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PUBBLICAZIONI DELL'ISTITUTO PEDAGOGICO FRANCESCANO

Seconda serie - 5

ATANASIO MATANIC

SPIRITUALITA’ CATTOLICA
GDNTEMPORANEA

LA SCUOLA EDITRICE - BRESCIA


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ATANASIO MATANIC

Saggio di sintesi e di bibliografia

LA SCUOLA EDITRICE -
BRESCIA — 1965
Con permissu superiorum ecclesiasticorum

Proprietas litteraria

© Copyright by Editrice «c La. Scuola v

Tip. Ciani 8: Giammarioli — Frascati, Giugno 1965


PREMESSA

Il titolo e il sottotitolo del presente lavoro ne indi-


cano i limiti e la natura: si tratta di un saggio di sin-
tesi e di bibliografia della spiritualità cattolica contem-
poranea. E’ un contributo, fra i primi del genere, senza
la pretesa di essere completo e definitivo. La sua idea-
base è questa: è indubbio che il tempo —
epoca, pe-
riodo, secolo, con il relativo « spirito >> — è uno dei
fattori che influiscono decisamente sul formarsi della
spiritualità in generale e delle spiritualità cattoliche
particolari. Si pensi alle circostanze di tempo nelle
quali nacquero le nostre diverse spiritualità eremi-

tica, benedettina, francescana domenicana, ignazia-


e
na ed altre —, e facilmente vi si scorgerà l'impronta
della rispettiva epoca di origine.
Questa idea-base viene collegata con un'altra, af-
fine: le spiritualità, nate in diversi tempi, subiscono
ancora gli influssi — buoni e non buoni —dei tempi
successivi; ogni periodo e ogni secolo lascia qualche
impronta su ogni spiritualità. E’ una delle ragioni per
cui è molto difficile parlare delle diverse spiritualità
come erano in origine —
per esempio dei singoli fon-
datori —
perché ogni famiglia religiosa, volente o no-
lente, subì e subisce tanti influssi, qualche cosa per-
dendo e qualche altra aggiungendo alla originale spi-
ritualità del fondatore.
Così, per passare all'applicazione, pensiamo anche
del secolo ventesimo, del suo spirito e del suo in-
« »
6 pnsmsssn

flusso sulla spiritualità cattolica in generale e sulle


spiritualità cattoliche particolari. E qual è lo spirito
del Novecento cattolico P Quali i suoi fattori causali P
Quali le sue tendenze ed istanze caratteristiche ? Quali
i suoi più attuali problemi? Quali, forse, i temi poco
favoriti da esso ?... Sono i punti interrogativi dei quali
ci siamo occupati di proposito, e che sono trattati nella
prima parte del nostro lavoro, parte suddivisa in quat-
tro capitoli.
La seconda parte di questo lavoro è puramente bi-
bliografica. Abbiamo voluto raccogliere quanto finora
è stato scritto sul nostro argomento. Com'è facile ve-
dere, si tratta massimamente di studi e articoli mi-
nori, sparsi in diverse riviste e pubblicazioni del mondo
scientifico.
Stimiamo doveroso precisare che il primo criterio,
secondo il quale è stata raccolta la nostra bibliografia,
è questo: mettere insieme gli studi propriamente detti,
le opinioni e le conclusioni in proposito, escludendo
invece ciò che si può considerare come materiale per
arrivare a tali studi, opinioni e conclusioni; perché, se
si volesse raccogliere anche codesto (si pensi ai di-
versi campi del sapere, delle arti, delle lettere), occor-
rerebbe un altro apposito lavoro.
L'ordine seguito nella enumerazione bibliografica
è quello alfabetico secondo gli autori (o secondo il
titolo del volume, se gli autori ne sono diversi). Ai
titoli abbiamo premesso il numero ordinario, perché
ad esso ci riferiamo nell'indice analitico, per rendere
più facile e soprattutto più utile l'uso della medesima
bibliografia. Talora, alle nude indicazioni bibliografi-
che abbiamo aggiunto qualche parola riguardante il
paamassa 7

contenuto 0 il valore dello scritto, e ciò specialmente


quando il titolo del medesimo non lo fa intendere.
Non presumiamo di aver fatto ne’ una sintesi né
una raccolta bibliografica completa. Tuttavia, quanto
presentiamo potrà essere certamente molto utile a di-
verse categorie di studiosi e professionisti. E (non lo
nascondiamo) in particolare tenevamo presenti nella
mente coloro che si interessano dei problemi storici,
teorici e pratici della spiritualità e delle spiritualità,
cioè i superiori e gli educatori degli Ordini religiosi,
perché, è noto, gli Ordini religiosi e i loro sodali sono
tra i primi a subire gli influssi del tempo. E non pos-
sono non tenerne conto.
SOMMARIO

Premessa .
Pag Ul

Sommario

PARTE PRIMA — SAGGIO DI SINTESI 11

Cap. I — CONCETTO E FATTORI cAusALI . . . . . .


13
1. Concetto della spiritualità cattolica
contemporanea .
13
2. Fattori causali negativi .
16
3. Fattori causali positivi .
20

Cap. II — TEMI E TENDENZE CARATTERISTICHE 25


1. Caratteristiche della spiritualità con-
temporanea 25
2. « L'aggiornamento » e la spiritualità
contemporanea .
29

Cap. III —
STATI, VOCAZIONI E SPIRITUALITA’ .
33
1. Stati e vocazioni nella Chiesa .
33
2. Vocazioni e spiritualità particolari .
37

Cap. IV — TRE TEMI POCO FAVORITI . . .


39
1. Penitenza nella spiritualità contempo-
ranea .
39
2. I novissimi . .
42
3. Morale professionale 45

PARTE SECONDA —- SAGGIO DI BIBLIOGRAFIA .

INDICE ANALITICO 99
PAR TE PRIMA

SAGGIO DI SINTESI
CAPITOLO PRIMO

CONCETTO E FATTORI CAUSALI

1. — CONCETTO DELLA SPIRITUALITA’ CATTOLICA


CONTEMPORANEA

Sono pienamente giustificati gli interrogativi che


possono esserci rivolti: che cosa significa il
termine di
« spiritualità contemporanea » ? a quale spazio di tem-

po si riferisce ? da quando ebbe inizio


terminus a —

quo — la spiritualità contemporanea ?


Chiamiamo spiritualità contemporanea solamente
quella del Novecento cristiano e cattolico, ossia del
secolo ventesimo semplicemente. Dal punto di vista
storico essa inizia con il pontificato di san Pio X
(1903-1914), « il più grande papa riformatore dai tempi
del concilio tridentino » (1). Comprende, quindi, due
generazioni: quella che da giovane vide la prima guerra
mondiale, e quella che, ancora giovane, insieme con la
precedente visse la seconda guerra mondiale con le do-
lorose conseguenze di entrambe.

(1) K. BIEHLMEYER H. TLTECHLE, Storia della Chiesa. VOI. IV: L'epoca mo-
-

derna, Brescia. Morcelliana, 1959, è 213. n. 3. Nella sua prima lettera encliclica.
-

E supremi apostolatus (1903), diceva Pio X: «I tempi che corrono richiedono


azione; ma un'azione che tutta consista nell'osservare con fedeltà ed interezza
le leggi divine e le prescrizioni della Chiesa, nella professione franca ed aperta
della religione, nell'esercizio d'ogni fatta opera di carità, senza verun riguardo
a sé stessi ed a vantaggi terreni. Tali luminosi esempi
di tanti soldati di
Cristo varranno assai meglio a scuotere gli animi c a trascinarlì che non le
sublimi dissertazionì... (in Acta Sanctae Scdis. 36 /1903-4/ pp. 149-50).
»
14 SPIRITUALITA‘ CATTOLICA CONTEMPORANEA

sia uno dei fattori che influisce sulla diversificazione


delle spiritualità. E’ difficile negare, per chi conosce
un poco la storia religiosa dei venti secoli cristiani
(o
quasi), l'influsso dell'epoca, per esempio del secondo
o del terzo secolo dell'era cristiana, l'influsso dell'am-
biente geografico, per esempio orientale e mediterra-
neo, sulla formazione della spiritualità eremitica O
eremitico-monastica. Appena le accennate condizioni
cambiano, nascono nuove forme di vita e di spiritua-
lità cristiana. Così si può pensare dell'influsso degli
ambienti storici del Duecento o del Cinquecento, ed
anche del Novecento. Ancora più facile è distinguere
le grandi epoche cristiane, quella paleocristiana da
quella medioevale e questa e quella dalla più recente
e moderna (2).
Parlando, dunque, della spiritualità di un'epoca o
di un secolo (« spirito del tempo ») si vuol dire sem-
plicemente che in tale periodo certi principi e certe
pratiche di pietà furono particolarmente preferiti, men-
tre altri principî ed altre pratiche non furono, s'in-
tende, negati, ma nemmeno preferiti o accentuati e
tutto ciò in relazione a quel determinato tempo o am-
biente (lasciando da parte, in questa sede, gli altri
eventuali fattori causali).

(2) Cf. A. MATANIL‘, Le scuole di spiritualità nel magistero pontificio (Pub-


blicazioni dell'Istituto Pedagogico Francescano 4), Brescia, La Scuola, 1964
p. 33; vedi anche A. GEMELLI, Prefazione, in P. GEREMIA m S. PAOLO DELLA CROCE,
La vita religiosa... Milano, Vita e Pensiero, 1949, II ed, pp. V-XI.
cm 1 concrznu E FATTORI CAUSALI
15

Accettando un suggestivo pensiero di Alfonso


A. Gratry (+1872) riteniamo che il problema spiri-
tuale di fondo dell'Ottocento, ereditato a sua volta dal
Settecento, sia stato la conciliazione della religione e
della cultura, della fede e della scienza, della pietà e
della critica. Riteniamo, inoltre, che tale problema sia
stato ormai autorevolmente ed anche scientificamente
risolto sotto il pontificato e con il magistero del papa
Leone XIII, specialmente con la rivalutazione della

bero testimoniare la religione accettata. E’ il


tempo
della testimonianza, come si dice talora! E’ il tempo
delle opere, della carità! Difatti tutte le tendenze ed
istanze caratteristiche della spiritualità contempora-
nea si possono riferire a questo fondamentale
proble—
ma. Il Papa Paolo VI, felicemente l'ha affer-
regnante,

assumere il posto che le compete, il primo, il sommo,


nella scala dei valori religiosi e morali, non solo nella
teorica estimazione, ma altresì nella pratica attuazione
della vita cristiana » (3).

(3) IN Acta Apost. Sedis. 56 (1964) pp. 635-6; L. CIVARDI, L'ora della carità,
in L'Osservatore Romano, 20 agosto 1964, Cf. anche i risultati di una
p. 1. -

recente inchiesta vicina al nostro


argomento: I. COLOSIO, O. P., Spiritualità
moderna c Visione beatifica, in Rivista di ascetica
e nzistica, 8 (1963)
pp. 416-548.
smantflxuîa’ cnroLica CONTEMPORANEA
16

2. — FATTORI CAUSALI NEGATIVI

Il discorso su eventuali cause, o elementi e fattori


causali, che influirono e influiscono nel formarsi della
necessariamente pre-
spiritualità contemporanea, devetendenze
cedere quello sulle particolari o note carat-

teristiche della medesima. I fattori causali di questa


spiritualità (per fermarci solo ad essi) possono a loro
volta essere negativi nei confronti della religione cat-
tolica, come di ogni altra spiritualità, oppure possono
essere positivi, influendo favorevolmente, in tutto o

in parte, nella formazione della stessa o di ogni spi-


ritualità.
E' vero quanto spesso si dice da alcuni decenni che
il cristianesimo ‘e contrastato da un forte movimento
pagano (o neo-pagano).
L'affermazione, tuttavia, ap-
del resto, a tutti
pare piuttosto generica, applicabile,
i venti secoli dell'era cristiana. Perciò bisogna giusti-
ficarla in quanto si riferisce precisamente al nostro
secolo.
Il che non ci sembra difficile. Fattori causali ne-
gativi riguardanti la spiritualità del nostro tempo tanto
sono

considerati quegli errori filosofici e teologici,


teorici come pratici, che poi influiranno sulla vita pub-
blica, politica e sociale, sulla stessa vita privata e quo-
morale.
tidiana, anzi soprattutto sulla vita religiosa e
Partendo dal naturalismo illuminista settecentesco,
ereditato il
teologico e filosofico, abbiamo in seguitosocialismo
materialismo e l'idealismo acristiani, il e

l'esistenzialismo, il liberalismo e l'individualismo, l'in-


ostile e
dìfferentismo e l'ateismo (quest'ultimo spesso
CAP. I Coxcrrrr) E x-zxrroiu CAUSALI

17

combattivo nei riguardi della religione). Una delle armi


più sottili e pericolose dell'ateismo è il laicismo (anche
se non tutti i laicisti sono atei), in quanto tende ad
eliminare il motivo religioso dalle attività, dalle istitu-
zioni e dagli ambienti dell'ordine temporale (4).
Nel campo propriamente teologico abbiamo avuto
l'americanismo, il modernismo (per i suoi accenti im-
manentisti e sentimentalisti), l’integralismo ed il rela-
tivismo dogmatico e morale. Il democraticismo poli-
tico e sociale, con le sue universali esigenze di libertà,
uguaglianza e fraternità, scosse e scuote senza dubbio
anche la coscienza cristiana. Infatti, non ignoriamo le
esigenze della vita materiale moderna, i benefici ed i
pericoli della civiltà materiale e della tecnica, le con-
dizioni spesso forzate del lavoro e delle occupazioni
(orario, salario, ecc.), le esigenze più o meno giusti-
ficate di ricreazione, comodità, divertimenti, ecc.
Quanto a questo lato materiale, tecnico e temporale
della vita contemporanea, è risaputo che ha fatto im-
mensi progressi, ma, secondo N. Berdiaeff, «la cre-

(4) L'insegnamento pontificale del papa Pio XI è di singolare interesse


riguardo a tutti questi errori. Ecco un pensiero di lui: E’ una caratteri-
«

stica nefasta del tempo presente il volere distaccare non solo la dottrina mora-
le, ma anche le fondamenta del diritto e della sua amministrazione dalla vera
fede in Dio e dalle norme della rivelazione divina...» (nell'enc. Mit brennen-
der Sorge, del 1937, in Acta Apost. Sedis, 28 1937 181). Sul laicismo contem-
poraneo vedi il molto istruttivo libretto di P. PAVAN, Laicismo d'oggi, Roma,
Studium, 1964, II ediz., in 32, pp. 95. Quanto al più sotto ricordato moder-
- -

nismo e al suo opposto integrismo. riportiamo un pensiero di H. DANIEL-ROPS:


« è abbastanza evidente che i due movimenti nemici, allontanati dalla seg-
gezza della Chiesa e della Sede Apostolica, continuano tra noi sotto forma di
tendenze e che questa opposizione non contribuisce a rendere facile l'unità
dei cattolici indispensabile di fronte ad altri peggiori pericoli» (in Humanitas
10/1965/ p. 536).
18 SPLRITUALITN CATTOLICA CONTEMPORANEA
àîjmî

scita dell'uomo non corrisponde affatto a


spirituale
questi processi dinamici» (5). Da qui lo squilibrio tra
la civiltà materiale e la civiltà spirituale, cioè tra la
pseudo cultura e la cultura propriamente detta.
Ciascuno facilmente comprende, dopo questa enu-
merazione di « ismi », come e quanto tali fattori siano
stati e siano tuttora « negativi» sulla nostra religio-
sità. Non si tratta solo di errori teorici, ma si tratta
di una tremenda e « tormentata » realtà. Le secolariz-
zazioni materiali e morali, le persecuzioni e i martiri,
gli abbandoni e gli isolamenti, che i credenti e i catto-
lici dovettero subire ed ancora subiscono, sono pro-
dotti di tali errori. A ragione è stato scritto che, men-
tre tali fattori esigono sacrifici e vittime, quelli e que-
ste contribuiscono alla formazione di una modernis-
sima apologia cristiana (6).
Per quanto riguarda le condizioni nelle quali spes-
so si trovano i giovani lavoratori e le giovani lavora-
trici credenti del nostro tempo, ecco ciò che disse
Pio XII: «Infatti a milioni di essi si chiede oggi, in
grado straordinario, fermezza, pazienza, costanza e

spirito di sacrificio, per restare integri nella fede, sia

(5) N. BERDIAEFF, Au seuil de la nouvelle époqzte, Neuchatel-Paris, Dela-


chaux et Niestlé S. A., 1947, p. 149.
(6) Ecco un appropriato pensiero del Papa Paolo VI: « E siano lieti al-
tresì e consolati quei Nostri Fratelli e Figli, che vivono nelle regioni dove
loro ‘e tuttora negata o così diminuita la sufficiente e dignitosa libertà reli-
giosa, così che alla Chiesa del silenzio e delle lacrime dobbiamo iscriverlì:
godano anch'essi del fulgore dottrinale che illumina la Santa Chiesa, a cui le
loro sofferenze e la loro fedeltà offrono stupenda testimonianza, meritando
così a se stessi la gloria maggiore: quella di Cristo vittima per il riscatto del
mondo n (nel discorso in occasione della chiusura della terza sessione del
Vaticano II, in L'Osservatore Romano, 22 novembre 1964, p. 3).
cm. I CONCETTO E FATTORI CAUSALI
19

sotto i colpi della


sorte, sia nelle seduzioni di un am-
biente che porge loro tutto ciò che forma l'aspirazione
e il desiderio di un cuore appassionato. Ma simile
ten-
tativo non potrà mai riuscire » (7). Quanto il Papa
dice, applicato a tutti i ceti dei credenti (lavoratori,
va
impiegati, studenti, soldati, ecc.), specialmente là dove
gli insegnamenti non cristiani vengono ufficialmente
propagandati e difesi senza poter essere contraddetti.
Tuttavia, tali fattori dannosi ed in sé negativi, pro-
vocano spesso, e per fortuna, reazioni salutari. Quando,
ad esempio, un errore mette in dubbio l'autorità ed i
diritti della Chiesa, presso i migliori provoca l'effetto
contrario. La realtà lo dimostra: la tendenza e la ca-
ratteristica ecclesiologiche della spiritualità contempo-
ranea sono causate anche da codesti fattori negativi,
ma influenti sulla medesima spiritualità. Così pensiamo
ad un altro caso: quando si vede che certi dati della
civiltà materiale moderna possono essere nocivi alla
religiosità, la stessa Chiesa vi prende necessarie con-
tromisure e provvedimenti. Oggi, ad esempio, si parla
e si lavora per l’apostolato specifico nei luoghi del tu-
rismo, per ovviare, precisamente, ai mali dell'univer-
salizzato fatto turistico. Qualche cosa di simile si può
dire nei riguardi degli sports. Non si può, ad esempio,
dire che quelle centinaia di migliaia di persone che
riempiono gli stadi sportivi siano gente matta, o gente
areligiosa. Esse sentono il fenomeno dello sport e,
d'altra parte, necessitano di svaghi ricreativi; e non

(7) In Acta Apostol. Sedis, 44 (1952) p. 416.


spuurvxtna’ carrouca cozsnazumuum
20

restaaltro che aiutarli nel conciliare tutto ciò con le


necessità ed esigenze religiose.

3. —- FATTORI CAUSALI POSITIVI

I fattori positivi, che favorevolmente influiscono


sulla spiritualità contemporanea, sono principalmente
di natura teologica.
In primo luogo ricordiamo lo stesso magistero della
Chiesa, che con i più autorevoli interventi influisce
sugli orientamenti, sui problemi e sui bisogni propria-
mente spirituali della vita contemporanea. A questo
proposito pensiamo a san Pio X e ai suoi interventi
per l'incremento del culto divino e della liturgia, per
la comunione più frequente, per gli studi biblici; pen-
siamo alla stessa condanna del moderismo con la
enciclica Pascendi e con il famoso decreto Lamenta-
bili(nel 1907). Ricordiamo pure il pontificato di Pio XI,
il Papa delle missioni e dell'Azione Cattolica, il Papa
della restaurazione degli studi ecclesiastici e della
regalità di Cristo. Pensiamo, inoltre, al grandissimo
patrimonio dottrinale del papa Pio XII, del quale al- la
cune encicliche fanno epoca nei rispettivi campi:
Divino afflame Spiritu, del 1943, per lo studio biblico,
e la Mystici Corporis, dello stesso anno;
la Mediator
Dei del 1947, sulla Sacra Liturgia, e la Humani generis
del 1950; la Evangelii praecones, del 1951, per l'incre-
mento delle missioni, e la Hauriezis aquas
in gaudio,
del 1956, sul culto e la devozione al Sacro Cuore di
Gesù. Ricordiamo, infine, i due più recenti pontificati,
dei papi Giovanni XXIII e Paolo VI, dominati finora
dalle preoccupazioni per la migliore riuscita del Con-
CAP. I — CONCETTO E FATTORI CAUSALI

cilio Ecumenico Vaticano II, con finalità principal-


mente pastorali, ecumeniche e missionarie (8).
Anche qui la sola enumerazione dei nomi e degli
atti evoca alla nostra mente certi terni e certe tendenze
della stessa spiritualità contemporanea, in particolare
alcune delle sue note più caratteristiche (liturgia, apo-
stolato, ecclesiologica).
Ancora dietro le direttive del magistero ecclesia-
stico abbiamo una innegabile rifioritura dello studio
biblico e teologico, in connessione con la spiritualità
e con lo studio della medesima. Alle origini di questo
grande rinnovamento sta l'opera di Leone XIII, conti-
nuata dai suoi successori. Molti autori esaltano con-
cordemente Pinflusso di codesto rinnovamento anche
sullo studio più specifico della spiritualità. Dietro
esplicite raccomandazioni e spesso imposizioni ponti-
ficie (dei papi Pio X, Pio XI e Giovanni XXIII), lo studio
e l'interesse, sia teorico che pratico, per questo genere
di studi è da alcuni decenni veramente considerevole.
La rispettiva letteratura, con tante collane e riviste

(8)A proposito dei singoli Papi notiamo la relativa bibliografia: F.


ANTONELLI O.F.M., La santità di Pio X., in Rivista di vita spirituale, 6 (1952)
121-32 (ivi, pp. 235-48, si trova anche un saggio bibliografico degli scritti editi
in occasione della beatificazione di Pio X); F. CAVALLERIA, s.I. Les consignes
spiritualles de Pie XI, in Revue dhscétique et de mystiqtte, 18 (1937) 181-93;
E. LAJENNE 0. P. La doctrine spirituelle de Pie XI, in La Vie spirituelle, 21
(1939) 59, 7-25; per Pio XII cf. alcune informazioni in MATANIC, Le Scuole
(1964), p. 38, nota 40, e inoltre: I. IPARRAGUIRRE S. J Magisterio espiritual de
.,

Pio XII, in Hechos y Dischos, 22 (1947) 332-8, 465-74; G. C. NEGRI, Lîtmanesimo


di Pio XII, in Orientamenti Pedagogici, 2 (1955) 408-25; C. E. MESA C. M. F.,
Pio XII y los Religiosos, in Vida religiosa, 15 (1958) 321-36; R. SPIAZZI O. P.,
Pio XII e l'evangelizzazione del mondo moderno, in Pio XII, Padova Napoli,
-

Presbyterium, 1959, pp. 115-52; Ronou-‘o DEIJ.'IMMACOLATA 0. C. D., Nozioni e


componenti della virtù nell'insegnamento di Pio XII, in Rivista di vita spiriL,
17 (1963) 180-200; C. E. MESA, Juan XXIII y la vida religiosa, Madrid, Coculsa,
1963; W. SEIBEL, «Oboedientia et Pax» _ «Gehorsam und Friede ». Gestalt
und Werk Johannes’ XXIIL, in Geist und Leben, 36 (1963) 246-70.
22 SPIRITUALITA’ CATTOLICA CONTEMPORANEA

« di vita spirituale » o « di ascetica e di mistica » (come

di solito in diverse lingue vengono chiamate), è molto


vasta. Emergono noti e valorosi autori specializzati
esclusivamente per studi di spiritualità, provenienti
da diverse famiglie religiose e da diverse «Scuole »
nonché dal clero secolare e talora pure dal laicato.
Oltre a studi e ricerche personali e critiche, assistiamo
da tempo alla straordinaria ricerca (direi riesumazio-
ne) di testi classici della spiritualità cristiana, proprio
di quei testi che stanno alle origini delle correnti di
spiritualità e Scuole. Sono i testi degli antichi eremiti
e dei primi cenobiti, le antichissime regole monastiche
che vengono riedite, i Santi Patri, i mistici medioevali
tedeschi ed inglesi, autori del Quattrocento e del Cin-
quecento italiani e spagnoli, epistolari di Santi del-
l'epoca moderna, studi e testi della spiritualità del
cristianesimo orientale, specialmente greco e russo,
ecc., ecc. A ciò aggiungiamo le fondazioni di tanti
« Istituti di spiritualità », che, accanto a quelli di teo-

logia pastorale e di liturgia, cercano di portare il loro


contributo allo studio e all'insegnamento nel rispet-
tivo campo. Fa davvero meraviglia e non sembra cre-
dibile che l’uomo del Novecento abbia tanto interesse
per tali letture e per tali studi !
Questi studi e queste ricerche hanno messo a fuoco
inquest'ultimo problemi più
sessantennio i e ur- vivi
genti della spiritualità contemporanea. Alcuni dei più
importanti sono: l'esistenza delle particolari spiritua-
lità delle eventuali Scuole (con tutte le questioni
e
connesse); il rapporto tra la morale, l'ascetica e la
mistica; la natura o, come si diceva qualche volta,
l'indole psicologica della teologia spirituale; il pro-
blema dei fenomeni mistici o il cosiddetto « problema
CAP. 1 CONCETTO E FATTORI CAUSALI

23

mistico »; il rapporto tra preghiera privata e quella


comune e liturgica. Fra le ultime novità dibattute è
quella delle spiritualità dei singoli stati, con speciale
riferimento alla spiritualità laicale ed alla spiritualità
semplicemente sacerdotale 0 clericale (oltre a quella
propria e comune a tutti i religiosi in quanto religiosi).
A proposito degli studi filosofici e teologici del no-
stro tempo, connessi a loro volta con questioni pro-
priamente spirituali, riportiamo un autorevole giudizio
di M. F. Sciacca: La prima metà dell'Ottocento vide
«

l'anteporsi di Agostino a Tommaso. Seguì la riaffer-


mazione del tomismo con le correnti neoscolastiche
dello stesso secolo XIX e del nostro. Da alcuni anni, la
filosofia cerca ansiosamente la sua verità e la cerca
nel messaggio cristiano, ma con spirito agostiniano.
Non è questo un motivo per condannare S. Tommaso
all'esilio; anzi è una ragione di più per prenderlo come
guida, d'unito al gran Vescovo d'Ippona. Due guide,
doppia garanzia e fondatissima certezza d'incontrarsi
con la Verità di Cristo e di Roma » (9).
Sciacca, inoltre, contraddicendo a un giudizio di
Giovanni Papini, in materia, pensa che gli ecclesiastici
del Novecento « sono poco studianti ", spesso anche
"

quando sono dottori. Dalla Controriforma in poi»,


continua Sciacca, << dei due aspetti il caritativo e il

cogitativo del Cristianesimo cattolico il primo ha


prevalso enormemente sul secondo. L'esempio o l'azio-


ne hanno fatto quasi dimenticare il pensiero e la ri-
cerca profonda ed originale. Il clero, nella gran mag-

(9) M. F. SCIACCA, La Chiesa e la civiltà moderna, Brescia, Morcelliana,


1948, p. 146.
24 SPIRITUALITA' CATTOLICA (DNTEMPORANEA

gioranza, si è gettato nella vita sociale, nell'apostolato,


nell'opera caritativa, nell'organizzazione ed ha chiuso
i libri... (1°).
»

Con questi due giudizi dell'autorev0le filosofo cat-


tolico ci riferiamo ad un pensiero espresso all'inizio
di queste pagine: uno dei problemi di fondo, anzi l'uni-
co problema di fondo della spiritualità contemporanea
è quello di saper vitalmente conciliare e connettere la
teoria e la pratica, la dottrina e le opere, la fede e la
carità testimoniante. Così scomparirà anche il dubbio
se nella religiosità contemporanea dei cattolici si dia
più posto preferenza alla dommatica o alla morale,
o
alla speculazione intellettualista o alla pietà affettiva,
alla mistica o alla ascetica. Sarà il caso di dire: aliud
facere et aliud non omittere.
I fattori causali, negativi e positivi, influiscono
sulla spiritualità contemporanea così da contribuire
sensibilmente alla formazione della sua fisionomia.
Questa, poi, possiede le sue caratteristiche (note, ten-
denze, esigenze) per le quali si distingue dalle spiri-
tualità del passato. Anzi ogni spiritualità nata nel pas-
sato, come ogni spiritualità particolare delle famiglie
religiose, dovrà tenere conto della spiritualità del tem-
po, di cui, volenti o nolenti, subiamo l'influsso.

(10) IDEM, op. c., pp. 60-1.


CAPITOLO SECONDO

TEMI E TENDENZE CARATTERISTICHE

Premesso il discorso sul fattore ambientale del


tempo e dello spazio nei riguardi della spiritualità cat-
tolica contemporanea, possiamo ulteriormente
e con
molti domandare: qual'è la spiritualità dei credenti
di

Insomma è un fatto accertato e studiato che il no-


stro secolo ha delle particolari tendenze ed
nel campo spirituale. Esse costituiscono
esigenze
quelle che
chiamiamo le note caratteristiche della spiritualità con-
temporanea. Queste note caratteristiche hanno, a loro
volta, esse stesse delle cause, più o meno contingenti,
come, del resto, si deve dire delle spiritualità di tutti
i tempi, passati e futuri.

l. —-
CARATTERISTICHE DELLA SPIRITUALITA’ CONTEM-
PORANEA

La prima delle note caratteristiche della


di oggi si rileva quando si dice ch’essa è
spiritualità
più dommatica
e mistica, nel senso speculativo e
dottrinale, ed è meno
spmrrcmra’ CATTOLICA CONTEMPORANEA
26

morale, affettiva, ascetìca e pratica. E’ un'affermazio-


ne che apparirà a molti, come pure a noi,
molto discu-
tibile, ma la riportiamo per ragioni di obiettività, co-

me la troviamo enunciata presso alcuni autori. Altri


autori, e non pochi, ritengono che la nostra spiritualità
ascetica,
contemporanea è veramente più morale ed
più affettiva e pratica, che dommatica, mistica, spe-
culativa. Le esigenze della carità testimoniante vi sa-

rebbero più forti della fede contemplativa! In riferi-


mento alle Scuole tradizionali,distinte secondo
le gran-
di famiglie religiose, si potrebbe allora dire che il No-
vecento dà preferenza alle Scuole agostiniana,
france-
scana, ignaziana (e a tutte le altre nate dopo il 1500),
ed in genere non preferirebbe le spiritualità monasti-
che e contemplativo-speculative (del resto si ricordi
quanto dicemmo a proposito dei fattori causali).
Quando, invece, si dice che la spiritualità contem-
poranea è liturgica, si strappa, senza
dubbio, il con-
Molti sono i fat-
senso unanime delle parti in causa.
tori che contribuirono allàccentuarsi di questa ten-
denza, tra i quali annoveriamo le grandi encicliche
l'in-
liturgiche dei Papi, lo stesso movimento liturgico,
la volontà
cremento della frequenza ai sacramenti,
dei credenti di partecipare coscientemente
ed attiva-
mente ai misteri della Chiesa tutta, eccetera
(H).
La terza delle note della spiritualità contemporanea
è ecclesiale ed ecclesiologica, in quanto vi si nota l'esi-
di sentire e di vivere con
genza veramente universale e di
la Chiesa, di venerarla e di studiarla, di ascoltarla

37 (1964) 91-8 (im-


taet der Constitutio de Sacra Liturgia, in Geist und Leben,
portante per la nota liturgica della spiritualità contemporanea).
CAP. 11 TEMI E TENDENZE CARATTERISTICHE 27

seguirla. Tale esigenza è causata, veramente in parte


minore, da fattori addirittura estranei al cristianesimo,
come sono certi errori moderni o com'è il bisogno di
avere una bussola degna di fiducia. Allora, presso i
buoni l'esigenza in contrario diventa più accentuata.
Tutto ciò è confermato anche dal fatto che abbiamo
tanti moderni trattati sulla Chiesa e sul
papato. Si può
dire che non ci sia un grande nome nel
campo della
letteratura teologica e spirituale del Novecento che non
sia legato a qualche opera ecclesiologica. A questo pro-
posito incontriamo un appropriato pensiero del papa
Pio XI: nessuno ignora che oggi i valori spirituali
«

sono dalla massa meglio apprezzati e che i


popoli, am-
maestrati dalla esperienza del passato a non dover at-
tendersi pace e sicurezza se non tornando a Dio, ri-
guardano ormai alla Chiesa cattolica quasi ad unica
sorgente di salvezza... (12). »

Da ultimo si afferma che la spiritualità


contempo-
ranea è insieme sociale, apostolica e missionaria. Pen-
siamo che anche questa è una sua nota universalmente
riconosciuta, causata, forse, più da fattori esterni che
interni alla religione. Oggi si sente e si accentua sem-
pre di più il problema della salvezza collettiva e si
parla di « socialità soprannaturale >>; si pensa quasi
obbligatoriamente al bene spirituale anche del prossi-
m0; si parla volentieri della linea religiosa « orizzon-
tale » (io e prossimo di fronte a Dio) e non solo di
quella << verticale » (io di fronte a Dio); si sente di più,
in poche parole, la comunanza caritativa (tanto cara

(12) In Acta Apostol. Sedis, 18 (1926) p. 155. Per lo stesso


argomento è
molto esplicita e importante la lettera enciclica di Paolo VI
Ecclesiam Suam,
ivi, 56 (1964) pp. 609 ss.
SPIRITUALITM CATTOLICA CONTEJHPOILANEA
28

a Romano Guardini) (13) del Corpo mistico di Cristo.


Da qui tanti movimenti e tante forme organizzate di
apostolato moderno clericale e laicale: « Azione Cat-
tolica » con le sue diverse configurazioni specializzate,
ecumenismo ed associazioni pie a carattere missiona-
rio, organizzazioni assistenziali, come la « Charitas »,
eccetera. Anzi, molte cosiddette pratiche moderne
di
pietà sono intonate ottimamente a questa tendenza
apostolica della spiritualità contemporanea. Si pensi
alle pratiche riparatrìci, alle processioni penitenziali
ed espiatorie, alle testimonianze pubbliche e collettive
della fede, al culto tanto incrementato della santissi-
ma Eucarestia, del Sacro Cuore e
di Cristo Re (14).
Collegata con tutto il suddetto sarà la vita ascetica
di oggi. Si darà la preferenza a certe virtù, mentre sa-
ranno più abominati certi vizi, come,
del resto, è acca-
duto in tutti i tempi. La stessa vita e l'attività dei no-
stri contemporanei presentano spesso più difficoltà che
facilitazioniper la vita spirituale.
In specie il nostro tempo sente la gravità di alcuni
binomi, che sono accentuati dalla stessa sua spiritua-
lità particolare. Tali binomi o antinomie sarebbero:
personalismo ed ascetismo, diritti dell'uomo e diritti
della grazia, azione e vita più ritirata, speculazione in-
tellettuale e prassi ascetica, dottrinalismo e vita pro-
ultimi
priamente mistica. A proposito di questi J.due
binomi si è espresso un po’ ironicamente Leclercq:

Brescia, Morcelliana,
(13) Cf. di R. GUARDINI, Lettere sulla autoforntazione,
idee: IDEM, Il Santo nel mondo, in
1958, pp. S8 ss.; e anche, per le medesime
Der Heilige in zmserer Welt,
Humanitas, 14 (1959) 85-101 (l'edizione tedesca:
Wuerzburg, Werkbund-Verlag, 1956).
contemporanea è molto
(14) Per 1a istanza riparatrice della spiritualitàChristi
_ _ _

compulsi, promul-
significativa la lettera enciclica di Pio XI Charitate
nel 1932 (in Acta Apost. Sedis, 24 (1932) pp. 177 ss).
gata
CAP. II TEMI E TENDENZE CARATTERISTICHE 29

E’ più facile e più piacevole dissertare di


«

o di dogmatica che riformare i


liturgia
propri costumi» (15).
Di questa particolare spiritualità
contemporanea
tutti subiamo l'influsso. Anche se essa, assolutamente
parlando, non è del tutto nuova o indipendente da
quelle del passato, tuttavia, con le sue esigenze e ten-

note caratteristiche.

2. — « LÀGGIORNAMENTO » E LA SPIRITUALITA’ CONTEM-


PORANEA

Per quanto riguarda le spiritualità tradizionali, di-


stinte secondo le famiglie e fondazioni religiose, la
spi-
ritualità contemporanea vi ha apportato un problema
ormai molto noto, che si chiama l'aggiornamento o
l'adattamento dei religiosi, connesso pure con il pro-
blema del loro rinnovamento interiore.
Dietro le direttive della suprema autorità della
Chiesa e salva l'obbedienza e la riverenza verso la me-
desima, bisogna dire che ogni adattamento di una fon-
dazione religiosa dovrà rispettare le intenzioni e gli
ideali del rispettivo fondatore nonché lo spirito carat-
teristico dell'istituto. Volendoci esprimere in forma
di antinomia potremmo dire che si tratta di salvare
la tradizione spirituale di un istituto (con l'esigenza

(15) In Ascesi cristiana, Roma, Ediz. Paoline, 1955, p. 272. Per gli accennati
binomi cf.: ANASTASIO DEL SS.mo ROSARIO, O. C. D..
Sguardi sulla vita spirituale
d'oggi, in Rivista di vita spirituale, 3 (1949) 7-22.
SPIRITUALITA’ CATTOLICA CONTEMPORANEA
30

di rinnovamento interiore dei singoli) e di adattarsi


secondo le esigenze —
negative e positive del nostro

tempo. Abbiamo due termini ben precisi: conoscere


e rispettare le genuine intenzioni
del fondatore, con il
rispettivo spirito, e conoscere anche le esigenze del
tempo per adattarvisi il meglio possibile.
Di conseguenza: l'essenza dell'adattamento delle
fondazioni religiose consisterà nel conciliare le loro sin-
gole e particolari spiritualità con la spiritualità del
nostro tempo. Allora non si dirà che Padattamento
dei religiosi (e delle religiose) consiste in cose molto
piccole, come sarebbe la forma di abito, di più o meno
prolungate preghiere, di più o meno austere e nume-
rose pratiche penitenzialì. Certamente verranno prese
in considerazione anche tali « piccolezze >>, ma dopo
che si sarà affermato quell'altro fondamentale prin-
cipio, seguendo sempre il magistero pontificio indella ma-

teria. La conoscenza, dunque, dei due termini


questione della spiritualità di una determinata fon-

dazione e della spiritualità contemporanea è senza


alcun dubbio la chiave di volta per un adeguato e

giusto adattamento. Ecco, ad esempio, alcune appli-


cazioni:
Accettiamo che una delle note caratteristiche della
spiritualità del nostro tempo sia quella liturgica. Per
andare incontro a questa esigenza potranno avere la
prima parola quelle fondazioni religiose che hanno
quale scopo particolare la vita e le attività liturgiche.
Le loro chiese diventeranno centri di attrazione per
quelle anime che sentono maggiore bisogno della pietà
liturgica. Il loro apostolato ed il loro insegnamento
incremen-
saranno altrettante espressioni o mezzi per
tare la « spiritualità liturgica » del Novecento.
CM’. u — TEMI E TENDENZE CARATTERISTICHE 3]

Ricordiamo pure che la spiritualità contemporanea


è espressamente apostolica, missionaria, soprannatu-
ralmente sociale. Per andare incontro a queste esigenze
spirituali dei nostri contemporanei dovranno maggior-
mente impegnarsi quelle fondazioni religiose che han-
no nel proprio programma diverse attività apostoliche,
missionarie e sociali. Si tratterà, crediamo, di aggior-
nare tali attività (quanto ai mezzi, alla preparazio-
ne, ecc.), di accomodare meglio ad esse la vita di co-
munità, di accomodarvi le stesse leggi, se necessario.
In funzione di queste e simili esigenze verrà tutto il
resto: la questione dell'abito, delle preghiere, delle pra-
tiche penitenziali, ecc. Il che sarà risolto dai corpi legi-
slativi delle singole fondazioni.
Il problema dell'aggiornamento dei religiosi viene
talora formulato in una maniera quasi grottesca: che
cosa farebbero i fondatori di antichi Ordini religiosi,
se comparissero ora, nella seconda metà del secolo
ventesimo P che cosa farebbero, ad esempio, un san
Benedetto da Norcia, un san Domenico Guzmàn, un
san Francesco d'Assisi, un Sant'Ignazio di Layola P
Si suppone che le risposte sarebbero tutte a favore
dell'aggiornamento. Pensiamo, tuttavia, che questi, e
tanti altri antichi fondatori, cambierebberopoco o nul-
la del loro primitivo ideale (eccettuato proprio ciò che
non è essenziale e che dipende dai fattori di tempo e
luogo). Essi cercherebbero precisamente come meglio
corrispondere alle esigenze degli uomini del Novecen-
to. Ed ognuno di essi risponderebbe con il proprio
ideale. In questo senso parlava il papa Pio XII in un
solenne discorso rivolto ai religiosi: « Nella maggior
parte dei casi, i legislatori degli Ordini religiosi hanno
concepito la loro opera, allora nuova, per rispondere
SPLRITUALITA’ CATTOLICA CONTEMPORANEA
n’ u.»

a deibisogni o rendere dei servigi che allora sorge-


vano nella Chiesa e non potevano soffrire alcun ri-
tardo; di conseguenza essi adattavano le loro imprese
al loro tempo. Se volete seguire l'esempio dei vostri
padri, fate anche voi come hanno fatto loro: studiate
le opinioni, i giudizi, i costumi dei vostri contempora-
nei in mezzo ai quali vivete e, se vi trovate dei parti-
colari buoni e giusti, impossessatevi di questi preziosi
elementi; altrimenti non li potete illuminare, aiutare,
sorreggere, condurre » (m).
Da ultimo, qualcuno potrebbe ancora pensare e do-
mandarsi: se la Chiesa (in concreto la Santa Sede) lo
considerasse opportuno o necessario, un istituto reli-
gioso, già fondato con un determinato scopo, potrebbe,
dietro la volontà della medesima Chiesa e per andare
incontro alle esigenze della spiritualità contempora-
nea, cambiare la sua originale finalità e quindi in gran
parte anche la sua originale spiritualità ? (questa,
come si sa, dipende molto dalla finalità specifica del-
l'Istituto).
Data lamolteplicità degli istituti religiosi, che cor-
rispondono ad altrettanto molteplici finalità sempre
attuali, ci sembra che tale possibilità sia al presente
minima o nulla. Tuttavia conosciamo qualche istitu-
zione religiosa (ad esempio qualche Ordine militare o
l'Ordine dei Trinitari pro redemptione captivorum »),
«

che ha adottato nuove finalità, o, fra le diverse, pre-


ferito l'una all'altra, perché quelle originali erano ve-
nute a mancargli. Tuttavia si tratta, come si vede, di
rare eccezioni.

(16) In Acta Aposr. Sedis, 43 (1951) 33-4.


CAPITOLO TERZO

STATI, VOCAZIONI E SPIRITUALITA’

Uno dei problemi della spiritualità cattolica con-


temporanea ultimamente riesaminati è quello delle spi-
ritualità dei singoli stati dei credenti nella Chiesa
visi-
bile di Cristo. I numerosi Congressi mondiali
ed inter-
nazionali, che ebbero luogo in questi ultimi lustri,
per
l'apostolato dei laici, per le vocazioni sacerdotali e per
quelle religiose, conducono l'attento osservatore ad al-
cune constatazioni. Data ed
ammessa l'esistenza di tre
stati sacerdotale, religioso e laicale dei credenti

nella Chiesa, è lecito parlare anche delle loro


rispettive
vocazioni. Tali vocazioni hanno, inoltre, il loro
colare e caratteristico contenuto formativo parti-
spirituale
costituito principalmente da fine, virtù e mezzi
speci-
fici, che richiedono, a loro volta, anche l'accentuazione
di certi principî teorico-teologici. E tutto ciò

fine,
virtù, mezzi, principî particolari costituisce infine

la spiritualità particolare di una data vocazione


o di
un determinato stato.

l. -— STATI E VOCAZIONI NELLA CHIESA

Non mancano ormai autori


contemporanei che nei
loro studi e nelle loro opere di natura
tuale dànno grande preferenza alla
ascetico-spiri-
triplice distinzione
spnmr ALITA' CATTOLICA CONTEMPORANEA
34 ——_\

di stati, di vocazioni e di spiritualità. Tale preferenza


è molto fruttuosa nel campo pratico, perché, esponen-
do ed insegnando i singoli capi della comune spiritua-
lità cristiana, si fa poi l'applicazione pratica
secondo
la suddetta triplice distinzione. Scrivendo queste righe
pensiamo in specie al recente volume del prof. Gu-
stavo Thils (17).
Potremmo chiederci: come mai si è arrivati a que-
distinzione delle spiritualità secondo i
ca- tre stati
sta
nonici dei fedeli?
Oltre al fatto che tale distinzione è fondata
sul
diritto canonico e sull'insegnamento pontificio
moder-
no, a nostro avviso il
contributo principale v'è dato
dalle tre seguenti ragioni:
1) La dottrina della chiamata o della vocazione
universale alla santità è divenuta comune, perché fon-
sullo
data sulla dottrina della grazia santificante e
indistintamente tutti:
stesso invito di Gesù, rivolto
a

com'è perfetto il Padre vostro,


« Siate dunque perfetti

che è nei cieli »; « Se qualcuno vuol venire dietro a


croce e mi
me, rinunzi a se stesso, prenda
la sua

segua... » 16, 24). (18).


(Mt. 5, 48 e

2) Con questa dottrina, alla quale contribuì


ve-
Francesco di Sa-
ramente molto l'insegnamento di san

di Teologia Ascetica, Alba,


(17) Cf. di lui: Santità cristiana. Compendio
Ediz. Paoline, 1960 (tradotto dal francese).
Per una
(18) Ripetiamo che tale insegnamento è oggi
veramente comune.
vedano i seguenti volumetti di Jacques
moderna informazione in proposito si
del cristiano, Brescia, Morcellìana.
LECLERCO (in versione italiana): La vocazione
1962 (II ristampa; con un capitolo sulla voca-
1950; La vocazione religiosa, ivi
inoltre del benedettino Jean LECLERCQ si veda il volumetto:
zione sacerdotalc);
Stato Religioso, Milano, Ancora. 1961
La vita perfetta. Spunti sull'essenza dello
(tradotto del francese).
(ÌAP. III STATI. VOCAZIONI E SPIRITUALITA’

35

les, èconnessa quell'altra, secondo la quale tutti pos-


sono santificarsi, in ogni luogo ed in ogni professione,
in ogni tempo e in ogni divisa. E’ un pensiero tanto
semplice, ma per scoprirlo pienamente ci vollero dei
secoli. Si pensi agli antichi autori ed ambienti mona-
stici, dove, osiamo dirlo, la concezione del mondo « »

e la relativa fuga dal medesimo venivano presi in un


senso troppo materiale. Solo nel secolo XIII comincia-
vano ad affacciarsi idee simili a quelle di Francesco
di Sales, quando i membri degli Ordini mendicanti
insegnavano di volersi santificare nelle attività di apo-
stolato, persuasi che sacrificando il proprio « ozio »
contemplativo per la salvezza altrui praticavano una
maggiore carità teologale. E la perfezione, si sa, con-
siste proprio nella carità. Prima e dopo san France-
sco di Sales erano persuasi di tali idee un sant'Igna—
zio di Loyola, un san Filippo Neri, un san Vincenzo de’
Paoli, e molti altri in seguito (lg).
Per questo è sintomatico anche il fatto che il papa
Giovanni XXIII concesse l'indulgenza plenaria, alle so-
lite condizioni, annessa all'offerta del lavoro quotidia-

(19) A proposito di san Francesco di Sales sia lecito ricordare la lettera


enciclica di Pio Xl, Rerum omnium, promulgata nel 1923, per il terzo centenario
della morte del Santo. Anche Pio XI, proprio in riferimento al Salesio, v'inse-
gna la universale chiamata alla perfezione. Dopo aver citato I Tess. 4, 3 e Mt 5,
48, dice il Papa: « Né si creda già che l'invito sia rivolto solo ad alcune poche
anime privilegiate, e che gli altri possano rimanersene contenti di un grado
inferiore di virtù. Al contrario, come appare dal tenore della parole, la legge
c‘: universale e non ammette eccezioni...» (cf. Acta Apost. Sedis, 15 (1923) 50);
e più oltre: « sembra che il Sales sia stato donato da Dio alla Chiesa per un
intento particolare: per ismentire cioè il pregiudizio, fin d'allora già in molti
radicato e oggi non ancora estirpato, che la vera santità, quale viene proposta
dalla Chiesa, o non si possa conseguire, o almeno sia così difficile raggiun-
gerla da sorpassare la comune dei fedeli ed essere riserbata unicamente ad
alcuni pochi magnanimi; che per di più sia impastoiata di tante noie e fa-
stidi da non potersi affatto adattare a chi vive fuori del chiostro...» (ivi,
51).
36 SPIRITUAura‘ CATTOLICA CONTEMPORANEA

no che ciascuno compie secondo il proprio stato. Più


sintomatico è ancora quanto il papa Paolo VI racco-
manda ai sacerdoti nel suo recente motuproprio sulla
sacra Liturgia, dopo aver concesso alcune riduzioni
nella recita privata del breviario: « Facendo questa
concessione, nutriamo profonda fiducia che i sacri
ministri non solo nulla perdano di ciò che fa parte
della loro pietà, ma, esercitando diligentemente per
amore di Dio i compiti del loro ufficio sacerdotale, si
sentano per tutto il giorno più intimamente uniti a
Dio >> (2°).
3) Infine,scomparendo l'antica dottrina di
va
« stato di perfezione », il quale sarebbe solamente lo
stato religioso. Questa stessa espressione stato di per- «

fezione » e la relativa dottrina sono frutti del medesi-


mo atteggiamento verso la perfezione e verso la san-
tità: questa si otterrebbe « ex professo » solo in uno
« stato di perfezione ». Le facili constatazioni
di fatto
che si può appartenere ad uno stato di perfezione senza
essere perfetti, e, viceversa, che si può non appartenere
ad uno stato di perfezione ed essere perfetti, non veni-
vano prese in considerazione, almeno non facilmente.
Oggi, invece, si parla ormai correntemente di « perfe-
zione di stato », di ogni stato, precisamente perché in
ognuno si può e si deve raggiungere la perfezione
cristiana.
A dire il vero, non è e non sarà ancora facile deter-
minare in che cosa consista quel « particolare e ca-
ratteristico contenuto formativo-spirituale » dei singoli
stati e delle singole vocazioni, in quanto tutti e tutte

(20) In Acta Apost. Sedis, 56 (1964) 142.


CAP. m —
STATI, VOCAZIONI E SPIRITUALITA’ 37

hanno in comune il grande patrimonio spirituale uma-


no e cristiano. Ciò nonostante pensiamo che, come si
hala particolare « ragione di essere » degli stati e delle
rispettive vocazioni, si possa avere e conoscere anche
il particolare contenuto formativo dei singoli stati e
delle singole vocazioni. Anzi, in questa maniera la vo-
cazione ad un determinato stato diviene vocazione ad
una determinata spiritualità.

2. — VOCAZIONI E SPIRITUALITA’ PARTICOLARI

Da ciò segue che educare o formare ad una deter-


minata vocazione vuol dire, in definitiva, educare ad
una data e specifica spiritualità, intesa come un modo
di servire Iddio o di santificarsi in quella vocazione o
in quello stato. Si pensi, a questo proposito, ai due
stati ecclesiastici, sacerdotale e religioso, e si penserà
subito anche alle relative spiritualità.
Proseguendo in quest’ordine di idee, pensiamo pure
alle particolari spiritualità ed alle rispettive Scuole
delle grandi famiglie o fondazioni religiose, come sono
quelle basiliana, agostiniana, benedettina, domenicana,
francescana, carmelitana, ignaziana, oratoriana, sale-
siana, vincenziana, passionista, alfonsiana. Il proble-
ma particolare della formazione religiosa in queste
famiglie (ed in molte altre) è ancora questo: formare
ed educare per una data ragione di essere », a secon-
«

da delle fondazioni, il che vuol dire formare ed educare


anche ad una data particolare spiritualità.
Non si tratta di pensieri strani e nuovi, perché essi
sono insegnati e confermati anzitutto dalla cattedra
di san Pietro. Quante volte i Papi, parlando ad esem-
38 smkirmtira’ CATTOLICA CONTEMPORANEA

pio ai membri di una famiglia religiosa o ai seguaci


di un fondatore, affermano che essi possiedono la
loro specifica spiritualità e che sono abbligati a se-
guire quella, pena, addirittura, di perdere la propria
ragione di esistere. Quando si parla di fine 0 di ideale
specifico di una fondazione, per coloro che già pro-
misero di seguirlo esso è insostituibile.Il papa Giovan-
ni XXIII disse nel 1961 ai Carmelitani Scalzi che lo
spirito di preghiera è l'essenza stessa dell'ideale di
perfezione carmelitana ». Lo stesso Papa, nel discorso
rivolto ai padri capitolari dei Redentoristi nel febbraio
del 1963, disse, seguendo proprio sant'Alfonso, che le
sacre missioni al popolo sono il compito a loro così
insito che, se esso venisse a mancare, l'Istituto perde-
rebbe ragione di esistere (21).
Insomma, il fine o lo scopo spefico secondario che
l'iniziatore di una fondazione si propose è parte essen-
ziale della sua spiritualità. Per realizzarlo egli adoperò
particolari mezzi di pietà e di apostolato. Nel realizzar-
lo egli ebbe un'esperienza tutta sua, di cui, ancora, i
suoi seguaci o discepoli continuano ad approfittare.
E come l'educazione ad un particolare stato o ad una
particolare vocazione è in definitiva l'educazione ad
una particolare spiritualità, così l'educazione in un
istituto religioso dovrà essere l'educazione alla sua
particolare spiritualità.

(21) Cf. M.\T.\\'[C, Le Scuole (1964) 34-35, 37-39. Anche il papa Paolo VI
-

ha ormai più di una volta toccato tali argomenti. Si vedano i suoi due discorsi.
uno ai capitolari dei Padri Lazzaristi, il 30 agosto 1963,
ed uno ai capitolari
di più Ordini religiosi. il 24 maggio 1964 (in Acta Apost. Sedis. 55 (1963) 744-6;
56 (1964) 565-71).
CAPITOLO QUARTO

TRE TEMI POCO PREFERITI

Su queste ultime pagine ci permettiamo di espri-


mere qualche pensiero riguardo a certi argomenti, che
non solo, a nostro giudizio, sono poco trattati dalla
letteratura spirituale contemporanea, ma sono anche
poco amati dai credenti di oggi. Tali argomenti sono
diversi, ma giustamente crediamo che si possano rag-
gruppare sotto i tre seguenti denominatori: la peniten-
za, i novissimi e la morale specifica di alcune pro-
fessioni.

l. — PENITENZA NELLA SIRITUALÎTA, CONTEMPORAEA

La relativa mancanza argomenti penitenziali


di
nella spiritualità contemporanea può essere avvertita
se si attende ai temi come ascesi, sacrificio, sofferenza,
mortificazione, astinenza e digiuno, ritiratezza, veglia
e preghiera notturna... Troviamo, in proposito, belle
dissertazioni di indole storica e teorico-teologica, ma
molte sono le riserve che si fanno sotto l'aspetto pra-
tico. Sappiamo in teoria, e molto volentieri lo ammet-
tiamo, che non ci può essere mistica né gloria, se non
sono precedute, in pratica, da esercizi penitenziali.
Sappiamo, anzi, che vi è una certa correlazione: quan-
40 SPIRITUALITN CATTOLICA CONTEMPORANEA

to più grande è l'ascesi, tanto più grande sarà poi la


vita mistica. Ciò nonostante spesso ignoriamo il rap-
porto ascesi—mistica—gloria (22).
E’ vero ancora che esiste oggi grande letteratura
spirituale detta penitenziale o conversionistica, ma es-
sa appare piuttosto teorica, erudizionale, forse più
spiritosa che spiritualmente pratica. Intellettuali cre-
denti, appellandosi alla medesima letteratura, dicono
che la metànoia evangelica è piuttosto di natura intel-
lettualista, interiore e spirituale per eccellenza; di con-
seguenza, dicono, bisogna molto insistere su mortifi-
cazioni più interiori che esteriori, più delle nostre fa-
coltà interne che dei sensi, e questi ultimi dovrebbero
seguire le precedenti. Nella letteratura per i religiosi
di oggi abbiamo autori i quali dicono che la stessa
vita « votata >> al Signore, la vita in comune e l'attività
apostolica sono altrettante penitenze. Nei riguardi dei
semplici fedeli si insegna talora che il lavoro quotidia-
no, le fatiche domestiche, l'educazione della prole e
le vicissitudini familiari sono da prendersi anche nel
senso penitenziale. Al massimo, si ammette che, es-
sendo aumentate le possibilità di godimento (per es.
caffeina, alcool, ritrovi di divertimento), è già molto
se il cristiano contemporaneo riesce ad astenersi il
più possibile da tali occasioni.
Tutto ciò è certamente vero, ma non soddisfa del
tutto l'esigenza penitenziale cristiana: rinnegamento,

(22) A proposito si veda il bellissimo capitolo di De imitatione Christi,


II, XII.
CAP. IV —— TRE TEMI POCO PREFERITI

croce, sacrificio, fino alla offerta della propria vita « ex


charitate ». Anche nei secoli passati, specialmente in
quelli anteriori al 1500, esistevano le esigenze « inte-
riori » della metànoia, della vita votata al Signore, del
lavoro e delle fatiche quotidiane, e ciò nonostante esi-
stevano pure forme penitenziali speciali. E quanto più
possiamo andare indietro, fino alle origini cristiane,
tanto meglio troviamo confermato il nostro pensiero.
La voce dei Papi del Novecento si è più volte fatta
sentire a favore della penitenza. Quando, ad esempio,
i Papi, all'inizio del tempo quaresimale, rivolgono la
loro parola ai credenti, spesso si richiamano ai doveri
penitenziali. Quanta eco hanno avuto i tre discorsi pro-
nunziati dal Papa Paolo VI nel mercoledì delle ceneri
del 1964 (23)! Sono insegnamenti molto proficui per
la conoscenza della spiritualità contemporanea.
Ma specialmente riferirci alla lettera
vorremmo
enciclica Charitate Christi compulsi, del Papa Pio XI,
promulgata il 3 maggio 1932, dove il Papa, fra l'altro,
diceva: « deploriamo che ai nostri giorni l'idea e il
nome di espiazione e di penitenza hanno presso molti
perduto in gran parte la virtù di suscitare quegli
slanci di cuore e quegli eroismi di sacrificio che in al-
tri tempi sapevano infondere presentandosi agli occhi
degli uomini di fede come sigillati da un carattere di-
vino ad imitazione di Cristo e dei Santi Suoi... Ma noi
invece, o Venerabili Fratelli, dobbiamo per obbligo

(23) In L'Osservatore Romano, 13 febbraio 1964. PD. l-2: in Acta Aposto-


Iicae Sedis non sono pubblicati.
42 SPIRITUALITM CATTOLICA CONTEMPORANEA

sti concetti conservarli nel loro vero significato,


e
dell'ufficio pastorale tenere in alto questi nomi e que-
nella loro genuina nobiltà e ancor più nella loro pra-
tica e necessaria applicazione alla vita cristiana » (24).

2. — I Nov1ssIMI

Michele Schmaus, nell'introduzione al suo lodato


volume « Le ultime realtà >> (Alba, Ediz. Paoline, 1964),
rileva che l'uomo d'oggi, ma anche da lungo tempo
oramai, percepisce con spavento di aver perso ogni
sicurezza. Questo fenomeno, tuttavia, dice lo Schmaus,
non è condizionatoda un'epoca né col tempo tramonta,
ma appartiene alla costituzione fondamentale della
vita umana.
Ma la reazione, che l'uomo di oggi mostra verso
tale fenomeno, è particolare: chi si erge di fronte
alla insicurezza, che gli sovrasta minacciosa, e con ri-
soluto coraggio attende di essere stritolato; chi tenta
di inserirsi nel ritmo della natura, come le piante e
gli animali, benché nell'uomo consapevole lo spirito
a sua volta reagisca; chi, infine, tenta, al di là di tutta
l'insicurezza che lo minaccia nel campo dell'esperienza,
di assurgere ad una realtà superiore, inesorabile, al
riparo della presa dell'annientamento. I credenti chia-
mano questa realtà Dio. Con ciò, veramente, la man-
canza di sicurezza non si elimina, ma viene destinata
ad essere sommersa nella salvezza. E’ il lato più lu-

(24) Ivi, 24 (1932) pp. 188-9.


CAP. IV TRE TEMI POCO PREFERITI
43

minoso e senz'altro dinamico delle verità cristiane ri-


guardanti i novissimi.
Vale la pena riportareun passo di san Paolo, nella
luce del quale, a detta dello Schmaus, il
passato, il
presente e il futuro del cristiano, quindi anche «le
ultime realtà», si muovono su una linea progressiva
che non ammette ritorno:
Sappiamo poi che tutto coopera a bene per chi
<<

ama Dio, cioè per quelli che secondo il suo piano sono
chiamati. Perché quelli che egli ha preconosciuti li
ha anche predestinati a essere conformi all'immagine
di Suo Figlio, sì da esser lui primogenito fra molti
fratelli; e quelli che ha predestinati, questi ha anche
chiamati; e quelli che ha chiamati, li ha anche giusti-
ficati; e quelli che ha giustificati li ha anche glorificati.
« Che diremo dunque a tutto ciò P
Se Dio è per noi,
chi sarà contro di noi? Colui che non risparmio il
pro-
prio Figliuolo, ma per tutti noi lo diede, come non ci
donò anche ogni cosa con Lui? Ohi porterà accuse
contro gli eletti di Dio ? Se Dio li giustifica, chi li con-
dannerà ? Cristo Gesù è colui che è morto, anzi risu-
scitato; il quale sta alla destra di Dio e intercede per
noi. Chi ci separerà dall'amore di Cristo ? La tribola-
zione o l'angoscia o la fame o la nudità, o il pericolo, o
la persecuzione, o la spada ? (Secondoché sta scritto:
« Per cagion tua siam tratti
a morte durante tutto il
giorno, siamo stati calcolati come pecore da macello »);
ma in tutte queste cose siamo più che vincitori
per
opera di colui che ci ha amato. Poiché io son persuaso
che né morte né vita, né angeli né principati,
né virtù, né cose attuali né future, né potestà,
né altezza, né profondità, né alcun'altra creatura potrà
44 SPIRITUALITN CATTOLICA CONTEMPORANEA

separarci dall'amore di Dio in Cristo Gesù Signor No-


stro » (Rom. 8, 28-39).
appartengono al futuro. Ma la ca-
Le ultime realtà
pacità dell'uomo, anche se cristiano, di protendersi nel
futuro non ‘e evidente. Tanto meno essa è evidente nel-
l'uomo moderno, generalmente meno cristiano, che di-
versamente reagisce al fenomeno di insicurezza: l'uomo
moderno materialista, naturalista, ateo. Cosi si spiega,
almeno in buona parte, la mancanza del tema dei no-
vissimi nella spiritualità contemporanea.
E’ risaputo come già i primi padri e scrittori cri-
stiani insistevano sul pensiero della parusia (= ritorno)
del Signore: tale pensiero era per i primi cristiani uno
dei motivi sia della buona condotta che dell'ottima
speranza. Oggi, mentre si parla del « ritorno alle ori-
gini », il pensiero escatologico certamente vi avrà la
sua parte, come lo dimostra anche un capitolo
della
costituzione dommatica << De Ecclesia », da poco pro-
mulgata dal Concilio Ecumenico Vaticano II. Proba-
bilmente, dietro la spinta del Concilio, i problemi esca-
tologici, specialmente quelli biblico-escatologici, tro-
veranno più posto nella letteratura teologica, e quindi
anche in quella spirituale, cattolica.
In occasione di una inchiesta sulla visione
recente
beatifica nella spiritualità moderna si è rilevato giusta-
mente (crediamo) che oggi si parla troppo poco del
Paradiso, della vita futura, dei novissimi; le anime, vi si
dice, vivono in un letargo « umanistico », mondano, ter-
restre, perché c'è troppo benessere, aumento delle co-
modità, la stessa media della vita umana si prolunga, e
tutto ciò concorre ad addormentare gli animi e a
cul-
CAP. IV —- TRE TEMI POCO PREFERITI

larli beatamente in una specie di dormiveglia,


senza
chiara coscienza del nostro sublime destino che è di
vivere in eterna e svelata comunione con Dio (35).
E difatti dalla medesima inchiesta sono uscite fuori
le difficoltà dei moderni di fronte ai
novissimi, non
escluso il Paradiso, difficoltà che confermano
quanto
detto più sopra (2°).

3. — MORALE PROFESSIONALE

Come dicemmo, è risaputo che nella spiritualità con-


temporanea le teorie riguardanti i tre stati dei fedeli
trovano ormai giusto posto. Si parla non solo della
un
spiritualità dei singoli stati ma pure di spiritualità «
delle professioni». D'altra parte, tuttavia, ci è lecito
pensare che in tali teorie ed esposizioni non tutto an-
cora è pienamente chiaro, anzi c'è qualche cosa di
mancante.
Accentuando troppo il
principio che in ogni stato
e Ogni occupazione è possibile raggiungere le vette
in
della santità, si va talora oltre e si dice: dunque tutti
gli stati e tutte le occupazioni sono nella parità di
condizioni sulla via della santificazione; dunque non
'\
e necessario fuggire dal mondo e rinchiudersi 1n chio-

essi possono tuttavia santificarsi almeno come i sa-


cerdoti diocesani o come i laici militanti; dunque

(26) Ivi, pp. 479 ss.


(25) Cf. Rivista di ascetica e mistica, 8 (1963) pp. 4-5.
46 SPIRITUALITA’ CATTOLICA CONTEMPORANEA

non è necessario via della verginità,


proseguire la
perché anche ogni buona madre di famiglia e ogni
buona attrice cattolica può santificarsi così come una
religiosa di castità perfetta.
Evidentemente si tratta di equivoci e di confusione
di idee; confusione che non è una invenzione di chi
scrive queste righe, ma che troviamo espressa e scritta
più di una volta e che già trovò l'eco in qualche docu-
mento pontificio (27).
Inoltre, dicemmo che vi è qualche cosa di mancan-

te nelle moderne teorie degli e professioni.


stati delle
Si sa, ad esempio, che gli antichi cristiani, in omaggio
e in ossequio alla loro religione, evitavano
certi am-
bienti e, se vogliamo, certe occupazioni, perché con-
siderate pericolose per la loro « professione cristiana »
o non conciliabilicon il nome cristiano.
Così sappiamo
che ai cristiani veniva proibito fare attori di teatri o
di circhi, fare statue delle divinità pagane, fare mae-
stri di grammatica (perché bisognava leggere e com-
mentare gli autori pagani e mitologici); veniva addi-
rittura loro proibito occuparsi di mercatura o entrare
nella milizia imperiale (le relative testimonianze si
trovano in Tertulliano, Minucio Felice, Cipriano,
Lat-

Sacra vìrginitas.
(27) Quanto ai documenti pontifici ricordiamo l'encic1ica
del 1954, di Pio X11, in Acta Aposz. Scdix, 46 (1954) pp.
161 ss. —
Riguardo poi
accennati equivcici alla conljtiiàcnic di idee si vedano alcuni articoli:
agli c
ermites monastiqzaes,
J. LECLERCO O. S. B. V. P. DOYERE D411. B.. Szir 1c statut des

O. P., L'avem'r
in Supplémeizz de la rie spiritucllc, 14 (1961) 384-403; V. WALGRAVE
des ordres aczifs à base Inonaszique par rapport à leur
vocarioiz contenzplative,
nella nostra se-
ivi, 16 (1963) 106-33; (Vari), Problemi c orìenraznenti... (1961).
di Calati);
conda parte, al num. 352 (specialmente i contributi di Vagaggini c
monastica,
G. PENCO, Indirizzi e tendenze delle attuali ricerche sulla tradijozzc’
16 (1962) 154-68; G. DI SEVERINO, La giornata ÌJCHULÌCIIÎHCI,
in Vita monastica,
ivi, 17 (1963) 81-4: B. FILIPPETTI, Adonacl-zesimo integrale, ivi, 125-39.
CAP. IV —
TRE TEMI POCO PREFERITI

tanzio, Girolamo, Ambrogio, Agostino, Gregorio). Nel


medioevo, ancora, esistevano certe probizioni riguar-
danti «i chierici», per esempio di non studiare la fi-
losofia aristotelica e araba, o il diritto civile, di non
occuparsi di medicina e di alchimia. Similmente come
ancora oggi si proibisce agli ecclesiastici di occuparsi
di mercatura o di studiare la medecina (salvo, in
que-
sto ultimo caso, gli appositi permessi
oggi divenuti
più frequenti) (28).
Simili proibizioni appartengono alla morale
pro- «
fessionale », che oggi abbiamo in parte sviluppata, ma,
crediamo modestamente, meno esigita e meno prati-
cata. Essa richiede, spesso, dell'eroismo non
comune,
e perciò gli antichi apologeti cristiani
consideravano
simili astinenze » motivo di apologia per la stessa
«

religione di Cristo. Ed anche oggi, quando un attore o


una ballerina rinunciano alla loro « carriera »
per ri-
tirarsi persino in qualche convento, se ne parla come
di una conversione, quindi come di miracolo di natura
morale.
Connettiamo questi argomenti la lamentela,
con
oggi assai frequente,
che la maggior parte dei santi e
dei beati canonicamente dichiarati dalla Chiesa sono
religiosi e religiose, mentre abbiamo tanto bisogno
si aggiunge, di santi e beati in pantaloni, rispettiva-
mente in gonne.
Ci sono, non neghiamo, ragioni anche umane
lo << »
che in parte spiegano l'accennata sproporzione nella

(28) San Gregorio I Papa diceva in una delle sue omelie sui
enim pleraque negotia, quae sine peccatis exhiberi aut
Vangeli: « Sunt
vix, aut nullatenus
possunt » (40H0miIiarum in Evangelia libri duo, in Patrologia Latina
76, 1184).
48 -
SPIRITUALITN CATTOLICA CONTEMPORANEA

santità ufficiale della Chiesa. Ma vi è, senza dubbio,


una decisiva ragione più profonda: quella sproporzio-
ne dimostra che è « più facile» santificarsi nel chiostro
che nel mondo, pur se « quelli nel mondo » non sono
del mondo e seguono la loro specifica vocazione. Le
relative difficoltà sono innegabili,tanto agli occhi del
profano come agli occhi del cristiano (29).
Lo sforzo contemporaneo della Chiesa, di accomo-
dare meglio la cura delle anime secondo i bisogni de-
gli stati e delle professioni, è noto: si parla effettiva-
mente della cura d'anime appropriata secondo gli stati;
abbiamo pure la predicazione distinta secondo gli sta-
ti; soprattutto, crediamo, che s’imporrà la necessità
di educare o formare ad un determinato stato o ad una
determinata professione, così come si educa allo stato
religioso o allo stato sacerdotale, o come si forma ad
una determinata virtù (obbedienza, castità, povertà,
umiltà, eccetera), o come si forma all'apostolato. Allora
protremo forse parlare di formazione al ballo, allo

(29) In particolare riguardo al mondo femminile riportiamo un pensiero


1964 ad un grande
del Papa Paolo VI, espresso nel discorso dell'8 settembre
gruppo di religiose: a Ci rattrista il pensiero delle tante manifestazioni della
vita moderna in cui la donna appare decaduta dall'a1tezza spirituale
ed etica,
cristiana le at-
che il migliore costume civile e la elevazione alla vocazione
licenza pagana;
tribuiscono, al livello dell'insensibilità morale e spesso della
e privata la Donna, mentre le sono aperte le vie delle esperienze più pericolose e
della felicità dell'amore vero, che non possono mai essere
morbose, vera
disgiunti dal senso sacro della vita. E Ci fa pena anche il vedere come
tante

anime femminili, fatte per le cose alte e generose, non sanno più oggi
dare
di due coeffi-
alla propria vita un senso pieno e superiore, perché mancano
cienti della pienezza interiore: la preghiera, nella sua espressione completa,
cioè che dà e che
personale e sacramentale; e 1o spirito di dedizione, di amore distrazioni esteriori re-
vivifica. Restano anime povere e tormentate, a cui le
cano fallace rimedio u» (in L'Osservatore
Romano, 9 sett. 1964, p. 1).
CAP. IV TRE TEMI POCO PREFERITI

49

schermo, agli sports, perché consapevoli delle parti-


colari circostanze di tali professioni, circostanze che
toccano e intaccano la morale e la spiritualità dei no-
stri contemporanei (3°).

(30) In questo ultimo dopoguerra gli sforzi e gli studi intorno alla morale
e alla spiritualità professionale si sono considerevolmente moltiplicati. Ricor-
diamo per l'Italia: (Vari), La spiritualità delle professioni, Roma, ed. Tabor,
1947; l'omonima rivista Tabor dedicò più numeri speciali ai singoli stati o
alle singole professioni, per es. nel 1947 e nel 1952; inoltre: (Vari), Spiritualità
cristiana nell'esercizio delle professioni, Milano, Vita e Pens., 1951. Anche della
rivista Studi cattolici. 1 (1957) num. 3 è stato dedicato al tema delle professioni.
PAR TE SECONDA

SAGGIO DI BIBLIOGRAFIA
SIGLE DELLE RIVISTE PIU’ SPESSO CITATE

CC — La Civiltà cattolica
E — Etudes
GL — Geist und Leben
H — Hurnanitas
LV — Lumen vitae
NRT — Nouvelle revue théologique
OP —
Orientamenti pastorali
PV —
Pedagogia e vita
QLP — Les questions liturgiqztes et paroissiales
RAM — Revue cfascétique et de mystique
RiAM — Rivista di ascetica e mistica
RVS — Rivista di vita spirituale
SC — La Scuola cattolica
StZ — Stimmen der Zeit
SVS —
Supplément de la Vie spirituelle
T — Tabor
ThPQ —
Theologisch-praktische Quartalschrift
VP — Vita e Pensiero
VS — La Vie Spiritualle
SPLRITL’ .\L1T-\
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CATTOLICA CONTEMPORANEA
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ticolarmente nella Germania di allora.


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1947, 3a ed. La prima edizione è del 1939, e per-
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ciò questa del dopoguerra è considerevolmente


differente dalla prima.
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83. COHAUSZ OTTO, Ascetismtts oder Mysticisrnus, in
ThPQ, 79 (1926) 1-12.
84. —
die tiefste Quelle ttnserer Not,
Gottesferne,
in StZ, 55(1924-25) 108, 401-10.
85. — Mehr Pflege der geistlichen Theologie, in
ThPQ, 85 (1932) 225-45.
86. COLOMBO GIOVANNI, Aspetti religiosi nella lette-
ratura contemporanea, Milano, Vita e Pensie-
ro, 1937.
87. COLOSIO INNOCENZO, Il Concilio Vaticano II e la
vita spirituale, in RiAM, 7 (1962) 316-39.
88. Iniziando il decimo anno... il pericolo della

mondanizzazione. Nostro inserimento nella Spi-


ritualità biblica, ivi, 10 (1965) 1-7.
89. Crisi (La) dei Valori, Roma, Partenia, 1945. Va-
ri autori, tra i quali E. CASTELLI, specialista in
materia.
90. CRISTIANI LEON, Actualite’ de Satan, Paris 1954.
62 SPIRITUALITA' CATTOLICA CONTEMPORANEA

91. DANIEL-ROPS HENRI, Actualidad del pecado, in


Enciclopedia de la Etica y Moral cristianas, X,
Madrid, Rialp, 1962, pp. 342-52.
92. DANIELOU JEAN, Foi et mentalite’ contemporaine,
in E, 87 (1954) 283, 289-301.
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94. D'ARCY M. C., Modern Spirituality, in The Way,
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na », in CC, 115 (1964) IV, 138-50.

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ris, Vieux Colombier, 1949. Tratta dei rapporti
-

tra la Chiesa e il mondo, la Chiesa e la civiltà,


la Chiesa e l'arte.
97. — Problèmes d’attiottrd'hzti, réponses chrétien-
nes, Paris, Téqui, 1957.
98. — Cristianesimo e mondo moderno, Milano, Biet-
ti, 1964; tradotto dal francese.
99. DE ALDAMA JOSEPHUS A., De quaestioize mariali in
hodierna vita Ecclesiae, Romae, Pont. Academia
Mariana Internationalis, 1964. V. a proposito:
-

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nella vita odierna della Chiesa, in L’Osservatore
Romano, 17 aprile 1964, p. 2.
100. DE CHASTONAY PAUL, Katholische Aszese und
modernes Leben, in Schweìzer Rundschau, 24
(1927) 128-39.
PARTE Il — SAGGIO DI BIBLIOGRAFIA

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dent P, in NRT, 81 (1949) 785-805.
102. — Problemi di adattamento nell'apostolato, Bre-
scia, Morcelliana, 1950. Tradotto dall'edizione
-

francese del 1949, ma quasi tutto fu pubblicato


ancora prima sulla NRT 1946-48.

103. — Les orientations actuelles de la théologie pa-


storale, in NRT, 86 (1954) 134-41.
104. DE FABREGUES JEAN, Avec nòtre temps oui, mais
pour le sauver, Paris, Alsatia, 1951.
105. DE LUBAC HENRI, Alla ricerca di un uomo nuovo,
Torino, Borla, 1964; tradotto dal francese.
106. DE ROSA GIUSEPPE, Orientamenti della teologia
morale oggi, in CC, 115 (1964) II, 561-73.
107. DELCUVE GEORGES,
Le problème de la formation
religieuse dans le monde moderne. Comment se
pose le problème ? Que faire pour le résoudre
méthodiquement P, in LV, 4 (1949) 209-38.
108. — Il problema della formazione religiosa nel
mondo moderno, in Supplemento pedagogico, 12
(1950) 141-52, 251-6.
109. DELP ALFRED, Christ und Gegenivart, in StZ, 70
(1939-40) 136, 343-55.
110. DESQUEYRAT A., La crisi religiosa del nostro tempo,
Bologna, Cappelli, 1958. Tradotto dal francese;
-

v. una recensione in H, 16 (1961) 274-5.

111. — Le civilisé peut-il croire?, Paris, Desclée, de


Br., 1963.
64 SPIRITUALITA’ CATTOLICA CONTEMPORANEA

112. DELHAYE PHILIPPE, Le problème actuel de la con-


science religieuse et du culte, in QLP, 41 (1960)
345-53.
113. Deutscher Katholizismus nach 1945. Herausge-
geben von Hans Maier, Muenchen, Koesel, 1964.
114. DI LEO E., Dumanesimo e l'anima moderna, in
Logos, 1 (19...) 94-103.
115. DOEPFNER JULIUS, Priesterliclîe Existenz in den
Gegenwartsfragen und Aufgaben, in Herder-
Korrespondenz, 18 (1964) 485-9.

116. DOMENACH J .-M., L'homme de demain, in L'an-


nonce... (1962), pp. 193-221.

117 DONCOEUR PAUL, Cinquante années de renaissance


liturgiqzie (1903-1953), in La Maison-Dieu, (1955)
n. 40 bis, 133-49.

118. DONDEYNE ALBERT, La fisionomia spirituale del


cristiano di domani, in L'uomo nuovo... (1950),
pp. 207-35.
119. — Foi chrétienne et pensée contemporaine, Paris,
Desclée, 1951. E’
- un commento alla enciclica
H umanis generis.

120. — Education religieizse et monde moderne, in


LV, 12 (1957) 33-40.
121. — Le clzrétien devant le monde d'aujourd'hui,
ivi, 13 (1958) 623-31.
122. DUERIG WALTER, Die Zukunft der Ziturgisclzen
Erneuerung..., Mainz, Gruenewald, 1962.
PARTE ll — SAGGIO DI BIBLIOGRAFIA

123. DUMERY HENRY, Le tre tentazioni dell’apostolato


moderno, Brescia, Morcelliana, 1950. Tradotto -

dal francese; v. una importante recensione in


RAM, 25 (1949) 77-9.
124. — De Fathéismecontemporain, in NRT, 81 (1949)
367-74.
125. DURANT SUSANNA MARIA, Morale sessuale e diffi-
coltà contemporanee, in PV, 14 (1952-53) 361-74.
126. Ecclesiam Suam, le vie della Chiesa oggi. Il com-
mento della Radio Vaticana all'Ecclesiam Suam,
Roma, Città Nuova, 1965. E’ operetta di vari -

autori con diversi temi che toccano da vicino la


spiritualità del nostro tempo.

127. EDER KARL, Das Menschenbild der Neuzeit, in


ThPQ, 108 (1960) 173-88.
128. ENGELHARDT VIKTOR, Kirche in der Zeit. Einfuelz-
rug in clas katholische Geistesleben der Gegen-
wart, Berlin, Thomas Verlag, 1935. E’ un'opera -

molto utile, con buone informazioni bibliografi-


che .

129. Enquéte le paganisme de nos contemporains,


sur
in Christianisme social, (1931) n. 2.
130. ENRICO DI S. TERESA, Luci ed ombre nella spiritua-
lità moderna, in RVS, 1 (1947) 65-80.
131. Eresie del secolo, Assisi, Pro Civitate Christiana,
1952. L'opera di vari e valenti autori, con molte
-

edizioni successive.
132. Espiritu (El) de nuetra hora Entorno al Padre
-
-
SPIRITIJALITA’ CATTOLICA CONTEMPORANEA

Una espiritualidad ectual y efectiva, in Rivista de


espiritualidad, 15 (1956) 5-14, 125-31, 399-402
(anonimo).
133. ESTEBAN JUAN, Penitencia en el siglo XXP, in
Manresa, 30 (1958) 195-210; lo stesso, nella traduz.
italiana, in Fonti vive, 5 (1959) 9-35.
134. ETCHEVERRY AUGUSTE, Le conflit actuel des humu-
nisme, Rome, Presses Univ. Gregoriennes, 1964,
II ed.

135. FABBRI DIEGO, Ambiguità cristiana, Bologna, Cap-


pelli, 1954 Sulla crisi contemporanea, specie dei
-

cristiani; cf. una recensione in Studia Patavina,


1 (1954) 492-4.

136. FABRO CORNELIO, Riflessi religiosi nel pensiero


contemporaneo, in T, 4 (1950) 8, 108-16.
137. FASSBENDER MARIA, Altkristlichaszetisches Leben-
sideal und neuzeitlich-hygienische Lebensreform,
in Zeitschrift fuer Aszese und Mystik, 10 (1935)
165-89.

138. FECKES CARL, Die Ueberwindung des heutigen re-


ligioesen Krise durch die theologische Wertung
und Betonnzzng der kirchlichen Marienverehrung,
in Gestaltkraefte... (1939), pp. 137-65.

139. FELTIN MAURICE, L'educazione spirituale dei gio-


vani d'oggi, in PV, 15 ( 1953-54) 267-76.

140. FERAUD GARCIA J. M., Crisis de eSpiriIuaZidadP,


in Vida sobrenatural, 61 (1960) 442-7.
PARTE 11 SAGGIO DI BIBLIOGRAFIA

67

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moderno, (1950) 1159-67.
in H, 5
142. FERRARI FRANCESCO, Indifferentismo moderno e
personalità umana, in VP, 44 (1961) 540-4.
143. FERRARIS DI CELLE, La penitenza è impossibile nel-
la vita dell'uomo d'oggi’, in T, 9 (1955) 18, 241-57.
144. FERRER M. J., Para sentir con la Inglesia, in Edu-
cadores, 7 (1965) n. 31, 159-73. Un contributo bi--

bliografico della leteratura moderna spagnola


sulla Chiesa.
145. FLoREs D’ARcAIs GIUSEPPE, Il problema della
pe-
dagogia, oggi, in Rassegna di pedagogia, 13 (1955)
279-301; 14 (1956) 12-64, 191-200; 15 (1957) 3-41,
241-52.
146. — La pedagogia nel nostro tempo, in PV, 24
(1962-63) 6-17.
147. FODOR LADISLAUS, Christiana cultura corporis cam
speciali respectu ad modernum sport Natura et -

moralitas, Claudiopoli (Ungheria) 1947. E’ una -

tesi di laurea presentata nel 1946 alla Facoltà di


teologia dell'Ateneo Antoniano. Vi è completa-
mente ignorato l'insegnamento di Pio XII in ma-
teria. Pp. XIII-XVI si trova un buon elenco biblio-
grafico, specialmente della letteratura tedesca e
ungherese.
148. Foi en Jésus Christ et le monde d'aujourci'hzti...,
Paris, Fleurus, 1949 (vari autori).
149. FoLLIET JosEPH, Cristiani al bivio, Torino, Borla,
1954; tradotto dal francese.
68 SPIRITUALIIA CATTOLICA CONTEMPORANEA
'

150. — Battente du monde d'aui0urd'hui, in LV, 12


(1957) 615-32.
151. — La spiritualite’
et la sointete’ du catholicisme
contemporain, in Le catholicisme mondial auj-
ourd'hui, Paris, Du Cerf, 1958, pp. 119-53.
152. — Il volto del cattolicesimo attuale, Bologna,
Cappelli, 1960 (tradotto dal francese).
153. FORCADA V., Spritualite’ de Flîspagne dîzujour-
(l'hai, in SVS, 12 (1959) 10-26.
154. FRANCA LEONEL, A crise de munda moderno, Li-
sbona, Pro Domo, 1945. Un'opera di valore: cf.

una recensione in Razòn y F e, 45 (1945) 132, 697-8.

155. FRANCOIS DE S. MARIE, La mission de la vie contem-


plative dans l'Eglise d'attjoz.trd'lzui, in VS, 31
(1949) 81, 62-83.
156. FRISCHKOPF BURKARD, Gott und unsere Zeit. Eine
Antwort auf Gegentvartsfragen, Einsiedeln, Ben-
ziger, 1941. Sono prediche, in particolare contro

l'ateismo moderno.
157. Froemmigkeit in einer iveltliclzen Welt, Stuttgart-
Olten Freiburg im Br., Kreuz e Walter-Verlag,
-
-

1959; cf. un resoconto in GL, 33 (1960) 378-81;


vari autori.

158. GALOT JEAN, Il culto della presenza eucaristica


nella Chiesa d'oggi, in CC, 116 (1965) 1, 547-56.
159. Geistige Stroemztngen der Gegemvart im Lichte
des Katholizismus...Wien, Herder, 1947; vari au-
tori - V. una recensione in H, 3 (1948) 641.
PARTE II — SAGGIO DI BIBLIOGRAFIA 69

160. GEMELLI AGOSTINO, Il « Corpus mysticum » nella


letteratura contemporanea, in La Rivista del Cle-
ro Italiano, 18 (1937) 405-11.

161. — Necessità per il cattolico di conoscere il suo


tempo, in VP, 24 (1938) 101-4.
162. — La carità nell'ora presente, in Carità (La)...
(1946), PD.38-70.
163. —
Presentazione, in R. GUARDINI, Il Signore“,
Milano, Vita e Pensiero, 1949, pp. V-XV.
164. GENTILE MARINO, Indirizzi umanistici contempo-
ranei, in H, 2 (1947) 1211-21.
165. Gestaltkraefte lebensnaher Seelsorge. Wegiarei-
sung durch die religioese Ideen der Zeit fuer den
Klerus deutscher Zunge. Herausgegeben von
W. Meyer 0.F.M. urzd P. Neyer 0.F.M., Freiburg
im Br., Herder, 1939; vari autori. Cf. anche s. v.
LEBENDIGE... (1937).
166. GIARDINI FABIO, Inqaietum cor nostram (rifles-
sioni sulfinquietzidine umana), in T, 18 (1964)
35, 436-49.
167. GILLEMAN GERARD, Morale chrétienne en nòtre
temps, in Lumiere et vie, 50 (1960) 55-66.
168. GIORDANI IGINO, Disumanesimo, Brescia, Morcel-
liana, 1949.
169. GEORRES IDA FRIEDERIKE, Krise in der Marienve-
rehrung, in Erbe und Auftrag, 41 (1965) 5-18.
170. GOOSSENS W., Problèmes temporels et spiritaels
d'une nouvelle chrétiente’, in Collectanea Ganda-
70 SPIRITLALITÀ’ CATTOLICA CONTEMPORANEA

vensia, 24 (1937) 44-51. Su Yumanesimo del Ma-


-

ritain.
171. GRAEF HILDA, Christliche Mystik in heutiger Welt,
in GL, 34 (1961) 182-9.
172. — Geistliches Leben in heutiger Welt, ivi, 35
(1962) 254-9.
173. GRANATA GIULIO M., Motivi e orientamenti per
Fapostolato sociale-politico, Lodi 1958 V. una-

recensione in VP, 41 (1958) 374-5.


174. GRANERO J. M., L05 catòlicos alemanes ante la cri-
sis religiosa de hoy, in Razdn y Fe, 50 (1950) 141,
487-502.

175. —
Diàlogos sobre temas de hoy. E5 Izoy la época
de Z05 laicos P, ivi, 54 (1954) 149.
176. —
Dialogo sobre temas de hoy, ivi, 56 (1956) 154,
363-70.
177. — Sentir con la Iglesia y problemas modernos,
Madrid, ed Razòn y Fe, 1956.
178. GRIFONI L., Crisi spirituale, in Vita cristiana, 3
(1931) 250-6.
179. GROEBER CONRAD, Handbuch der religioesett Gegen-
wartsfragen, Freiburg im Br., Herder, 1937.
180. GRUBER ALoIs, Die psychologische Situation der
Jugend von heute, in ThPQ, 111 (1963) 203-17.

181. GRUEN STURMIUs, Verkuendigttng in der Glauben-


skrise der Zeit, Wuerzburg, Echter-Verlag, 1960,
vmrc n — SAGGIO DI BIBLIOGRAFIA 71

II ed. La prima edizione è del 1956; cf.


-
una re-
censione in GL, 30 (1957) 316-17.
182. GUARDINI ROMANO, Il Santo nel mondo, in H, 14
(1959) 85-101; l'edizione originale tedesca è del
1956.
183. — La fine dell’epoca moderna, Brescia, Morcel-
liana, 1956; tradotto dal tedesco. V. H, 11 (1956)
-

667-9.
184. GUELLUY ROBERT, Quel christianisme présenter à
la jeunesse ?, in LV, 18 (1963) 691-704.
185. GUENTER S., Religioese Stroemungen der Gegen-
wart, Ashaffenburg, Pattloch, 1962.
186. GUITToN JEAN, Pensée moderne et Catholicisme,
in LV, 4 (1949) 11-24.
187. — Actualite’ de la Vierge Marie, in Revue de l'U-
niversité d’Ottawa, 19 (1949) 304-18.
188. —
L'inferno e la mentalità contemporanea, in
L'inferno, Brescia, Morcelliana, 1953, pp. 225-47:
è un'opera di vari autori, tradotta dal francese.

189. HAERING BERNHRD, La teologia morale cattolica in


rapporto allo spirito dei tempi, in H, 13 (1958)
337-48.

190. — Christ in einer neuen Welt, Freiburg im Br.,


Wewel, 1959; ne abbiamo la traduzione italiana.
presso le Edizioni Paoline: Testimonianza cri-
stiana in un mondo nuovo, diverse edizioni.
191. — Le message chrétien et Tapologétique con-
72_ SPIRITUALITA' CATTOLICA CONTEMPORANEA

frontés à la mentalite’ moderne, in LV, 16 (1961)


446-56.
192. — Il movimento liturgico ed il ritorno alla co-
munità cristiana, in H, 18 (1963) 1221-31.
193. HAHN GEORGES, La frigidité spirituelle des pen-
contemporains,
seurs in LV, 3 (1948) 653-70.
194. HAUTER CH., Descartes et laspiritualite’ moderne,
in Revue d'histoire et de philosophie religieuses,
(1937) 474-502.
195. HAYNES RENEE, Contemporary Ideas of the Soul,
in The Month, N. S. 8 (1956) 15, 279-93.
196. HEER FRIEDRICH, Catholicité d'hier et de demain,
Paris, Spes, 1961; tradotto dal tedesco.
197. HENGSTENBERG H. —
E., Chrislliche Askese. Eine
Besinnung auf christliche Existenz im modernen
Lebensraum, Regensburg, Pustet, 1935 (P).
198. — Die Marienverehrung im Geisteskanzpf unse-
rer T age, Wuerzburg, Echter, 1948.

199. HERNANDEZ EUSEBIO, Necesidades presentes de la


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200. HESSEN JOHANNES, Die philosophischen Stroemun-
gen der Gegenwart, Rottenburg a. N., Bader,
1940, II ed.
201. HILDEBRAND (von) Dietrich, T ugend heute, in GL,
35 (1962) 104-14.
202. HOFINGER JEAN, Le sens de Dieu en face de Parhéi-
sme moderne, in LV, 10 (1955) 545-53.
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204. HOLSTEIN HENRI, Le désert ou la CitéP, in Chri-
stus, 1 (1954) 111-27.
205. —
Spiritualità francaise d'aujourd’hui, in E, 90
(1957) 294, 3—18.
206. — Presence religieuse dans l’ Eglise
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d'auiourd'hui, in Christus, 10 (1963) 540-58.
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209. ÌBANEZ ARANA ANDRES, Tendenciasactuales en ecle-
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210. JAKI STANIsLAs, Les tendances nozizvelles de l'Ec-
clésiologie, Roma, Herder, 1957.
211. JAsPERs KARL, La situation spirituelle de nòtre
époque, Paris, Desclée de B., 1952. Quest'opera —

del celebre filosofo esistenzialista ebbe in Germa-


nia una diecina di edizioni, ma noi, per il lettore
italiano, preferiamo notare l'edizione francese;
non ci risulta essere stata tradotta in italiano.

212. JIMENEZ DUQUE BALDOMERO, Problemas acruales


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213. — T endencias principales de la espiritizalidad
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215. — Problemàtica actual de la Teologia Espiritual,
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217. JUNGMANN JosEF ANDREAS, L’Eglise dans la vie re-
ligieuse d’aujourd’hui, in NRT, 65 (1938) 102643.
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221. KAMPMANN THEODERICH, Die Gegerzwartsgestalt
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(1932) 225-51.
235. LE BLOND J. M., Le chrétien devant Fathéisme, in
E, 87 (1954) 281, 289-304.
236. LE ROY E., Introductioiz à Iîétude du problème re-
Iigiezzx, Paris, Aubier, 1944.
237. LEANDRO DE BILBAO, El Cristianismo y las masas.
Diagnostico religioso-social de nuestro nzomento
historico, in Naturaleza y gracia, 3 (1956) 25-56.
238. Lebendige Seelsorge. Wegweiszzng durch die reli-
fioese Ideen der Zeit fuer den Klerus deutscher
Zunge. Heratzsgegeben van W. Meyer O. F. M.
und P. Neyer O. F. M., Freiburg im Br., Herder,
1937; vari autori Cf. anche s. v. Gestaltkraefte...
-

(1939). I due volumi vanno talora sotto i nomi di


MEYER-NEYER, ma meno esattamente.
239. LECLERCQ JACQUES, Changements de perspecti-
ves en chrétienté, in E, 82 (1949) 260, 177-87. Di -

fronte alle negazioni di ogni religione, i cristiani


dovrebbero dare la testimonianza.
240. — Le problème de la foi dans les milieux intel-
lectuels da XX siècle, Paris, Casterman, 1950, II ed.
241. Vivre chrétiennement nòtre temps, ivi 1958,
II ed.
242 .
— Saisir la vie à pleines mains, Tournai, Caster-
man, 1961. Tuttavia possiamo dire che ogni ope-
-

ra del noto canonico belga contiene pagine e pen-


sieri più che utili per la conoscenza della spiri-
tualità contemporanea.
PARTE II — SAGGIO Dl BIBLIOGRAFIA
j

243. LEESE KURT, Die Religionskrisis des Abendlandes


und die religioese Lage der Gegenwart, Hamburg,
Hofmann und Campe, 1948. V. una recensione
-

in StZ, 75 (1949-50) 145, 317 (l'autore scrive da


ateo).
244. LEFEBVRE JOSEPH, influsso delle grandi correnti
di pensiero, in VP, 40 (1957) 673-6.
245. LEONARD AUGUSTIN, La religiosità de l'homme
d'aujourd'hui, in LV, 12 (1957) 241-52.
246. LERCARO GIACOMO, L'apostolato dei tempi nuovi,
Roma, AVE, 1964.
247. LIPPERT PETER, Die Wissenschaft vom inneren Le-
ben, in Zeitschrift fuer Aszese und Mystik, 1
(1926) 2-12.
248. — « Christus und der Geist des Abendlandes»,
in StZ, 58 (1929-30) 117, 321-30.
249. — Der religioese Mensclz in der Gegenwart, ivi,
64 (1934-35) 126, 217-29.

250. LOCHET LOUIS, Dimensions évangéliqites da


monde moderne, in VS, 33 (1961) 104, 237-56.
251. LOEWENICH (von) WALTER, Il cattolicesimo moder-
no, Milano, Feltrinelli, 1962; tradotto dal tedesco.
In riferimento alla edizione italiana cf. I proble-
mi della pedagogia, 10 (1964) 1, 365-6. L’edizìone
tedesca è del 1956, ed allora se ne ebbe un'espo-
sizione critica da parte cattolica (l'autore è pro-
testante) in T aebinger theologische Quartalsch-
riff, 136 (1956) 30-50.
78 SPIRITUALITA’ CATTOLICA CONTEMPORANEA

252. LOMBARDI FRANCO, Nascita del mondo moderno,


Asti, Aretusa, 1953 L'autore scrive da ateo, ma
-

ha alcune buone idee; cf. in proposito CC, 106


(1955) II, 490-503.
253. LOTZ J OHANNBS B., Die christliclîe F roemmigkeit
und der Mensch von heute, in GL, 21 (1948) 418-29.
254. — Von der Einsamkeit des Menschen. Zur gei-
stigen Situation des technischen Zeitalters, Fran-
kfurt a. M., Knecht, 1955. i

255. LUCINIO DEL SS. SACRAMENTO, La espiritaalidad y


el arte religioso moderno, in Rivista de espiritua-
lidad, 11 (1952) 139-53.
256. MAGER ALoIs, Satana ai giorni nostri, in Satana,
Milano, Vita e Pensiero, 1953, pp. 447-54 (tra-
dotto dal francese).
257. MAGNINO BIANCA, inquietudine del nostro tempo
e valori cristiani, Roma, Coletti 1945 V. una re- —

censione in Rivista di filosofia neo-scolastica, 39


(1947) 140-1.
258. — Alle origini della crisi contemporanea, Roma,
Raggio, 1946 — V. una recensione in CC, 98 ( 1947)
II, 248-50.
259. Mal da siècle. Textes, documents, equétes, Paris,
1952; vari autori.
260. MANDRINI TOMMASO, Le caratteristiche della spi-
ritualità conternporanea, in SC, 71 (1943) 197-201.
261. —
Venticinque anni di teologia spirituale, ivi, 74
(1946), 89-91.
PARTE II —— SAGGIO DI BIBLIOGRAFIA

.
— Nuovi orientamenti spirituali, ivi, 148-56.
.
MANERO MANERO, El humanismo, tema de nuestro
tiempo, Madrid, C. S. I. C., 1963.
. MAQUART FRANgoIs X., Allons-nous vers une spiri-
tualite’ nouvelle ?, Strasbourg (?) 1948.
265. MARITAIN JACQUES, La vita contemplativa e il mes-
saggio del cristianesimo, in Ecclesia, 5 (1946)
262-4.
266. MARLE RENE, << Aggiornamento >>, in E, 95 (1962)
315, 21-9.
267. MARTEGANI GIACOMO, Natura e compiti dei movi-
menti cattolici, in CC, 102 (1951) IV, 383-95,
662-75.
268. MARTIN BERNHARD, Die neufache F orm der Aszese,
in GL, 22 (1949) 37-71.

269. —- Die Bedrohung des inneren Lebens durch die


moderne Welt, ivi, 23 (1950) 161-71.
270. MARTINEZ DE VADILLO MARCOS, Corrientes ideolo-
gicas del mundo actual, Madrid, FAX, 1962.
271. MASURE EUGENE, Les tendances de la spiritualite’
contemporaine, in J. GAUTIER, La spiritualite’ ca-
tholique, Paris, Le Rameau, 1953, pp. 263-85.
272. MATTEUCCI BENVENUTO, Che cos'è questa inquie-
tudine P, in VP, 33 (1950) 285-91.
273. — Esiste una spiritualità nella cultura laica mo-
derna P, ivi, 34 (1951) 542-7.
SPIRITUALITA’ CATTOLICA CONTEMPORANEA
80

274. —
Originalità e singolarità del cristiano, Milano,
I. P. L., 1951.

275. — Forme moderne di vita contemplativa, in T, 8


(1954) XVI, 308-27.
276. — La santità, oggi, in Studi cattolici, 4 (1960)
n. 20, 35-41.
277. MAYDIEU A. J., Les chrétiens rfont-ils rien à direP,
in La Vie intellectuelle, 22 (1950) 260-75.
278. MCCORMACK ARTHUR, A New Age in the Life of Re-
ligious, in The Month, N. S. 16 (1963) 29, 325-31.
279. MEILHAC LOUIS, Enseignement de la morale et
mentalite’ moderne, in LV, 16 (1961) 81-90.
280. MERSCH EMILE, Corps mystique et humanite’ con-
temporaine, in NRT, 62 (1935) 225-37.
281. METZ JOHANNES B., Weltverstaendnis im Glauben.
Christliche Orientierung in der Weltlichkit der
Welt heute, in GL, 35 (1962) 165-184 (con ulteriori
indicazioni bibliografiche).
282. METZGER KONRAD, Katholische Seelsorge der Ge-
genwart, Innsbruck, Tyrolia, 1936.
283. MIANECKI PAUL, Christliche Glaubensverkuendi-
gang lzeute, in GL, 27 (1954) 368-78.
284. — Heimweh nach Heiligkeit. Von der religioesen
Unruhe des heutigen Menschen, ivi, 28 (1955)
44-60.
285. MIETTA LUIGI, Noi cristiani e la mtova epoca, Mi-
lano, Vita e Pensiero, 1942.
PARTE u — 3.40010 v1 BIBLIOGRAFIA 81

286. MOELLER CHARLES, Le sens de Dieu dans la litte-


rature contemporaine, in LV, 7 (1952) 367-84.
287. — Jésus-Christ dans la mentalite’ moderne, ivi,
549-67.
288. — La Vierge Marie dans la mentalite’ contempo-
raine, ivi, 8 (1953) 184-214.
289. — La Bible et l'homme moderne, ivi, 10 (1955)
63-76.
290. — L’homme d'aujourd’hui devant la piéte’ bibli-
que et liturgique, in QLP, 40 (1959) 289-306.
291. — Il senso della penitenza nel mondo contempo-
raneo, in Studi cattolici, 3 (1959) n. 10, 48-52.
292. — Mentalità moderna ed evangelizzazione, Roma,
Ediz. Paoline, 1964; tradotto dal francese. Cf. una
disamina in Letture, 20 (1965) 1, 165-7.
293. MOGENET H., La Vocation religieuse dans l'Eglise,
Paris, Téqui. 1952, III ed.
294. Monde chrétien, monde moderne, in Esprit, 15
(1946) agosto-settembre dedicato a questo
num.
tema, in forma d'inchiesta.
295. Monde moderne et sens de Dieu, Paris, Flore,
1954; vari autori. Di simile natura è il volume
pure di vari autori: Monde moderne et sens du
péche’, ivi 1957.
296. Mondo (Il) attende la Chiesa, Roma, Studium,
1957; vari autori.
297. MONDRONE DOMENICO, Scrittori e saggi di una lette-
ratura delfinquietudine, in CC, 114 (1963) II,
261-6.
82 SPIRITUALITA’ CATTOLICA CONTEMPORANEA

298. MONTINI GIOVANNI BATT., Osservazioni su l'ora


presente. Lettera pastorale all’Arcidiocesi ambro-
siana per la S. Quaresima dell'anno 1956, in Rivi-
sta diocesana di Milano, 45 (1956) 72-82 Cf. an- -

che s. v. ZAVALLONI (1964).


299. Morale cristiana ed esigenze contemporanee, Mi-
lano, Vita e Pensiero, 1956; vari autori, tradotto
dal francese.
300. MORQAY RAOUL, Vers la Piéte’ Moderne, in Les Eco-
les de Spiritualite’ Chrétienne, Liège-Parìs 1928,
pp. 181-206.
301. MORLION FELIX, Spiritualità militante, in Vita Cri-
stiana, 16 (1947) 449-53.
302. MOUNIER EMMANUEL, La paura del secolo XX, Fi-
renze, Libreria Editrice Fiorentina, 1951; tradot-
to dal francese. Cf. due recensioni in H, 5 (1950)
1237-9 e 8 (1953) 403.
303. MOUROUX JEAN, Structure spirituelle du present
chrétien, in Recherches de science religieuses, 57
(1956) 5-24.
304. MUCKERMANN FRIEDRICH, L'uomo nell'età della
tecnica, Brescia, Morcelliana, 1950; tradotto dal
tedesco. V. StZ, 72 (1946-47) 140, 309-11.
-

305. MUCKERMANN HERMANN, Die Religion und die Ge-


genwart, Essen 1935, IV ed.
306.

307. NARCISO IGNAZIO, Note di spiritualità contempo-


ranea, in Vita Cristiana, 24 (1955) 479-84.
PARTE II -— SAGGIO DI BIBLIOGRAFIA

308. NASTAINCZYK WOLFGANG, Christusnachfolge heute,


in GL, 37 (1964) 84-91.
309. NICOLAU MIGUEL, La liturgia en la espiritualidad
contemporanea, in Manresa, 15 (1943) 19-33.
310. —
cientifico de lo que debe ser hoy una Teo-
Plan
logia espiritual, ivi, 26 (1954) 339-54.
311. OBERTI E., Considerazioni intorno al concetto di
crisi, in Rivista di filosofia neo-scolastica, 38
(1946) 191-202.
312. OCHAGAVIA J La Iglesia en la realidad
., actual, in
Teologia y vida, 4 (1963) 179-87.
313. OLAZARAN J Caracteristicas de la espiritualidad
.,

contemporanea, como vida, in Ponencias I Sema-


na de Espiritualidad de Salamanca, Barcelona
1954, pp. 209-60.
314. OLGIATI FRANCESCO, La fisionomia del Novecento,
in VP, 24 (1938) 105-11.

315. — Le tendenze umanistiche attuali e Fapostolato,


ivi, 32 (1949) 350-7; lo stesso si trova nell'opera
di vari autori: Apostolato e vita interione, Mila-
no, Vita e Pensiero, 1950, pp. 122-52.

316. — Gli esercizi spirituali, oggi, in La Rivista del


clero italiano, 37 (1956) 415-25.
317. OLIVIER BERNARD, Les catholiques devant un mon-
de spirituellement divise’, in LV, 13 (1958) 467-79.
318. ONIMUS JEAN, Le monde moderne et le sacre’, in E,
95 (1962) 166-78.
84 SPIRITUALITÀ’ CATTOLICA CONTEMPORANEA

319. — Face au monde actuel, Paris,Desclée de Br.,


1964.

320. ORLANDIS J., La vocacion cristiana del hombre de


hoy, Madrid, Rialp, 1959.
321. ORLANDO DIEGA, Aspetti dell'educazione morale,
oggi, in Rassegna di pedagogia, 18 (1960) 292-311.
322. PACHECO J M., El problema del peccado en la
.

literatura contemporanea, in Revista Javeriana,


36 (1951) 108-15.

323. PAGGIARO LUIGI, Mentalità contemporanea e cri-


stianesimo, Roma, Marne, 1961. V. una recensio- -

ne in H, 17 (1962) 1068.

324. PANIKKAR R., Forme e crisi della spiritualità con-


temporanea, in Studi cattolici, 6 (1962) n. 33, 9-23;
tutto il citato numero di questa rivista è impor-
tante per il tema del Panikkar.

325. PARENTE PIETRO, La fede teologica e le correnti


moderne, in T, 1 (1947), 1, 18-25.
326. PAVAN PIETRO, Laicisnzo d'oggi, Roma, Studium,
1964, II ed.
327. PETERs LOUIS, Une héresie orthodoxe: l'asce'ti-
cisnze, in NRT, 55 (1928) 740-52 (contro H. Bre-
mond).
328. — La vie spirituelle est-elle en progrès P, ivi 57
(1930) 441-65.
329. PELLEGRINI MARTINO, A proposito di un argomen-
PARTE II — SAGGIO DI BIBLIOGRAFIA 85

to vivamente dibattuto: liturgia e spiritualità, in


Rivista liturgica, 49 (1962) 187-95.
330. PENNACCHINI ERMINIO, Spiritualità e azione, in T,
11 (1957) XXII, 335-51.
331. PEREs BALLESTER J Hacia un pensamiento cri-
.,

stiano actual, in Convivium, 2 (1957) n. 3, 67-108.


332. PFLIEGLER MICHAEL, Die religioese Situation, Graz-
Salzburg-Wien, Pustet, 1948. Molto istruttivo,
-

ma in generale si bassa su fonti letterarie. Vedi


una recensione in StZ, 73 (1947-48) 142, 383-7.
333. PHILIPPE PAOLO, Rinnovamento e adattamento de-
gli Istituti Religiosi, Milano, Ancora, 1965.
334. PHILIPPON MICHEL M., I problemi della mistica
-

nel nostro tempo, in T, 7 (1953) XIV, 178-86.


335. — Problemàtica mistica de nuestro tiempo, in
Revista de teologia, 4 (1954) 52-62.

336. PHILIPS GERARD, I laici nella Chiesa, Milano, Vita


e Pensiero, 1956; tradotto dal francese.

337. — Deux tenclances dans la théologie contempo-


raine, in NRT, 85 (1963) 225-38.
338. PIOLANTI ANTONIO, L'ora attuale del cattolicesimo,
in Rivista diocesana di Bertimoro, 10 (1938)
126-39.

339. — Socialità della santificazione, Roma, Coletti,


1965. L'illustre teologo romano, rettore dell'U-
-

niversità Lateranense, torna spesso sull'attuale


argomento di « socialità soprannaturale ». Vedi
86 SPHÌITLÀLITÀ‘ CATTOLIL‘ì CUNTEÀIPORANEW

la sua bibliografia, fino a tutto il 1964, in Latera-


num, N. S. 29 (1963) 3-19.
340. PIZZORNI REGINALDO M., Come parlare di Dio al-
l'uomo di oggim, in OP, 12 (1964) num. 4-5, 108-10.
341. PLE ALBERT, Doraison chez les laics de nòtre tem-
ps, in Lbraison, Paris, Du Cerf, 1947 (vari autori),
pp. 115-56.
342. — Les tendances spirituelles de nòtre temps, in
VS, 26 (1944) 71, 282-303 - Cf. anche s. v. Vers
quel... (1946).
343. PLUS RAOUL, Un aspect de la spiritualite’ contem-
poraine, in E, 62 (1925) 183, 186-94 (nei riguardi
di H. Bremond).
344. — La sainzete’ catholique, Paris, Bloud et Gay,
1928 (della santità in generale, in fine della 1no—
derna).
345. — Comment présenter le Christ à nòtre temps,
Paris, Spes, 1943.
346. PORTALUPPI ANGELO, Dottrine spirituali, Alba, Ediz.
Paoline, 1943, II ed. (in Epilogo).
347. POURRAT PIERRE, La Spiritualite’ Chrétienne. IV
Les Modernes, Paris, Gabalda, 1947, II ed. (al
cap. XX).
348. Problema (Il) ecumenico, oggi, a cura di C. Boyer
(vari autori), Brescia, Queriniana, 1960. Tra i -

vari temi notiamo quello di C. BALIC, Maria e il


movimento ecumenico, pp. 545-62 (con abbon-
dante documentazione e bibliografia).
PARTE [I — SAGGIO DI BIBLIOGRAFIA 87

349. Problèmes d’adaptation dans la chrétiente’ actuel-


le,Louvain, Neuwelaerts, 1949 (vari autori).
350. Problèmes spirituels de nòtre temps et spiritua-
lite’ ignatienne, in RAM, 26 (1950) n. 1 (numero
speciale).
351. Problemi attuali dello stato religioso, in Vita
cristiana, 19 (1950) n. 4-5, dedicato al tema; fra
gli argomenti trattati si trova: VALTORNINO GA-
STONE, Mentalità moderna e Vita religiosa, pp.
359-77.
352. Problemi e orientamenti di spiritualità monasti-
ca, biblica e liturgica, Roma, Ediz. Paoline, 1961
(Vari autori).
353. Programma (Il) della ripresa, in Vita cristiana,
16 (1947) 5-13.

354. QUADRI BONICELLI G., Spiritualità cristiana,


S. —

lavoro azione sociale, Roma, AGLI, 1957 V.


e -

una recensione in H, 13 (1958) 320-1.

355. RADEMACHER ARNoLD, Der religioese Sinn unserer


Zeit und der oekumenische Gedanke, Bonn, Han-
stein, 1939.
356. RAHNER KARL, Die Armut des Ordenslebens in
einer veraenderten Welt, in GL, 33 (1960) 262-90;
cf. anche ivi, 35 (1962) 410-26.
357. — Pericoli nel cattolicesimo d'oggi, Roma, Ediz.
Paoline, 1961.
358. — Il cammino verso « l'uomo nuovo >>, in H, 17
(1962) 739-60.
88 SPIRITUALITN CATTOLICA CONTEMPORANEA

359. — Considerazioni dogmatiche in margine alla


pietà ecclesiale, in Sentire Ecclesiam... (1964),
II, pp. 711-53.
360. —
Gegenwart des C hristentums, Freiburg im Br.,
Herder, 1964.
361. — Der Mensch von heute und die Religion, in Der
Seelsorger, 35 (1965) 18-30.
362. — Kirche im Wandel, in StZ, 90 (1964—65) 175,
437-54.
363. RANWEZ PIERRE, Presence de Marie. Introduction
à la littérature mariale d'aujourd'hui, Bruxelles,
Lumen Vitae et Novissima, 1954.
364. Redécouverte de jeùne, Paris, Du Cerf, 1959; vari
autori. Si tratta non solo del digiuno, ma in gene-
rale della mortificazione esterna, « riscoperta »
dai moderni.
365. REDLICH VIRGIL, Moralprobleme im Urnbruch der
Zeit, Muenchen, Hueber, 1957; vari autori, tra i
quali J. LECLERCQ e B. HAERING.
366. REGAMEY PIE-RAYMOND, La pauvrete’ et l'homme
d'aujourd'hui, Paris, Aubier-Montaigne, 1963.
367. REINERT PAUL, Comment présenter le christiani-
sme à Funiversitaire d'aujourd'hui, in LV, 4
(1949) 663-9.
368. Religieux (Les) aujourd'hui et demain. Problèmes
de vie religieuse, Paris, Du Cerf, 1964; vari auto-
ri, in riferimento alle discussioni conciliari sul-
l'argomento. Cf. L'Osservatore Romano, 28 mar-
zo 1965, p. 7.
PARTE II —
SAGGIO m BIBLIOGRAFIA 89

369. RENARD ALEXANDRE C., Situation actuelle de l’Egli-


se, Bruges, Desclée de Br., 1961. V. una -
recen-
sione in VP, 45 (1962) 145-6.
370. RETIF ANDRE, Spiritualite’ Inissionaire et christia-
nisme d'aujourd'hui, in Christus, 6 (1959) 550-9.
371. RINTELEN (VON) F. J La nostra situazione spiri-
.,

tuale nella luce della civiltà cristiana, in H, 4


(1949) 331-40.
372. RIVA CLEMENTE, L’uomo d'oggi e l'apostolo, in
Studium, 55 (1959) 754-60 (informativo).
373. ROIG GIRONELLA JUAN, Los estudios de Ascetica y
Mistica y las corrientes filosòfioas modernas, in
Manresa, 15 (1943) 3-18.
374. ROMAN DE LA IMMACOLATA, Presencia de los Reli-
giosos en el munda actual, in Revista de aspiri-
tualidad, 20 (1961) 396-423.
375. ROUQUETTE ROBERT, Mystique dîncamation ou
mystique dîzssomption, in E, 85 (1952) 272,
390-401 Tratta dei rapporti tra il marxismo e il
-

cristianesimo.
376. RUDOLF KARL, Das Christentum in der Neuheil‘
der Tage, Wien 1940.

377. SCHEURMANN AUDOMAR, Um die Zcitnaelze des


Ordensstandes, in GL, 24 (1951) 274-84.
378. SCHIERSE FRANz JosEF, Christkoenigs-Froemmig-
keit heute, ivi, 27 (1954) 321-7.
379. SCHILLEBEECKX H., Origines ez‘ tendances de la
90 SPIRITUALITA CATTOLICA CONTEMPORANEA
'

sensibilità religieuse contemporaine, in SVS, 12


(1959) 5-9.
380. SCHLUND ERHARD, Orientierung. Eine Hilfe im
Weltanschauungskampf der Gegenwart, Hildes-
heim-Leipzig, Lax, 1931. E’ una delle principali
-

e più grandi opere di questo grande conoscitore


del Novecento.
381. SCHNEIDER HEINRICH, Modernes Leben im Lichze
des Glaubens. Skizzen, Paderborn, Schoeningh,
1931.
382. SCHNELL H., Zur Situation der christlichen Kunst
der Gegenwart, Muenchen-Zuerich, Schnell et
Steiner, 1962.
383. SCHOENINGH FRANZ JosEF, Der Christ und die
Kultur dei‘ Gegenwart, in Hochland, 40 (1947-48)
1 16.
-

384. SCHUEDDEKOPF KATHARINA, Christlicîie Lebenser-


fahrung in heutiger Zeit, in GL, 22 (1949) 241-7.
385. SCHURR VIKTOR, Situation und Aufgabe der Pre-
digt heute, in Verkuendigung und Glaube, Frei-
burg im Br. 1958 (vari autori), pp. 185-208.
386. — Cura d'anime in un mondo nuova", Alba, Edi-
zioni Paoline, 1960. - V. una recensione in SC, 89
(1961) 312-13.
387. SCIACCA MICHELE FEDERICO, L'ora di Cristo, Roma-
Milano, Bocca, 1953.
388. — La Chiesa e la civiltà moderna, in H, 1 (1946)
957-72.
man: 11 — SAGGIO m BIBLIOGRAFIA 91

389. — La Chiesa e la civiltà moderna, Brescia, Mor-


celliana, 1948. Raccolta di diversi saggi, già altro-

ve pubblicati, tutti di grande interesse.

390. Seid vollkommen. Formen und Fuehrung Christ-


licher Aszese. Herausgegeben von Dr. Karl
Rudolf, Wien, Herder, 1955 - Diversi autori, con
parecchi contributi pratici e di attualità.
391. SELLMAIR GIUSEPPE, Il prete nel mondo, Brescia,
Morcelliana, 1946, 3*‘ ed. (tradotto dal tedesco).
392. SEMMELROTH OTTO, Marianische Thelogie und
Froemmigkeit in der Kirchengeschichte der Neu-
zeit, in GL, 22 (1949) 435-42.
393. —
Heilsgeschichtliche Sinndeutung des Marien-
geheimnisses und der Marienverehrung, ivi, 23
(1950) 109-20.
394. — Zeitalter des Heiligen Geistes, ivi, 32 (1959)
166-79.
395. Sensibilidad (La) religiosa moderna (anon.), in
Religiòn y cultura, 4 (1959) 531-7.
396. Sentire Ecclesiam. La coscienza della Chiesa co-
me forza plasmatrice della pietà, Roma, Ediz.
Paoline, 1964, 2 voll. (tradotto dal tedesco; vari
autori).
397. SESTERO CORNELIO, Motivi attuali di rinascita cat-
tolica, in VP, 28 (1942) 395-9.
398. SETIEN J. M., Como provocar y fomentar el sen-
tido de pecado, hoy, in Lumen, 13 (1964) 193-211.
399. SEVERUS (VON) EMMANLTEL, Das kontemplative
SPIRIIUALITA’ CATTOLICA CONTEMPORANEA

Moenchtum und unsere Gegenwart, in Liturgie


und Moenchtum, 10 (1952) 11-20.
400. — Das Wesen der A/leditation und der Mensch
der Gegenwart, in GL, 29 (1956) 108-16.
401. SHEEN FULTON J., La crisi del mondo e la Chiesa,
Parma, ISME, 1959 (tradotto dall'inglese).
402. SIEBERS G., Das Ende des technischen Zeitalters,
Freiburg-Muenchen, Alber, 1963. L'autore pen- -

sa, da ottimista, che sta per nascere un nuovo


umanesimo.
403. SIAIONCELLI MARIO, Umanesimo e neo-umanesimo,
in Orientamenti pedagogici, 3 (1956) 822-7.
404. SIRI GIUSEPPE, Il male del secolo, in PV, 15 (1953-
54) 45-52, 151-60.
405. — Il senso di Dio e la nostra età, in OP, 3 (1955
n. 4, 8-22.
406. SOMMAVILLA G., Incognite religiose della lettera-
tura contemporanea, Milano, Vita e Pensie-
ro, 1963.
407. SPIAZZI RAIMONDO, Per una cultura cattolica, in
T, 6 (1952) XII, 293-308.
408. — Tramonto della civiltà cristiana ?, in H, 8
(1953) 969-77.
409. — La sintesi cristiana dei valori dell'uomo d'oggi,
in Umanesimo... (1954), pp. 117-42.
410. — Che cosa è e che importa una cultura
cosa
cattolica, in Christus, N.S., 4 (1955) quaderno 8,
pp. 79-103.
PARTE II — SAGGIO l)I BIBLIOGRAFIA

411. — Il Cattolicesimo oggi, Roma, Presbyterium,


1958.
412. — I dogmi oggi più insidiati, in T, 13 (1959)
XXV, 342-8.
413. —
Prospettive religiose del nostro tempo, Roma,
Edit. Idea», 1964. Cf., STEFKOVIC GIULIO, Bi-
« -

bliografia di P. Raimondo Spiazzi, O.P., Roma


1960.
414. SPIRITO UGO, Nuovo un/zanesimo, Roma, Arman-
do, 1964; cf. a proposito I problemi della peda-
gogia, 10 (1964) II, 851-6.
415. STAUDINGER JOSEF, L'uomo moderno di fronte al
problema dell'al di là, Milano, Vita e Pensiero,
1953 (tradotto dal tedesco).
416. STEINBUECHEL THEODOR, Die religioese Situation
der Zeit, in Lebendige... (1937), pp. 43-77.
417. STURZO LUIGI, Problemi spirituali del nostro
tempo (Opera omnia IX), Bologna, Zanichelli,
1961. V. due recensioni in H, 17 (1962) 1068-9 e
-

in CC, 114 (1963) I, 468-9.


418. SUDBRACK JOSEF, Die F rage nach der Mystik, in
GL, 37 (1964) 145-53 (molto informativo).
419. SUHARD EMMANUELE, Agonia della Chiesa P, Ro-
ma, Ediz. << Servire
>>, 1948 (tradotto dal francese).

420. — Il senso di Dio, Milano, Il Giorno, 1950 (pure


dal francese).
421. — Il prete e la società, Venegono Inf., ed. La
Scuola Cattolica, 1950 (pure dal frane).
94 SHRITIÈALITA’ CATTOLICA CONTEMPORANEA

422. SVOBODA ROBERT, Seelsorgliche Lage der Gegen-


warr, in ThPQ, 96 (1948) 47-65.
423. — Zum neuesten Stand der moralischen Situa-
tion, ivi, 102 (1954) 124-34.
424. —— Zur Predigt heute. Ergebnis einer Rundfrage
bei Laien, ivi, 103 (1955) 35-45.
425. — Das Bild der Schwester gestern, heute, morgen,
ivi, 108 (1960) 106-15.

426. TARANCON VINCENT ENRIQUE, El Sacedote y el


Mando de Hoy, Salamanca, « Ediciones Sìgue-
me », 1959.
427. TAUTSCHER ANTON, Die religioese Situation und
die Seelsorge von heute. Eine religionssozio-
logische Skizze, in ThPQ, 111 (1963) 1-12.
428. TERMOTE H., Ascèse et vie moderne, Toulouse
1961.
429. THALHAMMER DOMINIKUS, Die Busse im Leben des
heutigezz Christen, in GL, 28 (1955) 270-80.
430. THILs GUSTAV, Tendances actuelles en theéologie
morale, Gembloux, Duculot, 1940.
431. THURIAN MAX, L'uomo moderno e la vita spiri-
tuale, Brescia, Morcelliana, 1962 (tradotto dal
francese).
432. TORRELLA CASCANTE R., L0 humano y I0 divino en
la I glesia. Aspectos del reformismo catòlico con-
temporaneo, Roma 1958.
433. Umanesimo e mondo contemporaneo (Umanesi-
PARTE lI -—
SAGGIO DI BIBLlOGRAFIA

m0 e cristianità, 4), Roma, Studium Christi, 1954;


vari autori.

434. UNGER DOMINIC, Doctrinal Excesses about Mary P


in The Homiletic and Pastoral Review, 64 (1964)
861-7.
435. — Excesses in Marian Devotions P, ivi, 927-32.
436. Uomo (L') Esame di alcuni aspetti del
nuovo.
problema dell’umanesimo cristiano del dopo-
guerra, Brescia, Morcelliana, 1950; Opera di Vari
autori, tradotta dal francese.
437. URDANOZ TEOFILO, Las tendencias actuales en la
Teologia Espiritual a la luz de la Teologia To-
mista, in Ciencia tomista, 82 (1955) 225-84.
438. VAGAGGINI CIPRIANO Tendenze recenti in teologia
e spiritualità monastica, in Problemi e orienta-
menti... (1961), pp. 7-92.
439. — Orientamenti e problemi di spiritualità litur-
gica nella letteratura degli ultimi quaranfanni,
ivi, pp. 499-584.
440. VALORI PAOLO, Virtù ascetiche e mondo mo-
derno..., in H, 19 (1964) 995-1003.
441. VALSECCHI AMBROGIO, Verso un rinnovamento del-
la teologia morale, in SC, 89 (1961) 125-43.
442. VAN LIER H., Le Nouvel Age, Tournai-Paris, Ca-
sterman, 1962 Cf. una importante recensione in
-

LV, 17 (1962) 615-16.


443. VARCOURT RAYMOND, Pensiero moderno e filoso-
96 SPlRlTl xun’ CATTOLICA CONTEMPORANEA

fia cristiana, Catania, Ediz. Paoline, 1958 (tra-


dotto dal francese).
444. VANDENBROUCKE FRANcoIs, Direction spirituelle et
hommes d'auj0urd’hui, Paris, Beauchesne, 1956.

445. VENDIER J., Problèmes moclernes, réponses chré-


tiennes, Paris, L’Ecole, 1953.
446. VEREMLTNDO PARDO, Renovaciòn de la mistica de
la acciòn y de la caridad, Madrid, Studium, 1961.
L’antinomia azione—mistica risolta con l'insegna-
mento di San Vincenzo de’ Paoli.

447. Vers quel type de saintete’ allons-nous P, in VS,


28 (1946) 74, num. 2 E’ la famosa inchiesta pro-
-

mossa dalla rivista dei Domenicani francesi.


Ivi
si trova pure: ALBERT PLE, Conclusion à Fenquéte,
pp. 231-317.
448. VILLAGER R. M., La mancanza di riflessione nella
vita moderna, in Vita cristiana, 4 (1932) 389-99.
449. VoLK HERMANN, Dhomme d'az,ij0urd’hui et son
cheminemenr vers le C hrist, in Problèmes actuels
de christologie, Bruges, Desclée de Br., 1965,
pp. 265-94 (tradotto dal tedesco).
450. VUoLI ROMEO, Giustizia e carità, in Carità... (1946),
pp. 146-78.
451. WARNHALTZ V., La Constituciòn apostolica << Pro-
vida Mater Ecclesia >> y las necesitades actuales,
in Revista de teologia, 2 (1952) 52-79.

452. WEYERGANS FRANZ, Mystiques parmi nous, Paris,


Fayard, 1959.
PARTE II — SAGGIO m BIBLIOGRAFIA
97

453. WIESEN WILHELM, Die Stunde der Caritas, in StZ,


72 (1946-47) 139, 34-43.
454. WULF FRIEDRICH, Theresia von Lisieux und die
Froemmigkeit unserer Zeit, in GL, 20 (1947)
193-201.
455. — T endenzen und Stroemungen in der heutigen
katholischen Froemmigkeitsliteratur des deuts-
chen Sprachbereiches, ivi, 27 (1954) 185-94.
456. — Der Christ und die Gestalt der heutigen Welt,
ivi, 28 (1955) 117-33.
457. — Die christliche Meditation in der Aufiassung
urzd Uebung unserer Zeit, ivi, 30 (1957) 435-45.
458. —
Stroemungen
und Problema der geistlichen
T heologie und der Froemmigkeit im deutschen
Katholizismus, ivi, 380-3, 457-60.
459. — Geistliches Leberz in der heutigen Welt.
Geschichte und Uebung der christlichen Froem-
migkeiz‘, Freiburg-Basel—Wien, Herder, 1960 Que- —

sta opera, della quale esiste anche una traduzio-


ne francese, contiene diversi dei temi
sopraenu-
rnerati e già pubblicati in GL.
460. —
Mysteriunî der Armut Christi in der Welt
Das
vonheute, in GL, 36 (1963) 128-33.
461. — Der geistliche Aufbruch der Kirche auf dem
Konzil, ivi, 37 (1964) 460-8.
462. WULF F. THURN H., -

Auffassungen und F ragen der


christlichen Aszese in neuerer Zeit, ivi, 22 (1949)
1 - 15.
98 SPIRITUALITA CAÎTOLICA CONTEMPORANEA
'

463. WUST PETER, Zur geistigen Situation unserer

Zeit, in Lebendige... (1937) pp. 22-42.


464. ZALDIVAR T., El resultato del examen. La sensibi-
lidad moderna. Buenos catòlicos y hombres espi-
rituales, in Religion y cultura, 2 (1957) 103—14.
465. ZAVALLONI ROBERTO, Di fronte ai giovani d'oggi,
in PV, 25 (1963-64) 115-30.

466. —
Prospettive pastorali nel pensiero di G. B.
Montini, Brescia, « La Scuola », 1964.

467. ZUNIN: GIORGIO, La religiosità nella psicologici


contemporanea, in Orientamenti pedagogici, 10
(1963) 809-35.
INDICE ANALITICO

L'indice riguarda solo la parte seconda. I numeri corri-


spondo a quellz usati nell'elenco de: lavori raccoltz. Le szngole
vocz vanno intese quasz sempre in rapporto alla spzrztualztà
cattolica contemporanea.

Adattamento, a g gi o r- Bibbia e biblica spiritua-


namen to (specie dei lità 289, 290, 352. V. an-
-

religiosi) 102, 204, 206, , che s.v. Vangelo.


266, 278, 333, 349. V. an- Bolscevìsmo, comunismo
che s.v. Religiose, —osi.
4, 375. .

Agostino (S.) 72.


Bremond H. 327, 343.
Amore, v. Carità.
Ang o s C i a, inquietudi- Carità 33, 65, 162, 265,
166, 207, 257, 272, 446, 450, 453.
,

ne
284, 297, 303. Chiesa 5, 29, 49, 79, 96,
Anima 195. 126, 128, 144, 152, 177,
Antinomie (binomi) 6, 209, 210, 217, 221, 224,
204, 446. 251, 296, 312, 338, 359,
Apologetica 191. 362, 369, 388, 389, 396,
401, 411, 419, 432.
Apostolato 13, 18, 19, 25, Civiltà e cultura 1, 5, 12,
102, 104, 123, 173, 204,
264, 301, 315, 330, 372, 15, 51, 53, 96, 111, 371,
375, 446, 447. 383, 388, 389, 407-410.
Arte 96, 255, 382. Comunanza, comunione,
Ascesi 20, 34, 46, 52, 83, comunità 16, 158, 192.
100, 137, 197, 268, 327, Confessione (sacram.) 43,
384, 428, 440, 462. 45.
Ateismo 4, 124, 156, 202, Contemplativa vita, con-
230, 235, 239. templazione 155, 265,
Azione Cattolica 67, 95, 275, 352, 399, 400, 448,
267. 457.
100 INDICE ANALITICO

Corpo mistico 160, 280. 136, 141, 159, 163, 186,


Crisi 69, 89, 110, 135, 138, 193, 194, 195, 200, 270,
140, 154, 178, 243, 258, ’ 325, 331, 332, 373, 443.
311, 324, 401. Francia 205.
Cristianesimo, cristiano Futuro 39, 57, 116, 118,
moderno 23, 57, 59, 82, 122, 183, 196,’ 222, 436.
93, 98, 109, 118, 135, 149,
170, 196, 233, 237, 274, Germania 4, 37, 113, 174,
277, 320, 323, 360, 376. 455, 458.
Culto S8, 112, 228. V. an-
-

Gesù Cristo 3, 41, 42, 148,


che s.v. Liturgia. 248, 287, 308, 345, 378,
387, 389, 449.
Descartes R. 194.
Giovani, gioventù 139, 180,
Diavolo, v. Satana. ,

184, 367, 465, 466.


Digiuno 64. V. anche
— s.v. Giustizia 450.
Penitenza.
Dio 23, 27, 340. V. anche Igiene 137, 147.
s.v. Senso di Dio. Ignaziana spiritualità 36,
Direzione spirituale 444. i

214, 350.
‘ Indifferentismo 142.
Ecumenismo 348, 355.
Infermo 188. V. anche s.v.
Educazione 68, 107, 108,
-

Novissimi, Satana.
120, 139, 145, 146, 221,
321. Laici 64, 175, 231, 336, 341.
Esercizi spirituali 316. Laicismo 12, 53, 273, 326.
Eucaristia 158. V. anche

Lavoro 354.
s.v. Comunanza. Letteratura 86, 286, 297,
Evangelizzazione, v. Van- 322, 332, 406.
gelo. Liturgia 10, 11, 117, 122,
Fede 2, 26, 55, 66, 92, 119, 192, 218, 219, 223, 290,
131, 148, 181, 229, 239, 309, 329, 352, 439.
240, 241, 243, 281, 325, Maria SS.ma 54, 99, 138.
381. 169, 187, 198, 208, 288,
Filosofia (pensiero mo- 348, 363, 392, 393, 434,
derno) 26, 66, 119, 131, 435.
INDICE ANALITICO 101

Marxismo 4, 375. Povertà 356, 366, 460.


Materia ,materialismo 306. Preghiera 8, 9, 35, 341.
Missioni, missionaria spi- Psicologia 47, 180, 467.
ritualità 63, 292, 370.
Mistica 82, 83, 171, 234, Religiose, religiosi 206,
334, 335, 418. 278, 293, 351, 368, 374,
Monastica spiritualità 352, 377, 425, 451. V. anche
-

399, 438, 439. s.v. Adattamento.


Mondo d'oggi 14, 17, 21, Sacerdote, sacerdozio 115,
25, 40, 41, 80, 93, 96, 98, 212, 391, 421, 426.
121, 150, 157, 161, 172, Sacro 1, 318.
179, 183, 190, 211, 220,
252, 269, 281, 285, 294, Santi, santità 34, 44, 151,
295, 298, 317, 318, 319, 182, 225, 226, 276, 284,
456. 344, 447.
Morale (teologia) 62, 77, Satana 90, 188, 256.
81, 106, 125, 167, 189, È Scristianizzazione 101.
279, 299, 321, 365, 423, Scrittura (S.), v. Bibbia,
430, 441. Vangelo.
Mortificazione 364. V. an-
che s.v. Penitenza.
-

Sensibilità religiosa 379,


395, 464.
Novissimi 56, 188, 203, Senso del peccato 24, 36,
415. 91, 227, 295, 322, 398.
Obbedienza 60. Senso di Dio 23, 27, 36,
84, 132, 156, 202, 286,
Paganesimo, pagani 129. 295, 340, 405, 420.
Pastorale (teorica e prati- Socialità 339.
ca) 19, 61, 76, 103, 165, Spagna 153, 199.
238, 282, 283, 385, 386,
390, 422424, 427. Spirito Santo 394.
Paternità di Dio 132. Spiritualità contempora-
nea in generale 6, 7, 32,
Peccato 24, 322. V. anche
-

38, 39, 44, 70, 71, 73, 87,


Senso del peccato. 88, 94, 97, 130, 140, 151,
Penitenza 133, 143, 291, 163, 185, 194, 213-216,
364, 429. 223, 236, 260-262, 264,
102 INDICE ANALITICU

271, 300, 303, 305-307, Umanesimo 50, 54, 114,


i
310, 313, 314, 324, 328, 134, 164, 168, 170, 232,
332, 336, 342, 343, 346, 242, 263, 315, 391, 402,
347, 353, 357, 380, 390, 403, 414, 433, 436.
413, 416, 417, 437, 452. Uomo moderno 20, 27, 30,
459, 463, 466, 467. 47, 48, 56, 105, 116, 127,
Sports 147. 253, 259, 290, 358, 361,
431, 436.
Tecnica 1, 46, 254, 304,
402. Vangelo 13, 28, 78, 181,
Teologia 22, 74, 75, 85, 191, 250, 283, 292. - V.
247, 337, 359, 412, 437. anche s.v. Bibbia.
Teresa del Bambino Gesù Vaticano II (Concilio Ecu-
(S.) 454. menico) 79, 87, 209, 219,
362, 461.
Testimonianza, testimo-
niare 31, 239. Virtù 201, 440.
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