Sei sulla pagina 1di 3

Il XVII secolo è cara erizzato dalla presenza di Intelle uali an conformis che si avventano contro la Chiesa

della controriforma che si pone, verso la ne del XVII secolo, come antagonista.
In questo scontro che si va a determinare tra intelle uali che non si sono allinea con il potere (che hanno
voluto lo are perché hanno creduto nella verità comba endo la ba aglia delle idee) e potere
rappresentato dalla Chiesa della Controriforma (con il Tribunale della Santa Inquisizione, i roghi, l’indice dei
libri proibi ) ques intelle uali hanno pagato un grosso prezzo per le loro idee, hanno pagato con la vita, le
torture, le abiure.
Ricordiamo che la Chiesa invece di andare incontro ai protestan con il Concilio di Trento si chiude, si
fossilizza e crea una fra ura anche con gli intelle uali.
A comba ere questa ba aglia non è stato soltanto Galilei ma anche mol altri intelle uali.
Galilei è stato il punto di arrivo di altri loso , intelle uali e pensatori di grande levatura, Giordano Bruno e
Tommaso Campanella (gigante del pensiero europeo dell’età moderna), che hanno portato avan questa
ba aglia delle idee.
LA BATTAGLIA DELLE IDEE
Il ‘600 è il secolo in cui l’Europa diventa teatro del nuovo pensiero e della nuova scienza. Già nel XVI secolo
l’astronomo Niccolò Copernico aveva presentato un nuovo modello cosmologico, secondo il quale, al centro
dell’universo sta, immobile, il Sole; la Terra, la Luna, e gli altri Piane gli ruotano intorno descrivendo orbite
circolari.
La tesi di Copernico fu accolta da Giordano Bruno che con le sue opere e la sua stessa vita (fu bruciato come
ere co nel 1600) si pose, assieme a Tommaso Campanella, in aperto contrasto con il programma portato
avan dalla Chiesa e dominante nella società del suo tempo. Sulla loro scia si inserirono le indagini di
Galileo Galilei che grazie al cannocchiale scoprì altri elemen a favore della teoria eliocentrica (esistenza di
satelli , conformazione della luna simile a quella terrestre…); le ricerche di Keplero, sulle leggi che
determinano le orbite del sistema solare e quelle di Newton che portarono alla de nizione delle leggi della
gravitazione universale.
La Chiesa Ca olica, invece, con nuò a difendere la teoria Geocentrica perché si conciliava perfe amente
con alcuni passaggi delle Sacre Scri ure e con nuò a perseguitare con ogni mezzo chi di ondeva e
sosteneva il Copernicanesimo.
Nel 1981 il papa Giovanni Paolo II ha cancellato la sentenza di Galileo (300 anni dopo) perché ha ammesso il
grosso errore fa o dalla Chiesa. Gli a del processo di Galilei si trovano in Va cano.
A difendere le idee di Galilei si è schierato un losofo e poli co calabrese: Tommaso Campanella. Lui
pagherà un prezzo perché a S lo, suo paese, aveva organizzato una rivolta con lo scopo di risca are la
miserabile condizione dei contadini di S lo so o la dominazione spagnola. All’epoca la società era basata su
due classi sociali contrapposte: i ricchi e la massa del popolo che viveva in condizioni di sfru amento.
TOMMASO CAMPANELLA (NATO GIANDOMENICO)
E’ stato un losofo, poeta, teologo e frate domenicano. Nacque a S lo il 5 se embre del 1568.
Nel 1582, sopra u o per abbandonare un des no di miseria, decise di entrare nell’ordine domenicano,
prima nella vicina Placanica e poi a Cosenza. Qui conobbe il losofo naturalista Bernardino Telesio che lo
avviò allo studio della natura indagata con i mezzi possedu dall’uomo. Poiché divenne subito sospe o
all’autorità religiosa, venne trasferito ad Altomonte e poi a Napoli, dove si avvicina allo studio della magia
e delle scienze occulte.
tt
ti
ti
ti

tt
tt
ti
fi
tt
tt
tt

ti
tt
tt

tt

tt
tt

ti

ti
tt
tti
fi
ti
fi
fi
fi
tt
ti
ti
tt
tt

tt
tt

tt
ti
ti
ti
ti
fi
ti
ti
tt
ti
ti
ti
ti
tt

ti
fi

tt
ff

tt
tt
tt
ti

tt
In un giorno imprecisato del 1591 Campanella viene arrestato e subisce un primo processo, che si
conclude con un anno di carcere e l’ordine di tornarsene ad Altomonte. Ma Campanella disubbidisce,
parte alla volta di Firenze e poi alla volta di Bologna e Padova dove conosce Galileo Galilei e dove viene
nuovamente arrestato, questa volta con l’accusa gravissima di essere ere co. Subì anche un terzo
processo, svoltosi a Roma, nel corso del quale venne torturato e costre o alla abiura (ritra azione
solenne).
Campanella era un domenicano e i domenicani furono grandi inquisitori.
Il 1598 è un anno fondamentale nella vita del Campanella, perché raggiunge Napoli ed in seguito la
Calabria e S lo, dove, preso a o della situazione di degrado in cui vivevano i suoi compaesani, proge a,
senza preoccuparsi di valutare realis camente le possibilità di riuscita, una rivolta popolare an spagnola,
con il sogno di cos tuire in Calabria una repubblica ideale e comunista. Viene purtroppo denunciato alle
autorità delle inquisizioni e nell’agosto del 1599 costre o a fuggire da S lo; viene ca urato a Roccella
Ionica, imprigionato a Castelvetere e condo o a Napoli. Qui subisce un lungo e terribile processo, nel
corso del quale, so o tortura, riconobbe le proprie eresie e, in quanto recidivo, condannato a morte.
La sua strategia di difesa, disperata e rischiosissima fu quella di ngersi pazzo, poiché una persona non
sana di mente non poteva essere messa a morte. Subì orribili torture, la veglia per 40 ore, alternata a un
cavalle o acuminato, ed interrogatori ai quali rispondeva cantando e declamando frasi senza senso per
dimostrare di essere pazzo. Alla ne delle quali venne dichiarato pazzo e condo o a Napoli dove
trascorse 27 anni di prigionia. In carcere Campanella scrisse le sue opere più importan tra cui “La Ci à
del Sole”, nella quale sogna la nascita di una Repubblica Universale e rivede con la fantasia il suo Paese di
origine. Nel 1626 fu scarcerato, condo o a Roma dove visse per altri 5 anni e da dove fu costre o a
fuggire perché stava organizzando una nuova rivolta an spagnola in Calabria.
Fuggì in Francia dove venne accolto benevolmente dal re Luigi XIII e dove morì nel 1639.
DALLE RADICI DEI GRAN MALI DEL MONDO (SONETTO) – TOMMASO CAMPANELLA
In questo sone o vi è la rappresentazione dei mali del mondo come se fossero una pianta.
Noi studiamo questo sone o perché Campanella orgogliosamente, nonostante versasse in condizioni
miserabili nelle carceri spagnole, dichiara il mo vo della sua esistenza. Ognuno nasce perché deve portare
avan un proge o di Dio. Lui nasce perché deve portare avan questa ba aglia: la ba aglia delle idee.
Campanella si dichiara: sono nato per debellare, eliminare, es rpare, la pianta dei mali del mondo: la
rannide (il potere assoluto); i so smi (i ragionamen falsi, le non verità, le false verità, che in questo caso
sono le false verità della Chiesa); l’ipocrisia è il falso amore (l’ipocrita si mostra amorevole, caritatevole e
non è niente di tu o ciò).
La falsa potenza, la falsa sapienza, il falso amore: Questa è l’an tesi dei valori trinitari, Dio è vera potenza
vera sapienza e vero amore. Ciò che la Chiesa sta mostrando è falso.
Per il quale mo vo io mi accorgo con quanta armonia la Dea della gius zia (TEMI Dea greca della gius zia)
mi ha (adesso si parla di armonia, coerenza logica) mostrato la verità.
Adesso si parla di una nuova grande loso a, nuova, appena rivelata: la nuova scienza. Ques principi
(potenza sapienza e amore) sono veri e sono anche i più al in assoluto.
In cima a questa nuova loso a, (cioè la nuova scienza, il copernicanesimo, il geocentrismo), ci sono
potenza, sapienza, amore, che sono il contrario della rannide dei so smi e dell’ipocrisia.
E purtroppo tu mondo fremi so omesso a questa trina bugia : rannide (falsa potenza) so smi (falsa
sapienza) ipocrisia (falso amore).
ti
ti
tt

ti
tt
ti
tt
tt
ti
tt
fi

tt
fi
tt
tt

fi
fi
fi
ti
tt
fi
tt
ti
ti
ti
tt
ti
ti
ti
ti
ti
ti
fi

fi

ti

tt
ti
tt
ti

tt

tt
tt
ti

fi

tt
ti
ti
tt
ti

tt
tt

Campanella dice di essere nato per debellare questa situazione e propone la sua verità che è quella della
nuova scienza, che si iden ca con Dio che è potenza, sapienza, amore (costanza, senno, amore).
La pianta dei mali del mondo prende vita da tre mali : Tirannide, so smi, ipocrisie. Da esse derivano
Cares e, guerre, pes lenza, inganno, ingius zia, lussuria, accidia, invidia. In intesi tu i vizi capitali.
E i tre mali trovano la loro forza e il loro fomento (lo s molo) nel cieco amor proprio (nell’egoismo).
A loro volta il cieco amor proprio ha le radici nell’ignoranza.
Socrate, losofo greco, diceva che la radici di tu i mali è l’ignoranza.
Il sone o è ciclico nel senso che nisce come inizia.
Io nacqui a debellar…. E siccome la radice di tu i mali è l’ignoranza io vengo ad es rpare l’ignoranza.

Tra a sinte camente, anche con opportuni riferimen al testo, il seguente argomento: le cause dei mali del
mondo secondo Tommaso Campanella.
tt
ti
tt
fi
ti
ti
ti
fi
fi
ti
tti
tti

ti
ti

fi

ti
tti

Potrebbero piacerti anche