Indice
Biografia
Formazione
L'astro della matematica
Nel segno dell'architettura
La morte
Note
Altri progetti Christopher Wren
Collegamenti esterni
Biografia
Formazione
Conseguito nel 1653 il Master of Arts, nello stesso anno Wren venne nominato fellow dell'All Souls
College di Oxford, dove realizzò diverse ricerche ed esperimenti. Cessò di essere membro dell'All Souls nel
1657, quando divenne professore di astronomia presso il Gresham College di Londra; Wren accolse questo
incarico con ardente entusiasmo, tanto che subito compì diverse indagini matematiche che, alla fine, lo
portarono a definire con precisione la lunghezza dell'arco della cicloide (che risultava essere uguale al
quadruplo del suo asse). Questa scoperta, oltre alle lodi di Blaise Pascal, gli valse nel 1660 l'ottenimento
della cattedra di matematica all'università di Oxford.[2]
Furono questi anni assai fecondi, durante i quali Wren dimostrò varie volte il valore del proprio ingegno
scientifico: si occupò di idraulica, astronomia e meccanica, raggiungendo risultati di rilievo, e nel 1669
giunse addirittura a scoprire che l'iperboloide di rotazione ad una falda può essere generato dalla rotazione
di una retta intorno ad un'altra ad essa sghemba.[2]
A lato della cattedrale di San Paolo, completata nel 1708, Wren fu incaricato da una commissione apposita
di ricostruire la città di Londra, quasi interamente rasa al suolo dall'incendio del 1666. Per l'occasione
l'architetto elaborò un vasto progetto, non attuato, ma che gli diede comunque l'occasione di realizzare
diverse emergenze architettoniche, specialmente di carattere religioso. Mostrandosi sensibile all'architettura
francese e fiamminga, nella città di Londra Wren progettò cinquanta chiese parrocchiali, diverse nella pianta
e nel disegno: degne di nota St Mary-le-Bow, la chiesa di Santo Stefano in Walbrook, e la chiesa di San
Martino a Ludgate, presso la cattedrale. Realizzò anche palazzi reali (fra tutti, Hampton Court e la
Marlborough House), l'Osservatorio Reale, il complesso del Royal Hospital a Greenwich, l'ospedale di
Chelsea, e il monumento al grande incendio di Londra, oltre a diversi altri edifici pubblici.[2]
La morte
Cristopher Wren morì il 25 febbraio 1723, alla veneranda età di 91 anni, nella tenuta di famiglia a Hampton
Court.[3] La sua salma venne tumulata proprio nella cattedrale di San Paolo, precisamente nell'angolo a sud-
est, a fianco dei resti della figlia Jane; ivi è stata collocata un'iscrizione latina, che recita:[4]
(LA) (IT)
«SUBTUS CONDITUR HUIUS «Qui nelle sue fondamenta riposa
ECCLESIÆ ET VRBIS CONDITOR l'architetto di questa chiesa e città,
CHRISTOPHORUS WREN, QUI VIXIT Christopher Wren, che visse per oltre
ANNOS ULTRA NONAGINTA, NON SIBI novant'anni, non per il proprio tornaconto
SED BONO PUBLICO. LECTOR SI ma per il bene comune. O tu che leggi, se
MONUMENTUM REQUIRIS cerchi il suo monumento, guardati attorno.
CIRCUMSPICE Obijt XXV Feb: An°: Morì il 25 febbraio 1723, età 91.»
MDCCXXIII Æt: XCI»
Note
1. ^ Wiltshire Council – Wiltshire Community History Get Wiltshire History Question
Information, su history.wiltshire.gov.uk. URL consultato il 15 giugno 2013 (archiviato dall'url originale l'11
marzo 2014).
2. Harold Vernon Molesworth Roberts, Giulio Vivanti, WREN, Sir Christopher, su Enciclopedia
Italiana, Roma, Treccani, 1937.
3. ^ Adrian Tinniswood, His Invention So Fertile: A Life of Christopher Wren, Oxford University
Press, 2001, p. 366, ISBN 0-19-514989-0.
4. ^ London: city guide – Google Books, books.google.co.uk, 2008, ISBN 978-1-74104-712-7.
URL consultato il 6 settembre 2009.
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