Sei sulla pagina 1di 4

LETTERA ALLE FAMIGLIE

D E L L’ U N I T A’ P A S T O R A L E D I
CAPEZZANO PIANORE - MONTEGGIORI
Via Sarzanese 147 - Tel. 0584 914007 - 347 64 66 961
e-mail: parrocchia.capezzano@alice.it
Visitateci sul Sito Internet: chiesacapezzano.altervista.org
N° 496 – 3 APRILE 2011
IV° SETTIMANA DI QUARESIMA – LITURGIA DELLE ORE IV° SETTIMANA

CREDO, SIGNORE! E SI PROSTRÒ DINANZI A LUI

Così finisce il miracolo di Gesù, narrato nel Vangelo di San Giovanni,


riportato in questa quarta domenica del tempo quaresimale. Consideriamo
tutto l'episodio per comprendere, nella sua completezza, questo atto di fede di
un cieco nato, guarito miracolosamente da Gesù. Egli, passando con i
discepoli, nota la presenza di questo cieco. Secondo la mentalità dell'epoca,
la malattia è segno di un castigo divino. Qualcuno deve aver peccato, forse lo
stesso cieco; la sua malattia però è congenita e quindi può anche essere che
egli subisca la pena per delle eventuali colpe dei genitori. Gesù risponde ai
discepoli e ribalta il loro ragionamento. La malattia è un evento naturale che
può e deve essere vissuto nella fede e per la fede. La guarigione fisica è
importante ma non determinante. La guarigione è efficace se ad essa
corrisponde un altro cambiamento. Gesù invita i discepoli a cambiare
prospettiva. Non devono solo guardare la malattia ma rivolgere il loro
sguardo su Gesù.
Nella sua risposta, Gesù si proclama poi la vera luce del mondo, venuto a
dipanare le tenebre del male. I Giudei che hanno assistito all'episodio
interrogano prima i genitori e poi il cieco stesso e dimostrano così una
durezza di cuori che impedisce loro di contemplare l'azione di Dio. Per loro
gli occhi della fede brancolano ancora nel buio. Differente è invece
l'atteggiamento del cieco dopo che ha riavuto la vista. Egli riconosce e poi
testimonia la potenza di Gesù.
Bella è questa figura del Cieco Nato che dimostra, con forza e simpatia,
anche una certa ironia verso coloro che non si arrendono di fronte
all'evidenza dei fatti. Il miracolato poi con il suo atto di fede finale testimonia
Gesù come il Figlio di Dio. È l'amore di un Dio Padre che si rende vivo e
visibile nel Figlio. Gesù mostra questo Volto di Dio nel suo volto umano.
REALIZZIAMO UN SOGNO

Dio sogna che tutti possano possedere e vivere senza che qualcuno
sia nella privazione o altri sprechino.
Dio sogna in grande e chiede di soccorrere, incontrare, aiutare e
pregare per quelli che ti hanno fatto del male, ignorato o neppure
preso in considerazione.
Il sogno di Dio arriva a chiedere di perdonare quando si ha la certezza
di essere nella ragione, di dare la propria vita anche per i nemici,
perché, li sta il massimo dell'amore che uno può realizzare.
Il sogno personale e intimo di Dio è stato nascondersi per nove mesi
nel ventre di sua Madre e cercarsi un padre per far capire al mondo
quanto sia brutta la solitudine, quanto sia triste rimanere orfani.
E' talmente grande il sogno di Dio, da non poter fare a meno di
ognuno di noi: diversi, unici, irripetibili, e insostituibili.
Il sogno di Dio è il bene dell'uomo e la sua felicità, ovunque egli sia,
viva, lavori, si batta e soffra sotto le bandiere più diverse.
Dio sogna l'uomo libero e felice, perché lui lo ha creato così.
E' quello di un Padre, il sogno di Dio, che vuole incontrare ogni suo
figlio ma, soprattutto gli smarriti, gli emarginati, gli abbandonati, gli
ultimi.
Che ogni uomo possa vivere da uomo per sempre, questo è il sogno di
Dio e tu solo puoi aiutarlo a realizzare questo sogno.
BENEDIZIONI ALLE FAMIGLIE
LUNEDI’ 4 - V- SARZANESE lato mare, da V. Italica a Ponte di Sasso
MARTEDI’ 5 - V. S. Ginese, Giacosa, La Marmora, Illica, Pardini
MERCOLEDI’ 6 - VIA PADULETTO lato Viareggio
GIOVEDI’ 7 - VIA PADULETTO lato Pietrasanta
VENERDI’ 8 -V. Italica da V. Sarzanese a V. Provinciale; V. Polesine
IN CHIESA:
DOMENICA 10 APRILE - LE FAMIGLIE CHE ABITANO NELLE VIE:
VIA FIASCHETTO; VIA FILLUNGO; VIA ANTENNA; VIA CAFAGGIOLO
VIA SERENA; VIA ANTENNINO; VIA CARAVELLO; VIA CARRAIA;
VIA SAVOIA; VIA GIARDO; VIA CACINI; VIA TOFANELLI;
VIA GIUNCHIGLIE; VIA LIBERTA’.
E per tutti coloro che non erano presenti al mio passaggio
IL CAPPELLINO

"Se non me lo lasci fare non potrò andare a scuola! Mi vergognerei troppo... È
terribilmente importante, mamma!".
Elena scoppiò a piangere. Era la sua arma più efficace.
"Uffa', fa' come vuoi..." brontolò la madre, sbattendo il cucchiaino nel lavello.
“Sembrerai un mostro. Peggio per te!".
In altre 23 famiglie stava avvenendo una scenetta più o meno simile.
Erano i ragazzi della Seconda B della Scuola Media.
Per quel giorno avevano preso una decisione importante.
Ma gli allievi della Seconda B erano 25.
In effetti, solo nella venticinquesima famiglia, le cose stavano andando in un
modo diverso.
Elisabetta era un concentrato di apprensione, la mamma e il papà cercavano di
incoraggiarla. Era la quindicesima volta che la ragazzina correva a guardarsi
allo specchio.
"Mi prenderanno in giro, lo so. Pensa a Marisa che non mi sopporta o a Paolo
che mi chiama canna da pesca! Non aspetteranno altro!".
Grossi lacrimoni salati ricominciarono a scorrere sulle guance della ragazzina.

Cercò di sistemarsi il cappellino sportivo che le stava un po' largo.


Il papà la guardò con la sua aria tranquilla: "Coraggio Elisabetta. Ti
ricresceranno presto. Stai reagendo molto bene alla cura e fra qualche mese
starai benissimo".
"Sì, ma guarda!". Elisabetta indicò con aria affranta la sua testa che si
rifletteva nello specchio, lucida e rosea.
La cura contro il tumore che l'aveva colpita due mesi prima le aveva fatto
cadere tutti i capelli. La mamma la abbracciò: "Forza Elisabetta! Si
abitueranno presto, vedrai...". Elisabetta tirò su con il naso, si infilò il
cappellino, prese lo zainetto e si avviò. Davanti alla porta della Seconda B, il
cuore le martellava forte. Chiuse gli occhi ed entrò.
Quando riaprì gli occhi per cercare il suo banco, vide qualcosa di strano.
Tutti, ma proprio tutti, i suoi compagni avevano un cappellino in testa! Si
voltarono verso di lei e sorridendo si tolsero il cappello esclamando:
"Bentornata Elisabetta! ". Erano tutti rasati a zero, anche Marisa così fiera dei
suoi riccioli, anche Paolo, anche Elena e Gianni e Francesca... Tutti! Ma
proprio tutti!
Si alzarono e abbracciarono Elisabetta che non sapeva se piangere o ridere e
mormorava soltanto: "Grazie...". Dalla cattedra, sorrideva anche il professor
Donati, che non si era rasato i capelli, semplicemente perché era pelato di suo
e aveva la testa come una palla da biliardo.
CALENDARIO DELLA SETTIMANA
DOMENICA 3 APRILE
SANTE MESSE ORE 7 - 9 - 11 - 18 (A MONTEGGIORI)
DALLE ORE 9 - GIORNATA DI RITIRO PER I CATECHISTI
LUNEDI’ 4
ORE 21- GRUPPI GIOVANI
MARTEDI’ 5
ORE 18 - RITROVO DEL GRUPPO “I COLORI DEL CIELO”.
MERCOLEDI’ 6
ORE 15 - RITROVO DEL GRUPPO “I COLORI DEL CIELO”.
GIOVEDI’ 7
ORE 15 - INCONTRO DI PREGHIERA PER LE VOCAZIONI
ORE 18 - SANTA MESSA A MONTEGGIORI
VENERDI’ 8
ORE 21 - VIA CRUCIS
SABATO 9
ORE 14,30 PULIZIA DELLA CHIESA
ORE 14,30 - INCONTRO DI PREPARAZIONE ALLA CONFESSIONE
17
ORE CONFESSIONI
ORE18 MESSA FESTIVA
DOMENICA 10 APRILE
SANTE MESSE ORE 7 - 9 - 11 - 18 (A MONTEGGIORI)
-------------------------------------------------------------------------------------------
OFFERTE PER I RESTAURI DELLA CHIESA
€ 50,00 - Da A. M.
€ 50,00 - Da N. N.
€ 500,00 - Da D. L.
------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

DOMENICA 10 APRILE G I T A AL
Santuario della Madonna di Lourdes del Beato Caudio a
“CHIAMPO” – VERONA e pomeriggio a Peschiera del
Garda.
Partenza ore 4,30 (P. Alpini) - Costo € 70,00
Per l’iscrizione rivolgersi a Fernanda 0584 913335
o Francesca 0584 913698

Potrebbero piacerti anche