Sei sulla pagina 1di 2

RINASCIMENTO E NATURALISMO

MAGIA, FILOSOFIA NATURALE, SCIENZA


La rinascita dell'uomo del Rinascimento è rinascita dell'uomo nel mondo: il
rapporto col mondo è riconosciuto parte integrante, costitutiva dell'uomo.
L'uomo si comprende come parte del mondo, si distingue da esso per
rivendicare la propria originalità ma nello stesso tempo si radica in esso e lo
riconosce come proprio dominio. Il tema dell'uomo come natura media,
comune a umanisti, platonici, aristotelici e maghi, esprime la consapevolezza
con cui l'uomo si riconosce inserito nel mondo e la sua decisione di servirsi
della propria posizione privilegiata per fare del mondo stesso il proprio regno.
L'indagine naturale appare come uno strumento indispensabile per la
realizzazione dei fini umani nel mondo; giacchè solo da essa l'uomo può
desumere i mezzi di tale realizzazione. L'indagine naturale è la parte prima e
fondamentale della filosofia del Rinascimento, in cui si possono distinguere tre
aspetti o fasi:
− magia: ha due presupposti:
− l'universale animazione della natura che si ritiene mossa da forze simili a
quelle che agiscono nell'uomo, coordinate e armonizzate da una simpatia
universale
− la possibilità che questo offre all'uomo di penetrare di colpo nei recessi della
natura e di riuscire a dominarne la forza con lusinghe e incantesimi, cioè con
gli stessi mezzi con cui si avvince a sé un essere animato
La magia va quindi in cerca di formule o procedimenti miracolosi che servano
da chiave per i più riposti misteri naturali e pongano l'uomo di colpo in
possesso di un potere illimitato sulla natura.
− filosofia della natura: fa già la sua comparsa in alcuni sostenitori della
magia, ma si afferma per la prima volta con Telesio. Essa abbandona
l'ultimo presupposto della magia: la natura è considerata come una totalità
vivente, ma retta da propri principi; la scoperta di tali principi è il compito
della filosofia. Si rinuncia alla pretesa di penetrare d'assalto nei misteri
naturali, anzi si negano tali misteri: le forze naturali si rivelano
all'esperienza. La filosofia della natura rompe i ponti sia con la magia che
con l'aristotelismo; intende interpretare la natura con la natura,
prescindendo da ipotesi e dottrine fittizie. Apre così la via alla vera e propria
indagine scientifica. Alcuni tra i maghi più famosi sono Teofrasto Paracelso,
Gerolamo Cardano e Giovan Battista Della Porta. Quest'ultimo fu mago,
autore di commedie e cultore dell'ottica, tanto da contendere a Galilei la
priorità della scoperta del cannocchiale. Egli distingue la magia diabolica
che si avvale delle azioni degli spiriti immondi dalla magia naturale, che è
l'apice del sapere umano, la compiutezza della filosofia naturale. Questa non
oltrepassa i limiti delle cause naturale, e le operazioni che compie appaiono
meravigliose solo perchè ne appaiono occulte le cause. Della Porta fondò a
Napoli l'Accademia dei segreti, in cui si poteva entrare solo a patto di
comunicare qualche meraviglioso arcano. L'opera maggiore è in realtà una
raccolta disordinata di fatti e trasmutazioni miracolose, che il Della Porta si
rifiuta di sottoporre a critica e non ne dà spiegazione: Campanella, pur
ispirandosi a lui gli rimproverò di aver trattato la magia solo dal punto di
vista storico o descrittivo e volle trovare un fondamento di essa
nell'universale animazione delle cose.

Il documento è un contributo inviato da un utente del sito www.studenti.it edito da Banzai Media Srl. L'utente, inviando il materiale da lui prodotto, ha
sottoscritto un accordo di cessione di diritti di pubblicazione e utilizzazione economica ad esso relativi. Inoltre l'utente si è assunto interamente ogni
responsabilità sul contenuto del contributo, sollevando Banzai Media Srl da qualsivoglia conseguente richiesta di danno o rivalsa fondate sulla violazione di
diritti di proprietà intellettuale.
− scienza: è l'ultimo e più maturo risultato del naturalismo del Rinascimento.
La natura è un insieme di cose che si muovono meccanicamente, e le leggi
che regolano il meccanismo sono quelle della matematica. La scienza riduce
la natura a pura oggettività misurabile, la stacca dall'uomo e la rende
estranea alla sua costituzione e ai suoi interessi; solo così la apre al suo
dominio e ne fa il regnum hominis
Tutti e tre questi aspetti che caratterizzarono l'indagine sulla natura del XVI sec
furono preparati dall'umanesimo e dall'aristotelismo del sec XV:
− umanesimo: ha reso possibile la disponibilità dei testi della scienza antica e
ha insistito sulla naturalità dell'uomo, sul suo vitale interesse a conoscere il
mondo naturale
− aristotelismo: ha inteso promuovere la rinascita dell'indagine naturale e
ha messo in chiaro il concetto dell'ordine necessario del mondo

Il documento è un contributo inviato da un utente del sito www.studenti.it edito da Banzai Media Srl. L'utente, inviando il materiale da lui prodotto, ha
sottoscritto un accordo di cessione di diritti di pubblicazione e utilizzazione economica ad esso relativi. Inoltre l'utente si è assunto interamente ogni
responsabilità sul contenuto del contributo, sollevando Banzai Media Srl da qualsivoglia conseguente richiesta di danno o rivalsa fondate sulla violazione di
diritti di proprietà intellettuale.

Potrebbero piacerti anche