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PROFEZIE CONCORDANTI SUL GRANDE AVVERTIMENTO

UN GRANDE AVVERTIMENTO STA PER VENIRE PER TUTTI


GLI UOMINI DELLA TERRA
IL GRANDE AVVERTIMENTO Dl GARABANDAL.
A San Sebastian de Garabandal - Santander (Spagna), la Beata Vergine
Maria, è apparsa tra il 1961 e il 1965 a quattro bambine, Mari Cruz, Mari
Loli, Jacinta e Conchita, dando per mezzo loro un urgente
MESSAGGIO di preghiera, penitenza e conversione, annunciando un
universale AVVERTIMENTO, promettendo un grande MIRACOLO
e avvisando che, se nonostante tutti i richiami l'umanità non tornerà a
Dio, ci sarà un grande e universale CASTIGO (L. FERRARIS,
L'arcobaleno sull'abisso, p. 7).

MESSAGGIO DELLA BEATA MARIA VERGINE A


GARABANDAL CIRCA L'AVVERTIMENTO

A - TESTIMONIANZA Dl CONCHITA (14 settembre 1965)


"L'AVVERTIMENTO è una cosa che viene direttamente da Dio. Sarà
visibile dal mondo intero, qualunque sia il luogo in cui ci si troverà. Sarà
come la rivelazione interiore a ciascuno di noi dei nostri peccati. I
credenti, come pure i non credenti e le genti di qualsiasi religione, lo
vedranno e lo sentiranno".
(22.10.1965)
"Oh, sì, l'AVVERTIMENTO è molto temibile: mille volte peggiore dei
terremoti. Sarà come fuoco: non brucerà la nostra carne, ma noi lo
sentiremo corporalmente e interiormente. Tutte le nazioni e tutte le
persone lo sentiranno allo stesso modo. Nessuno vi sfuggirà e i non
credenti, anche loro, proveranno il timor di Dio...". (ottobre 1968)
"Non si tratta di un fenomeno naturale; è qualcosa di soprannaturale
che la scienza non potrà spiegare. Sarà una purificazione / correzione
della coscienza del mondo. Anche quelli che non conoscono il Cristo,
crederanno che è un AVVERTIMENTO di Dio".
"L'AVVERTIMENTO passerà e si vedrà dappertutto, ognuno lo
sentirà come un castigo, constatando tutto quello che hanno causato i
suoi peccati. Ci viene mandato per la nostra purificazione e, purché non
disperiamo, penso che ci farà un gran bene".
"Credo che, in quel momento (dell'Avvertimento - ndr), la miglior cosa
sarebbe di potersi trovare in chiesa, vicino al SANTISSIMO
SACRAMENTO; Gesù ci aiuterebbe a sopportarlo. Sarà orribile quanto
mai. Mai potrei descriverlo come me lo descrisse la Santissima Vergine!
... NON IMMAGINIAMO FINO A CHE PUNTO OFFENDIAMO
IL SIGNORE".

Nel messaggio a suor Elena Aiello la Madonna ha ribadito: "Nubi con


bagliori di incendio compariranno infine nel cielo e una procella di fuoco
si abbatterà su tutto il mondo. Il terribile flagello, mai visto nella storia
dell'umanità, durerà settanta ore […] Il fuoco purificatore cadrà dal cielo
come fiocchi di neve su tutti i popoli e una gran parte dell'umanità
rimarrà distrutta".
Nel messaggio della Madonna a Maria Giulia Jeahenny, nell'estasi del 21
novembre 1912 si legge: "Io verrò sul mondo peccatore con un terribile
rombo di tuono, in una fredda notte d'inverno. Un caldissimo vento del
sud precederà questa tempesta, e pesanti chicchi di grandine scaveranno
la terra. Da una massa di nuvole rosso-fuoco lampi devastatori
saetteranno, incendiando e riducendo tutto in cenere. L'aria si riempirà
di gas tossici e di esalazioni letali, che, a cicloni, sradicheranno le opere
dell'audacia e della follia e della volontà di potenza della Città della
notte...".
Ancora a Maria Giulia Jeahenny: "Quando, in una fredda notte
d'inverno, il tuono romberà, sono a far tremare le montagne, allora
chiudete molto in fretta porte e finestre... I vostri occhi non devono
profanare il terribile avvenimento con sguardi curiosi... riuntevi in
preghiera dinanzi al Crocifisso, ponetevi sotto la protezione di mia
Madre Santissima. Non lasciatevi prendere da alcun dubbio riguardo alla
vostra salvezza... Accendete le candele benedette, recitate il rosario.
Perseverate tre giorni e due notti... Io, vostro Dio, avrò purificato tutto...
Magnifico sarà il mio regno di pace".
La grande "sfera" della redenzione
Nel messaggio a Mamma Rosa la Madonna ha detto: "Guardate il cielo,
guardatelo spesso, v'è una stella luminosissima con una lunga scia...
Quando la vedrete, di sera o di mattina... improvvisamente - e si farà
vedere in molte regioni - sarà un segno di calamità. Dovete far tutto per
consolare le anime perché è suonata l'ora del terribile castigo.
Nel messaggio di Bayside ha detto: "Dopo il miracolo, se l'umanità non
si convertirà, Dio Padre darà inizio ad un terribile castigo". [...] Poi la
Santa Vergine indicò al di là del globo: vi era una grossa SFERA (con
una coda simile ad una striscia di fuoco) che attraversava velocemente il
cielo, dirigendosi verso la terra e producendo un grande calore. Vi erano
città in fiamme, gente che correva e cadeva. L’aria era pesante e spessa
e mancava di ossigeno. La sfera girava e rigirava velocemente nel cielo
rovesciando grosse particelle di polvere.
"Al momento del castigo lo splendore causato dall'avvicinarsi
dell'oggetto celeste, inviato dal Padre come agente punitore, illuminerà
la notte in pieno giorno. Questo corpo celeste emanerà una grande
quantità di calore sulla terra”.

Ci sarà molta gente che, dopo l'Avvertimento e visto il Miracolo,


deciderà di non cambiare. Sarà impensabile allora che il Signore non
intervenga per salvare almeno "gli eletti".
Il Castigo verrà direttamente da Dio. Questa è senza dubbio la più dura
fra tutte le profezie di Garabandal e persino fra tutte le profezie mariane.
Spiegare il "castigo" diventa più facile se lo interpretiamo come il
risultato del nostro comportamento egoistico e privo d'amore. Ma se
crediamo nel Dio misericordioso che è Padre e nel fatto che il suo amore
per noi è illimitato e incondizionato, allora come può Egli punire tutto
il mondo in una maniera così terribile? La risposta a questa domanda va
oltre la nostra comprensione, eppure in qualche modo il Castigo è
compatibile con la sua misericordia. Ciò che persino il migliore dei
teologi non può capire o spiegare, noi non possiamo sperare di illustrarlo
con assoluta chiarezza. Alcuni rifiuteranno questa parte delle profezie
che riguarda il Castigo vedendola come troppo difficile da conciliare con
l'immagine del Padre misericordioso che essi conoscono attraverso
l'esperienza personale. Eppure l'Avvertimento che abbiamo appena
considerato ha dato al messaggio di Garabandal una conferma
inconfutabile.
L'Avvertimento stesso era un intervento diretto di Dio. Tutti noi
l'abbiamo sentito in noi stessi attraverso l'esperienza diretta, era "come"
un castigo. Era una temporanea anticipazione del Castigo, che ci
prospetta come sarà il Castigo se questo dovesse venire come
conseguenza dei nostri peccati. A causa dei nostri peccati abbiamo
provato il dolore straziante dell'Avvertimento. Sia l'Avvertimento che il
Castigo dimostrano che Dio agisce per salvare il mondo e che in questo
caso Egli sta intervenendo direttamente per allontanarci dai nostri
peccati. L'Avvertimento è il primo intervento della storia di portata
mondiale nel quale Dio avverte direttamente ciascuno di noi del castigo
finale ed eterno che verrà se non ci pentiamo dei nostri peccati. Il
secondo intervento mondiale, il Castigo, scaturisce dall'Avvertimento ed
è direttamente connesso con questo. Entrambi provengono
direttamente da Dio. Perciò l'Avvertimento stesso dovrebbe
convincerci del fatto che Dio può punire direttamente il mondo per i
suoi peccati e lo farà se questo non cambia. Il Castigo significherà il
cambiamento per tutti noi, perché sarà una catastrofe concepita per
cambiarci tutti.
Per alcuni potrebbe significare la perdizione eterna che essi avranno
scelto liberamente se si opporranno all'insistente richiamo del Signore al
pentimento. Per tutto il mondo questo significherà la fine di un'era, la
"fine dei tempi". La terra non sarà più la stessa.
Il Castigo purificherà la terra. Che il Castigo accada oppure no, il
"trionfo" del Cuore Immacolato di Maria "alla fine" si compirà
immancabilmente e verrà concessa al mondo un'era di pace. Il "trionfo"
sta a significare che tutti i cuori sulla terra diventeranno come il suo in
cielo: senza peccato. La pace nei nostri cuori, come la pace nel suo Cuore
in cielo, porteranno pace a tutto il mondo. Se il Castigo non arriverà è
perché il mondo, grazie all'Avvertimento e al Miracolo, si sarà pentito
ricevendo, col perdono di Gesù, il dono del "trionfo". Così "ci sarà
pace" e la terra sarà purificata senza il Castigo.
Ma se non ascoltiamo l'Avvertimento o se la lezione del Miracolo non
dovesse toccarci il cuore abbastanza profondamente da rinunciare ai
nostri peccati, allora la sola ed ultima risorsa rimasta a Dio sarà il Castigo.
Egli stesso interverrà direttamente - dopo che un secolo e mezzo di
suppliche accorate della nostra Madre Santissima non hanno sortito
nessun effetto su di noi - e eliminerà il peccato dalla faccia della terra
attraverso l'eliminazione da essa dei peccatori.
Questo deve insegnare al popolo di Dio che c'è un limite all'iniquità e
alla degradazione che il Signore permetterà. Dio è Santo ed è Signore
supremo, tutta la creazione deve riconoscerlo come tale. Dobbiamo
vivere secondo i suoi comandamenti, altrimenti distruggeremo noi stessi
e conosceremo l'imperscrutabile "ira" di Dio.
Forse con il Castigo la storia di Noè acquisterà un valore apocalittico
che l'autore non aveva contemplato, perché il Castigo, come il diluvio,
potrebbe cadere su un mondo indifferente e sprezzante, per distruggere
il male, mentre quelli che hanno purificato i loro cuori dal peccato e
hanno avuto fiducia nella misericordia del Signore saranno salvati.
I sopravvissuti al Castigo saranno stati preservati dal Signore per l'era di
pace, quando la colomba dello Spirito Santo ci annuncerà che il diluvio
di malvagità è passato e noi potremo iniziare a vivere una vita nuova, nel
tempo della conversione in cui tutti ameranno i Cuori di Gesù e Maria.
Nei Cuori di Gesù e Maria tutti gli uomini e le donne sulla terra
impareranno ad avere fede e riempiranno la terra d'amore.

Il Castigo non sarà la fine del mondo, non sarà una guerra. La Beata
Vergine disse alle veggenti di Garabandal che il Castigo non sarà una
guerra. Proverrà direttamente da Dio. Non sarà prodotto dall'umanità.
Ma il Castigo non può nemmeno significare fine del mondo, poiché c'è
una promessa incondizionata di Nostra Signora di Fatima che un "certo
periodo di pace" verrà concesso al mondo dopo il trionfo del suo Cuore
Immacolato e dopo la consacrazione della Russia a quel Cuore e la sua
conversione. Conchita affermò che "quando avremo sperimentato
l'Avvertimento, sapremo che stiamo entrando nella fine dei tempi". Ma
questo può anche non voler dire che la fine dei tempi sia vicinissima
nella valutazione umana del tempo, né significa necessariamente che il
Castigo concluderà i tempi. Dopotutto l'era di pace sta sicuramente per
venire. Forse la sua affermazione potrebbe essere meglio interpretata nel
senso che l'Avvertimento, il Miracolo e il Castigo introdurranno insieme
l'epoca finale del mondo.
Nessuno sfuggirà al Castigo, come nessuno di noi è sfuggito
all'Avvertimento. Mandato direttamente da Dio, riguarderà tutti.
Soffriranno sia il buono che il cattivo perché in qualche misura siamo
tutti macchiati dal peccato. Il Castigo toccherà ogni angolo del pianeta.
Molti moriranno, e Nostra Signora raccomanda a tutti noi di chiedere
perdono a Dio e che tutti i cattolici vadano a confessarsi. Ovviamente
questo significa che quando il Castigo sarà ormai imminente resterà
ancora il tempo perché tutti possano andare a confessarsi. Sapremo in
anticipo che sta per succedere. Tutti dovranno essere preparati per
entrare nell'eternità in grazia di Dio, perché potrebbero morire a causa
del Castigo.
Il Castigo pertanto non sarà altrettanto selettivo come è stato, per
esempio, il castigo di Dio in Egitto sui primogeniti, quando i figli degli
egiziani morivano mentre quelli degli israeliti venivano risparmiati. Nel
Castigo moriranno sia i buoni che i cattivi. Comunque non è stata data
alcuna indicazione di quanti moriranno o che percentuale della
popolazione mondiale sopravvivrà. Ma l'arrivo dell'era di pace ci
assicura che alcuni di noi passeranno indenni attraverso il fuoco del
Castigo. Sembrerebbe che quelli che verranno risparmiati, sia che
abbiano prestato ascolto all'Avvertimento e al Miracolo oppure no, alla
fine verranno certamente convertiti dalla prova del castigo.
Tutte le persone che sopravvivranno al Castigo non avranno altra
alternativa che una vita nuova. Il vecchio mondo sarà scomparso. I
risultati dei peccati del mondo appariranno talmente orribili che la gente
vorrà rifiutare completamente il peccato. Allora sarà possibile una nuova
Pentecoste. L'era di pace sorgerà, la bontà del Cuore Immacolato di
Maria fiorirà in ogni cuore nel "trionfo". Il mondo intero entrerà in una
Chiesa nuovamente unita e tutte le nazioni vivranno in pace. Se il
Castigo verrà, nessuno potrà evitarlo, ma tutti quelli che sopravvivranno
ad esso parteciperanno alla pace benedetta che rinnoverà il mondo.
B - TESTIMONIANZA Dl JACINTA CIRCA L'AVVERTIMENTO
JACINTA: 17.8.1975
"... L'AVVERTIMENTO è qualcosa che si vedrà innanzi tutto nel cielo,
in ogni parte del mondo ed immediatamente trasmesso all'interno della
nostra anima. Durerà pochissimo, ma ci sembrerà lunghissimo a causa
degli effetti che si manifesteranno in noi. Sarà per il bene delle nostre
anime, Ci troveremo dinanzi alla nostra coscienza, al bene e al male che
abbiamo commesso. Poi sentiremo un grande amore per il nostro Padre
Celeste e la nostra Madre e domanderemo perdono per tutte le nostre
colpe. L'AVVERTIMENTO sarà subito da tutti, perché Dio vuole la
nostra salvezza. Il suo scopo è quello di riavvicinarci a Dio e di
aumentare la nostra fede. Dobbiamo, quindi, preparaci a quel giorno,
ma senza paura, poiché Dio non invia nulla per farci paura, ma piuttosto
con giustizia ed amore per il bene di tutti i suoi figli, affinché possiamo
gioire dell’eterna felicità e non perderci (cfr. L. FERRARIS, o. c., pp.
150-164; cfr. pure J. N. S. R., Testimoni della Croce. Messaggi di vita,
vol. IV, Udine, Ed. Segno, 1998, pp. 306-307, cfr. pure RAMON
PEREZ, o. c., pp. 51-58).

Messaggio di Gesù del 4.10.1998:


"Darò un segno, un segno grandioso, personale prima, collettivo dopo:
tutti ne coglieranno il significato, sposa cara, sarà evidente e
chiarissimo…
L'umanità intera vedrà una grande luce interiore, una luce grande e
sfolgorante: sarà un bagliore percepito chiaramente dalle coscienze.
Durante questo momento ogni anima dovrà in un istante fare la sua
scelta; amata sposa, ho dato tanto spazio di tempo; per certe anime le
opportunità sono state continue e numerosissime; ebbene, anche per
queste la clessidra del tempo ha ormai fatto cadere l'ultimo suo granello
di sabbia".
Messaggi a suor Elena Aiello (Italia, 1952-59) - La "monaca santa" nata
in provincia di Cosenza nel 1898 e che, all’età di 33 anni, nel 1928, fondò
l'ordine delle Suore Minime della Passione di Nostro Signore Gesù
Cristo, oltre alle stimmate sanguinanti che ebbe ogni venerdì di passione
per ben 38 anni, manifestò una drammatica e clamorosa essudazione di
"sangue" in tutti i periodi di Quaresima, a partire dal 2 marzo 1923. Si
noti che nella letteratura medica non esistono casi di
“emoglobinoidrosi”, il che è come dire che nell'uomo normale e
patologico tale fenomeno non accade perché non può accadere dal
punto di vista istofisiologico e fisiopatologico, e conseguentemente il
caso singolare della Aiello risulta del tutto inspiegabile. Il 22 gennaio
1991 Madre Elena Aiello è stata dichiarata Venerabile dalla Chiesa.
Madre Elena ricevette da Gesù e dalla Madonna molte rivelazioni, tra
cui alcune profezie sui destini futuri della Chiesa e del mondo:
“Voglio che si sappia che il flagello è vicino: fuoco mai visto scenderà
sulla terra e gran parte dell'umanità sarà distrutta... Quelli che resteranno
troveranno nella mia protezione la misericordia di Dio, mentre tutti
coloro che non vogliono pentirsi delle loro colpe periranno in un mare
di fuoco! ... La Russia sarà quasi completamente bruciata. Anche altre
nazioni scompariranno. L'Italia sarà salvata in parte per il Papa”.
(11/04/52)
"L'ira di Dio è prossima e il mondo sarà travagliato da gran calamità,
sanguinose rivoluzioni, forti terremoti, carestie, epidemie e spaventosi
uragani, che faranno straripare i fiumi e i mari! Il mondo sarà tutto
sconvolto da una nuova terribile guerra. Le armi più micidiali
distruggeranno popoli e nazioni. I dittatori della terra, veri mostri
infernali, atterreranno le chiese con i sacri cibori e distruggeranno
popoli e nazioni e le cose più care. In questa lotta sacrilega, per il feroce
impulso e l'accanita resistenza, molto verrà abbattuto di tutto quello che
è stato fatto dalla mano dell'uomo. Nubi con bagliori di incendio
compariranno infine nel cielo e una procella di fuoco si abbatterà su
tutto il mondo, Il terribile flagello, mai visto nella storia dell'umanità,
durerà settanta ore. Gli empi saranno polverizzati e molti andranno
perduti nell'ostinatezza del loro peccato. Allora si vedrà la potenza della
luce sulla potenza delle tenebre". (16/04/55)
"Se gli uomini non torneranno a Dio, verrà una grande guerra da est a
ovest, guerra di terrore e di morte, ed infine il fuoco purificatore cadrà
dal cielo come fiocchi di neve su tutti i popoli e una gran parte
dell'umanità rimarrà distrutta. La Russia marcerà su tutte le nazioni
d'Europa, particolarmente sull'Italia, e innalzerà la sua bandiera sulla
cupola di San Pietro! ... Manifesterò la mia predilezione per l'Italia, che
sarà preservata dal fuoco; ma il cielo si coprirà di densa tenebra e la terra
sarà scossa da spaventosi terremoti che apriranno profondi abissi, e
verranno distrutte città e province; e tutti grideranno che è la fine del
mondo! Anche Roma sarà punita secondo giustizia per i suoi molti e
gravi peccati, perché lo scandalo è arrivato al colmo. I buoni però che
soffrono e i perseguitati per la giustizia e le anime giuste non debbono
temere, perché saranno separati dagli empi e dai peccatori ostinati, e
saranno salvati!". (1959)
"L 'ora della giustizia di Dio è vicina e sarà terribile! E se gli uomini non
ravviseranno in questi flagelli i richiami della Divina Misericordia e non
ritorneranno a Dio con una vita veramente cristiana, un'altra guerra
terribile verrà da est a ovest, e la Russia con le sue armi segrete
combatterà l'America, travolgerà l'Europa e si vedrà specialmente il
fiume Reno della Germania pieno di cadaveri e di sangue. Anche l'Italia
sarà travagliata da una grande rivoluzione e il Papa dovrà molto soffrire.
Oh, che orribile visione vedo! Sta succedendo una grande rivoluzione a
Roma! Stanno entrando in Vaticano. Il Papa è da solo, sta pregando.
Stanno tenendo il Papa. Lo prendono con la forza. Lo picchiano fino a
farlo cadere. Lo stanno legando, Oh Dio! Oh Dio! Gli stanno dando dei
calci. Che scena orribile! È terribile! ... Nostra Signora si sta avvicinando.
Quegli uomini malvagi cadono a terra come cadaveri! Nostra Signora
aiuta il Papa ad alzarsi prendendolo per il braccio, lo copre con il suo
manto e gli dice: Non temere!”. (Venerdì Santo 1961)

Messaggi a Beata Anna Maria Taigi (Italia, 1837) - Senese, per molti anni
fu un'instancabile badante di infermi e poveri, ed ebbe una tenerissima
devozione per fa Madonna. Il 26 dicembre 1808 abbracciò l’Ordine
Secolare Trinitario. Ebbe numerosi doni mistici: cadeva spesso in estasi,
operava miracoli e guarigioni. Per 47 anni venne misteriosamente
illuminata da un "sole luminoso" nel quale vedeva gli avvenimenti
passati, presenti e futuri del mondo, lo stato delle anime, il presente e il
futuro delle persone, le vicende della Chiesa. La gente (compresi papi,
cardinali e sacerdoti) iniziò a prendere sul serio questi carismi, quando
predisse con esattezza la morte di diversi prelati. Preannunciò numerosi
eventi storici che successivamente si verificarono nei tempi e nei modi
che lei aveva indicato. Predisse, per esempio, l'abdicazione di Carlo IV,
Re di Spagna, la caduta di Napoleone, la data esatta della liberazione di
Papa Pio VII. Predisse anche, con un anno di anticipo, l'elezione a
Pontefice di Cardinal Mastai (Papa Pio IX). Profetizzò anche la data
esatta della morte di Napoleone nell'isola di Sant'Elena.
"Dio manderà due castighi: uno sarà sotto forma di guerre, rivoluzioni
e altri mali, avrà origine sulla terra; l'altro sarà mandato dal Cielo. Verrà
sulla terra una oscurità immensa che durerà per tre giorni e tre notti.
Non si vedrà più nulla e anche l'aria sarà nociva, e recherà danno alla
salute. Durante questi tre giorni, non vi sarà luce e sarà impossibile
adoperare anche quella artificiale. Soltanto le candele benedette
potranno ardere e dare luce in quei terribili giorni. Durante i tre giorni i
fedeli dovranno rimanere chiusi in casa, recitare con molta devozione il
Santo Rosario e chiedere perdono a Dio dei peccati commessi. Tutti i
nemici della Chiesa in quei giorni di tenebre periranno".
"Soltanto chi si convertirà potrà essere salvato. Una candela, se
benedetta, durerà accesa per tre giorni, Solo nella casa degli empi, non
rimarrà accesa. Durante questi tre giorni, i demoni appariranno nelle
forme più orribili e nell'aria risuoneranno solo le loro bestemmie. Raggi
e scintille entreranno nelle case, ma non riusciranno a spegnere le
candele benedette. Non saranno spente né dai venti, né dai terremoti.
Una nube rossa come il sangue attraverserà il cielo, e un forte rumore
farà tremare tutta la terra".
"Dopo i tre giorni, la terra sarà tutta un cimitero, i cadaveri degli empi,
ma anche quelli dei giusti, copriranno il suolo. Una grande desolazione
regnerà, tutta la vegetazione distrutta, così sarà anche la maggior parte
del genere umano. La crisi sarà per tutti e il castigo di Dio sarà su tutta
la terra. Durante i tre giorni di tenebre, coloro che non si saranno
convertiti periranno, i sopravvissuti saranno solo una quarta parte
dell'umanità”.
Quando sentirete il rombo tremendo, dovrete chiudere porte e finestre
in modo da coprire la luce che viene da fuori e non siate curiosi, perché
sarete puniti. Sentirete delle voci di persone a voi care, ma non aprite la
porta, perché non sono loro, ma demoni che vi ingannano per poter
entrare nelle vostre case. Raccoglietevi in preghiera davanti al Crocifisso
e raccomandatevi a Dio con tanta fede, senza timore, e tutte le
tribolazioni di quelle terribili notti passeranno. Risplenderà nuovamente
il sole, e seguirà l'avvento nuovo del regno di Dio sulla Terra, vigilate e
pregare, aspettate con fiducia il momento di grazia. Beati voi se avrete
creduto alle parole di Dio e avrete sofferto per il suo Nome".
Messaggi di Bayside (Stati Uniti, 1970-75) - Veronika Lueken, madre di
cinque figli, vide completamente cambiare la sua vita quando, nel 1968,
cominciò a ricevere manifestazioni soprannaturali: mentre recitava il suo
rosario quotidiano dinanzi al Crocifisso della camera da letto, sentì un
profumo delizioso di rose che colpiva fortemente il suo odorato e di cui
non riusciva a capire la provenienza. Per prima le apparve Santa Teresa,
che cominciò a dettargli messaggi spirituali e a prepararla alla prima
visita della Madonna, che le apparve la prima volta il 18 giugno 1970.
Da allora Veronica vede molto spesso la Santa Vergine e Nostro
Signore. Durante le veglie di preghiere precedenti i giorni delle
apparizioni della Madonna, diversi pellegrini, per mezzo di apparecchi
fotografici utilizzanti il procedimento Polaroid hanno eseguito "foto
miracolose": alcune corone del rosario, durante tali veglie, hanno perso
il loro colore naturale per prendere quello dell'oro; fatta verificare da
esperti, la sostanza in questione è risultata proprio oro. Ecco i messaggi
della Madonna:
"...Vi chiedete ancora perché vi ammoniamo, figli miei? Per prepararvi
a ciò che vi attende. Il mondo sarà purificato dalla prova! Vi
saranno numerosi avvertimenti prima del castigo. Il castigo e la
purificazione saranno estesi a due parti del mondo". Dicendo ciò, la
Vergine fece vedere a Veronica un grosso globo terrestre e, indicando
con un dito l'Asia e l'Africa (l'Egitto), disse: "Ci sarà una guerra terribile.
Molte nazioni periranno. Molte anime non preparate si perderanno".
Poi la Santa Vergine indicò al di là del globo: vi era una grossa SFERA
(con una coda simile ad una striscia di fuoco) che attraversava
velocemente il cielo, dirigendosi verso la terra e producendo un grande
calore. Vi erano città in fiamme, gente che correva e cadeva. L'aria era
pesante e spessa e mancava di ossigeno, La sfera girava e rigirava
velocemente nel cielo rovesciando grosse particelle di polvere (Veronica
soffocava). Le onde del mare si sollevavano molto in alto, ricadendo
sulla terraferma, su New York.
"Figlia mia, al momento del Castigo lo splendore causato dall'avvicinarsi
dell'oggetto celeste, inviato dal Padre come agente punitore, illuminerà
la notte in pieno giorno, Questo corpo celeste emanerà una grande
quantità di calore sulla terra".
Veronica vide allora una grande macchia nera estendersi sul
mondo ed una grossa sfera (somigliante ad un sole, ma piccola a causa
della lontananza) che se ne veniva giù attraverso lo spazio.
Ha detto Veronica: “È vero che mi è stato comunicato un messaggio
finale. Non mi è stato permesso di rivelarne la data, ma soltanto di
comunicare al mondo che un grande avvertimento colpirà l'umanità. Ci
sarà, dopo il cataclisma-avvertimento, un grande miracolo. Dopo il
miracolo, se l'umanità non si convertirà, Dio Padre darà inizio ad un
terribile castigo".
"Siete una generazione perversa e vi attirate la mano dei castighi che non
tarderà a colpirvi. Verrà sulla terra una grande oscurità. L'aria sarà
stagnante, senza ossigeno. Non vi sarà luce. Le candele si accenderanno
in piccolo numero. Poi il calore diventerà intenso. Sarete avvertiti
dell'avvicinarsi del castigo un po' prima, allora verrà la penitenza, ma
troppo tardi, per molti. Il Padre ha già lanciato la sfera sulla sua
traiettoria verso di voi!" (Nel luogo delle apparizioni sono state scattate
"foto miracolose" della cometa con la sua coda.)
Tutte queste cose sono state scritte a nostro avvertimento, per noi che
siamo vicini alla FINE DEI TEMPI: "Voi vivete negli ULTIMI TEMPI
descritti da Giovanni nell’Apocalisse […]
La GRANDE DISTRUZIONE colpirà l'umanità in due tempi. Nel
primo tempo si avrà la Grande Guerra (la terza guerra mondiale), che
porterà via dalla terra un terzo degli uomini; e, poi, la SFERA della
redenzione (ball of redemption), che ne porterà via un altro terzo. Il
CASTIGO, perciò, sarà una enorme sfera di fuoco; e il mondo sarà
battezzato nel fuoco, [...] E le tenebre verranno prima della sfera della
redenzione".
Teresa Musco (Italia, 1948-73) - Figlia analfabeta di agricoltori di
Caiazzo, nel casertano, nata da una famiglia cristianamente timorata di
Dio e rispettosa della fecondità del matrimonio (con dieci figli), la sua
vita è stata tutta offerta alla gloria del Padre, Descrive la flagellazione di
Gesù e la sperimenta nella propria carne, che viene ferita: il 31 agosto
1957 ricevette le stimmate invisibili alle mani e ai piedi che diventarono
visibili il 25 ottobre 1968. Muore a 33 anni, come S. Faustina Kowalska.
Scrive il consultore della Sacra Congregazione per le Cause dei Santi:
"Per 27 anni continui ho avuto occasione di leggere e di vagliare
innumerevoli biografie di anime sante, di ogni tempo e di ogni luogo:
eccezionali, dotate di doni straordinari, impressionanti. Nessuna però -
a mio sommesso parere - può paragonarsi alla vita e ai fenomeni
straordinari che hanno riguardato Teresa Musco". Dal 1955, Teresa
annotò in un Diario le sue esperienze mistiche, tra cui quelle con il
Bambino Gesù e la Madonna.

"Voglio dirti che il mondo è così cattivo. Sono apparsa nel Portogallo
dando messaggi; e nessuno mi ha ascoltato, e a Lourdes, a La Salette,
ma pochi cuori duri si sono ravveduti. Anche a te voglio dire tante cose
che affliggono il mio Cuore. Voglio parlarti del terzo segreto di Fatima
che diedi a Lucia e ti dico che da tempo è stato letto, ma nessuno si è
pronunciato". La Madonna, di seguito poi predice il pellegrinaggio del
Santo Padre Paolo VI a Fatima, ove inviterà tutto il mondo alla preghiera
ed alla penitenza, Aggiunge poi che il Papa non oserà parlare del segreto,
perché è spaventoso. (3 gennaio 1951)
"Il mondo cammina verso una grande rovina, fuoco e fumo
sconvolgeranno il mondo, le acque degli oceani diventeranno fuoco e
vapore, la schiuma si innalzerà sconvolgendo l'Europa, e affonderà tutto
in una lava di fuoco, e milioni di uomini e bambini periranno nel fuoco,
e i pochi eletti rimasti invidieranno i morti, perché da qualunque parte
si volgerà lo sguardo, non sì vedranno altro che sangue e morti e rovine
in tutto il mondo". (3 gennaio 1951)
"Cristiani che pregano ne rimarranno pochi, molte anime vanno
all'inferno. Pudore, vergogna non ci sarà più per le donne: satana si veste
di esse per far cadere molti sacerdoti. Crisi comuni ci saranno nel
mondo, preti vescovi, cardinali sono tutti disorientati, cercano di
aggrapparsi alla politica per aiutarsi, ma ancora una vota sbagliano; il
governo cadrà, il Papa passerà ore di agonia, alla fine io sarò lì per
condurlo in Paradiso. Una grande guerra succederà. Morti e feriti ce ne
saranno tanti. Satana grida la sua vittoria e quello è il momento in cui
tutti vedranno mio Figlio apparire sulle nubi e allora giudicherà quanti
hanno calpestato il suo sangue innocente e divino. E allora il mio Cuore
trionferà". (20 agosto 1951)
"Tanti scienziati stanno inventando armi con le quali sarà possibile
distruggere, in pochi attimi, gran parte dell'umanità... Dio castigherà
l'umanità con maggiore severità che non abbia fatto col diluvio, se tutto
dovesse entrare nei cuori. Non orgoglio, non superbia e non vanità, ma
solo amore, amore e pace nel cuore. Quando verranno i terribili
momenti d'oscurità, se avrete Gesù nel cuore, sarete forti; Egli attende
sino all'ultima ora, ascoltatemi". (9 giugno 1967)
"... Non sono segni della terra, sono segni del Cielo... Segni di
preparazione dall'alto che Gesù ha dato per preparare le anime alla mia
venuta". (21 luglio 1967) "Aumentate sempre la vostra fede perché i
momenti vengono terribili. Vedrete in molte parti del mondo molte
scosse, tanti disastri, terremoti. Pregate, pregate con fede perché,
l'Eterno Padre abbia pietà". (15 agosto 1967).
Nel messaggio a Teresa Musco ancora altri dettagli: "Una grande guerra
succederà. Tanti scienziati stanno inventando armi con le quali sarà
possibile distruggere, in pochi attimi, gran parte dell'umanità. Sta per
iniziare una nuova guerra nella terra dove è nato il Salvatore, cioè il mio
amatissimo Figlio e non sì fermerà. Sembra che fanno la pace ma non è
vero, perché da lì nascerà la grande guerra”.
Nel messaggio a suor Elena Aiello: "L'ira di Dio è prossima e il mondo
sarà travagliato da gran calamità, sanguinose rivoluzioni, forti terremoti,
carestie, epidemie e spaventosi uragani, che faranno straripare i fiumi e
i mari! Il mondo sarà tutto sconvolto da una nuova terribile guerra. Le
armi più micidiali distruggeranno popoli e nazioni".
Nel messaggio di Bayside della Madonna: “Vi saranno numerosi
avvertimenti prima del castigo”. Indicando con un dito l'Asia e l'Africa
(l'Egitto), disse: “Ci sarà una guerra terribile. Molte nazioni periranno.
Non mi è stato permesso di rivelarne la data, ma soltanto di comunicare
al mondo che un grande avvertimento colpirà l'umanità”.
La Madonna a Medjugorje: Mirjana avrebbe affermato che, prima che ci
sia un "Segno visibile", verranno dati all'umanità tre "avvertimenti". Gli
avvertimenti saranno avvenimenti sulla terra, e Mirjana ne sarà
testimone.
La Vergine Santissima, nel corso del tempo, ha affidato ad alcuni dei
veggenti dieci segreti che descrivono gli eventi che si verificheranno se
l'umanità non riesce a ravvedersi. Dei sei veggenti soltanto tre (Mirjana,
Ivanka e Jakob) hanno ricevuto tutti e dieci i segreti. Dopo il primo
avvertimento, gli altri seguiranno entro un periodo di tempo piuttosto
breve.

2) GRANDE MIRACOLO-SEGNO
Verosimilmente solo dopo un "segno visibile" a Medjugorje e un
"grande segno" a Garabandal (il primo, nei messaggi della Madonna, fa
parte degli “avvertimenti”), si vedrà un grande miracolo-segno, visibile
da tutti, una grandissima croce nel cielo più splendente del sole e visibile
di giorno e di notte:
Uno dei "segni" / avvertimento è descritto in uno dei messaggi di
Medjugorje, dove si parla in dettaglio del terzo avvertimento: "Dopo
questi avvertimenti, il segno visibile verrà dato per tutta l'umanità nel
luogo delle apparizioni a Medjugorje […] Dopo questi avvertimenti, il
segno visibile verrà dato per tutta l'umanità nel luogo delle apparizioni a
Medjugorje, il terzo segreto (che è anche il terzo avvertimento) sarà un
segno visibile dato sulla collina delle apparizioni per convertire coloro
che non credono".
Di un altro "segno" / avvertimento si parla in uno dei messaggi della
Madonna a Garabandal. È stato inoltre promesso un grande segno là a
Garabandal, il più grande sulla terra, poiché là non è stata riconosciuta
la SS. Vergine. Esso verrà comunicato al mondo da Conchita una
settimana prima. La Madonna ha detto che avverrà tra i giorni 7 e i 17,
non compresi, e dal mese di marzo al mese di maggio, un giovedì alle
20:30, in cui ricorre la festa di un martire dell'Eucarestia. Nello stesso
giorno avverrà nella Chiesa un grande avvenimento per cui si griderà:
"Miracolo, Miracolo, Miracolo".
Nel messaggio di Bayside, con cui cominciamo la nostra rassegna dei
messaggi relativi invece al grande miracolo-segno, la Madonna ha detto:
“Ci sarà, dopo il cataclisma-avvertimento, un grande miracolo".
e Nel messaggio a Mamma Rosa: “Quando vedrete un grande segno nel
cielo, sarà il grande momento terribile... Di angoscia e di pianto.
Guardate il cielo, guardatelo spesso, vi troverete dei segni e, quando
vedrete un gran segno (la croce in cielo) il momento sarà grave ed
angoscioso".
Nel messaggio della Madonna alla stigmatizzata britannica Maria Giulia
Jeahenny, nell'estasi del 21 novembre 1912: “La terra è molto
minacciata, tutti gli elementi si scatenano a tratti per crivellare la terra e
circondarla di voragini enormi. Voi canterete al peggiore degli sdegni del
cielo l'inno della croce vittoriosa dei suoi nemici, vittoriosa sulla giustizia
del suo divino Sposo... La dolce croce sarà il riparo dei cristiani... la croce
sarà così luminosa che in pieno giorno sarà più splendente del sole; nella
notte essa non si spegnerà, si allungherà ad una distanza immensa”.

3) CASTIGO TERRIBILE
“I tre giorni e tre notti di tenebre"
Si tratta del grande castigo, che questa volta non ha origine sulla terra,
ma è mandato dal Cielo. Sarà prodotto da un corpo celeste, una grossa
cometa che rigirerà velocemente intorno alla terra. Prima vi sarà
un'oscurità che durerà tre giorni e tre notti, l'aria sarà stagnante, senza
ossigeno, e il calore intenso. Verrà annientata gran parte dell'umanità.
Nel suo messaggio alla beata Anna Maria Taigi: “Verrà sulla terra una
oscurità immensa che durerà per tre giorni e tre notti. Non si vedrà più
nulla e anche l’aria sarà nociva, e recherà danno alla salute. Durante
questi tre giorni, non vi sarà luce e anche quella artificiale sarà
impossibile adoperare. Soltanto le candele benedette potranno ardere e
dare luce in quei terribili giorni. Durante i tre giorni i fedeli dovranno
rimanere chiusi in casa, recitare con molta devozione il santo rosario e
chiedere perdono a Dio dei peccati commessi. Tutti i nemici della Chiesa
in quei giorni di tenebre periranno”.
Ancora la Madonna alla beata Anna Maria Taigi: “Dopo i tre giorni, la
terra sarà tutta un cimitero, i cadaveri degli empi, ma anche quelli dei
giusti copriranno il suolo. Una grande desolazione regnerà, tutta la
vegetazione distrutta, così sarà anche la maggior parte del genere umano.
La crisi sarà per tutti e il castigo di Dio sarà su tutta la terra. Durante i
tre giorni di tenebre, coloro che non si saranno convertiti periranno, i
sopravvissuti saranno solo una quarta parte dell'umanità”.
Nel messaggio a suor Elena Aiello la Madonna ha ribadito: "Nubi con
bagliori di incendio compariranno infine nel cielo e una procella di fuoco
si abbatterà su tutto il mondo. Il. terribile flagello, mai visto nella storia
dell'umanità, durerà settanta ore. Il fuoco purificatore cadrà dal cielo
come fiocchi di neve su tutti i popoli e una gran parte dell'umanità
rimarrà distrutta.
Nel messaggio della Madonna a Maria Giulia Jeahenny, nell'estasi del 21
novembre 1912: “Io verrò sul mondo peccatore con un terribile rombo
di tuono, in una fredda notte d'inverno. Un caldissimo vento del sud
precederà questa tempesta, e pesanti chicchi di grandine scaveranno la
terra. Da una massa di nuvole rosso-fuoco lampi devastatori
saetteranno, incendiando e riducendo tutto in cenere. L’aria si riempirà
di gas tossici e di esalazioni letali che, a cicloni, sradicheranno le opere
dell'audacia e della follia e della volontà di potenza della Città della
notte...”
Ancora a Maria Giulia Jeahenny: “Quando in una fredda notte
d'inverno, il tuono romberà sono a far tremare le montagne,
allora chiudete molto in fretta porte e finestre... I vostri occhi non
devono profanare il terribile avvenimento con sguardi curiosi... riunitevi
in preghiera dinanzi al Crocifisso, ponetevi sotto la protezione di mia
Madre Santissima, non lasciatevi prendere da alcun dubbio riguardo alla
vostra salvezza... Accendete le candele benedette, recitate il rosario.
Perseverate tre giorni e due notti... Io, vostro Dio, avrò purificato tutto...
Magnifico sarà il mio regno di pace”.
La grande “sfera della redenzione”
Nel messaggio a Mamma Rosa la Madonna ha detto: "Guardate il cielo,
guardatelo spesso, v'è una stella luminosissima con una lunga scia...
Quando la vedrete, di sera o di mattina... Improvvisamente - e si farà
vedere in molte regioni - sarà un segno di calamità. Dovete far tutto per
consolare le anime perché è suonata l'ora del terribile castigo...”
Nel messaggio di Bayside ha detto: "Dopo il miracolo, se l’umanità non
si convertirà, Dio Padre darà inizio ad un terribile castigo". Poi la Santa
Vergine indicò al di là del globo: vi era una grossa SFERA (con una coda
simile ad una striscia di fuoco) che attraversava velocemente il cielo,
dirigendosi verso la terra e producendo un grande calore. Vi erano città
in fiamme, gente che correva e cadeva. L'aria era pesante e spessa e
mancava di ossigeno. La sfera girava e rigirava velocemente nel cielo
rovesciando grosse particelle di polvere (Veronica soffocava). "Al
momento del castigo lo splendore causato dall'avvicinarsi dell'oggetto
celeste, inviato dal Padre come agente punitore, illuminerà la notte in
pieno giorno. Questo corpo celeste emanerà una grande quantità di
calore sulla terra".
Sempre a Bayside: "Siete una generazione perversa e vi attirate la mano
del castigo che non tarderà a colpirvi. Verrà sulla terra una grande
oscurità. L'aria sarà stagnante, senza ossigeno. Non vi sarà luce. Le
candele si accenderanno in piccolo numero. Poi il calore diventerà
intenso. Sarete avvertiti dell'avvicinarsi del castigo un po' prima. Allora
verrà la penitenza, ma troppo tardi, per molti. Il Padre ha già lanciato la
sfera sulla sua traiettoria verso di voi!" (Nel luogo delle apparizioni sono
state scattate “foto miracolose” della cometa con la sua coda).
Nelle parole pronunciate dalla Madonna di Fatima nella terza
apparizione: "Quando vedrete una notte illuminata da una luce
sconosciuta, sappiate che la prossima punizione del mondo è alle
porte...”
E ancora a Bayside: "La GRANDE DISTRUZIONE colpirà l'umanità
in due tempi. Nel primo tempo si avrà la Grande Guerra (la terza
guerra mondiale), che porterà via dalla terra un terzo degli uomini; e,
poi, la SFERA della redenzione (ball of redemption), che ne porterà via
un altro terzo. Il CASTIGO, perciò, sarà una enorme sfera di fuoco; ed
il mondo sarà battezzato nel fuoco. E le tenebre verranno prima della
sfera della redenzione".

Il Signore disse:
“Ci saranno morti e rovine ovunque, sarà qualcosa di simile alla guerra,
ma la guerra verrà dopo. Alla fine dell’Avvertimento avranno perso la
famiglia, amici, come pure le loro case e possessi... Quando la cometa
avrà circondato la terra con la sua coda come un anello, la terrà cesserà
la sua rotazione. La cometa la percuoterà provocando un enorme
terremoto dovuto all'impatto, ma la nube bianca manterrà tutto a posto.
Sarà il momento dell'estasi e dell'immobilità della materia.
Questo durerà il tempo necessario affinché ognuno possa sentire il peso
dei suoi peccati. Poi la terra proseguirà la sua rotazione e tutti gli effetti
naturali del fenomeno avranno luogo: terremoti, esplosioni, il sole e la
luna nascosti dalla polvere non rischiareranno più. Solo le candele
benedette da un sacerdote, il 2 febbraio, giorno della Candelora, faranno
luce, come pure le candele benedette dalla mia Santa Madre arderanno,
Altri saranno stanchi, affamati, assetati, numerosi saranno quelli che
avranno bisogno di aiuto. Un terzo dell'umanità morirà durante
l'Avvertimento. Ma non sarà che l'inizio della fine degli ultimi giorni, la
FINE dei TEMPI. Dopo l’Avvertimento molte persone desidereranno
il Battesimo e cercheranno un prete per confessarsi. Alcuni preti saranno
morti e altri saranno altrettanto turbati e confusi quanto gli altri per non
aver creduto alle parole di Avvertimento della mia Santa Madre.
Numerose chiese saranno distrutte e in rovina. La gente avrà bisogno di
consolazione, di speranza, di un aiuto morale, spirituale e materiale. Sarà
l’EPOCA DEGLI APOSTOLI DI MIA MADRE, che durante
l'Avvertimento avranno ricevuto istruzioni dal Cielo per sapere come
agire. Alcuni preti modernisti e apostati si convertiranno. Altri no. Il
setaccio continuerà fino al GRANDE MIRACOLO... La siccità
comincerà con la nube bianca della cometa, che brucerà ovunque la
vegetazione e incendierà i campi. Nelle città provocherà esplosioni di
gas e fuochi incontrollabili, perché l'evaporazione e la mancanza d'acqua
renderanno questi incendi difficili da spegnere e città intere bruceranno.
Sarà la TROMBA (l'avvertimento del sesto angelo dell'Apocalisse), 13-
18 e la COPPA del sesto angelo dell’Apocalisse, 16,12. Come
conseguenza dei disastri prodotti dalla cometa e dalla sua nuvola di
polvere, le alte temperature, la mancanza di elettricità, faranno sì che
tutto quello che si è accumulato nelle celle frigorifere e nei depositi
alimentari si rovinerà, così come molti alimenti. D'altra parte i campi
bruciati non lasceranno crescere nulla. Tutto questo condurrà ad un
rialzo dei prezzi e, in seguito, al razionamento. I rifugiati dei paesi in
guerra andranno in esilio verso molti paesi che attualmente sprecano e
gettano ciò di cui altri hanno bisogno per sopravvivere: questa ingiustizia
degli uomini chiede al Cielo giustizia e misericordia, che verranno dal
Cielo stesso. Sulla terra acqua e alimenti saranno rari benché alcune zone
siano più favorite di altre... Come conseguenza delle forti temperature
causate dal fuoco e dal gas della cometa, la terra sarà strappata dalle
grandi brecce dei terremoti, verranno le piaghe degli insetti: pulci,
scarabei, cavallette, formiche, mosche e moscerini, che infesteranno
alcune zone di campi e città. Allo stesso modo, le acque dei fiumi e del
mare diventeranno color sangue scuro e questa acqua non potrà essere
per nessun motivo bevuta, pena malattie e morte. Questo durerà sette
giorni, e poco più, poi la nuvola bianca sparirà. Tutto ciò sarà la
conseguenza della polvere cosmica e delle sostanze chimiche della
cometa nelle acque, fenomeno naturale, ma che DIO ha scritto nel libro
dell'Apocalisse al capitolo 8, le prime quattro trombe o avvertimento e
al capitolo 6, con le sette coppe o piaghe. Leggetelo perché è la parola
che DIO dà agli uomini per avvisarli su ciò che succederà
prossimamente. Nulla è simbolico come certi pensano. Alle piaghe degli
insetti bisognerà aggiungere le malattie provocate dagli errori nucleari
degli uomini. Sono le "ulcere" di cui parla l’Apocalisse: "IL quinto
angelo versò la sua coppa sul trono della Bestia e il suo regno fu avvolto
dalle tenebre. Gli uomini si mordevano la lingua per il dolore e
bestemmiavano il Dio del Cielo a causa dei dolori e delle piaghe, invece
di pentirsi delle loro azioni" (Ap 16).
La caduta della cometa nel mare provocherà un forte aumento della
temperatura dell'acqua. Quest'acqua evaporerà verso il cielo dunque
verso la nube bianca; in seguito si raffredderà nell'atmosfera e quando la
nube sparirà, quest'acqua cadrà sotto forma di pioggia acida e di
grandine, come è descritto nella Apocalisse: "E grandine enorme, del
peso di mezzo quintale scrosciò dal cielo sopra gli uomini e gli uomini
bestemmiavano DIO a causa del flagello della grandine, poiché era
davvero un gran flagello (Ap 16,21). Molte persone soffriranno nuove
malattie a causa di questa pioggia acida e delle macerie contaminate dalla
cometa, Allora le temperature scenderanno da -15 a -30 gradi, come
succede in inverno, ma non saremo in inverno. Preparatevi per questi
avvenimenti con cappotti, guanti, berretti, coperte, sacchi a pelo, tutto il
necessario per sopportare queste temperature estremamente basse.
Questo durerà da 5 a 7 settimane”.

17 febbraio 2022
MEDJUGORIE E I DIECI SEGRETI – 1. La rivelazione della
veggente Vicka sui destini del mondo
In questi tempi di emergenze geopolitiche (pandemia, disastri ecologici,
venti di guerra, degrado sociale e morale) che già paiono manifestare
presagi apocalittici, alla redazione di Gospa News, web-media di
informazione giornalistica cristiana ispirato alla protezione della Gospa
(Signora-Madonna a Medjugorje) pare doveroso iniziare a diffondere dei
reportage sui dieci segreti di Medjugorje.
Lo faremo inizialmente con l’aiuto delle pubblicazioni diffuse dalla
famosa emittente Radio Maria fondata e diretta da padre Livio Fanzaga
(intervistato a Medjugorje, nel lontano 2005, dal direttore di Gospa
News Fabio G.C. Carisio).
In una conversazione con padre Livio trasmessa in diretta nella fine di
dicembre 2006 e rilanciata pochi giorni fa, Vicka ha fatto una rivelazione
di grandissima importanza per la Chiesa e per il mondo: la Madonna
continuerà ad apparire e a dare messaggi anche quando tutti i sei
veggenti avranno conosciuto i dieci segreti.
Vicka Ivanković è una dei sei veggenti che, dal 24 giugno 1981, hanno
l’onore di testimoniare le apparizioni della Madonna a Medjugorje,
piccola cittadina dell’Erzegovina (enclave croata della Bosnia a
maggioranza musulmana), divenuta santuario internazionale mariano
dal 2017 per riconoscimento del Vaticano.
La Congregazione della Dottrina della Fede ha infatti nominato una
Commissione speciale internazionale, presieduta dal cardinale Camillo
Ruini, che ha ufficialmente riconosciuto l’autenticità delle prime sette
apparizioni della Santissima Vergine Maria, a lei e agli altri ragazzini
Mirijana Dragičević, Marija Pavlović, Ivan Dragičević, Ivanka Ivanković
e Jakov Čolo, di età allora compresa tra 10 e 16 anni.
La Madonna si presentò come Kraljice Mira (Regina della Pace), dopo
che a Lourdes si era invece presentata alla pastorella Bernadette
Soubirous come l’Immacolata Concezione. Da allora i veggenti hanno
apparizioni quotidiane e ad alcuni di essi la Madonna dona dei messaggi:
a Marija tutti i 25 del mese, mentre ad altri (Ivan e Miriana) in occasioni
particolari.
«A questi ragazzi, oggi adulti, la Madonna ha consegnato anche i dieci
segreti di Medjugorje, che rivelerebbero il futuro prossimo dell’umanità.
Quali sono i segreti? Saranno svelati, uno dopo l’altro, con tre giorni
d’anticipo, in modo che al loro verificarsi anche coloro che sono più
increduli capiscano che è ora di decidersi per Dio e di cambiare vita,
cogliendo le ultime possibilità di salvezza», scrive Radio Maria,
presentando le registrazioni audio di archivio in cui padre Livio
ripercorre le tappe delle apparizioni della Regina della Pace.
Vicka, in una conversazione precedente, aveva detto che uno dei tre
veggenti avrebbe avuto apparizioni quotidiane fino al compiersi del
terzo segreto. Poi la Madre ha ottenuto da suo Figlio Gesù Cristo
Risorto di venire ogni giorno fino alla fine del tempo della prova. Ecco
la trascrizione dell’intervista, diffusa dalla newsletter di Radio Maria del
15 febbraio 2020.

PADRE LIVIO – Anche io ho imparato a vivere “alla giornata”, nel


senso che mi affido giorno per giorno al Signore senza guardare troppo
al futuro, ma facendo ogni giorno quel lavoro che devo fare. Una volta
hai detto in una intervista che per quanto riguarda gli avvenimenti di
Medjugorje siamo solo agli inizi, pensando a tutto quello che dovrà
avvenire. Mi pare che abbiamo davanti a noi un momento della storia
particolarmente impegnativo.
VICKA – La Madonna parla di un suo piano che si deve realizzare e che
dobbiamo aiutarla con le nostre preghiere, anche ora. Ancora non ci ha
rivelato nulla di questo suo piano.

PADRE LIVIO – Quello che comunque si sa è che ci sarà il tempo dei


dieci segreti.

VICKA – Certo.

PADRE LIVIO – Mi ha impressionato il fatto che nei messaggi che


rivolge alla parrocchia non parla mai dei dieci segreti.

VICKA – Il contenuto dei segreti riguarda tutto il mondo. Non ne parla


perché evidentemente non è ancora il momento di parlarne a tutti. Lei
darà un segno quando si potrà iniziare a parlarne, quando i tempi
saranno maturi.

PADRE LIVIO – Però noi logicamente pensiamo, dato che ormai la


vicenda va avanti da 25 anni, che non può cominciare il tempo dei dieci
segreti finché a te, a Marija e a Ivan, non viene rivelato il decimo. Perché
l’ultima volta che è successo qualcosa qui a Medjugorje, da questo punto
di vista, è stato nel 1998, quando è stato rivelato il decimo segreto a
Jakov. Da allora sono passati 8 anni e non è successo ancora nulla.

VICKA – Noi tre aspettiamo, io non ho mai chiesto nulla alla Madonna.
Non lo facciamo per paura, ma perché sappiamo che ha i suoi progetti
e io devo fare quello che lei vuole.

PADRE LIVIO – Mi ha però impressionato il fatto che quando il 25


giugno scorso è apparsa ad Ivanka, la Madonna le ha spiegato il settimo
segreto. Quindi si tratta di un qualcosa di vero, di attuale!

VICKA – Certo che è vero!


PADRE LIVIO – La gente però pensa che con i dieci segreti sia
coinvolta soltanto Mirjana.

VICKA – No, siamo coinvolti tutti. L’unica differenza è che Mirjana ha


scelto Padre Petar per annunciare i segreti al mondo, ma ognuno di noi
ha un suo compito.

PADRE LIVIO – Una volta la Madonna ha detto che dopo il terzo


segreto ci sarà ancora uno di voi che avrà apparizioni quotidiane.

VICKA – Sì, si tratta di uno di noi, poi staremo a vedere chi è.

PADRE LIVIO – Non si sa chi è?

VICKA – No.

PADRE LIVIO – Ma si tratta di uno di voi tre o uno di voi sei?

VICKA – Uno di noi tre.

PADRE LIVIO – Però, dopo il quarto segreto non ci sarà più nessuno
ad avere apparizioni quotidiane?

VICKA – Vedremo…

PADRE LIVIO – Dunque dopo il terzo segreto rimarrà un veggente,


tra quelli a cui ora continuano le apparizioni quotidiane.

VICKA – Esatto, noi tre: io, Marija e Ivan. Noi tre che conosciamo solo
nove dei dieci segreti. Ad uno di noi tre, poi vedremo chi, rimarranno le
apparizioni quotidiane.
PADRE LIVIO – Anche dopo i segreti?

VICKA – Anche dopo.

PADRE LIVIO – Molto interessante. Non so se la gente si rende conto


dell’importanza di questa affermazione.

VICKA – Il terzo segreto riguarda il segno che la Madonna lascerà sulla


montagna delle apparizioni, un segno che rimarrà per sempre. Un altro
segreto è dato ad ognuno di noi veggenti e si tratta di un fatto personale.
Il settimo segreto è invece stato in parte cancellato in seguito alle nostre
preghiere, ma non completamente, e la Madonna vorrebbe che noi
pregassimo ancora di più perché mediante le nostre preghiere possiamo
modificare anche gli altri [si noti che le vere profezie sono sempre
condizionate, N.d.R.].

PADRE LIVIO – Però tu hai detto che durante il tempo dei segreti ci
sarà ancora uno di voi che avrà le apparizioni quotidiane. Questa cosa
che mi hai detto è molto importante perché significa che durante il
tempo dei dieci segreti, un tempo sicuramente di prova, la Madonna
rimarrà in mezzo a noi.

VICKA – Sì, sì.

PADRE LIVIO – Quindi potrà dare anche dei messaggi.

VICKA – Certo.

PADRE LIVIO – Questa è una grande grazia.

VICKA – Sembra una sorpresa, ma la Madonna ha detto questo in


modo chiaro.
PADRE LIVIO – Io faccio questo in qualità di intervistatore perché
sono personalmente convinto che quando si verificheranno i dieci
segreti sarò già in Paradiso.

VICKA – Padre Livio, tu non sai quante grazie la Madonna ha dato a


te, perché sei stato pronto a rispondere, in modo che la Madonna ha
trovato una sua radio. Non sai quanto ti vuol bene e vedo che anche tu
rispondi con tutto l’amore. Devi continuare a trasmettere questo tuo
messaggio senza stancarti perché abbiamo ancora tanto da fare.

PADRE LIVIO – Io invece penso che alla mia età i dieci segreti li vedrò
dal Paradiso ormai…

VICKA – No, carissimo fratello, non si sa mai a che età si lascerà questa
terra. Io a questo non penso mai. Io sento dentro di me che si può fare
ancora molto.

PADRE LIVIO – Quindi niente pensione per me.

VICKA – No! La vita è bella, siamo noi che la complichiamo. Chi ama
se stesso ama la vita, chi non ama se stesso non può amare niente.

4 maggio 2022
MEDJUGORIE E I DIECI SEGRETI – 2. La Regina della Pace e le
rivelazioni della veggente Mirijana prima dell’11 settembre
Nel mese dedicato alla Santissima Vergine Maria Madre di Dio e in
questi tempi di emergenze geopolitiche (pandemia, disastri ecologici,
venti di guerra, degrado sociale e morale) che già paiono manifestare
presagi apocalittici, alla redazione di Gospa News, web-media di
informazione giornalistica cristiana ispirato alla protezione della Gospa
(Signora-Madonna a Medjugorje) pare doveroso iniziare a diffondere dei
reportage sui dieci segreti di Medjugorje.
Sei veggenti, dal 24 giugno 1981, hanno l’onore di testimoniare le
apparizioni della Madonna a Medjugorje, piccola cittadina
dell’Erzegovina (enclave croata della Bosnia a maggioranza musulmana),
divenuta santuario internazionale mariano dal 2017 per riconoscimento
del Vaticano.
La Congregazione della Dottrina della Fede nominò una Commissione
speciale internazionale presieduta dal cardinale Camillo Ruini che ha
ufficialmente riconosciuto l’autenticità delle prime sette apparizioni
della Santissima Vergine Maria agli allora ragazzini Marija Pavlović,
Mirijana Dragičević, Vicka Ivanković, Ivan Dragičević, Ivanka
Ivanković e Jakov Čolo, di età allora compresa tra 10 e 16 anni.
La Madonna si presentò come Kraljice Mira (Regina della Pace), dopo
che a Lourdes si era invece presentata alla pastorella Bernadette
Soubirous come l’Immacolata Concezione. Da allora i veggenti hanno
apparizioni quotidiane e ad alcuni la Madonna dona dei messaggi: a
Marija tutti i 25 del mese, mentre ad altri (Ivan e Mirijana) in occasioni
particolari.
Approfondiremo la questione inizialmente con l’aiuto delle
pubblicazioni diffuse dalla famosa emittente Radio Maria, fondata e
diretta da padre Livio Fanzaga (intervistato a Medjugorje nel lontano
2005 dal direttore di Gospa News Fabio, G.C. Carisio).
Nella prima puntata sulla rivelazione di grandissima importanza per la
Chiesa e per il mondo fatta dalla veggente Vicka Ivanković abbiamo
scoperto che la Madonna continuerà ad apparire e a dare messaggi anche
quando tutti i sei veggenti avranno conosciuto i dieci segreti.
Ripubblichiamo una lunga, bellissima e luminosa intervista concessa
dalla veggente Mirjana di Medjugorje a padre Livio Fanzaga, direttore di
Radio Maria e trasmessa da questa emittente. A causa della notevole
lunghezza, la pubblicheremo in due parti omettendo una lunghissima
premessa sulle apparizioni e i messaggi dati dalla Regina della Pace per
concentrarci sui dieci segreti.
Mirjana Dragičević è nata il 18 marzo del 1965 a Sarajevo. Suo padre,
Jozo, era tecnico radiologico all’ospedale di quella città e la madre,
Milena, operaia. Ha fatto i suoi studi e si è laureata in agraria a Sarajevo.
Si è quindi sposata ed è venuta ad abitare stabilmente a Medjugorje. Ha
due bambine. Il 25 dicembre 1982 ha conosciuto il decimo segreto e da
allora non ha più le apparizioni giornaliere, ma il 18 marzo di ogni anno.
Da qualche tempo Mirjana ha anche un’apparizione il 2 di ogni mese,
durante la quale prega con la Madonna per i non credenti.
Tre veggenti, Mirjana, Ivanka e Jakov, hanno ricevuto la conoscenza dei
dieci segreti. Gli altri tre, Marija, Ivan e Vicka, che hanno ancora
apparizioni quotidiane, ne hanno conosciuti nove. I veggenti non
parlano fra di loro dei segreti e quindi se ne deduce che neppure loro
sanno se i segreti che conoscono sono uguali o sono diversi. Non si può
affatto escludere che siano uguali per tutti. Ma potrebbero essere in
parte uguali e in parte diversi. Alcuni si chiedono se potrebbe significare
qualcosa il fatto che Jakov abbia ricevuto il decimo segreto in Florida,
negli Stati Uniti, mentre si trovava insieme a Mirjana, il giorno 12
settembre 1998.
Oltre alla trascrizione del dialogo radiofonico, padre Livio ha aggiunto
a posteriori alcune note che riportiamo in corsivo (mancano i numeri
delle parti dell’intervista omesse).

Nota a posteriori di padre Livio: «Nel prossimo futuro Medjugorje sarà


più che mai al centro dell’opinione pubblica mondiale. Mirjana è attesa
da un compito da far tremare le vene e i polsi. Avrà bisogno in modo
specialissimo della preghiera di tutti noi. Questa intervista è stata fatta
poco più di un mese prima dell’attacco terroristico agli Stati Uniti. Siamo
forse entrati nel tempo della grande tribolazione, ma, nel medesimo
tempo, della grande misericordia? L’umanità è inquieta, mentre l’odio
dilaga. Tutto è possibile, anche la riduzione del mondo a un cumulo di
rovine. Ma questo non accadrà. La Regina della pace, afferma Mirjana,
è venuta per vincere e per preparare al mondo un tempo di primavera».

IL RICORDO EMOZIONANTE DELLA PRIMA APPARIZIONE


Intervista dell’8 agosto 2001

Mirjana: Ecco, provo a spiegare che cosa è successo in quel primo


giorno. Era la festa di San Giovanni, un santo giorno.
Nota: Era il 24 giugno 1981, festa di S. Giovanni Battista, un santo
venerato in tutta la Chiesa, ma in modo particolare nella zona. Forse
non sarà inutile ricordare che il Battista è il profeta che richiama alla
conversione, che è una tematica fondamentale dei messaggi della Regina
della pace. Tuttavia l’anniversario delle apparizioni è celebrato per
volontà della Madonna il 25 giugno, in quanto solo in quel secondo
giorno erano presenti i sei veggenti. La Madonna ritiene il 24 giugno un
giorno di preparazione.

In paese non si lavorava e Ivanka, che era venuta per le vacanze estive
da Mostar, ed io che ero venuta da Sarajevo, abbiamo voluto stare un
po’ da sole, come due ragazzine di quattordici, quindici anni, e abbiamo
passeggiato sotto la collina, oggi conosciuta come “Collina delle
apparizioni” e abbiamo parlato di cose di cui possono parlare delle
ragazzine di quella età. Improvvisamente Ivanka mi ha detto…
Ad un certo punto Ivanka mi ha detto: “Io penso che la Madonna sia
sulla collina”. Solo così.

Nota: È stata dunque Ivanka la prima a vedere e a riconoscere la


Madonna.

Ma io vi devo innanzi tutto provare a spiegare che io non avevo mai


sentito prima la possibilità che la Madonna potesse venire sulla terra,
perché noi siamo cresciuti nel comunismo, i genitori ci dicevano il meno
possibile, la nostra vita cristiana era confinata in casa, perché solo una
volta alla settimana potevi andare alla Messa. Allora i genitori non ci
dicevano tante cose, ma solo quello che era necessario sapere.
Per questo quando Ivanka ha detto: “Io penso che la Madonna sia sulla
collina” io non ho guardato e le ho detto: “Sì, la Madonna non ha altro
da fare, per cui è venuta a vedere che cosa facciamo noi”. L’ho lasciata
perché ero arrabbiata, perché mi hanno insegnato che con il nome di
Dio e della Madonna non si scherza, non lo si mette così sulla bocca.
Quando però ero vicina alle prime case ho sentito dentro di me che
dovevo tornare indietro e che dovevo vedere che cosa succedeva lì. E
quando sono tornata, ho visto Ivanka sempre in quel posto e lei mi ha
detto: “Guarda adesso per favore”.
Ho guardato e ho visto una Signora con un vestito lungo, grigio, come
se tenesse un bambino in braccio.

Nota 6: Vicka nella sua testimonianza specifica che il bambino non lo si


vedeva chiaramente, ma tuttavia si poteva intuire la sua presenza in
braccio alla Madonna.

Tutto era strano perché sulla collina non andava nessuno. Non era come
adesso che c’è una stradina che i pellegrini hanno fatto con i loro piedi.
Vi erano solo sassi e cespugli spinosi. Ma soprattutto non ci si andava
con un bambino piccolo in braccio. Noi due abbiamo solo guardato,
perché io, dentro di me, ho sentito tutte quelle emozioni che esistono
insieme.

Nota 7: Si tratta di un misto di sorpresa, di santo timore e nel medesimo


tempo di attrazione e di gioia quando ci si trova improvvisamente di
fronte al soprannaturale.

Non potevo né muovermi né dire qualcosa. In quel momento passava


Ivan e lui….

Padre Livio: “Scusa, Mirjana, guardando anche tu con Ivanka, ti sei resa
conto che era la Madonna?”

Mirjana: Ho sentito che era la Madonna.

Padre Livio: Hai “sentito”?

Mirjana: Ho sentito tutte le emozioni insieme. Non capivo: forse,


pensavo, sono morta e sono con la Madonna. Non lo so spiegare bene,
ma tutto quello che esiste dentro di me, tutte le emozioni io le ho sentite
insieme.

Nota: Mirjana, come d’altra parte appare dall’intervista, è una persona


intelligente, matura e in possesso di un bagaglio culturale di livello
universitario. Tuttavia ha una emotività molto spiccata, come dimostra
il suo rifiuto di vedere l’inferno e di raccontare la visione in cui le è
apparso il demonio.

Io parlo di secondi. In quel momento passava Ivan, perché lui doveva


percorrere quella strada per andare a casa sua e portava delle mele in
mano. Io scherzando dico che, siccome gli uomini sono coraggiosi, lui
ha buttato tutto per terra ed è scappato.

Nota: Mirjana è in diretta radiofonica e, per ragioni di tempo, procede


molto sinteticamente, raccontando l’essenziale e non i particolari. Per
esempio non fa riferimento alla presenza di Milka, la sorella di Marija,
che anch’essa in quel primo giorno ha visto la Madonna. Ivan fugge,
gettando a terra le mele, dopo che anche lui ha visto la Madonna sulla
collina.

Padre Livio: Ecco Mirjana, passiamo al capitolo riguardante i dieci


segreti. Ti dico con sincerità che non sono una persona curiosa, ma
vorrei sapere tutto quello che è lecito sapere e che la Madonna vuole che
si sappia. Essendo Direttore di Radio Maria sento al riguardo una precisa
responsabilità.

Mirjana: Padre Livio, dimmi la verità, da quando abbiamo cominciato


questo nostro colloquio, tu aspetti questo momento. Hai già detto
dall’inizio che questa è la cosa che ti interessa di più.

Nota: Mirjana è preoccupata di non dire qualcosa che possa anche


minimamente svelare i segreti e molto saggiamente erige le linee di difesa
molto avanti. Il mio obbiettivo non è certo quello di farle dire qualcosa
di più del lecito, ma solo quello che è bene che la gente sappia.

RADIO MARIA POTRÀ DIFFONDERE I DIECI SEGRETI


Padre Livio: C’è un motivo personale che mi spinge ad avere al riguardo
delle informazioni molto esatte. Da quanto ho letto, mi pare che questi
segreti verranno resi noti al mondo mediante un sacerdote che tu hai
scelto, tre giorni prima che si realizzino. Allora io mi sono posto questo
problema: se al tempo della rivelazione dei segreti, io sarò ancora
Direttore di Radio Maria, dovrò ogni volta informare la gente di quanto
svelerà il sacerdote che tu hai scelto? Eccoti dunque messe con molta
chiarezza le carte in tavola.

Mirjana: Anche a me piace mettere le carte in tavola e ti dico subito che


potrai informare tutti gli ascoltatori di Radio Maria. Non ci sono
problemi per questo.

Nota: Mirjana dunque è perfettamente d’accordo che, quando il


sacerdote da lei prescelto renderà noti i segreti, questo venga diffuso da
Radio Maria.

Padre Livio: Va benissimo. Allora, Mirjana, tu hai avuto la rivelazione


dei dieci segreti già dal Natale 1982, quando sono terminate le
apparizioni?
Mirjana: Forse è meglio che ti dica subito tutto quello che posso dire.

Padre Livio: Dì pure tutto quello che puoi dire e poi io ti chiederò alcuni
chiarimenti.

Mirjana: Ecco io ho dovuto scegliere un sacerdote a cui comunicare i


dieci segreti e ho scelto il padre francescano Petar Ljubicich. Io devo
dire a lui dieci giorni prima che cosa succede e dove. Dobbiamo
trascorrere sette giorni nel digiuno e nella preghiera e tre giorni prima
lui dovrà dirlo a tutti. Lui non ha il diritto di scegliere: dire o non dire.
Lui ha accettato che dirà tutto a tutti tre giorni prima, così si vedrà che
è una cosa del Signore. La Madonna dice sempre: “Non parlate dei
segreti, ma pregate e chi sente me come Madre e Dio come Padre, non
abbia paura di niente”.

Nota: Mirjana ha la preoccupazione di non spaventare ed è la stessa


preoccupazione della Madonna, che in un suo messaggio ha affermato:
“Chi prega non ha paura del futuro”. Non deve sfuggire che in tutto
questo si manifesta la Divina Misericordia, in quanto si verrà a sapere
tre giorni prima che cosa succederà e anche il luogo. Se fosse qualcosa
di bello (come il terzo segreto), ci sarebbe da lodare Dio. Ma anche se
fosse un fatto catastrofico, ci sarebbe ugualmente da ringraziare il
Signore che ci ha dato la possibilità di metterci in salvo.

Noi, come persone umane, parliamo sempre di che cosa succederà nel
futuro, ma chi di noi potrà dire se sarà vivo domani? Nessuno: quello
che la Madonna ci insegna è di non preoccuparci del futuro, ma di essere
pronti in quel momento ad andare incontro al Signore e non invece
perdere tempo a parlare dei segreti e di cose di questo genere.

Nota: Mirjana giustamente stigmatizza la curiosità di chi, per prurito di


orecchi, va in cerca di profezie catastrofiche e non è preoccupato di
cambiare vita, in modo tale da essere sempre pronto quando il Signore
passa e bussa.

Mirijana: Padre Petar, che adesso si trova in Germania, quando viene a


Medjugorje, scherza con me e dice: “Vieni a confessarti e dimmi almeno
un segreto adesso…”

Nota: Padre Petar è un vero figlio di San Francesco, nel quale vi è


semplicità e perfetta letizia. Inoltre ama scherzare, il che, dato il compito
che gli spetta, non guasta affatto.
Perché tutti sono curiosi, ma si deve capire che cosa è veramente
importante. L’importante è che noi in ogni momento siamo pronti ad
andare dal Signore e tutto quello che succede, se succede, sarà la volontà
del Signore, che noi non possiamo cambiare. Possiamo cambiare solo
noi stessi.

Nota: Mirjana giustamente insiste sul “vegliate e pregate”, che è una


dimensione fondamentale della vita cristiana. L’uomo è mortale e
nessuno sa quando il Signore verrà. Segreti o non segreti, la nostra vita
è appesa al filo sottile della volontà di Dio.

Padre Livio: Anche la Madonna insiste sul fatto che chi prega non ha
paura del futuro. Il vero problema è quando ci allontaniamo dal suo
cuore e da quello di Gesù.

Mirjana: Certo, perché tuo padre e tua madre non ti possono fare nulla
di male. Vicini a loro siamo al sicuro.

Padre Livio: Ho letto un articolo recente su una rivista cattolica italiana


che irrideva i segreti, dicendo che, assommando tutti quelli dei sei
veggenti, sarebbero cinquantasette e li buttava nel ridicolo. Che cosa
puoi rispondere?

Mirjana: Anche noi sappiamo la matematica, ma dei segreti non


parliamo perché sono segreti.

Nota: Mirjana è laureata, ma non lo fa pesare e in più si esprime in un


ottimo italiano. Esempio di umiltà da cui qualche giornalista avrebbe
qualcosa da imparare.

IL RISERBO DEI VEGGENTI SUI DIECI SEGRETI


Padre Livio: Nessuno sa i segreti degli altri veggenti?
Mirjana: Non parliamo di quello.

Padre Livio: Non ne avete parlato fra di voi?

Mirjana: Mai ne parliamo. Noi diffondiamo i messaggi della Madonna e


quello che il Signore vuole che diciamo alla gente. Ma i segreti sono
segreti e noi veggenti tra di noi non parliamo dei segreti.

Padre Livio: Quindi tu non sai quali sono i nove segreti di Vicka e Vicka
non sa quali siano i tuoi dieci segreti?

Mirjana: Ecco non parliamo di questo. Questa è una cosa che è come se
fosse dentro di me e io so che di questa cosa non si parla.

Nota: La tenacia con cui i veggenti di Medjugorje hanno custodito i


segreti, non parlandone mai neppure fra di loro, ed evitando anche la
più piccola confidenza con qualsiasi persona, anche di famiglia, è indice
di grande serietà e di credibilità delle apparizioni.

Padre Livio: Vicka è qui presente. Tu, Vicka, puoi confermare che non
conosci i dieci segreti di Mirjana?

Vicka: Io non ho mai avuto nessun bisogno di sapere quello che la


Madonna ha detto a Mirjana. Io credo che le stesse cose le ha detto
anche a me e che i segreti siano uguali.

Nota: Vicka qui fa due affermazioni: innanzi tutto dice che lei non ha
mai avuto la curiosità di sapere quali sono i segreti di Mirjana; poi
afferma che, secondo la sua opinione, i segreti sono uguali per tutti i
veggenti. Mirjana avrebbe però il compito delicato di rivelarli a un
sacerdote che ha scelto, il quale tre giorni prima che si realizzino li
renderà noti al mondo.
IL BELLISSIMO SEGNO SULLA COLLINA DELLE
APPARIZIONI
Padre Livio: Adesso vediamo che cosa si può dire quanto al contenuto
almeno di alcuni segreti. Mi pare che si possa dire qualcosa del terzo e
del settimo segreto. Del terzo segreto che cosa ci puoi dire?

Mirjana: Ci sarà un segno sulla collina delle apparizioni, come un dono


per tutti noi, perché si veda che la Madonna è presente qui come nostra
mamma.

Padre Livio: Come sarà questo segno?

Mirjana: Bellissimo!

Nota 70: Anche gli altri veggenti, quando parlano del segno, fanno
questa affermazione piena di entusiasmo. La Madonna ha già mostrato
a tutti e sei il segno che lascerà sulla montagna delle prime apparizioni.

Padre Livio: Senti Mirjana, non voglio apparirti curioso e tanto meno
indurti a dire qualcosa che non vorresti. Però mi pare giusto che gli
ascoltatori di Radio Maria possano sapere quello che la Madonna
desidera o permette che si sappia. Per quanto riguarda il segno, ti faccio
una domanda precisa, però, se vuoi, lascia pure di rispondere. Sarà un
segno che ha un significato spirituale?

Mirjana: Sarà un segno che si vede, che non si poteva fare con mani
umane, che è una cosa del Signore e che rimane.

Padre Livio: È una cosa del Signore. Mi pare una affermazione piena di
significato. Ma è una cosa che viene dal Signore, perché solo il Signore
è onnipotente e la può fare, o perché il segno ha un significato spirituale
e trascendente? Se il segno è una rosa, a me non dice niente. Se invece è
una croce, allora mi dice molto.
Mirjana: Io non posso dire niente di più. Ho detto tutto quello che si
poteva dire.

Padre Livio: Comunque hai detto tante belle cose.

Mirjana: Sarà un dono per tutti noi, che non si può fare con mani umane
e che è una cosa del Signore.

Nota: la finalità del segno è di rendere testimonianza alla verità delle


apparizioni. Sarà quindi un invito per gli esitanti e gli increduli, ma anche
un argomento e forse un richiamo per la stessa Chiesa. Non bisogna
dimenticare che il segno si colloca nel contesto dei segreti e degli
avvenimenti che essi racchiudono. Saranno momenti in cui vigilare in
modo particolare perché non venga a mancare l’olio alla lampada della
fede.

Padre Livio: Ho chiesto a Vicka se io vedrò questo segno. Lei mi ha


risposto che non sono così tanto vecchio. Allora voi sapete la data del
segno?

Mirjana: Sì, so la data.

Padre Livio: Dunque sai esattamente la data e in che cosa consiste. Tu,
Vicka, sai la data?

Vicka: Sì, anch’io so la data.

Padre Livio: Adesso passiamo al settimo segreto. Che cosa è lecito


sapere del settimo segreto?

Mirjana: Io ho pregato la Madonna se fosse possibile che almeno una


parte di quel segreto si cambiasse. Lei ha risposto che dovevamo
pregare. Abbiamo pregato moltissimo e lei ha detto che è stata
modificata una parte, ma che ora non si può più cambiare, perché è la
volontà del Signore che si debba realizzare.

Padre Livio: Allora, se il settimo segreto è stato mitigato, significa che è


un castigo.

Nota: Castigo non vuole dire necessariamente qualcosa che Dio manda,
ma anche qualcosa che Dio permette a causa della durezza del nostro
cuore. La guerra ad esempio è opera dell’uomo, che invece di seguire la
legge divina dell’amore, segue quella satanica dell’odio. Essa viene
chiamata dalla Madonna a Fatima “castigo” di Dio, perché Dio
abbandona l’uomo impenitente all’opera delle sue mani, proponendosi
però di ricavare un bene da questo male che noi ci affliggiamo.

Mirjana: Io non posso dire nulla.

Padre Livio: Non potrà né essere ulteriormente mitigato e neppure


abolito?

Mirjana: No.

Padre Livio: Tu, Vicka, sei d’accordo?

Vicka: La Madonna ha detto che il settimo segreto, come ha già detto


Mirjana, è stato in parte cancellato con le nostre preghiere. Ma siccome
Mirjana sa più di me di queste cose, lei adesso risponde direttamente.

Padre Livio: Insisto su questo punto perché qualcuno dice in giro che,
se si prega, si può…

Mirjana: Non è possibile che venga abolito del tutto. È stata tolta una
parte e basta.
Padre Livio: Insomma è stato mitigato e ora si realizzerà
necessariamente.

Nota: Dio conosce il futuro che accadrà senza che sia violata la nostra
libertà. Egli è fuori del tempo e vede nel presente le nostre libere azioni
future.

Mirjana: Questo è quello che la Madonna ha detto a me. Io non chiedo


più queste cose perché non è possibile. Questa è la volontà del Signore
e si deve fare.

Nota: Mirjana ribadisce che ormai il segreto, per volontà di Dio, si


realizzerà così com’è.

Padre Livio: Di questi dieci segreti c’è qualcuno che riguarda te


personalmente o riguardano tutto il mondo?

Mirjana: Io non ho segreti che riguardano me personalmente.

Padre Livio: Quindi riguardano…

Mirjana: Tutto il mondo.

Padre Livio: Il mondo o la Chiesa?

Mirjana: Io non voglio essere così precisa, perché i segreti sono segreti.
Dico solo che i segreti riguardano il mondo.

Padre Livio: Ti faccio questa domanda per analogia col terzo segreto di
Fatima. Esso riguardava certamente i disastri della guerra che sarebbe
venuta, ma anche la persecuzione alla Chiesa e infine l’attentato al Santo
Padre.
Mirjana: Io non voglio essere precisa. Quando la Madonna lo vuole, dirò
tutto. Adesso sto zitta.

Padre Livio: Dobbiamo però dire che, nonostante i vent’anni che


abbiamo alle spalle, il più deve ancora venire per quanto riguarda
Medjugorje. Si direbbe che la Madonna ci ha preparato per momenti
particolarmente impegnativi. Infatti i segreti riguardano il mondo in
generale.

Mirjana. Sì.

Nota: Come Fatima, anche Medjugorje ha una valenza mondiale. Le


apparizioni a Kibeho, in Ruanda, riguardavano la tragedia che si è
consumata in quella zona, con oltre un milione di morti. Per quanto
grave, si trattava tuttavia di un avvenimento circoscritto. Fatima e
Medjugorje riguardano il futuro della stessa umanità, che mette in
pericolo la sua sopravvivenza, a causa dell’incredulità, dell’odio e della
guerra.

Padre Livio: Tuttavia siamo certi che almeno il terzo è positivo.

Mirjana: Sì

Padre Livio: Tutti gli altri sono negativi?

Mirjana: Non posso dire nulla. Lei ha detto questo. Io sto zitta.

Padre Livio: D’accordo, l’ho detto io, non tu.

Mirjana: Come dice Gesù: “Tu hai detto questo”. Lo dico anch’io: “Tu
hai detto questo”. Quello che potevo dire dei segreti io l’ho detto.
Padre Livio: Sì, ma bisogna che abbiamo le idee chiare e ordinate su
quelle cose che è lecito sapere. Abbi un po’ di pazienza se ti chiedo
ancora qualche chiarimento. Tu di ogni segreto sai quando accadrà?

Mirjana: Sì, ma veramente non voglio parlare dei segreti perché è la


volontà della Madonna di non parlare.

Padre Livio: Tu non dire quello che non si può, ma almeno di’ qualcosa
su quello che si può. Sai di ognuno quando accadrà. Sai anche dove?

Mirjana: Anche dove.

Padre Livio: Ho capito: sai dove e quando.

Nota: Naturalmente sa anche che cosa accadrà, diversamente come


farebbe Padre Petar a comunicare il segreto al mondo?

Mirjana: Sì.

Padre Livio: Queste due parole, dove e quando, sono molto importanti.
Adesso vediamo come avviene il procedimento attraverso il quale i
segreti vengono resi noti. La Madonna ti dirà qualcosa al momento
debito? I dieci segreti verranno rivelati secondo l’ordine progressivo,
cioè il primo, il secondo, il terzo e così via?

Mirjana: Io non posso parlare più.

Padre Livio: Non insisto. Che cosa puoi dire su una diceria che circola,
secondo la quale tu avresti scritto i dieci segreti?

Mirjana: Guarda, padre, se noi vogliamo proseguire l’intervista su cose


importanti, cioè sulla Madonna e i suoi messaggi, io rispondo volentieri,
ma dei segreti non parlo, perché sono segreti. Ci hanno provato tutti,
dai sacerdoti ai comunisti, soprattutto con Jakov, che aveva solo nove
anni e mezzo, ma non sono mai riusciti a capire o a sapere qualche cosa.
Lasciamo, perciò, questo argomento. Se succederà, sarà la volontà del
Signore e questo l’abbiamo chiarito. L’importante è che noi, che la
nostra anima sia pronta e preparata per trovare il Signore e noi non
dobbiamo preoccuparci per il futuro e per null’altro.

Nota: Ciò che colpisce non è solo la custodia ermetica che i veggenti di
Medjugorje hanno messo intorno ai segreti, dei quali in vent’anni non si
è mai saputo nulla, se non quello che la Madonna ha permesso fosse
rivelato, ma soprattutto la serenità con cui ne parlano. La ragione di
fondo Mirjana la indica nella volontà del Signore che guida la storia,
anche nei suoi momenti più difficili, predisponendo ogni cosa per il
nostro maggior bene. È San Tommaso d’Aquino che afferma che Dio
permette il male per ricavarne un bene.

Padre Livio: Quindi dobbiamo rimanere su quelle informazioni che tu


ci hai dato all’inizio?

Mirjana: Ecco, e basta.

Padre Livio: Sinceramente c’è quanto basta per meditare a lungo.

Mirjana: Questoo è quanto la Madonna vuole che sappiamo.

Padre Livio: Per quanto mi riguarda, obbedisco più che volentieri.


L’ultima cosa che non ho ancora chiarito e alla quale neppure Vicka ha
saputo rispondermi, e che perciò devo chiedere a te, è questa: la
rivelazione dei dieci segreti, per bocca di Padre Petar, avverrà rendendo
noto un segreto per volta, o tutti insieme in una sola volta? Non è una
cosa da poco, perché se avverrà per dieci volte successive, rischieremo
un infarto. Neanche questo ci puoi dire?

Mirjana: Non posso.


Padre Livio: Però tu lo sai?

Mirjana: Sì.

Padre Livio: Benissimo. Ecco, lasciamo dunque questo argomento e


chiudiamo la parentesi. Credo che sappiamo tutto quello che è
necessario sapere.

Mirjana: Che possiamo sapere!

Nota: mi pare importante sottolineare la sicurezza di Mirjana. Ella non


ha nessuna esitazione e nessun dubbio che quanto ha detto la Madonna
certamente si realizzerà. Anche i tre veggenti di Fatima avevano la
medesima sicurezza riguardo al segno che la Madonna aveva promesso
di dare per l’ultima apparizione del 13 ottobre. Si tratta indubbiamente
di una certezza interiore che è frutto di un dono speciale di grazia.

Padre Livio: Per quanto mi riguarda non voglio saperne di più, neanche
mi fosse concesso. Preferisco aspettare con fiducia le sorprese di Dio.
Non voglio neppure sapere se sarò vivo io. Mi basta sapere che lo sappia
Dio. Ma ora vorrei cercare di capire il significato teologico e spirituale
di tutto questo. Se colloco i dieci segreti nel contesto dei messaggi della
Madonna, mi pare di poter dire che essi, anche se a prima vista possono
costituire per noi un motivo di preoccupazione, in realtà sono una
manifestazione della Divina Misericordia. Infatti la Madonna in molti
messaggi dice di essere venuta per costruire con noi il nuovo mondo
della pace. Quindi l’approdo finale, cioè il punto di arrivo di tutto il
piano della Regina della pace, è un golfo di luce, cioè un mondo migliore,
più fraterno e più vicino a Dio.

Mirjana: Sì, sì. Io sono sicura che alla fine vediamo questa luce. Vediamo
il trionfo del Cuore della Madonna e di Gesù.
Nota 78: Medjugorje, lungi dall’essere un messaggio apocalittico di
sciagura, è in ultima istanza un messaggio di speranza. D’altra parte la
stessa Apocalisse è nata come parola di consolazione per sostenere il
popolo di Dio nel momento della prova. La Madonna è venuta come
Regina della pace per portare la pace divina in un mondo minacciato dai
demoni dell’odio e della guerra.

IL RESTO DELL’INTERVISTA NELLA TERZA PUNTATA SU


FATIMA E GIOVANNI PAOLO II
L’intervista è stata data in lingua italiana. La dizione orale è stata
leggermente modificata nel testo scritto, al fine di rendere meglio il
senso di alcune espressioni. Medjugorje, 8 agosto 2001 – h. 14:00 –
15:30.

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di acquisto in copia cartacea o E-Book

15 maggio 2022
MEDJUGORIE E I 10 SEGRETI – 3. La veggente Mirijana, i misteri
di Fatima e la devozione di Giovanni Paolo II al Cuore Immacolato di
Maria
INTRODUZIONE DI GOSPA NEWS
Nel mese dedicato alla Santissima Vergine Maria Madre di Dio e in
questi tempi di emergenze geopolitiche (pandemia, disastri ecologici,
venti di guerra, degrado sociale e morale) che già paiono manifestare
presagi apocalittici, alla redazione di Gospa News, web-media di
informazione giornalistica cristiana ispirato alla protezione della Gospa
(Signora-Madonna a Medjugorje) pare doveroso iniziare a diffondere dei
reportage sui 10 segreti di Medjugorje.
Sei veggenti, dal 24 giugno 1981, hanno l’onore di testimoniare le
apparizioni della Madonna a Medjugorje, piccola cittadina
dell’Erzegovina (enclave croata della Bosnia a maggioranza musulmana),
divenuta santuario internazionale mariano dal 2017 per riconoscimento
del Vaticano.
La Congregazione della Dottrina della Fede nominò una Commissione
speciale internazionale presieduta dal cardinale Camillo Ruini che ha
ufficialmente riconosciuto l’autenticità delle prime sette apparizioni
della Santissima Vergine Maria agli allora ragazzini Marija Pavlović,
Mirijana Dragičević, Vicka Ivanković, Ivan Dragičević, Ivanka
Ivanković e Jakov Čolo, di età allora compresa tra 10 e 16 anni.
La Madonna si presentò come Kraljice Mira (Regina della Pace) dopo
che a Lourdes si era invece presentata alla pastorella Bernadette
Soubirous come l’Immacolata Concezione. Da allora i veggenti hanno
apparizioni quotidiane e ad alcuni la Madonna dona dei messaggi: a
Marija tutti i 25 del mese, mentre ad altri (Ivan e Mirijana) in occasioni
particolari.
Approfondiremo la questione inizialmente con l’aiuto delle
pubblicazioni diffuse dalla famosa emittente Radio Maria, fondata e
diretta da padre Livio Fanzaga (intervistato a Medjugorje nel lontano
2005 dal direttore di Gospa News Fabio G.C. Carisio).
Nella prima puntata sulla rivelazione, di grandissima importanza per la
Chiesa e per il mondo, fatta dalla veggente Vicka Ivanković abbiamo
scoperto che la Madonna continuerà ad apparire e a dare messaggi anche
quando tutti i sei veggenti avranno conosciuto i dieci segreti.
Ora ripubblichiamo la seconda parte di una lunga, bellissima e luminosa
intervista concessa dalla veggente Mirjana di Medjugorje a padre Livio
Fanzaga direttore di Radio Maria e trasmessa da questa emittente.
Mirjana Dragičević è nata il 18 marzo del 1965 a Sarajevo. Suo padre,
Jozo, era tecnico radiologico all’ospedale di quella città e la madre,
Milena, operaia. Ha fatto i suoi studi e si è laureata in agraria a Sarajevo.
Si è quindi sposata ed è venuta ad abitare stabilmente a Medjugorje. Ha
due bambine. Il 25 dicembre 1982 ha ricevuto il decimo segreto e da
allora non ha più le apparizioni giornaliere, ma il 18 marzo di ogni anno.
Da qualche tempo Mirjana ha anche un’apparizione il 2 di ogni mese,
durante la quale prega con la Madonna per i non credenti
Tre veggenti: Mirjana, Ivanka e Jakov hanno conosciuto i dieci segreti.
Gli altri tre, Marija, Ivan e Vicka, che hanno ancora le apparizioni
quotidiane, ne hanno conosciuti nove. I veggenti non parlano fra di loro
dei segreti e quindi se ne deduce che neppure loro sanno se i segreti che
conoscono sono uguali o sono diversi. Non si può affatto escludere che
siano uguali per tutti. Ma potrebbero essere in parte uguali e in parte
diversi. Alcuni si chiedono se potrebbe significare qualcosa il fatto che
Jakov abbia ricevuto la conoscenza del decimo segreto in Florida, negli
Stati Uniti, mentre si trovava insieme a Mirjana, il giorno 12 settembre
1998.
Oltre alla trascrizione del dialogo radiofonico, padre Livio ha aggiunto
a posteriori alcune note che riportiamo in corsivo.

Nota a posteriori di padre Livio: «Nel prossimo futuro Medjugorje sarà


più che mai al centro dell’opinione pubblica mondiale. Mirjana è attesa
da un compito da far tremare le vene e i polsi. Avrà bisogno in modo
specialissimo della preghiera di tutti noi. Questa intervista è stata fatta
poco più di un mese prima dell’attacco terroristico agli Stati Uniti. Siamo
forse entrati nel tempo della grande tribolazione, ma nel medesimo
tempo della grande misericordia? L’umanità è inquieta, mentre l’odio
dilaga. Tutto è possibile, anche la riduzione del mondo a un cumulo di
rovine. Ma questo non accadrà. La Regina della pace, afferma Mirjana,
è venuta per vincere e per preparare al mondo un tempo di primavera».

L’INTERVISTA A MIRIJANA SUI DIECI SEGRETI – PARTE 2


Padre Livio: Mi pare molto importante riflettere su un messaggio del
1991, quando la Madonna ha chiesto una novena perché Lei possa
realizzare a Medjugorje quello che ha iniziato a Fatima.

Mirjana: Certamente.

Nota: “Cari figli, anche oggi vi invito alla preghiera, ora come non mai,
da quando il mio piano ha incominciato a realizzarsi. Satana è forte e
vuole intralciare i miei progetti di pace e di gioia e farvi pensare che mio
Figlio non sia forte in ciò che ha deciso. Perciò, vi invito, cari figli, a
pregare e a digiunare ancora più intensamente. Vi invito a qualche
rinuncia per la durata di nove giorni, perché con il vostro aiuto si realizzi
tutto ciò che voglio realizzare secondo i segreti iniziati a Fatima. Vi
invito, cari figli, a comprendere l’importanza della mia venuta e la serietà
della situazione. Voglio salvare tutte le anime e offrirle a Dio. Perciò
preghiamo perché tutto quello che ho incominciato si realizzi
completamente. Grazie per aver risposto alla mia chiamata” - 25 agosto.

Padre Livio: Da quel messaggio appare chiaro che la Madonna ha


iniziato a Fatima un piano il cui esito finale è il ritorno del mondo a Dio,
o come lei dice, “il trionfo del suo Cuore Immacolato” e un tempo di
pace per tutta l’umanità.

Mirjana: A me sembra, ma dico solo quello che penso io perché non me


lo ha detto la Madonna, che Medjugorje venga come mano prolungata
di Fatima e che la Madonna porti a termine qui quello che ha
incominciato a Fatima. Ma questa è una mia opinione.

Padre Livio: In base a che cosa sei arrivata a questa conclusione?

Mirjana: Guardando un po’ tutto quello che è successo.

Padre Livio: Io sto scrivendo un libro, il cui sottotitolo è il seguente:


“Da Fatima a Medjugorje: il piano di Maria per la salvezza del mondo”.
Ti pare un sottotitolo giusto?

Mirjana: Molto!

Padre Livio: Molto?

Mirjana: Molto!

Padre Livio: Noi viviamo in un tempo di particolare manifestazione


della Divina Misericordia e quindi anche questo capitolo dei segreti a me
sembra come il passaggio degli Ebrei attraverso il Mar Rosso, cioè un
passaggio difficile verso un approdo di luce.
Mirjana: Sì, ma io non lo chiamerei difficile, perché quando si accoglie
la volontà del Signore, quando si accetta e quando si sa che Dio è tuo
Padre, che ti vuole bene, anche tutte quelle croci che trovi sulla strada
della tua vita le prendi con amore.

Padre Livio: È proprio così.

Mirjana: E non ti sono difficili, perché sai che, se le porti, aiuti il Signore
con quelle croci.

Padre Livio: Bene, Mirjana, allora la Madonna non vuole che pensiamo
troppo ai segreti, ma lei certamente ci sta preparando spiritualmente a
dei momenti in cui ci vorrà tanta fede e tanta forza.

Mirjana: Ma ogni giorno ci vuole tanta fede e tanta forza.

Padre Livio: Ci vuole un “vigilate e pregate” quotidiano.

Mirjana: Sì.

“ESSERE PRONTI OGNI SECONDO ALLA CHIAMATA DI


DIO”
Padre Livio: Mi sembra importante sottolineare l’importanza di
“svegliarci dal sonno stanco delle nostre anime”, come dice la Madonna.
Infatti, dopo vent’anni di apparizioni, ci siamo come abituati e ogni volta
aspettiamo il messaggio del mese successivo nella speranza che ci dica
qualcosa di nuovo da raccontare in giro. Poi, quando arriverà il
momento difficile o quello della prova, rischiamo di farci trovare
addormentati come gli apostoli nel Getsemani. Mi pare che dobbiamo
andare incontro al futuro con un atteggiamento spirituale di grande
preparazione.
Mirjana: Ma io credo che dobbiamo essere pronti ogni secondo.

Padre Livio: Indubbiamente la vigilanza continua è un aspetto


fondamentale della vita di ogni cristiano.

Mirjana: Non solo dobbiamo essere pronti in futuro e affrontare il


futuro con una grande preparazione, ma io, tu, i nostri amici e tutti
dobbiamo essere ogni momento preparati, perché non sappiamo
quando…

Padre Livio: Perché non sappiamo qual è il giorno e l’ora…

Mirjana: Che Dio chiamerà me!

Nota: Come appare evidente Mirjana riconduce l’atteggiamento che


dobbiamo tenere nei confronti dei segreti all’invito evangelico della
vigilanza continua, affinché, quando il Signore verrà, noi non abbiamo
ad essere come quelle vergini stolte, che, alla venuta dello sposo, non
avevano più l’olio nelle loro lampade.

Padre Livio: Non c’è dubbio che vi è anche, e io direi soprattutto, una
chiamata personale.

Mirjana: Ma se tutti saremo pronti ad ogni istante, sarà una chiamata


bellissima.

Nota: Non solo, quindi, non dobbiamo avere paura degli avvenimenti
futuri, ma neppure della morte, perché, se vissuta nella fede, sarà un
incontro col Signore.

Padre Livio: Bisogna vivere ogni giorno in intima unione con Dio.

Mirjana: Proprio così.


Padre Livio: Questo è il modo giusto per vivere la vita da parte di ogni
cristiano. Senti Mirjana, te lo chiedo per rasserenare i genitori in ascolto:
le tue figlie vedranno il tempo di primavera?

Mirjana: Ecco di nuovo. Tutti i sacerdoti sono uguali.

Padre Livio: In Italia per la verità il proverbio è che tutte le donne…


sono uguali.

Mirjana: Anche le donne hanno la testa dura, ma i sacerdoti lo stesso.


Quante domande da Padre Jozo e tanti altri! Un po’ sono abituata anche
a quello.

IL RUOLO DI RADIO MARIA NEL MOMENTO DEI DIECI


SEGRETI
Padre Livio: Hai ragione, è una domanda alla quale è giusto opporre il
più assoluto silenzio. Ritorno ancora un momento su un interrogativo
che mi sono posto e che mi riguarda anche personalmente. Tu dici che
noi a Radio Maria potremo comunque rendere noto ciò che Padre Petar
dirà pubblicamente, quando sarà giunto il momento?

Nota: Il fatto che i segreti siano manifestati al mondo tre giorni prima,
potrebbe essere un dono di misericordia. Di qui la necessità di
diffondere la notizia. Un atto di codardia e di prudenza carnale, che
inducesse a tenere nascosta la notizia, potrebbe comportare grosse
responsabilità morali.

Mirjana: Sì, certamente. Anche secondo me Radio Maria ce l’ha data il


Signore perché vuole avere una radio così. Allora dobbiamo usare tutto
quello che il Signore ci ha dato per far conoscere la volontà del Signore,
per dirlo alla gente, per fare conoscere ad essa delle cose. Così usiamo
anche Radio Maria.
Padre Livio: Sto pensando a che cosa si potrà fare. Diremo a Padre Petar
di dire ai nostri microfoni quello che deve dire.

Mirjana: Ma io penso che Padre Petar sarà guidato dal Signore e lui
capirà subito tutto quello che deve fare.

Padre Livio: A tempo opportuno si prenderanno le decisioni opportune,


secondo coscienza e prudenza. Piuttosto vorrei sottolineare il fatto che
tu comunque in tutta questa tematica dei segreti mi sei sembrata
preoccupata di non creare paura nella gente.

Mirjana: Ma perché non c’è di che avere paura. Non capisco perché si
dovrebbe avere paura. Io voglio solo dire a tutti i miei fratelli e sorelle
che la paura non serve. La paura l’hanno solo quelli che non hanno il
Signore al primo posto nel cuore.

Nota: Mirjana non minimizza la portata dei segreti, ma dice che chi è
unito al Signore non deve avere paura di nulla. D’altra parte è la stessa
Regina della pace a dire: “Chi prega non ha paura del futuro”.

Padre Livio: Sotto le sue ali siamo comunque al sicuro.

Mirjana: Se al primo posto nel tuo cuore ci sono il Signore e la Madonna,


di che cosa dovresti avere paura? Spiegami?

Padre Livio: Hai perfettamente ragione. Difatti anch’io, quando ho le


mie paure esistenziali, mi raccolgo nella preghiera e dopo un po’
scompaiono come la nebbia al sole.

Mirjana: Per questo io non voglio che la gente pensi che deve avere
paura.
Padre Livio: Molto chiaro!

Mirjana: La paura non esiste se Dio e la Madonna sono al primo posto


nel tuo cuore.

Nota: Uno dei messaggi fondamentali del Vangelo è proprio questo:


“Non abbiate paura”.

L’INEVITABILE COMPIMENTO DEI SEGRETI DI


MEDJUGORIE
Padre Livio: Comunque tu confermi che quanto sai sui segreti accadrà
necessariamente?

Mirjana: Ecco vedi? Pian piano siamo ritornati ai segreti.

Padre Livio: Mirjana, renditi conto che circolano tante voci, a volte fra
loro contradditorie. Per questo ho bisogno di informazioni precise da
parte tua.

Mirjana: Confermo.

Padre Livio: Confermi?

Mirjana: Confermo.

Padre Livio: Sento talvolta dire, riguardo ai segreti, che, se preghiamo,


potranno essere modificati. Invece tu dici che quanto è stato stabilito
accadrà.

Mirjana: Sì.
Padre Livio: Questo mi interessava. Ora completiamo il discorso su
Fatima. Tu dici, e io sono d’accordo con te, che a Fatima è incominciato
un intervento di Maria…

Mirjana: No. Io ho detto che questo è quanto io penso.

Nota: È da sottolineare la precisione molto puntigliosa con la quale


Mirjana, ma anche tutti gli altri veggenti, distinguono fra il messaggio
della Madonna e quella che potrebbe essere una loro interpretazione o
riflessione personale.

Padre Livio: Sì è la tua interpretazione, alla quale anche un messaggio


della Madonna fa riferimento, secondo cui vi è un legame fra Fatima e
Medjugorje e un piano di Maria per la salvezza del mondo.

Mirjana: Sì.

Padre Livio: Però vedo nel medesimo tempo che la Madonna è


preoccupata perché la nostra generazione si illude di costruire un mondo
senza Dio.

Nota 86: “Cari figli, vi invito a riflettere sul vostro futuro. Voi state
creando un mondo nuovo senza Dio, solamente con le vostre forze; ed
è per questo che non siete contenti e non avete la gioia nel cuore” – 25
gennaio 1997.

L’AVVERTIMENTO DELLA MADONNA ALL’UMANITÀ


Mirjana: Penso che con questo avvertimento la Madonna ci voglia
mettere in guardia, come se volesse dirci: “Dove state andando?
Aspettate, fermatevi! Che cosa volete dalla vostra vita? Volete una vita
vera o volete quella vita falsa che si crea con il materialismo e con tutte
le cose terrene? Costruire un mondo completamente senza il Signore
penso sia impossibile.
Nota: L’osservazione di Mirjana è molto saggia. Su questa terra il male
e il bene, la zizzania e il buon grano saranno sempre mescolati. Riuscire
a realizzare un mondo completamente senza Dio significherebbe
anticipare l’inferno qui su questa terra. Alla Madonna basta che il bene
sia così forte da prevalere sul male.

Padre Livio: Il tuo giudizio sulla situazione del mondo volge al


pessimismo o è pieno di speranza?

Mirjana: Ah, è pieno di speranza.

Padre Livio: Il Santo Padre, l’8 ottobre del 2000, anno del Grande
Giubileo, ha consacrato il nuovo millennio alla Madonna. In quella
preghiera di consacrazione il Papa afferma che l’umanità è giunta a un
bivio. Ha davanti a sé la via della vita e quella della morte. Potrebbe
trasformare la terra in un cumulo di rovine o in un giardino. Si rivolge
alla Vergine perché ci aiuti a prendere la via della vita e della pace. Che
cosa pensi di questa prospettiva del Santo Padre?

Mirjana: Quello che ha detto il Santo Padre è veramente giusto ed è la


risposta al perché la Madonna è rimasta qui con noi già da vent’anni.

Nota 88: È chiaro che un intervento così straordinario della Madonna si


può spiegare soltanto con momento particolarmente difficile e insidioso
della storia umana. Soprattutto dopo l’attacco agli Stati Uniti dell’undici
settembre ci rendiamo conto che l’umanità corre pericoli gravissimi in
quanto si trova a fronteggiare un terrorismo nuovo, alimentato da un
odio cieco e distruttore, che può usare armi di distruzione di massa.

Padre Livio: Esatto!

Mirjana: La Madonna ci indica la via che dobbiamo scegliere se vogliamo


vivere. Ma io sono ottimista perché la Madonna non solo è qui con noi
da vent’anni, ma lei riuscirà a far sì che non noi scegliamo, come dice il
Santo Padre, la via sbagliata. Ma io vorrei anche dire che noi e il mondo
intero siamo molto molto fortunati di avere questo Papa. Io prego tutti
i giorni perché Dio gli dia lunga vita e lo lasci ancora con noi, perché lui
è innamorato della Madonna.

Padre Livio: Senti Mirjana vorrei un tuo pensiero su questa che non mi
sembra una coincidenza casuale. Il Papa è stato colpito con un colpo di
pistola mortale proprio il 13 maggio del 1981, giorno anniversario della
apparizione della Madonna a Fatima. Si è trattato di un vero miracolo se
non è morto e lo stesso Santo Padre ha riconosciuto di aver avuto una
grande grazia, portando la pallottola a Fatima, per ringraziare la
Madonna di averlo salvato. Il mese successivo sono incominciate le
apparizioni di Medjugorje, con le quali la Madonna in un certo senso si
è affiancata al suo Papa, quello che lei ha salvato, per oltre vent’anni di
pontificato. Non vedi in tutto questo un disegno divino?

Mirjana: Questo veramente non lo so. Io so solo che sono fortunata a


vivere in un tempo con un Santo Padre così.

Nota: È risaputo che il Santo Padre ha più volte manifestato


privatamente molto rispetto per Medjugorje e non di rado ha
pubblicamente invocato Maria Regina della Pace, chiedendo a tutta la
Chiesa di pregare e di digiunare per la pace. La Chiesa, però, pur
vigilando sulle apparizioni e sulla parrocchia di Medjugorje, non può che
attendere la conclusione di tutti gli eventi, prima di esprimere un giudizio
ufficiale sulla loro origine soprannaturale.

Padre Livio: Non è certo un caso che proprio in questo tempo ci sia un
Papa “Totus tuus”.

Mirjana: Anche noi però siamo “tutti suoi”.

Padre Livio: Mi chiedo se ci sarà questo Papa quando verranno resi noti
i segreti.
Mirjana: Ecco, siamo di nuovo ritornati sui segreti! Non posso dirlo, ma
non è importante, L’importante è ciò che ha detto il Santo Padre, e cioè
che prendiamo la via giusta. Quella e la cosa più importante.

Padre Livio: La prenderemo la via giusta?

Mirjana: La Madonna è con noi. Lei è come un vigile che sta al bivio e
che ci indirizza tutti sulla via giusta.

Padre Livio: Non bisogna dimenticare che la Madonna è venuta qui


come Regina della pace. Regina è sinonimo di vittoria. È venuta per
schiacciare la testa al serpente e per vincere le forze del male.

Mirjana: Il messaggio più importante, come abbiamo detto, è quello


della pace, perché la Madonna è venuta a portarci suo Figlio Gesù, che
è la vera pace dentro di noi e lei ci riuscirà, perché lo fa con tanto amore
e allora non può perdere.

Nota: A pensarci bene, tutta la tematica dei segreti, finisce per portarci
versi orizzonti di luce, che la Madonna, col nostro aiuto, realizzerà senza
alcuna ombra di dubbio.

Padre Livio: Mi pare che non si potrebbe concludere con una


prospettiva più incoraggiante la nostra conversazione. Ora ti pregherei
di dare un messaggio agli ascoltatori di Radio Maria, ai malati, alle
persone sole, ai sacerdoti, ai giovani…

Mirjana: Lo dirò per tutti insieme, perché siamo tutti fratelli e sorelle e
tutti figli della Madonna. Io voglio dire che parlare di Medjugorje a una
radio, oppure leggere libri e giornali, è molto diverso che venire a
Medjugorje e vivere Medjugorje. Io voglio invitare i nostri fratelli e
sorelle che vengono qui ad aprire il cuore e a lasciare che la Madonna
faccia di loro degli apostoli.
Nel messaggio del due settembre dello scorso anno la Madonna ha detto
a me e ai pellegrini che erano con me: “Cari figli, io vi ho invitato, aprite
il vostro cuore affinché io possa fare di voi dei miei apostoli”. Allora io
voglio invitare tutti ad aprire il cuore, a lasciarvi entrare la Madonna,
perché possa farci suoi apostoli, in modo tale che possa mostrare la
strada giusta anche ai nostri fratelli e sorelle che non conoscono l’amore
del Signore e così portarli alla salvezza. Ecco, questo è quello che voglio
dire a tutti gli ascoltatori. Vi ricorderò tutti nelle mie preghiere e anche
voi pregate per noi veggenti, perché anche noi abbiamo bisogno di tante
preghiere perché possiamo fare tutto quello che la Madonna vuole da
noi.

Padre Livio: Ti ringrazio di cuore Mirjana. Sei stata esauriente e ci hai


arricchito moltissimo con la tua splendida testimonianza. Ti dico grazie
da parte di tutta la famiglia di Radio Maria per la tua disponibilità e per
profondità spirituale di quanto ci hai detto.

Mirjana: Grazie a te, padre, per tutto quello che ci dai tramite Radio
Maria, per tutto quello che fai per la Madonna e per tutta la gente che
può ricevere le parole della Madonna e sentire il suo amore.

Padre Livio: Vogliamo terminare pregando un Padre nostro, un Ave


Maria e un Gloria al Padre?

Mirjana: Certo volentieri. Ecco, io pregherò in croato e voi in italiano.

Padre Livio: Ancora un grazie di cuore a Mirjana per questa bellissima


testimonianza, veramente luminosa.

Mirjana: Anch’io ringrazio tutti gli ascoltatori che hanno aperto il cuore
e hanno ascoltato tutto quello che la Madonna vuole da noi, perché
veramente il suo messaggio entri nel cuore e comprendano tutto ciò che
la Madonna vuole. E vi aspetto a Medjugorje.
FINE INTERVISTA
L’intervista è stata data in lingua italiana. La dizione orale è stata
leggermente modificata nel testo scritto, al fine di rendere meglio il
senso di alcune espressioni. Medjugorje, 8 agosto 2001 – h. 14:00 –
15:30.

20 marzo 2022 LA CONSACRAZIONE ALLA MADONNA NON È


UN BOOSTER. “Doppia Dose” di Papa Francesco per la Russia.
Niente per i Massoni di Washington e Roma.

Ogni Consacrazione a Dio, al Sacro Cuore di Gesù Cristo, morto e


risorto o a quello della sua Madre, Madonna Santissima, è sempre
gravida di benedizione e rinnovamento nella devozione cristiana. Ancor
di più, senza dubbio, lo è quella allo Spirito Santo, che è causa efficiente
dell’onnipotenza del Padre, nel mistero assoluto della Santissima Trinità.
Ecco perché prima di pronunciarsi “doctrina ex cathedra” su un dogma
della fede cattolica apostolica romana, in cui esercita il dono
dell’infallibilità, il Vescovo di Roma, erede ineffabile del primato
petrino, confida intimamente e totalmente nel Paraclito per ricevere i
suoi sette illuminanti doni di Timor di Dio, Pietà, Consiglio, Fortezza,
Intelligenza, Scienza e Sapienza.
Essi consentono a chiunque, ma in special modo al Santo Padre della
Chiesa, di essere ispirato nelle sue scelte, meditazioni ed impetrazioni.

LA CONSACRAZIONE ALLA MADONNA PER LA PACE


Modesti peccatori e sedicenti aspiranti cristiani quali siamo, saremmo
superbi, irriverenti e devianti, se proferissimo, in una riflessione, il
concetto estremo, che, per brevità, abbiamo grossolanamente
sintetizzato in un titolo sulla Consacrazione alla Madonna…
Ecco perché, con l’umiltà che si confà a chi lancia un monito senza la
pretesa che possa diventare certezza, mi ritrovo in grande ambascia nel
doveroso cimento di analizzare sotto il profilo teologico, teleologico ed
escatologico l’importante evento pastorale e liturgico annunciato dal
Vaticano.
“Papa Francesco ha invitato i vescovi di tutto il mondo e i loro presbiteri
a unirsi a lui nella preghiera per la pace e nella consacrazione e
affidamento della Russia e dell’Ucraina al Cuore Immacolato di Maria”.
Lo ha confermato il direttore della Sala Stampa della Santa Sede Matteo
Bruni in relazione all’evento liturgico previsto per il 25 marzo 2022.
Chi frequenta una parrocchia per santificare la domenica, in
adempimento al terzo comandamento donato da Jahvè al patriarca
Mosè, ringrazia i sacerdoti che hanno annunciato questo momento di
fervida preghiera, accompagnata dal rito eucaristico, per la pace tra
Mosca e Kiev. Una pace difficile a conseguirsi per il troppo sangue
versato dal 2014, nella totale indifferenza, dinnanzi a un golpe
diabolicamente orchestrato con tanto di massacro compiuto da cecchini
mercenari.
Ma se un cristiano è davvero incline a confrontarsi con la storia della
Chiesa e con il riverbero luminoso di essa sull’orbe terraqueo non può
fare a meno di porsi un’imbarazzante domanda che agli ieroduli di fresca
tonaca potrebbe apparire persino capziosa ed insolente…
Chi ha chiesto o suggerito al Pontefice di ripetere la Consacrazione della
Russia al Cuore Immacolato della Santissima Vergine Maria, che la
stessa, invece, prima esigette e poi ottenne, dopo la sua apparizione ai
pastorelli di Fatima?
Perché Papa Francesco si espone in questo imponente gesto liturgico di
portata globale evocando una benedizione sulla Russia e sull’Ucraina,
quando ormai anche un fanciullo appena avvezzo alla geopolitica sa
essere vittime, più o meno consapevoli, della cruenta avidità affaristica
riversata nel mondo dalla lobby delle armi sulle direttrici massoniche
Washington-Bruxelles-Londra-Roma?
Perché dunque soffermarsi a benedire quella Russia già consacrata
“validamente” al Cuore Immacolato di Maria molti anni fa, mentre al
contempo ignorare le cause fetenti di zolfo, non solo piretico, ma anche
demoniaco, che si annidano tanto nel conflitto Donbass, esploso in una
guerra nazionale dopo anni di stragi locali oscurate dai media, quanto
nell’adulterazione del Cristianesimo più autentico, quello sacralizzato
dalla sempiterna Verginità della Madre di Dio e dalla sua Immacolata
Concezione?
Questa aggressione alle fondamenta morali dei sacri testi giudaico-
cattolici non soltanto è perpetrata, ma financo ostentata, da quei leader
globali che sventolano con qualsivoglia scusa la bandiera arcobaleno,
divenuta metafora di una pace posticcia che ha reso la tolleranza
spregiudicata imposta dal laicismo una dottrina ancor più vessatoria di
quella cristiana; fin dalla sua tradizione permeata da quel libero arbitrio
in cui le trasgressioni sono identificate col peccato ma non per questo
vietate, come invece stanno diventando le critiche contro la propaganda
omosessuale tra i bambini, l’aborto o l’eutanasia.
Biden, Von der Leyen, Macron, Mattarella, Draghi & Co, giusto per non
fare nomi, sono paladini proprio di quel libertinaggio idolatrato,
ideologizzato e divinizzato che ha adottato l’arcobaleno quale simbolo
dei Gay Pride. Ma l’ha fatto non certo per celebrare la virtuosa memoria
dell’alleanza tra il Padre Eterno biblico e Noè (maledicente verso il
proprio figlio Cam solo per averne scoperto la nudità), bensì per
profanarla!
Come? Irridendo l’arcobaleno al cospetto dell’artificiosamente festante
comunità, travestita in sfregio ad ogni naturale identità sessuale.
Non mi stancherò mai di citare le parole del Patriarca della Chiesa
Ortodossa di Mosca, Kirill: «Se l’umanità riconosce che il peccato non è
una violazione della legge di Dio, se l’umanità concorda sul fatto che il
peccato è una delle opzioni per il comportamento umano, allora la civiltà
umana finirà lì».
Dinnanzi a questo fosco orizzonte è impossibile scordare che la Russia
comunista ed atea è implosa in se stessa, fino a diventare la più vasta
nazione del mondo di devozione cristiana, proprio successivamente alla
profezia sulle guerre annunciata dalla veggente portoghese di Fatima,
poi consacratasi come suor Lucia. Prima di proseguire questa riflessione
è pertanto doveroso rammentare i fatti.

LA RUSSIA CONVERTITA DOPO LA PROFEZIA DI FATIMA


È il 13 maggio 1917, a Cova da Iria, località di un villaggio nel Portogallo
centrale, Fatima. Tre bambini – Lucia dos Santos di 10 anni e i suoi
cugini Francisco e Jacinta Marto, fratello e sorella di 9 e 7 anni – dopo
aver recitato, come d’abitudine, il rosario, vedono due lampi e poi una
misteriosa Signora, splendente con la corona in mano. È la prima di sei
apparizioni che i tre piccoli pastori avranno fino ad ottobre: sempre il
giorno 13, tranne nel mese di agosto, quando dal 13 al 15 vengono
“sequestrati” dal sindaco, che cerca di smascherare quella che crede
essere un’impostura (la Madonna apparirà poi ai tre veggenti il giorno
19).
Ma il 17 luglio la Madonna rivela un lungo segreto in tre parti: la prima
è un’ulteriore, terribile, visione dell’inferno, mentre la terza è quella nota
appunto come “terzo segreto”, reso pubblico dalla Santa Sede nel 2000,
una descrizione profetica di drammatiche sofferenze della Chiesa e del
Papa.
Lucia, divenuta nel frattempo suora carmelitana scalza, così riporta le
parole della Vergine nelle sue memorie scritte nel 1941, nel Carmelo di
Coimbra: «La guerra sta per finire, ma se non smetteranno di offendere
Dio, nel regno di Pio XI ne comincerà un’altra peggiore. Quando
vedrete una notte illuminata da una luce sconosciuta, sappiate che è il
grande segnale che Dio vi dà del fatto che si appresta a punire il mondo
per i suoi delitti, per mezzo della guerra, della fame e delle persecuzioni
alla Chiesa e al Santo Padre. Per impedire tutto questo, sono venuta a
chiedere la consacrazione della Russia al mio Cuore Immacolato e la
comunione riparatrice nei primi sabati. Se ascolterete le mie richieste, la
Russia si convertirà e avrete pace; diversamente, diffonderà i suoi errori
nel mondo, promuovendo guerre e persecuzioni alla Chiesa; i buoni
saranno martirizzati, il Santo Padre dovrà soffrire molto, diverse nazioni
saranno annientate. Infine, il mio Cuore Immacolato trionferà. Il Santo
Padre mi consacrerà la Russia, che si convertirà, e sarà concesso al
mondo qualche tempo di pace».
La richiesta della Vergine di consacrare la Russia al suo Cuore
Immacolato ha avuto un’eco nella Chiesa lungo tutto il Novecento e
oltre, interpellando i pontefici. Pio XII il 31 ottobre 1942 consacrò tutto
il mondo e il 7 luglio 1952 consacrò i popoli della Russia al Cuore
Immacolato di Maria nella Lettera apostolica “Sacro vergente anno”.
San Paolo VI, il 21 novembre 1964, rinnovò la consacrazione alla
presenza di padri del Concilio Vaticano II. San Giovanni Paolo II
compose una preghiera per quello che definì “Atto di affidamento”, da
celebrarsi nella Basilica di Santa Maria Maggiore il 7 giugno 1981,
solennità di Pentecoste e successivamente fece l’atto di affidamento del
7 giugno 1981, ripetuto a Fatima il 13 maggio 1982. Ma tutti questi riti
non furono ritenuti confacenti da suor Lucia.
Il 25 marzo 1984, festa dell’Annunciazione, in piazza San Pietro papa
Wojtyla affidò al Cuore Immacolato di Maria tutti i popoli, tra cui
ovviamente la Russia. Lo fece in unione spirituale con tutti i vescovi del
mondo. Nei decenni sono germinati dubbi sul fatto che la
Consacrazione della Russia sia stata fatta nelle modalità richieste dalla
Madonna.
Tuttavia, nel giugno 2000, quando fu svelato il terzo segreto di Fatima,
fu resa nota una lettera del 1989 con cui suor Lucia affermò che l’ultima
consacrazione, compiuta da Giovanni Paolo II, corrispondeva a quanto
voleva la Vergine Maria.
«Sua Santità Giovanni Paolo II il 13 maggio 1982. Quando mi fu
domandato se era conforme alle richieste della Madonna risposi di no,
continuando a mancare l’unione con tutti i vescovi del mondo. Allora lo
stesso sommo pontefice Giovanni Paolo II scrisse a tutti i vescovi del
mondo chiedendo loro di unirsi a lui; fece portare a Roma la statua della
Madonna di Fatima (quella della cappellina) e il 25 marzo 1984,
pubblicamente, in unione con i vescovi che vollero unirsi a lui, fece la
consacrazione, così come la Madonna aveva voluto. In seguito mi fu
domandato se era conforme a quanto richiesto dalla Madonna e io
risposi di sì» scrisse la veggente.
È ozioso, ma non superfluo, rammentare che nel 1989 ci fu il crollo del
Muro di Berlino in seguito alla Perestroika (ricostruzione), avviata nel
1985 a Mosca dal segretario generale del Partito Comunista Sovietico,
Mikhail Gorbachev, soltanto un anno dopo la consacrazione.
Lì spuntarono le radici della rinnovata pulsione cristiana della Russia,
brutalmente estirpata all’inizio del Novecento, anche con il martirio poi
santificato, della dinastia degli Zar Romanov, attraverso la Rivoluzione
Bolscevica finanziata dalla massoneria europea, proprio come la
precedente Rivoluzione Francese e la spedizione dei Mille in Italia.
L’UCRAINA INSANGUINATA DAL GOLPE DEI PLUTARCHI
In una suggestiva rilettura storiografica sociologica, possiamo, pertanto,
affermare che proprio l’ateismo comunista mise al riparo Mosca dalle
infiltrazioni massoniche che avevano portato all’assassinio del
presidente Abramo Lincoln, vittorioso dopo la guerra di secessione
americana innescata dal “Papa della Massoneria” d’oltreoceano, e alla
breccia di Porta Pia con il ridimensionamento dello Stato Pontificio.
Il nuovo Zar del Cremlino, Vladimir Putin, ha ripetutamente ostentato
questa rinnovata devozione della Russia al Cristianesimo Ortodosso, in
un terzo millennio nel quale la Chiesa Cattolica, forse in un antipasto del
Terzo Segreto di Fatima, si trova dilaniata da contrasti etici che
contrappongono i conservatori fedelissimi degli inequivocabili
contenuti della Bibbia ai vescovi progressisti fanatici delle nuove mode
pompate a colpi di miliardi dai tycoon mondiali della lobby LGBT e
della cultura gender: come i plutarchi Bill Gates e George Soros.
L’ombra di quest’ultimo, in particolare, è ancora impressa in Piazza
Maidan, a Kiev, col sangue delle vittime del golpe da lui finanziato per
consegnare l’Ucraina nelle mani degli occulti potentati del Nuovo
Ordine Mondiale, che controllano la NATO, come gli Usa e l’Italia.
Il bestiale marchio di Soros brucia ancora sulla conseguente guerra civile
del Donbass, dove le stragi dei feroci guerriglieri neonazisti (Battaglione
Azov), addestrati dal controspionaggio americano della CIA, hanno
causato 14mila morti in 8 anni.
“Un genocidio», sostiene Putin, nell’affermare di aver invaso l’Ucraina
per fermarlo e per proteggere le Repubbliche di Lugansk e Donetsk con
l’operazione militare iniziata il 24 febbraio 2022, in prevenzione di un
denunciato piano d’attacco segreto del governo filo-atlantista di Kiev.
Ma dal Vaticano piove la solita narrativa retorica figlia del mainstream
occidentale, già propalata dal pontefice nella severa campagna a favore
dei vaccini delle Big Pharma, su cui speculano gli stessi investitori della
lobby delle armi.

UNA CONSACRAZIONE DOPPIA COME IL BOOSTER ANTI-


COVID
«Il sangue e le lacrime dei bambini, le sofferenze di donne e uomini che
stanno difendendo la propria terra o scappando dalle bombe scuotono
la nostra coscienza. Ancora una volta – denuncia Papa Francesco –
l’umanità è minacciata da un abuso perverso del potere e degli interessi
di parte, che condanna la gente indifesa a subire ogni forma di brutale
violenza».
In risposta a tutto ciò il Pontefice ha chiesto a tutti i vescovi del mondo
di unirsi in preghiera alle 17 di venerdì 25 marzo per la Consacrazione
della Russia all’Ucraina.
Perché ripetere un’impetrazione mondiale per Mosca, che nel 1984 ha
già avuto un miracoloso effetto, ma è stata vanificata dalle losche trame
mondiali guerrafondaie della NATO, degli Usa e dell’Occidente, dai
Balcani fino alle primavere arabe in Iraq, Libia e Siria?
Non pare davvero un’inquietante tautologia “spirituale” di quel booster
di vaccini anti-Covid che è già arrivato alla seconda ripetizione (ovvero
quarta dose dopo le due somministrazioni iniziali) perché i sieri genici
sembrano essere ben poco efficaci, proprio come un’inutile arma di
distruzione di massa e del sistema immunitario umano, descritta dal
virologo francese Luc Montagnier e dal biologo italiano Franco Trinca
(entrambi morti all’improvviso a pochi mesi da tali denunce)?
Tanta inefficacia farmacologica potrebbe essere motivata dal fatto che,
come ormai accreditato anche dal presidente dell’Agenzia Italiana del
Farmaco, Giorgio Palù, il SARS-Cov-2 è stato creato in laboratorio e,
pertanto, potrebbe essere disponibile in molteplici e potenti varianti,
destinate ad assommarsi a quelle generate da vaccino-resistenza,
secondo un meccanismo denunciato da ogni virologo ed esperto di
immunizzazione libero da condizionamenti delle case farmaceutiche.
Tanta impostura, covata nei laboratori biotecnologici miliardari
americani, che dal 2000 giocano coi coronavirus dei pipistrelli
potenziandone la virulenza, non è in fondo simile alla pretesa di
esorcizzare Mosca e Kiev, sebbene siano i semplici gladiatori che
confliggono in un Colosseo globalizzato, dove sono gli imperatori del
Nuovo Ordine Mondiale a girare a piacimento i pollici?
Pregare, benedire e soprattutto ESORCIZZARE il male è certamente
uno dei doveri di Santa Madre Chiesa.
È un compito insostituibile che i consacrati sono chiamati a svolgere,
ma per farlo devono cominciare innanzitutto dall’identificazione del
vero male: quello che può uccidere l’anima cristiana, più che la fragile
carne umana.
«E non temete coloro che uccidono il corpo, ma non possono uccidere
l’anima; temete piuttosto colui che può far perire l’anima e il corpo nella
Geenna» – Gesù Cristo – Vangelo secondo Matteo (10,28).

24 novembre 2019 Le “profezie” di San Pio sulla patria cristiana. La


lotta coi Massoni e l’aborto imposto da Rockefeller – NWO
«Io odio il peccato! Fortunata la nostra patria, se essa, madre del diritto,
volesse perfezionare in questo senso le sue leggi e i suoi costumi nella
luce dell’onestà e dei principi cristiani».
(San Pio da Pietrelcina, cit. pag. 143 dal libro “Il buon Pastore” di
Monsignor Giuseppe Del Ton).
Queste parole furono pronunciate da Padre Pio certamente prima del
1959, data della pubblicazione del volume che riporta le sue perle di
saggezza cristiana e cattolica, ma soprattutto umana e sociale, talmente
attuali da apparire profetiche. Le ho lette oggi, per un’ispirazione
probabilmente divina, nel diario “Buona Giornata! … Un pensiero per
ogni giorno dell’anno” dall’edizione speciale del Convento dei Padri
Cappuccini di Santa Maria delle Grazie di San Giovanni Rotondo, per
la beatificazione del 1999 del francescano pugliese, poi canonizzato da
Giovanni Paolo II nel 2002.
Francesco Forgione (Pietrelcina, Benevento, 25 maggio 1887 – San
Giovanni Rotondo, Foggia, 23 settembre 1968), appare vocato
all’Ordine Minore fondato dal Poverello d’Assisi fin dal battesimo in
virtù del nome, che, per aderire alla vita monastica, cambiò in Pio,
tenendo fede al significato di tale denominazione con le sue opere di
misericordia spirituale e materiale e con la sua devozione religiosa al di
là di ogni persecuzione ecclesiastica.
Il frate delle stigmate della Passione di Cristo, dolorose e sanguinanti per
ben cinquant’anni, fu un francescano cappuccino assai amato e
altrettanto contestato, non tanto per i modi, a volte un po’ rudi, con i
peccatori dal pentimento vacillante o del “Vangelo-fai-da-te”, quanto
per il suo amore per la verità espressa con tersa sincerità e luminosa
semplicità.
Tale virtù è sempre stata la più avversata nella storia del mondo, come
rammentano i sacrifici di San Giovanni Battista decollato e Gesù
crocifisso, rei di denunciare la corruzione morale dei loro tempi, non
risparmiando potenti come Erode Antipa o congregazioni religiose
come i Farisei.
Desta curiosità, anche in chi come me gli è devoto, leggere le illuminate
parole di San Pio, che, in una frase assai concisa, menzionano temi
divenuti oggi sempre più reboanti, come patria, diritto, leggi, costumi,
onestà e, soprattutto, principi cristiani.
Il suo breve pensiero è ancora più stentoreo in questo Terzo Millennio,
in cui anche la Chiesa Cattolica sta lentamente scivolando verso la deriva
di altre confessioni, come quella protestante luterana, che, pur di tenersi
stretti i fedeli peccatori, è giunta ad annichilire duemila anni di dottrina
sociale giudaico-cristiana, accettando le unioni omosessuali, bandite
come abominio dall’Antico Testamento fino alla Lettere di San Paolo ai
Corinzi.

LA LETTERA DI SAN PAOLO SUGLI OMOSESSUALI


Essendo uomo di raffinata cultura, Saul di Tarso ben conosceva le
perverse inclinazioni diffuse nel mondo ellenistico, dove la pedofilia era
una pratica abituale, soprattutto nella forma della pederastia, ovvero la
sodomia sui fanciulli maschi di tenera età.
«Non sapete che gli ingiusti non erediteranno il Regno di Dio? Non
ingannatevi! Né gli impuri, né gli idolatri, né gli adulteri, né gli effeminati
(malakoi), né gli omosessuali (arsenokoitai), né i ladri, né gli avari, né gli
ubriaconi, né gli oltraggiatori, né i rapinatori erediteranno il Regno di
Dio (1 Cor 6,9-10)».
Non scrivo queste cose perché discrimino o aborro gli omosessuali, sia
chiaro, ma solo per ammonirli cristianamente come “fratelli” sul
contenuto delle Sacre Scritture. Le scrivo, quindi, perché mai nessuna
Chiesa che osi definirsi cristiana può “giustificare” tale peccato come
non può legittimare l’idolatria, l’adulterio, il ladrocinio, l’ebbrezza, la
rapina, la calunnia e l’avidità di beni materiali. Le parole di Paolo,
peraltro, non riecheggiano come un severo anatema, ma come un
premuroso avvertimento.
L’ultimo degli apostoli (scelse il nome di Paulus, perché in latino
significa piccolo), nella sua affettuosa “caritas” epistolare non usa gli
arcigni moniti del Figlio di Dio.
«Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che pagate la decima della menta,
dell’anèto e del cumìno, e trasgredite le prescrizioni più gravi della legge:
la giustizia, la misericordia e la fedeltà. Queste cose bisognava praticare,
senza omettere quelle. Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che pulite
l’esterno del bicchiere e del piatto mentre all’interno sono pieni di rapina
e d’intemperanza. Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che rassomigliate a
sepolcri imbiancati: essi all’esterno son belli a vedersi, ma dentro sono
pieni di ossa di morti e di ogni putridume. Così anche voi apparite giusti
all’esterno davanti agli uomini, ma dentro siete pieni d’ipocrisia e
d’iniquità (Matteo 23,27-28)».

Tale condanna è riservata dal Messia ai sacerdoti, ovvero a coloro che


hanno una “dote” speciale: la gestione del Sacro Tempio e delle Sacre
Scritture. Mentre Paolo avverte semplicemente i peccatori che così
facendo non entreranno nel Regno di Dio, ma non ne prescrive la
pubblica gogna o la lapidazione.
A sgomberare il campo da ogni equivoco sull’omosessualità, come sul
concetto di divorzio, è lo stesso Gesù Cristo, nella citazione evangelica
di Matteo 10,5 rispondendo ai Farisei sulla questione del ripudio della
moglie: «Per la durezza del vostro cuore egli scrisse per voi questa
norma. Ma dall’inizio della creazione li fece maschio e femmina; per
questo l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i
due diventeranno una carne sola. Così non sono più due, ma una sola
carne. Dunque l’uomo non divida quello che Dio ha congiunto».
Le parole di San Pio di oggi, riportate proprio nel pensiero del 24
novembre, aprono davvero il vaso di Pandora dei mali del mondo.
Rileggiamo con attenzione la sua frase: «Io odio il peccato! Fortunata la
nostra patria, se essa, madre del diritto, volesse perfezionare in questo
senso le sue leggi e i suoi costumi, nella luce dell’onestà e dei principi
cristiani».

DAL PECCATO DI ADULTERIO AL DIVORZIO IN ITALIA


“Io odio il peccato” è il fulcro dell’insegnamento evangelico di Gesù
Cristo e del Magistero della Chiesa Cattolica: odiare il peccato, ma non
il peccatore. E soprattutto essere pronti ad accoglierlo, quando è in
sincero pentimento dei suoi peccati. Cosa disse Gesù alla Maddalena?
«Sei perdonata. Va’ e non peccare più». Cosa disse ai lapidatori
dell’adultera? «Chi di voi è senza peccato scagli la prima pietra».
Ma ciò non significa, come interpretato da qualche omileta vaneggiante,
che quella donna che tradì il marito era una “poveretta” da graziare con
superficialità. Significa semplicemente che nessuno aveva diritto di
metterla a morte per i suoi peccati: soltanto Dio può decidere le sorti
della vita di un essere umano, perché è l’unico capace di leggere davvero
nel suo cuore il pentimento e la volontà di resipiscenza. Il Vangelo
insegna dunque a non condannare e ci esorta anche non giudicare: «Non
giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete
condannati; perdonate e vi sarà perdonato (Luca 6,37)».
Ma è altrettanto rigoroso Gesù nel ribadire la condanna del peccato:
«Ora, se il tuo fratello ha peccato contro di te, va’ e riprendilo fra te e
lui solo; se ti ascolta, tu hai guadagnato il tuo fratello; ma se non ti
ascolta, prendi con te ancora una o due persone, affinché ogni parola sia
confermata per la bocca di due o tre testimoni. Se poi rifiuta di ascoltarli,
dillo alla chiesa; e se rifiuta anche di ascoltare la chiesa, sia per te come
il pagano e il pubblicano (Matteo 18,15-17)».
Il frate di San Giovanni Rotondo, dopo aver rimarcato il suo odio per il
peccato, encomia la patria Italia come madre del diritto, in riferimento
alla giurisprudenza romana, ponendola così in un ruolo di privilegio
storico e mondiale, in un grande atto di devozione anche istituzionale
verso la nazione di cui proprio San Francesco è patrono.
Infine c’è l’augurio che possa perfezionare le sue leggi e i suoi costumi
nella luce dell’onestà e dei principi cristiani. Più rileggo queste frasi e più
mi appaiono davvero apocalitticamente profetiche.
Pio da Pietrelcina assume tale nome diventando francescano cappuccino
il 22 gennaio 1903, a soli sedici anni; sette anni dopo, il 10 agosto 1910,
fu consacrato sacerdote. Nel 1916 fu trasferito a San Giovanni Rotondo,
sul Gargano, e qui, nel convento di Santa Maria delle Grazie, ha inizio
per Padre Pio una straordinaria avventura di taumaturgo e apostolo del
confessionale. Il 20 settembre 1918 il cappuccino riceve le stimmate
della Passione di Cristo che resteranno aperte, dolorose e sanguinanti
per ben cinquant’anni: fino alla morte, sopraggiunta il 23 settembre
1968, a 81 anni, quando scompariranno dal suo corpo.
Due anni dopo, la Legge Nazionale 898 del 1° dicembre 1970
(confermata dal referendum 1974) sancisce il diritto al divorzio, che
rappresenta il primo passo di disgregazione della famiglia, culla della
tradizione biblica cristiana e, millenni prima, di quella giudaica, focolare
di carità, ma anche fortezza protettiva dei bambini.
Nelle cronache quotidiane si vedono ora le evidenti conseguenze di
destabilizzazione sociale che quella norma ha prodotto: abusi sui minori,
figli contesi tra coniugi, violenze sulle donne (e anche sugli uomini),
accentuate da separazioni traumatiche, spesso per futili motivi, spesso
anche frutto di denunce inventate per un più rapido divorzio, come
attestato da illustri avvocati matrimonialisti. I paladini del diritto alla
separazione possono intontirci con fiumane di parole, ma gli esiti nefasti
sono questi…

L’ABORTO NEGLI USA VOLUTO DA ROCKEFELLER


Nello stesso anno 1970 Nelson Aldrich Rockefeller (Bar Harbor, 8
luglio 1908 – New York City, 26 gennaio 1979), terzo figlio di John
Davison Rockefeller Jr, unico erede dell’omonimo patriarca della
famiglia proprietaria della Standard Oil, durante il suo mandato di
Governatore di New York fece approvare il primo disegno di legge
americano per la legalizzazione dell’aborto. Proprio questa scelta,
ritenuta troppo liberista all’interno del Partito Repubblicano, gli impedì
per tre volte di vincere le primarie per le presidenziali, costringendolo
ad accontentarsi di essere nominato poi vicepresidente degli Stati Uniti
(1974-1976).
Ma lui ne andò fiero al punto da porre il veto a un altro disegno di legge,
che avrebbe ripristinato il divieto di aborto. Questa la sua dichiarazione
ufficiale: «Non credo sia giusto che un gruppo imponga la sua visione
della moralità a un’intera società».
Il teorema del Nuovo Ordine Mondiale cominciava ad affacciarsi
prepotentemente sulla scena internazionale, come lupo travestito da
agnello, anche sotto la maschera di effervescenze spirituali. Come spiega
bene la recensione del reverendo Philip E. Wheaton al libro “In Thy
Will Be Done: The Conquest of the Amazon: Nelson Rockefeller and
Evangelism in the Age of Oil (1996)” scritto da Gerard Colby e
Charlotte Dennett.
Colby e Dennett documentano come Nelson Rockefeller e la più grande
organizzazione missionaria americana hanno lavorato con gli Stati Uniti
e i governi stranieri per assicurarsi risorse (petrolio, ecc.) in America
Latina e pacificare le popolazioni indigene, in nome di democrazia,
profitto aziendale e religione, provocando massacri e genocidi.
Wheaton afferma: «Thy Will Be Done fornisce al popolo americano un
quadro illuminante per comprendere le macchinazioni degli interessi
corporativi e in che modo i Rockefeller hanno sfruttato la sincera
motivazione spirituale nella loro ricerca di profitti e potere».
Nelson Rockefeller, oltre ad essere il grande finanziatore
dell’imprenditore italiano Bernardo Caprotti nel progetto della catena di
supermercati Esselunga, fu un uomo di fiducia nel coordinamento degli
affari inter-americani e pupillo del massone di 33° grado Franklin
Delano Roosevelt, già Governatore di New York e presidente Usa dal
1933 al 1945. Non va dimenticato che la massoneria si radicò fortemente
in Nord America, grazie anche all’intensa attività di propaganda del suo
“papa nero”, ovvero il generale sudista Albert Pike, sospettato di essere
occultista e satanista nonché tra i fondatori del Ku Klux Klan.
Durante il lungo “regno” del confratello Roosevelt, gli Alleati Americani
sbarcarono in Sicilia con l’aiuto delle relazioni internazionali della
Massoneria del Supremo Consiglio del Rito Scozzese Antico Accettato
(con loggia madre a Washington e sede a Palermo) e l’appoggio delle
famiglie mafiose costrette alla fuga oltreoceano dalla caccia alle cosche
lanciata dal prefetto Cesare Mori per ordine del duce Benito Mussolini.
LA SCOMUNICA DEI MASSONI E LE LEGGI ANTICRISTIANE
Mussolini, invece, l’11 febbraio 1929, aveva sottoscritto i Patti
Lateranensi tra il Regno d’Italia e la Santa Sede per l’istituzione della
Città del Vaticano e la riapertura del dialogo tra l’Italia e il pontefice
interrotti nel 1870 per la breccia di Porta Pia, ovvero l’irruzione armata
nello Stato Pontificio ordita dagli stessi massoni anglo-italiani, che si
appropriarono della capitale, dopo aver unito l’Italia nel sangue, con lo
sbarco dei Mille del massone Giuseppe Garibaldi, finanziato da notabili
della Grande Loggia d’Inghilterra come Henry Jonh Temple, III
visconte di Palmerston.
Nel 1884 Papa Leone XIII promulgò l’enciclica Humanus Genus, con
la scomunica della massoneria. Una manciata di anni dopo, Ernest
Nathan, nipote di coloro che diedero asilo a Londra al massone
Giuseppe Mazzini, terrorista ricercato in tutta Europa dal 1848, divenne
il primo sindaco non aristocratico di Roma, dopo essere stato Gran
Maestro del Grande Oriente d’Italia, la consorteria massonica più
importante della nazione.
È lecito ritenere che il buon Padre Pio non avesse cognizione di tutte
queste sconcertanti interconnessioni storiche, facili da ricostruire oggi
grazie a internet. Ed appare persino terribile pensare che il divorzio in
Italia e l’aborto negli Usa, due dei principali sfregi alla morale cristiana,
siano stati varati esattamente 100 anni dopo il proditorio assalto allo
Stato Pontificio.
Il 22 maggio del 1978 anche la Repubblica Italiana recepì la legge per
l’interruzione di gravidanza, che, secondo ProLife e ProVita, ha causato
almeno 6 milioni di morti con un evidente peso sul decremento
demografico. Ciò avvenne solo dieci anni dopo la morte del francescano
di Pietrelcina, che auspicava che la sua patria, madre del diritto,
perfezionasse le sue «leggi e i suoi costumi nella luce dell’onestà e dei
principi cristiani».
Mentre, a causa di normative diametralmente opposte, proprio in questi
giorni Gospa News ha raccontato la storia di una ragazza cristiana di
Firenze bombardata con potenti psicofarmaci a cui è intollerante e poi
costretta ad abortire contro la sua volontà.
Il 5 giugno 2016 il parlamento ha approvato la legge sulle unioni vivili,
che legalizza i diritti delle coppie omosessuali, fortemente voluta dalla
maggioranza di governo del Partito Democratico e subito firmata, senza
esitazioni, dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, a dispetto
della millantata fede cattolica di quest’ultimo e di vari esponenti del PD.
A conferma che l’influenza massonica e del Nuovo Ordine Mondiale,
anche denominato Deep International State, è in grado di sedurre e
coartare coscienze dalle radici cristiane.

IL CASTIGO DI DIO E LA MARTIRE DEI SARACENI


Nell’autunno 2016 il dominicano Padre Giovanni Cavalcoli fu
allontanato da Radio Maria e messo alla gogna da molti ecclesiastici per
aver affermato che i terremoti in Italia erano un castigo divino per tale
atto politico.
Intervistato da la Fede Quotidiana, da teologo coerente, aggiustò la
forma, ma non la sostanza: «Non mi riferivo alla legge in senso stretto,
ma ad alcuni vizi e condotte peccaminose e sregolate, come la sodomia.
Dio manda il castigo a colui che pecca, rendendosi conto di quello che
fa, sapendo che va deliberatamente contro la legge di Dio».
Se fosse ancora vivo padre Pio gli avrebbe sicuramente dato ragione…
Ho scritto questa riflessione il 24 novembre e pertanto il pensiero va
anche alla santa del giorno: Flora di Cordova, martire della Chiesa
cattolica, uccisa il 24 novembre 851 durante l’occupazione Saracena per
ordine di un qadì, un magistrato musulmano, cui si era consegnata
spontaneamente per testimoniare la sua fede cristiana, pur sapendo che
sarebbe andata incontro alla morte.
«A Cordova, nell’Andalusia, in Spagna, sante Flora e Maria, vergini e
martiri, che durante la persecuzione dei Mori furono gettate in carcere
insieme a sant’Eulogio e poi trafitte con la spada» recita il Martirologio
Romano.
«Era nata nella Spagna islamica, da padre musulmano e madre cristiana.
Una volta morto il padre, fu educata al Cristianesimo insieme alla sorella
Baldegoto, ma fu osteggiata dal fratello musulmano. Scappò una prima
volta dalla casa natale per farvi poi ritorno, poiché suo fratello aveva
fatto imprigionare dei religiosi e dei chierici per ricattarla. Tornata, fu
brutalmente battuta. Si allontanò di nuovo da casa per anni e ne fece
ritorno per volontà di martirio – narra Wikipedia – Si disse che il suo
corpo, dopo essere stato gettato nei campi e rispettato dalle bestie che
non se ne nutrirono, fu gettato nel fiume Guadalquivir».
A distanza di più di mille anni, quella di Santa Flora da Cordova rimane
una storia terribile, che, nell’Italia e nell’Europa di oggi, proprio come le
parole di San Pio, evoca davvero visioni apocalittiche e gli spettri
diabolici del Nuovo Ordine Mondiale: quel Deep International State
capace di riunire gli estremisti più radicali tra islamici sunniti, sionisti
askenaziti e massoni occidentali, a sostegno delle guerre in Medio
Oriente e dei golpe in Asia e in America Latina.
Proprio come le operazioni in Sud America in cui era specializzato il
pioniere dell’aborto negli Usa.

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