L'INFORMAZIONE CI RENDE UGUALI
N° 10 del 18/03/2011 - SUPPLEMENTO DI A.Z. AUT. TRIB. DI S.MARIA C.V. DEL 5\12\1979
UNA BRUTTA STORIA DI MAZZETTE ALLA SAMMARITANA IN CUI
VIENE COINVOLTA L'AMMINISTRAZIONE TARGATA ENZO IODICE
Nessuna estorsione, nessun millantato credito e
nessunissima pressione da parte della Camorra s.p.a.:
la storiaccia dell’edificazione del supermarket Eurospin
lungo via Galatina a Santa Maria Capua Vetere è quella
di un giro vertiginoso di mazzette- il prezzo del terreno,
infatti, lievitò a un milione e duecento cinquanta mila
euro dai settecento ottantamila iniziali- di cui la fetta
più grande servì a corrompere tecnici e/o amministratori
comunali o persone che, comunque, pur non
ricoprendo cariche istituzionali potevano influenzare
le decisioni dell’apparato burocratico dell’Ente di
palazzo Lucarelli. E’ questo che si evince, con nitore,
dalla sentenza emessa dal presidente della prima
sezione penale del Foro sammaritano dr. Raffaello
Magi che ha condannato a quattro anni di carcere i
due principali imputati Migliore e Gagliardi (difesi dagli
avvocati Marsico, De Stavola e Mirella Baldascino) per
corruzione e/o concussione. In pratica, il giudice Magi
ha ritenuto che parte dei soldi “estorti” dai due
condannati all’imprenditore di Pomezia Bello (titolare
della società a cui la catena Eurospin aveva affidato
il compito di reperire terreni edificabili in condizioni
commerciali potenzialmente ottime- per lui, tra l’altro,
potrebbe scattare l’accusa di partecipazione in
corruzione/o concussione) sia realmente stata utilizzata
per attività di corruttela varia presso il comune di Santa
Maria Capua Vetere. E che, quindi, quando i due
imputati ed altri accennavano- così come si evince da
una moltitudine di intercettazioni ambientali e
telefoniche- a soldi da destinare a politici e tecnici
comunali non millantavano nessun credito. Si trattava,
infatti, di tangenti a tutti gli effetti che sono state
sborsate durante gli ultimi mesi della seconda
consiliatura targata Enzo Iodice. E il giudice Magi è
talmente convinto delle motivazioni alla base della sua
sentenza da inviare immediatamente tutte le carte
processuali alla Procura della Repubblica chiedendo
un supplemento di indagini investigative per fare
FACCIAMO CHIAREZZA,
SCEGLIAMO NOI!
La situazione politica Sammaritana merita di essere
chiarita a tutti quelli che pretendono di essere degli
“addetti” ai lavori, ma non si comportano in modo
consequenziale ed agli stessi cittadini che, troppo
spesso sono confusi da comunicati stampa insidiosi
e niente affatto esplicativi. Noi di “RISORGIMENTO
SAMMARITANO” o se preferite noi Dimuriani abbiamo
parlato chiaro e per spiegarci meglio lo ripetiamo: NON
VOGLIAMO MELE MARCE NELLE LISTE CHE SI
ACCOMPAGNERANNO A NOI! Quando parliamo di
mele marce, intendiamo parlare dei ribaltonisti, dei
NUMERO DA CONSERVARE, PER I VOSTRI FIGLI E PER I VOSTRI NIPOTI
A CURA DELLA REDAZIONE DEL POPOLO SAMMARITANO
N° 250
chiarezza su una vicenda tanto contorta tanto, per
taluni versi, paridigmatica. Ma in questo- ad onore del
vero- era stato preceduto dal Pm dr. Maurizio Giordano
che aveva chiesto già la consegna dei fascicoli
processuali al termine della sua articolata requisitoria.
Evidentemente, nemmeno il sostituto Procuratore
aveva creduto alle storielle del millantato credito e
dell’intervento di un non meglio identificato boss
camorristico denominato “Il Papa”. Probabilissimo
, quindi, che la Procura della città dell’anfiteatro
imbastirà, in tempi non biblici, un nuovo processo con
imputati, tra cui alcuni dei testi già escussi durante
l’Eurospin-gate. E tra coloro i quali sono stati evocati
a più riprese. Per meglio comprendere l’ “affaire”
Eurospin è necessario inquadrarlo storicamente: a un
primo pre-parere favorevole rilasciato dall’allora
dirigente dell’ufficio tecnico comunale Maurizio Mazzotti
- siamo ai primi mesi del 2006-(poi “espatriato” a
Caserta), si contrappone uno di segno contrario del
suo successore arch. Telia Frattolilo che nega la
concessione edilizia anche in virtù di un parere legale
a sostegno della sua tesi. La situazione, poi, si sbocca
quando alla Frattolillo succede l’ing Antonio Ruberto.
E il permesso edificatorio viene rilasciato pochi giorni
prima del Natale sempre del 2006. E fin qui le vicende
giudiziarie. Ma- leggendo tra le righe dibattimentali-
si può scorgere un vero e proprio comitato d’affari che
ha gestito l’antica Capua nelle consiliature Iodice. E
che potrebbe aver continuato a lucrare anche in fasi
successive. Un comitato d’affari spregiudicato che
avrebbe potuto, in tutta tranquillità, continuare a
manovrare nell’ombra e a determinare la rottura
dell’asse politico Stellato-Di Muro perché
evidentemente alcune di queste componenti-
chiedendo trasparenza e legalità piena negli atti
urbanistici- avevano iniziato a dare tremendamente
fastidio…
Mario Tudisco
parassiti, degli intrallazzatori, dei terminali operativi
targati “gomorra” e di tutti gli imbroglioncelli che in
questi ultimi quindici anni, di riffo o di raffo hanno
gozzovigliato,sperperato, succhiato le risorse
economiche Sammaritane, contribuendo ad aumentare,
sempre più, il costo delle bollette comunali. Questi
“signori” sono “ carte conosciute” ed i partiti che li
hanno in lista non possono essere nostri compagni di
viaggio. D’altro canto i partiti o le formazioni politiche
che li candidano e quindi si fanno rappresentare da
questi individui, mostrano, con evidenza, una totale
FACCIA DI CULO E' DIVENTATO UN PARTITO, HA
COINVOLTO TUTTA LA FAMIGLIA E ANCHE IL CANE.
PRIMA VENDEVA CERTIFICATI FALSI ORA VENDE
POSTI DI LAVORO FALSI. LA SUA PRODUZIONE E'
SPECIALIZZATA NEI FALSI, FALSE PROMESSE,
FALSE ASSICURAZIONI, FALSO PROFESSIONISMO
FALSO PERBENISMO.
NOI .. TUTTI
mancanza di rispetto per la città e per i cittadini. Troppi
rospi abbiamo ingoiato! Vogliamo trasparenza! Ci
piacerebbe leggere nei programmi che chi si candida a
sindaco s’impegna a fare chiarezza sui tanti “misteri
ingloriosi” di Sammaritana memoria, vale a dire: Chi ha
preso i soldi per la gara della Gosaf? Della fogna di
S:Andrea? Dell’Eurospin? Del mulino Parisi? Degli
alveari di piazzetta Padre Pio? Di tutte le pratiche
sequestrate dalla procura? Della fogna di via
Mazzocchi(zona ex commissariato)? Dei casermoni di
via Albana? Della risistemazione dell’Angiulli? Della
nuova S.Maria che è sorta dove una volta c’era il deposito
dell’alifana? Per non parlare di quello che è successo
a S.Andrea dove tra cooperative vere e quelle false sono
stati costruiti dei veri e propri dormitori, stuprando un
territorio già violentato dalla vicinanza ad uno dei più
gravi delitti ambientali(CDR). Troppi interrogativi sono
maturati, nel tempo, senza che nessun, cosiddetto,
benpensante si preoccupasse di chiedere spiegazioni;
ora che ci apprestiamo alle elezioni, tutti quelli che, pur
sapendo, sono stati “alla finestra”, magari intascando
prestazioni professionali, fanno mostra d’indignata
partecipazione e mandano “accorati” appelli ai giornali
proponendosi come vessilliferi portatori di buoni principi.
Troppo comodo! Ora servono soluzioni vere per i
problemi che affliggono la città, non “intellettualoidi”in
libera uscita, abituati a frequentare le anticamere del
potente di turno. Senza voler mancare di rispetto a
nessuno, considerate le gravi colpe che accomunano
destra e sinistra, che si sono occupati di tutto fuorché
della salute dei cittadini e dell’ospedale che proprio per
le loro carenze ci verrà scippato, saremo noi a scegliere
i nostri parteners e i Sammaritani che sono
tolleranti(anche troppo), ma non stupidi,
comprenderanno il nostro modo d’agire.
Donato Di Rienzo

LA PAURA DI RISCHIARE
Non sappiamo se alle prossime politiche cittadine la
destra vincerà, in teoria abbiamo i numeri del 51%. Nella
pratica non riusciamo a realizzare l’addizione di tutti. E’
giusto che si faccia tesoro dell’esperienza passata ed
evitare l’ennesimo tradimento, come pure è giusto
pretendere che quel sindaco che ha fallito non venga
più riproposto. Anche in politica conta il dinamismo e
la fantasia, solo in questo modo si evita di arroccarsi su
soggetti che qualcuno vorrebbe fare passare per principi.
In politica non è mai servito né il principio né l’orgoglio,
ma solo l’etica e, proprio per l’etica si dovrebbe tentare
anche se questo comporta qualche rischio. Del resto
usare la politica per migliorare la vita sociale comporta
sempre dei rischi, ma restare fermi, inerti per continuare
a sponsorizzare personaggi della precedente
amministrazione significa fare vivere nel caos politico
più estremo la città. Le liste civiche sono la novità e
come tutte le novità sono allo stesso tempo vitalità
dinamismo e rischio. Il PDL deve ripensare alla scelta
dei suoi candidati, accettare qualche rischio e pensare
alla conquista del comune dopo 16 anni di
amministrazione di sinistra. I vantaggi per il PDL sono
tali e tanti che darebbero una rendita politica al presidente
del Consiglio regionale, aprendo la strada al Senato, alla
Camera e alla Regione ad una nutrita schiera di candidati
e in tal modo si avvierebbe un periodo di pace politica
e amministrativa che consentirebbe la crescita della città
e dei suoi cittadini. Ripulire all’interno comporta rischi?
Certamente, ma la compattezza del nuovo gruppo li
ridurrebbe a tal punto da renderli insignificanti. Fare
dipendere il futuro politico della città da un gruppetto
della passata amministrazione è causa di altissimo rischio
d’ingovernabilità. Discutere dei pro e dei contro va
benissimo, chiedere garanzie ancora meglio, allargare
all’UDC è cosa buona. Quello che non va è l’irrazionalità
politica, è irrazionale chi pretende di candidarsi a tutti
i costi e dare spazio a questo gruppo d’irrazionali
comporta il rischio di rinunciare a vincere e al futuro
politico del PDL in questa città. Avv. Michele D’Abrosca
VOGLIAMO UN POLITICO VERO !
Non è diffcile interpretare i sentimenti di smarrimento e
di disaffezione che nutrono gli elettori in genere nei
confronti della politica. Non ci vuole molto a capire che
non si è più rappresentati ai vari livelli e che nessuno
schieramento si pone il problema della sempre maggiore
percentuale di astenuti. Anche agli occhi dell’uomo più
comune è evidente che non esiste alcuna forma di
rappresentanza perché è come se fossero recise, a monte,
tutte le radici con il territorio di appartenenza. Mai una
parola di autocritica si sente affiorare dalle labbra del
politico di turno, mai una analisi, neppure sommaria,
sulle cause dell’astensionismo le cui percentuali sono
sempre in crescita. Venendo, poi, alla realtà locale...mai
una parola su un progetto di vivibilità, come se il soggetto
che si candida non vive e non ha figli che possano
programmare il loro futuro in S.Maria C.V.. L’unica
preoccupazione di questa classe dirigente pare essere
solo quella di vincere a tutti i costi, per il gusto di esercitare
il potere come atto fine a se stesso, assemblando voti e
non coagulando consenso. Un esercizio del potere a
volte talmente perverso dove la libidine del singolo si
realizza solo con il raggiungimento dell’esercizio del
potere stesso. Come biasimare, allora, tutti i sammaritani
che pensano di non andare a votare all’appuntamento
elettorale di maggio? Come persuadere tutti coloro che
non si sentono rappresentati? Tali sentimenti sono
essenzialmente dettati dalla pura e semplice constatazione
GUARDATELI E RICORDATE I LORO NOMI. UN GIORNO FARANNO A GARA PER DIRE CHE
Non basta Non basta Non basta
il comune in rovina il territorio devastato il cambio di casacca
Non bastano Non bastano
dei Consiglieri
gli sprechi le strade colabrodo
Non bastano Non basta Non bastano
gli incarichi per un comandante dei vigili i ricatti dei gruppuscoli gli assessori forestieri
miliardi di lire forestiero consiliari
MOLTI DI QUESTI VE LI RITROVERETE CANDIDATI IN ALTRE LISTE E VERRANNO A CHIEDERVI IL VOTO
che i vari schieramenti politici si ripropongono agli
elettori mediante gli stessi uomini, spesso fino a ieri
di centrosinistra ed oggi di centrodestra, che – come
in una pantomima – promettono già da mesi ciò che
poi manterranno solo con i propri familiari più stretti!
O, peggio ancora, barattando oggi quel diritto di voto
con qualcos’altro e negando all’elettore il diritto di
ricevere risposte concrete e definitive domani. Eppure
basterebbe la mera considerazione da parte di un
qualsiasi uomo politico dotato di una media intelligenza
che soltanto creando uno stretto rapporto di fiducia,
prima umano e poi politico, con la propria gente, si
può ambire a rivestire ruoli e cariche anche a livelli
più alti. Un uomo politico, fosse anche solo per fini
prettamente egoistici, dovrebbe sforzarsi di avere
grande credibilità tra coloro che lo hanno votato per
confermare ed accrescere sempre più il proprio
consenso elettorale. E ciò sarebbe raggiungibile
promettendo e realizzando un solo obiettivo:
amministrare la cosa pubblica come se fosse la propria,
ma nell’interesse di tutti. Ad esempio: se Io Politico
desidero che la mia casa sia pulita e decorosa, dovrei
amministrare una città che fosse pulita e decorosa; se
Io Politico non desidero che il ladro venga a casa mia,
vorrei amministrare la cosa pubblica tenendo lontano
i ladri, nell’interesse di tutti; se Io politico per mio figlio
vorrei una scuola funzionante e servizi efficienti, una
volta eletto, vorrei amministrare una città rendendo le
scuole pubbliche ambite e funzionanti e i servizi
dell’amministrazione trasparenti ed efficienti; se Io
Politico desidero vivere in una casa bella ed
accogliente, una volta eletto, farei di tutto per rendere
bella ed accogliente anche la città che mi ritrovo ad
amministrare, facendo di tutto per metterne in evidenza
le risorse ed allontanando quanti hanno intenzione di
non fare altrettanto. Perché, invece, un soggetto che
si cimenta in un agone politico, una volta eletto, pare
non desiderare più per gli altri suoi concittadini ciò
che desidera per se stesso? Se a questa domanda
l’elettore ha già una risposta, allora Egli sa se e chi
voterà, oppure sa anche perché non andrà a votare. Il
dramma del momento che viviamo è che la Politica e
i suoi Politicanti hanno creato una sfiducia tale nelle
Istituzioni pubbliche per cui la lontananza mentale del
comune cittadino ( quello che una volta frequentava
la sede di un qualsiasi partito) è tale che non si propone
più neanche una bozza di progetto politico per il
governo o il semplice funzionamento di una città. Lo
squallore è tale che gli unici discorsi che si intercettano
si limitano a chi si allea con chi e a chi si candiderebbe
contro chi. Dobbiamo ancora sperare! E se sperare è
lecito, dobbiamo limitarci ad uno tsunami giudiziario
che spazi via tutti coloro che si sono macchiati di illeciti
penali? E se sperare è necessario, dobbiamo solo
limitarci a sperare che “qualcuno venga folgorato sulla
via di Damasco?” Come semplici cittadine
desidereremmo un Politico che si limiti ad impegnarsi
pubblicamente affermando di gestire semplicemente
la ricchezza culturale ed istituzionale che S.Maria C.V.
già possiede, rendendo il palazzo comunale un palazzo
trasparente ed eliminando quelle barriere che negli
ultimi anni hanno sistematicamente diviso gli eletti e
gli elettori dal giorno successivo alle votazioni...non
vorremmo attendere di dover promettere il voto al
soggetto che ci pagherà la bolletta del gas...
Associazione “Laica...mente”
Maria Limardi - Emilia Borgia
ANTONIO SCIROCCO
Non bastano
Non basta
il trasversalismo forestieri e miliardi
perche’
affaristico
l’ ufficio tecnico
Non bastano
“funzioni”
LA FRECCIA
SVEGLIAMOCI !
ORA O MAI PIU'!
Da troppo tempo,
ormai, subiamo
questa disastrosa
politica e la sue
incapacità di pensare
ad un serio sviluppo
della città. Tante
persone,ormai,si
sono rese conto dei
danni che l’ultima
amministrazione
comunale e quelle
precedenti hanno
arrecato alla città, alla
sua popolazione ed
alle potenzialità occupazionali ed economiche di
un territorio che è assediato dalla speculazione e
dall’affarismo. Dar voce alla protesta contro chi ha
consentito sprechi di denaro pubblico, abusi edilizi,
vessazioni contro chi non è allineato e progetti
finalizzati allo sfruttamento del territorio, è diventato
oltremodo oggi possibile attraverso il voto negato
a questi personaggi ben identificati, al fine di far
emergere una classe politica degna e capace di
governare la città. Il rifiuto della passata classe
politica, già espresso chiaramente dal corpo
elettorale nelle ultime elezioni, è il segnale che
dovrebbero cogliere le persone che hanno ancora
il coraggio si proporsi al corpo elettorale, nonostante
l’indegnità di rappresentarlo!!! Tutti dovrebbero
decidersi a mandare a casa, definitivamente, questi
personaggi che sono stati così dannosi per la nostra
Santa Maria, invece di permettere che continuino a
fare danni e pensare ad altre speculazioni. I
trasversalismi che si sono palesati negli ultimi 15
anni, sono la fotografia di quanto è successo in
questa città, ove si è sentita la mancanza di una
vera opposizione e di una chiarezza nelle scelte di
campo. Tutto ciò ha consentito alle amministrazioni
che si sono succedute di porre in essere i loro
disegni spregiudicati e di dare in pasto la città a chi
non ha interesse al suo sviluppo, ma solo ad
arricchirsi. Ora è tempo di essere chiari!!! Chi è
convinto che questo modo di amministrare è stato
dannoso per la città, abbia il coraggio di votare chi
ha avuto il coraggio di opporsi veramente a tutto
ciò, non solo per salvarsi la faccia portando avanti
un’opposizione di facciata. Chi è stato artefice di
questo disastro, non può avere alcuna
giustificazione, né deve avere alcuna possibilità di
riciclarsi attraverso riproposizione in altri partiti o
sotto mentite spoglie, solo per continuare a fare i
propri interessi o elemosinare incarichi millantando
consensi che non possiede. La politica la si fa per
servire il Popolo, non per arricchirsi o “campare”
come qualcuno afferma spudoratamente. Non si
può intendere la pubblica amministrazione come
una mucca da mungere per poi trovarsi di fronte al
disastro in cui è caduta la città. Chi scende a patti
con questi personaggi o accetta, trasversalmente,
di essere appoggiato da essi, non è degno di
rappresentare il Popolo. Né si può far finta fa finta
di non capire, di non sapere, per percorrere strade
contorte tracciate da una logica politica distorta.
Non è più tempo di nascondersi dietro un dito. Non
è più tempo di ascoltare vaghe e vane promesse
che , puntualmente, vengono disattese. Chi sarà il
candidato alla carica di Sindaco della città, se eletto
vorrà ben governare, dovrà saper rinunciare ad
ogni colloquio ed appoggio di chi ha determinato
il disastro sammaritano. Non c’è alternativa per
ottenere il consenso del Popolo che ha capito ed
ha scelto la strada da percorrere. Per essere
credibile, per pensare al bene ed al futuro dei nostri
figli, il nuovo Sindaco dovrà essere sinceramente
convinto di dover essere al servizio della città!!!!
Gaetano Rauso
Non basta Non bastano
il nuovo p.r.g. le promesse non
mantenute
Non basta
l’ati su campo sorbo
Non basta
Non basta
l’italtel la speculazione del
politeama
NEL FIANCO
RICONSEGNAMO SANTA MARIA AI SAMMARITANI
Devo premettere che guardo con oggettivo interesse
allo scenario politico che di giorno in giorno si
configura in vista delle prossime e, mi augurerei,
“salvifiche” elezioni comunali. Lo faccio attraverso i
canali di oggi : leggendo in giro i diversi blog , siti e\o
giornali elettronici che dedicano spazio al tema,
rimpiangendo, però, l’epoca e i costumi antichi dei
manifesti e dei confronti “ in piazza” che avevano il
merito di garantire la più ampia informazione e
partecipazione della cittadinanza. Non nascondo,
infatti, che rispetto agli attuali canali del “dibattito
politico” – se tali possono definirsi le dichiarazioni
o esternazioni di “pochi” in aggiunta a striminziti
comunicati di parte - provo un profondo disagio e
lamento una caduta dei livelli della qualità democratica
della vita politica di oggi. Ma questa è altra materia
! Premetto, tanto perché si esca fuori da ogni
fraintendimento, che non sono organico né funzionale
a chicchessia e che non mi ritrovo né nel P. D. , ovvero
nell’attuale centro-sinistra, né nel PDL, ovvero
nell’area di centro-destra. Rispetto alla concezione
ortodossa che ho della politica, considero che
l’anomalia della nascita di liste civiche significative
e rappresentative, di qualsiasi origine siano, è quasi
sempre l’esito fisiologico della perdita di credibilità
nei partiti da parte di una fetta rilevante e significativa
della società cittadina. E’ ovvio, dunque, che, anche
se comprendo la causa della nascita dei movimenti
civici, questi non appartengono alla mia coscienza
politica. Rimpiango, dunque, la vecchia democrazia
cristiana e tutti gli altri partiti che coprivano
ampiamente e con incisività le diverse domande ed
esigenze politiche della comunità cittadina,
concorrendo, sia pure nei ruoli diversi, nel serrato e
, talvolta, aspro confronto, allo sviluppo ed alla crescita
della città. Fatta questa lunga ma doverosa premessa,
ho sentito il dovere , nella qualità di ex consigliere
comunale di questa città, che ho avuto l’onore di
rappresentare a diversi livelli istituzionali, di dare un
contributo alla possibile costruzione di un’alleanza
politica non fatta per vincere le elezioni ma per
governare la città. Non si dolga alcuno se mi
distaccherò dal suo pensiero o dalla sua analisi ( ma
questo in democrazia è normale ) e nessuno veda, in
quanto verrò a dire, sfioramenti personalistici. Voglio
cogliere una prima anomalia del processo politico in
atto. Si parla di probabili sindaci e di probabili ovvero
improbabili alleanze. Di norma alleanze e sindaci
dovrebbero seguire al confronto e al dibattito sul
programma. Non è il rispetto di una regola rituale ad
imporlo, bensì è la corretta logica del procedimento
politico-programmatico a volerlo : varato , infatti, il
programma e, dopo averlo sottoposto al vaglio delle
più ampie assemblee possibili ed eventualmente
condiviso con altre parti, s’individua la figura alla
quale conferire la responsabilità primaria della sua
attuazione, cioè il Sindaco. Superando questa falla
che ancora si registra, vado, comunque, ad analizzare
ciò che, a parer mio, emerge dal magma politico
sammaritano. Un elemento di notevole spessore, che
potrebbe essere un primo forte collant tra le diverse
formazioni che hanno sinceramente a cuore le sorti
della città, è certamente il “riferirsi” alla volontà di
“restituire” Santa Maria Capua Vetere ai sammaritani.
Mi sembra, se le parole hanno ancora peso e valore,
che, specie alla luce di vicende e fatti a tutti noti, il
PDL e l’UDC non siano affidabili in tal senso e, quindi,
non possano essere nella considerazione delle liste
civiche dimuriane ovvero di altre formazioni e/o di
altri partiti che abbiano deciso di perseguire tale fine.
Restituire Santa Maria Capua Vetere ai sammaritani
non è cosa da poco né semplice : non si esaurisce,
infatti, in uno sterile esame del certificato di nascita
di questo o tale altro personaggio, né è questione di
campanile; significa che non solo bisogna che i centri
decisionali cittadini devono essere gestiti in nome
della sammaritanità ( cioè privilegiando gl’interessi
della comunità cittadina ) , ma che devono
riconquistarsi gli spazi decisionali “esterni” alla città,
con un progetto politico che nel tempo dovrà restituire
le diverse e scalari rappresentanze istituzionali.
LORO NON HANNO AVUTO RESPONSABILITÀ PER CIÒ CHE È SUCCESSO A S. MARIA C.V..
Martino Valiante
PASQUALE ZITO Nando Cimino
Non basta
Non basta
l’inutile attesa dei bisognosi
la stu
fuori le porte del Sindaco
Non bastano che riceve solo i palazzinari
i centri commerciali e i parenti la delinquenza
Non bastano Non basta
migliaia di disoccupati
la miseria
QUANDO SUCCEDERA', CHIAMATE LA POLIZIA !
Significa, ancora, ricreare il volano della valorizzazione
delle diverse imprenditorialità locali, oggi mortificate, e
porre in essere le dovute e “competenti” incentivazioni
di risorse e potenzialità cittadine. Significa,dunque, dare
un senso alla “politica del territorio”, ove la stessa non
sia snaturata dall’anima della speculazione “palazzinara”,
ma riequilibri i flussi economici e finanziari dando, in
tal senso, “produttività” all’intervento pubblico ed agli
stessi atti di “ governo cittadino e amministrazione
pubblica”. In realtà si tratta d’individuare e creare i
percorsi attraverso i quali i cittadini possano esprimere
le loro stesse capacità realizzative ed essere essi stessi
parte attiva di un processo condiviso di crescita e di
innalzamento dei livelli di qualità della vita. E mi fermo
qui, perché non tocca a me scrivere un programma e
individuare obiettivi specifici , ma è compito di chi si
candida ad essere parte politica attiva della città. Sul
tema, dunque, della riaffermazione della “sammaritanità”
devo riconoscere che pubblicamente ed ufficialmente
si è espresso il “forum delle associazioni” , al quale
hanno fatto da eco solo alcune voci del P. D. , del quale
manca , però, una presa di posizione ufficiale e pubblica,
bloccato com’è – almeno questo si coglie e si vocifera
– a discutere in via del tutto pregiudiziale se fare l’alleanza
o meno con le liste civiche dimuriane. In altre parole,
all’interno del PD e dell’area di centro-sinistra, vi sarebbe
un’ala che, al di là di qualsiasi programma o obiettivo,
escluderebbe aprioristicamente qualsiasi tipo di alleanza
con le liste dimuriane. E’ una posizione di certo
rispettabile ma , mi sia consentito, solo ossequiente del
pregiudizio e non della ragione “politica”; è una scelta
che esaurisce la sua vitalità e la sua forza nel momento
“ostativo” che pone, restando muta sulla proposizione
politica principale che è, e resta, quella di vincere le
elezioni , e lo ripeto, non per occupare le “seggiole” del
potere, ma per governare seriamente i processi di rilancio
della città. In questo senso, mi si consenta l’inciso, ho
pienamente condiviso l’appello dei Troianiello e dei
Maglione così come gl’interventi degli Schettino, degli
Scirocco e dei Di Giacomo e di quanti altri, sia pure con
sfumature e toni diversi, hanno individuato in un’ampia
alleanza della società civile e Centro Sinistra l’elemento
di ripartenza di un progetto rigenerativo e utile per la
città.( E chiedo scusa a quanti ancora sono intervenuti
in tal segno e qui ho dimenticato di citare). Certo, non
è questo l’unico modo per affrontare quella che, ormai,
si può definire “ la questione sammaritana”. Atteso che,
per quel che mi riguarda, vi è stata la vera e propria
caduta delle ideologie e le etichette non connotano il
pensiero ma sono solo “necessari” segni per
l’identificazione elettorale, di fronte alle incertezze ed
alle “non decisioni” dell’area di centro sinistra e, quindi,
dello stesso Partito Democratico, il progetto di rilancio
della città e di liberazione della stessa dalle presenze
esterne potrebbe essere perseguito ipotizzando
un’alleanza tra le liste dimuriane, il PDL e/o la UDC,
con l’eventuale confluenza delle altre liste di centro.
Questa ipotesi sarebbe con ogni probabilità vincente e,
forse, al primo turno, ma......potrebbe concretamente
realizzarsi solo se dovessero essere soddisfatte “le
condizioni” poste dal forum delle associazioni e, in
verità, molto sentite e condivise dall’opinione pubblica.
A queste condizioni, che prevedono l’estromissione dai
posti decisionali e , comunque, di rilevanza politico-
istituzionale dei personaggi che hanno in precedenza
mal governato – tanto per essere eufemistici – la città,
dovrebbero aggiungersi – ed è questa la parte più difficile
– le garanzie di una guida autonoma e “libera” in sede
locale vuoi del PDL , vuoi della UDC. In tal caso, a voler
far riferimento ai nomi, che oggi circolano quali possibili
Sindaci , certamente non sarebbero da sottovalutare le
ipotetiche candidature dell’avv. Nicola Garofalo, dell’avv.
Pierfrancesco Lugnano, dell’avv. Pasquale Mercone (
in ordine alfabetico) o di altri personaggi di qualità che
a S. Maria Capua Vetere non mancano. Quelli che ho
illustrato, a mio avviso, sono i progetti più forti rispetto
alla macchina da costruire per percorrere la via del
rilancio e della ripresa. In mancanza dell’uno o dell’altro
, vedo solo spettri pericolosi incombere sulla nostra
città e soprattutto il riaffacciarsi della infausta evenienza
della riproposizione ( attraverso l’etichetta del PDL o,
Non basta Non basta
Non basta Non basta
la miseria la droga la perdita l’ostruzionismo
Non basta
Non basta dell’ospedale ai dissenzienti p.zza della resistenza
la camorra Non bastano Non bastano
Non basta i palazzinari
la violenza al cimitero i voltagabana
di Franco Lamanna
comunque, del centro ) e riaffermazione di quel gruppo
( anche trasversale) di soggetti che hanno già fatto
tanto male e tanto danno, i quali oggi stanno certamente
lavorando con i semi della discordia ( in questo sono
dei maestri!) perché non si realizzi l’accordo tra le liste
dimuriane e il centro sinistra o qualsiasi alto accordo
che metta a rischio il loro progetto di “riemergere“. La
speranza perché ciò non accada, restando per ferme
le posizioni soprattutto del PDL e del Centro Sinistra,
resterebbe, in tal caso, affidata al forum delle liste
civiche, alle altre formazioni di centro e alle liste del
più che valido Dario Mattucci, che potrebbero tutti
insieme tentare anche un ulteriore allargamento ai
socialisti della Chirico, se questi fossero delusi dalla
politica d’immobilismo del centro sinistra, per costituire
la grande novità politica per Santa Maria Capua Vetere.
Un fatto è certo ...bisogna rimboccarsi le maniche....
perché purtroppo il tempo stringe! Francesco Lamanna
IN CAMPO LA FATTIVITA' E L'ESPERIENZA
POLITICO-AMMINISTRATIVA DELLA
H I L A RY C L I N T O N S A M M A R I TA N A
Tante forze politiche hanno
tentato, come le sirene ci
provarono con Ulisse, di
accaparrarsi l’appoggio della Prof.
ssa Angelina Cuccaro (già
Assessore Provinciale con delega
alla cultura e allo sport, già
segretaria cittadina di Forza italia).
Imprenditrice tra le più industriose, dichiarando di voler
rivolgere la propria attenzione alle problematiche locali
ha deciso di profondere il proprio impegno al nostro
fianco. Intenzionata a combattere il degrado politico e
istituzionale che imperversa nella nostra cittadina, attira
tutta la nostra stima e simpatia ed a lei rivolgiamo i
nostri più sentiti auguri affinché proprio attraverso il
suo impegno la nostra città possa ritrovare la dignità
ed il decoro ormai da tanti anni riposti in soffitta.
RITORNA IN CAMPO
Salvatore Raucci, noto commercialista
di S. Maria C.V. Antica colonna
dell’Azione Cattolica di Sant’Agostino,
è stato eletto consigliere comunale
nel 1980, 1985 e 1990 ( prendendo
rispettivamente 13.358 voti,13.380 voti,
13.395voti). Ha rivestito pìù volte la
carica di assessore in vari settori,lavori
pubblici. Istruzione e bilancio. Si
occupò principalmente del Rione Sant’Agostino
essendo fautore della nuova illuminazione a luci gialle
e per la prima volta comparvero i marciapiedi lungo Via
Capua e della Piazzetta Raucci ( intitolata così in ricordo
della bimba che perse tragicamente la vita travolta da
un auto).Tra i progetti per i quali ha profuso il proprio
impegno possiamo ricordare: il campo di calcio al
rione Iacp , oggi abbandonato a se stesso, la nuova
scuola elementare degli Iacp, il Centro civico il vigile
di quartiere e un distaccamento dell’ufficio anagrafe
,un’infermeria per le urgenze, tutti servizi oggi ormai
scomparsi e aboliti dalle amministrazioni successive.
Anche il Mercato ortofrutticolo all’ingrosso si deve alla
sua operosità . Al di là del miglioramento della vita del
rione e della città si ricorda che fu determinante il suo
intervento per evitare la chiusura dei reparti della
Siemens che volevano trasferire a Palermo o a Milano,
in seguito purtroppo sappiamo bene che nessun politico
locale si è più impegnato per la salvaguardia dei nostri
siti industriali favorendone la dismissione e la
trasformazione in miniere d’oro per gli speculatori del
mattone . Se è vero che ci vuole una nuova classe
politica è anche vero che solo la vecchia classe politica
e uomini come Salvatore Raucci che hanno dimostrato
di saper fare e soprattutto hanno dato prova del loro
impegno in favore dei sammaritani e della città sono
indispensabili per ridare dignità a S. Maria C.V. Una
nuova classe politica capace non potrà esserci se non
attraverso la trasmissione del sapere da parte di chi ha
le capacità amministrative e può insegnarle alle nuove
leve e nel caso fare loro da guida.
NEW ENTRY
Salvatore
Salvatore
Enrico Mastroianni
Mastroianni
Monaco
Non basta Non basta
vendersi tutto...
gabbare verde compreso
Non bastano
Non basta le promesse non mantenute
il mulino parisi su campo sorbo
Non basta

CI AVETE FATTO CASO ?
I ribaltonisti, cambia casacche, saltimbanchi,
trasformisti , opportunisti, quelli del “Franz o Spagna
purché se magna”, insomma quella banda di
“consiglieri di ventura” in cerca di padroni, che si sono
alternati a servire Bingo e Ringo a seconda del
momento, questi “gentiluomini” del consiglio comunale,
frustrati perché non hanno tette da mungere, si sono
sparpagliati nelle varie formazioni, nel tentativo
inconscio(?) di volersi confondere con i normali.
Attenzione il loro camaleontismo monocromatico(color
cacca d’adolescente) potrebbe confondere le idee a
qualche elettore e passare inosservato. Sarebbe un
vero peccato, i veri camaleonti pur di difendersi,
assumono dei colori bellissimi, i “nostri” invece si
Lettera al Giornale
LA COOP A SANTA MARIA CAPUA VETERE
Gentile Direttore le invio queste mie osservazioni in
qualità di cittadino. La Coop chiude tutte le sue attività
in provincia di Caserta e decide di aprire a S. Maria C.
V., la chiusura delle attività nel resto della provincia
comporta il colpo finale per la distruzione della città,
distruzione economica e commerciale definitiva. Il
quadro incomincia a delinearsi, chi ha condotto
l’operazione per la vendita del tabacchificio aveva già
delineato il piano per portare i supermercati della Coop
a S. Maria C. V. e istallarli nel tabacchificio. Una volta
che ha condotto l’operazione di vendita non poteva
raggiungere lo scopo perché mancava la parte politica
e amministrativa, così è nata la campagna elettorale
di Giudicianni, così si spiega il finanziamento di una
campagna elettorale e le cambiali politiche da onorare.
Prima Iodice e poi Giudicianni si erano accordati su
due fronti, da un lato aveva promesso etica trasparenza
e linearità e con questi principi aveva avuto al suo
fianco un gruppo di assessori come Schettino, Di Muro
e altri, che avevano creduto in questo rinnovamento
politico. Chiaramente ha tenuto nascosto agli assessori
che aveva un altro accordo, accordo che lo ha costretto
a licenziare tutta la parte pulita della politica e procedere
alla costruzione del supermercato nel tabacchificio.
Con il crollo dell’amministrazione i lavori all’interno
del tabacchificio hanno subito un’accelerazione perché
hanno paura dei nuovi eletti che potrebbero bloccare
tutto. Con queste cambiali sospese è chiaro a tutti che
Giudicianni vuole candidarsi a tutti i costi in qualunque
partito per ritornare ad essere sindaco e portare a
SALVIAMO L'OSPEDALE
Giovedì sera, 11 marzo, presso l’aula consiliare si è
tenuto l'incontro, organizzato e promosso da Biagio
Di Muro a nome delle associazioni cittadine , tra i
partiti, le associazioni civiche e alcuni dipendenti
ospedalieri per discutere dell’imminente
smantellamento dell'UTIC , reparto che sarà dislocato
ad Aversa dove già è presente , all’Ospedale Melorio
dovrebbero rimanere , almeno sulla carta , 6 posti
letto di cardiologia . In realtà, con l’operazione di
svuotamento e dislocazione di professionalità mediche
dal locale nosocomio presso quello Aversano ,
difficilmente potrà essere gestito il reparto di
cardiologia che dovrebbe sostituire quello dell’Unità
coronarica di emergenza . Il primario dell’Utic , infatti
ottenuto il primariato grazie alla creazione dell’Utic al
Melorio , ora vorrebbe portare con sé i medici e
sicuramente le apparecchiature mediche in dotazione
al nostro ospedale ad Aversa dove gli viene garantita
la possibilità di mantenere la propria posizione di
privilegio, con la logica conseguenza che in breve la
cardiologia dovrà chiudere completamente e con essa
il nostro ospedale . Le logiche che oggi determinano
, o dovrebbero determinare il mantenimento o la
chiusura di presidi ospedalieri è legata alla produttività
di queste , e l’Utic è il reparto che da solo produce il
40% dell’attività ospedaliera . Allo stesso modo ci
hanno portato via l’ortopedia privandola delle strutture
necessarie per poter operare , perché allocate in altri
nosocomi, lasciando la sola possibilità di occuparsi
di medicazioni e controlli per poi inviare i pazienti per
gli interventi in altre strutture ospedaliere con la
conseguente perdita di produttività del reparto che è
stato quindi oggi perso in favore del nosocomio di
Maddaloni dove il dr Mirra svolge attualmente il ruolo
di primario . All'incontro erano presenti oltre al
promotore l’arch. Biagio Di Muro per l’UDC il dr
Massimo Di Rienzo e Gaetano Rauso , per il PDL il dr
Lorenzo Stellato e Lillino Ventriglia , il PD Rosida
Baia e Enrico Monaco e l’Avv. Stellato , per Forza del
Sud Giovanni De Rosa e per il PSI l’avv . Lugnano ,
presenti ancora Gaetano Rauso , Emilia Borgia e Maria
Limardi ( Laicamente) , Mariella Uccella ( Rinascita
Cittadina) Lello Iorio (I Gladiatori) Peppe Barbato( Il
Girasole) l’avv. D’abrosca (S. Maria felix) Giovanni
Pimpinella (Centro Città) Emilio Maddaluna (Risveglio
Sammaritano) Luigi Rinaldi ( Ass. disoccupati) e alcuni
dipendenti ospedalieri tra i quali il caposala dell'UTIC,
LA FRECCIA NEL FIANCO
limitano a coloriture che hanno la valenza cromatica
dei rifiuti organici dei giovanissimi. Per seguire i loro
spostamenti ci vorrebbe un Tom Tom, ma sono sicuro
che dopo un pò sarebbero in grado di confondere
anche le strumentazioni elettroniche più avanzate. La
cosa più curiosa è che questa gente nella foga di
posizionarsi strategicamente davanti alla “ciotola del
potere” sono riusciti a superare la capacità
“imbroglionistica” dei virtuosi Napoletani nel gioco
delle tre carte. Hanno inventato il gioco delle otto carte
con una destrezza “manipolatoria” che riesce a
confondere il più attento dei giocatori e qualche volta
finanche il “palo”.
termine quell’accordo distruttivo per la città, ma
estremamente vantaggioso per lui e per i suoi referenti,
insieme alla Lega Italia, quest’ultima ago della bilancia
nell’operazione tabacchificio – Coop. Ai partiti PDL,
UDC, PD e Liste Civiche va un appello affinché isolino
definitivamente Giudicianni, il suo gruppo, la Lega Italia
per il bene della città. Non sarebbe male un controllo
da parte della magistratura inquirente per accertare un
eventuale condizionamento della politica da parte di
chi ha interesse nel tabacchificio, un appello va rivolto
al Commissario prefettizio da parte di tutti i cittadini,
organizzare un dibattito pubblico per impedire che il
gruppo capeggiato da quei signori a sud dei Regi Lagni
non condizionino la prossima campagna elettorale.
Come cittadino rivolgendomi al direttore di questo
giornale faccio presente che non ci saranno nuovi posti
di lavoro, ma gli stessi lavoratori non sammaritani che
lavoravano nei precedenti luoghi delle Coop saranno
portati qui a S. Maria.
Domenico Del Monaco, un cittadino sammaritano
OMERTA'
Cara Freccia, nel Comune della nostra città ha sempre
regnato un clima omertoso che la dice lunga
sull’effettiva volontà dei dipendenti e dei politici di
aiutare la Procura Sammaritana ad individuare i
collaboratori infedeli che “gradiscono” regali e
regalucci per mandare avanti la pratica edilizia, la
licenza e tante altre cosucce. Vero è che, spesso le
denunce vengono inascoltate e quindi , in molti, si
genera quella sorta di “fatalismo amministrativo” che
è, in sostanza la madre dell’omertà necessitata, ma
se ci fosse un aiutino, forse la Procura concederebbe
più attenzione di quanto ha fatto fin’ora. E forse
finirebbe quel clima del TUTTI SANNO COME VANNO
LE COSE FUORCHE LA GIUSTIZIA! D.C.S.
Valentini . La proposta lanciata dall’arch. Biagio Di
Muro è stata la creazione di un comitato trasversale
tra le forze politiche sammaritane per poter evitare la
chiusura del reparto e quindi l'emorragia di medici e
macchinari , facendo ognuno attraverso i propri
rappresentanti pressioni in tal senso . Il dibattito è
stato moderato dal dr. Nicola Cantone ed è stato
introdotto dall’arch. Di Muro che ha suggerito di
dimenticare in quella sede il dibattito politico relativo
alle responsabilità dell’attuale situazione della sanità
locale , per potersi dedicare tutti insieme alla
salvaguardia di ciò che ancora abbiamo e di salvare e
recuperare il salvabile . Proposta che sembra stata ben
accolta dagli esponenti politici che hanno preso parte
poi al dibattito e che sostanzialmente si sono detti
pronti a spendere le proprie energie , anche in sinergia,
per la salvaguardia del Melorio , non sono mancati ,
ovviamente momenti di tensione e recriminazioni che
fortunatamente sono stati marginali e non hanno
intaccato l’importante impegno unitario che deve essere
portato avanti per la città . A seguito degli interventi
del Caposala Valentini e di Maria Limardi si sono
concretizzate due proposte sulle quali doversi muovere
: la prima concernente la possibile soluzione per salvare
il reparto in dismissione e cioè insistere affinché non
sia sostituito semplicemente dai posti letto di
cardiologia ma venga trasformato in “Emergenza
Cardiologica” in modo da poter continuare ad avere
un reparto che abbia funzione di primo soccorso di
emergenza e che continui ad essere operativo come
lo è stato in qualità di UTIC. La seconda proposta
lanciata da Maria Limardi è legata ad un emendamento
della finanziaria del 28 Febbraio sulla scorta del quale
sarebbero state aumentare le asl campane da 7 a 9 ,
quindi la regione Campania ha due asl da poter
riassegnare ed avendo la provincia di Caserta , così
come quella di Salerno , un bacino di utenza di 1milione
di abitanti e una sola Asl si dovrebbe chiedere che
una delle nuove asl venga assegnata a Caserta in modo
da ottenere anche i relativi finanziamenti che
permetterebbero una maggiore spesa per la sanità
provinciale ( Maria Limardi , nel suo intervento ha
anche precisato che la asl ce2 soppressa, era in effetti
, quella virtuosa con i bilanci in ordine mentre quella
indebitata era quella che ci ha assorbito ed ha così
assorbito anche le nostre risorse comprimendo quindi
le nostre possibilità di ottenere fondi per le nostre
CUORE MATTO
E' di questi giorni la notizia che l'Unità Coronarica
dell'OSPEDALE MELORIO è in procinto di essere
trasformata in Cardiologia. L'Unità Coronarica invece
deve essere trasferita ad Aversa.Io non so a chi è
venuta questa idea cervellotica, nè desidero
conoscerlo,onde evitare di lasciarmi prendere "la
mano" e di ricoprirlo di contumelie. Poiché ci tengo
alla mia libertà ,mi limiterò a spiegare ai miei ventisei
lettori il danno che deriverà a questa città dalla futura
adozione del succitato provvedimento. Chi è colpito
da infarto e non è assistito in un tempo
ragionevolmente breve(talvolta meno di un'ora),rischia
la morte. Quando al Melorio non funzionerà più l'Unità
Coronica,un infartuato dovrà essere trasportato o a
Caserta o ad Aversa.Chi mi legge ed è pratico di guida
sa,nelle ore di punta ,il tempo che si impiega per
raggiungere una delle due città. Ho detto, in
apertura,che ignoro chi ha deciso questo futuro
spostamento,ma non ignoro per colpa di chi può
avvenire tutto questo. Tre amministrazioni comunali
,di cui due di centro sinistra e una a sangue misto,si
sono disinteressate sempre dei problemi che
travagliavano il MELORIO,confortati in questo dal
disinteresse del nostro consigliere regionale che, per
giunta, era componente della commissione per la
sanità. Se il MELORIO, come molti danno per
scontato,perderà anche l'Unità Coronarica,ci sarà un
ulteriore motivo perché l'elettorato non permetta a
nessuno dei vecchi amministratori di rimettere piede
a palazzo Lucarelli. Diceva Montaigne:"Certa politica
è come il fango di Parigi,sporca di bianco le calze nere
e sporca di nero le calze bianche".
PER PRONTO INTERVENTO PER MANUTEZIONE
: IMPIANTISTICA-TERMOIDRAULICA-
CLIMATIZZAZIONE ENERGIA ALTERNATIVA,
ELETTRICISTA, FALEGNAME, IMBIANCHINO.
PER INFORMAZIONI CHIAMARE AL 3889340644
strutture sanitarie ) Ovviamente chi potrà e dovrà
attivarsi in nome e per conto della nostra città è oggi
il Commissario prefettizio dr. Pizzi al quale verrà
sottoposta la questione , questione sollevata pare
anche da altri sindaci della Provincia di Caserta . La
riunione si è conclusa con la decisione di redigere un
documento comune contenente le due proposte che
saranno poi portate avanti dai firmatari attraverso i
canali di partito di appartenenza , con la speranza che
sottraendo l’Ospedale Melorio alla querelle elettorale
e affidandone le sorti a tutti i sammaritani al di là del
colore politico si riesca , finalmente , a fare qualcosa
di positivo per esso. La “Questione Ospedale “ per
noi Sammaritani è troppo importante per lasciarla, da
sola, nelle mani dei partiti. L’ospedale Melorio ha
rappresentato per molte generazioni l’unica difesa per
la nostra salute e l’unico porto sicuro per la nascita.
Frutto di una donazione di un filantropo nostro
benefattore l’ospedale appartiene alla nostra comunità
da secoli e non ce lo lasceremo portar via. I cittadini
Sammaritani sono decisi a tutto! Siamo stati troppo
tolleranti, in questi ultimi anni, con i nostri politici, ora
abbiamo il dovere verso i nostri figli e i nostri congiunti
anziani di dimostrare la nostra determinazione a
salvaguardare il nostro diritto alla salute con ogni
mezzo, anche con uno sciopero generale. La misura è
colma! Risorgimento Sammaritano
FARMACIE DI TURNO, APERTE NEI
NEI GIORNI:
19 MARZO: MEROLLA (CORSO ALDO MORO)
/ BOVENZI (VIA MAZZOCCHI)
20 MARZO: SALSANO (PIAZZA SAN FRANCESCO)
OSPEDALE MELORIO 0823/ 89 11 11
GUARDIA MEDICA 0823 / 89 13 43
0823 / 89 13 99