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Collana: Nel segno del mistero - 21 -

Tratto da:
"Vita e morte di Annalisa Michel"
Versione dal tedesco di don Silvio Dellandrea

© 1997 by Edizioni Segno


Via Piave, 27 - 33100 Udine
Tel. 0432/503359
Fax 0432/508455

ISBN 88-7282-234-3
Gaspare Bullinger

L e R isposte
dei D emoni

EDIZIONI SEGNO
A n n a l is a M ic h e l
Nata il 21 settembre 1952 in Leibl-
fing (Ndbj) (Baviera bassa); morta il
1° luglio 1976 a Klingenberg sul
Meno nella Festa del Preziosissimo
Sangue.
Sepolta nel primo sabato del Sa­
cro Cuore di Maria e Giornata sa­
cerdotale, 3 luglio 1976.

P a d re Misericordioso, in unione
con il prezioso Sangue del tuo amatissi­
mo Figlio Gesù Cristo, noi ti offriamo
per mezzo del Cuore Immacolato di
Maria, il sacrificio di riparazione, la
passione e la morte della tua serva An­
nalisa, che potè portare sul suo corpo le
stimmate del Signore, per i sacerdoti,
per la gioventù e per la patria tedesca.
Salvali tutti. E a noi dona, per la sua
intercessione, lafedeltà fino alla morte.
Noi Ti preghiamo per Gesù Cristo
Nostro Signore.
Amen
PREFAZIONE

Senza dubbio noi viviamo oggi in un tempo, in cui la


grande massa della gente, anche nelle regioni cristiane
dell'Ocddente, che vive come se dopo la morte non ci
fosse più niente e con la morte tutto fosse finito, come se
ci fosse soltanto una vita terrena, che si deve godere
quanto più è possibile. Si vivono giornalmente le conse­
guenze della perdita del timor di Dio, come rapine, uc­
cisioni e terrori di ogni specie. Perfino bambini vengo­
no uccisi a milioni con l'aborto, per crearsi una vita più
comoda.

Insegnanti cattolici di religione negano l'esistenza del


diavolo, oppure non ne parlano, rendendosi così corre­
sponsabili della scomparsa del timor di Dio. Molti sa­
cerdoti hanno tradito la loro vocazione e si sono presi
una donna...

In questo tempo una giovane nella Germania centrale


visse uno spaventoso martirio da parte dei demoni e al­
la fine offrì la sua giovane vita, affinché altre persone
fossero risparmiate dalla tremenda sorte della danna­
zione eterna. Si tratta di Annalisa Michel, di Klingen-
berg sul Meno, nella Diocesi di Wurzburg, da ultimo
studentessa di pedagogia e di teologia, morta il primo
luglio 1976.

Annalisa Michel fu nella sua vita posseduta da molti


demoni, cosa però che si manifestò solo negli ultimi an­

Le risp o st e d ei D em o n i 7
ni della sua vita. Il Vescovo mons. Giuseppe Stangl di
Wurzburg, dopo lungo tergiversare, ha concesso final­
mente l'esorcismo per questo motivo, cioè la preghiera
per cacciare i demoni, e ha incaricato a questo esorci­
smo il salvatoriano padre Arnoldo Renz superiore, allo­
ra parroco in Rùck-Schippach. All'esorcismo partecipò
in parte il parroco Ernesto Alt di Ettleben che già da
qualche tempo si era occupato del caso di Annalisa.
I demoni avevano fin dalla sua fanciullezza simulato
in essa malattie di ogni genere, ragion per cui, dappri­
ma, nessuno conobbe l'ossessione, anzi nemmeno se ne
ebbe il minimo sospetto e sua madre continuò a portare
da un medico all'altro la sua figliola, apparentemente
malata. Tuttavia quando la stessa Annalisa riconobbe in
sé l'ossessione demoniaca e quindi l'inutilità dei tratta­
menti medici e temette di essere ricoverata in una clini­
ca neurotica a causa degli attacchi del tutto simili a
quelli di epilessia e affini, essa obbligò i suoi genitori e i
due esorcisti di impedire questo. Perciò nei due ultimi
mesi di vita, quando i demoni le impedirono di prende­
re qualsiasi nutrimento ed essa dimagriva spaventosa­
mente, rimase senza assistenza medica. L'esorcismo
non riuscì a cacciare i demoni. Annalisa morì.

II tribunale di Aschaffenburg dichiarò quindi i genito­


ri e i due esorcisti responsabili della morte di Annalisa e
condannò ciascuno di essi a sei mesi di libertà vigilata e
al pagamento delle spese di tribunale.
Dopo queste condanne fu fatta istanza per la revisio­
ne del processo, - che era possibile - ma poi ritirata, in
parte per motivi finanziari, in parte per mancanza di fi­

8 L e rispo ste d ei D em o n i
ducia nella giustizia. Purtroppo, per questa ragione, ri­
mase nella gente in genere la convinzione, favorita da
quanto pubblicato dalla stampa e dalla televisione, che
non c'è alcun diavolo, quindi che la sentenza era stata
giusta.
Per questo motivo, per il primo anniversario della
sentenza, il 21.4.1979 io ho pubblicato lo scritto esplica­
tivo "Condannati innocenti" ed ho esposto in esso che
Annalisa non era per niente colpita da epilessia o de­
menza, ma era ossessa e che essa, a seguito delle medi­
cine ordinate dai medici ossia lo Zentropil e il Tegretol,
deve essere morta! Lo scritto ebbe una larga diffusione
e accoglienza. Il demonio, durante un esorcismo su
un'altra ossessa, dichiarò che Annalisa morì di inedia,
denutrita.

In seguito fui pregato di approfondire e pubblicare in


un nuovo scritto la vita di Annalisa Michel e le risposte
dei demoni durante gli esorcismi. Io volevo tuttavia la­
sciare questo compito ai due esorcisti, che conobbero
appunto personalmente Annalisa, come pure all'Arci­
vescovo di Wùrzburg, il quale, a seguito di ripetute di­
chiarazioni dei demoni per ordine della Madonna, ave­
va ricevuto la registrazione su nastro dell'esorcismo.
Ma siccome non uscì una competente e seria pubblica­
zione delle risposte e delle affermazioni dei demoni, mi
voglio assumere questo compito e in questa occasione
premettere anche una breve storia della sua vita e dei
suoi mali. Sono inoltre, ben convinto, che tanti teologi
cattolici, che ancora credono all'esistenza dei demoni e
alla possibilità di ossessioni, sono dell'opirdone che non

L e rispo ste d ei D em o n i 9
ci si dovrebbe occupare delle espressioni dei diavoli,
questi neri compagni, perché essi dicono soltanto bugie
e portano pertanto su una strada sbagliata.

Riguardo alla domanda se costoro dicono sempre sol­


tanto bugie o magari anche talvolta la verità a nostro
bene, perché il Cielo li costringe a ciò, io mi sono riferi­
to a parecchi passi della Sacra Scrittura già nella mia
pubblicazione "Condannati innocenti". Tuttavia non si
vuol credere che Dio trovi necessario impiegare anche i
demoni per la nostra salvezza!
Io ci vedo invece tale necessità, data dal fatto che, og­
gi, dei teologi cattolici falsano la Sacra Scrittura, negano
l'esistenza dei demoni o per lo meno non ne parigino,
come se fossero morti! In tal modo essi negano il peri­
colo della dannazione eterna. E da queste perverse dot­
trine non solo ne è colpita gran parte del popolo, ma an­
che dei sacerdoti. Quando finalmente, dopo anni di pa­
zienza, si condannò il professor Kùng, si alzò una gran­
de ondata di proteste perché finalmente si era presa po­
sizione contro uno che camminava nell'errore.

Oggi c'è ancora un sacerdote che ha il coraggio di in­


segnare agli scolari l'esistenza dei demoni? Se c'è, que­
sti corre il rischio di essere tolto via dall'insegnamento
della religione. Anche dei parlamentari, della SPD e
della FDP della Dieta di Baviera, presero a protestare
contro la rinnovazione dell'incarico di catechista al par­
roco Alt, che aveva attivamente lavorato nell'esorcismo
di Klingenberg, e con risultato, grazie all'autorità eccle­
siastica di Wiirzburg!

10 L e rispo ste d ei Demon/


Quindi non c'è da meravigliarsi in un tempo del ge­
nere se il Signore ci fa dare un insegnamento religioso
per mezzo dei demoni.
Annalisa infatti, ha conosciuto potenti rappresentanti
dell'inferno nel loro abissale odio contro Dio e gli uo­
mini e nella loro totale perfidia, e con lei anche i suoi fa­
miliari, gli esorcisti e i loro cooperatori.
Di questo e soprattutto delle istruzioni dateci per or­
dine del Cielo, se ne deve parlare. Anche se un solo let­
tore trae le conseguenze e si allontana dal male e salva
la sua anima, la spesa per questo libro è ben ripagata.

Gaspare Bullinger

L e r ispo ste d e i D em o n i 11
INTRODUZIONE

Riguardo al mio scritto pubblicato "Condannati inno­


centi", mi fu talvolta richiesto come sia arrivato a scri­
vere questo, poiché per vocazione non sono affatto uno
scrittore, e se ho veramente conosciuto Annalisa. Devo
dire in proposito che Annalisa mi era poco conosciuta,
così come per la maggior parte dei lettori di questo
scritto. Fino al 1978 ho visto il suo villaggio natio di
Kingenberg solo una volta, e anche quella volta solo di
passaggio, guardandolo dal treno, quando a Capodan­
no del 1933 volli conoscere il quadrato del Meno e allo
scopo feci un piccolo viaggio circolare, che mi condusse
attraverso Aschaffenburg-Miltenberg e Lohr. Mi rimase
un caro ricordo dello splendido paesaggio con le mon­
tagne, i boschi e i vigneti lungo il Meno.
Che passando per Klingenberg esistesse il nome Mi­
chel, come si chiamava anche una mia nonna nel nome
di nascita, lo seppi solo attraverso le notizie dei giorna­
li per la morte della Annalisa che era stata posseduta
dai demoni. Tuttavia non fu un presentimento il motivo
per occuparmi più da vicino di Klingenberg, ma gli at­
tacchi di alcuni giornalisti contro la fede della Chiesa
sussistenza dei demoni, sulla possibilità di possessio­
ni diaboliche e contro il vescovo dr. Stangl e gli esorci­
smi da lui permessi ed eseguiti da due esorcisti su An­
nalisa. Si lanciavano rimproveri contro i genitori Mi­
chel e gli esorcisti, perché non avevano chiamato in
tempo un medico e avevano lasciato morire di fame
Annalisa.

12 L e r ispo ste d ei D em o n i
Tuttavia io vedevo la colpevolezza eventuale in modo
diverso, perché credevo al fatto reale della possessione
diabolica in Annalisa. Se io non avessi già prima impa­
rato con l'istruzione religiosa che esiste Dio, come an­
che gli spiriti buoni e cattivi, ci sarei comunque dovuto
arrivare nel corso della mia vita a credere che esiste un
mondo soprannaturale: perché non di rado ho vissuto
delle cose, che devo ascrivere non al caso, ma ad un'in­
visibile potenza, buona o cattiva, che ne è causa. Però
mi sono occupato dell'esistenza di Dio e del mondo de­
gli spiriti solo nello scritto "Condannati innocenti".
Convinto che nel caso di Annalisa si trattava di una
ossessione demoniaca, come più volte viene descritta
nella Sacra Scrittura - dove là pure vi sono casi di finte
malattie, fatte apparire dai demoni -, presi subito la fac­
cenda giudiziaria come una persecuzione contro inno­
centi. Considerai l'esorcismo come il giusto mezzo con­
tro la ossessione: solo che dapprima non riuscivo a ca­
pire come mai Annalisa morì, nonostante l'esorcismo.
In altri casi di ossessione le persone vissero ancora mol­
ti anni dopo la loro liberazione dai demoni. "L'ossessio­
ne non conduce alla morte", era la solida convinzione
del noto p. gesuita Rodewyk, che durante e dopo l'ulti­
ma guerra aveva avuto a che fare con il caso "Magda"
di Treviri (cfr. Possessione diabolica oggi, p. Adolf Ro­
dewyk, Edizioni Segno).
Quando poco dopo udii un discorso di un maestro su
ossessione ed esorcismo, e nel quale si parlò del caso
Klingerberg, capii che nel caso di Annalisa si trattava di una
ossessione riparatrice. Ciò mi riuscì anche più evidente
quanto sentii da suo padre, più tardi, che ella non poteva ras­

L e r isp o st e d e i D em o n i 13
segnarsi alla caduta di tanti sacerdoti, all'uccisione di mi­
gliaia di bambini prima che nascessero e di traviamenti di
tanta gioventù. Per questo aveva detto una volta di doverfa­
re qualcosa contro tutto questo. Dio aveva conosciuto la sua
offerta riparatrice e l'aveva accolta. Poiché mi facevano pe­
na gli esorcisti e i genitori, accusati di trascuratezza e di
colpevole uccisione, il 15 gennaio 1978 scrissi al tribu­
nale di Aschaffenburg e più tardi anche all'esperto di
medicina del medesimo la mia opinione su questa ac­
cusa. Pubblicai anche nel "Bildpost" lettere ai lettori,
dove per altro i miei discorsi dovettero per forza essere
molto abbreviati. Dopo lo studio della sentenza scritta
volli spiegare con una lettera, ai lettori in "Bildpost", di
quasi nove pagine, e documentare gli errori della sen­
tenza.
Ma non c'era posto per ima lettera così lunga, per cui
feci conoscere al Vescovo di Wurzburg quanto sapevo e
lo pregai di provvedere alla riabilitazione delle persone
ingiustamente condannate. Ma venni poi a sapere che
egli si trovava in una clinica. Ad una mia istanza presso
più alte cariche religiose, con cui avevo esposto la stes­
sa richiesta con precisi fondamenti, mi fu risposto che
non era possibile.
Riassunti delle mie lettere li mandai, a conforto, ai ge­
nitori Michel e agli esorcisti e più tardi anche ad uno
scienziato in scienze naturali.
Questi mi pregò tre volte di voler raccogliere in una
"brossura" e pubblicare quanto avevo scritto. Ma io vo­
levo invece che lo facesse lui perché ero convinto che
uno scienziato avrebbe trovato maggior attenzione. Ma
quando poi mi venne la richiesta della pubblicazione

14 Le rispo ste d e i D em o n i
anche da parte dei condannati, non potevo più rifiutar-
mi. E così mi misi subito all'opera. Se la cosa fosse an­
data secondo il volere del mondo dell'abisso, lo scritto
non sarebbe uscito. Ma nelle difficoltà Annalisa mi fu
chiaramente vicina!

C ose dette d a i dem oni - in generale

L'ossessione di Annalisa Michel è, per molte ragioni,


un caso straordinario nella storia della Chiesa. Infatti
non si era quasi mai sentito che un esorcismo ordinato
dal Vescovo del luogo non avesse il suo scopo e la esor­
cizzata morisse. È anche stato molto raro che una per­
sona, direttamente o indirettamente, sia stata così tanto
tormentata corporalmente e spiritualmente come An­
nalisa. (La celebre mistica Maria de Vallees, bretone, fu
per 46 anni, nel Seicento, anima vittima, né poterono li­
berarla gli esorcismi, e pure ella era stata maleficiata co­
me Annalisa.
C'è poi da considerare la ossessione dei demoni su
Annalisa e quanto essi dissero, che dà motivo di seria ri­
flessione. Potenze dell'inferno, demoni conosciuti del
tempo antico, ma anche uomini-demoni, finora mai ap­
parsi, del tempo moderno, si sono acquartierati in An­
nalisa; alcuni perfino già dopo la maledizione data ad
Annalisa ancora prima della sua nascita; altri solo con
l'andar del tempo e precisamente:
Lucifero, come unico angelo-demonio, il capo degli
angeli precipitati nell'inferno, Giuda Iscariota, il primo
traditore fra i seguaci di Cristo, Nerone, come rappre­

L e r ispo ste d e i D em o n i 15
sentante di un antico potere terreno, che perseguitò a
sangue la giovane Chiesa, Caino, il primo fratricida nel­
la storia deirumanità, Hitler, l'uccisore di grandi masse
di persone e nemico della Chiesa del nostro tempo, Flei-
schmann, un sacerdote indegno del 16° secolo, altri
dannati del tempo antico e nuovo.
Quale colorita masnada!
Che cosa significano per noi i diversi demoni? Forse
che non hanno innumerevoli seguaci in tutto il mondo?
Per es.: fra quelli cosiddetti intellettuali, che non piega­
no la loro testa e le loro ginocchia davanti al Creatore e
Redentore, come fece un tempo Lucifero;
nei traditori che gettano la Chiesa in braccio ai suoi
nemici come Giuda;
nelle potenze terrene che perseguitano la Chiesa e i
cristiani fino al sangue, come Nerone;
nei malfattori prepotenti, omicidi, terroristi, che asso­
migliano a Caino, la cui uccisione del fratello gridò ven­
detta al cielo;
in coloro che vogliono essere ritenuti come dèi e sono
tiranni e uccisori di moltitudini, come Hitler; in coloro
che vanno verso la dannazione eterna per la loro appar­
tenenza a organizzazioni nemiche del cristianesimo,
come quella nazista del terzo Reich, che però, per com­
prensibili motivi non si sono rivelati con il nome; in co­
loro che non si pentono dei loro delitti e perciò non vo­
gliono riparare, come sul Calvario il ladrone crocifisso
alla sinistra di Gesù; in coloro le cui passioni e la vita
mondana fanno sì che arrivino al punto d'impedire la
nascita dei bambini, come si trova alla fine con la testi­
monianza delle donne dannate.

16 L e rispo ste d ei D e m o n i
Quale incarico hanno avuto da eseguire i demoni?
Quattro evangelisti hanno scritto per noi la vera dot­
trina di Cristo e l'hanno trasmessa per la salvezza della
nostra anima, per ordine dell'Alto.
Quattro demoni principali, che parlano nell'esorci­
smo di Klingenberg e precisamente, Lucifero, Giuda,
Nerone e Fleischmann, dovettero ora con le loro affer­
mazioni ricordarci la vera dottrina di Cristo, anch'essi
per ordine dell'Alto, anche per la salvezza delle nostre
anime, e così dare un insegnamento religioso, perché da
parte di certi teologi cattolici l'insegnamento di Cristo
in parte è falsificato o diluito o ignorato. È cosa interes­
sante che questi quattro oratori del mondo dell'abisso
dovettero perfino trasmettere al signor parroco Alt, di
Ettleben, l'incarico di comunicare al "Superiore di
Wùrzburg" la registrazione su nastro di quanto aveva­
no detto, affinché egli lo rendesse pubblico. Altri im­
portanti incarichi o discorsi o cose precise dette, p. e.
che il sacerdote come tale deve essere riconoscibile at­
traverso il suo abito; che la comunione sulla mano e ri­
cevuta in piedi era opera dell'inferno, ecc. ecc. dovette­
ro essere affermate pure da diversi demoni.
Ora hanno essi mentito o hanno detto la verità? Ripe­
tutamente alcuni di loro si sono contrassegnati come
"padre della menzogna". Forse che questo non è vero?
Lucifero ne diede prova e si è mostrato menzognero con
la sua affermazione che egli era il più alto degli esseri
spirituali e invece lo è Dio. Ma costretto dall'Alto egli
dovette pure ammettere che egli era un creatura, e sol­
tanto il supremo capo dei demoni nell'inferno. Giuda
non potè esimersi dal dire che era dannato, mentre Pie­

L e rispo ste d e i D em o n i 17
tro "dall'alto" guarda in giù, però talora dice anche lui
è lassù, dove sono gli altri, e che non era dannato! Ma
anche qui le bugie hanno le gambe corte. Egli dovette
poi molte volte confessare che è proprio dannato, per
tutta l'eternità e questo con urla spaventose, tali che ag­
ghiacciavano le ossa sino alle midolla!
Una volta un sacrestano, sulla cinquantina, ebbe a far
conoscenza con questo Giuda. Egli mi raccontò di aver
avuto l'occasione di assistere, come ospite, a una sedu­
ta di esorcismo. Giuda parlò per bocca di una donna,
senza che si muovessero la bocca o le labbra di lei.
Anche qui egli si mostrò prima come padre della
menzogna, ma poi gli sciorinò i peccati non confessati.
"Questo è vero! Dice il vero! Questa volta non mente!".
Gridò il sacrestano e si fece poi dare l'assoluzione (dal
sacerdote esorcizzante). Da allora egli non ebbe più in
seguito alcuna voglia di assistere un'altra volta ad un
esorcismo. Quando, poi, durante il processo per gli
esorcismi in Aschaffenburg, alla televisione fu fatta sen­
tire anche una registrazione delle risposte dei demoni
egli riconobbe nuovamente la voce di Giuda! (Quel pro­
cesso fu seguito in televisione da 50.000.000 di persone
in Germania!). Nelle cose dette dai demoni, oltre che
con le menzogne dirette, bisogna fare i conti anche con
le esagerazioni e generalizzazioni, come per esempio
quando Nerone, il 10.10.1975, disse che i vescovi olan­
desi sono eretici e che.anche i vescovi vanno all'inferno.
È tanto scurrile, indelicato, tipico del mondo infernale,
il modo di esprimersi dei demoni nei riguardi di Cristo,
i santi, i vescovi, gli esorcisti, e rispetto ad altre persone
presenti, anzi anche perfino tra loro. In ciò appare l'o­

18 L e rispo ste d ei D em o n i
dio abissale e la illimitata rozzezza. Sono espressioni
che si sentono anche fra gente triviale, per esempio
scrofa, cane lurido, maiale, ecc. Una volta che una don­
na osò entrare nella discussione durante un esorcismo,
subito da parte del demonio le fu rinfacciato: "Chiudi il
becco, scrofa!". È Dio che permette tali espressioni e an­
che la loro grossolanità pure nel trattamento della loro
vittima, affinché sappiamo quali fiori spettano a coloro
che cadono sotto le unghie di queste bestie, e perché
possiamo impedire con la preghiera e la riparazione
questa disgrazia. Unicamente e solamente la Madre di
Dio in questi esorcismi viene risparmiata da quelle cru­
de espressioni diaboliche. Lei ha infatti posto il suo pie­
de sul capo del dragone. Quando essi, per ordine di Lei,
devono dire qualche cosa, parlano come di "quella là",
specialmente quando Annalisa doveva indicare la sta­
tua della Madonna, oppure "per incarico della Dama",
dell'"Alta", o di "Madama".
Estremamente odiosi e perciò irripetibili i titoli dati
dai demoni agli oggetti benedetti, per esempio la stola,
le statue, le croci, le reliquie, ecc. L'acqua santa è per lo­
ro l'acqua lurida, la stola, similmente, e così l'esorci­
smo, la preghiera del rosario "il cicaleccio", i luoghi be­
nedetti o di grazia, come luoghi di pellegrinaggio, sono
per loro il porcile.
Non sempre riesce all'esorcista di far rettificare le sue
espressioni. "Questo non lo posso" oppure "questo non
mi va" oppure risponde con un deciso "no"; egli si ri­
fiuta di ubbidire al comando. Spesso l'esorcista deve
domandare: "per esempio vuoi dire la mèta del pelle­
grinaggio, 'san Damiano oppure Montichiari', 'la santa

L e r ispo ste d e i D e m o n i 19
comunione', la Chiesa?". Oppure cose simili a cui di so­
lito il demonio risponde "sì". In seguito, o secondo le
circostanze, le espressioni del demonio sono appena ac­
cennate.
Non si può di per sé escludere che un demonio, in una
sua espressione, possa essersi sentito chiamare l'incari­
cato da Cristo o dalla Madonna, se ciò non corrispon­
desse al vero. Alle volte un ordine dall'Alto può essere
riconosciuto dal tono strozzato del demonio. Allora si
rileva che egli fu costretto a questo. Però anche nell'ese-
guire un incarico un demonio si sforza di aggiungere
una bugia. Anche se riguardo alle loro frasi si deve es­
sere molto prudenti, sarebbe tuttavia fondamentalmen­
te sbagliato, escludere o rifiutare per principio, o igno­
rarle. Ciò sarebbe altrettanto sbagliato, come credere
senz'altro alle loro espressioni e accettarle. Come è ri­
petutamente accaduto neiresorcismo "Un avvertimen­
to dall'Aldilà". Il padre Arnoldo Renz, nella sua intro­
duzione a questo scritto, ha detto che i demoni cercano
sempre di mentire durante l'esorcismo. Perciò quello
che essi dicono lo si deve esaminare fino in fondo. Ci
viene offerta l'occasione a questo con il confronto con il
Vangelo, gli insegnamenti della Chiesa, le rivelazioni a
persone particolarmente favorite, ecc.
Come già si è rivelato una volta, le espressioni dei dia­
voli sono state apposte in maniera confusa, ad arte, fra
loro; una volta questo, ima volta quello. Forse il senso
vero e proprio è andato talora perduto. Tuttavia noi vo­
gliamo sapere che cosa dicono i demoni di se stessi, di
altri demoni e dell'inferno; come si sono comportati con
la loro vittima; che cosa essi hanno effettivamente detto

20 Le r ispo ste d ei D em o n i
ad Annalisa; che cosa sanno loro delle situazioni del no­
stro tempo, soprattutto nella Chiesa; che cosa essi han-
no da dire e quali messaggi ci hanno da trasmettere; co­
me essi si sono comportati con gli esorcisti, che cosa
avevano essi ancora da dire. Tutto questo fu raccolto e
messo insieme, mediante registrazioni e nel corso degli
esorcismi.
Quanto ora segue lo potrà dimostrare.

L e rispo ste d e i D e m o n i 21
Lucifero: riguardo a se stesso,
a d altri dem oni e riguardo all'inferno
1) Io sono dannato, perché io non ho voluto ser­
vire a Dio, volevo essere io il Signore, anche se
sono una creatura.
2) Io ero in cielo, e precisamente nel Coro di quel­
lo che sta sul tavolo (l'arcangelo san Michele).
L'esorcista: "Tu potresti essere fra i Che­
rubini!". Risposta: "Sì, io ero anche questo".
3) Io sono il più alto ora di sotto: Michele mi ci ha
scaraventato. Adesso io non gli posso nuocere
più: ma tutto l'inferno mi appartiene.
4) Voglio conquistarmi la terra. Intanto faccio an­
cora ricche prede. Io riempio il mio regno. Io
prendo quello che posso prendere, voi vi do­
vete convincere.
7) Sapete perché io combatto tanto? Perché io fui
precipitato proprio per causa degli uomini.
8) Sapete chi comanda oggi nel mondo? Colui
che si è sacrificato sulla terra? Sono io! - 1 più
hanno abbandonato il Nazareno. Così idioti! È
un piccolo gregge quello che gli è rimasto fe­
dele.
9) Io non mantengo mai quello che prometto.
10) Io vi metto ancora tutti l'uno contro l'altro. Io
sono il diavolo!

22 L e r ispo ste d ei D em o n i
11) Io sono costretto a dire ancora di più. Se "quel­
la" non mi costringesse così tanto! La Donna
mi ha calpestato il capo.
12) Io dico la verità se quella mi costringe.
13) Giuda me lo sono preso io! Lui è sempre al
mio servizio. È dannato. Egli si sarebbe effetti­
vamente potuto salvare. Ma non lo ha seguito,
il Nazareno.
14) Il Nazareno perdona sempre, se... "Quella" (la
Madonna) glielo ha detto ben spesso, che do­
veva migliorarsi.
15) Domanda dell'esorcista: Lo farebbe ancora?
Risposta: No, mai.
16) Giuda ha molti seguaci!
17) Da noi non c'è pentimento, per l'eternità ! Nes­
sun riposo. Il riposo e la quiete sono lassù (in
cielo).
18) Sapete voi quanto brucia qui sotto?
19) Da noi non c'è ubbidienza! Questa c'è solo las­
sù.
20) Da noi non c'è ritorno! Mai, in tutta l'eternità!
Di qui nessuno torna indietro! Non c'è amore,
da noi, c'è soltanto odio. Noi non abbiamo pa­
ce, mai. Noi ci combattiamo l'un l'altro. Anche
noi vogliamo andare lassù!

L e rispo ste d e i D e m o n i 23
21) I nemici della Chiesa sono nostri.
22) La superbia porta gli uomini alla rovina.
23) Quando il mondo sarà finito, noi continuere­
mo. Allora le cose diventeranno assai peggio­
ri. Se voi aveste un'idea di come stanno le co­
se quaggiù! I bambini veggenti di Fatima lo
hanno visto. Se voi aveste un'idea come van­
no le cose da noi, stareste in ginocchio giorno
e notte davanti al... (tabernacolo). Io lo devo
dire, perché l'Alta Dama mi costringe.

Spiegazioni
1) / 7) Secondo l'espressione di un demonio, in un
precedente caso di ossessione, Lucifero si ri­
volse contro il piano di Dio, di far uscire un
giorno per la stirpe umana il Salvatore da Ella,
e precisamente dalla Vergine Maria.
8) Cristo stesso chiamò Satana principe di que­
sto mondo.
13) / 14) Si accorda totalmente alle visioni di Anna Ca­
terina Emmerich.

16) Come seguaci di Giuda sono da intendere co­


loro che collaborano con i nemici della Chiesa,
e tentano di introdurre in essa le loro idee.
17) / 20) San Giovanni Bosco raccontò il 3 maggio 1868
ai suoi educandi di un sogno, in cui il suo an­

24 L e rispo ste d e i D em o n i
gelo custode, che lo guidava, lo condusse fi­
no alla porta interna deirinferno, che sembrò
avere un'estensione senza fine. Alla doman­
da: "Dove siamo? Che cosa è questo?", la sua
guida gli indicò le scritte sulle singole porte,
per es.: Dove non c'è redenzione - Via da me,
maledetti, nel fuoco eterno, ch'è preparato per
Satana e per i suoi seguaci (Mt. 25,41) - Ogni
albero che non porta frutto viene tagliato e
gettato nel fuoco (Mt. 3,10) - 1 senza Dio an­
dranno al fuoco eterno - Io darò fuoco ai loro
corpi, perché ardano in eterno - Essi saranno
tormentati giorno e notte per tutta l'eternità.
Qui c'è la totalità dei malvagi di tutti i tempi.
Qui non è di casa alcun ordine, ma eterno spa­
vento (Giobbe 10, 22) - La sete nei loro tor­
menti aumenta in eterno - Per i senza Dio non
c'è pace, ma urla e stridor di denti (Mt. 8,12).
Il loro verme non muore (Me 9, 43; 45, 47). Il
Signore Onnipotente darà fuoco e rimorsi
(vermi) ai loro corpi, affinché essi ardano e
soffrano in eterno (Giuditta XVI, 21).
Poi fu anche mostrato a San Giovanni Bosco
quali dei suoi ragazzi educandi si trovavano
sulla strada dell'abisso, della dannazione eter­
na, a causa della disubbidienza, peccati di im­
purità, furti, appropriazioni indebite, cattive
confessioni, mancanza di proposito ecc.
Anna Caterina Emmerich udì, quando il suo
angelo custode le mostrò l'inferno, lo spaven­
toso urlare dei dannati.

L e r isp o st e d e i D em o n i 25
I piccoli veggenti di Fatima, nella loro visione
dell'inferno, videro, quel 13 luglio 1917, i de­
moni in continua disperazione.
Don Bosco si persuase che aveva visto la real­
tà quando lasciò quel luogo e dovette toccare
con la mano il muro più esterno. La mano sof­
frì per questo una macchia di fuoco, e gli ven­
ne via la pelle. (Cfr. Sogni di don Bosco, Pro­
vincialato dei Salesiani, Bendorf/Rhein-Sayn
-Burg/Seelbach, 1958, pag. 102 e seg.).

G iuda p a rla di sé, di altri dem oni e dell'inferno

1) Ripete tre volte: Io sono dannato in eterno!


Voi, gente da strapazzo, se solo vi poteste im­
maginare, essere dannati per un'eternità. Io
sono dannato!
2) Io mi sono impiccato, perché ero disperato e
L'avevo tradito.
Esorcista: Perché Lo hai tradito?
Giuda: Perché abbisognavo di soldi.
3) Io non vengo fuori (da Annalisa), dove dovrei
andare?-
4) Per quello (Lucifero) io sono nel buco: quel ca­
ne mi ha trascinato giù!
5) Il Nazareno muore per questa società. Però io
me ne prendo ogni giorno abbastanza! La
maggior parte non lo crede.

26 L e rispo ste d e i D em o n i
6) Io ho baciato questo Nazareno. Questo Naza­
reno si è lasciato crocifiggere: per questo i più
vengono all'infemo, anche parroci!
7) Io sono il padre della menzogna. Io mento, co­
me costretto. Ma quella (egli guarda in alto)
mi costringe sempre a dirvelo (il vero).
8) Io non esco. Là sotto è troppo tormentoso.
9) I più ormai non credono in me (nella mia esi­
stenza). I molto reverendi signori parroci non
dicono più niente (di me, del diavolo).
10) Esorcista: Sei tu che provochi i Frammassoni
a celebrare le loro messe nere?
Giuda: Sì, sì. Adesso noi siamo molto forte­
mente all'opera.
12) Esorcista: Io ho detto che tu sei a S. Damiano.
Giuda: Sì. Io posso essere dappertutto, nello
stesso tempo! (No, Dio solo! Una delle tante
menzogne!).
13) Se io potessi, starei in ginocchio giorno e notte
davanti a quella (la Madonna).
14) Esorcista: Maria ti schiaccerà il capo.
Giuda: Sì, ma adesso ancora no.
15) Due verità non ci sono: (la verità è ima) allora
proviamo con la menzogna. La verità sta las­
sù.
16) Io non esco! Laggiù è troppo tormentoso.

L e rispo ste d e i D em o n i 27
17) Anche l'altro è ora accanto a me, quello che
era appeso in croce accanto a Lui. Egli si rifiu­
ta di dire il nome.
18) Noi combatteremo per ogni anima.
19) Noi vogliamo venir fuori dall'inferno.

Spiegazioni

1) Una domenica un predicatore di Norimberga


disse alla Radio-Televisione: "Personalmente
io non credo che Giuda sia dannato, perché
egli si è pentito della sua colpa". - Egli si è pen­
tito del tradimento di Cristo, tuttavia bisogna
anche vedere per quale ragione si è pentito, se
per amore verso Cristo, oppure perché egli era
diventato per i Giudei un traditore, e come ta­
le era disprezzato. Mentre Pietro si pentì dal
più profondo del cuore delle sue negazioni di
Cristo e trovò perdono, Giuda invece dubitò
dell'amore misericordioso di Gesù e nella sua
disperazione compì il suicidio, impiccandosi,
e così aggiunse e tirò su di sé una seconda col­
pa, che al momento della morte non potè più
togliere col pentimento.
Gesù chiamò Giuda "figlio di perdizione" e
disse di lui che sarebbe stato meglio se non
fosse mai nato. Cristo questo non lo avrebbe
detto di uno che sarebbe, magari solo al Giu­

28 L e rispo ste d e i D em o n i
dizio finale, entrato nella visione di Dio in Cie­
lo.
17) Anna Caterina Emmerich, nelle sue visioni,
vide nel ladrone a sinistra come un traditore e
corruttore del ladrone a destra. Quello a sini­
stra fu chiamato da lei Gesmas, quello a de­
stra Disma. Ella aveva dimenticato i nomi ve­
ri.
Ambedue i ladroni avevano bestemmiato,
contro Cristo, secondo quanto dice il Vangelo.
Ma poi, quello a destra, commosso dalla pa­
zienza di Gesù nei suoi dolori, si convertì,
sopportò i tremendi dolori della sua crocifis­
sione come riparazione dei suoi delitti. Invece
il ladrone di sinistra aveva ricevuto lo stesso
castigo per i medesimi delitti e aveva i mede­
simi tormenti, ma continuò a bestemmiare
Cristo e morì impenitente. Il ladrone alla de­
stra, secondo la promessa di Cristo, potè ave­
re il paradiso già nello stesso giorno della sua
morte.

Nerone p arla di se stesso

1) Io sono il terzo nella masnada. Anch'io sto ac­


covacciato là sotto.

2) Io ho ucciso i cristiani e inoltre sono vissuto


dissolutamente.

L e r ispo ste d e i D em o n i 29
Spiegazioni

1) / 2) Nerone, nato nel 37 dopo Cristo, fu imperato­


re di Roma dal 54 al 68. Come tale perseguitò i
Cristiani. Sotto di lui fu crocifisso Pietro, e
Paolo fu decapitato. Nel 59 Nerone fece avve­
lenare sua madre e strangolare sua moglie.
Egli stesso finì suicida.

Caino p arla di se stesso

1) Io ho ucciso il fratello. Io ardo.

Spiegazione

1) Caino era figlio di Adamo ed Èva. Ufratello da


lui ucciso fu Abele.

H itler p a rla di sé e degli uom ini

1) Io ne ho uccisi tanti e gettato via i crocifissi, e


adesso sono dannato.

2) Gli uomini sono così bestialmente stupidi! Es­


si credono che dopo la morte è tutto finito. Ma
si va avanti, o lassù o laggiù!

30 L e r ispo ste d e i D em o n i
Spiegazione
1) Hitler fece togliere i crocifissi dalle scuole. Che
Hitler sia dannato, molti non lo possono cre­
dere: perché secondo loro egli ha fatto molte
cose buone, per es. ha provveduto un lavoro e
un pane a milioni di disoccupati, ha rinchiuso
i delinquenti e li ha messi sottoguardia, cosic­
ché si poteva viver tranquilli, ecc. Ma che Hi­
tler, proprio col riarmo e con il preparare la
guerra fece finita la disoccupazione, e con
l'aiuto dei delinquenti, messi in prigione e fat­
ti torturatori nei campi di concentramento, ab­
bia fatto martirizzare e morire tanta gente per
motivi razzisti, politici, ideologici e religiosi,
questo lo si tace!
Che ora Hitler apparisca nel caso Klingen-
berg, come demonio, è un fatto di cui occorre­
rebbe occuparsi, se non altro perché oggi non
viene molte volte presentata ai giovani la sua
vera figura, che manca anche a molte persone
non più giovani.

Fleischm ann p arla d i se stesso

1) Io sono il sesto nella compagnia, e precisa-


mente un sacerdote dannato. Io fui parroco a
Ettleben. Sono dannato adesso! È cosa orren­
da giù da noi. Io ero uno come Lei. Giuda ha
trascinato qui anche me.

Le r isp o st e d e i D em o n i 31
2) Io non rimasi fedele, come Giuda.
3) Sono dannato, perché ho compiuto tanto ma­
lamente il mio compito.
4) Quando uno è dannato, il suo scopo è quello
di rovinare altre anime.
5) Io sono eternamente dannato. Le pene sono
spaventose e gravissime.
6) Ho ucciso uno. Inoltre ho avuto delle donne.
7) Esorcista: Perché lo ha fatto?
Fleischmanrt: Perché il mio compito era trop­
po pesante. Ho pregato troppo poco. Io avevo
sempre fretta di finire. Adesso io languisco
laggiù per tutta l'eternità!
8) Voi, sacerdoti, se aveste l'idea di qual potere
siete investiti! Ma non la volete avere!
9) Io sono da compassionare; ma ora non si può
più volere (non c'è più rimedio).

Spiegazione
1) Le ricerche fatte al riguardo dal parroco Alt,
portarono a conoscenza che difatti c'era stato
un parroco di nome Fleischmann, dal 1572 al
1575, a Ettleben.
Anzi, il parroco Alt fu costretto ad abbandona­
re la vecchia casa parrocchiale, perché non vi si
poteva più abitare, causa spiriti e apparizioni!

32 Le ris p o s te d ei D em o n i
Una donna dannata
di cui non viene fa t t o il nom e
1) Io sono una donna dannata. Io sono apparsa a
un'amica: questa era credente. C'è scritto nel
"DRM". Siamo ancora in cinque! Io sono qui
fin dal principio (da quando Annalisa fu ma-
leficiata).

Spiegazione
1) "DRM" "Deutschlands rettende Macht" - For­
za che salva la Germania: era il nome del gior­
nale dei pellegrini dell'ora defunto fornaio or­
ganizzatore di pellegrinaggi, Gunther, per i
suoi aderenti. La sorte della donna dannata fu
pubblicata anche in un libretto diffusissimo
col titolo: Lettera dall'Aldilà, oppure: Sono dan­
nata (con imprimatur).
Ci si domanda, perché queste donne furono
dannate? La donna che ha parlato per mezzo
di Annalisa, quando si era sposata aveva sì ri­
cevuto la benedizione della Chiesa, però, do­
po, nel suo matrimonio ella visse secondo le
idee moderne che vogliono godere la vita.
Per la santa messa non trovava mai tempo,
nemmeno la domenica. Al posto della Messa
si facevano escursioni. Quindi la chiesa la si
vedeva solo di fuori. Naturalmente i bambini
erano un disturbo per un vivere in libertà. Con
suo marito questa donna non ebbe alcun con-

L e r isp o st e d e i D em o n i 33
trasto. Essi vissero uniti insieme, ...finché la
morte li separò, improvvisamente, per un in­
cidente. Ella non ebbe nemmeno un secondo
per tornare in sé, pentirsi, convertirsi. Nel suo
allontanamento da Dio condusse la sua vita;
questa comunicazione con Dio rimase stacca­
ta anche dopo la morte. Dannata per tutta l'e­
ternità!
Ad una sua amica di una volta costei raccontò
tutto questo in un sogno indicando il giorno
ed il luogo della disgrazia. Le ricerche fatte
confermarono quanto visto nel sogno. (Lago
di Garda, estate 1937). Un numero probabil­
mente molto grande di donne stavano dentro
Annalisa insieme con la donna di cui sopra.
Sono vissute anch'esse modernamente. Senza
Dio!

Un innom inato del Terzo R eich


Io non ho mai detto il mio nome. Anch'io sono
uno del Terzo Reich. Ce ne sono ancora altri
due.

Spiegazione
Un innominato del Terzo Reich ci vuole dire
così che Hitler non è l'unico dannato del Terzo
Reich. Una grande massa di gente lo ha soste­
nuto una volta e cooperato al compimento dei

L e rispo ste d ei D e m o n i
suoi piani, con la persecuzione della Chiesa,
degli Ebrei, la distruzione di masse di gente
nei campi di concentramento e deportazioni
ecc. Con ciò non si deve assolutamente affer­
mare che tutti i suoi soci di un tempo sono fi­
niti laggiù con lui!

A fferm azioni dei dem oni durante g li esorcism i,


specie riguardo ad A nnalisa

22&Z5
Lucifero (più volte): La smorfiosa è ossessa: questa è
opera nostra. Essa non può fare nessun esame. A questo
ci penso io.
Ne ho abbastanza della mocciosa. L'ho tormentata
abbastanza a lungo, almeno 6 anni. L'ho tormentata
tanto che è crepata.
Io non vado fuori da lei, nemmeno se tu muovi mil­
le volte la tua zampa! (Intende dire a p. Renz, che non
sarebbe uscito nemmeno se egli dava mille benedizio­
ni). La mocciosa è maledetta: io non la lascio. Io non va­
do via da solo. E ci siamo dentro ancora in tanti.
Giuda: Quell'altro, che era sulla croce accanto a lui, a
sinistra, anche si nasconde ancora dentro di lei.
Esorcista: Dimmi il suo nome!
Giuda: Non lo dico! Ambedue siamo, infatti, damna­
ti! E, solo, io non esco.

L e r ispo ste d e i D em o n i 35
Esorcista: Chi è più forte, tu o il Crocifisso?

Giuda: Allora io vado in qualche cosa d'altro: ce ne


sono ancora abbastanza qui.

Lotta dei demoni: nessuno vuole uscire. "Queiral­


tro, che si nasconde dentro di lei, nemmeno lui vuole
uscire ancora, perciò nemmeno io voglio uscire. Tu vai
fuori!". "Io, no!" e così si va avanti, ribattendosi.
Questa qui (Annalisa), ha letto infatti di Schippach,
di Barbara Weigand, ed è andata anche a Schippach,
questa maledetta scrofa, questa sporca canaglia e anche
questo individuo, che mi sta davanti (l'esorcista).
La mocciosa non può fare alcun esame, anche questo
lo so. La mocciosa è ossessa e questa è opera nostra.
(Nuova discussione per via dell'uscire! Nessuno vuole
andarsene per primo. Essi si ingiuriano l'un l'altro con
parolacce come scrofa, ecc.). Noi l'abbiamo presa: noi
non andiamo fuori!
Io devo uscire presto: sì, ma ce ne sono ancora molti
dentro, per farti tribolare (al Padre esorcista).

Esorcista: Siete in sette?

Giuda: No, sei!

Lucifero: La smorfiosa, nella quale io sto già da lun­


go. Io non esco: io voglio averla da solo. L'acqua lurida!
(di San Damiano) e la mocciosa la beve tutto il giorno;
porcheria! Ma oggi nessuno più ci crede! La mocciosa,
questa maledetta strega deve proprio anche tanto bron­
tolare! (recitare il rosario).

36 L e r ispo ste d ei D em o n i
Noi la tormentiamo ancora per un po' questa moc­
ciosa.
Quello che ha venduto (Giuda) deve andarsene via
per primo. Ah, essa non si è impiccata! Ma è stata quel-
rAltra (la Madonna) che non l'ha lasciata! Difatti ella è
sotto la Sua tutela!
Essa fu maledetta fin da principio. Non era ancora
nata e già fu maledetta!
La mocciosa è nostra! Voi dovete pregare ancora di
più. Per ordine di (quella) devono essere recitati anco­
ra... (Rosari), perché altrimenti noi non usciamo. La co­
sa durerà ancora almeno mezzo anno. Per ordine di
quella bisogna digiunare.

1.10.75

Lucifero: (C'è di nuovo rissa fra i demoni per la sto­


ria dell'uscire).
Quell'altra di quel paese dove avvenne la maledi­
zione, era una invidiosa: quella donna del paese di sua
madre.

6.10.75
Lucifero: Io ho da dire tutto. Perciò la mocciosa deve
farne le spese.
Esorcista: Tu devi uscire!
Lucifero: Non lo voglio ancora, perché io devo dire
ancora di tutto!

L e r ispo ste d e i D em o n i 37
Giuda: No, noi non andiamo via! (e giù una scurri­
lità) e anche se Lei recita quella roba (l'esorcismo) mille
volte, noi non andiamo fuori!
Sì, sì, io l'ho maledetta: infatti io ci sto dentro ancora.
Io ci sto dentro ancora un poco in lei. E appartiene a
quello di sotto; io l'ho maledetta. Io ci rimango dentro
ancora un poco.
La donna maledetta! Sono stato io! (Giuda).

6J075
Padre Rodewyk (a Giuda): Adesso però anche voi
potete andarvene. La Annalisa ormai non resiste più,
nemmeno fisicamente.
Giuda: Deve resistere, perché fu maledetta e perché
lui (l'angelo custode) è accanto a lei, altrimenti essa si
sarebbe già impiccata!
Lucifero (al padre Alt): Effettivamente la mocciosa è
stata maledetta: essa appartiene a noi. Quella d a... l'ha
maledetta. Essa non vive più.
Esorcista: Essa è giù con voi?
Lucifero: No! La mocciosa, sì, appartiene a noi, è no­
stra, noi l'abbiamo pizzicata.

ia.lP.Z5
Giuda: Prima tormentiamo la donna, ancora!

38 L e r ispo ste d ei D em o n i
Esorcista: Quanto a lungo ancora?
Giuda: Quando avrò detto tutto, allora uscirò.

10.10.75

Nerone: La mocciosa fu maledetta da una donna. Io


esco presto, ce ne sono molte del genere della mocciosa.

13.10.75

Lucifero: L'angelo custode della mocciosa sta qui.


Prima che io vada via, lo dirò: siamo in sei. Tre sono del­
l'ultimo Reich, "Heil Hitler!"; Nerone, Caino, Hitler e
tre del Terzo Reich.

15.10.75
Lucifero: La mocciosa spiffera fuor tutto! Adesso el­
la riceve anche suggerimenti da quella (la Madonna).
Della specie della smorfiosa ce ne sono ancora tante.
Le hanno ricoverate nelle cliniche neurotiche. Quella da
... (la signora N ,..) non è pazza! Esagerata sì, ma pazza
no! Lui (il Salvatore) permette questo, sì, ma la smorfio­
sa salva con ciò molte anime. (Lucifero ripete ciò): Noi
siamo in 5 (oltre lui): Giuda, Nerone, Caino, Hitler.

17.10.75
Lucifero: Io lavoro la mocciosa fin che crepa. Lei non
può nemmeno accorgersene, perché questo lo abbiamo

Le r ispo ste d ei D em o n i 39
bloccato da sopra. Che essa sia divenuta priva di sensi,
di continuo, anche questo lo abbiamo fatto noi.
Esorcista: Perché trattate così Annalisa?
Lucifero: Perché noi dobbiamo presto andar via, co­
sì *i maiali (la gente) lo credevano subito. Io ho avuto il
permesso. Questo mese noi dobbiamo andar fuori.
Io sono accovacciato dentro di lei, perché fu male­
detta da una donna d i... La Signora... è proprio stata lei
a comandarlo!
Questo avvenne nel 1951 ! Perché essa era una donna
astiosa. Sì, noi l'abbiamo traviata. La mocciosa fu così
spesso ammalata ed a letto. Anche questo l'abbiamo
fatto noi.
Le cause di molte malattie, siamo noi!
Ma questo nessuno lo vede più. Pregare per gli am­
malati! Ordinare la propria vita conforme Lui... (Cri­
sto): allora niente può andare perduto! Durante l'esame
di maturità io l'ho confusa. Noi stanchiamo la moccio­
sa. Ci teniamo tanto a possederla.

20.10.75

Lucifero: Noi usciremo nel mese di quella (la Ma­


donna), suo... (Mese di Maria - ottobre). Giuda Iscario­
ta dovrà essere il primo ad andarsene. Poi verranno
fuori gli altri. Io esco da ultimo, in ottobre. Noi andiamo
via tutti in ottobre e andremo altrove. In Lohr (clinica
neurologica) ce ne sono nascosti ancora di più. Là non si
va né avanti, né indietro. Io sarei molto più contento se
avessi colà, a Lohr, la mocciosa. Con ciò deve essere di­

40 L e r ispo ste d ei D em o n i
mostrato quale potere noi abbiamo. E quale potere noi
abbiamo suirintelletto e la volontà dell'Uomo.
La mocciosa non l'ha mai raccontato, anche se è sem­
brato così (durante le crisi).
Nell'esame di maturità essa non ha fatto quasi nien­
te. Durante l'esame di tedesco per la maturità noi le ab­
biamo soffiato negli orecchi per ore che essa era danna­
ta. La prima manifestazione fu nella X classe. Lo ha fat­
to Giuda. Tutte le malattie essa le ha avute da noi, TBC,
la roba nella testa, le malattie della gola. Noi le abbiamo
continuamente portata alla fine. Al suicidio non l'ab­
biamo portata. Essere con i dannati, questo era la cosa
più cattiva, il peggio per lei. Con ciò voi vedete quale
potere noi abbiamo sull'intelletto e sulla volontà del­
l'uomo. Noi le abbiamo suggerito che Lui (il Salvatore)
diceva che essa era dannata. L'ultimo giorno di ottobre
noi andiamo via di colpo. E questo vi farà piacere! Voi
avete il potere di scacciarci. La maggior parte non ne
fanno alcun uso. E costoro sono quelli che mi sono più
cari.
La mocciosa farà ancora i suoi esami. Essa non sa
niente, perché essa non ha messo niente nella sua testa.
Ma quella lassù vuole che lei faccia i suoi esami! Quella
che ha maledetta la mocciosa è la signora... Essa non è
dannata e ce l'ha fatta! Io l'avrei voluta tanto volentieri
con noi! Ma purtroppo, purtroppo, purtroppo... Pecca­
to, che io debba andarmene presto. La mocciosa conti­
nua a dir tutto.
Sapete perché essa non fu portata nella casa di cura?
Perché per mezzo di lei doveva esser detto tutto, affin­
ché il vescovo sapesse.

L e r ispo ste d ei D em o n i 41
22.10.75
Lucifero: Noi presto dobbiamo andar fuori! Quella
lassù ci scaccia fuori. Noi siamo dannati in eterno. An­
che noi vogliamo andar lassù. Noi non vogliamo andar
fuori! La mocciosa noi la tormentiamo ancora, anche se
dobbiamo andar fuori. Quella sta sotto la protezione di
quella là (la Madonna). Il 31.10.75 alla sera noi uscire­
mo. Loro devono essere qui!

24.10.75
Fleischmantt: Oggi siamo in sei, uno di più, un sa­
cerdote dannato. Il 31 ottobre io devo uscire. Ne avrete
il segno la prossima volta. Non ho io l'incarico (di dar­
lo). La donna... l'ha maledetta. Essa ora sta schiacciata,
molto in fondo. Lei deve pregare per questa donna. La
mocciosa deve darci l'anima, però noi non l'abbiamo
portata fino a questo punto. Ella va troppo in chiesa. El­
la ha seguito il Nazareno. Ma noi le rendiamo difficile la
cosa. Quelle hanno anche pregato troppo. La nonna l'ha
portata in chiesa. Lei aveva sei anni. La nonna l'ha tira­
ta giù dal letto quasi tutti i giorni.
Io me ne sto dentro di lei già fin da principio. Gli al­
tri sono venuti in seguito. Ce ne sono abbastanza delle
persone che maledicono la gente... Allora noi vi entria­
mo di nuovo.
U nipote del cappellano Roth è morto. Anche quello
è in alto e continua a guardare giù e la mocciosa lo sa be­
nissimo. Sigifredo è nella beatitudine. Anche noi po­
tremmo essere là. Noi, scimmie! Egli è già venuto a tro­

42 L e r ispo ste d ei D em o n i
vare la mocciosa, e precisamente ieri. Egli ha 20 anni. La
Barbara Weigand e la madre di lui (Orna Michel) anche
è qui. Marta, la sorella di Annalisa anche è qui. Queste
sono tutte insieme.
Noi dobbiamo uscire presto, il 31.10.75.

27.10.75
Lucifero: La mocciosa non stette mai via dalla Chie­
sa (mai in peccato mortale). Ciò non è comprensibile.

27.10.75

Fleischmann: Io ho un messaggio per quella che ha


maledetto la mocciosa. Per essa voi dovete pregare.
Quella sta giù molto in basso (nel purgatorio).

28.10.75

Lucifero: Io torcerò il collo alla mocciosa. E precisa-


mente in estate. La mocciosa ha incominciato ad avver­
tirlo, che noi non abbiamo tregua. Credete voi che spa­
riremo? Uscire sì. Per questo noi possiamo ancora tor­
mentare.

3L1MB
Caino: Brucia (egli piange).
Esorcista: Perché non uscite?

L e risp o st e d e i D e m o n i 43
Demoni: Perché laggiù è ancora peggio. Prima deve
uscire Hitler. Io non esco. Alle 10 (di sera) noi usciamo:
né prima, né dopo!
Presenti: La Madre di Dio, Barbara Weigand, Sigifre-
do, fra Corrado di Altòting, San Giuseppe e l'Angelo
custode.

Escono dicendo il proprio nome e rivelando il moti­


vo della loro dannazione: Fleischmann, Hitler, Caino,
Nerone, Giuda, Lucifero, l'innominato del Terzo Reich
con due soci, una donna innominata con altre 4 donne.

3.11.75

Giuda: Noi non andiamo fuori: la cosa dura ancora


un poco. Noi vi abbiamo bellamente beccati. Noi non
andiamo fuori. Oggi la mocciosa fu in chiesa. Essa non
ha da andare in chiesa. Lei la finisca con quella roba (e
giù una scurrilità indicante l'esorcismo). Tanto questo
non serve. Noi non dobbiamo andarcene ancora. Noi
tormentiamo la mocciosa ancora per un po'. Ella non sa
assolutamente niente, e non può assolutamente fare gli
esami. L'ultimo venerdì noi l'abbiamo sfinita la moccio­
sa. Se la mocciosa va ancora in chiesa, quella donna, che
fu maledetta, allora la prossima volta noi ruggiremo.
Semplicemente noi non dobbiamo uscire ancora.

BJLZ5
Giuda: Io sono dannato in eterno. Sono qui di nuovo

44 L e rispo ste d ei D em o n i
da un pezzo. Io ritornai subito. Non chiamarmi sempre
per nome!
Presenti: Lucifero, Caino, Hitler, Giuda, Nerone,
Fleischmann ecc.; in tutto 10.
"Per ordine dell'Alta Dama: aver pazienza!".

10.11.75

All'ordine del Padre di uscire...


Giuda: No, ancora no! No, non andiamo via ancora.
Giuda esige molto di più, che Sigifredo se ne vada.
Giuda: Non mi chiami sempre per nome! Perché io
mi arrabbio!
Egli si infuria di nuovo e perché Annalisa va in chie­
sa, e poi perché fu introdotta la Comunione frequente
da parte di S. Pio X.

23.11.75
Giuda: La mocciosa fu di nuovo in chiesa oggi. Que­
sto ci è odioso!
Esorcista: Quelli che non ci vanno, vi fanno piacere?
Giuda: Se sapessero cosa sta loro preparato a fare
così!
Esorcista: Tu potresti dirci qualche cosa in proposito!

Le r ispo ste d ei D em o n i 45
Giuda: Io non sono poi così stupido! Ma gli dovrà
andar loro male del tutto.

Presenti: La Madonna, San Giuseppe, Sigifredo, Te­


resa Neumann, Padre Giordano, Papa Pio X, Padre Pio,
la nonna e altri avi, rAngelo custode, l'arcangelo Raf­
faele.

Giuda: Presto, non si può più resistere! Ma anche noi


siamo qui in molti. La cosa durerà ancora un poco, pri­
ma di dover uscire.

12.12.75

Lucifero: Se quella ci va ancora una volta (alla Co­


munione), io la faccio a pezzi! Io sputo fuori la "roba"
(l'ostia). E per di più essa si inginocchia anche, quella
stupida scrofa!

14.12,Z5
Giuda: Io non esco. Motivo: perché non siamo a ciò
costretti. La cosa va avanti ancora un po', non più mol­
to però.
Esorcista: Quanti siete?
Giuda: Questo non le deve importare niente (pro­
nuncia una scurrilità).
Esorcista: Dì il tuo nome!

46 L e rispo ste d e i D e m o n i
Giuda: Io non ho alcun nome!
Esorcista: "Giuda!".

19.12.75

Esorcista: Dove è Fleischmann?


Giuda: Quello è via, ma egli può ancora tornare. E
poi ce ne sono ancora molti qui, e voi non sapete asso­
lutamente niente. Anche noi vogliamo andar lassù (in
Cielo!). Noi siamo dannati, dannati, in eterno! Fuori!
Fuori! Noi vogliamo uscire dalla mocciosa. Non si può
resistere in lei. Quella sta tutto il giorno in chiesa. Noi
siamo dannati! Dannati!
Esorcista: Allora uscite!
Giuda: Non si può, perché Egli non ci permette. Quello
Lassù! Quello non vuole! Quello vuole che rimaniamo anco­
ra. Noi vogliamo uscire da quella lì, che va alla Comu­
nione, e ci va ogni giorno! Questo non si può sopporta­
re.
Noi vogliamo andar fuori, fuori, fuori! E quella si in­
ginocchia, per di più. Noi vogliamo uscire e quello las­
sù non ci lascia!
Esorcista: Perché non vi lascia?
Giuda: Ah! Perché, ah! Perché? Noi vogliamo andar
fuori, fuori, fuori! Finitela di pregare! Noi siamo danna­
ti, dannati, dannati! Noi vogliamo andar fuori, noi dan­
nati, dannati! (nella parola dannati, risulta nella regi­

L e r ispo ste d e i D em o n i 47
strazione, sul nastro, una spaventosa accentuazione e
così sulla parola eternità).
Sapete che cosa ha saputo quella all'esame? Questo
è incomprensibile! Ha preso un tre di nota. Al prossimo
esame essa passerà volando: è Lui lassù che lo ha per­
messo, così viene fatto l'esorcismo (vien indicato con
una scurrile parola).
Esorcista: Se tu dici l'Ave Maria, l'inferno trema ed i
demoni fuggono.
Giuda: Sì, questo è vero!

6.1.76

Esorcista: Perché non potete andar fuori?


Giuda: Questo non lo sappiamo! Noi abbiamo preso
il ladrone alla sinistra.

16.1.76

Giuda: Si dovrebbe poter ancora confessare! Tutti


siam qui, compreso il parroco. Io sono Giuda Iscariota.

23-1-Z6
Giuda: E coloro che ricevono i posti in Cielo, questi
noi li possiamo tormentare. In questo secolo ci saranno
tanti santi quanti mai finora. Ma vengono molti anche
da noi laggiù e la gente non lo crede questo. Tutti pen­

48 Le rispo ste d e i D em o n i
sano che devono star bene e si procurano tutte le como­
dità. Sono proprio tutti così stupidi! Se sapessero! Ma
allora, quando sarà ormai troppo tardi, allora non c'è ri­
torno! La mocciosa, quella maledetta, quella stupida
scrofa... (e altri simili titoli).

23.1.76

Esorcista: Essa non fa quello che volete?


Giuda: No! Ma qualche volta sì. Questo lo fanno tut­
ti e perfino se sono quasi come quelli che prenderanno i
posti lassù, e questo Egli lo permette, perché essi non
insuperbiscano. Perché vi devo dire questo? C'è pure
scritto nelle Scritture!
Esorcista: Voi dovete cooperare per favorire l'amore
di Dio?
Giuda: Sì, è così! E questa è la cosa più spaventosa!
Esorcista: Perché tu resti qui ancora così a lungo?
Giuda: Per lavorare la mocciosa. Io la rompo tutta.
Esorcista: Vai nel deserto! Risposta: Questa è ancora
un'espressione da poco! Dannato, dannato!

26.1.76
Esorcista: Perché non te ne vai?
Giuda: Non si può!

L e r ispo ste d ei D em o n i 49
1.2.76
Giuda: La prossima settimana, quella non può man­
giare. Quella deve digiunare, quella stupida...! Noi vo­
gliamo tormentarla ancora e poi è anche utile digiuna­
re. Tanto, quella lì non muore di fame! Per gli esami ella
può mangiare. Ma non sa proprio niente! L'ultima setti­
mana non ha imparato proprio niente, proprio niente!
Se ci avesse seguito, non avrebbe fatto la maturità. Noi
abbiamo sempre lavorato contro di lei, sempre presen­
ti. Ma lo fa Quello lassù, passo per passo.
Oh, se qualcuno è in nostro potere, allora quello bal­
la come noi, suoniamo, proprio come deve ballare la
mocciosa. Se vogliamo, possiamo! Ella non può fare di­
verso, quello deve e, se quella mille volte non vuole, de­
ve lo stesso, perché è una persona umana. Io ho dei
complici.
Esorcista: Chi ti aiuta di più e di solito?

Giuda: Io le salto in faccia!

Esorcista: E che cosa ne guadagnate a tormentare


Annalisa?

Giuda: È il nostro divertimento! In noi e da noi c'è


solo malvagità e tormento. Noi vogliamo andar fuori!

Esorcista: Allora andatevene! Se lo volete!

Giuda: E inutile: l'abbiamo perduta! Oh, terrore! Lei


non può immaginarselo! Sì, anche qui arde un fuoco,
ma anche peggio, molto peggio (all'inferno).

50 L e r ispo ste d ei D em o n i
Esorcista: Vi piace il martedì grasso? Risposta: Sì!
Questo ci piace.

8.2.76
Giuda: (Mentre il Padre imponeva lo scapolare su
Annalisa e comandava di andarsene subito, Giuda dis­
se): Noi non possiamo, così presto, non ancora così pre­
sto! In estate sarà finito...

13.2.76
Giuda: (Giuda dice al Padre): Noi siamo dannati!
Tua madre, adesso, è fuori dal purgatorio e noi stiamo
laggiù schiacciati! Voi, (scurrilità...), voi siete tutti come
quella lì.
Esorcista: Voi dovete partire!
Giuda: Non si può! Solo quando lo vogliono VAlta Dama
e Lui (Salvatore). Ormai non va più molto a lungo! Padre:
Sai quando devi uscire?
Giuda: Sì! Alta Dama!
Esorcista: Chi ha detto che noi dobbiamo continua­
re ancora?
Giuda: Quella (per mezzo di Annalisa segna la sta­
tua della Madonna).
Esorcista: Allora noi dobbiamo continuare? Te lo co­
manda la Santissima Vergine!

L e rispo ste d e i D em o n i 51
Giuda: Io non dico niente! No, no, no! Vergogna! Io
sono Giuda, io non dico niente! La stanza della moccio­
sa quasi distrutta dal fuoco. Non essere così imperti­
nente! Io ho soffiato (fuoco nella stanza). Quello è stato
un bel divertimento! La stupida scrofa, quella non deve
sempre avere candele benedette accese! Purtroppo,
purtroppo si è solo sporcata un po' con la fuligine!
Esorcista: Chi ha aiutato? Se non tutta la Onnipoten­
za dell'Alto?

16.2.76
Esorcista: Chi siete?
Giuda: Noi siamo dannati, voi... (scurrilità)!
Esorcista: Perché ti arrabbi tanto se ti si mostra la
statua di San Michele Arcangelo?
Giuda: Perché mi piace fare così. Non mi va! Fuori,
fuori, fuori, voi rapaci!

16.2.76
Esorcista: Voi dovete lasciare andare alla Comunio­
ne Annalisa.
Giuda: No!
Esorcista: Hai capito?
Giuda: Sì!

52 L e rispo ste d ei D em o n i
20.2.76
Giuda: Noi vogliamo andar fuori!
Esorcista: Allora perché non uscite?
Giuda: Vogliamo andar fuori dall'inferno e da quella
là (Annalisa): da tutte due!

23.2.76
Giuda: Noi siamo dannati, dannati, dannati! Voglia­
mo andar fuori!
Esorcista: Perché sei dannato? Perché hai baciato il Si­
gnore?
Giuda: Perché mi sono disperato!
Esorcista: Tu non puoi star qui a lungo!
Giuda: Se lei sa così bene, non occorre che io lo dica
più!
Esorcista: Sarà entro questa settimana?
Giuda: No, non devo dirlo!
Esorcista: Quando può andare alla Comunione An­
nalisa?
Giuda: Quella non può, ciò è permesso da Quello che
si è fatto inchiodare in croce. A carnevale noi siamo la­
sciati in libertà.

L e r is p o s te d ei D em o n i 53
Giuda: Facciamo ancora (scurrilità) della mocciosa,
capito? Sì, stanotte la governo a dovere!
Esorcista: Io te lo proibisco!
Giuda: No, perché io la calpesto, la stupida scrofa.
Per tutta la notte non ha pace! È carnevale e allora l'Alta
Dama ha bisogno di riparazione e sostituzione per gli al­
tri, che ballano con me tutta la notte. Sì, io le sto dietro...
Esorcista: Ella è sotto la protezione della Madonna!
Giuda: Sì, ma ella è una persona: non farà rumore
esternamente, la cosa può andare anche diversamente...
Esorcista: Chi sei?
Giuda: Noi siamo dannati, siamo dannati!!!

Dal 29 febbraio '76: Nessuna risposta!

U lteriori cose dette d a i dem oni contro


V esorcista e a riguardo di altre persone

29.9.75
1) Giuda (a p. Renz): Lei è consacrato: è terribile.
Lei non piglio, lei è sotto la protezione della
(Madre di Dio).
2) No, mi devi chiamare per nome! Io so che

54 L e rispo ste d e i D em o n i
3) lei è stato in Cina, e là mi ha fatto abbastanza
dispetti, (strappate) anime! Io non la capisco
(ride intanto), ma io la capisco
4) benissimo anche in cinese! Io la avvelenerei
tanto volentieri ancora oggi, se potessi!
Mentre il Padre prega in lingua cinese dice: io
non la capisco! Ah! io la capisco benone! Ed
egli risponde con un mormorio di accento
straniero.

Riguardo a padre Rodewyk:


6) Quello di Francoforte mi ha già cacciato un
paio di volte, ma adesso non lo può più fare
perché è troppo vecchio.

7) Riguardo al parroco Alt:


Quello di Ettleben mi ha tradito (mi ha fatto
parlare!).
8) A Hein X... Tua moglie mi ha già abbastanza
chiacchierato e me ne ha mangiati troppi lag­
giù. La dr X... me ne ha strappati così tanti
(scurrilità). Damiano. Tua moglie, quella ma­
ledetta!

Di Gertraud, sorella di Annalisa:


9) Quell'altra va laggiù in quel luogo del Porto­
gallo e predica di quella (la Madonna) e tiene
discorsi sulle apparizioni del 1917. Nessuno ci
crede più ormai. Quella me ne toglie tanti, la
mocciosa, quella stupida, maledetta. Adesso
viene presto.

L e r ispo ste d e i D e m o n i 55
Di Roswitha sorella di Annalisa:
10) La Roswitha non deve andar tanto in chiesa,
perché ciò mi è odioso, perché gli uomini vengo­
no salvati con le preghiere.

27.10.75

11) Lucifero (riguardo al vescovo Rodolfo Graber di


Ratisbona): Già da tempo il Vescovo Graber mi
è una spina nell'occhio.

22.10.75

12) Di San Paolo (Saulo): Saulo ha perseguitato i


Cristiani: ma poi mi ha strappato anime.

22.10.75
Lucifero (riguardo al Curato d'Ars):
13) Col curato d'Ars, contro il quale ci siamo tan­
to scagliati e potremmo ancora molto di più,
se fossimo liberi. Ma noi possiamo solo fino
dove arrivano le catene.

23.1.76

P. Arnold (a Lucifero): Tu sei colpevole delle


eresie, per es. di Kiing!
Lucifero: Sì, e ne abbiamo ancora di più.

56 L e rispo ste d e i D em o n i
P Arnold: E il vescovo Lefebvre?
Lucifero: Ah, quello! Ma non gli credono, pec­
cato!
P Arnold: Chi dice: peccato?
Lucifero: Io no!

Spiegazioni
2) Giuda non può sentire il suo nome, perché co­
sì gli viene ricordata la vergogna, che pesa su
di lui, traditore di Cristo.
3) Gli spiriti maligni possono parlare tutte le lin­
gue degli uomini e capirle. Essi indovinano
spesso i pensieri segreti degli uomini.
7) Con la parola "tradimento" Giuda intende le
ripetute informazioni date dal parroco Alt al
suo vescovo sulla ossessione demoniaca di
Annalisa.
11) I demoni sono soprattutto furiosi e irritati con­
tro tutti coloro per i quali è un grande bisogno
e desiderio la salvezza delle anime. Il Vescovo
mons. Graber sa pure delle preghiere delle
anime riparatrici della sua Diocesi - o che vi
appartennero - e le apprezza, come Teresa
Neumann e Anna Schàffer, fra le altre. Ogni
giorno inoltre, egli fa pregare davanti al San­
tissimo nel monastero dell'adorazione di

L e r ispo ste d ei D em o n i 57
Konnersreuth per i bisogni della diocesi e del­
la Chiesa... Vale ricordare che nel 1980, a Re-
genburg, ci furono undici neo-sacerdoti con­
sacrati e nella diocesi di Wurzburg uno solo.
Naturalmente, con i suoi servi, anche il Papa è
una spina nell'occhio per i demoni. Ne fanno
prova i colpi sparati contro di lui il 13 maggio
1981 sulla piazza di san Pietro da un affiliato
di coloro che già da più di mille anni hanno
sulla loro bandiera lo sterminio dei cristiani
come iscrizione, e così con odio demoniaco ri­
spondono alla carità cristiana... E per di più si
illudono di avere essi la vera religione!

Il santo Curato d'Ars già durante i suoi studi


ebbe da soffrire a causa di insoliti e fortissimi
impedimenti e difficoltà e molestie da parte
dei demoni. Ma egli sopportò tutto con umiltà
e così divenne uno dei sacerdoti più benedetti.

L'arcivescovo Marcel Lefebvre, francese, fu


prima in Nord Africa dove lavorò tantissimo e
con molto frutto. In alcune espressioni dell'ul­
timo Concilio egli vede delle contraddizioni
alla dottrina di Cristo. E nel cambiamento del­
la Liturgia egli riconosce un distaccarsi della
Tradizione e un adattamento al culto prote­
stante! Inoltre, poiché egli formò e consacrò
sacerdoti secondo la linea di condotta antica,
si tirò addosso la contrarietà dei Modernisti, i
quali riuscirono a ottenere che gli fossero in-

L e rispo ste d ei D em o n i
terdetti tutti i ministeri sacerdotali ed episco­
pali. Ma egli non riconobbe queste misure di­
sciplinari!

I dem oni circa lo sta to d ella Chiesa

29.9.75

Giuda (a padre Renz):


1) Quella cosa, che lei indossa (la veste talare), la
maggior parte non la indossa più. Questi mo­
dernisti sono la mia opera e mi appartengono
ormai tutti.

2) Essi non ubbidiscono più al Papa in Roma. È


ancora quello a Roma che tiene in piedi la
Chiesa.

3) Questa Enciclica è anche per niente, è inutile.

4) Le religiose nei monasteri stanno davanti alla


televisione e non pregano abbastanza e non si
inginocchiano, e metton fuori le loro zampe
(intende dire che prendono la comunione sul­
la mano).

5) Questo lo fanno tutti, tutti fanno così, dal ve­


scovo al parroco. Anche i l ... a... le lascia stare
in piedi e lo dà sulle zampine. (Il diavolo ride,
motteggia e si spassa).

L e r ispo ste d e i D em o n i 59
1.10.75
Oggi nessuno crede più alla Immacolata Con­
cezione.
6) Per questo essi stanno schiacciati giù, dove
anch'io sto schiacciato.
7) I parroci sono tutti così, bestialmente stupidi.
Tutti sono punzecchiati da me. Infatti, io sono
il traditore, e la maggior parte sono esatta­
mente come me. Infatti anch'essi tradiscono il
Nazareno.
8) Quello laggiù (il Papa), quello solo tiene anco­
ra in piedi la Chiesa. Gli altri, non lo seguono,
non ubbidiscono. Tutti vogliono essere mo­
derni.
9) I parroci, pregano troppo poco, si siedono da­
vanti a quella... invece di adorarlo (il SS.mo).
Io ne ho già un'intera moltitudine nel rimor­
chio. Se essi credessero a quello laggiù (il Pa­
pa), andrebbe loro meglio. Tutti fanno di pro­
pria testa, e poi ancora credono di essere astu­
ti.
10) La corona - il Rosario, non lo ritengono mo­
derno. Il parroco di... nemmeno lo recita. Egli
recita il rosario una volta in settimana, ed egli
crede di aver fatto un miracolo avendo fatto
così! Ogni giorno! No! Non dico niente! Quel­
la lassù, se non ci fosse! (La Madre di Dio).

60 L e rispo ste d ei D em o n i
11) Chiesa? La maggior parte crede ormai solo an­
cora che ella sia una comunità. 1 modernisti la
uccidono sempre più. Noi ci diamo molto da
fare per questo, perché affoghi, e gettiam den­
tro, nella Chiesa, ancora tanto veleno, che essa
affogherà. Ormai sono soltanto pochi quelli
che credono alla Chiesa e le sono fedeli!
12) Il libraccio (indicato con la solita scurrilità, os­
sia il catechismo olandese), che essi hanno
scritto è maledetto. Ciò che è scritto nel Padre
Nostro "e non ci indurre in tentazione", ciò è
falsificato. È scritto in Giacomo, cap. 1,13.
13) Molti credono che dopo la vita tutto sia finito,
moltissimi, e vivono di conseguenza, perché
non pregano più.
14) I peccati raggiungono il Cielo: ma la cosa non
dura più a lungo. Quella del 1917 lo ha detto.
Ma solo un paio l'hanno ascoltata. Morte, tri­
bolazione e fame, oh sì, verranno ancora! Sì,
Quello lassù non guarda giù più a lungo. Ma
per fortuna nessuno ci crede più! Così noi
possiamo prendercene ancora così tanti.
15) I films sono cattivi e anche la televisione non è
molto migliore.

7.10.75
16) Le balaustre (della comunione) non ci sono
più quasi in nessuna chiesa.

L e rispo ste d ei D em o n i 61
17.10.75

17) Di noi, quasi nessuno parla più, soprattutto i


molto reverendi signori parroci.

10.10.75

Soprattutto io conosco molto bene il Kung di


Tubinga. I vescovi sono così sciocchi e credo­
no ai teologi più che al Papa.

18) Il mese del rosario c'è, ma pochissimi lo recita­


no, perché i signori parroci lo ritengono non
moderno. Essi sono così schiocchi!

Se ne avessero un'idea! Poiché esso è un'arma


forte contro Satana e contro di noi. Io lo devo
dire, purtroppo, ma molti non lo credono!

10.10.75

Nerone:
19) I vescovi olandesi sono eretici. Essi sono di­
ventati infedeli al Papa!

20) La domenica è bello stare a letto! Mi piace! Si


deve pregare giorno e notte!

22J£
Lucifero: Finché essi sono al mondo, va loro
bene. Ma dopo non più!

62 L e rispo ste d ei D em o n i
10.10.75

Nerone:
21) L'altare rivolto al popolo vien da quelli dell'al­
tro partito, e questo lo abbiamo fatto noi! Son
corsi dietro agli Evangelici come tante mere­
trici! Per ordine dall'alto (lo dico).

22) I cattolici hanno la vera dottrina e corrono die­


tro ai protestanti, come meretrici! I cattolici
gettano la Dottrina della verità ai porci, che se
la mangino!

23) I Sinodi (e giù una scurrilità!), là si continua a


chiacchierare. I vescovi sanno ciò che avrebbe­
ro da fare. Essi non avrebbero bisogno di sino­
di, se seguissero il Papa. Ma per loro il Papa è
un deficiente! Son essi che lasciano dare quella
"cosa" (l'ostia) in mano!

22.10.75

Lucifero:
25) La cosa peggiore è questa; che la dottrina sia
falsificata nella Chiesa!

26) Voi avete il potere di scacciarci, di farci uscire! Ma


i più non nefanno uso!
27) Nessuno va più in chiesa. Nessuno si inginoc­
chia più davanti alla cassetta (Tabernacolo). E
la Chiesa è malmessa sin da quando fu fonda­

l a r isp o st e d e i D em o n i 63
ta. Le chiese poi sono così moderne! La Chiesa
si adatta troppo al mondo. Il Nkcareno e sua
Madre adesso attaccano! Ormai la& cosa non
dura più a lungo; poi scoppierà!

27.10.75

Fleischmann: A x... hanno agguantato un'o­


stia. Essi si sono presentati, hanno proteso le
loro zampe e sono andati via. Fu fatta a pezzi,
anzi, più di un'ostia, quattro! E poi le hanno
vendute a imo che è al mio servizio! Ma non
hanno ricevuto molto per questo! Sì! E come
può succedere questo? Del resto ciò succede di
frequente! Non soltanto a x... ci sono ancora
altre messe. Se i vescovi non avessero permes­
so la comunione sulla mano, ciò non sarebbe
accaduto. Semmai bisogna stare attenti. Or­
mai, così non va più avanti per molto: poi si va
a finire in un fosso. Questo lo dice l'Alta Da­
ma!

27.10.75

Lucifero:
Di particole ne vengono prese e profanate
molte, non da voi, perché è difficile da voi.
Questo è il nostro maggior divertimento, ca­
gionare dolore al Nazareno e a Sua Madre. La
responsabilità l'hanno i vescovi e i parroci. Il

L e rispo ste d e i D e m o n i
vescovo perché lo ha permesso. Egli vuole che
i preti ubbidiscano. I sacerdoti devono avere
coraggio. Per ordine del Nazareno e di sua
Madre (dico questo). E molti sacerdoti si tro­
vano a disagio con la loro coscienza, per que­
sta cosa! Da una parte essi devono ubbidire al
vescovo, e dall'altra alla coscienza!

23.1.76

Giuda:
30) Nel nuovo Credo adesso sta molto diversa-
mente, del tutto diverso: "Disceso nel regno
dei morti". Così negano l'inferno! Ma se essi
sapessero, che bei fiori ci sono laggiù, e fiori­
scono per loro! Anche i parroci lo interpretano
in modo sbagliato! Si deve dire: "Discese al­
l'inferno".

20.10.75

Lucifero:
31) Taluni non hanno più nemmeno una scintilla
di fede: questi mi appartengono!

32) Le chiese sono vuote! Ci van ben pochi, sono


ridotte male!

33) Haag! Questo è un bel scemo! Se qualcuno cre­


de a quello che lui dice, è già messo molto ma­
le!

L e risp o st e d e i D e m o n i 65
Spiegazioni
1) Da Papa Paolo VI ed anche Papa Giovanni
Paolo II, i sacerdoti e religiosi furono ripetuta-
mente richiamati a portare la loro veste sacer­
dotale, rispettivamente il loro saio monastico,
e così dimostrare di appartenere a Cristo e di
seguire la loro vocazione! Purtroppo inutil­
mente!
2) e seg. Quando Papa Giovanni XXIII, mosso dallo
Spirito Santo, proclamò il Concilio, immedia­
tamente anche il "Contrario" (Satana) entrò
campo. In compagnia degli osservatori non
credenti, al Concilio protestarono un giorno
alcuni dignitari, che in perfetto latino o in altro
modo entrarono in discussione (e destarono
impressione anche nel Papa) fortemente, ag­
gredendo alcuni membri conservatori della
Curia e contro il governo e l'autorità papale.
Sotto Papa Paolo VI essi ottennero che questi
fossero allontanati e molte decisioni fossero
affidate alle conferenze episcopali locali. L'in­
troduzione della Comunione sulla mano, con­
tro la quale esattamente due terzi dei vescovi
nel mondo si erano pronunciati, è un esempio
in proposito. La divisione, attraverso la quale
il fumo dell'inferno e lo spirito di ribellione
erano entrati nella Chiesa, fu qui.
Però, come è che doveva essere?
Gesù Cristo dopo la sua Risurrezione, prima
di affidare a Pietro la guida della Chiesa, gli

66 L e r ispo ste d ei D em o n i
domandò: "Simone, figlio di Giovanni, mi
ami? Mi ami più di questi?" Moderni tradut­
tori della Bibbia hanno aggiunto a questa fra­
se ancora due parole: "Quanto questi mi ama­
no?". Cristo non volle sapere con la sua do­
manda da Pietro, se egli amava lui in misura
maggiore che non lo amassero gli altri aposto­
li - perché questo Pietro, non lo poteva sapere
e, dopo il rinnegamento triplice, Pietro mai
avrebbe presunto di affermarlo, ma se il suo
amore per Lui era più grande che quello verso
i suoi compagni di apostolato. Per Pietro Gesù
aveva pregato particolarmente, prima di chia­
marlo ad essere suo rappresentante e dargli il
potere di sciogliere e di legare. Se poi queste
decisioni vengono ratificate anche in cielo, è
segno che devono essere state decise sotto l'i­
spirazione dello Spirito Santo.
Non gli agnelli, nemmeno le pecorelle, anzi
nemmeno i discepoli sono stati incaricati da
Cristo, di guidare Pietro, ma viceversa! Ma il
Primato è per molti una spina nell'occhio! Es­
si vogliono un Papa che governi secondo la
volontà e l'opinione di una pluralità democra­
tica, invece che secondo la guida dello Spirito
Santo.
Questo avrebbe portato alla rovina della Chie­
sa.
Mentre con la cosiddetta riforma liturgica - se­
condo il formulario e secondo la proposta pro-
testantica di pastori protestanti - le preghiere

L e risp o st e d e i D e m o n i 67
della santa messa furono notevolmente abbre­
viate e rese molto simili alle preghiere delle li­
turgie protestanti della Cena; già nel Congres­
so Eucaristico mondiale, a Monaco di Baviera,
nel 1960, si è aggiunta ima formula di preghie­
ra con la quale i Protestanti alla fine della pre­
ghiera del Padre Nostro erano riconoscibili
come Protestanti. Ed era così nato il primo
passo verso l'adattamento.
In un discorso, al Congresso Italiano dei pre­
dicatori delle missioni al popolo, il Papa Gio­
vanni Paolo II nel febbraio 1981 espresse la
sua profonda amarezza, perché i fedeli oggi,
in gran parte camminano neirincertezza e nel­
l'errore, spesso sconvolti, raggirati, ingannati:
perché vengono sparse a piene mani dottrine
che sono in contrasto con la rivelazione e la
dottrina insegnata in tutti i tempi dalla Chie­
sa, perché su terreno dogmatico e morale sono
state diffuse vere eresie, che hanno avuto co­
me conseguenza dubbio e allontanamento e
fu intaccata anche la liturgia, per cui i fedeli
sono esposti alla tentazione di una libera in­
terpretazione e ad un costume senza limiti, di
un cristianesimo sociologico senza dogmi si­
curi ed esposti ad una morale senza valori og­
gettivi. Queste parole del Papa possano essere
un conforto per coloro che, nell'attuale òpera
di distruzione da parte dell'inferno, soffrono
entro la Chiesa.
La devozione a Maria, praticata anche da Lu-

L e rispo ste d ei D em o n i
tero, è vista oggi come un impedimento all'e-
cumenismo non solo da parte dei Protestanti.
Il confessionale poi e in effetti la confessione
auricolare ricevono oggi il "foglio di via". Il
matrimonio misto viene considerato come un
mezzo di riavvicinamento alle varie confes­
sioni religiose ecc. Ormai non si vede neanche
più che si chiederà alle generazioni che ver­
ranno l'ulteriore rottura nella fede e l'aposta­
sia dalla fede stessa!

3) Giuda intende qui dire che l'enciclica "Huma-


nae vitae", con la proibizione dell'uso della
pillola anticoncezionale non fu seguita, né te­
nuta da conto!
L'uso della pillola è perfino ordinato da taluni
Stati per impedire la sovrappopolazione del
mondo. Eppure sarebbe possibile che la terra
tenesse assai di più uomini di quanti ne esisto­
no oggi, se ci fosse una giusta organizzazione.
Dio diede infatti, agli uomini, l'ordine di cre­
scere e moltiplicarsi e riempire la terra: inoltre
essi devono un giorno occupare in Cielo i po­
sti perduti dagli angeli ribelli. In ogni caso il
Cielo non si raggiunge con i piaceri, ma con il
sapersi accontentare, con la moderazione, la
laboriosità e una vita pia. Quei genitori che
danno ima formazione cristiana ai figli e con
senso di cristiana responsabilità non impedi­
scono col peccato la benedizione dei figli, pos­
sono stare sicuri che Dio li assisterà nell'eleva-

L e r ispo ste d e i D em o n i 69
re ed educare i loro figli. Proprio nelle famiglie
ricche di figli, i fanciulli vengono più facil­
mente educati al lavoro, alla semplicità, alla
subordinazione ecc., meglio che nelle famiglie
di uno o due figli!
Se tutti gli uomini fossero istruiti nella dottri­
na cristiana, e ne fossero compenetrati, molti
di loro, per amore del regno dei cieli rinunce­
rebbero al matrimonio, per dedicarsi al servi­
zio di Dio, come sacerdoti o religiosi, a benefi­
cio dei loro prossimi. Si ricordi pure anche la
parola di Gesù ricordata in Matteo (19,12), se­
condo la quale non per tutti gli uomini va be­
ne il matrimonio, e cioè per coloro che fino dal
grembo materno sono inabili al matrimonio e
coloro che sono resi tali dagli uomini. E fra
questi non si possono intendere soltanto un
paio di persone!
Un grande esempio per le giovani cattoliche,
donne e madri del nostro tempo, è la contadi­
na Maria Graf (n. Sutter) - conosciuta come
"Mamma Graf", morta nel 1964 ad Appenzell
in Svizzera. Dapprima ella non sapeva quale
stato scegliere, se quello del matrimonio o del­
la vita religiosa.
Le parole udite durante una predica per una
Prima Messa, che cioè un buon sacerdote vie­
ne dal Calice del sacrificio di una madre pia e
buona, le parole del santo Padre Pio X "Date­
mi delle madri veramente cristiane e salverò il
mondo che minaccia di cadere", la impressio­

Le rispo ste d e i D em o n i
narono assai! Ella ebbe la convinzione che
quelle parole erano rivolte a lei. Ella chiese di
incontrare un bravo giovane adatto a lei, il
quale di fatto, dopo pochi mesi, la condusse
pure all'altare!
Quando il suo quarto bambino era ancora nel­
la cuna, si ammalò il primo, che morì dopo
due operazioni. Dei seguenti quattro bambini
ne morì ancora uno, che lasciò la mamma
sconsolata e sofferente. Nonostante il molto
lavoro in casa, nella stalla, nei campi e nei pra­
ti, se solo le era possibile, andava in chiesa per
la santa messa anche nei giorni feriali, nella
chiesa di Appenzell, distante 5 km. dalla sua
abitazione isolata, dove ella, al primo venerdì
del Sacro Cuore 1941, chiese la salute e ancora
un bambino. Mentre si trovava ancora in chie­
sa avvertì di essere liberata dai suoi dolori. Era
guarita. E il suo nono bambino divenne un
raggio di sole come lei!
Mamma Maria Graf ha considerato i suoi mol­
ti bambini come un dono di Dio, che un gior­
no dovevano diventare eredi del Cielo.
Cristo e la sua Santa Madre le sono apparsi ri­
petute volte e le fecero capire quale valore
avevano la devozione alle santissime cinque
Piaghe e la recita del santo rosario per la sal­
vezza dei peccatori. Subito dopo la sua morte
ci furono esaudimenti di preghiere - guarigio­
ni di malattie, che furono attribuite alla sua in­
tercessione.

L e r ispo ste d ei D em o n i 71
È straordinario che anche per Mamma Graf, in
una visione sul castigo che deve avvenire, ci
siano i tre giorni di tenebre (72 ore) durante i
quali i diavoli strapperanno dai corpi le anime
dei nemici della Chiesa, ed ella percepì allora
un orrendo fetore, come qualche volta veniva
diffuso dai demoni a Klingenberg. (Cfr. Rivela­
zioni del Divino Amore - (versione di Elisa Za-
nolari) Cappellania del Grazioli, Povo di Tren­
to).

6) Ci sono maestri di religione, che non sanno


che cosa si intende sotto la frase "Immacolata
Concezione" e cioè che la Madre di Dio nella
sua Concezione, quindi prima della sua nasci­
ta, era già stata esclusa dal peccato di origine.
Invece di questo essi insegnano ai bambini che
è assolutamente da escludersi che Maria abbia
avuto un bambino senza aver avuto un uomo
(un marito!).

12) Giacomo 1.13 dice: "Nessuno dica di essere


stato tentato da Dio, se viene tentato: perché
Dio, non può essere tentato dal male e nem­
meno Lui tenta qualcuno. Si deve dire: "Non
lasciarci perire nella tentazione, ma liberaci
dal male o dal maligno!".

14) Con le parole: "Quella del 17", si intende la


Beata Vergine nella sua apparizione del 1917 a
Fatima ai tre pastorelli Lucia, Giacinta e Fran­
cesco, servendosi di loro per richiamare gli

72 L e rispo ste d e i D e m o n i
uomini alla conversione, alla preghiera ed al
sacrificio per la conversione dei peccatori. Il
santo rosario deve essere recitato ogni giorno
e Dio non deve più essere offeso col peccato!

19) Qui si deve intendere anzitutto il contegno di


una gran parte dei vescovi olandesi del 1975, i
quali aprirono e spalancarono al Modernismo
porte e finestre ...
Le richieste d'altra parte poste dai membri del
Sinodo, perché venisse tolto il celibato, il per­
messo di adire al sacerdozio a uomini sposati,
il sacerdozio alle donne, fra le altre cose, furo­
no inoltrate a Roma dai Vescovi. Anche al Si-
nodo olandese del 1981 queste richieste furo­
no nuovamente riproposte: questa volta dai
vescovi, che omisero la loro raccomandazio­
ne. Essi erano stati prima chiamati a Roma dal
Papa per un sinodo vescovile, durante il qua­
le era stato loro reso perfettamente chiaro
il punto di vista. Già Papa Paolo VI l'aveva
chiaramente espresso e si era lamentato della
disubbidienza dei suoi vescovi!

20) La marcia indietro della frequenza domenica­


le alla santa messa è in gran parte dovuta al
fatto di aver introdotto la messa della sera del
sabato. Questa era stata concessa in primo
luogo per coloro che per motivi di lavoro o di
impiego non potevano andare alla messa la
domenica. Ormai non si può affatto parlare di

L e r is p o s te d ei D e m o n i 73
una santificazione della festa da parte dei cri­
stiani (adducono scuse, non motivi seri).

21) Il cosiddetto altare rivolto verso il popolo vie­


ne giustamente considerato da grande parte
, della gente come un altare protestante, e fu in­
trodotto da Lutero. Egli non credeva alla pre­
senza reale di Cristo, perché egli aveva paura
formalmente di Cristo: "Io volevo che non ci
fosse alcun Dio!" disse una volta!
La celebrazione fatta verso il popolo disturba
parecchio il rivolgersi a Dio, il concentrarsi in
preghiera nel sacerdote e nel popolo. Questo è
utile solo, per la lettura dell'epistola e del van­
gelo, per la benedizione e naturalmente per la
predica.
Se il sacerdote ha a disposizione soltanto l'al­
tare rivolto verso il popolo, anche quando non
c'è alcun fedele che assiste deve voltare le
spalle al Tabernacolo. Quale situazione!
Il moderno rivolgersi verso il popolo è certa­
mente una colpa, perché negli anni passati i
sacerdoti - molti - non furono fedeli alla loro
vocazione. Certamente essi non hanno porta­
to una benedizione!
Quando Pietro con i suoi compagni una volta
aveva inutilmente gettato la sua rete, per la
pesca, durante tutta la notte, Cristo gli ordinò
di gettare la rete dall'altra parte cioè a destra.
153 grossi pesci poterono poi essere tirati a ri­
va. Questo non significa il numero dei popoli

74 L e r ispo ste d e i D em o n i
che una volta dopo il tramonto del deleterio
Modernismo si rivolgeranno alla Chiesa di
Cristo?

25) Nella versione ecumenica della Bibbia si sono


ingaggiati anche traduttori liberali e prote­
stanti. Dei teologi cattolici lamentano che in
questa traduzione ci sono più di 3000 errori di
traduzione. Alcuni parlano addirittura di
10.000 errori. A quanto pare si è rifiutata l'assi­
stenza dello Spirito Santo.
Secondo la visione di Anna Caterina Emmeri-
ch, Cristo, dopo la sua morte, non è solamente
sceso nell'anti-infemo dai Patriarchi, ma è di­
sceso anche all'inferno. (Anche nella Vaitorta
si legge la stessa cosa). Nel Limbo egli si mo­
strò come Redentore ai Patriarchi, ma ai dan­
nati si fece sentire come vincitore!

32) Qui si intendono quei cristiani o cattolici, che


tentano la riconciliazione con i credenti di al­
tra fede, con l'impegno di sottacere le verità di
fede cattolica oppure con un certo adattamen­
to a loro, e in tal modo vengono distrutte le ve­
rità e viene eliminata la Chiesa di Cristo. È
questo che vogliono i nemici della Chiesa.
Questa intenzione la conobbe la stigmatizzata
e veggente Anna Caterina Emmerich nelle sue
visioni dove essa parla di cattolici, "che non
sono molto preziosi" (che valgono poco). Ciò
che, da quando si separarono dalla vera fede

L e r isp o st e d e i D em o n i 75
non fu ottenuto, in più di 450 anni, ora essi lo
vogliono assolutamente, costi quello che costi!
Essi si danno da fare con persone di altra fede
per stringere o costituire una Comunità reli­
giosa, dove tutti, siano cattolici o protestanti,
o di altre sètte, abbiano gli stessi diritti, lo stes­
so servizio religioso, con intercomunione pri­
ma di tutto, ecc. Essi vogliono togliere il celi­
bato e rifiutare al Papa il Primato fino adesso
riconosciuto e pure lo stesso la sua infallibilità.
Egli dovrebbe essere solo un personaggio che
ha il ruolo di Presidente!
Oggi si sente di più l'esigenza dell'andare
d'accordo; differenze di dottrina si vogliono
sorpassare. Ma ciò è tradimento di Cristo!
Nessun avvicinamento agli eretici, ma ritorno
di questi alla vera Chiesa Cattolica! Questo
vuole il Signore Iddio!
Per capire il grave rimprovero che il demonio
Nerone dovette fare per comando dall'Alto,
occorrerebbe occuparsi della divisione causa­
ta da Lutero e poi di lui stesso. Fu egli, vera­
mente, un riformatore? O magari un dottore
della Chiesa e un santo, come certuni dicono?

Nerone:
12) Si deve prestare ubbidienza al Papa!

13) I molto reverendi signori parroci dovrebbero


predicare dal pulpito ciò che mi riguarda! Il
popolo deve essere edotto di questo!

76 Le rispo ste d e i D em o n i
14) Essi dovrebbero portare la (e giù una scurri­
lità)... la veste talare!

15) I sacerdoti si dovrebbero riconoscere come ta­


li.

16) La gente dovrebbe andare a confessarsi!

17) La dottrina cattolica deve essere annunziata


senza falsificazioni, così la dottrina sull'Euca-
restia e sulla Immacolata Concezione!

Lucifero:
18) Sì, i signori parroci dovrebbero dire di me che
esisto! Altrimenti vanno tutti giù! La Dama mi
costringe sempre, perché Lei vuole salvare il
popolo malvagio. Ma tutto non le riesce, per­
ché si spiega troppo poco!

19) I candidati al sacerdozio dovrebbero pregare.


E devono essere formati nei propri seminari;
non devono frequentare altre università.

20) Questo è il peggio, che la dottrina viene falsi­


ficata! I Vescovi devono guardare a Roma!

14.10.75
Fleischmann:
21) La maggior parte delle persone devono anda­
re dal sacerdote quando sono ammalate!
Questo è ordine dell'Alta Dama!

Le r isp o st e d e i Demon/ 77
28.10.75

22) Per ordine della Sua sposa: Si deve pregare di


più lo Spirito Santo! Per ordine dell'Alta Da­
ma: Voi dovete pregare molto, perché viene
presto il castigo, affinché non siano troppi
quelli che arriveranno da noi! Recitare il Rosa­
rio!

27.10.75

23) La Comunione sulla mano deve essere aboli­


ta! Questa è opera mia! Il Vescovo deve ora
proibire la Comunione sulla mano, se prima
Tha permessa.

10.10.75

Nerone:
24) Sì, dovete seguire il Messaggio di Fatima!

25) L' enciclica Humanae vitae è decisiva, non c'è


altra via! Tutta la Humanae vitae!

26) Se questo non sarà fatto verrà un altro castigo.


Creperete tutti! Andrà male assai qui in Euro­
pa!

27) II... (il Rosario) deve essere recitato, altrimenti


è finita!

78 L e r ispo ste d e i D em o n i
Lucifero:
28) La Democrazia nella Chiesa non è necessaria­
mente la cosa migliore! Perché l'ubbidienza è
sepolta! I consigli parrocchiali: nemmeno essi
sono la cosa migliore! I Parroci hanno da co­
mandare! I Sacerdoti devono agire secondo la
loro coscienza, soprattutto; soprattutto poi
dovrebbero circolare con questa veste talare.
Bisogna pregare di più l'Angelo custode! Per­
ché la potenza dell'inferno è adesso troppo
grande. Gli uomini dovrebbero supplicare i
loro angeli, perché li assistano!

15JL&Z5
31) L'acqua santa deve di nuovo entrare nelle ca­
se! E anche il Crocifisso deve ritornare al suo
posto di onore nelle case!
32) I sacerdoti dovrebbero potere chiaramente e
ordinatamente essere riconosciuti come tali.
Se essi andassero in giro vestiti della loro... (ta­
lare), noi non avremmo tanto potere sulla
marmaglia della gente!
Per ordine di Lei... (la Madonna) si devono ve­
nerare soprattutto le cinque sante Piaghe.
Il Volto Santo deve essere venerato! Questo lo
dice il Nazareno, perché Esso è molto sfigura­
to da parte degli uomini! Per questo Esso deve
essere venerato!

L e rispo ste d ei D e m o n i 79
35) La Medaglia del Volto Santo deve essere vene­
rata. Questo mi ordina Colui che ha il Potere
sul Cielo e sull'inferno, l'immagine dove c'è il
volto dipinto da suor Faustina anche deve es­
sere diffusa (Gesù Misericordioso).

37) Là, dove c'è questa immagine, da essa viene


molta benedizione, a nostro danno! Lui stesso
lo ha comandato (di dirlo)! - il Nazareno e sua
Madre!

38) Anche i sacerdoti venerino il Santo Volto, que­


sto Egli lo sente volentieri. Tutti i sacerdoti e
lutti gli uomini devono venerare il Volto San­
to!

39) È molto importante pregare San Giuseppe,


anzi, moltissimo!

24.10.75

Fleischmann:
40) Nessun prete può sposarsi! Egli è sacerdote in
eterno. E anche con i religiosi non c'è differen­
za! Essi devono restare fedeli alla loro voca­
zione! Oggi molti sono infedeli!

41) I sacerdoti devono iscriversi al movimento:


Lega Eucaristica d'amore.

80 L e r ispo ste d e i D em o n i
24.10.75

Lucifero:
42) Dovete predicare di più. Per ordine di quello
Lassù, voi dovete avvertire la gente di stare at­
tenta ai pericoli di un mondo senza Dio.
Essi hanno abbandonato Colui presso il quale
potrebbero trovare la pace!

Spiegazioni supplementari
1) L'eliminazione delle balaustre o banchi della
Comunione non fu ordinata da Roma. Essa è
la conseguenza della Comunione sulle mani e
anche dei propri comodi di taluni sacerdoti!

4) e seg. Già negli esorcismi di Altòtting (1971-72) e più


tardi in Svizzera (Avvertimenti dall'Aldilà), i
demoni dovettero confessare che la comunio­
ne sulle mani ricevuta in piedi erano opera lo­
ro! Nell'introdurle si ricorse alla scusa, errata,
dell'antica distribuzione della Comunione.
Secondo le visioni di Anna Caterina Emmeri-
ch, Cristo, dopo l'istituzione del SS. Sacra­
mento nel Cenacolo, tenendo i pezzi di pane
consacrati su una specie di patena o piatto, li
diede in bocca ai suoi apostoli e alla Madre
Sua. (Confronta anche Maria Vaitorta e altri
veggenti e mistici! Poi in seguito alle persecu­
zioni contro i cristiani fu cambiato il modo di
distribuire la comunione. A causa del pericolo

Le r ispo ste d e i D em o n i 81
di profanazioni o sacrilegi, nei secoli che se­
guirono, divenne nuovamente d'obbligo la
comunione in bocca! per poter prendere in
mano le particole consacrate furono consacra­
te le mani al diacono).
Di loro iniziativa alcuni Vescovi hanno di nuo­
vo introdotto la comunione sulle mani. Circa
due terzi dei Vescovi, interrogati dal Papa, si
sono pronunciati in tutto il mondo contro la
. comunione sulle mani. Ciononostante questo
abuso rimase nelle innovazioni! Anche il Papa
Giovanni Paolo II non è d'accordo! E certa­
mente quelli che vi si opposero durante la sua
visita in Germania non gli hanno fatto un pia­
cere!
Come vuole essere ricevuto Cristo? Natural­
mente in maniera degna, in stato di grazia
santificante e con grande fervore! La domeni­
cana stimmatizzata Maria Columba Schonath,
del convento del S. Sepolcro a Bamberga, il
3.3.1787, e più tardi la stigmatizzata Crescien-
zia Hòss di Kaufbeuren (+ 1744) e la stigma­
tizzata Teresa Neumann di Konnersreuth (+
1962), hanno avuto ripetutamente la grazia
' che, per il loro grande desiderio della Comu­
nione, senza che ci fosse il sacerdote, di riceve­
re la Santa Comunione, e ciò in presenza di te­
stimoni. La santa Ostia partì volando dal Ta­
bernacolo attraverso la navata della chiesa, né
si posò sulla mano, ma direttamente sulla lin­
gua. Cristo non vuole essere adorato sulla ma-

L e r ispo ste d e i D em o n i
no, come un pezzo di pane qualunque, ma in
cuore e unirsi all'anima che Lo adora! A ciò si
dovrebbe anche pensare in tante chiese!
Nonostante il pericolo delle profanazioni del­
le particelle, che possono cadere, e cadono di
fatto sul pavimento dei frammenti, ci sono dei
preti che continuano a martellare nella testa
del popolo che è lo stesso prendere la comu­
nione in bocca o sulle mani! Se da una parte c'è
comodità, però spesso dall'altra parte ci sono
esagerati pretesti di igiene e la paura di essere
contagiati da batteri da parte di altre persone.
Come se i bacilli non si trovassero in infinite
altre occasioni!
Nella celebrazione della Santa Messa, sull'al­
tare volto al popolo, si vede con quale atten­
zione (purtroppo non da tutti! Anzi c'è chi
scandalizza col modo di non purificare, ma
spolverare la pisside o la "coppa" (scodella)
usata da tanti alla comunione) comunque, chi
pensa a quello che fa e ricorda la preoccupa­
zione di un tempo per raccogliere eventuali
frammenti o quelli fermatisi sulle dita... che si
mettevano nel calice per la purificazione accu­
rata e non frettolosa come usano adesso fare
tanti! Ma quelli che ricevono la comunione
sulle mani non hanno queste preoccupazioni!
Fu lo spirito di ribellione contro le prescrizio­
ni della Chiesa, che volle la comunione sulle
mani!
Chi si può inginocchiare, lo dovrebbe fare ri-

Le r isp o st e d e i D e m o n i 83
cevendo la Santa Comunione, dimostrando
così il proprio rispetto e la devozione al SS.mo
e invece, successe in Canada, che il Vescovo fe­
ce condannare in tribunale, dei fedeli che vo­
levano la Comunione inginocchiati; ma contro
la condanna ricorsero in cassazione e questa
decise che non è delitto voler adorare Dio; il
Vescovo diceva: sì!

7) Il catechismo olandese è stato fatto dai Moder­


nisti e mette in dubbio verità di fede. (E l'ulti­
mo, italiano, non contiene quella che Dio è
Uno, in Tre persone).

8) I sacerdoti sposati sono come divisi e non pos­


sono dedicarsi pienamente e totalmente alla
cura d'anime. Gli apostoli e i discepoli, chia­
mati da Cristo, hanno lasciato tutto per segui­
re Gesù. Pietro, perfino la suocera. Con la ri­
nuncia al matrimonio, i sacerdoti ed i religiosi
acquistano grandi grazie per sé e per il prossi­
mo e per la loro vocazione.

10) I Cattolici non devono accontentarsi di ascol­


tare la Santa Messa in chiesa regolarmente, e
recitare a casa la preghiera del mattino e della
sera, ed ai pasti. Al mattino infatti, a mezzo­
giorno ed alla sera, le campane della chiesa ci
invitano a pensare con riconoscenza alla coo­
perazione di Maria, alla redenzione e si recita
l'Angelus Domini. E se noi riduciamo i nostri
divertimenti o addirittura li sospendiamo, è

84 L e r ispo ste d ei D em o n i
allora che noi possiamo offrire a Dio, e anche
al nostro Aldilà, maggior tempo, sia in comu­
nione con gli altri che a casa, davanti ad un
piccolo altare di famiglia. Nei libri di preghie­
re di una volta c'erano molte preghiere e canti
adatti allo scopo, che sono uscite dal profondo
dell'animo o del compositore. Questi libri non
devono essere gettati via!
Come risulta da molte rivelazioni private, do­
po la Santa Messa e la devozione alle Cinque
Sante Piaghe, il rosario è la preghiera più gra­
dita a Dio. Quando verso il 1200 le eresie de­
gli Albigesi avevano portato tanto male in Ita­
lia e nella Francia meridionale, san Domenico,
per incarico del Papa, predicò contro questi
eretici. Restando però inefficaci le sue predi­
che, gli apparve la Madonna che gli consegnò
il Rosario - la nuova preghiera di 150 Ave Ma­
ria al posto dei 150 salmi. Con questa preghie­
ra San Domenico ottenne ben presto la con­
versione di oltre centomila eretici. La battaglia
navale di Lepanto fu vinta contro i Turchi da
questa preghiera, ordinata da san Pio V - e co­
sì l'Occidente fu salvo dal dominio dei Mus­
sulmani!
Molti Papi, specialmente al nostro tempo,
hanno raccomandato il santo Rosario ed essi
lo hanno recitato ogni giorno! Tuttavia molti
cosiddetti cattolici, hanno poco da gloriarsi di
esso e non lo gustano, anche se formato dalla
Preghiera stessa di Cristo - il Pater - e il saluto

L e r ispo ste d ei D e m o n i 85
dell'angelo a Maria - Ave Maria e il Gloria, al­
la SS. Trinità. Esso sarebbe una meravigliosa
meditazione dei principali misteri e dei più
grandi fatti della Storia Sacra. H Vangelo e le
visioni di Anna Caterina Emmerich, fra le tan­
te, offrono tanta materia per queste medita­
zioni.
Nella corona dei misteri gaudiosi vediamo
Maria nella sua piccola casa di Nazareth, nel­
l'intima preghiera e nell'ardente desiderio
della venuta del Messia. Ella non aveva pre­
stato orecchio al Maligno, così fu degna di
concepire di Spirito Santo il Figlio di Dio. Poi
La vediamo in cammino verso E1 Karim, dalla
sua parente, tutta raccolta nel pensiero della
sua Creatura e del Padre e piena di desiderio
di annunziare alla sua parente il Salvatore, e
starle appresso con tutto l'amore e la sapienza
di cui era ricca.
Anche noi dobbiamo essere portatori di Cristo
e pronti ad aiutare.
La nascita di Gesù ci deve muovere ad adorar­
lo, come lo adorano i suoi genitori - i pastori, i
Magi e gli Angeli! -. Poi rivolgiamo la nostra
preghiera e il nostro pensiero al momento del­
la Presentazione di Gesù al Tempio e all'umile
gesto di Maria per la sua purificazione e al ri­
cordo della tremenda profezia del vecchio Si­
meone. Poi contempliamo l'angosciosa ricerca
di Gesù per tre lunghi giorni, finché Lo trova­
rono nel tempio le misteriose parole di Lui; e

L e rispo ste d ei D em o n i
chiediamo di non perderlo e di trovarlo poi,
nell'eternità, nel Tempio del Cielo dei Cieli!
I Misteri dolorosi sono un cammino lungo i
luoghi della Passione, dall'Orto al Sinedrio, a
Pilato, al Calvario, al Sepolcro... e ricordiamo
anche le parole udite dal p. Alt: "Per Te!" e an­
che per noi.
II Rosario dei Misteri gloriosi ci ricorda, con la
resurrezione di Cristo dai morti e la sua
Ascensione e l'Assunzione della Madre, la
certezza della nostra risurrezione e della no­
stra possibilità di salire con Lui nella gloria. La
fede Cristiana non è ima pazzia o un'illusione.
Poi il ricordo dello Spirito Santo, e la Sua assi­
stenza in vita e in morte!
Con queste o altre meditazioni reciteremo pre­
sto con gioia il Santo Rosario nell'attesa di una
recita comune fra cattolici e protestanti. Con
Maria, Madre dei Cristiani, e in una riunione
comune quaggiù che si perpetui lassù! Questa
preghiera potrà ridurre la gravità del minac­
ciato e ormai inevitabile castigo, ha detto il Pa­
pa, in Germania, nel 1980, a Fulda.

13) Non pochi sacerdoti non parlano più dell'esi­


stenza del diavolo, in parte perché essi sono
influenzati dall'eresia del prof. dr. Haag, in
parte perché hanno paura di rendersi ridicoli
in pubblico. Ci sono anche teologi i quali dico­
no che Cristo si è soltanto marginalmente oc­
cupato del diavolo. Questi dovrebbero legge­

L e r ispo ste d ei D em o n i 87
re con più attenzione la Sacra Scrittura e allora
si accorgerebbero che la prima preoccupazio­
ne di Cristo fu quella di liberare noi uomini
dalla schiavitù di Satana e, al posto dell'odio
demoniaco, annunziare e donarci l'amore di
Dio.

16) Non con la funzione penitenziale possono es­


sere rimessi i peccati gravi, ma con la confes­
sione personale, la confessione auricolare.

17) Riguardo all'adorazione del Santissimo e la


devozione all'immacolata Concezione: San
Giovanni Bosco in uno dei suoi sogni vide sot­
to forma di immagini l'attuale guerra contro
la Chiesa cattolica. La barca di Pietro la vide
attaccata da molte navi nemiche. Ma il Papa
come timoniere legò fortemente la sua nave
alle colonne della SS. Eucaristia e all'Immaco-
lata Concezione, e vinse gli assalti dei nemici.
Questi piombarono in piena confusione e si
affondarono l'un l'altro.

21) Il 17.8.1953 morì a Oberschneiding, nella Bas­


sa Baviera, il santo parroco benedicente Franz
Sales Handwercher. Egli era un sacerdote se­
condo il Cuore di Dio, che si sentì responsabi­
le di ciascun'anima della sua parrocchia. La
maggior parte dei suoi fedeli, quasi ogni gior­
no, prima di andare al lavoro in campagna ve­
nivano alla messa e alla comunione. Si ap­
prezzava la sua benedizione sacerdotale e si

88 L e rispo ste d ei D em o n i
portavano a lui gli ammalati, che con la sua
benedizione guarivano. Anche animali furono
guariti dalla sua benedizione. La sua mano
destra, con la quale egli trasmetteva la forza
benedicente del Signore, rimase intatta dopo
la sua morte. Egli è sepolto nella sua chiesa
parrocchiale accanto all'altare laterale destro.
Anche un certo parroco Gasser, nel secolo 18°,
nella Bassa Baviera, guariva coloro che erano
caduti malati per influsso diabolico.

22) È assolutamente necessario recitare l'inno allo


Spirito Santo prima della predica.

29) Si devono educare già i bambini ed esortarli a


questo. Una donna che sta per diventare ma­
dre dovrebbe invocare pure l'angelo custode
del suo bambino. E si deve anche pregare gli
angeli custodi dei propri nemici; e ricorrere ad
essi per aver protezione.

31) L'acqua santa è imo dei sacramentali con i


quali si può indebolire la potenza del Mali­
gno. Santa Teresa potè sperimentare la poten­
za dell'acqua santa nelle sue tentazioni. Però i
sacramentali possono agire solo se si è in stato
di grazia santificante. (Questa ultima afferma­
zione è grave e il catechismo non la insegna! -
N.d.T.).

35) Dalla Medaglia Miracolosa esce una grande


protezione. Essa ci deve ricordare sempre, co­

L e r ispo ste d e i D e m o n i 89
me la Croce, che cosa Gesù ha fatto per la no­
stra redenzione.
Come nel sudario della Veronica (ora conser­
vato in San Pietro a Roma), così nella Santa
Sindone di Torino, Gesù impresse il Suo Volto
in modo miracoloso. Ricerche scientifiche de­
gli ultimi tempi hanno dimostrato che nella
Santa Sindone, come nel Sudario di Veronica,
è fissato come in un libro il martirio di Cristo.
Ogni segno degli indicibili dolori, per causa
dei colpi patiti e della corona di spine, si può
vedere qui impresso.
Esso non solo testimonia l'indicibile martirio
che i demoni hanno inflitto a Cristo per mezzo
degli uomini, ma anche l'infinito amore e l'in­
finita bontà di Cristo verso di noi e il suo an­
goscioso desiderio della nostra salvezza.

39) San Giuseppe è un buon avvocato in ogni ne­


cessità, poiché egli stesso dovette soffrire ogni
specie di dolori e preoccupazioni e le ha sop­
portate con pazienza. Egli è il custode delle fa­
miglie, delle abitazioni e soprattutto dei mori­
bondi (Vedi: Vita di S. Giuseppe, manifestata da
Gesù alla mistica Cecilia Baj, edizione del Mo­
nastero S. Pietro - Montefiascone - VT).

41) Riguardo al patto eucaristico di amore vedi


pag. 96: "Lucifero e Barbara Weigend" - Spie­
gazioni.

90 L e rispo ste d ei D em o n i
Lucifero riguardo al futuro
10.10.75

Se non sarà tenuto nel giusto conto il messaggio del­


la Madonna a Fatima e rispettata YHumanae vitae verrà
un nuovo castigo.

15.10.75

II castigo non durerà più molto. Il castigo viene. La


prova (il contenuto dei nastri registrati) deve prima es­
sere pubblicato!

Devono essere ancora salvati molti. Soprattutto co­


loro se li infila. Quella là (la Madonna, la cui statua, nel­
la stanza degli esorcismi, viene indicata da Annalisa).

L'Avvertimento è ciò che precede l'altro (il castigo).

Esorcista: Che fare?


Lucifero: Inginocchiarsi e pregare!

Spiegazioni
Come una volta i castighi minacciati da Dio per
mezzo dei Profeti agli Ebrei, come fame, guerre, distru­
zioni, prigioni ed esilio in terra straniera ecc., si verifi­
cavano se continuavano a disprezzare i comandamenti
di Dio, così accadrà pure ai popoli cristiani, come dimo­
stra la storia.

L e rispo ste d ei D em o n i 91
Il 13 luglio 1917, quindi ancora durante la prima
guerra mondiale, la Madonna, nella sua terza appari­
zione a Fatima, disse ai tre pastorelli Lucia, Giacinta e
Francesco, dopo aver fatto loro vedere l'inferno:
"Se non si cesserà di offendere Dio, sotto il Pontifica­
to di Pio XI scoppierà una nuova guerra peggiore della
prima. Quando una notte vedrete il cielo illuminato da
una luce sconosciuta, sappiate che questo è il segnale
grandioso, che il Signore vi dà, che Egli punirà il mon­
do per i suoi delitti con la guerra, la fame, ecc.". (Il se­
gno nel cielo apparve la sera del 25 gennaio 1938 e poi
scoppiò la guerra). Se si darà ascolto ai miei desideri, la
Russia si convertirà, altrimenti essa diffonderà i suoi er­
rori in tutto il mondo, ci sarà guerra e persecuzione alla
Chiesa. I buoni saranno martirizzati (accade oggi oltre
cortina), il Santo Padre dovrà molto soffrire. Diverse
Nazioni saranno distrutte. "Si deve arrivare alla terza
guerra mondiale? Questa metterebbe nell'ombra le due
prime guerre mondiali. Eppure sarebbe così facile im­
pedire, o quanto meno diminuire, questo apocalittico
castigo, cioè assecondare il desiderio della Madre di
Dio e non continuare ad offendere Dio con i peccati, e
convertirsi; fare penitenza tutti, dai grandi ai piccoli, fi­
no all'uomo della strada, dai governanti all'ultimo pez­
zente e ringraziare Dio e la Madonna per i grandi mi­
steri e per le opere della redenzione, con la quotidiana
recita del Santo Rosario.
E tutto questo non costerebbe niente, al massimo un
po' di tempo, che potremmo risparmiare in altro modo.
Le mostruose spese per gli armamenti potrebbero esse­
re risparmiate e messo da parte il denaro per i bisogni

92 L e rispo ste dei D em o n i


del mondo povero! Invece si continua a delinquere da
parte dei personaggi eletti dal popolo e si rende possi­
bile legalmente l'uccisione di innocenti creature prima
che nascano, senza farsi un rimorso di coscienza e sen­
za preoccuparsi, anzi, disprezzando l'enciclica Huma-
nae vitae, si profana la domenica, ecc.; delinquenza pub­
blica, sovversione... rapine, omicidi...
Gli armamenti bellici non salvano dai flagelli di Dio
e non difendono dai cavalieri dell'Apocalisse.
Dio cerca la salvezza degli uomini più che la loro
dannazione. Per questo Egli, anche ai nostri giorni, at­
traverso anime elette, ha dato avvertimenti e annunzia­
to castighi. Anna Caterina Emmerich ha visto il castigo
che ci incombe. Ella parla di un grande uragano (guer­
ra) negli ultimi anni del nostro secolo. D castigo sarà
preceduto, secondo altri annunzi, da un avvertimento
(anche a Garabandal). Secondo le rivelazioni ad Enzo
Allori di Porto Santo Stefano, un "Carro di fuoco" at­
traverserà tutto l'universo. Ma a questo avvenimento
non si baderà, si dirà che i segni del cielo sono qualche
cosa di naturale e perciò verranno poi giorni, ai quali
non sopravviveranno molti. Il soprannominato parroco
delle benedizioni, Handewercher, per 15 giorni ininter­
rotti ebbe delle visioni, che in forma di immagini indi­
cavano gli avvenimenti che ci sovrastano.
All'inizio vide un potenté segno del Cielo sopra
città e paesi, passare libero attraverso i corpi celesti. Co­
me conseguenza di questo fenomeno della natura egli
vide poi oltre 1000 uomini, del colore della terra, stra­
ziati, in grandi sale di ospedali e presto, dopo un im­
provviso appassire e seccare nella natura verde e fiori­

L e rispo ste d ei D em o n i 93
ta, anche una morìa di masse di gente per la grande fa­
me. Egli vide il benessere dei nostri giorni, ma anche
questo benessere lo vide assalito come da una tigre fe­
roce, ed ecco che compratori e venditori venivano tor­
mentati e si derubavano e uccidevano l'un l'altro.
Handerwercher vide l'oscillare dei pulpiti, da inten­
dersi come una crescente penuria di sacerdoti, e anche
vide i confessionali gettati nel deserto, e tutto il servizio
religioso cessare. Sotto il rompersi delle nubi, il cattivo
tempo, che alla fine arriva anche sulla Baviera. E certo
ciò si riferisce prima di tutto alla guerra dei contadini.
Dopo di ciò accadrà ciò che già il santo vescovo Meto-
dio (+ nell'885) previde: «Tutti i popoli del Nord insor­
geranno e avanzeranno verso occidente: "Questi ci libe­
reranno dal resto del benessere!"». ■
La terra: "Un mucchio di macerie e di rovine", tale è
la visione dell'undicesimo giorno di Handerwercher,
da lui descritta. Eppure, dopo, la vita riprenderà nuo­
vamente e ci sarà l'unità nella fede sotto un solo Pasto­
re. Tutto ciò che era accaduto prima, allora sarà veduto
come un diabolico combattimento europeo contro la
Chiesa cattolica. Particolarmente significative sono in
questo insieme di concatenamenti le visioni di don Bo­
sco. Fra il resto egli vide come spesso il sole andrà in su
ed in giù, dal p r in c ip io del disordine fino alla fine e co­
sì, dall'inizio della fuga del Papa da Roma fino al suo ri­
torno, che avverrà prima che nel mese dei fiori ci sia il
secondo plenillunio.
Allora, come dice un'antica profezia, quando gli uo­
mini usciranno a carponi dalle loro caverne, se ne in­
contreranno solo pochi e l'uno domanderà all'altro:

94 L e r ispo ste d e i D em o n i
"Amico, dove ti sei nascosto, che sei ancora vivo?". E
frattanto questi uomini avranno di nuovo imparato ad
inginocchiarsi e a pregare, ed anzi a braccia aperte, e il
loro saluto sarà di nuovo:
"Sia lodato Gesù Cristo!".
Lucifero disse anche, ai presenti all'esorcismo, che
per il tempo del bisogno dovevano provvedersi di der­
rate e di dirlo anche ai parenti e conoscenti. Si può pen­
sare che questo consiglio venisse dairAlto. Natural­
mente Lucifero ci ha aggiunto del suo, e quindi ha men­
tito. Perché un demonio senza un vero comando del-
l'Alto non è affatto capace di darci un consiglio real­
mente buono. Che come castigo ci piomberà addosso
anche la fame e la miseria, è fuori dubbio. Ma che cosa
si deve intendere sotto questa parola "presto"? Le cose
in questo caso si devono misurare come nelle profezie,
con un'altra unità di misura. Una montagna alta sem­
bra molto vicina stando da lontano, eppure ci si ingan­
na nella distanza. La parola di Lucifero è ormai vecchia
da vari anni. In tutto questo tempo molti generi alimen­
tari sarebbero andati a male. E se si fossero messe da
parte delle provvigioni, nel tempo prossimo, secondo le
visioni del parroco Handwercher, non sarebbero state
sicure dai furti da parte dei terroristi (chiamati Tigre).
L'uragano può venire e i generi in frigo possono gua­
starsi. D'altronde nessuno può prevenire il consiglio di
accapparramento. E il diavolo, dal quale venne questo
consiglio, non è mai ben intenzionato. Senza dubbio in­
vece proviene dall'Alto una comunicazione fatta a
Mamma Graf da N. Signore il 25.6.1961, ad Appenzell:
"Io devo punire il mondo con la fame: perché molti

Le r ispo ste d e i D em o n i 95
uomini van via come cani dalla tavola e non conoscono
più il loro padrone. Ma coloro che fanno la volontà di
mia Madre ne verranno fuori con poco (castigo)".
Quindi: Ringraziare Dio anche per il cibo e le bevan­
de e recitare il rosario per la conversione dei peccatori.
Allora molti castighi saranno diminuiti! e mitigati!

Fleischmann: g li Angeli!
24.10.75

Gli angeli custodi sono giorno e notte accanto a voi o


dietro di voi, affinché seguiate il Salvatore! Noi vi se­
guiamo passo per passo. Noi siamo spiriti! Oggi la gen­
te non crede agli angeli custodi! Questi sono i miei ne­
mici! Io li odio!

17.10.75

Lucifero: La Barbara Weigand l'abbiamo anche tor­


mentata abbastanza!

22.10.75

Il patto eucaristico di amore deve essere diffuso.


Questo non lo si fa. Io ve ne scongiuro! Tutto l'inferno
sarebbe contro!
Io non voglio il patto eucaristico di amore, perché
questo ci strappa troppe anime! - Colui che essi hanno
inchiodato in croce, colui che Giuda ha tradito, vuole il
patto di amore!

96 L e rispo ste d e i D em o n i
Del resto lo ha detto colei che ha costruito la chiesa.
Ma oggi non ci si crede più. Ella è stata derisa e disprez­
zata. Eppure, purtroppo, è vero. Gli scritti di Barbara
Weigand saranno presto pubblicati. Ma nemmeno que­
sto lo lascio fare con facilità.

22.10.75

Il padre Renz: Con le nostre preghiere possono esse­


re salvate ancora molte anime?

Lucifero: Sì! Anche induriti, ma allora bisogna fare


penitenza e sacrifici e con perseveranza, continuamen­
te! Soprattutto un modo di vivere secondo l'esempio
del Nazareno! Barbara Weigand lo ha predicato abba­
stanza. Anche questo lei non lo ha fatto volentieri. Tut­
tavia ella lo ha fatto! Bisogna che ci sia la volontà di cor­
reggersi e migliorarsi, e questo sempre!

27.10.75

Ma nessuno entra nel Patto!

9.11.75

Giuda (parla di Barbara Weigand): Quella di Schip-


pach va bene per il rinnovamento!

L e r ispo ste d ei D em o n i 97
23.1.76

A Lucifero non piace che quella lì (Annalisa) abbia


copiato gli scritti di Weigand e nemmeno a me va. Cer­
to che le potenze delle tenebre diventano sempre mag­
giori! Anche questo ci sta scritto dentro, e questo è vero.
E anche che gli uomini prendono i posti che sono resta­
ti liberi lassù, e che noi possiamo tormentarli!
In questo secolo ci saranno tanti santi quanti non ci
furono mai. Tuttavia vengono anche da noi laggiù in
molti, e la gente non lo crede e tutti credono che debba
andar loro bene e si procurano ogni comodità. Tutti co­
storo sono dei demoni! Se essi sapessero! Ma allora,
quando si accorgeranno, sarà troppo tardi... allora nes­
suno ritornerà più indietro!

Spiegazioni
Barbara Weigand era una contadina particolarmente
favorita di grazie. Nacque il 10.12.1845 e morì il
20.3.1943, in concetto di santità. Dalla Santa Madre di
Cristo e dall'Arcangelo San Michele aveva ricevuto del­
le rivelazioni che avevano lo scopo di rinnovare la vita
religiosa in genere, e particolarmente dei sacerdoti. A
questo scopo ella fondò la "Lega eucaristica di amore".
Secondo le parole di Cristo, il suo Padre Celeste in
tutta l'umanità non aveva visto alcuna donna prima
della sua creazione, che sarebbe stata pari a Maria nella
perfezione di tutte le virtù. Per questo ella fu scelta da
Dio per diventare un giorno la Madre del Figlio di Dio e
per dominare anche sopra gli Angeli. Lucifero prese

98 L e r ispo ste d ei D e m o n i
questo progetto come occasione per insorgere, e questa
ribellione condusse lui e i suoi seguaci alla dannazione.
Poi Dio creò l'uomo, che dopo la prova doveva prende­
re i posti rimasti vuoti per la caduta degli angeli.
L'anno 1896 Barbara Weigand ha scritto le rivelazio­
ni avute. Benché esse non potessero assolutamente es­
sere inventate da questa semplice donna, non furono
prese sul serio da parte della Chiesa.
Annalisa Michel si sentì attratta da esse, per cui se ne
fece delle annotazioni. E la sua vita interiore fu molto
arricchita da queste letture e scritti.
Barbara Weigand, con i suoi risparmi, costruì la chie­
sa di Schippach. Una volta che era andata a Wurzburg
per chiedere aiuti per la costruzione della chiesa, essa fu
cacciata via come una "pazzoide". Però, quando pro­
prio verso la fine della guerra, molte chiese furono di­
strutte a Wurzburg e altrove, molte chiese dovettero es­
sere ricostruite da capo.

Lucifero (parla delle "povere anime"): Noi non possia­


mo molestare le povere anime. Esse hanno la prospetti­
va e la speranza del Cielo, anche se dovessero stare den­
tro, fino al giorno del giudizio. Esse, comunque, un
giorno usciranno!

Riguardo all'aborto
l&lttZB
Nerone: L'aborto è omicidio, e sempre eguale in
qualsiasi mese venga compiuto. L'anima negli embrio­
ni non arriva alla visione di Dio, ma arriva lassù, nel

L e r ispo ste d ei D em o n i 99
Cielo; però non può avere la visione beatifica, perché
non ebbe il battesimo.

Lucifero: I bambini non nati possono essere battez­


zati!

1.1.75

Giuda (a una domanda dell'esorcista circa la legge


sull'aborto, rispose): Noi eravamo tutti là (a Bonn, alla
votazione della legge). Tutto l'inferno stava lì: e questo
lo abbiamo combinato noi meravigliosamente bene !!!
Quelli non sanno più dove vanno a finire.
Tutti quelli non hanno più tempo, la gente!
Essi non sanno più ciò che sta lassù e quaggiù!

Esorcista: Sono molti gli uomini che diventano, così,


omicidi?

Giuda: Sì! Questo è il cammino verso la rovina!

Spiegazioni

Che dall'istante della concezione nel grembo della


madre un bambino è vivo, ci è reso noto dalla Sacra
Scrittura: Appena la Vergine Maria rispose affermativa-
mente alla domanda - messaggio dell'Arcangelo - "Si
faccia di me secondo la tua parola"! Ella concepì di Spi­
rito Santo il Figlio di Dio!
Come continua il racconto della S. Scrittura, Maria si
recò in fretta dalla sua parente Elisabetta che, nonostan­

100 L e rispo ste d ei D em o n i


te la sua età avanzata, secondo le parole dell'Arcangelo,
doveva avere un figlio. Elisabetta salutò, ispirata dallo
Spirito Santo, la Vergine Maria, con le parole: "Come
mai avviene che la Madre del Mio Signore viene a me?".
Quindi Maria non divenne Madre dopo la nascita di
Cristo, ma all'istante della concezione!
Per il fatto che questo concepimento non è avvenuto
nella solita forma umana, la parola usata oggi nella Bib­
bia: "Incinta", non è giusta. Si dovrebbe perciò usare di
nuovo l'antica frase "BENEDETTA".
L'Incarnazione del Figlio di Dio fu infatti la più
grande Benedizione per l'umanità!
Gli embrioni con l'aborto vengono evidentemente
uccisi. Come vittime innocenti essi raggiungono il Cielo.
Si può credere che con il Battesimo di desiderio essi po­
trebbero essere ammessi alla visione beatifica e quindi
alla perfetta felicità, così come i bambini che nascono
morti.
Ogni persona può amministrare questo battesimo
pronunciando le parole adatte. Raccomandiamo que­
ste: "I sentimenti del tuo Cuore vanno di generazione in
generazione, per strappare dalla morte le anime e nu­
trirle in tempo di fame". (Introito della messa del Sacro
Cuore).
E poi il Credo, o l'atto di fede, che supplisce per il
battezzando, l'invocazione dell'angelo custode, della
Madonna, di san Giovanni Battista e del santo patrono
del suo nome, ecc.
Preghiera: "Voi tutti che in questo giorno o in questa
notte siete o sarete nati morti, voi tutti che durante il
giorno o nella notte nel grembo delle vostre madri o sie­

L e r ispo ste d ei D em o n i 101


te o sarete uccisi, affinché tutti possiate giungere alla
beatitudine per mezzo di Gesù Cristo, io vi battezzo. (Si
asperge con l'acqua benedetta) nel Nome del Padre, del
Figlio e dello Spirito Santo. Amen!".
Poi: "Io ti ho chiamato col tuo nome, tu sei mio per
l'eternità: Cantate al Signore un cantico nuovo: perché
Egli ha compiuto meraviglie in voi. Per le opere della
tua gloria, o Signore, io voglio esaltarti in eterno, Alle-
luja" (tre volte). Pater - Ave - Gloria.

I demoni parlano dei luoghi delle apparizioni

27.10.75

Lucifero: Lei (la Madonna) ... avrebbe tanti posti,


dove ella viene lasciata sola. Voi, se non aveste Quella
lassù, sareste in tanti con me!
San Damiano (e qui una scurrilità) ... laggiù. Io di­
stolgo la gente dalla preghiera! Laggiù la Madre di Dio
è vicina e vi distribuisce molte grazie!
San Damiano e Montichiari sono veri. La Chiesa non
l'ha riconosciuti, ma questo lo abbiamo combinato noi!

2Q,1Q.Z5
Non andrà ancora molto a lungo e poi quel (scurri­
lità) (san Damiano) sarà riconosciuto. Quella (ingiuria)
acqua ... questa fu la seconda volta portata da San Da­
miano, e non s'è ancora guastata (ingiuria).

102 L e rispo ste d ei D em o n i


Spiegazioni

San Damiano è un luogo di pellegrinaggi dell'Alta


Italia non ancora riconosciuto dalla Chiesa, 20 km. a
sud di Piacenza verso l'Appennino. Una contadina di
nome Rosa Quattrini, dopo tre parti difficili, cioè con il
taglio cesareo, ebbe un'infezione. La ferita non guarì
più, cosicché la povera donna divenne inabile al lavoro
e giaceva gravissima a casa. Allora le apparve la Ma­
donna nel costume delle donne del posto, e la guarì.
Nello stesso tempo le diede l'ordine di alzarsi e di an­
dare a trovare lo stigmatizzato Padre Pio.
Questi le ordinò di assistere gli ammalati in città, a
Piacenza, per due anni continui, cosa che Rosa fece.
Passato questo tempo di assistenza ai malati, le appar­
ve di nuovo la Madonna, nell'ottobre 1964, e fece fiori­
re, toccandolo, un albero del suo podere - un pero - po­
co tempo prima della stagione della morte della natura
... Seguendo l'indicazione della Madonna, nel podere
della contadina fu scavata ima sorgente, dalla quale da
allora esce acqua con poteri di guarigione. Donna Rosa
detta poi - Mamma Rosa - da allora ricevette messaggi
della Madonna che richiamavano alla conversione dei
peccatori.
H parroco Alt si recò a San Damiano nell'ottobre del
1975, non come pellegrinaggio, ma per rendersi conto
se a San Damiano la cosa era vera o se era di origine dia­
bolica, e quindi, se c'era stato qualche influsso su Anna­
lisa. Alla base di quanto vide e constatò, egli fu convin­
to della realtà degli avvenimenti di San Damiano e del­
la missione di Mamma Rosa.

L e r isp o st e d ei D e m o n i 103
M ontichiari
Sul luogo delle apparizioni di Montichiari e di Fon­
tanelle, nella diocesi di Brescia, ne parla lo scritto di A.
Weigl che egli compilò per desiderio di monsignor Gra-
ber - vescovo di Regensburg.
La Madonna è apparsa ivi dal 1947 più volte a Pieri­
na Gilli, come "Rosa Mistica" e chiese preghiere e sacri­
fici per il rinnovamento dei sacerdoti e dei religiosi.
Se i messaggi di "Rosa Mistica" fossero stati accolti a
tempo e tenuti universalmente da conto nella Chiesa,
sarebbe certamente stato impedito il crollo e il moder­
nismo di così tanti sacerdoti!
Il demonio Nerone parlò ancora di un altro luogo sa­
cro (che lui offese) ... però alle domande dell'esorcista
circa questo luogo apparentemente straordinario diede
risposta stranissima.
Anche le frasi di Lucifero circa questo luogo non so­
no chiare. Quindi in questo scritto non si può dire di
più!

Marienfried

L'esorcista chiese a Nerone se egli aveva da dire an­


cora qualche cosa su Marienfried.

Nerone: No! Nessun ordine!


Questa risposta è comprensibile: Perché Marienfried
è, rispetto agli altri luoghi nominati prima, un luogo di
preghiera riconosciuta dall'attuale vescovo di Augusta
e fu consacrata la chiesa per i pellegrinaggi del luogo.

104 L e r ispo ste d ei D em o n i


Marienfried è molto frequentata e vi si fanno molti
incontri di preghiera e di studi e adorazioni, ecc. È a 1
km. dal paese di Pfaffenhofen an der Roth, a 15 km. da
Neu-Ulm. La chiesetta sorse in seguito a un voto fatto
dal Parroco e dalla popolazione nel 1944, e diverse ap­
parizioni della Madonna avvennero nel 1946. In vista
del pericolo della caduta di bombe la parrocchia aveva
fatto voto di erigere ima cappella se il luogo fosse stato
risparmiato. Mentre il parroco del luogo don Martin
Humpf e sua sorella Anna Maria e la signorina Barbara
Russ, il 25 aprile 1946, al limite del bosco, vicino al posto
ove sul finire della guerra erano cadute diverse bombe,
cercavano un luogo adatto per la erigenda cappella a
compimento del voto, la Madonna apparve a Barbara e
le disse parole di alto significato ... Fra il resto:
"Io sono il Segno del Dio vivente. Io imprimo il mio
segno sulla fronte dei miei figli. La Stella perseguiterà il
mio Segno. Ma il mio Segno vincerà la Stella" (Apoca­
lisse!). È chiaro il richiamo!
Il 25 maggio 1946 la Madonna apparve di nuovo e
chiese, fra l'altro, che fosse vissuta la consacrazione a
Lei, il che vuol dire che si devono imitare e vivere le
virtù della santissima Vergine, perché con la consacra­
zione alla Madonna non si è fatto tutto! La Madonna
disse anche che il mondo a causa di innumerevoli pec­
cati dovrà bere la coppa dell'ira di Dio fino all'ultima
goccia e che la Stella dell'abisso avrebbe lottato con vio­
lenza e avrebbe portato grandi desolazioni.
Ella insistette nel chiedere la preghiera per la con­
versione dei peccatori, specialmente il Rosario. Il de­
monio avrà tanto potere che tutti coloro che non saran­

no r ispo ste d ei D em o n i 105


no profondamente radicati in Lei, Madre di Dio, si la­
sceranno ingannare e accecare.
Il 25 giugno 1946 la Madonna chiese, fra l'altro, di
venire riconosciuta come Mediatrice delle grazie e do­
mandò disposizione e prontezza a portare la croce.
Il messaggio di Marienfried è degno della massima
fiducia e credibilità; perché esso non poteva esser pen­
sato da ima povera giovane poco colta (poi c'è da ricor­
dare l'incontro di Barbara con la DONNA vestita di scu­
ro nella Pentecoste del 1944, quando aveva 17 anni, e la
profezia circa la guerra e il suggerimento della "Corona
dell'immacolata", che è avvenuto allora ... E poi il mi­
racolo della salvezza di quell'uomo che, nella sua di­
sperazione, stava per impiccarsi, e la Madonna gli
mandò Barbara e gli parlò e quello fu salvo ... e appese
la corda all'albero dell'Apparizione, come dono voti­
vo ... -N.d.T.).
Alla fine dell'apparizione del 25 giugno 1946, Barba­
ra vide una grande schiera di angeli vestiti di bianco,
che cantarono un Canticum novum in onore della SS.ma
Trinità. La giovane cantò insieme con loro questa pre­
ghiera, e il parroco don Humpf la trascrisse in stenogra­
fia, e il giorno dopo Barbara glielo ripetè in canonica.
Chi ha un'idea degli avvenimenti apocalittici che ci
incombono, non si meraviglierà delle tanto frequenti
apparizioni della Madonna in tutto il mondo e dei suoi
messaggi nel nostro secolo e nel precedente. Lei ha tan­
to a cuore la salvezza dalla dannazione che incombe su
tanti uomini, che sono stati affidati a Lei da suo Figlio
sulla Croce nella persona del suo discepolo prediletto.
Quanto più grandi sono i peccatori tanto maggiore la

106 L e rispo ste d e i D em o n i


sua premura e la sua compassione per la loro conver­
sione. Non possiamo lasciarla sola nella sua preoccupa­
zione.
Gesù ci ha comandato di amare anche i nostri pros­
simi così come sono; se preghiamo per la nostra salvez­
za, dobbiamo pure pregare per la salvezza degli altri -
che sono nostro prossimo anche se a noi, talora, poco
"simpatico" - !

Di che cosa si rallegrano


maggiormente i demoni
29.9.75
Giuda: Bisogna stare in piedi a fare la Comunione!
Questo mi piace più che lo stare in ginocchio. Non oc­
corre stare in ginocchio. Questo mi è odioso!
Il Parroco fa stare tutti in piedi e glielo dà sulle
"zampe"! Quello è un disgraziato! Io faccio di tutto per­
ché nessuno stia in ginocchio!

15.10.75
Le nuove riforme ci piacciono moltissimo! Siamo fe­
licissimi dei cambiamenti!

6.10,25
Quello di dare in mano la comunione l'ho portata a
termine io!

L e rispo ste d e i D em o n i 107


10.10.75
E soprattutto ci piace dove si sta in piedi. Così stan­
no sempre in piedi quando viene distribuita "quella co­
sa" (l'ostia). Questa è opera nostra; ma quelli sono così
tremendamente stupidi che non capiscono.

24.11.75
Peccato che il Sinodo è finito! Esso ci ha rallegrati
moltissimo!

20.10.75

Lucifero: Ci sono alcuni che non credono nemmeno


che io esista. E questi sono i miei più cari. Io amo mol­
tissimo Haag! Egli mette tutto il mondo sossopra.
Al parroco Alt: Quando non vesti l'abito talare, mi sei
più caro. Ma la maggior parte adesso non l'indossa più:
ciò mi piace immensamente.

27.10.75

La comunione data in mano è la innovazione e la co­


sa più grande che sono riuscito a far fare.

D alle annotazioni spirituali di Annalisa


20.10.75

Il Salvatore vuole da me obbedienza, per questo io


scrivo "Ogni dolore, anche se piccolo, porta molto frut­
to, se unito alla mia Passione".

108 L e r ispo ste d e i D em o n i


24.10.75

II Salvatore: "Tu soffrirai molto e riparerai già ades­


so".

10.11.75 Stamattina

Il Salvatore: "Tu resisterai a tutte le tue prove (le mie


prove che istruiscono). Ma tu sei chiamata ancora ad al­
tre prove. Io ti darò la mia grazia. Tu sarai fedele fino al­
la morte".

152&
"Prega e implora senza posa per il tuo prossimo, affinché
anch'esso raggiunga la Patria eterna!".

15.2.76

"Prega ed offri molto per i miei sacerdoti. Non inva­


no io ti ho mostrato la grandezza e la dignità di ogni sa­
cerdote, tanto che te ne spaventasti. Ricorda che anche i
sacerdoti indegni sono un altro Cristo. Non giudicare
nessuno, per non venire giudicata! Lascia a Me questo
compito!".

L e r ispo ste d e i D em o n i 109


APPENDICE

NOVENA
ad Anneliese Michel

Prima Giornata

Cara Anneliese Michel, Tu eletto fiore sofferente di


Gesù Cristo, mi rivolgo a Te con molta fiducia. Ti
prego di implorare la Grazia per me...
Ti prego anche di concedermi la Grazia affinché io
sia in grado di cercare Dio e la Sua magnificenza come
prima cosa sulla Terra!
Le necessità della vita terrena devono restare al
secondo posto nella mia vita!
Tu, cara Anneliese, all'età di 18 anni hai scritto in
una lettera:

"Io pongo Dio al prim o p osto nella mia vita!".

Anche per me Dio deve essere e rimanere al primo


posto! Aiutami, affinché io ami Dio al di sopra di ogni
altra cosa, al fine di poter raggiungere il Cielo, dove
sarò pienamente felice in eterno, perché la mia vera
patria è il Cielo!
Padre Nostro che sei nei cieli...
Ave o Maria...
Gloria al Padre...

110 L e rispo ste d e i D em o n i


Seconda Giornata

Mia amatissima sorella celeste Anneliese, io ti prego,


implora per me la Grazia.
Aiutami anche a sopportare pazientemente ogni
giorno ed in nome deiramore per amore tutte le croci e
le avversità della vita passeggera, perché Gesù ti disse:

"Le mie croci sono i più grandi regali della Grazia!".

Non solo la forza interiore di saper sopportare la


croce ma anche la croce stessa è una Grazia! Aiutami a
comprendere sempre più profondamente che per ogni
croce che avrò portato, diventerò più degno di rag­
giungere il Cielo. Nel fiore della giovinezza Tu fosti sfi­
gurata da tante sofferenze e colpita sulla croce. Il tuo
cammino terreno pieno di spine ti condusse a quella
patria felice, dove fioriscono le rose senza spine! Oh,
aiutami a vivere per questa patria, dove un giorno sarò
pienamente felice in Dio insieme ad altri milioni di
anime, perché la nostra patria è il Cielo eterno!

Padre Nostro che sei nei cieli...


Ave o Maria...
Gloria al Padre...

Terza Giornata

Cara Anneliese Michel, Tu prediletta di Gesù e di


Maria, pieno di fiducia ti prego, implora per me la
Grazia...

Le ris p o s te d e i D em o n i 111
Altrettanto fervidamente ti prego di concedermi la
Grazia di sottom etterm i, di subire e sopportare
pazientemente le sofferenze quotidiane che non com­
prendo, perché il Salvatore ti disse:

"Ogni sofferenza, è ovvio, porta molti frutti


se viene congiunta alle mie sofferenze".

Mio amato fiore sofferente Anneliese, implora per


me l'immensa Grazia di rendermi capace di sopporta­
re per amore di Gesù tutto qò che decide il Padre cele­
ste. Lo so, dopo le brevi sofferenze del tempo, ci aspet­
ta la beatitudine del Cielo!
Implora che io possa anelare a quella terra dove è
nota la giovinezza eterna, e che sarà eterna nell'amore!
Oh, come sarà bello il Cielo!

Padre Nostro che sei nei cieli...


Ave o Maria...
Gloria al Padre...

Quarta Giornata

Anneliese, mio amato fiore sofferente, pieno di fidu­


cia ti prego di implorare la Grazia per me...
Aiutami, affinché io diventi sempre più disposto al
sacrificio e precisamente che ciò provenga dall'amore
per Gesù, - dall'amore per Dio, perché l'amore vale

112 L e rispo ste d e i D em o n i


solo presso Dio. Io voglio anche accogliere le sofferen­
ze come espiazione per coloro che si trovano su una
strada sbagliata che porta all'inferno e che, nell'ipocri­
ta felicità del Diavolo, sono essi stessi felici. Che essi
possano imboccare la strada che porta al Cielo in
tempo, prima che sia troppo tardi. Tu fosti prescelta
da Gesù per soffrire ed espiare le colpe di questi
uomini che vanno incontro alla sofferenza eterna, per­
ché il Salvatore ti disse:

"Tu soffrirai ed espierai i peccati già da ora".

Il mio attuale spirito di sacrificio in nome dell'amo­


re, è veramente il momento decisivo per la beatitudine
eterna! Aiutami ad essere coraggioso, cosicché anche
tramite me molti di quegli uomini possano ottenere la
felicità che solo il Cielo ci può dare!

Padre Nostro che sei nei cieli...


Ave o Maria...
Gloria al Padre...

Quinta Giornata

Anneliese Michel, Tu fiore sofferente prescelto da


Gesù e prediletta di Maria, sii il mio intercessore pres­
so Dio ed invoca per me la Grazia-
Due preti completamente diversi tra loro erano pre­

L e rispo ste d ei D em o n i 113


senti al Tuo martirio d'espiazione. Il pastore Fleis-
chmann dall'inferno e Padre Pio dal Cielo. Tra il Cielo
e l'inferno si è compiuta la tua inconcepibile sofferen­
za, - naturalmente ha vinto il Paradiso. In questa sof­
ferenza tra Paradiso e Inferno, Tu hai compreso la
dignità dei preti.
Riempici con l'ardente desiderio di pregare per i
preti santi, - ma anche per quelli che sono diventati
infedeli al loro alto incarico, cosicché anche questi
possano imboccare la retta via per il Cielo e al fine di
non guidare le loro anime infedeli verso l'inferno,
bensì verso la beatitudine eterna, perché Gesù ti
disse:

"Prega, e sacrificati molto per i miei preti!


Non ti ho mostrato per niente la grandezza
e la dignità di uno di quei preti, ma l'ho fatto
perché Tu rabbrividissi di rispetto profondo
nei loro confronti".

Aiuta tutti i preti affinché essi diventino quei pastori


che guidano il gregge di Cristo verso il pascolo eterna­
mente verde, sino alla splendente cima della beatitu­
dine eterna.
Un'inconcepibile beatitudine eterna ci attende lassù
nel Cielo!
Padre Nostro che sei nei cieli...
Ave o Maria...
Gloria al Padre...

114 Le rispo ste d e i D e m o n i


Sesta Giornata

Mia amata sorella Anneliese Michel, Tu hai dovuto


sopportare profonde umiliazioni come espiazione per
la superbia del Mondo.
- La Tua anima è stata abbandonata a soffrire per un
tempo determinato nelle mani delle potenze dell'In-
femo. Al tuo corpo è stata rubata ogni bellezza nel più
bel fiore della giovinezza. - Come è stato detto al
Salvatore dopo la spietata flagellazione: "Guardate
che uomo". - Così ti hanno potuto dire, cara Annelie­
se: "Guardate che ragazza".
Con la più profonda umiliazione, Tu hai espiato
ogni superbia che era stata manifestata da altri e rica­
duta su chi non ne era responsabile. Perciò ti prego di
donarmi la Grazia dell'umiltà e la Grazia...
Aiutami a non condannare i preti indegni, ma a pre­
gare per loro, cosicché essi si possano rendere conto di
quanto profonda sia la loro responsabilità e quanto
importante sia la loro elezione. Gesù ti disse:

"Rifletti, anche il prete indegno è un secondo Cristo.


Non condannare nessuno, per non essere
condannato. Lascia a me questo compito!".

Salvatore divino, nella più profonda umiltà, con spi­


rito espiatore ed in preghiera lascio tutto alla tua divi­
na magnanimità; non solo gli errori dei Tuoi fedeli e
gli errori di coloro che ti hanno abbandonato, ma
anche i miei stessi errori.

L e rispo ste d ei D em o n i 115


A Te, amato Salvatore, non interessano i miei errori,
ma il mio amore per Te e per i miei simili, perciò do­
nami un grande amore, con il quale io possa essere
d'aiuto a molti uomini lungo la strada dell'amore,
pronto al sacrifìcio per conquistare quella patria, dove
l'eterna giovinezza attende nell'amore eterno, e questa
patria è il Cielo!

Padre Nostro che sei nei cieli...


Ave o Maria...
Gloria al Padre...

Settima Giornata

Anneliese, rosa sbocciata nelle sofferenze per il


Paradiso! Le dure prove della giovinezza ti hanno
condotta all'immensa fortuna dell'eternità di Dio!
Invoca per me dal Cielo la Grazia... per la quale ti
prego fervidamente! Aiutami a riporre tutta la mia
fiducia in Gesù e ad essere sotto la protezione della
Madre dei cieli, Maria! Anch'io voglio stare sotto la
protezione di Maria per essere quotidianamente lega­
to a Gesù totalmente nella preghiera!
Con Gesù si possono superare tutti gli esami, le sof­
ferenze sono ancora così grandi, esse passano conti­
nuamente! - Gesù ti disse:

"Tu supererai tutte le tue prove; ma sarai chiamata


a compierne ancora altre. I l concederò la mia Grazia.
Sarai fedele sino alla morte!".

116 L e r ispo ste d e i D em o n i


Cara Anneliese, ti prego di concedermi la Grazia di
essere fedele in tutte le prove sino alla morte!
Nell'ultimo giorno della Tua vita, nel Tuo ultimo
"giorno d'esame", hai dato l'impressione di non aver
superato l'ultima prova, - come se Tu fossi "passata
volando". Sì, cara Anneliese, effettivamente sei passa­
ta volando col Salvatore, dal Tempo all'eternità di Dio.
Tu sei atterrata in quel paese dove non ci saranno più
prove per l'eternità, ma solo gioia, - eterna gioia nel
Regno dei cieli!

Padre Nostro che sei nei cieli...


Ave o Maria...
Gloria al Padre...

O ttava Giornata

Cara Annaliese Michel, quando la mia preghiera in


onore di Dio è la mia salvezza, così io ti prego, esaudi­
scimi.
Aiutami anche in tutte le demoniache contestazioni!
Aiuta molti uomini a raggiungere la mèta eterna! Ac­
corri in aiuto ai sofferenti, a chi interpreta male, a tutti i
solitari e porta loro il desiderio della piena felicità in
cielo! Riempili con un desiderio di Dio, Dio è la vita! In­
segna loro a pregare! Aiuta i genitori a ottenere una ve­
ra e profonda fede, con la quale facciano crescere i loro
figli, non solo per le cose terrene, ma per la felicità del
cielo.

Le r isp o st e d e i D em o n i 117
Implora la forza della giovinezza a scansare il peccato
e il desiderio - non l'effimera, ma l'eterna gioventù a
gustare il cielo meraviglioso.
Miracolosi desideri sono possibili solo là, dove la gra­
zia di Dio è disponibile e la Grazia deve essere eredita­
ta, perciò ti dice l'amato Salvatore:

"Prega e implora incessantemente per il tuo prossi­


mo, affinché anch'egli possa raggiungere la patria
eterna".

Aiutaci a pregare volentieri, a scansare il peccato, a


santificare le domeniche e i giorni feriali, a venerare
profondamente Gesù e Ognissanti nell'eucaristia, ad ac­
cogliere la Santa Comunione con cuori puri.
Aiutaci, Maria, a dimostrare nel rosario di ogni gior­
no la nostra vita.
Aiutaci a essere buoni con gli altri.
Così andiamo insieme verso l'alta felicità, questa ci
aspetta lassù nel cielo meraviglioso.

Padre Nostro che sei nei cieli...


Ave o Maria...
.Gloria al Padre...

Nona Giornata

Cara Anneliese Michel, alla nona giornata ti prego di


farmi la Grazia...

118 L e r ispo ste d ei D em o n i


Sarò grato in eterno per ogni Grazia tramite la quale
opererò per raggiungere un giorno la mia mèta, per­
ché ogni Grazia per me è la più grande ricchezza, ora
e per sempre!
Oh, come bramo per quella Grazia tramite la quale
tutti i popoli e le nazioni della Terra si riconosceranno
in Dio, come Figli di Dio si ameranno vicendevolmen­
te e tutti allo stesso tempo AMERANNO DIO AL DI
SOPRA DI OGNI ALTRA COSA, - come in Cielo, così
in Terra!
Vorremmo imboccare tutti insieme la strada verso la
celestiale Gerusalemme, dove sono pronti per noi de­
gli appartamenti eterni, per vivere con Te l'eterna gio­
vinezza e l'amore eterno.

Padre Nostro che sei nei cieli...


Ave o Maria...
Gloria al Padre...

L e r ispo ste d ei D em o n i 119


INDICE

PREFAZIONE........................................................................ pag. 7

INTRODUZIONE................................................................ .....»12

Lucifero: riguardo a se stesso,


ad altri demoni e riguardo all'inferno.................... .....» 22
Spiegazioni................................................................ .....» 24

Giuda parla di sé, di altri demoni e delVinfemo.... » 26


Spiegazioni................................................................ .....» 28

'Nerone parla di se stesso.......................................... .....» 29


Spiegazioni................................................................ .....»30

Caino parla di se stesso............................... ..................» 30


Spiegazione............................................................... .....» 30

Hitler parla di sé e degli uomini................ ...................» 30


Spiegazione............................................................... .....» 31

Fleischmann parla di se stesso................................ .....» 31


Spiegazione............................................................... .....» 32

Una donna dannata di cui


non viene fatto il nome............................................. .....» 33
Spiegazione............................................................... .....» 33

L e rispo ste d ei D em o n i 121


Un innominato del Terzo Reich............................. pag. 34
Spiegazione............................................................. » 34

Affermazioni dei demoni durante gli esorcismi,


specie riguardo ad Annalisa.................................. » 35

Ulteriori cose dette dai demoni contro


Vesorcista e a riguardo di altre persone............... » 54
Spiegazioni.............................................................. » 57

I demoni circa lo stato della Chiesa..................... » 59


Spiegazioni.............................................................. » 66
Spiegazioni supplementari.................................. » 81

Lucifero riguardo al futuro.................................... » 91


Spiegazioni......................................................... . » 91

Fleischmann: gli Angeli!......................................... » 96


Spiegazioni............................................................... » 98

Riguardo all'aborto................................................ » 99
Spiegazioni............................................ :................. »100

I demoni parlano dei luoghi delle apparizioni.... » 102


Spiegazioni.............................................................. »103

Montichiari.............................................................. » 104

Marienfried.............................................................. » 104

L e r ispo ste d ei D em o n i
Di che cosa si rallegrano
maggiormente i demoni................ ;........................ pag. 107

Dalle annotazioni spirituali di Annalisa............ » 108

APPENDICE - NOVENA ad Anneliese Michel.............. » 110

Prima giornata........................................................ » 110


Seconda giornata.................................................... » 111
Terza giornata.......................................................... » 111
Quarta giornata...................................................... » 112
Quinta giornata...................................................... » 113
Sesta giornata.......................................................... » 115
Settima giornata..................................................... » 116
Ottava giornata...................................................... » 117
Nona giornata......................................................... » 118

L e r isp o st e d e i D em o n i 123

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