausiliaria Vaux. Tensione di alimentazione 24 V dc ± 20%


Ripple massimo ± 5%
Potenza nominale @24 V 2W

Figura 21: Schema elettrico di collegamento dell’SD030DX per un Emax E6

INTERFACCIA ALIMENTAZIONE MOLLE PROTEZIONE INTERRUTTORE INTERRUTTORE MODALITÀ APERTURA CHIUSURA RESET MOTORE
EA RS485 AUSILIARIA CARICHE INTERVENUTA INSERITO CHIUSO REMOTO/LOCALE INTERRUTTORE INTERRUTTORE INTERRUTTORE CARICA MOLLE

+24V +
+ +
~

A10
X 37 X 98 X 13 8 10 12
XV 37 XV 98 XF 104 XV 13
SD030DX
REM.
LOC.

S33M/2 S51 S75I/1 Q/1 S43 D01 D02 D03

XV 38 XV 95 XF 101 XV 14
X 38 X 95 X 14
Q1
A B 7 9 11

23 24 22 2 6 14 16 18 20 X C11 X C1 X R1 X U1

XV C11 XV C1 XV R1 XV U1
DI1 DI2 DI3 DI4 DI5 S33M
1

F1
SD030DX I 3 5 13 15 17 19
YO YC YR M
XV C12 XV C2 XV R2 XV U2
Q1
X C12 X C2 X R2 X U2

0V
– – –
~

24 La comunicazione via Bus con gli interruttori ABB


Si devono collegare i morsetti “A” tutti tra loro e i morsetti
4.3 La rete Modbus RS-485 “B” tutti tra loro rispettivamente; invertendo i collegamenti

4 La soluzione ABB per la comunicazione via Bus


(Regole per il corretto cablaggio) “A” e “B” di un dispositivo, oltre a renderlo incapace di
comunicare, può succedere che l’intero sistema di co-
Il cablaggio dei sistemi di comunicazione industriali municazione non funzioni, a causa delle errate tensioni
presenta alcune differenze rispetto a quello utilizzato continue (di polarizzazione) presenti sui morsetti del
per il cablaggio di potenza e ciò può mettere in difficoltà dispositivo mal collegato.
l’installatore se poco esperto di reti di comunicazione
Modbus. Negli interruttori ABB SACE, i morsetti di comunicazione
Un sistema Modbus RS-485 mette in comunicazione un sono indicati come mostrato nella seguente tabella:
dispositivo Master con uno o più dispositivi Slave.
Nel seguito considereremo come dispositivi Slave Interruttore Sganciatore Morsetto Morsetto Note
A B
esclusivamente gli interruttori di bassa tensione ABB morsettiera inter-
PR122/P e
SACE, anche se il cablaggio è simile per tutti i dispositivi Emax
PR123/P
W1 W2 ruttore o contatti
striscianti.
Modbus.
morsettiera inter-
Di seguito sono descritte le principali regole cui attenersi Emax X1 PR332/P e
W1 W2 ruttore o contatti
Tmax T7/T7M PR333/P
per il cablaggio di questo tipo di reti. striscianti.
PR222DS/PD morsetti 1 e 2
Tmax
PR223EF X3/1 X3/2 del connettore
1. Porta di collegamento T4-T5-T6
PR223DS posteriore X3.
Ciascun dispositivo è dotato di una porta di comunica-
zione con due morsetti, indicati per convenzione con A Questa tabella riporta quanto indicato negli schemi elet-
e B. trici dell’Appendice C.
In questi due morsetti si collega il cavo di comunicazio-
ne, in modo che tutti i dispositivi che partecipano alla
comunicazione vi siano connessi in parallelo.

Figura 22: Schema elettrico di collegamento di un Emax e di un Tmax alla rete Modbus
Cavo principale Cavo principale

Resistenza di Resistenza di
terminazione terminazione

TR TR

Morsetti 1 1 2 2 3 3 1 1 2 2 3 3
ausiliari

A B A B

W1 W2 X3/1 X3/2

PR123/P PR223DS

Morsettiera interruttore Morsetti 1 e 2 del


o contatti striscianti connettore X3

Morsettiera Emax Morsettiera del


connettore X3

La comunicazione via Bus con gli interruttori ABB 25


Quaderni di Applicazione Tecnica

Per evitare errori quando si collegano molti dispositivi, si Figura 23: Rete con struttura a Bus
consiglia di utilizzare cavi dello stesso colore per tutte le
4 La soluzione ABB per la comunicazione via Bus

connessioni ai morsetti A e cavi dello stesso colore per Cavo principale/Dorsale (Bus)
tutte le connessioni ai morsetti B dei diversi dispositivi
(ad es. bianco per A e blu per B); questo rende più facile
individuare errori di cablaggio. S
t
Anche sul dispositivo Master, quale che sia, la porta di u Imax = 1 m
comunicazione ha due morsetti, che corrispondono ad b

A e B. Alcuni produttori di dispositivi li indicano invece


con Tx- e Tx+, oppure con Data- e Data+, oppure sem-
plicemente con RS485+ e RS485-.

2. Collegamento tra i dispositivi La Figura 24 invece mostra esempi di collegamenti Bus


A differenza di quanto avviene in molti sistemi di distri- errati.
buzione dell’energia, non è indifferente il modo in cui i
Figura 24: Esempi di collegamenti Bus errati
dispositivi sono connessi in parallelo.

Il sistema RS-485, utilizzato per la comunicazione Mo-


dbus degli interruttori ABB SACE, prevede che esista
un cavo principale (Bus o dorsale), cui tutti i dispositivi
devono essere connessi con diramazioni (dette anche
stub) le più corte possibili.
Le diramazioni, per gli interruttori ABB SACE, devono
avere lunghezza massima di 1m.

La presenza di diramazioni più lunghe potrebbe causare


fenomeni di riflessione del segnale, con generazione di
disturbi e conseguenti errori di ricezione dei dati.
La Figura 23 mostra l’esempio di un corretto collega-
mento a Bus.

26 La comunicazione via Bus con gli interruttori ABB


3. Distanza massima e numero massimo di dispositivi. 6. Collegamento ai morsetti
Il cavo principale può avere una lunghezza massima In alcuni paesi è consentito inserire due cavi nello stesso

4 La soluzione ABB per la comunicazione via Bus


totale di 700m. Tale distanza non include le diramazioni morsetto a vite. In tal caso, è possibile collegare il cavo
(che comunque devono essere corte). principale in ingresso e in uscita direttamente ai morsetti
Il numero massimo di dispositivi che si possono collegare di un interruttore, come illustrato in Figura 26, senza
creare una diramazione.
ad un cavo principale è 32, compreso il Master.
Figura 26: Collegamento del cavo principale direttamente ai morsetti
dell’interruttore
4. Uso di ripetitori
Per aumentare l’estensione della rete Modbus, si posso-
no utilizzare dei ripetitori; dispositivi di amplificazione e
rigenerazione del segnale, dotati di due porte di comu-
nicazione, che trasferiscono su ciascuna di esse quello
che ricevono dall’altra.
Utilizzando un ripetitore, il cavo principale è suddiviso in
diverse tratte (segmenti), ciascuna delle quali può rag-
giungere i 700m di lunghezza e collegare 32 dispositivi
(in questo numero sono compresi i ripetitori).
Il numero massimo di ripetitori che è consigliabile colle-
gare in serie è 3. Un numero maggiore introduce ritardi
eccessivi nel sistema di comunicazione. Se invece ciascun morsetto può accogliere un solo cavo,
è necessario creare una vera e propria diramazione uti-
5. Tipo di cavo da utilizzare lizzando tre morsetti ausiliari per ciascun interruttore da
Il cavo da utilizzare è un doppino intrecciato schermato collegare, come mostrato in Figura 27.
(tipo telefonico). Figura 27: Collegamento dell’interruttore al cavo principale tramite i
ABB SACE specifica un cavo di tipo Belden 3105A, ma morsetti ausiliari

è possibile utilizzare cavi di altro tipo con caratteristiche


Cavo principale Cavo principale
equivalenti.
Il doppino è costituito da due conduttori isolati intrecciati
tra loro. Questa disposizione serve a migliorare l’immu-
nità ai disturbi elettromagnetici, perché il cavo forma
una serie di spire successive, ciascuna rivolta in verso
opposto alla seguente: in questo modo un eventuale
campo magnetico presente nell’ambiente attraversa
ciascuna coppia di spire in versi opposti, e il suo effetto
è di conseguenza molto ridotto (teoricamente, l’effetto
su ciascuna spira è esattamente opposto a quello sulla
seguente, e quindi l’effetto risultante si annulla).
La schermatura può essere di tipo “braided” (formata
da una maglia di sottili fili conduttori) oppure di tipo L≤1m L≤1m
“foil” (costituita da un foglio di metallo avvolto attorno
ai conduttori): i due tipi sono equivalenti.
Figura 25: Particolare di un doppino intrecciato schermato

Guaina

Schermo (tipo “foil”)

Doppino intrecciato

Morsettiera Emax Morsettiera del


connettore X3
Messa a terra dello schermo

La comunicazione via Bus con gli interruttori ABB 27


Quaderni di Applicazione Tecnica

7. Collegamento a terra della schermatura 8. Resistenza di terminazione


Lo schermo del cavo deve essere collegato a terra in un Per evitare riflessioni del segnale, a ciascuna estremità
4 La soluzione ABB per la comunicazione via Bus

solo punto. Normalmente tale collegamento si esegue del cavo principale deve essere montata una resistenza
ad un’estremità del cavo principale. di terminazione da 120 Ohm.
La Figura 28 mostra esempi di collegamento a terra
corretti e non corretti. Nei dispositivi ABB SACE new Emax, aperti X1 e scatolati
Tmax, non esiste resistenza di terminazione interna.
Figura 28: Esempi di collegamento a terra della schermatura corretti e non
corretti Se, oltre agli interruttori ABB SACE, si collegano altri
dispositivi, è necessario verificare se essi sono dotati o
TR TR meno di resistenza di terminazione (di solito in tal caso
1 1 2 2 3 3 1 1 2 2 3 3 1 1 2 2 3 3
è possibile attivarla o disattivarla).

OK! La resistenza di terminazione si deve utilizzare solo alle


estremità del cavo principale.
A B A B A B Se la lunghezza totale del cavo principale è minore di 50
W1 W2 W1 W2 X3/1 X3/2 m, si possono evitare le resistenze di terminazione alle
PR123/P PR123/P PR223DS estremità del cavo principale.

9. Collegamento a personal computer


TR TR Se il master utilizzato è un personal computer, in genere
1 1 2 2 3 3 1 1 2 2 3 3 1 1 2 2 3 3
il collegamento al bus avviene attraverso un convertitore
seriale RS-232/RS-485 come indicato nella seguente
figura.

A B A B A B

W1 W2 W1 W2 X3/1 X3/2

PR123/P PR123/P PR223DS

Figura 29: Collegamento di un PC al bus tramite un convertitore seriale RS-232/RS-485 ILPH

RS-232/RS-485

28 La comunicazione via Bus con gli interruttori ABB


4.3.1 Il funzionamento del sistema Modbus Gli interruttori sono interrogati dal PC con polling ciclico,

4 La soluzione ABB per la comunicazione via Bus


Il traffico delle informazioni sul bus è gestito con una ossia uno per volta ciclicamente in modo da realizzare la
procedura di tipo Master/Slave con il PC o il PLC nel scansione completa dell’impianto in un tempo prevedibile
ruolo di Master e gli interruttori in quello di Slave. Il Ma- (tempo di polling).
ster dirige tutto il traffico del bus e solo lui può iniziare
la comunicazione. Esso trasmette dati e/o comandi agli Consideriamo, per esempio, il caso in cui si vogliono
Slaves e richiede a questi di trasmettere a loro volta i dati. leggere i valori delle correnti da 6 interruttori Tmax equi-
Gli Slaves trasmettono sulla rete solo quando richiesto paggiati con sganciatore elettronico PR222DS/PD.
dal Master. Per la sequenza di comunicazione tra ciascun interruttore
Gli Slaves non possono comunicare direttamente tra loro: ed il PC, ipotizziamo i seguenti tempi:
per esempio, per trasferire un dato da uno Slave ad un - tempo di query tQ (tempo per la domanda del PC
altro è necessario che il Master legga il dato dal primo all’interruttore): 7ms.
Slave e lo trasferisca al secondo. Nel contesto applicativo - intervallo di tempo, dt, tra query e response: 43ms.
degli interruttori automatici ABB SACE, comunque, tale - tempo di response tR (tempo per la risposta dell’in-
operazione non è mai necessaria. terruttore al PC): 9ms.
La sequenza di comunicazione tra ciascun interruttore Sotto queste ipotesi, il tempo di interrogazione di ciascun
(Slave) ed il PC (Master) avviene nel seguente modo: interruttore è di circa 59ms e, considerandolo costante
1) Il PC invia un comando8 o una richiesta (query) sul per tutti gli interruttori, Il tempo di polling di ogni ciclo di
bus. comunicazione sarà circa di: 59 × 6 = 354ms.
2) L’interruttore interrogato risponde (response) svolgen-
do l’azione appropriata che può essere: Nel calcolo del tempo di polling si considera trascura-
- eseguire il comando ricevuto; bile il tempo di elaborazione, tPC, del computer cioè il
- fornire i dati richiesti oppure tempo che intercorre tra la fine della RESPONSE di un
- informarlo che la richiesta non può essere soddi- interruttore e l’inizio della QUERY che il computer invia
sfatta. all’interruttore successivo.
8
Il comando o la richiesta contiene l’identificativo dell’interruttore al quale è stata inviata
la comunicazione e perciò, nonostante la trasmissione sia ricevuta da tutti i dispositivi
connessi alla rete, solamente quello interessato risponderà.

t polling = 354 ms

Q1 R1 Q2 R2 Q6 R6 Q1 R1
t
tQ dt tR tPC MODBUS - query
LAN network
Q = QUERY RS232
(interrogazione del PC all’interruttore).

Modbus RTU

MODBUS - response
LAN network
R = RESPONSE
RS232
(risposta che l’interruttore invia al PC).

Modbus RTU

La comunicazione via Bus con gli interruttori ABB 29


Quaderni di Applicazione Tecnica

4.4 I software SD-TestBus 2 e SD-View 2000 2) interagire in tempo reale con i dispositivi:
• PR122/P e PR123/P con modulo di comunicazione
4 La soluzione ABB per la comunicazione via Bus

PR120D-M;
4.4.1 SD-Testbus2.
• PR222DS/PD;
SD-TestBus2 è il software gratuito di installazione e
diagnosi ABB per: • PR223EF, PR223DS;
- la messa in servizio della rete Modbus e dei dispositivi • PR332/P e PR333/P con modulo di comunicazione
ad essa collegati; PR330D-M;
- la ricerca di guasti e anomalie in una rete di comuni- • Flex Interfaces SD030DX.
cazione già funzionante;
- il test, collaudo e settaggio degli sganciatori di protezio-
ne e dei dispositivi dotati di funzioni di comunicazione
Modbus.
4.4.1.1 Scansione del bus di sistema
SD-TestBu2 permette di:
Grazie a questa funzione, il software esegue una scan-
1) effettuare un controllo ed una scansione completa della sione automatica del bus RS-485 ed identifica tutti i di-
rete Modbus al fine di identificare tutti i dispositivi slave spositivi slave presenti sul bus indicandone i parametri di
connessi e di rilevare eventuali errori di connessione comunicazione. I dispositivi ABB sono automaticamente
o di settaggio nei parametri di comunicazione (quali: riconosciuti e sono visualizzati sia nella lista dei dispositivi
indirizzo, baudrate, parity check ) degli interruttori; che nel riquadro navigazione pagine.

Figura 30: Schermata di SD-Testbus2 con la lista dispositivi e il riquadro navigazione pagine

Struttura ad albero del riquadro


navigazione pagine.

NODO PRINCIPALE:
Rete Modbus a cui sono collegati i dispositivi

SOTTONODI:
dispositivi collegati

30 La comunicazione via Bus con gli interruttori ABB


Durante la scansione, anche qualunque altro dispositi- con dispositivi che comunicano via Modbus e progettato
vo, che non sia un interruttore automatico, connesso al per essere installato in un impianto dotato di supervi-

4 La soluzione ABB per la comunicazione via Bus


bus ed in grado di comunicare con protocollo Modbus sione e controllo, la scansione del bus di sistema risulta
viene rilevato e segnalato con i rispettivi parametri di particolarmente utile.
comunicazione. Infatti questa operazione di controllo, permette di in-
Alla fine della scansione SD-Testbus2 mostra eventuali dividuare eventuali anomalie di collegamento tra i vari
messaggi d’avvertimento su potenziali problemi o errori dispositivi, oppure errori di settaggio dei parametri di
di configurazione dei dispositivi (es: due dispositivi con comunicazione (es: velocità, parità, numero di bit di stop
velocità di trasmissione diversa) permettendo una dia- ecc..) o errori di configurazione dei dispositivi collegati
gnosi completa della rete di comunicazione. (es: indirizzo logico), con la possibilità di correggerli in
una fase non ancora operativa del quadro.
Inoltre, grazie alla funzione “Trova Master”, SD-TestBus2 Con queste verifiche, se durante la messa in servizio del
è in grado di intercettare la presenza di eventuali master quadro dovessero presentarsi anomalie nella comuni-
presenti sul bus, indicandone i parametri caratteristici di cazione con i sistemi di supervisione dell’impianto, tali
comunicazione (porta COM, velocità e parità). problemi non saranno imputabili ai dispositivi presenti
In fase di collaudo di un quadro elettrico equipaggiato nel quadro.

SACE

SACE

SACE

SACE

La comunicazione via Bus con gli interruttori ABB 31


Quaderni di Applicazione Tecnica

4.4.1.2 Interazione con il singolo dispositivo - Misure


4 La soluzione ABB per la comunicazione via Bus

Per gli interruttori con sganciatore elettronico, il software In questa schermata sono riportate le misure acquisite
mette a disposizione delle schermate grafiche attraver- in tempo reale dallo sganciatore; a seconda del relé
so le quali è possibile interfacciarsi con gli interruttori installato si possono rilevare le misure di:
automatici e: - corrente;
- leggere le informazioni e i dati contenuti;
- tensione;
- inviare comandi di apertura e di chiusura;
- potenza ed energia;
- regolare le funzioni di protezione.
- fattore di potenza e frequenza.
Di seguito sono presentate alcune delle schermate.

- Informazioni
In questa schermata è possibile leggere le informazioni
generali sul dispositivo (versione software e stato dell’in-
terruttore) e inviare comandi di: apertura, chiusura e wink.
Quest’ultimo attiva una luce lampeggiante sul pannello
frontale dell’interruttore, in modo che un operatore lo
possa identificare.

- Storico misure
In questa schermata si visualizzano i valori delle grandez-
ze misurate dal relè nelle ultime ore. In particolare:
- la fase a corrente massima;
- la fase a tensione massima e minima;
- la potenza attiva media e massima;
- la potenza reattiva media e massima;
- la potenza apparente media e massima;
misurate negli ultimi 24 periodi di tempo impostabili con
intervalli da 5 minuti (memorizzazione delle ultime due
ore) a 120 minuti (memorizzazione delle ultime 48 ore).

Se il dispositivo è impostato in modalità locale, i comandi


eventualmente presenti nella pagina saranno visualizzati
in colore grigio e non potranno essere azionati.

La funzione Storico misure è disponibile sugli sganciatori:


- PR122/P e PR123/P per Emax;
- PR332/P e PR333/P per Tmax T7 e Emax X1.

32 La comunicazione via Bus con gli interruttori ABB


- Allarmi - Tarature
In questa pagina sono visualizzate le voci di allarme delle In questa pagina è possibile visualizzare ed impostare

4 La soluzione ABB per la comunicazione via Bus


protezioni associate al relè e gli allarmi di diagnostica i settaggi (soglie e tempi di intervento) delle funzioni di
associati all’interruttore. protezione associate al relè.

- Trip - Curve tempo corrente.


In questa pagina è possibile ottenere maggiori infor- Con questa funzione è possibile visualizzare l’andamento
mazioni circa la causa che ha provocato l’intervento di delle curve tempo-corrente impostate per le principali
una protezione e conoscere il tipo di protezione che è funzioni di protezione (L, S, I e G).
intervenuta. Alcuni sganciatori permettono di accedere
anche alle informazioni degli interventi precedenti.

Per informazioni più dettagliate sull’utilizzo del software e sulle funzioni che mette a disposizione si veda il manuale d’uso “SD-TestBus2

La comunicazione via Bus con gli interruttori ABB 33


Quaderni di Applicazione Tecnica

4.4.2 SD-View 2000 L’installazione di SD-View 2000 permette di utilizzare il


personal computer come SCADA di un sistema a due
4 La soluzione ABB per la comunicazione via Bus

SD-View 2000 è un software per personal computer per


livelli:
l’acquisizione dati, il controllo e la supervisione di piccoli
e medi impianti di distribuzione in bassa tensione con 1) Livello di controllo
apparecchiature ABB. Personal computer sul quale è installato SD-View
L’applicativo è installabile a cura dell’utente al quale è 2000.
richiesta la conoscenza delle caratteristiche dell’impianto 2) Livello di campo
(quali e quanti interruttori sono installati e come sono I dispositivi ABB collegati al bus Modbus RS-485.
collegati tra loro) e l’inserimento degli indirizzi e delle Il personal computer può usare al massimo 4 porte
tipologie delle unità da controllare. seriali, ciascuna delle quali può essere collegata a 31
Il software riconosce i dispositivi collegati e configurati dispositivi. Per la supervisione ed il controllo dell’impianto
(attraverso l’indirizzo modbus) e mostra le pagine grafiche elettrico, il PC è usato come stazione operatore, da cui si
già definite per ciascuno di essi. possono visualizzare e stampare i dati, inviare comandi
È anche possibile riconoscere automaticamente i dispo- ai dispositivi ed eseguire tutte le operazioni necessarie
sitivi installati e collegati al bus, passando direttamente alla gestione dell’impianto.
alla messa in servizio senza eseguire nessuna configu-
razione.

Figura 31: Architettura a due livelli

Convertitore
RS-232/RS-485

Modbus RTU su RS-485

Tmax T4 Tmax T4-T5 Tmax T4 Emax E1-E6


+ PR223EF + PR223DS/PD + SD030DX + PR122 o PR123
+PR120/D-M

34 La comunicazione via Bus con gli interruttori ABB


Supervisione dell’impianto elettrico In questo modo le possibili operazioni di supervisione e
Con SD-View 2000 è possibile avere sotto controllo, telecontrollo sono:

4 La soluzione ABB per la comunicazione via Bus


in ogni momento, la situazione dell’impianto e poterne - invio di comandi di apertura e chiusura agli interrut-
comandare in modo semplice ed immediato tutte le tori;
funzioni. - lettura delle grandezze elettriche d’impianto (cor-
La stazione operatore (personal computer su cui è in- rente, tensione, fattore di potenza, potenza);
stallato SD-View 2000) permette di ricevere informazioni
- lettura e modifica delle caratteristiche di intervento
dall’impianto e comandare gli interruttori agendo sui
delle unità di protezione;
relativi sganciatori.

Grazie al sinottico d’impianto è possibile visualizzare


l’intera rete di distribuzione e controllarne lo stato di fun-
zionamento attraverso simboli che rappresentano lo stato
dei dispositivi di protezione (aperto/chiuso/trip, inserito/
estratto) e la presenza di situazioni di allarme.

Figura 32: Sinottico d’impianto di SD-View 2000

- rilevazione dello stato delle apparecchiature (aperto,


chiuso, numero di manovre, intervento per gua-
sto);
- rilevazione di situazioni anomale di funzionamento
(es. sovraccarico) e, nel caso di intervento delle
protezioni, informazioni relative al tipo di guasto
(corto circuito, sovraccarico, guasto verso terra) e
il valore delle correnti interrotte;
- memorizzazione della storia dell’impianto (energia
assorbita, fase più carica, eventuali avvisi di ano-
malie o guasti);
- rappresentazione grafica dell’evoluzione temporale
dell’impianto.
Queste ed altre informazioni sono disponibili all’operatore
attraverso interfacce grafiche user friendly che consento-
no di gestire i dati provenienti da ciascun interruttore.

La comunicazione via Bus con gli interruttori ABB 35


Quaderni di Applicazione Tecnica

Dispositivi collegabili 4.5 Esempio di scelta dei prodotti per supervisione


SD-View 2000 è in grado di gestire tutti gli interruttori
4 La soluzione ABB per la comunicazione via Bus

e telecontrollo
ABB, dotati di comunicazione Modbus, nuovi o di famiglie
precedenti tra i quali: Consideriamo un impianto di distribuzione in BT con
- Aperti Emax da E1 a E6 (vedi paragrafo 4.1.1); supervisione del tipo mostrato in Figura 34.
- Aperti Emax X1 (vedi paragrafo 4.1.2);
Il sistema di supervisione utilizza una rete a bus con
- Scatolati Tmax T7 (vedi paragrafo 4.1.2); protocollo Modbus RTU su RS-485.
- Scatolati Tmax T4, T5 e T6 (vedi paragrafo 4.1.3); Al livello di controllo c’è un PC sul quale è installato il
e i Flex Interfaces SD030DX per interfacciare gli interrut- software SD-View 2000 di ABB SACE9.
tori aperti e scatolati con sganciatore termomagnetico Il personal computer funziona come uno SCADA che
o relè elettronico base e i sezionatori aperti o scatolati acquisisce, elabora e memorizza i dati inviati da tutti gli
(vedi paragrafo 4.2). interruttori.
Tutte le caratteristiche dei dispositivi collegabili, sono
preconfigurate nel sistema. L’utente non deve eseguire Il livello di campo è costituito dagli interruttori di prote-
configurazioni, né inserire tabelle con dati da visualizzare zione, scatolati Tmax e aperti Emax, equipaggiati rispet-
per ciascun sganciatore, né disegnare pagine grafiche; tivamente con sganciatori elettronici a microprocessore
è sufficiente inserire nel sistema solo l’elenco dei dispo- del tipo:
sitivi collegati. - PR223DS (QF4, QF5, QF6 e QF7).
Le pagine grafiche relative a ciascun interruttore sono - PR123/P (QF2 e QF3).
particolarmente intuitive e di facile utilizzo, come si può
vedere in Figura 33.

Figura 33: Pagina grafica principale di un interruttore aperto Emax

Per informazioni più dettagliate sull’installazione e l’utilizzo del software si


veda il manuale d’uso “SD-View 2000 Sistema di Supervisione”

9
Vedere il paragrafo 4.4.2.

36 La comunicazione via Bus con gli interruttori ABB


Figura 34: Sistema di supervisione e controllo di un impianto di distribuzione in BT

4 La soluzione ABB per la comunicazione via Bus


Livello di controllo
Convertitore
RS-232/RS-485

QF2 QF3

Livello di campo

QF4 QF5 QF6 QF7

Scelta dei prodotti e degli accessori per la super- Scelta dei prodotti e degli accessori per il tele-
visione controllo
Per la supervisione dell’impianto servono: Per effettuare anche il telecontrollo degli interruttori ser-
• Interruttori aperti Emax E1 (QF2 e QF3) equipaggiati vono i seguenti accessori:
con: • Interruttori aperti Emax E1 (QF2 e QF3)
1) sganciatore elettronico PR123/P; 1) sganciatore di apertura (YO);
2) modulo di comunicazione PR120/D-M; 2) sganciatore di chiusura (YC);
3) modulo misure PR120/V (montato di default sullo 3) motoriduttore per la carica automatica delle molle
sganciatore PR123/P); di chiusura (M).
4) tensione di alimentazione ausiliaria Vaux (vedi Ap- • Interruttori scatolati Tmax T4 (QF4, QF5, QF6 e QF7)
pendice B). 1) comando a motore con modulo MOE-E (vedi Ap-
• Interruttori scatolati Tmax T4 (QF4, QF5, QF6 e QF7) pendice E);
equipaggiati con: 2) contatti ausiliari in versione elettronica AUX-E (for-
1) sganciatore elettronico PR223DS; niti di default con il MOE-E).
2) connettore posteriore X3 (vedi Appendici B e C);
3) modulo misure VM210 (vedi Appendice D);
4) connettore posteriore X4 (vedi Appendice D);
5) contatti ausiliari in versione elettronica AUX-E (vedi
Appendice E);
6) Tensione di alimentazione ausiliaria Vaux (vedi Ap-
pendice B).

La comunicazione via Bus con gli interruttori ABB 37


Quaderni di Applicazione Tecnica

4.6 L’integrazione degli interruttori automatici nei Lo stesso sistema di comunicazione è utilizzato con altri
prodotti ABB quali: PLC, motor starter, universal motor
4 La soluzione ABB per la comunicazione via Bus

bus di campo Profibus DP e DeviceNet


controller, softstarter e sensori di posizione.

L’unita di interfaccia fieldbus EP010 consente di integrare È quindi possibile impiegare gli interruttori automatici
gli interruttori automatici ABB SACE in sistemi di comu- in sistemi di automazione industriale per le applicazioni
nicazione con protocollo Profibus DP o DeviceNet. più varie integrando così il controllo di un processo con
Per realizzare ciò si utilizzano i connettori intelligenti FBP il controllo dell’impianto elettrico di distribuzione che lo
FieldBusPlug ABB, che consentono la comunicazione alimenta.
con i diversi protocolli.
Il collegamento degli interruttori al bus di campo si rea-
lizza come in figura.

LAN network

Alimentazione
PLC ausiliaria 24 V

Connettore FBP
Sganciatore
EP010

PLC

Nota: per la connessione tra unità


EP010 e sganciatore si veda la Figura
C.2 dell’Appendice C.

Interruttore
successivo

38 La comunicazione via Bus con gli interruttori ABB


4.6.1 Supervisione e telecontrollo

4 La soluzione ABB per la comunicazione via Bus


4.6.1.1 Interruttori aperti Emax E1-E2-E3-E4-E6 con l’appropriato connettore FBP:
ProfibusDP e DeviceNet: supervisione e telecontrollo - PDP22-FBP per ProfibusDP;
Gli interruttori aperti Emax equipaggiati con sganciatori - DNP21-FBP per DeviceNet.
elettronici PR122/P e PR123/P si connettono all’unità - Sganciatori elettronici PR122/P e PR123/P
EP010 tramite il modulo di comunicazione PR120/D-M Per informazioni sulle misure, i dati e gli allarmi messi a
come indicato nell’Appendice C. disposizione dagli sganciatori PR122/P e PR123/P nelle
configurazioni seguenti si veda la Tabella A.3 dell’Ap-
L’alimentazione a 24 V dc per l’unità EP010 è fornita pendice A.
attraverso il connettore FBP insieme alla comunicazione
sul bus. Per le operazioni di telecontrollo eseguibili sull’inter-
Lo sganciatore connesso all’EP010 deve essere alimen- ruttore si veda la Tabella A.3 dell’Appendice A sotto la
tato con la tensione ausiliaria Vaux (per le caratteristiche voce Comandi.
elettriche vedi Appendice B). Tutti i comandi da remoto (attraverso il bus) possono
essere bloccati impostando lo sganciatore in modalità
L’interfaccia degli interruttori al bus di campo si effettua, locale.

Supervisione e telecontrollo
Supervisione PR122/P
DeviceNet YO

EP010 PR120/D-M PR120/V


PR122/P

M
ProfibusDP

PR123/P

YC

La comunicazione via Bus con gli interruttori ABB 39


Quaderni di Applicazione Tecnica

4.6.1.2 Interruttori aperti Emax X1 e scatolati con l’appropriato connettore FBP:


Tmax T7 - PDP22-FBP per ProfibusDP;
4 La soluzione ABB per la comunicazione via Bus

- DNP21-FBP per DeviceNet.


ProfibusDP e DeviceNet: supervisione e telecontrollo
Gli interruttori aperti Emax X1 equipaggiati con sgancia-
- Sganciatori elettronici PR332/P e PR333/P.
tori elettronici PR332/P o PR333/P e gli scatolati Tmax
Per informazioni sulle misure, i dati e gli allarmi messi a
T7 equipaggiati con sganciatore elettronico PR332/P si
disposizione dagli sganciatori PR332/P e PR333/P nelle
connettono all’unità EP010 tramite il modulo di comuni-
configurazioni seguenti si veda la Tabella A.3 dell’Ap-
cazione PR330/D-M come indicato nell’Appendice C.
pendice A.
L’alimentazione a 24 V dc per l’unità EP010 è fornita
attraverso il connettore FBP insieme alla comunicazione
Per le operazioni di telecontrollo eseguibili sull’inter-
sul bus.
ruttore si veda la Tabella A.3 dell’Appendice A sotto la
Lo sganciatore connesso all’EP010 deve essere alimen-
voce Comandi.
tato con la tensione ausiliaria Vaux (per le caratteristiche
Tutti i comandi da remoto (attraverso il bus) possono
elettriche vedi Appendice B).
essere bloccati impostando lo sganciatore in modalità
L’interfaccia degli interruttori al bus di campo si effettua,
locale.

Supervisione e telecontrollo

Supervisione PR332/P SOR

DeviceNet

EP010 PR330/R SCR


PR330/D-M PR330/V PR332/P

ProfibusDP PR333/P

Per la Supervisione con Tmax T7 sono necessari i contatti ausiliari AUX.

Per il telecontrollo con Tmax T7 serve la versione motorizzabile T7M

40 La comunicazione via Bus con gli interruttori ABB


4.6.1.3 Interruttori scatolati T4-T5-T6 Per realizzare il telecontrollo e l’attuazione meccanica dei
ProfibusDP e DeviceNet: supervisione e telecontrollo. comandi a distanza di apertura e chiusura, gli interruttori

4 La soluzione ABB per la comunicazione via Bus


Gli interruttori scatolati Tmax T4, T5 e T6 con sganciatori scatolati Tmax T4, T5 e T6, devono essere equipaggiati con
elettronici PR222DS/PD, PR223EF e PR223DS si con- il comando a motore con interfaccia elettronica MOE-E e i
nettono all’unità EP010 tramite il connettore posteriore contatti ausiliari in versione elettronica AUX-E.
X3 come indicato nell’Appendice C.
L’alimentazione a 24 V dc per l’unità EP010 è fornita Per informazioni sulle misure, i dati e gli allarmi messi a
attraverso il connettore FBP insieme alla comunicazione disposizione dagli sganciatori PR222DS/PD, PR223EF e
sul bus. PR223DS nelle configurazioni seguenti si veda la Tabella
Lo sganciatore connesso all’EP010 deve essere alimen- A.4 dell’Appendice A.
tato con la tensione ausiliaria Vaux (per le caratteristiche
elettriche vedi Appendice B). Per le operazioni di telecontrollo eseguibili sull’inter-
ruttore si veda la Tabella A.4 dell’Appendice A sotto la
L’interfaccia degli interruttori al bus di campo si effettua, voce Comandi.
con l’appropriato connettore FBP: Tutti i comandi da remoto (attraverso il bus) possono
- PDP22-FBP per ProfibusDP; essere bloccati impostando lo sganciatore in modalità
- DNP21-FBP per DeviceNet. locale.
- Sganciatore elettronico PR222DS/PD

Supervisione e telecontrollo
DeviceNet Supervisione

EP010 MOE-E
Connettore X3 PR222DS/PD AUX-E

ProfibusDP

- Sganciatore elettronico PR223EF

Supervisione e telecontrollo

DeviceNet
Supervisione
PR223EF AUX-E

EP010 MOE-E
Connettore X3

PR223EF AUX-E Connettore X4 VM210


ProfibusDP

La comunicazione via Bus con gli interruttori ABB 41


Quaderni di Applicazione Tecnica

- Sganciatore elettronico PR223DS


4 La soluzione ABB per la comunicazione via Bus

Supervisione e telecontrollo

DeviceNet
Supervisione
AUX-E
PR223DS

EP010 Connettore X3 MOE-E

PR223DS AUX-E Connettore X4 VM210


ProfibusDP

NOTA: Per informazioni più dettagliate sulle funzionalità di dialogo e sulle caratteristiche dei prodotti descritti in questo paragrafo si rimanda ai relativi
cataloghi e manuali tecnici di prodotto.

42 La comunicazione via Bus con gli interruttori ABB


5 Esempi di applicazione
Sono descritti nel seguito alcuni esempi di applicazione servizi ausiliari (edificio comandi, riscaldamento, motori
degli interruttori ABB SACE, con possibilità di dialogo,

5 Esempi di applicazione
degli interruttori e dei sezionatori, sistema antincendio,
per: illuminazione ambienti, prese F.M. ecc.). Tali circuiti sono
- la supervisione delle protezioni e la manovra degli realizzati in bassa tensione.
interruttori; Esiste poi un sistema con un generatore di emergenza,
- l’attribuzione dei costi energetici all’interno di un che alimenta solo i servizi essenziali.
impianto; Ciascun quadro ha come interruttore principale un Emax
con sganciatore PR122/P-PR123/P; il PR123/P è utilizza-
- la gestione dei carichi prioritari e non prioritari di
to solo nei quadri relativi ai servizi essenziali che possono
un’installazione.
essere alimentati dal generatore di emergenza, perché ha
la possibilità di utilizzare la funzione dual setting: ossia
5.1 Supervisione delle protezioni e manovra
memorizzare i settaggi delle protezioni, sia per la con-
dizione normale con alimentazione dalla rete che per la
degli interruttori condizione di emergenza con alimentazione dal gruppo
elettrogeno di riserva, e cambiarli istantaneamente in
Consideriamo una centrale elettrica per la produzione caso di necessità.
dell’energia. In questo tipo di installazioni è molto impor- Gli sganciatori PR122/P e PR123/P sono tutti dotati di in-
tante mantenere sotto controllo, oltre al processo di pro- terfaccia di comunicazione Modbus (modulo accessorio
duzione di potenza, anche tutti i circuiti che alimentano i PR120/D-M) e collegati al sistema di supervisione.

Figura 36: Schema dei servizi ausiliari di una centrale elettrica

PC per la supervisione

Convertitore
RS-232/RS-485

Alimentazione Generatore di G
di rete emergenza

Prese di FM Riscaldamento Autoclave servizi Edificio comandi Illuminazione Motori degli interruttori
ambienti e dei sezionatori

Servizi non essenziali Servizi essenziali

La comunicazione via Bus con gli interruttori ABB 43


Quaderni di Applicazione Tecnica

Il sistema di supervisione, che si interfaccia con gli


interruttori attraverso una rete di comunicazione a bus
5.2 Attribuzione dei costi energetici all’interno
5 Esempi di applicazione

di un impianto
con protocollo Modbus, visualizza tre tipi di informazioni
relative ai sistemi ausiliari:
In un processo produttivo è molto importante conoscere
- eventuali allarmi per sovraccarico delle protezioni;
il costo dell’energia associato alle diverse linee di pro-
- dati sugli interventi delle protezioni (in caso di in- duzione al fine di allocare correttamente i differenti costi
tervento sono visualizzati sia i valori delle correnti di lavorazione per ciascun tipo di prodotto.
interrotte che le forme d’onda registrate dallo sgan-
ciatore nel data logger interno); Consideriamo un impianto industriale per la produzione
- dati relativi alla vita di ciascun interruttore (numero di detersivi in cui sono presenti tre diverse linee di pro-
di operazioni e percentuale di usura dei contatti). duzione. Ciascuna linea produce un tipo di detersivo,
Il sistema di supervisione legge ciclicamente le infor- differente per composizione, confezionamento e imbal-
mazioni contenute in ogni interruttore attraverso il bus laggio finale.
di comunicazione. Le tre linee eseguono processi di lavorazione simili par-
I dati di allarme e di intervento delle protezioni sono tendo da miscele diverse di materie prime. Le diverse
mostrati agli operatori in sala controllo e memorizzati nel linee hanno necessità di produrre quantità diverse, quindi
database storico del sistema di supervisione. anche i tempi di funzionamento sono pianificati in modo
indipendente: in un istante, una delle linee può funzionare
Con i dati a disposizione è possibile: a pieno regime, mentre altre sono ferme.
1) monitorare in tempo reale lo stato dei circuiti che
Per la corretta gestione dell’impianto, si vogliono
alimentano i servizi ausiliari;
conoscere i costi dell’energia riferiti a ciascun tipo di
2) eseguire un’analisi diagnostica e statistica delle produzione.
anomalie intervenute, per uno studio preventivo sulle In particolare, i costi della fornitura energetica di cui
cause di guasto al fine di ridurre i disservizi dei siste- tener conto sono:
mi ausiliari rendendo così più efficiente la gestione
- il costo diretto dell’energia, proporzionale al numero
logistica della centrale.
dei kWh consumati da ciascuna linea di produzio-
ne;
Inoltre anche i dati relativi alla vita di ciascun interruttore
- una penale relativa alla potenza reattiva, propor-
(es: numero di manovre eseguite e la percentuale di usura
zionale al numero dei minuti durante i quali il cosj
dei contatti) sono trasferiti attraverso la rete locale al
dell’impianto è stato inferiore al valore fissato dal
database e utilizzati per pianificare gli interventi di manu-
gestore della rete elettrica.
tenzione preventiva sugli interruttori al fine di assicurare
la continuità di funzionamento dei servizi essenziali.

44 La comunicazione via Bus con gli interruttori ABB


5.2.1 Descrizione del sistema di distribuzione e 5.2.2 Funzionamento
comunicazione

5 Esempi di applicazione
L’impianto elettrico è realizzato con distribuzione radiale La presenza dei moduli PR120/V consente allo sgan-
in bassa tensione. ciatore di ciascun interruttore principale di misurare
Ciascuna linea è alimentata attraverso un quadro di continuamente potenza attiva, potenza reattiva e cosj
processo (QBT-PR), che distribuisce alimentazione al relativi al proprio carico. Lo sganciatore dispone inoltre
vero e proprio impianto di produzione, e un quadro per di un contatore di energia in cui è accumulato il valore
l’automazione del sistema di imballaggio (QBT-AU), che della potenza attiva.
alimenta le macchine di imbottigliamento e movimenta- Tutti i valori suddetti sono disponibili come registri nu-
zione delle confezioni. merici (Input register) accessibili in lettura attraverso il
Ciascuno dei quadri utilizza come interruttore principale protocollo Modbus.
un Emax E2 dotato dei seguenti accessori:
- sganciatore elettronico PR122/P; L’applicazione di supervisione realizza un ciclo molto
semplice, che consiste nell’interrogazione di ciascuno
- modulo di misura tensioni PR120/V;
degli interruttori, nella lettura dei registri di energia totale
- modulo di comunicazione Modbus PR120/D-M; accumulata e di misura della potenza reattiva. La lettura
Gli sganciatori sono alimentati a 24 V dc da alimentatori si può realizzare ad esempio una volta ogni 5s.
switching ABB CP-24/1 situati uno in ciascun quadro Una volta ogni 15 minuti, l’applicazione scrive poi in un
principale. file i valori di energia totale e di potenza reattiva media
Tutti gli interruttori principali sono collegati, attraverso un per ciascun interruttore. Tali valori saranno poi letti da
cavo schermato al bus di comunicazione RS-485, ad un chi eseguirà l’attribuzione dei costi, permettendo così di
computer su cui è installato l’applicativo di supervisione. conoscere l’impiego della potenza attiva e della potenza
Il computer è, a sua volta, collegato in rete locale con i reattiva utilizzate dall’impianto e di suddividerne i costi
sistemi di gestione dell’impianto. tra le diverse linee di produzione.

LAN network
U

Convertitore
RS-232/RS-485

QBT-PR1 QBT-AU1 QBT-PR2 QBT-AU2 QBT-PR3 QBT-AU3

M M M M M M M M M M M M

Linea di produzione 1 Linea di produzione 2 Linea di produzione 3

La comunicazione via Bus con gli interruttori ABB 45


Quaderni di Applicazione Tecnica

5.3 Gestione dei carichi prioritari e non Ciascun interruttore è inoltre dotato di contatti ausiliari
prioritari con interfaccia elettronica AUX-E e comando a motore
5 Esempi di applicazione

con interfaccia elettronica MOE-E.


Gli interruttori sono tutti collegati allo stesso bus di co-
In un centro commerciale ci sono diverse celle frigorifere,
municazione Modbus RTU, il cui master è un PLC AC500
ciascuna delle quali dotata di un sistema di refrigerazione
con interfaccia RS-485.
indipendente. Il sistema di refrigerazione di ciascuna cella
ha un proprio termostato e si avvia in modo automatico
Il PLC implementa un software applicativo di controllo
e indipendente.
carichi che legge in modo ciclico le correnti da tutti gli
Ciascun sistema di refrigerazione è inoltre in grado di
interruttori principali e apre quelli dei carichi non priori-
funzionare in modalità normale (a regime) o in modalità
tari, quando la somma delle correnti supera una soglia
veloce quando la cella è riempita con nuovi prodotti che
prefissata, oppure in altre condizioni di funzionamento
occorre portare a bassa temperatura il più velocemente
programmate.
possibile. Quando ciò avviene, si verifica un picco di
Queste condizioni variano in base all’orario, perché il
assorbimento di potenza.
costo del kWh può essere differenziato per fasce orarie
Il sistema di distribuzione alimenta, oltre alle celle frigo-
(più caro di giorno e nelle ore di picco di consumo, meno
rifere, anche l’illuminazione dei locali, l’aria condizionata
caro di notte).
e l’illuminazione esterna di emergenza. Quest’ultima
Il controllo dei carichi agisce principalmente perseguendo
è considerata un carico non prioritario, e quando ne-
due obiettivi:
cessario può essere disattivata per ridurre il consumo
- evitare gli interventi per sovraccarico della protezio-
energetico.
ne principale di ciascun quadro di sotto-distribuzio-
ne;
Gli interruttori principali di ciascuno dei quadri di sotto-
- inoltre, se possibile, mantenere la curva di carico il
distribuzione QBT1, QBT2, QBT3 e QBT4 sono dei Tmax
più possibile bassa nelle ore in cui il costo del KWh
T5 con sganciatore PR222DS/PD (dotato di interfaccia
è più elevato.
di comunicazione Modbus).

PLC AC500

QBT1 QBT2 QBT3 QBT4

M M M M M M

Sistema di Aria condizionata Illuminazione locali Illuminazione di


refrigerazione emergenza

46 La comunicazione via Bus con gli interruttori ABB


Appendice A: Misure, dati e comandi per la
supervisione ed il telecontrollo
Supervisione con bus di campo Modbus RTU

Appendice A: Misure, dati e comandi per la supervisione ed il telecontrollo


Tabella A.1: Misure-dati-allarmi e comandi disponibili con interruttori aperti Emax, aperti X1 e scatolati Tmax T7

E1÷E6 T7-X1 X1
PR122/P+ PR332/P+
PR122/P+ PR120/D-M+ PR123/P+ PR332/P+ PR330/D-M+ PR333/P+
PR120/D-M PR120/V PR120/D-M PR330/D-M PR330/V PR330/D-M
Grandezze Correnti di fase (IL1, IL2, IL3), corrente nel neutro (IN), corrente
n n n n n n
elettriche di guasto a terra
Tensioni (fase-fase, fase-neutro, residua) n n n n
Potenza (attiva P, reattiva Q, apparente A) totale e di fase n n n n
Fattore di potenza n n n n
Fattore di picco (Ip/Irms) n n n n n n
Frequenza n n n n
Energia (attiva, reattiva, apparente) totale e di fase n n n n
Calcolo armonico (THDi, THDv e spettro) fino alla 40a armonica
n n
(fino alla 35a con f= 60 Hz)
Forma d’onda delle correnti di fase e del neutro n n
Forma d’onda delle tensioni concatenate (fase-fase) n n
Data logger n n n n n n
Storico misure (Imax) n n n n n n
Storico misure
n n n n
(Vmax, Vmin, Pmax, Pmean, Qmax, Qmean, Amax, Amean)
Informazioni Stato e posizione dell’interruttore
n n n n n n
di stato (aperto/chiuso, inserito/estratto)
Stato delle molle (cariche, scariche) n n n n n n
Modalità (locale, remoto) n n n n n n
Parametri di protezione impostati, parametri per controllo
n n n n n n
carichi
Dati di Numero totale di operazioni e di trip n n n n n n
manutenzione
Numero di trip test e di operazioni manuali n n n n n n
Numero di trip distinto per ogni funzione di protezione n n n n n n
Usura contatti (%) n n n n n n
Registrazione dati degli utlimi 20 trip n n n n n n
Allarmi delle Protezione L, S, I, G n n n n n n
protezioni
Protezione direzionale D (temporizzazione e trip) n n
Protezione da sbilanciamento delle correnti di fase U
n n n n n n
(temporizzazione e trip)
Protezione da sovratemperatura OT n n n n n n
Protezione da sbilanciamento delle tensioni di fase U
n n n n
(temporizzazione e trip)
Protezione da minima tensione UV (temporizzazione e trip) n n n n
Protezione da massima tensione OV (temporizzazione e trip) n n n n
Protezione da tensione residua RV (temporizzazione e trip) n n n n
Protezione da inversione di potenza attiva RP
n n n n
(temporizzazione e trip)
Protezione da sotto-frequenza UF (temporizzazione e trip) n n n n
Protezione da sovra-frequenza OF (temporizzazione e trip) n n n n
Allarmi di Guasto nel meccanismo di apertura (comando di TRIP fallito) n n n n n n
diagnostica
Usura contatti = 100% n n n n n n
Rating Plug disconnesso n n n n n n
Trip coil (TC) disconnessa o guasta n n n n n n
Sensori di corrente disconnessi n n n n n n
Comandi Apertura/chiusura dell’interruttore n n n n n n
Reset allarmi n n n n n n
Impostazione curve e soglie delle protezioni n n n n n n
Sincronizzazione temporale da sistema di ogni singolo inter-
n n n n n n
ruttore
Cambiamenti di stato dell’interruttore, delle protezioni e tutti
Eventi n n n n n n
gli allarmi (gli ultimi 80)

Per ulteriori informazioni sulle grandezze, i dati e gli allarmi disponibili si rimanda al seguente documento:
- Instruction manual PR122-3/P+PR120/DM-PR332-3/P+PR330/DM Modbus System Interface.

La comunicazione via Bus con gli interruttori ABB 47


Quaderni di Applicazione Tecnica

Tabella A.2: Misure-dati-allarmi e comandi disponibili con interruttori scatolati Tmax T4, T5 e T6
Appendice A: Misure, dati e comandi per la supervisione ed il telecontrollo

PR223EF + PR223DS +
PR222DS/PD PR223EF VM210 PR223DS VM210
Grandezze Correnti di fase (IL1, IL2, IL3), corrente nel neutro (IN),
n n n n n
elettriche corrente verso terra (Ig)
Tensioni fase-fase (V12-V23-V31) n n
Tensioni fase-neutro (V1-V2-V3) n n
Fattore di picco (L1-L2-L3-N) n n n n
Frequenza n n
Potenza (attiva P, reattiva Q, apparente S) totale e di fase n
Fattore di potenza totale n
Energia (attiva, reattiva, apparente) totale n
Informazioni Stato dell’interruttore (aperto, chiuso, intervenuto) n n n n n
di stato
Modalità (locale, remoto) n n n n n
Parametri di protezione impostati n n n n n
Registrazione dati degli ultimi N° trip 1 20 20 20 20
Dati di Numero totale di operazioni n n n n n
manutenzione
Numero totale di trip n n n n n
Numero di trip test n n n n n
Numero di operazioni manuali n n n n n
Numero di trip distinto per le funzioni di protezione
n n n n n
L-S-I-G
Numero di trip distinto per le funzioni di protezione EF-
n n
SOS
Allarmi delle Protezione I (trip) n n n n n
protezioni
Protezioni L, S, G (temporizzazionre e trip) n n n n n
Protezioni EF, SOS (trip) n n
Allarmi di Comando di trip fallito n n n n n
diagnostica
Sovrariscaldamento comando motore MOE-E n n n n n
Trip coil disconnessa o guasta n n n n
Comandi Apertura/chiusura dell’interruttore (con comando motore) n n n n n
Reset allarmi n n n n n
Reset interruttore (con comando motore) n n n n n
Impostazione curve e soglie delle protezioni n n n n n
Eventi Cambiamenti di stato dell’interruttore, delle protezioni e
n n n n n
tutti gli allarmi

Per ulteriori informazioni sulle grandezze, i dati e gli allarmi disponibili si rimanda ai seguenti documenti:
- Instruction manual PR223EF Modbus System Interface;
- Instruction manual PR223DS Modbus System Interface;
- Instruction manual PR222DS/PD Modbus System Interface.

48 La comunicazione via Bus con gli interruttori ABB


Supervisione con bus di campo Profibus DP e DeviceNet

Appendice A: Misure, dati e comandi per la supervisione ed il telecontrollo


Tabella A.3: Misure-dati-allarmi e comandi disponibili con interruttori aperti Emax, aperti X1 e scatolati Tmax T7

E1÷E6 T7-X1 X1
PR122/P+ PR332/P+
PR332/P+
PR122/P+ PR120/D-M+ PR123/P+ PR330/D-M+ PR333/P+
PR330/D-M+
PR120/D-M+ PR120/V+ PR120/D-M+ PR330/V+ PR330/D-M+
EP010
EP010 EP010 EP010 EP010 EP010
Grandezze Correnti di fase (IL1, IL2, IL3), corrente nel neutro (IN), corrente
n n n n n n
elettriche di guasto a terra
Tensioni (fase-fase, fase-neutro, residua) n n n n
Potenza totale (attiva P, reattiva Q, apparente A) n n n n
Fattore di potenza totale n n n n
Frequenza n n n n
Energia totale (attiva, reattiva, apparente) n n n n
Calcolo armonico (THDi, THDv) fino alla 25a armonica
n n
(armoniche di ordine dispari)
Informazioni
Stato dell’interruttore (aperto, chiuso, intervenuto) n n n n n n
di stato
Posizione dell’interruttore (inserito, estratto) n n n n n n
Stato delle molle (cariche, scariche) n n n n n n
Modalità (locale, remoto) n n n n n n
Parametri di protezione impostati n n n n n n
Dati di Numero totale di operazioni n n n n n n
Manutenzione Numero totale di trip n n n n n n
Allarmi delle Protezione L n n n n n n
protezioni Protezione S n n n n n n
Protezione I n n n n n n
Protezione G n n n n n n
Protezione da sbilanciamento delle correnti di fase U
n n n n n n
(temporizzazione e trip)
Protezione da sovratemperatura interna al relè OT n n n n n n
Protezione da sbilanciamento delle tensioni di fase U
n n n n
(temporizzazione e trip)
Protezione da minima tensione UV (temporizzazione e trip) n n n n
Protezione da massima tensione OV
n n n n
(temporizzazione e trip)
Protezione da tensione residua RV (temporizzazione e trip) n n n n
Protezione da inversione di potenza attiva RP
n n n n
(temporizzazione e trip)
Protezione da sotto-frequenza UF (temporizzazione e trip) n n n n
Protezione da sovra-frequenza OF (temporizzazione e trip) n n n n
Protezione direzionale D (temporizzazione e trip) n n
Allarmi di Comando di TRIP fallito n n n n n n
diagnostica Usura contatti = 100% n n n n n n
Rating Plug disconnesso n n n n n n
Trip coil (TC) disconnessa o guasta n n n n n n
Sensori di corrente disconnessi n n n n n n
Comandi Apertura/chiusura dell’interruttore n n n n n n
Reset allarmi n n n n n n

Per ulteriori informazioni sulle grandezze, i dati e gli allarmi disponibili si rimanda al seguente documento:
- Modbus/FBP Interface. User and Operator Manual.

La comunicazione via Bus con gli interruttori ABB 49


Quaderni di Applicazione Tecnica

Tabella A.4: Misure-dati-allarmi e comandi disponibili con interruttori scatolati Tmax T4, T5 e T6
Appendice A: Misure, dati e comandi per la supervisione ed il telecontrollo

PR223EF + PR223DS +
PR222DS/PD + PR223EF + VM210 + PR223DS + VM210 +
EP010 EP010 EP010 EP010 EP010
Grandezze Correnti di fase (IL1, IL2, IL3), Corrente nel neutro (IN), Corrente
n n n n n
elettriche verso terra (Ig)
Tensioni fase-fase (V12, V23, V31) n n
Tensioni fase-neutro (V1, V2, V3) n n
Fattore di picco (L1, L2, L3, N) n n n n
Frequenza n n
Potenza (Attiva P, Reattiva Q, Apparente A) totale e di fase n
Fattore di potenza totale n
Energia (Attiva, Reattiva, Apparente) totale n
Informazioni Stato dell’interruttore (aperto, chiuso, intervenuto) n n n n n
di stato Modalità (locale, remoto) n n n n n
Parametri di protezione impostati n n n n n
Dati di Numero totale di operazioni n n n n n
Manutenzione Numero totale di trip n n n n n
Numero di trip distinto per le funzioni di protezione L-S-I-G n n n n n
Numero di trip distinto per le funzioni di protezione EF-SOS n n
Numero di trip tests n n n n
Numero di operazioni manuali n n n n
Allarmi delle Protezione L (temporizzazione e trip) n n n n n
Protezioni Protezione S (temporizzazione e trip) n n n n n
Protezione G (temporizzazione e trip) n n n n n
Protezione I n n n n n
Protezioni EF, SOS n n
Allarmi di dia- Comando di trip fallito n n n n n
gnostica Sovrariscaldamento MOE-E n n n n n
Trip coil disconnessa o guasta n n n n
Comandi Apertura/chiusura dell’interruttore (con comando motore) n n n n n
Reset interruttore (con comando motore) n n n n n
Reset allarmi n n n n n
Eventi Cambiamenti di stato dell’interruttore, delle protezioni e tutti
n n n n n
gli allarmi

Per ulteriori informazioni sulle grandezze, i dati e gli allarmi disponibili si rimanda al seguente documento:
- Modbus/FBP Interface. User and Operator Manual.

50 La comunicazione via Bus con gli interruttori ABB


Appendice B: Caratteristiche elettriche della
tensione di alimentazione ausiliaria
Interruttori aperti Emax: E1, E2, E3, E4, E6 Per gli interruttori aperti Emax, Emax X1 e scatolati Tmax T7,
l’alimentazione ausiliaria è portata in morsettiera ai mor-

Appendice B: Caratteristiche elettriche della tensione di alimentazione ausiliaria


Caratteristiche elettriche. PR122/P-PR123/P
Tensione nominale 24 V dc ± 20% setti K1 e K2.
Ondulazione massima 5% Per gli interruttori scatolati T4, T5 e T6 l’alimentazione au-
Corrente allo spunto @24 V 10 A per 5 ms siliaria è portata agli sganciatori PR222DS/PD, PR223EF
Corrente nominale @24 V ~ 170 mA*
e PR223DS attraverso i morsetti 3 e 4 del connettore
Potenza nominale @24 V 4 W*
posteriore X3 come mostrato nella seguente figura:
* Valore riferito all’alimentazione di: PR12X/P+modulo di comunicazione
PR120/D-M Figura B.1: Schema elettrico di collegamento della tensione ausiliaria per lo
sganciatore PR223DS

Interruttore
Interruttori aperti Emax X1 ed interruttori scatolati
Tmax T7
Caratteristiche elettriche. PR332/P-PR333/P
Tensione nominale 24 V dc ± 20%
Ondulazione massima 5% Q
Corrente allo spunto @24 V 2 A per 5 ms
Corrente nominale @24 V ~ 170 mA* X3
TI/L1 Tensione di

1 2 3 4 5 6 7 8
Potenza nominale @24 V 4 W*
alimentazione
TI/L2
* Valore riferito all’alimentazione di: PR33X/P+modulo di comunicazione ausiliaria Vaux
PR330/D-M TI/L23

TI/N +
24V -
Interruttori scatolati T4-T5-T6
Caratteristiche elettriche. PR222DS/PD PR223DS PR223EF
Tensione nominale 24 V dc ± 20% 24 V dc ± 20%
Morsetti 3 e 4 del
PR223DS

Ondulazione massima ± 5% ± 5%
connettore posteriore X3
Corrente allo spunto @24 V 1 A per 30 ms ~ 4 A per 0.5 ms
Corrente nominale @24 V 100 mA ~ 80 mA
Potenza nominale @24 V 2.5 W ~2W

Figura B.2: Alimentazione ausiliaria per scatolati Tmax T4, T5 e T6

Alimentazione ausiliaria Vaux


X
4

X
3
12
34
56
78 X3

La comunicazione via Bus con gli interruttori ABB 51


Quaderni di Applicazione Tecnica

Appendice C: I moduli di comunicazione


Interruttori aperti Emax: E1, E2, E3, E4, E6 - Connessione all’unità EP010
Gli sganciatori PR122/P e PR123/P si connettono
Appendice C: Caratteristiche dei moduli di comunicazione

- Il modulo di comunicazione PR120/D-M all’unità EP010 attraverso il modulo di comunicazione


Protocollo Modbus RTU
PR120/D-M.
Interfaccia fisica RS-485 Figura C.2: Schema di collegamento del PR122/P-PR123/P all’unità EP010.
Baud rate 9600-19200 bit/s Tensione di alimentazione
ausiliaria Vaux EP010
L 1

Interfaccia Modbus EIARS-485


per la connessione all’EP010
Il modulo di comunicazione è alimentato direttamente + 24V -
dallo sganciatore PR122/P-PR123/P che a sua volta è (A) (B)
alimentato dalla tensione ausiliaria Vaux. K1 K2 W1 W2 Morsettiera o
contatti striscianti
I dati tecnici sono riportati nella seguente tabella. K1 K2 W1 W2

PR122/PR123 PR120/D-M
Alimentazione ausiliaria 24 V
da PR122/PR123
(galvanicamente isolata) dc ± 20% PR120/D-M
Ondulazione massima 5% -
Corrente allo spunto @24 V ~ 10 A per 5 ms - PR122/P
PR123/P
Corrente nominale @24 V ~ 130 mA + 40 mA
Potenza nominale @24 V ~3W +1W
S33M/1..3 S75I/1..7

- Collegamento alla rete Modbus


Gli sganciatori PR122/P e PR123/P si collegano alla rete
Modbus tramite il modulo di comunicazione PR120/D-M Nota:
W1-W2: morsetti per il collegamento del cavo Modbus
secondo lo schema riportato in figura. K1-K2: morsetti per l’alimentazione ausiliaria Vaux
L-1: morsetti per il canale Modbus
Figura C.1: Schema di collegamento del PR12X/P alla rete Modbus tramite S33M/1..3: contatti di segnalazione molle cariche
il modulo PR120/D-M. S75I/1..7: contatti di segnalazione interruttore inserito
(per interruttore estraibile)
Tensione di alimentazione
ausiliaria Vaux (A) (B)

Interfaccia EIARS-485
per il collegamento
alla rete Modbus
Interfaccia EIARS-485
+ 24V - per il collegamento
alla rete Modbus
K1 K2 W1 W2 Morsettiera o
K1 K2 W1 W2 contatti striscianti

PR120/D-M

PR122/P
PR123/P

S33M/1..3 S75I/1..7

Nota:
W1-W2: morsetti per il collegamento del cavo Modbus
K1-K2: morsetti per l’alimentazione ausiliaria Vaux
S33M/1..3: contatti di segnalazione molle cariche
S75I/1..7: contatti di segnalazione interruttore inserito
(per interruttore estraibile)

52 La comunicazione via Bus con gli interruttori ABB


Interruttori aperti Emax X1 ed interruttori scatolati - L’unità di attuazione PR330/R
Tmax T7 Gli interruttori Emax X1 e Tmax T7 possono eseguire co-

Appendice C: Caratteristiche dei moduli di comunicazione


mandi di apertura e chiusura da remoto quando, insieme
- Il modulo di comunicazione PR330/D-M al modulo di comunicazione PR330/D-M, montano anche
l’unità di attuazione PR330/R.
Protocollo Modbus RTU
Questo dispositivo consente la realizzazione di tali co-
Interfaccia fisica RS-485
mandi attraverso i contatti interni K51/SCR (per coman-
Baud rate 9600-19200 bit/s
dare la bobina di chiusura SCR) e K51/SOR (per coman-
dare la bobina di apertura SOR). Vedi Figura C.3.

Il modulo di comunicazione è alimentato direttamente


dallo sganciatore PR332/P e PR333/P che a sua volta
è alimentato dalla tensione ausiliaria Vaux. I dati tecnici
sono riportati nella seguente tabella.
PR332/PR333 PR330/D-M
Alimentazione
ausiliaria 24 V dc ± 20% da PR332/PR333
(galvanicamente isolata)
Ondulazione massima 5% - - Collegamento alla rete Modbus
Corrente allo spunto @24 V 2 A per 5 ms - Gli sganciatori PR332/P e PR333/P si collegano alla rete
Corrente nominale @24 V ~ 130 mA + 40 mA Modbus tramite il modulo di comunicazione PR330/D-M
Potenza nominale @24 V ~3W +1W secondo lo schema riportato in figura.

Figura C.3: Schema di collegamento del PR33X/P alla rete Modbus tramite il modulo PR330/D-M
Tensione di alimentazione (A) (B) +
ausiliaria Vaux
Interfaccia EIARS-485
˜
per il collegamento -
alla rete Modbus
˜

+ 24V -

K1 K2 W1 W2 C13 C12 C3 C2 Morsettiera o


K1 K2 W1 W2 C13 C12 C3 C2 contatti striscianti

SOR SCR

K51/SOR K51/SCR
Unità
PR330/R

PR330/D-M

PR332/P
PR333/P

Nota:
Q/1..6 S33M/1..3 S75I/1..7
W1-W2: morsetti per il collegamento del cavo Modbus
K1-K2: morsetti per l’alimentazione ausiliaria Vaux
SOR: bobina di apertura
SCR: bobina di chiusura
K51/SOR: contatto per il comando della bobina di apertura
K51/SCR: contatto per il comando della bobina di chiusura
Q/1..6: contatti ausiliari AUX (per Tmax T7)
S33M/1..3: contatti di segnalazione molle cariche
S75I/1..7: contatti di segnalazione interruttore inserito
(per interruttore estraibile)

La comunicazione via Bus con gli interruttori ABB 53


Quaderni di Applicazione Tecnica

- Connessione all’unità EP010


Gli sganciatori PR332/P e PR333/P si connettono
Appendice C: Caratteristiche dei moduli di comunicazione

all’unità EP010 attraverso il modulo di comunicazione


PR330/D-M.

Figura C.4: Schema di collegamento del PR33X/P all’unità EP010

+
Tensione di alimentazione ˜
ausiliaria Vaux EP010
L 1
-
˜
Interfaccia EIARS-485
per il collegamento
alla rete Modbus
+ 24V -
(A) (B)

K1 K2 W1 W2 C13 C12 C3 C2 Morsettiera o


K1 K2 W1 W2 C13 C12 C3 C2 contatti striscianti

SOR SCR

K51/SOR K51/SCR
Unità
PR330/R

PR330/D-M

PR332/P
PR333/P

Nota:
Q/1..6 S33M/1..3 S75I/1..7 W1-W2: morsetti per il collegamento del cavo Modbus
K1-K2: morsetti per l’alimentazione ausiliaria Vaux
L-1: morsetti per il canale Modbus
SOR: bobina di apertura
SCR: bobina di chiusura
K51/SOR: contatto per il comando della bobina di apertura
K51/SCR: contatto per il comando della bobina di chiusura
Q/1..6: contatti ausiliari AUX (per Tmax T7)
S33M/1..3: contatti di segnalazione molle cariche
S75I/1..7: contatti di segnalazione interruttore inserito
(per interruttore estraibile)

54 La comunicazione via Bus con gli interruttori ABB


Interruttori scatolati Tmax T4-T5-T6

Appendice C: Caratteristiche dei moduli di comunicazione


- Collegamento alla rete Modbus. - Connessione all’unità EP010
Il collegamento alla rete Modbus degli interruttori scatolati Per gli interruttori scatolati T4, T5 e T6 la connessione
T4, T5 e T6 equipaggiati con gli sganciatori PR222DS/PD, all’unità EP010 avviene tramite i morsetti 1 e 2 del con-
PR223EF e PR223DS avviene tramite i morsetti 1 e 2 nettore posteriore X3.
dell’apposito connettore posteriore X3 secondo lo sche-
ma di Figura C.5.
Figura C.5: Schema di collegamento alla rete Modbus dello sganciatore Figura C.7: Schema di collegamento all’unità EP010 di un Tmax
PR223DS tramite il connettore X3
Interruttore Interruttore

Q Q

X3
X3

1 2 3 4 5 6 7 8
TI/L1 TI/L1 Tensione di
1 2 3 4 5 6 7 8

Tensione di alimentazione
TI/L2 alimentazione TI/L2 ausiliaria Vaux
ausiliaria Vaux
TI/L3 TI/L3
+
TI/N + TI/N 24V
24V -
- (B) 1

EP010
(B)
(A) (A) L
Cavo Modbus
PR223DS
PR223DS

Morsetti 1 e 2 del Morsetti 1 e 2 del


connettore posteriore X3 connettore posteriore X3

Figura C.6: Connessione alla rete Modbus dei Tmax T4, T5 e T6 tramite il connettore X3

Cavo Modbus X
4

X
3
12
34
56
78 X3

La comunicazione via Bus con gli interruttori ABB 55


Quaderni di Applicazione Tecnica

Appendice D: I moduli di misura


Interruttori aperti Emax E1-E6 con modulo misure Figura D.1: Modulo misure PR120/V

PR120/V e interruttore aperto X1 e scatolato Tmax


Appendice D: I moduli di misura

T7 con modulo misure PR330/V

Il modulo di misura ha la funzione principale di rilevare


ed elaborare le tensioni di fase.
I dati misurati sono inviati allo sganciatore, così da
rendere disponibili una serie di parametri elettrici (vedi
Appendice A) utili per la monitorizzazione dell’impianto
da parte del sistema di supervisione, o se necessario per
consentire l’implementazione di una logica di protezione
dell’impianto.

I moduli misure PR120/V e PR330/V sono inoltre in grado Figura D.2: Modulo misure PR330/V
di fornire allo sganciatore un’alimentazione aggiuntiva
(senza sostituire l’alimentazione ausiliaria, sempre ne-
cessaria per la comunicazione via bus) rispettivamente
agli sganciatori PR122/P e PR123/P per Emax E1-E6,
ed agli sganciatori PR332/P e PR333/P per Emax X1 e
PR332/P per Tmax T7.

56 La comunicazione via Bus con gli interruttori ABB


Interruttori scatolati Tmax T4-T5-T6 Figura D.4: connessione del VM210 allo sganciatore PR223DS

Appendice D: I moduli di misura


- Caratteristiche del modulo di misura VM210 Interruttore
Il modulo VM210 è un trasduttore di tensione collegabile
direttamente alla rete elettrica. Esso fornisce in uscita un
segnale opportunamente scalato ed isolato ad uso degli Tensione di
Q X3 alimentazione
sganciatori di protezione ABB PR223EF e PR223DS.
ausiliaria Vaux.

1 2 3 4 5 6 7 8
Figura D.3: Modulo di misura VM210
TI/L1
+
TI/L2 24V -
(B)
TI/L3
(A)
Cavo Modbus
TI/N X4

1 2 3 4 5 6 7 8
PR223DS
63 5 4 3 2 1
VM210
7 8 9 10
I segnali, associati alle tensioni di rete, in uscita dai mor-
setti 3, 4, 5 e 6, del VM210, sono portati in ingresso allo
sganciatore attraverso i morsetti 5, 6, 7 e 8 dell’apposito
connettore X4 secondo lo schema di Figura D.4.

Per funzionare, il VM210 deve essere alimentato, tramite Tabella connessioni del VM210
i morsetti 1 e 2, con una tensione ausiliaria di 24 V dc Morsetto Segnale Morsetto Segnale
Ingressi 1 Vaux + Uscite 3 COMM
avente le seguenti caratteristiche: 2 Vaux - 4 Vout1
7 N 5 Vout2
Tensione di alimentazione 24 Vdc ± 20% 8 L1 6 Vout3
Ripple massimo 5% 9 L2
10 L3
Potenza nominale @24 V 3.5 W

Figura D.5: Connessione dell’unità VM210 al connettore X4

VA
UX VM
21
0

12
34
56

12
34
56
78 X
4

X
X4 3
12
34
56
78 X3

Cavo Modbus
Alimentazione ausiliaria Vaux

La comunicazione via Bus con gli interruttori ABB 57


Quaderni di Applicazione Tecnica

Appendice E: Contatti ausiliari AUX-E e comando a


motore MOE-E
Per gli interruttori Tmax T4, T5 e T6 servono alcuni ac- impianto tramite i contatti SQ e SY (vedi Figura E.2); in
cessori speciali: questo modo si ottiene una ridondanza delle segnalazioni
Appendice E: Contatti ausiliari AUX-E e comando a motore MOE-E

- contatti ausiliari in versione elettronica AUX-E per di stato dell’interruttore.


la sola supervisione; Figura E.1: Modulo contatti ausiliari AUX-E montati in un T5.
- comando a motore con interfaccia elettronica MOE-E
per fare anche il telecontrollo.

E.1 Contatti ausiliari in versione elettronica


AUX-E

Attraverso i contatti ausiliari AUX-E, gli sganciatori elet-


tronici PR222DS/PD, PR223EF e PR223DS rilevano lo
stato dell’interruttore (aperto, chiuso, scattato) e rendono
disponibile tale informazione al sistema remoto di super-
visione, comunicando con quest’ultimo su rete Modbus
(vedi Figura E.2).
Gli AUX-E rendono disponibili le informazioni di stato
dell’interruttore anche ai circuiti di segnalazione di un

Figura E.2: Schema elettrico degli AUX-E collegati a un PR222DS/PD.

Interruttore principale Circuiti di


segnalazione
+
X7 1 XA7 1

SQ
X7 5 XA7 5
Q
XB X7 2 XA7 2

SY
X7 4 XA7 4
AUXE
LDSQ LDSY
TI/L1

X3
TI/L2
1 2 3 4 5 6 7 8

Tensione di
alimentazione
TI/L3 ausiliaria Vaux
TI/N
Sistema remoto
di supervisione
+
24V
-
PR222DS/PD

(B)

Cavo Modbus (A)


Segnali digitali
(aperto/chiuso, scattato) Morsetti 1 e 2 del
connettore posteriore X3

Nota:
SQ: Contatto per la segnalazione elettrica di interruttore aperto/chiuso.
SY: Contatto per la segnalazione elettrica di interruttore aperto in posizione di scattato.

Caratteristiche elettriche dei contatti SQ e SY:


Tensione nominale: 24…350 V
Corrente nominale: 0…100 mA
Tensiona massima applicabile: 400 V
Corrente massima continuativa: 120 mA
Corrente massima (per 100 ms): 300 mA

58 La comunicazione via Bus con gli interruttori ABB


meccaniche di apertura e di chiusura dell’interruttore.
E.2 Comando a motore ad accumulo di energia I segnali digitali provenienti dal sistema di supervisione

Appendice E: Contatti ausiliari AUX-E e comando a motore MOE-E


MOE-E sono acquisiti dallo sganciatore e inviati al comando
motore secondo lo schema riportato in Figura E.3.
Gli interruttori scatolati della famiglia Tmax T4, T5 e T6 I contatti ausiliari AUX-E informano lo sganciatore dello
possono ricevere comandi di apertura e chiusura da stato (aperto/chiuso, scattato) dell’interruttore e in base
remoto quando montano il comando motore MOE-E a questa informazione, lo sganciatore eseguirà o meno
corredato con i contatti ausiliari in versione elettronica i comandi di apertura, chiusura e reset che riceve dal
AUX-E (forniti di default insieme al MOE-E). sistema di supervisione.
Il comando motore MOE-E è costituito, oltre che dal In questo modo lo sganciatore da il consenso solo all’at-
motore vero e proprio, anche da un’unità elettronica di tuazione di quei comandi compatibili con l’effettivo stato
attuazione che converte i segnali digitali, provenienti dal dell’interruttore (per esempio non darà il consenso a un
sistema remoto di supervisione, negli equivalenti segnali comando di chiusura quando l’interruttore si trova nello
di potenza necessari per la realizzazione delle operazioni stato di “scattato”).

Figura E.3: Principio di funzionamento dei moduli MOE-E e AUX-E

Interruttore

MOE-E
AUX-E

AUX-E

Modbus
Sganciatore

Sganciatore
MOE-E

La comunicazione via Bus con gli interruttori ABB 59


Quaderni di Applicazione Tecnica

Appendice F: Il bit di parità


Il bit di parità è un bit supplementare di controllo che è Controllo di parità in modalità pari
accodato ad ogni dato trasmesso per prevenire errori Dato da trasmettere Bit di parità Dato trasmesso
Appendice F: Il bit di parità

in ricezione. 00111000 1 001110001

Con il controllo di parità in modalità pari, questo bit è


Controllo di parità in modalità dispari
posto a: Dato da trasmettere Bit di parità Dato trasmesso
- 1 se nel dato da inviare c’è una quantità 00111000 0 001110000
dispari di 1;
- 0 se nel dato da inviare c’è una quantità Due dispositivi che comunicano, per comprendersi, de-
pari di 1; vono essere settati con la stessa modalità di controllo
al fine di avere sempre una quantità pari di 1 nel dato del bit di parità.
da trasmettere.
In accordo a questa regola, il dispositivo ricevente con-
terà il numero di bit posti ad 1 e se ne troverà un numero
dispari capirà che c’è stato qualche problema e richiederà
al dispositivo trasmittente di rinviare il dato.
Viceversa, con il controllo di parità in modalità dispari, il
bit di parità è posto a 1 oppure a 0, al fine di avere sempre
una quantità dispari di 1 nel dato da trasmettere.

60 La comunicazione via Bus con gli interruttori ABB


Quaderni di Applicazione Tecnica
QT4
Gli interruttori ABB nei quadri di bassa tensione
ABB circuit-breakers inside LV switchboards

QT5
Interruttori ABB per applicazioni in corrente
continua
ABB circuit-breakers for direct current
applications

QT1 QT6
La selettività in bassa tensione con Quadri per bassa tensione a tenuta d’arco interno
interruttori ABB Arc-proof low voltage switchgear and controlge-
Low voltage selectivity with ABB circuit-breakers ar assemblies

QT2 QT7
Cabine MT/BT teoria ed esempi di calcolo Il motore asincrono trifase
MV/LV trasformer substations: theory and exam- Generalità ed offerta ABB per il coordinamento
ples of short-circuit calculation delle protezioni
Three-phase asynchronous motors
Generalities and ABB proposals for the coordina-
tion of protective devices

QT3 QT8
Sistemi di distribuzione e protezione contro i Rifasamento e filtraggio delle armoniche negli
contatti indiretti ed i guasti di terra impianti elettrici
Distribution systems and protection against indi- Power factor correction and harmonic filtering in
rect contact and earth fault electrical plants

QT9
La comunicazione via Bus con gli interruttori ABB
Bus communication with ABB circuit-breakers
1SDC007108G0901 Dicembre ’08
Printed in Italy
4.000 - CAL

Per tener conto dell’evoluzione delle Norme e dei materiali, le


caratteristiche e le dimensioni di ingombro indicate nel presente
catalogo si potranno ritenere impegnative solo dopo conferma da
parte di ABB SACE.

ABB SACE
Una divisione di ABB S.p.A.
Interruttori B.T.
Via Baioni, 35
24123 Bergamo
Tel.: 035.395.111 - Telefax: 035.395.306-433

http://bol.it.abb.com
Tutte le soluzioni
per la Bassa Tensione
e l’Automazione.

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