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INGLESE VELOCE 3x
Autore
Marco De Carlo
Editore
Bruno Editore
Sito internet
www.brunoeditore.it
Introduzione pag. 5
Giorno 1: Come affrontare il corso pag. 10
Giorno 2: Come imparare la grammatica: le basi pag. 24
Giorno 3: Come imparare la grammatica: i verbi pag. 95
Giorno 4: Come memorizzare mille parole pag. 169
Giorno 5: Come effettuare la full immersion pag. 208
Giorno 6: Come padroneggiare la conversazione pag. 225
Giorno 7: Come migliorare a fine corso pag. 240
Conclusione pag. 261
Trenta giorni sono davvero pochi per imparare una lingua, e forse
l’inglese è l’unica che può avere un periodo di apprendimento
così breve. Nonostante questo dovrai impegnarti, ma ricordati che
non siamo a scuola, non considerare lo studio come una cosa
difficile o faticosa. Ti meraviglierai di quanto possa essere
piacevole e facile.
Have fun!
Marco De Carlo
Questa deve essere la tua sfida per i prossimi trenta giorni, questi
sono i tuoi obiettivi. Per cui prendi nota di questi quattro punti su
un foglio di carta, tieni questo foglio sempre con te e non
perderlo! Scrivi gli obiettivi in prima persona (per esempio:
voglio parlare e conversare in inglese), e stabilisci un arco
temporale di trenta giorni. Potresti sistemare questo foglio sulla
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Fallo anche tu; se non l’hai ancora fatto prendi carta e penna,
scrivi questi quattro punti e sistema il foglio in un punto visibile.
Avrai messo le basi per raggiungere i tuoi obiettivi. Nei prossimi
trenta giorni ti capiterà spesso di vedere questo foglietto e se ti
impegnerai a proseguire l’opera che hai iniziato, non potrai che
imparare l’inglese.
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Ricordo di aver aiutato una mia amica al liceo che per tre anni
aveva avuto il debito in inglese. Nelle altre materie era brava ma
in inglese aveva molti problemi, probabilmente perché alle medie
non aveva imparato quasi nulla. La nostra professoressa metteva
in primo piano la letteratura, e la mia amica non riusciva a capire i
testi o gli esercizi, aveva difficoltà alle interrogazioni orali e nella
conversazione, quindi aveva preso l’insufficienza per tre anni di
seguito.
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Ricordo che al liceo non ero molto bravo in latino. Ogni volta che
studiavo non riuscivo bene, partivo con dei preconcetti che erano
degli ostacoli. Ero convinto di non essere portato per il latino e
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La situazione in Italia
Dato che siamo in tema di apprendimento è bene capire com’è la
situazione scolastica in Italia. Purtroppo penso che lo scenario sia
tragico, e forse anche per questo l’Italia è indietro in molti campi
rispetto agli altri paesi europei.
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Grazie alle mie abilità ho potuto creare dei siti web in inglese e
quindi mi sono potuto affacciare sul mercato americano. Certo,
sono stato bravo e fortunato a creare un business di successo, ma
se non avessi conosciuto l’inglese non avrei mai potuto realizzare
una cosa del genere. Forse l’avrei fatto in Italia ma sono sicuro
che guadagnerei molto meno. Ora capisci quanto possa essere
importante questo ebook?
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io corro I run
tu corri you run
egli corre he runs
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Parole che per noi sono semplici ma che in realtà per una persona
che le deve imparare possono presentare dei problemi, anche
perché sono diverse tra loro. In inglese invece bisogna imparare
solo run e runs (la forma di run alla terza persona, come vedrai
più avanti). Quando dici run infatti stai usando il verbo alla forma
base. Una bella differenza, no? Come scritto prima questo era
solo un esempio introduttivo, utile giusto per far capire una
differenza sostanziale rispetto all’italiano. Un’altra differenza
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Plurale irregolare
Plurale/singolare mancante
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Plurale irregolare
I sostantivi che terminano in ch, o, s, sh, x formano il plurale
aggiungendo es.
Singolare Plurale
kiss (bacio) kisses
brush (spazzola) brushes
match (partita) matches
potato (patata) potatoes
box (scatola) boxes
Singolare Plurale
diary (diario) diaries
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Singolare Plurale
thief (ladro) thieves
shelf (scaffale) shelves
knife (coltello) knives
Singolare Plurale
fish (pesce) fish
sheep (pecora) sheep
Singolare Plurale
man (uomo) men
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Plurale/singolare mancante
Alcuni sostantivi non hanno il plurale.
Singolare Plurale
hair (capelli) non esiste
money (soldi) non esiste
spaghetti (spaghetti) non esiste
homework (compiti) non esiste
information (informazioni) non esiste
advice (consigli) non esiste
luggage (bagagli) non esiste
furniture (mobili) non esiste
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Singolare Plurale
non esiste people (persone)
non esiste grapes (uva)
non esiste police (polizia)
non esiste goods (merce)
non esiste pyjamas (pigiama)
Esempi:
people are good → le persone sono buone
the police are coming → la polizia sta arrivando
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Articolo indeterminativo: a, an
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Esempi:
the car is red → la macchina è rossa
the books are here → i libri sono qui
the trees are green → gli alberi sono verdi
Alcuni esempi con l’articolo determinativo. Come vedi si usa
sempre the per tradurre il, lo, la, i, gli, le.
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Nota bene:
gli aggettivi di nazionalità in inglese si scrivono sempre con
la lettera maiuscola (in italiano invece avviene il contrario);
se più aggettivi precedono il nome si segue quest’ordine:
aggettivo dimostrativo, aggettivo che riguarda la dimensione,
aggettivo che riguarda il colore, aggettivo di nazionalità. Ad
esempio this small yellow French car → questa piccola
macchina francese gialla.
Esempi:
he is a good boy → egli è un bravo ragazzo
she is a good girl → ella è una brava ragazza
they are good boys → essi sono bravi ragazzi
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Esempi:
this pen is blue → questa penna è blu
those cars are big → quelle macchine sono grandi
these books are mine → questi libri sono miei
that chair is empty → quella sedia è vuota
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Nota bene:
gli aggettivi possessivi non sono mai preceduti da un articolo
determinativo o indeterminativo; a differenza di quelli italiani
rifiutano l’articolo;
gli aggettivi possessivi sono sempre seguiti dal nome;
sono invariabili, non cambiano mai. Esiste una sola forma per
il singolare, il plurale, il maschile, il femminile. Questo rende
le cose molto semplici;
mentre in italiano gli aggettivi possessivi si accordano con la
cosa posseduta, in inglese si accordano con il possessore;
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Esempi:
my pen is blue → la mia penna è blu
Come si vede in questo esempio, rispetto all’italiano manca
l’articolo. Non fare mai l’errore di mettere l’articolo davanti
all’aggettivo possessivo. Dire the my pen is blue è un errore
gravissimo!
my pens are blue and red → le mie penne sono blu e rosse
Confrontando questo esempio con il precedente puoi notare come
l’aggettivo possessivo sia uguale al singolare che al plurale.
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beautiful bello
ugly brutto
big grande
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Nota bene:
ci sono delle eccezioni, in certi casi bisogna modificare
l’aggettivo prima di aggiungere er. Se la consonante finale è
preceduta da una vocale si raddoppia la consonante finale (big
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Esempi:
I am taller than you → sono più alto di te (tall → taller)
she’s stronger than me → ella è più forte di me (strong → stronger)
it is more interesting than my book → è più interessante del mio
libro (interesting → more interesting)
it’s more expensive → è più costoso (expensive → more
expensive)
Aggettivo Comparativo
good (buono) better (migliore)
bad (cattivo) worse (peggiore)
far (lontano) farther (più lontano)
little (poco) less (meno)
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Nota bene:
ci sono delle eccezioni, in certi casi bisogna modificare
l’aggettivo prima di aggiungere est. Se la consonante finale è
preceduta da una vocale si raddoppia la consonante finale (big
→ the biggest). Se l’aggettivo termina per e si elimina
quest’ultima (late → the latest). Se l’aggettivo termina per y
preceduta da una consonante si sostituisce la y con una i (easy
→ the easiest). Alcuni aggettivi sono irregolari (il superlativo
è diverso dall’aggettivo);
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Esempi:
the most interesting → il più interessante (aggettivo lungo)
the greatest → il più glorioso (aggettivo corto)
the nicest → il più carino (aggettivo corto terminante per e)
it’s very big → è grandissimo
Alcuni esempi riguardanti l’uso del superlativo in inglese.
Aggettivo Comparativo
good (buono) the best (il migliore)
bad (cattivo) the worst (il peggiore)
far (lontano) the farthest (il più lontano)
little (poco) the least (il meno)
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Nota bene:
se “molto” precede un aggettivo si traduce con very. Se
“molto” viene dopo un verbo si traduce con very much.
Esempi:
can I have some bread? → posso avere del pane?
I have a few cards → ho alcune carte
you came here several times → sei venuto qui diverse volte
there is a lot of bread → c’è molto pane
there are lots of people → ci sono molte persone
we are a lot → siamo in molti
I need much money → ho bisogno di molti soldi
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I io
you tu
he egli
she ella
it esso, essa (animale o cosa)
we noi
you voi
they essi, esse
Nota bene:
I, ovvero “io”, va scritto sempre in maiuscolo; è una
convenzione che devi sempre rispettare;
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Esempi:
Mary is English → she is English (uso she al posto di Mary)
Mary è inglese → ella è inglese
Paolo is Italian → he is Italian
Paolo è italiano → egli è italiano
my pen is black → it is black
la mia penna è nera → essa è nera
they go to the sea → essi vanno al mare
you love music → tu ami la musica (oppure voi amate la musica,
può voler dire uno o l’altro in base al contesto).
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me me, mi
you te, ti
him lui, lo, gli
her lei, la, le
it esso, essa, lo, la (animale o cosa)
us noi, ci
you voi, vi
them essi, esse, loro, li, le
Nota bene:
come vedi fortunatamente i pronomi personali complemento
oggetto sono simili ai pronomi personali soggetto, quindi non
servono grandi sforzi per impararli.
Esempi:
I like you → tu mi piaci
I like her → ella mi piace
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Nota bene:
i pronomi possessivi sostituiscono il nome e si trovano
sempre da soli;
i pronomi possessivi rifiutano sempre gli articoli;
i pronomi possessivi sono invariabili;
i pronomi possessivi si accordano sempre con il possessore.
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myself me stesso, mi
yourself te stesso, ti
himself se stesso, si (lui)
herself se stessa, si (lei)
itself se stesso, se stessa, si (animale o cosa)
ourselves noi stessi, ci
yourselves voi stessi, vi
themselves loro stessi, se stessi, si
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Esempi:
she loves herself → ella ama se stessa
they found themselves in trouble → essi si sono trovati nei guai
I say to myself goodnight → dico a me stesso buonanotte
Esempi:
this car is big → questa macchina è grande
these cars are big → queste machine sono grandi
that car is big → quella macchina è grande
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Nota bene:
quando il pronome relativo non è il soggetto della frase si può
omettere;
nelle domande vengono spesso usati who e what in qualità di
pronomi interrogativi.
Esempi:
what I want is you → quello che voglio sei tu
what’s the time? → che ora è?
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Nota bene:
si possono dividere in tre gruppi formati da quattro pronomi.
Il primo gruppo termina per thing (infatti si riferisce a cose o
animali), il secondo termina per body e il terzo termina per
one. Gli ultimi due gruppi si riferiscono a persone. Ogni
gruppo è formato da every, no, some e any. In questo modo
sarà semplicissimo memorizzarli;
something, somebody, someone si usano nelle frasi
affermative; anything, anybody, anyone pur avendo lo stesso
significato si usano nelle frasi interrogative e negative.
Ricordati che in inglese due negazioni affermano;
tutti i pronomi indefiniti in inglese sono singolari.
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Gli avverbi
Gli avverbi completano l’azione svolta da un verbo.
aggettivo + ly
Nota bene:
per formare un avverbio di modo basta inserire ly alla fine del
relativo aggettivo (quick → quickly). Allo stesso modo in
italiano basta aggiungere “mente” (veloce → velocemente);
se l’aggettivo termina in y si sostituisce la y con i e poi si
aggiunge ly (easy → easily);
se l’aggettivo termina in le si cambia semplicemente la e in y
(probable → probably);
esiste un’eccezione: good (buono) ha come avverbio di modo
well (bene);
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Esempi:
I move quickly → mi muovo velocemente
she runs fast → ella corre velocemente
you play well → giochi bene
let’s play easily → giochiamo facilmente
we probably go there → probabilmente andiamo lì
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Esempi:
I live here → vivo qui
you play there → tu giochi là
go over there! → vai laggiù!
there’s a lot of sugar → c’è un sacco di zucchero
I live where the trees are green → vivo dove gli alberi sono verdi
the field is far → il campo è lontano
the street is near → la strada è vicina
the smoke is everywhere → il fumo è dappertutto
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Nota bene:
gli avverbi di frequenza si usano dopo il verbo essere, oppure
tra il soggetto e il verbo nei tempi semplici, tra la prima e la
seconda parte del verbo nei tempi composti.
Esempi:
sometimes I play guitar → a volte suono la chitarra
I usually go there → ci vado di solito
I have never been in Rome → non sono mai stato a Roma
I have often dreamed → ho sognato spesso
I always love to play → amo sempre giocare
I also love this smell → amo anche questo odore
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very molto
so così
only solo
really veramente
enough abbastanza
too troppo
almost quasi
rather piuttosto
Esempi:
it is rather good → è piuttosto buono
I’d rather go there → preferirei andare là (andrei piuttosto là)
it’s too late → è troppo tardi
I’m very sorry → mi dispiace molto
it’s so hard → è così difficile
it’s only water → è solo acqua
I really love you → ti amo davvero
it’s enough → è abbastanza
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now ora
today oggi
yesterday ieri
tomorrow domani
the day after tomorrow dopodomani
the day before yesterday avantieri
soon presto
late tardi
early presto
ago fa
lately ultimamente
Esempi:
do it now → fallo ora
today it’s hot → oggi fa caldo
I’m leaving tomorrow → partirò domani
I’m leaving the day after tomorrow → partirò dopodomani
I went there the day before yesterday → ci sono andato avantieri
it’s too soon → è troppo presto
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Nota bene:
possiamo dividere le preposizioni in quattro gruppi: possesso,
luogo, tempo, movimento;
la preposizione of corrisponde al complemento di
specificazione oppure indica l’appartenenza a una determinata
cosa;
per indicare la forma possessiva (es. “la penna di Luca”) non
si usa of, bensì si aggiunge ’s al possessore della cosa (Luca’s
pen). Se il possessore è plurale e termina con s si aggiunge
solo l’apostrofo ’ (your sisters’ shirts). Se si ha un doppio
possessore (la cosa appartiene a due persone) si aggiunge ’s
solo al secondo possessore della cosa (Luca and Laura’s
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Esempi:
a bottle of wine → una bottiglia di vino
the doors of the car → le portiere della macchina
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Esempi:
I love you and I need you → ti amo e ho bisogno di te
I am free, so I’m happy → sono libero, perciò sono felice
I’m happy because I’m free → sono felice perché sono libero
I’m happy because of you → sono felice grazie a te
study or work → studia o lavora
try it or else you’ll fail → provaci altrimenti fallirai
I’m happy but I’m tired → sono felice ma stanco
I’m happy if you are too → sono felice se lo sei anche tu
I’m happy even if I’m tired → sono felice anche se sono stanco
I’m happy though I’m tired → sono felice sebbene sia stanco
although I’m tired, I’m happy → sebbene sia stanco, sono felice
it’s the house that I want → è la casa che voglio
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zero 0
one 1
two 2
three 3
four 4
five 5
six 6
seven 7
eight 8
nine 9
ten 10
eleven 11
twelve 12
thirteen 13
fourteen 14
fifteen 15
sixteen 16
seventeen 17
eighteen 18
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thirty 30
forty 40
fifty 50
sixty 60
seventy 70
eighty 80
ninety 90
one hundred 100
one thousand 1000
ten thousand 10.000
one hundred thousand 100.000
one million 1.000.000
one billion 1.000.000.000
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Esempi:
28 → twenty-eight
101 → one hundred and one
87 → eighty-seven
1100 → one thousand, one hundred
1110 → one thousand, one hundred and ten
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Nota bene:
basta imparare i primi tredici a memoria e i restanti si
formano automaticamente;
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Esempi:
35° → 35th → thirty-fifth
61° → 61st → sixty-first
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Esempi:
once in a lifetime → una volta nella vita
do it twice → fallo due volte
do it four times → fallo quattro volte
a couple of apples → un paio di mele
a pair of shoes → un paio di scarpe
two minutes and a half → due minuti e mezzo
a dozen of fish → una dozzina di pesci
hundreds of dollars → centinaia di dollari
Sunday domenica
Monday lunedì
Tuesday martedì
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January gennaio
February febbraio
March marzo
April aprile
May maggio
June giugno
July luglio
August agosto
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Esempi:
Summer begins in June → l’estate inizia a giugno
Spring primavera
Summer estate
Autumn autunno (inglese britannico)
Fall autunno (inglese americano)
Winter inverno
Esempi:
I go to the seaside in summer → vado al mare d’estate
she goes skiing in winter → ella va a sciare d’inverno
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Nota bene:
la data si legge mettendo prima il mese, l’articolo the e il
numero ordinale. L’articolo the però non si scrive e il numero
può essere scritto anche come cardinale;
l’anno si legge dividendo a metà le quattro cifre che lo
compongono (1991 si legge nineteen ninety-one);
quando si precisa il giorno si usa la preposizione on. Con
l’anno si usa la preposizione in;
giorno e mese possono scambiarsi posizione, ma l’anno sta
sempre alla fine.
Esempi:
February 2nd → 2 febbraio (si legge February, the second)
February 2 → 2 febbraio (si legge February, the second)
21st November, 1997 → 21 novembre 1997 (si legge November
the twenty-first, nineteen ninety-seven)
I was born in 1985 → sono nato nel 1985
it’s on May 18th → è il 18 maggio
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Orario tradizionale
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Esempi:
8 a.m → 8:00 del mattino
8 p.m. → 8:00 di sera (20:00)
9 in the morning → 9 del mattino
9 in the afternoon → 21:00
9 in the evening → 21:00
it’s a quarter past 8 → sono le 8 e un quarto
it’s five past 8 → sono le 8:05
it’s half past 8 → sono le 8:30
it’s a quarter to 8 → sono le 8 meno un quarto
it’s five to 8 → sono le 8 meno 5
Esempi con l’uso di past e to in orari non digitali.
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Ready to go?
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Nota bene:
il verbo essere all’indicativo presente prende la forma am per
la prima persona singolare, is per la terza persona singolare e
are per tutti gli altri casi. Memorizzare dunque è molto
semplice;
il verbo essere, e questo varrà anche per tutti gli altri verbi in
seguito, deve essere sempre preceduto (forma affermativa e
negativa) o seguito (forma interrogativa e interrogativa-
negativa) dal soggetto.
Esempi:
I am in love → sono innamorato
Questo esempio mostra come in italiano per dire “sono
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Esempi:
I have got a pen → ho una penna
Questo esempio mostra come in italiano per dire “ho una penna”
posso anche omettere il soggetto (io). In inglese il soggetto deve
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Nota bene:
il verbo “potere” all’indicativo presente prende la forma di
can e can’t per tutte le persone singolari e plurali. È molto
semplice memorizzarlo rispetto all’italiano dove, come tutti i
verbi, va coniugato in base alla persona;
can è un verbo modale, ovvero non ha alcuni modi e/o tempi;
esiste una variante di can’t e can not, ovvero cannot. Hanno
tutti lo stesso significato e non c’è differenza nell’usare l’uno
o l’altro;
il verbo potere, e questo varrà anche per tutti gli altri verbi in
seguito, deve essere sempre preceduto (forma affermativa e
negativa) o seguito (forma interrogativa e interrogativa-
negativa) dal soggetto;
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Esempi:
I can play → posso giocare
Questo esempio mostra come in italiano per dire “posso giocare”
posso anche omettere il soggetto (io). In inglese il soggetto deve
sempre precedere o seguire il verbo. Sarebbe un errore molto
grave scrivere can play al posto di I can play. Per cui usa sempre
il soggetto!
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Forma normale
Affirmative Negative
soggetto + forma base verbo soggetto + do/does not + forma
+ complemento oggetto base verbo + complemento
oggetto
Interrogative Interrogative-Negative
do/does + soggetto + forma do/does + soggetto + not + forma
base verbo + complemento base verbo + complemento
oggetto oggetto
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Negative Interrogative-Negative
soggetto + don’t/doesn’t + don’t/doesn’t + soggetto +
forma base verbo + forma base verbo +
complemento oggetto complemento oggetto
Nota bene:
il verbo “fare” all’indicativo presente prende la forma does
per la terza persona singolare e do in tutti gli altri casi. È
molto semplice da memorizzare rispetto all’italiano dove va
coniugato in base a tutte le persone;
do/does come ausiliare deve essere sempre preceduto (forma
negativa) o seguito (forma interrogativa e interrogativa-
negativa) dal soggetto;
la forma contratta si forma come sempre: doesn’t corrisponde
a does not e don’t corrisponde a do not;
in assenza dell’ausiliare, quindi solo nella forma affermativa,
devi tenere conto della regola della s (solo alla terza persona
singolare). Questa regola è fondamentale. Vedi esempi;
quando do o does vengono usati nella forma affermativa
hanno funzione di rafforzativo del verbo e si traducono con
“veramente”.
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Esempi:
I play guitar → suono la chitarra
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I go
it goes
they kiss
he kisses
E ai verbi che terminano per ch, o, s, sh, x, z.
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Affirmative Negative
soggetto + am/is/are + soggetto + am/is/are + not +
forma base verbo + ing forma base verbo + ing
Interrogative Interrogative-Negative
am/is/are + soggetto + am/is/are + not + soggetto +
forma base verbo + ing forma base verbo + ing
Forma contratta
is not → isn’t
are not → aren’t
Nota bene:
il gerundio si ottiene aggiungendo ing alla forma base del
verbo nella maggior parte dei casi (play → playing);
se la forma base del verbo termina per consonante e
quest’ultima è preceduta da una vocale, allora la consonante
finale raddoppia prima di ing (get → getting);
se la forma base del verbo termina per e, quest’ultima cade
prima di aggiungere ing (write → writing);
dato che il presente progressivo viene usato quando
indichiamo un’azione che si sta compiendo in quel
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Esempi:
I’m playing my guitar → sto suonando la mia chitarra
Primo esempio di presente progressivo. Soggetto (I) + am/is/are
(am) + forma base del verbo + ing (playing) + complemento
oggetto (my guitar). Ovviamente non è indispensabile la presenza
del complemento oggetto; se ad esempio voglio dire “sto
suonando” la traduzione sarà I’m playing.
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Nota bene:
il verbo essere al simple past prende la forma di was per la
prima e per la terza persona singolare e were per tutti gli altri
casi. Memorizzare dunque è molto semplice;
il verbo essere, e questo varrà anche per tutti gli altri verbi in
seguito, deve essere sempre preceduto (forma affermativa e
negativa) o seguito (forma interrogativa e interrogativa-
negativa) dal soggetto;
il simple past corrisponde sia all’imperfetto che al passato
remoto, per cui le cose sono molto semplificate. I was at
home si può tradurre sia “ero in casa” sia “fui in casa”.
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Nota bene:
il verbo potere al simple past prende la forma di could per
tutte le persone. È molto semplice da memorizzare rispetto
all’italiano dove va coniugato in base alla persona;
valgono tutte le considerazioni fatte già per can.
Esempi:
I could play → potevo giocare
Questo esempio mostra come in italiano per dire “potevo giocare”
posso anche omettere il soggetto (io). In inglese il soggetto deve
sempre precedere o seguire il verbo. Sarebbe un errore molto
grave scrivere could play al posto di I could play. Per cui usa
sempre il soggetto!
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Negative
soggetto + did not + forma base verbo
Interrogative Interrogative-Negative
did + soggetto + forma base did + soggetto + not + forma
verbo base verbo
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Negative Interrogative-Negative
soggetto + didn’t + forma didn’t + soggetto + forma base
base verbo verbo
Nota bene:
il verbo “fare” al simple past viene usato come ausiliare e
prende la forma did per tutte le persone singolari e plurali. È
molto semplice da memorizzare rispetto all’italiano, dove il
verbo va coniugato in base alla persona;
la forma contratta si ottiene come sempre: didn’t corrisponde
a did not;
did deve essere sempre preceduto (forma negativa) o seguito
(forma interrogativa e interrogativa-negativa) dal soggetto.
Regola dell’aggiunta di ed
Come detto basta aggiungere ed alla forma base del verbo per
formare il simple past (e anche il past participle) alla forma
affermativa. Questo vale per la maggior parte dei verbi regolari; ci
sono alcune eccezioni:
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Esempi:
I played my guitar → suonavo/suonai la mia chitarra
Da questo esempio si possono capire diverse cose. La forma
affermativa del simple past è l’unica che non richiede did. Come
si vede la frase si forma partendo dal soggetto (I, il soggetto deve
essere sempre presente!), poi continua con la forma base del
verbo + ed (play → played, verbo regolare) e termina con il
complemento oggetto (my guitar). Il verbo play termina in vocale
+ y per cui basta aggiungere ed. Se invece un verbo termina in
consonante + y si sostituisce la y con una i e si aggiunge ed.
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Come sempre did deve essere seguito dalla forma base del verbo
(have); è quindi ovvio che si usa did + have anche alla terza
persona singolare (al presente si usava has alla terza persona
singolare). Un’altra differenza rispetto all’indicativo presente è
che non si usa il got.
Affirmative Affirmative short form
I had = io avevo I’d = io avevo
you had = tu avevi you’d = tu avevi
he had = egli aveva he’d = egli aveva
she had = ella aveva she’d = ella aveva
it had = esso, essa aveva it’d = esso, essa aveva
we had = noi avevamo we’d = noi avevamo
you had = voi avevate you’d = voi avevate
they had = essi avevano they’d = essi avevano (questa forma non
è usata quasi mai)
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Esempi:
I had a pen → avevo una penna
Questo esempio mostra come in italiano per dire “avevo una
penna” posso anche omettere il soggetto (io). In inglese il
soggetto deve sempre precedere o seguire il verbo. Sarebbe un
errore molto grave scrivere had a pen al posto di I had a pen. Per
cui usa sempre il soggetto! Inoltre si può vedere come rispetto
all’indicativo presente non ci sia il got.
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Forma normale
Affirmative Negative
soggetto + was/were + soggetto + was/were + not +
forma base verbo + ing forma base verbo + ing
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Forma contratta
Nota bene:
nella costruzione delle frasi, a parte l’uso del passato, valgono
le stesse regole per il present progressive;
se la forma base del verbo termina per consonante e
quest’ultima è preceduta da una vocale, allora la consonante
finale raddoppia prima di ing (get → getting);
se la forma base del verbo termina per e quest’ultima cade
prima di aggiungere ing (write → writing);
la forma contratta è presente allo stesso identico modo del
simple past del verbo essere.
Esempi:
I was playing my guitar → stavo suonando la mia chitarra
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Nota bene:
nel present perfect si usa l’ausiliare have/has;
il present perfect non corrisponde sempre al passato prossimo
italiano;
una curiosità: ricordi che per il verbo avere all’indicativo
presente si usa have got? Bene, got è il participio passato del
verbo get. Se ci fai caso have got è a tutti gli effetti il present
perfect del vebo get.
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she has studied for three years → ha studiato per tre anni
she’s studied for three years → ha studiato per tre anni
studied → participio passato di study (regolare)
140
has he not just left for Milan? → non è appena partito per
Milano?
hasn’t he just left for Milan? → non è appena partito per Milano?
141
Nota bene:
nel past perfect si usa l’ausiliare had;
il past perfect corrisponde al trapassato prossimo e al
trapassato remoto;
il past perfect può essere usato per esprimere un’azione che si
è svolta precedentemente rispetto a un’altra azione espressa al
simple past.
Esempi:
they had written a letter → avevano scritto una lettera
written → participio passato di write (irregolare)
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when you arrived here, my car had already crashed → quando sei
arrivato qui, la mia macchina si era già schiantata
Qui si esprime un’azione che si è svolta precedentemente rispetto
a un’altra azione espressa al simple past. Lo schianto della
macchina è avvenuto prima dell’arrivo della persona; in frasi
come queste è bene usare il past perfect.
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Nota bene:
nel present perfect progressive si usa have/has + been +
forma base del verbo + ing;
si usa per dare l’enfasi sulla durata di un’azione conclusa da
poco o ancora in corso;
si usa spesso con for (per) since (da/dal) e simili.
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Nota bene:
nel past perfect progressive si usa had + been + forma base
del verbo + ing;
si usa per porre l’enfasi sulla durata di un’azione passata
avvenuta prima di un’altra azione passata;
si usa spesso con for (per), since (da/dal) e simili.
146
she had been teaching for years when she left the city →
insegnava da anni quando lasciò la città
Si usa spesso il past perfect progressive con for e since.
Futuro
Simple future (importanza 5/5)
Il futuro in inglese è decisamente più semplice rispetto al passato;
non c’è differenza tra verbi regolari e irregolari, non ci sono
costruzioni particolari per i verbi essere e avere. Per formare il
futuro semplice basterà usare will, seguito dalla forma base del
verbo. Quest’ultimo non va modificato con regole come quella
dell’aggiunta di ed o con distinzioni tra verbi regolari o irregolari,
come avveniva per il passato; si usa sempre la forma base.
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Nota bene:
il futuro semplice si forma con will seguito dalla forma base
del verbo per tutte le persone;
un tempo si usava, solo alla prima persona singolare e plurale
(I e we), shall al posto di will (shall not → shan’t). Ad ogni
modo usando sempre will non avrai nessun problema;
si usa will anche con i verbi essere e avere; questo semplifica
notevolmente l’apprendimento dato che non bisogna fare una
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Esempi:
I will be in Rome → sarò a Roma
I will have that power → avrò quel potere
Come si può notare non esiste una forma specifica per i verbi
essere e avere come avveniva per il passato; si usa sempre will +
forma base.
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Esempi:
I’m bored, I’ll go to the cinema → sono annoiato, andrò al cinema
(ho deciso di andare al cinema dato che ero annoiato).
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Nota bene:
il condizionale si forma con would seguito dalla forma base
del verbo per tutte le persone;
per esprimere “dovere” al condizionale si usa should; per
esprimere “potere” al condizionale si usa could;
si usa would anche con i verbi essere e avere; questo
semplifica notevolmente l’apprendimento dato che non
bisogna fare una distinzione tra il verbo essere, avere e tutti
gli altri come avveniva per il passato;
la forma contratta di would è ’d; la forma contratta di would
not è wouldn’t. Fai molta attenzione a non confondere la
forma contratta ’d di would con la forma contratta ’d di had.
Esempi:
I would be glad → sarei felice
I would have got that shirt → avrei avuto quella maglietta
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Nota bene:
l’imperativo è molto semplice, basta usare la forma base del
verbo;
esiste solo alla forma affermativa e a quella negativa; esiste
solo per la seconda persona singolare e plurale (tu e voi);
quando l’imperativo riguarda anche chi parla si usa il verbo
let.
Esempi:
don’t go there → non andarci (ordine)
speak to him, try to → parla con lui, provaci (consiglio formale)
go to the left → vai a sinistra (istruzione)
let me say → lasciami dire
let’s go! → andiamo!
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Affirmative
to + forma base
Negative
not to + forma base
Nota bene:
l’infinito si forma in generale con to + forma base del verbo;
i verbi can (potere), may (potere), must (dovere) non hanno
mai il to davanti;
si usa l’infinito senza to anche dopo i seguenti verbi: hear,
help, let, make, see;
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Esempi:
to speak → per parlare
to see → per vedere
Esempi di infinito di scopo.
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Zero conditional
First conditional
Second conditional
Third conditional
Esempi:
if you study, you pass the exam → se studi passi l’esame
if you jump out of the window, you fall → se salti dalla finestra, cadi
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Fino a ora hai visto la parte “dura” del corso. Ora inizia quella
piacevole e divertente. Per prima cosa dovrai memorizzare mille
parole in maniera indelebile, in modo da avere un vocabolario
ampio. Solo in questo modo potrai affrontare delle conversazioni
e capire testi o discorsi in inglese.
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La visualizzazione
La visualizzazione consiste nel tradurre in immagini mentali
le informazioni da memorizzare. Non dovrai far altro che
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Vale anche l’inverso: se vedi scritto keyboard e non sai cosa vuol
dire, ti ricorderai ancora una volta questa storiella, e a ritroso
arriverai a “tastiera”. Questa tecnica può sembrare banale ma è
incredibile!
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Col tempo non avrai più bisogno di richiamare alla mente queste
scenette, in quanto conoscerai la traduzione senza doverci
pensare troppo. Ma all’inizio questo processo è fondamentale.
Per cui impara davvero bene questa tecnica, prenditi un po’ di
tempo per capirla e se ancora non ti è chiara torna indietro e
rileggi le pagine precedenti.
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1) muro – wall
Provo a entrare alla borsa di Wall Street, ma è chiusa da un muro
(wall) sul quale sbatto, facendomi molto male.
2) lampada – lamp
Accendo la lampada sul comodino, ma al posto della luce esce un
grosso lampo (lamp).
3) sale – salt
Assaggio un po’ di sale, ma è così salato che mi fa fare un grande
salto (salt) dal dolore.
4) chiave – key
Ho perso la mia chiave, chi ha la mia chiave? Chi? Chi? (key).
5) mucca – cow
Una mucca in piedi su un cavallo con una corda, fa il cow boy (cow).
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7) macchina – car
Voglio comprare la mia macchina preferita, ma non posso perché
è troppo cara (car).
8) fiammifero – match
Sono allo stadio per vedere il match della mia squadra preferita,
ma in campo non ci sono i giocatori; al posto loro ci sono tanti
fiammiferi (match).
9) ladro – thief
Un ladro ha appena rubato una coppa dallo stadio. E mentre
scappa urla e fa il tifo (thief) per la sua squadra preferita.
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93) re – king
Il re si è trasformato in uno scimmione gigante, sembra King
Kong (king).
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Buon apprendimento!
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Non c’è nulla di più vero; ricordo infatti alcuni miei compagni al
liceo che hanno fatto il quarto anno in America. Sono partiti che
non sapevano mettere insieme due parole, al ritorno però erano
spaventosamente bravi, quasi perfetti.
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Per cui ecco cosa devi fare: prendi il primo aereo per New York e
rimani lì per un bel po’ di tempo. Ti garantisco che prima o poi
imparerai l’inglese. Ovviamente sarebbe una bella soluzione, ma
sono consapevole che può essere difficile da realizzare, sia per il
tempo che per il denaro. Come ho scritto in precedenza c’è una
soluzione più semplice, per fortuna. Se non puoi andare in
America, puoi sempre portare l’America a casa tua, no?
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Musica
La musica è una componente fondamentale per raggiungere gli
obiettivi che ti sei prefissato/a. Se potessimo scomporre la
memoria umana, potremmo dire che la parte musicale è tra le
prime a formarsi e soprattutto è una delle più potenti. Perché ci
hanno detto di inventare una canzoncina per memorizzare bene
delle informazioni? Perché ci ricordiamo le ninne nanne? Perché
conosciamo a memoria le canzoni che sentiamo alla radio? Per la
natura della memoria musicale! Quindi puoi ben capire che
sarebbe un peccato non sfruttare a dovere il “fattore musica”.
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Fai subito una prova, apri Google e cerca il testo della tua
canzone preferita, vedrai quanti risultati troverai. Una volta
trovato il testo, prova ad ascoltare la canzone con le parole
davanti, sarà facilissimo capire ogni vocabolo e seguire il testo.
Ecco un esempio di ricerca relativo a Candle in the wind di Elton
John.
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Sia per l’uso passivo che per quello attivo non c’è bisogno di
esercitarsi ogni giorno, ma fallo spesso perché come ho detto è un
processo estremamente efficace e stimolante.
Video
Inutile dire che i video (film, telefilm, cartoni animati,
cortometraggi) possono dare un grande aiuto alla tua
preparazione. Stiamo sempre procedendo in maniera piacevole e
fuori dai metodi tradizionali: a chi non piacerebbe vedere un
cartone animato di Walt Disney per imparare l’inglese? Anche in
questo caso, come per la musica, bisogna procedere
gradualmente.
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Per quanto riguarda i video senza sottotitoli ma che hai già visto
in italiano, la scelta è ovviamente più limitata. Quello che devi
fare è acquistare online qualche film, o cartone animato della
Disney per esempio, che hai già visto diverse volte. Conoscendo
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Per cui il primo passo sarà scrivere. Inutile dire che anche qui
Internet viene in tuo aiuto, ed è meglio di qualsiasi altro mezzo tu
possa immaginare. Internet è un grande luogo di incontro e di
scambio, dove sono amalgamate persone e culture differenti; la
lingua ufficiale è ovviamente l’inglese.
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Ora sai cosa devi fare: attivati e cerca di trovare delle persone con
cui affrontare regolarmente delle conversazioni. Più ti terrai
allenato, migliori saranno i risultati.
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Ecco una carrellata delle mie chat preferite, quelle che uso
abitualmente per comunicare con i miei amici di tutto il mondo.
la chat di Facebook: da qui posso parlare con tutti gli utenti
che ho in lista su Facebook. È molto semplice, non è il
massimo ma non devi installare nessun programma. Se poi
hai trovato degli amici di penna su Facebook allora è il modo
più veloce per chattare con loro. Per usarla basta essere iscritti
sul noto social network, a patto di avere almeno un amico in
lista;
Skype: è forse la chat più nota, la più usata per il voIP, la
tecnologia che permette di effettuare chiamate tramite la rete.
Skype ti consente di chattare con messaggi di testo o col
microfono, per cui potresti usarlo anche per conversazioni
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A: Where’s Rome?
B: It’s in Italy.
A: Where’s Paris?
B: It’s in France.
A: Where’s Dad?
B: He’s at school, in the classroom.
A: Where’s Mum?
B: She’s at home, in the living room.
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A: Where is John?
B: I don’t know, maybe he’s over there.
A: How old is he?
B: He’s 25.
A: What’s his phone number? I need to call him.
B: It’s 2 8 6 9 1 8 8 4 (two eight six nine one double eight four).
A: Can I speak to him?
B: Of course!
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Sei arrivato alla fine del corso e sicuramente hai avuto modo di
constatare quanto sia rivoluzionario rispetto ai metodi
tradizionali. Hai nelle tue mani tutto quello che ti serve per
imparare l’inglese una volta per tutte, in maniera efficace e
divertente.
Questo non vuol dire che in futuro non dovrai più studiare,
allenarti o fare gli esercizi proposti in questo manuale. In trenta
giorni sicuramente hai ottenuto una buona preparazione, magari
saresti in grado di sopravvivere in un viaggetto a Londra, ma puoi
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Non pensare che dovrai sudare altri dieci anni per imparare
l’inglese. Anzi, devi sapere che vale il principio di Pareto, la
famosa legge dell’80/20. Vilfredo Pareto era un economista che
durante i suoi studi si accorse che l’80% della ricchezza mondiale
era detenuta dal 20% della popolazione. Il restante 20% della
ricchezza era posseduta dall’80% delle persone. Questa legge
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Studente
10 - 80% + 80%
tradizionale
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Spero di averti fatto capire che il manuale che hai letto è uno
strumento potentissimo e completo per farti imparare l’inglese.
Siamo partiti dalla grammatica, le fondamenta per la conoscenza
di una lingua. Dopodiché hai memorizzato mille vocaboli e già
questi due pilastri ti basterebbero per affermare che sai l’inglese.
Ma tu hai fatto di più, sei andato oltre.
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LETTURA VELOCE 3x
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LA TORRE DI ADSENSE
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ESAMI NO PROBLEM
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