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“IMPARA LA CHITARRA”
Metodo pratico per imparare a suonare la
chitarra
By Manuel Alberti
www.impararelachitarra.com
2 www.impararelachitarra.com – Corsi e lezioni di chitarra online
TERMINI DI UTILIZZO
Acquistando il corso “Impara la chitarra” metodo pratico per imparare a suonare la chitarra
accetti di utilizzare il corso per un uso strettamente personale a scopo interamente
didattico.
Tutti i contenuti di questo corso: 34 video lezioni in formato flv, 34 registrazioni audio in
formato mp3, il manuale in formato pdf ed i BONUS gratuiti rimangono di proprietà di IDEA
WEB di Andrea Giacomazzi.
PREFAZIONE
Ciao, sono Manuel Alberti, insegnante di chitarra da diversi anni. Innanzitutto voglio dirti che
scaricando questo VIDEO CORSO di chitarra hai preso la decisione giusta se vuoi imparare a
suonare la chitarra in modo serio e pratico.
Infatti in giro per la rete puoi trovare facilmente corsi o lezioni di chitarra creati da persone che non
sono insegnanti per mestiere e non sono qualificati per insegnare a suonare la chitarra,
semplicemente perché non conoscono quali sono le reali difficoltà e necessità di una persona che
inizia a suonare.
Mi occupo di musica e di chitarra da ormai una decina di anni insegno chitarra presso una scuola
di musica di Bologna. Essendo da anni un insegnante professionista conosco bene le necessità e
le difficoltà di si avvicina a questo strumento per la prima volta e di chi vuole semplicemente
migliorarsi.
Ho creato quindi dei video in modo da arrivare a casa delle persone e mostrarti esattamente quello
che faccio con le mani e con lo strumento, ritengo che imparare attraverso dei video sia molto più
immediato e semplice che rispetto ad un manuale dove puoi solamente vedere testo ed immagini.
Quindi ora tutto quello che devi fare e’ seguire le video lezioni e fare pratica
Un saluto
Manuel Alberti
www.impararelachitarra.com
CONTENUTI
LEZIONE 1
Cenni teorici, accordo di LA pag. 7
LEZIONE 2
La tablatura, accordo di MI pag. 11
LEZIONE 3
Le pennate, accordo di RE pag. 15
LEZIONE 4
Accordi minori, passaggio accordi minori - maggiori pag. 18
LEZIONE 5
Suoniamo una canzone, accordi SOL e DO pag. 21
LEZIONE 6
Suoniamo una canzone, consigli sui passaggi di accordi pag. 23
LEZIONE 7
Teoria generale pag. 24
LEZIONE 8
Ripasso pag. 27
LEZIONE 9
Pennata, tecnica e accordi pag. 32
LEZIONE 10
Il barrè pag. 35
LEZIONE 11
Giro di accordi con barrè pag. 37
LEZIONE 12
Formazione degli accordi pag. 39
LEZIONE 13
Pull of – Hammer on pag. 42
LEZIONE 14
Riff e canzone pag. 43
LEZIONE 15
Scrivere e applicare le pennate pag. 44
LEZIONE 16
Accordi di quarta pag. 47
LEZIONE 17
Accordi di settima maggiore pag. 50
LEZIONE 18
Accordi di settima pag. 52
LEZIONE 19
Accordi di nona pag. 55
LEZIONE 20
Power chord pag. 57
LEZIONE 21
Pennate in un pezzo pag. 59
LEZIONE 22
Forma 1 pag. 60
LEZIONE 23
Forma 2 pag. 62
LEZIONE 24
Forma 3 pag. 64
LEZIONE 25
Forma 4 pag. 65
LEZIONE 26
Forma 5 pag. 66
LEZIONE 27
Associazione tra le forme pag. 67
LEZIONE 28
Collegamento scale pag. 69
LEZIONE 29
Esercizi di tecnica pag. 71
LEZIONE 30
Vibrato pag. 73
LEZIONE 31
Bending pag. 74
LEZIONE 32
Fraseggio in varie tecniche pag. 77
LEZIONE 33
Trucchi e posizioni pag. 78
LEZIONE 34
Accenno all’improvvisazione pag. 80
BONUS 1
Palm muting pag. 81
BONUS 2
Stoppate pag. 82
LEZIONE 1
Cenni di teoria
Iniziamo con il nome delle 6 corde presenti sul manico della chitarra:
Dito 1: indice
Dito 2: medio
Dito 3: anulare
Dito 4: mignolo
NB: Il pollice non va considerato perche’ non va sulle corde e non lo troverai nelle
tablature
ATTENZIONE: Questa e’ una tablatura non e’ ancora stata spiegata. Quindi per fare
l’esercizio se non conosci ancora come leggere le tablature fai fede al video. Mentre se
vuoi capire esattamente come leggere una tablatura vai alla lezione 2.
Ecco alcuni consigli per fare gli esercizi di questo manuale correttamente:
• Farli lentamente;
• Farli a tempo senza che si senta il cambio di corda;
• Il suono nitido (quindi premere bene e nel centro del tasto);
• Non far stoppare il suono (quindi tenere ben premuto fino alla nota successiva)
• Fare tutte le note della stessa intensità (quindi dello stesso volume).
• Gomito e polso all’infuori per migliorare l’apertura
• Se non ci si arriva spostamento del polso all’avanti come per prendere la tastiera.
• Quando suoni le note gravi aiutati portando il pollice in basso
• Quando suoni le note acute aiutati portando il pollice in alto
Nella immagine qui sopra puoi vedere che la diteggiatura ti dice che devi mettere il dito 2
sul secondo tasto del manico della chitarra.
Fino ad ora abbiamo suonato solamente note singole e la nota per definizione è il nome
di un suono.
Un accordo invece è un insieme di almeno 3 note suonate simultaneamente.
Questa immagine invece mostra la diteggiatura sul manico della chitarra dell’accordo di
LA con di fianco la tablatura (che studierai meglio nella lezione 2).
Eseguire l'accordo suonando con decisione le corde in modo che ne esca un suono unico
e arpeggiarlo ovvero eseguire l'accordo suonando una nota di seguito all'altra in modo
relativamente lento. In questo modo hai la possibilità di capire se stai suonando bene tutte
le note.
LEZIONE 2
La tablatura
La tablatura è un metodo semplice e alternativo al pentagramma per scrivere la musica.
E' un sistema di notazione musicale adatto per gli strumenti a corda, ed è diffusamente
utilizzato nella musica moderna per chitarra e basso. Si compone di 6 linee orizzontali, e
ognuna rappresenta una delle corde dello strumento.
I numeri scritti sulla tablatura rappresentano il tasto da premere sul manico (in questo
esempio significa che devi premere il tasto 3 sulla sesta corda) :
La tablatura indica solo la successione di corde da premere, ma non la durata di tali note.
In questa tablatura devi suonare prima il tasto 3 e poi il tasto 4 sulla sesta corda):
Si possono scrivere in tablatura anche gli accordi (esempio del LA spiegato nella prima
lezione):
Quando trovi la X vuol dire che quella corda non va suonata, mentre quando trovi lo 0
(zero) la corda va suonata vuota.
Consiglio:
Ecco alcuni consigli su cui devi porre molta attenzione quando suoni l’accordo di LA:
• Tenere la mano in modo che suonino le corde libere (vuote), in particolare il MI
cantino;
• Il gomito all’infuori aiuta ad aprire meglio la mano, ad essere più stabili e non
scivolare;
• Non suonare le corde contrassegnate con la X;
• Quando fai il ponticello con le dita fai attenzione che la curva del dito sia all’insù;
Accordo di MI
Introduciamo ora un altro accordo fondamentale: l’accordo di MI. Ecco come si suona
6° corda: vuota
5° corda: secondo dito (medio) sul secondo tasto
4° corda: terzo dito (anulare) sul secondo tasto
3° corda: primo dito (indice) sul primo tasto
2° corda: vuota
1° corda: vuota
Ancora una volta alla fine esegui l’arpeggio per controllare se stai suonando le corde
correttamente.
Passaggio di accordi: LA - MI
Ora conosci già due accordi ed e’ arrivato il momento di passare da un accordo all’altro.
Questo e’ un passo fondamentale da imparare bene perché nelle canzoni i passaggi tra gli
accordi sono molto frequenti, quindi dovrai farlo bene.
Molto probabilmente le prime volte ti risulterà complicato ma ricorda più lo provi e più ti
verrà meglio!
LEZIONE 3
Accordo di RE
Ecco un altro accordo molto importante, l’accordo di RE, si suona in questo modo:
Le pennate
La pennata è fondamentale perché da il senso ritmico alla canzone. Fino ad ora abbiamo
visto solo un tipo di pennata quella in GIU’.
Nelle tablature le pennate vengono disegnate con una freccia verso l’alto per indicare il
movimento della mano destra verso l’alto mentre la freccia giù indica il movimento della
mano destra verso il basso.
PENNATA 1:
L’UNO si divide in U - NO
Con pennata GIU - SU
La seconda pennata rimane NORMALE
PENNATA 2:
E' l'inverso della PENNATA 1
La prima pennata rimane NORMALE
Il DUE di divide in DU - E
Con pennata GIU - SU
Passaggio MI – RE
Il consiglio che posso darti per agevolare il passaggio tra MI e RE è quello di scivolare col
dito indice dal primo al secondo tasto sulla terza corda. Questo permette di avere un dito
praticamente fermo che fa da fulcro e da il riferimento tra il MI e il RE.
Esercizio: eseguire il passaggio di accordi misti con 4 pennate ogni accordo. Una volta
fatto potete provarlo utilizzando i diversi tipi di pennata e mischiarli a piacimento.
LEZIONE 4
Accordi Minori
Gli Accordi minori trasmettono una sensazione di tristezza in confronto agli Accordi
Maggiori precedentemente studiati. Ecco le diteggiature e le tablature del Mi minore, del
LA minore e del Re minore
Accordo di MIm
Accordo di LAm
Accordo di REm
Passaggio MI – MIm
Passaggio LA – LAm
Passaggio RE – REm
Esercizio: eseguire l’esercizio a 4 dita sui tasti 5, 6, 7, 8 indicato nella tablatura. Fallo a
tempo e lentamente.
Esercizio: eseguire il passaggio di accordi misti con 2 pennate ogni accordo. Utilizza sia
accordi minori che maggiori. Una volta fatto potete provarlo utilizzando i diversi tipi di
pennata e mischiarli a piacimento e invertire l’ordine degli accordi a tuo piacimento.
LEZIONE 5
Esercizio: fare la canzone con 2 pennate per accordo per rendere più rapido il cambio di
accordo.
Esercizio: fare la canzone usando la pennata 1 (che vale proprio il tempo di 2 pennate)
Accordi SOL e DO
Ora rimangono da imparare gli ultimi 2 accordi maggiori, il SOL e il DO. Questi due accordi
sono leggermente più difficili degli altri perché richiedono una notevole apertura delle dita.
Fai un po’ di pratica e vedrai che riuscirai a farli bene senza grossi problemi.
Accordo di DO
Accordo di SOL
ATTENZIONE: Potresti trovare delle lettere a posto delle note/accordi. Non preoccuparti,
si tratta del linguaggio Internazionale.
Ecco le corrispondenze:
A - LA
B - SI
C - DO
D - RE
E - MI
F - FA
G - SOL
Per i relativi accordi minori troverai la lettera con una “m” di fianco. Ad esempio per il LAm
troverai Am. Stessa regola vale per tutti gli altri.
LEZIONE 6
Questa lezione sarà molto pratica, suoneremo diversi giri di accordi per concentrarci sui
cambi di accordo e impararli molto bene. Incominciamo:
LA – SOL: tenere il 3° dito nella 2° corda, basta spostalo dal 2° tasto al 3° tasto. Il mignolo
è già vicino all'anulare e va a suonare la 1° corda al 3° tasto, poi rimangono da mettere le
dita 1 e 2 nelle posizioni alle corde gravi. Il riferimento (cioè il dito in comune) è il 3° dito.
Viceversa nel passaggio SOL – LA.
SOL - RE: tenere il 3° dito nella 2° corda fermo immobile sul 3° tasto! questo è il
riferimento fisso, poi si toglie il mignolo e si posizionano le dita 1 e 2 nelle posizioni alle
corde acute. Viceversa nel passaggio RE - SOL.
MIm - DO: suonare il MIm con dita 1 e 2 in questo passaggio. tenere il 2° dito2 nella 4°
corda fermo immobile sul 2° tasto, questo è il riferimento fisso. Poi si posizionano le dita 1
e 3 nelle rispettive posizioni aprendo la presa sulla chitarra. Viceversa nel passaggio DO -
MIm.
DO - SOL: è il passaggio più complicato per i principianti. La mano viene invertita: le dita
che suonano le corde gravi vanno nelle acute e viceversa! Da notare che nel DO le dita 3
e 4 sono già vicine e sul 3° tasto. Tienile unite spostandole sulle corde 1 e 2 è sicuramente
un aiuto e un modo per impostare la mano per la posizione del SOL nelle quali
automaticamente le dita 1 e 2 andranno nella zona delle corde gravi.
LAm - DO: mentre tieni fisse le dita 1 e 2, sposta solamente il 3° dito dalla posizione tasto
2 corda 3 alla posizione tasto 3 corda 5.
LEZIONE 7
Definizioni importanti:
Tonica: è la nota fondamentale. E’ la nota di partenza, che dà anche il nome a una scala
o a un accordo.
Semitono: è l’unita di misura dell’intervallo (la distanza tra due note) e corrisponde ad un
tasto della chitarra. Due semitoni corrispondono ad un tono. 2 semitoni (ST) = 1 tono (T).
DO – RE 1T
RE – MI 1T
MI – FA 1ST
FA – SOL 1T
SOL – LA 1T
LA – SI 1T
SI – DO 1ST
Per prendere dimestichezza con questo concetto prova ad eseguire qualche esercizio
sugli Intervallo, partendo da una nota aggiungendo o togliendo ST determina la nota che
ne risulta. Ad esempio:
Le Alterazioni
Le alterazioni sono dei simboli che modificano l’altezza di una nota, in particolare vediamo:
# (diesis): aumenta di un ST il valore della nota a cui è posto.
b (bemolle): diminuisce di un ST il valore della nota a cui è posto.
Quindi certe note avranno lo stesso suono pur chiamandosi con nomi diversi. Come ad
esempio: Mib = RE#
Una scala è una sequenza di note intervallate tra loro da determinati rapporti.
Scala cromatica:
Una scala cromatica si forma partendo dalla tonica (che dà il nome alla scala) , applicando
intervalli di ST in ST.
Una scala cromatica è composta da 12 intervalli di ST. Quindi tra tonica e tonica ci sono
12 ST.
Da notare sul manico della chitarra i punti di riferimento al 12° tasto ce ne sono due.
T - T - ST - T - T - T - ST
Quindi come puoi vedere la scala maggiore si distingue dalla scala cromatica per gli
intervalli che si applicano alle note.
Ti ricordo che una scala per definizione deve avere tutte le note quindi devi utilizzare il
diesis ed il bemolle in modo da avere ottenere tutte le note.
LEZIONE 8
Esercizi di tecnica
Facciamo subito un po’ di pratica con alcuni esercizi per ripassare gli argomenti visti nelle
lezioni precedenti.
Accordi
Se vuoi approfondire questi accordi dai un’occhiata alle lezioni precedenti, mentre se li hai
già studiati mischia a piacimento gli accordi, facendo molta attenzione a suonare e
marcare la tonica come coda più grave.
Capire qual’e’ la tonica degli accordi che suoniamo e’ molto importante perché nelle
canzoni sarà il riferimento, la base d’appoggio su cui costruire l’accordo.
DO:
RE:
MI:
SOL:
LA:
MIm:
LAm:
REm:
Proviamo ad individuare le note sul manico della chitarra. Che nota suoni se premi la terza
corda sul terzo tasto? Un LA#, vediamo il perché:
Altro esempio: che nota suoni se premi la sesta corda sul quinto tasto? Ragioniamo, la
nota di partenza e’ un MI (sesta corda suonata vuota), avanzando di un semitono la sesta
corda suonata al tasto 1 e’ un FA, avanzando di un semitono la sesta corda suonata al
tasto 2 e’ un FA#, avanzando di un semitono la sesta corda suonata al tasto 3 e’ un SOL,
avanzando di un semitono la sesta corda suonata al tasto 4 e’ un SOL#, avanzando di un
semitono la sesta corda suonata al tasto 5 e’ un LA.
LEZIONE 9
La pennata e’ quel movimento fatto con il plettro che devi fare sulle corde della chitarra per
ottenere un suono (ovvero quando urti la corda con il plettro). Solitamente questo
movimento viene fatto verso il basso detta anche pennata in battere, o verso l’alto detta
anche pennata in levare.
Una freccia verso il basso rappresenta il simbolo per indicare la pennata verso il basso
Una freccia verso l’alto rappresenta il simbolo che viene utilizzato per indicare la pennata
verso l’alto.
Pennata Alternata
La tecnica più comune per quanto riguarda l'uso del plettro è sicuramente la
pennata alternata. Questa consiste nel suonare utilizzando entrambe le direzioni
della mano durante il movimento della pennata sulle corde. Cerca di fare il
movimento con il polso invece che con il braccio (in molti fanno l’errore di utilizzare
il braccio)
Regole importanti:
• quando si sta fermi su una corda sempre pennata ALTERNATA.
• quando si cambia da una corda più grave ad una più acuta si fa la PENNATA GIU’.
• quando si cambia da una corda acuta ad una più grave si fa la PENNATA SU.
PENNATA 1:
L’UNO si divide in U - NO
Con pennata GIU’ - SU
La seconda pennata rimane NORMALE
PENNATA 2:
E' l'inverso della PENNATA 1
La prima pennata rimane NORMALE
Il DUE di divide in DU - E
Con pennata GIU’ - SU
Esercizio: fai il giro di accordi DO – REm – LAm – SOL – REm – DO – LAm – SOL
utilizzando la pennata 3. Fallo più volte.
LEZIONE 10
Il Barrè è una tecnica che permette di trasportare gli accordi lungo il manico delle chitarra.
E’ molto importante impararlo bene perché ti permetterà di suonare tutti gli accordi in tutte
le forme.
Ecco come si suona: il dito Indice deve suonare tutte le sei corde e và a sostituire la
funzione del capotasto lungo il manico. Devi premere bene tutte le corde con il dito indice.
Non e’ sicuramente una tecnica facile, molti principianti (e non solo) hanno difficoltà a farlo
in modo fluido e si bloccano. Agli inizi puoi aiutarti utilizzando anche il secondo dito, per
aiutare il dito uno a premere bene tutte le corde.
REGOLA FONDAMENTALE
1° FORMA: trasportazione di MI
Esempio di FA: tablatura 1F
4° FORMA: trasportazione di LA
Esempio di SI: tablatura 4F
LEZIONE 11
Minibarrè
Il minibarrè è praticamente un barrè parziale (non vengono suonate tutte le sei corde) che
permette di suonare in modo più “agile” una ditteggiatura di barrè.
Fai attenzione a non suonare le corde non premute.
Ideale per ritmiche stoppate, oppure per chi fatica a fare il Barrè completo. Esercitati
comunque sul barrè completo.
Passaggi per individuare l'accordo interessato nella forma scelta. Esempio: LA# in forma 1
• individuare la trasportazione che si intende fare. (nell'esempio forma 1,
trasportazione di MI)
• ragionare sulle caratteristiche dell'accordo da trasportare. (nell'esempio: tonica
corda 6, ditteggiatura di MI )
• trovare le tonica dell'accordo che dobbiamo suonare nella corda interessata
(nell'esempio trovare il LA# nella corda 6 ).
• nel tasto della tonica fare il barrè (nell'esempio siamo sul tasto 6 ).
• con le dita rimanenti fare la ditteggiatura dell'accordo “facile” che dobbiamo
trasportare (nell'esempio siamo in forma 1, quindi accordo di MI).
• verificare se l'accordo è maggiore o minore per farne la trasportazione giusta
(nell'esempio è Maggiore quindi trasporto la ditteggiatura di MI maggiore).
• suonare ed arpeggiare l'accordo come verifica.
LEZIONE 12
Un accordo si forma partendo dalla nota fondamentale (se voglio fare ad esempio
l’accordo di LA dovrò partire a con la nota di LA), aggiungendo poi il suo 3° grado e il suo
5° grado. Un accordo risulta quindi un insieme di almeno 3 note suonate simultaneamente.
Una TERZA per essere STANDARD quindi MAGGIORE deve distare 4 ST dalla Tonica.
Una QUINTA per essere STANDARD quindi GIUSTA deve distare 7 ST dalla Tonica.
Aumentato
---------------- MAGGIORI ------------------------------------------- GIUSTI --------------------------
Minore
Diminuito Diminuito
Se l’intervallo non è STANDARD ma aumenta o diminuisce di uno o più ST, ecco che si
segue lo schema qui sopra per capire di che tipo è l’intervallo.
Come si vede dallo schema, l’unica differenza che presentano i due schemi è che il
gruppo dei GIUSTI non ha l’intervallo MINORE ma và direttamente al DIMINUITO. Mentre
l’intervallo MAGGIORE passa dall’intervallo MINORE per arrivare al DIMINUITO.
Quindi se l’intervallo è più piccolo rispetto allo standard si andrà a scendere tra gli intervalli
minori – diminuiti ecc…Se invece l’intervallo sarà più grande, si andrà a salire all’intervallo
aumentato - eccedente ecc….
Ora partendo da ogni nota della scala, andremo a costruirne l’accordo che si forma su
ogni nota.
1° GRADO:
2° GRADO:
Questo, a seconda della tonalità in cui siamo, ci permette di ricavare velocemente gli
accordi che abbiamo a disposizione e ci sono in quella determinata tonalità.
Accordi che sono stati formati dalle note della scala di cui è la tonalità, quindi
perfettamente combinabili SCALA / ACCORDI per fondere la melodia (sequenza di note)
con l’armonia (base di accordi a sostegno della melodia).
ACCORDO MAGGIORE: T - 3M - 5G
ACCORDO minore: T - 3m - 5G
LEZIONE 13
L'Hammer on ed il Pull off sono due tecniche chitarristiche che consentono di far vibrare
le corde direttamente sulla tastiera, anziché plettrando o comunque tramite la mano
destra. Vengono adoperati generalmente per agevolare il lavoro della mano destra e
raggiungere velocità più elevate. Spesso le due tecniche sono combinate nelle esecuzioni.
Hammer on
L'Hammer on si utilizza per il passaggio da una nota più grave ad una più acuta. Per
eseguirlo pizzichiamo la prima nota e successivamente, con un movimento rapido e
deciso, premiamo con un dito della mano sinistra la nota successiva.
Pull off
Il Pull off si utilizza per il passaggio di una nota più acuta ad una più grave. Si esegue
pizzicando la prima nota, trascinare la corda come se eseguissimo un lieve bending per
poi rilasciarla, mettendo così la corda in vibrazione; facendo suonare la seconda nota.
LEZIONE 14
Questa lezione sara’ 100% pratica, metteremo insieme un po’ di cose che abbiamo
imparato e le faremo nella pratica in questo giro di accordi. Guarda bene il video.
GIRO BASE:
4/4: MIm - SOL - MIm - SOL - RE - LA - RE - LA
FRASEGGIO 1:
LEZIONE 15
(nella parte
MINIMA 2/4 inferiore del rigo
musicale)
SEMIMINIMA 1/4
CROMA 1/8
SEMICROMA 1/16
BISCROMA 1/32
I tempi semplici sono tutti quelli formati da movimenti binari, cioè suddivisi in 2 accenti.
Esistono 2 tipi di accenti: BATTERE e LEVARE
I TEMPI COMPOSTI sono tutti quelli formati da movimenti ternari cioè suddivisi in 3
accenti.
LEZIONE 16
La normale TRIADE e’ composta da tonica, terza e quinta. Può essere abbellita e variata
con l’aggiunta di nuovi intervalli come quarta, sesta, settima minore, settima maggiore e
nona.
Aggiungendo il 4° grado (in sostituzione del 3°), si crea un accordo di sospensione il quale
da una sensazione di instabilità che và a risolversi tornando a poggiarsi sul 3 grado.
Andando a sostituire il 3° grado, l’accordo di quarta non ha la nota modale (il 3° grado)
quindi non è né maggiore, né minore.
Quindi l’alternanza nota tra il 4° e il 3° grado si può fare sia andando a risolvere sulla terza
maggiore, sia sulla terza minore.
Esercizio: giro di accori, tempo 2/4: LAm - LA4 - LAm - LAm - REm - RE4 - REm - REm -
MIm - MI4 - MIm - MIm - LAm - LA4 - LAm - LAm
LEZIONE 17
Gli accordi di settima sono un abbellimento che và ad aggiungersi alla triade (T - 3° - 5°).
La triade con aggiunta della settima diventa: quadriade (cioè composta da 4 suoni).
L’intervallo di settima si divide in 2 modi: settima maggiore (7M) e settima minore (7)
La (7) è forse la più usata nelle canzoni più famose e dà una sensazione di inquietudine.
La associo spesso al fuoco, al colore rosso, ad una emozione intensa.
Mentre la (7M) è molto più dolce e romantica, paragonabile alla calma del mare, al colore
azzurro.
Potete trovare gli accordi di settima maggiore scritti nel seguente modo (accordo
affiancato dal 7 e dal simbolo del “più” o simbolo greco “delta” ∆):
Gli accordi minori con la Settima maggiore sono poco usati e li vedremo più avanti.
LEZIONE 18
Ora vediamo gli accordi di settima, più utilizzati di quelli di settima maggiore. Questi
accordi danno una sensazione di inquietudine e di potenza. Vengono indicati con un 7 di
fianco all’accordo.
Esercizio: suona il seguente giro di accordi in 4/4: LAm7 - REm7 - SOL7 - DO - LA7 -
RE7 - SOL7 - DO
Gli accordi di settima (7) sono gli accordi che principalmente vengono usati nel BLUES .
Esercizio: suona il seguente giro di accordi (blues) in 4/4: MI7 - MI7 - LA7 - MI7 - SI7 -
LA7 - MI7 - SI7
LEZIONE 19
Gli accordi di NONA (9) sono accordi che danno una sensazione di libertà, una
sensazione di apertura. Molto utilizzati come abbellimenti (da alternare alla tonica o alla
terza) nelle canzoni lente e romantiche.
Come per le settime, alla triade vado ad aggiungere un nuovo intervallo, la NONA. La
NONA, è come dire la SECONDA, rappresentano la stessa nota.
Rispetto al DO: il suo secondo grado è il RE, e il suo nono grado è sempre il RE.
Si usa dire NONA quando l’intervallo interessato è posto al canto (quindi nelle note acute).
Si usa dire SECONDA quando è creato sulle note gravi.
Esercizio: suona il seguente giro di accordi in 4/4: RE(RE9) - DO9 - MIm9 - LA(LA9)
LEZIONE 20
I power chord sono accordi di potenza che permettono di ottenere un suono molto potente
e incisivo, ideali nel rock come base ritmica di grande impatto.
Questi accordi non presentano l’intervallo di terza, quindi non viene dato un modo
all’accordo sia che sia maggiore, sia che sia minore, l’accordo suonato in power chird avrà
la stessa diteggiatura.
I power chord si suonano solo sulla 1°, 2° e 4° forma, in seguito vedremo il perché.
Esercizio: suona il seguente giro di accordi in power chord, tempo 4/4: SOL(5) – SOL(5) -
DO(5) - DO(5)
LEZIONE 21
Giro 5: posizioni power chord 1° forma in palm muting (CHE IMPARERAI NEI BONUS)
Giro 6: posizioni power chord 1° forma con stoppate (CHE IMPARERAI NEI BONUS)
LEZIONE 22
Le forme sono delle diteggiature fisse che ti permettono di suonare una scala (maggiore,
minore, pentatonica, ecc…) lungo tutto il manico.
Ora vedremo le scale maggiori.
Maggiore
Minore
LEZIONE 23
Caratteristiche 2° forma:
1. La tonica e’ suonata sulla quarta corda;
2. La tonica e’ suonata con il dito medio;
3. Rispetto alla tonica la scala si sviluppa all’avanti;
4. La diteggiatura inizia dal secondo grado;
5. L’accordo associato e’ la trasportazione di RE.
Maggiore
Minore
LEZIONE 24
Maggiore
LEZIONE 25
Ditteggiatura generica vista sul manico della chitarra:
Maggiore
Minore
LEZIONE 26
Ditteggiatura generica vista sul manico della chitarra:
Ditteggiature maggiori
LEZIONE 27
Terza forma:
Quinta forma:
LEZIONE 28
Gli smanicamenti sono diteggiature che legano ¾ delle forme insieme, permettendo al
musicista di iniziare a mischiare e passare da una forma all’altra con semplicità con
l’obiettivo di creare un’improvvisazione, un assolo, un fraseggio o una melodia.
Primo smanicamento:
• non si usa il terzo dito
• inizia dalla forma 1
• collega dalla forma 1 alla forma 4
Esempio in tonalità di SOL (le linee sulla tablatura indicano che vedi scivolare da un tasto
all’altro):
Secondo smanicamento:
• non si usa il secondo dito
• inizia dalla forma 2
• collega dalla forma 2 alla forma 1
LEZIONE 29
Eseguire i seguenti esercizi sulla scala maggiore nelle 5 forme in modo ciclico e costante.
Fissare un tempo a metronomo che consenta di fare l’esercizio in modo sicuro e preciso
con pennata corretta.
Suonare corde :
all’avanti 6 - 4 - 5 - 3 - 4 - 2 - 3 - 1
all’indietro 1 - 3 - 2 - 4 - 3 - 5 - 4 - 6
Fai l’ esercizio ciclicamente in diverse tonalità (come mostrato nel video) con frequenza
costante. Esercitati spesso, se possibile un pò tutti i giorni.
Esercizio a quartine:
Eseguire una scala maggiore suonando le quattro note successive partendo da ogni grado
della scala sulla diteggiatura interessata .
Fai l’ esercizio ciclicamente in diverse tonalità (come mostrato nel video) con frequenza
costante. Esercitati spesso, se possibile un po’ tutti i giorni.
LEZIONE 30
Il vibrato è un effetto musicale che consiste nella variazione periodica dell'altezza di una
nota riprodotta, fornisce un particolare significato al sostenuto/tenuto, rendendolo
gradevole all'orecchio, laddove una singola nota tenuta in modo statico risulterebbe
fastidiosa.
Il vibrato e’ molto utilizzato ed e’ molto semplice da fare, si ottiene ondeggiando il dito che
preme la corda.
LEZIONE 31
Il bending, termine inglese che significa "piegatura", è un effetto che si ottiene “tirando la
corda” con l'obiettivo di alterare una nota musicale per portarla a una più alta. L'intervallo
tra le due note può spaziare dal semitono ai due toni o più... a seconda dello strumento.
Tecnica molto usata nel genere solista blues e rock. Nei due stili , la stessa tecnica , si usa
per dare emozioni diverse: nel blues il bending esprime spesso tristezza e disperazione,
quasi un lamento, un singhiozzo nel pianto dello strumento; nel rock invece dà una
sensazione di energia e di potenza, di un grido imponente. Spesso il bending viene
accompagnato da una distorsione che ne aumenta l'aggressività..
Bending di un tono
Viene usato per alzare il valore della nota di un tono. La nota di arrivo corrisponde alla
nota prodotta 2 tasti avanti rispetto a quella che si sta suonando.
Pre Bending
Viene usato al contrario rispetto a prima. La corda viene prima tirata, poi pizzicata senza
rimuoverne la pressione con il dito ma rimanendo in bending costante
Bending indeterminato
Si ottiene tirando la corda in modo imprecisato. Diventa molto quasi dissonante e molto
lamentoso
Bending 2 corde
Si ottiene tirando 2 o più corde contemporaneamente. Diventa molto quasi dissonante e
un po' straziante
N.B.: In alcune corde il bending viene effettuato tirando all’insù la corda, mentre in alcuni
casi tirandola all’ingiù.
LEZIONE 32
Base armonica di accordi su cui fare l'assolo sotto riportato tempo 4/4: Mim - SOL - Mim -
SOL - Mim - LA - Mim - LA
LEZIONE 33
Forma 1
Forma 2
Forma 3
Forma 4
Forma 5
Forma 5
LEZIONE 34
Quello che possiamo fare con le conoscenze acquisite fino ad ora e suonare con un
accenno all’improvvisazione: cioè suonare liberamente le scale nelle 5 forme, ti consiglio
di partire su canzoni lente che ti piacciono.
1. Metti su il cd di una canzone che ti piace ed esegui gli esercizi soliti che abbiamo
studiato nella tonalità della canzone che stai ascoltando.
2. Cerca di eseguire le scale mischiando un po’ le note tra loro trovando fraseggi che
si sposano bene.
Cosi prenderai dimestichezza divertendoti perché non suoni da solo ma avrai sotto una
base. Eseguirai gli esercizi in modo meno pesante e più snello.
Delle canzoni a cui sei interessato cerca di capirne la tonalità (normalmente l’accordo che
da inizio alla canzone è quello che ne determina la tonalità).
BONUS 1
Il PALM MUTING è una tecnica chitarristica che permette di creare il suono STOPPANDO
leggermente le corde con il palmo della mano DESTRA.
Questa tecnica e’ molto utilizzata in generi come il rock, il metal, nel blues.
Ecco come si suona: circa vicino al ponte poggia leggermente il palmo della mano destra
mentre fai la pennata.
Guarda il video per vedere bene il movimento e per capire esattamente dove appoggiare
la mano destra.
BONUS 2
Ti devi solamente appoggiare sulle corde, se la pressione non e’ sufficiente alcune corde
possono suonare vuote o possono provocare ronzii, mentre se premi troppo le corde viene
suonata una nota normale.
CONCLUSIONI
OTTIMO! Siamo arrivati insieme fino alla fine. Spero che tu abbia seguito tutte le lezioni,
ma soprattutto che tu abbia messo in pratica quello che hai imparato.
Abbiamo visto insieme molte cose, passando dalla teoria alla pratica. Ora tocca a te puoi
rivedere gli argomenti che non hai capito (te lo consiglio vivamente)
Ora quello che ti rimane da fare e’ di provare e riprovare spesso, perché è solamente con
la pratica (e con i giusti insegnamenti) che arriverai a fare perfettamente tutte le cose che
desideri con la chitarra.
Spero con tutto il cuore che questo corso ti sia stato di aiuto.
Un saluto
Manuel Alberti