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SOCRATE
Il suo pensiero e la sua vita segnano
una svolta nella filosofia
ma
Nella commedia Le nuvole attacca
Aristofane violentemente ritrae Socrate come un sofista,
Difficoltà per gli studiosi di conoscere i un ciarlatano che corrompe i giovani per
contenuti precisi del suo pensiero arricchirsi
1) Dimostrare
all’interlocutore la Questa domanda implica
propria ignoranza direttamente la questione della
Innanzitutto Socrate pone
verità, poiché quest’ultima, in
all’interlocutore un problema relativo a
quanto sempre vera, deve
una definizione di carattere generale
a) L’ironia: falsa adulazione del possedere caratteristiche
(che cos’è?)
sofista, continui atti di modestia di extraindividuali, che valgano cioè
Socrate, che denuncia la propria al di là del singolo caso
ignoranza, per esaltare la superbia
L’errore del sofista, nel rispondere, è
del sofista e invitarlo a partecipare
quello di confondere universale e Irritazione crescente del sofista,
al dialogo
d particolare: non propone infatti una che arriva in alcuni casi a
i definizione, ma fornisce esempi minacciare Socrate
a particolari
l b) Confutazione: costringere il sofista a
contraddirsi (e a riconoscere il proprio Socrate lo incalza per spingerlo a
o
errore) rispetto a una definizione proporre definizioni sempre più
g
precedentemente data generali
o
La confutazione avviene allora
La confutazione avviene quando attraverso la figura della
l’interlocutore deve ammettere il contraddizione
proprio errore (è portato a
contraddirsi) rispetto a una
La logica è lo strumento con cui si può
definizione precedentemente
smontare il falso ragionamento
data
sofistico («E’ impossibile non essere
d’accordo con chi ragiona
Ammissione parziale del sofista correttamente»)
(“sembra”), quando è costretto
2) Maieutica: capacità di
ad ammettere il proprio errore.
rendere l’interlocutore
Si contrappone alle affermazioni La risposta alla domanda proposta da
consapevole della verità che
assertive precedenti Socrate all’inizio del dialogo non viene
è già dentro di lui
comunque fornita
L’ETICA SOCRATICA
Carattere non concluso del dialogo
socratico: non si risponde alla
domanda che ha avviato la
discussione (che cos’è) Se il problema della moralità e della virtù è il risultato dello
sforzo di raggiungere, attraverso il dialogo, la verità, allora il
problema morale (come si diventa buona e si realizza la
giustizia) dipende dal grado di conoscenza che una persona
MA raggiunge
Il dialogo risulta comunque utile, perché realizza: Deriva da qui il paradosso morale di Socrate, o
intellettualismo etico: nessuno fa il male
Non si risponde alla domanda ma si volontariamente
1) Un progresso di carattere colgono comunque gli errori commessi e
gnoseologico si individuano i caratteri propri della
verità (ovvero la sua dimensione
Il malvagio infatti, in quanto ignorante, commette
universale). Si comprende inoltre il
l’errore di scambiare il mele come bene (per sé). Il
valore veritativo della logica
bene per lui è infatti qualcosa di individuale e non
2) Un progresso di tipo etico (morale) coincide con una condizione generale.
L’interesse e la passione verso la verità
(la vita dedicata alla verità) distoglie
dalle pulsioni egoistiche e rende gli
uomini migliori
Il giusto comportamento (la virtù) per Socrate
coincide con una vita che controlla le passioni
personali, che pratica le attività intellettuali, che
Si realizza così quello che era anche l’obiettivo controlla il corpo attraverso la ragione
dei primi due sofisti: salvare la città