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 Dizionario di Pedagogia

A anticipazioni (Ardigò): stimoli nuovi, che non sono


nell’immediato alla portata dell’allievo, ma che una
volta elaborati rappresentano nuove conoscenze;
ad-veniente: che deve ancora venire, indica un futuro sono provocazioni mentali che sollecitano le attività
di prossima realizzazione. È il valore assunto dall’e- intellettive.
sperienza nel pensiero di Dewey, dal momento che antropometria: (da antropos = uomo; mètron = misura)
si proietta nel futuro, trovando nella previsione delle scienza che misura il corpo umano nella sua totalità o
possibili conseguenze il suo significato più autentico. nelle sue componenti, per individuare valori statistici
addestramento: unica forma di educazione nell’Alto da cui indurre leggi universali di sviluppo.
Medioevo, orientata all’uso degli attrezzi e degli antroposcopia (Montessori): (da antropos = uomo;
strumenti quotidiani, necessari per ottenere cibo e skopeo = osservo, esamino) indagine osservativa sul
manufatti comuni. bambino condotta in modo scientifico, che consente
adozione: istituto giuridico che consente a bambini di valutarne il processo di crescita psico-fisica.
rimasti orfani o abbandonati, a causa della povertà apprendistato: rapporto di lavoro particolare, nell’ambi-
o dell’indigenza delle famiglie d’origine, di diventare to del quale ad una retribuzione corrisponde un pro-
figli legittimi di altri genitori. cesso formativo di tipo professionalizzante, adeguato
Aidi: Associazione degli insegnanti italiani, creata nel al ruolo e alle mansioni per cui è avvenuta l’assunzio-
1943 da insegnanti di orientamento politico prevalen- ne, che determina una crescita di competenze.
temente di sinistra, con il fine dichiarato di opporre arte (Dewey): definizione attribuita all’educazione, qua-
resistenza alla Repubblica di Salò, formando coscien- lora si presenti come applicazione innovativa dei
ze libere, salvaguardando il principio dell’autonomia principi generali alle diverse situazioni in cui l’educa-
dell’insegnamento, dando vita ad un nuovo costume tore è chiamato ad operare; è prassi concreta.
morale e politico (Manifesto di presentazione, 1944). atelier: laboratorio di attività espressive, da cui spesso ha
ambiente educativo (Dewey): contesto nel quale si svol- origine la progettualità educativa; spazio al servizio
ge l’educazione; assume un’importanza considerevole della scuola, in particolare dell’infanzia, per potenzia-
qualora l’istruzione non si limiti a svolgere un compi- re l’uso dei vari linguaggi.
to intellettualistico, ma comporti un coinvolgimento atto (Gentile): principio e forma della realtà diveniente
totale del bambino, facendo leva sui suoi interessi e le in quanto «atto puro», atto del pensiero pensante; è
sue motivazioni. all’origine dell’interazione tra educatore e educando,
Amnesty International: associazione non governativa che si risolve in una comunione spirituale a priori,
fondata nel 1961 da Peter Benenson, che conta quasi tale da precedere l’incontro reale.
tre milioni di sostenitori e donatori, in 150 paesi; si autocorrettivo: materiale strutturato in modo tale da
occupa della denuncia dei soprusi e della tutela delle fornire un feedback costante sugli apprendimenti
vittime, ma anche dell’educazione ai diritti, impre- maturati durante l’attività didattica, in modo tale che
scindibile strumento di lotta per l’affermazione della l’allievo possa rilevare e correggere i propri errori, o
cultura dei diritti universali a livello mondiale. procedere all’attivazione di percorsi compensativi, se
amore (Banfi): contatto emotivo che si stabilisce avvici- rileva lacune o incomprensioni durante la sessione di
nandosi all’altro senza stabilire condizioni, aprendosi apprendimento.
ad un’interazione senza distacco nei confronti del autoeducativo: materiale strutturato in modo tale da
prossimo, in una sostanziale adesione tra soggetto e consentire ad ogni alunno di procedere autonoma-
oggetto, facendo della vita un’arte. mente, attraversando gradualmente l’acquisizione di
analfabetismo: incapacità di leggere e scrivere, dovuta procedure e contenuti, passando da una tappa a quel-
all’assenza di istruzione; situazione molto diffusa la successiva.
nell’Italia postunitaria, che ne determina anche l’arre- autoeducazione: processo educativo che il soggetto
tratezza produttiva, e che diventa il problema di pri- realizza in modo autonomo, ponendosi attivamente,
oritaria importanza per tutte le riforme scolastiche. consapevolmente e criticamente nei confronti dell’ap-
anormalità: categoria inventata per collocare al suo prendimento; in senso ampio è sempre condizione
interno degli esseri umani, con svariate motivazioni e fine dell’educazione, dal momento che la libera
– etiche, politiche, psicologiche o perfino geografiche accettazione interiore dell’allievo è fondamentale per
– discriminandoli, escludendoli e isolandoli rispetto l’apprendimento. L’intervento dell’insegnante è volto
ad una presunta ed univoca idea di “normalità”. a creare un ambiente tale da offrire stimoli adeguati.

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autoeducazione (Tommaso): non avere maestri, ma bildung (Gentile): educazione intesa come formazione,
sviluppare la propria formazione in modo autonomo, che essendo parte del divenire dello spirito concorre
diventando “maestri di se stessi”; secondo Tommaso al suo svolgimento, pertanto si connota come storica
ciò è possibile perché l’uomo possiede principi innati, e nazionale.
“semi razionali”, che una volta scoperti si traducono bisogno (Claparède): capacità di avvertire una instabili-
in conoscenza. tà di fondo che determina nell’organismo l’attivazione
autoformazione (Gentile): modalità con cui un soggetto di processi di autoregolazione.
apprende in modo autonomo, mettendo in pratica bisogno di socializzazione: naturale propensione del
meditazioni autoriflessive e strategie di autodirezio- bambino a cercare negli altri degli interlocutori attivi,
ne, volte a potenziare la propria formazione. Nel pen- da coinvolgere e con i quali condividere esperienze
siero gentiliano, l’educazione coincide con un’auto- ludiche e d’apprendimento. Secondo Cousinet per
formazione, dal momento che educatore e educando, questo la scuola deve far ricorso sistematicamente al
elementi distinti a livello oggettivo, si unificano e si lavoro in gruppo spontaneo, incentivando i ragazzi
elevano, divenendo una sola entità soggettiva. a collaborare nella realizzazione di progetti comuni.
autoformazione (Fröbel): sviluppo autonomo della per- blocco storico (Gramsci): rapporto omogeneo, legame
sonalità, posta in un ambiente adeguato al libero svi- organico tra struttura (economia) e sovrastruttura
luppo delle sue facoltà; costruendo il proprio mondo (politica, ideologia, cultura) dominante, che si forma
interiore sulla base delle esperienze compiute, secon- in un determinato contesto storico. Tale rapporto
do Fröbel il bambino compie il passaggio dalla per- è possibile grazie al ruolo svolto dagli intellettuali,
cezione della realtà alla consapevolezza di sé, come tramite di un indirizzo politico, etico, ideologico,
essere inserito in modo armonico nella realtà stessa. culturale senza cui non c’è classe dirigente e il blocco
avalutatività: assenza di intenzioni e finalità valutative non può costituirsi né consolidarsi.
nel processo di apprendimento, nella convinzione che
il compito dell’educazione sia quello di permettere a
tutti di acquisire gli strumenti che sono necessari per C
partecipare in modo consapevole e attivo alla vita
comunitaria.
avocazione della scuola: atto giuridico con il quale lo Carta della scuola: documento formato da 29 Dichiarazio-
Stato assume su di sé l’onere della scuola, prima di ni, emanato dal ministro dell’istruzione Giuseppe Bottai
competenza di un organo inferiore, i comuni, con il nel 1939, con l’obiettivo di “ammodernare” la struttura
potere decisionale e legislativo che ne consegue. scolastica, rendendola più competitiva in relazione alle
esigenze di un mercato del lavoro più orientato in senso
tecnologico. In realtà opera una divisione ancora più
B marcata, in senso classista, dei percorsi formativi.
Casa dei Bambini: esperienza educativa realizzata nel
quartiere S. Lorenzo a Roma da Maria Montessori,
bene comune (Maritain): condizione raggiunta dalle a partire dal 1907; l’ambiente educativo è strutturato
persone riunite in società, caratterizzata da una pace in modo tale da consentire al bambino di compiere
costruttiva che emancipa l’uomo da ogni forma di esperienze originali, legate soprattutto al lavoro intel-
schiavitù, «aiutandolo a perfezionare la propria vita e lettuale, ma anche di apprendere le norme della vita
la propria libertà di persona»; è il risultato dell’unione comunitaria.
tra coscienza civica e virtù politiche, si ottiene met- Casa Giocosa: scuola creata da Vittorino da Feltre a
tendo in atto una «giustizia sociale». Mantova, presso la corte dei Gonzaga, per istruire
bigenitorialità: diritto naturale del bambino ad avere i figli dei marchesi, ma ben presto aperta anche ad
un rapporto stabile e continuativo con entrambi i altri nobili e ragazzi del popolo, in cui l’umanista dà
genitori, che devono assicurare cure, educazione e realizzazione al proprio progetto educativo, teso alla
affetto, anche nel caso che siano separati o divorzia- formazione dell’uomo integrale. Dal 1423 al 1446 Vit-
ti; è un dovere che il genitore ha nei confronti del torino ne è il maestro, vi insegna le arti e l’educazione
figlio, a meno che non intervengano situazioni che fisica, oltre ai classici greci e latini.
ne prevedono l’allontanamento forzato per tutelare il centri di interesse (Decroly): tematiche globali, idee
benessere del bambino. centrali per soddisfare i bisogni individuati negli

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alunni, attorno a cui ruota l’attività scolastica; l’ap- classico: asse culturale privilegiato dalla riforma Gentile,
prendimento procede pertanto dal concreto e dalla che considera formative materie umanistiche come
globalità delle cose, ritenuta innata e spontanea nel latino, letteratura italiana e filosofia, a scapito delle
bambino. discipline scientifiche.
certificazione: processo che garantisce la scientificità coeducazione (Decroly): sviluppo armonico tra processi
delle informazioni, svincolandole dal senso comune, di carattere istruttivo, legati all’apprendimento di pro-
attraverso l’attestazione delle origini e la citazione cedure e di contenuti specifici, e processi educativi,
delle fonti, fondamenti su cui si costruisce un sapere basati sulla collaborazione attiva tra gli alunni.
autentico; i saperi certificati costituiscono una fonte collegi: istituzioni che hanno origine nell’ambito della
di apprendimento non superficiale. Controriforma e nascono per iniziativa di un ordine
ciclicità (Comenius): in relazione all’insegnamento, religioso — in primo luogo i Gesuiti, successivamente
indica una trattazione degli argomenti sempre più i Barnabiti, i Somaschi, gli Scolopi — per accogliere
approfondita, ad ogni passaggio successivo (ciclo), ed istruire le giovani generazioni delle classi meno
determinando un livello crescente di complessità e abbienti; lo scopo era probabilmente quello di forma-
di rigore, favorendo una progressiva acquisizione del re una classe media dotata di una buona istruzione,
sapere che deve continuare per tutto l’arco della vita. fedele alla morale della Chiesa cattolica, anche se
cinegiornali: cortometraggi di attualità e informazione diventarono ben presto i luoghi in cui i nobili e i ric-
proiettati nelle sale cinematografiche prima dell’ini- chi mercanti collocavano i figli, affinché avessero un
zio del film; utilizzati dai regimi totalitari della prima valido livello d’istruzione, diventandone i principali
metà del ‘900 come strumenti di propaganda, in Italia finanziatori. Prevedono una vita comunitaria e un
vengono prodotti dall’Istituto Luce tra il 1927 e il 1945 rapporto prolungato tra allievi e maestri.
per celebrare la figura di Mussolini e il regime fascista. Comunione e Liberazione: movimento che nasce a
cittadinanza comune: impegno condiviso da tutti colo- Milano nel 1969 per volontà di Don Giussani; rapi-
ro che vivono su un territorio, teso al miglioramento damente diffusosi in tutti i continenti, persegue tre
della realtà esistente, affinché diritti e doveri vengano direzioni – cultura, carità e missione – attraverso una
equamente ripartiti tra chi opera al suo interno. Il sensibilità particolare per l’arte, il volontariato educa-
fondamento dell’appartenenza viene pertanto posto tivo e la realtà missionaria, tesa portare ad ogni uomo
in una realtà situata, in nome di un’uguaglianza che la persona viva di Gesù. Solo nella comunione cristia-
non è più necessariamente costituita dalla presenza na CL ritiene che sia possibile la vera “liberazione”.
storica sul territorio da parte di generazioni. comunità scolastica (Laporta): la scuola diviene comu-
cittadinanza deliberativa (Santerini): punto più avan- nità quando la collettività degli insegnanti si confron-
zato dell’educazione alla cittadinanza, che consiste ta con la collettività degli allievi, che spesso è in grado
nella traduzione in azioni consapevoli, nel saper fare, di suggerire autonomamente proposte e percorsi di
delle competenze decisionali e partecipative. lavoro; il riconoscimento reciproco di diritti e doveri
cittadinanza riflessiva (Santerini): comprensione per- assume un significato sociale, mediato da un’intensa
sonale, fondata sul sapere e sul saper pensare, del ricerca di condivisione e di accordo.
valore della cittadinanza; si fonda sulla conoscenza comunità solidale: progetto politico di integrazione che
approfondita delle variabili sociologiche, storiche e prevede un dialogo tra le culture, per formare una
politiche. comunità unita, che aiuta chi è in una situazione di
cittadinanza vissuta (Santerini): interiorizzazione delle difficoltà, senza discriminare o emarginare, assumen-
regole, improntate sui valori democratici e sui diritti dosi la responsabilità del benessere collettivo.
umani; si basa sul saper essere, improntato su una consigli di scuola-città: organi di gestione delle scuole,
coscienza attiva che si esercita nella quotidianità. rinnovati attraverso pubbliche elezioni ogni tre anni, nei
cittadini: membri di una nazione, costituiscono il cosid- quali rivestono una presenza significativa le famiglie.
detto “corpo sociale”, per conto del quale uno Stato contrassegni (Agazzi): figure di percezione immediata
agisce ed esercita il proprio potere; nella cittadinanza che riproducono oggetti reali, semplici e quotidiani,
risiede un principio d’identità, storicamente determi- utili per distinguere il posto e le cose di ciascuno,
nato. Si può essere cittadini “di sangue”, se si fonda mettendo i bambini in relazione con gli altri e con
l’appartenenza su un radicamento maturato nel corso l’ambiente scolastico; favoriscono socializzazione e
del tempo, o “di suolo”, se si condivide un territorio, condivisione, autonomia e identità personale, interio-
pur essendo nati in un altro stato. rizzazione di regole, capacità organizzative e gestionali.

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convivialità delle differenze: apertura alle relazioni criticismo: atteggiamento del pensiero in Locke, succes-
con gli altri e allo “stare insieme”, riconoscendo la sivamente indirizzo filosofico a partire da Kant, che
differenza come strumento di comprensione delle utilizza la ragione per condurre un’indagine adeguata
nostre qualità; educare all’incontro culturale significa della realtà etico-religiosa, politica ed educativa del
farne una fonte di ricchezza per la comunità nel suo tempo.
complesso. culturalità: sentimento che attraversa le persone appar-
cooperativa scolastica (Freinet): trasformazione della tenenti a mondi differenti quando s’incontrano; non
classe in un ambiente nel quale l’attività viene orga- è qualcosa di oggettivo, ma un’emozione che crea
nizzata secondo un principio di natura collaborativa, distinzioni, producendo atteggiamenti e disposizioni
nel rispetto dell’individualità, ma nell’ottica di un che si sono tradotti in modalità espressive diverse e a
lavoro collettivo che garantisce uno scambio continuo volte opposte, dall’accoglienza al disprezzo dell’altro,
fra attività manuali, intellettuali e sociali, sollecitando dal convivio al razzismo.
le competenze più varie. cura: insieme dei fattori di protezione in grado di favori-
cooperatore spirituale (Lambruschini): ruolo dell’inse- re uno sviluppo equilibrato delle giovani generazioni.
gnante, che deve proporre all’allievo un percorso per- Può essere espressione di una politica di prevenzione
sonalizzato, riproducendo il rapporto tra la Chiesa e il se si occupa di sostenere il superamento delle difficol-
fedele; non comporta un insegnamento coatto e pre- tà che il bambino può incontrare nel suo percorso di
definito, ma neppure abbandona l’allievo a se stesso. crescita; è intervento sanitario quando la cura suben-
cooperazione educativa (Freinet): attività didattica alter- tra ad una prevenzione fallita.
nativa rispetto a quella tradizionale, che prevede un
lavoro collettivo, in cui trova espressione la creatività
di ogni individuo. Attraverso la cooperazione è possi- D
bile organizzare il lavoro, ripartendo le responsabilità;
l’elaborazione collettiva di regole condivise di vita e di
lavoro consente una migliore gestione dei conflitti. debole mentale: soggetto che mostra un quoziente intel-
corrispondenza scolastica (Freinet): scambio d’infor- lettivo inferiore alla norma, registrato dalla scala di
mazioni tra esperienze diverse, stimola la curiosità valutazione Binet-Simon, successivamente affinata
dei ragazzi nei confronti del lavoro svolto in altre con la Stanford-Binet Intelligence Scale; l’individua-
classi o in altre scuole, anche di altri paesi. Diventa zione dell’età mentale consente di fornire al soggetto
possibile grazie all’elaborazione tipografica dei testi, debole strumenti di compensazione nell’ambito sco-
che consente la loro diffusione e li carica di significato lastico.
culturale. decentramento: idea-guida dell’educazione intercultura-
corso popolare: biennio successivo ai 4 anni di scuola le, è superamento della propria centralità, attraverso
elementare obbligatoria, introdotto dalla legge Orlan- il racconto degli altri si analizza la propria identità,
do del 1904, per avviare i ragazzi verso un’istruzione aprendo a punti di vista molteplici e divergenti.
di tipo professionale. degenerazione: teoria sviluppatasi parallelamente all’e-
cosa-fare (Freire): realizzazione di un progetto concre- voluzionismo, secondo cui i soggetti meno dotati
to, attraverso il quale si può dare voce agli oppressi, biologicamente sono destinati a soccombere (idioti,
coinvolti in un impegno soggettivo veicolato per il malati mentali, criminali); la sua trasposizione sul
mondo. piano sociale finisce per indicare come degenerati
coscientizzazione (Freire): consapevolezza di uno stato tutti coloro che si trovano in una condizione socio-
di alienazione e di oppressione raggiunta attraverso economica e culturale svantaggiata.
un processo educativo particolare che ha il dialogo al descolarizzazione: assenza di un’istituzione scolastica
suo centro; si distingue dalla presa di coscienza, che è e individuazione di altre modalità per sviluppare il
un atto puramente intellettuale, in quanto immersio- processo educativo, nel caso di Nomadelfia attraverso
ne totale, coinvolgimento profondo di natura ad un l’individuazione di esperienze concrete che preve-
tempo cognitiva, affettiva, sociale e politica. dono un’aperta collaborazione che coinvolge tutti; la
coscienza sociale: consapevolezza di non essere individui riflessione, il lavoro, il pensiero critico e la scrittura
isolati, ma di vivere all’interno di una collettività; tale sono interpretati come strumenti in grado di com-
coscienza regola l’agire del singolo, finalizzato al bene prendere e vivere il mondo, mettendosi al servizio del
collettivo e fondato sulle relazioni interpersonali. bene collettivo.

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didassi: parte della didattica che spesso passa inosservata diversamente abile: nuova accezione per indicare chi
e che è spesso legata all’esperienza dell’insegnante, era definito “disabile”, che ne evidenzia le competenze
come la gestione dello spazio all’interno della classe, specifiche e personali, mentre in precedenza l’atten-
la gestione del tempo o il saper variare il proprio zione cadeva sulle minorazioni fisiche, psichiche o
metodo d’insegnamento per rendere le lezioni più sensoriali.
stimolanti; è l’«arte di fare scuola» (Gentile). doni (Fröbel): giochi (games) intesi come sussidi pre-
diritti inalienabili: diritti di cui non si può essere privati costituiti, utilizzati in modo programmato attraverso
senza perdere contestualmente l’essenza dell’essere un’attività guidata dall’educatore con finalità istrut-
uomo; nessun potere politico ha pertanto facoltà di tive; ciascuno di essi assume anche, nelle intenzioni
produrre leggi che possano violarli. fröbeliane, un significato simbolico.
diritti naturali: diritti che un individuo possiede fin drop-out: fenomeno di abbandono del percorso scolasti-
dalla nascita, costitutivi della natura umana – come la co, che coinvolge giovani fuoriusciti da un percorso
vita e la libertà personale – e indipendenti dall’essere educativo, formativo o di lavoro senza avere acquisito
riconosciuti da un governo, che può solo dare ad essi una certificazione formale, con conseguenti problemi
una veste giuridica per tutelarne il rispetto. di adattamento e di inserimento in una nuova realtà
diritti universali: diritti individuali appartenenti indi- scolastica, lavorativa o sociale.
stintamente a tutti gli esseri umani.
diritto all’educazione: diritto allo sviluppo e alla forma-
zione di conoscenze e competenze di tipo intellettuale E
e relazionale, come regole di comportamento e prin-
cipi morali, che costituiscono il presupposto per un
adeguato inserimento nella società; la trasmissione si educazione alla libera volontà (Durkheim): l’indivi-
verifica da parte di una generazione più anziana nei duo deve seguire le norme senza avvertire di essere
confronti di una più giovane. obbligato a farlo, ma perché un imperativo interiore
diritto all’istruzione: diritto di ogni individuo – indi- lo guida; in tal modo l’individuo agisce per il bene
pendentemente da razza, sesso, nazionalità, etnia, comune, esprimendo la propria libertà.
origini sociali, preferenze religiose o politiche, età o educazione diretta: processo di crescita che si svolge
invalidità – ad uno sviluppo delle proprie conoscenze, nella scuola, sotto la guida dell’insegnante, che indi-
a partire dall’alfabetizzazione, attraverso un insegna- vidua strumenti e metodi per trasmettere conoscenze
mento gratuito, almeno a livello elementare. È uno e competenze.
strumento fondamentale per migliorare la qualità educazione formale: si struttura nei diversi ordini di
della vita, perché rende consapevoli dei propri diritti scuola, da quella di base all’Università, formalmente
e delle proprie responsabilità. dedicati all’istruzione; l’insegnamento che si sviluppa
diritto di cittadinanza: riconoscimento dei diritti civili al loro interno subisce un controllo istituzionale e di
e politici ad una persona che vive in uno stato; chi tipo gerarchico. Il percorso di apprendimento si con-
possiede la cittadinanza di un altro stato è considera- clude con un titolo di studio riconosciuto.
to straniero in relazione allo stato di cui non possiede educazione inclusiva: attività educative sviluppate
la cittadinanza; si definisce apolide chi non ha alcuna soprattutto nella scuola tese a contrastare le varie
cittadinanza. forme di marginalità, di precarietà e di esclusione che
disabilità: condizione di chi è costretto da ambienti non caratterizzano la società contemporanea.
favorevoli a manifestare alcuni tipi di handicap, risul- educazione indiretta (Gioberti): processo di crescita
tando meno autonomo nello svolgere attività quoti- determinato dalla cultura e dalle tradizioni, impor-
diane e nel partecipare alla vita sociale. tanti fonti educative.
disciplina (Durkheim): condotta legata alle norme con- educazione informale: si sviluppa nei contesti di vita
divise, che garantisce un buon adattamento sociale delle persone – come la famiglia, l’ambiente di lavoro
perché la ragione guida l’agire e determina un’autoli- o di gioco, la biblioteca o il mondo dell’arte, i processi
mitazione delle tendenze istintive. di comunicazione e di informazione – importanti per
disciplina attiva (Montessori): disciplina fondata sulla la formazione delle opinioni, delle attitudini e delle
libertà, che trova il limite dell’azione nell’interesse disposizioni del senso comune, in grado di filtrare
collettivo; il maestro non deve punire, ma osservare e conoscenze e visioni del mondo; l’acquisizione avvie-
guidare la spontaneità del bambino. ne in modo inconsapevole o non intenzionale.

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educazione laica: non improntata a principi di carattere empatia: idea-guida dell’educazione interculturale, con-
religioso, ma che si serve della ragione come unico divisione emotiva che consente di avvicinare in modo
strumento conoscitivo, per cogliere la realtà nel modo profondo l’alterità.
più oggettivo possibile, in modo libero da pregiudizi. epistemologia sistemica: approccio di tipo complesso e
educazione naturale: sistema educativo che segue i ritmi globale, basato su un’interazione tra diverse discipli-
dello sviluppo naturale, senza imporre accelerazioni, ne, che mantengono i propri fondamenti, senza tutta-
salvaguardando i processi individuali dalla contamina- via rinunciare a interazioni che consentono di restitu-
zione dell’ambiente sociale; si sviluppa pertanto in un ire all’analisi di un fenomeno la sua complessità.
ambiente naturale (campagna) e non artificiale (città). equilibrio culturale: per quanto riguarda il rapporto
educazione negativa: intervento educativo che non pre- con le nuove tecnologie, indica la mediazione tra
vede un programma di studio strutturato, con orari, le competenze digitali e le modalità tradizionali di
discipline imposte e obiettivi da raggiungere entro elaborazione delle informazioni e delle esperienze;
determinati periodi di tempo; l’educatore si “astiene” concilia la scelta-clic con la capacità di compiere scelte
apparentemente dall’esercitare una funzione di con- che tengano conto di una molteplicità di fattori e che
trollo degli apprendimenti, perché l’allievo deve tro- richiedono assunzione di responsabilità.
varsi nelle condizioni di esprimersi come crede all’in- eresie: dottrine basate su interpretazioni personali, in
terno delle situazioni, anche se l’educatore trasforma contrasto con i dogmi riconosciuti di una determina-
l’ambiente in un determinato modo per consentirgli ta religione.
di fare certe esperienze. esperienza (Dewey): rapporto tra uomo ed ambiente,
educazione non-formale: interessa una serie di istituzio- dove l’uomo non è uno spettatore passivo, ma inte-
ni – come i musei, gli spazi espositivi, le biblioteche, ragisce con ciò che lo circonda. Ha valore soggettivo,
i luoghi di memoria storica, le associazioni culturali perché è il singolo individuo a compiere l’azione
– che forniscono occasioni di apprendimento spe- adattativa, ma facendo riferimento alle sue strutture
cifici e organizzati, condotti al di fuori del contesto chiama in causa il passato che si è sedimentato al
scolastico, permettendo l’acquisizione di competenze loro interno, rappresentando una memoria collettiva
di base o specialistiche al di fuori del normale ambito di tipo organico, che raccoglie le modalità efficaci
della scuola. È rivolta a determinate categorie di uten- sperimentate dalla specie. L’esperienza è educativa
ti e consegue specifici obiettivi di apprendimento, ma se produce l’espansione e l’arricchimento dell’indivi-
non rilascia titoli di studio. duo, conducendolo verso il perfezionamento di sé e
educazione permanente: (longlife education) è estesa a dell’ambiente.
tutto l’arco della vita e integra in modo coerente le etica delle relazioni: attenzione rivolta al superamento
differenti modalità del processo educativo (formale, dell’individualismo, tipica di un contesto educativo
informale, non-formale); si sviluppa principalmente che privilegia il confronto e la cooperazione con gli
nel contesto dell’educazione degli adulti, anche se altri, dai quali emerge un’adeguata considerazione
comprende tutto il percorso educativo, considerando dell’individualità.
l’educazione iniziale come propedeutica a quella in
età adulta.
educazione sensoriale (Montessori): fondamento del F
metodo montessoriano, che prevede una serie di
esperienze, condotte con materiali appositamente
studiati, per affinare la capacità ricettiva di ogni sen- facoltà naturali (Locke): attività mentali, ritenute pre-
so, finalizzandola ad una consapevolezza e ad una supposti delle azioni quotidiane, mezzi attraverso cui
padronanza che preparano la conoscenza rappresen- si entra in relazione con la realtà, come l’uso dei sensi,
tativa e simbolica. la formazione di associazioni tra le esperienze, o la
egemonia (Gramsci): capacità, da parte di una classe memorizzazione dei dati acquisiti.
sociale, di organizzare il proprio sistema di dominio e filologia (Comenius): studio di una lingua, intesa come
di forza, imponendo la sua capacità d’indirizzo ideale e strumento di analisi della realtà, e non solo come mez-
morale sulle altre; si avvale di mezzi di dominio, come zo critico per l’indagine letteraria; secondo Comenius
i sistemi coercitivi dello stato, ma anche di mezzi di la lingua consente di prendere possesso delle cose,
trasmissione e organizzazione del consenso (scuola, manipolandole e plasmandole, perché attraverso il
comunicazione di massa, istituzioni religiose). dialogo cambia il modo di osservare la realtà.

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formazione intellettuale (Gramsci): educazione volta trasformare il deficit fisico o psichico in una riduzio-
a formare capacità di analisi e di riflessione, essere ne di potenzialità. Il termine oggi è stato abbandonato
“intellettuali” significa sapersi porre i problemi e e sostituito dall’espressione “diversa abilità”.
individuare gli strumenti per affrontarli in modo
corretto.
funzionale: approccio educativo che considera la realtà I
psichica come una globalità, all’interno della quale si
inseriscono tutti i meccanismi di base, che interagi-
scono tra loro in modo armonico ed equilibrato. I care: «mi faccio carico», frase simbolo di Don Milani,
funzionalismo: indirizzo di pensiero che considera i che evidenzia la responsabilità come valore centrale
fenomeni psichici come funzioni, grazie alle quali dell’esperienza di Barbiana; le azioni individuali pro-
l’organismo si adatta all’ambiente fisico e sociale. Da vocano effetti duraturi sugli altri e sulla collettività e il
un punto di vista pedagogico, l’ambiente educativo soggetto responsivo è colui che agisce accettando tale
deve sostenere l’emergere delle funzioni psicologiche coinvolgimento e facendosene carico.
del bambino, orientandole in modo appropriato, uti- identità multietnica: convivenza in uno stesso indivi-
lizzando stimoli armonici rispetto alle singoli fasi di duo di valori culturali appartenenti a differenti modi
sviluppo individuale. d’essere e a luoghi tra loro distanti, resa possibile
dall’eliminazione delle forme di difesa nei confronti
dell’alterità.
G igiene sociale: tutela e promozione della salute fisica e
psichica dei soggetti, sottoposti a trattamento preven-
tivo per evitare che “degenerino”, in quanto esposti ai
gestione sociale: partecipazione della società – in parti- rischi della povertà e dell’emarginazione.
colare delle famiglie e degli enti locali – alla gestione immaturità: condizione di chi non ha raggiunto la
della scuola dell’infanzia, che ne fa una realtà pubbli- maturità, ossia l’età adulta, con il controllo razionale
ca e comunale. che dovrebbe caratterizzarla. Per Rousseau è una con-
gioco (Fröbel): attività spontanea e individuale (play) dizione da cui trarre forza di rinnovamento, essendo
che si esprime in modo fantastico e creativo, senza caratterizzata dalla spontaneità originaria, dalla bontà
regole definite; ma anche attività regolamentata da intrinseca allo stato di natura.
norme (game). immigrati digitali: persone cresciute prima delle tecno-
gnoseologia: (gnòsis, conoscenza; lògos, discorso) teoria logie digitali, che le hanno adottate successivamente,
della conoscenza; a partire da Kant, filosofo illumini- da adulti; a processi di elaborazione cognitiva di tipo
sta, indica l’analisi dei fondamenti, dei limiti e della analogico, quindi sequenziale, affiancano l’impiego
validità della conoscenza umana. del digitale. Viene definito invece “tardivo digitale”
grammatica della fantasia: tecnica ideata da Gian- colui che, a differenza dell’immigrato, continua a
ni Rodari (Grammatica della fantasia. Introduzione guardare al digitale con diffidenza.
all’arte di inventare storie, 1973) che consiste nell’in- individualizzazione (Washburne): caratteristica del
venzione di storie e racconti a partire dalla solle- lavoro scolastico, che deve sviluppare in modo inte-
citazione provocata dal connubio tra due parole, il grale le capacità di ogni allievo, considerato nella
cosiddetto binomio fantastico. propria individualità, fornendo gli stimoli adatti ad
gusto (Banfi): scelta personale che emerge considerando un lavoro creativo, attivando in tal modo interessi e
l’aspetto emotivo della problematicità; indica la capa- curiosità personali.
cità e la volontà di comprendere l’altro senza affidarsi insight: processo individuato da Wolfgang Köhler che ha
a pregiudizi. origine da apprendimenti latenti, i quali ad un tratto
danno vita ad una soluzione, che pare venire dal nulla
come una folgorazione.
H integrazione culturale: in senso antropologico è un’inte-
razione che si sviluppa in modo sistemico e si estende
a contesti molto differenziati, che comprendono gli
handicap: indica uno svantaggio fisico, ma è un concetto elementi istituzionali, ma anche simbolici, di pensie-
campo-dipendente, dal momento che è l’ambiente a ro, valoriali e religiosi. In senso psicologico è l’assi-

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milazione di un individuo all’interno di un gruppo K


sociale o di una comunità.
intelligenza (Claparède): facoltà che ricerca mezzi nuo-
vi per risolvere problemi che devono essere affrontati key competences: competenze chiave di tipo sociale e
usando strumenti complessi, quando reazioni istin- civico, per una partecipazione attiva e democratica
tuali e abitudini consolidate non risultano efficaci; alla vita civile (Raccomandazione 962 del Consiglio
Claparède la definisce come «uno strumento di adat- d’Europa, 2006).
tamento che entra in azione quando vengono a meno Kindergarten: giardino d’infanzia, prima istituzione
gli altri strumenti di adattamento, che sono l’istinto e espressamente dedicata all’educazione infantile, idea-
l’abitudine». ta da Fröbel nel 1837.
intelligenza pragmatica (Dewey): processo mentale
che rende l’azione efficace in base alle necessità che
di volta in volta si presentano; è attività creativa, non L
ripetitiva. Non accetta l’esistente in modo passivo
ripetendo azioni già sperimentate, ma lo affronta
mediante atti deliberati, seguendo intenzioni nuove. lavoro di gruppo (Cousinet): collaborazione tra pari
interazione: idea-guida dell’educazione interculturale, nella realizzazione di processi di apprendimento
è uno scambio, una trasmissione di contenuti e di complessi; il superamento della classe e la formazio-
modalità d’azione che producono reciprocità; soggetti ne di gruppi spontanei si realizza seguendo interessi
appartenenti a storie diverse s’incontrano e confron- comuni, che portano a svolgere attività creative o
tano i propri percorsi. L’avvicinamento richiede uno ricerche di carattere culturale. La realizzazione di
sforzo di comprensione e un’azione riflessiva, che fa un’opera corale sollecita uno spirito di comunione,
della differenza una fonte di ricchezza. che si riflette positivamente sulle relazioni interper-
interazione (Gentile): rapporto tra educatore e edu- sonali, oltre che sugli apprendimenti.
cando che precede il loro incontro, è una comunione lavoro di gruppo spontaneo (Cousinet): tecnica di
spirituale definita “sintesi a priori”, in quanto l’unione lavoro che attribuisce importanza all’ambiente e pre-
delle due anime prescinde dall’esperienza di contatto vede una trasformazione dell’aula in una sala di
diretto tra esse. lavoro; soddisfa i bisogni di sicurezza, fiducia e riu-
interculturalità: interazione quotidiana con persone scita dell’alunno, sostenuto nel suo percorso da un
appartenenti ad altre culture, guidata da una con- educatore che diviene facilitatore; i principi guida
sapevolezza razionale che consente di riconoscere – l’interesse e il bisogno di socializzazione – trovano
l’identità (siamo tutto esseri umani) nella diversità realizzazione nella libertà di scelta, sia dell’attività da
(seppur appartenenti a culture differenti); è un svolgere, sia dei compagni di lavoro.
fenomeno spontaneo che richiede capacità riflessive legge dell’effetto (Thorndike): ogni apprendimento si
e critiche. verifica nel momento in cui il soggetto si dispone nei
interesse superiore del fanciullo: in ogni legge, prov- confronti di un problema ed agisce nel darvi soluzio-
vedimento, iniziativa pubblica o privata e in ogni ne, creando una connessione fra azione e risultato
situazione problematica, l’interesse del bambino/ado- in grado di generare soddisfazione. L’effetto positivo
lescente deve avere la priorità (Convenzione sui diritti consolida il processo di apprendimento, mentre quel-
del bambino, art. 3). È un principio generale, che sta lo negativo lo rende più debole.
alla base di tutte le norme e gli istituti giuridici a legge dell’esercizio: applicazione della legge dell’effetto
tutela del bambino, dalla nascita alla maggiore età, al contesto educativo, per favorire i processi cognitivi,
a cui viene riconosciuto uno status giuridico che ne rendendoli sempre più articolati e complessi attraver-
tutela la persona all’interno famiglia e al di fuori, nei so il lavoro collettivo.
rapporti con i genitori e con terzi, nel caso sia vittima legge interiore (Locke): ordine interno che impone una
di tratta, di sfruttamento o violenza. regolazione, un equilibrio della libertà e della volon-
istituzioni scolastiche: nate per formare e istruire le tà sulla base della ragione; determina un buon uso
gerarchie ecclesiastiche, si sviluppano nei secoli VI- dell’autonomia decisionale, per conseguire il bene
VII; l’insegnamento viene “istituzionalizzato”, è costi- individuale e collettivo. È l’educatore a rappresentare
tuito dalla dottrina morale e dalla dogmatica, prevede la legge e l’allievo a poco a poco la interiorizza, assu-
come testo di riferimento le Sacre Scritture. mendo consapevolezza della sua importanza.

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lezione oggettiva: attività didattica basata sull’osser- M


vazione e l’analisi di una situazione, un oggetto, un
fenomeno della natura; prevede l’incontro con un
problema reale e concreto da risolvere, facendo com- maestro: figura centrale nel processo di insegnamento-
piere esperienze. apprendimento, riconosciuta dalla pedagogia medie-
libertà d’insegnamento: autonomia didattica e libera vale e umanistico-rinascimentale; trasmette infor-
espressione culturale dell’insegnante, svincolata da mazioni ma anche procedure di acquisizione della
pressioni di tipo religioso o da interessi privati; può conoscenza (metodo).
svilupparsi in una scuola pubblica e laica, gestita dallo mass-mediali: tecnologie della comunicazione che dif-
Stato. fondono le informazioni da un’unica sorgente verso
libertà politica: godimento dei diritti civili e politici da un pubblico numeroso e disperso sul territorio (one-
parte di tutti i cittadini di uno Stato e rispetto dei to-many), come stampa, radio, televisione.
doveri individuati dall’autorità per difendere il bene materiale insaturo: si presta ad un uso creativo, può
individuale e collettivo. essere riempito dei più svariati significati e si presta a
libertà: condizione di chi può agire indipendentemente trasformazioni d’uso, dal momento che il suo utilizzo
da costrizioni esterne, seguendo il proprio arbitrio; non è regolamentato in modo rigido.
indica autonomia di pensiero e di azione. materiali (Montessori): sussidi didattici realizzati per
Lifelong Learning Programme (LLP): strategia di edu- compiere esperienze sensoriali di differente comples-
cazione permanente di tipo complesso elaborata sità, fino a coniugare sensorialità e competenze intel-
dall’Unione Europea per il periodo 2007-2013, carat- lettive elevate; i materiali per l’educazione intellettuale
terizzata da scopi e modalità attuative differenti a coinvolgono in particolare il linguaggio e l’aritmetica.
seconda dei destinatari e delle tipologie d’intervento; I materiali rispondono ad alcune regole fondamenta-
si suddivide in programmi settoriali (Comenius, Era- li: procedono per coppie di contrasti, sono autocor-
smus, Leonardo, Grundtvig), in programmi trasver- rettivi, guidano le esperienze sensomotorie partendo
sali (4 attività-chiave: cooperazione politica, lingue, dalle più semplici per arrivare alle più complesse.
TIC, diffusione e utilizzo dei risultati) e nel program- mediazione culturale: attività svolta da un soggetto che
ma Jean Monnet (sovvenzioni alla ricerca, all’inse- parla due lingue, che media la conversazione tra due
gnamento e all’analisi interdisciplinare del problema interlocutori monolingue, facilitando il dialogo cultu-
dell’integrazione). rale e la comprensione; l’attività svolta dal mediatore
linguaggio autentico (Dewey): modalità comunicativa è utile per l’inserimento degli stranieri in un contesto
che sostiene un’indagine guidata dall’intelligenza e lavorativo, scolastico o sociale, perché costituisce un
produce effettiva conoscenza, essendo privata di con- tramite tra le loro necessità e i servizi offerti dalla
tenuti personalistici. comunità accogliente.
linguaggio Logo: ideato negli anni ’60 da Seymour mente assorbente (Montessori): tendenza del bambino
Papert, un allievo di Piaget, è un linguaggio di pro- nei primi anni di vita all’assorbimento inconscio dei
grammazione. Utilizzato fin dalla scuola dell’infanzia, dati del suo ambiente, costruendo un rapporto parti-
impiega un cursore triangolare, chiamato tartaruga, colare con la realtà; si ha in tal modo il riconoscimen-
che si sposta compiendo passi nelle direzioni scelte to della specificità dei processi mentali infantili, base
dal bambino, lasciando traccia del proprio percorso: per lo sviluppo mentale dell’adulto.
il disegno riproduce il modo in cui il bambino si metateoria: svolge una funzione di regolamentazione,
muove nello spazio. di sviluppo e di controllo sulle teorie, è teoria della
logica (Dewey): “teoria dell’indagine”, che guida l’esple- teoria; la sua funzione riflessiva e critica consente di
tamento delle funzioni fisiche e soddisfa le esigenze considerare da un punto di vista più elevato le singole
del senso comune, al centro della vita normale, e teorie educative, superando il punto di vista unilate-
le indagini intellettuali, che riguardano la soluzio- rale di ciascuna.
ne di problemi astratti e in generale il campo dei metessi (Gioberti): fase ascendente, attraverso cui l’uomo
saperi. Viene definita anche “disciplina sociale”, dal e il mondo tornano a Dio; da un punto di vista educa-
momento che ogni indagine si svolge all’interno di tivo equivale all’esercizio delle intuizioni sensibili.
un contesto culturale, dal quale è condizionata e che métissage: meticciamento culturale, intreccio di tradi-
contribuisce a sviluppare. Rappresenta la riflessione zioni e modi di pensare risultante da una lunga serie
critica sull’azione. d’incontri tra i popoli.

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metodo (Gabelli): compito fondamentale della scuola, e-learning; consente di apprendere senza limiti di
che deve “educare al metodo”, sollecitando le facoltà tempo e di luogo, aggiungendo al libro, strumento
razionali e coscienti del bambino; non deve essere di apprendimento in movimento, la connettività. Per
ripetizione, ma deve creare un soggetto pensante, essere efficace deve essere inserito in un sistema più
ricorrendo all’osservazione e alla sperimentazione. ampio di gestione del processo conoscitivo: si può
metodo anamnestico: metodo con cui il pedagogista, studiare sul computer palmare, collegandosi a Inter-
con cautela e competenza, cerca di comprendere net per scaricare informazioni utili o per comunicare
l’alunno nella sua individualità, ripercorrendone la in modalità P2P (peer to peer).
storia a partire dalle informazioni sul suo stato psico- modello attivistico: tipologia educativa che prevede un
fisico e sulla sua provenienza sociale, per delinearne ruolo attivo dell’allievo, grazie ad una didattica che
un profilo complesso, concreto e articolato. promuove lo sviluppo delle energie spirituali, lascian-
metodo dei problemi (Dewey): modalità con cui la do spazio alla libera espressione di sé.
scuola attiva veicola gli apprendimenti, basata sulla modello tutoriale: tipologia educativa tipica dell’istru-
globalità dei contenuti disciplinari, all’interno dei zione privata che vede un educatore agire su un solo
quali si cerca la soluzione ad un problema che si allievo, in assenza di programmi istituzionali, ma
trova al di sopra, al servizio del quale i singoli conte- seguendo le esigenze del discente.
nuti devono porsi. L’unità progettuale da attuare e da mostra: mezzo privilegiato di divulgazione del pensiero
valutare non consiste in una serie di apprendimenti pedagogico, che espone in modo immediato l’attività
separati, ma in un lavoro: la realizzazione di un’opera infantile, attraverso le opere dei bambini stessi e i loro
a cui il singolo concorre, dalla quale emergono le commenti durante l’attività, a cui si affianca il lavoro
competenze acquisite e le conoscenze apprese. documentale e interpretativo svolto dagli educatori,
metodo Freire: metodologia educativa che dà particola- attraverso le immagini fotografiche del work in pro-
re importanza alla parola scritta e prevede una par- gress.
tecipazione libera e volontaria al processo educativo; Movimento di Cooperazione Educativa: ispirato al pen-
la parola acquista un particolare valore, in quanto siero pedagogico di Célestin Freinet, fondato nel 1951
capacità di espressione critica. Si sviluppa in tre fasi: da un gruppo di maestri elementari coordinati da Giu-
la ricerca, con l’individuazione delle parole generatri- seppe Tamagnini, ha come obiettivo la rigenerazione
ci, utilizzate nella vita quotidiana del gruppo da alfa- del tessuto sociale della nazione sulla base dei principi
betizzare; la tematizzazione, con la codificazione dei dell’educazione popolare e della cooperazione solidale,
temi importanti per la comunità e la realizzazione di recuperando il senso della vita civile, improntata ai
«mappe per lo smantellamento dei gruppi fonetici», valori della democrazia e del confronto. Si fa portavoce
per facilitare lettura e scrittura; la problematizzazio- di una pedagogia “operativa”, che si traduce nelle speri-
ne, dove la lettura e la scrittura diventano strumenti mentazioni condotte nelle varie scuole.
di lotta, di azioni concrete di tipo politico e sociale. movimento Scout: fondato da Robert Baden-Powell nel
metodo genetico (Wallon): modalità di analisi dell’e- 1907, è un’esperienza con forte valenza pedagogica,
voluzione del pensiero del bambino che ne studia la vicina ai principi delle scuole attive; unisce attività
psicologia considerandola in relazione con la cornice pratica, educazione a contatto con l’ambiente natura-
storico-sociale all’interno della quale vive. le e disciplina ispirata ai valori militari. L’esperienza
metodo: (metà, oltre; hodòs, cammino) insieme delle esplorativa (scout) diventa strumento per fortificare la
procedure adottate per conseguire un obiettivo, per personalità attraverso una serie di proposte apparen-
lo più conoscitivo; a partire dall’illuminismo indica il temente ludiche, condotte in gruppo e all’aria aperta;
sottoporre a critica il risultato dell’indagine conosci- ha come fine il contributo personale e volontario al
tiva, per ottenere un sapere fondato. miglioramento della società.
metodologia della ricerca (Angiulli): la procedura multiculturalità: incontro e ibridazione tra popoli e cul-
sperimentale che caratterizza le scienze naturali deve ture diverse, che ha accompagnato la storia dell’uma-
essere riproposta in tutte le discipline, considerata la nità fin dalle origini; riconoscimento delle differenze,
sua pregnanza formativa. intese come espressioni molteplici in cui si esprime la
mimesi (Gioberti): fase discendente, che prevede la cultura intesa in senso universale. Una società mul-
derivazione del mondo da Dio; da un punto di vista ticulturale presenta un crescente radicamento delle
educativo equivale all’esercizio delle facoltà razionali. varie culture, un aumento dei matrimoni misti, un
mobile learning: sintesi delle tecnologie wireless e incremento delle seconde generazioni.

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museo didattico (Agazzi): raccolta ordinata di piccoli neità intercognitiva delle esperienze collettive (siti
oggetti portati dai bambini da casa; è materiale pove- web, chatroom, forum, blog, social networks, per
ro che diviene didattico, conservando una relazione applicazioni particolari anche cellulari ed email, vide-
affettiva con l’ambiente domestico. Oltre che a scopi ogiochi). Sono prodotto della convergenza di tre
conoscitivi, viene impiegato per stimolare l’ordine, il media – telefono, televisione, computer – e ne inte-
rispetto degli altri, la proprietà. grano le caratteristiche, consentendo l’accesso al Web
e un’esplorazione non lineare delle informazioni, ma
attraverso una rete di nodi legati tra loro da links.
N Trasformano le informazioni in segnali digitali, per-
tanto in codice binario si possono rappresentare testi,
suoni, immagini, filmati, rendendo compatibili i vari
nativi digitali: persone nate a partire dal 1985 negli Stati formati.
Uniti (anno di diffusione di massa del pc a interfac-
cia grafica e di Windows) e dalla fine degli anni ’90
in Italia (ampia diffusione dei pc), cresciute con le O
tecnologie digitali, abituate ad interagire con esse e
abili nel manipolarle; organizzano le informazioni in
modo reticolare. Utilizzano le nuove tecnologie come olistico: (olos, tutto) attitudine di considerare l’aspetto
estensione della rete sociale, condividendo online con fisico, mentale e spirituale dei fenomeni in senso
i pari musica, esperienze, conoscenze. globale, come interrelazione continua tra elementi
nativi gutenberghiani: persone adulte, nate e cresciute differenti, intesi nella loro unitaria complessità.
prima delle tecnologie digitali, che si sono formate sui omeostasi: condizione di equilibrio interno degli orga-
libri (Gutemberg è l’inventore della stampa a caratteri nismi viventi che si mantiene anche al variare delle
mobili), con un apprendimento di tipo sequenziale, condizioni esterne, attraverso meccanismi autorego-
storico e critico. lanti; un sistema omeostatico è costituito da tre com-
nidi d’infanzia: contesti educativi creati in Italia a par- ponenti principali – recettore, centro di controllo,
tire da 1971, che interessano la scolarizzazione da 0 a effettore – che insieme realizzano un meccanismo a
3 anni, offrendo un’ulteriore opportunità di crescita, feedback (retroazione).
socializzazione e sviluppo per i bambini. Opera Nazionale Balilla: emanazione parascolastica del
nomadismo contemporaneo: nuove forme di migra- partito fascista creata nel 1926, con l’intento di “orga-
zione internazionale, che comprendono anche nuovi nizzare” l’attività extrascolastica, ma in parte anche
flussi finanziari e migrazioni virtuali, che impongono quella realizzata all’interno delle scuole, secondo
nuove relazioni tra cultura e territorio. Le nuove un modello d’ispirazione paramilitare, privilegian-
migrazioni sono sempre più spesso sollecitate dalla do l’esercizio fisico per educare alla disciplina e alla
costruzione virtuale di opportunità di sviluppo e rea- competizione. Distinta in corpi maschili e femminili,
lizzazione in realtà ritenute più ricche; la dislocazione coinvolgeva bambini e ragazzi dai 6 ai 21 anni.
in un altro territorio è sempre più spesso svincolata ortopedagogia: tecnica e pratica della pedagogia per
dalla volontà di ritorno nella terra d’origine. recuperare e reintegrare nel tessuto sociale soggetti
non selettività: principio in base al quale la scuo- problematici, spesso da un punto di vista caratteriale;
la dell’obbligo assume un valore orientativo e non ha carattere compensativo e correttivo, è tesa a garan-
discriminante; non si tratta infatti di dare “lo stesso tire la salute fisica e mentale dell’infanzia.
a tutti”, ma piuttosto di rifiutare una scuola classista,
rimuovendo gli ostacoli che non permettono ai ragaz-
zi appartenenti ai ceti popolari di ottenere un’istru- P
zione necessaria ai propri bisogni.
normodotati: soggetti che presentano competenze che,
sulla base di parametri statistici, vengono considerate palingenesi: rinascita, rigenerazione, rinnovamento
“normali”, perché possedute dalla maggior parte degli dell’umanità; secondo Rousseau possibile grazie ad
individui. un nuovo modello educativo.
nuovi media: mezzi di comunicazione digitale definiti pansophia (Comenius): ideale del sapere universale,
many-to-many, essendo caratterizzati dalla simulta- “insegnare tutto a tutti interamente” (omnia omnibus

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omnino), senza preclusioni sociali e per gradi, stimo- politico Stato e Chiesa, sul piano conoscitivo la ragio-
lando il gusto per la ricerca e il sapere lungo tutto ne dalla fede.
l’arco della vita persona (Maritain): rappresenta il bene assoluto, è auto-
pari opportunità: necessità di uguaglianza giuridica e noma rispetto alla dimensione politica e alla socialità,
sociale tra due o più gruppi di persone, con differenti pur tendendo spontaneamente verso le altre persone
caratteristiche riguardo il genere (uomini e donne) o «nell’ordine dell’intelligenza e dell’amore», realizzan-
l’etnia, per garantire la possibilità di compiere scelte do in tal modo la propria dignità.
soddisfacenti, relative alla vita privata e a quella pro- persona umana (Mounier): aggiunge alla dimensione
fessionale, senza che un gruppo diventi oggetto di biologica dell’esistenza e alle abilità psicologiche di
discriminazione. base (individuo) una capacità riflessiva e una dimen-
patronato scolastico: istituzione creata a livello comu- sione storica, occupando una posizione giuridica-
nale per intervenire nelle situazioni di consistente mente riconosciuta (persona); costituisce pertanto
difficoltà economica, allo scopo di garantire l’assol- un’unità inscindibile e dialettica tra le due dimensio-
vimento dell’obbligo scolastico, provvedendo alla ni.
refezione degli alunni poveri, alla concessione di persona-soggetto (Maritain): persona in grado di sfug-
sussidi economici per gli alunni meno abbienti e alla gire all’individualismo e di agire in modo giusto e
distribuzione di libri di testo, quaderni e cancelleria. amorevole, in altri termini liberamente, capace di
patto sociale: contratto che tutti gli uomini stipulano tra costruire una società comunitaria, basata sui valori di
loro, esercitando un libero consenso, che trasforma un cristianesimo dialogante e inclusivo.
la libertà individuale in riconoscimento della volontà personalismo metafisico: forma di personalismo svilup-
generale, segnando il passaggio dallo stato di natura pata in ambito filosofico e pedagogico da Luigi Stefa-
alla società civile. nini, che vede nella persona la “presenza” dell’uomo,
pedagogia inclusiva: fondata sulla collaborazione e sul attuata attraverso la parola, che consente di entrare in
rispetto delle diversità, appoggia sui seguenti principi: relazione con l’altro. L’intenzione metafisica si esplici-
tutti i bambini possono imparare; tutti i bambini sono ta pragmaticamente attraverso legami di natura etica:
diversi; la diversità è un punto di forza; l’apprendi- questo fa della persona un’entità viva e reale.
mento si intensifica con la cooperazione tra inse- personalismo: corrente di pensiero sviluppatasi in Fran-
gnanti, genitori e comunità (Unesco, 2000). Prevede cia negli anni ’30, in particolare con il filosofo Emma-
una differenziazione dei percorsi, nel riconoscimento nuel Mounier, con l’intento di recuperare la “persona”
e nella valorizzazione dell’alterità. e il suo valore esistenziale, una visione concreta
pedagogia scientifica: durante il positivismo, indica dell’uomo differente da quella creata dall’individuali-
l’utilizzo delle scienze, soprattutto mediche, per rea- smo e dai nascenti totalitarismi. Mounier lo definisce
lizzare un intervento preventivo a favore dei bambini come «fenomeno di reazione», «un atteggiamento,
di carattere educativo. un’aspirazione speculativa, una direzione intenzio-
pedagogia speciale: ambito pedagogico che si occupa, nale del pensiero fortemente connessa con l’attività
fino all’inizio degli anni ’90, di intervenire sulla disa- pratica e a spiccato rilievo esistenziale».
bilità con modalità di recupero, nella convinzione che personalità etnica (Devereux): modo di percepire e
l’handicap possa essere colmato o emendato attraver- concepire la realtà che appartiene ad ogni popolo;
so azioni di compensazione. schema ideale dei comportamenti verbali e osserva-
PEI: Piano Educativo Individualizzato, elaborato dai bili che un popolo manifesta.
docenti di sostegno e curricolari, di concerto con gli Piano Dalton: modello educativo attivato da Helen
operatori sanitari e la famiglia, nel quale vengono Parkhurst nelle scuole di Dalton, una città del Mas-
descritti gli interventi integrati ed equilibrati tra di sachusetts, e poi esportato nei paesi anglosassoni,
loro, predisposti per l’alunno diversamente abile, che prevede un libero movimento degli alunni, impe-
ai fini della realizzazione del diritto all’educazione, gnati in ricerche personali, guidati dagli insegnanti
all’istruzione e all’integrazione scolastica. Tali scelte che si limitano a fornire consigli e a indicare letture,
didattiche tengono conto della diversità come una seguendo gli interessi e la volontà dei ragazzi.
qualità e non come un deficit. politiche inclusive: scelte effettuate da parte di un’isti-
pensiero laico: atteggiamento del pensiero che pone una tuzione per sollecitare un processo di integrazione
netta separazione tra l’ambito relativo alla vita civile e di tutti gli individui o di gruppi all’interno di una
quello che riguarda la religione, separando sul piano comunità.

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popolo di Nomadelfia: comunità costituita da ragazzi ne continua. Da un punto di vista pedagogico diviene
emarginati, senza famiglia e giovani reduci dal car- con Ugo Spirito un progetto educativo di carattere
cere e dal riformatorio che vengono accolti da Don razionalistico, nel quale l’interazione tra educatore e
Zeno Saltini a Fossoli e affidati ad un gruppo di fami- educando risulta centrale e basata sulla comprensione
glie; la rinuncia alla proprietà privata consente di dar razionale, il dialogo, l’impegno pratico.
vita ad un’esperienza comunitaria di base, fondata sul problematicità: tensione continua e dialettica, determi-
lavoro, il mutuo aiuto e la preghiera, all’interno della nata da mutamenti situazionali e relazionali continui,
quale l’educazione assume un ruolo centrale, senza che obbliga ad uno sforzo di comprensione, ad un
tuttavia avere una forma scolastica. impegno costante in una ricerca che non ha fine.
pratica educativa: insegnamento che si realizza nella processi motivazionali: insieme dei fattori dinamici che
vita concreta della scuola, nello spazio dell’aula, a spingono al raggiungimento di un obiettivo; di solito
diretto contatto con gli allievi. interagiscono fattori di natura biologica, innati, e di
pratiche d’inclusione: azioni provenienti dalla società natura psico-cognitiva, dipendenti dall’esperienza. Il
civile tese a sostenere un processo di crescita sociale desiderio di conoscere può essere “sostenuto” ad esem-
che si oppone alla discriminazione, grazie ad una pio introducendo nuovi linguaggi e nuove modalità di
comunità solidale che agisce in nome dell’uguaglian- coinvolgimento degli studenti: l’alunno che si impegna
za, favorendo una migliore e piena integrazione delle perché trova stimolante un’attività è guidato da una
persone nel contesto sociale ed economico nel quale motivazione intrinseca. La motivazione è estrinseca
si svolge la loro esistenza. quando lo scopo a cui si mira è esterno all’attività stes-
praticismo makarenkiano: prevalenza attribuita agli sa, come ottenere buoni voti o evitare punizioni.
aspetti pratici della proposta pedagogica di Maka- processo d’integrazione: percorso che ha come meta
renko, mettendo in secondo piano o disconoscendo i l’inclusione delle diverse identità in un unico con-
contenuti teorici del suo pensiero. L’espressione viene testo, all’interno del quale non sia presente alcuna
utilizzata da una parte della critica per valutare in discriminazione; il processo può realizzarsi utiliz-
senso negativo l’opera svolta dal pedagogista sovie- zando la comunicazione interculturale che prevede
tico. tolleranza, ascolto attivo, empatia e cura. In tal modo
principio della collaborazione (Lombardo Radice): il sistema acquista e conserva un’unità strutturale e
interazione tra soggetti, tra soggetto e azioni, tra funzionale, pur mantenendo la differenziazione delle
soggetto e cultura; rappresenta il fondamento dell’e- identità comprese al suo interno.
ducazione. produttori (Gramsci): soggetti che partecipano alla vita
principio di autorità: fonte di sapere ritenuta certa e collettiva in modo integrale e non semplicemente
indiscutibile, come gli autori antichi, la Sacra Scrit- come ingranaggi di una macchina, non sono semplici
tura e l’ortodossia cattolica; il rispetto dell’auctoritas esecutori, ma contribuiscono a risolvere i problemi
è particolarmente forte nel Medioevo, ma anche nel della collettività.
pensiero della Controriforma, mentre incontra oppo- progetto (Kilpatrick): atto volontario da cui ha origi-
sizioni nel pensiero umanistico-rinascimentale. ne il coinvolgimento attivo dell’allievo; a partire da
problema (Dewey): esperienza nuova, inaspettata che un interesse autentico, l’individuo viene chiamato a
provoca una brusca interruzione delle credenze di cui rispondere alle diverse proposte didattiche, coordi-
il soggetto dispone nel momento in cui si accosta al nando le risorse a sua disposizione e calandosi total-
fatto innovativo, destando meraviglia e turbamento. mente al loro interno.
Necessita di una soluzione, ossia dell’individuazione progetto del consumatore (Kilpatrick): seconda tipo-
di azioni efficaci per affrontare la situazione. logia di progetto, con la finalità di compiere diverse
problema (Kilpatrick): terza tipologia di progetto, pre- esperienze estetiche (visione di un quadro o di una
vede che dagli interessi e dalla libera iniziativa dei scultura, ascolto di un brano musicale, partecipazione
ragazzi sia individuato il tema oggetto di analisi; la ad una rappresentazione teatrale), con una notevole
soluzione del problema si compone del contributo di ripercussione sull’affinamento delle competenze di
tutti, nel rispetto dell’individualità di ciascuno. analisi e sul potenziamento della creatività.
problematicismo: posizione filosofica che rifiuta la progetto del produttore (Kilpatrick): prima tipologia
possibilità per l’uomo di raggiungere verità eterne o di progetto, avente come obiettivo il creare un’opera
un sapere assoluto di tipo metafisico, in un’ottica di o realizzare un piano; la produzione può essere intesa
ricerca sempre provvisoria e soggetta ad una revisio- in senso molto generale ed è graduale.

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progetto di addestramento (Kilpatrick): quarta tipo- presidente della Commissione per l’educazione del XXI
logia di progetto, definito anche progetto di appren- secolo, nella quale si evidenzia la necessità di costruire
dimento specifico, il cui fine apprendere qualche spe- una “società del sapere”, fondata su principi educativi
ciale abilità o conoscenza specialistica; anche questo condivisi, come imparare a conoscere, imparare a fare,
progetto è inserito nell’ambito dell’esecuzione di un imparare a vivere con gli altri, imparare ad essere.
piano, frutto dell’attività intenzionale degli alunni, e resa in schiavitù: privazione della libertà di movimento
non si presenta come un compito assegnato. e di pensiero, che si verifica anche nei casi di sfrut-
programma Socrates: piano europeo per favorire mobi- tamento sessuale dei minori, data l’impossibilità dei
lità, scambi e parternariati a vari livelli, di cui hanno soggetti coinvolti, spesso reclutati con la forza da
fatto parte i progetti Comenius (mobilità scolastica) e organizzazioni criminali, di liberarsi dalla morsa in
Erasmus (mobilità superiore); ha conosciuto due fasi, cui sono costretti.
nel periodo 1995-1999 e 2000-2006. È stato sostituito resilience: forza di resistere all’urto di eventi stressanti. È
dal Lifelong Learning Programme (2007-2013). una dote individuale, ma anche collettiva: il senso di
progressivismo: carattere delle metodologie attivisti- protezione, la capacità di far fronte alle avversità, alle
che, che prevedono la riflessività, ossia l’impiego di malattie e ai maltrattamenti sono nell’individuo, ma
giudizio, ragionamento e riflessione per risolvere un è l’insieme dei fattori relazionali a consentire loro di
problema che il soggetto considera come proprio, maturare e di diventare efficaci. La resilience collettiva
mettendo in atto strategie nuove, adatte a risolverlo; connessa al sistema di cura è un diritto fondamentale.
facilita la formazione di un pensiero critico, pertanto rete conviviale (Illich): distribuzione sul territorio di
argomentato e responsabile. agenzie formative libere, alternative al contesto sco-
protezione dell’infanzia: esigenza di accudimento dei lastico, che costituirebbero luoghi di apprendimento
bambini quando la famiglia, in particolare la madre, quotidiani, animati dalla convivialità dei rapporti che
non può occuparsene, per evitare che vengano abban- si dovrebbero stabilire con oggetti e persone, per rea-
donati al loro stessi; a tale scopo vengono istituite lizzare una libera e universale “sinfonia di conoscenze”.
sale di custodia, ma anche asili infantili e giardini reti dell’apprendimento (Illich): distribuzione sul ter-
d’infanzia. ritorio di agenzie formative libere, alternative al
psicopedagogia: ambito della psicologia che si occupa contesto scolastico, che costituirebbero luoghi di
degli effetti psicologici dei processi educativi; è nota apprendimento quotidiani, animati dalla convivialità
anche come psicologia dell’educazione (educational psy- dei rapporti che si dovrebbero stabilire con oggetti e
chology). Studia i bisogni degli allievi per individuare persone, per realizzare una libera e universale “sinfo-
metodi di insegnamento e apprendimento più efficaci, nia di conoscenze”.
per creare un ambiente scolastico sereno e produttivo. riabilitazione: programma di interventi finalizzati al
psicotecnica: (psyché, mente; téchne, tecnica) discipli- recupero, in caso di disabilità, delle “abilità residuali”,
na che si serve di strumenti per la misura di alcune misurate in rapporto alle abilità di cui dispone chi è
prestazioni mentali, relative ai contesti di selezione, considerato “normale”.
orientamento, ergonomia e psicologia del lavoro. ricapitolazione (Haeckel): convinzione secondo la quale
puerocentrismo: teoria pedagogica che pone il bambino la storia dell’individuo (ontogenesi) costituisce riper-
al centro dell’azione educativa e didattica, nel rispet- corre la storia della specie umana (filogenesi).
to della sua autonomia, della sua libertà e della sua rivoluzione semiotica: mutamento radicale e irreversi-
attività creatrice, cercando di garantire lo sviluppo bile del significato e delle modalità della comunica-
armonico e integrale della sua persona. zione umana.

R S

ragione (Banfi): strumento critico che dà luogo ad un saggezza digitale: secondo Marc Prensky è la capacità
processo aperto, complesso e variegato che guida la di prendere decisioni adeguate, quindi più “sagge” in
conoscenza, in una ricerca senza fine e senza perve- quanto potenziate dalla tecnologia, intesa come stru-
nire a verità assolute. mento che può rafforzare il pensiero e la comprensio-
Rapporto Delors: relazione stesa nel 1996 da Jacques Delors, ne, come straordinario archivio di sapere, all’interno

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del quale occorre però saper discriminare le informa- Scuola e Città: rivista fondata nel 1950 da un gruppo di
zioni utili. Indica anche la capacità di controllare la pedagogisti coordinati da Ernesto Codignola, dedica-
tecnologia digitale piegandola alle proprie esigenze. ta alla discussione di problemi educativi e di politica
sapienziale: orientato in senso filosofico (sapienza) scolastica, principale strumento di diffusione dell’at-
verso ciò che colpisce la profondità dello spirito e lo tivismo in Italia.
mette in relazione con il trascendente. scuola forte: contesto educativo che assume un compito
scienza dell’individuale: psicologia dell’allievo volta a insostituibile (=forte) nella società, offrendo a tutti i
cogliere gli aspetti che lo caratterizzano come singolo, bambini la possibilità di esercitare un pensiero criti-
con propri tempi e proprie modalità di sviluppo co, divenendo interpreti pieni della propria esistenza,
scienza dell’universale: psicologia dell’allievo volta a determinando il proprio futuro attraverso scelte e
cogliere gli aspetti che lo caratterizzano come essere decisioni intenzionali. Lucio Lombardo Radice ne
umano, in relazione alle facoltà intellettive, condivise vede le condizioni di realizzabilità in una scuola laica,
da tutte le persone. che opera per la difesa della democrazia.
scienza dell’uomo (Gentile): disciplina che guida l’azio- scuola materna (Agazzi): rinnovamento dell’educazione
ne conoscitiva, in quanto consente all’uomo di rag- infantile, a partire dall’esperienza agazziana di Mom-
giungere la soggettività, formando se stesso attraverso piano iniziata nel 1895, che vede nella funzione di cura
il rapporto con gli oggetti e la sua storicizzazione; esercitata dalla madre (di qui “materna”) il modello del
secondo Gentile tale scienza è la filosofia. processo educativo. È posta in continuità con il mondo
scopo (Dewey): non è solo il punto di arrivo di un’a- affettivo generato dal contesto familiare, rassicura il
zione, ma prevede una serie di alternative, da cui bambino nelle sue abilità per consentirgli di affrontare
dipende la scelta delle azioni da compiere per valutare in modo autonomo nuove esperienze.
in modo completo la portata del problema preso in scuola materna statale: istituita nel 1968 con la legge
esame. È fondamentale per comprendere il valore 444, destinata ai bambini tra i 3 e i 6 anni, mantiene
dell’azione educativa, che rende in tal modo possibile caratteri sussidiari rispetto alle realtà autonome radi-
la valorizzazione della molteplicità dei metodi e dei cate sul terreno, pertanto convive con scuole autono-
tentativi messi in campo per risolvere un problema. me confessionali; è una scuola pubblica, con caratteri
scuola burocratica: scuola astratta delle circolari mini- ispirati al modello “materno” di agazziana memoria.
steriali, che non trova un corrispettivo concreto e scuola popolare: ambiente educativo che pone a proprio
rimane sulla carta, perché troppo lontana dalla realtà. fondamento i valori democratici, costruiti attraverso
scuola comunale dell’infanzia: sostituisce la dicitura un processo dal basso, generato dal lavoro sul campo
“materna”, evidenziando il riferimento ad un’età della di educatori e allievi.
vita (interessa i bambini dai 3 ai 6 anni), e prevede scuola serena (Lombardo Radice): modello pedagogico
una gestione collettiva di ogni singola realtà di quar- al centro del quale si collocano l’attività concreta del
tiere, sollecitando la partecipazione attiva della popo- bambino e l’azione del maestro, inteso come promotore
lazione residente. dello sviluppo infantile attraverso la realizzazione di un
scuola del fare (Freinet): scuola attiva che trova espres- ambiente tranquillo, intenso e ricco di gratificazioni.
sione più nella pratica didattica che nelle riflessioni La scuola è dunque serena in quanto riflette i bisogni
teoriche, solo astrattamente sperimentali. È la scuola profondi del bambino e guida il loro soddisfacimento
che mette il bambino nelle condizioni di operare con- grazie ad un’etica di cooperazione attiva.
cretamente nella realtà, rispondendo ai suoi bisogni. Scuola-Città Pestalozzi: scuola fondata da Ernesto
Scuola di Chicago: scuola di pensiero pedagogico sor- Codignola nel 1945 a Firenze, che si caratterizza
ta a partire dall’esperienza di Dewey e costituita da come laboratorio di partecipazione e autogoverno,
giovani studiosi suoi allievi o collaboratori, tra i dove i bambini vengono stimolati a sviluppare le pro-
primi e più noti William H. Kilpatrick, Carleton W. prie attitudini attraverso il lavoro artigianale, svolto
Washburne, Helen Parkhurst. Prevede un’applicazio- nei laboratori di falegnameria, di tipografia o nelle
ne dei principi dell’attivismo pedagogico, a partire dal attività all’aria aperta.
concetto di esperienza, da cui ha origine lo sviluppo scuole attive: definite anche “scuole nuove”, sono caratte-
del pensiero; l’educazione deve porsi come obiettivo rizzate secondo Adolphe Fèrriere dai seguenti princi-
la realizzazione di nuove esperienze, potenziando le pi: «espressione dell’energia vitale del fanciullo; rispet-
opportunità di interazione con l’ambiente e contri- to dell’individualità singolare; spontanea espressione
buendo allo sviluppo delle facoltà intellettive. degli interessi e dell’esperienza diretta; attenzione alle

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fasi di sviluppo; atteggiamento cooperativo; coeduca- manenti, che vedono intrecciarsi i processi di ricerca
zione; educazione dell’uomo e del cittadino». dei bambini e degli adulti, in quotidiana evoluzione.
scuole cattedrali: gestite da religiosi, vengono istituite sociologismo: tendenza a privilegiare gli aspetti sociolo-
all’interno delle canoniche delle cattedrali, soprattutto gici del problema educativo, in particolare relativi al
nei secoli XI-XII. Si diffondono in molte città euro- rapporto tra individuo e gruppo.
pee, prima per educare i futuri preti, poi accogliendo spossessamento: limitazione o perdita dei diritti per
anche studenti laici; da questo insegnamento ha luogo una componente della società, determinata dalla pro-
la rinascita culturale successiva all’anno Mille, in gran mulgazione di leggi che tutelano solo una parte dei
parte coincidente con l’apogeo della filosofia scolasti- soggetti che appartengono ad uno Stato.
ca. Sono le istituzioni che precedono le Università. strumentalismo: rielaborazione del pragmatismo – cor-
scuole monastiche: sorte fin dai secoli VI-VII all’interno rente di pensiero filosofico elaborata da Charles San-
dei monasteri, per istruire chierici e monaci, nel X ders Pierce e William James – attuata da John Dewey.
sec., con la riforma monastica, diventano centri di La logica viene considerata uno strumento critico, che
rilievo culturale e la scrittura diventerà una funzione serve per fornire spiegazioni e formulare previsioni
peculiare per i monaci, attraverso la scrittura delle su ciò che accade, per migliorare il processo di adat-
cronache del loro tempo. L’insegnamento del latino tamento degli individui all’ambiente: utilizzata nel
classico si unisce alla lettura e al commento degli sto- presente sulla scorta del passato, la logica serve per
rici, meno frequente è la lettura dei poeti. sapere come agire nel futuro.
scuole parrocchiali: gestite dai preti delle parrocchie studi umanistici: lettura e commento degli autori clas-
rurali, nascono nel VI sec. per garantire l’istruzione sici, greci e latini, con il recupero dei valori morali
elementare ai futuri chierici, ma si apriranno ben pre- dell’antichità e l’eleganza del loro stile. Durante il
sto ad accogliere chiunque voglia imparare a leggere Medioevo si considera il mondo antico ancora come
e scrivere, andando a costituire la struttura scolastica preparazione al Cristianesimo, mentre a partire dal
di base per diversi secoli, affiancate alle scuole mona- 1400 la riscoperta dei classici restituirà al mondo pre-
stiche. cristiano la propria autonomia.
Scuole Pie: esperienza didattica innovativa che nasce nel suggestionabilità: atteggiamento psicologico che induce
1597 per volere di Calasanzio, appartenente all’Or- a credere nella veridicità delle affermazioni dell’inter-
dine degli Scolopi; si occupano dell’istruzione dei locutore, studiato da Binet nella relazione tra bam-
poveri e dei ceti meno abbienti, coniugando il sapere bino e adulto, verificando la tendenza a compiacere
scientifico e sperimentale con la spiritualità cristiana. l’adulto, accettando le sue opinioni e rinunciando ad
Si compongono di un corso elementare (lettura e un pensiero autonomo e originale.
scrittura) e di corsi superiori (latino, scienze matema- svolgimento mentale (Pestalozzi): dinamica del ragio-
tiche e naturali). namento come si sviluppa nella mente del bambino, a
scuole secondarie: definite litterae humaniores, vengo- livello concreto, di fronte a un problema; viene indi-
no istituite dai Gesuiti per educare i ceti dirigenti, cato da Pestalozzi anche con il termine intuizione.
coniugando le nuove esigenze culturali con i valori
del cattolicesimo.
seminari: sostituiscono le scuole cattedrali come luoghi T
di formazione dei futuri sacerdoti, sono istituzioni
della Chiesa cattolica sorte dal Concilio di Trento per
migliorare la preparazione culturale e spirituale del tâtonnement: apprendimento tramite ricerca, in situa-
futuro clero. zioni reali e problematiche; slancio creativo che porta
socialità del bambino: capacità di interagire con i coe- l’individuo a cercare strade e metodi nuovi, «bisogno
tanei e con gli adulti da parte del bambino; richiede infinito di procedere mediante tentativi» nella defini-
capacità complesse, come leggere il comportamento zione di Freinet.
altrui, gestire le proprie emozioni e saper reagire in tecnica (Freinet): rapporto stretto tra ideazione e pratica,
modo adeguato al contesto. Per facilitare il costituirsi prevede il protagonismo attivo del bambino nella con-
di relazioni è importante anche l’interazione che si quista di mezzi di comprensione della realtà e di comu-
stabilisce tra scuola e città (Malaguzzi), possibile grazie nicazione da spendere nel contesto reale della vita socia-
alla gestione delle scuole attraverso i consigli scuola- le. Le nuove tecniche pedagogiche sono riconducibili al
città, ma anche rendendo le scuole dei laboratori per- testo libero, al calcolo vivente e alla tipografia scolastica.

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teleonomico: (da télos = fine o scopo; nomia = ammini- maticismo, che ne accentua il razionalismo, nella
strazione ordinata) processo o comportamento diretto convinzione che l’uomo si trovi in una vitalità infi-
verso uno scopo, sulla base di un preciso programma. nita di possibili esperienze, che occorre analizzare
teoria del primato (Gioberti): convinzione secondo attraverso una serie di strumenti critici che fanno
cui esistono soggetti meritevoli, dotati di un mag- capo alla ragione.
giore ingegno, individuati da Gioberti nel clero umanesimo integrale: forma di umanesimo di origine
cattolico, che quindi deve guidare un progetto edu- neotomista, elaborato da Jacques Maritain, compiu-
cativo che riporti gli italiani alla grandezza religiosa tamente cristiano; considera l’uomo come un animale
e intellettuale del passato. In tal modo l’Italia potrà razionale (Aristotele) che ubbidisce liberamente alla
riconquistare il primato che le spetta nel contesto volontà di Dio (Tommaso) e sviluppa nell’amore la
europeo. sua intima perfezione.
tipografia scolastica (Freinet): tecnica pedagogica più Università della Terza età (UTE): associazione di pro-
nota che prevede la creazione di una tipografia a mozione sociale che opera senza fini di lucro per l’e-
scuola, non semplice lavoro manuale, ma processo ducazione e il miglioramento delle condizioni di vita
globale che soddisfa il bisogno di espressione e di degli adulti; elabora programmi culturali e momenti
comunicazione del bambino, aprendo la scuola al aggregativi per valorizzare le potenzialità degli anzia-
mondo esterno. ni, per renderli soggetti autonomi e protagonisti della
tolleranza (Locke): atteggiamento di apertura nei con- vita associata.
fronti dell’ “altro”, in particolare per quanto riguarda Università popolari (UP): esperienza educativa che
le posizioni religiose; la fede è considerata da Locke il nasce all’inizio del ‘900 per offrire istruzione e cultu-
frutto di una scelta individuale, possibile grazie all’au- ra alle classi popolari, attraverso lezioni e con­ferenze
tonomia decisionale del singolo, e in quanto tale deve finalizzate alla divulgazione degli elementi fonda-
essere riconosciuta e rispettata. mentali della scienza, dell’arte, della letteratura, della
transazionale (Dewey): valore assunto dall’esperienza, politica, dell’econo­mia e della tecnica, per sostenere
che consente l’interazione tra soggetto e ambiente, l’acculturamento del popolo. Oggi sono istituzioni
possibile grazie alla partecipazione attiva del soggetto che si occupano della diffusione della cultura tra
agli eventi. gli adulti, attraverso attività di studio e di ricerca, di
transculturalità: “navigazione” tra le culture, riflettendo aggiornamento e approfondimento specialistico.
su quanto di esse si sia sedimentato nella propria, Università: istituzioni che nascono a partire dalla fine
provocando il métissage che caratterizza tutte le cultu- dell’XI sec. e soprattutto nel XII, sorte per ampliare
re. Il passaggio fra una cultura e l’altra può essere vis- l’orizzonte degli studi ad altre discipline oltre alla
suto come strumento di riconoscimento di qualcosa teologia — come le arti del trivio e del quadrivio, il
di comune, in grado di aprire la strada ad un incontro diritto, la medicina, la filosofia — e per garantire una
meno carico di pregiudizi. relativa autonomia dall’insegnamento esclusivamente
transititività cognitiva: idea-guida dell’educazione inter- ecclesiastico. Danno vita ad un movimento culturale
culturale, è lo choc culturale provocato dal confronto significativo, che scopre la lettura e il commento degli
con ciò che è diverso da sé, trasferito all’interno del scrittori greci e latini, e viene al loro interno codifi-
proprio sistema cognitivo; dà origine ad una nuova cato il metodo scolastico (lectio, quaestio, disputatio,
identità culturale, trans-etnica. determinatio).
Tu (Mounier): l’altro, entità esterna e imprevedibile a uomo copernicano (Banfi): si lascia guidare dalla ragio-
priori, obbliga l’uomo ad uscire dall’anonimato, invi- ne per cogliere l’essenza dei problemi, costituita dalla
tandolo a prendere posizione; permette la nascita del portata infinita delle soluzioni e dalla provvisorietà di
senso di comunità e apre alla comunicazione, attivan- quelle individuate; è un soggetto reale che si assume
do un percorso di dialogo. la responsabilità di agire in un contesto sociale, ope-
rando criticamente.
uomo integrale: essere umano concepito nella comple-
U mentarità (e non più dualità) di anima e corpo, che
formano un insieme armonico se sviluppati in modo
equilibrato; pertanto non va formata solo la mente
umanesimo critico (Banfi): indirizzo di pensiero filo- con lo studio, ma deve essere educato anche il corpo
sofico e pedagogico, nato all’interno del proble- con l’attività fisica e manuale.

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valore dell’educazione: creazione di un terreno entro


il quale processi d’indagine fondati danno luogo a
comunicazioni linguistiche basate su saperi argo-
mentati, esposti in modo tale da offrire spazio ad un
confronto, in vista di una loro valutazione in termini
operativi. L’educazione è quindi autonoma da un
punto di vista valoriale, non dipende da valori sociali
o morali esterni.
vinculum (Blondel): relazione, interazione spirituale
che genera l’unità di coscienza tra educatore e edu-
cando, fondamento del processo di apprendimento.
vocazione (Mounier): principio unificante che pone
l’uomo di fronte alla necessità di superare i suoi limiti
soggettivi per incontrare l’altro; la natura dialettica
della persona comporta un equilibrio tra tendenze
egoistiche e scelte razionali.
volontà: nucleo centrale dell’azione umana per France-
sco d’Assisi, che in prima persona ha esercitato una
“scelta” di povertà e amore per il prossimo; ricono-
scendo la volontà, l’uomo diventa responsabile del
proprio agire.

Webquest: metodologia didattica sviluppata a partire dal


costruttivismo e dal cooperative learning, con lo scopo
di sviluppare capacità di analisi, sintesi e valutazione.
Attraverso una ricerca guidata in internet, navigando
siti preselezionati dal docente, l’alunno deve rielabo-
rare le informazioni raccolte, realizzando un prodotto
finale (saggio, presentazione o altro).
welfare: Stato sociale, forma di stato che si propone di
fornire e garantire ai cittadini diritti e servizi sociali
(assistenza sanitaria, istruzione pubblica, previdenza
sociale, indennità di disoccupazione, accesso a risorse
culturali, difesa dell’ambiente naturale).

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