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Cancro: i clisteri al caffé del dottor Gerson http://www.disinformazione.it/clisteri_gerson.

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Cancro: i clisteri al caffé del Dr. Gerson


di Margaret Straus – tratto da www.scienzaeconoscenza.it

Non è molto lontano nel tempo il ricordo del dottore di famiglia che dopo avere
diligentemente auscultato il corpo del paziente se ne andava prescrivendo un clistere, dell'olio
di ricino e qualche semplice norma dietetica. Nient'altro. Di questo passo, però, che ne
sarebbe stato della florida industria farmaceutica? Eppure, anche nel colosso millenario della
sapienza vedica i clisteri, di vario tipo, sono una vera e propria benedizione fisiologica

Quei benedetti clisteri al caffé!!!


La terapia nutrizionale del Dottor Max Gerson per la guarigione e prevenzione del cancro e di
altre malattie “incurabili” è un approccio di fondo al problema delle malattie croniche. Gerson
osserva che “ristabilendo il meccanismo risanatore del corpo”, cioè correggendo le turbe del
metabolismo basale che permettono lo sviluppo delle malattie croniche, tutti i sistemi
dell'organismo possono venire riportati al giusto funzionamento. Il corso delle malattie
croniche, cancro incluso, può così venire invertito. Egli sostiene che nel cancro è decisivo il
mutamento del quadro patologico generale, e non sintomatico. In altre parole il cancro è una
malattia non-specifica, e di conseguenza anche la terapia è non-specifica. Viene usata con
pazienti di ogni età, affetti da ogni tipo di cancro, e può venire modificata per il trattamento di
malattie croniche non maligne.
Il dottor Gerson dimostrò la fondatezza delle sue tesi curando moltissimi casi di cancro con
una dieta biologica e una disintossicazione rigorosa in grado di riequilibrare il metabolismo
corporeo, alterato da fattori ambientali e da errate abitudini dietetiche.
Mai come oggi, in un clima d'accresciuta consapevolezza ecologica e di rivalutazione
dell'ambiente, le sue straordinarie intuizioni assumono il tono di una rivelazione profetica e di
un giudizio morale, facendo intravedere nuovi orizzonti per la moderna ricerca oncologica.

Disintossicazione: perché i clisteri al caffè?


Adesso che la moderna ricerca ha confermato gran parte delle scoperte del dottor Gerson sui
benefici terapeutici e preventivi di ortaggi e frutti, nessuno può più negare il legame tra
alimentazione e cancro. Rimangono da sfatare solo i pregiudizi contro un altro elemento
fondamentale della sua terapia: la disintossicazione dell'organismo malato attraverso i clisteri
al caffè.
Ancora oggi l'aspetto più controverso, ridicolizzato, meno capito e più rivoluzionario della
complessa terapia alimentare del Dottor Max Gerson rimane proprio questo trattamento.
Soprattutto nelle società anglosassoni con la loro componente fortemente puritana, il metodo
è regolarmente condannato, ma anche in Italia l'ignoranza o la malafede hanno recentemente
portato gli oncologi ortodossi ad una posizione di scherno a proposito di un trattamento
efficace e completamente non nocivo (v. l'intervento di Giuliano Dego, “Il professore, il
principe e i 'fondi di caffè'” www.scienzaeconoscenza.it 23 marzo 2005).

Stranamente, data la presenza della voce “Coffee enemas” come procedura medica nel
Manuale Merck (bibbia americana delle procedure standard della medicina) a partire del 1898

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e fino al 1977, quando è stata tolta secondo il curatore “per ragioni di spazio”. In Iran i clisteri
al tè sono usati da mille anni per abbassare la febbre.

Il Dottor Gerson ha riscontrato un successo straordinario nell'ideazione di questo metodo. Nei


pazienti con tumori soprattutto in uno stato avanzato come quelli che normalmente si
rivolgono ad una terapia non convenzionale, l'intero apparato digerente, secondo Gerson, è
avvelenato.
“Disintossicare” disse, “è una parola facile, ma è estremamente difficile farlo. Quando i
pazienti sono terminali riescono a malapena a mangiare. Non producono succhi gastrici, il
fegato non funziona, il pancreas non funziona, niente è attivo. Da dove iniziare? (e continuo
citando da una conferenza del dottor Max Gerson a Escondido, California nel 1956). …Il primo
passo importante è la disintossicazione. Prima davamo diversi tipi di clisteri. Nella mia
esperienza il più efficace è quello al caffè.”
Benché Gerson abbia utilizzato il clistere alla caffeina principalmente per l'eliminazione di
scorie tossiche provenienti soprattutto dal tumore in necrosi, sappiamo ora che questi clisteri
aiutavano nell'assorbimento della vitamina A, che richiede l'azione dei sali biliari (Simone
1983). Così i clisteri ridicolizzati dai nemici di Gerson infatti permisero ai suoi pazienti di
utilizzare le enormi quantità di vitamina A fornite dal grande numero di succhi di carote e
verdure presenti nella sua terapia (che Seifter stimò in circa 100.000 unità internazionali). La
vitamina A, si sa, gioca un ruolo vitale nella funzione immunitaria.

Nel 1984 il chirurgo oncologo austriaco Dr. Peter Lechner insieme ai suoi colleghi, che stavano
indagando sul metodo Gerson, trovò che il clistere al caffè ha uno scopo specifico: abbassare
il livello delle tossine nel siero. La sua relazione afferma: “I clisteri al caffè hanno un effetto
sul colon osservabile attraverso l'endoscopio.” Nel 1981 Wattenberg e i suoi sperimentatori
dimostrarono che l'acido palmitico nel caffè aumenta l'attività dell'enzima glutatione
S-trasferase (GST) e altri coibenti molto al di sopra del normale. E' questo gruppo di enzimi
che è principalmente responsabile per la coniugazione di radicali liberi, che la cistifellea poi
rilascia.
Nel 1990 lo stesso Peter Lechner pubblicò i risultati positivi di una sperimentazione clinica con
la terapia Gerson. In questo documento parlò anche dei benefici dell'aumento di GST
nell'intestino:

1) La GST lega la bilirubina e i suoi glucurònidi di modo che possano essere eliminati dalle
cellule del fegato. (L'acido glucuronico è un derivato dal glucosio, presente nell'urina umana e
capace di esplicare un'azione disintossicante.)

2) La GST blocca e disintossica i carcinogeni la cui attivazione richiede ossidazione o


riduzione. La sua funzione catalitica produce un effetto protettivo contro molti carcinogeni
chimici.

3) La GST forma un legame co-valente con praticamente tutti i radicali liberi. Questa è una
precondizione della loro eliminazione dal corpo.

I benefici fisiologici
Usato insieme alla dieta e ai succhi il clistere al caffè è un agente terapeutico unico.
L'assunzione per bocca del caffè in nessun modo produce lo stesso effetto della
somministrazione per via rettale. Al contrario, il bere caffè, praticamente, assicura il
riassorbimento della bile tossica. Altri agenti classificati stimolanti del flusso biliare, agenti
che aumentano anch'essi la produzione di bile del fegato, in nessun modo disintossicano
attraverso i sistemi enzimatici di quell'organo. E non aiutano il passaggio della bile

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dall'intestino.

Gerson trovò che i clisteri alla caffeina riducevano notevolmente il dolore, un fattore
particolarmente favorevole nel suo regime, che evita l'uso di anestetici o oppiacei, che
peserebbero sul fegato quando la sua limitata capacità deve essere usata per le funzioni
immunitarie e l'eliminazione delle tossine.
Cito il dottor Max Gerson: “I pazienti affermavano che ne provavano beneficio...Mi resi conto
che, per disintossicare il corpo, non potevo somministrare come sedativi farmaci e tossine.
Dovevamo mettere da parte i farmaci e questo fu un problema molto difficile. Un paziente mi
disse che doveva prendere un granulo di codeina ogni due ore e in più prendeva iniezioni di
morfina… Come toglierle, queste cose? Gli dissi che il miglior sedativo è un clistere al caffè
ogni quattro ore.

Dopo pochissimo tempo dovette darmi ragione. Alcuni pazienti che avevano dolori fortissimi
non prendevano un clistere ogni quattro ore, ma ogni due! Ma niente farmaci. Pazienti che
stanno assorbendo grossi tumori puntano la sveglia durante la notte per un clistere altrimenti
vengono avvelenati dall'assorbimento di queste masse. Se gli do solo due o tre clisteri
entrano in coma hepaticum e muoiono avvelenati. E anche clisteri più numerosi non bastano.
Do a loro olio di ricino per bocca e per clistere a giorni alterni. Dopo due settimane non
riconoscereste più questi pazienti. Alcuni sono arrivati sulle barelle e ora camminano. Torna
l'appetito, aumentano di peso e i tumori regrediscono.”

Gerson ipotizzò le azioni e osservò gli effetti clinici dei clisteri al caffè.
Negli anni che seguirono la sua morte, altri ricercatori hanno aggiunto ulteriori osservazioni.
Introdurre un litro di caffè bollito nel colon realizza i seguenti benefici fisiologici:

1) Diluisce il sangue portale e, di conseguenza, la bile.

2) Teofillina e teobromina, costituenti importanti del caffè, dilatano i vasi sanguigni e


contrastano l'infiammazione dell'intestino.

3) I palmitati nel caffè aumentano glutatione S-trasferase, responsabile per l'eliminazione di


molti radicali liberi dal siero.

4) Il liquido stesso del clistere stimola il sistema nervoso viscerale, aumenta la peristalsi e il
transito di bile - tossica ma diluita - dal duodeno fino all'uscita del retto.

5) Siccome il clistere stimolante deve essere trattenuto fino a quindici minuti, e siccome tutto
il sangue passa attraverso il fegato quasi ogni 3 minuti, il clistere al caffè rappresenta una
forma di dialisi del sangue attraverso la parete dell'intestino.

A parte rarissime eccezioni, i pazienti si rivolgevano a Gerson in condizioni disperate dopo che
tutti i metodi ortodossi erano falliti ed essi erano stati giudicati inguaribili. In quasi tutti i casi
i dolori sono stati alleviati rapidamente o sono scomparsi, senza somministrazione di
analgesici. Un medico ha osservato che anche se questo fosse stato l'unico beneficio, la
terapia Gerson sarebbe dovuta diventare obbligatoria in tutti gli ospedali.

Testimonianze
Lettera del Dottor Béla Horváth, oncologo dermatologo, Budapest
A proposito dell'importante articolo di Giuliano Dego sui commenti negativi di Umberto
Veronesi fino al discorso del Principe Carlo (“Il professore, il principe e i 'fondi di caffè'”
pubblicato sul sito internet di Scienza e conoscenza 23 marzo 2005) vorrei aggiungere che i

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commenti dell'oncologo italiano fanno parte dell'interminabile guerra di posizione tra la


medicina convenzionale e quella alternativa.
I soli a soffrirne sono i pazienti. Per risolvere questa situazione l'unica via è la medicina
complementare o, nelle parole del Principe, della “sanità integrata”. Solo così, in effetti, i
pazienti ricevono la giusta e complessa serie di trattamenti di cui hanno bisogno. Oggigiorno
negli ospedali convenzionali, con la loro produzione in serie, un tale approccio è impossibile:
per questa ragione e a causa del vero bisogno dei pazienti di trattamenti complessi - curare la
persona nella sua integralità - la medicina naturale continua ad attrarre adepti.

La gamma di cure naturali è vasta e una caratteristica di tutte è l'impossibilità di


sperimentarle con controlli a placebo, o con gli studi randomizzati della medicina
convenzionale. Questo vuol dire che sono inutili o soltanto che il nostro approccio è troppo
semplificato e inadeguato?
La Terapia Gerson è uno di questi metodi. L'essenza di questa terapia metabolica è il consumo
di grandi quantità di cibi biologici preparati secondo istruzioni, e ridotti in succhi freschi;
clisteri e integratori che agiscono sul metabolismo. Questa terapia lunga e intensiva, richiede
la partecipazione attiva del paziente fino alla guarigione e contrasta notevolmente l'immagine
di pazienti che fumano, con la flebo appesa ad un supporto, mentre girano nei corridoi degli
ospedali. La Terapia Gerson promuove la rigenerazione e la riattivazione di meccanismi
naturali di guarigione.

Nel nostro mondo urbanizzato e avvelenato questa terapia dovrebbe essere parte normale e
standardizzata del trattamento di tutte le malattie degenerative col sostegno di medici o
oncologi ben versati nei metodi convenzionali e complementari. Questi professionisti
darebbero consigli corretti ai pazienti su quando utilizzare farmaci, in caso di emergenza, e
quando invece la Terapia Gerson.
Sfortunatament e, medici impreparati in questo senso spingono i loro pazienti nelle braccia di
terapisti non esperti. I medici convenzionali dovrebbero includere terapie naturali come quella
di Gerson.
Invece di questa guerra in corso, ritengo che il mondo abbia bisogno di medici e oncologi
ispirati dalle leggi di Ippocrate piuttosto che farsi imbrigliare dalla macchina del profitto, e
abilitati in entrambi i rami della medicina - inclusa la Terapia Gerson - così che li possano
usare a seconda delle situazioni. Inoltre c'è un grande bisogno di prove mediche o come dice
il Principe Carlo: di ricerca.

Faccio parte di un gruppo di sei medici e oncologi ungheresi che hanno fatto il primo passo in
questa direzione formando l'Associazione Gerson di medici ungheresi. Il nostro impegno è
quello di unificare la pratica della Terapia Gerson, la documentazione dei risultati e la raccolta
di prove mediche.
Nel 2004 ho passato una settimana all'ospedale Gerson nel Messico. Ho studiato cartelle
cliniche, e gli effetti della terapia sui pazienti e sono stato assolutamente sbalordito davanti ai
miglioramenti soggettivi e oggettivi (aumento di peso, eliminazione di dolore e edema, ecc).
Ho visto questo in pazienti con tumori in stadi molto avanzati e in molte altre patologie non
maligne. Siamo decisi ad usare questa terapia in Ungheria e stiamo cercando di aprire un
Centro dove si utilizzerà la Terapia Gerson e altre metodologie non invasive eppure molto
efficaci.

Due osservazioni finali:


1) Una delle cause principali di morte sul nostro pianeta è il consumo incontrollato di farmaci,
fonte di ottimi affari per le ditte farmaceutiche.
2) In risposta al Prof. Veronesi che dichiara che gli antibiotici hanno risolto il problema della

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tubercolosi, nonostante diversi antibiotici disponibili la t.b.c. è ancora un grave problema.

Max Gerson
“Non esiste cancro in un metabolismo sano”, affermava il dottor Max Gerson (1881-1959),
pioniere dell'alimentazione terapeutica nel trattamento di tumori e altre malattie
degenerative, paladino dell'agricoltura biologica e definito da un suo paziente curato, il Nobel
Dottor Albert Schweitzer,“uno dei massimi geni della storia della medicina”. Il Dottor Gerson è
morto nel 1959, ma le sue idee - sulla prevenzione se non ancora sulla cura dei tumori - sono
ora di dominio pubblico, senza però che il suo nome vi sia collegato.

Il primo Centro per Cure Naturali che in Europa porti il nome Gerson
Ha aperto le porte nel novembre 2008. La clinica è situata nelle montagne a soli 30 km da
Budapest in una zona boscosa con aria pulita, tranquillità e un panorama stupendo. Ci sono
10 camere spaziose, ognuna col bagno privato. La cucina è equipaggiata per la preparazione
di succhi e alimentazione per la Terapia Gerson.
Lo staff medico, proveniente da studi e ospedali convenzionali, conosce bene la pratica della
medicina naturale. Uno di loro, che visiterà la clinica due volte alla settimana, gestisce anche
un servizio d'ambulanza.
Uno dei fondatori del Centro è la scrittrice e psico-terapeuta Beata Bishop, guarita 27 anni fa
di melanoma metastatizzato, e co-autrice con Charlotte Gerson dell'ultimo libro sulla terapia:
Healing the Gerson Way (>>>Guarire con Il Metodo Gerson, uscito in Italia a cura della
Macro Edizioni nel 2009 nonché di A Time to Heal, la storia della sua malattia e guarigione
con la Terapia Gerson.

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Il clistere di caffé
Nuove soluzione con vecchi metodi
Luciano Gianazza - www.medicinenon.it

Con il passare degli anni, i rifiuti tossici possono accumularsi nel colon e nel fegato, e
circolare quindi in tutto il corpo tramite il flusso sanguigno. Un colon e un fegato puliti e sani
sono essenziali per la salute di tutti gli organi e dei tessuti del corpo.
Per fare questo è stato "riscoperto" anche il clistere, una volta il cavallo di battaglia delle
mamme che sapevano che era un validissimo mezzo per liberare i loro bambini da una
miriade di fastidi per i quali i pediatri di oggi prescrivono farmaci.
Il clistere è diventato una specie di tabù e molti sono visibilmente imbarazzati a parlarne.
Oppure l'argomento può far comparire un sorrisino di scherno nei confronti di chi lo propone.

La medicalizzazione della vita ci ha portato ad usare farmaci per qualsiasi fastidio possiamo
avere, con grande soddisfazione dell'industria della salute, e l'imbarazzante clistere è stato
sostituito dal comodo lassativo. Ogni anno vengono spesi milioni di euro in lassativi, essendo
la stitichezza un effetto collaterale della dieta onnivora, non importa quanti scienziati
insistano nell'affermare che l'uomo è onnivoro. Il corpo non si è fatto convincere dalle teorie,
non importa quanto autorevoli fossero le fonti che le hanno formulate, e quando viene
alimentato in modo inadeguato ci da un sacco di rogne per avvertirci che quel cibo non è
adatto, un po' come se pretendessi di far funzionare bene una macchina a benzina utilizzando
il gasolio.

La cosa è peggiorata con il proliferare delle catene di fast food, che ci hanno fatto conoscere
anche il junk food, ossia "cibo spazzatura", un ulteriore ampliamento della dieta onnivora. Più

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onnivora di cosi.
Il ritorno a una vita sana inplica anche l'adozione della dieta vegetariana o, meglio ancora,
vegana, indipendentemente dalle motivazioni semplicemente salutistiche o ideologiche.
Il Dr Richard Anderson, nel suo libro Cleanse & Purify Thyself afferma che le cellule hanno
una rudimentale memoria che registra le vibrazioni di paura, odio e morte che l'animale
sperimenta quando viene macellato e l'animo di chi si ciba della loro carne viene influenzato
da queste vibrazioni negative. La persona spesso non riesce a trovare la ragione di tali
turbamenti e non immagina che deriva dal fatto di mangiare carne.
A chi passa da un regime alimentare onnivoro a uno stile vegetariano o vegano il clistere dà
molti benefici perchè libera dai residui tossici compressi nel colon assieme alle feci inespulse,
senza l'uso di lassativi che sono sempre dannosi, fosse solo perchè causano assuefazione. Ma
questo è solo uno dei casi in cui il clistere può essere usato.

Il Clistere di Caffè
Da parte di professionisti nel campo della medicina alternativa e olistica ormai da molti anni
viene usato un clistere che utilizza non l'acqua ma il caffè con lo scopo di disintossicare il
fegato.
Un clistere di caffè, quando fatto correttamente, fa produrre al fegato più bile, apre i dotti
biliari, e fa in modo che la bile fluisca. In questo processo, un fegato intossicato può scaricare
molte delle sue tossine nella bile e sbarazzarsene in alcuni minuti. Questo spesso dà grande
sollievo a tutto il corpo, e spesso fa la differenza tra giacere con la sensazione di sentirsi
miserabili e sentirsi bene e essere attivi. I clisteri di caffè sono anche efficaci nell'alleviare il
dolore. I pazienti di cancro, per un esempio, possono ottenere sollievo dal dolore anche
quando i farmaci non hanno dato esito.

Gli effetti di un clistere con caffè sono differenti da quelli di uno con semplice acqua e sale e
questa differenza è costituita dalla caffeina presente nel caffè.
La caffeina, la teobromina e la teofillina stimolano il rilassamento dei muscoli lisci causando la
dilatazione dei vasi sanguigni e dei dotti biliari. Gli effetti di un clistere con caffè non sono gli
stessi del bere caffè. Le vene nella zona anale sono molto vicine alla superfice dei tessuti. La
caffeina viene assorbita facilmente e in quantità maggiore di quando il caffè viene bevuto.
Il caffè non passa attraverso il sistema digestivo, e non influisce sul corpo come quando lo si
prende come bevanda. Invece, il clistere di caffè stimola sia il fegato che la cistifellea a
rilasciare le tossine, che vengono poi eliminate dal colon.
All'inizio del trattamento, se la bile contiene molte tossine, può produrre spasmi nel duodeno
e nell'intestino tenue e causare un po' di deflusso nello stomaco. Questo può causare
sensazioni di nausea, che potrebbero portare al vomito della bile. Se accade questo, bere una
buona quantità di tè di menta piperita forte aiuterà ad annullare la bile nello stomaco e a
portare sollievo.
È interessante osservare che bere una tazza di caffè ha un effetto completamente diverso dal
fare un clistere. Bere caffè causa i seguenti problemi:
- Aumenta la reazione riflessa
- diminuisce la pressione del sangue
- aumenta la frequenza del battito cardiaco
- causa palpitazioni e insonnia
- stimola le ghiandole surrenali
- irrita lo stomaco
- lascia un residuo tossico nel corpo

Un clistere di caffé, quando fatto correttamente, non produrrà questi effetti.

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Nota: Due clisteri di caffè in una settimana durante un periodo di disintossicazione generale
vanno bene per la maggior parte delle persone, ma non per tutti. Se i clisteri di caffè
facessero sentire peggio una persona anche utilizzando caffè biologico, dovrebbe smettere di
praticarli. I clisteri di caffè dovrebbero essere utilizzati con cautela. Quando se ne fanno
troppi sono stressanti per il fegato e possono causare tensione. Dopo il periodo di
disintossicazione, i clisteri di caffè dovrebbero essere impiegati solo come un'emergenza, non
come un booster di energia.

“Benefici per il fegato


”Il caffè ha una composizione chimica che è stimolante. Contiene delle molecole, palmitati,
che aiutano il fegato a trasferire le tossine nella bile. Il caffè viene assorbito dalla vena
emorroidale e trasferito al fegato. Con i dotti dilatati la bile riversa nel tratto gastro-
intestinale le tossine. Contemporaneamente l'azione peristaltica viene attivata dal clistere,
causando l'eliminazione delle tossine tramite evacuazione dal colon.
Un clistere di caffè è abbastanza utile durante una malattia grave, dopo un ricovero
ospedaliero, e dopo l'esposizione a sostanze chimiche tossiche. Questo clistere può anche
essere utilizzato durante digiuni per alleviare eventuali emicranie causate talvolta da una
aumentata eliminazione di tossine.

“Procedura:
”Prima di fare il clistere di caffè, e opportuno ripulire il colon con due o tre clisteri tradizionali,
dopo di questo passa al clistere di caffe. A differenza dei clisteri di sola acqua, Il liquido
dovrebbe essere ritenuto nel colon da 12 a 15 minuti. E' utile avere un orologio in vista. Il Dr.
Gerson ha scoperto che tutta la caffeina viene assorbita entro 12 minuti circa. La caffeina
passa attraverso le vene emorroidali direttamente nelle vena portale e quindi nel fegato.
Dopo 15 minuti, evacua.
Se sperimenti tensione o spasmi nell'intestino utilizzando un clistere, prova a utilizzare acqua
più calda (da 37° a 38° è una buona temperatura) per aiutare a rilassare l'intestino. Se
l'intestino è debole o flaccido, prova invece a utilizzare acqua più fredda (da 24° a 27°) per
aiutare a rafforzarlo.
“Il caffè coltivato biologicamente è assolutamente essenziale. ”Le sostanze chimiche, i
diserbanti e gli antiparassitari presenti nei caffè coltivati commercialmente potrebbero
causare danni al fegato quando utilizzati in un clistere. Usa solo caffè biologico.

In una pentola o in un bollitore aggiungi 3 cucchiai da tavola colmi di caffè macinato ) a 1


litro d'acqua (preferibilmente distillata, se vogliamo essere fiscali). Fai bollire per 3 minuti, poi
continua a fuoco lento per 20 minuti. Copri con un coperchio. Quindi lascia raffreddare fino ad
una temperatura più o meno vicina a quella corporea.
Metti il caffé così ottenuto (circa un litro) in una borsa per clisteri del tipo da appendere.
Per lubrificare il beccuccio da introdurre nell'ano non usare creme commerciali derivate dal
petrolio. Puoi utilizzare vitamina E in forma oleosa oppure l'olio di germe di grano (puoi forare
la punta di una capsula gelatinosa e spremerne il liquido. Anche il gel di aloe va bene.
La posizione migliore per il clistere è in ginocchio con la testa appoggiata sul pavimento.
Dopo che il liquido è stato inserito, ci si appoggia sul fianco destro per 15 minuti prima di
evacuarlo.
Non preoccuparti se il liquido non viene evacuato dopo 15 minuti. Semplicemente continua a
fare le normali attività fino a quando senti lo stimolo a evacuare.

“”

“Raccomandazioni:

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”“”Massimizza i vantaggi di questo clistere di caffe, pulendo bene prima il colon con dei
clisteri tradizionali di acqua salata.
Non abusare dei clisteri di caffè utilizzandoli troppo spesso. Una persona ammalata di cancro
può avere bisogno di fino a 3 clisteri al giorno. Un eccessivo uso di clisteri di caffè per più di 6
mesi può esaurire le riserve di di ferro, così come di altri minerali e vitamine, causando
anemia. Non utilizzare clisteri di caffè oltre un periodo che va da 4 a 6 settimane. E'
importante fare una pausa e prendere supplementi di minerali e vitamine per reintegrare
quelli persi.

“Nota Importante:
”I programmi di disintossicazione come la pulizia del colon e i clisteri di caffè non sono
indirizzati a curare qualsiasi malattia, ma sono solo intesi ad aiutare il corpo a svolgere le sue
naturali attività di disintossicazione e eliminazione. Rivolgiti al tuo medico prima e durante lo
svolgimento delle pratiche descritte in questa pagina, come in qualsiasi altra di Medicinenon.

www.disinformazione.it

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