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Lezione 1

Cos’è la linguistica storica? Settore della linguistica che cerca di spiegare scientificamente come
mutano le lingue nel tempo

La prospettiva è diacronica, la diacronia può essere intesa come successione di vari stadi
sincronici es tabelle che prendono in considerazione il paradigma del nome stan ( pietra) in
inglese antico e in inglese medio. Ci sono due tagli sincronici a livello di ingl ant e medio e poi
comparati i paradigmi per trarre deduzioni al plurale c’è un livellamento delle desinenze tra
inglese antico e medio, nelal fase inglese media c’è unica desinenza per plurale che è sempre es
che si è estesa per analogia.

Il mutamento linguistico è regolare e sistematico, se fosse casuale non si potrebbe leggere


restrospettivamente nella storia di una lingua e ricostruire le forme precedenti.

Non e predicibile, si puo solo ricostruire a posteriori per il fatto che il mutamento è regolare e
sistematico.

Differenze tra studi sincronici e diacronici

1. Si possono applicare metodi della linguistica sincronica alla linguistica diacronica


2. Nella ricostruzione linguistica andiamo a ritroso non prediciamo
3. Quando ricostruiamo stadi linguistici antichi, non abbiamo parlanti nativi, non possiamo
basarci s giudizi di grammaticalità interiorizzati tipo per lo studio della sintassi, molto diffusi
negli studi di linguistica sincronica.
4. Fonti: non lingua parlata che è oggetto della ling sincronica, la produzioni scritte
5. Limite legato agli aspetti materiali e al registro, siccome i manoscritti erano preeziosi
venivano ricpiati testi do un registro molto alto, chi studia le fonti deve interrogarsi se il reg
ling che legge nella sua fonte risponda alla lingua comune o no.

Il testo della slide è una formula magica, non c’è titolo perché il testo è medievale. All’inziio c’è
una p maiuscola, h e o, pho è nome di divinità e wodan ovvero odino andvano nel bosco con un
cavallo e al cavallo del signore si rompe una caviglia, viene introdotta formula magica per la
composizione delle fratture. Aspetto ortografico interessante perché non possiamo i parlanti
nativi, dobbiamo ricostruire le pronuncie a partire dalla grafia.

Classificazione delle lingue:


come si possono classificare?

- Classificazione genetica basata sulla parentela evolutiva, raggruppa le lingue in famiglie in


base al fatto che risalgono a una stessa lingua capostipite (es. lingue romanze che
discendono dal latino). Le lingue romanze fanno parte della stessa famiglia, le germaniche
della famiglia che ha come capostipite il germanico ricostruito.
- Classificazione tipologica: basata sulle somiglianze strutturali, indipendentemente dalla
parentela ( inglese moderno e francese moderno, pur appartenendo a due famiglia
linguistiche differenti, sono lingue VO, la cui headeditional invece di headfinal)
- Classificazione areale: tiene conto dei fenomnei comuni che si sviluppano tra lingue anche
geneticamente o tipologicamente diverse in seguito al contatto geografico. Le lingue
vengono classificate per aree linguistiche, o anche leghe linguistiche( Sprachbundt; es. area
balcanica: neogreco (gruppo a se) , rumeno (PARTE DELLE LINGUE ROMANZE), albanese
(gruppo a se) e alcune lingue slave come bulgaro e macedone. Un tratto comune,
sviluppato come fenomeno di contatto: articolo posposto)

Il concetto di parentela linguistica nasce all inizio dell 800 da una servazione di una somigli formale
tra lingue geogr molto distanti tra loro, nel 600 filippo sassetti italinao e sanscrito8 LINGUA DEI
TESTI CLASSIDIC RELIGIOSI INDIANI) e semrbava ci fossero analogie. LEIBNIZ filosofo aveva
sottolineato come persianoe tedesco fossero gramm simili, persiano e lingue indoeuropea. Sir
william jones a fine 700 scrive che .. non puo esserci verificato accidentalemnte cje co soa una
somiglainza. La lingua che non esiste piu è il protoindoeuropeo. Indoeuropei so tratta di fmiglie
linguistiche che occupano un area geografica molto ampia che va dall eru fino all’india, nella parte
sett dell’india, nella meridionale si parlano le lingue dravidiche.

Come si fa ad individuare una parentela linguistica?

Può costituire un primo indizio, ma non è sufficiente per dire che due o piu lingue appartengano
alla stessa famiglia, perché la somiglianza formale puo essere dovuta ad uno scambio orizzontale
tipo prestiti bistecca< ingl. Beef steak, ma it ed ungl non appartengono alla stessa famiglia

Poligenesi: evoluzione uguale, ma indipendente, a partire da presupposti comuni

Reale parentela, attestata dalla presenza di leggi fonetiche, cioè dalla constatazione a posteriori di
una serie regolare di corrispondenze

LEZIONE 2

Come avviene la ricostruzione e individuazione delle leggi fonetiche? Per vedere se due o piu
lingue appartengono alla stessa famiglia vedo se hanno il capostipite comune, a me interesaa
andare a leggere negli stadi piu antichi delle lingue stesse perche si presume che nei loro stadi piu
antichi le lingue appart e una stessa famiglia siano piu simili tra loro. Cerco gli stadi dove maggiore
è la somiglianza tra lelingue fino ad arriavre a un ipotetico punto 0 dove la differenaz è annullata,
questo e un modello convergente cioe a ritroso. Nel punto 0 trovo la lingua madre, per
dimostrarlo devo troavre le leggi fonetiche che uniscono la familgia di lingue riconducibili a uno
stesso capostipite. eat inglese moderno, anglosassone etan, prendo come elemento di
comparazione lo stesso verbo mangiare in antico islandese eta, elementi non suff per una
costruzione, almeno 3, prendo il gotico lingua germanica orientale non piu attestata, se voglio
ricostruire la forma del germanico comparando tuti gli elementi, procedo alla ric fonema per
fonema facendo un confrotno tra le forme. Primo fonema e ved che due forme su 3 hanno vocale
e al posto di i, ricostruisco una e, per essere sicura devo poter dire che la e orginaria ha sempre
dato esito di i in gotico, c’è una legge fonetica che dice che tutte le e brevi della lingua madre in
gotico si sono evolute in i. poi la consonante trovo la t, ricostruisco t e puo funzionare perche la t e
in tutte le forme, e la e in due forme  esiste una legge foentica che sempre la e breve del
germancio diventa i in gotico. Metto prima un asterisco per indicare che la madre lingua delle
lingue germaniche non e una lingua attestata nei documenti, ma ricostruita.

Voglio vedere Se le lingue germaniche e latino condividono un origine comune che è piu distante
rispetto a quella delle lingue germaniche, devo comparare la forma germanica nella ame lingua
ricosrtuita per le lingue germaniche con il latino che e una madre lingua, non posso comparare
direttamente latino con antico islandese o anglosassone, perche il laitno sta a livello del
germanico, comparo la forma latina edere con forma greca, jones alla fine del 700 dice che
esisteva somiglianza tra sanscrito e altre lingue dell’eu greco e latino. Mangiare in sansrito è, devo
fare confrotno fonema per fonema e ricostruire la radice che sara della lingua nonna( lingua nonna
delle lingue germaniche), confronto la prima vocale e per la legge della maggioranza dico che la
vocake da ricostruire è la e, devo verificare che sia cosi cioe deve esserci nel passaggio dall indoeu
a sanscrito una legge foentica che dice che tutte le e passano ad a in sanscrito. Come secondo
fonema ricostruisco la d, devo poter dimostrare che ce una legge fonetica secondo la quale la
occlusiva dentale sonora dell’indo si desonorizza in germanico caso di prima mutazione
consonantica o legge di grimm.

Termine piede: per poter dire che ce una corrispondenza regolare, devo poter dire che la t risale a
una d è vero per la legge della maggioranza ricostruisco una radice che termina per d, la d che
diventa t in germanico per la prima mutazione consonantica. La d dell ita corrisponde alla t del
germanico, la corrisp non e isolata bensi sistematica

Come mai per il germanico metto asterisco per indicare la forma ricostruita e in indoeu no?
Per evitare possibili fraintendimenti tra lingua nonna e madre si usa per la lingua nonna piu antica
il maiuscolo senza asterisco e per il germanico si usa l’asterisco prima del termine in corsivo, posso
usare asterisco per indo ma devo ricordarmi di mettere la sigla prima (ie.), per la radice devo usare
il minuscolo.

PRIMA LEGGE DI GRIMM

Nel passaggio da indo d e germ t è presente tabella


Tutte le occusive sonore indo diventano sorde in germanico prima generalizzazione

Le occlusive sorde in ie diventano fricative sorde in germanico

Terza serie di occlusive aspirate sonore dell ie che diventano o fricative sonore/ occlsuive sonore in
germanico, ricostruite sulla base del sanscrito. La lingua piu antica è l’ittita parlato in anatolia.

Eccezioni alle leggi fonetiche

Le apparenti eccezioni sono regolate da altre leggi fonetiche

Ie. BHRATER > germ. * brother


Ie. PETER> germ. * fader eccezione al posto della th, differenza è nella posizione dell’accento, la
t e sempre in contesto intervocalico nei deu casi, ma nel primo caso l accento precede la t, nel
secondo segue la t. la fricativa sorda si sonorizza in tutti i casi in cui l accento non precede ma
segue la originaria occlusiva sorda. Mutaemtno regolare rilevato da linguista danese verner
legge di verner

Prevede due considiozni: l’originaria indoeru occlusiva sorda deve trovarsi in contesto vocalico, ma
l’accento non deve cadere sulla sillaba immediatamente precedente.
La parentela linguistica è garantita soltanto dall’eststenza di leggi fonetiche che possano provare
una comune origine tra due o piu lingue. La lingua d’origine viene detta lingua madre. In alcuni casi
molto fortunati la lingua d’origine è storicamente attestata ( es. latino per le lingue romanze). In
altri casi la lingua madre è ricostruita (es. germanico per le lingue germaniche).

Legge di grassnmann

Legge fonetica nota come dissimilazione dell’aspirata iniziale e definita per la prima volta dal
linguistica Hermann grassmann nel 1863.

Si ragiona in termini di fase a iniziale in cui vengono definiti una serie di fonemi che subiscono il
mutamento e fase b cioe esito del mitaemnto sulla bse della legge stessa.

Due occlusive aspirate appartenenti a sillabe diverse di una stessa parola non possono coesistere e
la prima si muta nella sorda della stessa serie.

Si tratta di un fenomeno di dissimilazione, i suoni si diversificano

È un fenomeno diffuso in alcune lingue indoeu, in particolare nei dialetti greci e nel sanscrito,
relatinoa ll’evoluzione delle occlusive aspirate dall’ie e databile in un epoca anteriore alle
testimonianze micenee ( 13 e 12 sec a.c)

Tale fneomeno spiega delle irregolarita presenti in tali lingue tipo verbi in cui il raddoppiamento
del perfetto non presenta la stessa consonnate: greco verbo

Parlando di raddoppiamento mi aspetterei che la sillaba sia la stessa, e che la consonante con cui
inizia la prima sillaba che è qeulla di radd sia uguale alla cons della sec sillaba, ma se si verifica la
legge di grassmann nei dial greci in lacune forme non trovero la stessa consonante perché c’è sttao
un fenomeno di dissimilazione. Nella forma sanscrita bhavami, nella prima sillaba c’è una aspirata,
al preterito mi aspetto un raddoppiamento e dovrei avere nella prima sillaba una aspirata bh ma
invece ho una b, c’è statao un fenomeno di dissimilazione

Che cos’è l’indoeuropeo?

- Lingua ricostruita, è un’ipotesi di lavoro


- Quando si parla di lingua ricostruita ci si riferisce alla ricostruzione fonema per fonema di
un certo n di parole e in alcuni casi delle radici che caratterizzano queste parole. Più diffice
è ricostruire la morfologia, piu difficile la sintassi. Paragono a livello sintattico dei parametri
tipo mi interrogo sulla tipologia linguistica se sono lingue ov o vo, e se le lingue madri siano
state ov o vo. Per la sintassi del germanico si è detto che la lingua madre si tende a
considerarla ov, mentre l’inglese antico anche ov, il moderno è vo. Ricostruiamo forme
perche si permttono di individuare le corrispondenze nelle lignue figlie.
Termine indoeru è stato attribuito dagli studiosi perché le lingue appartenenti al gruppo in
questione si estendono su un’area geografica che ha come sede piu orientale l’india ecome sede
piu occidentale l’europa.

In iran vengono parlate lingue indoeuropee, non si parla l’arabo come lingua originaria, l’originaria
risale all’antico persiano. Si parla il paschto. La maggior parte delle lingue parlate in eu sono di orig
indoeur, ma ci sono aree che sono grigie pur essendo in eu non vengono parlate lingue indoeu:
area ugrofinnica. L’estone non e indoeu, neanche il basco. Le celtiche sono indoeu ma non
appartengono alle germaniche

LEZIONE 3

Perché le lingue mutano? Perché sono utilizzate da esseri umani

Quando e come avviene il mutamento? Avviene nell’atto di acquisire la lingua da parte di una
nuova generazione di parlanti cioe i bambini

In che modo?

- Può essere frutto di errori di replica


- Alcuni evrbi irregolari dell’inglese nel tempo si regolarizzani, nella comunità dei parlanti
viene accettata anche la forma debole cioe il passato in ed al posto di un passato formato
tramite la modificazione della vocale radicale. In ingl mod un verbo irregolare è to sing, per
formare il passato si usa lo stesso verbo ma si cmabia la vocale radicale  sang e al
participio sung. Questo cambiamento della vocale radicale si chiama apofonia. Alcuni verbi
irregolari che seguivano il principio dell’apofonia ora si preferisce aggiungere alla radice la
desinenza ed. ci sono forme doppie come to teach. Quando errori superani una certa soglia
e si e vengono commessi da numero maggiore di parlanti diventano il nuovo standard.

- Può discendere dal fatto che quando il bambino acquisisce la propria lingua madre, viene
esposto gia alla variazione sincronica presente in essa (es. variazione dialettale, variazione
di registro)

Il lingauggio secondo pinker non è un artefatto cultirale, che impariamo come impariamo a leggere
l’ora o a capire come funziona il governo. È un pezzo a se del corredo biologico del nostro cervello

Aree legate all’emisfero sx che prendono nomi da due ricercatori che le hanno individuate, area di
broca e di wernicke, sono collegate tra di loro e si è poi scoperto che anche la corteccia motoria è
attiva nella produzione del linguaggio.

Gli studi di neuropsicologia e neurolinguistuca condotti da oltre un secolo hanno dimostrato che
nel nsotro cervello esitono dei centri specifici preposti al linguaggio localizzati prevalentemente
nell’emisfero sinistro ipotesi che e stata attenuata, anche emis dx puo compensare quando
alcune zone di emi sx sono danneggiate

Paul broca 1861: una lesione nell’area inferiore e posteriore del lobo frontale sx causa afasia non
fluente lo si capisce studiando i disturbi del linguaggio

Wernicke 1874: una lesione nell’area posteriore de lobo temporale sx causa un afasia fluente
Circa il 70 percento degli individui lesi a sx presentano afasie, solo l’1 a destra

Prove a sostegno della lateralizzazione a sx del linguaggio


Nel 1949 iniezione di anestetico nell’emisfero sinistro inducendo una afasia temporanea

Stimolazione elettrica con penfield e roberts 1959 delle aree del linguaggio nell’emi sx interferisce
con il suo uso

Ascolto dicotico kimura 1961: vantaggio dell’orecchio dx, prova basata sulla controlateralità
inviando un diverso stimolo linguistico alle due orecchie, lo stimolo inviato a destra è identificato
con maggiore accuratezza.

Nei pazienti che hanno subito la separazione dei due emisferi mediante scissione dle corpo calloso
( sistema di fibre che collega i due emisferi: gazzaniga e sperry 1967) per il trattamento di gravi
forme epilettiche, l’emisfero dx risulta muto ( l’info percepitaa dal solo emisfero destro non puo
essere espressa)

Se la facoltà del linguaggio è biologicamente innata, quando si è evoluta nella nostra specie?

Ipotesi scarsamente probabili:

- teoria dell’imitazione  uomini avrebbero iniziato a imitare suoni della natura e richiami
degli animali non spiega come da suoni generici si sia arriavti a artcolare i foni

- Teoria emotiva: per cui il linguaggio si sarebbe evoluto gradualmente da grida spontanee di
dolore, piacere o altre emozioni
- Teoria funzionale: per cui il linguaggio verbale si sarebbe sviluppato dal bisogno che gli
uomini avevano di comunicare tra di loro per coordinare compiti collettivi

I gruppi di lavoro possono essere efficienti anche senza uno strumento di comunicazioe cosi
complesso e raffinato come il linguaggio umano.

Oggi si propenede per l’ipotesi che il linguaggio si sia sviluppato recentemente nella specie umana
( homo sapiens in conseguenza ad un complesso processo di evoluzione biologica ( aumento
dimensioni del cervello) specializzazione della capacità di fonazione, abbassamento della laringe,
forse anche mutazione genetica, gene FOXP2 / ARTICOLAZIONE PRODUZIONE COMPRENSIONE.

Hommo neanderthalesis non usava li linguaggio come noi

FOXP2 è un gene implicato nello sviluppo delle abilità linguistiche, nel genoma umano si trova sul
cromosoma 7q31

Secondo uno studio pubblicto nel 2205 nella rivista proceedings of the national academy of
sciences il gene svolge un ruolo nello sviluppo della comunicazione sociale

Studi precedenti<. Individui che repsentano una mutazione legata al gene foxp2 presentavano
anche disturbi piu evidenti legati allo spettro autistico. La famiglia KE è stata studiata oerche la
meta dei membri aveva disturbi nelal capcita linguistica, l’altra meta invece no.

Josaeph buxbaum mount sinai school of medicine e colleghi hanno modificato gneticamnte topi
disattuvando FOXp2 in uno o entrambi i cromosomu della coppia per esamianre il ruolo di questo gene
nella comunicazione sociale, la disattivazione ha influenzazto la acapaicta dei topi neonati di emettere
vocalizzazioni ultrasoniche quando venivano separati dalle madri e fratelli

 I topi con entrambi i geni della coppia disattivati esibivano una completa assenza di USV,
mentre quelli con un solo gene disattivato emettevano USV a un tasso significativamente
ridotto.

 I topi con entrambi i geni della coppia disattivati mostravano inoltre gravi disturbi delle
capacità motorie e morivano prematuramente, mentre quelli con un solo gene disattivato
avevano ritardi dello sviluppo più modesti ma comunque osservabili.

 Secondo i ricercatori, questi risultati rafforzano il legame fra Foxp2 e lo sviluppo del
linguaggio, e forniscono un prezioso modello animale per studi sperimentali sulla
comunicazione.

La diffusione delle abilità linguistiche

  A questa base biologica (indispensabile per lo sviluppo del linguaggio umano) si aggiunge
poi forse il vantaggio di poter comunicare INFORMAZIONI DECONTESTUALIZZATE.
Questo spiegherebbe la rapida diffusione delle abilità linguistiche.

 Derek Bickerton (Università delle Hawaii) sostiene che i gruppi di primitivi che avevano
sviluppato il linguaggio ne avevano vantaggi evidenti in tutte le situazioni, soprattutto nel
procacciamento degli alimenti e nei conflitti con altri gruppi che non avevano sviluppato
questa stessa facoltà.

La facoltà del linguaggio è innata, ma le lingue naturali che ne rappresentano l’espressione


concreta sono un prodotto storico e come tale evolvono nel tempo.

In un recente studio dell’Unesco, sono state censite circa 7000 lingue diverse, più della metà delle
quali sarebbe destinata a scomparire entro questo secolo.

Secondo l’Unesco una lingua è a rischio di estinzione quando non viene più acquisita da almeno il
30% di una comunità di parlanti .
Metafonia fenom di fonet combinatoria, un suono voc influenza il timbro della voc posta nella
sillaba radic. La i è voc alta anteriore, trasmette alla vic della radic il tratto palatale. La vocale della
radice verra pronunciata anteriorizzata cioe piu avanti nel triangolo vocalico.

Comporta l’assimilazione parziale o totale di una vocale al suono di unaltra vocale nella sillaba
seguente. Comporta assimilazione di un timbro di una vocale al timbro di un'altra vocale presente
nella sillaba che segue.
Fot per formare il plurale devo aggiungere desinenza *fotiz, nella desinenza la i è nella sillaba
che segue quella radicale. La o modifica la i cioe nella pronucnia di una o anteriorizzata.

Nella storia dell inglese la desinenza iz cade, le egrmaniche sono lingue rizonotiche cioe l accento
cade sulla radice, la o diventa e  fet.

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