alla cinepresa UN FILM DOCUMENTARIO SUL MONDO DEI FAST FOOD “SUPERSIZE ME” CHE METTE SOTTO I RIFLETTORI UN’ANNOSA QUESTIONE: È UNA CULTURA ALIMENTARE CHE FA BENE O MALE ALLA SALUTE? La locandina del film Supersize me VEDERE PER CREDERE… «Un tempo in quel quartiere seduce tutto il mondo con pubblicità che era disponibile sul menu, c’erano tanti ristorantini bretoni ammiccanti, con giochi in omaggio per accettando le maxi porzioni solo e trattorie economiche, dove si bambini, con porzioni supersize (da cui quando venivano offerte (quasi potevano comodamente mangiare nasce il titolo del film) e prezzi alla sempre), mangiando tutti i piatti crêpes e galettes innaffiate col sidro. portata di tutti. Un colosso che conta proposti almeno una volta. In breve Un giorno però tutte quelle trattorie oltre trentamila ristoranti in tempo la sua salute comincia erano sparite e al loro posto erano centodiciannove Paesi, trecentotrenta a degenerare. Il suo peso è aumentato apparsi quei locali moderni che recano dei quali in Italia. Numeri alla mano, di undici chilogrammi, il colesterolo il funesto nome di fast food». Questo come si giustificano i dati allarmanti è salito vertiginosamente e le funzioni è lo scenario in cui si muove Agnes, circa l’obesità? Qual è il confine tra di svariati organi interni ed esterni la protagonista de “L’immortalità” libertà individuale e tutela della legalità? ne hanno sensibilmente risentito, di Milan Kundera. Uno scenario che Per rispondere a queste domande dal fegato all’apparato riproduttivo. fa ormai parte del nostro quotidiano, Morgan Spurlock è stato disposto Supersize me ha già vinto il Premio del nostro vissuto. Tanto da spingere a mettersi in gioco, a scapito della sua Miglior Regia Sundance Film Festival il giovane Morgan Spurlock, attore salute, per dare vita a un “esperimento 2004 ed è stato candidato al premio e regista, a porsi alcune inquietanti scientifico” che potesse dimostrare Oscar come miglior documentario. domande. Perché chiunque sembra gli effetti di un mese di alimentazione Il film, uscito in Italia ad aprile, ha già d’accordo sul fatto che il cibo dei fast nei McDonald’s. Sono stati intervistati dato vita a numerosi dibattiti. food non sia del tutto salutare, ma esperti in venti città degli Stati Uniti: «Abbiamo anche qui» - ha dichiarato nessuno aveva prima d’ora Direttori Federali della Sanità, Eugenio Del Toma, medico sperimentato quanto. E sperimentare gastronomi, esperti in alimentazione, specializzato in alimentazione è il termine esatto visto l’esperienza ecc. Sono state esaminate varie città, e gastroenterologia – «molti fenomeni cui si è sottoposto il regista in prima scuole e ospedali nel tentativo di di obesità e soprattutto di sovrappeso. persona. analizzare i comportamenti collettivi Se vediamo cos’è accaduto in altri (in alcune classi, il pagliaccio campi, dopo dieci anni i dati americani La musa ispiratrice, testimonial del fast food è risultato più diventeranno italiani. Noi siamo difesi l’obesità noto ai bambini di Gesù). da una tradizione del mangiare più Lo spunto iniziale è un processo radicata, ma quando i potentissimi intentato da due ragazze obese contro Esperimento a colpi mezzi di comunicazione bombardano il fast food più famoso del mondo: di forchetta i ragazzi all’acquisto di certi prodotti McDonald’s. Il risultato è un film Il documentario segue ogni pasto la tradizione ha poca influenza». documentario, “Supersize me” che del regista che, dopo aver E mentre il colosso degli hamburger racconta i paradossi di una crescente clinicamente provato il suo perfetto risponde in tv con uno spot che lancia e allarmante cultura alimentare stato si salute, per trenta giorni invitanti e salutari insalatone, il povero americana. Non si tratta di un consecutivi, dalla colazione alla cena, Morgan Spurlock torna dalla fidanzata, problema esclusivamente made si ciba solo ed esclusivamente nel fast chef vegetariano, che tenterà di farlo in Usa, il colosso dei fast food, infatti, food. L’unica regola: mangiare quello tornare in forma.