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Energia nucleare

Vista aerea della centrale nucleare a Leibstadt,


in Svizzera che emette vapore acqueo dalla torre di raffreddamento. La centrale produce
in media 25 milioni di chilowattora al giorno, una quantità sufficiente ad alimentare una
città grande quanto Boston.[1]
L'energia nucleare o energia atomica è l'energia liberata dalle reazioni nucleari e
dal decadimento radioattivo sotto forma di energia elettromagnetica e cinetica. Questa
energia è sfruttata da numerose tecnologie nucleari e ha una particolare rilevanza nel
settore energetico, infatti comunemente ci si riferisce all'energia nucleare come a quella
liberata in modo controllato nelle centrali nucleari per la produzione di energia elettrica.
Al 2020 l'energia nucleare costituisce circa il 10% della produzione di energia elettrica globale, ed è
stata la seconda fonte di energia a basse emissioni di carbonio dopo quella idroelettrica. È diffusa in 32
stati che ospitano 442 reattori nucleari a fissione
Gli Stati Uniti d'America hanno la maggior quantità di reattori nucleari, che generano ogni anno più
di 800 TWh di elettricità a basse emissioni con un fattore di capacità medio del 92%.[6] Il fattore di
capacità globale medio per l'energia nucleare è dell'89%. [7]
L'energia nucleare è una delle fonti di energia più sicure in termini di morti per unità di energia prodotta.
Il carbone, il petrolio, il gas naturale e l'energia idroelettrica hanno tutte causato più morti per unità di
energia generata rispetto al nucleare, per via dell'inquinamento atmosferico e degli incidenti. L'incidente
più grave avvenuto in un impianto nucleare è quello di Černobyl' in Ucraina (allora Unione Sovietica)
nel 1986, seguito dal disastro di Fukushima provocato da un maremoto nel 2011 e dal più
contenuto incidente di Three Mile Island avvenuto negli Stati Uniti nel 1979.

Origini[modifica | modifica wikitesto]
La storia dell'energia nucleare ha inizio con le scoperte sul decadimento radioattivo avvenute nel 1896
da Henri Becquerel e Marie Curie, mentre lavoravano con materiali fosforescenti.[8][9] Questi materiali,
che brillano al buio dopo l'esposizione alla luce, sono molto diversi dai materiali fluorescenti, i quali
brillano al buio mentre sono esposti a fonti luminose invisibili ai nostri occhi. Becquerel sospettava che
il bagliore prodotto dai tubi catodici una volta spenti, potesse essere associato alla fosforescenza
indotta dalla presenza dei raggi X. Quindi prese vari sali fosforescenti e li avvolse nella carta,
dopodiché avvolse il tutto con una lastra fotografica. Tutti i sali non lasciavano un'impronta nella lastra
fotografica, eccezion fatta per i sali di uranio. Questi, che non brillavano al buio, provocavano un
annerimento della lastra nonostante fossero avvolti nella carta, come se la lastra fosse stata esposta
alla luce. Divenne presto chiaro che l'annerimento della lastra non aveva nulla a che fare con la
fosforescenza, poiché l'annerimento era prodotto anche dai sali non fosforescenti dell'uranio.
Ulteriori ricerche di Becquerel, Ernest Rutherford, Paul Villard, Pierre Curie, Marie Curie e altri hanno
mostrato che questa forma di radioattività era significativamente più complicata rispetto ai raggi X
appena scoperti. Rutherford fu il primo a rendersi conto che tutti questi elementi decadono secondo la
stessa formula matematica esponenziale e che molti processi di decadimento portavano alla
trasmutazione di un elemento in un altro. Successivamente, la legge di spostamento radioattivo
di Fajans e Soddy venne formulata per descrivere i prodotti del decadimento alfa e beta.[10]
La scoperta della fissione nucleare avvenne nel 1938 a seguito degli studi di Ernest Rutherford basati
sulla teoria della relatività di Albert Einstein. Infatti, fu quest'ultimo a intuire nel 1905, che l'energia e la
massa sono due manifestazioni della materia e li equiparò con la famosa formula . Subito dopo la
scoperta del processo di fissione, ci si è resi conto che un nucleo atomico in fissione può indurre
ulteriori fissioni di ulteriori nuclei, generando così una reazione a catena autosufficiente. [11] Una volta
che ciò fu confermato sperimentalmente nel 1939, gli scienziati di molti paesi chiesero ai loro governi di
sostenere la ricerca sulla fissione nucleare, proprio all'inizio della seconda guerra mondiale, per lo
sviluppo di un'arma nucleare. Questi sforzi di ricerca, complessivamente noti come Progetto
Manhattan, hanno portato sia alla realizzazione del primo reattore sperimentale-dimostrativo
funzionante da parte di Enrico Fermi: il Chicago Pile-1, sia alle successive vicende belliche
della seconda guerra mondiale con lo sgancio delle bombe atomiche su Hiroshima e Nagasaki.[12]

Età contemporanea[modifica | modifica wikitesto]


All'inizio degli anni 2000, ci si aspettava una serie di investimenti sia pubblici che privati, a causa delle
preoccupazioni sulle emissioni di anidride carbonica. [24] Durante questo periodo, i reattori di nuova
generazione, come l'EPR, hanno iniziato la costruzione, anche se hanno riscontrato problemi e ritardi e
hanno superato notevolmente il budget.[25]
I piani per un rinascimento nucleare fallirono nel 2011, a seguito del disastro nucleare di Fukushima
Dai-ichi. Il disastro è stato causato da un grande tsunami innescato dal terremoto di Tōhoku, uno dei
più grandi terremoti mai registrati. La centrale nucleare di Fukushima Dai-ichi ha subito tre crolli del
nucleo a causa del guasto del sistema di raffreddamento di emergenza per mancanza di alimentazione
elettrica. Ciò ha provocato l'incidente nucleare più grave dal disastro di Chernobyl. L'incidente ha
indotto un riesame della sicurezza nucleare e della politica in materia di energia nucleare in molti paesi.
[26]
 La Germania ha approvato i piani per chiudere tutti i suoi reattori entro il 2022 e molti altri paesi
hanno rivisto i loro programmi di energia nucleare. [27][28] A seguito del disastro, il Giappone ha spento
tutti i suoi reattori nucleari, alcuni dei quali in modo permanente, e nel 2015 ha iniziato un processo
graduale per riavviare i restanti 40 reattori. [29]
Entro il 2015, le prospettive dell'IAEA per l'energia nucleare erano diventate più promettenti,
riconoscendo l'importanza della generazione di energia a basse emissioni di carbonio per mitigare il
cambiamento climatico. A partire dal 2021, era prevista la costruzione di oltre 50 reattori nucleari in
tutto il mondo,[30] la Cina però ha costruito un numero significativamente inferiore di reattori rispetto a
quanto originariamente previsto.

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