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La rivoluzione implica un cambiamento radicale. Sono degli eventi che hanno una complessità di
cause che li preparano. Ci sono cause di lungo periodo e le cause immediate.
Le cause di lungo periodo. situazione economica, religiosa e politica. Questi eventi hanno una
molteplicità di cause, non esiste una rivoluzione causata da una cosa causa.
Cronologia, collocazione spazio-temporale: la prima rivoluzione inglese copre un arco di tempo di
quasi 20 anni (1640-1660) la seconda rivoluzione inglese (1688), chiamata la gloriosa perché non
c’è spargimento di sangue. Nel 1603 muore Elisabetta I, dinastia dei Tudor, muore senza eredi.
Abbiamo dal 1603 al 1625 il regno di Giacomo I Stuart, che era già re di Scozia (figlio di Maria
Stuart, vuole riproporre un modello assolutistico). Alla sua morte c’è Carlo I Stuart (1625-1649).
Dal 1642 al 1649 l’Inghilterra è in piena guerra civile (ciò che anticipa questo cambiamento). Carlo
I è il primo re di origine divina viene giustiziato. Dal 1649 al 1653 abbiamo la repubblica di
Cromwell (personaggio molto importante nella rivoluzione inglese). Dal 1653 al 1658 si ha la
dittatura di Cromwell o Protettorato, forma dittatoriale. Dal 1658 al 1660 si ha un periodo di guerra
per poi avere nel 1660 la restaurazione (si torna indietro al potere monarchico) della monarchia
degli Stuart di Carlo II. Dal 1660 al 1685 si ha la monarchia e il regno di Carlo II. Successivamente
dal 1685 al 1688 si ha la monarchia di Giacomo II, non rispetta il contratto con il parlamento e
viene chiamato Guglielmo d’Orange (sempre con una monarchia). È una monarchia parlamentare
perché il parlamento limita il potere del monarca.
Che cosa cambia con questa prima rivoluzione (1640-1660)? Sono dei cambiamenti di concezione
del potere e di origine del potere. Nessun re in Inghilterra potrà governare in modo assoluto, senza
confrontarsi con il parlamento e con la separazione dei poteri che vige all’interno del parlamento. Si
afferma la monarchia costituzionale parlamentare. Questo è il primo cambiamento. Inoltre, viene
messa in discussione la chiesa di Stato, viene messa in discussione nel senso che tutti i gruppi
religiosi potranno professare la loro religione liberamente, si afferma il principio di tolleranza, di
libertà di religione e per questo motivo le guerre di religione non le troviamo più in Inghilterra. Che
cosa non viene cambiato? L’assetto sociale, l’assetto delle classi sociali, alcune si affermano sempre
di più (la borghesia industriale), ma non vengono eliminate. Anche la proprietà privata non viene
eliminata e non viene messa in discussione. Non vengono accolte delle proposte di suffragio
universale, non viene accettato, rimane ancora legato al censo, alla ricchezza. Il suffragio universale
è una di quelle conquiste che fanno di uno stato una democrazia (in Italia 1912 il suffragio
maschile, nel 1946 suffragio universale). La grande novità: libertà politica, religiosa, potere politico
che non nasce da dio, ma da un contratto (diritto di resistenza).