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Oggi consideriamo la fine del II Atto e il momento in cui la situazione precipita.

Il disastro nel II atto si ha


quanto tutto va storto per il protagonista. Il Grande Piano per Salvare il Mondo fallisce miseramente e il
protagonista è messo peggio che in ogni altro momento del romanzo. La posta in gioco si è ulteriormente
alzata e il tutto sembra impossibile da gestire.

Spesso, qualunque sia la bugia che il protagonista ha raccontato a se stesso (o ciò che credeva vero) è
ridotta in pezzi, e lo costringe ad affrontare la verità, per quanto terribile. Se la forza antagonista era un
segreto o un mistero, a questo punto se ne scopre l’identità, spesso con effetti devastanti. Anche se
l’antagonista è sempre stato chiaro, vengono rivelate nuove informazioni che fanno sembrare
insormontabile il problema.

Parlando in cliché, è l’oscurità prima dell’alba.

Perché è importante il disastro del II atto: perché è qui che entra in gioco l’arco del personaggio. Il difetto
fatale del protagonista fa sì che le cose si evolvano peggio di quanto ci si aspettava, e ora deve superare
quel difetto per avere successo. E’ qui che i personaggio di solito affrontano i propri demoni interiori e ne
escono vincenti, il momento in cui tutto è perduto ed essi devono scavare in se stessi e scoprire chi sono
realmente.

Elementi chiave del disastro del II Atto


Spesso è creato dal protagonista stesso, che non ha imparato le lezioni che doveva imparare nel suo arco
del personaggio
Getta il protagonista nel momento del “tutto è perduto”, dove egli perde ogni speranza
Lo costringe a scavare in se stesso e dirsi chi è e cosa vuole
Per tutta la parte centrale, il protagonista ha tentato e fallito, ha sofferto la pressione esercitata su di lui,
ignorato il proprio limite personale e le lezioni che la trama cercava di insegnargli. Proprio quando la storia
è nel suo momento più buio, egli agisce in un modo che causa un fallimento catastrofico (regolate per
adattare alle dimensioni ed obiettivo della storia: ciò che è catastrofico in una storia di fantascienza epica
non lo è in un romance).

Questo disastro scatena due momenti classici dello storytelling – il momento “tutto è perduto” e la “notte
oscura dell’anima”. Sono entrambi dei punti di svolta critici, per la trama esterna e per l’arco del
personaggio, e spesso qui i due archi si fondono in uno solo.

Tutto è perdoto [the All-is-Lost Moment]


Tutto ciò che il protagonista ha tentato fino ad ora è fallito. Egli pensa di se stesso il peggio e ci crede
fermamente, e non vede modo di vincere o risolvere i suoi problemi. Ha perso ogni speranza, vuole mollare
tutto e sgattaiolare via nel fallimento e nella disperazione.

La notte oscura dell’anima [ the The Dark-Night-of-the-Soul Moment]


Questo momento si verifica al punto più basso della disperazione del protagonista. Non deve essere una
vera notte [… , n.d.t.] solo un momento lungo quanto vi piace in cui il protagonista è costretto a esaminare
la sua vita e le sue scelte e ad accettare come si è ridotto a questo punto. Poi riesce a scavare a fondo,
rimettere insieme i cocci, e immaginare cosa deve fare dopo tutto ciò. Non è veramente senza speranza, ma
deve sacrificare qualcosa(può trattarsi di diverse cose, da un vero e proprio sacrificio fino ad abbandonare
una convinzione o un dubbio su di sé). Ha imparato la lezione e adesso sa cosa deve fare.

This moment occurs at the very bottom of the protagonist’s despair. It doesn’t have to be an actual night,
just a moment (whatever length you choose) where the protagonist is forced to examine his life and his
choices and accept how he got to this point. He then manages to dig deep down, gather himself up, and
realize what he has to do after all. It isn’t truly hopeless, but he’ll have to sacrifice something. (This can be
any number of things, from a literal sacrifice to abandoning a belief or self doubt.) He’s learned his lesson
and he now knows what to do.
Cose da tenere presenti quando si studia il la catastrofe del II Atto:
Che cosa farebbe desiderare al protagonista di mollare tutto?
Come potrebbe essere inserita nella storia?
In che modo il protagonista potrebbe arrivare a questo punto? Che eventi devono accadere prima che si
verifichi?
Qual è il difetto principale del protagonista? [questo secondo me sarebbe da sapere prima, n.d.t.]
In che modo questo difetto potrebbe far fallire il protagonista o condurlo incontro al fallimento?
Quale consapevolezza deve acquisire il protagonista per tirarsi fuori dalla “notte oscura dell’anima”?
In che modo il protagonista potrebbe mettere in pratica questa nuova consapevolezza? In che modo essa
potrebbe cambiarlo?
Esercizio: descrivete cosa va storto o in che modo il protagonista fallisce, e come questo lo mette in
movimento verso il climax
Siate dettagliati o vaghi quando desiderate. Ragionate su come questa scena potrebbe condurre al climax
del romanzo. Se non sapete quanto scrivere, compilate da uno a tre paragrafi in cui dite in che modo il
difetto del protagonista lo ha condotto a questo momento, cosa va storto, come questo lo conduce al
momento in cui tutto è perduto, come si sente e come reagisce, quando si sente disperato durante la
“notte oscura dell’anima”, e con quale nuova comprensione riesce a tirarsi su e mettere insieme un nuovo
piano. Potete scrivere di più e continuare con lo svolgimento della trama fino al prossimo punto di svolta.

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