BASALE (che li ancora e separa al tessuto connettivo sottostante) - TESSUTI NON VASCOLARIZZATI (traggono il nutrimento dai capillari che si trovano nella lamina basale attraverso la m. basale)
-DOTATI DI ATTIVITA’ MITOTICA
sono continuamente rinnovati e rigenerati (pelle e fegato)
E DELLE CAVITA’ INTERNE (epiteli delle mucose, delle tonache sierose e sei vasi sanguigni e linfatici) - PERMETTONO SCAMBI METABOLICI TRA ORGANISMO E AMBIENTE (secrezione, escrezione, assorbimento) - PERMETTONO SCAMBI GASSOSI - PERMETTE LA RICEZIONE DEGLI STIMOLI MEDIANTE RECETTORI -PRETEGGE DALLA DISIDRATAZIONE E DA DANNI MECCANICI, FISICI (radiazioni, sole) E CHIMICI E DA INVASIONI MICROBICHE POSSONO ESSERE: -DI RIVESTIMENTO O SECERNENTI/ GHIANDOLARI -PAVIMENTOSO, CUBICO (O ISOPRISMATICO), CILINDRICO (O BATIPRISMATICO O COLONNARE) - MONOSTRATIFICATO (O SEMPLICE) PLURISTRATIFICATO (O COMPOSTO) PSEUDOSTRATIFICATO (modificazione del semplice) DI TRANSIZIONE (modificazione del composto) MEMBRANA BASALE: non cellulare, di natura fibrosa, spessore dai 70 ai 300 nm, viene prodotta dalle cell epiteliali e dai fibroblasti in cooperazione -funzione meccanica (supporto e ancoraggio cell) -regola funzioni cellulari -filtro molecolare (rete di collagene IV, GAG e proteoglicani) L'uso del termine lamina basale sta lentamente sostituendo quello di membrana basale, relegando il termine di membrana esclusivamente alle strutture con doppi strati fosfolipidici come la membrana cellulare. Nonostante ciò numerosi autori continuano a preferire il termine di membrana basale. EPIDERMIDE
I cheratinociti costituiscono la maggior parte dell'epidermide e durante il
loro ciclo vitale danno luogo a diversi stati che si concretizzano negli strati epidermici sopradescritti. Nascono nello strato basale da cellule staminali unipotenti e vanno incontro ad una citomorfosi cornea durante la loro ascesa alla superficie trasformandosi in lamine di cheratina che poi andranno sfaldandosi. I cheratinociti impiegano circa due settimane ad arrivare allo strato corneo e altre due per staccarsi dalla cute.
I melanociti sono le cellule più numerose dopo i cheratinociti essendo
circa un quarto delle cellule basali. Si distribuiscono nello strato basale non casualmente: sono presenti unità epidermico-melaniche costituite da un melanocita circondato da 36 cheratinociti basali. Contengono gli organuli detti melanosomi, ripieni di melanina, che trasferiscono ai cheratinociti, i quali li fagocitano. La presenza dei melanosomi all'interno dei cheratinociti determina il colore della pelle. I microvilli sono sottili estroflessioni digitiformi della membrana plasmatica; sono molto corti e difficilmente distinguibili singolarmente al miocroscopio ottico (al contrario di ciglia e microciglia che sono più lunghi e distinguibili). I microvilli sono appendici non mobili, come le stereociglia (al contrario delle ciglia che sono invece mobili). Se i microvilli sono particolarmente fitti e ordinati al microscopio ottico si osserva un orletto; l’orletto striato è caratteristico degli enterociti che rivestono i villi intestinali, mentre l’orletto a spazzola è caratteristico delle cellule epiteliali della porzione dei tubuli convoluti prossimali renali. Negli enterociti e nei tubili renali, i microvilli hanno la funzione di aumentare la superficie di scambio, importante nell’assorbimento/riassorbimento di acqua e nutrienti. le ciglia sono degli organelli lunghi e sottili che si estendono dalla superficie di molte cellule eucariotiche. Queste sono per lo più corte e numerose. Le ciglia si originano, insieme ai flagelli, dal corpo basale, anche questo costituito da microtubuli, il cui numero e disposizione mostrano qualche differenza. La struttura delle ciglia è detta “9+2” poiché presenta un anello di nove doppiette di microtubuli tenute unite tra loro dalla nexina. Le ciglia mobili (vibratili) caratterizzano la superficie apicale delle cellule epiteliali che tappezzano le vie respiratorie e le vie genitali femminili: nel primo caso esse sono incaricate di spingere continuamente verso l’esterno lo strato di muco che ricopre l’epitelio e che contiene eventuali particelle solide penetrate accidentalmente con l’aria inspirata; nel secondo caso le ciglia vibratili con il loro movimento facilitano la progressione della cellula uovo dalla tuba verso l’utero. Tali strutture sono presenti anche in alcuni protozoi dove con il loro battito sincrono permettono la mobilità e il convogliamento di particelle alimentari verso l’apparato buccale. Le stereociglia sono, in sintesi, microvilli molto lunghi, facilmente visibili al microscopio ottico, non mobili. Si ritrovano nell’epitelio dell’epididimo CON FUNZIONE DI ASSORBIMENTO e dell’orecchio interno CON FUNZIONE DI TRASDUZIONE DEI SEGNALI. Si ritrovano sulla superficie apicale delle cellule ciliate uditive dell’organo di Corti, situato nell’orecchio.