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MARTINO GRABMANN

nell'Universit
Professore di Monacodi Baviera

L'INFLUSSO DI ALBERTO MAGNO

SULLA VITA INTELLETTUALE

DEL MEDIO EVO

Nella sua Storia della fede tedesca, Hans von Schubert affermache la
Scolasticanon ^na teologiatedescaet ad illustrazione storicadi questa tesi,
scrive:
Uno dei fattipi importanti, che per fino ad ora non statoancora
veramenterilevato, certamentequello che pass lungo tempoprimache la
grandeoperadella Scolasticapotesseavere accessoin Germania;che gli uomini
pi serie gli ingegnipi spiccatile opposero resistenzao le mostrarono diffi-
denza; che essa solo alla metdel secolo XIII riuscad imporsivittoriosamente
a Coloniacon AlbertoMagno,il quale pervaleva moltomenocome pensatore
indipendente che come grandedotto- per cui poi fu chiamatoil Doctor
universalis, - pi quindi un raccoglitore,un enciclopedicoe un maestrodi
scuola,come Rabano Mauro,che uno spiritosistematicoe creatore;e in fine
che anchedopo di lui fra i grandirappresentanti della Scolasticanon si trova
un tedescodegno di menzione.Tutte le celebritdi primoordinesono italiani
o francesi,e pi tardiinglesio irlandesi:cos Anselmodi Canterbury, che era
dein taliasettentrionalecomePietroLombardo,Abelardoe Tommasod'Aquino,
Bonaventurae Alessandrod'Hales, RobertoGrossatesta e Gregorioda Rimini,
Duns Scoto e GuglielmoOccam,ecc.; solo Ugo da S. Vittoreera forsetedesco,
e questifu propriocolui che un la Misticacolla Scolastica.
In base ai miei lunghiannidi studiodelle operestampatee non stampate
della Scolasticaio non posso ammetterequeste affermazionidel benemerito
storicodella Chiesa cattolicaal principiodel Medio Evo e specialmentenon
posso riconoscerecome rispondente alla realtstoricala figurada lui qui trac-*
ciata di Albertoil Grande.Dal tempodella Scolasticafinoai nostrigiorni,Al-
Ibertoil Grande semprestatoconsiderato come uno Scolasticodi primoordine,
insiemecon Tommasod'Aquino e Duns Scoto, a cui si pu aggiungereAles-
Sandrod'Hales ed Enrico di Gand, che non era ne francese,ne italiano,ne
inglese.In ci convengonogli storicidella Scolastica,e questo loro concorde
giudiziocorrisponde anchealla concezionedel Medio Evo. Chi ha studiatopro-
fondamente le operedi AlbertoMagno ed ha esaminatopi da vicinospecial-

(i) H. V. Schubert,Die Geschichte


des deutschen
Glaubens
, Leipzig,1925,92.

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mentei suoi scrittiinediticos pregevoli;chi s' addentrato,medianteun'ina


dagine accuratae dettagliata,nello sviluppointellettuale della Scolasticame*
dioevale,difficilmente potr comprenderecome lo si possa esclusivamente
qualificare come un raccoglitore, un enciclopedico, un maestrodi scuola simile
a Rabano Mauro,negandoglicos quasi ogni importanzacome pensatoreindi'
pendente* Certo,egli non possedeva,comeil suo discepoloTommasod'Aquino,,
la formacreatricee ordinatrice di grandie armonicisistemiintellettuali; in lui
i sistemifilosofici dell'Agostimismo, del Neoplatonismoe dell'Aristotelismo
figuranospessouno accantoall'altroisolatie non collegatia vicenda*Ma non
dobbiamodimenticare che egli fu il primoad introdurre in grandiproporzioni
nel pensierodella Scolasticail vastomaterialedella filosofia aristotelica, arabico-
giudaica, e delle scienze naturali* Tommaso d'Aquino, basandosi su questo gi-
gantescolavoropreparatorio, pot poi erigereil suo edificioscientifico con una
chiarezzadi idee e con una severitdi logicaincomparabili, tantopi che egli
si limital campo filosofico e teologico* Il sempliceraccoglitore,l'enciclopedico*
il maestrodi scuolanon l'uomoche d vita alle grandiiniziativescientifiche
ed esercitaun ampioinflussointellettuale duraturoper secoli*
Il pi grandefattodella Scolasticamedioevale l'aver introdottola filo-
sofiaaristotelica nel pensieroscolastico* L'Aristotelismo scolasticos' diviso in
due correnti, nell'Aristotelismo averroistico di Sigieri di Brabantee dei suoi
seguaci alla Facolt delle arti di Parigi,che rappresentava la filosofiaaristo-
telicanella sua caratteristica araba,specificatamente senza riguardo
averroistica,
alla Teologia e al dogma,e l'Aristotelismo cristiano,che misuravae correggeva
la filosofiaaristotelicasui principidella concezionecristianadel mondo*I crea-
toridi questo Aristotelismo cristiano,che poi trov applicazioneanche nella
formazionedella Teologia speculativa,sono AlbertoMagno e Tommaso d'A-
quino*Chi conosceanche soltantoun po' le condizioni intellettualidi quel
tempo,cio versola metdel secolo XIII, in questa creazionescorgerun gesto
veramentearditoper iniziareun movimentoscientifico. Allora infattisi trat-
tava di impegnareuna battagliasu due fronti,cio control'Agostinismo fino
alloradominantenella^Filosofiacome nella Teologia,e control'Averroismo la-
tinodell'Universit di Parigi*La lottaintornoalla dottrinadi S* Tommaso,che
dur per un mezzo secolodopo la sua morte, la pi eloquenteprova storica
della poderosainiziativascientifica cos osteggiata,a cui TAquinate consacr
tutta!a sua vita. E in Albertoil Gr*non si rivela certo l'animadi un sem-
plice raccoglitore, di un enciclopedico, di un maestrodi scuola,quando egli,
varcatigi gli ottant'anni,percorretuttala lunga via da Colonia a Parigi per
difenderein quella cittla dottrinaviolentemente impugnatadel suo discepolo
Tommasotroppoprestorapitodalla morte.Che egli stessonel comporrele sue
grandiopereintomo ad Aristotele abbia incontrato difficolt
ed ostilit;inoltre
che a lui non sia mancatolo spiritodi grandeiniziativalo possiamo dedurre
dalla posizioneenergicae decisada lui presaalla finedel suo commentario alla
Politicacontrocertiesseriscientificamente e
inoperosi retrogradi, quali, a
i
confortodella loro incapacit,negli scrittidegli altrinon vanno cercandoche
difetti...Tali esserihannoucciso Socratee cacciatoin esilio Platone*Nell'orga^

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nismodella comunitscientifica essi sono ci che nel corpoumano il fegato.


Come la bile,che esce dal fegato,amareggiatuttoil corpo,cos anchenella vita
scientifica vi sono certiuominiacerbi e pieni di bile, che amareggianoe ina-
spriscono vitaagli altri,rendendoloroimpossibile
la il cercarela veritmediante
un lavorocomunee fecondo. Albertoil Gr*non solo ha mostratogrande
spiritodi iniziativanella Scolasticacome creatoredell'Aristotelismo cristiano;
non solo ha rigettato il
per primo, confutandolo con uno scritto,l'Aristotelismo
di Sigieridi Brabante,ma ha anche fondatoil Neoplatonismo nella Scolastica
Domenicanatedescaed esercitato, come vedremo,un influssodecisivo sulla
Misticatedesca.Grandespiritod'iniziativaattestanoanche i suoi scrittiancora
inediti.La sua operacos importante De bono sive de virtutibus, della quale ci
occuperemoancoraspessoin questa dissertazione, un sistemadi etica acuto
e geniale,formatouna ventinad'anni primadella Secunda di S. Tommaso
d'Aquino ed anche primaancorache fosseconosciutatuttal'Etica nicomachea
nella traduzionelatinadi RobertoGrossatesta. Il suo commentario al De divinis
nominibusdello Pseudo-Areopagita una grandeopera piena di speculazione
profonda,che fa conoscerespecialmente la correnteneoplatonicadel suo pen-
siero. Le sue Questioniinediteintornoall'Etica nicomachea rivelano le sue
idee e le sue intenzionipersonalie indipendenti moltopi che non le sue Pa-
rafrasiAristoteliche, quantunque anche queste ultime,specialmentenelle Di-
gressioni,contengano molto di suo proprio. Che Alberto,specialmentenei
campi delle scienze naturali,come zoologia,botanica,geografia,metereologia
e cosmologia,non sia stato un sempliceraccoglitore, come p. e. Vincenzodi
Beauvais nel suo Speculumnaturale , o come Bartolomeo Angliconel suo De
proprietatibus rerum , ma che colle sue indagini ed osservazioni abbia dato
prova di grande spirito d'iniziativa, viene riconosciuto dai cultori di queste
scienze.E su ci ritorneremo ancoranel corsodel presentelavoro.
Un dotto,che un raccoglitore, un enciclopedico, un maestrodi scuola,
non l'uomo da esercitareun potenteinflussoduraturoper secoli,non il
fondatore di nuovi indirizzie scuole,non il pensatoreintornoalle cui conce-
zioni ancora dopo secoli si accendenelle scuole la lotta,quale la vediamo,e
violenta,all'Universitdi Colonia fra gli Albertistie i Tomisti alla fine del
Medio Evo. Le seguentiricerchehanno il finedi mostrarel'efficaciaesercitata
da Albertoil Gr. sulla Scolasticae sulla Misticafino allo spuntaredeli'ra
moderna,e in generela sua efficaciasulla vita intellettualedel Medio Evo.
Una tale efficaciasulle generazionifuture un'irradiazione della personalit.
Nella struttura spiritualedella personalit ripostala ragionedella possibilit
di questoinflusso, di questaattivit,che sorpassai limitidel tempoe della vita.
Il secondocoefficiente di una tale efficacianel futurosono le condizionidei
tempi,nelle quali cade, comeil seme su un terrenopi o menofecondo,l'idea
creatricedi una grandemente.
Percia! mio studiointornoall'influssodi Albertosulla vita intellettuale
del Medio Evo io premettouna breveesposizionecircale caratteristiche della
sua individualite personalitscientifica, per il motivo che, addentrandoci
primanel suo spiritoe nella sua vita,pi facilmente comprenderemo poi la sua

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efficaciasulla vita intellettualedelle generazioniche lo seguirono.E presento


questo quadro nella cornice di diversinomi e titolionorifici, coi quali egli si
presenta nel corsodella storia. Questi nomi esprimonogiudizisulla sua natura
e sulla sua operascientifica;in parteessi gli furonodati gi nei primitempie
dimostrano la grandestima,in cui egli era tenutoancoraviventeed anchedopo
la sua morte.In questa esposizione,ai suoi nomi e titoliio potraggiungere
anchegiudizimanoscritti intornoalle sue opereinedite.Tutto questo perser"
vira solo comepremessanecessariaalla trattazione del nostrotema,di mostrare
cio l'influssoda lui esercitatosulla Scolasticae sulla Mistica,e in generesulla
vita intellettualedel Medio Evo.

LA FISONOMIA INTELLETTUALE DI ALBERTO MAGNO


RIFLESSA DAI SUOI TITOLI

Nella letteratura del suo tempoAlbertoviene prevalentementechiamato


AlbertusColoniensis. Troviamoquestonome nell'operampossibiliadi Si-
gieridi Brabante(i) e spessonell'ancnimaSummaphilosophiaeattribuita,
senza
sufficientemotivo,a RobertoGrossatesta(2). Dante fa dire a Tommaso d'A-
quino (3):
(( Questi, che m'e a destrapi vicino,
fratee maestrofummi,ed esso Alberto
fu di Colonia, ed io Thomas d'Aquino.

Altri Scolasticivengonogeneralmente denominatidal loro luogo di na*


scita; Albertoinvece viene chiamatodi raro Albertus de Laugiugen; egli
deve il suo nome AlbertusColoniensis alla sua patriaspirituale, Colonia,la
citt,dove lavor granpartedella sua vita e trovpoi la sua tomba.La sua
esistenzafu agitatae piena di vicende.Egli non pot, come il suo discepolo
Tommaso,dedicarsitranquillamente alla sua scienza prediletta,nella quiete e
nel silenzio.Le pi svariateoccupazioniesteriorihannospessointerrotto i suoi
stud e i frequenti mutamenti del suo luogo di dimora lo hanno strappatoa
pi di un lavoro a lui tantocaro. E fu appuntoColonia, che attirsempreil
il
grandepensatore, quale l, nel raccoglimento, poteva attendere all'insegna"
mentoe alla produzioneletteraria. Certo,neppurele distrazioni della vita pra*
tica poteronoturbarela pia pace della sua animaancoratain Dio, o togliereal
suo spiritol'idealismoscientifico.Si ammettecomunemente che egli abbia in*
dossatol'abito religiosoin Italia; poi lo troviamocome Lettorenei conventi

(1) P. Mandonnet, Sigerde Brabant latinau XIII sicle2, II, Lou*


et l'Averrosme
vain,1908,pag.84.
(2) L. Baur,Die philosophischenWerkedes RobertGrosseteste(Beitrge zur Ges*
chichtederPhilosophiedes Mittelalters, 1912,pag. 280,605,633.
IX), Mnster,
(3) Dante,Paradiso
, X, pag. 9^99.

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Domenicanidi Colonia,di Heldesheim,di Friburgo,di Ratisbonae di Strass


burgo,finchenel 1245 egli figura,come celebreprofessore, t di
all'Universi
Parigi.Nel 1248 gli fu affidatala fondazionee la .direzionedella Scuola supe*
rioredell'Ordinea Colonia,dove, finoalla sua nominaa Provinciale,raccolse
intornoa se una schieradi discepolientusiasti.Nel 1256, seguendol'invitodi
AlessandroIV, si reca ad Anagnie l d le direttiveper il disbrigodi affari
importanti del suo Ordinee della Chiesa universale.Nel marzo 1258 lo tro*
viamo nuovamenteLettore Colonia. Dal 1-260al 1262 fu Vescovo di Ratis-
bona, per poi ritornare alla sua Colonia diletta.Per gi nel 1263 dominus
Albertus, come egli si chiamadopo la sua consacrazioneEpiscopale,si pre*
sentacome predicatoredella Crociata in Germaniae in Boemia; nello stesso
anno e nel seguenteegli dimoraa lungo a Wrzburg.Passa l'anno 1268 a
Strasburgosul Reno Superiore.Dal 1269 al 1280, anno della sua morte,Co-
lonia fu nuovamenteil campodella sua attivit.Nel 1277 il genialescienziato
fecela lunga via finoa Parigiper l difenderela dottrinaviolentemente attac-
cata del suo discepoloTommasogi morto.Egli rese a Dio la sua bell'anima
a Colonia,dove fu sepoltosotto la mensadell'aitarmaggiorenella chiesa dei
Domenicani(1). Grati,i suoi confratelli custodirono la sua tombacome un san-
tuariodell'Ordine.Manoscritti di alcunesue operefuronoconservatia Colonia
come gioielli.L si trovaancoral'autografodella sua storiadegli animali(De
anmudibus)(2), mentrealtri trattatiscrittidi sua mano sono conservatia
Vienna (3). Ma non solo per i.suoi confratelli egli fu un AlbertusColonien-
sis . Grandeinfattiera la stimache egli godeva anche pressol'Arcivescovoe
i cittadinidi Colonia. Due volte(1252 e 1258) gli fu affidatol'ufficiodi arbitro
nelle contesesortefra l'ArcivescovoCorradovon Hostaden e la cittadinanza
di Colonia (4). Pi tardi(1271) servancorada intermediario fral'Arcivescovo
Enghelberte von Falkenberg e i cittadinidi Colonia (5). Che Alberto albbia
trovatoa Colonia la sua secondapatriaappareanche dal fattoche nella sua

(1) Le relazioni,
chelegavano Albertoallacittdi Colonia,cosvengono descritte da
Enricodi Herford: In Coloniam ad patressuosredit,nolensab eorumconversatione
et studio,ut assueyerat,ulterius nec factisextraneis
alienari, acquiescensoccupari... Ab
omnibus cegularibuset secularibus,
senioribus, minoribus
junioribus, et majoribus hono-
rabatur et venerabatur, ab archiepiscopodominoSeyfrido familiarissime
diligebatur et
saepiusvisitabatur. Intornoal suo funerale, a cui presepartetuttala cittadinanza di
Colonia,il medesimo continuando
cronista, la suddetta scrive: Et congre*
narrazione,
gatione collegiorumomnium in Coloniaet totiuscivitatis necnonet domino-
Coloniensis
rumin circuitu perdominum Seyfridum archiepiscopum, ut dictumest,solemniter sepe*
litur. Liberde rebusmemoriabilioribussiveChronicon HenriciDEHervordia, ed. Pott-
hast,Gottingae, 1859,201-202.
(2) HermannStadler,Vorbemerkungen ZurneuenAusgabederTiergeschichte des
Albertus Magnus(Sit zungsberichte derK. Bayrischen Akademieder Wissenschaften,
undhistorische
Philosophisch-philologische Klasse,1912,1 Abhandlung).
(3) M. Grabmann, Das Albertusautograph in derK. u. K. Hofbibliotek u Wien:
HistorischesJahrbuch derGrresgesellschaft,35 (1914),352-356.
(4) H. Cardauns,KonradvonHostaden, Erzbischof vonKln,Kln,1880,95 ss.
(5) Cfr.:G. V. Hertling,Albertus Magnus 2 (Beitrge
zurGeschichte der Philoso-
phiedes Mittelalters,XIV,5-6),Mnster, 1914,18.

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opera De animalibusper i nomitedeschidegli animaliegli usa non il linguag-


gio S^evo della sua patria,ma quello di Colonia.La straordinaria stimae vene-
razione,da cui era circondatonella metropoliRenana, risultanoanche dalla
notizia,per quanto storicamente non comprovata,che egli avrebbe fatto il
disegnoper il duomo di Colonia. In Colonia si accese e da Colonia partav-
vampantela fiammad'entusiasmoper la scienza,che egli suscitnei suoi con-
fratelli.Colonia la patriadell'elementotedesconella Scolasticae Albertus
Coloniensis il centrodi questo movimentointellettuale.
Nei manoscritti e nelle cronacheegli viene spesso chiamato Albertus
Teutonicus. In un documentodell'Universitdi Parigidel 15 maggio 1248
egli firmatocome Fr. AlbertusTheutonicus (1). Un manoscritto di Tolosa
nel 1258 lo chiama Albertustheutonicus (2). Qualche volta nei manoscritti
egli detto anche Albertusde Alemania. Albertoha comune la denomi-
nazione Theutonicus con moltidottidel suo tempoe del suo Ordine.Ma
applicataa lui essa ha un significatotuttoproprio.Essa non denota solo la sua
nazionalit,ma contieneanche un accennoal caratteretedescodella sua vita
intellettuale.Albertomeritadi fattola denominazioneTeutonicus, poich
egli ha conosciuto la terratedescapi di qualunque altrodei suoi contempora-
nei. Nei suoi anni giovaniliegli ha lavorato,come Lettore di Teologia, in
tuttele diverselocalitdella Germania;poi, come Provincialedella vasta pro-
vincia Teutonia, ebbe molteoccasionidi perlustrarne varieregioninei viag-
gi, che intraprendeva per visitarei conventi dell'Ordine.Pi tardi,come pre-
dicatoredella Crociata,ne attraversle contradee fino al tramontodella sua
vita laboriosalo troviamoovunque,dal Reno Superiorefino al Belgio ed ai
Paesi Bassi,che consacrachiese e altarie compiecome Vescovo altrefunzioni
religiose.In queste peregrinazioni, fattesemprea piedi secondole costituzioni
di suo Ordine,egli ha imparatoa conosceree ad amare i paesi tedeschi.Fer-
mandosinelle diversecitt,non solo egli ha esaminatomanoscritti e raccolto
materialeper i suoi lavorifilosofici
e teologici,ma ha studiatoanche,anzi sopra
tutto,la natura,la colturae la terratedesca. Egli s' occupatospecialmente
della faunae della floradel suolo tedesco.Pi profondamente di quanto aveva
fattoun centoanni primaS. Ildegardada Bingen,nella sua Physica egli ha
analizzatoil mondo animalee vegetaledella sua terrae dato nomi tedeschiai
singolianimalie alle singolepiante(3). E spessonelle sue opere De animali-
bus, De vegetalibus,ecc., egli si richiamaalle osservazionida lui fattein un

(1) Denifle- CHATELAIN, Chartularium


Universitatis I, pag.210,n. 179.
Parisiensis,
(2) H. Denifle,ArchivfrLiteratur^und Kirchengeschichte des Mittelalters,II
(1886),171.Qui io rimandoal manoscritto
di ErfurtA. 188,nelqualedai fol.v-34rsi
trovano egregiequestionesphilosophiceet astronomice deservientes librisde celo et
mundoet etiamtractatui de sphera. Nel medesimo Alberto spessocitatocol nome
fraterAlbertus. Sonocitatii suoicommentarialla Fisicae al De celoet mundoe il
suoscritto De naturalocorum
.
(3) Cfr.:E. Wasmann, Die hi.HildegardvonBingen als Naturforscherin
; Festschrift
Herding, Kempten-Mnchen, 1913,459-475;H. Fischer,Die hl. Hildegard vonBingen,
dieerstedeutsche NaturforscherinundAerZtin,Mnchen, 1927.

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luogo o nell'altrodella Germania(i). Difficilmente, anche negli altri campi


della scienzagli sfuggeun fenomenonaturalenella sua patria.P. e. ha notato
che in seguitoa scossedi terremoto il Neckar scomparsodalla regione di
Lauffen.Pi di tuttii suoi contemporanei egli ha scrutatocon amorosacura il
suolo, le piante,gli animalie specialmentegli uccellidella sua terra,rinvigo-
rendocos in se il senso per la meditazionedella natura.Anche questo sentii
mentoperla natura un trattocaratteristico nella sua vita psichicacos intima
e cos profonda.A ragioneSteinhausen,dove celebral'ammirazione e la gioia
per la naturadei poetitedeschidi quel tempo,specialmente di Waltervon der
Vogelweide(2), ricordaanche Albertoil Gr.,che ci descrive la coltivazione
e le variespecie di piantedel giardinonel secoloXIII. Ne fa meravigliache il
sentimento per la natura,come l'interesseper la descrizionedella stessae per
lo studiodelle scienze,a cui essa d origine,siano passatialla cerchiadei di'
scepolidi Alberto;in fondo,anche quest'intimoe profondopensaree vivere
nella natura,che si rivela ovunque negli scrittidi Enrico Susc, non forse,
in un certosenso,l'eco poeticadel sentimento scientificoper la natura,da cui
era penetratoAlbertoMagno.
Alberto AlbertusTeutonicusnelle sue indaginiintornoalla terra,
alla faunae alla floratedesca,nella sua partecipazione alle sortidel popolo te-
desco.Non intendoqui di esporreil suo influssosulla vita religiosadei Dome'
nicanitedeschie dei neo-fondati conventidi Domenicane,n ricordarela sua
breve,ma energicae prudenteamministrazione della diocesidi Ratisbona;vo*
glio solo accennaread una sua relazionefinoranon sufficientemente chiarita
con Rodolfod'Absburgo.
Fra le importanti questionida risolversi
al II Concilioecumenicodi Lione
figuravaanche il solenne riconoscimento, per parte del Papa, della elezione
avvenutanel 1272 di Rodolfod'Absburgoa Re romano.Come noto,ad un
tale riconoscimento si opponevanogravi difficolt (3). Ora, due biografidi
Albertoil Gr., Pietrodi Prussiae Rodolfoda Nymwegen,alla fine del se-
colo XV, riferiscono che Albertoal II conciliodi Lione tenneun discorsoin

si trovano
(1) Datirelativi raccoltipressoF. Ehrle,Der seligeAlbertd. Gr.: Stim-
menausMaria-Laach, 19 (1880),398ss. Circal'attivit
e l'importanzadi Albertoneivari
campidellescienzenaturali cfr.: E. Michael,Geschichte des deutschenVolkesvom13
lahrhundert bis%umAusgang des Mittelalters
, III, Freiburg,1903,448ss.; H. Stadler,
Albertus Magnus vonKlnals Naturforscher unddas Autogramm seinerTiergeschichte
:
Verhandlungen derGesellschaft deutscherNaturforscher undAerzte,80, Versammlung
zu Kln;H. Stadler,Albertus Magnusals selbstndiger Naturforscher: ForschungenZur
Geschichte Bayerns, XIV (1906),95-114;A. Fellner,AlbertusMagnusals Botaniker ,
Wien,1881;I. Wimmer, Deutsches nachAlbertus
Pflanftenleben Magnus,Halle,1907?
S. Killermann, Die Vogelkunde des Albertus Magnus , Regensburg, 1910!P. Duhem,
tudessurLeonardde Vinci , 2e Srie,Paris,1909,319 ss.; Fr. Strunz,Albertus Ma*
gnus, Weisheit undNaturforschung im Mittelalter
, WienundLeipzig,1926;A. SCHNEI-
DER,Albertus Magnus, seinLebenundseinewissenschaftliche Bedeutung ,
(Rektoratsrede)
Kln,1927;Balss, Die Zoologie AlbertsderGrossen, Mnster, 1928.
(2) G. Stenhausen,Geschichte der deutschen Kultur,I, LeipzigundWien,1913-
pag-337*
(3) Cfr.:A. Redlich,Rudolf v. Habsburg, Innsbruck, 1903,173-177.
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difesadella elezionedi Rodolfod'Absburgo*Ma siccomele fontipi antiche


(BernardoGuidonis,Tolomeo da Lucca ed Enrico di Herford)non accennano
affattoalla presenzadi Albertoal conciliodi Lionetneppurei suoi biografi
moderni,compresii pi recenti,si sono occupatidi questa questione*Ora il
P. Paolo von Loe, l'instancabile studiosodella vita e delle operedi Alberto,gi
rapitodalla morte, basandosi su nuovi documentiha dimostratoche la pre-
senza di Albertoal conciliodi Lione non una leggenda,ma un fattostorico*
Nell'archiviodi Stato di Magdeburgoegli scoperseumdocumento,nel quale
Alberto concede un'indulgenzaad Halberstadt; come data il documento
portala formula: Dato a Lione nell'annodel Signore1274 ai 21 Maggio,nel
III anno del Pontificatodi Papa GregorioX . Ancheun altrodocumentorela-
tivo alla concessionedi indulgenze,che si trovanell'Archiviod Stato a Mo^
naco, al quale pure si richiamail P. von Lo, assicurala presenzadi Alberto
a quel concilio*Ora, se anche Albertonon stato propriol'oratoreufficiale
che ha parlatoper Rodolfoal concilio, per bene assodato,come continuail
P* von Lo, che l egli si espresseper il riconoscimento di quella elezione*A
questo scopo il P* von Lo cita anche una lettera, nella quale il re ringrazia
cordialmente un Vescovo,che ha difesoi suoi interessidavantial concilio*Se-
condo il P*von Lo, noi possiamosupporreche Albertosia statoil destinatario
di questa lettera,tanto pi che Rodolfoil 19 giugno 1275 gli invia un altro
scritto,che comincia: Al mio amico sinceramente amato (1). Indaginipi
accuratescopriranno forsequalche altro fatto,che getterpi luce sulle rela-
zioni fraRodolfoe Alberto*Cos apparirsemprepi chiaroche Albertosi
mostratoveramenteun AlbertusTeutonicus nella sua attivitper gli inte-
ressidel regnotedesco*
Per i DomenicanitedeschiAlbertorimanela gloriadella provincia Teu-
tonia In Germaniasono sortii suoi biografipi entusiasti,Enricodi Her-
ford,Pietrodi Prussia,Rodolfoda Nymwegen;l furonotenute in grande
stimale sue opere. Nel secolo XV, quando in Germaniagi da lungo tempo
eranoordinariamente in uso codici in papiroscrittimale e senza ornamenti, le
sue opere furonotrascritte dai suoi confratelliin caratterigrandi e belli su
pergameneornatedi inizialie di miniature* Com' meraviglioso, p* e*,il mano-
scrittodi Norimberga della sua Summatteologica,trascritta nel secolo XV ad

(1) P*V*Lo,Albert derGrosseaufdemKonzilvonLyon(174):Literarische Beilage


del Klnischen Volkszeitung,1914tN. 29. - H. v. Grauertultimamente si occupato
dellerelazionifraAlbertoil Gr*e Rodolfo d'Absburgo e volevapubblicare
un'ampia dis*
seriazioneanaloganellaMiscellaneaEhrle,ma primadi finirla fu rapitodallamorte.-
NelVApollonius von Ty^landdi Enricoda Neustadtsi trovano (18419ss.) i seguenti
vrsi:
Mangabin solchegabe
Das maister Albrechten demSwabe
derKunigRedolff niegab*
Le operedi Enricoda Neustadt, editeda S. Singer(Deutsche TextedelMittelalters,
1906,293.Da questiversiscritti
VII), Berlin, quandoRodolfo d'Absburgoera ancorain
vita,si possonobendedurre dellerelazionifradi lui e Albertoil Gr.,che noi qui ve^
diamochiamato il Maestro
Alberto lo Svevo.

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GRABMANN
MARTINO

Eichstttdal DomenicanoGiovanniSchwartz,celebreautoredi opere ornile^


tiche! (i). Un similesplendoremostranoanche i manoscritti dei commentari
di AlbertosugliEvangeliegualmenteconservatinella Bibliotecacivica di No*
rimberga(2). Non di raro nella inizialedegli scrittidi Albertosi incontrala
sua figura,cio un Domenicanoserioe meditabondocon una mitrabianca in
testa*Esaminandoi manoscritti tramandatici delle sue opere,si potrebberoad-
durreancoramoltealtreprovedella venerazionedei Domenicanitedeschiper
AlbertusTeutonicus Accantoa quelli di Colonia, furono specialmentei
Domenicanidella Svevia, che guardaronoa lui con un singolarecompiaci*
mento*Il Domenicano Luigi Hohentwang da Elchingen lo esalta come il7
Sueviae decusunicum (3). AncoraAventinus(GiovanniTurmair)nella sua
CronacabavaresechiamaAlberto il pi dottotedesco (4)
Gi per tempo Albertoporta il titolodi Grande - AlbertusMa*
gnus - che come Teco della celebritsuscitatanella storiadalla sua figura
gigantesca* Difficilmentefra i suoi contemporanei (o fra i suoi posteriimme-
diati) si trovaun dotto che sia stato,come lui, tanto celebrato* PrimaAlberto
fu chiamato philosophusmagnus e praedicatormagnus, poi semplice-
mente AlbertusMagnus. Negli annalidell'Alsaziadel secolo XIII una volta
egli detto magnusPraedicator (5)* Gli Annales Colmariensesmaioreslo
chiamanosemplicemente philosophus e annunzianola sua' mortecos (6) :
FraterAlbertusordinisfratrum Praedicatorum, lectorgeneralis,quondamdo-
minus episcopusRatisbonensis, philosophus abiit. Nel Pugio fideidel Do*
menicanospagnuoloRaimondoMartinsi cominciaa parlaredi lui cos: Al-
bertusmagisterin Theologia et philosophusmagnus,fraterpraedicator et Epi-

scopus (7)* Anche negli Annales Halesbrunnenses maiores il nostroScolastico

(1) Cod.Cent.,II, 1 e 2, dellabiblioteca civicadi Norimberga. Cent,II, 1, contiene


la primapartedellaSumma , scrittanel 1420;Cent.,II, 2, contiene la secondaparte,
scrittanel 1417. Questisonodue meravigliosi codiciin pergamena, scritticoncalligrafia
grandee bella,ornatidelegantiminiature e d'iniziali.Uno splendido manoscrittodi
Alberto il Clm.6906,scritto nel 1491checontiene la secondapartedellasua Summa
teologica. Il fol. ir ci mostra una magnifica miniatura a coloriche rappresenta Alberto
comeVescovo,sedutoe conun libroapertonellamanodestra.Soprail suo caposi vede
Dio sullenubi.Splendidi fioriornanotuttala pagina.Ancheil Cod. lat. 1664(802)e
quello1665(1763)dellabiblioteca realedi Brsselcontengono insieme un esemplare della
Summatheologiae di Alberto, la quale,in causadeirinitium, qui comealtrove chia*
mata Summade mirabili scientia Dei . Due begliesemplari della PrimaPars della
Sommateologica di Alberto sonoil Cod. 874 dellabiblioteca Mazarino e il Cod. della
biblioteca dell'Universit di Groninga.
(2) Cent.I, 36 e 37. AncheCent.III, 27, unosplendido manoscrittodelDe anima*
libusdi Alberto.
(3) Il Domenicano chiamAlberto cosalla finedi una Tabula, che egliha pre*
messoall'edizione di Basileadel commentario di Alberto alleSentenze (1506).
(4) Johannes Turmair's, genannt Aventinus, Bayrische Chronik, editoda V. v. Le-
xer,I, II (Johannes Turmair's Smtliche Werke,V), Mnchen, 1886,382.
(5) M. G. SS., XVII,529.
(6) M. G. SS., XVII,207.
(7) Raymundus Martini, Pugiofidei, ParsIII, dist.2, . 2, Parisiis,
1865,445.

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L'INFLUSSO ECC.
MAGNO

viene denominatoAlbertus magnusphilosophus (i); cos pure nei Flores


temporumdi un Francescanoegli detto magisterin theologiaet magnus
philosophus (2). L'indicedei Provincialidella Teutonia lo caratterizzacome
philosophorum maximus (3). L'appellativodi magnus datoglisenza ag-
giuntasi trovanegli Annales WernherialiorumqueTegernseencesscrittiin
partenel secolo XIII e in partenel secolo XV, i quali all'anno 1260 notano:
AlbertusMagnusUrbanusIV Il primoe pi anticocaso, in cui si trova
usato questoappellativodi Magnus si riscontranel Liber certarumhistoria*
riumscrittocircail 1343,di Giovannivon Victring*Intornoalla storiadi que-
sto titoloonorificoil Card*Ehrle (4) osserva: In autori scolasticidel secolo
XIII e XIV io non ho mai trovatofinoraquestotitoloonorifico di Alberto;que-
stova notatoSembrache esso sia sortomonnellescuole,ma per operadei cro-
nisti. Invece P. Fr. Pelster(5) rimandaal Cim. 26*897,c^e secondoi suoi ca-
ratteridovrebbeappartenere alla met del secolo XIV o ad un'epoca di poco
posterioree contieneQuestioniintornoal librodelle Sentenzedi PietroLom-
bardo.In questomanoscritto, che, come credeil P. Pelster,deve esserein gran
parteun autografodi un Domenicano,probabilmente di Ratisbcxna,tantonel
testoquanto ai margini spessocitato AlbertusMagnus, anche dominus
AlbertusMagnus ; cos p. e. al foL gv : doctorsanctus( = S. Thomas de
Aquino) et Albertusmagnusin primapartesummede mirabili. Ancorapi
antica mi pare la denominazione AlbertusMagnus nelle glosse apposteal
marginedel Codice 2726 della Bibliotecanacionaldi Madrid,un Codice Ari-
stotelicolatino.Accanto a Tommaso d'Aquino (Doctor santcus), Gualtiero
(WalterBurlacus),Egidio da Roma,nelle glosse alla Fisica spessocitatoAl-
berto,che viene semprechiamato*AlbertusMagnus. Le glosserislgonoad
un autoredella primametdel secoloXIV.
La lde pi sentitae pi entusiasticatributataal grandepensatoreancora
viventeecheggiadalle voci emessedal suo fedele discepoloUlrico da Stras-
burgo:' Vir in omni sciemtia adeo divinus,ut nostritemporisstuporet mira-
culumcongruevocaripossit (6). Il cronistaEnricodi Erfordmostrala grande
ammirazione dei Domenicanitedeschiquando dice (7) : Philosophorum om-
niumtotiuschristianitatis sol praeclarissimus. Del restonel secolo XIII il va-
di Albertodai Domenicanifu spesso dichiaratosuperiorea
lore scientifico
quello del suo discepoloTommaso d'Aquino; cos Pietro Marsiliuscrede di

(1) M. G. SS., XXIV,44.


(a) M. G. SS., XXIV,248.
berdie Ordensprovinz,
(3) P. V. Lo,Statistisches Teutonia(QuellenundForschung
genzurGeschichte des Domenikanerordensin Deutschland, 1), Leipzig,1907,23.
(4) KardinalEhrle, Die Ehrentitelder scholastischenLehrerdes Mittelaltersx Sie
d.
ungsberichteBayrischen Akademie der Wissenschaften, Philosophisch-philologische
undhistorische Klasse,Mnchen, 19147*
der scholastischen
(5) Fr. Pelster,Die Ehrentitel . Ein Bei-
Lehrerdes Mittelalters
tragundeineErgnzung: Theol.Quartalschrift,
1922,43.
(6) Ulricusde Argentina,Summade bono 3, c. 4; Cod.Vat.lat.1311,
, lib.4, tract.
fol.120V.
(7) Henricusde Herford, Chroniconf 196.

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dover rivelarela famadell'Aquinate,considerandolo come il pi grandedotto


del suo Ordinedopo Fr. Alberto,il filosofo(i).
Nel 1352 Tommasoda Modenacollocnella sala del capitolodel convento
dei Domenicanidi Trevisoquarantaduequadri di celebriscrittori Domenicani
Di questi quarantadueritratti come osservaBerthiernella sua pubblicazione
intornoa questociclodi dipinti,quello del grandeAlberto il pi spiccato,il
pi emergente, il pi impressionante(2).
Alberto statocelebratocome un uomo grandee il titolodi Grande
gli rimastoanche dopo scomparsala comprensioneadeguata della sua vita
di pensieroe d'azione*Egli appartienea quei rariuominigrandi,che diventano
tantopi grandiquanto pi da vicino si conoscono*EEintornoa lui c' molto
ancorada indagaree da scoprireNel 1880,sestocentenariodella sua morte,
Cardauns(3) scrisse: una cosa umilianteche la Germaniaconoscaancora
cos poco il pi grandeuomo che produsseil Medio Evo . Da quel tempo
finoad oggi si sono fattidei passi in avantinello studiodel Medio Evo. Nel
frattempo G. v. Hertling,Denifle,Paolo von Lo , E Michael,Endres,Finke,
Fr. Pelstered altrihanno fattoun po' di luce intornoai suoi dati biografici;
ma tuttii dubbi non sono ancoradissipati*La sua vita cos piena di vicende
non ancoraconosciuta nei suoi dettaglicos chiaramente, come lo p. e
quella del suo grandediscepoloTommaso d'Aquino. Ed oscuritancora pi
fittaregnaintornoall'estensione e specialmente intornoalla cronologiadei suoi
scritti.Le ricerchedi Fr. Pelsterhanno portatoun abbondantecontributoalla
risoluzionedi questedifficili questionie col loro severosistemametodicohanno
apertala via a nuove indagini(4). M. Weiss (5) ha fattoil primopasso per la
raccoltadei manoscritti tramandaticidelle opere di Alberto. Quantunque in
questo lavoroegli abbia dovuto basarsisui cataloghidei manoscritti, s' per
anche richiamato a manoscrittidi Albertogiacentinelle biblioteche,delle quali
finoranon esistonoancoraindicistampatidei relativicodici,p. e. la Biblioteca
dei Domenicania Vienna. Per quanto questo lavoropreliminare sia stato co
ronatoda successo,un tale piano di azione dovrebbeessereproseguitosu vasta
scala, i manoscritti dovrebberoessereesaminati descrittisecondo le loro ini'
^
ziali. Anchei pi antichiindicidegliscrittid Alberto dovrebberoessereconsul-*
tati,comefeceMandonnetcon S. Tommaso.Procedendocos, si riuscirebbead
ottenerep. e. l'alberogenealogicoe il nessoche esistefrai manoscritti della sua
Summa theologicanelle bibliotechetedesche.Noi possediamol'edizioneconv
pletadelle sue operecuratada Jammy nel 1651, la quale nel 1890 e ss. fu ri*
da
stampata Borgnet 38 in volumi in'40. Ambeduequeste edizioninon danno
(1) Cfr.:P. Mortier, Histoiredes matresgnrauxde Vordredes frres
Prcheursr
I, Paris,1903,523s.
Le chapitre
(2) I. I. Berthier, de San Niccolde Trvise,
Peinturesde Tommasoda
Modena, Rome,1912,157*
(3) H, Cardauns,KonradvonHostaden, 137.
(4) Fr. Pelster,Kritische
Studien ZumLebenund%udenSchriften Alberts *
desGros
sen, Freiburg, 1920;intorno
alla cronologia di Alberto:Zeitschrift
di alcuniscritti fr
Kath.Theol., 47 (1923),475^482.
(5) M. Weiss,Vrimordia novaebibliographiaeB. Alberti
Hagni,Parisiis,
1898.

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un testocritico,perchvi si trovanoanche scrittispurii,mentrecertonon vi


figuranoopere autentichedel grandepensatore.Per potersifare un concetto
della trasformazione del testoin queste edizioni,che del restonel loro com*
plesso sono un lavoro pregevolee, sub hie et nunc,indispensabile ai cultori
degli stud intorno ad Alberto, basta confrontare l'edizionestampatadell'opera
De naturalocorumcol manoscritto originaledella Bibliotecanazionalea Vienna.
La trasformazione dei nomi propri- qui dei nomi di citt- pi che ad Al-
bertosi deve ascrivereai suoi editori,che si basaronosu manoscritti inesatti*
Un testodi granlunga migliore fornitodalle edizioni pi antichedi singole
opere,p. e. Pedizionedi Basilea del commentario alle Sentenzedel 1506, o la
edizionedi Basilea della Summa theologicadel 1507*Queste anticheedizioni
sono inoltremunitedi indiciassai particolareggiati. Ed consolanteche adesso
vengano alla luce in nuove edizioni critiche propriole sue principaliopere
scientifiche.C. Jessen, come noto,ha pubblicatola sua botanica(De vegeta*
libus), mentreH. Stadlerha pubblicato,secondo Pautografodi Colonia, la
sua storiadegli animaliin due grossivoluminella raccoltadi Baumkerintomo
alla storiadella filosofia del Medio Evo. Allo Stadlerdobbiamoanche un'edi"
zione criticadell'operettaDe principiismotus progressivi . Negli ultimianni
furonopubblicatianche scrittiteologicie filosofici di Albertorimastiinediti,
come il suo commentario al librodi lob pubblicatoda M. Weis, il trattatoDe
quindecimproblematibus da Mandonnet(i), il commentario al De divisionedi
Boezio da P. von Lo. Ma moltesue opere pregevoligiaccionoancora inedite
e nascostenelle biblioteche.Il suo commentario cos profondoal De divinis
nominibusdello PseudoAreopagitaci conservatoin manoscritti a Roma, a
Napoli,a Monaco,a Vienna,a Cues, a Basilea,a Brgge,a Parigi,a Padova, a
Oxford(2). La sua operapi ampia e pi pregevoleper il contenuto,ma ine"
dita, formatadalle tre partidella Summa de creaturis : De bono sive de vir*
tutibus , De Sacramentis,De resurrectione, che io potei scopriree dimostrare
esistentiin manoscritti (3). L'opera De bona sive de virtutibus, tramandataciin
moltimanoscritti, che come la Summa de virtutibusappartieneal primope"
riodo del grandeScolastico, un'etica sistematica,la quale fu compostaal"
menoun ventianni primadella Secunda di S. Tommaso e dall'idea del bo"
num deduce tuttala dottrinamorale.Al campo morale appartengonopure
le ampie Questioniintornoall'Eticanicomacheascopertein tre manoscritti da

(1) Mandonnet ha fattoquestaedizionesecondodue manoscritti


di Monaco(Clm.453
e Clm*8001)nelvolumedi testodellasua operasu Sigieri di Brabante*11Clm.453 (se"
coloXV) unacopiadal Cod. 262 (secoliXIII-XIV)dellaGrafi* Schnbornschenbiblio"
tecain Pommersfelden da H. Schedel.
(fol.8ia"87a),eseguita
(2) Intorno
a ci cfr.: M. GRABMANN, Des UlrichEngelbertivonStrassburg
(f 1277)
Abhandlung De pulchro, Untersuchungen und Texte: Sitzungsbeuchte derBayrischen
Akademie derWissenschaften, undhistorische
Philosophisch-philologische Klasse,Mn"
chen,1926,iO'i*(A pag. 16 sonoindicati Il P. ThrY,O. Pr.,sta pre"
i manoscritti).
parandoun'edizione di quest'opera,
che di grandeinteresse perdeterminarela posi"
zionedi Albertoil Gr.di fronteal Neoplatonismo.
(3)M. Grabmann, Dreiungedruckte TeilederSummade creaturis Alberts
des Gr.,
Leipzig,1919.

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Mans. A. Pelzer(i)t et per quanto riguardail contenuto pi genialie pi im-


portanti, secondome, del suo edito commentario all'Etica. M. De Wulf (2) ha
dimostrato che una di
parte queste Questioni si trova nel Codice 1236 della
Bibliotecamunicipaledi T royes.Nel Codice H B X philos*15 della Biblioteca
nazionaledi Stoccardaio trovaiun esemplareintiero,che appartieneancora
al secoloXIII, col titoloSententiaAlbertisuperlibrumEthicorum.Questoma-
noscritto, che in tuttala sua estensionesi attieneaccuratamente alla disposi-
zione della materiadelle Petiae, potrebbeformarela base principaleper una
futuraedizionedi questo commentario all'Etica. Da notare il fattoche il si-
stemada lui usatonel trattarele Questionifu applicatoai commentari di Ari-
stotele,come li troviamoanche pressogli Scolasticidella Facolt delle arti,
p. e* Sigieridi Brabante,Boezio di Dacia, Martinodi Dacia, ecc. Alberto,che
nei suoi editicommentari ad Aristotele si servedel metododella parafrasi usato
da Avicenna,ha seguitoil metododelle Questionianche nelle questioniall'o-
pera De animalibusscoperteda Fr. Pelster(3) in un manoscritto Milanese.Al
campodella moraleappartieneanche un breve trattatoDe naturaboni conser-
vato in due manoscritti di Monaco,del quale Fr. Pelster(4) ci ha fornitopre-
ziosi schiarimenti. AlbertoMagno anchel'autoredell'Opusculumde fato,che
sta fra le opere stampatedi S. Tommaso. Opuscoli di Alibertoconservatici,
sono i trattatiDe sensucommuni , De quinqu potentiisanimae, De formare-
sultantein speculo(5). Nel Cod. Vat. lat. 806 e nel Cod. Urbin. lat. 473 ci
conservatoun trattatodi metafisica De quidditateet esse dominifratris Alberti
Magni. Egli si occupatoanche di matematica.Nella prefazioneal suo com-
mentarioalla Fisicadice che intendetrattare anche di matematicae rispettiva-
mentedi commentare libridi testodi matematica. Il catalogodi Stams nota:
Item exponitEuclidem,perspectivam almigesti quosdam alios mathema-
et
ticos . I tractatusAlberti in mathematica , contenutinel Codice 486 della
Bibliotecadi Brgge,sono spuriie appartengono a Nicol da Oresme.Ma noi
possediamo anche autentici scrittimatematici di Alberto, che finoranon furono
presi in considerazione. Il Cod. lat. 251 1 della Biblioteca nazionaledi Vienna
(fol. 1-15V) contiene ToperaEpitome Alberti in AlmagestPtolemaei.Nel Co-
dice 442 della Bibliotecadel monasterodi Admont,in un manoscritto che risale
ai primordi del secolo XIV, dal fol. 38r al 51V si trovaun lavorodi Albertoin-
tornoal computus.Incipitcorrectioantiqui computiper fratremAlbertm
facto et edito. All'operettaprecedeuna prefazione,che comincia: Qui

(1) A. Pelzer,Le courinditd'Albertle Grandsurla Morale Nicomaque recueilli


et rdigparsaintThomasd'Aquin de philosophie,
: Revuenoscolastique 1922,333-361,
479-520.
(2) M. De Wulf, Histoirede la philosophie mdievale,I , Louvain,1924,378,.
Aum.3.
(3) Fr. Pelster,Albertdes Grossenneu aufgefundeneQustionen -
Zu den anstote
lischenSchriften frKath.Theo!.,46 (1922),332-334.
: Zeitschrift
(4)Fr. Pelster, Der Tractatus de naturaboni.Ein ungedrucktes Werkaus des
Frhzeit Alberts . Theol.Quartalschrift,
des Grossen 1920,64-90.
(5) Fr. Pelster,Neue philosophische Alberts
Schriften des Grossen: Philos,Iahr-
buch,1923,150ss.; M. Grabmann, Die Werkedes hl ThomasvonAquintMnster,,
1931,348.
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L'INFLUSSO ECC.
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fidemcatholicamimpugnant,gaudent quod erroresinvenianturin computo


quem tenetecclesiaPutantenimnos etiamin aliis errare Hanc autemsubsana
natiomem non tantumadversariorum, sed etiam multorumfideliumamputare
cupientesquidamamicorummeorumrogaverunt, ut intenderent, qualiterscan-
dalum hoc tollere tur. Alla prefazionesegue un indice,che portai titolidei
ventitrecapitoliVerso la finedel lavoro (foL 49V-51V)sono trattateanche le
questionicronologiche circala vita e la passionedi Cristo.Nel medesimoma-
noscrittotroviamo, tracciato dalla stessa mano (foL ir-8r)tun Ibrevelavoro
intornoalla geometriadi Euclide, che principia : Punctussic describitur ab
Euclide in primogeometrie . G. Wiehert,l'archivistadel monastero, nel suo
catalogoineditodei manoscritti, consideraanche questo trattatocome operadi
il
Alberto, quale, del resto,secondo il catalogodi Stams,ha scrittoanche un
commentarioad Euclide. A questo lavorettonel manoscritto segue (foi. 8v-
i5r) uno sguardoprospettivo coll'inizio: Geometrieales tractanti diversitates
est,
premonstrandum quos ipsius artistractatsspondent utilitatis. Finoraio
non potei accertarmi se anche questi due trattatidella Bibliotecadi Admont
siano da ascriversiad AlbertoMagno.
Anche nel campo dell'esegesibiblicae dell'omileticaabbiamo ancorada
conosceretuttele opere di Alberto.Il suo commentario alle letterePaoline
andatoperduto.La bibliotecadel monasterodi ZwettelmeiCod. 390 conserva,
sottoil nomedi Alberto,un manoscritto, che per risalesolo al secolo XV ed
un commentario al Canticodei cantici.In diversimanoscritti si trovauna sua
spiegazionedell'Ave Maria. L'esame dei manoscritti deve ancora determinare
il numerodelle sue predicheautentiche.Infattisolo in seguitoall'edizionemo-
numentaledi S. Bonaventura, curatadai Francescanidi Quaracchi,si fatta
perfettaluce nelle questionicirca l'autenticitdei suoi Sermones.Le prediche
di S. Tommaso,esaminatecome si presentanonei manoscritti, mostranosotto
vari aspetti,un'altraformae un'altrafigurada quella che rivestononelle edi-
zioni stampate.Per Albertotuttoquesto lavoro d'indagine ancora da com-
piere; esso porteralla scopertadi qualche altra opera inedita.Veramentea
nessunScolastico,neppurea S. Tommaso,furonoattribuititantiscrittispurii
quantiad Alberto.Percorrendo anche solo l'indicedei manoscritti della biblio^
teca di Stato a Monaco,si trovache una grande quantitdi opere,o certa-
menteo almenoprobabilmente non sue, portanoil suo gloriosonome.
Cos mediantel'accennoagli scrittiineditidi Albertosi conferma che egli
un autore,la cui operaletteraria deve essereancorastudiataper essereapprez^
zata nella sua intieragrandezza. A chi consideral'estensionedella sua atti-
vit letteraria,quale essa appare nei ventunvolumiin-folioeditida Jammy, o
nei trentaquattro volumi in-quartodell'edizionedi Borgnet,negli scrittidi
sua mano recentemente stampatiper la prima volta e nella grandequantit
delle sue opereinedite,questo grandepensatoretedesco,con tuttala forzatra-
volgentedella sua operositintellettuale senza esempio,si presentacome un
grandegenio,proprio come un Alberto Magno. E questa grandezzaaumenta
se si pensa che egli in vasti campi del pensiero,specialmentenello studioe
nella valorizzazionepraticadi Aristotele, dovetteaprirsila via da se e non pot

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mai dedicarsicon tranquillitall'attivitscientifica* veramentemeraviglioso


come egli nella sua moltepliceoperositpraticadi Provinciale, di Vescovo e di
predicatore di una crociata,come pure nelle sue lungheperegrinazioni entroe
fuorii confinidella Germaniaabbia potutoprodurreun lavorocos gigantesco*
Un uomo,che seppe creareun'operacos poderosa,dovetteancheesercitare un
influssopotentesul suo tempoe specialmente su coloro,a cui dedicava i suoi
pensierie le sue fatiche;dovettesuscitareovunque amore ed entusiasmoper
l'attivitscientifica.
La sua o^era monumentale non solo per la vastit,ma anche per il con-
tenuto*Il fruttodelle sue ricerche,come appare dai suoi scritti,portain se il
caratteredell'universalit, come stato espressonell'ulteriore titoloonorifico,
che gli fu dato: quello di Doctoruniversalis . Questo titolo comparsosolo
pi tardi,ma precisaesattamentela sua individualitintellettuale, il suo uni-
versalismo scientifico
incomparabile. Come nei primitempi della ScolasticaUgo
da S. Vittore,pure tedesco,tentdi penetraree di abbracciaretuttoil sapere
religiosoe profanodella sua epoca e scrisseil bel motto: Omnia disce,vide-
bis posteanihil esse superfluum (i), cos Albertoapr la sua anima sitibonda
di veritad accoglierein se tuttolo scibiledi quel tempo,che poi egli non solo
riprodusse, ma ulteriormente svilupp.Per descriverequesto suo indirizzouni-
versalisticodifficilmente si potrebberotrovareparole pi belle di quelle colle
quali lo tratteggiBaeumker(2):
Questo Alberto un dottopensatoreprofondoe nello stessotempouno,
spiritosensibilee riccodi belle doti,il quale accogliee sviluppaogni impres-
sioneche lo colpisce.Egli vive in un periododi poderosaagitazionenel mondo
della speculazionefilosofica e teologica,la quale, in causa di moltepliciforze
motricie specialmente di nuove idee provenientidalla scienza ellenicae dal-
l'oriente,si trovain un grandefermento... Col suo sguardoegli dominatutto
questo fenomeno.Con una grandepieghevolezzaegli abbracciamolte cose:
speculazionefilosofica e scienza teologicapositiva,acuta ed esattameditazione
della naturae fede pia, Scolasticae Mistica.
Se ora vogliamoscinderequesto suo universalismo nei suoi vari elementi,
possiamodistinguere un universalismo nella cognizionedelle fonti,ed un uni-
versalismonel dominiodelle scienze.
L'universalismo nella cognizionedelle fonti propriodi Alberto,che fra
tuttigli Scolasticiha raccoltoed elaboratola pi vasta quantitdi materiale.
Quanto ad estensionedi materialedelle fonti, osservagi Haneberg (3),
Albertonon ha chi lo eguagli. Il suo meritoincontrastato e che serve di
base per lo sviluppodella Scolastica(se anche non si devono perderedi vista
i lavoridei filosofidella Facolt delle artinel loro grande complesso finora
(1) Hugo a St. Victor,Didascalion , 1, 6, c. 3, P. L. 176,861;Cfr.:M. Grabmann,
Geschichte derscholastischenMethode , II, 233.
(2) Cl. Baeumker, Der Anteildes Elsassan dengeistigen Bewegungen des Mitte*
lalters 1912,24. Cfr.anche:BAEUMKER,
, Strassburg, Beurteilung Be
dergeschichtlichen
deutung Alberts,nella: fr
Zeitschrift Psychologie, 46 (1908),439 s.
(3) B. Haneberg,Zur Erkenntnislehre von Ibn und Albertus Magnus(Abh. der
KL derbayr.Akademie
philos.'philol., derWiessenschaften, XI),Mnchen, 1886,191f.
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poco conosciuti)consistenelTaverreso accessibilialla filosofiae alla teologia


della Scolasticagli scrittiai Aristotele creandouna grandeopera sullo Stagirita,
cio un'esposizionearmonicaed esplicativadi tuttoil materialescientifico, che
si presentavanegli scrittiAristotelicie pseudo-Aristotelici di logica e poi di
quelli da poco venutia galla di filosofianaturale,di metafisica, di psicologia,
di eticae di scienzenaturali.Cos egli ha apertole opereAristoteliche alla Sco-
lastica: Nostraintendoest omnesdictas partes(physicum, metaphysicum et
mathematicum) facere Latinis
intelligibiles (i). Cominciando gi alla fine del
secolo XII, il nuovo Aristotele , tradottoin latinodal grecoo dall'arabo,era
entratonel dominiodei dotti d'occidentein varie fasi successive,che noi qui
naturalmente non intendiamodi descrivere* Troviamo gli scrittiAristotelici
utilizzatinella Teologia Scolasticaprimatimidamentepresso Guglielmo da
Auxerre,un po' di pi pressoFilippoda Grve,Rolando da Cremona,Gu-
glielmoda Auvergne,Giovannide la Rochelle,e in finesu vasta scala presso
Alessandrod'Hales, Bonaventura, ecc. Ma qui, in queste creazionidella Scola-
stica,le citazionidi Aristotelesono, pi o meno, solo un ornamento,i suoi
pensierinon formanoun masso nell'edificio, n una legge architettonica. Nep-
i
pure presso teologi Domenicani precedenti,come Rolandoda Cremona,Ric-
cardo Fitzacre,Ugo da S. Cher,ecc., l'uso di Aristoteleaveva un caratteredi-
versoda questo. SoltantoAlberto,sobbarcandosiad uno studio pi profondo,
ha creatola sua enciclopediaAristotelicaed ha reso possibilela penetrazione
non solo delle citazioni,ma anche del pensierodello Stagiritanella filosofia
e nella teologiascolastica.Egli il creatoredell'Aristotelismo cristiano,che poi
doveva trovareil suo sviluppoe la sua confermanell'operadel suo discepolo
Tommaso d'Aquino.
Come fu gi osservato,nell'esamedell'intensomovimentoaristotelico del
secolo XIII vanno ricordatii filosofidella Facolt delle arti. Nelle sue pub-
blicazionicos pregevoliintornoad Alfredoda Sareshele Pietrode Hibernia,
che S. Tommaso ancora giovane ebbe a maestro,Baeumkerha accennatoa
questo grandeinflussodella filosofiadella Facolt delle arti sul sorgeree sul
formarsidell'Aristotelismo Scolastico.Alfredoda Sareshelnon solo s' servito
nel suo scrittoDe motucordisdelle traduzionidal grecoin latinodel nuovo
Aristotele, e specialmentedella Psycitologia Aristotelica , ma, secondo le
indagini di A. Pelzer, ha anche scritto un commentario all'operaMeteorologica .
Pietrode Hilberniaha compostocommentari non solo agli scrittidi logicadello
Stagirita.Di Nicol da Parigi e di Martinodi Dacia io potei finoraconstatare
solo commentari alla Logica Aristotelica. Boezio di Dacia ha scrittoanche Que-
stioniintornoal De animalibus , alla Metafisica e al quartolibrodel MeteoroJo-
;
gico per dall'esame dei manoscritti finora si possono constataresolo i suoi
commentari agli scrittidi logica. Per determinare quale sia la relazionecrono-
logica che passa fra le Questioni di Sigieridi Brabante intornoa grandeparte
degliscrittiAristotelici da me scopertenel Clm 9559 e i commentari di Alberto
intornoad Aristotelesi devono fareancora accuratericerche.Io potei consta-
tareancheun commentario di PietroIspano(poi Papa GiovanniXXII) all'opera
(1) Physic,L i, tr.1, c. 1.
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De animdibiis,come pureuna grandepsicologiadel medesimofilosofo* Di En-


rico da Brsselsi pu dimostrare l'esistenzadi frammenti di un commentario
alla MetafisicaCome si vede da questi rapidiaccenni,i professori della Facolt
delle arti hanno lavorato intensamente a commentareAristoteleed hanno
scrittoanche operefilosofiche di spiritoAristotelico. Finoranon si pu ancora
determinare quale influsso Alberto, in parte dando e in partericevendo,abbia
esercitatosu questo lavoro scientifico della Facolt delle arti.
Che Albertoabbia trattoprofitto dalla filosofiaAristotelica appare,pi che
dal suo commentario alle Sentenze,dalla sua Summa de creaturise dalla sua
Summa theologica . In lui lo studiodi Aristotele inseparabiledalle sue vaste
cognizioni letterarie di filosofiaarabico-giudaica, e di scienze medico^naturali
Come Tommasod'Aquino nella sua giovinezza,anch'egliaveva una singolare
predilezioneper Avicenna.Per di frontea questa filosofia arabico-giudaica egli
si riservato un giudizioindipendente, preparandocos il distaccodel pensiero
Aristotelico dal ritocco arabicoe specialmenteaverroistico, e predisponendo
il terrenoall'operadel suo discepoloTommasod'Aquino.
La cognizioneche Albertoha delle fontiabbraccianon solo le opereAri^
stotelichee la scienzaarabico-giudaica, ma anche gli scrittie le idee dei Neo-
platonici,che specialmentenegli ultimianni esercitarono un grande influsso
sul suo pensieroe nella sua speculazionelo condusseroad un indirizzoneopla-
tonico.Il suo commentario al De divinisnominibus,come l'altroal Liber de
causis,rivelanoancorapi chiaramentequesto suo orientamento neoplatonico.
Al suo spiritoaffluivanoidee neoplatonichedagli scrittidello Pseudo<Areopa<
gita da lui commentati, dal Liber de causis,pi tardi,dal 1268 in poi, anche
dall'opera di Proclo tradttada Guglielmodi Moer-
beke,dalla filosofiaaraba,sopratuttoda Avicenna.Queste sue tendenzeverso
il Neoplatonismo, che nei suoi scrittifiguranospessoisolatee sconnesseaccanto
al pensieroAristotelico, dovevano,come vedremopoi, prendereuna formadel
tuttocaratteristica nella scuola tedescada lui fondata.
Oltrequesto vasto campo filosofico, che si apriva alla sua attivitinstan-
cabile nella letteratura Aristotelica,arabo-giudaica, platonicae neoplatonicadi
filosofiae di scienzenaturali,il grandepensatoresi vedeva davantituttala tra-
dizione teologica. Coi suoi contemporanei egli ha comune una straordinaria
erudizioneintornoai libridella Bibbia,che in granparteha anchecommentato.
Assai versatonella letteratura dei SS. Padri,egli possiededelle cognizioni,che,
come dimostranole sue lunghecitazionidi S. Agostino,non provengonodal'
l'uso di sempliciflorilegi, ma in gran partedallo studioprofondodelle opere
originali.Cos pure gli eranofamiliarigli scrittidei primiScolastici,come An-
selmodi Canterbury, Ugo e Riccardoda S. Vittore,Gilbertode la Porre,Ber*
nardodi Chiaravalle,ecc. Degli Scolasticia lui cronologicamente pi viciniegli
cita pernome PietroCantor,Alano de Insulis,Simoneda Tournai,Prepositino,
Guglielmoda Auxerree StefanoLangton(StephanusCantuariensis). Dell'opera
De temisdi Davide da Dinant,andataperduta,egli ci ha tramandati, in diversi
luoghi, dei passi cos lunghi che G. O. la
Thry, P., pot ricostruirequasi per
intiero.La cognizioneche egli ebbe e l'uso che egli fece delle fontirestano

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L'INFLUSSO MAGNO
ECC.

ancoral'oggettodi accurateindagini*I nomi mutilatie sformati vanno in gran


partea caricodelle edizioninon curatediligentemente. Consideratol'enorme
materialeelaborato,come pure le scarserisorseletterariee tecnichedi quel
tempo,si comprendono facilmentele svistee gli erroristoricidi Alberto,spe-
cialmentenella storiadella filosofiagreca.
Ne di frontead u<nmaterialecos enormeAlbertofa le partidi un sem-
plice compilatore,che accettatuttosenza critica. Nell'uso delle fontiegli non
procedevacome Vincenzodi Beauvais. Solitoad attingeresopratuttoalle opere
originali,egli non risparmiavafaticaper arrivare alle fontie servirsidelle
stesse.Come egli espressamente nota nei suoi scritti, durantele sue peregrina-
zioni entroe fuorii confinidella Germaniavisitavale bibliotechee studiava
i manoscritti antichi,anche quelli difficilia decifrarsi.La sua tendenza allo
studiocomparatodei testiappareanchedal fattoche nella sua Summatheolo-
gica riproducelunghipassi a vantaggiodi personereligiose,che non avevano
facilmentea disposizionegli originali.Nelle sue opere si trovaspessola nota
in originali.
Albertonon prendemeccanicamente dalle fontidei passi per servirsene
come di autoritinappellabili;anzi cerca di assodareanche il vero senso del
testo,analizzandometodicamente il contesto.Nel suo commentario ad Aristo-
tele esaminadiverseversionidel testo,che gli stannodavanti,e spessodeplora
vivamentela negligenzausatanel faretali traduzionilatine.Se anche il metodo
esegeticoda lui usato nel commentario ad Aristotele(almenonei commentari
stampati) diversonella formada quello di S. Tommaso(i) - Albertofa una
parafrasilibera,Tommasoun vero commentario - i due Scolasticiconvengono
pernello sforzodi determinare il vero filologico del pensierodello Stagirita.
Alberto,come Tommaso,non ciecamenteschiavo di Aristotele.Nella
sua parafrasistampatadello Stagiritaegli superaS. Tommasonel riprodurre il
pensiero,mentrenel farneuso si riserva,come S. Tommaso,libertdi giudizio
e, come lui, fa spessoal philosophus delle forticritiche.
Da questaesposizionesinteticadovrebberisultarea sufficienza che Alberto
il Doctoruniversalisnell'uso delle fonti.Denifleed Ehrle hanno conside-
ratoa ragionecomecaratteristica del periodoaureodella Scolasticala tendenza
allo studiocomparatodelle fonti,specialmente dei Padri(2). La decadenzasu-
bentracol venirmeno di questo indirizzoper cedere il campo alla dialettica
sottile,che poi prendeil sopravvento. Cos anche affermata la posizioneemi-
nente tenutada Albertonella Scolasticain fiore: l'inaugurazione,su ampia
scala,dello studiodelle fonti,specialmente di quelle filosofiche(3).
Alberto il Doctoruniversalis anche peril suo universalismo nel dominio

(1) Cfr.: M. Grabmann, Mittelalterliches 266-313(Die Aristoteleskom-


Geistesleben,
mentare des hl. ThomasvonAquin).
(2) Denifle- Chatelain,Chartularium Universitatis
Parisien
sis,III, IX; F. Ehrle,
Martin de Alpartils Chronica actitatorum
temporibus DomniBenedicti XIII,I, Paderbon,
1906-462.
(3) Intorno allefonti e allostudiodellefonti
di Albertotratta
dettagliatamentee pro-
fondamente F. Pangerl,Studien berAlbertdenGrossemZeitschrift frKath.Theol.,
36 (1912),536*549. (La letteratura
pressoAlbertoil Gr.)
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MARTINO

delle scienze.Per la vastitdei campi scientifici da lui coltivatiegli superatutti


gli ScolasticiLa sua operascientifica abbraccia in ampio cerchiotuttele scienze
naturali del suo tempo, tuttala filosofia, Teologia speculativa(Dogmaticae
la
Morale),l'esegesi, l'omiletica(sermones),la liturgia,l'asceticae la mistica.La
sua grandezzacomenaturalista cresceagli occhidei competentiin materiatanto
pi, quanto pi spassionatamente le sue idee e le sue dottrinevengonoesami-
nate. Certosi esaltanoa buon dirittoi successidi RuggeroBaconenelle scienze
naturaliesatte,ma nelle scienzenaturalidescrittive il Francescanoinglese di
moltoinferiore al Domenicanotedesco.AncheAlberto,come Ruggeo,era con-
vintoche nelle scienzenaturalinon si fa nulla colle teoriegenerichee colla
tecnicasillogistica, che in tale campo devonopredominare l'esperimento e l'os-
servazione.Egli non usa la parola osservazione cos spessocome Bacone,n,
come Bacone,se ne serveperpolemizzarecontroil lavoroe i metodidi lavoro
finoallorausati; praticamente per egli fecedelle osservazioniaccurate,se an-
che in campidiversida quelli del naturalistainglese.Bastiqui addurrela testi-
monianzadi alcuni scienziatimoderni.H. Stadler,che di Albertopubblicla
Storia degli animalisecondo il manoscritto originaledi Colonia, non esita a
chiamarlo un osservatore di primoordine (i). H. Hertwignel suo librodi
zoologiadice: certoche AlbertoMagnonei suoi scrittidi zoologiasi sforz,
per quanto gli fu possibile,di 'basarsisu osservazionipersonali (2). E. Meyer
e Jehhen,al quale dobbiamol'edizionecriticadella sua opera De vegetalibus ,
come pure Fellner,parlandodi lui come botanico,ebberoper lui delle espres-
sioni lusinghiere. Il sestolibrodel De vegetalibus,secondoil guidiziodi questi
specialisti,si presentacome la primafloradescrittivain Europa. Descri-
zioni e osservazionituttepropriee in parteassai esattedanno a questo libro
un grandevalore (3). Le opere intornoalla faunae alla .floradi Alberto,
scriveK. Sudhoff(4), fannoepoca nella storiadella botanica.Egliper il primo
ha nuovamentetrattatoin modo scientifico questa materia,e precisamente la
botanicadal tempodi Teofrasto,la zoologiadal tempodi Aristotele . Ad Al-
berto,anche consideratocome geologo,si riconoscelo spiritodi osservazione.
P. Duhen esaltanella sua geologianon solo la grandeerudizionenella lettera-
tura greca,latinae araba, ma anche le molte osservazionipersonali,acute ed
esatte,come pure il coordinamento armonicodi cognizionie di esperienzerac-

(1) H. Stadler,Albertus MagnusvonKlnals Naturforscher unddas KlnerAuto -


gramm : Verhandlungen
in seinerTiergeschichte derGesellschaftdeutscher Naturforscher
undAerzte,1908,I, Leipzig,1909,29-37.
(2) H. Hertwig,Lehrbuch derZoologie 9, 1910,8.
(3) E. Meyer,Geschichte derBotanik , Knigsberg,1854*1857,IV, 64 ss.; K. Iessen,
BotanikderGegenwart und Vorzeitin Kulturhistorischer Entwiklung, Leipzig,1864,
155s.; St. Fellner,Albertus Magnus , Wien,1881;cfr.anche:I. WiMMER,
als Botaniker
Deutsches nachAlbertus
Pflanzenleben Magnus,Halle, 1908.La letteratura circala po*
sizionepresada Alberto di fronte allescienzenatura raccoltapressoUeberweg-Geyer,
Die patristischeundscholastischePhilosophie11f Berlin,1928,742.
(4) K. SUDLOFF, Kurses Handbuch der Geschichte derMedtzin (3 4 edizionedi
I. L. Pugels,Einfhrung in die Geschichte derMedizin), Berlin,
1922,191.

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L'INFLUSSO MAGNO
ECC
.

colte in un sistemarigidamente logico (i). Albertorivela idee originalianche


negli argomentiaddottiper dimostrare la formarotondadella terra.Nelle sue
concezionicosmografiche si voluto vedere un accennoal teoriadi La"
place (2)*Albertoinfine statoriconosciuto anchegeografo Kretschmer chiama
la sua opera De naturalocorum il primotentativodi una geografiacompa"
rata (3) Cos pure nella storiadella chimicaegli occupa un posto onorifico.
La grandestima,da cui era circondatocome naturalista, appareanche dal fatto
che negli indicimedioevalipubblicatidal Card. Ehrle intornoai titolionorifici
degli Scolasticiegli viene chiamato Doctor expertus (4). Da questi brevi
cennidell'attivitdi Albertocome naturalistasi pu dedurreche egli gi nel
campodelle scienzenaturali un Doctor universalis.Eppure questa solo
una partedel lavoro da lui compiuto, solo come la sicurabase empirica,su
cui sorsel'edificiogigantescodel suo sapere.
Su questo fondamentos'innalza anzituttola sua speculazione filosofica,
che ha comeoggettoi vasticampidella filosofia^naturale, della psicologia,della
metafisica, dell'etica,della filosofiaintornoalla concezionedello Stato, della
logica. Il suo lavorofilosofico formatoin granpartedalle sue parafrasiai re-*
lativi scrittiAristotelicie pseudo aristotelici, poi dai singoli opuscula,dalla
Summa de creaturse da vari trattatidella sua grande opera teologica.Ve"
demmogi come contemporanei e posterilo celebraronoprincipalmente come
il philosophus, come il magnusphilosophus,manifestando cos la profondainv
pressioneda lui prodottanel trattareuna tale materia.Colle sue grandiopere
di naturaesclusivamentefilosofica egli ha assicuratoalla filosofiaScolasticaun
valore proprioe indipendente.Col loro esempioe col loro influssoAlbertoe
il suo discepoloTommasofeceros che venisserotrattatiin singolemonografie
anche dei problemifilosofici, dai quali non era da attendersialcun vantaggio
immediatoper la teologia (5). Per questa emancipazionedella filosofianon
turbn in Alberton in Tommasol'armoniatrafilosofia e teologiae neppure
spost la mta del pensiero filosoficodiretto alla speculazioneteologica.Alberto
consacrabensla forzadella sua intelligenzaa discussionipuramentefilosofiche,
ma metteancheil suo saperefilosofico al serviziodella Teologia.
In complesso,la speculazioneteologicadi Alberto stata analizzataancora
troppopoco. I suoi scrittipi importanti in questo campo sono il suo com"
mentarioalle Sentenze,la sua Summateologica , come pure i suoi commentari
al Pseudo"Areopagita. Il numerodelle sue operestrettamente teologichecresce
di molto,se vi si aggiungonoquelle inedite.Il commentario ineditoal De du
vinis nominibusdel Pseudo"Areopagita di un grande valore per conoscere

(1) P. Duhem,tudessurLonardde Vinci , II, Paris,1909,317.


(2) P. Mandonnet, Les idescosmographiques d*Albertle Grandet de 5. Thomas
d*Aquin et la dcouverte
de VAmrique: RevueThomiste, i (1893),58 ff.
(3) K. Kretschmer, Die physischeErdkunde im christlichen
Mittelalter
(Geographie
seheAbhandlungen, hrsg.von A. Peu,IV, i), Wien^Olmtz, 1899?cfr.: Michael,
Geschichte des deutschen
Volkes,III, 450^453.
(4) KardinalEhrle, Die Ehrentitel der scholastischenLehrerdes Mittelalters,
38,
42-44-
(5) Cfr.: M. Grabmann, Die Kulturphilosophiedes hlThomasvonAquin,Augs*
brg,1925.
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la dottrinaspeculativadella Scolasticaintornoa Dio, specialmente nei suoi ele^


mentineoplatonici Le partiineditedella Summade creaturis integranoe com-
pletanoci che noi conosciamodella dottrinadi Albertointornoalla morale,
ai Sacramentied alla escatologiaLa sua dogmatica ancorapoco conosciuta;
intornoalla medesimanoi non possediamoalcuno studio specialeSe parago-
niamo il suo commentario alle Sentenzecon altrisimililavoricompostiprima
della metdel secoloXIII da Odo Rigaldus,RiccardoFitzacre,Ugo da St. Cher,
ecc., esso mostrauna seriedi questionipropriee di ragionamenti originali.La
sua Summa iheologiaeincompleta, fruttodel suo ultimoperiododi attivit,
un'operamoltoimportante per la sua vastite per il suo contenutodottrinale
intomo al concettodi Dio uno, di Dio Trino e della creazione.I. M. Schee-
ben (i) osservache il significatodella processionedello SpiritoSanto in oppo-
sizionealla generazionedella secondaPersonadella Trinitin nessun'altraopera
teologica sviluppato pi profondamente e pi esaurientementeche nella
Summadi AlbertoMagno; anzi che Alberto quasi Punicoche trattaex pro-
fessoquesta questione.SpecialmenteA. Stohrnei suoi stud di caratteredog-
matico-storico intornoalla dottrinadella Scolasticasulla Trinitha rilevatolo
straordinario valore di Albertoin questa materia(2). AlbertoMagno ha pure
sviluppatoprofondissimi pensierisull'essenzae l'azione della graziaed ha schiz-
zato un impressionante quadro dogmaticodella Chiesa. La sua acuta e pro-
fonda monografiaintornoalle idee d'Ulrico da Strasburgosulla Trinitci fa
conoscereanche la grandeportatadella dottrinasulla Trinitdel suo maestro
Alberto.Fra i teologi della Scolastica,Alberto quello che ha scrittopi
di tuttiintornoal trattatoDe Mariologia . Nel suo commentario alle Sentenze
contenutauna grandequantitdi pensieridogmaticie asceticisu Maria. Al
suo libro ineditoDe bono sive de virtutibusegli ha aggiuntoun piccolotrat-
tato intornoalla verginitdi Maria. Nella sua piccoladissertazioneDe bono,
conservataciin due manoscritti di Monaco, troviamoun dettagliatorichiamo
allo stessoargomento.Egli ha sfruttatoogni occasioneper esprimerela sua
venerazioneaffettuosa per la Vergine.Altrisuoi lavoridi questo genere,spe-
cialmenteuna spiegazionedell'Ave Maria, non sono ancora stati pubblicati.
Anche intornoalla dottrinasull'Eucaristiaegli lo scrittorepi fecondofra
i teologidel secolo XIII. Oltre le esposizionidogmatichenel quarto librodel
commentario alle Sentenzee nella parteineditadella Summade creaturis , che
contienela dottrinasui Sacramenti, si devono qui ricordarei suoi Sermonesde
corporeChristi,primaattribuiti, senza fondamento,a Tommaso d'Aquino e
per tempo tradottiin tedesco;poi i suoi due grandiscrittiDe eucharistiae sa*
cramentoe De sacrifciomissae. Il primodi pensieroprofondoe commovente

(1) M I. Scheeben,Die Mysterien des Christentums,Freiburg,1865,98.


(2) A. Stohr,Die Hauptrichtungen derspekulativen in derTheologie
Trinittslehre
des 13 lahrhunderts: TheoLQuartalschrift,106 (1925),113*135;Die Trinittslehre
des
hl. Bonaventura (Mnsterische
Beitrge zurTheologie,3), Mnster, *
1923;Die Trinitts
lehredes UlrichvonStrassburg (1.c., n), Mnster,1928;H. DOMS,Die grandenlehre
des sei. AlbertusMagnus,Breslau, 1929;W. SCHERER, Des sei. AlbertusMagnusLehre
vonderKirche, Freiburg,
1928.

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DI ALBERTO
MAGNO
ECC.

appartienea quanto di pi bello fu scrittosu questo argomentoed ha fatto


sentirela sua efficaciaanche sulla dottrinadella misticatedesca intornoall'Eu-
-caristia;il secondo,una spiegazionedella Messa, da A. Franz,l'autorit pi
competentein questo campo, viene giudicatocome un'opera originale(i):
Nella sua dimostrazione il B Albertomuove dalla Scrittura, nella cui appli-
cazione egli, come illustreinterprete dei libri sacri,mostraun'abilitmeravi-
gliosa e generalmente buon gusto Egli avversoal sistemadi spiegazione
di Amalaroda Metz, seguitoanche da S. Tommaso* E fa tantopi meravi-
glia che Alberto,inclinatoalla piet ed alla meditazionemistica,nel suo libro
scrittocon un finequasi esclusivamente asceticoimpugnaquesto metodoallora
-dominante, e non gi debolmenteo tmidamente, ma con espressioni ed attac-
chi violenti,che rivelanola sua avversioneprofondacontroi giuochiartificiosi
di un tale sistema Egli solo fra i geni della Scolasticasi levato prote-
standocontrole tradizionalispiegazionidel S. Sacrificioprivedi finezzae di
gusto Nel campo dogmatico-storico del secolo XlIIt dove si agitanograndi
questioni teologiche - ricordo qui principalmente le indaginirecenti intorno
alla dottrinadella penitenzae del dolore- Albertofiguraovunque come un
teologo insigneLa ricchezzae la profonditdei pensieridella sua Teologia
moraleci statamostratain una blla operada H. Lauer,Il libro ineditoDe
bono sive de virtutibus, gi pi volte ricordato,presentala sua etica e la sua
Teologia moralesotto l'aspettospeculativo-filosofico in una luce tuttanuova*
Le sue opereesegetiche,che spieganogranpartedell'Anticoe del Nuovo Te-
stamentoe si distinguonoper la loro profondit dogmaticae ascetica,sono an-
cora pooc conosciute Il suo grandecommentario al Vangelo di S. Luca, da lui
scrittocome Vescovodi Ratisbona, forsel'operaesegeticapi importante della
Scolasticadel secolo XIIL Da moltipassi dello stessobalza incontrola sua ani-
ma profondamente pia e piena di affettoper Ges Cristo. Liber ille, scrive
Pietrodi Prussia(2), spirat coelestiumcharismatmsingulremsuavitatis
odorem.
Cos arriviamoalla Misticadi Albertoil GrIl profondoe commovente
libriccinoDe adhaerendoDeo fu entusiasticamente chiamatola coronadella sua
attivitletteraria,la finale,il ricordod'addio, il cantodel cignoEsaminandoil
nesso logico del pensierodi questo scritto,W Pregerha determinato le rela-
zioni di Albertocolla misticatedescaIo ho dimostratoche questa operetta
appartieneal BenedettinoBavareseGiovannida Kastl del principiodel se-
colo XIV. Secondo il catalogodi Stams,Albertoha compostouno scritto,De
perfectionevitae spirituali , che diversoda quello intitolatoDe adhaerendo
Deo e non ci conservato.O ha forseGiovannida Kast rifattolo scrittoDe
perfectione vitae spiritualis
, completandolo poi alla finecon una seriedi capi-
toli? Controquesta ipotesista l'introduzione monitoriadell'operettaDe adhae-
rendoDeo , che si trovaanche al principiodi altriscrittidi Giovanni,la evi-
dente concordanzadi idee espresse nell'altraopera di Giovanni De lumine

(1)A. Franz,Die Mesein deutschen


Mittelalter,
Freiburg,1902,469ss
(2) BeatiAlberti
Doctoris
magniDe adhaerendoDeo libellus.
Accedit
eiusdem
Alberti
vitat Antverpiae,
1621,264
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increate,come pureil fattoche autorimisticidel secoloXIV hanno abbondane


tementeusato il libriccinoDe adhaerendoDeo, e che finoraesso <non stato
scopertoin nessunmanoscritto del secoloXIII o XIV. Attendoimpazientemente
i risultatidelle ricerchedi P. Thryannunziatidiversidai miei e mi rallegrerei
sinceramente, se si potessesotto qualche formaascriveread Albertoil G. il
libriccinoconsolante* Ma se anche la freddae rigidacriticastoricadeve esclu-
dere questo scrittodall'ereditletteraria di Alberto,egli pernon cessa con ci
di emergerenel campo della piet,dell'asceticae della misticaPer sentiree
provarel'indirizzoprofondamente religiosodella sua Tologia basta leggereil
Prologus alla sua Summateologica . Per lui la Teologia una seientia se-
cundumpietatem, una scientiaaffectiva . Ho gi rilevatola base ascetico-
misticadei suoi scrittiEucaristici.In moltipuntidelle sue opere esegetichesi
incontranopensieried espressionidi intimaadesionea Dio, di ardenteaffetto
al Salvatore.Pietrodi Prussia,dove parla della divozionedi Albertoalla pas-
sione di Ges,cita specialmentepassi del suo commentario al Vangelo di San
Luca (i). Solo Albertofrai grandiScolasticidel sec. XIII ha commentatotutti
gli scrittidel Pseudo-Areopagita. Il suo grandecommentario ineditoal De du
vinisnominibus,sottoil cui influssosta la Summadel suo discepoloUlricoda
Strassburgo, dovr essereancorastudiatoper quanto riguardala sua relazione
al Neoplatonismodella misticatedesca del Maesi*ro Eckhart.Dal suo confra-
tello tedescoEnricodi HerfordAlbertoviene giustamente descritto in omni-
bus Deo dedituset devotus (2).
Cos i titolidati ad Albertodi AlbertusColoniensis,Teutonicus,Magnus,
Doctor universalis ci mostranoi diversiaspettie le diverseformedella vita
intellettualedi questa figuragigantesca.La caratteristica che lo sto-
scientifica,
rico DomenicanoBernardoGuidonistracciadel suo illustreconfratello Alberto
Magno nel suo trattatoineditoDe virisillustribus ordinispredicatorum, forma
in certosensouna sintesidi tuttoci che noi abbiamo vistoalla luce dei titoli
attribuitigli(3) : DominusfraterAlbertusTheutonicusepiscopusRatisponen-
sis, maximus in phisiciset divinis.Hic multa et diversavoluminadereliquit
toto orbi,que ad expositionem sacre scriptureet aliarumseientiarumscripsit,
intellectuprofunda,sensibuset sententiisalta. Quorumnumerumet nomina
hic ponereesset longum.Circa finemvero dierumsuorumlibrumde sacra-
mentoaltarisedidit,in quo breviterostenditet sinceri tatemfideisue in Deum
et fervorem devotionisad divineincarnationis sacratissimum mystrium et, qua
excellelbat,scientiamdivinarumscripturarum. EpiscopatumRatisponensem coa-
ctus recepii,sed paulo post tamquamcarbonemardentemmanumadurentem
obtentacessioneabiecitet ad paupertatemordinisrediit.Obiit anno Domini
MCCLXXX (4).

(1) Petrusde Prussiaa. a. O. 183(c. 21).


(2) Henricsde Hervordia, Chronicon, 201.
(3) Cod. 1514,fol.7v dellabibliotecacivicadi Francoforte
(citatoda Fr/PelsTER,
KritischeStudien umLebenund%udenSchriften Albertsdes Grossen, 174).
(4) Cfr.la bellacaratteristica
di AlbertoMagnodatada A. Schneider, chenellasua.
psicologiadi Alberto Magnoci ha donatoil trattatopiimportanteintorno alla filosofia

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DI ALBERTO
L'INFLUSSO MAGNO
ECC.

Vediamoora quale efficaciaquesta figuracos meravigliosamente luminosa


e pura abbia esercitatosull'indaginee sul lavoro scientifico, sul pensieroreli-
gioso e sulla vita,sulla Scolasticae sulla Mistica,e in generesulla vita intellet-
tuale del Medio Evo

II

INFLUSSO DI ALBERTO SULLA SCOLASTICA E SULLA MISTICA

i, - Influssosulla Scolasticae sulla Misticatedesche


.
Gi durantela sua vita Albertoil Gr. ha fattouna impressionepoderosa
sul suo tempo come uno spiritosovranonel pensieroe nell'indagine*Nella
poesiaDe statucuriaedel MaestroEnricoil Poeta si parladi un grandefilosofo,
che fu celebratoalla cortePontificia
come un miracolodi scienza.
Est illicaliquis,qui si combustaiaceret,
Inventorfieret,philosophienove,
Erigereimelioremodo novs editorillam
Vinceretet veteresartishonoreviros.

H. v. Grauert(i) vede in questo filosofoTommaso d'Aquino, che alla


cortedi UrbanoIV in Orvietosviluppun'attivitletteraria straordinariamente
fecondae, assistitodal suo confratelloe penitenzierePontificioGuglielmoda
Moerbeke,che conoscevail greco,coltivavagli studAristotelici. Non escluso
che Enricoil Poeta, parlandodi questo universalegenio filosofico,abbia avuto
davantiagli occhiGuglielmoda Moerbeke,il traduttore di scrittiAristotelici
e
neoplatonici.Io qui invece preferireipensaread Albertoil Gr., che pure fu
transitoriamentealla cortedi UrbanoIV. Nel Cod. 278 di Einsiedeln,una rac-
coltadi predichee di dettidi misticitedeschi,si mettonosul labbroal Vescovo
Albertole seguentiparole: so bene che sono un buon pretee se venissero
bruciatituttii libri,che mai furono scrittiin passato e al presente,io, colle
belle qualit dello spirito,che mi ha dato Dio, vorrei ricomporrei libri
santi (2).
del grandeScolastico tedesco: In Alberto ci sta davantiil pi grandedottodel suo
tempo;inluisi concilia conrarasintesilo slanciodellaspeculazione metafsica
collacalma
serenitdell'indagine l'acumedell'intelligenza
positiva, coll'amorosoabbandono, proprio
delcaratteretedesco, al sentimentodellanatura, unaenergia ormaiquasiincapace di au*
mentocol massimo altruismo, dellascienzateoricacollapersonificazione
lo spirito deU
l'idealemorale, con una vitapurae senzamacchia . (A. SCHNEIDER, AlbertusMagnus
(Rektoratsrede
).
(i) H. Grauert,Magister HeinrichderPoetin WiirZburg unddiermische Kurie:
Abhandlungen derBayerischen Akademie der Wissenschaften, und hist.
Philos^philol.
Klasse,XXVII,1-2,Mnchen, 1912.- H. Grauert,Magister Heinrichder Poet, Ein
HinweismitNachtrgen ZurKulturgeschichte und Organisation derKurie: Hist.Iahr*
buch,33 (1912),936.
(2) M. Grabmann, Ist das philosophischeUniversalgenie bei MagisterHeinrich
demPoetenThomasvonAquin?Hist.Iabrbuch, 38 (1917).
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GRABMANN
MARTINO

La riputazionedi Albertopresso i suoi contemporanei appare anche dal


fattoche egli controTuso del tempoviene spessocitatoper nomeIn un com*
mentarioanonimoalla Sphaeradi Giovannida Sacrobosco,finitoa Montpellier
nel 1267 e conservatonel Cod*Q. 188 della bibliotecacivica di Erfurtt viene
usato il commentario di Albertoal De coelo et mundo,come pureil suo scritto
De naturalocorume Albertovienechiamatopernome fraterAlbertusNella
questione Utrumanima sit formacorporis (fol. 34) anche Tommasoviene
citatoper nome.Nella Summaphilosophiaeanonima,che L. Baur ha aggiunto
alla sua magnifica edizionedelle operedi RobertoGrosseteste e che certorisale
al tempoin cui Albertoancoraviveva,egli vienespessocitata,specialmente nel
campo delle scienze naturali,come Albertus Coloniensis .' Anche Sigieridi
Brabantesi richiamaad Albertoe a Tommaso,p. e. nelle inediteQuestioni
metafisiche, dove chiama AlbertusCommentator e Tommaso fraterTho*
mas (i).
Alberto; ha influitoscientificamente, specialmentein Germania,sulla sua
scuola e mediantela sua scuola.Non intendoqui parlaredi ci che egli ha dato
al suo pi grandediscepoloTommaso Aquino, ne di ci che dello spiritodi
Albertoha continuatoa viveree ad agire in Tommaso d'Aquino. I rapporti
scientificifra i due grandipensatorinon sono stati ancoraaccuratamente esa*
minati.Baeumkernella sua dissertazione intornoa Pietrodi Hibemia, il mae*
strodi Tommasonella sua giovinezza,ha espressoin propositodelle idee inte*
ressanti,che meritanodi esseresviluppate.Ugo Ripelinda Strssburgo nel suo
Compendiumtheologicaeveritatis , il pi diffusosommarioscolasticodi Teolo*
gi, ben prestotradottoin tedesco,ha fattosuoi pensieridi Alberto,prenden*
doli specialmente dalla sua Summade creaturis e li ha trasmessi a innumerevoli
lettori{2). Il discepoloprediletto di Alberto,Ulricoda Strassburgo, Provinciale
dei Domenicani,mortoancora primadel suo maestro,nella sua monumentale
Summa teologicaha creatoToperapi grandee pi completadel Neoplatoni*
smo tedescooriginatoda Alberto.Specialmentela sua dottrinaintornoa Dio
ha risentito l'influssodel commentario ineritodi Albertoal De divinisnominu
bus del Pseudo-Areopagita. La pubblicazionedi questa Summa approfondir
essenzialmente la nostraintelligenzadella filosofiae teologiadi Albertoe con*
temporaneamente chiarificherin moltipuntile idee ancoraun po' oscuredei
lineamentisostanzialineoplatonicidella misticadel MaestroEckhart(3). Con

(1) M. Grabmann, Neuaufgefundene Qustionen SigersvonBrabant Zu denWerken


desAristoteles (Clm.9559):Miscellanea Francesco Ehrele,I, Roma,1924,135.Anchein
un commentario alla Metafisica,
pureproveniente dallafocoltdegliartistie con molta
probabilitgi dai tempidi Alberto, conservatonel Cod. Vat. lat. 2173(fol.76^209^,
Alberto vienespessocitato(fol.98V,ioir, i4ir). Di questocommentario, operain parte
di Enricoda Brssel, tratter
in altraoccasione.
(2) Nel Cod. 205 dell'Archiviodi StatoPrussiano in Coblenzasi trovaun anonimo
e devotoLiberde sanctissima Trinitate
, nel quale vienecitatospesso,e precisamente
comeoperadi Alberto, il Compendium theologicaeveritatis
.
(3) Cfr.: M. Grabmann, StudienberUlrichvon Strassburgi Gei*
Mittelalterliches
stesleben,Mnchen, 1927,147*211.Io ho dimostrato la dipendenza di Ulricodal suo
maestro Alberto esaminando una questione nel miolavoro:Des UlrichEngel*
filosofica

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L'INFLUSSO
DI ALBERTO
MAGNO
ECC.

Eckhartera professore all'Universitdi ParigiDietrichvon Freiberg,nel quale


l'indirizzoneoplatonicoe scientificodi Albertotrov un rappresentante del
tuttocaratteristico. La teologiapraticadi Albertofu utilizzatadal Domenicano
Giovanni,Lettore(i), da Friburgo, il quale nella sua Summaconfessorum ha at"
tintoda Tommaso,da Albertoe da Ulrico da Strassburgo. Assolutamente di'
pendenteda Giovanni,Lettore, la Summa rudium(2), scrittada un Domni"
cano tedescocirca Tanno 30, o poco pi, del secolo XIV* Al principiodella
sua operal'autoreanonimodice di Albertocos: qui fuitquasi lucernalumi"
nosa super candelabrumin domo domini posita,tenebrasfuganset corpus
totiusecclesiaetamquamsidus matutinumsua fecundiaillustravi Certoan"
cora viventeAlberto,il Domenicano Martinodi Brandenburg ha fattoun
estrattodalla secondapartedella Summade creaturis . Questo estratto conser"
vato nel Cod. 1688 della bibliotecanazionaledi Vienna e mi ha moltoservito
nel determinare le partiineditedella Summa de creaturis . Risentefortemente
l'influssodi Albertouna Summade bono anonima, tramandataci dal Cod. Vat.
lat. 4305 coll'inizio: Omnis theologiaest de bono vel del malo. Si de bono
aut de bono increatoaut de bono creato,si de bono creatoaut de bono nature,
aut de bono gratieaut de bono glorie. Gi questa divisionedi tuttala Teo"
logia sottoil puntodi vista de bono ricordaAlbertoe Ulricoda Strassburgo.
Assai spessoal marginedel testosi trovascrittodalla stessamano,che ha scritto
il Codice, il nome di Alberto,con quello di Tommaso,addottocome fonte.
Nella dottrinaintornoa Dio e alla Trinit,intornoall'intelletto e alle relazioni
fra l'anima e il corpo Tommaso l'autoritche decide; invece nella dottrina
relativaalle propriete all'attivitdei sensi,nelle vaste partitescientifko"natU"
ralie noi problemiintornoal concettodella creazione continuamente Alberto
citatoin margine.L'autoredi questa Summa incompleta,divisa con acume in
articoli/sembraun Domenicanotedesco; il nome radiato potr forseessere
identificatomediantela fotografia del palinsesto.
Un notevolemediatoredell'influsso di Albertosulla scienzadel tardoMe"
dio Evo il suo confratello, a lui cronologicamente ancora vicino,Albertod
Orlamnde,l'autoredella Philosophiapauperum(3). abbondantemente diffusa

bertivonStrassburg, O. P. (f 1277)Abhandlung De pulchro:Sitzungsberichte der B.


Akademie derWissenschaften, Philos.-philol.undhist.Klasse,Mnchen, 1926;la rela*
zionefraUlricoe Alberto in unaquestione centrale
teologica studiatain un modoassai
istruttivoda A. Stohr,Die Trinittslehre Ulrichs
vonStrassburg mitbesonderer Berck*
sichtigung ihresVerhatnisses Zu AlbertdemGrossen undThomasvonAquin,Mnster,
1928.;- Circal'influsso esercitatodairoperadi Ulricoda Strassburgo cfr.: Grabmann,
Mittelalterliches
Geistesleben
, Mnchen, 1926,214*221;L. Reypens, S. J.,Gerhard von
Sterngassen, UlrichvonStrassburg undHugoRipliri in denNederlanden : Ons geestelijjk
erf,i (1927),294*297; F. Dagouillon,Ulrichde Strasbourg , 0. P., La Summade
bono, I, Paris,1930.
(1) E. Krebs,MeisterDietrich (TheodoricusTeutonicus von Vriberg)t Sein Leben,
seineWerke,seineWissenschaft (Beitrgezur Gesch.d. Philos,des Mittelalters, V,
506),Mnster, 1907.Il restodellaletteraturapressoUberweg^Geyer, 778.
(2) Cfr.:N. Paulus, Geschichte d. Ablassesin Mittelalter,
I, Paderbon, 1922,349.
(3) M. Grabmann, Die Philosophia pauperum und ihrVerfasser Albertvon Orlaj
munde(Beitrge z. Geschichte d. Philos,des Mittelalters,
XX,2), Mnster, 1918.
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GRABMANN
MARTINO

manoscritta e stampata,e primaascrittaad AlbertostessoQuesopera ripro^


duce, avvicinandosipersinonell'espressione, le idee essenzialidella filosofiana^
turale e della psicologiadi Alberto e cos ha contribuitoa tramandare la sua.
filosofiaalle facoltdegli artisti,delle Universit,come purealle scuole civiche
tedescheMoltodiffusoera ancheun estrattodalla Philosophiapauperumfatto
dal MaestroPietroda Dresda col titoloParvulusphilosophisenaturalis . Atte-*
stano l'influssoche esercitavae la riputazioneche godeva la Philosophiapau*
permi commentari fattialla stessada Vincenzodi Spandau,da EberardoLo^
catus ed altriUn tale commentario ci conservatoanche sotto il nome di
Albertodi SassoniaAncoraalle sogliedell'evo modernoil teologodi Tubinga
CorradoSummenhartha scrittoun commentarioalla Philosophiapauperum,
che egli ritenneopera autenticadi Albertoil GrNell'edizionedi Strassburgo
di questi Conradi SummenhartCommentarlain Summam phylosophyedel
1517 si trovanoal principioi seguentiversidi GiacomoWimpheling:
AlbertusMagnus germanegloriaterre
Natureet sophienobileexcipitopus
Quod pius interpressummenhartdiscutiti auget
Illustrt atque polit.
: reserat;perficit
Flee si scriptaleges
Haud dubie fructusexperiere novos

Nell'introduzione di Summenhart si dice di Alberto: Hune autem pre^


sentislibelliauctoremsuevorumnostrorum (quorumgloriaextat)patriagenuit
Cuius laus non solumex epitheto,cum non ex corporissed scientiemagnitud
dine Magnusdicatursed etiamex eo apparet,quod cum olim philosophiaex
grecisin latinosderivaricepit,tandemAlbertiphilosophiain parteex latino
in grecumquodam greco interpretetraducaextititatque ita factumest, ut
Iordanusretrorsum conversusregressussit in sui fontisexordium Si parla
qui di scrittidi Albertotradottiin grecoA Birkenmajer (1) ha compiuto
delle diligentied accurateindaginispecialmenteintornoalle pi anticheedi^
zioni della Philosophiapauperum Dalle prefazionie dalle pagine che ne por^
tano il titolorisuonanole lodi ad Albertoil Grande
Il DomenicanoNicol da Strassburgo, noto per il processodi Eckharte
per predichetedesche,nella prefazionealla sua ineditaSumma teologica , che
io ho scopertonel Cod Vat lat 3091, osserva che egli vuole combinarein*
i
sieme dettidei due Maestri del suo Ordine, Tommaso e
d'Aquino Alberto,
questidue grandiluminaridella Chiesa: doctorumordinismei et specialitei
venerabilium doctorumfratrisThome de Aquino et domini Alberti duorum
magnorum luminarum ecdesiae dieta connettendo (2) Nelle partimetafisi'

Krakow
(1) A. Birkenmajer, skie wyduniatak Z wanejPhilosophia pauperum Al-
bertaWielkiego,Krakow,1924.
(2) M Grabmann,NeuaufgefundeneWerkedeutschen Mystiken (Sitzungsberichte
d Bayerischen der Wissenschaften,
Akademie Philosoph,^philoLu. histKlasse),Mn^
chen,1922,66.

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L'INFLUSSO MAGNO
DI ALBERTO ECC.

che dell'opera citato,come autoritspessevolte alla lettera,Tommaso;negli


estesi trattatidi scienze naturali,Alberto*L'indirizzoneoplatonicodi Alberto
trasparechiaramentedal commentarioalla SrsoXoywridi Proclo,
compostodal DomenicanoBertoldo da Moosiburge conservatocome ma-
noscrittopressoNicol Cusano*Tra le fontida lui usate Bertolocita Alberto,
Ulrico da Strassburgoe Dietrichvon Friburgo*Teologi Domenicanitedeschi
alla finedel secolo XIV e al principiodel secolo XV, i quali nelle questioni
filosofiche e teologicheseguono specialmenteTommaso d'Aquino, nella loro
predilezioneper i problemidelle scienze naturalimostranol'influssodi Al-
berto,che perduraefficacein Germanianei collegidi studioDomenicani*Dalla
scuola di Albertoe di Ulrico da Strasslburgo uscironomoltiLettori,che erano
penetrati dallo di
spirito questi Maestri, e lo tramandarono ai propridiscepoli*
L'influssoscientifico di Albertoappare anche dall'opera Quodlibetadel Do-
menicanoEnricoda Lubecca (i), il quale, quantunquedel resto sia di indi-
rizzoTomistico,vi trattaperampiamenteanchequestionidi scienzefilosofico-
naturali,medichee astronomiche* Questo influssodi Albertosulla letteratura
enciclopedica del secolo XIV si rivela nelle ampie raccoltetramandateci sotto
il nome del DomenicanoCorradoda Halberstadt* Certo,qui deve subentrare
la criticastoricaspecialmente per determinare come questi scrittidebbano es-
sere ripartitifra i due Corradodi Halberstardt, l'juniore il senior*P* e* nel
Liber naturaliumsimilitudinem, conservatonel Cod* 502 theol*fol*della bi-
bliotecadi Stato Prussiana,Corradoosserva: Ea vero que hic introducuntur
de metalliset gemmisquasi omnia suntdominiAlberti* Il Tripertitum mo-
raliumdi Corradoda Halberstadtin un manoscritto della bibliotecanazionale
di Vienna portail sottotitolo: collectioexemplrmex Aristotele, Augustino,
Albertoet aliis. Assai spesso si incontraAlbertoin un'altraenciclopediadi
un Domenicanotedesco,nella Catena entiumdi Enricodi Herford,conservata
in una seriedi manoscritti* Il secondolibro De ente naturalimostraovunque
le traccedi Albertoil Grande*
Circa l'efficaciadi Albertosulla misticatedescaDomenicananon si sono
ancorafatteaccurateindagini*Primafuronoscortidei puntidi contattofra il
libriccinoDe adhaerendoDeo e la misticatedesca*Avendo per quest'operetta
per autoreGiovannida Kastl,risalendoessa solo al principiodel secolo XV e
risentendol'influssodegli scrittori del secoloXIV, non pu esserepresain con-
siderazionenel determinarele relazionidi Albertocolla misticatedesca. Per
tempo nei Domenicani tedeschidel secolo XIII si mostral'inclinazionealla
mistica,che crebbee condussealla creazionedella misticatedescaDomenicana,
quando fu affidataa Domenicani,specialmentea quelli telogicamente molto
colti,i Lettori,la direzionespiritualedei conventidi Domenicane*A conventi
di Monache sono direttii trattatimisticio lettere,che scrittein latino dal
Domenicano WichmannArnstein,Prioredel monasterodi Neu-Ruppin,fu-
rono poi pubblicateda Fritz Bnger*Queste letterehanno un caratterecos

(1) M. Grabmann,
Mittelalterliches
Geistesleben
, 421-428.

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GRABMANN
MARTINO

proprio,che non vi si pu facilmentedimostrare l'influssodi altri autori(i)*


Nel monasterodi Neu"Ruppin,in cui il Wichmanvisse e lavor,si trovava
come Lettoreanche il DomenicanoEnricoda Halle, il quale raccolsee tradusse
col titoloLa luce fluentedella divinitle note rivelazionidi Matildedi Mag"
deburgoIn quest'operadi Matilde,come osservdi nuovo recentemente Gio^
vanna Ancelet-H ustache (2), si pu scorgerel'influssodi AlbertoMagno e di
Tommaso d'Aquino* Le relazionifra i Domenicanitedeschie la misticadel.
monasterodi monacheCisterciensidi Helfta,dove, oltre Matilde di Magde*
burgo,anche Matildeda Hackeborne specialmente la grandeS. Gertrudecon"
ducevano una vita misticadi concentrazione in Dio, dovrebberoessere stU"
diate pi accuratamente K. Richstattere P. A Walz hanno ricordatoAlberto
anchenella storiadella divozioneal Cuoredi Ges,che aveva la sua sede prin*
cipale proprionel monasterodi Helfta.Passi del magnificotrattatoDe ss. eu*
charistiaesacramento di Albertodannoa questo scopo dei puntid'appiglio(3).
L'influssodi Albertosulla formazionedella misticatedescaDomenicana,
come gi fu osservato,finorafu affermatoin modo genericoed a ci deve
aver cooperatoil libriccinoDe adhaerendoDeo. Bach nella sua opera intorno
al MaestroEckhartscrive(4) : Mediantei suoi scrittidi misticaAlbertoha
potentemente influitosugli spirititedeschiper secoli. C. Greithnel suo bel
libro, tutt'altroche invecchiato,circa la misticatedesca Domenicana,dove
attinge,come a fonteai manoscritti, dice (5) : Ci che AlbertoMagno scrisse
di misticacristiananelle sue opere scolastichee ascetichediventuna fonte
precipua,a cui poi i misticitedeschiattinseroabbondantemente nel comporre
i loro trattati
. Anche E. Michael(6) accenna alla perenneefficaciadella mi"
sticadi Albertonon solo sui suoi contemporanei, ma anche sui posteri.Baeunv
ker afferma(7) che AlbertoMagno e Davide da Ratisbonaprepararono la mi"
sticatedesca.
statapure solevatala questionese Albertoabbia scrittoanche in tede"
seo. I manoscritti si tramandarono anche predichetedeschesotto il nome di
Alberto.Fr. Pfeiffer una predicatedescadel Vescovo Alberto(8),
si trascritto
ma difficilemostrarel'autenticitdella stessa,almenonella sua formatede^

(1) Fr. BNGER, Zur Mystiku. Geschichte der mrkischen Domenikaner, Berlin,
1926,i'35- M. A. Van denOudenrijn, O. P,Miracula quaedamet collationes Fratris
Wichmanni interMysticos nationisGermanicae Ord, Praed,aetateantiquissimij Ro"
mae,1924.
(2) Jeanne AnceleT'Hustache, Mechtildede Magdeburg tudede psy"
(1207-12828).
chologie Paris,1926.
religieuse,
(3) K. RichXtter, S. J., Die HerZ'Iesu,Ferchrung des deutschenMittelalters 2,
Mnchen-Regensburg, 1924,95; A. Walz, O. P,t De devotione Cordislesu in Ordine
Praedicatorum a saeculoXIII ad saeculumXVII exhibitanotulae, Romae,1927.
(4) I. Bach,Meister Eckhart , derVaterderdeutschen Spekulation,Wien,1864,47.
(5) C. Greith,Die deutsche MystikimPredigerorden, Freiburg, 1862,42 ss. Questo
bellibromeriterebbe, e nonsenzavantaggio, di essererifatto e ristampato.
(6) E. Michael,S. J.,Geschichte ciesdeutschenVolkes , III, 145.
(7) Cl. Baeumker, Der Anteildes Elsassan dengeistigen Bewegungen *
des Mittel
alters
, Strassburg, 1912,28.
(8) Cod.lat. 15381(sec.XIX),fol.138^147^dellabiblioteca di Vienna.
nazionale

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L'INFLUSSO
DI ALBERTO
MAGNO
ECC.

sca* Dal tempoin cui egli visse,osservaW. Wackernagel(i), nulla in tede-


sco di lui giuntofinoa noi; dal secoloXIV in poi in generesolo sottoforma
di estratti La predicatedescatrascrittada Fr.Tpfeiffer pu essereanche una
traduzionee umrifacimento dei Sermoneslatinidi AlbertoPrimadi indagare
e di risolveredecisivamente la questionese egli abbia lasciatoanche prediche
in tedesco,si deve chiarirel'altraquestionecircail numerodelle sue autentiche
predichelatine(2). Sopra tuttolo studiometodicodei manoscritti tedeschidi
predichedel secolo XIII e XIV porterluce in questo punto*Infattinoi pos-
sediamopredichetedeschedi Domenicanidel secolo XIIL Nel Cod. germ*628
della bibliotecadi Stato a Monaco conservatauna predicatedescadi Fra En-
rico,primoPrioreDomenicanodi Colonia*Nel Cod* 2205-della bibliotecaci-
vica di AmburgoPh* Strauch(3) ha trovatoed esattamentetrascrittouna
raccoltadi predichetedesche,che provengonoda ambientiDomenicanitede-
schi*Fra questeprediche,che in granpartehannocome autoreun Fr*Gerardo,
forseil DomenicanoGerardoda Minden,si trovanoanche due predichetede-
sche di Albertoil Gr*La prima(fol*32r) un Sermonedel Vescovo Alberto,
la seconda(fol*37V) di nuovo un Sermonedel Vescovo Alberto * Ph*Strauch
ha pubblicatotuttoil primoSermonee il principiodel secondo*Anche in un
S ermodel PrioreRufus citato Alberto,ci che depone per l'unit di tutta
questa raccoltadi prediche*Che noiqui abbiamo a che farecon prediche,o
almenocon estrattida predichedi Albertolo mostrail fattoche nella mede-
sima raccoltasiUrova una predicadi Ulrico da Strasslburgo : Pr. Ulricuspro*
vincalis.Noi non abbiamoalcunmotivoper dubitaredell'autenticit di questa
predica del discepoloprediletto di Alberto,che ora stata pubblicataanche
da J*Dagouillon(4)*Anche nella raccoltadi manoscritti contenentisentenzedi
misticitedeschiAlberto rappresentato* Fr* Pfeifferha pubblicatodal Co-
dice 278 della bibliotecadel conventodi Einsiedelnpredichee dettidi mistici,
dove il Vescovo Albertoprendespesso la parola (5)* Trattati ascetico-mistici
scrittida Albertoin latinofuronoben prestotradottiin tedescoe, volti cosi

(1) W*Wackernagel, Deutsche 2, Basel,1874,424,Anm.12.


Literaturgeschichte
(2) Cfr.,intorno alle prediche latinedi AlbertoMagno,LecoyDE LAMarche,L
chairefranaise du moy engage, spcialement au XIIIesicle , Paris,1887,119,496*
(3) Ph. Strauch,Klner Klosterpredigten des 13 Jahrhunderts : Festschrift
Christoph
Walther, NordenundLeipzig,1911, 21-48;intorno alle prediche di Alberto, p. 22, 28,
34.36,44* .
4) I* Dagouillon,Ulrichde Strasbourg prdicateur: La vie spirituelle,XVII,n. 2.
(novembre 1927)(84)* (98).
(5) Fr. Pfeiffer,Predigten und Sprcheder Mystiker : Zeitschrift frdeutsches
Altertum, 8 (1851),209-258, 422-464. A pp*215-219 e 440ss. sonoriportati deidettidel
VescovoAlberto, intorno ai qualicfr.anche:W*Dolch, Die Verbreitung Oberdeutscher
Mystikerwerke in Niederlndischen, Leipzig,1919.- Nel Cod. Canonic.Scriptt. Eccl.
195,fol.65r,dellaBodleiana di Oxford, si trovano anchedettiitaliani di Alberto tradotti
in latino: Hoctoprecepta saluberrima, ore divinoretactasanctoAlbertoTheotonico
devotopresbitero ac episcopoin vulgrisermone transcripta . La traduzione latina
scrittada unamanodiversa da quellachescrisse la traduzione Cfr.: H*O. COXE,
italiana.
Catalog codicum manuscriptorum BibliothecaeBodleianae , Parstertiacodicesgraecoset
latinosCanonicianos complectens, Oxonii,1854,399.

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GRABMANN
MARTINO

nella lingua del popolo,diventaronoaccessibiliad ambientipi vasti. In nu"


merosimanoscritti conservatoun rifacimento tedescodel libriccinoattribuito
a Alberto: Paradisusanimae sive de aliis virtutibus.Lo scrittodi Giovanni
Geilerda KaisersbergII paradisodelle animemostraovunque l'influssodi que"
sto libriccino.Anche i Sermonesde corporeChristidel grandeScolasticofu*
rono tradottiin tedesco.
Difficilmente si potrdeterminare l'influssodi Albertosui precipuirap-*
presentanti della misticatedesca.Nella misticatendentealle idee neoplatoniche,
originatada Alberto,diventatafamiliareall'Ordine Domenicanoe coltivata
specialmente nel sud-estdella Germaniail Baeumkerha vistoil terreno,da cui
spunt la misticadel MaestroEckhart dall'indirizzodecisamenteneoplato"
nico (i). Certofinoranon statofattoalcuno studiocomparativoper la specu"
lazione di Alberto quella del grandemistico,come in generela metafisica di
Alberto stata ancora poco esaminata.Quando sar pubblicatala Summa di
. Ulrico da Strassburgo, dove il pensierometafisiconelle sue pi grandilinee
orientatoversol'idea neoplatonica, moltopifacilmente si potrannostabilire
i puntidi contattofraEckharte la precedenteScolasticaDomenicanatedesca.
Nel sestolibrodella sua grandeopera Ulrico ha inseritouna seriedi capitoli,
che trattanodiffusamente delle formedella vita di preghierae rivelanouna
profondaintelligenza della vita mistica.In Eckhartmoltodifficilmente si pos*
sono determinare i fattori, che influiscono efficacementesulla sua mistica,spe"
cialmenteperchin lui difficilmente si rileva il rapportodello Scolastico al
misticoe si sentono,da partedel Milieus di Parigi,degli influssi,che sono
moltolontanidalle fondamentali idee metafisiche di Albertoed anche di San
Tommaso. Le Questionidi Parigi del MaestroEckhartscoperterecentemente
colla loro dottrinatuttapropria intornoall'essere,sono una chiara prova in
proposito.Proprioin base ai nuovi testi,se anche con una certariservatezza,
io ho accettatol'opinionedi G. Thry(2), che Eckhartnon si sottratto all'in"
flussodell'Averroismo latino di Parigi una volta cos fortemente combattuto
da Tommaso e da Alberto(3). Accuratee dettagliateindaginicondotte con
cognizionedel materialeedito e ineditodella Scolasticaalla finedel sec. XIII
e al principno del sec. XIV possonoottenereed otterranno ulterioririsultati.
I due misticiGiovannie Gerardoda Sterngassen, come io ho chiaramente
mostratoaltrove(4), nelle loro operescolastichelatinedipendonoda S. Tom"
maso, mentrenon risentonol'influssodell'indirizzoneoplatonicodi Albertoe
di Ulricoda Strassburgo.

(1) Cl. Baeumker, Die christliche


Philosophiedes Mittelalters
: Kulturdes Gegen"
wart,I, 5 2, Leipzig,1923*410.
(2) G. Thry,O. P., Contribution Vhistoiredu procsd'Eckhart.Premirephase
(1325^1326),
Ligug,1926.
(3) M. Grabmann, NeuaufgefundenePariserQustionen MeisterEckhartsundihre
Stellungin seinemEntwicklungsgange , Untersuchungen und Texte: Abhaudlungen d.
Bayrischen Akademie desWissenschaften, u. hist.Klasse,XXXII,Band7,
Philos.'philol.
Abhandlung, Mnchen, 1927,
(4) M. Grabmann, Neu aufgefundeneWerkedeutscher , Mnchen,
Mystiker 1921.

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L'INFLUSSO
DI ALBERTO
MAGNO
ECC.

Il pi fedele erede di quanto v'ha di pi bello nel pensierodel Maestro


Eckhartcome osservagiustamente il P. F. Thry(i), fu GiovanniTauler,che
si sforzsinceramente anche di interpretare in senso ortodosso,per quanto era
le
possibile proposizioni incriminate e condannate del Maestro.Durantei suoi
stud nel conventodei Domenicanidi Strassburgo, sua citt natale,egli aveva
appreso la dottrina di S. Tommaso secondo le prescrizionidel suo Ordine,come
del restoanche Eckhartconoscevabene la Summa teologica . In nove punti
delle sue predicheegli vita l'Aquinate,che generalmente chiama maestro
Tommaso e in un luogo anche molto reverendomaestroTommaso. Ma
sarebbeerroneovolergiudicareil suo indirizzoScolastico solo in base a queste
citazioni,come ha fattoG. Siedel (2). Tauler in pi d'un puntodella sua dot'
trina s' scostatoscientemente da S. Tommaso e persinonella questione se
l'intellettosia una potenzadell'animasuperiorealla volont,non si espresso
chiaro e deciso per la sentenzaTomisticadel primatodell'intelletto. Egli ha
subito l'influssoanche di altrifattori.Data la sua tendenzapratica,si coni*
prendeanchela sua simpatiaper il DomenicanoitalianoVenturinoda Berga-
mo,che stava in relazioneepistolarecoi misticitedeschi.Dalla sua speculazione
trasparespecialmenteil suo orientamentoneoplatonico.L'autore da lui pi
citato,dopo la Scrittura, S. Agostino.Il deciso indirizzoneoplatonico rap*
presentatodal Pseudo-Areopagita, che egli cita quindicivolte,e da Proclo,o,
come egli lo chiama,Proculo un maestropaganeggiante . Ma da singolipassi
dei suoi scrittitraspareanche la sua relazioneal neoplatonismo tedesco.Nella
predicasul passo Scritturale: Beati oculi, qui videntquae vos videtis, egli
trattadell'idea centraledella mistica,del fondo e della fiammelladell'anima,
dell'intimosantuariodell'uomo,dove l'animaragionae trattacon Dio in modo
misterioso e dolce (3). Tauler cita qui come autoritAlbertoMagno, Dietrich
von Freiberge il MaestroEckhart:
Di questa intimanobiltche giace nelle profonditdell'anima hanno
parlatomoltiMaestri,e anche e moderni: il VescovpAlberto,il MaestroDie*
trich,il MaestroEghart.Uno la chiamauna fiammelladell'anima,l'altrouna
profondit dell'anima;uno la chiamaun principioe il Vescovo Albertoun'im-
magine, nella quale rappresentata e si trova,l riposta,la SS. Trinit. E
questa scintillas'eleva,volando, fin dove le piace e dove non la pu seguirela
intelligenza, che rinunzia al volo, finche la scintillaridiscendealla profondit
dell'anima,da dove si sollevquando venneall'esistenza.
Nella medesimapredicasi trovanoancoraaltripassi pi lunghitrattida
Alberto;anche Proclo citatodue volte,come pure il Pseudo-Dionisioviene
utilizzato.Invece non vi si riscontraalcun testo dell'Aquinate, quantunque

(1) G. Thry,Esquissed'unevie de Tauler , La vie spirituelle,Tom. XV, n. 6


mars1927,tudeset documents (135).
(2) G. SiEDEL,
Die Mystik Taulers,Leipzig,1911. Cfr.l'istruttiva
recensione
di que*
sopera,fattada K. BlHLMEYER, nellaTheologischeRevue,1911, 609-613.
(3) F. VETTER,Die PredigtenTaulersaus derEngelberger Hand-
undderFreiburger
wieaus Schmidts
schrift Abschriftenderehemaligen Strassburger (Deut-
Handschriften
scheTextedes Mittelalters,
XI), Berlin,1910,347.

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MARTINO

anch'egliparlidella scintillaanimae e la predicatrattidi questionifonda-


mentalidella misticaspeculativa
La fonteprecipuadella Scolasticaper Enrico Susone, e precisamente in
di
grado gran lunga superiore per che Eckhart e per Tauler, Tommaso d'A"
quino che egli nel suo Horologiumsapientiaechiama il Doctor egregius,
rosa sine spina,sol sine nube e nei suoi scrittitedeschi la chiara luce il
caro S. Tommaso,il Maestro. Fra gli altri Scolastici,che hanno influitosu
questo cantoredell'amoredivino della misticatedesca,spicca S. Bonaventura
col suo Itinerarium mentisad Deum. Alberto citatoin un solo puntocome
il grandeMaestroAlberto
Sensibilee manifestain modo straordinario l'efficaciache hanno esercii
citatosulla letteraturaasceticae misticadel tardoMedio Evo gli scrittiEuca-
risticidi Alberto,specialmentela sua opera De eucharistiaesacramento, dal
pensieroprofondo e commovente. La poesia mistica puch von der tochter
Syon, compostada un poeta tedescoalla finedel secolo XIII, probabilmente
membrodi un Ordine mendicante,nella sua parte Eucaristicasi inspiraalla
suddettaoperadi Alberto(i). Il puch von den VI namendes fronleichnams
auch goldenezunge o liberde corporeet sanguineDomini del monacodi
Heilsbronn, come Fr. Pelsterdimostrper il primo(2), in granparteuna tra"
duzione del De sacramentoeucharistiae di Alberto.Il monaco di Heilsbronn
traducecon guten ged, gab, speis, gemainsam,Opfer,heilichait i ter'
mini,che Albertousa per l'Eucaristia : gratia,donm,cibus,communio,sa-
crificium, sacramenutum e lo segue letteralmente anche nella spiegazionedi
pur facendodelle abbreviazioni(3). A ragionequindi Bckl
queste espressioni,
osserva: La dottrinaintornoall'Eucaristiadel monacodi Heilsbrann sostane
zialmentequella di AlbertoMagno. Anche il noto Abbate Corradoda Brun"
delsheimdel monasterodei Cisterciensi di Heilsbronnnelle sue predichema-
noscrittemolto diffusecol nome di Socci sermoness' abbondantemente ser-
vito di quest'operadi Alberto.Bckl ha confrontato i Sermonesdell'Abbate-
con ambedue gli scrittimisticitedeschidel monaco di Heilsbronn,il puch
von den VI namendes fronleichnams e il puch der siben grade e in base
a questo confrontosostienel'opinioneche l'Abbate Corradodi Brundelsheim
e il monacodi Heilsbronnsiano la medesimapersona(4). Bckl pot dimo"
strareche anche il MaestroEckhartnei suoi scrittis' servitodel De euchari*
stiae sacramentodi Alberto.La predicasul passo: Homo quidam fecitcoe"

(i) Questacomposizione tedesca


poeticamistica chesi basasu unacomposizione latina
statapubblicata da Th. Merzdorf, Der MnchvonHeilsbronn , Berlin,1870,129ss.
Cfr.anche:O. Schade,Das Buochlin vonderTochter Syon , Berlin,1849.- Alla rela-
zionecolloscrittoDe eucharistiae
sacramentodi Alberto il Gr.ha accennato peril prima
K. BCKL, Die Eucharistielehre
derdeutschen Mystiker des Mittelaters,Mnchen, 1923,
50. Essendostaticomposti gliscritti di Alberto
Eucaristici frail 1270e il 1280,il libra
dellaTochter Sion statoscritto
dopoil 1280.
(2) Bckl,a. a. O, 70*73.
(3) BCKL, 82 s.
Die Eucharistielehre,
(4) K. Bckl,WeristderMnchvonHeilsbronn? : Zeitschr. frKath.Theologie,.
52, 1928,230-239.

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DI ALBERTO
MAGNO
ECC.

nam magnam tramandataci in doppio testosi appoggiasu pensierisvoltida


Albertonella sua opera,dove simboleggiTintima unionedell'uomocon Cristo
nella S. ComunionemediantePassimilazione del cibo naturalenel corpoumano*
Bckl,che non aveva ancoraa disposizionel'edizionedell'autodifesa del Mae*
stroEckhart,suppoceche questa predicaformasselo sfondoper la proposizione
addottacome errorio nella Bolla di condannadi GiovanniXXII Ma non
cos. Questa proposizione presa dalla predica: lusti autem in perpetuum
vivent( i ). Troviamorichiamiall'operadi Albertoanche nella predica70 del-
l'edizionedi Pfeiffer, come pure nel Trattato1 pressoPfeiffer:Von den 12
nutzen unseres herren leichnam .
Io credo che ulterioried accurateindaginiporterannomolte altre prove
dell'influsso' di questo scrittodi Albertosulla letteratura misticatedescadel
secoloXIV e XV. Tali ricerchedovrannoestendersiai Sermonesde sacrosancti
corporisDomini sacramento,che, cos diffusicome manoscritti e cos presto
tradottiin tedescoda moltifuronoerroneamente attributia S. Tommaso.
Non si conosceancoral'efficiacia di Albertosulla misticadei Paesi Bass
raccoltasotto il nome di devotio moderna, la quale, come noto, sta in
relazionecolla misticaSpagnuoladel secoloXVI. Per questo indirizzoascetico^
mistico specialmentecaratteristica la divozioneal Cristo(Eucaristico, che si
mostraletterariamente nel IV librodell'ImitatioChristidi Tommasoda Kem-
pis, nello scrittoDe sacramentoaltarisdi Giovann da Schoenhove,nel libro
De sacramentoeucharistiaedi Wessel Gansford,ecc. Anche negli scrittidi
Giovanni Mauburnus(Mombaer),specialmentenel suo Rosetum e nei suoi
Exercitiala dottrinasull'Eucaristiaoccupa un posto importante. Ora il P. De-*
bongnie(2) in una profondamonografia intornoa GiovanniMauburnusha ac*
cennatoal fattoche il medesimonelle partiEucaristichedel suo Rosetumd
solo un riassuntodel trattatoDe sacramentoEucharistiaedi Albertoil Gr.
Dato che i rappresentati della devotiomoderna avevanocomuninon solo le
idee, ma anche le fontiche usavano,ulterioriricerchecondurranno senza dub"
bio a scoprirespessoin loro traccedel pensierodi Alberto.Certo,l'analisidelle
fonti,specialmente dei trattatiasceticie misticilatinidel sec. XIV e XV, ap"
partiene ai lavoripi difficilidell'indaginemedioevale,poich qui sono spesso
intessutenel testodelle citazionitolte dagli autorii pi diversisenza farne
il nome e con un'abilittale da nascondereal lettoreil caratteredi compila-
zione, che spesso l'opera riveste.Il P. I. Huyben, O. S. B., ha mostratocon
una maestriameravigliosa un tale intessutodi citazioninello scrittoDe adhae*
rendoDei. Anche negli scrittidel PrioreBenedettinodi Tegernsee,Bernardo
da Waging,specialmente nella sufiprincipaleoperamisticaDe spiritualibus sen*
timentiset de perfectione spiritualisi trovano dei passi citatida Alberto il Gr.
Qui si apre un vasto terrenoda esplorare.I vicendevolipuntidi contattodella
misticadel tardoMedio Evo ci hanno mostratodegli autoriche hanno subito

(j) G. Thry,O. P., ditioncritiquedes picesrelatives


au procsd'Eckhart,
Ar-
chivesd'histoire
doctrinaleet littraire
du moyen-ge, I, 1926-1927*
(2) P. Debongnie,
C. SS. R., JeanMombaer de Bruxellesabbde Livry.Ses crits
et ses rformes,
Louvain,1928,35, 189.
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MARTINO

l'influssodi Albertoma non appartengonoall'OrdineDomenicanoAnzi tutto


dobbiamooccuparcidei Domenicanitedeschi,che nelle loro opere fanno ve-
dere l'efficaciadel pensierodi AlbertoMagno,
Una tale efficacia, negli scritti
che si rivelaanche in citazioni,si riscontra
asceticie teologico-morali latinie in generein quelli di indole praticadei Do-
menicanitedeschidel secolo XIV e XV, La Consolatiotheologiaedel Domni*
cano Giovannida Tambach, amico del Tauler, porta testidi Albertoil Gr,
Posso qui accennrealla profondaanalisidelle fonticompiutedal P. Alberto
Auer, O. S. B., intornoalla consolatiotheologiae (i). Notevole anche
l'influssodel libriccinoconsolantedi Eckhartsu Giovannida Tambach,L'uso
di Albertofattodal DomenicanoViennese Francescovon Retz chiaramente
espostonelle accurateindaginidel P. Gallo Hfele (2). PressoFrancescovon
Retz Albertofigramoltomenodi Tommasod'Aquino. Nei moltiscrittid'in*
dole praticadel Domenicano Svevo Giovanni Nider, discepolodi Francesco
von Retz, e celebreprofessore all'Universitdi Vienna, Alberto,come Ulrico
da Strassburgo, un autorecitatospesso.Uno studiopi accuratomeriterebbero
gli scritticompletamente ineditidei due Domnicani Giovanni Schwartzo
Giorgio Schwartz. L'eredit letterariadel secondo,in parteautografa,si trova
in una serie di manoscritti della bibliotecadi Stato ad Eichsttt?quella del
primo,in parte pure autografa,per lo pi predicheed altrilavori di indole
pratica,si trovaora specialmentea Monaco nella bibliotecadi Stato. Presso
ambedue,per quanto potei vederein una rapidascorsa,vi si riscontrano delle
citazionidi Alberto,sopra tuttoin GiovanniSchwartz,il quale ha trascritto
di propriamanoanche la secondapartedella Summatheologiaedi Alberto(3).
Pi noto di questi due teologi il fratello,conosciutospecialmente come pre*
dicatore,Pietro Schwartz(PetrusNigri),ricordatospecialmentecome cultore
della lingua ebraicae come autoredi un ClypensThomistarum, che fu anche
stampatoe nel quale egli si appoggiafortemente a S. Tommaso(4). Nelle opere

(1) P. A. Auer,O. S. B., lohanesvon Tambachunddie Trostbcher vom 11-16


lahrhundert (Beitrge zurGeschichte derPhilosophie XXVII,1-2),Mn-
des Mittelalters,
ster,1928.
(2) P. G. Hfele,O. P., FranzvonRetZ . Ein BeitragZurGelehrtengeschichte des
Domenikanerordens , Wien,1918.
(3) Questacopia conservata nel Cod.Cent.II, 2, dellabibliotecacivicadi Norim-
berga.Notevole TE^plicit, fol.1551::Explivitsecunda parsSummede mirabili scien-
tia Dei editaa magnoAlberto Ordinispredicatorum et quondam episcopoRatisponensi,
que in hocvolumine scribendo fuitincepta annoDomini1417 videlicet Concilii
Constan-
ciensisannoquartoin novembri tempore electionis
Martinipapequintiac finita eodem
tempore annisequentis. Et cumpluraexemplaria nunc,ut dicitur, noninveniuntur in
mundo, quamtriasc. Coloniense, Esslingenseet Ratisponense, estde Ratisponensi,
scripta
quamquam (?) ex industria lectoris
conventus et fratrumeumiuvantium quamplurimum
sitcorrectaet emendata etiamtytulis
superadditis questionum atquerubricisque alias
nusquam habentur. Omniaautemhecad honorem Domininostrilesu Christi et sueglo-
riosissimevirginiset matris Marieatquead animarum salutem permanusIohan*
scripta
nis Swartzdicti,pio cuiusanimadignentur orareex caritate in hoc ipsolibrolegentes
sivestudentes.
(4) L'autografo il Clm.26722.Il Clm.26720contiene parimente, comeautografo,
le Quaestiones de librisphysicorum et de animaAristotelisdi PietroNigri.

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L'INFLUSSO ECC.
MAGNO

scientifiche di carattere e teologicodei Domenicanitedeschil'autorit


filosofico
supremadell'Ordineera diventatoTommaso d'Aquino. La filosofiae la teo-
logia di Albertohanno esercitatoun influssopi perennee pi efficacesul
pensierodegli scienziatitedeschifuoridell'OrdineDomenicano.
Il filosofofiammingo EnricoBate da Mechelntche forsea Parigiha udito
Tommasod'Aquino,nella sua vasta opera Speculumdivinorumet quorundam
noturalium, specialmentenella spiegazionedi discussipassi Aristotelici,fa ap-
pello a Tommasod'Aquinoche egli chiama semplicemente expositor,come
puread Alberto(i). I suoi richiamia Proclofannosupporrein lui un'inclina-
zione al Neoplatonismo.Quando si avr stampataquest'operapoderosa,che
G. Wallerandsta preparandoper i PhilosophesBelges,si potrgiudicaremolto
pi facilmente Il nomedi Albertosi riscontra
del suo indirizzostorico-filosofico.
anche nei commentariAristotelicidi filosofitedeschidella tarda Scolastica,
come Albertodi Sassonia,Marsilioda Inghen,ecc. Un commentario anonimo
intornoal De generazioneet corruptione contenutonel Clm 202 moltodipen-
dente da Alberto(2). Assai spessoin manoscritti si trovanodei riassuntifatti
dalle opere di Alberto.Il Clm. 26819 (lo. 32r-ii4v) contieneun commentario
al secondo librodelle Sentenzedi up certoGiovanniWiss. L'Explicit suona:
Et hec de vitiisdietasufficiant et per consequensde totoisto secundoIohan-
nis Wiss ex secundaeparteDe mirabiliscientiaDei . Questo lavoro quindi
un estrattodalla secondapartedella Somma teologicadi Alberto. Anche in
operedi scienzenaturalidel tardoMedio Evo si mostraquesto influssodi Al-
berto. Il Cod. Q. 119 della bibliotecacivica di Erfurtdal foi. 2v-68rcon-
tiene,scrittoda un autoreal principiodel secolo XIV, un trattatoDe virtutibus
et vitiis, che in finela medesimamano dichiaraopera di Albertoil Grande:
Explicit tracta tus de virtutibuset vitiis secundumAlbertm. Il titoloal
principio di un autoreposteriore:Incipittractatusde virtutibus et vitiisse*
cundumAlbertmMagnum. L'iniziosuona: Tractatumde virtutibus et vitiis
primode virt te agendumest hoc ordine. La medesimaopera si trovaano-
nima in un manoscritto di Oxford,Cod. Laud. Misc. 544. Questo compendio
di moraleeccellenteper la chiarezzadei concetti,come per la divisionedella
materia,secondotuttala sua disposizionenon sta in nessunarelazionedi dipen-
denza dalla grandeoperaineditadi AlbertoDe bono sive de virtutibus . Questa
moraleorientataverso Albertodovrebbeesseremessa in rapportocolla dot-
trinaintornoalle virte ai vizi da lui sviluppatain altrascritti,specialmente
nel commentario alle Sentenze.Il Cod. Electoral.429 della bibliotecadi Stato
Prussianacontieneschizzi elaboratidi predichetolti dal commentario di Al-
bertoal Vangelo di S. Luca, i quali nellf Explicitvengono chiamati quedam

(1) M. DEWulf, HenriBatede Malineset son Speculum divinorum, Bulletin


dc la
des l'Acadmie
classedes lettres royalede Belgique, nov.1909?A. Birkenmayer, Henri
Batede Malines, astronome et philosophe du XIIIesicle,Cracovie,
1923.
(2) Altrianonimicommentari cheutilizzano
ad Aristotele, abbondantemente Alberto,
sonocontenuti nelCod. M., II, i, della Biblioteca (doveTommaso
realdes Escorial
e Alberto vengono continuamente comepurenelCod. XXII,Plut.,dextr.3, della
citati),
bibliotecaMalatestianaa Cesena.

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MARTINO

parvenotuleextractede scriptodominiAlbertiquondam episcopiRatisponen-


sis super evangeliumLuce . Nel Cod* 1280 della bibliotecadel Capitolome-
tropolitano di Praga ci sono conservatedelle Quaestiones intornoalla Fi-
sica e agli altri librinaturales di Aristotele,
intornoal caratteredelle quali
ci informalTExplicit : Expliciuntsententiaetotiusfere naturalisphilosophie
collecteex commentariis... doctorisS. Thome et domniAlbertMagiii episcopi
Ratisponensis editeque in alma Universittestudii Parisiensis. Il manoscritto
risaleagli anni 1450-51.Il Cod. 125 della bibliotecadel monasterodi Kloster-
neuburgcontieneuna raccoltaanonimaintitolataPhilocosmusde proprietatu
bus rerum , che desumein granparteil suo materialeda Alberto.Si sono sco-
perterelazionianche fra Albertoil Gr. e il librodella naturadi Corradoda
Megenberg,la primastorianaturaletedesca.I. Haupt (1) vede la preparazione
e la base latinadi questa storianaturale,la pi anticain linguatedesca,in una
raccoltaampiamentediffusain manoscritti ed assai per tempoascrittaad Al-
bertoil Gr., la quale comincia: Sermo generalisde septemregionibus o,
se non di Alberto,da lui per dipendein tuttoe per tutto.Fr. Pfeiffer (2),
H. Schulz ed altridesignanoil Liber de naturarerum,ineditodi Tommaso
Cantiprantanus come la fonteprincipaledi Corrado da Megenberg.Corrado
stessonei versidi introduzione riconoscecome opera di Albertola base latina
del suo lavoro:

Also tragich ain puoch


von lateinin dutschenwort,
gesammeltvon den alten.
daz hai Albertusmaisterlich

Alla fineil Megenbergdubitache Albertone sia l'autore: perciio Me-


genbergdico che dubitoche Albertoabbia scrittoil libroin latino,poichegli
che in questo libro; in caso lo
in altrilibri parla delle corse diversamente
avrebbescrittonella giovinezza,primache avesseidee proprieda seguire. In
ogni caso da queste espressionisi rilevache Corradoda Megenbergha cono-
sciutogli scrittidi scienzenaturalidi Alberto.Le forme,nelle quali Albertoe
il suo pensierohanno influitosulla letteraturamedioevaletedesca,non sono
state ancorastudiate.Oltredi lui, anche Guglielmoda Conches,di lui molto
pi vecchio,ha influitosugli scrittimedioevalitedeschidi scienzenaturali.In
un'ulteriore indagineio terrcontoanchedell'efficaciadelle operedi Guglielmo
da Conchessulla letteratura tedesca medioevale.Si parl gi sopradel vasto
influssoesercitatatoda Albertopropriosulle scienzenaturalidel tardoMedio
Evo mediantela Philosophiapauperumdi Albertoda Orlamiinde.Il Cod. Ma.

(1) I. Haupt, Ueberdas medizinische des Meisters


Arzneibuch : Sit-
Bartholomaeus
zungsberichte Klasseder WienerAkademieder Wissenschaften,
der philos.'hist. 71
(1872),558. _
(2) F. Pfeiffer,Das BuchderNaturvon KonradvonMegenberg, ii,
Stuttgart,
XXIX, ss. - H. Schulz, Das Buchder NaturvonKonrad von ,
Megenberg In neuhoch-
deutschen Srapchebearbeitet, 1897,VIL Cfr.anche.:M. GRABMANN,
Greifswald, Die
philosophia pauperumund ihr

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DI ALBERTO
MAGNO
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F. 229 della bibliotecacivicadi Danzica (foL96^194^ contieneun'operavasta:


De notabilibusanimalium , la quale, com' notatonella prefazione portarias"
sunti toltidagli scrittidel doctorisegregiiAlbertiColoniensis e di altri
autori.Specialmenteil librosesto presoquasi completamente da Alberto.Chi
sia l'autoredi quest'opera,non si sa. Nella prefazioneegli si richiamaall'altra
sua opera Compendiummirabilium(1), che si trova,parimentianonima,nel
Cod. Elector,lat. 862 della bibliotecadi Stato Prussiana.
Nelle Universittedescherisuonaspesso il nome di Albertoanche nella
lotta tra la via antiqua e la via moderna. Qui egli figura,accanto a
Tommasod'Aquino e a Duns Scoto,come un principalerappresentante della
via antiqua. Giovannida Heerenberg,il teologodi Heidelberg,noto per la
sua controversia con Nicol Cusano, alla sua mortelasci in testamentouna
casa con poderealla cos detta borsadei predicatori o dei realisti.Il suo ese*
cutoretestamentario, Iodoco Aichmann,professore di Teologia ad Heidelberg,
elabor gli statutidi questa borsa,nei quali stabilche i maestridella borsa
devono anche insegnarela viam antiquam come Tommaso,Albertoe i
loro seguaci (2).
La sede principale,dove veniva insegnatala via antiqua in Germania
era l'Universitdi Colonia. Alle pretesedei Principielettori,specialmentedei
tre Principielettoriecclesiastici,
che cio a Colonia si introducessela via
nova del Nominalismo,l'Universitrisposecon uno scrittomemorandoin
data 24 dicembre1425, in cui, adducendo dettagliatamente i motivi,dichia^
rava energicamente che eradecisa a tenerfermoalla via antiqua di S. Tom^
maso e di AlbertoMagno (3). Intornoalla vita scientificadell'Universitdi Co'
Ionia ci forniscono accurateinformazioni le relazionidel DomenicanoServazio
Fanckel,editedal P. GabrieleM. Lohr,circa le disputeteologichee le promo"
zioniche si tacevanoin quella Universitalla finedel Medio Evo (4). Un feno^
meno finoranon abbastanzachiaritonelle sue originie nei suoi particolari
la lottafrai Tomistie gli Albertistisortaa quella Universitnel sec. XV (5).

(1) Sottoil nomedi Alberto Magnosi spessostampato unoscritto De mirabilibus


1mundi, che pernonappartiene a lui. Forseesso identicoall'altroDe mirabilibus
mundi,chenelcatalogo di Stams ascritto ad un certoArnoldo da Liegi,Domenicano.
(2) G. Ritter,Studien zurSptscholastik,II. Via antiquaundvia moderna aufden
deutschen Universittendes 15 lahrhunderts : Sitzungsberichteder Heidelberger
Aka-
demiederWissenschaften. Philos.^hist.
Klasse,Heidelberg,1922,54.
(3) Cfr.: Ritter,a. a. O., 39 ss. - Kardinal Ehrle, Der Sentenzenkommentar Pe*
tersvonCandia,desPisanerPapste Alexanders V, Mnster, 1925,149ss.
(4) P. G. Lohr, O. P., Die theologischen DisputationenundPromotionen an der
UniversittKlnim ausgehenden 15 lahrhundert nachden Augabendes P. Servatius
Fanckel0. P. (Quellenund Forschungen zur Geschichte des Domenikanerordens in
Deutschland, 21),Leipzig,1926.
(5) Cfr.:P. Lhr,a. a. O, 21 ss.?F. I. v. Bianco,Die alte Universitt Klnund
die spteren GelehrtenschulendieserStadt,I, Kln,1855,254ss.; Kard.Ehrle,a. a. O.,
263ss.; H. Hermelink,Die theologische Fakultt in Tbingen vor der Reformation,
I477'I534Tbingen, 1906,140ss. - GliAlbertisti sonoancorapivoltenominati nelle
Epistulaeobscurorum virorum . Cfr.: Epistulaeobscurorum virorum, editeda Aloys
Brner, Heidelberg,1924,II, 30, 55, in, 162,165.

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GRABMANN
MARTINO

I primisono rappresentati sopratuttodai Domenicani,che, e per tradizionee


per prescrizione del loroOrdine,avevano abbracciatala dottrinadell'Aquinate.
Una buona prova di questo fatto il gi nominatoClypeusThomistarum di
PietroSchwartz(PetrusNigri),che pi d'ogni altro scritto getta luce sullo
sviluppostoricodi questa lotta.Ma la Schola Thomistarum possedevanu*
merosie ragguardevoli aderentianche frail clero secolare*Uno frai principali
rappresentanti del Tomismo a Colonia,gi primadello scoppiodi questa lotta
era Enrico da Gorkum,la cui Abbreviatiodella Somma teologicaappartiene
alle miglioriopere antiched'introduzionealla Somma di S. Tommaso*Il suo
discepoloGerardoFerstegenda Heerenberg, chiamatoancheGerardoda Monte,
che scrisseun commentario all'operaDe ente et essentiadi S. Tommasoed una
Concordantiadi testidello stessoapparentemente contraddicentisi, era il prin-
cipale rappresentante della Schola Thomistarum, che aveva i suoi seguaci
nella Bursa Cornelii e in quella dei Montani*Altri rappresentanti della
scuola Tomisticadi Colonia erano Lambertode Monte,che composedei com*
mentariad Aristoteleaderendostrettamente a S. Tommaso,GiovanniVerso*
rius(i), che parimenti commentlo scrittoDe ente et essentiae composecom*
mentariad Aristoteleed alle Summulaelogicales di Pietro Hispanus,e Gio*
vanni Tinctoris.
La scuola Alfeertistica aveva la sua sede nella borsa Kuk e in quella dei
Luarenziani.Fra i rappresentanti della scholaAlbertistarum vanno nominati
Gerardoe Arnoldoda Harderwik,Giacomoda Stralen,Corradode Campis e
Goffredoda Gromingen, il quale nelle dispute,secondole relazionidi Servazio
Fanckel,figuracomeil difensore delle dottrinepropriedi Albertocontroi To-
misti.In ogni caso gli scrittidi Albertofuronodiligentemente studiatie dagli
Albertistinelle controversie fu pure usata la Somma del suo discepoloUlrico
da Strasburgo.Gerardoda Harderwike Giovannida Nrtingenhanno scritto
anche compendidella filosofianaturaledi Alberto,che furonopure stampati
(Colonia,H. Quentel,1496 e 1508). Attenendosistrettamente alla dottrinadi
Alberto,GerardoHarderwikha scrittoanche Commentari alle Analitiche , alla
e
Topica agli Elenchi di Aristotele,che nel 1
151 apparverostampati a Colonia
pressoQuentelcol titolo: Commentaria Nove Logice Aristotelis in gymnasio
Coloniensisquad BursamLaurentiivocantad mentemMagni Albertiolim edi-
ta , ecc. Alla fine(fol. CCXLIX8) nominatocome autore augustememorie
egregiusdominusartiumet sacre SophieprofessorGerardusHardewicensis .
La stampa stata curata opera maistriArnoldiTungri sacre theologiepro*
fessoriseximii eiusdem (sc. GerardiHardewicensis)olim discipuli. Il foglio
portanteil titolodi questicommentari, che sono commentari non solo ad Ari*
stotele,ma anchead Alberto,mostrala figuradi quest'ultimo, che ornatodegli
indumentiepiscopali,siede sulla cattedracome un Magister;sul rovescio del
medesimofogliosi leggonoi seguentiversidell'umanistae pedagogo Giovanni
Murmellius, che pureaveva studiatoall'Universitdi Colonia:

(1) Cr.:A. BlRKENMAjER, derphysischen


Die Wiegendrucke Werkelohannes Ver-
sors: Sonderabdruckaus Bock^ochBibliotekhistoriska Isak Collyn*
Studiertillgnade
Uppsala,1925.

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DI ALBERTO
L'INFLUSSO MAGNO
ECC.

ExtremasMagni nomenvolitavitin oras


Alberti; templisgymnasiisquefrequens
In cathedrismagnusrsonat ; per pulpitapassim
Ac ubicumqueloqui docta coronasolet
Magnus habetnomenmaius quam Cesarishostis
Quam vel AlexandermaximusUle ducum
Invida quod numquampoteritabolerevetustas
Sacrilegeturbevel rabiosalues
Est enimtantum,ut nulliuscarminecrescat
Nullis depereatdentibusinvidiae.

Il pi ragguardevolerappresentante della schola Albertistarum ed una:


delle pi belle mentifilosofiche della Germaniaalla finedel Medio Evo fu Em-
mericode Campo (Van de Velde), primaprofessore a Colonia e poi, nel 1444,
passato all'Universitdi Lovanio, dove conserv,lavorando,il medesimoindi-
rizzo fino^lla sua morte(1460) (1). Dei suoi scrittisono statistampatinel .1492
pressoH. Quentela Colonia: Promptuarium argumentorum disputatorum inter
lileumAlbertistam et spineumThomistam;Repartitiones naturalisphilosophie
secundumprocessumAlbertistarum et Thomistarum;mei 1517: Problemata
interAlbertmMagnumet S . Thomamad utriusqueopinionisintelligentiam
multumconferentia. Con questi venti punticontroversi le grandiidee dottri-
nali comuni ad Albertoed al suo discepoloTommaso non vengono toccate,
come del restoanche l'avversarioTomista di Emmerico,Gerardode Monte,,
escludeognidifferenza essenzialefrai due grandipensatori Tuttaviaper com-
prenderemeglioil pensieroe l'attivitdella scienzatedescaalla finedel Medio
Evo sarebbemoltoistruttiva e desiderabileuna pi accurataindagineintorno
questipunticontroversi e in genereintornoa tuttaquesta lottafra Albertisti
e Tomisti.In ogni caso pressoEmmericoe i suoi amici dobbiamoriconoscere
come giustificato lo sforzodi metterenuovamentenella sua vera luce la grande
importanzadi Alberto,la quale, causa lo studioesclusivodelle opere del suo
discepolo,andava semprepi perdendoterreno.Inoltregli scrittidel Doctor
universalis abbracciano,specialmentein fatto di scienze naturali,campi e
problemi,che Tommasonelle sue ricerchescientifiche non ha mai affrontato.
I Domenicanitedeschidel secolo XV - io ricordosolo LeonardoHuntpichler
da Brixental,Michelede Insulis, CornelioSneek, GiovanniHoppe, Gerardo
Eltene un po' pi tardiCorradoKllin - ei grandiTomistiSpagnuoliusciti
dalla scuola di Francescoda Vittoriascrisseroi loro commentariche fanno
epoca. Se anche alla finedel Medio Evo la dottrinadi Albertonon fu pi ap-
prezzatae seguitacome primadai Domenicanitedeschi,la grandee santafigura
di questo dotto insigne,che ha creatoil Medio Evo tedesco, per rimasta
vivamentescolpitanella mentee nel cuoredei suoi confratelli tedeschi.Proprio
al tempoquando ancora a Colonia durava la lotta fra Albertistie Tomisti,

(1) Cfr.: H. de IONGH,L'anciennefacult de theologie


de Louvainau premier
sicle
de sonexistence (i432'i54o),Louvain,1911, 81.

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MARTINO
GRABMANN

Pietrodi Prussia,nel conventodei Domenicanidi Colonia,scrissenel 1487 la


sua Vita AlbertiMagni. Petrusde Prussia,dice P. Pelster(1), considerato
giustamentecome il miglioree pi completobiografodi Albertoperchs*ac-
cinse al suo compitocon un sensocriticoe insiemebramosodi verit Poco
dopoi un altroDomenicanodi Colonia,Rodolfoda Nymwegen,scrisseuna bio-
grafiadi Albertoparimentibuona*Con molto entusiasmoparla di Albertoin
diversipuntiil cronistaDomenicanoGiovanniMeierda ZurigoU<naltro Do-
menicanotedescovorreiricordare, che ha trattoabbondantemente profitto dalla
dottrinadi Alberto,Giacomoda Lilienstein, che nel suo Liberde divinasapiens
tia, una ineditaSomma teologicadel principiodel secolo XVI, cita ed usa Al"
berto ed Ulrico da Strassburgo (2).
Ritornandoora ad Emmericode Campo, il pi ragguardevolerappresene
tante della Schola Albertistanem di Colonia, i suoi scrittipi importanti,
nei quali sviluppail suo sistemafilosifico, sono rimastiinediti.Il Cod. 105
della BibliotecadelPQspitaledi Cues sulla Mosa contienelavori teologici,un
Summariusdominicepassionisepyloguse una Determinalo casus alicuius.Il
Cod. 106 della stessabiblioteca(3) abbracciaspecialmente i suoi scrittifilosofici.
Al principiodel manoscritto si trovanoun discorsosu S. Agostinoda lui tenuto
al conciliodi Basileae un brevecommentario alle Sentenze.A questi seguono
trattati : Questionessupralibrosphilosophierationalis,realiset mora*
filosofici
lis, Theorematatotiusuniversifundamentaliter doctrinalia, Ars demonstrativa ,
Tractatusde sigilloeternitatis omniumartiumet scientiarum exempli,Bas
lee temporeconciliieditus.Vengono quindi dissertazionidi dirittocanonico.
La fine del Codice formatada un vasto trattatofilosoficodi Emmerico:
Collectiopositionumiurisnaturalisdiviniet humniphilosophicedoctrinalium.
Estrattidalla filosofiadi Emmericode Campo si incontrano nel Cod. 610 della
bibliotecacivicadi Magonza: De primoprincipiouniversalis entiumex Emetici
.
floribusphilosophieQuesto trattato sembraun estrattoda uno scrittod"Emme-
ricononcontenutonei manoscritti di Nicol Cusano e conservatomeiCod. 695
della bibliotecadegli Iagelloniall'Universitdi Cracovia.C. Michalskiper i-1
primo ha accennatoa quest'opera,che nel manoscritto di Cracovia porta il
titolodi Compendiumdivinorum(4). L'inizio suona: Incipit: Philosophie
Flores.In hoc opusculosub compendiocolligerepropono. Al Compendium,
nel manoscritto di Cracovia,seguono dei Dubia coll'inizio: Incipit: Philo-
sophieflores-incipitcompendiumprimephilosophie,quod intitulatur . Michal-
ski d informazioni dettagliateintorno a questo lavoro di Emmerico. La prima

(1) Fr. Pelster,S J.,Kritische


StudienZumLebenundZudenSchriften Albertsdes
Grossen,3.
(2) M. Grabmann, Der Liberderdivinasapientia Eine
des lakobvon Lilienstein
ungedruckte Summaaus demBegumdes 16 Iahrhunderts, Festschrift Frei-
I. Schlecht,
sing,1917,124-140.
(3) Cfr.la descrizionedel manoscritto
pressoI. Marx, VerzeichnisderHandschrift
tensammlung des HapitalsZu Cues,Trier,1905,105s.
(4) C. Michalski,Die thomistische Philosophiein Polenan der Wendedes XV.
undXVL Iahrhunderts . Extraitdu Bulletin
de l'Acadmie de Cracovie,
de sciences Jan-
vier-Juillet,
1916

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L'INFLUSSO
DI ALBERTO
MAGNO
ECC.

partedel Compendiumconstadi trediciTeoremi,di cui ciascunoformala base


per due giudizigeneraliin formadi corollari Tutte le proposizioni sono prese
da Procloe da Nicol da Amiensoppuredalla tradizionedella Scuola, e nelle
trealtrepartiappaionocome assiomi,che non ammettonoalcundubbioTanto
per questiTeoremi,quanto per il suo ulterioremetododeduttivo,il trattatodi
Emmericoappartienealla schieradelle opereanaloghe,che provengonoda Boe-
zio, Vitelo, Alano e Nicol da Amiens.Anch'esso una Metaphisicamodo
geometrico deducta.Di grandeimportanza il contenutodell'opera,che dimo-
stracome il pensieroneoplatonicoa Colonia non si mai estinto,ma ha conti-
nuato a viverenegli scrittidi Ulrico da Strasslburgo, Dietrichda Freiberge
Bertoldoda Moosburg,per ricomparire ancorauna voltanel sec. XV in Emme-
ricode Campo. La fontedi queste idee neoplatomiche fu sopratutto la Toiyj,-
3-so di Procloe forseanche Ulricoda Srassburgocitatonei pro-
blemata di Emmerico.L'emanazionedi ogni essereda Dio, una ontologia
della luce,l'ordinegerarchico di tuttele cose a secondodalla loro distanzadalla
sorgentee il ritornodi tuttigli esseria Dio per un istintonaturale,ecco le
linee principalidi questo trattatodi metafisica. Si deve notareche qui l'ema-
nazione ha perdutoil suo significato proprioper presentarsi, sotto l'influsso
del commentario di Albertoal Liber de causis, come un atto immanente,che
in ultimaanalisi identicoall'essere(esse) del principioprimo.Una tale carat-
teristica,per quanto breve, di questo scrittodimostragi che in Emmerico
continuaa viveree a riviverel'indirizzoneoplatonicodi Alberto,di Ulricoda
Strassburgo, di Dietrichda Freiberge del MaestroEckhart.Emmericostesso
accenna ad un tale passato,a questa tradizione,citandoEnrico Bate da Me-
cheln. Come io poteivederein una rapidascorsadel Cod. 106 della biblioteca
di Cues, Emmericoha citatoed usato Albertonei suoi scrittil conservatied
interessantiper il problemadella scienza e della cognizione,per la metafisica
e la filosofia
del diritto(i).
C. Michalskiha dimostrato che all'Universitdi Cracoviala lottadi Colo-
nia fragli Albertistie i Tomistiha avuto notevoliripercussioni. E ci appare
non solo dal fattoche gli scrittidi Emmericoe di Gerardode Montegiunsero
prestoa Cracovia,ma anche dagli scrittidi tre filosofidi Cracovia: Giovanni
da Glogau,Giacomo da Gostynine Michele da Breslavia,i quali trattanoin
senso Tommisticole questionidiscussefrai Tommistic gli Allbertisti. All'Uni-
versitdi Cracovia Albertoha goduto una grande riputazione,come si pu
dedurredal grandenumerodei suoi manoscritti nella bibliotecadegli Iagelloni,
anche dopo il Medio Evo. Nel Cod. 2124 troviamoancora nel 1620 un certo
StanislaoRozycki,artiumet philosophiemagisternecnonprotuncphilosophiae
AlbertiMagni Commentator. Da ci sembrarisultareche a Cracoviasia esistita
una cattedraappositaper la spiegazionedella filosofiadi Albertoil Grande.

(1) Un manoscritto conoperedi Alberto Magno(Commentari , De


al Meteorologica
, De natura
mineralibus locorum de Campo, il Cod.282
di Emmerico
), chefuin possesso
(2880)della Gflich Schnbornschen biblioteca comeattesta
di Pommersfelden, la nota
al fol.113V IsterliberestHeimerici de Campo.

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GRABMANN

Colla lotta di Colonia fra Albertistie Tommistista in evidenterelazione


anche il manoscrittoCod. 49 della bibliotecadell'Universitdi Monaco, che
fin'oranon fu notato e contienedei trattatidi ambedue le correnti.Dai
fol. ir^54r vanno i Problema ta Sancti Thome et domni Albertisecundum
ordinem, che sono identicicoll'operasuddettadi Emmericode Campo Il
trattatoanonimoche segue immediatamente (fol. 54-6i) colPinizio: Ante
scula creatasunt omnia Eccli 24. Quia vero non aliqua creaturaante scula
fueratnisi fortequantumad esse essentie un'ampiaspeculazionein venti
articuli circa Tesseredelle cose prima della creazione.Da notarsiche nel
medesimomanoscritto si trovaanche un secondotrattatointornoal medesimo
argomento(fol. 242V-250V) : Queritur,utrumesse essentiaequiditatumcrea
biliumsit eternum. Confrontandoli da vicino,si vede che i due trattati hanno
un eguale testoe si differenziano solo nelle proposizioni,con cui cominciano.
Di fattosi trattadella Quaestio 8 dei Quodlibetadel teologo francescanoe
discepolodi Scoto,Francescoda Mayronis:Utrumesse essentiaecreabiliumsit
eternum(1). Naturalmenteio non posso qui indagarese questa Quaestiosia
direttacontroil MaestroEckhart,al quale, come noto,fu rinfacciata la demo-
lizionedei confinifra Tesse Dei e Tesse rerum.Devo proseguirenella descri"
ziofnedel manoscritto. Dai fol. 6i^2 va un trattatoche si occupa nuova-
mentedelle differenze metafisiche fra la dottrinadi Albertoe quella di Tom."
maso,ed ha un Explicit,che suona cos: Et hec de .esseet essentiaDomini
Albertisufficiant. L'Initium il seguente: Ad habendamaliqualemnotitiam
pariter et intellectum circa materiamde esse et essentiasecundummentem
peripateticorum, quam tribuiteis venerabilisdominusAlbertusmagnus,move-
banturalique questiones,pro quarumsolutioneponam propositiones extractas
ex diversislocis librorumeius . La primaQuaestiosi riferisce alla controversia
circala differenza fraTessenzae l'esistenzanellecose create: Utrumin codem
esse et essentiarealiterdistinguantur ab esse actualisexistentiae . L'autore
anonimosviluppaanzi tuttola dottrinadi S. Tommasosulla falsarigadel suo
scritto: De ente ed essentia(SanctusThomas in tractatusuo de quiditate
entium) ed intendela stessa nel senso che ammetteuna distinzionereale.
Egli persi decideperla dottrinadi Alberto,il quale, secondolui, non insegna
questa distinzionereale: Et sto cum illustrissiio doctoremeo Albertoet
quondamsuo (se. S. Thome), cui ut mihi videturin hac materiacredendum
est, cum longius profundiusquein ista materialaboraveratquam ipse. Il
restodel manoscritto (fol. 73'97) (anonimo)il libro di AlbertoDe natura
et origineanimae.Delle altre partidel manoscritto, nelle quali predominano
specialmente l'indirizzoe la scuolaTomistica,rilevoancora: una seriedi opu-
scula di S. Tommaso,lo scrittoDe productioneformesubstantialis di Tom-
maso da Sutton,il commentario di Gerardode Monteal De ente et essentiadi
S. Tommaso,due altricommentari anonimial medesimoscrittodi S. Tommaso,
e finalmente i due trattatidi Egidio Romano De plurificatione intellectuse

(1) Quodlibetales Illuminati


fertilissime
questiones Doctoris
fratris de May-
Fraricisci
ronis,ord. min.,Vcnctiis,
1507,i8v*22r.

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L'INFLUSSO
DI ALBERTO
MAGNO
ECC.

T heorematade esseet essentia . Questomanoscritto, che noi potemmodescrivere


un po' ampiamentesolo nella parteche riguardala Schola Albertistarum
una provadel come nella Scolasticatedescadel tardoMedio (Evonegliambienti
della via antiqua ci si interessavadei problemidella meafiisicadell'essere
-ecomeproprioin questequestionil'autoritscientifica di Albertoera altamente
apprezzata* L'esamedei manoscritti aumentersenzadubbiole nostrecognizioni
in questocampo*Quando si studiavanodiligentemente le operedi Albertonon
si aveva l'idea che egli sia stato pi un raccoglitore che un pensatoreindipen-
dente,cpmecredonop. es*Hans von Schuberte P. Duhem, il quak del resto
non rende giustizianeppurea Tommaso d'Aquino come pensatoreindipen-
dente*
L'amicodi Emmericode Campo statoil grandeCardinaleNicol Cusano
che all'Universitdi Colonia sedetteai suoi piedi come suo discepolo*Se si
pu conoscereun dato e uno scienziatodalla raccoltadei suoi libri,per quanto
riguardaNicol Cusano noi siamo fortunatamente in possessodi tuttala sua
bibliotecanell'ospitaledi Cues da lui fondatosulla Mosa, e dalle annotazioni
da lui fattein marginea moltimanoscritti possiamodedurrequale posizione
egli abbia preso di fronte agli autori precedenti, come pure quale influsso,al
contattocon essi, egli abbia subito nel suo pensiero.In questa bibliotecadel
Cardinalefiguranosopra tuttoi rappresentanti del Neoplatonismo,Proclo in
un'estensione di granlungasuperiorea quella conosciutadalla Scolasticamedio-
evale, poi anche il Pseudo Areopagitacon diversetraduzionie commentari,
quindiancheil Neoplatonismotedescodel MaestroEckhart,del quale la biblio-
teca contieneil noto grandemanoscritto colle interessanti note marginalidel
Cardinale.Come abbiamovistonella raccoltadei manoscritti di Cues, si trovano
in gran parteanche le opere di Emmericode Campo, il duce degli Albertisti
a Colonia, orientatoverso le idee neoplatoniche.Nella bibliotecadel Cusano
figuranoin gran numeroanche le opere di Albertoil Grande. L notiamoi
suoi commentari alla Fisica,al De anima,al Meteorologica, al De proprietatibus
elementorum, come pure gli scrittiDe nutrimento et nutritoe De sacrificio
missae ecc. Importante specialmente il Cod. 96, che contienei commentari di
Alberto al Pseudo-Areopagita e fra di essi anche quello ineditoal De divinis
nominibus.Questo manoscritto che il Cusano ricevettein regalo di 9 Ago-
sto 1453 pi che non tuttigli altri manoscritti della bibliotecaporta note
marginaliapportatevi dal Cardinale.Come io poteiconvincermi nell'esaminarlo
in occasionedi una mia sostaa Cues nel settembre1925, le glosseal margine
in partesono correzionidel manoscritto, che un copistainespertoha trascritto
da un buon testocon innumerevoli errori,e in partesono spiegazionio appro-
vazioni dello stesso.Di solitoesse sono contrassegnate dalla bella e chiaracalli-
grafiadel Cardinalecon un N (Nicolaus). Ad un punto del commentario al
De divinisnominibussta in margine: non grecusfuit Albertus(N). In ogni
caso questo manoscritto dimostrache il Cusano ha studiatoprofondamente e
con una certapredilezionele operedi Alberto,specialmente i suoi commentari
al Pseudo-Areopagita, fra cui quello ineditoal De divinisnominibus,che pi
decisamentee pi ampiamentedegli altri lascia trasparireil Neoplatonismo

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di Alberto*Anche nei suoi scrittiil Cusano si richiamaalle opere di Alberto.


Vi troviamocitatopure il MaestroEckharte lo Speculumdivinorumet om-
niumnaturalium di EnricoBate da Mecheln.Una volta citatoancheil com-
mentariodi Bertoldoda Mosburgalla StoibsiS-ioXoyiKYi di Proclo pre-
cisamentein modo erroneosottoil titolo commentatio lohannisde Mosburch
in propositiones Proculi. Quantunque Nicol, fra gli Scolasticiabbia citata
pi spessoTommasoha per subitopi profondamente l'influssodi Alberto*
E. Vansteenberghe, a cui dobbiamola miglioree pi vasta opera intorno
al Card*Cusano,osservagiustamente : Non ostantetutto,il Cusano sembra
aver preferito il maestrodel DottoreAngelico,Albertoil Grande*Simpatiadi
nazionalit,forse;anche influssodella scuola Albertistica di Colonia e special-
mentedel rettoredel collegioLaurenziano,Emmericode Campo,autoredi tre
trattati,nei quali la filosofiadi Alberto esaltatain opposizionea quella di
S. Tommaso;sopratuttoistintopersonale,che spingevail Cusano a risalirela
correntedel pensierofilosofico versole sorgentile pi Agostiniane(i).
Un amicodel Card. Cusano,che lo coadiuv nella sua azione di riforma,,
fu Dionisio Ryckel,il Cartesiano,del quale lo Scheeben (2) osserva: In pro-
fonditadi concezioneegli eguagliail suo amico Nicol di Cues, in ampiezzaed
esattezzadi cognizionilo supera; il vero e il bello della speculazionedel Cu-
sano si trovanoin lui in formapi chiarae in misurapi abbondante,cos che
egli, accantoad Albertoil Grandee ad Enricodi Gand. pu passarecome uno
dei principalirappresentanti della teologiae della misticatedescadel Medio
Evo Primad'entrarenell'OrdineCortusianoDionisio aveva studiatoall'Uni-
versitdi Colonia ed aveva imparatoa conoscerele correntiscientifichedel
pensieroche dominante.Noi siamo ottimamente informati intornoagli autori
che hanno influitosu di lui, perchegli stessoli nominae spessoli ricordacon
denominazioni caratteristiche.
Egli s' servitoassai degli scrittidi Albertoe cita
spessissimo la Somma di Ulrico da Strassburgo, rilevandovolentierila concor-
dia nelle ide di questi due Scolasticitedeschi.Malgradoil suo eclettismo,che
si mostraspecialmente nel suo commentario alle Sentenzecolla citazionea ca-
tena dei testidi diversiScolastici,egli di idee neoplatoniche.I suoi grandi
commentari al Pseudo-Areopagita o la sua spiegazoinedella 2Tot^etco<7i 3-so-
sono una prova manifesta.Egli apprezzamoltissimoS. Tommaso,per
in questionicontroverse, si mettepiuttostodalla parte di Albertoe di Ulrico
da Strassburgo.
Come esempio adduco solo la posizioneda lui presanella controversia,
intornoalla differenza fral'essenzae l'esistenzanellecose create.Nella propo-
sizione38 della sua Elementatiophilosophicasi esprimecos (3) : Quaestioisla;
an esse et essentiain rebuscreatisrealiterdistinguantur, videturdifficiliset pro
utraqueparteprobabilis;attamenreor, quod realiteridem sint,Haec etenim
quaestiovetusab antiquosolemnespro utraquepartehabuitdefensores, suntet

(1) E. Vansteenberghe, L'action- La


Le CardinalNicolasde Cues (1401^1464),
pense,Paris,1920,422.
(2) M. I. Scheeben,
HandbuchderKatholischen
Dogmatik, I, 441.
(3) Operaomnia(Neu ausgbe),
XXXIII,50.
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L'INFLUSSO
DI ALBERTO
MAGNO
ECC.

modo, Nam et Avicennaet Alga%elopinatisunt, quod realiterdistinguantur


ab invicemin codem, loquendo de esse actualisexistentiae ; quam opinionem
secutisunt Thomas,Aegidius,Bonaventuura, Guilelmusoc olii plures, Porno
Commentator videtursensissecontrarium;et hanc oponionemsuntsecuti AU
brtus,Henricu,Udalricuscum suis.
In Dionisio Cartusiarro possiamovedere uno degli ultimi rappresentanti
della Scolasticatedescaneoplatonicaoriginatada Albertoil Grande*
Con ci siamoarrivatialla finedel Medoi Evo* Voglio ancoraricordare un
teologotedescoal principiodell'Evo Moderno,i cui scrittirivelanouna grande
venerazioneper Alberto: Giovanni Eckhart,il quale nel suo Chryssopassus
praedestinationisdel 1514, opera di grandeerudizionenel periododella Scola-
sticain fioreed anchepi tardi,celebraAlbertocome Suevorumet Germano*
rumdecus, come totiusGermaniaein litterispublicumdecus, come Ger-
manorumphilosophus (1). Eckhartattesala sua grandestimaper Albertoan-
che medianteil giudizio,ch'eglidice di Nicol Cusano (2) : quem non imme-
ritopost Albrechtm Magnumin philosophiaet theologiadoctissimum Germa*
numiudico. In queste ed altreespressioni echeggia come un sentimento d'or-
goglio degli scrittori
tedeschi, che Alberto sia il grande pensatore e filosofo
tedesco, per exellentiam , che egli raggiunga,anzi superiin estensioneed ki
profondit di saperei grandidottidi altripaesi*Il PrioreBenedettino di S. Pie*
tro in Erfurt,Nicol da Siegen,nella sua cronacacompostacircail 1494 scrive
di Alberto(3) : Albertusmagnus,episcopusRatisbcxnensis, ordinispredicato*
rum,patriaSuevus ex Laugingen,vir sanctuset devotissimus, Pluria et varia
salubriaatque devotissimaconscripsit. Obiit a. d. 1280, etatis80, sepultusCo-
lonie*Et non fuitposteum similiset in omnibus literis,scienciiset rebus tam
doctuset eruditus*Ancora pressoAventinus(Giovanni Turmair),il padre
della storiabavarese,che pureha usato anche parolaamareparlandodi cose e
di personeecclesiastiche, l'ammirazione per Albertoil Grandetrovaespressione
in accentidi manifesto orgoglionazionaletedescoe bavarese*Nei suoi Annales
Boiorum{4) scrittifrail 1519 e il 1524, egli dice:
Alexanderquartus.** prefeciteidemfano (sc. Ecclesiae Ratisbonensi) Al*
bertumilium Magnum,germanumVarronem,aut si Veritasapertedicendo,

(1) I. Greving, lohannEckals jungerGelehrter , Eineliterar-unddogmenge schichtl


che Untersuchung berseinenChryssopassus praedestinationisaus demlahre1514 (Re*
formationsgeschichtl.Studien u. Texte,i), Mnster, 1906,35.
(2) I. Greving,a. a. O., 43.
(3) Chronicon Ecclestasticum Nicolaide Siegen,O. 5. B., edito'da F. X. Wegele
(Thringische Geschichtsquellen,II), Jena,1855,354. - Cfr.anchele entusiastiche
espressioni intornoad Alberto il Gr. nel Catalogusscriptorum siveillu*
ecclesiasticoruin
strium virorum deirAbate Tritemio(Colonie,1531),fol.88r: Albertus episcopusRa*
tisponensis, ordinisfratrum predicatorum, nationeTheutonicus, patriaSuevus,ex Lau-
gingen oriundus, virin divinisscripturis valde studiosuset eruditus, atquein seculari
philosophia nullisuotempore secundus, ingeniosubtilis, vitaet con*
eloquioscholasticus,
versatione devotusatquesanctissimus, qui propterdoctrinam et eruditionem magnus
dietusest.
(4) losephTurmaier genannt Aventinus,Smtliche Werke,III, Mnchen, 1884,320*

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MARTINO
.GRABMANN

longe Varronedoctiorem, ortusest in Suevia clarissimiscrepundiisin agroLau-


ex
gionum regulis Bolostadensibus, nichil eum tus
peni fugitt omnia perfecte
novit,naturaesecundumAristotelem verissimusinterpres.legi eius dialctica
mathematica,physica,geographica,metaphysica,ethica, theologumena,et si
faS sit dicere,magica adeo exacta atque exquisita haud aliter quam si uni
dumtaxatoperamnavaret,ceterane adtigissetquidem,adeo singulain suo g*
nere absolutasunt,non minusPiatonis,Epicuri,Pythagorae, aliorumquephilo-
sophorumdogmatacalluit quam Aristotelica, primusLatinorum,quicquid in
gracecis,latinis,arabibus,hebreis,aegyptiisphilosophisegregiumfiuit,persene
tatusest,primusapud Latinosin omneslibrosAristotelis, Euclidis,PetriLom-
tardi et aliorumhuiusscemodiauthorumcommentariascripsit,et eloquentia
summasuo tempore,eruditionetiam nostrapraeditus,eiusdemcommentaria
in Lucae evangelium,quae in arce Stuphiascripsit,adhuc Regino- Burgiaeos-
tendun tur,ubi annuumpontifkatu functusest,taediooccupationum ultrocedit,
ad philosophiamet literasredit.
Anche in un incisionedi AlbertoDrer espressal'idea che Albertoil
Grande un filosofotedesco*Infattil'incisionepreparatadal Drer per l'edi-
zione di Norimbergadei Quatuorlibriamorumdi CorradoCeltes (1502) mo-
stranel centrola Filosofiasu di un tronocircondatadalle figuredei grandifilo-
sofiTolomeo,Platone,Ciceronee AlbertoMagno,che occupa il posto d'onore
alla destradella Filosofiacome rappresentante della sapientiaGermanorum .
si la
JSopra legge seguente iscrizione:

Sophiamme Graecivocant,Latini sapientiam


Aegyptiiet Chaldacime invenere
, Graceiscripsere,
Latini transtulere
, Germani
ampliavere.

A. F. Ozanam nel suo trattato:Littrature allemandeau moyenuge per


il tableau intellectuel de la vieilleAllemagne pone uno accantoall'altroil
Nibelungenlied, il Parsifaldi Wolframvon Eschenbach,le poesie di Walter
von der Vogelweidee le operedi Albertoil Grande.Il genialescrittore di sto-
ria letteraria,che con tanta intelligenzae con tanto amore s' approfondito
nello studiodella vita intellettuale del Medio Evo tedesco,d di Albertola se-
guente caratteristica
(i): Le operecolossali,precorsecon mano rapida,fanno
vedere il complessodi un'erudizionesenza misura,d'una potenza metafisica,
che non temeombre,e d'una osservazioneinstancabile, che nomretrocededa-
vantiai pi arditiproblemidella natura. Questoavvicinamento di Albertoalle
grandi creazionipoetiche tedesche del Medio Evo a prima vista fa meraviglia;
ma esaminatopi da vicinomostraun fondodi verit.Quanto pi il pensiero
teologicoe scientifico,
filosofico, la Scolasticae la Misticadel Medio Evo tede-
sco, sono messein relazionecolla colturageneraledi quell'epoca e vengono
concepitecome un tuttospirituale e vivente,tantopi si sentiranchel'influsso,
che vi esercitarono, e la parte,che vi ebbero,i grandipensatorie scienziatinel

(1) A. F. OZANAM,
Oeuvres VIII, Paris,1841,175.
compltes,

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DI ALBERTO
L'INFLUSSO ECC.
MAGNO

lare la formae l'improntaspecificaalla vita spiritualetedescadel Medio Evo


meritadel lavorodi GntherMller(i) intornoalla poesia tedescaincornine
ciandodal Rinascimento finoal tramontodel Baroccol'avermessoin rilievole
relazionivicendevolifrala poesia d'indole borghesee i problemiclerico-scien*
tedescadel tardoMedio Evo.
tificinella vita intellettuale

2. - Influssodi Albertail Grandesu filosofi,


teologie poeti medioevalinon
tedeschi
.

Nella sua biografiaintornoa Corradoda Hochstaden,GiacomoBurckhardt


ha citato le seguentiparole di un AnonymusLeobiensis, un cronista che
scrisseverso il 1343, forseDomenicano(2): Hoc temporefloruitdominus
Albertusfraterordinis praedicatorumtheologusexcellemtissimus et omnium
magistrorurti doctissimus, cui post Salomonem in tota philosophianec maior
nec similissurrexit.*.Sed quia nationeeratTeutonicus,ideo a multisodituret
nomeneius obticetur, cum tarneneius sententiaservetur . Quindi il cronista
alla met del secoloXIV si lamentache Albertovenga odiato da moltiperche
tedescoe che in ambientiScolasticinon tedeschisi facciabens uso delle sue
opere e se ne accettila dottrina,ma che in causa dei pregiudizinazionalise ne
tacciae se ne sopprimaa bella posta il nome. questo lamentostoricamente
fondato?La questionesar risoltanel modo migliorese noi, dopo aver finora
esaminatola vita e l'influsso di Albertosulla Scolasticae Misticatedescheentro
e fuoridell'OrdineDomenicano,ne investigheremo, nelle loro linee principali,
la stimache si ebbe, e l'uso che si fecedi lui, nella Scolasticanon tedescadel
Medio Evo.
Gli scrittidi Albertoincominciarono ben prestoa far sentirela loro effi*
cacia sugli Scolasticiitaliani,specialmenteDomenicani.Tolomeo da Lucca, di'
scepoloe confessore di Tommasod'Aquino, ha inseritonella sua opera Hexae*
tneronuna dettagliatapsicologia,nella quale si appoggiatosu Tommasoe su
Alberto: nostrimoderniphilosophiet praedaridoctoresfidei orthodoxae,
interquos summiAlbertuset Thomas. Alberto viene anche citato come
praeclarusDoctor Albertus (3). Il DomenicanoGiovanniBalbi da Genova,
celebreper il suo grandelexicon^grammaticale Catholicon,nel 1272, dunque
viventiancora Tommaso e Alberta,come io ho ampiamentedimostratoal'
trove,ha compostoun Dialogus de questionibusanime ad spiritum, una Som*
ma teologicain formadi dialogo,contenutanel Cod. Vat. lat. 1308 e 1309,la
quale, come gi accenna la frequentenota marginale(Thomas) s'ispira alle
opere e alle dottrinedi S. Tommaso. Per nelle partiteche trattanodi scienze
naturali,specialmente nel terzolibro De operibussex dierum, abbondante*

(1) G. Mller, DeutscheDichtungvonderRenaissance bis umAusgang des Ba*


rock(in: O. WatzelsHandbuchderLiteraturwissenschaft),
bes,Heft2, 36 ss.
(2) IakobBurckhardt, Conradvon Hochstaden, Ertfbischofvon Kln, 128-1261,
Bonn,1843,51.
(3) M. Grabmann, Mittelalterliches
Geistesleben,
357.

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GRABMANN
MARTINO

menteutilizzatoAlbertoil Grande; qui si trovanocitazioniletteralitoltedalle


sue opere di scienzenaturali(i). Al principiodel secolo XIV il Domenicano
Ramerda Pisa nella sua Pantheologia,gi pi volte stampatasi richiamato
agli scrittidi Alberto,come purealle Quaestionesall'Etica nicomachearimaste
ineditee scopertepoi da Mns,A* Pelzer.
Anche pressoScolasticiitalianinon Domenicaniscorgiamoun certointe*
ressamento per le operedi Albertoil Gr. II Cod. L III 6 della bibliotecanazio*
naie di Firenzecontieneuna seriedi scrittifilosofici assai notevoli.In un com-
mentarioanonimoalla Perihermeneias (foL 2^2v) sono spessocitatiRoberto
Grossetestee AlbertoDal fol. 58r*82vdel manoscritto si trovanole Quae*
stiones al De animascritteda un filosofofinorasconosciuto, un certoTaddeo
da ParmaQuesto Taddeo (del quale io ho trattatoaltrove pi diffusa*
mente,appartienealla correnteaverroistica di Sigieridi Brabante.Al fol. Sr
si parla di Albertuset sequaces eius . Al fol. 75r, nella trattazionedella
questione: Utrumintellectussit unus numero, che d il caratteredell'indi*
rizzo scientifico di Taddeo da Parma,incontriamo una lunga discussionecon
Alberto.In una quaestiodisputata del medesimomanoscritto: Utrumdi-
mensionesindeterminate prcdantformamsubstantialem in materia, Taddeo
da Parmatirain campotantoAlbertoquantoTommaso.Il noto medicoe filo-
sofo Pietro d'Abano, il rappresentante dell'Averroismo all'Universitdi Pa-
dova,citaAlberto,ma non Tommaso.Cos pure dei commentari ad Aristotele
di un altrofilosofodella correnteaverroistica, Giovannidi landim,che certo
non era un italiano.
Anche fuoridegli ambientistrettamente Scolasticiitalianidi filosofiae di
teologia troviamo Alberto nominato e utilizzato.Cos Pietrode Crescentiis da
Bologna si serve degli scritti
di Albertonel suo Opus ruralium commodorum,
che pi tardifu stampatoripetutamente e anche tradottoin tedesco,italiano
e francese.Anche pressoi grandipoeti italianisi mostral'efficaciadi Alberto
il Grande.Guido Cavalcanti,amico di Dante, e principalerappresentante del
dolce stil nuovo, i cui principifilosoficifuronoaccuratamente investigati
da K. Vossler(2), rivelanel suo pensierol'influssosubitoda Alberto.Giulio
Salvadoriha mostratocome il Cavalcantivenne a contattocolle opere di Al-
bertoper mezzo di un suo cugino,il DomenicanoFiorentinoAldobrandinode
Cavalcanti(3).
Negli ultimitempisi molteplicemente discusso intornoall'influssodi
Albertosu Dante. SepcialmenteA. Bassermannnella sua traduzionedella D
vona Commediaha consideratoAlbertocome la principalefontescolasticadel
poeta,cercandodi dimostrarela sua tesi con una quantitdi citazioni dagli
scrittidi Albertotantonelle note in fondoalle singolepagine,quanto nelle
appendici.Ed egli si richiama,come ad autenticaopera di Alberto,anche al

(1) L. c., 373.


(2) K. Vossler,Die philosophischen
Grundlagen Zum sssenneuenStil desGuido
GuidoCavalcanti
Guinicelli, undDanteAlighieri, Heidelberg,
1904.
(3) G. Salvadori,La poesiagiovanile
e la Canzonedi amoredi GuidoCavalcanti,
Roma,1895.

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L'INFLUSSO
DI ALBERTO'
MAGNO
ECC.

Compendiumtheologicaeveritatis, che per ha indubbiamente per autoreUgo


da
Ripelin Strassburgo.
Circa questo modo di procedere del Bassermann,il Vossler nella sua
grandeopera su Dante fra la seguenteosservazioneassai appropriata(i) : Il
Paradisodi Dante, di A. Bassermann, per tuttoil discorsodi Tommasoporta
dei richiamiad AlbertoMagno, ma con ci non mi sembrasufficientemente
dimostratoche Albertosia stato Tnico,o anche solo il preferitoautoredel
poeta. Senza dubbio Alberto stata per Dante una principalefontefilosofica,
comelo fu Tommaso,e nei trattati di scienzenaturalispettaal pensatoreSvevo
la precedenzasull'Aquinate.Dante avr certosentitoin Tommasoun sistema"
ticopi rigido*PressoAlberto,granderaccoglitore ed enciclopedico, si trovano
riuniteinsiememoltecose inconciliabili;anzi tuttoegli aveva maggiorisim-
patie di S. Tommaso per il Neoplatonismoe percipot anche pi efficace-
menteallettareDante, che pure aveva similitendenze*Del resto Albertofu
il maestroche apr la stradaa Tommasoe quindi assai spesso la apr mediai
tamentea Dante, dove questi attinseimmediatamente a S. Tommaso*
L'influssodi Alberto.suDante stato energicamente affermatoda M.
il
Baumgartner, quale ha osservato (2) che i suoi scrittidai nostripoeti ven-
gono usati pi che non quelli di Tommaso. La filosofiadi Dante, come rileva
il Baumgartner, mostraun carattereneoplatonico, specialmentenella metafisica
e nella cosmologia,e cos si avvicinapi ad AlbertoMagno che a Tommaso
d'Aquino. Per non si pu negareche nella teologiadi Dante predominal'in-
flussodell'Aquinate,come pure nel decimocantodel Paradisoviene assegnato
a Tommaso,alloranon ancoracanonizzato,l'ufficioonorifico di guidareil coro
dei grandiTeologi. Con tuttoci G. Busnellie M. Cordovanihanno recente-
mente insistitocon energiasui lineamentiTomisticidella filosofiaDantesca.
Io potei anche mostrarein Remigiode' Girolami(3), un DomenicanoFioren-
tinoe immediatodiscepolodi S. Tommaso,il maestrodi Dante, a cui egli co-
munic,come intermediario, la dottrinaTomistica. Le indaginiintornoalle
fontidella filosofiaDantescanon sono ancorafinite.In ognicaso questo certo,
che la dottrinadi Alberto stata,se non proprioil fattorepi efficace, almeno
uno dei fattoripi efficacisulla formazionefilosofica di Dante.
Neppuredopo l'Umanesimo italianoil nome di Albertofu del tuttodi-
menticato.Il Savonarola,suo confratello, che non era un vero umanista, ha
compostodegli estrattidai libridi Albertoil Gr., dove egli ammira special-
menteil cultoredelle scienzenaturalie lo veneracome uno dei primifilosofi
cristiani (4). GiovanniPico da Mirandola,le cui opere attestanograndeeru-
dizione anche nelle produzioniletterarie della Scolastica,ha moltoapprezzato,

(1) K. Vossler,Die gttliche


Komdie, I 2, Heidelberg,1925,149Anm.
(2) M. Baumgartner, DantesStellungZurPhilosophie x ZweiteVereinsschrift
der
Grresgesellschaft,
1921,27-47.
(3) M. Grabmann, FraRemigio de*Girolami, O. P., discepolo
di S. Tommaso
d*A*
quinoe maestro di Dante: ScuolaCattolica,
53, 1925,267-281, 347-368.
(4) I. Schnitzer, Ein Kulturbild
Savonarola, aus derZeitderRenaissance,
Mnchen,
1924-789.

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GRABMANN

usato e citatoAlbertoMagno (i). Nell'introduzione alla sua Apologiatredecim


quaestionum egli d la caratteristica dei grandi Scolastici e di S. Tommasori-
levatcome individualit il solidmet aequabile,di Albertoil Gr
scientificat
il priscumamplumet grande. Nel suo Heptaplus de opere sex dierum,
nella suddettaApologia,nello scrittoDe ente et uno, nelle Disputacionesad*
versusastrologiamdivinatricem, ecc.il nostroumanistacita ed usa opere di
Alberto,come conosceanche altriScolastici,p. e Enricoda Oyta, Enricoda
Hainbuch (Henricusde Hassia). In un passo egli chiama Alberto vir catho-
licus et sanctissimus Albertusmagnus.
Per quanto io posso in generegiudicarecirca Tuso delle fontifatto dai
professori della facoltdegli artistie della facoltteologica,nella Scolastica
francese,o, se vogliamodire,di Parigi,AlbertoMagno stato presomeno in
considerazione* Pernei commentari ad Aristotele della facoltdegli artistiegli
viene citatopi spessoche TommasoHo gi accennatoai commentariAri'
stotelidi Giovannidi Iandum,dove Alberto citato spesso,Tommasomai. I
Domenicani,che insegnavanoa Parigi,adottaronola dottrinadi S. Tommaso;
da singoliper citatoanche Alberto.Egidioda Lessines,che insegnavaalla
Universitdi Parigicome baccalaureoversoil 1270, dunque contemporanea-
mentea S. Tommaso,a Pasqua di quell'annoscrisseuna letteraad Albertoa
Colonia,trasmettendogli quindici proposizionicontroverse, che venivanopro-
pugnate alla facolt degli e
artisti, chiedendogli il suo parerein proposito.La
relativarispostadi Alberto il trattatopubblicatoper la primavolta da Man-
donnetDe quindecimproblematibus. stranoche Egidio, per avereun consi-
glio in ima questione scientifica,si sia rivoltoad Albertoa Colonia, mentre
allo stessotempo abitava con lui nel conventodi S. GiacomoTommasod'A-
quino, che insegnavaall'Universitcome Magisterdi Teologia. Il Clm. 12256
dal fol. 2ior-23orcontieneun trattatoDe esseintentionali, il cui autore chia-
mato Durando junior.L'operettacominciacos: Quoniam nonnullimoderni
contrariadicunthiis,que philosophipatresnostriAlbertuset Thomas sentire
videnturde hiis rebus,que licet siritpraeteroperationesintellectus, intentio-
nes tarnenrerumpotius vocanturquam res. L'autore entraqui dunque in
campo per la dottrinadi Albertoe di Tommaso ed anche nel corsodella trat-
tazionecita i due Scolastici.Io ascrissiquesto lavoro al DomenicanoDurando
il giovane; G. Koch, mosso da criteriintrni,ne dubita ed inclinaa vedervi
uno scrittogiovaniledi Durando de Porciano,ma in fine lascia indecisala
questionechi ne sia il vero autore(2). In ogni caso qui si trattadi un Dome-
nicanofrancesedi nome Durando,sul cui pensierofilosofico Albertoha eser-
citatoun influssodecisivo.
Il Clm. 18917 da pag. 1-49 contiene,' scritteda una mano del secolo XIII
alla fine,o del secolo XIV al principio, delle Questiones intornoall'Isagoge
di Porfirio,alle Categorie,al Perihermeneias e al Liber sex principiorum, dun-

(1) Opera,Bononiae,1496
(2) I. Koch,Durandus de 5. Porciano,
O. P., ForschungenZumStreitum Thomas
vonAquinZu Begirin des 14 lahrhunderts,
I Teil: Literaturgeschichtliche
Grundlegung,
Mnster, 1926,180ss.
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L'INFLUSSO ECC.
MAGNO

que alle partiprincipli della Logica vetus. Sul frontespizio ed,anchenell'indice


delle materiedel 1483,che le precede,queste questionisono chiamate Quae*
stionesDurandi- il manoscritto provienedal monasterodi Tegernsee.Questa
divisione fondatasul manoscritto stesso,percha pag* 41 - il manoscritto
paginata- alla finedel commentario al Perihermeneias sta scrittodalla stessa
mano; ExpliciuntquestionesDurandi, e a pag*59, alla finedel commento
al Libersex principiorum : ExplicunintquestionesDurandi, ecc. Le Quae"
stiones circa l'Isagoge di Porfirioe le Categoriedi Aristoteleappartengono
indubbiamente al medesimoautore.Queste Quaestiones sono diversedalle
Glosule, contenutein tre manoscrittie parimentiascrittea Durando,
intornoall'Isagoge,alle Categoriee al Perihermenieias, circa le quali riferisce
I. Koch nella sua opera su Durando (i). Io non posso qui addentrarmi in que*
ste Quaestiones, assai interessanti ancheper il contenutoe specialmente per
il problemadegli universali,che discutono;cos pure non posso indagarechi
sia questo Dorando nominatocome autore,se Durando de S. Porciano,o un
altro di questo nome. Qui voglio e posso solo ricordareche nelle stesse sono
utilizzatesu vastissimascala non solo le opere logiche,ma in generetuttele
operedi Alberto.Ovunque si fa il suo nome,spesso anche colla citazionedel*
l'opera relativa.Per quanto finorami risulta,egli l'unico citato fra gli Sco*
lastici.Oltreche gli scrittiAristotelici e Boezio, sono tiratiin campo il coni"
mentanodi Simplicioalle Categoriee gli Arabi Algazel,Avicennae Averroe.
Come mi potei convincereal primoesame, Alberto citato in quasi tuttele
questioni,e spesso pi volte. Qui abbiamo della Quaestiones intorno alla
Logica vetus,che sorserocompletamente sottol'influssodi Alberto.
Il pi distinto,anzi il pi grandeTomista francesedel secolo XV il
DomenicanoGiovanniCapreolo.Egli meritaveramentel'appellativodi Prin*
ceps Thomistarum . Io credoche le sue DefensionesThelogiaeDivi Thomae,
dal puntodi vista dell'indaginescientifica ed anche storica,siano l'opera pi
pregevole che fu mai scritta intornoalla dottrina di S. Tommaso.I grandicom*
mentarialla Summa theologia,che cominciarono con Caietano,con Corrado
Kllin e coi Domenicani Spagnuoliprovenientidalla scuola di Francescoda
Vittoria,sono senza dubbio di grandeimportanzaper la intelligenzadella
formalogicae del contenutodella Teologia di S. Tommaso; essi sono un do*
cumentoe un monumento che attestanola capacitdi ulterioresviluppodella
dottrinaTomisticain quanto che qui e inseritonella cornice della Summa
theologial'ampliamentodella scienza teologica promossodal Concilio di
Trento.Per in questicommentari il testodi S. Tommaso spessopi o meno
solo il pretestoper una teologiapropriadel commentatore, che pi o meno
orientatoversol'idea Tomistica.In ci consistonoanche i notevolivantaggidi
questi commentari, nei quali si rivelala forzavitale anche della Teologia, la
sua ulterioreformazione, il suo progressivo sviluppo.La grandeoperadel Ca*
preolo invece dedicata esclusivamente alla spiegazione,all'intelligenza, alla
difesadella Scolastica,e precisamenteentrol'ambitodello svilupposuo com*

(1) I. Koch,a*aO, 178ss.

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plessivodopo S Tommaso*Il Capreoloespone la dottrinadell'Aquinatenon


solo alla streguadella sua Somma teologica,ma passa accuratamente in rasse*
gna anche le sue altreoperee mostrain ci di comprendere lo sviluppointernOx
della dottrinadel Santo pi che in generei commentatori posteriori*Secondo
me un grandepregiodelle Defensionesdel Capreoloconsistein questoche egli
presentadettagliatamente, a base di testila criticafattaalla dottrinadi San
Tommasodalla Scolasticapost*et*extra Tomisticaprendendopoi egli posizione
di frontealla stessamedianteacute discussioni* In ci egli si appoggianuova*
mentea passi deirAquinatetcome pure ad esposizionidottrinali, se anche noci
stampate,di Tomistianteriori, che hanno difesola dottrinaTomistica,come
Bernardoda Auvergne*Cos Topera monumentaledel PrincepsThomista*
rum un mezzopreziosoanche per conoscerela storia della dottrinadel
Santo,la quale subitodopo la sua morteha superatovittoriosamente la grande
provadi una lotta scientifica* Da Capreoloio ho raccoltouna quantitdi no*
tizie storichenotevolied interessanti* Data questa sua vasta e profondaconce*
zione comprensibile, anzi naturaleche egli abbia citatospesso,e tavoltamolto
ampiamente,gli scrittidi Alberto*Egli si richiamadi frequentesopratuttoai
suoi commentari ad Aristoteleed in due luoghicita anche il suo commentario
ineditoal De divinisnominibus . Ordinariamente egli interpretal'opinionedi(
Albertocome favorevolia Tommaso*Vi troviamoi seguentimodidire: Huic
(se* S* Thomae) concordatdominusAlbertus;ut verbisutar Domini Alberti;
secundummodumloquendivenerabilisDominiAlberti* In diversiluoghiegli
rilevaanche le divergenzedi idee frai due, come attestanole seguentiespres*
sioni: Verumtamenaliqua dicitquae non concordantdictisSancti Thomae;
sed in hoc non concordatSanctoThomae; sed in hoc discordta Beato Tho*
ma . Queste diversitdi opinionisi incontrano specialmente nel campo filoso*
fico.Capreolopernon annoveramai Albertofragli avversaridi S* Tommaso*
Degli Scolasticiinglesidel secolo XIV adduco solo GualtieroBurleigh(Bur*
laeus) il quale nei suoi commentari ad Aristotelemoltousati,specialmente nel
suo commentarioall'Etica nicomachea,ha citato spesso Albertoil Gr* lohn
Baconthorp,il celebre teologo ingleseCarmelitano, del quale conosciamobe*
nissimola vita,gli scrittie l'indirizzodottrinale, in seguitoalle profondericer*
che del P* B* Xiberta,si riferisce ad Albertosolo in due luoghi*
In finevoglioancoraricordareun grandeteologoSpagnuolodel sec*XV,
il Card*GiovanniTorquemada,il quale nel suo commentario al DecretumGra*
tiani (i), vasto ed anche dogmaticamente molto interessante, cita ed usa Al*
bertoil Gr*con una evidentepredilezione* Sorprendeche egli specialmente al
principio,dove spiega i concettiius, iustitia,si richiamaspesso all'opera ine*
dita di AlbertoDe bano sive de virtutibus (2). Anche lo sviluppodel concetto
del dirittoin questaparteineditadella Summade creaturis appartienealle cose
migliori che intorno a ci siano state scrittedalla Scolastica.In un tale con*

(1) IoANNES A Turecremata,


O. Pr., In Grattoni , Venetiis,1578(5 Folio*
Decretum
bande).
(2) Z. B., I, 35,37, 42.

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DI ALBERTO
L'INFLUSSO ECC.
MAGNO

testoil teologoSpagnuolousa anche il commentario di Albertoall'Etica*Egli


rimarcaspessola concordanzafra Albertoe Tommaso*Nella spiegazionedella
DistinctioDe consecratione, cos importanteper la liturgiae per la dottrina
dei Sacramenti, Torquemadaespone ampiamentela dottrinasull'Eucaristia at'
tingendoampiamentealle opere di Alberto. La sua spiegazione della S. Messa
risentel'influssodel De sacrificiomissaedi Albertoe la sua dottrinaintorno
agli effettidella S. Comunione sviluppata alla stregua delle profonde
esposizionidi Albertonel commentario al capitoloVI del Vangelo di S. Gio-
vanni. Belli e commoventisono i pensieriche Torquemada,inspirandosiad
Agostinoe ad Alberto,sviluppaintornoalla unio eucharistica , intornoalla
unione dell'animacon Cristonella S. Comunione.Molto usato lo scrittodi
AlbertoDe sacramentoeucharistiae o De corporeChristi . Anchenella dottrina
intornoalla Penitenzae alle Indulgenzeviene continuamente invocatal'auto-?
ritdi Albertocome di Tommaso.Torquemadausa e cita assai spessola Sum-
ma ineditadi Ulricoda Strassburgo, il discepoloprediletto di Alberto,del quale
egli anche dice (i): Ulricus, qui nonparvae auctoritatis est intertheologos.
Pressoil Torquemada,Albertovale specialmente come teologo,mentrefinqui
abbiamopotutoconstatare il vastoinflussodi lui sopratutto come filosofo.
Paroledi entusiasmo per Alberto quasi eccessivefurono scritteda un altro
autoreSpagnuolodel secolo XV, l'umanistae filosofoFernandode Cordoba
(t circail i486), che come letteratostava in relazioneintimaanchecol Cardi-
nale Bessarione.Per l'edizione Romana dell'operadi AlbertoDe animalibus
del 1478 egli ha compostouna Praefatio,che A. Bonillay San Martinha
poi inserito,stampata,alla sua finedella sua interessante monografia intorno
al medesimoFernandode Cordoba (2). Questa Praefatio un panegirico
dallo stileumanisticoin onoredi Alberto,dove le singoleproposizionifannoa
gara nel cantarele sue glorie.
Il titolo suona: FernandiCordubensis,beatissimidomini nostriSixti
quartisanctequesedis apostolicesubdiaconi,artiumliberaliumet sacretheolo-
gie in orbe famosissimi magisti,in de animalibiusalbertiprefacioincipitfe-
liciter. Per dare un'idea di questo panegiricocito la prima proposizione:
Albertmob nominiscelebritatem et gloriamdoctrinesingulariscognomento
magnum, ita philosophienon defensoremmodo, sed et usque mi-
aristotelice
nutissimaverba acutissimasquesententiasemultoremfuisseconstat,ut cuius
philosophiamsectaretur, dicendi quoque exprimeretcaracterem, facilequedi-
.scernerenscias,interpresne sit aristotelis,
an ipse sit aristoteles quem interpre-
tetur,et quod de phylone,viro eruditissimo, crebroapud grecosusurpatumest,
dum inquiunt;aut plato phylonemsequituraut platonemphylo,et illud vul-
gatum: quis enimplato quam moysesatticeloquens,albertonostroad compa-
rationemaristotelisperypathetice disciplineprincipisiure possitaptari.
Nel corsodi questa Praefatio Fernandode Cordoba si volge a coloro
che rinfacciano barbaries ad Albertoe lo chiama barfoarissimos , ed espri-
(1) I, 318.
(2)A. Bonilla,y San Martin,Fernando de Cordoba
. Origines
del renacimento
filo-
sficoen Espaa,Madrid,1911, 101s, LXXVIII-LXX.
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GRABMANN
MARTINO

me la stia ammirazioneper coloroche gli hanno dato il titolodi Grande.Poi


collo stessoslanciodella rettoricaumanisticarileval'importanzae i pregidel'
l'opera di AlbertoDe animalibused esalta la genialitdel lavoro,che egli ha
saputo compieredi fronteai testipreesistenti arabo*latini molteplicemente ro-
vinati.
Non sono ancora statefattedelle ricercheper vederese le opere di Al"
bertosiano stateconosciuteed utilizzatedalla teologiabizantina.Gi vedemmo-
che Giacomo Wimpfelingaccenna traduzionigrechedi opere di Alberto.
Per fra i manoscritti greciesistentinon se ne pot finorascoprirealcuna di
tali traduzioni, come invecepossediamogi numerosimanoscritti di opere To-
mistichetradottein greco.Il Card. Bessarionelo ha citatonelila sua opera In
calumniatorem Platonis,che ora L. Mhler ha reso accessibilenell'originale
lesto greco.In un punto,dove portauna citazionedal commentario di Alberto
alla Fisica,il Cardinaledice di lui: o "AXspTo; Sii -rrv Altroveegli
<ro<pav.
cita un passo dal suo commentario dicendo "AXspxo;<pt"Xao-
alla Metafisica,
ipo; bcpoev , Tfi tv xet r <pii<yix Sono solo citazionidai
ad che
commentari Aristotele, portaqui Bessarione (i). Il Cardinaleconosceva
questi testi latini
dagli originali delle opere Alberto,poche nell'uso dei Pa-
di
dri o degli Scolastici latiniegli non era costrettoad attenersialle traduzioni
greche.Nella sua biblioteca,che nel 1468 don alla bibliotecadi S. Marco a
Venezia (2), si trovavanomanoscritti di versioniin grecodi opere di S. Tom-
maso, mentre non vi stavanoopere Albertoche nell'originale
di latino.Infatti,
come io ho ampiamentemostratoaltrove(3), le tre partiineditedella Surmru t
de creaturisdi Albertoci sono conservatenella bibliotecadel Card. Bessarione.
Partidelle operedi Albertofuronotradotteanchein armeno,cos che l'in*
flussodel grande Scolasticotedesco s' esteso anche all'orientecristiano.Da
Somal (PL Sukias) (4) e recentemente dal P. M. A. Van den OudenrijnO. P. (5)
noi siamo informatiintornoalla vivace attivitletterarie, che i Domenicani
incominciarono a svolgerein Armeniaal tempodel Papa GiovanniXXII. L'in-
flussodella Scolasticaoccidentalegiunspa farsisentirein Armeniaanzitutto
mediantegli scrittidi Fr. Pietrod'Aragona.I DomenicaniBartolomeoParvus,
GiovanniChernensise GiacomoThargmanhanno tradottoin armenola Som<-
m teologicadi S. Tommaso.Anche opere teologichedi Albertofuronovolte

(1) L. Mhler,Kardinal Bessarion als TheologeHumanist und Staatsmann,II, Pa-


derborn, 1927,222,246.
(2) Intorno alla biblioteca
del Cardinale cfr.: H. OMONT,
Bessarione, Inventano des
manuscrits grecset latinsdonns a Saint-Marc de Veniseparle Cardinal
Bessarion
(1468):
Revuedes bibliothques, IV (1894),129*187;Mhler,a. a. O., I, Paderborn, 1923,
408*415.
(3) M. Grabmann, Dreiungdruckte Teile der Summade creaturis Albertsd. Gr.,
Leipzig,1919,44 ss.
(4) Somal(PL Sukias),Quadrodelleoperedi variautorianticamente tradottim au
meno,Venezia,1825.(Intorno allatraduzione in armenodi operedi Alberto,
cfr.pag.39).
(5) P. M. A. Van denOudenrijn, O. P., Annotationes Armnovo*
bibliographicae
minicanaex Analecta SacriOrdinisPraedicatorum, AnnoXXVIII(1920),218*232; 280*294
(intorno allatraduzione in armeno di operedi Alberto,
pag. 293*294);annoXXIV(1921),
28*36;97*102.
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L'INFLUSSO
DI ALBERTO
MAGNO
ECC.

in armenonel secolo XIV In un manoscritto armeno(Cod. armen.150) - che:


veramente non antico - della bibliotecanazionale di Parigi (1) troviamo
diversitrattatidi Alberto(De anima,De peccato,De incarnatione, De defini-
tione mysteriorum , De indicio) tradottiin armeno.Essi sono evidentemente
partisceltedalle sue opereteologiche.Ricerchespecialigetteranno luce sui par-
ticolaridi questo fatto.A noi basta Paver accennatoall'influssoesercitatoda
AlbertosullalontanaArmenia.

Cos Tesarnedella letteratura e delle correntidel pensieronel tardoMedio


Evo ci ha mostratoche Albrtoil Grandeha continuatoa vivere e ad agire
entroe fuorii confinidella Germania,esercitando un influssocos vasto e cos
efficace,quale forsefinora non si creduto possibile.A. Haucktche nella ^ua
monumentale storiadella Chiesa anchedi fronteal movimentoscientifico della
Scolasticae della Misticamostrun criterioscevroda idee preconcette, scrive
ancora (2) : Di una scuola di Albertonon si pu parlare.Il motivosar da
cercarenell'operascientifica di questo grandedotto; il sistemada lui usato non
era specificamente suo e di verisuccessine riportpochi.Eppuresono appunto
questi,il metodoe i successi,che soglionoessereafferrati dai discepoli;questi,
le tenaglie,che soglionotenereinsiemela scuola.L'indaginestoricaha nuova-
mentesvelato la grandezzadi Albertonel campo della Teologia e della Filo
sofia,dopo che era gi stata conosciutal'abilit magistrale,sovrana,con cui
egli coltiv,per i suoi tempi,i vasticampi delle scienze naturali.Proprioalla
luce delle ricerchestoricheappare con quanta veritGiacomo Burkhardt,lo
storicodella culturaumanistica, lo giudic84 annima, chiamandolo un uomo
della scienzain gradosommo ed una delle poche individualit, di cui pu
vantarsila scienza (3). D'ora in poi la Neoscolasticacattolicain fattodi Teo-
logiae di Filosofiadovr prenderepi in considerazione che in passatole opere
di Albertoil Grandee riallacciarsi cos alla tradizionemedioevale,che, ino*-
minciandodal secolo XVI, rimastaquasi interrotta. Dopo il secolo XVI la
Teologia si consecrata, giustamente, spiegazionedella Somma teologica
e alla
dell'Aquinate,che formal'espressionepi chiara,pi logica e pi densa della*
Teologia speculativadella Chiesa.Cos pure la Filosofiacattolicanella sua base
Scolasticae nel suo orientamento si volta agli scrittidi S. Tommaso ed ha
visto in essi la formaclassica della filosofiaAristotelico- Scolastica.Il doppio
fine,che cos si raggiunge,di dividerecio sistematicamente e di insegnareme-
todicamente la Filosofiae la Teologia rendecertamente comprensibile e giusti-
ficataquesta concezione.Ma per conseguireil finee assolverei compiti della
grandeindaginescientifica deve subentrare anche la ricercastorica.Come ho

(1) F. Macler,Cataloguedes manuscrits


armnienset gorgiensde la Bibliothque
, Paris,1898,82.
nationale
(2) A. Hauck,Kirchengschichte V, i, Leipzig,1911, 252.
Deutschlands,
(3) I. Burckhardt, ConradvonHochstaden,
51.
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MARTINO
GRABMANN

gi notatopi voltetproprioper arrivarea comprendere pi profondamente le


dottrinedi S. Tommaso secondola loro genesie il loro orientamento storico*
assolutamente necessarioche la sua teologiae filosofiasiano consideratea
contattocolle correntiscientifiche tantofavorevoliche avversedel lorotempo
Nulla qui pi naturaleche il pensierodi S. Tommasosia studiatonelle sue
relazionicolle idee del suo maestroAlbertoil Grande(falche cosa s' fatto
in questo sensoma moltorestaancorada fareNon dobbiamodimenticare che
ci che noi chiamiamoFilosofiaAristotelicO'Scolastica sostanzialmenteuna
creazioneun fattocompiutoda Albertoil GrandeL'Aquinatesuo discepolo
ha sviluppatoed espostoquestafilosofia in una formapi elegantepi riflessa
pi connessa e pi chiara;egli sta di fronte al suo maestrocome un pensatore
da lui indipendente tantopi che primadi esserestato seduto ai suoi piedi
come discepoloaveva gi studiatofilosofiaAristotelica a Napoli sottola guida
di Pietrode Hiberniae del MaestroMartinoGi 60 anni fa FrancescoBren*
tano nella sua storiadella Scolasticache egli aggiunsealla storiadella Chiesa
di I A Mhlerha descrittomagistralmente questa relazione(1): Alberto
il verorinovatoredella filosofia Aristotelica nel Medio Evo e il vero fondatore
della pi insignescuola teologicamedioevalela quale in seguitodi tempodal
suo discepoloTommaso Aquino ricevetteil nome di scuola Tomistica Al'
bertole ha dato il suo caratterespecificoe fissatola dottrinain tuttii punti
essenziali.Solo in lui e nel suo grandediscepolola speculazionemedioevale
sorpassi risultatidella filosofiaanticae s'elev ad un'altezzache mai prima,
e forseimi neppurepoi fu raggiunta
Albertonon ha perdutola sua importanzaper il nostrotempo neppure
consideratocome figurareligiosache attuin se la vita cristianae la vita mi*
stica,che conciliarmoniosamente la vita attiva e la vita contemplativaSe
oggi la Misticatedescadel Medio Evo suscitamoltointeresseanche fuoridegli
ambienticattolicinon si deve dimenticare che fu Albertoa suscitarequesto
poderosomovimentoreligiosoIn una fenestradel coro da lui costruitonella
chiesache un tempoappartenneal monasterodei Domenicanidi ColoniaAl*
bertovi era raffigurato insiemecoli'Arcivescovodi quella citte sottola vetrata
istoriatasi leggevanoi versi:

Condiditiste ChorumPraesul,qui Philosophorum


Flos et Doctorumfuit Albertus,schola morum,
Lucidus errorm*destructorobexque nudorum,
Hune rogoSanctorumnumeroDeus adde tuorum .

Questo votoche colla Beatificazione di Albertosotto GregorioXV sfe


adempiutosolo in partepossa prestoesserecompletamentesoddisfatto

Gams,O. S B., Re-


hrsg.vonPiusBonifacius
(1) I. A. Mhler,Kirchengeschichte,
gensburg, 1867II 550ss.

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DI ALBERTO
L'INFLUSSO ECC.
MAGNO

RIASSUNTO

Alberto il Grande e deveessere considerato nonun semplice dottoenciclopedico


di dottrine
raccoglitore ma un pensatore
altrui, originaleal qualeperprimosi devel'in-
troduzionedelpensiero aristotelico
genuino nellafilosofacristiana*
L'A, dipinge primala figura di Albertosviluppando di Colo*
dei titoli
il significato
, Teutonicus
niensis , Magnus, Doctor universalidatiglidallatradizione
soffermandosi specialmente sui due ultimi.Indiproval'importanza di AlbertoMagno
comepensatore che egliesercit
dall'influsso sullafilosofa
posteriore na-
(speciefilosofa
turale)sinoal Rinascimento e sullamistica tedesca.Rilevaa talescopole citazioni di
questoFilosofo, i giudizisulleoperedi lui ed i passiispirati contenuti
alle sue dottrine
in operestampate e manoscrittedi Scolastici
posteriori.
Conclude esserelo studiodi AlbertoMagnonecessario allaNeoscolasticae perchci
mettea contatto conuna dellepigranifigure del MedioEvoe perchci aiutaa com*
prendere il pensierodel grandediscepolodi lui,S. Tomasod'Aquino.

~ 75 ~

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