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Ingranaggi
e ingranamenti speciali
Quando si parla di ingranaggi spesso è sottinteso che esista un unico modo di trasmettere il moto
tramite ingranamento e un unico profilo: quello a evolvente. Ma le dentature a evolvente non sono
certamente state le uniche utilizzate, sebbene il profilo a evolvente, per gli assi paralleli, offra vantaggi
grandissimi rispetto ad altri profili: molti profili particolari vengono utilizzati, soprattutto quando
gli assi non sono paralleli.
Mario Antonio Morselli Dal 1450 al 1750 fu sviluppata gran parte
Consulente tecnico e titolare di Stem Numerical della teoria, riporto di seguito alcune date e
Engineering alcuni nomi particolarmente significativi.
Albrecht Durer definì la forma degli epici-
cloidi (1525).
S
econdo alcuni studiosi i pri- Philip de la Hire analizzò gli epicicloidi e
mi ingranaggi risalirebbero consigliò l’evolvente (1694).
a 5.000 anni or sono (quin- Leonard Euler studiò le regole dell’ingra-
di poco dopo l’invenzione namento (1754).
della ruota), ma noi possia- Wilfred Lewis pubblicò la formula per il
mo ricostruire su base docu- calcolo delle tensioni base dente (1893).
mentale la storia degli ingranaggi solo dal Wildhaber nel 1923 brevettò una dentatura
4° secolo a.C. Il primo a parlarne fu for- ad archi di cerchio.
se Aristotele, anche se alcuni dicono che Senza la pretesa di essere esauriente, credo
parlasse di ruote di frizione, ma i primi Fig. 1 - Odometro, attribuito ad Erone, che sia molto interessante una breve descri-
studi concreti furono quelli di Archimede consentiva di misurare la distanza percorsa zione di alcuni ingranamenti che o sono po-
che inventò la vite senza fine e di Erone. da un carro. co usuali, oppure, se anche usuali presenta-
Credo che risulti molto interessante lo no caratteristiche singolari e poco note.
schema in figura 1 dell’odometro di Erone L’arte degli ingranaggi attraversò poi il me-
di Alessandria, uno dei primi “scienziati” dio evo senza particolari evoluzioni. Dentature cicloidali
che si pose il problema delle misure e degli Non è perciò vero che sia stata sviluppa- Si tratta di dentature per le quali general-
strumenti di misura (*). ta dagli arabi, che semplicemente li usaro- mente il tratto attivo in addendum è una
Ai tempi dei Greci e dei Romani, a parte no in qualche strumento come l’astrolabio: epicicloide, in dedendum una ipocicloide.
le viti senza fine, le dentature erano princi- non sono stati loro a insegnarcelo, sem-
palmente dentature a pioli (o perni), sia ad plicemente i crociati riportarono qualche
assi paralleli che con assi a 90° (**). esempio significativo di realizzazione.
Gli orologiai europei del XIV secolo, com’è
logico, li utilizzavano correntemente.
*) Alcuni storici sono inclini a pensare che Erone sia I primi studi e schizzi significativi furono
semplicemente stato un divulgatore di tecniche e cono- quelli di Giovanni de Dondi (circa 1360)
scenze. e Leonardo da Vinci (1495). Bellissimo (e
(**) Per la verità le dentature a pioli o perni furono uti- simpaticamente attuale) un insegnamento
lizzate diffusamente anche fin dopo il Medioevo e se ne di Leonardo da Vinci:
trovano esempi anche in alcuni schizzi di Leonardo da
Vinci, ma a tutt’oggi esiste qualche utilizzo e, a ben guar-
«La fronte del dente non deve toccar mai il
dare, anche le diffusissime ruote dentate per catene a rulli fondo alla sua crenna, finché non perviene Fig. 2 - Schema dei profili della dentatura
sono loro discendenti. al luogo della linea centrale.» ‘conforme asimmetrica’ Wildhaber – Novikov.
Coppie coniche quello delle coppie coniche. Ogni casa co- della ruota. Si può immaginare detta ruota
e ingranggi Beveloid struttrice di macchine genera i denti secon- come una pura superficie, quindi di spes-
Un campo nel quale i profili non sono evol- do una propria filosofia ed è storica la com- sore nullo ruotare in modo da ingranare
venti ed hanno caratteristiche singolari è petizione tra la geometria Gleason e quella contemporaneamente con le due ruote co-
Klingelnberg e Oerlikon (anche se bisogna niche. Il modo nel quale questi fianchi retti-
specificare che, pur restando nell’ambito linei realizzano il moto di taglio varia come
Klingelnberg, esiste una differenza signi- detto a seconda del costruttore di macchi-
ficativa tra quanto realizzato con creatore na: il più semplice dal punto di vista della
conico o con fresa frontale, che è differen- comprensione è stato il moto rettilineo di
te dalla fresa frontale Gleason). Il profilo due utensili singoli della macchina Gleason
di ‘base’ si sviluppa su superfici sferiche e per denti diritti. Per tutte le altre lo svolgi-
non è l’evolvente (in questo caso sferica), mento dell’ “elica” e la variazione di dimen-
ma l’ottoide, curva che per la verità assomi- sione del dente e del vano sul cono dipen-
glia molto all’evolvente, pur senza averne le dono dalla tecnologia di taglio impiegata.
favorevoli caratteristiche: infatti l’ingrana- Inoltre bisogna ricordare che tutte le cop-
mento delle ruote dentate coniche è cine- pie coniche presentano sempre un marcato
maticamente corretto solo se lo spostamen- crowning sia di elica che di profilo, sì che
to di profilo è simmetrico per le due ruote anche per esse il contatto è nominalmen-
con somma nulla. L’ottoide non deriva da te puntiforme: l’area di contatto rilavabile
una scelta particolare, ma dal fatto che vie- con il vecchio metodo del ‘blu di Prussia’
ne generata dal fianco rettilineo di un uten- per le coppie coniche scariche è dell’ordi-
sile che si può immaginare come una ruota ne del 45-65 % della fascia e si considera
piano-conica, che prende il posto nella ge- usualmente un massimo dell’80% portante
nerazione della dentiera delle ruote a evol- sotto carico. Da questo punto di vista basti
vente ad assi paralleli. Logicamente i denti pensare che la fresa frontale Gleason realiz-
Fig. 6 - Simulazione wireframe di un dente di questa ruota piano conica sono a fian- za il fianco convesso con la parte ‘interna’
Beveloid, software dell’autore. chi rettilinei, prismi con vertice nel centro dei fianchi fresa, quelli con raggio mino-
bero. A parte questo, per angoli piccoli, si denti destinata a ingranare con una vite
tratta di ruote precise e relativamente eco- a un principio e fianchi asimmetrici, con
nomiche, che possono essere realizzate a offset come sopra descritto. L’ingranaggio
partire da macchine utensili classiche de- quindi realizza un rapporto 1:30 in unico
stinate alle ruote dentate per assi paralleli, stadio.
purché il software CNC sia sufficientemente Da un altro punto di vista, questo genere di
evoluto (fig. 7). dentatura è concettualmente simile ai vite
senza fine: l’utensile che la genera è sostan-
Ingranaggi face-gear zialmente una copia del pignone che con es-
In un certo senso dalla geometria beveloid, sa ingranerà, così come accade per il crea-
al limite della generazione derivano i fa- tore destinato a tagliare le corone dei vite
ce-gear. Si tratta di dentature per le qua- senza fine. In effetti esistono parenti stretti
li il pignone è una normale ruota denta- dei face-gear generati a partire da ‘viti’ ci-
ta a evolvente e la ruota una ruota piana. lindriche o lievemente coniche. Le denomi-
Ogni sezione cilindrica della ruota piana, Fig 11 - Simulazione dei contatti vite senza nazioni sono varie, a volte vengono indicate
se sviluppata, mostra un profilo a evolven- fine-corona tramite software dell’autore, vite come spiroidali, spiroplan, ecc.
te e anche queste ruote verso il centro ruo- in proiezione, profilo ZI.
ta hanno il limite del sottointaglio e verso Dentature a vite senza fine
l’esterno il limite del dente a punta, come si perché deve ‘ricopiare’ la sagoma dei den- Anche queste dentature, se pure tra le più
vede in figura 8. ti a evolvente del pignone, ognuno ruotato comuni, hanno profili decisamente partico-
Generalmente vengono ottenute con un per simulare la posizione corretta. Esistono lari e alcune, come le Cavex ® della Flender
utensile-pignone (coltello Fellow) che la- poi face-gear generati con pignoni elicoi- hanno tutte le caratteristiche per poter es-
vora a 90° rispetto all’asse ruota, ma in al- dali e addirittura face-gear ipoidi generati sere classificate come “speciali”.
cuni casi sono state utilizzate delle mole a con pignoni elicoidali, logicamente l’offset Sono noti i profili ZA,ZN,ZK,ZI,ZC (an-
vite per la rettifica del profilo, mole con un è determinato nel senso che porta l’elica del che detto ZH).
tratto attivo molto corto (2-3 filetti), perché pignone a essere maggiore dell’elica della Il profilo ZA si può immaginare come il
altrimenti, come si può immaginare, la mo- corona piana. profilo che si può ottenere con un utensile
la asporterebbe tutta la dentatura. La for- Si può vedere in figura 9 un test di den- a fianchi rettilinei inclinati il cui tagliente
ma del filetto della mola a vite è complessa tatura per una corona ‘piana’ a 30 giace su di un piano passante per l’asse della
Fig 12 - Simulazione dei contatti vite senza fine-corona tramite software Fig 13 - Simulazione dei contatti vite senza fine-corona tramite software
dell’autore, vite in assonometria, profilo ZI. dell’autore, corona in proiezione, profilo ZI.
vite. Come dire che la vite, se sezionata con to nei rapporti molto elevati a un principio È molto importante lo studio dei luoghi di
un piano passante per l’asse di rotazione, e basso angolo di elica i due profili si con- contatto delle coppie vite corona con coro-
presenta una sezione a fianchi rettilinei. fondono e, in questo caso, anche i profili ZA na globoidale, cioè le coppie vite corona più
Il profilo ZN si può immaginare invece co- e ZN sono confondibili a ZK e ZI. comuni e usualmente note nella produzio-
me il profilo che si può ottenere con una Lo schema di figura 10 ispirato a quello che ne industriale. Questo serve perché la di-
fresa a candela conica a fianchi rettilinei: la si può trovare sull’Henriot, mostra, amplifi- sposizione di queste curve in relazione alla
sezione nella quale i fianchi si presentano cate e in modo qualitativo, le differenze tra velocità di strisciamento è assai importan-
rettilinei è quella normale al filetto. Questo le sezioni assiali dei vari profili. te ai fini della formazione di una pressione
profilo è utilizzato raramente, per ingranag- L’aspetto particolare di questi profili è che di lubrificazione. Maggiore è l’angolo che si
gi di dimensioni molto elevate. nella corona, si ritrovano solo nella sezione forma tra la direzione della velocità di stri-
Il profilo ZK è invece quello ottenuto da un di mezzeria: per esempio il profilo ZI (evol- sciamento e la curva di contatto, maggiore
utensile a disco profilato a doppio cono, la vente) nella mezzeria della corona trova un sarà la capacità della coppia di formare un
geometria delle frese cosiddette “a modulo”, corrispondente profilo a evolvente, poi a la- efficace film lubrificante. La combinazione
o la mola biconica, in questo caso i fianchi to di questo dei profili che ingranano con della pressione di contatto e della maggiore
sono rettilinei sull’utensile, mentre il profilo tratti di vite che non si presentano affatto o minore capacità di generare spessore del
della vite non presenta fianchi rettilinei in come evolventi. Questo dipende dal fatto film lubrificante qualificherà la geometria
alcuna sezione. Inoltre il profilo non è uni- che, per ottenere contatti molto estesi, la co- della vite senza fine ai fini delle prestazioni,
vocamente definito, dipendendo dal diame- rona viene dentata con un utensile creatore ovviamente a parità di materiali, lavorazio-
tro dell’utensile: questo profilo assomiglia solo di poco maggiore in diametro della vi- ni e lubrificante.
allo ZI tanto più quanto maggiore è il dia- te e mantenuto nella posizione di mezzeria Nella figura 11 si riporta una simulazio-
metro utensile e tende allo ZI per il diame- della corona, che in questo modo “sale” ad ne eseguita tramite un software dell’autore
tro utensile che tende a infinito. Profilo ZI abbracciare la vite, generando una corona relativo a un ingranamento per profilo ZI
significa letteralmente Zhan Involute, ovve- cosiddetta “globoidale”. In alcuni casi anche 1:80 con angolo elica media di 2,88° coeffi-
ro a evolvente: si può immaginare che sia la vite “sale” ad abbracciare la corona, e co- cienti di correzione nulli, (ma non sarebbe
realizzato con un utensile con un fianco ret- sì si ha una geometria assai complessa, con molto differente per ZA o ZK); le curve di
tilineo inclinato il cui tagliente giace su di anche la vite globoidale. La coppia vite sen- contatto sono in blu. Il profilo dell’elica vite
un piano tangente al cilindro di base. Que- za fine completamente globoidale presenta e della corona è completato dalle curve di
sto dà anche l’idea di come il profilo ZI e il contatti estremamente estesi, elevatissimo contatto e dalle tracce dei vettori velocità
profilo ZK diventino assimilabili al tendere ricoprimento ed ha la massima capacità di di strisciamento;
a zero del cilindro di base, cosa che accade carico, ma anche la massima complessità Nella figura 12 in assonometria, le curve di
al tendere a zero dell’angolo di elica. Pertan- realizzativa. contatto sono in giallo.
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