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Filosofo più celebre dell’età antica.

SOCRATE
Il suo pensiero e la sua vita segnano
una svolta nella filosofia

ma
Nella commedia Le nuvole attacca
Aristofane violentemente ritrae Socrate come un sofista,
Difficoltà per gli studiosi di conoscere i un ciarlatano che corrompe i giovani per
contenuti precisi del suo pensiero arricchirsi

Due sono i principali Non a caso Socrate durante il processo ritiene


testimoni ci sia Aristofane dietro gli accusatori
Socrate infatti sceglie di non
scrivere nulla, in quanto il testo
scritto non è in grado di
risolvere i dubbi di chi lo legge
E’ il principale discepolo di Socrate

Platone Dopo la condanna a morte del maestro teme


La filosofia si deve invece che il suo insegnamento possa andare
praticare attraverso il dialogo, perduto
nel quale gli interlocutori, Anche nelle opere successive, scritte sempre in forma
correggendosi a vicenda, di dialogo, dove Platone espone il proprio pensiero
possono immediatamente ormai distante da quello di Socrate, il maestro è Decide allora di lasciarne testimonianza
approfondire e risolvere sempre protagonista scritta
eventuali dubbi
Bisogna allora capire quando Platone vuole
testimoniare il pensiero di Socrate e quando lo usa Le sue opere sono in forma di dialogo, in
come personaggio per esprimere il suo pensiero modo da ricostruire il contesto di
Non avendo a disposizione testi
contraddittorio nel quale Socrate sviluppava
scritti, il pensiero di Socrate è
il proprio pensiero
allora ricostruibile solo Gli studiosi, in base a motivi stilistici e di contenuto,
attraverso testimonianze ritengono di avere isolato alcuni dialoghi di epoca
giovanile (i dialoghi socratici) in cui Platone avrebbe Il ritratto che propone di Socrate è opposto a
esposto solo il pensiero di Socrate quello di Aristofane. Socrate appare quale
nemico deciso della sofistica
L’ignoranza socratica e la critica alla sofistica Prerequisito del dialogo socratico
Il pensiero di Socrate si origina
dalla svolta impressa alla
La sapienza dell’uomo consiste
filosofia dalla sofistica
nell’essere consapevole della propria
ignoranza (sapere di non sapere).

Elementi in comune Differenze decisive


con la sofistica rispetto ai sofisti

Socrate si proponeva di saggiare il grado


di conoscenza di coloro che si reputano
1) Superamento del 1) Bisogna in ogni caso sapienti (dialoga con politici, artisti,
naturalismo: incapacità continuare a cercare la poeti), ma ne constata l’ignoranza
dell’uomo di cogliere verità, nonostante tutti i
una verità definitiva fallimenti cui si va incontro

2) Il dialogo non va Da questa constatazione nasce la


2) La filosofia sposta consapevolezza che nell’uomo la
allora il suo oggetto dalla concepito in modo
agonistico (ovvero principale virtù è il riconoscere la propria
natura all’uomo ignoranza
cercare di prevalere
sull’altro, di avere ragione
indipendentemente dalla Lo scopo della vita di Socrate, e della sua
verità che si sostiene)… filosofia, diventa quello di convincere gli
uomini di questa loro condizione e di
3) Importanza del collaborare insieme alla ricerca del vero
linguaggio (dialogo) per ma collaborativo: i due
cercare tra gli uomini un interlocutori devono Questa pratica dialogica con cui
accordo collaborare insieme nella Socrate smaschera l’ignoranza degli
ricerca della verità, interlocutori produce irritazione e gli
accettando le eventuali provoca molti nemici
correzioni dell’altro
I giovani, in genere timidi e impacciati, che
Chi sono i principali vengono bonariamente corretti da Socrate Socrate, per costringerli a dialogare con
interlocutori dei giovani? lui, deve innanzitutto provare la loro
I sofisti, i quali però non accettano la ignoranza
logica della collaborazione.
La tecnica di dialogo socratica

1) Dimostrare
all’interlocutore la Questa domanda implica
propria ignoranza direttamente la questione della
Innanzitutto Socrate pone
verità, poiché quest’ultima, in
all’interlocutore un problema relativo a
quanto sempre vera, deve
una definizione di carattere generale
a) L’ironia: falsa adulazione del possedere caratteristiche
(che cos’è?)
sofista, continui atti di modestia di extraindividuali, che valgano cioè
Socrate, che denuncia la propria al di là del singolo caso
ignoranza, per esaltare la superbia
L’errore del sofista, nel rispondere, è
del sofista e invitarlo a partecipare
quello di confondere universale e Irritazione crescente del sofista,
al dialogo
d particolare: non propone infatti una che arriva in alcuni casi a
i definizione, ma fornisce esempi minacciare Socrate
a particolari
l b) Confutazione: costringere il sofista a
contraddirsi (e a riconoscere il proprio Socrate lo incalza per spingerlo a
o
errore) rispetto a una definizione proporre definizioni sempre più
g
precedentemente data generali
o
La confutazione avviene allora
La confutazione avviene quando attraverso la figura della
l’interlocutore deve ammettere il contraddizione
proprio errore (è portato a
contraddirsi) rispetto a una
La logica è lo strumento con cui si può
definizione precedentemente
smontare il falso ragionamento
data
sofistico («E’ impossibile non essere
d’accordo con chi ragiona
Ammissione parziale del sofista correttamente»)
(“sembra”), quando è costretto
2) Maieutica: capacità di
ad ammettere il proprio errore.
rendere l’interlocutore
Si contrappone alle affermazioni La risposta alla domanda proposta da
consapevole della verità che
assertive precedenti Socrate all’inizio del dialogo non viene
è già dentro di lui
comunque fornita
L’ETICA SOCRATICA
Carattere non concluso del dialogo
socratico: non si risponde alla
domanda che ha avviato la
discussione (che cos’è) Se il problema della moralità e della virtù è il risultato dello
sforzo di raggiungere, attraverso il dialogo, la verità, allora il
problema morale (come si diventa buona e si realizza la
giustizia) dipende dal grado di conoscenza che una persona
MA raggiunge

Il dialogo risulta comunque utile, perché realizza: Deriva da qui il paradosso morale di Socrate, o
intellettualismo etico: nessuno fa il male
Non si risponde alla domanda ma si volontariamente
1) Un progresso di carattere colgono comunque gli errori commessi e
gnoseologico si individuano i caratteri propri della
verità (ovvero la sua dimensione
Il malvagio infatti, in quanto ignorante, commette
universale). Si comprende inoltre il
l’errore di scambiare il mele come bene (per sé). Il
valore veritativo della logica
bene per lui è infatti qualcosa di individuale e non
2) Un progresso di tipo etico (morale) coincide con una condizione generale.
L’interesse e la passione verso la verità
(la vita dedicata alla verità) distoglie
dalle pulsioni egoistiche e rende gli
uomini migliori
Il giusto comportamento (la virtù) per Socrate
coincide con una vita che controlla le passioni
personali, che pratica le attività intellettuali, che
Si realizza così quello che era anche l’obiettivo controlla il corpo attraverso la ragione
dei primi due sofisti: salvare la città

Esso fa sì che non si sia mai


Il progresso gnoseologico soddisfatti delle verità parziali
contribuisce a rafforzare lo spirito Il daimonon corrisponde proprio a
critico questa coscienza critica (o il “vecchio
brontolone” nell’Ipiia

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