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CRITICISMO
FONDAMENTI
“Che cos’è il vero?”
o Trovare i limiti entro cui la ragione produce conoscenza vera (Critica della
Ragion Pura).
“Che cos’è il giusto?”
o Capire quando un comportamento è giusto (Critica della Ragion Pratica).
“Che cos’è il bello?”
o Trovare i limiti entro cui si può stabilire un giudizio di bellezza universale
(Critica del Giudizio).
STRUTTURA DELL’OPERA
CRITICA DELLA RAGION PURA
Ci permette di dire che la matematica è una Ci permette di dire che la metafisica non è una
scienza. scienza.
*METAFISICA
Vuole andare oltre l’esperienza e i limiti e
studiare il Noumeno.
FENOMENO NOUMENO
Come appare un oggetto. Come è in realtà un oggetto.
Ciò che conosciamo. Ciò che non conosciamo.
Percepibile con i sensi. Risultato dei principi puri
dell’Intelletto.
ESTETICA TRASCENDENTALE
Studia lo spazio e il tempo.
Forme universali dell’esperienza perché vengono percepite da tutti allo stesso modo.
TEMPO e SPAZIO: intuizioni soggettive universali.
Dipendono dal soggetto, ma tutti gli uomini li percepiscono allo stesso modo.
Matematica, Geometria, Algebra, Fisica: sono vere e valide per tutti, perché fondate su
giudizi sintetici a priori.
È possibile una fisica pura, che parte dall’esperienza e diventa universale grazie alle
intuizioni spazio – temporali.
INTUIZIONI SPAZIO – TEMPORALI: rendono comune l’habitat mentale dove noi
facciamo l’esperienza.
LOGICA TRASCENDENTALE
Si occupa di studiare le forme a priori della conoscenza umana.
Si occupa di verificare l’origine, validità oggettiva della conoscenza a priori.
Conoscenza a priori = parte della conoscenza umana.
Si divide in:
o ANALITICA: studia le conoscenze pure a priori dell’intelletto.
o DIALETTICA: studia le forme a priori della ragione in senso stretto.
cioè una parte del processo conoscitivo umano, che ha la pretesa di andare oltre
all’esperienza, di elaborare metafisica.
Senza sensibilità non ci sarebbe l’oggetto su cui riflettere.
Senza intelletto non potremmo pensare, non avremmo le forme a priori e pure.
ANALITICA TRASCENDENTALE
CONCETTI
CATEGORIE: forme pure a priori che formano l’oggetto nella nostra mente (categorie
mentali).
CONCETTI: prodotti da un funzionamento dell’intelletto attivo (riceve ed elabora).
o Concetti puri: non derivano dall’esperienza (ex. CONCETTO DI FORMA)
o Concetti a posteriori empirici: ricavati dall’esperienza (ex. CONCETTO DI
CANE).
⚠ Possono derivare in parte anche dai concetti puri (vedo tanti cani elaboro il
concetto di cane, ma lo elaboro anche pensando anche al concetto di UNITÁ, di
FORMA…)
12 CATEGORIE
12 categorie formali che formano la conoscenza umana uguale per tutti.
Categorie = forme a priori.
Tesiste una tavola divisa in 4 SEZIONI, suddivise in 3 CATEGORIE.
4 sezioni: QUANTITÁ, QUALITÁ, RELAZIONE, MODALITÁ
o QUANTITÁ: unità, pluralità, totalità
o QUALITÁ: realtà, negazione, limitazione
o RELAZIONE: inerenza - sussistenza, causalità - dipendenza, comunanza
o MODALITÁ: possibilità - impossibilità, esistenza – inesistenza, necessità -
contingenza
Tutti gli uomini percepiscono la realtà allo stesso modo grazie ai 5 sensi, alle 12
categorie mentali e agli stessi concetti di spazio e tempo.
Le 12 categorie della conoscenza, quindi non ontologiche, sono strutture della mente e
non dell’essere.
Dove sta la validità di queste categorie?
La fondazione di validità di queste categorie è detta “Deduzione trascendentale delle
categorie”.
La conoscenza si fonda sui dati empirici, sui concetti di spazio e tempo e sulle 12
categorie.
Kant vuole fondare la legittimità delle 12 categorie.
DIALETTICA TRASCENDENTALE
Si occupa di studiare le forme pure della ragione, cioè le idee.
La Ragione vuole andare oltre il Fenomeno, e conoscere il Noumeno.
La Ragione ha prodotto tre idee: Anima, Mondo e Dio.
La Ragione vuole fondare la conoscenza razionale, unificando tutti gli ambiti di
esperienza.
IDEE: concetti astratti, forme a priori che vengono applicate a ulteriori forme a priori.
ANIMA
ANIMA: unione di tutte le esperienze interne della coscienza.
Unità logica fondamentale del pensiero, IO PENSO applicato a sé stesso.
ANIMA = IO PENSO trasformato in sostanza.
Le esperienze dei sensi vengono unificate e viene applicata un’unità sostanziale, cioè
viene applicata la categoria di sostanza.
MONDO
MONDO: unione di tutte le esperienze esterne all’uomo.
L’Idea di mondo è un ragionamento fallace.
Non conoscendo interamente il mondo possiamo aggettivarlo con contrari (finito –
infinito, limitato – illimitato…).
L’uomo non può fare l’esperienza della totalità delle cose esterne a lui, per questo non
conosce completamente il mondo.
DIO
DIO: unione di tutte le esperienze esterne e interne all’uomo (sintesi anima + sintesi
mondo).
Si tratta di un pensiero non conoscibile.
Dio è un postulato: io vivo credendo che Dio esista ma non ne ho la certezza.
Prova Cosmologica degli Enti (Tommaso d’Aquino + Aristotele): tutto è una catena di
cause ed effetti, e Dio corrisponde alla causa prima da cui parte la catena.
Confutazione: c’è un salto illegittimo dalle cause fisiche a quelle metafisiche. Si tratta di
un passaggio arbitrario, non dimostrabile (non si può passare arbitrariamente da un punto
fisico a uno metafisico).
Prova Fisica - Teologica: l’universo è organizzato secondo un ordine ben preciso (gradi).
Dio è l’ordinatore perfetto di tutte le cose.
Confutazione: non c’è alcuna prova che esista un ente ordinatore. La causa ordinante
potrebbe essere nel mondo stesso.
MASSIME E IMPERATIVI
Imperativi: prescrizioni con valore oggettivo, obblighi di comportamento per tutti.
Massima: prescrizione con valore soggettivo.
Imperativo categorico: massima che deve valere per tutti.
Massime > comportamento > fine ultimo soggettivo.
GIUDIZIO RIFLETTENTE
Giudizio Riflettente: l’uomo riflette sulla natura ed esprime dei giudizi attraverso i
sentimenti.
Si divide in:
o Giudizio Riflettente Estetico: immediato, definisce bello e non bello.
parte dalla nostra mente, non deriva dall’esperienza, e corrisponde a quello che
esprimiamo subito non appena entriamo in contatto con qualcosa.
o Giudizio Riflettente Teleologico: giudizio che esprimiamo in seguito a un
ragionamento.
specifica il giudizio riflettente estetico e riflette sul fine. (ex: “bello questo, serve
per…”).
CRITERI DI BELLEZZA
Scoprire il fine è alla base della vita dell’uomo.
La Bellezza viene analizzata secondo 4 criteri:
o Qualità: valutare in base al disinteresse.
giudicare qualcosa bello senza avere un interesse.
o Quantità: valutare senza concettualizzazione.
o Relazione: valutare senza uno scopo finale.
o Modalità: valutare senza concetto, ma necessario.
quando non possiamo farne a meno.
La bellezza è:
o Ciò di cui ho bisogno senza doverlo spiegare.
o Immediata.
Le persone vanno educate alla bellezza, contemplando le cose belle.
BELLO E SUBLIME
Dentro di noi c’è una struttura mentale che ci permette di giudicare la bellezza.
Bello: relazione fra oggetto e uomo.
Sublime: ciò che è al di là di ogni comparazione, smisurato, sproporzionato.
2 concetti di sublime:
o Sublime Matematico: si riferisce alle proporzioni, alle dimensioni numeriche.
(altezza…)
o Sublime Dinamico: si riferisce alla natura. È ciò di fronte a cui ogni altra cosa è
piccola (=infinito). Non può essere conosciuto.
Sublime Dinamico interessa anche la nostra morale: scelta del giusto e del bene sul male.
la morale dell’uomo può essere sublime perché è contro alle altre normalità.
GENIO ARTISTICO
Forza di creazione che produce arte per piacere di farlo, ispirazione.
L’arte è vera quando è spontanea.
Chi è ispirato, non rispetta tempi imposti da altri.
È libero, spontaneo.
Crea un esempio, un modello (ex: questa poesia è petrarchesca).
Il modello lasciato è irriproducibile.
L’UOMO E IL FINE
Giudizio teleologico: espresso sul fine.
Agiamo sempre in vista di un fine, perché crediamo che tutto in natura abbia un fine.
Non sappiamo se il mondo sia finalistico, ma noi uomini lo cerchiamo anche se magari
non c’è.
Cercare il fine fa parte della vita.
Pensiamo che ci sia un fine alto che ci darà felicità.
COSE CHE CI DANNO FELICITÁ: sommo bene, legge morale, Dio…
L’uomo prova a cercarlo fuori da sé.
STRUTTURA DELL’OPERA
Pace perpetua fa riferimento anche alla morte.
per evitare la morte bisogna evitare ciò che la porta (=guerra).
2 parti divise in articoli preliminari (6) e definitivi (3).
o Articoli Preliminari: condizione necessaria ma non sufficiente per edificare la
pace.
o Articoli Definitivi: costruiscono la pace.
Vuole istituire una confederazione di stati che decideranno di farne parte liberamente.
questi stati decidono di ripudiare la guerra.
Se la fanno avranno come conseguenza la reazione degli altri Stati.
Progetto di pacifismo giuridico.
Va eliminata la guerra attraverso norme giuridiche.
ARTICOLI PRELIMINARI
Nessun trattato di pace può ritenersi tale se siglato con la tacita riserva con pretesti per
una guerra futura.
o Non ci possono essere elementi non detti o non scritti che alimentino guerre
future.
o Un trattato non può essere stipulato per gettare motivazioni per una guerra futura.
Nessuno stato indipendente può essere acquistato da parte di un altro per successione
ereditaria per via di scambio.
o Gli stati non sono territori che possono essere scambiati fra governi o ceduti in
eredità.
o Gli Stati sono comunità politiche su cui vivono cittadini.
o Per ottenere la pace bisogna interrompere la compravendita degli stati.
Gli eserciti permanenti devono, con il tempo, interamente scomparire.
o Bisogna eliminare la causa prima delle guerre, cioè eserciti e armi.
o Non parla di “disarmo istantaneo”, perché nessuno stato lo farebbe subito.
o Con la corsa agli armamenti gli Stati si stimolano a vicenda ad avere il maggior
numero di armi.
o Ogni tipo di disaccordo viene risolto con le armi.
o Chi accumula armi le dovrà poi consumare.
o Consumandole dovrò poi comprarne delle altre > mercato delle armi.
o L’esercito trasforma l’uomo in soldato.
o Soldato = uomo - mezzo per uccidere, non più autonomo, vittima dell’odio.
o Denaro e alleanze rovinano gli stati.
o Il denaro porta a investire nelle armi, impoverendo lo stato.
o Le alleanze portano sempre a guerre che conducono lo Stato alla rovina.
Non si devono contrarre debiti pubblici in vista di un’azione bellica da compiere
all’estero.
o Quando fai un debito pubblico per andare in guerra, per sanarlo bisogna fare altre
guerre per conquistare nuovi territori e ottenere nuove ricchezze.
Nessuno stato deve intromettersi con la forza nelle costituzioni del governo di un altro
stato
o Si crea instabilità quando uno stato vuole dire a un altro come governare.
Nessuno stato in guerra con un altro stato deve permettere atti ostili che renderebbero
impossibile la reciproca fiducia nella pace futura
o Se si adottano comportamenti politico - militari irrispettosi e illegali, non si può
costruire un rapporto di fiducia in futuro.
o In questo modo non è possibile alcun tipo di alleanza ma solo una condizione di
instabilità che può sfociare in una guerra.
ARTICOLI DEFINITIVI
THINGS I SHOULD KNOW BUT I DON’T
A PRIORI A POSTERIORI
Conoscenza NON basata Conoscenza basata sui
sull’esperienza. dati sensibili.
EMPIRISMO RAZIONALISMO
·Locke e Hume· ·Cartesio e Spinosa·
Si può arrivare a conoscere solo Tutto ciò che si conosce è innato nel
tramite l'esperienza. soggetto e che poi nel corso della vita
viene pian piano dedotto quindi capito.
Sapere Cumulativo (che aumenta nel corso
della vita) che però è soggettivo perché è Sapere Universale (uguale per tutti) che
diverso per ognuno. procedeva per deduzione.
PENSIERI SECONDARI:
FISICA
Crede che il movimento derivi da una forza viva presente nell’oggetto.
L’universo è nato da una nebulosa che ruotava, e a causa di questo movimento la
materia.
Si è raggruppata tutta in un punto dando poi origine ai corpi celesti.
LOGICA FORMALE
Contro la logica aristotelica – scolastica.
non porta nuove conoscenze, ma conferma solo quelle già esistenti.
La logica formale è una disciplina astratta che non può portare a delle risposte.
IDEA DELL’UOMO
Nell’uomo c’è un male naturale.
L’uomo è capace di progresso e miglioramento attraverso lo sforzo e l’impegno.
predisposizione all’impegno e alla moralità.
C’è un male radicale che però può essere migliorabile lavorando.
L’uomo stesso è artefice del proprio miglioramento.