Sei sulla pagina 1di 2

La Bomba Atomica

Enrico Fermi (1901-1954) lasciò l'Italia nel 1938 per ricevere il premio Nobel per la fisica in
Svezia e non vi tornò mai più. Con sua moglie si trasferì negli Stati Uniti a causa del fascismo e
del crescente antisemitismo in Italia. Fermi si rese conto che la fissione nucleare era
accompagnata dal rilascio di colossali quantità di energia dalla conversione della massa in
energia, secondo l'equazione di Einstein E=mc². Quando gli scienziati convinsero il presidente
Roosevelt di questo, Fermi fu nominato capo di un gruppo di ricerca che si occupava di un
progetto segreto per la creazione di una bomba atomica, il progetto Manhattan. Tuttavia il
compito di Fermi era di creare una reazione nucleare controllata: cioè dividere l'atomo senza
dar luogo ad un'esplosione mortale. In teoria era possibile: durante la fissione, un neutrone è
bombardato nel nucleo dell'atomo, che si divide ed espelle un neutrone. Questo neutrone
espulso può dividere un altro nucleo, rilasciando un altro neutrone libero che ne divide un altro
ancora, e così via: una reazione a catena autoalimentante. Se la reazione a catena andava
troppo veloce, diveniva un'esplosione atomica, ma sotto controllo poteva produrre un flusso
stabile di energia. Se la reazione a catena partiva con l'uranio, creava anche un sottoprodotto,
il plutonio, un ottimo carburante per un'arma nucleare, che era stato appena scoperto nel
1940 da Glenn Seaborg. All'Università di Chicago, Fermi lavorò col suo gruppo di ricerca per
trovare il modo di controllare la reazione a catena. Riuscì nel suo intento creando un
dispositivo, la pila atomica, nel quale era possibile inserire un materiale che assorbisse i
neutroni nel mezzo del processo di fissione per rallentarlo o per fermarlo. Scoprì che le barre di
cadmio assorbivano i neutroni. Se la reazione a catena si accelerava, le barre di cadmio
potevano essere inserite per rallentarla oppure potevano essere rimosse per accelerarla di
nuovo. Il 2 dicembre del 1942, il gruppo effettuò la prima prova. L'apparecchiatura fu
sistemata in un campo da gioco dell'Università di Chicago. Il momento era cruciale; se le loro
teorie ed esperimenti si dimostravano sbagliati, potevano radere al suolo mezza città. Alcune
barre furono tirate fuori e la reazione cominciò. Riuscirono ad aumentare o diminuire il
quantitativo di energia risultante sistemando le barre. L'idea di Fermi funzionò, ottenendo la
prima reazione a catena controllata autoalimentante, il primo flusso controllato di energia da
una fonte che non fosse il Sole. Un messaggio cifrato annunciò al governo il successo
dell'esperimento. Da allora, la teoria di Fermi è stata ampliata e raffinata. Sono stati costruiti
reattori nucleari in molti paesi per fornire energia sia a scopo militare, per esempio nei
sottomarini nucleari, sia per usi civili, come per la normale elettricità.. Purtroppo gli incidenti
avvenuti negli ultimi anni hanno reso meno popolare l'uso di tale forma di energia, soprattutto
per i problemi legati alle scorie radioattive. Le esigenze della guerra resero le ricerche di fisica
nucleare, legate ai processi di fissione, di immenso valore strategico. La prima bomba atomica
fu sganciata contro la città giapponese di Hiroshima il 6 agosto del 1945, seguita da una
seconda esplosione sopra Nagasaki tre giorni dopo. Le motivazioni che furono addotte dai capi
di governo di allora, Truman e Stimson, non trovano piena giustificazione. Autorizzarono l'uso
La Bomba Atomica
della bomba atomica per il fatto che la continuazione della guerra con i mezzi tradizionali
avrebbe comportato molte vittime e ulteriori atrocità; ma non si tenne conto che la bomba
atomica comportò ugualmente decine di migliaia di morti tra la popolazione civile, senza
contare gli effetti a lungo termine delle contaminazioni radioattive.

Potrebbero piacerti anche