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Indice
Dagli esordi agli anni trenta
Gli anni quaranta
Nazionalità Stati Uniti
Gli anni cinquanta
Genere Jazz
Gli anni sessanta e l'Europa
Strumento sassofono
Incisioni
Note
Altri progetti
Collegamenti esterni
Il percorso di Webster come sassofonista ha inizio nel 1930 con la «Young Family Band», costituita da alcuni
membri della sua famiglia e altri musicisti, tra i quali anche W.H.Young e suo figlio Lester Young.
L'esperienza familiare e, per così dire, casalinga della formazione ampia di strumenti gli lascia una forte
impronta, tanto che durante tutta la sua vita Webster ha sempre affiancato all'attività di solista e leader di
formazioni ristrette la partecipazione a gruppi orchestrali.
Nel 1931 lo troviamo tra le file dell'orchestra di Bennie Moten, insieme a Count Basie - dove si fa apprezzare
per gli assolo nelle esecuzioni di Lafayette (1931) e Moten Swing (1933). Nel 1934 passa a quella di Fletcher
Henderson e successivamente suona con Benny Carter, Cab Calloway e con la Teddy Wilson Big Band,
collaborazioni di vita brevissima.
A partire dal 1965 si stabilisce a Copenaghen e partecipa nel 1967 al noto festival Moldejazz in Norvegia.
Successivamente si trasferisce ad Amsterdam, dove trascorre gli ultimi anni della sua vita. Viene sepolto,
insieme a molti altri personaggi celebri, nell'Assistens Kirkegård, il monumentale parco-cimitero di
Copenaghen, nel quartiere di Nørrebro.
La fondazione Ben Webster, iniziata a suo nome dopo la morte e patrocinata dalla regina Margherita II di
Danimarca, in base ad un accordo tra USA e Danimarca promuove la diffusione del jazz, assegnando borse di
studio a giovani musicisti e un premio che, pur non elevato, attualmente gode di un grande prestigio.
Ha influenzato con il suo stile molti sassofonisti tra i quali: Lew Tabackin, Scott Hamilton, Bennie Wallace,
Archie Shepp, David Murray...
Incisioni
Discografia selezionata:
Note
1. ^ Così chiamata (ringhio) per il particolare timbro che lo strumentista conferisce al suono,
emettendo, mentre suona, un suono raschiante con la gola che viene amplificato dallo
strumento con un effetto simile ad un ringhio. Questo effetto era non a caso una caratteristica
dello stile detto jungle.
Altri progetti
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Collegamenti esterni
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