LA VANA IMPRESA DI ORFEO – esercizio 10 pagina 33

Scrivi un testo narrativo: un lieto fine. Secondo Ovidio, dopo aver perso Euridice, Orfeo resta
come impietrito, tenta inutilmente di ottenere di nuovo dagli dèi il ritorno della sposa, infine
si ritira in luoghi impervi e solitari rifiutando qualunque contatto con altre donne.
Prova a inventare una diversa conclusione del mito: quale modo trova Orfeo per tornare da
Euridice? È la donna questa volta a escogitare uno stratagemma? Gli dèi decidono di premiare
la fedeltà e la costanza di Orfeo? Scrivi un breve testo narrativo a lieto fine.

Orfeo era disperato: aveva avuto l’occasione di riabbracciare la sua amata e, per paura di
perderla, l’aveva sprecata. Non sapeva più cosa fare, per sette mesi pianse Euridice e continuò
a suonare tristemente la sua cetra. Con il suo canto riuscì a commuovere Afrodite, dea
dell’Amore, che decise di concedergli un’ultima possibilità di rivedere la sposa: gli fece dono di
due quadri che rappresentavano i due amanti. I dipinti erano speciali: infatti, sarebbe bastato
che Orfeo desse uno dei due all’anima della moglie e ovunque fossero stati, sarebbero stati in
grado di vedersi e di parlarsi, anche se lei si trovava negli Inferi.
Il cantore, per ringraziare la dea, le fece innumerevoli sacrifici e alla fine tornò davanti alle
porte dell’Ade, dove attese che Persefone lasciasse l’Olimpo per tornare dal marito. In quei
mesi in cui Orfeo stette davanti agli Inferi, pregò intensamente la moglie di Ade e, quando lei
arrivò all’ingresso dell’Inferno, le rivolse la sua richiesta, cantando: le chiese di consegnare il
dipinto alla moglie in modo tale che lui potesse continuare ad amarla e a vederla, senza bisogno
di chiedere in prestito l’anima di Euridice. La dea, commossa dall’amore di Orfeo verso la
sposa, accettò la sua richiesta e, una volta scesa nel Regno dei Morti, consegnò all’anima della
giovane donna. I due innamorati riuscirono così a restare insieme e a vedersi fino a che anche
Orfeo morì e andò nei Campi Elisi, dove potè finalmente riabbracciare l’anima della moglie.